R E G O L A M E N T O D E L L ’IS T IT U Z IO N E S C O L ...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CARLO URBANI”
M O I E d i M AI O L AT I S P O N T I N I - C AS T E L P L AN I O –
P O G G I O S . M AR C E L L O
C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n )
REGOLAMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
(Integrato dal Consiglio di Istituto in data 17/11/2020 con delibera n.76)
Titolo 1 Regolamento del Consiglio dell’Istituzione Art 1 Competenze
Art 2 Funzionamento
Art 3 Giunta Esecutiva
Titolo 2 Regolamento interno dell’Istituzione
Scolastica Art 4 Consigli di classe, interclasse, intersezione
Art 5 Comitato dei genitori e comitato degli studenti
Art 6 Inizio-termine delle lezioni e vigilanza alunni
Art 7 Regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni
Art 8 Norme comportamentali
Art 9 Norme di comportamento degli alunni- statuto degli studenti - Organo interno di garanzia
Art 10 Rapporto con le famiglie
Art 11 Visite guidate e viaggi d’integrazione culturale
Art 12 Organizzazione generale (Modifica della sezione B - Scuola primaria e secondaria di 1° grado in:
- Criteri per l’iscrizione degli alunni Comma B - integrazione del Consiglio di istituto del 20/12/2019 con delibera n.40/19
- Criteri di ammissione alla prima classe della scuola primaria a tempo pieno – integrazione del Consiglio di istituto del
20/12/2019 con delibera n.40/19
Art 13 Uso e conservazione del materiale didattico della scuola
Art 14 Affissione e distribuzione di comunicazioni
Art 15 Organizzazione scolastica
Art 16 RSU: relazioni sindacali di scuola
Art 17 L 626/94: sicurezza sui luoghi di lavoro della scuola
Art 18 Decreto – Legge 196 Privacy;
Art 19 Validità del regolamento
Titolo 1
Regolamento del Consigliodell’Istituzione Art. 1 Competenze
Il Consiglio dell’Istituzione si adopera per realizzare la piena autonomia didattica e organizzativa, di
ricerca, sperimentazione e sviluppo, ai sensi del DPR 275/99, e collabora con tutte le componenti
dell’istituzione scolastica alla predisposizione e realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, considerato
documento costitutivo dell’identità dell’istituto e impegno verso il territorio.
Al Consiglio dell’Istituzione spettano competenze generali in materia di indirizzi gestionali ed
educativi e di programmazione economico-finanziaria. I suoi compiti sono descritti dal DPR 418/74,
integrato dal Testo unico 297/97, dal DPR 275/99 e dal DPR 249/98 (statuto degli studenti).
Il Consiglio dell’Istituzione
• Definisce gli indirizzi generali per l’attività della scuola e di gestione amministrativa
(Regolamento, art 3);
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CARLO URBANI”
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C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) • Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti, verificandone la
rispondenza agli indirizzi generali e alla compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie
disponibili;
• Adotta i criteri generali per la formazione delle classi e sezioni e per l’assegnazione a esse dei
docenti
(materia per la quale la decisione ultima spetta al Dirigente Scolastico);
• Adotta il Regolamento dell’ Istituzione Scolastica: deve fra l’altro stabilire le sanzioni disciplinari
a carico degli alunni, le modalità per il funzionamento dei laboratori, per l’uso delle attrezzature
culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso, la permanenza
nella scuola e durante l’uscita dalla medesima e per la partecipazione del pubblico alle sedute del
Consiglio;
• Decide l’acquisto dei materiali di consumo;
• Adatta il calendario scolastico alle esigenze ambientali, anche in base alle facoltà concesse
dall’attribuzione dell’autonomia scolastica;
• Approva i documenti contabili fondamentali; elegge fra i suoi componenti la Giunta Esecutiva;
• Delibera la partecipazione dell’Istituzione ad attività culturali e ricreative di particolare interesse
educativo; • Esprime una valutazione finale sull’andamento generale, didattico e amministrativo
dell’Istituzione scolastica. Alle sedute del Consiglio possono assistere, senza diritto di parola, i
rappresentanti dei genitori.
Art. 2 Funzionamento
• Presidente, vicepresidente, segretario
Il Presidente del Consiglio dell’Istituzione rappresenta il Consiglio stesso e ne assicura il regolare
funzionamento.
Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento del medesimo. Le funzioni
di segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio stesso: il segretario ha il compito di
redigere il processo verbale dei lavori del Consiglio.
• Il verbale sarà letto ed approvato all’inizio della seduta successiva.
La convocazione del Consiglio, sia per le sedute ordinarie sia per quelle straordinarie, è competenza del
Presidente: la convocazione deve essere fatta per iscritto con espresso l’ordine del giorno che dovrà
pervenire agli interessati almeno cinque giorni prima della data fissata per lo svolgimento della riunione.
• Le riunioni si svolgeranno in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti eletti
(L.1/75).
• Il Consiglio si riunisce in seduta straordinaria nei seguenti casi:
a) Quando il Presidente lo reputa necessario per motivi importanti che richiedono interventi
urgenti e indilazionabili;
b) Quando lo richiede la Giunta;
c) Quando lo richiede almeno un terzo dei componenti.
• Per la validità delle sedute e delle deliberazioni è fatto riferimento all’art.28 del DPR 416/74.
• I documenti relativi alle materie oggetto dell’ o.d.g saranno a disposizione dei membri del
Consiglio per la eventuale consultazione presso l’ufficio di segreteria, nell’orario di ufficio aperto
al pubblico, nei cinque giorni precedenti la riunione.
Art. 3 Giunta
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) Esecutiva
• La giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del
Consiglio dell’Istituzione, fermo restando il diritto d’iniziativa del Consiglio stesso; cura
l’esecuzione delle relative delibere.
• Le competenze per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, prima attribuitele dalla
L.748/79, a norma dello “Statuto degli Studenti” è demandato ai rispettivi consigli di classe ( e di
interclasse);
• La giunta fa proposte al Consiglio sulla programmazione e organizzazione della vita scolastica;
• La giunta si riunisce di norma prima di ogni seduta del Consiglio; è presieduta dal Dirigente
Scolastico, mentre il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi svolge anche le funzioni di
segretario e verbalizzatore.
Titolo 2
Regolamento interno dell’Istituzione Scolastica
Art. 4 Consigli di classe, interclasse, intersezione
Il consiglio d’intersezione (scuola dell’infanzia), di interclasse (scuola primaria), di classe (scuola
secondaria di primo grado):
• Formula proposte in ordine all’azione educativa e didattica ed a iniziative di sperimentazione;
• Agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; esercita le competenze in
materia di programmazione, valutazione e sperimentazione;
• Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti alla sua competenza;
• Collabora alla formazione del P.O.F. della scuola;
• Stabilisce le sanzioni disciplinari in base al Regolamento dell’Istituzione Scolastica e allo Statuto
degli studenti;
• Si riunisce, con la sola presenza dei docenti, per deliberare le valutazioni periodiche e finali per le
competenze relative al coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. I consigli di classe
si riuniscono in seduta ordinaria, di norma, una volta al mese, i consigli di interclasse ogni due
mesi, i consigli di intersezione tre volte l’anno. Le convocazioni spettano al Dirigente Scolastico. I
compiti dei consigli di classe e di interclasse sono fissati dall’art. 3 del D.P.R. 416/74. • Il verbale
delle sedute sarà trasmesso entro cinque giorni al Dirigente Scolastico.
Art. 5 Comitato dei genitori e Comitato degli studenti
Il comitato dei genitori è costituito da tutti i genitori eletti come rappresentanti dei genitori nelle
sezioni di Scuola dell’Infanzia, nelle classi di Scuola Primaria e nelle classi della Scuola Secondaria di
primo grado dell’Istituto Comprensivo.
Ne fanno parte di diritto anche tutti i genitori eletti nel Consiglio di Istituto.
Per le riunioni possono utilizzare i locali dell’Istituzione Scolastica facendone richiesta con almeno 5
giorni di preavviso.
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o . i t U R L : h t t p : / / w w w . c o m p r e n s i v o m o i e . i t
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) Il Comitato dei genitori può formulare delle proposte agli altri Organi Collegiali dell’ Istituto
Comprensivo e mira ad agevolare i rapporti reciproci tra docenti e genitori attraverso la promozione
e la partecipazione ad iniziative comuni come feste, mostre, etc.
Il Consiglio stimola la scuola ad incentivare iniziative complementari e integrative dell’iter formativo
degli studenti con la creazione di adeguati “spazi” di incontro da riservare agli studenti più grandi
(D.P.R.567/96).
Art. 6 Inizio - termine delle lezioni e vigilanza alunni
• Le lezioni quotidiane hanno inizio e termine secondo gli orari stabiliti dall’Istituzione Scolastica e
affissi presso ogni sede.
• Gli insegnanti saranno presenti in classe 5 minuti prima che inizi l’attività scolastica, per assistere
all’ingresso i propri alunni.
• Gli alunni possono accedere alla scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Il personale ausiliario
assiste gli alunni sostando all’entrata dell’edificio scolastico. Nessuna responsabilità può essere
assunta dal personale della scuola per infortuni di alunni che entrino eventualmente nel cortile o
atrio della stessa prima dell’orario stabilito.
• Gli alunni in ritardo giustificato sono ammessi in aula; quelli in ritardo non giustificato devono
essere ammessi in aula esigendo la giustificazione per il giorno dopo o, in casi particolari,
segnalando il ritardo alla famiglia.
• L’alunno potrà lasciare la scuola prima del termine delle lezioni solo se accompagnato da uno dei
genitori o da persone maggiorenni delegate dalla famiglia a ritirare l’alunno.
• Per assenze di durata superiore a cinque giorni la famiglia è tenuta a motivare la natura dell’assenza
e, se causata da malattia, a integrarla con certificazione medica.
• Al termine delle lezioni i docenti coadiuvati dai collaboratori scolastici accompagnano le scolaresche
fino all’uscita della scuola ( fino al cancello della scuola e/o allo scuolabus).
• Per gli alunni che dell’Indirizzo musicale: si chiede alle famiglie l’autorizzazione all’uscita autonoma.
• Per gli alunni della scuola secondaria che partecipano a progetti in orario extra-scolastico: si chiede
alle famiglie l’autorizzazione all’uscita autonoma.
• I collaboratori scolastici hanno compiti sostitutivi di vigilanza, ai sensi dell’art. 7 del DPR 420/74 in
caso di breve assenza dall’aula dell’insegnante di classe.
• La sorveglianza degli alunni da parte dei docenti durante le attività scolastiche è continua e
assicurata per tutto l’arco dell’orario scolastico, tenendo conto dei locali, degli spazi e del tipo di
attività proposta.
• La sorveglianza degli alunni è assicurata durante gli intervalli, le uscite, e durante lo svolgimento di
attività extracurricolari organizzate dalla scuola.
• In caso di momentaneo allontanamento del docente, la sorveglianza deve essere assunta dal
personale ausiliario presente.
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Art. 7 Regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni
A- Scuola ell’infanzia
Gli alunni potranno accedere al plesso di appartenenza non più tardi delle ore 9.00, per consentire una
buona organizzazione scolastica e consentire l’avvio delle attività didattiche.
In caso di continui ritardi i bambini saranno riammessi alla frequenza previa autorizzazione del
dirigente scolastico.
L’uscita prima dell’orario può avvenire solo su richiesta scritta del genitore. L’uscita prima dell’orario è
consentita inoltre agli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico sulla base degli orari
stabiliti dalle Amministrazioni Comunali.
Le assenze sono annotate sul registro di classe. Le assenze per motivi familiari vanno generalmente
preannunciate all’insegnante. Gli alunni che si assentano per 5 giorni consecutivi per motivi di salute
(sabato e domenica compresi), sono riammessi previa consegna all’insegnante del certificato medico.
Le assenze prolungate ingiustificate o la frequenza troppo irregolare verranno comunicate al
Capo d’istituto. Dopo assenze ingiustificate di oltre un mese l’alunno sarà sostituito da un altro in lista
di attesa.
B- Scuola primaria La frequenza scolastica è un diritto-dovere per ogni alunno e la presenza è obbligatoria oltre che alle
lezioni anche a tutte le altre attività che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici; le frequenze
troppo irregolari verranno comunicate al Capo d’istituto.
- Le assenze che possono essere dovute a motivi di salute o a ragioni familiari, devono sempre essere
giustificate, per iscritto, dai genitori qualunque sia la loro durata.
- Se l’assenza per malattia supera i cinque giorni consecutivi, contando anche le giornate di vacanza
comprese nei giorni di assenza, dovrà essere presentato un certificato medico che attesti che l’alunno
può essere riammesso in comunità.
- Le assenze per motivi di famiglia superiori ai 3 giorni devono essere preventivamente autorizzate dagli
insegnanti, per più di 10 giorni l’autorizzazione deve essere richiesta direttamente al Capo di istituto. - Quando un alunno arriva a scuola in ritardo, viene comunque accolto, ma deve essere accompagnato dai
genitori o da persone autorizzate e sul diario deve poi esserci una giustificazione scritta.
- Gli insegnanti segnalano, per iscritto, al Capo di istituto i casi di ripetuti ritardi.
- Qualora, per gravi esigenze, gli alunni dovessero lasciare la scuola prima della fine delle lezioni,
l’insegnante deve acquisire una dichiarazione scritta che giustifichi la richiesta e affidare l’alunno
personalmente al genitore o a persona autorizzata dal genitore stesso, che ne assume pienamente la
responsabilità.
C - Scuola secondaria di primo grado Agli alunni della scuola secondaria di primo grado è richiesta ogni giorno la puntualità e la frequenza
regolare.
- In caso di ritardo l’allievo deve avere la giustificazione del genitore che sarà convalidata dal Capo
d'Istituto o dall'insegnante; nel caso in cui l'alunno ne fosse sprovvisto, viene ammesso in classe e deve
giustificare ritardo il giorno successivo.
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CARLO URBANI”
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) - Le assenze devono essere giustificate all’insegnante della prima ora del giorno di rientro: se l’assenza per
malattia supera i 5 giorni occorre portare la certificazione medica; in caso di assenza per motivi famiglia
superiori a 5 giorni i genitori sono tenuti ad avvisare il Capo di Istituto o il coordinatore di classe. - Assenze prolungate: gli alunni che effettueranno assenze prolungate per motivi vari (motivi di famiglia,
settimana bianca…), non classificabili come assenze per malattia, devono portare a scuola prima
dell’assenza una dichiarazione firmata da entrambi i genitori.
- Per effettuare le attività di Educazione Fisica gli alunni della scuola secondaria di Moie si recano a piedi
presso la palestra comunale di via Torino con adeguata sorveglianza come stabilito dall’art.6 del presente
Regolamento.
Art. 8 Norme comportamentali
- Al personale docente e non docente è vietato ogni tipo di comportamento, gesto o parola che possa
ledere la sensibilità dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Altresì da parte dei bambini, dei
ragazzi e delle famiglie sono vietati comportamenti, gesti o parole che possano ledere la figura o l’opera
degli insegnanti, del personale non docente, dei compagni o delle altre famiglie.
- Nei locali scolastici non è permesso l’uso di oggetti personali considerati pericolosi e di telefoni cellulari.
- Il personale docente e non docente si atterrà, in ogni situazione, ad adottare modelli di comportamento
coerenti con il ruolo e le funzioni di competenza, vista la normativa vigente, le mansioni esplicitate nel
contratto di lavoro, le delibere degli organi collegiali e le circolari del Dirigente Scolastico.
- Agli alunni in generale è richiesto :
a. di recarsi a scuola puliti e in ordine e con un abbigliamento adeguato
b. di presentarsi a scuola con tutto l’occorrente
c. di svolgere i compiti con responsabilità e regolarità
d. di partecipare con impegno alle attività proposte
e. di avere cura degli ambienti, delle attrezzature e del materiale scolastico
f. di far firmare regolarmente il diario.
- In particolare agli alunni della scuola media si richiede:
g. di rimanere in classe durante il cambio di lezione attendendo in buon ordine il successivo insegnante
h. di farsi accompagnare da un bidello per lo spostamento di piano
i. di comunicare telefonicamente con la famiglia tramite segreteria solo in caso di malore
j. di lasciare la classe alla fine delle lezioni in fila ed accompagnati da un professore.
Per la scuola media, in base al D.P.R. n. 249/98 art.4, l’organo competente a regolare questioni
disciplinari è il consiglio di classe convocato con la sola presenza dei docenti che potrà deliberare, a
seconda della gravità dell’infrazione disciplinare: il richiamo verbale, il richiamo scritto, la convocazione
dei genitori, l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Art 9 Norme di comportamento degli alunni - statuto degli studenti - Organo interno di garanzia
Gli alunni manterranno un comportamento corretto e responsabile. Rispetteranno gli ambienti, i
mobili, le attrezzature: chiunque danneggi per trascuratezza o volontariamente il materiale della scuola
sarà tenuto al risarcimento dei danni o ad azioni compensative.
Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria si fa obbligo dell’uso del
grembiule.
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
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P O G G I O S . M AR C E L L O
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) Nel prendere provvedimenti disciplinari, gli alunni non possono essere allontanati dall’aula se non in
casi particolari e limitatamente alla scuola secondaria di primo grado.
Considerate le implicazioni etiche poste dall’uso delle nuove tecnologie e della rete, la scuola ha adottato
specifiche disposizioni in merito alle norme di comportamento da tenere durante i collegamenti da parte
degli alunni relativamente al rispetto dell’altro, alla condivisione di documenti e alla tutela dei dati personali.
Si veda a tal proposito la NETIQUETTE della DDI (Del. n. 70 del 19/10/2020).
Norme, comportamenti, sanzioni disciplinari per gli alunni, e in maniera particolare per gli alunni della
scuola secondaria di primo grado, si ispireranno al criterio della progressiva responsabilizzazione: essi
sono definiti nello “Statuto degli Studenti” .
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dei genitori nella scuola media, entro 15
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola,
del quale fa parte almeno un rappresentante dei genitori nella scuola media. L'organo di garanzia decide
anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
Art. 10 Rapporto con le famiglie
La collaborazione tra la scuola e la famiglia viene considerata fondamentale per la crescita umana e
scolastica dei ragazzi: essa deve essere utilizzata, perciò, nel miglior modo possibile e con regolarità. Da
tale collaborazione il ragazzo deve percepire la sensazione che la scuola e la famiglia si interessano a lui e
si muovono per il suo bene. I rapporti con le famiglie sono regolati dalle seguenti norme:
• Il Dirigente Scolastico riceve i genitori, compatibilmente con gli impegni di servizio; i docenti
ricevono i genitori durante un orario prefissato e segnalato ai genitori tramite comunicazione
scritta;
• Possono essere convocate assemblee di classe dei genitori su proposta del consiglio di classe,
interclasse, intersezione; le assemblee convocate dai genitori sono regolate dall’art 45 dei Decreti
Delegati;
• I rappresentanti dei genitori partecipano ai consigli di classe, interclasse, intersezione convocati
durante l’anno scolastico;
• Gli avvisi e le comunicazioni vengono trasmessi ai genitori e sono sempre da firmare, per presa
visione, con rigorosa puntualità;
• Per le visite di istruzione e viaggi di integrazione culturale con uso di mezzo di trasporto è sempre
richiesta l’autorizzazione preventiva scritta del genitore, a cura del docente promotore. Per tutte le
uscite a piedi o con scuolabus effettuate nel territorio comunale viene richiesto il consenso della
famiglia, una tantum, all’inizio dell’anno scolastico.
• Le singole scuole provvederanno, all’inizio dell’anno scolastico e ogni qualvolta se ne presenti la
necessità, ad informare i genitori, attraverso assemblee e /o comunicazioni scritte,
sull’organizzazione interna della scuola e sui servizi erogati, e a fornire indicazioni per una
proficua collaborazione.
Art. 11 Visite guidate e viaggi di istruzione
1. La scuola considera i viaggi d’Istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni
culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o
amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori
ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare
sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e
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o . i t U R L : h t t p : / / w w w . c o m p r e n s i v o m o i e . i t
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CARLO URBANI”
M O I E d i M AI O L AT I S P O N T I N I - C AS T E L P L AN I O –
P O G G I O S . M AR C E L L O
C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e
socializzazione. Nell’arco dei 3 anni (s. media) ci sia attenzione verso tutti questi settori.
2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e verranno effettuate con
la collaborazione di tutti i docenti.
3. Il Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, prima di esprimere il parere sui relativi progetti,
li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e
l’effettiva possibilità di svolgimento e nell’ipotesi di valutazione positiva, indica gli
accompagnatori, compreso l’accompagnatore referente.
4. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15
alunni; un accompagnatore ogni 1-2 alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. La
funzione di accompagnatore può essere svolta anche dai collaboratori scolastici. Nel designare
gli accompagnatori i Consigli di Classe , di Interclasse, di Intersezione provvederanno ad
indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. E’
auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del Consiglio interessato. Se
l’insegnante accompagnatore presta servizio in altri plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza
gli eventuali impegni.
5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe , di Interclasse, di Intersezione e dal
Collegio Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e Viaggi Didattici della scuola.
6. Le proposte devono essere approvate dai Consigli almeno 60 gg prima della data dell’uscita o del
viaggio, 30 gg per le uscite di un giorno, salvo casi eccezionali, per dare modo al Collegio dei
Docenti di approvare l’iniziativa e farla rientrare nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici
della scuola.
7. Si auspica la totale partecipazione della classe. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del
quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari al 70% degli alunni frequentanti la classe.
8. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
9. Il docente referente, dopo l’approvazione del Consiglio di classe, interclasse, intersezione,
presenta gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti (i moduli dovranno essere
richiesti al referente dell’ufficio di segreteria), almeno 30 gg prima della data dell’uscita o del
viaggio per dare modo alla Giunta Esecutiva di scegliere ed approvare i preventivi di spesa.
10. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in
occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone
comunque di presentare tutta la documentazione necessaria non oltre il 10° giorno precedente la
partenza prevista al C. di I. per l’approvazione.
11. Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare i 15.
12. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno prima della partenza.
13. Il D.S., in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità del soggetto e
una foto dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino rilasciato
dall’anagrafe) (art.293 TULPS).
14. A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione
dovranno essere versate sul c/c bancario dell’Istituto dalle singole famiglie o dal docente
referente o da un genitore incaricato.
15. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e
l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax.
16. I Docenti accompagnatori al rientro devono compilare i modello per l’indennità di missione,
consegnarlo in segreteria e relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe,
Interclasse, Intersezione.
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C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) 17. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un sondaggio
riservato tra le famiglie, acquisire il parere favorevole del 70% degli alunni.
18. Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio
dell’Istituzione Scolastica.
19. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi
vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.
I Consigli di classe valuteranno di volta in volta quanto siano gravi le mancanze degli studenti e se ci
sono dei reali cambiamenti di comportamento, svincolati dall’ automatismo delle tre note.
Art. 12 Organizzazione generale Comma B -integrazione Del. n.40/19 del 20/12/2019
Criteri per l’iscrizione degli alunni
Modalità di iscrizione Gli alunni dei tre ordini di scuola vengono ammessi alla frequenza previa iscrizione presso la
segreteria, sulla base della normativa vigente, tramite apposito modulo.
A- Scuola dell’infanzia
Liste d’attesa
Per l’accoglimento delle domande di iscrizione degli alunni in scuole diverse da quelle
di competenza territoriale, compatibilmente con la disponibilità dei posti, vengono considerati i
seguenti criteri:
- Pregressa frequenza nel medesimo plesso
- Non presenza di scuole pubbliche nel Comune di residenza
- Domicilio dei genitori
- Presenza di fratelli nel medesimo plesso
- Alunni in situazione di handicap
- Vicinanza del posto di lavoro dei genitori
- Possibilità di utilizzo di mezzi pubblici
- A parità di condizioni prevale la maggiore età del bambino - Senza pannolone e senza ciuccio.
Trasferimenti L’accoglimento delle richieste di trasferimento presso le scuole dell’infanzia dell’istituzione è
subordinata alla disponibilità dei posti. Alla domanda andrà allegato il nullaosta. Al genitore verrà
consegnato un certificato di ammissione alla frequenza che dovrà presentare a scuola.
Frequenza L’iscrizione alla scuola dell’infanzia presuppone l’impegno della famiglia ad assicurare una frequenza
puntuale e costante, il più regolare possibile, tenuto conto della normativa vigente. La regolarità della
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) frequenza garantisce un migliore inserimento dei bambini nel contesto scolastico, nonché il
raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto educativo e permette di vivere tutte le esperienze
didattiche seguendo un percorso educativo ben delineato.
B- Scuola primaria e secondaria di 1° grado
Modalità d’iscrizione
Le domande di iscrizione di alunni in scuole diverse da quelle del comune di residenza sono accolte
sulla base della normativa vigente secondo i seguenti criteri di priorità:
- Alunni domiciliati nel Comune richiesto
- Alunni i cui fratelli frequentino la scuola dell’obbligo nel Comune richiesto
- Alunni che abbiano già frequentato la scuola dell’infanzia o primaria nel Comune richiesto
- Alunni residenti o domiciliati in Comuni limitrofi a quello della scuola richiesta classificati dal meno al
più distante, con priorità ai comuni nei cui territori ricade l’Istituto comprensivo.
Criteri di ammissione alla prima classe della scuola primaria a tempo pieno (integrato dal Consiglio di Istituto in data 20 dicembre 2019 con delibera n.40/19)
Nel caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili, verranno utilizzati i seguenti criteri e punteggi: Alunni residenti nel Comune secondo le seguenti priorità: •Alunni con grave disagio socio-familiare certificato-precedenza assoluta •Alunni
diversamente abili-precedenza assoluta
Alunni residenti fuori Comune Gli alunni residenti fuori Comune in età d’obbligo sono ammessi solo dopo l’esaurimento della graduatoria dei
residenti in età d’obbligo secondo le seguenti priorità: •Alunni provenienti dalle scuole dell’infanzia nel Comune •Alunni i cui fratelli/sorelle frequentano la scuola dell’obbligo a tempo pieno nel Comune •Alunni i cui fratelli/sorelle frequentano la scuola dell’obbligo nel Comune
• Alunni residenti o domiciliati in Comuni limitrofi a quello della scuola richiesta classificati dal meno
al più distante, con priorità ai comuni nei cui territori ricade l’Istituto comprensivo.
Alunni Anticipatari residenti e non residenti Gli alunni anticipatari vengono accettati dopo l’esaurimento delle graduatorie degli alunni in età d’obbligo residenti
e non residenti con precedenza per gli anticipatari residenti.
Situazione familiare - famiglia monoparentale punti 7 - genitore o convivente con grave invalidità - legge 104 art. 3 c. 3 punti10 - presenza di fratelli che frequentano il tempo pieno per
l’anno scolastico di riferimento punti 2 - presenza di un fratello diversamente abile punti10
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
o . i t U R L : h t t p : / / w w w . c o m p r e n s i v o m o i e . i t
- famiglia con un numero di figli uguale o superiore a 3 in età di
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n )
A parità di punteggio ha precedenza l’alunno più anziano di età.
Ammissione alla prima classe della scuola secondaria di 1° grado ad indirizzo musicale
Premessa Nei corsi a indirizzo musicale, autorizzati e funzionanti ai sensi dei decreti ministeriali 3 agosto 1979 e
13 febbraio 1996, ricondotti a ordinamento a decorrere dall'anno scolastico 1999 - 2000 dall'art. 11,
comma 9, della legge 3 maggio 1999, n. 124, l'insegnamento di strumento musicale costituisce
integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale,
previsto dall'art. 165 del decreto legislativo 14 aprile 1994, n. 297, nell'ambito della programmazione
educativo didattica dei consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa ai
programmi della scuola media.
La disciplina è perciò curriculare, soggetta a valutazione periodica, con frequenza obbligatoria per
l'intero triennio.
Iscrizione
All’atto dell’iscrizione nella scuola secondaria di primo grado, i genitori degli alunni che desiderino
frequentare il corso ad indirizzo musicale devono farne richiesta attraverso la procedura on line,
specificando tale volontà.
Ammissione I corsi autorizzati sono quattro: Chitarra, Flauto Traverso, Pianoforte, Violino. Viene ammesso alla
classe prima un numero massimo di 28 alunni, 7 per ciascuna specialità strumentale. L'ammissione è
regolata da una prova orientativo – attitudinale, prevista dalla normativa.
Prova orientativo - attitudinale Si articola principalmente in prove scritte e orali sulla valutazione dei seguenti parametri:
• discriminazione dei parametri sonori: altezza, intensità, durata, timbro;
• intonazione e riproduzione vocale di intervalli melodici proposti;
• riconoscimento di motivi musicali;
• riconoscimento di ritmi;
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
o . i t U R L : h t t p : / / w w w . c o m p r e n s i v o m o i e . i t
scuola dell’obbligo
Condizione lavorativa
- entrambi i genitori lavorano (o il solo genitore presente nella famiglia) con
punti 6
certificazione del datore di lavoro o autocertificazione ai sensi di legge
- un solo genitore lavora e l’altro è disoccupato iscritto presso la banca dati di
un’Agenzia per l’impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in
punti 5
corso di studi con frequenza obbligatoria
- entrambi i genitori sono disoccupati iscritti presso la banca dati di una
Agenzia per l’Impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in corso di studi
punti 2
con frequenza obbligatoria punti 1
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) • coordinazione ritmico - motoria.
Al termine di tutte le prove, la commissione esaminatrice attribuisce un punteggio ad ogni candidato e
stila una graduatoria di idoneità, suddivisa in:
• lista degli ammessi, dalla posizione n. 1 alla posizione n. 28, formata dagli alunni ammessi in
prima istanza;
• lista di attesa, dalla posizione n. 29 in poi, formata dagli alunni comunque idonei, ai quali verrà
proposta l'ammissione su posti eventualmente disponibili per trasferimento in altra scuola o per
rinuncia da parte degli alunni ammessi in prima istanza. In caso di rinuncia alla proposta, il
candidato sarà escluso dalla lista di attesa.
Commissione esaminatrice La commissione è formata dai docenti titolari del corso ad indirizzo musicale.
All'atto dell'insediamento stabilisce i criteri di valutazione, di svolgimento delle prove e verbalizza le
varie fasi in un apposito registro.
Predispone le prove orientativo - attitudinali da somministrare agli alunni iscritti, ne valuta i
risultati, procede alla formazione dei gruppi classe di strumento. Il giudizio della commissione è
insindacabile.
Assegnazione dello strumento – Formazione gruppi di strumento L'assegnazione degli strumenti viene stabilita dalla commissione sulla base delle informazioni
acquisite.
Non è ammessa la scelta diretta dello strumento da parte dei candidati, ma è consentito dimostrare di
saper già suonare uno strumento musicale in sede di prova orientativo - attitudinale: qualora dovesse
trattarsi di uno dei quattro strumenti attivi nel corso ad indirizzo musicale, la commissione si riserva la
facoltà di assegnare tale strumento.
Nella formazione dei gruppi di strumento si terrà conto di:
• equa ripartizione numerica degli ammessi nelle quattro specialità
strumentali; • omogeneità di livello attitudinale tra i quattro gruppi formati; • punteggio conseguito in graduatoria.
Pubblicazione dei risultati I risultati vengono pubblicati entro i termini previsti dalle circolari ministeriali. In caso di rinuncia alla
frequenza del corso, la stessa deve essere comunicata al dirigente scolastico entro e non oltre 30 giorni
dalla data di pubblicazione dei risultati con relativa assegnazione dello strumento. In caso di rinuncia,
espressa entro
il termine previsto di 30 giorni di cui sopra, il posto verrà assegnato tramite lista di attesa, entro e non
oltre la data prevista per le operazioni di formazione generale delle classi prime.
Laboratorio archi – violoncello -
Qualora continuino a sussistere le condizioni necessarie per la sua attivazione, verrà proposta la
partecipazione al laboratorio a n. 2 alunni iscritti alla lista di attesa, scelti dal docente di violino sulla base
delle attitudini mostrate in sede di prova orientativo-attitudinale. Al momento della formazione delle
classi prime, gli stessi saranno inseriti nelle classi ad indirizzo musicale.
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
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v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n )
Classi ad indirizzo musicale -
In attesa di ricevere dal MIUR precise disposizioni, successive all’emanazione delle note ministeriali n.1391 del 18/02/2015 e n.2834 del 02/04/2015,riguardo all’eventuale obbligo di inserire gli alunni dell’indirizzo musicale in una classe/sezione unica, in via transitoria, al momento di formazione delle classi prime, gli alunni dell’indirizzo musicale saranno, di norma, inseriti in una classe unica di ogni punto di erogazione del servizio, qualora i numeri di composizione della stessa lo consentano rispetto ai parametri ordinari di costituzione delle classi. In essa confluiranno anche i due alunni scelti dal docente di violino, per il Laboratorio archi – violoncello.
Modalità di scelta seconda lingua comunitaria nella prima classe della scuola secondario di 1° grado
La scelta della seconda lingua comunitaria viene operata dal genitore al momento dell’iscrizione fra le
opzioni francese-spagnolo. Sarà attivato l’insegnamento della seconda lingua comunitaria che avrà
ottenuto il maggior numero di adesioni.
Criteri generali per la formazione delle classi
Scuola dell’infanzia: si terrà conto della presenza di eventuali bambini parenti (su richiesta); si
sistemeranno nella medesima sezione, almeno a gruppi di 2, i bambini provenienti dal nido; si
raggrupperanno in un’unica sezione i bambini provenienti dai paesi limitrofi, per facilitare l’inserimento
senza interrompere il processo di socializzazione già avviato; si formeranno gruppi fra loro omogenei di
bambini divisi per età e per sesso, per garantire al meglio le attività e tutte le esperienze nuove che
saranno affrontate durante il nuovo anno scolastico; nel rispetto dei criteri generali le sezioni dovranno
essere costituite da pari numero di bambini.
Nel caso in cui gli iscritti superino il numero massimo consentito per la formazione delle sezioni, la
priorità verrà data ai residenti del Comune. Verrà formata una lista d’attesa per l’inserimento dei bambini
esclusi nel caso che qualcuno non frequenti.
I nuovi iscritti potranno essere accolti non oltre il 31 gennaio e saranno inseriti nelle sezioni meno
numerose.
In caso di formazione iniziale di classi parallele o di sdoppiamento di classi durante il corso primario, si
opera con l’obiettivo di costituire classi equilibrate dal punto di vista degli apprendimenti e di rispettare le
relazioni instauratesi tra gli alunni.
A tal fine il Capo d'Istituto acquisisce il parere degli insegnanti di classe quando si debba procedere allo
sdoppiamento durante il corso primario e predispone opportuni contatti con gli insegnanti della scuola
dell’infanzia per acquisire le informazioni necessarie alla costituzione delle classi prime.
Scuola primaria: i gruppi classe saranno determinati, sentito il parere degli insegnanti di scuola
dell’infanzia, tenendo conto di: comportamento, apprendimento, grado di autonomia, numero di maschi e
femmine e dell’eventuale inserimento di bambini stranieri in modo da formare classi fra loro omogenee.
Al termine del Progetto Accoglienza, che durerà per le prime due settimane di scuola, potranno essere
effettuati, eccezionalmente e con specifica motivazione, degli spostamenti per equilibrare meglio le classi.
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
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C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) Scuola Secondaria di primo grado: si creeranno gruppi- classe omogenei fra loro ed eterogenei
all’interno sulla base di quanto emerso dai colloqui con i docenti della scuola primaria. Tale criterio
generale potrebbe trovare limitazione solo nelle classi ad indirizzo musicale in quanto la composizione
della classe è influenzata dalla frequenza dell’ indirizzo musicale.
Il Dirigente Scolastico si avvarrà, per le operazioni di cui al presente articolo, di una commissione
formata da insegnanti dei due ordini di scuola interessati.
La determinazione della sezione avverrà tramite sorteggio, effettuato nei primi giorni di luglio. Alle
famiglie degli alunni interessati sarà comunicata la data per favorirne l’eventuale presenza.
La composizione dei gruppi classe sia di scuola primaria che di scuola secondaria di primo grado verrà
resa nota entro la prima decade del mese di luglio.
In caso di iscrizione di alunni ad anno scolastico già iniziato, Il Capo di Istituto per decidere in quale
classe inserire il nuovo allievo procederà:
- Alla convocazione dei Coordinatori
- Alla eventuale convocazione del Consiglio di Classe tenendo conto dei seguenti criteri:
1. Numero di alunni;
2. Situazioni problematiche della classe.
Art. 13 Uso e conservazione del materiale didattico della scuola
Il materiale acquistato dall’Istituzione scolastica viene preso in carico ed
inventariato.
Tutti coloro che utilizzano il materiale sono responsabili del buon uso e della conservazione dello
stesso.
In caso di danneggiamento dei beni, verrà richiesto un risarcimento all’utente pari al costo del
materiale o bene deteriorato.
Le famiglie devono provvedere all’acquisto di:
- Materiale didattico di consumo (quaderni, cancelleria ….) che gli
insegnanti richiederanno all’inizio e in corso dell’anno scolastico.
- Grembiule (scuola dell’infanzia e primaria) . - Diario (strumento
utilizzato per le comunicazioni tra scuola e famiglia).
Art. 14 Affissione e distribuzione di comunicazioni
In tutti i plessi dell’Istituzione esistono appositi albi e spazi per la notifica degli atti relativi all’attività
scolastica e degli Organi Collegiali e per le comunicazioni d’interesse generale.
E’ consentita la distribuzione di comunicazioni agli alunni per le famiglie quando esse riguardano
iniziative promosse dalla scuola.
E’ consentita, previa autorizzazione del D.S., l’affissione e la distribuzione di comunicazioni da parte
dei rappresentanti dei genitori, del Presidente del Comitato dei genitori, dell’Amministrazione Comunale.
E - m a i l A N I C 8 3 7 0 0 Q @ p e c . i s t r u z i o n e . i t A N I C 8 3 7 0 0 Q @ i s t r u z i o n e . i t c o m p r e n s i v o m o i e @ l i b e r
o . i t U R L : h t t p : / / w w w . c o m p r e n s i v o m o i e . i t
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C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) All’interno della scuola è divulgabile, previa autorizzazione del Capo d’Istituto, materiale informativo
redatto a cura degli Enti Pubblici, di gruppi sportivi, di associazione culturali, educative e ricreative.
Art. 15 Organizzazione scolastica
-- A seguito di deliberazione del Consiglio di Istituto si comunicano, tramite diario o circolare, i giorni di
vacanza e la data del termine delle lezioni.
- L’inizio dell’anno scolastico e l'orario del primo giorno di scuola sono comunicati tramite affissione al
portone della scuola.
- La partecipazione dei genitori alla gestione della scuola è prevista dalle norme che regolano il
funzionamento degli organi collegiali. Essi fanno parte dei Consigli di intersezione, interclasse, di classe
e del Consiglio di Istituto.
- I servizi amministrativi: iscrizioni, rilascio certificati (3 giorni max di attesa), conservazione degli atti
sono garantiti dall’Ufficio di Segreteria con sede presso la scuola media di Moie.
- L’Ufficio di Segreteria assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico per ogni informazione
utile.
- Il Capo di Istituto assicura la propria disponibilità per appuntamenti o colloqui telefonici ogni qualvolta
i genitori o gli insegnanti ne abbiano necessità.
Art. 16 RSU: relazioni sindacali di scuola
Il CCNL/99 ha introdotto per la prima volta il contratto di scuola; esso stabilisce tra Dirigente
Scolastico e RSU l’organizzazione del lavoro del personale della scuola (art.6).
Il Consiglio dell’Istituzione impegna gli operatori della scuola, e in primis il Dirigente Scolastico, a
sviluppare in maniera regolare e collaborativa le relazioni sindacali da espletare, a seconda delle materie
previste dal CCNL, mediante l’informazione e la contrattazione integrativa.
Art. 17 L 626/94: sicurezza sui luoghi di lavoro della scuola
Il Consiglio dell’Istituzione collabora con il Dirigente Scolastico nell’assolvimento degli obblighi relativi
all’oggetto:
• Elaborazione del piano di individuazione e prevenzione dei rischi;
• Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
• Designazione delle figure sensibili, addetti al primo soccorso, all’emergenza e al sistema di
evacuazione;
• Nomina incaricati “divieto di fumare”;
• Idonea attività di formazione di tutto il personale della scuola;
• Segnalazione all’Ente Locale dei rischi e contestuale richiesta degli interventi necessari a garantire
le condizioni di sicurezza.
Art. 18 Decreto – Legge 196 Privacy
Il Codice della Privacy entrato in vigore il 1 gennaio 2005 sul tema del rapporto tra tutela della
riservatezza dei dati sensibili e scuola, prevede che i risultati degli scrutini e le valutazioni scolastiche
siano pubblici e che il necessario rispetto della volontà di ciascuno di mantenere riservate alcune
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CARLO URBANI”
M O I E d i M AI O L AT I S P O N T I N I - C AS T E L P L AN I O –
P O G G I O S . M AR C E L L O
C o d i c e m e c c a n o g r a f i c o : A N I C 8 3 7 0 0 Q C o d i c e F i s c a l e : 9 1 0 1 7 9 1 0 4 2 2 C o d i c e U n i v o c o U f f i c i o : UF88EL T e l e f o n o 0 7 3 1 7 0 1 1 4 9 – 0 7 3 1 7 0 1 9 7 6
v i a V e n e z i a , 1 4 – 6 0 0 3 0 M a i o l a t i S p o n t i n i ( A n ) informazioni sulla propria persona non va confuso con la libertà, costituzionalmente protetta, di ognuno
di manifestare liberamente le proprie convinzioni, anche di natura religiosa.
Art. 19 Validità del regolamento
Il presente regolamento ha validità per tutto il periodo in cui resta in carica il Consiglio di Istituto e
comunque fino all’approvazione di un nuovo regolamento o di una modifica dello stesso. Ogni modifica al
regolamento deve essere approvata a maggioranza dal Consiglio di Istituto che dovrà stabilire anche la
decorrenza delle modifiche introdotte. Ad integrazione del presente Regolamento si considerano tutte le
delibere degli Organi Collegiali e le circolari del Dirigente Scolastico, nel pieno rispetto della normativa
vigente.
Il presidente del Consiglio di Istituto
F.to Carla Pastori Il Dirigente Scolastico
Prof. Vincenzo Moretti
firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi e per gli effetti dell'art. 3, c. 2, del D.Lgs.vo n.39/1993.
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