ANALISIS MICROBIOLOGICO EN HECES DE PALOMA DOMESTICA Columba livia
PROBLEMI EMERGENTI NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO Prof. Antonello Paparella...
-
Upload
romola-valsecchi -
Category
Documents
-
view
244 -
download
0
Transcript of PROBLEMI EMERGENTI NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO Prof. Antonello Paparella...
PROBLEMI EMERGENTI NELLA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
MICROBIOLOGICO
Prof. Antonello PaparellaDipartimento di Scienze degli Alimenti
Università degli Studi di Teramo
Cremona, 15 ottobre 2004
2002: ICMSF (International Commission on Microbiological
Specifications for Foods)Transizione dai sistemi HACCP alla
QRA (Analisi quantitativa del rischio)
solo per problemi sanitari rilevanti e matrici alimentari complesse
applicazione integrata di HACCP, QRA e GHP
ridimensionamento e qualificazione del controllo ufficiale
definizione degli Obiettivi di sicurezza alimentare (FSO)
FSO (Food Safety Objective)
massima frequenza e/o
carica di microorganismi di
interesse sanitario o
concentrazione di tossine al
momento del consumo
Evoluzione del mercato degli alimenti:
da unbranded commodities a
convenience foods
Tendenze nella tecnologia alimentare: applicazione estensiva di tecnologie in nuovi settori (merchandising)
Estensione della vita di scaffale (ESL)
Mild technologies (minimally processed foods)
Innovazione tecnologica: nuovi rischi microbiologici?
Salagione per microiniezione in prodotti non trattati termicamente
Innovazione tecnologica: nuovi rischi microbiologici?
Semilavorati critici: carni separate meccanicamente, prodotti ricomposti, prodotti semicotti, ecc.
Innovazione tecnologica: nuovi rischi microbiologici?
Distributori automatici di piatti pronti
Innovazione tecnologica: nuovi rischi microbiologici?
Vendita in rete di prodotti deperibili
Ricottina al Fumo di Ginepro biologica del Parco
Forma intera (peso minimo 300 gr)
Ricottina al Fumo di Ginepro biologica del Parco € 7,00 Forma intera (peso minimo 300 gr)
AGGIUNGI IL PRODOTTO AL CARRELLO OPPURE ALLA LISTA DELLA SPESA
Valutazione del rischio
microbiologico: impatto della
biodiversità dei microrganismi
QRA: richiede piani sperimentali mirati allo studio della sopravvivenza/sviluppo di specifici ceppi microbici
Scelta dei ceppi: condiziona il rapporto tra valori predetti e valori misurati
Mild technologies: la risposta dei microrganismi ai danni subletali può essere notevolmente diversa tra ceppi e individui
Sopravvivenza ai processi della
tecnologia alimentare: patogeni ad
elevata classe di rischio
VTEC (E. coli verocitotossico o SLT): sopravvivenza a pH 3,9 (sidro, salame, maionese, ecc.)
SINDROME UREMICA EMOLITICA
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA IN ETA’ PEDIATRICA
Dose infettante: 1 ufc g –1 (ICMSF, 2002)
Ricontaminazione post processo: patogeni
emergenti
Enterobacter sakazakii:
contaminazione di alimenti a bassa aw
(latte in polvere)
MENINGITE E SETTICEMIA NEL NEONATO
rara ma letale (tasso letalità 33-80%)segnalata correlazione epidemiologica con latte in polvere
Kandhai et al 2004: positività 9-35% in campioni ambientali da 100% stabilimenti di produzione (n=4). Positività 31% in campioni prelevati da 16 nuclei familiari.
Contaminazione di alimenti consumati
crudi
Vibrio vulnificus in OSTRICHE: può diventare vitale non coltivabile (VNC) senza perdere la virulenza (Olivier and Bockian 1995)
Abbattimento Viable Count dopo riduzione temp. a 5°C: 6D
Carica effettiva: >1 x 105 VNC ml-1
Prova biologica positiva (topo)
Effetto ac.citrico 1-10% e succo limone 50-100% (Borazjani et al 2003): abbattimento 4D ma sopravvivono >3 MPN g-1
Ieri patologia professionale
Oggi tossinfezione alimentare
Tendenzialmente ribelle al trattamento
“Patologie da frigorifero”
Listeria monocytogenes in CASI DI LISTERIOSI SPORADICA
Canada (Farber et al 2000) – Nel frigorifero dei 2 pazienti: contaminazione da L.m. sierotipo 1/2b in surimi, olive nere, insalata di pasta, ragù e maionese.
Surimi: 2,1 x 109 ufc g-1
Olive nere: 1,1 x 107 ufc g-1
Insalata di pasta: 1,3 x 106 ufc g-1
Correlazione epidemiologica con
surimiOlive nere substrato non
permissivo……MA CONTAMINATO!!
Siringatura per Siringatura per
microiniezione emicroiniezione e
biodiversità di biodiversità di
L.monocytogenes L.monocytogenes nel nel
salmone affumicatosalmone affumicato
Rischi derivanti da innovazioni
tecnologiche
Paparella et al 2003
SIRINGATURA PER SIRINGATURA PER MICROINIEZIONEMICROINIEZIONE
Possibile fonte di
contaminazione da L.
monocytogenes, a
causa del ricircolo
della salamoia e/o
della formazione di
biofilm
(soprattutto in
prodotti non destinati
a cottura!!)
BIODIVERSITA’ DI BIODIVERSITA’ DI LISTERIA MONOCYTOGENESLISTERIA MONOCYTOGENES
Gli stress applicati all’ecosistema microbico Gli stress applicati all’ecosistema microbico
esaltano le differenze di comportamento tra gli isolatiesaltano le differenze di comportamento tra gli isolati
Non tutti gli
isolati
manifestano lo
stesso potenziale
di sopravvivenza
e sviluppo!!!!
Evoluzione di isolati di L. monocytogenes (origine: industria del salmone) a 6°C in due substrati: BHI (linee continue) e Brodo di salmone (linee
tratteggiate)
Paparella et al 2003
Evoluzione di isolati di L. monocytogenes (origine: industria del salmone) a 9°C in due substrati: BHI (linee continue) e Brodo di salmone (linee
tratteggiate)
Paparella et al 2003
Effetto dell’aggiunta di estratto di lievito (3% in SBm3; 10% in SBm10) al Brodo di Salmone (SB):
ceppo LM16
SBm10
SBm3
SBs
BHI
Growth of L. monocytogenes LM16 at 10°C in BHI, SBs, SBm3, SBm10
Time (hours)
D.O
.
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
0 12 24 36 48 60 72 84 96 108 120
Paparella et al 2004
Biodiversità in isolati di L.monocytogenes provenienti dall’industria del salmone
Paparella et al 2004
M 1 2 3 4 5 M 6 7 8 9 10 M 11 12 13 14 15 16 M M 17 18 19 22 23 M 24 25 26 27 28 M 29 30 31 32 33 34 M M 35 36 37 38 39 M 42 43 44 45 46 47 48 49 50 M
M e 7 = ceppi ATCC
CEPPI SALAGIONE TRADIZIONALE: 50 (2103 b1), 39 (2103 b4), 26 (2103 b6)
CEPPI MICROINIEZIONE: 31 (641/7 I), 13 (648/2 I), 48 (648/7 I)
CEPPI AMBIENTALI: 34 (LM 16), 29 (LM37)
(Vannini,Paparella,Guerzoni 2002)
Valutazione della sopravvivenza di una popolazione di L.monocytogenes in un prodotto con fisiologica eterogeneità merceologica
BIODIVERSITA’ NELLA DIVERSITA’
EFFETTO MATRICE NEI PRODOTTI A BASE DI CARNE IMPANATI PREFRITTI: RUOLO DEL GRASSO (Vannini,Paparella,Guerzoni 2002)
7
Figure 1 – Evolution of dynamometric index and survival curves of Listeria monocytogenes inoculated in poultry meat added with different percentages of fat and collagen
EFFETTO MATRICE NEI PRODOTTI A BASE DI CARNE IMPANATI PREFRITTI: RUOLO DEL COLLAGENE (Vannini,Paparella,Guerzoni 2002)
7
Figure 2a – Survival curves of Listeria monocytogenes inoculated in poultry meat added with 8% fat and 3% collagen
Figure 2b – Survival curves of Listeria monocytogenes inoculated in poultry meat added with 8% fat and 6% collagen
Test inoculazione con Listeria monocytogenes in cotolette: effetto di % grasso e % collagene a F70
10 variabile da 0 a 4 min
Aumento % collagene: effetto protettivo su L.m.POSSIBILI CAUSE:
stabilizzazione della membrana citoplasmatica
effetto tampone
riduzione della perdita di soluti
Aumento % grasso: potenziamento dell’effetto letale su L.m.POSSIBILE CAUSA:
riduzione indiretta della aw
(maggiore solubilità di H2O in grasso ad alta temp.)
I LIMITI DELL’ESAME
BATTERIOLOGICO:
LE CELLULE VITALI NON COLTIVABILI
Cellule VNC: condizione di vitalità con perdita di coltivabilità (viable not culturable)
Strategia di sopravvivenza in batteri non sporigeni. Dimostrata in Salmonella, Campylobacter, Escherichia, Vibrio, Streptococcus, Micrococcus ma anche in sporigeni come Bacillus subtilis. Riduzione volumetrica da forme coccobastoncellari a piccoli corpi sferici non dotati di involucri.
TRANSIZIONE DA VNC
A COLTIVABILE E VICEVERSA
Passaggio a VNC indotto da: carenza di nutrienti, cambiamenti di temperatura (es. refrigerazione), esposizione ad ipoclorito o modificazioni nella % NaCl. Ripristino della coltivabilità (“resuscitation”): può essere indotto da un aumento della temperatura o da un graduale incremento della % nutrienti (NO TERRENO DI ARRICCHIMENTO!).
Alla ricerca delle VNC…
Metodi per stimare la vitalità
cellulare
DEFT (Jakobsen et al 1984; Ruocco et al 1991)
Riduzione del 2,3,5-Trifeniltetrazolio (Chang et al 1999)
Colorazione CTC-DAPI (Cappelier et al 1997)
Bioscreen/Turbidometria(Phillips et al 1998;Paparella et
al 2003)
CO2 detection time in GC (Guerzoni et al 1985)
Citometria di flusso (Petrova e Donnelly, 2004)
METODO DEFT(Direct Epifluorescence Filter Technique)
Principio: i microorganismi, filtrati su membrana, trattati con fluorocromo ed osservati in epifluorescenza, assumono colore in funzione di RNA e permeabilità della parete
Utilizzando l’arancio di acridina, le cellule vitali assumono una colorazione giallo-arancio mentre quelle inattivate appaiono verdi
METODO DEFT
Parametro: n° cellule in almeno 15 campi
microscopici
U.M.: numero DEFT (batteri vitali)
Tempo di analisi: 30 min
Sensibilità (con risposta lineare):5 x 103-1 x
104ufc g-1
Correlazione con metodi tradizionali: R=0,89
(Ruocco, 1991), R=0,99 (Jakobsen, 1984)
Varianti: manuale ed automatico
DEFT:BIOFILM DI LISTERIA MONOCYTOGENES
Studio del danno acido e termico in Studio del danno acido e termico in L.monocytogenesL.monocytogenes con citometria di flusso con citometria di flusso
(Petrova and Donnelly 2004)(Petrova and Donnelly 2004)
DOPPIA COLORAZIONE:
Carbossifluoresceina diacetato (cFDA) attività
esterasica
Propidio ioduro (PI) danno di membrana
L.monocytogenes, esposta a diversi trattamenti termici
e acidi, si divideva in 3 sottopopolazioni:
VITALE: cFDA-positiva
DANNEGGIATA: PI-positiva e cFDA-positiva
INATTIVATA: PI-positiva
Studio del danno da olio essenziale in Studio del danno da olio essenziale in L.monocytogenesL.monocytogenes con riduzione del 2,3,5- con riduzione del 2,3,5-trifeniltetrazolio cloruro (Paparella trifeniltetrazolio cloruro (Paparella et alet al
2004)2004)
AGGIUNTA DI TTC AL TERRENO COLTURALE LIQUIDO:
Riduzione del TTC (incolore, idrosolubile)
formazano (rosso, insolubile)
Valutazione quantitativa della vitalità cellulare
(deidrogenasi)
- usata in studi di fisiologia vegetale -
Numerosi ceppi di L.monocytogenes sono stati esposti a
diverse % olii essenziali. La Minimal Inhibitory
Concentration (MIC) è stata valutata, in un primo
screening, con TTC.
Studio del danno da olio essenziale in Studio del danno da olio essenziale in L.monocytogenesL.monocytogenes con riduzione del 2,3,5- con riduzione del 2,3,5-trifeniltetrazolio cloruro (Paparella trifeniltetrazolio cloruro (Paparella et alet al
2004)2004)
Paparella Paparella et alet al 2004 2004
BIOCONSERVAZIONE DEGLI
ALIMENTI
Tecnologie per la prevenzione della contaminazione e dello sviluppo di microrganismi negli alimenti, attraverso l’uso di:
sostanze antimicrobiche naturalmente presenti negli alimenti
sostanze antimicrobiche prodotte negli alimenti dopo stimolazione fisica o chimica, oppure in seguito all’aggiunta di colture microbiche protettive
Colture protettive
Colture microbiche che possono
essere aggiunte agli alimenti al
fine di inibire microrganismi
indesiderati, senza modificare le
caratteristiche tecnologiche e
sensoriali del prodotto
Invece, nelle colture starter,
la modificazione delle
caratteristiche fisico-chimiche
è desiderata
Inibizione da LAB verso L. monocytogenes
LAB Listeria monocytogenes 641/6 II 2103 b1 2103 b6 648/7 II 641/7 I 648/2 I 659/4III
A 202 - ++ ++ ++ +++ - ++
A 203 - ++ ++ +++ ++ - ++
A 205 - +++ +++ - +++ - ++
A 211 - +++ ++ - +++ ++ ++
A 213 ++ ++ ++ ++ - - +++
B 202 ++ - - - ++ - ++
B 213 +++ ++ ++ +++ +++ +++ ++
LAT 5 +++ +++ +++ +++ +++ +++ ++
LAT 7 + +++ +++ +++ ++ - +++
LAT 8 ++ +++ +++ +++ ++ ++ +++
LAT 12 ++ ++ +++ +++ - ++ +++
LAT 15 + +++ +++ +++ ++ - ++
LAT 16 ++ ++ +++ ++ ++ +++ ++
LAT 22 ++ ++ ++ ++ - - +++
LAT 28 +++ ++ + ++ ++ ++ +++
LAT 31 +++ +++ ++ ++ ++ ++ ++
LAT33/2 +++ + ++ ++ + ++ ++
LAT 35 +++ ++ ++ ++ +++ ++ ++
LAT 38 +++ ++ ++ ++ +++ +++ +++
LAT 40 +++ ++ +++ +++ +++ - ++
Valutazione dell’antagonismo tra LAB e Listeria monocytogenes (tutti isolati da salmone
affumicato)
Paparella et al 2003
BIOCONSERVAZIONE CON OLII ESSENZIALI
In genere: NO Residui tossici SI Modifica sensoriale
Interesse verso olii dearomatizzati o efficaci a
bassa conc.
Meccanismo di azione non sempre conosciuto
Componenti idrofobici di alcuni olii essenziali
possono oltrepassare la parete dei Gram neg.
attraverso le porine (Helander et al 1998) per poi
modificare la permeabilità di membrana con effetti
letali (Lambert et al 2001)
Azione selettiva degli estratti vegetali
Effetto inibente dell'estratto acquoso di origano
0
2
4
6
8
10
12
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7
Quantità fenoliche
LO
G U
FC
/ml
S.warneri
L.monoc.
S.aureus
Paparella et al 2004
Effetto degli olii essenziali di salvia e rosmarino su differenti specie di Staphylococcus (Paparella et al
2004)
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
log cfu mL-1
0 0.00036 0.00072 0.0018 0.00252 0.0036 0.0108 0.018 0.0252 0.036
concentration (%)
S. aureus S. saprophyticus S. xylosus S. warneri
Influence of sage EO on the survival of Staphylococcus spp.
Effetto degli olii essenziali di salvia e rosmarino su differenti specie di Staphylococcus (Paparella et al
2004)
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
log cfu mL-1
0 0.00036 0.00072 0.0018 0.00252 0.0036 0.0108 0.018 0.0252 0.036
concentration (%)
S. aureus S. saprophyticus S. xylosus S. warneri
Influence of rosemary EO on the survival of Staphylococcus spp.
Effetto degli olii essenziali di salvia e rosmarino su differenti specie di Staphylococcus (Paparella et al
2004)
Time (min)
S. aureus S. warneri S. xylosus S. saprophyticus
Sage
Rosemary
Sage
Rosemary
Sage
Rosemary
Sage
Rosemary
0 7.32 0.60* 7.32 0.60 7.30 0.28 7.30 0.28 7.50 0.04 7.50 0.04 7.60 0.15 7.6 0.15 1 5.01 0.36 4.04 0.12 4.14 0.18 5.10 0.19 4.09 0.14 5.00 0.25 4.03 0.11 5.12 0.19
30 2.51 0.06 NVC 2.05 0.03 3.00 0.51 1.20 0.36 NVC 2.99 0.22 NVC 60 NVC** NVC 1.12 0.12 NVC NVC NVC NVC NVC 90 NVC NVC NVC NVC NVC NVC NVC NVC
120 NVC NVC NVC NVC NVC NVC NVC NVC
*Mean SD.; **No viable cell growth was detected (detection limit: 10 cfu mL-1)
CONCLUSIONI
QRA: richiede ingenti risorse
economiche ed un notevole
sviluppo culturale delle imprese
alimentari
L’innovazione tecnologica può
risolvere oppure creare nuovi
rischi alimentari
CONCLUSIONI
La gestione dei rischi alimentari
deve fare i conti con la
biodiversità dei microrganismi
Sarebbe necessario promuovere
la collezione e caratterizzazione
dei ceppi microbici più
significativi per la produzione
alimentare (utili – degradativi –
patogeni)
CONCLUSIONI
La bioconservazione degli
alimenti può offrire
interessanti opportunità per
uno sviluppo sostenibile della
tecnologia alimentare
Grazie
per l’attenzione!