[PRIVILEGI, ATTI E DOCUMENTI]

[f. 101r]1607 7 septembrisPrivilegi per l'essentione delle gabelle d'-instromenti et testamenti concesso da sua serenità &[Il doge Leonardo Dinato scrive ai rettori di Brescia perché facciano registrare e osservarela parte presa in consiglio dei Rogati i quali concedono che le quadre di Gussago e Rovadosiano esentate dal dazio sugli atti notarili e testamenti redatti in quelle quadre.]Leonardus Donato Dei gratia Dux Venetiarumnobilibus et sapientibus viris AndreaeGassino de suo mandato potestati et AngeloBragadino capitanio Brixiae et successoribusfidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Significamus vobis hodie in concilio nostroRogatorum captam fuisse partem tenorisinfrascripti, videlicet. Che atteso quanto soprala suplicatione delle fidelissime quadrede Gussago et Rovato di Francia Cortarespondeno i rettori di Brescia adì 12marzo 1607 et parimente quanto hannoli fideli Daniel Lazarono et Bartolameodelli Agosti noncii esposto riverentemente,sia per consolatione di quei fidelissiminostri concesso, per mantenimento anco diprivilegii goduti da loro per li meritiaquistati con la Signoria nostra inimportantissime occasioni della Republicache restano libere et essenti nell'avenirele predette fidelissime quadre di Gussagoet Rovado del datio, overo impositionegià posto per causa della cellebratione

[f. 101v]d'instromenti et testamenti che si fannoin esse quadre, continuando però elle afar nell'avenire il solito et ordinariopagamento de datii imposti et che s'impo-neranno si come ad altri. Auctoritate supra-dicti concilii mandamus vobis ut supra-dictam partem observetis et ab omnibusinviolabiliter observari ac ubi opusfuerit registrari presen(tan)tique restituere faciatis.Date in nostro Ducali Palatio die 7 septembrisindictione sexta 1607.Girolamo Rannutio secretarioPresentate per intervenientes quadrarum supradictarumGussaghi et Rovati die 14 septembris1607 illustrissimis dominis rectoribus Brixiae quijusserunt registrare et exequi.Registrate in libro ducali decimo octavocancellerie capitanatus Brixiae f. 150.

[f. 102r]1428 7 juniiPrivilegium sariole seu capitulum XI concessum comuni de Rovato[Privilegio concesso per la sariola Fusia]Il Doge concede che la seriola Fusia, derivante dal fiume Oglio, sia sottratta agli Oldofredidi Iseo e concessa al comune di Rovato, come da sua richiesta al cap. XI.]Ad undecimum quod comune Rovadi requirit quod extrahiturde flumine Olei unum vas sariolae quae discurritsuper territorium de Rovado pro tempore futurodignemur tollere illam obligationem ab illis de Iseoet fratri ac suis consanguineis germanis per hominesde Rovado. Quae sariola, ut dicitur, obligata estJacobino de Iseo et fratri ac suis consanguineisgermanis per homines de Rovato; pro tempore futurodignentur tollere illam obligationem ab illis de Iseoet ipsam transferre in comune de Rovato; ipsamquesariolam concedere comuni de Rovado, attento quodextrahitur de flumine Olei quod sit territoriBrixiensis, attento etiam aliae seriolae quae extrahunturde flumine Olei non sunt obligate illis de Iseo &.Responsum fecimus quod contenti sumusconcedere eis seriolam predictam sicut in capitulocontinetur ad beneplacitum dictorum de Rovado &.In praemissorum omnium fidem et evidentiampresentes nostras litteras fieri iussimus etbulla nostra plumbea veneta pendentemuniri.Datae die 7 junii 1428.

[f. 102v]1440 27 juliiPrivilegium Rovato et tote Francie Curte concessum[Privilegio concesso a Rovato e a tutta la Francia Corta][Il doge Francesco Foscari conferma il privilegio fatto dal conte Francesco Sforza e dalnobile Pasquale Maripetro al comune e uomini di Rovato e quadra per la loro fedeltà durantel'assedio di Brescia e le guerre di quel periodo.]Franciscus Foscari Dei gratia Dux Venetiarum &. Universiset singulis nobilibus et sapientibus viris potestatibuset capitaneis ac provisoribus Brixiae et territoriiBrixiensis presentibus et futuris, presens privilegiuminspecturis fidelibus salutem et dilectionem affectum.Fides quam Reipubblicae nostrae fideles nostri, comuniaet homines Rovati ac tota quadra Rovatihabuerunt in obsidione et calamitate civitatisnostrae Brixiae ostenderunt, sicut aperto testimoniopercepimus, nos inducit ut supplicationieorum clementer exaudiamus. Cum itaque Dominionostro porrexerunt infrascriptum privilegium inquo continentur recta capitula et concessionessibi facte et concesse per illustrissimum comitem Franciscumet virum nobilem Pasqualem Maripetroprovisores exercitus nostri, quod privilegium

et concessionem humiliter supplicari fecerunta nostro Dominio confirmari, dictis eorumsupplicationibus inclinati autem, nostri conciliiRogatorum et Addictionis infrascriptum privilegiumet concessiones infrascriptas confirmamus, mandamusvobis ut eas observare et observari facereinviolabiliter debeatis.

[f. 103r]1438 28 juliiTenor autem privilegii et concessionum talis est videlicet.[Narrativa degli avvenimenti][Francesco Sforza accoglie come nunzi il comune e uomini di Rovato e della sua quadra, iquali testimoniano che sebbene soggetti al duca di Milano, furono sempre con l'animo rivoltoa Venezia. Il comune, uomini e quadra di Rovato ecc. sono accolti nel Serenissimo Dominio ereintegrati nella loro buona fama, prerogative, diritti e onori, con amnistia per eventualieccessi e delitti, così da non essere mai molestati.(f. 103rv).Sono inoltre rinnovate le esenzioni e concessioni fatte a uomini, comune e quadra di Rovatodal generale governatore Gattamelata ed altri rettori a nome del Dominio Veneto, comerisulta dalle lettere 28 luglio 1438 e cioè che godano in perpetuo delle esenzioni, immunità,grazie, privilegi, lettere e concessioni di cui beneficiano le valli Trompia e Sabbia, con inecessari aeguamenti; che ogni anno futuro debbano versare, in tre rate alla Camera ducaledi Brescia, la loro parte sull'estimo di libre tre mila cinquecento. (f. 103v- 104r)1. Si riporta il testo del privilegio Gattamelata con la narrativa dei nunzi di Rovato eGussago che riferiscono al Gattamelata e rettori di Brescia come mentre molti comuni siadeguarono ed accettarono il nuovo potere, essi rimasero fedeli subendo danni, devastazionidei loro beni, pericoli per la loro vita, dei figli e delle donne. Attestano di voler conservare ladevozione allo Stato veneto e chiedono, come premio della loro fedeltà e ricompensa deidanni patiti nelle loro cose ed interessi, di poter godere delle stesse esenzioni, immunità,condizioni, privilegi di cui sono favoriti i fedeli comuni e uomini delle Valli Trompia e Sabia.Il Gattamelata assieme ai rettori riconoscendo la loro fedeltà concede i medesimi privilegidietro corresponsione annua di 3500 imperiali in tre rate (primo gennaio, primo maggio,primo settembre) e che i comuni si impegnino ad acquistare il sale dal Ducale Dominio, comeanche prima erano soliti fare a sei denari planet la libra. (f. 104r – 105v)2. Si concede che le disposizioni fatte ai comuni e già confermate dal Ducale Dominio restinocosì come stanno e siano salve, inviolate e osservate. Inoltre che le deliberazioni fatte daicomuni per la loro esecuzione, tutela e godimento siano confermate e le consuetudini ritenutelodevoli.( f. 105v)3. Che non vengano mai turbati da richieste di risarcimenti per le armi e munizioni che chequeste quadre e paesi possedevano (consumate, mal ridotte, asportate dal Piccinino) ma sene faccia compensazione e sanatoria con le spese che tali località hanno sostenuto per tuttigli stipendiari inviati per la tutela dei loro luoghi. (f. 105v – 106r)4. Si condona il debito di 800 lire di pane andato a male senza colpa di quelli di Rovato. (f.106r)5. Che restino ferme e valide le vendite, promesse, donazioni a comuni, luoghi e persone fattein passato dal Dominio Ducale attraverso i loro rettori, provvisori, officiali. In particolareper quanto attiene la parte di sariola Fusia degli Oldofredi che scorre in Rovato, con tutti idiritti pertinenti, con pagamento di una somma determinata da amici comuni. (f. 106rv)6. A titolo di un certo qual risarcimento per le spese e i danni subiti dal 1438 durante lalunga guerra del duca di Milano, a salvaguardia dello Stato di Venezia, chiedono che sianoesenti, liberi e immuni da oneri e gravezze comuni, personali o misti che si dovessero imporre

nei prossimi sei anni, dopo di che cominceranno a pagare come nel secondo capitolo. (f.106v)7. Che se qualche comune o privato dovesse contravvenire o non rispettare quanto soprastabilito, non ne venga pregiudizio o danno ai comuni, ma i contravventori subiscano le loropene, restando fissi i privilegi. (f. 106v-107r)](Si vedano anche ff. 115v-117v)].Franciscus Sfortia vice comes Ariani et Cotignolae comes, marchio;Anconitane marchio, sanctissimi Dominii nostri pape sanctequeRomane Ecclesie confalonerius ac illustris dominus Leghae capitaneusgeneralis &. Mittentes ad presentiam nostram nunciossuos, comune et homines Rovati et tota quadra Rovati,dicentes quod, quamquam coacti, hucusque steterunt subjugo et potestate Ducis Mediolani, tamen eorum menset animus fuit, prout nunc est, optime dispo-sitionis erga illustrissimum Ducale Dominium Venetiarum ut eorum mens semperaffectavit, porrexerunt nobis certa capitulahinc inferius anotata ut ipsa concedere etacceptare velimus. Nos vero, qui semper eorumdevotionem et fidem constantissimam per esperientiamcognovimus, cognita etiam benignitate prelibatiillustrissimi Dominii Venetiarum, predictos omnes homines ac comunitatemRovadi et totius quadrae ad gratiam et umbrameiusdem Ducalis Dominii illustrissimi Venetiarum reducimus etacceptamus et acceptos esse intendimus;examinatisque eorum capitulis, omnia ipsacapitula acceptamus et quaecumque per eadempetunt intendimus concedere et volumusesse concessa, quae sunt infrascripti tenoris cumeorum reimponecione videlicet.Primo. Petunt quod illustrissimum Ducale Dominium Venetiarum admittere etrecipere dignetur ad gratiam suam omnes personas,comunia et loca ipsius quadrae de Rovato cum suis

[f. 103v]pertinentiis et eas et ea restituere et reintegrare adomnem bonam famam, prerogativas, iura, honores etbona sua ubilibet sint et cuiusvis condictionisexistant, cassis et abolitis ex nunc quibuscumqueexcessibus et delictis, attentatis vel factis, pereos vel aliquem et quemvis eorum, si quid attentatumfuisset, tam in specie quam in genere, quodtamen non credunt contra quamlibet personam,comune, collegia, dominium vel universitatem, itaquod predictorum causa vel occasione nullo temporefuturo gravari vel molestari possint in personisvel rebus suis.Responsum est eis quod concedatur ut petunt.

Item, salvis infrascriptis, quod prelibato dominio, quae ex rectomore suo quaecumque pro ea aut suo nomine promissasemper observari consuevit, dignetur concedereet confirmare ipsis comunibus, hominibus et locis

quadrae Rovati exemptiones, concessiones et literaseis et aliis de Francia Curta alias factas etomnia eis concessa et promissa per magnificos dominumGattamelatam de Narnia tunc generalemgubernatorem, Christophorum Donato pretorem,Franciscum Barbarum militem capitaneum Brixie et Federi-cum Contareno tunc provisorem ad partesLombardiae, pro prelibato illustrissimo Ducale Dominio, in quibusin effectu continetur quod ipsi homines, comuniaet loca perpetuo gaudeant omnibus exemptionibusimmunitatibus, gratiis, privilegiis, litteris et concessionibus

[f. 104r]quibus Vallis Trompie et Sabbii gaudere consue-verunt sub prelibato Dominio, prout in ipsis literisdatis Brixiae die 28 julii plenius continetur mutatismutandis, et singula singulis refferendo. Pro quaquidem concessione et pro omnibus suprascriptis et infrascriptisipsa comunia et homines quadrae Rovati solvereteneantur ducali Camerae Brixiae singulo annofuturo suam contingentem partem pro rathaextimi nunc vigentis illarum librarum trium miliumquingentarum planetarum de quibus in dictis litteris contineturet hoc in tribus terminis cuiuslibet anni sicutin ipsis litteris continetur quarum tenor talis est videlicet:

1438 28 juliiPrivilegium Gatte Melate et provisoris ac rectorum Brixiae[Privilegio di Gattamelata e del provisore e rettori di Brescia][Privilegio ai comuni e quadre di Rovato, Gussago e di tutta la Franciacorta].Gattamelata de Narnia equitum et peditum, illustrissimi et excellentissimi VenetiarumDucalis Dominii gubernator generalis, Christophorus Donatopotestas, Franciscus Barbarus miles capitaneus Brixiae ac FedericusContareno provisor in partibus Lombardiae pro eodem illustrissimoDucale Dominio. Nuper comparent ad presentiam nostram fidelissimidilecti nostri comunia et homines quadrarum Rovadi, Gusagoet totius Franciae Curtae districtus Brixiae, exposuerunt quodquamquam propter adventum et impetum gentium inimicarumex hoc territorio Brixiensi quidam infideles rebellaverunt,nonnulli vero expectare nolentes damna et periculaquae eis ab hostibus minabantur concordiam ceperuntcum inimicis. Ipsi vero homines de Francia Curta, quorumfides et devotio ad bonum et exaltationem Status illustrissiminostri Dominii quibuscumque temporibus cognita et perspectaest, volentes in eorum optima dispositione non solum constanterperseverare, verum etiam eam amplius operibus declarare

[f. 104v]obtulerunt nobis pro tutela, deffensione et conservationeStatus illustrissimi Ducalis Dominii velle parvi facere et pospo-nere quaecumque damna et pericula pati, guastumet vastationem agrorum sufferre damnorum incendia

imo cum uxoribus et liberis subire, vitae discrimina,ut valeant in fide et devotione prelibati illustrissimiDominii persistere. Et iccirco quia non dubitant quodpersistere volentes in huiusmodi fidei et devotio-nis constantia temptabantur damnificari perhostes in agris et bonis, in domibus et personis etad omnimodam eorum consumptionem quam viriliter etpenitus non recusant pro salute et honore Statusprelibati, et debito fidelitatis suae humiliternobis supplicaverunt ut in premium eorum fideiet devotionis et pro recumpensatione, interesseet damnorum eorum perpetuo illos omnes cum omnibusbonis et rebus suis ac cum omnibus eisdem exem-ptionibus, immunitatibus, condicionibus, gratiiset privilegiis quibus fideles comunia et hominesVallis Trumpie et Sabii gaudent ab illustrissimo nostroDucali Dominio Venetiarum, dando et solvendo singulisannis predicto illustrissimo Ducali Dominio in tribus terministres mille et quingentas libras imperialium prorecognitione huiusmodi gratiae sibi concesse, acnon levare volentes sal a dicto illustrissimo sicutifaciunt certa comunia territorii Brixiensis &.Nos autem cognita huiusmodi fidelium promptitudine,fidelitatis perseverantia, et ut ceteri fideles et subditiillustrissimi Ducalis Dominii nostri qui ad obedientiam et statum eiusdem

[f. 105r]vel perseverant et invigilant et confidentiam summantin gratia (et statum eisdem: canc.) benegnitatis suae, intelligentesquoque quantum conducat ad conservationem huiuscivitatis Brixiae ut predicta comunia et homines insolita fide et obedientia nostri illustrissimi Ducalis Dominii persis-tant hoc tempore, eorum supplicationibus libenterannuentes, auctoritate, potestate et balia nobisa prelibato illustrissimo Ducali Dominio attributa, antedictos fide(le)scomunia et homines quadrarum Rovati et Gussaghi ettotius Franciae Curte cum omnibus curtis et pertinentiissuis, ac bonis et rebus quibuscumque eorum omnibus, modo,via, jure et forma quibus melius et efficacius fieripotest, perpetuo exemptas et immunes tenore presentiumfacimus, cum omnibus huiusmodi exemptionibus, immunita-tibus, condictionibus, gratiis et privilegiis quibus gaudentfideles nostri predicti comunia et homines Vallis Trompiaeet Sabii ab illustrissimo nostro Dominio, dando et solvendo singulis annisprelibato illustrissimo Ducali Dominio nostro libras tres mille etquingentas imperialium in tribus terminis anni,quorum primus sit et esse debeat die primo mensis januariiproxime futuri, secundus terminus sit et esse debeatdie primo mensis maii subsequentis, tertius terminus sitet esse debeat die primo mensis septembris subsequentis;et quod teneantur accipere sal a dicto illustrissimo Ducali Dominionostro sicut per elapsum tempus accipere consueverunt,

in Brixia pro pretio denariorum sex planet pro qualibetlibra sicut per elapsum vendi consuevit. In quorumrobur et testimonium presentes concessiones has fieri iussi-mus et sigilloque nostro impressione in forma pendentimuniri. Datae Brixiae die secundo julii 1438 indictione prima.

[f. 105v]Gabriel Augussolus de mandato scripsi &.Responsum quod fiat ut petunt.(A margine) Concessio quod ordinatum fuerit per comune intelligatur confirmatum a prelibatoDucali Dominio Venetiarum.

Item, salvis suprascriptis et infrascriptis, quod omnes concessiones etlitterae ipsius, comunibus et locis vel alicui eorum hactenusconcessae aut confirmate per prelibatum Ducale Dominium,vel alios pro eo, et omnia exinde sequuta, eisdemobserventur salve et inviolate sicut jacent singulasingulis refferendo, et quod ordinamenta, provisionesfacte et quae fient in consilio ipsorum comunium protutela et bono ipsorum locorum intelligantur confirmataea prelibato illustrissimo Ducali Dominio et eis observentur etlaudabiles consuetudines ipsorum locorum similiter. Respon-sum est quod concedatur ut petunt. Item quam aliasdatae fuerit ipsis comunibus et locis quadrae Rovadi quampluresbalistae, sagittamenta, bombardelle, pulvis a bombarda,arma et alia munitiones pro deffensione locorum ipsorum, quarumpars consumpta fuit in deffendendo ipsa loca, pars ablataeis fuit per magnificum Nicolaum Picininum, et pars adhucrestat penes eos male in proncto, supplicant et petuntquod attentis premissis et considerata probitate quameo tunc fuerunt erga hunc prelibatum Ducale Dominiumet eam attento quod ipsi supplicantes deberent apredicto Ducali Dominio certas pecunias pro expensissibi et potius dictorum stipendiorum qui missi fuerunt adcustodiam ipsorum locorum de quibus pecuniis ipsi supplicantescontentantur facere compensationem quod ipsi homi-nes supplicant absolvantur, petunt ab omni eo quodapparerent debitores nunc vel in futurum pro dictisarmis, pulvis bombardelle, balistris, sagittamentiset aliis quibuscumque munitionibus sibi datis, ita quodnunquam molestari possint &.

[f. 106r]Responsum est quod concedatur ut petunt.

Item cum hoc sit quod concedatur illi de Rovato, sive in comunisive in diviso, facti fuerint debitoresprelibati Ducalis Dominii de libris octocentum planet vel circaoccasione panis quem alias ipsi fecerunt proconducendo ad exercitum antefactae dominationis et qui panisdenum putrefactum fuerit. Cumque de dicto asserto debitoversa sit differentia qui ipsi supplicantes

allegabant cogi non debere ad huiusmodi solutionemcum ipse panis putrefactus fuerit sine culpaet deffectu eorum. Item quia in prima conventionepanis ipsius fiendi promissum fuit eis quodnon tenerentur ad emendationem panis nisiputrefieret eorum culpa vel deffectu, supplicantet petunt quod ipsi de Rovado omnino cancellenturet liberentur a dicto debito quantocumque sit, nequepro eo ullo unquam tempore futuro graventurnec molestentur neque gravari vel molestaripossint.Responsum quod concedatur ut petunt.

(A margine f. 106v) Concessio seriole de FusioItem quod omnes vendictiones, promissiones et dona-tiones ipsis comunibus, locis et personis velalicui et cuisvis eorum in preteritum factaeper prelibatum Dominium sive per eius rectores,provisores, vel officiales manuteneantur etfirmae sint ac remaneant in totum ipsissupplicantibus singula singulis refferendoet etiam quod prelibatum Ducale Dominium provideant

[f. 106v]cum effectu quod pars sariolae Oldofredi etnepotum de Iseo quantacumque sit quod labiconsuevit et nunc labitur Rovatum, deveniatet remaneat pleno iure ipsius comunis et homi-nibus de Rovato, ac ex nunc in eos devenisseintelligatur cum omnibus juribus sibi spectanti-bus et pertinentibus; et hoc pro eo pretio quodper amicos comunes taxabitur, quod pretiumipsi de Rovado solvere debeant ipsis Oldofredoet nepotibus ad terminem competentem iuxtadeclarationem fiendam per dictos amicos comunes.Responsum est quod concedunt ut petunt.

Item pro aliquali restauratione et emendatione damnorumquae ipsi supra passi fuerunt de 1438 in sustinendomultis diebus gravissimum impetum Ducis Mediolanipro honore et bono Status antefacti Ducalis Dominii petuntet supplicant quod ipsi homines, comunia et locasint et esse ac tractari debeant, exempti, liberiet immunes et pro exemptis, liberis et immunibus aquibuscumque datiis imbottati, taleis, oneribus etgravaminibus, tam comunibus quam personalibussive mixtis, cuiuscumque condictionibus existant, et abomni eo quod eis peti possint sive exigi, tam vigorepresentium capitulorum quam alia quavis causa,per annos sex proximos futuros; postea vero solvereincipiant sicut in secundo capitulo continetur etc.Responsum est quod concedatur ut petunt.

Item quod si contigerit aliquod Comune sive universitatemaut singulares personas de quadra de Rovato

[f. 107r]contrafacere vel contravenire suprascriptis vel alicui eorumaut ipsa non attendere et observare, quod propterhoc nullum preiuditium generetur aut detrimentumfiat ipsis comunibus et locis in aliquibus sibi concessis,promissis, vel confirmatis, nec aliter aut alio modo;sed contrafacientese penis condignis punianturet graventur rathis et firmis semper manentibusomnibus et singulis suprascriptis.Resposnum est quod concedatur prout in capitulocontinetur. In quorum fidem et testimonium presentes fieriiussimus nostrorumque sigillorum impressione in formapendenti muniri.Datae in sala ut supradicta exercitus apud Bassanum die 11junii 1440 indictione tertia in quorum omnium fidemet evidentiam pleniorem presentem privilegium fierijuvimus et bulla nostra plumbea pendentimuniri.(A margine) 1440 2 juliiDatum in nostro Ducali Pallatio die 2 julii indictionetertia 1440Registratum in Rubrica nostreCamere Brixiae f. 269

Restitutio cum confirmatione privilegiorum 1452 21 octobris[1452 21 octobris Ripristino dei privilegi e loro conferma][Lettera del doge Francesco Foscari ai rettori di Brescia. Riconoscendo la fedeltà dellaFranciacorta a Venezia, dopo la deroga dei privilegi per la guerra del 1448, su richiesta deinunzi e per dare un esempio della sua benevolenza, Venezia reintegra le quadre di Rovato eGussago nei diritti e privilegi goduti prima del 1448. Si ristabilisce la limitazione di 3500 lirein luogo dell'imbotatura e del dazio, l'acquisto del sale e tutti gli altri privilegi, esenzioni,immunità di cui godevano senza alcuna variazione, come avviene per le Valli Trompia eSabbia, Nave, Pedemonte.]Franciscus Foscari Dei gratia Dux Venetiarum &. Nobili-bus et sapientibus viris Hectori Pasqualigo demandato potestati et Nicolao de Canali doctori capitaneoBrixiae, ac Antonio Diedo provisori exercitus etsuccessoribus suis fidelibus dilectis salutem etdilectionis affectum. Continua rerum exper(i)entianovimus singularem fidem et devotionem ad Statum

[f. 107v]nostrum fidelium nostrorum Francie Curtae videlicet quadrarumRovadi et Gusaghi districtus territorii Brixiensis qui nondubitant ardentissimo zelo et alacri animo exponerefacultates et proprias personas pro nostro Dominio. Quareob novitatem et bellum quod fuit de 1448, derogatum fuitprivilegiis et concessionibus eorum sicut multis aliis comunibusterritorii antedicti, intendentes erga eos pro ipsorum nunciis

et ad aliorum exemplum ostendere benignitatem nostramet gratiam, auditis hiis, que in eorum favorem nobis scriptis(tis: ripetuto) iuxta persuasiones vestras, eosdem fideles nostrosFrancie Curte videlicet Rovati et Gusaghi cum eorum curti-bus et pertinentiis suis, tenore presentium restituimuset reintegramus ad omnem eorum bonam famam, honorem,prerogativas et jura in illismet gradu, statu,conditione & in quibus erant ante dictam novitatemsequtam 1448. Ita et taliter quod in facto limi-tationis solvende annuatim Camere nostre Brixieloco imbotaturarum et datiorum, quae limitatio erat delibris tres mille quingentis in anno; ac tamen in pretioet venditione salis; quam in omnibus aliis juribus,libertatibus, litteris, rescriptis, sententiis, privileggiis, exem-ptionibus, immunitatibus quibus tunc temporisgaudebant, quae omnia in presentibus litteris nostris habeanturpro expressis, tractentur sicut quemadmodum antenovitatem de qua supra fit mentio tractabantur,tamen addictionem vel diminutionem et prout etquemadmodum observatur illis de Valle Trompia,Navis et Pedemontis. In quorum fidem presentes fierijussimus et bulla nostra plumbea pendenti muniri.Datae in nostro Ducali Pallatio die 21 mensis octobris 1452Registratae in Scacato Camerae Brixiae folio 171.

[f. 108r]1450 27 februariiPars consilii X quod privilegia concessa inadoptione Dominii observentur[Delibera del consiglio de X che conferma i privilegi][Privilegi e concessioni fatti ai comuni devono essere osservati nel modo in cui furono datiquando un territorio è entrato a far parte dello Stato (in prima acceptatione). Sorgonomalumori quando si chiede di acquisire anche diritti concessi successivamente di volta involta. Per questo il Consiglio di X decide che i privilegi concessi all’ entrata nello Stato sianoregolati dagli ordini di questo Consiglio emanati nel giugno 1444 e cioè che non si possonorevocare se non in scritto e per ordine di questo Consiglio. Circa altri privilegi e concessioniriconosciuti successivamente, si stabilisca per coloro ai quali spetta.]Cum captum sit in consilio isto quod privilegia, promissiones,et concessiones factae comunibus nostris debeant observarisub pena quod nemo possit contrafacere; et licetintentio ordinis predicti fuerit observandi et obser-vari faciendi ut solummodo privilegia, concessioneset promissiones quae fiunt quando dominia civitatumaquiruntur; et tamen quia quotidie dictus ordoqueritur ampliari ad illas concessiones quasde tempore in tempus Dominium concedit adbeneplacitum et ob istam causam multa tediainsurgunt. Vadit pars quod dicto ordini addantistam clausulam quod omnes concessiones, privi-legia et promissiones quas nostra Dominatio fecitet concessit comunibus et locis in prima accepta-tione, idest quando prima vice venerunt ad

petendum, ea de gratia illa talia prima capitula,concessiones et promissiones tam per privilegium,vel patentibus litteris, a nostro Dominio, illa primavice impetraverunt subiaceant ordini istiusconsilii 1444 de mense junii scilicet quod nonpossint revocari nisi per scrituram et ordinessuprascripti consilii. Alie autem concessiones et privilegiaquae post primas concessiones, pacta seu privilegiaquae de tempore in tempus concessa fueruntde quibus oriretur defectus, iudicentur et expedianturper illos ad quos spectat suprascriptum ordinem nostrum.Venetiis in Consilio X 1450 die 27 februarii

[f. 108v]Quod dacia incantentur iuxta formam presentiumcapitulorum in concilio Rogatorum[1472 giugno 27. I dazi siano incantati secondo i seguenti capitoli del senato][I dazi del pane, vino, carne devono essere osservati come deciso dal consiglio di Pregadi 27giugno 1472 e lettere 27 novembre che ordinano la stretta osservanza dei privilegi cheriguardano solo i luoghi e i frutti nascenti nelle terre possedute al momento del privilegio etutt'ora; tali privilegi non riguardano i dazi del traverso e della porta della città di Brescia.]1472Incanti di tutti li dacii della città et del Brescianodistretto et cum de pane, vino et carne delli Comuni dibressana per l'anno commensarà adì primo genaroprossimo e finirà adì ultimo decembre 1473 fattiper li magnifici et generosi domino Bertuzzio Contareno dignissimopodestà et per lo magnifico capitanio et camerlengo, a monedabressana et a rason di mese con modi et pattiusadi cum condittione expressa che ad unguem siaobservada la parte presa in lo consiglio eccelsode Pregadi adi 27 giugno 1472 con tutte lesue clausule et parole senza alcuna interpre-tatione; et similmente le lettere scritte adì 27novembre per essa magnifica illustrissima Signoria alli predettimagnifici nostri rettori con questa espressa conditione:che li privilegi et immunità concesse sianoservate in locis tantummodo memoratis etspecificatis in quelle concessioni per frugibuset rebus nascentibus in posessionibus et terristantummodo li quali quelli privilegiati altempo di privilegii concessi havevano ettenevano in quelle medeme, presentialmente essimedemi hanno et tengono et ab daciis etimbotaturis solummodo ipsorum locorum et non adaciis del traverso et della porta della cittàdi Brescia si come fu la intentione della predettanostra illustrissima Signoria quando et quelle furno concesseet come per le lettere 1444 fu espressamente dechia-rato per la prelibata illustrissima Signoria. La qual dechiaratione

[f. 109r]

et littere siano observate exceptis tantum si qui suntin quorum privilegiis concessis per gratiam del consilioovero consilio de Pregadi con espressa et spetial mentionefosse fatta de exemptione et libera de datii predettidel traverso et delle porte della città di Brescia; iquali privilegii dal tempo della concessione di quelleperfina a questo adì, sempre et continuatamente,senza interpretatione sono stati observati; i qualisimilmente siano observati in futuro. Et s'alcunadubitatione nascesse sopra i privilegii antedetti,overo alcuni di quelli, dichiaratione o interpre-tatione alcuna non possi esser fatta se non perlo eccelso de Pregadi come in la parte presa nell'eccelentissimo consilio de Pregadi alli 19 decembre presente sicontiene la qual parte et littere inviolabiliterdebbino esser observate 1472 per l'anno 1473.

1488 9 novembrisContinentia unius capituli magnificorum dominorum advocatorum 1488 9 novembris[Capitolo degli avogadori che confermano i privilegi][Gli avogadori emanano direttive perché nella revisione dei privilegi, esenzioni e limitazionihanno rilevato frodi che limitando le entrate della Camera ducale sminuiscono anche l'onoredel Ducale Dominio. Quindi si ordina che si deve osservare rigorosamente il contenuto deiprivilegi (1444 20 novembre, 1472 31 gennaio, 1472 19 dicembre) come anche si devonocassare ed annullare tutte le terminazioni ed ogni altro atto anche dei rettori fatti contro laforma e il contenuto di quei document. Danno mandato al camerario ed ai suoi successoriche osservino questa sentenza sotto pena di cento ducati a loro carico]Quia in liquidacionibus quas fecimus daciarum debitorumCamere Brixie necessarium fuit nobis intelligere, videreet examinare quam plura privilegia aliquorum civiumbrixiensium et comunium agri brixiensis, tam exemptionum etlimitationum, quam imbotaturarum et daciorum portarum,invenimus in eis quamplures defraudaciones factaefuisse in damnum et jacturam camere et quarumqueper illustre Ducale Dominium nostrum diversis temporibusoportune provisum sit et declaratum circa observationestalium privilegiorum, limitationum et exemptionum et 1444

[109v]die 20 novembris, 1472 die ultimo januarii, 1472 die 19decembris quibus optime declaratur quod privilegia,limitationes et exemptiones eorum solum intelliganturesse pro imbotato bladorum et vini, et pro eorum datiispanis, vini et carnium et in eorum locis tantum, et proven-tibus nascentibus in dictis locis, et pro bonis dumtaxatet possessionibus quas ante concessiones habebant, non autempro illis quas ante concessiones citra aquisiverunt;seu etiam pro daciis generalibus introitus portarum et transver-sus, nisi in privilegiis eis concessis et exemptionibuset limitationibus ut supra specificatum particulariternominati fuerunt ipsos fore exemptos a dictis daciis &sicut latius in dictis litteris et partibus continetur. Tamen

quandoque vel non servare cum non mediocri (……)introitus Camere Brixie, cum igitur necessarium sit pro honoreillustrissimi Ducalis Dominii nostri et utilitate daciorum et introituumpredictorum, opportune provvidere ut ipsi introitustalibet mediis non dissipentur et libertate nobisattributa ut supra stantibus, et sancimus et ordinamuslitteras omnes et partes suprascriptas servari et exequi invio-labiliter debere, cassantes, incidentes et penitusannichilantes quascumque declarationes, terminationes,vel alios quoscumque actus ipsorum dominorum rectorum factos quocumquecontra formam et continentiam litterarum et partium suprascriptarum,mandantes spectabilibus dominis rectoribus, atque camerario presentibus eorum successoribusat illas omnes observent et faciant inviolabiliterobservari sub pena ducatorum centum pro quolibetin suis propriis bonis exigendum per dictos advocatos,comunia et sindicos … ut supra labentes, potestatemut de aliis suis officii(s).

[f. 110r]1494 27 juniiQuod Vallis Trumpie et Sabii, Francie Curte et Pedemontisnon debeant cogi ad solvendum Pontis Pischeriae[Ordine al provveditore di Peschiera per esenzione del passo a Valle Trompia, Sabbia,Francia Corta e Pedemonte][Gli avogadori di Venezia, a seguito della controversia tra i comuni di Valtrompia, ValSabbia e Franciacorta contro la comunità di Peschiera per il pagamento del transito al suoponte, con riferimento ad un capitolo citato dei privilegi, ordinano al proveditore che gliuomini di quelle terre sono esenti dal dazio del passo]Domino Nicolao Ferro provisori Pescherie et successoribus &Fuerunt coram nobis in contraditorio judicio Jacobus q. Nigriboninomine Vallis Trompie et Vallis Sabii et Albertus Campananomine comunium de Francia Curta agri brixiensis ex parte una,et Antonius q. Matheii nomine comunitatis Pescheriae ex parte altera,super controversia solutionis transitus hominum dictarumVallium seu locorum territorii Brixiae videlicet in ponte Pescheriae,deputato casu ipso pluries coram nobis tandem visisprivilegiis et ordinibus utriusque partis. Postremo, decomuni concordio, partes ipse coram nobis existentes reman-serunt quod privileggia predicta concessa per illustrissimum Ducale Dominiumnostrum observentur et exequantur itaque spect. & exoffitio nostro requirimus quatenus providere debeatis quodprivilegia et concessiones dugales predicte effectualiterobserventur et exequantur et maxime capitulumtenoris infrascripti videlicet.Item quod homines dicte Vallis aut alioque eorum euntesVenetias per pedestres vel equestres non teneanturnec cogi possint ad solutionem alicuius passusnec bulletarum, causa eundi nec redeundi perpersonas eorum tantum in perpetuum, quod capitulumse extendere debeat ad benefficium omnium suprascriptarumVallium et Francie Curte ac Pedemontis.Benedictus Trivisanus et

Joannes Franciscus Pasqualigo doctores et assidentesadvocati comunis Venetiarum 27 junii 1494Antonius Brocadus &.

[f. 110v]1494 27 octobrisAppellatio interposita per Joannem de Claris etsocios a decreto camerali domini Petri Foscareno supertransactiones comunis Rovadi 27 octobris 1494[Appello interposto da quelli di Chiari contro il decreto del fu podestà di Brescia PietroContareno - 31 gennaio 1471 - sopra la transazione del comune di Rovato]Joannes de Garuffis, Joannes Elias de Savoldis etEvangelista de Zambellis nominibus suis, aliorum depopulo et vicinia Rovadi pretendentiumhabere interesse in causa pro quibus & et promi-serunt & appellant a decreto & interpositioneauctoritate factae per dominum Petrum Contarenum olimhonorandum potestatem Brixie quo die ultimo januarii1471 suam et comunis Brixie interposuit auctoritatemconfirmando capitula comunis Rovadi et maximecapitulum primum continentem de consilio 72 fiendumper consules et quorum ellectos et tertium capitulumeorumdem de contraria notitia vel ut in eis &.Polidorus Fenarolus coadiutor exemplavit.

1469 27 decembris.Pars quod non obstante morte alicuius rectoris possitappellari de actibus suis infra decennium etultra decennium per viam gratie in maiori consilio[Delibera che si possa appellare contro gli atti dei rettori]Si può ricorrere agli atti dei rettori, sebbene morti, entro un decennio ed oltre, seguendo leformalità per chiedere la grazia al maggior consiglio]Recidenda est pro commoditate civium et subditorum nostrorumeius superflua via quae lites producit et illapotissimum gratiarum quas post mortem iudicum, rectorumet aliorum officiariorum nostrorum impetrare oportetquamobrem vadit pars quod de cetero non obstantemorte alicuius iudicum, rectorum seu aliorum officiariorum nostrorum

[f. 111r]qui a decennio infra mortui essent qui(li)bet desententiis et quibuscumque aliis actibus contra se latissine ullius gratie interpretatione se appellarequeat, citatis citandis iuxta formam legumnostrarum, earumque sententiarum seu actorum appellationisconsequtione; ad consilia seu collegia duci acdeffeniri de sententiis vero et aliis actibus, ab eotemporis spacio supra latis, servetur formalegum, et consuetudines petendarum gratiarumnon subiacent aliquo suprascriptorum ad resservationem caratorum.

1489 31 octobris

Sententia in favorem Joannis Baptistae de Rezate de nonsolvendo nec consignando castrones ad daciumcontra ser Andream de Calino daciarium &[Sentenza contro il daziario di Calino in favore dei privilegi di Valtrompia].[Il giudice dei dazi di Brescia sentenzia contro il daziario Andrea di Calino in favore diGiovanni Battista da Rezato che non debba consegnare né pagare dazio per i castrati, in baseai privilegi concessi alle Valli Trompia e Sabbia, Pedemonte, Nave e viste lettere ducali ealtri documenti, con particolare riferimento alla parte dal consiglio dei Rogati del 1483 checonferma tali privilegi; assolve Andrea dalle spese]In Christi nomine. Amen. Anno Domini a nativitate eius millesimoquatringentesimo octuagesimo nono, indictione septima, die ultimomensis octobris, hora tertia, spectabilis juris doctor dominus Joannes Baptistade Soldo iudex daciorum (ad) bancum situm in pallatio comunis Brixiecontrate Sancte Agate civitatis Brixie prius per suam spectabilemvisa acusa ser Andreae de Calino massario dacii bestiarumde grosso anni 1488 contra Joannem Baptistam hospitemin Rezate facta, quia de anno predicto conduxeritab Alamania et de Aquilina iurisdictione dominiispectanti Cunos ad dictam terra de Rezato castronosducentum quinquaginta, valoris ducatorum centumvel prout liquidabitur, non soluto dacio, necconsignatis dictis castronis &. Et visa deffensione

[f. 111v]dicti Joannis Baptistae et visis testibus examinatis ad instantiamdicti Andreae, et visis privilegiis concessis VallisTrumpie et Sabbii cum toto Pedemonte, et visispluribus sententiis magnificorum dominorum rectorum Brixie in favoremdictorum hominum et singularum personarum de Pedemonte,de Navis, de Valle Sabbii et Trumpie in similibuscausis et aliis latis per predictos magnificos dominos rectorescontra nonnullos de dictis quadris, et visa inci-sione sententiarum latarum contra dictos homines et visademum confirmatione privilegiorum et aliis litteris duca-libus sub observatione dictorum duorum capitulorum dequibus in dicto privilegio et aliis juribus productisper dictum Joannem Baptistam de quibus in processu;et visis litteris ducalibus datis sub die 20 decembris1444, 1446, 1469, 1471 et parte capta inconsilio Rogatorum 1472 et pluribus sententiis latisin favorem daciariorum dicti dacii bestiarum de grossoet parte dicti dacii et pluribus aliis productis per dictumser Andream et visa monitione partibus facta.Christi nomine repetito eiusdem gloriose Mariae VirginisMatre ac beatorum Joannis Baptistae et Hieronimi nominibusinvocatis, dixit, sententiavit, pronontiavit etdeclaravit quia per eius diffinitivam sententiamabsolvit dictum Joannem Baptistam hospitem a dictacausa et contentis in ea, et hoc maximeattentis privilegiis ipsi quadre Rezate concessisper excellentissimum consilium Rogatorum presertimde anno 1483 per quam partem confirmantur

[f. 112r]sententiae, terminationes et litterae concesse ipsi quadre,absolvendo ipsum Andream ab expensis propteriuxtam causam et haec omnia omni meliori modo &.Presentibus Ludovico de Gendona, Ludovico deMoiitute nodaro, Picino de Misis nodaro et Venturade Gobinis testibus rogatis, notis et vocatis &.In presentia Pauli patris dicti Joannis Baptiste acceptantisdictam sententiam in partibus facientibus prose et dicto eius filio Baptista dicti ser Andreae deCalino non contentantis et viva voce appellantis.

1506 18 juniiSententia lata quod possint illi de Francia Curta conducerebladas sine solutione boletarum die 18 junii 1506[Il giudice dei dazi di Brescia sentenza in favore della Franciacorta per condotta di biadesenza bolletta][Nella causa per motivo di dazio contro Ludovico de Bellono da Erbusco, il giudice dei dazidi Brescia dopo aver verificato che i privilegi di Franciacorta consente agli abitanti di questaterra di condurre i grani a loro necessari attraverso il territorio di Brescia senza pagare labolletta, assolve e libera Ludovico al quale va restituito il grano confiscato; esonera dallespese tutte le parti per la non conoscenza del privilegio.]Spectabilis et preclarus illustris doctor dominus Hieronimus Pescheria,locum tenens specatbilis domini Joannis Petri Pischerie iudicis (iudicis: rip.) datiorum Brixiaesedens & visa prius per eum acusa producta per serBaptistam de Pontoleo nomine domini Baptistae Marini de quoin eius libro sub die 5 maii in Ludovicum de Bellonoac responsione eidem facte per ipsum Ludovicum, visisqueprivilegiis, indultis tam comunibus et hominibus VallisTrompiae per serenissimum Ducale Dominium nostrum, quam etiam comunibuset hominibus Francie Curtae et similiter comuni et hominibusterre Herbusci disponentes quod dicta comunia ethomines possint conducere blada sibi necessariaper territorium Brixiae sine solutione bolette, ipsisque diligenter

[f. 112v]lectis et consideratis, ac pluries auditis partibus in contraditorio,visisque omnibus et singulis quae in premissis videnda faceret,ac demum visa citatione ipsi ser Baptistae facta de quain dicto libro acusarum pro hac die et hora ad hanc sententiamaudiendam, Christi nomine invocato, sedens ut supra, sententiando etdeclarando, absolvit et liberavit dictum Ludovicuma contentis in dicta causa et mandavit dictambladam restituere dicto Ludovico, attentis praedictis privilegiis. Itemsalvis praemissis partes ab expensis liberavit propterignorantiam dictorum privilegiorum et haec omni meliori modo. PresentibusPetro Jacobo Bellacato et ser Bernardino q. ser Francisci deSchilinis testibus & et in presentia Dominici de Cominardisnomine dicti Ludovici, predicta acceptantis in partibus &.

1506 24 julii

Sententia magnifici domini Marini Georgio doctoris et capitanei Brixiein simili tenore[Il capitano di Brescia riconosce privilegi a trasportatore di Erbusco][Nella causa intentata contro un trasportatore di Erbusco che ha trasportato del miglio conla sua cavalla e fu accusato di contrabbando col sequestro dell'animale e della merce, ilcapitano di Brescia Marino Giorgi sentenza doversi restituire la cavalla e il migliotrasportato legittimamente in base ai privilegi]

Die veneris 24 julii 1506Magnificus et clarissimus dominus Marinus Georgio doctor capitaneus dignissimus Brixiae &auditospectabili domino Baptista de Marinis cum suo procuratore appellante a sententialata per spectabilem dominum Faustinum de Trussis, iudicem datiorumBrixiae et Districtus, per quam sub die primo mensis decembris 1505,visa denuncia officio suo data, pro certa equa etmilica accepta cuidam de Herbusco per Franciscum de Galvoniset socios, officiales dicti domini Baptistae tunc daciarii bladorumde terra ad terram super territorio de Claris pro contrabanno,cum non haberet bulettam dicti bladi et de terra ad terram,et audito Dumenico de Cominardis interveniente nomine dicticomunis de Herbusco, nec non pro interesse comunis et hominumde Herbusco et totius Francie Curte, petente dictam equamrestitui cum milica, attenta forma privilegiorum suorumquod conducere possit blada undequaquam per territoriumBrixiense et ipsam vallem sine aliqua solutione bolette etsine aliqua impensa, inherendo semper privilegiis

[f. 113r]predictis, sententiando, condemnavit dictum dominum Baptistam etper eum dictos officiales ad restituendum dicto Duminico intevenientiut supra dictam equam et milicam acceptam ut supra, sinealiqua impensa & ut in ea & in presentiarum competentesuprascripto Duminico quo supra nomine interveniente expeditionis cum domino Franciscode Travaiado eius procuratore, alia parte absente etadmonita amovere suspensionem, vigore appellationis, factamde dicta sententia eius exequtionem amplius non impediendode die lune 27 mensis suprascripti. Predictus magnificus dominus Capitaneusauditis domino Duminico supradicto nomine quo supra cum predicto domino Franciscode Travaiado ex una, et domino Francisco de Michaelisprocuratore nomine domini Baptistae de Marinis appellantis ut supraex alia, declaravit taxari expensas dicto comuniin causa dicte appellationis factae legitime, debite liquidandas.

1508 13 septembrisConfirmatio antescripte sententiae[Gli avogadori confermano la sentenza precedente][Gli avogadori lodano e confermano la sentenza del 24 luglio 1506 in favore di Rovato comecoerente con i privilegi di Franciacorta e condannano il daziario a pagare le spese di ufficioe i danni derivati.]Domino capitanio BrixiaeHodie auditis partibus infrascriptis sive pro eis intervenientibus cum advocatissuis et visis scripturis, laudavimus et approbavi-mus sententiam spectabilis domini Marini Georgio, precessoris vestri, latam

contra dominum Baptistam de Marinis, olim datiarium bladorumde terra ad terram et ad favorem comunis de Rovado,nec non pro interesse ipsius comunis et hominum totiusquadrae de Rovado et Francie Curte per quam die24 mensis julii 1506 visis privilegiis predictis deFrancia Curta, sententiando, condemnavit dictum dominum Baptistamet per eum dictos officiales ad restituere dicto Ludovico intervenientiut supra equam et milicam acceptam pro contrabannosine aliqua impensa et amovit omnem suspen-cionem vigore appellationis facte de dicta sententia velexequtione amplius non impediendo & ut latius

[f. 113v]in dicta sententia cavetur ad quam in omnibus relationibushabeatur, spectabilis V. R. ut dictam sententiam tamquambene et iustam latam et ut eam per nos laudatam exequiet exequtioni mandari faciat et cogi dictum dominum Joannem Baptistamet habentes de bonis suis ad dandum et solvendum dictoDuminico intervenienti nomine quo supra pro expensis per ipsum factisin presenti causa appellationis computatis etiam expensisofficii nostri libras 15 soldos 13 parvorum.Die 13 septembris 1508Sanctus Mauro doctorAloisius NavagerioHieronimus Boloni doctor, auditores notarii illustrissimi Ducalis Dominii Venetiarum.

[f. 114r]1537 31 decembrisPrivilegia Rovadi et quadrae ultimodecembris 1517[Conferma dei privilegi di Rovato e quadra, ma non ne concede al mercato][Il Doge conferma i privilegi di Rovato e della sua quadra concessi nel 1440 e le lettere egrazie da allora sin qui, nella forma in cui erano goduti prima della guerra del 1509.Alla richiesta di concedere un mercato da tenersi ogni lunedì in Rovato, immune ed esente daogni gabella e gravezza per ogni merce vi si porterà a spalle di uomini o di donne è rispostoche per causa ragionevole non si può concedere.]Leonardus Lauredanus Dei gratia Dux Venetiarum.Nobilibus et sapientibus viris Francisco Faletio de suo mandatopotestati et Laurentio Capello capitanio Brixiae et succes-soribus suis fidelibus dilectis salutem et dilectionisaffectum. Fuerunt ad presentiam nostram nuntiifidelium nostrorum comunis et hominum Rovadi etquadrarum suarum istius territorii, humiliter petentesut dignemur infrascripta capitula ab eis porecta admittereet confirmare. Nos vero visis ipsis capitulis statuimuscum collegio nostro habere auctoritatem a Senatoipsis fidelissimis nostris respondere.Et primo che li sieno confirmati li loro privileggiconcessi del 1440 et lettere et gratie concesseper suoi benemeriti dall'hora in qua.Respondeatur quod gratam habentese fidem etdevotionem suam erga Statum nostrum, volumus

et sic tenore presentium concedimus et confirmamuseorum privilegia cum consiliis nostris ipsisconcessa. Quantum autem ad litteras et concessionesducales dicimus et terminamus ut sint in eostatu, gradu et esse, prout erant ante bellum 1509.Secondo. Che li sia concesso che ogni lunedì si possafar un mercato in la terra di Rovato immune etessente d'ogni gabella et gravezze per qualuncherobbe et merci si portarà et riportarà sopra lespalle de homini overo de donne [respondimus] quod rationabilicausa non possumus eis satisfacere.*

[f. 114v]1430 24 aprile.Littere ducales quod quelli de Vallibus Trompiae et Sabii nonteneantur ad datia imbotaturarum et transversus prorebus necessariis ad usum &[Lettere ducali che quelli di Valli Trompia e Sabbia siano esenti da imbotado e traverso][Il doge Francesco Foscari stabilisce che quelli de Valle Trompia e Sabia non siano tenuti népossano essere costretti a pagare i dazi dell'imbotado e del traverso per le cose necessarie alloro uso portate nelle loro valli; invece per le cose acquisite da commerciare debbono pagareil dazio consueto.]Franciscus Foscari Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibuset sapientibus viris Nicolao Capello de suo mandato potestatiet Jacobo de Cha da Pesaro capitanio Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Auditis et intellectis his omnibus quae nobis scripsististam circa continentiam supplicationis fideliumnostrorum Vallis Trumpiae et Sabii, quam super suppli-cationem Joannis Bazelli de Val de Magna etsociorum datiariorum, habitaque superinde maturaconsideratione, declaramus et volumusquod ipsi nostri fideles predictorum Vallium nondebeant compelli ad solutionem aliquarumcondemnationum contra eos factarum occasionedatiariorum imbotatuum et transversus seu eis obhoc ulla novitas vel molestia, nunc vel in futurumfieri debeat, sed solvere debeant ipsa datia simpliciterprout faciunt alii subditi nostri eo quia datia ipsafuerunt sub tali condictione incantata; in posterumautem volumus quod supradicti homines eorumdemVallium non teneantur nec cogi debeant ad solvendumdatia ipsa imbotatus et transversus pro rebusnecessariis pro usu eorum, dumtaxat conductis intraipsas dictas Valles, sed pro rebus quas accipientaut ement pro mercatura vel aliunde extra ipsasValles, solvere teneantur et debeant datia consuetaquemadmodum solvere tenentur ceteri subditi nostri etcum hac condictione datia ipsa de cetero incantarifacere debeatis.Datae in nostro Ducali Pallatio die 24 aprilis indictione octava 1430.

[f. 115r]Privilegio di Francia Curta dell'anno 1440 [14 luglio][Questo lungo testo va distinto in tre parti:1. Il doge F. Foscari conferma i privilegi concessi dal conte Francesco e da PasqualeMaripiero.]Franciscus Foscari Dei gratia Duce di Venetia.A tutti et ciascuno nobili et sapienti hominipodestà, capitani et proveditori di Brescia etdel territorio bresciano presenti et futuriche vederanno il presente privilegio fidelidiletti salute et di amore affetti.La fede la quale alla Republica nostra i fidelinostri, comune et homini di tutta la quadradi Gussago, di Francia Curta hanno havuta etnell'assedio et calamità della Città nostra diBrescia dimostrata, si come di ciò siamo fattichiari per manifesta testimonianza, c'induce aessaudire clementemente le loro suppliche.Conciossia adunque che alla signoria nostrahabbino portato l'infrascritto privilegio nelquale si contengono certi capitoli et concessionia loro concesse et fatte per l'illustrissimo conte Francescoet nobil homo Pasquale Maripiero proveditorenell'essercito nostro, il qual privilegio etconcessioni humilmente hanno fatto supplicaressere confirmati dalla signoria nostra. Alledette loro suppliche inclinati per auttoritàdel consiglio nostro di Pregadi et giustaesso privilegio et concessioni confermiamo,comettendone che quelli dobbiate osservare etfare osservare inviolabilmente il tenor delqual privilegio et concessione è tale cioè:

[f. 115v]1438 28 junii[2. Francesco Sforza conferma i privilegi di Gattamelata alla Franciacorta]Francesco Sforza Vice Conte di Ariano et di Codignola,conte della Marca Anconetana et marchese del Santis-simo signor nostro Papa et della Santa Chiesa Romanaconfaloniero et dell'illustrissima Lega capitano generalet Pasquale Maripiero per l'illustrissima signoria di Veneziaproveditore del felicissimo et vincitore essercito.Conciò sia cosa che i comuni et homini de tutta la quadradi Gussago, di Francia Curta siano siano venuti di bonanimo et volentieri alla gratia et obedientia dell'-illustrissima Signoria nostra di Venetia, li quali alla gratiaet obedientia predetta admettiamo et accettiamo etci habbiano domandato che gli confermiamo ilprivilegio altre volte concessogli il cui tenore ètale cioè.Gattamelata da Narni della cavalleria et fante-ria dell'illustrissimo et eccellentissimo Ducal Dominio di Venetia

governatore generale, Christophoro Donato podestà,Francesco Barbaro capitanio di Brescia et Distrettoet Federigo Contarino provveditore nelle partidi Lombardia per l'istessa illustrissima Signoria.Poco tempo fa comparendo alla presentia nostrai fedelissimi, amorevoli nostri comuni et hominidelle terre di Rovado, Gussago et di tutta FranciaCurta, Distretto di Brescia, hanno esposto chequantunque per la venuta et impeto dellegenti nemiche di questo territorio Brescianoalcuni infedeli habbino ribellato, et alcuni nonvolendo espettare i danni et pericoli li qualinemici gli minacciavano volere dare, si sonoaccordati con essi nemici. Ma essi homini di FranciaCurta, la fede et divotione de quali al bene et essaltatione

[f. 116r]dello Stato dell'illustrissima Signoria nostra in ognitempo è stata conosciuta et esperimentata, volendonella loro ottima dispositione non solamenteunitamente perseverare, ma, più ancora conle spese et fatti dimostrare si sono offerti per diffesaet conservatione dello Stato del prelibato illustrissimoDominio, volere sprezzare et posporre qualunquedanni et pericoli, patir guasti di campi, incendiidi case, anche con le donne et proprii figlioliesporsi a pericoli della vitta acciò che possanocontinuare nella fede, ubidientia et divotionedella suddetta illustrissima Signoria nostra et perché temono chevolendo perseverare in detta fede et constanzadi divotione saranno danneggiati ne(i) campi, nellibeni, nelle case et persone a totale loro rovina,il che non recusano virilmente et di buon coreper salute et honore dello Stato predetto et debitodella sua fedeltà, ci hanno supplicato humilmenteche in premio della loro fede, divotione et ricompensadi loro interessi et danni perpetuamente lor tutti,con i lor beni et robbe, con tutte le lor corti etpertinentie, vogliamo fare essenti et immuni contutte quelle essentioni, immunità, conditioni, gratie etprivilegi che godono i fedeli comuni et hominidelle Valli Trompia et di Sabio dell'illustrissima Signorianostra di Venetia dando et pagando alla sudettaillustrissima Signoria ogni anno in tre termini lire tremilla sinque cento d'imperiali per ricognitionedi tal gratia a loro concessa; et ancora levarevolendo il sale della detta illustrissima Signoria come fannogli altri comuni del territorio Bresciano. Et noi

[f. 116v]habbiando conosciuta la prontezza et perseverantiadella fedeltà di detti fedeli et affinché gl'altri

fedeli et sudditi dell'illustrissima Signoria nostra i qualiinvigilano perseverantemente alla ubidienzaet istato di quella, si specchino et piglino con-fidentia nella gratia di sua benignità, intendendoancora quanto sia utile alla conservatione diquesta città di Brescia che anco gli antedetticomuni perseverino in questo tempo nellasolita fede et ubidientia del nostro illustrissimo Dominio,compiacendo volentieri alle loro suppliche perl'auttorità, potestà, licenza et bailia* a noi(datta: parola anticipata) detto illustrissimo Dominio data, gl'antedetti fedelicomuni et homini delle quadre di Roado, Gussagoet di tutta Francia Curta con tutte le corti etpertinentie sue et qualunque loro beni etrobbe, con ogni meglior modo, ragioni, via etforma che meglio et più efficacemente puòfarsi, perpetuamente essenti et immuni pertenore delle presenti faciamo, con tutte quelleistesse essentioni, immunità et conditione,gratie et privilegi li quali godono i fidelisudetti comuni et homini delle Valli Trompiaet Sabio dall'illustrissimo nostro Dominio et pagandoogn'anno al prelibato illustrissimo Dominio nostro liretre miglia et cinque cento d'imperiali in tretermini de quali il primo termine sia etesser debba il primo giorno di genaro prossimoche ha da venire, il secondo termine sia et esserdebba il primo di maggio seguente, il terzo terminesia et esser debba il primo di settembre susseguente*bailia = autorità di un ufficiale minore.

[f. 117r] - [La carta originale reca il numero 116, evidente sbaglio]et che siano tenuti a pigliar il sale del dettoillustrissimo Dominio si come per lo passato sono solitipigliare in Brescia per lo pretio di danari seidi pianetti per ogni libra come per lo passatoè solito esser venduto. In fede et testimonio dellequal cose le presenti lettere di concessionehabbiamo comesso essere fatte et fortificate conl'impronto di nostri sugelli in forma pendenti.Date in Brescia adì 28 del mese di giugno1438 l'inditione prima.

1440 14 luglio[3. Il Doge conferma il privilegio]Il doge conferma il privilegio del Gattamelata già recepito da Francesco Sforza. Approvainoltre alcune petizioni: l'esenzione di sei anni dalla limitazione e che non siano tenuti apagare le armi e munizioni avute dai rettori di Brescia. Dà mandato a chi spetta di farosservare queste disposizioni.]Esso privilegio come giace confermiamo et confermatoessere vogliamo et perché ci hanno domandato cheli facciamo essenti per anni dieci della rata

che gli tocca la quale si contiene in esso privi-legio, considerata la loro fedeltà, ubidientia etottimi portamenti et danni et (p: canc.) brugiamenti dicase, fattoli dalli nemici per la loro fede, laqual sempre per esperientia habbiamo concosciuta,concedemo che da essa rata a loro contingentecome consta per lo privilegio, siano essenti peranni sei prossimi che hanno a venire.Ancora concedemo alli predtti come domandano cioèche non siano tenuti a restitutione over pagamentodi munitioni, le quali altre volte hebbero dalli spettabilirettori di Brescia per diffesa di luogi di dettaquadra contra i nemici, perciochè esse manchino,parte gli sono state tolte et condotte via perli nemici et parte si sono guaste. Però qualunquespettabili et generosi signori rettori di terre et luogidell'illustrissimo Ducale Dominio di Venetia pregiamo et alli

[f. 117v]officiali sudetti di quello comandando comettemo chetutte le cose per noi nelli soprascritti capitoliconcesse osservino et faciano osservare inviola-bilmente. In fede et testimonio delle qual cosehabbiamo comandato essere fatte le presenti etl'impronto di nostro sigillo unite.Date nel felicissimo et vincitore essercito contraCaravaggio di Gerra d'Adda adì 29 di giugno 1440,l'inditione terza. In fede delle quali tutte coseet (e)vedentia maggiore lo presente privilegiohabbiamo comandato essere fatto et monitodella bolla nostra di piombo pendente.Dato nel nostro Ducal Palazzo adì 28 del mesedi luglio 1440 inditione terza.Registrato nel registro Rosso grande della Cameradi Brescia a foglio 257 per Giovanni da Zono ivinodaro adì 14 del mese di agosto 1440,inditione terza.Registrato nel registro Scaccato della Cameradi Brescia Ducale al foglio 342.

Capitoli di Val Trompia1440 5 octobrisFrancesco Foscari per la Dio gratia Duce di Venezia.Alli nobili et savii homini Christophoro Donatodi suo mandato podestà et Francesco Barbarigocavagliere capitano di Brescia et alli lorosuccessori fideli diletti, salute et affetto di dilettione.Da parte delli nostri fedeli di Valtrompia distretto diBrescia li mesi passati a noi furno porretti alcuni

[f. 118r]capitoli alli quali tutti facessimo risposta

che si come pagavano nelli anni passatilire mille cinquecento d'imperiali ogni anno,così perpetuamente pagino per l'avenire liremille d'imperiali; et quanto all'altri capitoli siaosservato si come nel privilegio nostro a loroconcesso più largamente se contiene. Et perchéper osservatione di quelle cose che fin quisono state osservate nascono molte liti per le qualii nostri fideli sariano tirati per grandi fatiche etspese, ci hanno supplicato che così di presentesiano dichiarite le consuetudini fin hora osservateaffinchè cessino per commodo d'essi fideli nostri leliti et differenze. Per il che considerando le fedeltàdi essi habbiamo deliberato che esse usanze sianodichiarite onde vogliamo, et a così commandiamo,che pigliate apresso di voi il privilegio gl'-ultimi mesi a loro fatto, come di sopra habbiamodetto, et l'altro privilegio nostro antico li qualidobbiate essaminare et le altre lettere nostreper lo passato in luoro favore fatte, le qualierano osservate et tutte l'altre cose che a voiparessino di essere essaminate et poi tali dichia-rationi sopra le consuetudini et sopra questecose che fin'hora si sono osservate faciateper bona essecutione del loro privilegio cheintendano che cosa debba osservarsi et quelledechiaratione facciate notar in scrittura acciocchèessendo a tutti manifeste per l'avenire sianoosservate. Et tutte queste cose compirete prima

[f. 118v]che usciate di quello nostro reggimento perchétutte a voi sono quasi manifeste per la lungapratica la quale havete per la quale meglioet più facilmente il tutto potete essequireet compere.Date nel nostro Ducal Palazzo adì 5 del mesedi ottobre l'inditione quarta 1440.

[Il podestà e il capitano di Brescia in esecuzione al mandato del doge 5 ottobre 1440elencano i privilegi di Valtrompia]Christophoro Donato podestà et Francesco Barbarocavagliere capitanio di Brescia & per l'illustrissimo et eccellentissimo Ducale Dominio di Venezia &.Volendo esseguire le lettere ducali a noidirettive datte in Venetia il dì quinto giornodel mese d'ottobre prossimo passato ad instanzadelli comuni et homini di Valtrompia seguendola forma di loro privilegi et lettere ducalia quelli in diversi tempi concesse et ancoradechiarando le loro consuetudini et in questiscritti volendo redurre il tutto giusto la

forma della commessione et del mandato a noiper dette lettere fatto, gl'infrascritti capi-toli et concessioni habbiamo commandato esseredescritti et annotati in questi scritti a memoriadi quelli che hanno a venire acciò che perl'avenire non nasca alcuna dubitationeovero controversia il tenor de quali seguitain questa forma cioè.Primo. Primieramente che quelli di detta Valle sianotenuti et debbano pagare ogn'anno inperpetuo alla Camera nostra di Brescia

[f. 119r]lire mille di piccoli in tre termini, il qualpagamento cominci al primo giorno di genaroprossimo che viene, cioè la terza parte pertutto il mese di genaro, la terza parte pertutto il mese di maggio et l'altra terza parteper tutto il mese di settembre .Et così successi-vame te ogni anno di tempo in tempo perle cause soprascritte et infrascritte etper tutti l'altri carghi ordinarii et estraordi-narii, misti, reali et personali qualunque.2.Item che pagare et sustinere debbano fora di dettaValle Trompia et Valle di Sabio li datii d'-imbotato et dell'entrata delle porte di Bresciagiusta l'usanza dell'altri suditi nostri.3.Item che essi comuni et homini et singolar personedi detta Valle non siano tenuti né possanoessere astretti realmente né personalmenteal pagamento del bollo delle bestie quadrupedi,né ad altri datii overo carghi che si impo-nessero per la prefata Ducal Signoria, néper la comunità di Brescia, se non alli datiidella biava et vino da terra a terra,della mercantia della ferrarezza, delle bestiedi grosso, li quali datii solamente siano tenutipagare et non altri.4.Item possano tra di loro et gli homini di Val di Sabiocomprare, vendere, tenere, condurre da terra a

[f. 119v]terra dentro di dette Valli solamente et venderead altri che non sono di esse Valli Trompia et diSabio tutto quel che vogliano senza alcun pagamentodi datio, pedagio, overo gabella, senza alcunapena da essere a quelli imposta, intendendoperò che i prefati compratori da quelli che non fusserodi dette Valli possano et vogliano essere astrettiin solidum al pagamento del datio.5. Item che gli homini et singolar persone della Val pre-detta siano tenuti et debbano ogn'anno per tutto

il mese di genaro et di febraro produrre in scrittoalli offitiali del prefato Dominio qualunque bestiele quali haveranno in dette Valle da basto et sacco,con peli et intercegni* le quali così produtte perdetti offitiali quali a ciò sarano deputatidebba essere fatto a loro il bolettino in bona formaet basti in loco di bollo.6. Item che gli homini di detta Valle debbano tenere, comperareet usufruttuare del sale del prefato Dominio nostroet non di altro per alcun modo et a quelli debbaessere datto in quanta quantità voranno perdanari sei per lira.7. Item che possano condurre fora di essi Valli ogni quantitàdi loro bestie a pascolare sul territorio Brescianoet della Riviera del lago di Garda et di poia loro bon piacere rimenarle di dentro di detteValle senza alcun pagamento di datio, dipedagio, overo gabella.8. Item che gli homini et comunità di detta Valle inqualunque caso di guerra debbano mandarealli servitii del prefato Dominio nostro in ogni loco

*intercegni = segni

[f. 120r]et terra nostra di Brescia a quali voranno mandarnetutta quella quantità di genti d'arme che si saràtenuta giusta la loro possibilità.9. Item che le comunità, consoli et homini et singolarpersone di detta Valle in loco di tutte le sicurtà,esecutioni et giuramenti li quali si facevanoin Palazzo et fora a qualunque banchi etoffitii del Palazzo overo datiari overo del Capitanio,del Vescovado di Brescia esse tutte et ciascunosiano tenuti et debbano far una volta solamenteall'officio del vicario overo altro offizio a qualesarà deputato per li presidenti in Brescia. Etche ancora non siano tenuti far alcune speseper alcune produtte o ellettione di molini chesono in detta Valle. Et occorendo alcun comune,overo alcuna università, overo singolar personadi Valle Trompia rompere, o alcuno di quellio fare o venire contra quelli o alcuno di quelli,overo essi non attendere et osservare, la dettauniversità et singolar persona contrafaciente,sia condanata et punita con condegne pene etsopra ciò limitate o d'essere limitate, rimanendoperò ferme le soprascritte promesse et conventioni.Con questo però che i comuni et homini et universitàet singolar persone siano tenuti et obligati daralli rettori et offitiali di Brescia aiuto, consiglioet favore si come sarà oportuno et saranno

richiesti in pigliar et ritener persone, robbe etbeni di comuni, università et singolar personeche fraudassero le cose promesse o alcuna di quelle

[f. 120v]o non osservassero come è stato detto; et che le predettecomunità homini et singolar persone dellasudetta Valle siano tenuti et debbano stareet perseverare nella debita fedeltà et ubidienzadel prefato nostro Dominio, rettori et offitialidi Brescia et altri rapresentanti il sudettoDominio.10. Item che li datiari di Brescia non possano mandarené retenere messi o offitiali o famiglii di detteValli di là da Gardone.11. Item che detti homini possano andare, condurre etricondurre qualunque robbe et beni alleparti di Trento, di Valcamonica et Rivieraet da quelle rimenar in essa Valle senzaalcun pagamento di datio overo gabella,se non in Riviera.12. Item che non siano tenuti né possano essere artati aconciare strade fora di detta Valle ma sola-mente in essa Valle.13. Item che non possano essere astretti né molestati peroccasione di alcuno debito il quale havesseroper occasione di alcuni consigli o taglie imposteal tempo del Duca di Milano.14. Item che le posessioni le quali hanno et per l'avenirehaveranno fora di essa Valle pagino in essaValle et che possano condurre biava et vinocosì delle loro posessioni come anche da qualun-que loco et terra del territorio di Brescia inessa Valle per uso loro solamente senzaalcuno pagamento di datio di imbotato etdi traverso.

[f. 121r]15. Item che alli medemi sia lecito elegere et tenereun sindico in essa Valle et quello mandare ilquale risponda alli mandati del prefato Dominionostro et offitiali nostri et esserciti l'offitio delsindicato in essa Valle in nome di detta Valle.16. Item che li offitiali deputati a bollare et misurarenella città di Brescia siano tenuti et debbanodare et presentare i bolli overo misure allihomini di detta Valle senza alcun pagamentodel detto datio et senza alcuna pena senzache i detti homini della predetta Valle presentinoet conduchino a Brescia le cose da essere bollateet mesurate.Perché ogni spettabili et generosi signori rettori di

Brescia et distretto et di altri loghi del''illustrissimo eteccellentissimo Ducal Dominio di Venetia attentamenteet affetuosamente vegliano alli offitiali fedeliet sudditi di quello comandando, commettiamo chela soprascritta nostra sentenza et dechiara-tioni et tutte le soprascritte cose, gli piaccia,vogliano et debbano osservare et inviolabil-mente far osservare. In fede delle qual coseet testimonio habbiamo comandato essere fattele presenti et fortificate con l'impronto delsigillo di S. Marco.Date in Brescia nella Camera ducale adì 18del mese di novembre 1440 la terza indittioneTadeo da Calino ho scritto de mandato.

[f. 121v]Il loco del sigillo.Io Lorenzo Zanetti nodaro coadiutoredella cancelleria del clarissimo signorcapitano di Brescia ho copiato dallibro del registro delle essecutioni dellidatii il quale è in detta cancelleriaet sigillato.

1578 14 octobris.[Il procuratore proveditore generale di Terraferma conferma i privilegi di Gussago e dellaquadra]Noi Giacomo Soranzo cavaglier procurator proveditorgenerale in Terra FermaEssendo stato appresentato dallo spettabile M. Bartholomeodegli Agosti sindico della quadra di Gussagoper nome del comune et homini di essa quadraun privlegio loro concesso del 1440 etconfirmato dell'eccellentissimo Senato all'ultimo didecembre 1517, per lo quale sono fatti essentiet immuni colle conditioni, gratie et privilegiche godono i comuni et homini delle Valli diTrompia et di Sabio, pagando però ogn'annoalla Serenissima Signoria lire tre millecinquecento imperiali; et come in quellohaute le necessarie informationi et iltutto ben considerato, approbiamo et confir-miamo coll'autorità che teniamo dell'eccellentissimoSenato il sudetto privilegio com sta et giace.In Brescia alli 14 di ottobre 1578Giacomo Soranzo cavagliere procuratore proveditore generale Terra FermaCarlo Berengo secretarioRegistrato nella cancelleria del l'illustrissimo signor capitano di Brescia sulregistro Decimo ducale, foglio 254.

[f. 122r]Exemptio facta illis de Valletrumpia a solutione taleae lanciarum

et limitationis durante praesenti bello et per annosduos post &[Esenzione concessa alla Valtrompia durante questa guerra e per anni due di poi][Il doge Franceso Foscari scrive scrive ai rettori di Brescia che in virtù del coraggio e dellafedeltà passati ed attuali della Valtrompia concede che per i due anni successivi alla pace,che porrà fine alla guerra in corso, siano liberi ed esenti da ogni angaria e limitazione erestino conservati i privilegi e le lettere di concessione dei tempi precedenti.]1453 30 januariiFranciscus Foscari Dei gratia Dux Venetiarum &. Nobilibuset sapientibus viris Ludovico Foscareno doctori de suo mandatopotestati et Leonardo Contareno capitanio Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Convenientiae et honoris nostri Dominii est illos beneficiiset comodis prevenire, quos per continuam experientiamnobis fidelissimos esse cognoscimus, et pro honore et Statunostro indefesse insudasse et alacri animo nedumfacultates sed et propriam vitam exposuisse etaptos ac dispositos esse semper exponere. Sane igitur cumfideles nostri Valletrompie tam in presenti quam in praeteritisbellis fidelissimamente et fide, nullis pro arcendo damniset pro vestris laudabiliter se gesserint et gerant, disponenteserga eos uti gratia et clementia, uti cetero eorumexemplo ferventes pro nostro Dominio se exercere discant,ipsorum supplicationibus inclinati tenore presentiumipsis fidelibus nostris Valletrompie concessimus et concedimusquod, durante praesenti bello et post secutam pacemper duos annos hanc sequentes, sint absoluti etliberi a solutione taleae extraordinarie lanciarumet quod propterea quod in oneribus et factionibus queocurerent non sint de cetero in expensis (?) cum ceteriscomunibus et hominibus territorii Brixiae, sed ab eistotaliter separati.Et insuper quia tempus superius expressum presentis belliet postquam sequta erit pax per duos annossubsequentes ipsi fideles nostri Valletrumpie sintliberi et exempti a quibuscumque angariis et limitatio-nibus.Et ultra etiam concedimus et volumus ut eisdemfidelibus nostris plenissime serventur quaeque privilegialitteras et concessiones per nos superioribus temporibus

[f. 122v]eis concesse et facte, quare volumus et expressemandamus quas has nostras et suprascriptas concessionesnostras dictis fidelibus nostris Valletrompie observare etobservari facere inviolabiliter debeatis et hasnostras registrari faciatis et postea illis fidelibusnostris consignare.Date in nostro Ducali Pallatio die 30 januarii indictione secunda 1453

[Questione sulla validità di capitoli e privilegi di Valtrompia e Sabbia]

[Avendo varie persone richiesto un chiarimento sulla validità di tre capitoli di concessioni eprivilegi in favore di Valtrompia e Sabbia emanate dal Doge senza conferma dei consigli, ildoge Nicola Marcello scrive ai rettori di Brescia sciogliendo il problema: le concessioni fattefino alla parte del 26 aprile 1454 hanno valore se vengono da magistrature legittime epacificamente possedute; per quelle successive si raccolga ed invii la documentazione persia l'esame da parte di un consiglio composto detto nella lettera.]1473 7 octobrisNicolaus Marcello Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibus etsapientibus viris Gabrieli Lauredano de suomandato potestati et Francisco Sanuto capitanio Brixie etsuccessoribus sui fidelibus (f. canc.) dilectis salutemet dilectionis affectum. Nudius quartus vobis scripsi-mus tria capitula que nobis porrexerunt egregifideles nostri Bartolameus de Capreolo iuris utriusque doctor,Carolus de Averoldis et Nassinus de Nassinisoratores istius fidelissime comunitatis. Itemscripsimus responsiones ad ipsa capitula factascum nostro consilio Rogatorum; nunc vero ad instan-tiam fidelissimorum nostrorum Filippi Bonfadini de Brucio,Bottesini de Bono, Nigri Brini de Curtis et FrancisciFranzini nunciorum Vallis Trumpie et Sabii qui steteruntapud nos causa observationis privilegiorum dictarumVallium, replicare vobis statuimus suprascripta tria capitulacum responsione nostra quam volumus et sicutper alteras vobis scripsimus observare obser-varique facere inviolabiliter debeatis.Tenor autem capitulorum cum responsione videlicet.[1] Quod nonnulli cives Brixiae sunt qui ob eorum fidelia etbenemerita privileggia et litteras ducales,concessiones, exemptionem a serenitate nostra sine alioconsilio obtinuerunt et de nullitate eis opponitur

[f. 123r]quia per consilium Rogatorum vel aliud concessa essenon videntur scriptas. Nostra tamen pro gloria et dignitateimperii nostri quam eius fide conservanda de cuiusconcessis et promissis cives ipsi amplissime semperconfisi sunt, quam etiam ipso tenore ipsorum civium ne eorumaliqua culpa privari videantur, dignetur similiteredicere et mandare predicta privilegia, littere ducaleset concessiones, exemptiones civibus ipsis inviolabiliterpreserventur, ad litteram, ut facerent licet ab aliquoalio consilio non processerint.Respondeatur firmissime postpositi nostri Dominii esse quodquecumque privilegia seu concessiones eisdem fidelis-simis nostris pro nostra conservatione capitaneos generales, provisoresquenostros factos, per quodcumque nostrum Dominium confirmata, penitusserventur, debitamque prout iacent exequtionem habeantet ad hancmet condictionem sint omnes exemptiones etimmunitates litteris nostri Dominii usque ad partem 26aprilis 1454 captam concesse, pacificeque posesse,absque ulla omnino retractatione, declarationibus tamen

quod huiusmodi immunitates seu exemptiones nonintelligantur esse nec sint exempte a datiistransversus et portarum Brixie pro fructibus etredditibus ipsarum, tamen possessionum sicuti aliter in hicconsilio captum est, nisi in litteris nostris seuprivileggii spetialis fieret mentio &.Reliquae vero littere concessiones, terminationes, deliberationesper nostrum Dominium asserta parte 26 aprilis 1454factarum revideantur, examinenturque per quinque nobilesnostros in hoc consilio, per scrutinium eligendorum deomni loco et offitio, praeter quam qui ad partes suntde collegio, et eos qui rectores eiusdem civitatiset conciliarii Venetiarum fuissent, qui refutari nonpossint sub pena ducatorum qujnque centum cuique

[f. 123v]eorum; examinatisque supradictis rebus omnibus cum eorum opinio-nibus ad consilium veniant pro eorum diffinitione. Hasautem nostras restitui facite supradicto Filippo et sociis.Data in nostro Ducali Pallatio die 7 octobris indictione septima 1473.

[Lettera ducale per i fedeli di Valtrompia e Sabbia vessati dai daziari][Il doge Nicola Marcello scrive ai rettori di Brescia per una lagnanza dei nunzi diValtrompia e Sabbia a carico del giudice del dazio perché essendo molto occupato daproblemi più gravi e non conoscendo a fondo la questione chiede che gli mandino la rispostaai problemi posti. Chiede che siano rispettati i diritti acquisiti e non più vessati dai daziari]1474 17 maiiNicolaus Marcello Dei gratia Dux Venetiarum & nobilibuset sapientibus viris Gabrieli Lauredano de suo mandatopotestati et Luce Mauro capitanio Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis salutis et dilectionis affectum.Questi sunt fideles nostri Vallis Trompiae et Sabiiquod datiari anni preteriti licet iniuste et indebiteet per eos seu precessores vestros mandatum fueritjudici datiorum qui contra eos nil innovare debeant;attamen, ipsis inscienter et non intelligenter, veneruntad nos cum certa eorum suplicatione et cum anobis aliquid impetrare non potuerunt, petieruntut vobis scriberimus quod super ea nobis responderitis.Nos multis aliis gravioribus negotiis impediti,vel ista aliter non intelligentes scripsimus vobis utvestram responsionem ad suplicationem suam nobismitteritis. In presentiarum autem cum ab ipsis fidelibusnostris certificati sumus quod datiarii ipsi quaerunteos inquietare contra iustitiam, deliberavimusvobis scribere ut servetis privilegia eorum sicutcaptum fuit in nostro consilio Rogatorum et pereos exequtum extitit, nec pati a minibus mediispauperes et fidelissimos subditos nostros vexariet molestari quoniam mentis nostre est quod quidquidper consilium nostrum decretum est et per nos iam exequtaplene et inviolabiliter observetur, neque quo est

ut respondeatis ad suplicationem eorum ne deturexpensam partibus et presertim fidelibus nostris multis variisqueexpensis gravati sunt.Datae in nostro Ducali Pallatio 17 maii indictione 7 1474

[f. 124r][Lettera ducale per il dazio del traverso][In giudizio contradditorio i daziari con riferimento a delibera dei Rogati 27 gennaio 1472affermano che nessuno è esentato dal traverso senza privilegio; i rappresentanti delle ValliTrompia e Sabbia si rifanno a documenti che dimostrano questo loro privilegio. Il dogePietro Mocenigo determina che si osservi la parte 1472 e dei Rogati 1473 (la quale ordina diosservare tutte le lettere concesse prima del 1454) e che i bandi del dazio faccianoriferimento ai privilegi e disposizioni esistenti; chiede rispetto per i daziari che svolgono unautile funzione in favore della città e della Repubblica.]1475 9 maiiPetrus Mozanigo Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibus et sapientibusviris Luce Navagerio de suo mandato potestati et FranciscoCalbo capitaneo Brixiae fidelibus dilectis salutem et dilectionisaffectum. Fuit ad presentiam nostram Michael de Aliottiscivis noster Brixiae ac datiarius datii transversus asserensdeliberatum sibi fuisse datium cum sindicationibus expressiset specificatis in parte capta in nostro consilio Rogatorumdie 27 januarii 1472 quae quidem pars vult ut nemosit exceptus a dicto datio, nisi habeat spetiale privilegiuma nostro consilio Rogatorum aut a maiori consilio. Tamenper subditos et fideles nostros Vallis Sabii et Vallis Trumpienon habentur neque a nostro consilio Rogatorum neque aMaiori consilio privilegium exemptionis datiitransversus; ipsi datio penitus contravenisse cumsingulari iactura et detrimento suo supliciterpetens ut sibi in hac re subvenire et opem fermedignemur. Contra vero nuntii fidelium nostrorumpredictorum Vallistrumpie in contradictorio iudicio audire voluimusnegaverunt se teneri ad solutionem dicti datiideducentes in favorem suum certas determinationeset declarationes precessorum vestrorum ac etiam litterasnostras. Quam ob rem et previa volumus etpropositi nomine non est ut incantus predicti datiideliberati predicto fideli nostro cum condictionibuspartis capte in nostro consilio Rogatorum 147227 junii ullo modo infingatur. Volumus et vobisexpresse mandamus quatenus predicto Michaeli quareet quasi ad literam faciatis incantum predictidatii iuxta tenorem et continentiam supradicte partiscapte in nostro consilio Rogatorum 1472 27junii, cogentes omnes eos quicumque fuerintquod datium predictum non solverint iuxta

[f. 124v]formam dicti incanti ad integram et debitamsolutionem et satisfactionem dicti datii et nos sicomnino fieri volumus et mandamus. De cetero autem

volumus et mandamus servari inviolabiliter et adlitteram partem captam in nostro consilio Rogatorum1473. Volumus demum et mandamus vobis ut datiariisnostris omnes et iustos favores debeatis, quoniamut probe nostris, datia nostrae civitatis terresunt Reipublicae nostre.Datae in nostro Ducali Pallatio die 9 maii indictione 8: 1475

[Lettera ducale conferma il privilegio di Valtrompia e Sabbia per il vino e il grano][I rappresentanti di Valtrompia e Sabbia fanno ricorso al Doge che scrive ai rettori diBrescia perché si osservino le esenzioni e privilegi di cui quelle popolazioni godono circal'esenzione per vino e grani acquisiti fuori dalle Valli e importati a proprio uso. Il privilegio èlegato alla fedeltà di queste popolazioni e pertanto il Doge vuole che sia osservato e si evitiloro ogni molestia.]1475 24 novembrisPetrus Mozanigo Dei gratia Dux Venetiarum &. Nobilibus etsapientibus viris Luce Navagerio de suo mandatopotestati et Francisco Calbo capitanio Brixie et successoribussuis fidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Fuit ad nostra presentiam prudens vir NigerBonus nuntius fidelium subditorum nostrorum hominumValletrumpie et Vallis Sabii exposuitque datiarios transversusterritorii Brixiensis urgere ipsos homines adsolutionem dicti datii licet ab eo exempti sint proutconstare asseritur quibus (…) litteris nostri dominiidatis 1430, quodam privilegio eis concesso 1440,certa declaratione ipsius privilegii facta pernobiles viros Cristoforum Donato et Franciscum Barbarodelegatos nostros, nec non litteris nostri Dominiidatis 1453 confirmatis (…) ipsorum concessioneset privilegia. Item parte capta in nostro consilioRogatorum 1473 jubente servari omnes litterasnostri dominii ipsis fidelibus nostris concessas antepartem captam in Rogatorum 1454, ac demum decla-ratione facta per nobiles viros Gabrielem Lauredanoet Franciscum Sanuto ac Lucam Mauro precessores vestros

[f. 125r]a nobis quidem confirmata. Supliciterque petit utdignemur talem modum et ordinem adhibere quod predictifidelese nostri hac exemptione propter singularemipsorum fidelium merita tot litteris, privilegiis, partibusqueconcessa, libere fruire valeant ita ut tandemliberi sint a molestiis et importunitatibus ipsorumdatiariorum, ac nullis pariter ac magnis sumptibusquos quotidie hanc ob rem eos facere necesse est.Qua causa, visis omnibus litteris, privilegiis, partibuset declarationibus predictis, nec non visa parte 1473;item litteris nostris datis die 9 maii preteriti quibusconstat ipsos homines a supradicto datio exemptosfactos esse pro vino et frugibus quas ipsiextra Valles suas mercantur et in Valles

important suas pro usu ipsorum dumtaxat, conside-rataque perpetua summaque fide et devotione nonvulgaribusque meritis erga Statum nostrum cunstantis-sime voluntatibus propositique nostro est utsupradicta exemptio eis inviolabiliter observetur itaut post hac illa libera et sine ullius molestiaet impedimento fruantur &. Has autem litterasnostras registrari facite et registraripresentanti restituite.Datae in nostro Ducali Pallatio die 24 novembris indictione 9 1475.

[1517 januarii 31. Lettera ducale circa alcuni privilegi delle Valli Trompia e Sabbia][Il doge Leonardo Loredano promette che interporrà la sua supplica perché il Senatodisponga in favore di Valtrompia e Sabbia manifestatesi fedeli nella recente guerra:1.Di confermare ogni privilegio come era prima del 1509.2.Non può concedere l'esenzione dalla taglia ducale date le difficili circostanze della guerra;per il futuro si favoriranno queste popolazioni.3.Per il trasporto delle ferrarezze non si possono costringere a gravezze che esorbitano dailoro privilegi, non ostante interpretazioni restrittive di alcuni daziari; quindi si conservi lasituazione di prima della guerra.4.Per il dazio delle biade a loro uso condotte in Valle da altri luoghi non si può innovareperché porterebbe grave danno al sistema daziario: si osservino le norme di prima dellaguerra.]1517 31 januariiLeonardus Laurentius Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibus et sapientibusviris Fra cisco Faletro de suo mandato potestati et PetroMarcello capitaneo provisoribusque Brixiae et successoribus suisfidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum. Cum humiliterpetitum fuerit Dominio nostro ac nuntii fidelium nostrorumhominum comunium Vallium Trumpie et Sabii ut dignaremur

[f. 125v]in premium eorum operum erga Statum nostrum ac damnorumquae passi sunt in hoc bello preterito, admittere et ipsisconcedere infrascriptas petitiones, censumus cum collegio nostrohabente auctoritatem, Senato nostro, ipsis supplicationibusnostris, sic respondere.Et primo quod Dominium nostrum dignetur cum suo excellentissimo consilioRogatorum ipsis suplicationibus confirmare et approbareomnes et quasquas exemptiones, immunitates, concessiones,gratias, franchivas et separationes secutas et declarationestam in eorum privilegiis, gratiis, litteris ducalibus, decla-rationibus et terminationibus factis, concessis etemanatis, tam per ducale Dominium nostrum quamper quoscumque rectores et officiales nostros, ita ut infuturum quiete et absque aliqua interpretationevel molestia eis frui et gaudere possint.Respondatur quod gratam habentes fidem et devotionem suamerga Statum nostrum sumus contenti et ita presentiumtenore confirmamus quaecumque eorum privilegia etimmunitates et confirmata sint privilegia et exemptio-nes per consilium nostrum eis concessa ita quod tam in

ipsis privilegiis, exemptionibus et immunitatibus,quam litteris et terminationibus et declarationibusducalibus et rectorum nostrorum sint in eo rite statuet esse prout erant ante bellum anni 1509.Quoad exemptionem taleae ducalis quam petuntaleviari dicimus quod quandoquidem datiariumnostrum multas impensas in hoc bello preteritofecerit et in presentiarum facere cogatur non possumuspro nunc eis satisfacere. In ceteris autemomnibus que a nobis fieri possint ad eorum comodum etutile cum nobis carissimi sint nunquam erimus de futuro.Quantum autem ad conductionem feraretiarum per territorium

[f. 126r]et civitatem Brixiae non possint compelli ultra idquod eorum privilegia disponunt cuiuscumque sortis nonobstante sinistra interpretatione introducta peraliquos datiarios contra veram dispositionem privilegiorum,literarum. Respondatur quod volumus ut solvant illud idemquod solvebant ante bellum. Demum pro bladiis quaeex Brixia et Clausuris conducunt in ipsas Vallespro eorum usum solvant aliquod datium vel gabellamsicuti faciunt pro bladiis quae extraunt ex aliquoterritorio Brixiae cum maxime accipiant maiorempartem bladorum super territorio Brixiae et in Riperiasine aliquo datio vel angaria, virtute previle-giorum suorum. Respondatur quod cum talis concessio cedat addamnum et preiuditium datiorum nostrorum ac ipsisnullam aut quam minimam sit allatura utilitatemet comodum quandoquidem possint se subvenire deipsis bladis ad supplementum in territorio ut ipsiquoque asserunt non videtur circa hoc innovarealiud sed dicimus et declaramus ut in hacsolutione servetur illud idemque servabaturante bellum. Quare autem supradicta mandamus vobiset concessionem hanc observetis faciatisque abomnibus inviolabiliter observari. Vos autem nostrasad successorum memoriam registrari facite etregistratas presentanti restituere.Datae in nostro Ducali Pallatio die ultimo januariiindictione quinta 1517.

[f. 126v][Lettera ducale per evitare fastidi al pieno godimento dell'esenzione dal dazio per le biade]1531 prima augustiAndreas Gritti Dei gratia Dux Venetiarum &. Nobilibus et sapientibusviris Francisco Venerio de suo mandato potestati et Antonio Justinianocapitaneo Brixiae et successoribus suis fidelibus dilectis salutemet dilectionis affectum. Li fidelissimi nostri homini etcomune de Valtrompia ne hanno fatto intendere ilsimile alli capi del consilio nostro de Dieci come ilprevilegio suo in prima acquisitione circa il compe-

rar delle biave in ogni loco et in qualunche cittàet liberamente condurre in essa Valle come parti-cularmente in detto suo privilegio apare gli vieninterrotto et non observato con astrengerli a venire de lìper ogni minima quantità per far bolette etsimilmente il capitolo contenuto in esso suoprivilegio circa le posessioni che hanno foradella sua Valle che habbino a pagar (d: canc.) in dettaValle come in detto privileggio etiam se contene, etse ne hanno ricercato de oportuno remedio. Noiveramente che volemo a prefati fidelissimi nostriper li meriti loro siano observati li privileggi suoihabbiamo voluto farne le presenti et con li capi delconsilio nostro de Dieci efficacissime comandamovi cheomnino observare dobiate a detti fidelissimi nostri nontanto li capitoli sopradetti, ma qualunche altro contenutonel sopradetto suo privileggio et massime essendoper la gratia d'Iddio il presente hanno bonraccolto et questo volemo per voi sia osservatosi per li meriti de predetti nostri fidelissimi si etiam perchècadaun vedda le observationi delle premesse nostreet così esseguirete per essere questa l'intentioneet nostra et delli capi del consiglio nostro di Dieci.Has autem nostras ad futurorum memoriam registrataspresentanti restituite.Datae in nostro Palatio die primo augusti indictione quarta 1531.

[f. 127r][Lettera ducale per confermare il privilegio di pagare in Valle per proprietà possedutealtrove]9 septembris 1531Andreas Gritti Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibus et sapientibusviris Francisco Venerio de suo mandato potestati et Antonio Justinianocapitaneo Brixiae et successoribus suis fidelibus dilectis salutemet dilectionis affectum. A primo del passato mese vi fuscritto con li capi del consilio nostro de Dieci et impostocon ogni efficacia che esseguir dovesti li preveleggiet concessioni che hanno li fidelissimi comuni et hominidi Valtrompia in prima acquisitione in ogni locoet parte et spetialmente circa le posessioniche hanno fori della sua Valle che habbino apagar in detta Valle et essendone sta fattamodesta querela per nome delli prefati fidelissiminostri che ponete difficultà in (esseguir: canc.) osservardetta concessione, invero noi habbiamo sentito nonmediocre displicentia. Però ne è parso scriverele presenti con l'autorità del prefato consilioet Decem cui officio nostro essere di obedire etesseguire le concessioni fatte così alli predetti diValtrumpia che sono benemeriti del Stato nostroet quando havresti hauto alcuna dubitationedoversi ricercar il parer nostro et non da voi

interpretarli et suspendere l'essequtionecome dicino haveti fatto. Adunche vi comettemoefficacissimo jussu che dobiate observare et farobservare, esseguire et fare esseguire li dettiprivileggi et concessioni come per altro nomevi habbiamo comesso et come della ubidientiaet diligenza vostra ne promettemo. Has autem nostras ad testimoniorummemoriam registratas presentanti restituite.Datae in Ducali Palatio die 9 septembris indictione quinta 1531.

[f. 127v][Lettera ducale conferma l'osservanza di privilegi di Valtrompia, Francia Corta,Pedemonte e Nave][I comuni e uomini di Valtrompia, Francia Corta, Pedemonte e Nave infastiditi dai daziariche vanificano due capitoli del privilegio del 1440 per cui le Valli e terre suddette possonoimportare ed esportare ogni bene con Trento, Valcamonica, Riviera senza alcun pedaggio odazio; similmente possono vendere, condurre ecc. tra loro senza dazi e carichi, che inveceriguardano chi non è delle valli suddett. Ricorrono perciò al Doge che consultati documenti epersone stabilisce siano osservati non ostante terminazioni in contrario e sospensoriedichiarate dal nob. Nomfredo Justiniano.]

1486 30 juniiMarcus Barbadico Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibus etsapientibus viris Paulo Bembo de suo mandato potestati et BaldesariTrevisano capitaneo Brixiae et successoribus suis fidelibusdilectis salutem et dilectionis affectum. Ad capita consiliinostri Decem quibus novissime per nos et nostrumMaius consilium comissa et mandata est potestasprovidendi et efficiendi quod privileggia et concessionesper nos facta civibus et locis nostris penitus observentur,recursum habuerunt per eorum nuntium fidelissimi nostricomunium et homines Vallis Trumpiae, Francie Curte, Pede-montis et Navis et presentatis duobus capitulis contentisin privileggio predictis comunibus per nos concessis 1440quorum primum sic continet videlicet. Item possint conducerequascumque res et bona ad partes Tridenti, Valliscamoniceet Riperie et ab ipsis reconducere in ipsam Vallemsine aliqua solutione datii, pedagii, vel gabellenisi in Riperia. Alterum verum sic subsequitur:Item possint inter sese et homines Vallis Sabii emere,vendere et tenere ac conducere de terra ad terramintra dictas Valles et vendere aliis non existentibusde ipsis vallibus Trumpie et Sabii omnia quaecumque velintsine aliqua solutione datii, pedagi vel gabelleet sine aliqua pena imponenda, intelligendotamen quod predicti ementes ab eis qui non essent de dictis Vallibuspossint et debeant cogi insolidum ad debitam solutionem datii etc.Indoluerunt se contra expressam formam dictorum privilegiorumet capitulorum in dies molestari et requiri a datiariisistis super quo nunc instanter petierunt de opor-tunitate remedii providere. Nos intellectis litterisviri nobilis ser Nicolai Trivisani tunc capitanei et vice potestatis

nunc Brixiae precessoris vestri largo modo consulentispro observatione privileggii et capitulorum prefatorum se quidem

[f. 128r]affirmat se etiam per examinationem datiorum veterumpraticorum comperisse homines predictorum locorum nunquampro predictis solvisse datium, sive ante hac molestatusfuisse a preteritis datiariis. Deliberavimus proinde,volumus et cum capitibus consilii nostri Decem mandamusvobis efficaciter et ex animo ut non obstantibus termi-nationibus in contrarium declaratis et suspensoriisper virum nobilem ser Nomphredum Justinianum vestrum pre-cessorem factis, observareque et observari (usq: canc.)eisdem fidelibus nostris faciatis privilegium et duocapitula antescripta contenta in privileggio ipsosibi dato 1440 non permittendo illos molestarivel alioquin requiri nunc et in posteruma datiariis tam presentibus quam futuris contraillorum continentia et tenorem et ut omnino fiat serva-bitis et servari faciatis et successores vestri faciantididemque videlicet in omni nova datiorum incantatione fiatexpressa mentio predictorum capitulorum ipsis fidelibusnostris observandorum. Vos autem ad successorum memoriamregistrari facite et registratas presentanti restituere.Datae in nostro Ducali Palatio die ultima junii indictione quarta 1486.

[Concessioni del doge Leonardo Loredano][In favore di Rovato sono confirmati i privileggi del 1440,le lettere e grazie come eranogodute nel 1509; per ragionevole causa non può essere concesso il mercato ogni lunediimmune ed esente da ogni gabella e gravezza; per l'asciutta sofferta vengono dilazionati intre anni i debiti dei particolari, come concesso ad altre terre.]1517 31 dicembrisLeonardus Lauredanus Dei gratia Dux Venetiarum etc. Nobilibuset sapientibus viris Francisco Falerio de suo mandatopotestati et Laurentio Capello capitaneo Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Fuerunt ad presentiam nostram nuntii fidelium nostrorumcomunis et hominum Rovadi et quadrarum suarum istiusterritorii humiliter petentes dignaremus infrascriptacapitula ab eis porrecta admittere et confirmare.Nos vero visis ipsis capitulis, statuimus cum collegionostro habente auctoritatem a Senatu, ipsis fidelibusnostris sic respondere.

[f. 128v]Et primo che gli siano confirmati li loro privileggi concessidel 1440 et lettere et gratie concesse per suoi benemeritida loro in qua.Respondeatis quod gratam habentes fidem et divotionemsuam erga Statum nostrum, volumus et sic tenorepresentium concedimus et confirmamus eorum privi-legia cum consiliis nostris ipsis concessa. Quantum

autem ad litteras et concenssiones ducales dici-mus et terminamus ut sint in eo statu, graduet esse prout erant ante bellum anni 1509.Secundo. Che gli sia concesso che ogni lunedi se possafar mercato nella terra di Rovato immune etessempto d'ogni gabella et gravezza perqualunche robba et merce si portaranno etreportaranno sopra le spalle d'hominiovero de donne.Dicimus quod nunc rationabili causa nonpossumus eis satisfacere.Terzo. Che gli sia concesso salvocondotto per li lorodebiti particulari per anni trei pagando ognianno la ratha parte del detto debito per essersempre stati et havere hauta la sutta per liminuti come è stato concesso a Gedi et Navi et quadre.Respondeatur quod habita ratione damnorum quod passi suntsicut asserunt sumus contenti et sic eis concedi-mus ut pro debitis particularibus habeant termi-num trium annorum satisfaciendi creditoribus suissolvendo tamen singulo anno tertiam partemdebiti sicuti nonnullis comunibus istius territoriiconcessum est.

[f. 129r]Quare volumus et vobis mandamus ut predictas concessionesobservetis et ab aliis observari facere debeatis. Vosautem nostras ad successorum memoriam registrari faciteet registratats praesentanti restituite.Datae in nostro Ducali Palatio die ultimo decembris indictione sexta 1517.

[Il doge Andrea Gritti conferma tre capitoli definiti dal senato il 4 ottobre 1473 relativi aprivilegi di terre limitate]1536 7 septembrisAndreas Gritti Dei gratia Dux Venetiarum nobilibus et sapientibus viris*** de suo mandato potestati et Alovisio de Ripacapitaneo Brixie et successoribus suis fidelibus dilectissalutem et dilectionis affectum. Li spettabili domini Petro JacomoAveroldo dottore et Faustino Stella oratori diquella magnifica et fidelissima città insieme con ilfidel nostro Pietro Rissolo et altri agenti del territorioet terre limitate, sono stati a noi et hanno diman-dato che vogliamo far esseguire li trei capitoliche gli concedessimo con il Senato alli 4 di ottobre1473 et ordinare che siano osservati li preve-leggi che sono stati concessi alle terre di quelloterritorio et a particular persone delli consiliinostri. Sopra la qual dimanda ne ho parsofarvi li presenti et vi dicemo cum Senatoche la voluntà nostra è che li detti treicapitoli gli siano osservati ad unguemsi come ricerchiamo cioè.

Che le posessioni le quali erano in tutto overo inparte cultivate et lavorate al tempo cheper il signor Pandolfo da Rimini fu posto ildatio della imbotatura et che all'hora furonescuse da detto datio et perseverarono in tal

[f. 129v]esclusione sotto il ducha Filippo et sotto de noirimangano nel solito esser loro, né gli siainnovato cosa alcuna per quanto aspetta apredetto datio del imbotato. Et le posessionich'erano inculte et deserte et per questacausa indatiate le quali dopoi sonno stattereducte a coltura siano obligate al detto datiodel imbotato si come è conveniente le posessioneveramente alienate da noi con le conditionirestino con le quali sonno sta vendute overoalienate.Che gli privileggi, concessioni fatti a cittadiniBresciani per li consiglii nostri, capitani generaliet proveditori et confirmate dalla Signorianostra fino al 1473 secondo si contiene nellaparte del Senato presa nel detto millesimoli siano osservati del tutto et essequiti.Alla qual conditione siano tutte le essentioniet immunità concesse per littere della Signorianostra sino alla parte 26 aprile 1454 lequale sonno statte possesse pacificamentesenza alcuna retrattazione. Non si intendaalcuno per tal immunità overo essentioneesser essempto dalli datii del transversoné dalle porte di Brescia per le entratedelle dette possessioni se nelli prevelegginon sarà fatta spetial mentione quelli nè

[f. 130r]che hanno essemptione per terminatione e dechiara-tione fatte dal 1454 26 aprile fin al 1473 a4 di ottobre et che vi mostraranno che li siano statereviste et probate dal Senato, secondo la forma delsecondo capitolo presa nel Senato del 1473, habbiano lasua essemptione. Ma quelli che non sono stati revistiet comprobati non volemo che siano essequiti,ben siamo contenti che li sia reservata la libertàde farli revedere et confirmare nel modo che èdichiarato nel detto capitolo.Quanto alli essempti et limitati che circa alla imbotadurade quelli gli sia o osservato quello che daltempo delle limitationi fino al 1473 è statoservato, né gli sia innovata cosa alcuna sicomese contiene nelle risposte fatte nel detto millesimo1473 a 4 di ottobre dal Senato.

L'altri privileggi concessi alle terre et particular personedel territorio delli consilii nostri volendo che siano observatia cadauno secondo la continentia loro. Et peròvoi esseguirete la detta voluntà nostra mantenendoessempti et limitati tutti li sopradetti compresinella detta parte, alli quali non siano sottopostial proclama nostro, et facendo far un libro soprail quale siano notati tutti questi essemptiet per quanto sono le loro essemptioni habinolibro veramente dove havete fatto scrivere quelli chenon hanno la essemptione juridice non teneretipiù via, del tutto le removerete, tenendosolamente questi delli essempti la autentica.Datae in nostro Ducali Palatio 7 septembris indictione nona 1536.

[f. 130v]1578 15 octobrisConfirmatio privilegiorum Rovadi etquadrae facta per excellentissimum dominum Jacobum Superanti procuratoremgeneralem Terrefirme habentem auctoritatem abexcellentissimo Senato.[I privilegi di Rovato e quadra corrispondono a quelli di Valtrompia, Valsabbia ed altriconcessi a Brescia][Il provveditore generale Soranzo conferma i privilegi della terra di Rovato e quadracorrispondenti a quelli delle Valli Trompia e Sabbia, ed altri concessi ai cittadini di Brescia]Noi Giacomo Soranzo cavaglier et procuratore proveditoregenerale in Terraferma.Essendoci stato rapresentato dallo spettabile ser Gio DonatoBrunello interveniente per la terra di Rovatoet sua quadra una confirmazione fatta con l'eccellentissimoSenato alli 27 di luglio 1440 d'un previleggioad esse concesso con le istesse essentioni, immunità,conditioni, gratie et privileggi che godeno li comuniet homini delle Valli di Trompia et Sabia da noiveduti et confirmati cuius confirmationis tenorsequitur.Che i Comuni, homini et cadauna persona delle dette Vallenon siano tenuti, né possano esser astretti realmentené personalmente a pagamento del bollo dellebestie quadrupede, né adaltri datii, overo carichi,che fussero imposti per la serenissima Signoria, overo per ilcomune di Brescia, eccettuati li datii del vino etbiava da terra a terra, della mercantia, etferrarezza, et datio grosso solamente.Che possano fra di loro comperare, vendere, tenere et condurreda terra a terra fra le dette Valli solamente etvendere ad altri che a loro parerà senza alcunpagamento di dazio, pedaggio, overo gabelle,intendendosi però che i compradori che nonfossero delle dette Valli possano esser astrettiin solidum al debito pagamento del datio.Che debbano ogn'anno dar in notta tutte le bestie,

[f. 131r]che haveranno hauto nelle dette Valli, da bastoet saccho con pelo et segno.Che possino condurre fori delle dette Valli ogni quantitàdelle loro bestie a pascolare sopra il territorio di Bresciaet recondurli senza alcun pagamento di datio,pedaggio, overo gabella.Vedute le lettere ducali di 24 aprile 1430 per le qualifu dechiarito che non dovessero esser astretti apagamento di datio del imbotato et transverso perle cose necessarie, condotte fra dette valli, perloro bisogno solamente; vedute diverse sententieet deliberationi delli illustrissimi rettori in confirmationedelli sudetti privileggi et essentioni et particular-mente una dechiaratione fatta dalli chiarissimi rettoridi Brescia per delegatione della serenissima Signoriaa 19 novembre 1440 per la quale fra le altrecose è detto che i sopradetti possino andare,condure et recondure cadauna sorte de robbeet beni alle parti di Trento, Valcamonica etRiviera et da quelle ricondurre nella detta Vallesenza alcun pagamento di datio, pedaggio,overo gabella, eccettuando nella Riviera.Et medesimamente comperar ogni quantità di biave,vino a loro necessario in cadauna città, terraet castello della serenissima Signoria et quella da quelliestrahere senza alcuna contraditione, dannoet pena; et oltra di ciò a detti homini sia lecitocondur biava et vino di cadaun loco per loterritorio Bresciano alle dette Valli senza pagamento

[f. 131v]alcuno di boletta, né altro datio, come in quella &.Vedute altre lettere scritte della serenissima Signoria per lequali è dechiarito che debba ai sopradetti esserosservato il capitolo preso nell'eccellentissimo Senato 1473per lo quale è disposto che siano osservate alli Citta-dini di Brescia tutte l'essentioni et immunitàconcesse per lettere della serenissima Signoria et pacifica-mente possedute senza alcuna retrattazione finoal tempo della parte di 26 aprile 1454 presain esso eccellentissimo Senato.Vedute finalmente lettere ducali del ultimo di giugno1517 scritte dall'eccellentissimo collegio con l'autorità dattalidall'eccellentissimo Senato, per le quali sonno confirmatili sudetti privileggi, immunità et essentioni, loroconcesse per l'eccellentissimi consiglii si che quanto adessi privileggi, esentioni, imunità, lettere, termi-nationi et dechiarationi ducali et di illustrissimi rettorisiano in quelle raggioni, stato et essere nelquale erano avanti la guerra 1509. Et come

in quelle haute le necessarie informationiet il tutto ben considerato, aprobamo et firmamocon l'autorità del sopradetto eccellentissimo Senato i suddettiprivileggi, concessioni, terminationi et dechiara-tioni come stano et giaciono. In Brescia alli14 ottobre 1578.Vedute lettere ducali scritte con la autorità dell'-eccellentissimo Senato all'ultimo di settembrio 1517 perle quali furno ad essa terra di Rovato etquadra confermati i suddetti previleggi 1440; hautele necessarie informatione et il tutto ben cosiderato,

[f. 132r]approbamo et co nfirmamo con la autorità che habbiamodel detto eccellentissimo Senato il sudetto privilegio et lettere comestanno et giaciono in Brescia alli 15 ottobre 1578.Jacomo Soranzo cavagliere procuratoreproveditor generale TerrafermaCarlo Perengo secretario.

[Sentenza dei rettori di Brescia che condanna i daziari del vino a favore delle Valli][I rettori di Brescia nella vertenza per il dazio del vino comunicano al vicario di Rovato che iprivilegi di Valtrompia sono validi anche per le terre di Franciacorta e vanno osservati daidaziari senza alcuna molestia.]1451 11 octobrisBernardinus Bragadino potestasCarolus Marino capitaneus Brixie et DistrictusEgregie fidelis noster Vicarius Rovati et squadre acfideles dilecti nostri, comunium consules et homines terrarumFrancie Curte agri Brixiensis. Significamus vobis quodnunquam audita differentia vertente inter JoannemQuarantinum conductorem datii vini de terra adterram ex una parte, et homines terrarum Vallistrumpieex altera parte, pro eo quod Quarantinus predictusvolebat et petebat ut homines predicti solverentdatia vini quod extrahebant de locis predictis et condu-cerent in Valle predicta; ipsi vero hominesallegabant dicentes se esse exemptos ab huiusmodidatio et quod temporibus retroactis non solveruntquidquid pro ipso datio neque pro boletinis. Auditis itaquejuribus utriusque partis, declaramus et sicvolumus ac vobis mandamus, quatenus ad omnemrequisitionem et beneplacitum hominum VallisTrumpie debeatis permittere et eis concederequod possint emere et extrahere de ipsis terriset locis predictis et conducere in Vallem predictamillud vinum quod ipsi voluerunt extrahere de locis

[f. 132v]supradictis sine aliqua contradictione iuxta consuetudinemhactenus observatam, quibuscumque litteris dictoQuarantino concessis, non obstantibus et omni

contradictione, molestia cessantibus. In quorum fidem etc.Datae Brixiae die 11 octobris 1451 - Antonius cancellarius noster

Sententia quod conducere possint sine buletta et licentia.[Sentenza dei rettori di Brescia che condanna i daziari di biade a favor della Valtrompia][I daziari hanno requisito animali e biade trasportate in Valtrompia. Valutati i documenti irettoridi Brescia sentenziano che quelli di Valtrompia sono liberi ed esenti dal dazio deltraverso per le biade e gli animali che le trasportano, e quindi dai relativi bollettini, in forzadei capitoli confermati dal Doge il 30 gennaio 1453 e di successivi interventi.]1458 17 augustiIn Christi nomine. Amen. Nos Franciscus Bono potestas etNicolaus Canalis doctor capitaneus Brixiae pro illustrissimo et excellentissimoducali Dominio Venetiarum etc. Cognoscentes ac finedebito terminare volentes quamdam differentiamseu litem versam et vertentem per et interMartinum Garuffam et Franciscum de Scarpizolocives Brixiae conductores datii bladi de terraad terram anni presentis ex una parte, et comuniaseu homines Vallis Trumpie seu Paulo de Gussagosindico dictorum comunium parte altera, in eo et supereo quod dictis Martinus et Franciscus conductores ut supraaccepi fecerunt Martino Pinelli et Joanni deSaretio hominibus de Valtrumpia duos equosoneratos blado quos acceperunt in terra deMonticellis et in Borgonado et conducebat ipsumin Vallem Trompiam sine licentia et buletta ipsorumdatiariorum; dicentes ipsi Martinus et Joannesdatiarii ut supra, ipsos equos et ipsam bladamaccipi potuisse vigore pactorum suorum seu virtuteeorum pactorum et propter hoc occurisse in comissumamittendi bestias et bladum et solvendum penamcontentam in pactis seu incantis. Allegantesetiam ipsi conductores dicti datii quod virtutecertarum litterarum ducalium emanatarum sub die 20 decembris

[f. 133r]et 9 januarii 1444, nec non virtute certe sententiefacte per magnificos dominos tunc rectores Brixiae HectoremPasqualigum et Nicolaum de Canale doctorem deanno 1453 continentes in effectu quod homines deValtrompia et Sabii teneantur accipere buletasdatii bladii et vini de terra ad terram extraipsas valles, sed tantum in ipsis vallibus sintexempti et non extra. Et per consequens datiariiipsi petebant predictos de Valle Trompia condemnaridebere in amissione dictarum bestiarum vel blada et adsolvendum penam in quam incursi sunt pro contrafactionepactorum suorum et sui incantus et multa alia allegantespro favore iurium eorum. Ex adverso Paulo deGussago sindicus antedictus, nominibus quibus supra,allegabat pro deffensione privileggiorum predictorumde Valle Trompia quia si et in quantum predicti homines

de Valle Trumpia ad proprias habitationes in ValleTrompia conduxerunt de dictis locis aliquod bladumconduxisse potuere et possunt vigore privileggiorumsuorum ac sententiae latae per magnificos dominum ChristophorumDonato potestatem et Franciscum Barbaro militem capitaneumBrixiae sub die 19 novembris 1441, nec non vigore cuiusdammandati facti per magnificos dominum Bernardum Bragadino etCarulum Marino olim rectores Brixiae sub die 11 octobris1455 attamen concessione antiqua, continuis temporibusobservata, tandem auditis petitionibus, rationibus,allegationibus et expositionibus partium predictarumet cuiuslibet eorum visis prius privilegiis et capitulispredictorum de Valle Trompia, visisque sententiis et aliislitteris ducalibus concessis per illustrissimum Ducem dominii Venetiarumpredictis vallis Trompiae, visisque litteris et sententiis ac pactis

[f. 133v]quibuscumque allatis per ipsos datiarios, demum visoinstrumento mandato antedictorum domini Bernardi Bragadeni etCaruli Marino, necnon certo capitulo confirmato perillustrissimum Ducem Dominii Venetiarum die 30 januarii 1453tenoris infrascripti videlicet: Quod eisdem hominibus liceat posseet valeant emere omnem quantitatem bladorum etvini sibi necessariam in qualibet civitate, terra,et castro prelibate nostrae Dominationis et ipsam de ipsoextrahere sine aliqua contradictione, damno et penaet ulterius liceat ipsis hominibus conducere ipsablada et vinum accepta undequaque per territorium Brixiense,in ipsam Vallem, sine aliqua solutione buletarum, necalterius datii etc. et ipsis (in: canc.) diligenter inspectis etexaminatis et matura deliberatione pensatiset habita bona consideratione et respectu consue-tudinis ipsorumn Vallerianorum, visaque subastationedicti incantus per quam exceptuatum est quodomnes exemptiones salve sint. Christi eiusqueBeatissimae Mariae Virginis Matris nominibusinvocatis, sedentes pro tribunali super quodambancho sito in platea apud Lodiam novam Brixiaedicimus, pronuntiamus, et sententiando declaramusquod predicti de Valle Trompia liberati et absoluti sinta solutione datii transversus dictorum equorum cumblado et a pena quam evidenter incurrisse pro contrafactionedictorum &. Et quod dicti de Valle Trompia conducere possint bladaet vinum pro usu eorum victus, iuxta terminationem capituli confirmatiper illustrissimum Ducem Dominii Venetiarum die 30 januarii 1453 et successiveper magnificos dominum Bernardum Bregadinum et Carulum Marino olimrectores Brixiae et Districtus. Mandantes insuper dictis datiariisquatenus statim restituere debeant predictos equos cum blada

[f. 134r]predictis de Valle Trompia, et hoc non obstantibusaliquibus in contrarium; et hec in presentia dicti Pauli

de Gussago dicto nomine acceptante et in presentia dictorumdatiariorum consentientium predictis. Et hec acta fueresuper Platea magna Brixie die 17 augusti1458 indictione sexta presentibus egregiis viris Comino deFacchettis, Carulo de Averoldis, Nassino de Nassinis civibusBrixiae et multis aliis testibus rogatis et notis etc.Ego Bonus Victorius cancellarius predicti magnifici domini potestatis subscripsi.Ego Gabriel Angussola magnifici domini capitanei cancellarius subscripsi.Registrata in registro Schachato ducalis Camere Brixie folio 269.

Sententia quod non teneantur pro datio transversus nec introitus super Clausurasnec accipere bulletta[Sentenza dei rettori di Brescia condanna i daziari del traverso e delle Chiusure]I daziari del traverso e dell'ingresso in Brescia, in virtù dei loro patti e capitoli di incanto deidazi, fanno causa alla Valtrompia per non aver pagato quei dazi. I rettori esaminano iprivilegi di Valtrompia e con riferimento specialmente alla sentenza in suo favore nel recenteprocesso 1458 17 agosto, dichiarano che quelli di Valtrompia non sono tenuti al dazio né allabolletta e nemmeno al dazio delle Chiusure.Ordinano che in futuro non siano più molestatidai daziari sotto pena nec di risarcimento dei danni e delle spese.]

1460 8 martiiIn Christi nomine. Amen. Anno a nativitate Eiusdem millesimo qudragentesimosexagesimo, indictione octava die vero sabati octava, mensismartii, in Camera ducali civitatis Brixiae. Nos AndreasLeono potestas et Stephanus Trevisanus capitaneus Brixae etDistrictus, pro illustrissimo et excellentissimo Ducali Dominio Venetiarum sedentesin Camera ducali eiusdem civitatis Brixiae, quam locumpro judice ellegimus, cognoscentes de lite, differentia seucontroversia, vertente coram nobis et officio nostro interser Bartolomeum Marino civem Brixiae suo nomine et sociorumdatiariorum datii transversus de terra ad terramex una parte, et ser Joanne Quarantinum datiariumdatii introitus Brixiae et parte altera, agentes et potestatescontra Mapheum Francini, Filippum Bonfadino deBreccio et Dumenum Seralium tamquam procura-tores et procuratorio nomine comunium et hominumValletrumpie Brixiensis Districtus parte altera, se tuentes etdeffendentes in quadam differentia seu controversia

[f. 134v]predictus Bartolomeus suo nomine et sociorum datiariorum petebatet cum instantia requirebat vigore pactorum et capitulorumincantus datii transversus de terra ad terram, declariet compelli et astringi dicta comunia et homines Valletrumpiead accipiendum buletas ordinarias ab ipsis datiariisde omnibus bladis et vino que ipsos homines Valletrumpie conducuntper Districtum Brixiense de terra ad terram in Valle predictaet ad solutionem datii transversus bladorum, vini proutet sicuti ceteri omnes obligantur et prout et sicut capitulaincantus et capitula et pacta dicti datii exigunt etrequirunt. Predicti vero Joannes Quarantinus datiariusintroitus non cum minori instantia requirebat

compelli eosdem homines Vallis Trompie ad sibi solvendumdatium introitus bladorum que conducuntur per eosextra et iuxta civitatis Brixiae per Clausuras eo quiaomnia blada quae intrant huiusmodi Clausuras solveretenentur dictum datium tamquam si transissent civitatemBrixiae secundum formam pactorum dicti datii et consuetudinemiam diu observatam. Ex alia vero parte predicti Mapheus,Filippus et Duminicus procuratorio nomine comunitatispredictae Vallis Trumpie respondendo requisitionibussupradictorum Bertolamei et Joannis Quarantini datiariorumsupradictorum expresse negabant predicta et requisitaper eos datiarios minime fieri debere, dicendo etallegando comunem et homines Vallis Trumpie immuneset exemptos fore et esse a solutione huiusmodidatiariorum sibi indultorum ab illustrissimo Ducale Dominio Venetiarumquam et vigore sententie super huiusmodi differentie lataeper magnificos dominos Franciscum Bino et Nicolam Canalem honorandosprecessores nostros virtute quorum privileggiorum et sententiedictis hominibus Valletrumpie concessum et provisum est ut undequaquepro usu suo ac eorum necessitate conducere et conduci

[f. 135r]facere possint per territorium Brixiense in Vallem Trumpiamomnes bladorum et vini quantitatem sine aliquacondictione et pena, aut buletarum solutione. Et ad predictorumjurium comunium dictorum comunis et hominum dicte Vallis,probationes et verificationes predictorum Mafei et socii,nomine dicti comunis actualiter et in avitam forma(m) produxeruntprivilegium ducale, preallegationes, et sententias preces-sorum nostrorum predictorum, petentes et cum instantiarequirentes, hanc differentiam seu controversiam respectufuturorum taliter declarari quod in posterum a posterisdatiariis vel presentibus et futuris, homines dicteVallis Trumpie non molestentur quibus omnibus(et: can.) supradicte et aliquae per ipsos partes hinc inde dictis etallegatis hanc differentias fine debito terminari etdeclarari. Intellectis peticionibus predictorum datiariorumet eorum iuribus allegatis, visis privileggiis proparte hominum de Vallis, visa sententia lata in eorumfavorem per antedictos processus nostros sub 145817 augusti proxime preteriti, omnibus bene etmature consideratis, habitoque superinde bonoconsilio et matura deliberatione, intendentesexegui et observare privileggia dictishominibus indulta per serenissimum Ducale Dominium Venetiarumnostram et etiam sententiam precessorum nostrorum,ne in futurum dicti homines ab huiusmodi solutionedatiorum et receptione buletarum amplius necper presentes ac futuros datiarios molestentur,Christi nomine invocato a quo cuncta justa proce-Dunt, iudicia terminamus et declaramus, ac

[f. 135v]pronuntiamus dictos homines de Valle Trompianequaquam teneri seu obligatos esse, nec fore,ad solutionem aliquam dicti datii transversusterrarum, bladorum et vini que pro usu suo con-ducant seu conducere faciunt in ipsam Vallempredictam, illaque conducere possint et conduci facere pro usuet necessitate sua transversantia per territorium Brixiense et eiusdistrictum undequaque, sine aliqua datiorum predictorum solutione seubulata receptione, impune, libere et sine aliqua pena et gabella,non teneantur ad solutione datii introitus predicti pro illisbladis et vinis quae conducunt seu conduci faciunt extraet iuxta civitatem Brixiae intrando Clausuras sed illaut supra conducere possint et conducere facere in ipsamVallem sine alicuius datii solutione aut buletarum receptionenec ab ipsis datiariis supradictis vel futuris de cetero molestaripossint sub pena reffactionis damnorum et expensarum.Lata et data fuit predicta sententia millesimo die et loco predictispresentibus domino Andrea de Lazaronibus, ser Michaele deCotalibus, ser Paulo de Gussago et aliis testibus. Scriptaet notata de mandato magnificorum dominorum rectorum per me Molendi-num de Molendinis de Ravenna notarium et cancellariumsupradicti magnifici domini capitanei in quorum omnium fidem cum signimei appositione consuetoque sigillo S. Marci Magniroboravi.

[Ducale ai rettori di Brescia per conoscere e terminare sopra il dazio del traverso ecc.][Il Doge delega i rettori di Brescia ad approfondire tutti gli aspetti della questione sollevatadai daziari del traverso di biade e vino che gli hanno segnalato numerose infrazioni di queidazi a danno della Repubblica. Vuole che sia terminata la questione dei diritti di Valtrompiae che i privilegi siano salvaguardati.]1460 22 martiiPasqualis Mariturno Dei gratia Dux Venetiarum nobilibus etsapientibus viris Andreae Lenio de suo mandato potestatiet Stefano Trivisano capitanio Brixie fidelibus dilectissalutem et dilectionis affectum. Audivimus fidelem civemnostrum brixiensem Baldessarem de Ello nomine suo et

[f. 136r]aliorum datiariorum transversus bladorum et vini istiusagri Brixiensis nobis exponentes pro Valeriano (et: canc.)Valletrumpie et alios quamplures datia infringi cumnon parva jactura sua et per consequens nostriDominii, licet nos pluribus litteris precessoribusvestris scripsimus datia ipsa servari debere acper certas sententias latas ad favorem datiariorumdeclaratum sit habeantque ipsi datiarii consuetudinemlongo iam tempore aprobatam et suplicavimusut, non obstante certa sententia in favorem ipsorumVallis Trumpiae emanata, sibi iustitia ministraridebeatis. Nos qui et dathia nostra conservaredisponimus et fideles ipsos Vallis Trumpiae et alios

molestari iniuste non debere, deliberavimus causamipsam vobis comittere ac legare mandantesut, auditis dictis datiariis ac fidelibus nostris VallisTrumpie et aliis si qui erunt, ac literis sententisis etceteris quibuscuqmue in favorem partium, scriptis termi-nare debeatis sicut iustum et conveniens vobisvidebitur.Datae in nostro Ducali Palatio die 22 mensis martii 1460.indictione octava.

[Ducale di conferma e sentenza contro i daziari a favore della Valtrompia][I rettori di Brescia devono definire la causa in corso tra i daziari e i rappresentanti dellaValtrompia. Questi sostengono che sono esenti e immuni sia dal traverso per le biade e ilvino, sia per le cose necessarie a proprio uso e presentano i documenti comprovanti talidiritti. La parte avversa sostiene che vi sono anche lettere e sentenze in contrario o limitative.Dopo una lunga e attenta disamina di lettere, sentenze, documenti i rettori confermano iprivilegi della Valtrompia, chiedono che i valligiani in occasione di trasferimento oimportazione di beni a proprio uso debbano munirsi del bollettino.](Nota a margine): Confronta quamplures ducales maii 1461 et per aliam sententiam etlitteram delegatoria(m) primi decembris 1461, quod sint exempti pro frugibus quibuscumquecollectis ex possessionibus extra Vallem ab imbotatura et datiis.1460 5 septembrisIn Christi nomine amen. Nos Andreas Leno pro illustrissimo Ducale DominioVenetiarum Brixie et Districtus potestas et Stefanus Trivisanopro dicto illustre Ducale Dominio Venetiarum Brixie et Districtus capitaneusrecognoscentes, et cognoscere volentes, et terminare etdecidere cupientes infrascriptam litem, causam seuquestionem coram nobis versam et vertentem per etinter Bartolomeum de Marinis et Baldessarem de Ellodatiarios bladi de terra ad terram agentes pro se

[f. 136v]et sociis suis et Gerardum de Travaiato datiarium vinide terra ad terram, agentem pro se et sociis ex unaseu duabus partibus; et egregem doctorem dominum Jacobum deRumano civem et habitatorem Brixiae, advocatum et interve-nientem nomine et vice universe comunitatis et hominumVallis Trumpie seu et Gerardum Mafeii Franzini,Duminicum Ferarii, Jacobi Quisti, Betinum de Avono,Gibaldinum de Grescis de Bovegno, Adamus de Adamisde Collibus agentes pro se et nomine universitatisdicte Vallis pro qua promiserunt de ratho ex aliaparte. In qua quidem lite, causa, seu questione predictusBartolomeus de Marinis et Baldesar d'Ello agentese prout supraex una, et dictus Girardellus agens ut supra ex alia, pete-bant et petunt cum instantia dictorum domini Jacobum, Girardum,Duminicum, Jacubinum et Adamum agentes ut supra,pronuntiari et declarari debere obligatos fuisseet esse ac teneri ad solvendum datium transversusseu de terra ad terram pro bladis et vinis quod dictihomines dicte Valle Trumpie conducunt in ipsam Vallemde territorio Brixiensi et aliunde undequaquam et prout

et quemadmodum reliqui solvent et solvere tenentur ; presertimcum ipsi de Valle Trumpia dictum datium recusaverintet hodie recusant solvere asserentes se fuisseexemptos et immunes tam a solutione dicti datiitransversus de terra ad terram pro bladis etvinis, quam pro aliis rebus necessariis ad usumsuum. Cum hoc maxime verum esse non reperiaturet ex adverso dicti dominus Jacobus et dominus Gerardus, Duminicus,Jacobinus, Petrus et Adamus agentes ut supra responderuntpetitioni dictorum datiariorum agentes ut supra, negabantde predicta narrata per dictos datiarios agentes ut supra,vera fuisse et esse et petita per eos, consequenter

[f. 137r]dicebant prout petunt fieri non debere allegando predictacoram et homines de valle Trumpia fuisse et esse exemptoset immunes a dictis datiis transversus seu etiam de terra adterram tam pro bladis et vinis quam de terra sive diocesiBrixiae quam aliundeque conducunt ipsi homines de Val Trumpiaseu conduci faciunt per interpositas personas in ipsamVallem, seu etiam extra Vallem predictam ubi habitant cumeorum famiglia in totum ac in parte pro usu suo tantumquam etiam pro aliis rebus necessariis ad eorum vitam tamvigore privilegiorum et concessionis dicte Vallis per serenissimum DucemDominii Venetiarum indultorum, quam per terminationes superindeper precessores nostros factos et maxime virtute litterarumducalium alias per serenissimum Ducem Dominii Venetiarum emanatarum magnificisdominisNicolao Capello et domino Jacobo de Ca de Pesaro olim precessoribusnostris sub die 24 aprilis 1430 indictione octava et terminationesseu declarationes facte per magnificum dominum Christoforum Rovato militemet dominum Franciscum Barbarum capitaneum olim precessores vestros subdie 19 novembreis 1440 indictione quarta, que quidem terminatiofacta fuit in essequtionem literarum ducalium eisdem datarumsub 4 mensis octobris 1440 indictione quarta. Quae omnia coramnobis dicti domini Jacobus, Girardus, Duminicus, Jacobinus, Bittinuset Adamus agentes ut supra produxerunt actualiter et inautentica forma, ex quibus omnibus et causis dicebantet petebant per nos pronuntiari et declarari dictoshomines de Valle fuisse et esse exemptos et immunesa dictis taleis transversus de terra ad terram et imbotatus,tam pro bladis et vinis quam pro aliis fructibus etrebus necessariis ad usum dicte Vallis tantum, et qui etquos ipsi homines conducent seu conduci faciuntper interpositas personas tam de territorio et districtu veldiocesi Brixie, quam etiam de extra undequaque vel qualicumquein ipsam Vallem vel alio uti dicti de Valtrumpia commorarihabebant ius eorum familia in toto vel in parte. Predicti

[f. 137v]vero datiarii agentes ut supra replicando et contradicendo respon-debant ipsos de Valle Trumpia non fuisse nec esse exemptos

nec fieri debere prout petunt, nec vigore aliquorum pri-vileggiorum, nec vigore aliquarum terminationum, maximecum et ipsi datiarii habebant terminationes precessorumnostrorum declarantes dictos de Valle Trumpia teneri etobligatos esse ad solutionem dictorum datiorum transversusde terra ad terram et imbotatus et maxime termina-tionem quamdam alias factam per magnificos dominos ChristoforumDonato et Girardum Dandolo olim precessores nostros subdie 19 novembris 1440 et terminationes alias factas per magnificos dominosNicolaum de Canali doctorem et Hectorem Pasqualigum olim precessoresnostros sub die *** mensis*** anni quos similiter dicti datiarii actua-liter et in forma autentica produxerunt coram nobis, petentesin ipsarum exequtionem per nos pronuntiari et declarari dictosde Valle Trumpia teneri et obligatos esse ad solutionempredictorum daciorum. Contra quas terminationes in contrariumproductas similiter et ipsi dominus Jacobus, Girardus, Duminicus,Jacobinus, Bettinus et Adamus agentes ut supra in pubblica etauctentica forma produxerunt coram nobis plures terminationesper precessores nostros factas, declarantes ipsos penitus fuisseet esse exemptos et immunes a solutione datiorum predictos.Et revocantes predicti in contrarium allegantur maximeterminationem quamdam alias factam per magnificos dominum CarolumMarino et Bernardum Bragadeno olim precessoresnostros sub die 11 octobris anni 1455; item terminationemfactam olim quamdam per magnificos dominum Franciscum Bino etNicolaum de Casali doctorem sub die 17 mensis augusti 1458et maxime virtute quarumdam litterarum ducalium datarumsub die 30 mensis januarii indictione secunda 1453 virtute quarumdictis de Valle Trumpia confirmate fuerunt omnes etsingule concessiones gratiarum, immunitates, exemptiones et

[f. 138r]privilegia dictis hominibus de Valle Trumpia actenusindulte et indulta et etiam virtute pactorum specialiumdatiorum imbotatus per que ipsi de Valle Trumpia reservantexempti, quae omnia similiter ut supra nobis produxeruntin autentica forma, petentes in exequtionem predictorumomnium per nos pronuntiari et declarari debere ut supra.Quibus ultimis sententiis visis, prefati datiarii pro-duxerunt litteras illustrissimi Ducis Dominii nostri ex quarum continentiaillustre Ducale Dominium ad requisitionem ipsorum datiariorum nobiscommittit et non obstantibus aliquibus sententiis velterminationibus aliquorum precessorum nostrorum et aliisquibuscumque in contrarium facientibus, denuo partesipsas audire debeamus et jus et iustitiamadministrari.

Hic ponitur littera ducalis supradicta 22 mensis martii hisce.

Unde visis omnibus per utramque partem coram nobis productis,visisque petitione, responsionibus exceptionibus, contradictio-nibus et replicationibus hinc hinde per utramque partem

factis, visaque autem et potestate nobis atributa persupradictas litteras Ducales, volentes hanc causam terminareet partibus ipsis per petitum silentium imponere, ne decetero alia pro predictis et aliis ad ipsam causamfacientibus, bene et mature intellectis, cognitis,et consideratis, et auditis (pule: canc.) pluries et pluriesambabus partitibus et omnibus eorum juribus quedicere, allegare vel ostendere voluerint, admonitisipsis partibus et utraque eorum ad hac nostramsententiam, terminationem, vel declarationem, audienciam

[f. 138v]pro hac die et hora, sedentes pro tribunali superquodam banco posito in camera superiori ubi exigunturtaliae ducales sita in domibus residentiae nostri capitanei,quod pro nostro congruo et idoneo tribunali nobiseligimus et elegemus, quantum ad hanc nostramsententiam, terminationem et declarationem proferendam,Christi nomine repetito a quo cuncta recta prodeunt iudicia,dicimus, terminamus, et sententiamus quod, nonostantibus aliquibus litteris, terminationibus, sivesententiis contra ipsos de Valle Trumpia factis autemanatis eisque in presentem diem undequaque et quandocumque, attentismaxime eorum meritis et fide, et consideratis concessionibus,gratiis, et privileggiis ipsius hactenus indultis, nec nonterminationibus in eorum favorem per precessores nostrosfactis ipsi homines, fuerunt et sunt et esse debeantpenitus et omnino liberi, immunes, exempti a solutionedatiorum predictorum transversus de terra ad terrampro omnibus et singulis bladorum vel frugum et viniquantitatem, cuiuscumque generis, vel speciei sint, velesse reperiantur quam ipsi homines de Valle Trumpiatam per se quam alias interpositas personas conducuntaut conduci faciunt, vel intendant, aut ullo temporeconducent, aut conducere facient, vel intendant tam deterra et districtu ac diocesi Brixie, quam etiam de ipsamdiocesim undequaque, quomodocumque et quandocumque in ipsamVallem pro usu suo, tantum omni prorsus gravamineet impedimento cessante. Tamen addito et declaratoquod ne datia illustrissimi Ducali Dominii fraudari possint putenturhuiusmodi exemptiones, predicti homines de Valle Trumpiaaut alii pro eis ut supra, pro omnibus bladiis, frugibus et vinis

[f. 139r]quae de territorio aut diocesi Brixie, vel etiam de extra undequaque,quomodoquoque, vel qualicumque ut supra in ipsam Vallem conducerent,accipere teneantur et obligati sint a datiariis dictorumdatiorum, presentibus et qui per tempora erunt, buletam ipsorumbladorum, frugum et vini pro qua buleta nihil solvereteneantur datiariis prefatis. Et casu quo in terra etloco ubi accipient blada, fruges et vinum ut supra, nonposset daciarius vel officialis tunc et eo casu

fieri sive facere debeant buletam in predicto loco vel terraubi esse invenient officiales vel datiarios, nec possintcum dictis bladis, frugibus, aut vinis divertere a rectoitinere tendente in ipsam vallem Trumpiam. Quod si repertifuerint contrafacere, cadant ad penam contrabanniet officiales predicti teneantur et debeant ipsis de ValleTrumpia requirentes huiusmodi buleta eis sigillarifacere et sine aliqua mora vel molestia libere etabsque aliqua solutione sub pena librarum viginti quinquecuilibet contrafacienti auferenda, toties quoties contrafecerintin predictis vel aliquo eorum et Camere ducali Brixiae apponendaspro dimidia et pro alia dimidia acusatori. Declarandoetiam quod exceptiones dictis hominibus concesse, et termina-tiones superius facte per precessores nostros in ipsorumfavorem, pro possessionibus et bonis, quos et que habentvel aliter quomodocumque tenent et possident, aut infuturo habituri, tenturi vel possessuri sunt ut supra extraipsam Vallem et terram dictam vel diocesi Brixiae, proquibus et frugibus, bladis et vinis super ipsiscollectis et colligendis ab imobotatibus et a dictisdatiis transversus et de terra ad terramexempti, liberi et immunes sint, et similiter omneset singule alie exemptiones, concessiones, gratie,privileggia, et terminationes ipsis pro predictis

[f. 139v]et similibus hactenus indulte et facte, indulta acfacta ipsis hominibus de Valle Trumpia inviola-biliter observentur, et observari debeant, sub penaut supra. Et hec omnia dicimus, pronontiamus, sententiamus,omni meliori modo, forma, jure, via et causa, respectuet pretextu quibus melius de jure possimus etdebeant.Lata, lecta et promulgata fuit supradicta sententia persupradictos dominos rectores sedentes ut supra et publicata perme Monaldinum q. Opitonis de Monaldinis civemRavenne et in presentiarum cancellarii magnifici domini capitanei currentis,annis Domini nostri Jesu Christi 1460, indictione octava,die quinto septembris. Presentibus spectabili domino Joanne deMartinengo, illustrissimo doctore domino Leonello de Advocatis, serNicolao Riccio exactore collectarum ducalium, Tadeode Calino et aliis testibus habitis et vocatis; presentibussupradictis hominibus de Valle Trumpia ipsam sententiamlaudantibus; ipso vero Bartolomeo Marinopresente et nihil dicente.Ego Manaldinus de Monaldinis predicti magnifici dominicapitanei cancellarius subscripsi.Ego Petrus Bracus magnifici domini potestatis cancellarius subscripsi.

[Esenzione della Valtrompia dal dazio del traverso anche fuori della Valle]Verte una causa tra i daziari, che hanno sequestrato cavalle e mule con i beni trasportati, e ilsindaco di Gardone che, a nome anche della Valtrompia, difende i il diritto di non pagare il

dazio su biade e vino per uso proprio, in base ai privilegi che li favoriscono in Valle e fuori diessa. I rettori di Brescia esaminati i documenti, ascoltate le parti riconoscono la liceità delcomportamento dei trasportatori di Valtrompia anche fuori di essa e ordinano la restituzionedei beni sequestrati.](A margine) Quod sint exempti etiam extra Vallem datii transversus1461 13 martiiIn Christi nomine. Amen. Nos Andreas Leono pro serenissimoDucale Dominio Venetiarum potestas Brixiae et districtus etAngelus Gradenigo capitaneus, audita et intellectadifferentia coram nobis versa et vertente peret inter Grerardum Mafeii Franzini de Gardono,sindicum et agentem nomine et vice comunis ethominum Vallis ex una, et Martinum Baruffamet Joannem Marinum cives Brixiae datiarios transversus

[f. 140r]bladorum de terra ad terram parte alia, in eo et supereo quod dictus Gerardus agens ut supra conquerebaturcoram nobis quod contra formam privileggiorum etimmunitatum per dictos datiarios seu eorumofficiales fuerunt acceptae quinque mule et equaecertis hominibus de Valle Trumpia onuste blado,quod quidem bladam dicti homines de Valle Trumpiaconducere volebant in Vallem Trumpiam pro ususuo tantum. Et dicebant se fideiusisse de judicato,solvendo pro liberatione et redemptione dictarummularum et equarum et proinde petebant se pernos liberari et absolvi debere a dicta fideiussione,cum dictis de Valle Trumpia licitum fuerit etsit conducere de bladis et vino de territorio Brixiein ipsam Vallem pro usu suo tantum, virtuteprivileggiorum, litterarum ducalium et quamplurimarum terminationum superinde hactenusper precessores nostros factarum et maxime terminationisnoviter per nos potestatem et magnificum dominum StefanumTrevisanum olim capitaneum factas in exequtionemandatorum ducalium adhuc spetialiter factarum,que omnia actualiter coram nobis in autentica formaexhibita fuerunt. Propter quod dictus Girardusdicebat illos de Valle Trumpia fuisse et esseexemptos, liberos et immunes a solutione dictidatii transversus bladorum de terra ad terram,tam in ipsa Valle quam extra ipsam Vallem,et ita per nos petebant declarari quatenus sibi

[f. 140v]expediat. Et aliter non ex contrario autem MartinusGaruffa supradictus et Joannes Marini dicebant dictas mulaset equas bene fuisse acceptas et cecidisse incomissum et contrabannum, cum dicti homines de ValleTrumpia non debeant intelligi fuisse et esseexemptos a solutione datii predicti, nisi solum in ipsa

Valle et non extra ipsam Vallem, secundum declarationemsuper hoc factam per serenissimum Ducale Dominium Venetiarumper quam plures eius litteras, maxime duas predicte datefuerunt sub die *** mensis*** 1449 novissime verodate fuerunt sub die *** februarii 1460; item iuxta termi-nationes superinde factas per magnificos potestatem etChristoforum Donato capitaneum d'anno 1440 quaeomnia actualiter coram nobis exhibita fuere. Et perque datiari predicti dicebant declaratum esse quodexempti intelligi non debent esse privileggiatinisi in bonis suis et quod dicti de Valle Trumpia tenentursolvere datia predicta extra ipsam Vallem; et itapetebant per nos declarari. Et ex adversusdictus Girardus petebat ut supra per dictas declarationesnon obstare cum sint generales et spetiali ipsiprivileggio et immunitati non deroget, que ipsosliberos facit etiam extra dictam Vallem Trumpiamcum in ipsis de Valle Trumpia in dictis declaratio-nibus nulla fiat mentio spetialis et it declarationeilllustrissimi Ducis Venetiarum sue mentis esse per litterasducales datas d'anno 1440 videlicet quod si privileggiumalicuius non facit illum exemptum extra locum suum sit

[f. 141r]autem (sit: ripetuto) tunc et intelligatur exemptus extra locum suum,allegando etiam contra terminationem per dictos datiariosallegatam quamplures terminationes magnificorum precessorumnostrorum domini Christofori Donato, domini Francisci Barbaro capitanei inexequtionem mandatorum ducalium tunc nobis in hac parteiunctarum ad instantiam Baldessaris de Ello et sociorumtunc datiariorum datii predicti transversus bladorum deterra ad terram, que actualiter in autentica formacoram nobis producuntur. Volentes dictam causamfinire, debito terminare, visis prius per nosomnibus et singulis privileggiis, litteris ducalibus,sententiis, declarationibus et terminationibus,hinc inde per utramque partem collegatis et productiscoram nobis, et auditis allegationibus et mottivisutriusque partis, et visis omnibus et singulis, diligenterinspectis et consideratis; Christi nomine invocato aquo cuncta recta procedunt iudicia, sedentes superquodam banco posito in camera ubi exigunturtaleae ducales quas pro nostro congruo et idoneotribunali elegimus et eligimus in scriptis etin his scriptis terminamus, in hunc modum videlicet.Quia per hanc nostram terminationem declaramusdictos Latronum de Marmentino et Turinumde Luppatis de Cemmo et Areginum de Marmentinoomnes de Valle Trumpia non cecidisse in comissumnec contrabannum; et proinde liberamus etabsolvimus dictum Gerardum a dicta fideiussione

[f. 141v]per eum facta pro redemptione dictarum mularum etequarum et ab omnibus et singulis quae predicti datiariipetebant ab ipsis de Valle Trumpia occasione predicticum dictis hominibus de Valle Trumpia liceat etfuerit licitum conducere bladum pro usu suo extradictam Vallem sine solutione datii predicti. Et hec omnimeliori modo, jure, via, forma et causa quibusmelius de jure possimus et debemus.Lata, lecta et publicata fuit in camera ubi exigunturtaleae ducales, posita in domibus residentiae predictimagnifici domini capitanei 1461, indictione nona, die 13 mensis martiipresentibus spectabili domino Clemente de Venetiis exactoretalearum ducalium et Joanne de Schilinis et Stefanode Gerola notario, ambobus civibus et habitatoribus Brixiaetestibus rogatis et notis; et presente dicto Gerardoacceptante, et dictis datiariis non consentientibus.De quibus omnibus et singulis rogatus sum ego JoannesClarius cancellarius magnifici domini capitanei pubblicum conficere instrumentumad laudem sapientis.Ego Pinamontus dictus q. ser Betini Calzoni de Montedennonotarius et habitator civitatis Brixie, prescriptum instrumentumterminationis et declarationis, ex commissionefacta per supradictum circumspectum ser Joannem Clariumab originali fideliter transcripsi; ideo mecum solita attestatione mea in fidem et roburomnium praemissorum me subscripsi.

[f. 142r][Ducale a conferma della sentenza dei rettori 1461 13 marzo][La lettera ducale ricorda i ripetuti ricorsi dei daziari contro uomini e comuni di Valtrompiaper il pagamento dei dazi mentre le sentenze hanno sempre confermato i privilegi, cherisalgono al 1440. Il doge Pasquale Malipietro approva la sentenza dei rettori di BresciaAndrea Leoni e Angelo Gradenigo, emanata il 1461 13 marzo.]1461 7 maiiPasqualis Malipetro Dei gratia Dux Venetiarum nobilibus etsapientibus viris Andreae Leono de suo mandato potestatiet Angelo Gradonico capitaneo Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis, salutem et dilectionis affectum.Fuerunt ad presentiam nostram Negrobonus et sociinuntii comunis et hominum Valle istius Districtus exponentesquod cum alias videlicet 1440 concessimus ipsis comuni et homini-bus certa privileggia atque exemptiones tamimbotatus et transversus, quam nonnullorum aliorumdatiorum tam intra dictam Vallem quam extra. Obipsa privileggia atque exemptiones orte suntnonnulle differentie inter prefatum comunem et hominesac datiarios istius civitatis nostre. Quas quidemdifferentias cum ottaremus ut sedarentur sivecompensarentur delegavimus decidendas pro virisnobili q. Christoforo Donato potestate et Francisco Barbaromiliti tunc capitaneo nostris Brixiae, qui audita atque

intellecta differentia ipsa que tunc interipsas partes vertebatur terminaverunt infavorem prefatorum comunis et hominum ipsius Vallis,quemadmodum sententia per eos super hac materialata in suprascripto millesimo die vero 19 novembris latiusconstat. Subinde vero datiari ipsi tentarentdiversis viis atque modis obtinere desiderium suum,hoc est ne privileggia seu concessiones nostrasprefatis comuni et hominibus observarentur. Comuneet homines ipsos trahebant ad rectores precessores

[f. 142v]vestros qui quidem cum viderent privilegia audirentqueiura partium terminaverunt fere semper in favoremdictorum comunis et hominum sicut sententiis latis diversistemporibus latius intelligi potest. Proximus autem superioritempore comparuit ad presentiam nostram Baldessarde Ello civis noster Brixiae datiarius transversusbladorum et vini intus agri, petens tam nomine suoquam aliorum datiariorum sociorum suorum ut non obstantecerta sententia lata in favorem illorum de Valle Trumpianolemus pati ut eorum dathia infrangerentur. Noscupidi ut nemini iniuria fiat, causam hancdelegavimus vobis potestati ac viro nobili StefanoTrevisano tunc capitaneo Brixiensi nostro istius civitatisqui quidem visis privileggiis nostris, atque exemptionibus,indultis prefatis comuni et hominibus Vallis Trumpiesententiatis et terminatis quod non tenerentur adsolutionem predictorum datiarorum ut latius et seriosiusomnia hec constant per sententiam per vos potestatemet prefatum dominum Stefanum in hac materiasuperiori anno indictione octava die quinto mensisseptembris. Ac petierunt prefati Negrobonuset socii ut iam tandem multis laboribus, facturiis,atque dispendiis passis per ipsos de Valle Trumpia,hac de causa finis imponi possit quatenus velle-mus prefatam sententiam confirmare. Nos sentienteseorum petitionem honestissimam esse ac videntestot sententias esse latas ad favorem ipsorum comunis et

[f. 143r]hominum Vallis Trumpiae que sunt innixeprivilegiis atque exemptionibus nostris sibi indultis, sententiampredictam quam vos Potestas et predictus q. Stefanus ut suprapronuntiastis confirmamus atque aprobamus, ac presentiumtenore confirmatam atque approbatam esse volumuset censemus, mandantes vobis ut et illam vos etiamexegui debeatis, facientes has nostras in actisregiminis vestri ad futurorum memoriam registrari,et registratas ipsis Negrobono et sociis restituite.Datae in nostro Ducali Palatio die 7 maii indictione 9 1461.Registrata in registro Schachato Camere ducalis

Brixiae a tergo f. 314.

[Ducale che ordina ai rettori di trasmettere al doge privilegi e sentenze ad informandum]1461 23 octobrisPasqualis Malipiero Dei gratia Dux Venetiarum &.Nobilibus et sapientibus viris Davit Contareno de suo mandatopotestati et Angelo Gradonico capitaneo Brixiae fidelibusdilectis salutem et dilectionis affectum. Habuimusiam multis diebus informationem quod fideles nostri Valletrumpieet Sabii ac homines Pedemontis vigore certorumterminationum per precessores vestros factarum nolunthabere dathia generalia et transversus istiuscivitatis Brixiae. Ob hanc causam scripseramusvobis ut terminationes ipsas nobis mitteretiset visis et auditis terminationibus ipsis acprivileggiis et concessionibus per nos indultisipsis fidelibus, mentem nostram verbis declararipossimus et quia agitur de datiis et opus esse

[f. 143v]iudicamus quod datiari presentes sint ad deffendendumjura sua et per consequens jura Camerae nostrae.Licet multis diebus predicti Valeriani ad audientiamnostram steterint pro intelligendo diffinitivamistam sententiam nostram, attamen deliberavimuspro maiori comodo dictorum fidelium et datiariorumnostrorum, diffinitivam hanc vobis delegare et in-vingere ut visis et auditis privileggiis concessis,et declarationibus nostris, ac terminationibussententiis factis in favorem dictarum, et auditis etbene intellectis plene iuribus datiariorum et dictorumfidelium nostrorum, et demum omnibus mature etdiligenter consideratis, decidere et terminaredebeatis differentiam ipsam sicut et secundumjustitiae videbitur unanime, et ita claramsententiam vestram facietis quod ampliussudditi nostri non molestentur et pro hac read nos accedere non habeant et datiarise intelligere possint, dando explicationesdifferentiae predictae ante incantationemdatiorum generalium intus nostrae civitatiset de his quae per sententiam terminabiturscriptura fieri faciatis.Datae in nostro Ducali Palatio die 23 octobrisindictione decima 1461.

[f. 144 r][Sentenza dei rettori a favore della Valtrompia contro i daziari del traverso][I rettori di Brescia in risposta alla lettera e mandato ducale 23 ottobre 1461, inviano gli attidel processo in cui sono minuziosamente riportati i documenti fondanti la sentenza 7 maggio1461 dove per altro si diffidano i privilegiati che non compiano frode alcuna, commerciandoi beni esenti.]

1461 primo decembrisIn Christi nomine. Amen. Nos Davit Contareno potestas,Angelus Gradenico capitaneus Brixiae pro illustrissimo et excellentissimo DucaliDominio Venetiarum exequentes et exequtioni mandarevolentes litteras et mandata ducalia nobis in hacparte adiuncta de quibus patet in litteris ducalibusdatis sub die 23 mensis octobris proxime decursi indictione decima1461 qualis tenor talis est videlicet

Hic ponitur littera supradicta diei 23 octobriset proinde sententia sequitur.

Et audita et intellecta differentia sepe et sepius versaet vertente per et insuper datiarios vini et bladide terra ad terram ex una parte, et comunia et hominesVallis Trompie ex alia parte, et nunc coram nobisvertente per et inter Michaelem de Aliottis civemBrixiae datiarium, nomine et vice Marini de Manziniset Martini Garuffe et aliorum sociorum ex unaparte, et egregium doctorem et militem dominum Jacobumde Romano advocatum comunium predictorum Vallis Trompieac etiam Girardum fq. ser Mafei Franchini de Gardono sindicumuniversale dicte Vallis et Duminicum Fecoli et Filippumfq. Bonfadini de Brutio agentes nomine et vice dicteVallis ex alia. In qua quidem controversia seudifferentia Michael agens nominibus quibus supradicebat, et a nobis cum instantia requirebatpronuntiari et declarari debere, ipsos de Valle Trompiaobligatos fuisse et esse ad solutionem datii trans-versus bladii et vini de terra ad terram proutet quemadmodum quilibet alii faciunt et solvuntnon obstantibus quibus in contrarium et hoc tamvirtute pactorum generalium qui omnes indifferentercompellunt ad solvendum predicta dathia quam etiam

[f. 144v]virtute et in exequendum quamplura litterarum ducaliumin hac materia disponentium, quarumdam datarum subdie 20 mensis decembris 1444, quarumdam datarum sub die9 maii 1445 et aliarum novissime datarum sub die8 mensis februarii 1460 quas illustrissima Ducalis Dominatio Venetiarummandat omnes indifferenter compelli debere adsolutionem daciorum generalium etiam si exemptionehabeant, cum huiusmodi exemptione sane intelligidebeant ut tales exempti solum habeant exemptionemin locis suis tantum et non a dathio transversuset huiusmodi nisi exemptiones ipse de huiusmodidathiis expresse faciant mentionem, quas etiamvirtute et in exequtionem duarum terminationum aliasin favorem dictorum datiariorum et contra ipsos deValletrompia factarum et latarum alterius per magnificos olimprecessores nostros dominum Hectorem Pasqualigo potestatem

et Nicolaum de Canali q. capitaneum sub die ultimo januarii1453, quarum ex tenore declarant predictos de Valletrompiateneri et obligatos esse ad solutionem datiorum predictorumque omnia coram nobis in autentica forma produxitipse Michael agens ut supra a nobis cum instantia requirensut ad exequtionem predictorum attendamus. Ex adversoautem dictus dominus Jacobus de Romano Girardus Duminicuset Filippus agentese nomine et vice dicte Vallistrumpie negabantpredicta vera esse et petita prout petunt peripsos datiarios minime fieri debere dicentes et allegantesipsos de Valletrompia continue et longissimo temporeexemptos fuisse et esse ab huiusmodi datiis tamsub magnifico olim domino Pandulpho de Malatestis, quam subolim Duce Mediolani, quam etiam sub serenissima Ducali Dominatione nostracum semper et continuato tempore dicti conduxerint et

[f. 145r]conducere soliti sint tam per se quam interpositaspersonas in ipsam Vallem omnem et quemquamquantitatem bladorum, vini et frugum quam volueruntcuiuscumque generis et speciei esse reperientur tam depossessionibus quam ipsi de Valletrompia habent, vel aliterquomodocumque tenent et possident extra dictam Vallemet tam de territorio Districtus et diocesis Brixiae quam et deextra ipsum Districtum et diocesim undequaque, quomodocumqueet qualemcumque pro usu suo, tamen ipsius Vallis et ibidemhabitantium sine et absque ulla solutione imbotatuset datii predicti transversus de terra ad terram, idquefuerit sibi concessum per eorum privileggio antiquoab illustrissimo ducali dominio nostro indulto ipsis, hactenus in hocapprobata et diu observatam consuetudinem approbantiaquam etiam per litteras ducales datas sub die 24aprilis 1430 per quas sibi conceditur posse indictam Vallem conducere bladam et vinum pro usodicte Vallis, sine aliqua solutione imbotatus ettransversus predicti; quod deinde etiam pro privileggiisserenissimi Ducalis Dominii nostri ipsi Valli undultum die 5julii 1440 amplius concedi dicebant. Idquesubinde per precessores nostros sepissime fuissedeclaratum, sepe lectum inter datiarios et hominesipsos de Valletrompia, lite et differentia superobservantia et consuetudine privileggiorumsuorum primo per magnificos olim precessores nostrosdominum Cristoforum Donato potestatem et FranciscumBarbarum Michelem capitaneum Brixiae sub die

[f. 145v]19 novembris in exequtionem litterarum ducaliumdatarum sub die 4 octobris 1440. Secundo per magnificosprecessores nostros dominum Bernardum Bragadeno etCarulum Marino sub die 11 octobris 1455. Tertioper magnificos precessores nostros dominum Franciscum Bono et

Nicolaum de Canali datae sub die 17 augusti1458 et inumeris aliis terminationibus perplures alios nostros precessores latis et sententiisdominorum iudicum datiorum confirmatis esse dicebant.Novissime autem allegant sententiam per immediatosprecessores nostros dominum Andream Leono et StefanumTrevisano latam sub die 5 septembris 1460de mandato illustrissimi Ducalis Dominii Venetiarum de quo mandatoconstare asserebant litteris ducalis datis die22 mensis martii 1460 per quas quidem sententiasdicebant ipsos de Valletrompia pronuntiatos fuisseet esse liberos et immunes ac exemptos perpetuoet omnino a solutione datiorum predictorum proomnibus et singulis bladorum et vini et oleorumfrugum quantitatis cuiusvis generis et specieisint et esse reperiantur, quas ipsi hominesde Valletrompia tam pro se quam per interpositaspersonas conducerent vel conducent aut conducifaciunt vel facient et intendent in ipsamVallem tam de territorio, districtu et diocesi Brixiae, quamextra undequaque, quomodocumque et quandoquoque pro usudicte Vallis tamen, omni prorsus impedimento etgravamine cessante. Cum hac tamen edictione,quod ipsi de Valletrompia teneantur accipere bulettam ab

[f. 146r]ipsis datiariis in primo loco, seu ad quem ubi pla-cuerint venendo per directam viam a quello nullo modonon possint divertere, sub pena contrabanni &. Et quambuletam dicti datiarii teneantur ipsis requirentibusimediate facere absque ulla solutione sub pena librarumquinquaginta applicanda pro dimidia Camerae Brixieet pro alia dimidia acusatori. Et per quam etiamsententiam dicebant omnes alius eorum exemptiones,concessiones, gratias et terminationes sibi hactenusconcessas, et in eorum favore factas, tam disponentessuper huiusmodi datii et imbotatibus, quam etiam superbonis et frugibus collectis et colligendis super possessionibusquas ipsi de Valletrompia habent vel aliter quomodocumquetenent et possident ac teneri et possideri sunt extraipsam Vallem, fuisse et esse confirmatas iuxta etiamtenorem litterarum ducalium datarum sub die 30 januarii 1453per quas dicebat sibi firmari per serenissimum Ducale Dominium Venetiarumomnes eorum gratias, concessiones, exemptiones, et privi-leggia. Ultimo vero allegant serenissimum Ducale Dominium nostrumVenetiarum prelibatum ad ipsorum de Valletrompia supplicatumconfirmasse sententiam ipsam precessorum nostrorumiamdictorum domini Andreae Leono et Stefani Trivisano subdie 7 maii 1461, dicentes etiam ipsi de Valletrompiapro pacta generalia super imbotatu disponentiaid sibi apertissime concedi. Et ipsa omnia privileggia,litteras ducales, terminationes, sententias, et pacta

coram nobis ad probationem iurium suorum in autenticaforma produxerunt, petentes instantissime a nobisiam tandem finem imponi laboribus, sumptibus

[f. 146v]et expensis per ipsos hucusque supportatis occasione predicta,ne sibi magis damnose sint quam lucrose gratiesibi hactenus concesse a sepe dicto Ducali Dominio nostroVenetiarum. Itaque sic declarari ut amodoinanteanon subiaceant sumptibus et laboribus predictisvolentes hanc causam fine debito terminatione exipsis partibus perpetuum silentium in causa ipsamonere et modum tale adhibere in premussis utin futurum clarum sit quid debeant observarisequentes formam mandatorum predictorum ducaliumnobis in hac parte factarum. Auditis ipsis partibus,et eorum advocatis, et motivis eorum pluries et pluries,et visis prius litteris ducalibus ipsis et parti(bu)s perdictum Michaelem ut supra agentem coram nobis allegatiset exhibitis, nec non et visis privileggiis et litterisducalibus, sententiis, terminationibus, confirmationibus, pactiset aliis quibuscumque in contrarium allegatis et ipsorumtenore diligenter inspecto et examinato, et omnibuset quibuscumque aliis que dicte partes et quemlibeteorum dicere et allegare voluerunt, ipsisque omnibuset singulis diligenter inspectis et matura delibera-tione pensatis, Christi nomine invocato a quo cunctarecta iudicia procedunt, sedentes pro tribunalisuper quodam bancho posito in domibus residentienostri capitanei quod pro congruo et idoneo tribunalinobis ellegimus ac de presenti eligimus in scriptiset in his scriptis dicimus, sententiamus etterminamus in hunc modum et formam videlicet. Quia

[f. 147r]per hanc nostram sententiam, pronuntiamus et decla-ramus dictam sententiam latam per dictos magnificos dominosAndream Leono potestatem et Stefanum TrivisanoCapitaneum, precessores nostros de mandato prelibati illustrissimi DucalisDominii, fuisse et esse bene, rite et facte confirmatamper prelibatum serenissimum Ducale Dominium nostrum, ipsamque nosper hanc nostram diffinitivam sententiam confirmamuset approbamus in omnibus et per omnia prout iacet.Hoc tamen addito et deliberato, quod ne sub pretextuhuiusmodi exemptionis, fraus comitti possit contradathia prelibati nostri illustrissimi Ducalis Dominii et conduci nonpossit aliqua quantitas bladii et vini et aliarumfrugum in ipsam Vallem pro mercatura et aliter negotianda.Volumus et declaramus quod nemo de dicta Valleaudeat, nec presumat vendere vel aliquo aliotitulo, vel colore, dare vel transferre alie persone quenon sit de familia aut de laboratoribus ipsius vendi-

toribus transferentis. Et qui non sit de ipsa Vallealiquam quantitatem bladii, vini et aliarum frugumper ipsum venditorem vel transferentem ut supra conducaturin ipsam Vallem cum aliquo lucro, sub pena contra-banni et ultra sub pena nostri et successorum nostrorumarbitrio aufferenda. Ita tamen quod teneanturet obligati sint accipere a datiariis dictorum datiorumpresentibus et qui per tempora erunt buletinumipsorum bladorum, frugum et vini secundum formam dicte sententieprecessorum nostrorum. Declarantes et declaramusquod pro bona exequtione et expeditione presentisterminationis et iuxta intentionem et mentemillustrissimi Ducalis Dominii nostri prelibati singulo anno tempore

[f. 147v]incantus imbotatus et datiorum predictorum fiatdeliberatione cum reservatione hominum predictorum deValletrompia prout in dicta sententia per nos confirmataet in presenti nostra latius continetur. Mandantes omnibuset singulis datiariis presentibus et futuris quantumnec audeant neque presumant dictos de Valletrompiaturbare ac molestare contra predictarum sententiarumformam vel vigorem in et sub pena librarum quinqua-ginta parvarum cuilibet contrafacienti aufferendaet Camere nostre applicanda pro dimidia et pro aliadimidia acusatori. Hoc etiam addito quod si temporeincantuum predictorum non fiat reservatio exemptionispredicte, nihilominus ipsi de Valletrompia gaudeantet gaudere debeant exemptione predicta prout in dictissententiis continetur et hec omni meliori modo, jure, via,forma et causa quibus melius de jure possimuset debemus.Lata, lecta et pubblicata fuit supradicta sententia perJoannem Clarium cancellarium prefati magnifici domini capitanei dieprimo mensis decembris 1461 indictione nona presentibus spectabili dominoBrunorio de Gambara, ser Joanne de Rubechis, Pandulfode Pantegulis et Petro de Calino civibus Brixiaetestibus rogatis, notis et vocatis.Ego isdem Joannes Clarius cancellarius ut supra predictisomnibus presens fui et in fidem et robur premissorumme subscripsi signo mei tabellionatus con-sueto apposito.

[f. 148r][1461 dicembre 2. Ducale estesa dietro la detta sentenza dei rettori][I rettori di Brescia narrano l'azione svolta per attuare la lettera ducale delegatizia 23ottobre 1461 per risolvere la vertenza tra daziari e uomini e comuni privilegiati delle valliTrompia, Sabbia, Pedemonte. Riportano la loro sentenza definitiva (2 dicembre 1461) eannotano che gli uomini dei comuni e terre suddette desiderano sia emanata una letteraducale che assicuri i loro privilegi. Allegano a sostegno anche la sentenza di FrancescoFoscari (24 aprile 1430) circa l'esenzione del dazio del traverso e dell’imbotato per le cosenecessarie al proprio uso condotte fra dette Valli.]

1461 2 decembrisIn Christi nomine. Amen. Nos Davit Contareno potestas etAngelus Gradenico capitaneus Brixie pro illustrissimo et eccellentissimo DucaliDominio Venetiarum exequentes et exequtioni mandarevolentes litteras et mandata ducalia nobis inhac parte iniuncta tenoris infrascripti videlicet.

Hic ponitur delegatio serenissimi ducis Pasqualis Malipetrosupradictis rectoribus sub die 23 octobris 1461.

Et audita et intellecta petitione nobis facta per egregiumdoctorem et militem dominum Jacobum de Romano advocatumcomunis et hominum Vallis Sabii et petebant etrequirebant quod postquam per nos declarate etterminate sunt controversie litis et differentieque vertebant inter datiarios bladii et vini deterra ad terram ex una parte, et comunia et hominesVallis et Pedemontis ex aliam, quibus confirmatefuerunt gratie et immunitates et omnes exemptionessibi indulte per nostrum serenissimum Ducale Dominium (nostrum: ripetuto)Venetiarum et mandatum quod incantibus datiorumfiat reservatio concessionum et privileggiorumsuorum, dignaremur in exequtionem eorumdem mandatorumducalium ipsorum hominum Vallis Sabii concessioneset privileggia que concessa sunt cum gratiiset privileggiis Vallistrumpie et Pedemontissupradictorum autem nobis atributa per ducales litterassuprascriptas confirmare et in ipsis incantibus perseverarequia per eorum fidem et merita erga nostrum illustrissimumDucale Dominium merentur in eorum gratiis et privilegiis

[f. 148v]conservari. Allegando ipsis comunibus et hominibus VallisSabii pariter et hominibus Vallis Trompie fuisse concessaper illustrissimum Ducale Dominium Venetiarum & quod conducere possint de extraipsam Vallem et conduci facere bladas et vinum et aliasres necessarias pro usu suo eorum, dumtaxat sinesolutione datii et transversus sicuti litteris ducalibusdatis sub 24 aprilis 1430 dicebat constare quasin autentica forma coram nobis produxit quarum tenortalis est videlicet. “Franciscus Foscari Dei gratia dux Venetiarumnobilibus et sapientibus viris Nicolao Capello potestati,Jacobo de Cha da Pesaro capitanio Brixiae et successoribussuis fidelibus dilectis salutem et dilectionis affectum.Auditis et intellectis litteris omnibus quae nobis scripta tamcirca continentia supplicationis fidelium nostrorumVallis Trumpie et Sabii quam super supplicatione JoannisBazaldi de Val de Magna et sociorum datiariorum, habitaquesuperinde matura consideratione, declaravimus etvolumus quod ipsi nostri fideles predictarum Vallium nondebeant compelli ad solutionem aliquam, condemnationemcontra eos factam occasione datiorum imbotatus et

transversus nec eis ab hoc nulla novitas necmolestia nunc vel in posterum fieri debeat sedsolvere debeant ipsa datia simpliciter proutfaciunt alii subditi. Et quia ipsa datia fueruntsub tali condictione incantata in posterum autem volu-mus quod supradicti homines dictarum Vallium non teneanturnec cogi debeant ad solvendum datia ipsa transversuset imbotatus pro rebus necessariis pro usu eorumdumtaxat conductis intra ipsas dictas Valles pro eis

[f. 149r]vero quas emerent et acciperent pro mercatura velaliter extra ipsas Valles solvere teneant et debeantdatia consueta quemadmodum tenentur solvere ceteri subditinostri et cum hac condictione datia ipsa de ceteroincantari facere debeatis.Datae in nostro Ducali Pallatio die 24 aprilis indictione octava. A tergo:Nobilibus et sapientibus viris Nicolao Capello potestati et Jacoboda Ca de Pesaro capitaneo Brixie et successoribus suis.”Et haudita responsione Michelis de Aliettis civis Brixiaedatiari bladi et vini de terra ad terram agentipro se et sive et nomine Joannis de Marianis et Martinide Garuffis et aliorum sociorum suorum qui respondebantverum esse quod dicitur ipsorum hominum privileggia seusimilia privileggiis Vallis et Pedemontis et conventionetractari in omnibus sicut illi et licet homines VallisSabii minus nocere possint hiis datiis quia longiusdistant et minus habet comune cum reliquis hominibusagri Brixiensis quia habent de eis redditus et inhis quibus indigent et plurimum solent mercaricum hominibus Riperie Salodii et Pedemontis predictibonum erit tamquam ipsis quoque adhibeatur aliqua iuncturaquibus eorum privileggia non extendant nisisi ipsis tantum et non in aliis in fraude datiariorumsupradictorum quapropter recto privileggio sibi indultoper serenissimum Ducale Dominium nec non visis litteris ducalibus predictisdatis sub die 24 aprilis 1430 eorum concessarum deduobus capitulis insertis in terminatione lataper magnificos precessores nostros dominum Laurentium Alincio et dominumPaulum Contareno sub die 17 martii 1444 et

[f. 149 v]habita super his matura et diligenti deliberatione,Christi nomine invocato, sedentese super tribunalesuper quodam bancho posito in camera cubiculariresidentiae nostri capitanei in his scriptis sententiamus,terminamus et declaramus quod consuetudines,litterae ducales, privileggia et concessiones predicte, prefatorumcomunium et hominum Vallis Sabii sibi integreobserventur, et quod ipsi homines et comunia trac-tentur in omnibus et per omnia secundum continentiamprivileggiorum suorum et concessionum et litterarum ducalium et

consuetudines hactenus observatas, quia sic estintentio nostri Ducalis Dominii, cum conditione applicatasin declaratione facta pro hominibus Pedemontisvidelicet. Quod si ipsi venderent aliquid quod non essetexemplum quia venditor teneatur infra tres diesmanifestare datiario venditionem predictam subomnibus illis penis et stricturis contentis in decla-ratione supradicta etiam de his fiat expressa mentioin incantibus proximis faciendis sicut factum fuitpro hominibus Vallis Trumpiae et Pedemontispredictis, et hec omnia omni meliori modo, jure,forma et causa quibus melius de jurepossimus et debemus.Lata, lecta et pubblicata fuit supradicta sententiadie secundo mensis decembris 1461 indictione nona, presentibusspectabili domino camerario domino Brunorio de Gambara etHieronimo de Calzaveliis omnibus rogatis, notiset vocatis.Petrus serenissimi predicti magnifici domini potestatis cancellarius.

[f. 150 r][Sentenza dei rettori a favore dei comuni di Rezato, Gavardo, Nave e Castenedolo][Nella vertenza tra daziari e comuni di Rezato, Gavardo, Nave e Castenedolo in merito allaesenzione da ogni dazio, gabella dell’imbotato: i comuni si dicono esenti e assolvono aognicarico tramite la limitazione annuale; i daziari ammettono l’esistenza dei privilegi marilevano l'abuso di chi vende i beni non tassati ad altri non della Valle, mentre in questo casosi dovrebbe pagare il dazio. I rettori confermano i privilegi anzidetti e comminano la multa dilire cinquanta ai daziari che molestassero questi cittadini i quali in caso di vendita devonosegnalarla senza essere costretti loro a pagare.]1461 2 decembrisIn nomine Dei eterni. Amen. Nos Davit Contarenus potestaset Angelus Gradonicus capitaneus Brixie et districtus pro illustrissimo etexcellentissimo Ducali Dominio Venetiarum exequentes et exequtioniintendentes mandata eiusdem illustrissimi domini nostri perducales litteras suas nobis iniuncta sequentis tenoris

Hic ponitur tenor litterae delegationis serenissimi principis diei25 octobris 1461.

Intellecta differentia que vertebatur inter Pazinum Resolede Rezate intervenientem nomine et vice comunis ethominum squadre Rezati, Gavardi, Navis et Castene-duli parte ex una, et Michaele de Aliottis civemBrixie datiarium bladi et vini de terra ad terramagentem pro se et nomine Joannis de Marinis, MartiniGaruffi et aliorum eius sociorum, petebat namque dictusPasinus per nos pronuntiari et declarari hominespredictos fuisse et esse exemptos ab omnibus datiis,gabellis imbotatus, et oneribus realibus et personalibussolvendo annuatim libras mille ducentas imperialiumcamere nostre, sicut per presens eorum privileggium ipsishominibus per serenissimum ducale dominium nostro indultum sub die

16 mensis augusti 1440 constare asserebat,confirmatum per ducales litteras datas die 16 maii1450 et per sententiam subinde in earum exequtionem,latam per magnificos precessores nostros dominum Petrum Bembopotestatem et Cristoforum Donato capitaneum, sub die 20 junii1450. Et insuper dicebat ipsis hominibus licuisseet licere emere, vendere et tenere ac conducerede terra ad terram intra dictas Valles et vendere

[f. 150v]aliis existentibus in ipsis Vallibus Trumpie et Sabii omniaet quecumque velint sine aliqua solutione dathii, pedagiivel gabelle, sine aliqua pena imponenda eis, intelligendoquod predicti ementes ab eis qui non essent de dictis Vallibuspossint et debeant cogi insolidum ad debiti datiisolutionem; item licuisse ipsis hominibus ire conducereet reconducere quasquam res et bona adpartes Tridenti, Vallisve et Riperie et abipsis reducere in ipsam Vallem sine aliquasolutione dathii, vel gabelle nisi in Riperia,prout per duo capitula sub eisdem verbis conceptain eorum privileggio anticho. Incerta constaredicebant, et petebant a nobis instantissime,homines predictos, in dicta eorum exemptioneconservari. Ex adverso autem dictus Michael, agens ut supra,dicebat verum esse quod homines predicti habentdictam exemptionem inter sese et in Vallibuspredictis Trumpiae et Sabii, prout per dicta duocapitula superius per dictum Pasinum allegataperspici potest, sed quod sepius comittitur frausin locis ipsis pretextu huiusmodi exemptionis,quia vendunt aliis non existentibus de Vallibuset non scientibus de huiusmodi venditione et sicdatiari ipsi solutionem suam non habent, necab ipsis hominibus locorum predictorum, nec abipsis emptoribus, licet alienigenis et quamvisper sententiam, alias per magnificos precessoresnostros dominum Laurentium Mincio potestatem et dominum

[f. 151r]Paulum Contarenum capitaneum, latam sub die 17mensis martii 1444, fuerit terminatum quieo casu quo homines predicti venderent aliisnon existentibus de locis ipsis et ipsi emptoresnon solverent datium ipsius rei venditeque,homines ipsi vendentes possent cogi addebitam datii solutionem non tamen ipsis datiariisest bene provisum, quia non scitur per ipsosdatiarios de huiusmodi venditione et petebata nobis oportune subinde providere, volentesitaque causam ipsam terminare et huic reimodum perscribere sequentes formam dictorum

mandatorum ducalium. Visis prius capitulis concessiset concessionibus per dictum Pasinum agentemut supra coram nobis presentatis, et maxime visopreallegato ducali privileggio dato sub die 16mensis augusti 1440, visis antedictis litteris ducalibusdiei 6 junii 1450 super facto observatis consuetudi-nem et privileggiorum antedictorum comunium et superdicta sententia lata per magnificos dominos Petrum Bemboet Christoforum Donato precessores nostros, visaquesententia prefatorum magnificorum dominorum Laurentii Minii et PauliContareno etiam precessorum nostrorum per dictumMichaelem ut supra allegata in qua fit mentio deduobus capitulis antedictis et ipsorum omnium tenorediligenter examinato, ac visis omnibus videndis

[f. 151v]et mature consideratis, Christi nomine invocato a quoquaecumqua recta procedunt iudicia, sedente super quodambanco posito in camera pretoria Cittadelle Brixieresidentiae nostri capitanei, quem locum pro nostro congruoet idoneo tribunali ad hunc actum ellegimus, tenorepresentium dicimus, declaramus et sententiamus in huncmodum videlicet. Quia per hanc nostram diffinitivam sententiam,pronuntiamus et declaramus quod privileggiaconcessiones, capituala et gratie ipsis hominibus squadre deRexate, Navis, Gavardi et Casteneduli per serenissimumDucale Dominium indulte et indulta usque in diem presentemipsis hominibus prout jacent ad literam inviolabiliterobserventur et observari debeant, mandantes omnibuset singulis datiariis, presentibus et futuris, quantumhomines predictos molestari non audeant, necpresumant contra privileggiorum ipsorum etconcessionum continentiam, sub pena librarum quinquagintaparvarum, applicanda Camere pro dimidia etpro alia dimidia acusatori. Confirmantes insuperconfirmamus sententiam predictam latam per magnificosolim precessores nostros dominum Laurentium Mincio etdominum Paulum Contareno sub die 17 martii 1444. Hoctamen addito quod si homines predicti venderintalicui persone non existenti de locis predictis, quod eocasu ipse venditor teneatur denuntiare etmanifestare datiario ad quem spectabit datium

[f. 152r]dicte rei vendite infra tres dies sub pena inpactis dictorum datiariorum contenta, pro qua mani-festatione nihil solvere teneantur datiariopredicto. Mandantes pro bona exequtione huiusnostre terminationis dathia predicta incantaridebere cum conditionibus predictis. In quorum fidempresentes scribi iussimus et sigilli Sancti Marci im-pressione muniri.

Lata fuit sententia et declaratione supradicta per prefatosmagnificos dominos rectores Brixie in loco supradicto et de ipsorummandato lecta et publicata per me cancellarium in formamdie secundo mensis decembris 1461, indictione nona, presentibusspectabilibus viris domino Michaele Aimo honorando camerariobrixiense et domino Brunorio de Gambara, nec nonegregio cive Brixie ser Hieronimo de Calzaveliistestibus notis rogatis et aliis.Petrus Serinus cancellarius.

[Ducale che ordina l’osservanza dei privilegi per la Valtrompia][Il doge Pasquale Maripietro lamenta l’insistenza dei daziari nel contrastare i privilegi piùvolte confermati alle Valli e aderendo alla loro richiesta chiede che si registri la suaapprovazione dei privilegi a garanzia di ogni innovazione o molestia future.]1462 14 aprilisPasqualis Maripetro Dei gratia Dux Venetiarum. Nobilibuset sapientibus viris David Contareno de suomandato potestati et Angelo Gradenico capitaneo Brixiaesalutem et dilectionis affectum. Propter fidem etmerita subditorum fidelium nostrorum Vallistrumpie certaprivileggia et concessiones fecimus quemultoties interpretate fuerunt per datiariosistius civitatis et alias sepissime interrumpuntur

[f. 152v]et quamquam litteris nostris superioribus temporibusvobis scriptis satis clare et aperte deliberavimusprivileggia predicta sibi observari, rectoresque nuncprecessores nostri non semel sed pluries sententiassuas tulerunt in favorem ipsarum Vallistrumpie, novissimeautem ad requisitionem ipsorum datiariorum fideliumpredictorum vobis scripsimus ut intellectis privileggiiset concessionibus, ac litteris nostris, sententiis et declara-tionibus precessorum vestrorum in favorem dictorum de Valletrumpiaemanatis, ac etiam incantibus et pactis datiariorumac juribus et allegationibus partium determinareet sententiare debeatis ut iustum et conveniens vobisvidetur. Et sicut nuper informati sumus sententiamprotulistis in favorem dictorum de Valletrumpia et confirmastissententias et declarationes precessorum vestrorum et daciaanni presentis et maiorem expressionem deliberarifecistis cum condictione quod ipsi de Valletrumpia essentexempti, sicut in privileggiis suis cavetur et quamvissint in pleno jure, habeantque privileggia, litteras etconcessiones nostras, ac sententias et terminationesnostras et precessorum vestrorum in eorum favorem. Attamensupliciter et devote suplicari fecerunt per Gerardumq. Mafei Franzini oratorem suum quod ita edicere etmandare velimus vobis et successoribus vestrisquod si de cetero predictos datiarios aut alios aliquidinnovaretur aut contra privileggia et concessiones

[f. 153r]suas fient, non audiant, sed bene inviolabiliterpremissa observentur ut fuit et est intentionostra. Nos qui terminamus in hac causa sepissimescripsisse et vobis et successoribus vestris scripsisseut privileggia nostra servantes deliberavimuspresentibus litteris nostris vobis scribere et efficaciteret expresse mandare ut privileggia et concessionesnostras supradictas, et sententias precessorum nostrorum, ac sententiamper nos novissime factam servetis et inviolabiliterobservare et adimplere faciatis, itaque causam nonhabeant amplius litigare cum suo interesse etjactura non displacentissime audemus fidelibusnostris pedictis novitatem aut molestiam inferri.Has autem nostras litteras in actis regiminis vestriad futurorum memoriam registrari faciatis etregistratas eisdem restituite.Datae in nostro ducali palatio die 14 mensis aprilis indictionedecima 1462.

[Il doge conferma i privilegi di Rezzato, Pedemonte, e quadre di Gavardo e Nave][Avendo Pasino di Rezzato chiesto al Doge la conferma dei privilegi di Rezzato, Pedemonte, equadre di Gavardo e Nave, dopo aver esaminato la documentazione il Doge conferma iprivilegi e comanda ai rettori di Brescia che li facciano osservare.]1462 aprilisRectoribus BrixiaeFidelissimus noster Pasinus de Rezate ad presentiam nostramaccedens exposuit his decursis diebus per nobilem virumDavid Contarenum et vos capitaneum in exequtionem litterarumnostrarum cum nostro collegio scriptarum, secure comunia Rezati,Pedemontis, Gavardi et squadre, et squadre Naviumesse exemptas ab omnibus et quibsucumque datiis imbotatusac allodiamenti equorum sicut in dictis sententiis continetur.

[f. 153v]Seriosius suplicans et humiliter implorans ut sententiasipsas de mandato nostro has confirmare et aprobarevelimus. Nos licet intelligamus dicta comunia ob fidemsuam non modicum mereri, attamen deliberavimussententias ipsas videre et audire et ipsis auditiscumque petita justissima sint, determinavimusper presentes nostras sententias et terminationesnostras confirmare et approbare et sic tenorepresentium confirmamus et aprobamus volenteset vobis mandantes ut dictas sententias in exequtionelitterarum et privilegiorum nostrorum factas observetis etfaciatis inviolabiliter observari facienteshas nostras ad futurorum memoriam registrariet registratas presentanti restitui.Datae in nostro ducali palatio die *** mensis aprilis 1562*.*[Data diversa di 100 anni!]

[Ingiunzione dei rettori di Brescia][I rettori di Brescia ingiungono al daziario di restituire i cavalli e le biade seqestrati e chenon abbiano più a molestare Girardo Franzini, in base anche alla recente lettera ducale del14 aprile 1462.]1462 25 septembrisDavid Contareno potestas et Ludovicus Bembus capitaneusBrixiae vobis Quarantino datiario transversusbladorum, harum tenore mandantes quatenus, visis presentibus,restituere debeatis Joannino Morendinis de Gandinoequos quinque onustos bladii quos vestri officialesde terra ad terram acceperunt et non molestetisnec molestare debeatis Girardum Franzini de Gandinoqui extitit fideiussor pro eo ex causa predictaquem liberamus et absolvimus vigore et inexequtionem privileggiorum et concessionum Vallis predicte etmaxime sententie late per nos potestatem una cum

[f. 154r]magnifico domino capitanio olim domino Angelo Gradenico tunc colleganostro que fuit per serenissimum Ducale Dominium nostrum confirmataprout constat suis litteris ducalibus datis die 14aprilis nuper preteriti in et sub pena librarumvigintiquinque planet vobis inhobedientibus aufferenda etducali camerae applicanda. In quorum fidem presentes scribijussimus et solito sigillo Sancti Marci comuniri.Date Brixie die 25 septembris 1462.Petrus Bracus cancellarius predicti magnifici domini capitanei mandato subscrispsiPetrus Gerenus predicti magnifici domini potestatis cancellarius mandato subscripsi

[Processo ai daziari per soprusi contro vari di Rezzato, Gavardo e Pedemonte, Ghedi,Montichiari][I rappresentanti dei comuni di Rezzato, Gavardo e Pedemonte, Ghedi, Montichiari chegodono degli stessi privilegi della Valtrompia e Sabbia, denunciano il daziario BartolomeoMarino per molestie e numerosi provvedimenti contro persone dei loro comuni chetrasferivano beni esenti a proprio uso nelle località che varie sentenze e documentidefiniscono privilegiate. Il daziario riconosce tali privilegi, ma accusa quelle persone dicommerciare tali beni anziché tenerli per proprio uso. Il capitano di Brescia, sentite leragioni e viste le documentazioni e recenti sentenze, conferma i privilegi relativi al traversodi biade e vino per uso famigliare e condanna il daziario Bartolomeo Marini a rilasciare eliberare beni e persone, cassare le multe e desistere da simili cause.]1469 9 decembrisIn Christi nomine. Amen. Anno ab eiusdem nativitate millesimoquadragesimo sexagesimo nono, indictione secunda, die sabativero mensis decembris in civitate Brixie, in palatio magnifici dominicapitanei super salam consuete audientie, presentibus magnificis dominis virisdomino Antonio de Martinengo milite, domino Mafeo de Gambara,et domino Octaviano de Martinengo milite, et egregiis serFrancisco Feroldo et Laurentio de Brusatis civibus Brixiensibus,testibus habitis et aliis coram magnifico et generoso viro dominoMarco Barbadico dignissimo capitaneo Brixiensi et sui Districtus,pro illustrissimo Ducali Dominio nostro Venetiarum & sedente pro tribunaliin eius palatio et loco supradicto constitutis in juditio. Partibus

visis ser Daniele de Tabarinis de Monteclaro, ser Gedino deRezate sindico et sindicario nomine comunis et hominumac squadre Rezati et Gavardi et totius Pedemontis,et Bertolameo de Facchis sindico et sindicario nominecomunis et hominum de Gaido et intervenientenomine etiam totius squadre sue ex una parte;et ser Bertolameo Marino datiario Brixie bladorum seu

[f. 154v]transversus de terra ad terram anni presentis ex aliaparte. Prefati sindici et quilibet pro suo comune et squa-dre et hominibus de locis antedictis fecerunt grava-mentum contra et adversus ipsum Bartolomeumdatiarium, exponentes quod eorum ipsa comunia et squadreantedicte et totum Pedemonte seu homines in eishabitantibus habeant conforma privileggia ad instaret condictione hominum Vallistrumpie et Sabii per quesibi conceditur quod possint conducere blada etvinum de quocumque loco et territorio Brixie pro suo usudumtaxat sine aliqua solutione datii imbotatuset transversus. Antedictus Bartolomeus datiariusseu eius officiales contra formam dictorum privileggiorummolestaverunt, interdixerunt et intromiserunt autacusaverunt multas personas de dictis habitatoribus indictis locis et Pedemonte, squadre Rezati etGavardi, Montisclari et Gaidi cum sua squadra easin quantitates de eorum bestiis et bladiis que conduce-bant de diversis locis Brixiani ad loca et domiciliasuarum habitationum pro suo usu et familiarum suarum.Inter quos fuit Bertolameus de Pirle de squadraGavardi qui veniens cum una sua equa oneratabladii pro usu suo de Carpenedulo et iret Nebu-lariam fuit per dictos officiales detentus pro dictodatio et oportuit satis dare de juditio sesti etjudicatum solvendo ipsi datiario si voluit recuperaresuam equam et blada de manibus dicti datiarii.Item Bertolameus Turinus de Villa Nova qui est

[f. 155 r]de Pedemonte veniens cum duabus bestiis cavalinisoneratis sarcinis duabus milii pro usu suo d’-Asula Gavardum fuit detentus Bertolameus etinterdictus cum dictis bestiis et milio per modum quod similitersatisdedit dicto datiario ut supra. Item Io(a)ninus Figni masse-rius et habitator in Monteclaro veniens de Bagniolo cumcerto blado ad Montemclarum pro usu suo fuit accusatuspro dicto blado per officiales antedictos ad offitium datiorumBrixie. Item et alii de dictis locis quamplures fueruntet sunt molestati similiter ac molestantur quotidiea dictis datiariis et officialibus indebite et iniuxte etcontra formam dictorum exemptionum et privileggiorumsuorum in maximam suam sinistram et preiuditium

et contra omnem observatam consuetudinem in tali causaquia semper ipsi homines de Valletrompia ad quorumcondictiones et formam sunt privileggiati ipsi dePedementonte, de Monteclaro et Gaido cum sue squadreconvenerunt de quocumque loco ut supra portare bladaet vinum ad loca sua pro usu suo tantum. Et ideoipsi sindici nominibus antedictis a predicto domino capitaneo peripsum pronuntiari et declarari debere ex offitio suoquia implorant predictas squadras Gavardi (et: canc.) Rezatiet Pedemontis nec non et ipsa comunia et homines deMonteclaro et Gaido et sue squadre et omnes in eishabitantes respectu suorum privileggiorum antedictorum quaeinter se habent conformia et ad instar et condictionumde Valletrumpia et Sabii nullatenus teneri aut obligatosesse ad aliquod datium aut buletam transversus

[f. 155v]aut imbotatus nec ad aliquam solutionem datii predictiaut bulette pro bladiis et vino et quocumque loco Brixiensisterritorii conductis et conducendis in futurorum pro usu suotam ad loca et domicilia sua secundum formam dictorumsuorum privileggiorum sint. Item dictum Bartolomeum Marinumet officiales suos antedictos condemnari et compellidebere ad liberationem dictorum fideiussorum et ad desistendumet se removendum a dictis acusis institutis contra antedictosmolestatos pro dictis bladis conductis ut supra et quodamplius non desturbent dictos privilegiatos aliquomodo pro vectura dictorum bladorum respectu datiiantedicti tamquam liberos et exemptos ab ipso datio.Et ad substentationem dictorum privilegiorum et juriumsuorum dicti sindici presentaverunt quasdamterminationes in simili causa latas in favoremVallistrumpie et aliorum privilegiatorum et in premississibi jus et justitiam ministrari debere. Ex alteravero parte dictus Bartolomeus Marini datiariusrespondendo dixit quod ipsi homines quadrarumet comunitatum supradictarum licet sint privilegiati ob-stantur privileggiis suis predictis in fraudemdaciariorum et quod simulant ferre blada et vinumde alienis locis ad sua loca pro usu suo ettamen sub illo colore et pretextu privileggiorumconducunt et mercantur de dictis bladis et vinoin damnum et fraudem dictorum datiariorum. Tandemmultis hinc inde dictis et allegatis magnificus dominus capitaneusantedictus, auditis predictis, visis privileggiis

[f. 156r]ipsorum de Pedemonte, Gavardi et Rezati, comuniumet hominum de Monteclaro et Gaido cum squadra,conformantibus se ad invicem cum illis deValletrumpia et Sabii per quem absolvuntur a similibusdatiis, visis dictis terminationibus super simili

causa, una facta per magnificos dominum Andream Leono potestatemet dominum Stefanum Trivisano capitaneum Brixiae superobservatione dictorum privileggiorum, altera per magnificummilitem et doctorem dominum Vitalem Lando capitaneo Brixie supersimili etiam materia et controversia, et omnibusmature consideratis quod ab utroque parte dicta etalligata et producta fuerunt; presentibus dictispartibus et dictis sindicis nominibus quibus supraet dicto ser Bartolameo Marini datiario coram seconstitutis, cognito quod ipsi satisdantes et acusatierant et dictis locis privilegiatis et conducebantdicta blada ad usum suum, determinavit,declaravit atque pronuntiavit, dictas quadrasGavardi et Rezati et ipsum Pedemonte etomnes ibi habitatores nec non et antedicta comuniaet homines de Monteclaro et Gaido et squadraet omnes habitantes, aliqualiter non esseobligata aliquam solutionem datii aut buletetransversus aut imbotatus pro bladiis et vinoquod per eos de quocumque loco territorii Brixiensis condu-cuntur ad sua loca pro usu suo et familiarum

[f. 156v]suarum, dumtaxat et aliter non nec ad dictam solutionemdatii posse ac debere cogi pro dictis bladis etvino per datiarios Brixie. Item condemnavit ipsumBartolomeum Marini datiarium ad relaxationem etliberandum et cassandum dictas satisdationes sumptaset datas a dictis satisdatoribus pro bladiis conductis ut supraet ad desistendum ab omnibus et singulis acusisque cum essent institute aut instituere vellet contraaliquem de dictis quadris et comunibus occasionepredicta et hec omni meliori modo, via, forma etcausa.Ego Blasius Bonasii de Vasentibus civis Visin-tinus publica et imperiali auctoritate notarius acet offitialis ad cancellariam magnifici domini capitanei predictiomnibus et singulis dictis his agerentur presens fuiet predicta omnia et singula supradicta licet alienamanu scripta propter meas occupationes officiipublicavi et in hanc presentem formam redigi etme subscripsi in fidem et testimonium omniumet singulorum premissis cum consueto tabelionatusmei signo et nomine.

[f. 157r][Sentenza in favore della quadra di Gussago][Vari rappresentanti del comune e quadra di Gussago accusano il daziario Quarantini che,agendo contro i privilegi della quadra di Gussago, ha sequestrato a Giacomo di Ome unasalma di frumento e il giumento che la trasportava. Il daziario afferma che Giacomo nonrisiede nella quadra e non ha chiesto il bollettino per trasportare il grano. La sentenza

conferma i privilegi della quadra e ordina al daziario di non importunare; il bollettino puòessere chiesto al daziario o fare avviso ai consoli del luogo di partenza.]1470 29 maiiIn Christi nomine. Amen. Anno nativitate Eiusdem millesimo quadringentesimoseptuagesino, indictione tertia, die vigesimo nono mensis maiimagnifici et excellentissimi dominus Ludovicus Bembus hodiernus potestaset dominus Dominicus Maurus miles hodiernus capitaneus Brixiepro illustrissimo et excellentissimo Ducali Dominio Venetiarum etc. Auditogravamine coram magnificis suis factis per Jacobum dePilattis de Homis squadre Gussagi nomine suo tamenet Laurentii de Roscis de Gussago, Facchinum Beterede Saiano, et Petrum de Imbertis de Rotingo,intervenientes nomine et pro interesse comuniumet hominum dicte squadre Gussagi conquerenteset se gravantes quod die vigesimoquinto presentis mensisdum ipse Jacobus accepisset unam salmam formentiin loco de Colurno Brixiensis territorii et conduceretad terram de Homis super una eius equapro usu suo, officiales Quarantini incantatorisdatii bladorum de terra ad terram, invento ipsoJacobo super strata Urceorum prope hospitiumde Roncadellis, sibi acceperunt dictam equamcum dicta psalma furmenti dicentes ipsam cecidissein commissum eo quod non habeat buletam licetindebite et iniuncte quia vigore privilegiorum,indultorum hominibus dicte squadre Gussagi perprelibatum ducale dominium nostrum, ipsi hominesconducere possint ex quibuscumque locis ad terraset loca dicte squadre Gussagi quascumque bladorum etaliorum victualium quantitates pro usu suo

[f. 157v]necessario sine aliqua buleta et datii solutione quem-admodum facere et gaudere possunt homines Vallistrumpieet Sabii ad quarum conditionem ipsi homines squadre Gussagipredicta eorum privileggia et exemptiones positi sunt,petentesque per prefatos magnificos dominos rectores sibi oportuneprovidere in restitui faciendo dicto Jacobo dictam eiusequam cum dicta spsalma furmenti libere et sinealiqua datii solutione. Et mandato dicto Quarantinone de cetero molestet dictos homines dicte squadreaut aliquem eorum conducentes blada et aliavictualia pro usu suo ad loca dicte squadre vigoreet in exequtione dictorum privileggiorum dicte squadre.Et audito ex adverso dicto Quarantino dicente dictumJacobum non esse de dicta squadra Gussagi sedhabitare in dicta terra de Colurno et quod ipse Jacobusconducebat dictam bladam in dictam squadram Gussagicausa illud vendendi et propterea ipsum cecidisse incomissum vigore incantus et pactorum dicti sui datii etquod etiam appareret ipsum Jacobum stare et habitarein dicta squadra Gussagi, adhuc ipsum contrafecisse

et in comissum cecidisse quia dictus Jacobus non denon-tiavit datiario sive officiali ipsius Quarantiniqualiter dictam spsalmam furmenti conducere volebatad dictam terram de Homis pro usu suo, nec accepitbuletinum quemadmodum tenebatur et debet et quem-admodum etiam faciunt et facere tenentur et debenthomines Vallistrumpie et Sabii. Et viso privileggio dictorum

[f. 158r]hominum dicte squadre Gusiagi, visisque pactis dathiipredicti, et habita summatim informatione quod dictus Jacobushabitat in dicta terra de Homis dicte squadre Gussagi,et visis et auditis audiendis, et matura inter eosdeliberatione pro habita, sedentes sub lodia queest ab altero capite Plateae magne Brixie propefoveam Cittadelle, quem locum pro idoneo eligerunt adhanc sententiama proferendam, Christi nomine invocato, ter-minaverunt et declaraverunt ac terminando et decla-rando mandaverunt dicto Quarantino ibidem presenti quatenusdicto Jacobo libere et sine aliqua datii solutione restitueresive restitui facere debeant dictam equam cum dictaspsalma furmenti. Mandantes insuper eidem Quarantinoquatenus de cetero dicto Jacobo nec aliquibus aliis ex hominibusipsius squadre Gussagi conducentibus ab aliquo loco territoriiBrixiensis ad dictam squadram Gussagi aliquam bladiiquantitatem pro usu suo, nullum impedimentum autmolestiam inferant nec inferri faciant occasione dicti datii.Ita tamen quod si dicti homines dicte squadre Gussagi conducerevolentes aliquam bladi quantitatem pro usu suo addictam squadram teneantur et debeant ac obligatisint accipere buletinum ab officiali dicti datii in ipsoloco unde levantur dictum bladum qui officiales dictumbuletinum facere teneantur sine aliqua solutionesibi facienda et si forte non reperirent ipsumofficialem aut repertus nollet facere dictum buletinumsaltem teneantur manifestare dictum bladum quodconducent ut supra consuli illius loci aut duobusex hominibus ipsius loci casu quo non reperirentconsulem quod si facere neglexerint intelliganturcontrafecisse pactis dicti datii et in comissum

[f. 158v]cecidere et hoc in presentia dicti Jacobu nec non supradictorumLaurentii de Rosis de Gussago, Facchini Bettere deSaiano et Petro de Impertis de Rotingo, interve-nientibus nomine comunium et hominum dicte squadreut supra acceptantium; et in presentia etiam dicti Quarantinidatiarii consentientis cum condicionibus supradictis.Presentibus egregio Joanne Antonio de Prandonibus etMichaele de Cotalibus testibus &.Ego Petrus Bracus q. domini Jacobi civis Veronensis publicaimperiali auctoritate notarius et in presentiarum prefati magnifici domini

potestatis cancellarius, predictis interfui ac rogatus et jussupredictorum magnificorum dominorum rectorum ad laudem sapientis scripsi.

[Sentenza del provvisore e capitano Candiano Bollani in favore dei Valleriani][I rappresdentanti di Valle Trompia e Sabbia si lamentano perché, non ostante innumerevoliconferme dei privilegi, lettere e sentenze, gli ufficilai del dazio hanno confiscato sette salmedi frumento con gli animali che le portavano, hanno percosso i conduttori contro ogni equità,con grave danno e pregiudizio dei loro diritti. Chiedono pertanto al provvisore e capitano diBrescia di essere assolti e liberati e provvedere perché non abbiano a subire più alcunamolestia. I daziari a loro volta sostengono che quelli di Valtrompia e Valle Sabbia sono esentisolo nelle loro valli proponendo una propria interpretazione di diversi documenti. Ilprovvisore e capitano Candiano Bollani sentenziò in favore dei Valleriani non ritenendo dipoter apportare alcuna variazione ai lori privilegi e diritti emergenti dalla documentazione.]1471 10 juliiIn Christi nomine. Amen. Comparent coram magnifico et illustrissimo dominoCandiano Bolano provisore dignissimo ac capitaneo Brixiepro illustrissimo et excellentissimo Ducali Dominio Venetiarum Filippo deBaruccio q. ser Bonfadini, Marco Perotti de Saretio,Duminico de Feraliis et pluribus aliis hominibusVallistrumpie et magnifico domino Jacobo q. Petri de Preseliis VallisSabii intervenientibus pro se et nomine ac iureuniversitatum suarum Vallistrumpie et Sabii agravanteset conquerentes quia non obstante quod ipsi homineset comunia dictorum Vallium, iam pluribus annisdecursis ac in presentiarum, fuerint et sint, virtutesuorum privileggiorum et concessionum suarum perillustrissimum ducale dominium Venetiarum indultorum seu indultarum,et plurimarum sententiarum seu terminationumsuperinde per hinc magnificos dominos rectores Brixiaelatarum, et superinde per prefatum dominum nostrumconfirmatarum, immunes, liberi et exempti possessioniconducere seu facere intra et ad

[f. 159r]dictas Valles quamcumque quantitatem bladii et viniet aliarum frugum undequaque, tam de Districtu Brixiensi,quam de extra, et tam de posessionibus quas ipsihomines habent ac laborant extra ipsas Vallesquomodocumque aut uniuscuiusque speciei sintet esse reperiantur, pro usu suo tantum, sine aliquasolutione datii transversus de terra ad terram,maxime virtute concessionis eis facte per prefatumillustre ducale dominium Venetiarum, de quo patet litteris ducalibusdatis Venetiis die 24 aprilis 1430, et sententiaelate per magnificos dominum Andream Leonum potestatem et dominumStephanum Trivisano capitaneum Brixie sub quintomensis septembris 1460, tamquam de legato super-inde et prefato illustrissimo Ducali Dominio nostro, ut patetducalibus litteris emanatis sub die 22 mensismartii 1460, que quidem sententia per prefatumillustre Ducale Dominium nostrum confirmata et aprobata fuit,ut constat aliis litteris ducalibus datis Venetiis

die 7 mensis maii 1461, nec non etiam alteriussententie subinde per magnificos dominos David Contareno etAngelum Gradenico rectores Brixie late subdie primo decembris 1461, tamquam etiam delegatusa prefato illustrissimo Ducali Dominio Venetiarum ut patet de delega-tionibus litteris ducalibus datis 23 mensis octobris 1461.Quam sententiam similiter per prefatum illustrissimum DucaleDominium nostrum Venetiarum confirmatum dicebat litteris duca-libus datis sub die 14aprilis 1462, ac etiam alteriussententie in fraudem Vallis Sabii, late per prefatos magnificosdominos David Contareno et Angelum Gradenico delegatumut supra sub die 2 mensis decembris 1461 et confirmate

[f. 159v]per prelibatum Ducale Dominium sub die 20 decembris1562. Officiales tamen et Silvestri Valotti et Mafei deMalvetiis datiariorum datii transversus de terraad terram per vim acceperunt psalmas septem furmenticum bestiis suis, percutiendo ac verberibus afficiendoportatores seu conductores dicti furmenti, contra omnem equitatemnon obstante quod haberent boletinum dicti bladii quefuerunt eisdem accepta ut supra cum rebus suis; minimehabere potuerunt sine fideiussione superinde peripsos prestita in grave damnum et preiudicium ipsarumVallium et jurium et exemptionum suarum et conductorumdictarum bladarum et familiarum suarum, pertinentibus dictamfideiussionem. A predicto domino provisore et capitaneo absolvi etliberari debere et subinde ita provideri quod nullatenusipsi homines et comunia Vallistrumpie et Sabii inquietentur seumolestentur in dicta sua exemptione sicuti demandatumest supradictis ducalibus litteris emanatis ut supra. Ex adversoautem, auditis dictis datiariis videlicet ser Silvestro et Mafeocum suo procuratore, dicentibus et allegantibus dictosde Valletrompia et Valle Sabii non fuisse nec esse exemptoscontra Valles suas ac dictis datiis imbotatus et trans-versus imo teneri et obligatos essse ad dicta datia per-solvenda tam virtute privileggiorum suorum, quam virtutealiquarum sententiarum superinde latarum et pactorum camereducalis et maxime privilegi anni 1427, item privilegiisanni 1440 et anni 1453, item alterius sententie de anno1440 late per magnificos dominos Christoforum Donato et JoannemBarbaro militem, tunc rectores Brixie, sub die 19 novem-bris et alterius sententie late per magnificos dominos GerardumDandolo et Christoforum Donato tunc rectores Brixiede anno 1449, nec non virtute certarum litterarum ducalium

[f. 160r]unius date sub die 6 martii 1469 et aliam sub die29 aprilis 1471 per quas omnes declaratur quoddicti de Valletrompia et Valle Sabii solum sint exemptiin suis Vallibus et non extra, ab ipsis datiis imbota-tus et transversus et per consequens dicebant se

licite accepisse dictam quantitatem bladii cumdictis bestiis et idem dictam fideiussionem non debereliberari, sed cogi et compelli debere ad sibi exhibendamdictam quantitatem bladii et bestias predictas cumceciderint in comissum, causis et rationibus superiusallegatis. Et ita per prefatum dominum provisorem et capitaneum,fieri et declarari petebant, in presentia supradictorum hominumVallistrumpie et Sabii nomine dictarum suarum Vallium, interve-nientem, replicantem; et dicentium ita fieri deberesicuti et prout superius per ipsos homines petitumest non obstantibus aliquibus in contrarium peripsos datiarios dictis et allegatis, cum revera nonobstant nec obstare possint predicte sue allegationi,maxime cum ipsi de dictis Vallibus Trumpie et Sabii,virtute dictarum suarum concessionum sint exempti adatiis predictis, tam extra dictas Valles, quam inipsis Vallibus ut ex inspectione dictarum litterarum anni1430, dictarumque sententiarum magnificorum dominorum Andreae Leono etStefani Trivisano, David Contareno et AngeliGradonico tunc rectoribus Brixie plenissime apareredicebant et per prefatum illustrissimum Ducale Dominium ut supra diciturconfirmatarum. Et casu quo aparet de aliquibus sententiisin contrarium factis per prefactos magnificos dominos rectores

[f. 160v]Brixie et per dictos datiarios allegatis eo casu ipsasdicebant predicti Valeriani non esse attendendas tamquamfactas contra expressas eorum concessiones atteso etiam quodper prefatos magnificos dominum Franciscum Bono et Nicolaum de Canalifuerit in contrarium terminatum et in favorem ipsorumValerianorum sub die 17 augusti 1458, et successivecum perinumerabiles pene alios rectores Brixie itaterminatum esse dicebant presertim per magnificum dominumVictalem Lando tunc capitaneum Brixie sub die 16 augusti1467. Quas omnes terminationes et concessioneseisdem factis in eorum favorem prefatum illustre Ducale Dominium Venetiarumconfirmavit et approbavit ipsos exemptes fuisseet esse a datiis predictis, non tantum per terminationesdominorum rectorum predictorum, quantum etiam per concessionespredicti illustrissimi Ducalis Dominii Venetiarum et ideo stantibus predictisomnibus et singulis et per dictos Valerianos allegatis.Petebant, sic suadente justitia et litere ac observataconsuetudine ab eodem tempore citra, predictas concessioneset terminationes eorum favorem factas exequiet exequtioni mandari debere. Tandem predictus magnificuset illustris dominus Candianus Bolanus provisor et capitaneus antedictus,sedens super quodam banco in camera fiscali quampro suo congruo et idoneo tribunali elegit, auditisdictis partibus cum eorum advocatis et procuratoribus,et suis omnibus et singulis privileggiis, literis ducalibus,libris, sententiis, terminationibus et pactis et presertimCamere ducalis et aliis scripturis quibuscumque hinc

inde per utramque partem deductis et allegatis

[f. 161r]et quibuscumque aliis quod dicte partes dicere, producere etallegare voluerunt, ipsisque omnibus et singulisdiligenter inspectis, et matura deliberatione pensatis,Christi nomine invocato a quo cuncta recta proce-dunt, justitia terminavit et terminando decla-ravit sibi non licere quicquam facere contraconcessiones et terminationes dictorum comunium ethominum Vallistrumpie et Sabii, sed ipsa fuisse etesse exequendas et exequtioni. Interea et proindefideiussiones superius prestitas absolvit et liberavit,ac absolutas et liberatas dixit et pronuntiavitomni meliori modo, jure, via, forma et causa, quibusmelius scivit ac de jure pouit et debuit etita dictum, terminatum et sententiatum per prefatummagnificum dominum provisorem et capitaneum sedentem ut supra anno Dominimillesimo quadragesimo septuagesimo primo, die decimamensis julii, indictione quarta. Presentibus dictis Valerianis inter-venientibus nomine dictarum suarum Vallium, laudantibus etacceptantibus et dictis Silvestro et Mafeo datiariisnon consentientibus et se viva voce appellantibus,nec non presentibus egregiis viris ser Paulo de Gussagoet Marco Zenone de Pezzoribus et aliis pluribus.

[Sentenza del provvisore e capitano Candiano Bollani in favore di Gussago][I daziari del traverso molestano continuamente la gente di Gussago, sottoponendola a spesee fatiche per usufruire di questo loro privilegio acquisito col sangue per la fedeltà allo Statodi Venezia. Alcuni per paura o desiderio di quiete pagano, ma i sindaci Stefano e PietroImberti ricorrono perché questo privilegio sia definitivamente riconosciutoe vi faccianoriferimento i daziari. Questi a loro volta non mettono in dubbio i privilegi, ma sostengono chele due persone fermate (Stefano e Matteo) commerciano a Iseo i beni conseguiti senza dazio,mentre i due inquisiti giurano che tali beni erano a solo uso di famiglia e dei loro animali.Esaminata ogni cosa il giudice sentenzia che Stefano ha agito legittimamente e comanda direstituirgli ogni cosa.]

1471 7 novembrisComparens coram magnifico et generoso domino Candiano Bolano dignissimocapitaneo civitatis et districtus Brixie, Stefanus de Griottisde Gussago ibidem habitatore, cum querela exposuitintuitu pietatis et justitie eidem quadre sue deGussago provideri, quod per datiarios bladorum de

[f. 161v]terra ad terram civitatis Brixie qui non desistunt ipsumStefanum cum quibuscumque quadre predicte vexare expensiset laboribus ac efficere ad solutionem datiitransversus; de cetero molestantur nec eorum pri-vileggia concessa et terminationes sue infrin-gantur imo permittantur ipsis eorum privilegiis propriosanguine acquisitis pro fide et devotione sua erga

Statum illustrissimi Ducalis Dominii nostri Venetiarum gaudere et per-frui sicut eius intentionem; nam ipsi datiarii accidipreter omnem justitiam. Ita dictos defaticare conanturet interdum homines vel conducentes in dictamquadram aliquam bladorum quantitatem pro suo usupotius acquiescunt et contentatur aliquid exbur-sare quam ad magnificum capitaneum accedere. Et proinde non inten-dentes ipse Stefanus pro interesse suo ac Petrusde Imbertis tamquam sindicus dicte quadre de Gussagohoc pati et tolerare dixerunt et predicto magnifico dominocapitaneo narraverunt quod dum his diebus dictus Stefaninusemisset in terra de Flero pro usu suo et suefamilie somas duas fabarum et illas conduxissetGussagum ubi indiget dictis fabiis et aliis bladiispropter locorum sterilitatem, cum fuit ad hospitiumde Roncadellis ecce officiales Silvestri Veloci etMafei Malvetii, datiariorum dicti datii transversus,dictam fabam seu somas fabarum acceperuntallegantes ipsum Stefanum in comissum cecidissequia datium non solverat nec constiterat dealiqua solutione ipsius datii ex quo dicti Stefaninus

[f. 162r]et Petrus supradictus interveniens nomine supradicto dicebant nonteneri nec hoc contra eos tentari posse virtutesuorum privileggiorum, concessionum et terminationummaxime volentes pro eorum usu, dicentes essead instar et ad conditionem illorum de Valletrumpiaet Sabii ut ex inspectione suorum privileggiorum claredignoscitur, nec contra eos tali quod observatum et proindede remedio oportuno sibi petierunt subveniri attamenetiam in huiusmodi causa terminatum et declaratumfuisse sub die 29 mensis maii 1470 et ita declarariet ipsos adversarios admiserunt quod de cetero cum futurisdatiariis pareant sententiis et terminationibus magnificorum dominorumrectorum Brixie et obedient nec accideant contra-venire nec quicquam facere seu tentare contraeorum privilegia, concessiones et terminationessuas, in hac materia emanatas. Ex adverso MafeusMalvetius datiarius nomine suo et sociorum suorumrespondendo dixit et exposuit potuisse et posseipsum Stefaninum et quoscumque conducentes bladasin dictam quadram compelli facere ad solutionemdatii predicti nec quicquam sibi obstare quinexigere habeat quando quidem presertim nonconducerent pro eorum usu, sicuti faciebat ipseStefaninus, allegando dictum Stefaninum dictamfabam conducere pro vendendo et mercando etmulti faciunt ex locis predictis qui sub nomineconducendi Gussagum et in quadram, conducuntpostea Iseum et sic datia Serenissimi Dominii deffraudanturin totale damnum datii predicti et predictorum datiariorum,

[f. 162v]petens declarari cecidisse in comissum et de cetero teneriad solutionem. Super quibus omnibus vise et alligatefuerunt nonnulle litere Ducis et maxime litere 1471in favorem ipsorum datiariorum, necnon privileggia etterminationes et concessiones de quibus supratandem quia dicebat ipse Stefanus illa somas condu-cere pro usu suo et animalium suorum; dictus Mafeusdixit velle stare iuramento suo qui tunc et eoinstanti delato sibi dicto iuramento prefatum magnificumdominum capitaneum factis &. corporaliter & iuravit dictamfabam conducere pro usu suo tantum et suorum anima-lium ut etiam superius per eum expositum fuit.Quare predictus magnificus dominus capitaneus sedens in Camera fiscaliBrixie, auditis et bene intellectis juribus etallegationibus ipsarum partium, visis ipsis literis et ter-minationibus et privileggiis, de quibus supra, necnon viso iuramento predicto eisdem Stefano prestito,omnibus modo, jure, via etc. terminavit et ter-minando, declaravit dictum Stefaninumpotuisse et posse impune conducere dictamfabam ac licitum fore quibuscumque dicte quadreconducere et conduci facere predictis bladiispro eorum usu sine aliqua datii solutione. Etmandavit omnia cum integritate sibi reddiet restitui debere, prout justum et honestum est.Actum Brixie in Camera fiscali die septimo novembris1471 indictione quarta.

[f. 163r][Sentenza del capitano Candiano Bolani sfavorevole per Rovato][Sono stati importati due sacchi di frumento portati da due cavalle, senza pagamento di daziodel traverso né bollettino o segnalazione. Il giudice sentite le ragioni sentenza che perquest'anno si deve pagare il dazio poiché questa condizione di privilegio non è stata inclusanei patti del dazio. D'ora innanzi la clausola figurerà nei patti del dazio e si beneficerà deiprivilegi come la Valtrompia.]1471 28 novembreIn Christi nomine. Amen. Magnificus et generosus dominus Candianus Bolanuspro illustrissimo Ducali Dominio nostro Venetiarum capitaneus civitatis et potestasBrixie. Audita et intellecta querimonia Rovadini deVenturris et Antonii de Malagutiis intervenientiumnomine et vice ac pro interesse comunis et hominum terrede Rovado dicentium et exprimentium quod his diebus egregiusvir ser Picinus de Roado sive socii sui datiarii bladide terra ad terram districtus Brixie, intromiseruntseu intrometti fecerunt in terra de Roado duasequas duobus sacchis furmenti honeratas, quasequas sive quod furmentum de Turbolis Roadumconducebant Donatus de Facchettis et Stefaninus deComis de Roado, non solito datio suo ipsis datiariisnec aliter manifestato dicto blado, quod quidem

ipse ser Picinus sive eius socii facere minimepoterant nec debent, stante presertim restitutionelimitationis facte ipsis comuni et hominibus terrede Roado, ac etiam stante privileggio ipsis comuni ethominibus indulto per magnificum Gatamelatam tunccapitaneum et gubernatorem exercitus predicti illustrissimi DucalisDominii nostri sub 27 julii 1441, ex quo ipsi comuneet homines fuerunt et sunt ad condictionem ValliumTrumpie et Sabii cum multis et quampluribus aliisterminationibus deinde factis in huiusmodimateria, quibus expresse apparet licitum fuisseet esse huiusmodi limitibus conducere possit dequibuscumque locis agri Brixie blada et vinum proeorum usu et necessitate absque aliqua solutione

[f. 163v]datii vel transversus. Et auditis dicto Picino et MafeoMalvetio datiariis dicentibus dictos de Rovado nonpotuisse neque debuisse aliquid conducere de terra adterram in preiuditium datii sui, quia cum dicta condictionedeliberatum fuit quo durante minime facere possuntcum dicti de Rovado adhuc restitui non fuissent adeorum limitationem. Unde visis privileggio et confirmationede quibus supra, nec non terminationibus et declarationibusper quamplures magnificos rectores Brixie in hoc casufactis, et auditis quicquid ipse partes dicere, producereet ostendere voluerunt, et omnibus matura deliberationeprohabita, Christi nomine repetito, terminavit ac terminemdeclaravit, quod predicti comune et homines Rovadi finitotermino presentium daciariorum de cetero tractentur inomnibus prout et quemadmodum tractabantur temporeeorum prime limitationis et privileggiorum de quibussupra, et prout tractantur et tractabuntur alia locain dicto eorum privileggio nominato et quod in subasta-tione daciorum generalium de proximo fiendaaffictentur datia cum hac expressa condictione etattento quod presens dacium non fuit deliberatum cum ipsacondictione et quod dicti conducentes non animo frau-dandi sed credentes id sibi licere dictum bladumconduxerunt sine buleta. Mandavit quod dicti conductoresbladii de quo supra solvere debeant dictis datiariisdatium consuetum pro ipso blado tantum et quod ulteriusnon molestentur nec agravent et hoc omni

[f. 164r]meliori modo, via, jure, causa et forma quibus melius posse &.Actum Brixie in Camera fiscali die 28 mensis novembris1471, indictione quarta, presentibus ipsis partibuset nihil aliud dicentibus ac etiam presentibus magnifico dominoAntonio Belegno honorando collaterali et vice camerarioBrixie et domino Jacobo de Rumano milite et doctoreet Comino de Martinengo et Andrea Riccio

scriba testibus vocatis &.Ego Pinamontus coadiutor in cancelleria capitanei Brixie aboriginali dìfideliter transcripsi mandato infrascriptispectabilis cancellarii.Ego Ludovicus Bardolinus civis Menstrensis quondam dominiLaurentii pubblica imperiali auctoritate notarius judexque honorariusac in presentiarum predicti magnifici domini capitanei cancellarius hisomnibus supradictis presens fui et mandato fideliter scripsi acmaioribus occupationibus manu coadiutoris mei conscripsifeci et quia cum auctentico acordare inveni ideome subscripsi signoque et nomine mei roboravi.

[Citazione del capitolo d'incanto dei dazi di Rovato]Item reperitur capitulum infrascriptum in incantatione datiorumgeneralium civitatis Brixie factum de mensedecembris anni 1471.Item che a quelli de Rovado siano osservade tuttel'essentioni come erano al tempo della primalimitatione.

[f. 164v][Sentenza dei rettori di Brescia nella causa tra daziari del traverso e i comuni di Valsabbia]Diversi di Valsabbia sono ricorsi ai rettori di Brescia perché nell'ultimo anno sono statimolestati dai daziari del traverso i quali a loro volta sostengono che sono intervenuti solo perfragranza di reato. I rettori sentenziano che non si molestino gli abitanti delle Valli quandotrasferiscono beni secondo i loro privilegi, sotto pena di lire 50.]

1473 20 octobrisMagnifici et generosi viri dominus Gabriel Lauredano pro illustrissimo et excellentissimoDucali Dominio Venetiarum potestas et Franciscus Sanudo capitaneus Brixieauditis in contraditorio judicio coram eis sub Lodia magnacivitatis Brixie ser Picino de Rovado cive Brixie, suo acnomine sociorum suorum incantatorum datii transversus bladarumde terra ad terram agri brixiensis parte una, et ser FilippusBonfadini de Brucio, Marco Franzini et Nigrobono deCurtis de Buegno intervenientibus nomine comunium ethominum Vallistrumpie et Bottestino de Home, Martino Marti-nelli et Donato de Vestino intervenientibus suo ac nominecomunium Vallis Sabii ex altera, seu pluribus partibuscausa et occasione dicti datii transversus et imbotatustam bladorum quam vini et aliarum rerum, exponentibusquod isto anno ipsi datiarii seu officiales dicti trans-versus et imbotatus occasione predictorum daciorum cumpluribus ex Valerianis ipsis indebite molestaveruntet agravarunt in extorquendo pecunias et inaufferendo bestias, bladas et vinum et alias resipsos Valerianos eos diversi modo agravando contramentem, consuetudinem et literas prelibati illustrissimi Ducalis Dominii Venetiarum.Et proinde petentibus omnia innovata contra ipsos Valle-rianos vel aliquos eorum per dictos daciarios seuofficiales dicti transversus et imbotatus bladorum etvini et aliarum rerum revocari debere, et retractari

ac restitui in pristinum statum, cum integra restitutioneipsarum pecuniarum, bestiarum et rerum indebite acceptarumet ita mandari deberi. Et ipso ser Picino de Roado civeBrixiensi pro se ac nomine aliorum daciariorum et sociorumnegante predicta fieri debere, asserente quod tam ex

[f. 165r]forma incantus sui, quam vigore literarum ducalium etconsuetudine daciorum Brixie, se nec dictos eius socioset daciarios, non teneri restituere aliquid ipsis Vale-rianis quia ipsas pecunias, res et bona iusteexigerant seu in comissum ceciderant &. Et ipsarumpartium juribus obtime intellectis, ac visis quibusdamliteris ducalibus die 24 aprilis 1430 ad instantiamValerianorum dictarum Vallium emanatis, videntibusquod in posterum homines Valliumtrumpie et Sabii nonteneantur nec cogi debeant ad solvendum datiadicti transversus pro rebus necessariis pro eorum usu,dumtaxat conductis seu quas conducent infra ipsasValles, nec datia imbotatus dictarum rerum, et nonnullisaliis literis ducalibus, diversis temporibus emanatissub die 7 octobris presentis mensis cum autem excellentissimi Rogatorumconsilii approbantibus dictas omnes literas et omnia quehactenus fuerunt observata pro dictis datiis transver-sus et imbotatus bladorum et vini et aliarum rerum,et viso pacto dictorum daciariorum Brixie sub rubricade terris et locis exemptis &. Volentes ut de juretenentur preallegatas litteras ducales ad litteramobservari et observari facere pro earum exequtionemtenore presentium precipierunt et precipiendomandaverunt ac mandant et jubent dicto ser Picinoet quibuscumque aliis datiariis, tam presentibus quamfuturis, dictorum datiorum transversus de terra ad terram

[f. 165v]et imbotatus bladorum et vini et aliarum rerum, Brixiensisagri et aliorum quorumcumque datiorum quatenus in et subpena librarum quinquaginta planet cuilibet inhobedienti aufferendoet ducali Camere applicanda, quidquid per ipsosdaciarios et officiales aut ipsorum aliquem seu aliumeorum nomine, innovatum hactenus esset contra aliquampersonam dictorum Vallium occasione conducendi bladam,sive vinum, vel alias res pro usu eorum in dictasValles, sive imbotatus, in acciepiendo eis pignorasive pecunias, bestias, vel alias res, pro aliquibusdatiis non solutis, seu pro aliquo asserto contrabanno,seu contra formam dictarum literarum, seu privileggiorumet consuetudinum hactenus observatarum, retractare debeantet restituere omni exequtione remota in termino dierum quinqueproxime futurorum. Et quod de cetero molestiam aliquam inferreseu inferri facere non debeant alicui personae dictarumVallium, occasione conducendi seu conduci faciendi

bladam sive vinum vel alias res in dictas Vallespro ipsorum usu, sed ipsa blada vinum et bestiasac alias res libere transire permittant et debeantper totum Districtum Brixie aut occasionedicti imbotatus aliqualiter non molestentur.In quorum fidem & et de quarum presentatione &Brixie die 20 mensis octobris 1473indictione sexta.

[f. 166r][Sentenza dei rettori di Brescia in favore dei Valleriani]I Valeriani si lamentano di essere molestati nei loro privilegi dagli ufficiali del dazio deltraverso, che estorcono denaro e sequestrano merci e animali. I daziari asseriscono che taleprivilegio non regge alla luce delle parti prese del consiglio dei Rogati in giugno e dicembre1471 e delle ducali 4 ottobre 1473 ed altri documenti; tale privilegio non fu nemmeno inpacifico possesso dato che esistono cause e sentenze contro di esso. I rettori, esaminati idocumenti, rilevano che le sentenze citate non furono mai approvate, che i privilegi sono realie sono stati goduti in modo continuato. Comandano dunque ai daziari di non molestare erispettare i privilegi]

1474 10 januariiGabriel Lauredano potestas et Lucas Mauro capitaneus Brixie. Auditissepe et sepius spectabili domino Bertolameo de Capreolo juris utriusque doctoreadiuncto et Andrea de Gavasonibus jure perito causidico, necnon Gerardo Franzini et Negrobono de Curtis Vallistrumpieet Botturino de Homo, Martino Martinello, Bonhomo deAbbiono et Bettino Panelli de Bagolino Vallis Sabiiintervenientibus et se agravantibus nomine comuniumet hominum Vallistrumpie et Sabii de datiariis et officialibusdatiorum transversus seu de terra ad terram bladiiet vini, qui nullatenus desistunt vexare, turbare,et molestare dictos Valerianos in aufferendo eis bestias,blada, vina et alias res quas et que conducunt inipsas Valles pro ipsorum usu, et aliquibus extorquendopecunias pro predictis, contra formam privileggiorum seuliterarum ducalium et sententiarum et preceptorum diversis tempo-ribus ipsis concessorum et in eorum favorem factorum et factarumcontinuis temporibus observatis. Et proinde a nobispetentibus provideri debere et opportuno remedio itaet taliter quod bona et bestie et pecunie extorte et acceptedicta de causa eis restituantur, et quod de cetero taliteret tali modo ab ipsis datiariis non lacerentur aut vexenturprout singulis diebus faciunt. Et auditis e contra serJoanne Quarantino et Mafeo Malvetio sociis presentis annidatiariis bladorum de terra ad terram et Joanne de Marinisdatiario datii vini de terra ad terram anni propeprecursi, asserentibus dictos Valerianos teneri etobligatos esse ad solvendum dicta datia pro dictis bladiisvinis et aliis rebus, quas et que conducunt ut supra,et ita petentibus mandari seu declarari debere vigorepartium captarum in consilio Rogatorum de mense junii et decembris

[f. 166v]1471 et literarum ducalium diei 4 octobris 1473 etaliarum plurium literarum diversis temporibus emanatarum quoniamipsi Valeriani non habent aliquam exemptionem abhuiusmodi datii saltem legitime, quiete et pacificeac continue possessam, quoniam constat ipsos Valerianosex liberzolis diversorum temporum et diversorum datiorumpacifice et sine contradictione solvisse dicta blada etcontra eos qui non solverunt adsunt processus et condamnaequod etiam aparet ex sententia quadam lata sub die 19 mensisnovembris 1449 per magnificos dominum Christoforum Donato et GirardumDandolo olim rectores Brixie et in alia lata per magnificosHectorem Pasqualigo et Nicolaum de Canali doctorem olim rectoresBrixie sub die ultimo mensis januarii anni 1453; nec nonasserentibus teneri ad ipsa datia vigore primi privileggiiipsis concessis per illustre Ducale Dominium Venetiarum quoniam illa ipsa-met obtulerunt solvere vigore cuiusdam capitulidescripti in declaratione facta per magnificos dominum ChristoforumDonato et Franciscum Barbaro militem olim rectores Brixieet in hac parte delegatos per quod apparet declarationefuisse inter cetera teneri ad solutionem ipsorum daciorumet casu quo de aliqua exemptione constaret ad hocdicitur quod fuit et est et intellegi debet ante tempuscirche. Unde prius visis litteris ducalibus diei 24 aprilis1430 concessis ipsis Valerianis per quas aparentexempti ab ipsis datiis et imbotatus et mandati, illa cumcondictione incantari debere preterea privileggio dieci5 julii 1440 per consilium Rogatorum eis facto a declarationede qua supra magnificorum dominorum Christofori Donato et Francisci Barbaromilitis, sive quodam capitulum in ipso scripto pro quo constatexemptos esse ut supra facta die 19 novembris dicti anni 1440

[f. 167r]in exequtionem dicti privileggii, nec non aliis literis ducalibus, datisdie 3 januarii 1453 que eis infirmant singulas alias literas,concessiones et exemptiones ac privileggia quas et quetunc habuerant in eis concesse fuerant, et alia sententia lataper magnificos dominum Bernardum Bragadeno et Carulum Marinoolim Brixie rectores sub die 11 mensis octobris 1455, aliamquesententiam magnificorum Francisci Bono et Nicolai de Canali datadie 17 augusti 1458, atque aliis literis ducalibus delegantibusmagnificis domino Andreae Leono et Stefano Trivisano rectoribusut supra diei 22 martii 1460 super huiusmodi materiapro defferentia tunc vertente inter Baldasarem d'Ello etsocios daciarios et ipsos Valerianos seu alios eorumsententiis ipsorum magnificorum dominorum rectorum delegatorum ut supra in favoremdictorum Valerianorum 5 septembris, lata dicti anni et confir-matione facta de ipsa per illustre Ducale Dominium Venetiarum supra-dictum per ipsum visa ut testantur eiusdem litere subdie 7 maii 1461, praetereaque alia sententia per ipsosmagnificos dominos Andream Leono et Angelum Gradenico latadie 13 martii 1461 contra datiarios huiusmodi datii,

nec non alia delegatione facta super eodemmetmateria dictorum datiorum per prefatum illustre ducale dominiummagnificis dominis David Cantareno et Angelo predicto de quaconstat per literas ducales diei 23 octobris 1461 cumipsorum sententia facta contra datiorum diei primidecembris 1461, ac eiusdem confirmatione facta perillustrissimum dominum sub die 14 augusti 1462 ostensis etproductis per ipsos Valerianos, ex quibus omnibusjuribus clare constare videtur de eorum exemptione

[f. 167v]ipsorum daciorum transversus ac imbotatus sive deterra ad terram. Visis postremo dictis omnibus partibuscaptis et denique literis predictis die 14 octobris proximelapsis, per quas confirmantur privileggia et ducalesexemptionum litere, et maxime concessa et concesse usque ad diem26 aprilis 1454, et attento quod sententie allegate per ipsosdatiarios confirmate non fuerunt per prefatum illustrissimum DucaleDominium sed imo tacite revocate per confirmationes eius-dem predictarum aliarum sententiarum, et quod per aliquosprocessus vel quamvis condemnati vel aliter non constatquod ipsi Valeriani solverint aut condemnati fuerint probladiis autem aut aliis rebus conductis pro eorum usu etvictu quod pottuit intelligi debet fuisse et accedisse probladis aut vinis quae conducebantur pro marcando cum alienispersonis extraneis contra formam concessionum eis factarumpro quibus ipso casu solvere tenentur datia et quodper ultimum capitulum speciale declaratum dictorum magnificorum dominorumChristofori Donato et Francisci Barbaro tollitur generalitasalterius capituli per ipsos daciarios allegati eo quodnon fit mentio de temporibus ante vel post circam bladorumet vini et quod potius dicte exemptiones sunt intelligendapro toto tempore anni, quia si secus esset, pauperesValeriani qui non haberent modum providendi sibi debladiis et vinis ante tempus cirche non gauderentbeneficio dicte exemptionis quia non est credendum foreintentionis prelibati illustrissimi Ducalis Dominii nostri et quia nonobstat primum privileggium licet ipsius formateneretur ad ipsa datia quoniam per literas et concessionessupradictas factis ab eis fuerunt immunes et exempti, intellectis

[f. 168r]et inspectis fide, operibus et amplissimis meritisipsorum Valerianorum, nobis non videtur quoquo modoquicquam innovare aut innovari permittere ipsisValerianis contra tot tantasque ducum literas et sententiasconfirmatas cum preceptis secutis et hucusque observatiset alicuius eorum forma sed potius nobis videtur exequtionimandari debere et manuteneri ipsas et ipsa prout hactenusobservatum extitit et huiusmodi litibus, vexationibuset intrusionibus tamen finis imponatur ne huiusmodi pauperesValeriani et fideles lacerentur, vexentur et fatigentur

pluries laboribus et expensis quod si ipsa solverent datiaet ita per presentes precipimus et mandamusquibuscumque ad quos spectat et pertinet nunc et infuturorum. In quarum fidem &. Datae Brixie in Camera ducalidie 10 mensis januarii 1474.Ego Tomas de Solaciis notarius et coadiutor in camera prefatimagnifici domini capitanei sui et prenomiminati magnifici domini potestatis mandato scripsi.

[Sentenza dei rettori di Brescia a favore di Rezzato]I daziari del traverso hanno sequestrato a Giacomo da Rezzato una cavalla col carico di fave.Segue la causa giudiziaria in cui, valutati i motivi di procedura e i privilegi, i rettorideliberano che si debba restituire quanto sequestrato perché quel trasporto rientra neiprivilegi.]1497 13 juliiMagnificus et clarissimus Franciscus Mosanigo pro illustrissimo et excellentissimo DucaliDominioVenetiarum Brixie et districtus capitaneus dignissimus existens in sala magnadomus sue residentie auditis in controversia Joanne Jacobodetto el Frate de Rezate sindico et nomine comunium et hominumRezati et quadre, nec non pro interesse ipsorum ex partesua et ser Donato de Quarantis datiario seu massariodatii bladorum de terra ad terram anni presentis ex altera,contendentes super quadam retentione facta perPizzamantellos dicti datii d'una equa soma mediafabarum de bonis Ambrosii Joannis Matti de Rezate et superasserta acusa sive denontia instituta per datiarios

[f. 168v]predictos ad officium datiorum Brixie contra Georgium deCastenedulo hospitem in Rezate penes quem per dictumPizzamanellos fuit consignata equa cum blado predictoet audito presertim predicto Joanne Jacobo dicto il Fra nominequo supra, dechiarante primo foram (per: coram) judice datiorum Brixiecui non spectat cognoscere super huiusmodi causacum tractetur de privilegiis et deinde petit annullareet revocari debere dictam denuntiam seu acusam etdeclarari ipsum Antonium conducere potuisse fabaspredictas virtute sui privileggii ex terra deCastiono dictum Mantione ad terram de Rezate pro-ut conducebat ad usum suum impune et sine aliquadicti datiarii bladorum solutione. Et audito dicto Donato deQuarantis massario sive datiario ut supra dicentedictam denuntiam impedire debere coram domino iudice datiorumBrixie virtute statutorum Brixiensis et literarum ducalium. Visa ipsadenuntia ac visis statutis et literis ducalibus predictispro parte dicti Donati; viso mandato et inhibitione factis dictojudici datiorum Brixie diei 17 junii proxime preteriti adinstantiam Joannis Jacobi quod non procederet in dicta causa;visis privilegiis indultis prenominatis de Rezate etquadra et aliis sententiis factis in simili per precessores nostroset omnibus hinc inde auditis et sane intellectis omni meliorimodo & confirmandum ipsum mandatum et inhibitionem

diei 17 junii preteriti revocavit, cassavit et annullavitacusam sive denuntiam institutam contra supradictos Gregoriumhospitem per dictos datiarios et mandavit predictisdactiariis equam et fabam restitui debere sine aliqua impensadicti Antonii proinde si adhuc non fuerint restitute.Presentibus spectabili domino Jacobo de Luzago doctore, domino Francisco de Travaiadocausidico et ser Cristoforo de Cazagoomnibus civibus Brixie.

[169r][Sentenza in favore di Erbusco e Franciacorta][Il capitano di Brescia nella causa di daziari del traverso che hanno sequestrato una cavallae il suo carico di melica trasportata da Chiari a Erbusco, sentenzia contro i daziari in quantol'operato del conduttore rientra nei privilegi di Erbusco e Franciacorta.]

Die veneris 24 mensis julii 1506Magnificus et clarissimus dominus Marinus Georgio capitaneus Brixie audito aliasdomino Baptista de Marinis cum suo procuratore appellantea sententia contra se lata per spectabilem dominum Faustinum de Trussisjudicem datiorum Brixie et Districtus per quam sub die primomensis decembris 1505 visa denuntia officio suo data procerta equa et mellica accepta cuidam de Herbusco perFranciscum de Balisanis et socios officiales dicti ser Baptistae tuncdatiarii bladorum de terra ad terram super territorio deClaris pro contrabanno cum non haberet buletam dictibladii de terra ad terram et audito Domenico de Cominar-dis interveniente nomine comunis et hominum et totius quadre deHerbusco et Francie Curte petente dictam equam restituicum mellica attamen forma privilegiorum suorum quia conducerepossint blada undequaque per territorium Brixiense in ipsamVallem sine aliqua solutione bulete et sine aliquaimpensa. Inherendo semper privileggiis predictis sententiandocondemnavit dictum dominum Baptistam et per eum dictos officialesad restituendum dicto Dominico intervenienti ut supra dictam equamet mellicam ut supra sine aliqua impensa & ut in eaet in presentiarum. Comparente supradicto Dominico quo supra nomineinterveniente expedita cum domino Francisco de Travaiado eiusprocuratore altera parte absente, sed admonitisut dictis, amovit omnem suspensionem vigore apellationisfacte de dicta sententia, eius exequtionem amplius nonimpediendo.

Die lune 27 supradictiDominus magnificus capitaneus audito Domenico supradicto nomine quo supra cum predictodomino Francisco deTravaiado ex una, et Francisco de Michaelibus procuratore et nomine dominiBaptistae de Marinis appellantis ut supra ex alia, declaravit taxari expensasdicto comuni in causa dicte appellationis facte legitime et debite liquidandas.Filippus Sigilinus notarius et coadiutor exemplavit.

[f. 169v][Gli avogadori approvano la sentenza in favore di Erbusco e Franciacorta]

[Gli avvocati del Dominio di Venezia lodano come legalmente perfetta la sentenza precedente(24 luglio 1506) e cui si dovrà far riferimento.]1508 13 septembrisSpectabilis et generosus vir. Hodie auditis partibus supradictis sivepro eis intervenientibus cum adiunctis suis et visis scripturislaudavimus et approbavimus sententiam spectabilis domini MariniGeorgio precessoris nostri lata contra dominum Baptistam deMarinis olim datiarium bladorum de terra ad terram inin favorem Dominici de Cominardis intervenientis nomine comunis deHerbusco, nec non pro interesse comunis et hominumet totius quadre de Herbusco et Francie Curte per quamdie 24 mensis julii 1506 visis privileggiis supradictis deFrancia Curta, sententiando condemnavit dictum Joannem Baptistamet per eum dictos officiales ad restituendum dicto Dominicointervenienti ut supra equam et melicam acceptam pro contra-banno sine aliqua impensa et amovit omnem sus-pensionem, vigore appellationis facte de dicta sententiaeius exequendam amplius non impediendo & ut latiusin dicta sententia cavetur, ad quam in omnibus relatiohabeatur spectantem vestram requirentes ut dictam sententiamtamquam bene et juste latam et ut supra per noslaudatam exequi et exequtioni mandari faciatet cogi dictum dominum Baptistam et habentes de bonis suisad dandum et solvendum dicto Dominico intervenienti nominequo supra pro expensisper ipsum factis in presenti causaappellationis et literis deputatis cunctis et expensis offitii nostrilibras quindecim soldos decem parvarum.Paulus Mauro doctorJoannes Alexander Navacero etHieronimus Bolani doctor auditores nostri spectabilis illustrissimi Ducalis DominiiVenetiarum.

Die 13 septembris 1508Vicellonus Vicelli coadiutor cancellerie illustrissimi domini capitanei cum antedictisincontravi et me subscripsi.Ego Alexander de Michaelibus consiliarius officii domini auditoris nostri s. excellentissimi.

[f. 170r][Giudizio demandato ai tribunali di Venezia]I rettori di Brescia in giudizio contradditorio tra daziari del traverso delle biade e i sindacigenerali di Valtrompia e Valsabbia circa il diritto dell'esenzione dal dazio, vista la ducale 17ottobre 1517 demandano la causa a Venezia.]1527 die 24 octobrisClarissimi domini Antonius Barbaro potestas et Joannes Ferrocapitaneus Brixie et Districtus existentes sub lodia Pallaciinovi Brixiensis in contrata Plateae, auditis in contraditoriojudicio ser Galeatio de Melonibus interveniente nomine datiariorumbladi de terra ad terram ex una, et domini Angelode Roblis sindico generali Vallistrumpie et ser Comino deLavrangis massario et sindico generali VallisSabii ex alia, super differentia inter ipsaspartes vertente ocasione bladorum que conducuntur

in ipsas Valles, attento quod ipsi Valerianiintendunt conducere ipsa blada pro eorum ususine datio, et e converso dicti datiarii intenduntquod ipsi Valeriani solvant stantibus privileggiisdictarum Vallium Trumpie et Sabii et sententiissuperinde latis et antiquissima consuetudineobservata ad favorem dictorum Valerianorum maximede anno 1436 citra et ultra non obstanteasserta limitatione in contrarium facta per dictisdatiariis de dicto anno 1476 ac stante confirma-tione privileggii de anno 1517 per illustrissimum DucaleDominium ac litteris serenissimi Dominii emanatis sub die 17octobris instantis, terminando remiserunt partespredictas ad illustrissimum Ducale Dominium attento quod causaindiget aliqua indagine et quod interim donec perprefatum illustrissimum Ducale Dominium non decisum fuerit

[f. 170v]dicti datiarii quoquomodo non possint ipsos Valerianosastringere ad solvendum ipsa datia nec eos impedirein personis nec in rebus cum hoc tamen quod ipsiValeriani teneantur idoneam prestare fideiussionemde juditio assisti et judicato solvendo quomodo fueritdecisum ut supra.Pro quorum exequtione predicti Valeriani intervenientesut supra presentaverunt dominum Joannem Antonium Negrobonum qui precibuspromisit ut in actis cancellerie sub die 27 instantisin presentia domini Gasparis della Piazza datiarii et massariidicti datii bladii de terra ad terram ipsum fideiussoremacceptantis et que partes se voluntarie admonueruntpro die quarto mensis novembris proximi futuri omni meliori modo &.

[Lettera ducale sul giudizio tra daziari e Valleriani conferma i privilegi di questi]1527 11 novembrisAndreas Gritti Dei gratia dux Venetiarum, nobilibus et sapientibusviris Antonio Barbaro de suo mandato potestati et JoanniFerro capitaneo Brixie et successoribus suis fidelibusdilectis, salutem et dilectionis affectum. Havemoauditi in contraditorio juditio li nuntii delli fedelinostri de Valtrompia et Val Sabia da unaparte, et dell'altra il prudente Bonibello deGandino procuratore delli datiari di Bresciasopra il datio che detti datiari pretendono d'-havere dalli detti fideli nostri per le biaveche conducono da terra a terra in dette Valleper il viver suo. Et bene intese le raggionisue havemo deliberato che alli detti fideli

[f. 171r]nostri siano osservati li suoi privileggii etantique consuetudini si che non siano astrettia pagamento di datio overo gabella di tal

biave che conducono per uso suo, iusta la continentiade detti suoi privileggii et antique consuetudiniquali vi comettemo dobiati observare et farosservar da cadauno inviolabilmente non obstantela limitatione fu fatta per li precessori nostridell'anno 1476 quale in tempo alcuno nonè stata osservata et così essequireti. Hasautem nostras registrate et presentanti restituite.Datae in nostro Ducali Palatio die 15 novembris 1527.

[I rettori di Brescia pubblicano la sentenza del doge]Die ultima mensis novembris 1527Magnifici et clarissimi Antonius Barbaro potestas etJoannes Ferro capitaneus rectores dignissimi Brixienseset districtus existentes sub lodia Pallatii novi Brixiepro debita et reverenti exequtione literarum illustrissimi ducisdomini nostri die 15 novembris 1527 et sic instantes ser Cominod'Augustinis et domino Angelo de Roblis sindicis et deputatisVallis Trumpie et Sabii et pro eis intervenientibusterminando declaraverunt dictos de Valletrumpia etSabii posse conducere et conduci facere blada pro eorumusu de terra ad terram per territorium Brixiense inValles predictas sine solutione alicuius datiiet gabelle ut in litteris et hec, omni meliori modo &.

[f. 171 v]Presentibus magnifico domino Aloisio Maripetro camerario Brixiense magnifico equiteet doctore d. Julio Luciago et domino Joanne Antonio NigrobonoTestibus &.Joannes Matheus Alphambe vice cancellarius.

[Sentenza dei rettori in favore di Valtrompia e Valsabbia][Il sindaco di Valtrompia, a nome anche di Valsabbia, in giudizio presso i rettori di Bresciaaccusa i daziari di molestare e impedire gli abitanti delle Valli di agire secondo i loroprivilegi; i daziari da parte loro, in forza di lettere ducali 15 novembre 1527 e della sentenzadei rettori di Brescia 1476, ritengono che i Valleriani debbano avere il bollettino detto nonimpediatur. Esaminati i documenti i rettori confermano i privilegi non ostante la sentenza del1476, liberandoli da ogni molestia dei daziari e dall'impedimento del non impediatur.]Die 10 februarii 1532Clarissimi domini Franciscus Venerio potestas et Michael Capellus capitaneus Brixiesedentes in sala consilii magnifice comunitatis Brixie in contrataPallatii novi pro iure reddendo, audito domino Jacobino de Crottissindico et interveniente nomine Vallistrumpie ac etiam interveniente nomineVallis Sabii et nominibus quibus supra, se agravantequotidie homines dictarum Vallium impediuntur molestanturqueet inquietantur per datiarios datii bladorum de terra adterram seu per officiales ipsorum, cogentes ipsos non solumad accipiendum buletinum dictum non impediatur, verum etiamad solutionem datii pro bladiis que conducunturad dictas valles de terra ad terram contra formamsuorum privileggiorum et literarum ducalium que privileggiapetiit sibi ipsa Vallibus et hominibus ipsarum observari

sicut et quemadmodum intentio est serenissimi Dominii nostriet expresse intueri possit per continentiam ipsorumprivileggiorum nec non literarum ducalium diei 15 mensisnovembris 1527 que privileggia et literas actualiterproduxit et lecta fuerunt coram predictis magnificis suis.Presentibus continue ser Orpheo de Logrado et serAlexandro Cagnia datiariis dicti datii bladorumde terra ad terram et Mansino equite pro ipsis

[f. 172r]datiis contradicentibus et dicentibus predicta minimefieri debere sed cogi ipsos homines ipsarum Vallium adsolutionem datiorum dictorum pro conductionibus bladorum sibi limitatisex forma eiusdem sententie alias late per tunc magnificos dominosrectores Brixie de anno 1476 actualiter producteet lecte coram predictis magnificis suis, et similiter cogiipsos homines Vallium ad accipiendum non impediaturjuxta solitum, et aliis suis jurium per eos oretenus dictis.Quibus intellectis et mature consideratis privilegiiset literis ducalibus predictis et sententia allegata per dictosdatiarios, terminando declaraverunt et terminaveruntprivilegia predicta una cum dictis literis ducalibusipsis hominibus dictarum Vallium observari non obstantesententia predicta allegata et producta per ipsos datiarios,liberando ipsos homines a molestia dictorum datiariorumet impedimento de accipiendo non impediatur etpredicta omnia omni meliori modo.Presentibus magnifico domino Baptista Martinengo, equite domino Martinode Vertua et domino Thiberio Castellano porte TurrisLonge testibus &.

[I rettori di Brescia richiamano i daziari all'osservanza dei privilegi e della loro sentenza 10febbraio 1532]Die 23 januarii 1533Clarissimi dominus Franciscus Maurocenus potestas et Jacobus Corarius capitaneusBrixie dignissimi sedentes in Camera fiscali Brixie auditis incontraditorio judicio ser Jacobus de Crottis sindico et interveniente nomineuniversitatis Vallistrumpie et Sabii dolente quod per datiariosbladi de terra ad terram diverse molestie illatefuerunt et in dies inferunt adversus hominesdictarum Vallium precipue in volendo eos cogere ad

[f. 172v]accipiendum buletam nuncupatam non impediatur pro bladisque per ipsos homines conducuntur in ipsas Valles proeorum usu ad que buletina accipienda dicti homines nontenentibus, stantibus eorum privileggiis dictis Vallibus concessisper serenissimum Ducale Dominium nostrum Venetiarum et pluries confirmatis detempore in tempus, et precipue stantibus literis ducalibusimpetratis per ipsas Valles in contraditorio juditio cum datia-riis dicti datii illius temporis sub die 15 novembris 1527,nec non stante sententia clarissimorum dominorum Francisci Venerio potestatis

et Michaelis Capelli capitanei Brixie diei decimi februarii1532 et propterea petentes molestationes huiusmodirevocari et ipsos homines liberari a similibus molestiis.Et ex adverso ser Gasparo a Platea datiario dicti datiibladorum de terra ad terram, una cum ser Joanne Maria de Vailatedicentibus plura in contrarium, ad favorem ipsius datii.Unde visis et optime intellectis juribus utriusque partiset precipue circa dicta sententia dicti diei 10 februarii1532 et considerato quod officium ipsorum dominorum rectorumfuit et est se non impedire in actis suis vel preces-sorum suorum nisi in exequendo, terminaverunt et decla-raverunt sententiam predictam predictorum clarissimorum dominorumFrancisci Venerii potestatis et Michaelis Capelli capitanei exequen-dam et exequtioni mittendam esse in omnibus ut jacetet hec omnia omni meliori modo &.Presentibus magnifico equite domino Antonio Castello colonelloet capitaneo artelarie et magnifico doctore et equite dominoJulio de Luzago testibus etc.Vincentius Alzanus coadiutor extensor &.

[f. 173r][Sentenza dei rettori in favore di Valtrompia e Valsabbia]Nel giudizio contradditorio i rappresentanti di Valtrompia e Valsabbia si dicono molestati eaggravati dai daziari del traverso che vogliono obbligarli al bollettino non impediatur ed apagare il dazio del traverso, contro i loro privilegi; i daziari asseriscono che non risultanosimili privilegi. I rettori impongono l'osservanza dei privilegi, lettere ducali, sentenze e che siabbia a porre fine a tali questioni.]Die 16 novembris 1535 indictione tertiaClarissimi domini Victor Barbadigo potestas et Aloisius de Ripa capitaneusdignissimi Brixie sedentes sub Lodia magna Brixie auditis perantea partibus supradictis in contradictorio juditio, videlicet ser Jacobinode Crottis de Loveno interveniente nomine Vallis Trumpie et ser Sebastianode Franzonibus de Bagolino interveniente nomine Vallis Sabiiex una seu pluribus se agravantibus dicto nomine et quotidiehomines dictorum Vallium impediuntur, molestanturet inquietantur per dictos datiarios datii bladorum deterra ad terram seu per officiales ipsorum, volentes cogiipsos non solum ad accipiendum buletinum dictum nonimpediatur, verum etiam ad solutionem (ad solutionem: ripetuto)datii pro bladis que conducuntur ad dictas Valles deterra ad terram contra formam suorum privileggiorumet literarum ducalium, nec non contra formam sententiarumclarissimorum dominorum rectorum precessorum suorum et maxime contratenorem sententie late sub die ultimo mensis novembrisanni 1527 per clarissimos dominos Antonium Barbarum potestatemet Joannem Ferro capitaneum Brixie, nec non alteriussententie late sub die 10 februarii 1532 per clarissimos dominum FranciscumVenerio potestatem et Michaelem Capello capitaneum Brixie,nec non et alterius sententie late sub die 23mensis (februarii: canc.) januarii anni 1533 per clarissimos dominos FranciscumMaurocenum potestatem et Jacobum Corarium capitaneum Brixieet pretera petentibus molestationes huiusmodi revocari

et ipsos homines liberari a similibus molestationibus etperpetuum silentium imponi debere. Et ex adversoaudito domino Jacobo Philippo Buarno et Mateo de Cazagodatiariis dicti datii in contrarium plura allegantibusin favorem dicti datii et non constare de assertisprivileggiis ipsorum Valerianorum. Visis dictis sententiis

[f. 173v]latis per dictos clarissimos dominos rectores precessores ut supra, etvisis pluribus literis ducalibus, et consideratis meritoconsiderandis, ac visis pluribus citationibus etadmonitionibus factis ipsis partibus, et maximevisa citatione facta per ser Jacobum Filippum deBuarno massarium predictum pro ista die et hora termina-verunt et declaraverunt sententias predictas pre-fatorum clarissimorum dominorum rectorum Brixie superius nominatorumexequendas et exequtioni mittendas esse in omnibusut iacent et sic imponi perpetuum silentium ethec omnia omni meliori modo, in presentia predictorumagentium nomine dictorum Vallium Sabii et Trumpiepredicta acceptantium, et in absentia predictorum ser Jacobi Philippide Buarno massarii dicti datii sicuti ut supra, presentibus serStephano Sigilino et ser Apollonio de Buccelenistestibus &.Joannes Franciscus Alzanus coadiutor ordinarius ext. &.

[I rettori di Brescia confermano i privilegi di Gussago e Franciacorta][I daziari ledono i privilegi di Gussago e Franciacorta multando di 12 marcelli il conducentedi cavallo carico di segale trasportata Monticelli, con l'accusa di non aver pagato il dazio edessere privo del non impediatur. Il daziario dichiara che il sequestro è dovuto ai patti deidaziari di Brescia. Valutate le opinioni degli avvocati e i documenti i rettori condannanoPolidoro a restituire la somma estorta; dichiarano doversi osservare i privilegi; che per l'usoproprio non si è tenuti al bollettino non impediatur.]Die 24 februarii 1536Clarissimi domini Victor Barbadigo potestas et Aloisius de Ripacapitaneus dignissimi Brixie et Districtus sedentes sub Lodia magnaBrixie, auditis per antea partibus infrascriptis domino Hiero-nimo de Manento de Monticellis Brusatorum, FranciscoCurte, dolente quod cum superioribus diebus conducendo sarcinamunam seliginis sub uno eius equo a Castro Coatorumad terram predictam de Monticellis pro usu etnecessitate sua et eius familie inventus fuita Polidoro de Scutris capitaneo ad velita, paulo supraterram Castrezagi super via publica que tenditRoatum versus, et dictus Polidorus acceperit sibi Hiero-nimo equam cum seligine pro contrabanno et tamquam

[f. 174r]in comissum ceciderit ex eo quod dictus Hieronimus non solvissetdatium nec haberet buletam nec buletinum dictum nonimpediatur. Dictus Polidorus extraxit sibi Hieronimo marcellosduodecim propter casum predictum indebite et invito

stantibusque privileggiis France Curte licet dictus Hieronimusdixerit se esse de Monticellis Brusatorum Francie Curtepetente iccirco dictum Polidorum condemnari debere ad resti-tuendum sibi Hieronimo dictos marcellos duodecim. Etaudito etiam Bertolameo q. Bertolini de Bralimis de Gussagointerveniente nomine totius quadre Gussagi pro preiudicio et interessedicte quadre dicente dictum Hieronimu merito potuisse condu-cere dictam seliginem de dicto Castro Coatorum ad dictam terramde Monticellis absque aliqua solutione datii et absque aliquabuleta et buletino dicto non impediatur, stantibusprivileggiis concessis et pluries confirmatis per illustrissimumducale dominium Venetiarum dicte quadre Gussagi et totiesFrancie Curte prout inspici possunt et etiam stantibuspluribus declarationibus et sententiis dominorum rectorum suorum precessorumin hac simili materia factis. Ideo similiter petentedictos marcellos duodecim restitui debere dicto Hieronimouti ei inique et iniuste extortos per dictum Polidorumut supra et de cetero homines et quascumque personas dedicta quadra Gussagi molestare non debere per aliquosdatiarios seu eorum officiales vel alios occasione accipiendiboletam vel buletinum dictum non impediatur. Et exadverso audito domino Ludovico de Durantis datiariobladorum de terra ad terram dicente predictaminime fieri debere per dictum Hieronimum seudictam seliginem cecidisse in comissum stante formapactorum datiariorum Brixie et eius incantus et etiamliteris ducalibus et dictos de Francia Curta non habere

[f. 174v]aliqua privileggia scilicet quod possint conducereblada de terra ad terram sine solutione datii et quatenushabeant quod non teneantur accipere buletam seubuletinum dictum non impediatur, stantibus literis duca-libus ita disponentibus et pactibus ipsis; cum eorum advocatisplura replicantibus et allegantibus et demum visis literisac bene diligenter consideratis privilegiis concessisquadre de Francia Curta et visis compluribus sententiisprecessis in simili materia et visis etiam literis ducalibusallegatis per spectabilem dominum Ludovicum datiarium et visaet lecta sententia per suas magnificentia(s) lata sub die 16 mensisnovembris proxime preteriti in favorem illorum de Vallibus Trumpieet Sabii similia privileggia habentium, et visis plerumquecitationem et admonitionibus factis ipsis partibus et maximevisa citatione facta dicto Polidoro capitanio devedi et dicto dominoLudovico de Durantis datiario ut supra prolata pro hac die ethora, Christi nomine invocato, condemnaverunt dictumPolidorum ad restituendum dicto Hieronimo dictos marcellosduodecim et insuper terminaverunt et declara-verunt privileggia predicta observari debere, ali-quibus per supradictum Ludovicum datiarium non obstan-tibus et quod ipsi homines de dicta quadra Gussagi decetero non teneantur accipere aliquam boletam

nec buletinum dictum non impediatur et hoc proconducendo pro usu suo tam blada et vinum, libe-rando dictos homines a molestia datiariorum et aliorumquorumcumque et ab impedimento de accipiendo dictumnon impediatur modo quo supra et hec omni meliori modo &.Presentibus Benedicto dicto Leonardo Valerio et domino Pompeo de Urceis novitestibus &.

[f. 175r][Sentenza del capitano di Brescia in favore dei privilegi di Franciacorta]I rappresentanti a nome della quadra di Gussago si lamentano col daziario del traverso per ilsequestro di un carico di frumento, condotto a Provezze, privo di bollettino. Il daziarioriconosce i diritti, ma rileva che il trasporto è stato fatto senza i documenti diaccompagnamento e chiede di spostare l'udienza ad altro giorno per produrre i documenti asuo favore. Il capitano condanna il daziario perché in base ai privilegi i bollettini nonservono e gli intima di non molestare in futuro quanti godono tal privilegio.]Die primo julii 1540Clarissimus dominus Franciscus Navagerius dignissimus capitaneus Brixie & sedens in salasue solite audientie in contraditorio judicio Bonhomo deBorbonis ac Michaele de Rebuschis interveniente nomine HieronimiBrembani de Provezzis ac nomine totius quadre Gussagipro interesse ipsius quadre una cum spectabili notario domino JoanneFrancisco Foresto eorum nodaro conqueruntur per Pizzamantellumdatii de terra ad terram sive per ser Joannem Franciscum de Urceisdatiarium dicti datii retentam fuisse ipsi Hieronimo unamsarcinam sive sumam furmenti que conducebatur peripsum Hieronimum a terra Frontignani ad terramde Provezzis quem predictus de Gussago pretextu contra-banni eo quia non habebat buletam neque buletinumdictum non impediatur petente propterea predictambladam restitui debere dicto Hieronimo absque aliquaimpensa, dictumque datiarium in expensis condemnaricum ipsi de quadra Gussagi et totius Francie Curte possintconducere a quocumque loco ad quemlibet terram Francie Curtequamcumque quantitatem bladorum pro usu eorum absque buletaet sine buletino non impediatur stantibus privileggiisipsis de Francia Curta concessis per illustrissimum Ducale Dominium Venetiarumac stantibus infinitis sententiis tam antiquis quammodernis ad eorum favorem et contra datiarios qui per temporafuerunt latis per clarissimos dominos rectores Brixie et noviterper clarissimum dominum Victorem Barbadico et Aloisium de Ripatunc rectores Brixie dignissimos sub die 24 februarii 1536et ulterius mandati ipsi quadre predicte de cetero non debereneque posse impedire &. Et ex adverso audito dicto ser Joanne Franciscode Urceis datiario ut supra dicente bladum ipsum bene etiuste fuisse retentum cum inventum fuerit transitariper territorium absque buletino non impediatur et consequenterrestitui non debere, sed petente adversum fieri per alium

[f. 175v]diem quia intendit allegari facere de juribus suis, cum fueritcitatus ex improviso &. Pluribus dictis per ipsas partes, visis

privileggiis et sententiis pro dictis et maxime sententia diei 14 februarii1536, omnibus bene consideratis, sententiando mandavit etimperavit dictam bladam restitui deberi predicto HieronimoBrambano absque aliqua impensa ipsumque datiarium in exepensiscondemnavit mandando homines dicte quadre de cetero molestare necimpedire posse licet reperti fuerint conducere bladum etalia ad eorum terra sine buleta et sine buletino non impediaturcum illam vel illum non teneantur accipere stantibus juribuspreallegatis et maxime sententia de qua ut supra & et haec omnia omni meliori modo &.Presentibus spectabili domino Rainoldo Grillo, domino Petro Jacobo Cinalia et JoanneBaptista de Valtorta testibus.In presentia etiam supradictorum Borbonis de Bohomis et Michaelis intervenientiumut supra, acceptantium et gratias agentium de justitia administrata etin presentia domini ser Joannis Francisci datiarii ut supra.Benedictus Alzanus notarius et coadiutor extraxit ex loco sententiarum f. 478.

[Gli avogadori approvano la sentenza 1 luglio 1540 contro il ricorso dei daziari]Die 18 septembris 1540Magnifici domini Petrus Merzanigo eques, Petrus Mauroceno et Nicolaus de Pontedoctor hon. advocatus comunis. Attentis pluribus preceptis ad instantiamBenedicti Tolini et Thadei Boni intervenientium pro quadraGussagi et totius Francie Curte districtus Brixiensis factis FranciscoFrancholino intervenienti nomine datiorum datii transversus seude terra ad terram districtus Brixiensis super appellatione officiiadvocacie interposita nomine dictorum datiariorum a sententialata per spectabilem dominum Franciscum Navagerium capitaneum Brixie sub dieprimo julii proxime preteriti ad favorem dictorum de Francia Curtanon teneri ad accipiendum aliquam buletam seu buletinumdictum non impediatur pro bladiis et aliis ad eorum terramconducendum prout in ipsa sententia licentiaverunt partespredictas ab officio amoventes omnem suspensionem et

[f. 176r]fecerunt partibus per antea auditis cum eorum advocatis et cum dominoVincentio de Leno nuntio civitatis Brixie interveniente pro interessecivium habentium bona in Francia Curta ad deffensionempredicte sententie et hic annotari jusserunt prout (..) lit JacobusPetri Joann. off.Zenophus officii advocarie coadiutor exemplavitet sigillo Santi Marci sigillavit &

[Il doge Girolamo Priuli ordina al provisore di rispettare i privilegi di Rovato]1566 7 novembrisHieronimus Priolus Dei gratia Dux Venetiarum &. Nobili et sapienti viroJacobo Georgio de suo mandato provisori, viro nobili, fideli dilecto, salutemet dilectionis affectum. Uno agente del fidel nostro Antonio Bersinode Rovado venuto alla presentia delli capi del consiglio nostro Decemha esposto che voi non permeteti che possi come colono di dominoLudovico Nassini dottor condur a Rovado la sua parte colonicadelle biave se bene detto Nassino habbia condotto in questanostra fortezza a voi comessa la portione d'esse biave a luispettante in essequtione dell'ordini nostri, sopra di ciò esponenti.

Onde per conservatione delli privileggi comuni alli fidelissiminostri di Valtrompia in prima adeptione, come dice, ha ricercatoche vi scrivamo le presenti producendo un capitolo d'essiprivileggi dell'anno 1440 per il quale apare che licomuni et homini della terra di Rovado sonno all'istessaconditione con quelli d'essa Valle in materia che a quellisian lecito condur biave et vini tolti in cadaunloco del Stato nostro in la detta Valle &. Però ve comettemocum li detti capi che dobiate alli predetti fideli nostriosservar li privileggi concessi in prima adeptionei quali menteniam et delli detti capi che sianoinviolabilmente osservati et però non aspettaremoaltra replica.Data in nostro Ducali Palatio die 7 novembris indictione decima 1566A tergo: Nobili et sapienti viro Jacobo Georgio provisori viro nobili.Joannes Antonius de Emilgiis notarius ac cancellarius mandato sigillavit.

[f. 176v][Sentenza dei rettori di Brescia in favore della Franciacorta][I rettori di Brescia intendono por fine alla vertenza dei daziari di Iseo, Colombaro, Timolinee Nigoline, che hanno multato in lire duecento alcuni conduttori di Provaglio e Bornato pertrasporto di fieno e grano senza pagare dazio e senza il loro permesso. La sentenza confermail diritto della Franciacorta a trasportare a proprio uso fieno, biade, vino da tutto il territoriodi Brescia.]1444 3 juniiIn Christi nomine. Amen. Triadanus Gritti potestas et Paulus Contarenuscapitaneus Brixie pro illustrissimo et excellentissimo Ducali Domino Venetiarum.Cognoscentes etfine debito terminare volentes quamdam causam, litem, seu controver-siam versam et vertentem et que in futurorum coram nobismagis verti sperabatur per et inter Venturellum de Ceretehabitatorem terre de Proveziis imbotatorem bladorum terre et locorumde Iseo, Columbario, Timolinis et Nigolinis anni proxime preteritiex altera et comune et homines de Provalio et BornadoFrancie Curte seu prudentem virum Baldessarem Patinamprocuratorem et procuratorio agenti dictorum comuniumet cuiuslibet eorum conduxisse et conduci fecisse etmaxime de loco Turbiadi ad proprias terras et domosin Francia Curta certam et multam quantitatem feniet bladorum non solutis datio imbotatus ipsi incantatori et quodplus est absque licentia ipsius incantatoris et hec contrapacta ipsius incantus ex quo allegabat suprascripta comunia etquemcumque eorum incurrisse in penam ducatorum ducentum ultra solu-tionem imbotatus in qua condemnare petebat dictos homineset sibi per eos &. Et ex adverso Baldesar Patina supradictus, dictis,mandato et nominibus quibus supra, dicebat quod si et inquantum homines dictorum comunium a dictis locis incantatisper dictum Venturellum ad proprias habitationes eorum de fenoet bladiis conduxerunt, potuerunt conduxisse et conducerepossunt, maxime vigore seu privilegii absque solutionedatii imbotatus quia ipsa Francia Curta in hoc sunt unaet eadem condictione quibus sunt homines de Valletrumpia

et Sabia qui conducere possunt et conducunt neces-saria pro suo victo a quocumque loco territorii et districtus Brixiensissine solutione datii imbotatus et multa alia allegans quibusdicebat dicta comunia et homines predictos de Francia Curtanon teneri ad aliquam solutionem datii imbotatus de his

[f. 177r]rebus quae portantur pro usu et eorum victu. Undeauditis petitionibus, remissionibus, allegationibus, et oppositionibusdictarum partium et cuiuslibet earum, visisque et diligenteressaminatis pactis dicti incantus et incantatoris, visisqueprivileggio de Francia Curta esse unum et idem cumprivileggio dictarum Vallium et eo per nos diligenterexaminato, habita bona consideratione et respectuconvenendis ipsorum Vallerianorum, Christi et gloriosae VirginisMarie invocatis, sedentes pro tribunali sub lodiain qua fiunt incantus posita intra pallatium residentienostri capitanei, dicimus, pronuntiamus et sententiando decla-ramus quod supradicti homines dictorum comunium et cuiuslibeteorum de Francia Curta liberati et absoluti sint a solutionedatii imbotature rerum perceptarum et collectarum per ipsosin terris et territoriis supradictis pro usu et ipsorum victu et eamin pena in qua videtur pro contrafactione pactorumfuisse incursos. Hoc addito et expresse declarato quodhomines et singuli habitantes in Francia Curta possintet valeant de cetero conducere et conduci facerequecumque victualia necessaria pro victu et ususuo extraentes et percipientes ipsa ex omnibuslocis et terris ubilibet situatis in territorio Brixiensesine aliqua solutione datii imbotatus bladorum, viniet feni non obstantibus aliquibus in contrarium presentibus.Datum Brixie die 3 junii 1444Registrata in registro magno Rubeo Camere Brixief. 383 a tergo.

[I rettori di Brescia sostengono i privilegi di Franciacorta contro i daziari][I daziari accusano gente di Franciacorta per aver condotto fieno contro i patti dei daziari; irettori di Brescia riconoscono la legittimità derivante dai privilegi di Valtrompia e Sabbia.]1444 27 juliiTriadanus Gritti potestas, Paulus Cantareno capitaneus Brixie proillustrissimo et excellentissimo Ducale Dominio Venetiarum. Cum invicem lis agereturinter Toninum de Rudiano datiarium imbotatus certarum terrarumplaniciei Brixiensis ex una parte, et egregium ser BaldessaremPatinam agentem nomine aliquorum de Bornato ex altera

[f. 177v]parte, occasione certe quantitatis feni quam Toninus de Rudianoasserebat conductam fuisse Rovadum ex terris imbotatiseiusdem Tonini, quod petebat a nobis eosdem de Bornato deberecondemnari ad amittendum boves et plaustra et ad solvendumcertam pecunie quantitatem, quia asserebat eosdemconduxisse fenum contra pacta incantus et contra

capitula illorum de Valtrumpia et Sabia ex terris pereum incantatis. Et hec presente dicto Baldessare et contra-dicente, asserente se potuisse conduci facere fenumper dictos de Bornato virtute et vigore incantuset privileggiorum suorum nec non vigore terminationisper nos alias superinde facte. Unde visis omnibusque utraque pars dicere, producere, ostendere et allegarevoluerunt, et visa declaratione nostra per nosfacta et rogata, scriptaque per Ludovicum de Scarpiscive veneto secretario nostri capitanei, ipsos de Bornatoabsolvimus et liberamus ab omnibus condemnationibussibi factis seu dicta occasione fiendis.Datum Brixie die 27 julii 1444 indictione septima.Et hoc idem declaravimus in facto bladorum usui suonecessariorum declaravimus contra factum feni et infidem premissarum sigillata est sigillo Sancti Marci magnomagnifici domini potestatisEgo Jacobus Pistello vice cancellarius magnifici domini potestatis subscripsi.

f. 177v[Sentenza del capitano di Brescia][I daziari ricorrono per chiedere il dazio sul vino consumato a Castegnato mentre si faceva iltrasporto di un carico in Valtrompia e la richiesta è accolta in quanto il privilegio prevede diconsumare nelle terre privilegiate i beni trasferiti a proprio uso.]

1458 28 octobrisIn Christi nomine. Amen. Anno Domini millesimo quadragesimo quin-quagesimo octavo indictione sexta, die vigesimo octavo mensisoctobris, presentibus ser Paulo de Gussago et Thomaso de Cavallisde Lonado et spectabili domino Bertolameo de Ganasonibus,testibus vocatis et aliis, magnificus ac generosus dominusNicolaus de Canolis doctor capitaneus Brixie sedenssuper quodam banco posito in Camera ducali Brixie

[f. 178r]vertente differentia per et inter Petrum de Gandinodatiarium civem Brixie parte una, et Dominicumde Pasatio de Valletrumpia altera de eo quod dictusPetrus petebat dictum Dominicum cogi ad solvendumimbotaturam plaustrorum viginti vini imbotatorum de annopreterito per ipsum Petrum seu officiales suos in terrade Castegnato et dictus Dominicus allegabat predictafieri debere pluribus rationibus et causis. Primo quiaquilibet de Valle Trumpia virtute privileggiorumsuorum dicte Vallis per serenissimum Ducale Dominium Venetiarum concessorumest liber ab omni imbotatura etiam de his que conducunturde aliis locis in ipsam Vallem pro usu suo. Secundoquod possessiones habentes extra Valles pro ipsispossessionibus tenentur ex forma dictorum privileggiorumsolvere et contribuere et ita solvunt et contri-buunt in ipsa Valle. Tertio solvunt limitationempro ipsis bonis absque eo quod solvunt etiam imbotaturas.

Et ex adverso dictus Petrus negabat predicta veraesse maxime quia virtute dictorum suorum privileggiorumnon sunt liberi ab imbotatu eorum que comedunt seubibant illi de Valletrumpia extra ipsam Vallem. Tamenvisis privileggiis dicte Vallis et viso privileggiolimitationis dicte Vallis et auditis omnibus ert singulis quedicte partes dicere et allegare voluerunt, ipsisqueomnibus et singulis diligenter inspectis ac maturadeliberatione pensatis, terminavit, pronuntiavitet declaravit quod dicti homines de Valletrumpia pro rebuset fructibus quos habent et colligunt super eorumpossessionibus extra ipsam Vallem et quos ement

[f. 178v]extra ipsam Vallem pro ducendo et reconducendoin ipsam Vallem pro ea parte quam dispensare etcomedere possunt seu bibere cum eorum personis questant et habitant in ipsa Valle respectu quantitatempersonarum et quam dicti de Valletrumpia haberent ettenerent pro eorum usu dumtaxat sint liberi et imunesa dictis imbotaturis et aliis quibuscumque datiis et conducerepossint et conduci facere ipsos fructus in ipsamVallem absque aliqua solutione datii vel imbotatuspro ea autem parte quam dispensant, comedunt seubibant dicti de Valletrumpia. Habitatores extra ipsam Vallem cumeorum personis teneri et obligatos esse ad solutionemdictarum imbotaturarum et non aliter. Et statim inexequtionem dicte sententie, delato sacramento dicto Duminico,quantum vinum bibi fecit in dicta terra de Castegnatoet qui iuravit quoniam solummodo bibi fecit plaustraquinque in ipsa terra de Castignato, precepitdicto Duminico de Valletrumpia quod tantum solverent dicto Petrode Candianis imbotatum pro dictis plaustris quinquevini; a reliquis vero plaustris quindecim seusolutione ipsorum ipsum Dominicum de Valletrumpia libe-ravit et absolvit et hec omni meliori modo.Ego Joannes de Vela domini Antonii de Justinipolis pubblicaimperiali auctoritate notarius ac cancellarius coadiutor de mandatoscripsi et roboravi.

[Sentenza del capitano di Brescia favorevole ai privilegi di Valtrompia sul traverso]I daziari chiedono il dazio del traverso per due some di biade poste al mulino dellaMandolossa perché le ritengono destinate al commercio in Valtromppia; i rappresentantidella Valle intervengono per la salvaguardia dei propri diritti. Dopo il giuramento che non sivuole commerciare la farina, il capitano, esaminate le parti e le allegazioni presentate,sentenzia confermando i privilegi che riassume.]1459 15 octobrisIn Christi nomine. Amen. Anno ab Eiusdem nativitate millesimoquadragesimo quinquagesimo nono, indictione septima, die verolune quintodecimo mensis octobris, in Camera ducali Brixie

[f. 179r]

presentibus ser Michaele de Cotalibus et Nassino de Nassinis,ibi magnificus et generosus dominus Stephanus Trivisanus pro magnifico etexcellentissimo Ducale Dominio Venetiarum dignissimus capitaneus Brixie eiusqueDistrictus comparentes coram eo Antonio Sarnico cive Brixieet Joanne de Tricanto del Hospetaletto, datiariis et incan-tatoribus terre Castignadi ex una parte; et Duminicode Feraliis de Valletrumpia nec non Bertolameo de Casisdicto il signor Uti procuratoribus et procuratorio nomine dicteVallistrumpie ex alia, pro quadam differentiainter eos vertente de duabus somis bladorum certorumhominum de Valletrumpia, videlicet Marci et Bertolini de Ciolisde Cimmo, habitatoribus in terra Castegnadi, que blada suntin molendino Florini della Mandolozza de Bornado, necnon et aliis bladiis dictorum hominum Vallistrumpie existentibusextra ipsam Vallem, et similiter de aliis quibuscqumquefructibus nassentibus extra ipsam Vallem; intellectaquepetitione dictorum Antonii de Sarnico et Joannis de Ricanciopetentium, requirentium per ipsum magnificum dominum capitaneumcompelli et constringi debere dictos Duminicum de Feraliiset Bertolameum de Casis tamquam procuratores pre-dictorum hominum Vallistrumpie ad sibi solvendum datiumimbotatus tam de dictis duobus somis bladorum quamde aliis bladis et quibuscumque fructibus nassentibusextra dictam vallem. Auditisque ex alia parte dicto Duminicode Feraliis et Bartolameo de Cascis nomine quorum negantminime fieri debere quod petitur per supradictos Antonium etJoannem, auditisque et intellectis juribus et allegationibusutriusque partis et declarationibus dictorum hominum Vallistrumpieex quibus clare constat dictos homines de Valletrumpia

[f. 179v]exemptos esse et fore a solutione imbotatus et transversustam pro bladiis et aliis quibuscumque rebus nassentibus extraVallem predictam de eorum possessionibus qui in ipsa Valledummodo ipsa blada et alias quascumque res non extraherevellent vel conducere mercandi gratia, datoque juramentopredictis Bertolino et Marco de dictis duobus somis bladoruman vellent ea blada pro usu suo macinari facere indicta terraCastignadi, an pro mercando, qui iuraveruntmanu tactis Scripturis ea blada posuisse ad molendinumcausa ipsa macinandi faciendi pro eorum usu. Visisdemum et intellectis mature omnibus intelligendis, omni meliorimodo, jure, via, forma et causa quibus melius etvalidius fieri potuit, terminavit, et sententiavit, et decla-rendo pronuntiavit, quod predicti homines Vallistrumpie exemptiesse debeant ab omni angaria seu solutione datii imbotatuset transversus, tam de rebus et fructis nassentibus expossessionibus existentibus extra ipsam Vallem, quamde illis existentibus in ipsa valle, presentibus et futuris,et quod ipsi homines habentes extra ipsam Vallem possintdispensare eorum fructibus tam extra ipsam Vallem,quam in ipsa Valle, absque solutione alicuius datii

imbotatus et transversus, dummodo eos vendere nollentaut aliqualia de ipsis mercari extra ipsam vallem.Item terminavit quod predicte due some bladorum existentesin dicto molendino predicti Florini debeant restitui et daripredictis Marco et Bertolino, absque solutione datii imbotatuset transversus.Ego Malatesta fq. ser Opitonis de Manaldis de Ravera cancellarius predicti magnifici dominicapitaneipublica imperiali auctoritate notarius, predictis omnibus et singulis interfui eaquerogatus scribere scripsi in cuius fidem me subscripsi sigillumqueSancti Marci apposui signumque meum consuetum.

[f. 180r][Il doge Cristoforo Mauro annulla la sentenza dei rettori Ettore Pasqualigo e LudovicoBembo emanata il 25 maggio 1464]1465 27 juliiChristoforus Mauro Dei gratia dux Venetiarum &. Nobilibus etsapientibus viris Leoni Duodo de suo mandato potestati etHermolao Pisani capitaneo Brixie et successoribus suisfidelibus dilectis, salutem et dilectionis affectum. Signi-ficamus vobis quod die sexta junii proxime preterita in nostrocollegio virorum Nobilium et Provisorum nostrorum ac blade comuniset officium nostrum veterorum et novarum et aliorum deputatorumpropter intromissionem virorum nobilium Andreae Bragadenoet Antonii Contareno ad presentiam et Pauli Barbo, olimet in hac parte auditorum nostrarum novarum sententiarumet placitare eiusdem Andreae posita et capta fuitpars tenoris infrascripti videlicet: Quod illa sententia et declaratio factaper viros nobiles Hectorem Pasqualigo olim potestatem etLudovicum Bembo olim capitaneum Brixie per quamdie 25 maii 1464 sententiaverunt et declaraveruntquod omnes et singuli qui sunt et forent deValletrumpia et Sabii qui extra dictas Valles tamquamcoloni, massarii, laboratores et fictabiles aut alioquocumque modo recolligerent aut recollegissent abimbotatu anni 1460 citra fruges, fructus et redditussuper et de possessionibus civium et districtualium etaliarum personarum qui et que non sint et forentde Valletrumpia et Sabii qui fructus, fruges et redditusreperti sunt et fuerunt, dictis temporibus, extradictas Valles tempore cirche imbotatuum subincantu et datio datiorum antedictorum solvereteneantur imbotatum et debeant incipiendo aincantis anni 1460 quia solvitur partim

[f. 180v]de ipso anno et partim de anno 1461 et similiter deicenpssolvere debeant dictum imbotatum quemadmodum solveruntet faciunt ac solverunt et fecerunt alii qui non suntde dictis Vallistrumpia prout in ipsa sententia latius continetur.Tamquam male et indebite factum contra jus et justitiamin damnum et preiuditium dictarum Vallium indicatur, cassetur,

renovetur et annulletur cum omnibus suis secutis exempliset dependentiis partibus, revertentur in pristinum statumquocirca fidelibus nostris cum predicto collegio nostro scribimuset mandamus quatenus partem supradictam et omnia contentain ea observare et exequi ac observari et exequtionimandari facere debeatis et sententiam istam canzellareet annullare ac cassari, canzellari et anullari facerede quibuscumque libris, foliis et scripturis in et super quibusdescripta reperiatur, ita quod de cetero nullius sit valorisvel vigoris existat et partes ipsas reducere etreponere ac reduci et reponi facere in illis juribus, statu,condicione et esse, in quibus erant antequam dicta sententialata esset. Et cogere seu cogi facere Petrum Chirardellumet Joannem de Marinis daciarios imbotatus certarum terrarumagri Brixiensis olim, de quibus in ipsa sententia fitmentio et habentes de bonis suis ad dandum et solvendumNegrobono de Valletrompia nomine dicte Vallis pro emptionibusper ipsum dicto nomine factis in hac appellatione etincissione et per predictos nostros auditores sibi taxatis libriscentum sex, soldos duos parvarum expensis autem cancellariePrincipatus dicti nostri. Auditis nihil dicunt sed partibuscoram vobis comparentibus jus et justitiam ministratis

[f. 181r]facientes has nostras, ad futurorum memoriam registrariet registratas presentantibus restituite.Datae in nostro Ducali Palatio die 26 julii indictione decima tertia 1465.Registratae in registro Schachato Camere Brixie f. 357.

[Il capitano di Brescia annulla il pignoramento dei daziari su beni trasportati da Cologne aErbusco]1505 Die veneris 4 mensis julii hora tertiarum.Magnificus et clarissimus Duminicus Contarenus dignissimus capitaneus Brixie et Districtusexistens in sala eius solite audientie. Cognitus cause etdifferentie verse et vertentis per et inter dominum Gabrielem deZannis civem habitatorem terre Palazoli ex una, et ser Faustinumde Levolo ex altera, occasione imbotatus certorum fructuum recollectorumper ipsum dominum Gabrielem seu per eius massarium super certispossessionibus sitis super territorio de Colognis et conductis adeius fenile situm super territorio de Herbusco inspici et visis.Unde prius visis literis pignoratitiis per eius magnificentiam concessisad instantiam supradicti Jacobini imbutatoris seu incantatoris imbotatusterre de Colognis de pignorando dictum dominum Gabrielem pro dictoimbotatu predictorum fructuum anni proximi preteriti prosumam in dictis litteris contenta, cum clausula salvo si quis &;visa contradictione predictis litteris facta cum capitulis postipsam descriptis per dictum dominum Gabrielem, visisque, lectis superipsis capitulis examinatis ad instantiam dicti domini Gabrielis,nec non visis pactis Camere ducalis et aliis sententiis perprecessores suos in simili materia latis et auditis,pluribus partibus ipsis in contradictorio iudicio, et visis liber-zolis imbotatorum factorum per comune et homines de Herbusco cum

quo aparet dictum dominum Gabrielem et eius massarium prodictis fructibus contribuisse et de presenti contribuerepro ratha imbotatus seu limitationis dictorum fructuum

[f. 181v]et super omnibus predictis facta diligenti considerationeet visa citatione pro hac die et hora ad hanc sententiamaudiendam, Christi nomine invocato, dixit, terminavit etsententiavit et sic dicendo, terminando et sententiando decla-ravit dictas literas pignoratitias revocandas et annul-landas esse et quas revocavit et annullavit etad abundantem cautelam dictum dominum Gabrielem de Nama-ris et eius massarium ab eis et contentis in eisabsolvit et liberavit et ulterius ambas partesabsolvit ab expensis propter suprascriscriptam causam litigandi,omni meliori modo &. In presentia dicti domini Gabrielis pro se etdicto massario suo interesse predicto, acceptis in parte et partepro se et dicto nomine facientibus, et in aliis non contentis,atque presentibus ser Francisco Frisco de Venetiis Cipriano deCazago notario et ser Petro Mario comelitone magnifici domini capitanei etaliis pluribus testibus.

[Dazio dell'imbotato tra Torbiato e Erbusco]Il capitano di Brescia conferma il pagamento di dazio su beni trasportati da Torbiato aErbusco; se esso fu chiesto per un trasporto effettuato prima della cerca dell'imbotato ildaziario deve restituire]Die 15 septembris 1505Magnificus et clarissimus dominus Duminicus Contarenus Brixie capitaneus dignissimusexistens in saletta sue solite audientie auditis in contra-dictorio iudicio Filippo de Cavalesis, interveniente nomine comuniset hominum terre de Herbusco dicto nomine, petens per eius magnificentiamcompelli debere Betinum de Zono habitatorem dicte terre de Herbuscoad solvendum imbotatum cum dicto comuni pro fructibus et redditibusquos colligit super territorio de Torbiado et conducit seuconduci fecit ad dictam terram de Herbusco sicuti teneturet obligatus est, tam virtute plurimarum sententiarum, quamconsuetudinis hactenus observate ex parte una.Et audito dicto Bettino allegante coactum fuisse ad

[f. 182r]solvendum imbotatum dictorum fructuum super dicto territorioTurbiadi collectorum pro imbotato dicte terre, licet eos conducatet conduxerit in terram Herbusci et quod non est conveniensquod de una eademet re solvat in duobus locis. Quibusauditis et intellectis et sane consideratis et attamen quod insimili materia etiam terminavit, declaravit etterminando sententiavit, quod dictus Betinus teneatursolvere imbotatum cum dicto comuni de Herbusco pro fructibuset redditibus quos colligit super dicto territorio Torbiadi, etconduxit seu conduci facit ad predictam terram deHerbusco; et quod si ante tempus imbotatus seu circhedictus Betinus conduci fecit dictos fructus ad terram

de Herbusco, imbotator seu incantator dicte terre Torbiaditeneatur restituere pecunias per ipsum Betinumexbursatas pro dictis fructibus sic conductibus addictam terram Herbusci ante tempus dicte circheincantatori dicte terre Torbiadi presenti et contradicenti.Presentibus spectabili domino Hieronimo de Durantibus et domino Nicolaoeius fratre testibus &.Filippus Sigillinus coadiutor extraxit etc.

[I rettori di Brescia contro i daziari confermano i privilegi di Valtrompia e Sabbia,Franciacorta, Pedemonte][I daziari del bestiame grosso costringono due commercianti di Gavardo e Rezzato a pagareil dazio per alcuni castroni acquistati nelle Valli esenti. I rettori di Brescia esaminati i duecapitoli contenenti quei privilegi, dichiarano illegittimo il comportamento e stabiliscono chein futuro non si debbano quelli di Valtrompia e Sabbia, Franciacorta, Pedemonte cheagiscono secondo tali privilegi.]1444 17 martiiIn Christi nomine. Amen. Comparentibus coram magnificis et generosis Lauren-tio Minio potestati et Paulo Contareno capitaneo Brixie pro illustrissimoDucale Dominio Venetiarum Joanne Barberi de Gavardo et Palino deRezate causa et occasione certe quantitatis pecuniarum quaesibi requirebantur per Hieronimum Calzavelia et sociosdatiarios bestiarum de grosso civitatis Brixie, exponente dictosJoannem Barberie et Pasinum de Rezate astringe debereet cogi ad solvendum datium quorumdam castronum per eosemptorum in Vallibus exemptis &. Auditis ipsis Joanne Barberioet Pasino de Rezate ex una parte ac Hieronimo suprascriptoet ceteris datiariis ex alia, visisque privileggio indulto

[f. 182v]per illustrissimum ducale dominium Venetiarum Vallibus Trumpie et Sabii,quadre Pedemontis et quadre Francie Curte ac visis omnibuset singulis que dicte partes et unaquaque earum dicere, producere,ostendere et allegare voluerunt, et visis presertimduobus capitulis tenoris infrascripti videlicet: Item quod possint intersese et homines Vallis Sabii emere, vendere et tenere,ac conducere de terra ad terram intra dictas Valleset vendere aliis non existentibus de dictis Vallibus Trumpieet Sabii omniaque queque voluerint sine absque solutionedatii et pedagii vel gabelle et sine aliqua pena eisimponenda intelligendo tamen quod predicti ementesab eis quod non essent de dictis Vallibus possint et debeantcogi insolidum ad debitam datii solutionem. Item quod ipsihomines possint ire conducere et reconducere quasres et bona ad partes Tridenti et Valliscamonice et Riperieetiam ab ipsis reducere in ipsam Vallem sine aliqua solutionedatii, pedagii vel gabelle nisi in Riperiam. Et habitasuper omnibus matura et diligenti deliberatione, sedenspro tribunali in Camera Brixie sita in Cittadella nova civitatisBrixie in curia residentie magnifici capitanei, presente domino TroianoBono, honorario camerario Brixie, et Lucca Faletro castellanoCastri magni Brixie, pronuntiamus, sententiamus, et decla-

ramus, quod privileggia indulta per illustrissimum ducale dominiumnostrum prelibatis hominibus de Pedemonte et FrancieCurte, ad litteram ut iacent observentur, et in omnibusdebeant inviolabiliter observari hac tamen condictione,quod si quis de dictis locis vendiderit et vendere feceritcastronos aut alia bestiamina aliquibus non existentibus,supradictis capitulis continetur, possint et debeant cogi

[f. 183r]insolidum ad debitam solutionem datii predicti si emptores nonsolverint; absolventes predictos Joannem Barberi deGavardo et Pasinum de Rezate ab omnibus quod sibi requi-rentur ultra tenorem et formam capitulorum supradictorum. Item quodin futuro et pro preterito tempore pro premissisnequaquam molestari possint. Actum Brixie in locosupradicto presentibus testibus supradictis die 17 mensis martii 1444indictione septima.Ego Jacobus filius Hieronimi de Robertis publica imperiali auctoritatenotarius civis et habitator civitatis Brixie ex comissione mihifacta per ser Jacobum Pistellum notarium et predicti domini capitaneivice cancellarium qui suprascriptum instrumentum rogavit et imbreviavitillud ab eius originali imbreviatura fideliter in hancpublicam formam redigi ideo me in robur et fidem premissorumcum attamen consueta subscripsi.Ego Jacobus Pistello civis Patavinus imperiali auctoritatepubblica notarius aliis occupatis feci ex actis meis extrahisuprascriptam sententiam quam manu propria scripsi et inpremissis signum attamen mea apposita &.

[I rettori di Brescia contro i daziari confermano i privilegi di Valtrompia e Sabbia, Nave ePedemonte][I daziari agendo contro i privilegi di Valtrompia e Sabbia, Nave e Pedemonte esasperanodue commercianti di Nave per l'acquisto di cavalli. I rettori di Brescia esaminati i duecapitoli dei privilegi ed altre sentenze li liberano dal pagamento di dazio.]1456 23 octobrisMagnificus et generosus dominus Bernardus Bragadino potestas Brixie proillustrissimo Dominio Venetiarum et propter obitum magnifici domini Joannis deCa de Pesaro vice capitaneus, audito gravamine Pauli de Gussagosindici comunitatis Brixie districtus intervenienti pro Mafeo deCognis et Zanibino de Vallemagna habitatoribs in Navis,exponentibus quod Zaninus Longo datiarius bestiarum degrosso molestat dictos eius principales pro datio duarumequarum per eos in dicta terra de Navis emptarum aquodam Theutonico vocato Bassono contra formamexemptionis Vallistrumpie et Sabii et comunibus de

[f. 183v]Pedemonte et de Navis propter quas emptores suntexempti et immunes ac liberi ab huiusmodi datio &. Etaudito dicto Zanino dicente quod imo tenentur ad solutionem dicti datii,visis pactis datii et exemptionibus productis, concessisVallibus predictis, inter que sunt duo capitula huiusmodi tenoris:

Item quod possint inter sese et homines Vallis Sabii emere, vendereet tenere ac conducere de terra ad terram intra dictasValles et vendere aliis non existentibus de dictis Vallibuset locis omnia et quecumque voluerint sine aliqua solutionedatii et pedagii, vel gabelle, et sine aliqua pena imponenda;eis intelligendo tamen quod predicti ementes ab eis qui non essentde dictis Vallibus et locis possint et debeant cogi insolidumad dictam datii solutionem. Item quod ipsi homines possintire, conducere et reconducere quascumque res et bonaad partes Tridenti et Valliscamonice et Riperie et ab ipsisreducere in ipsam Vallem, sine aliqua solutionedatii vel gabelle, nisi in Riperia.Et visa etiam sententia facta per magnificum dominum Laurentium Mincioet Paulum Contareno olim rectores Brixie in similicausa sub die 17 mensis martii 1444, et habita maturadeliberatione pro observatione dictarum exemptionum,declaravit et terminavit, quod dicti Mafeus et Zanolinuspro datio dictarum equarum non possint nec debeantaliquo modo molestari vel agravari, absolvenseos et utrumque eorum a solutione dicti datii et ab omnipena illius. Presentibus spectabili juris utriusque doctore domino Joanne Antoniode Barsinis vicario magnifici domini potestatis, domino Laurentio de Patusiiscausidico, in saletta pallatii residentie domini potestatis Brixie,contrata Sancte Agate die martis 23 ocotbris 1456, indictione quarta.Vincentius Bonasio Pataus cancellarius exemplavit de libro magnifici domini BernardiniBragadini potestatis.

[f. 184r][Il doge difende l'esenzione di Rovato contro i daziari di Iseo]5 septembris 1477Egregie dilecte noster. Sono lamentati davanti a noi lifidelissimi nostri homini de Rovado quali nelli giornipassati si sono lamentati per il magnifico colleggio nostroet noi et in le loro limitationi sono compresi tutti idatii et imbotadure di quel loco. Pare che l'imbotadorede Iseo voglia astringere alcuni di detta terradi Rovado a pagar imbotado d'alcune biave trovatein Iseo nel tempo della sua imbotatura, non ostanteche siano imbotade in Rovado et perché ad essidi Rovado sarìa fatto torto d'una cosa medesimaa pagar dei datii, volemo et espresse ve comettemoche dobiate far comandamento a detto datiario in Iseo(et se alcuno havesso tolto: can.) che non molesti dettide Rovado per alcuno imbotato de biave menatein Iseo et se alcuno havesse tolto, fattela resti-tuire perché intendemo che i privileggi etconcessioni ad essi nostri fidelissimi concessi che lisiano observadi.Brixie die 5 septembris 1477A tergo: Egregio dilecto nostro vicario terre Isei.

[Il capitano di Brescia sospende un pignoramento in contrasto con i privilegi di Coccaglio]

[Il comune di Coccaglio contro i suoi privilegi s'è visto pignorare del frumento depositato almulino di S. Pietro in terra di Chiari; il capitano di Brescia interviene e sospende l'iniziativadei daziari per accertare i diritti e privilegi lesi]1518 14 juniiAudito gravamine domini Bertolamei Gidde in absentia partisintervenit nomine comunis et hominum terre de Coccalio quod adinstantiam Augustini de Bracchis de Rovato sive ser Severiide Bornato conductores datii imbotatus Brixie fueruntpignorati comune et homines de Cocalio in causa certarumbladorum ut dicitur inventarum seu existentium in molendinoS. Petri super terra de Claris de jure dictorum comunis ethominum de Cocalio contra jure debitum ut dein contrarium et contra formam et maxime privileggiorum

[f. 184v]dicti comunis de Cocalio et ultimo loco contra formam sententiae clarissimidomini Hieronimi Bembo alias capitanei Brixie pronuntiatein contraditorio juditio sub die 14 martii 1504 etpetente dicto nomine sibi de opportuno remedio suffragariunde visis dictis indulto et sententia supradicta tenore presentiumsuspendimus pignorationem predictam, factam contradictos comunem et homines de Cocalio ad instantiam dictiSeverii datiarii ut supra, sive domini Augustini officialisseu existentis penes Bernardinum de Bertelis tuncconsulem Cocalio, quoniam antequam ipsa pignorareleventur, intendimus audire super ipsapignoratione partes intervenientes ne alicui contrajuris debitum fiat iniuria et hoc sine preiudicio juriumabsentis partis et dicti homines seu dictus dominus Bertolameusellegit habitationem in hac civitate Brixie ad domumhabitationis domini Francisci de Travaiate ad quam vultposse citari &. Brixie die 14 martii 1518.

[Il capitano di Brescia scrive al vicario di Iseo perché non siano molestati quelli di Rovatonei loro privilegi dell'imbotato]1484 13 novembrisEgregie dilecte noster. Havemo viste più lettere di precessorinostri et del magnifico ser Candian Bolani adi 5settembre 1471scritte in questa materia alli precessori vostri adinstanza di comuni de Francia Curta per le qualichiaramente ne consta detti de Francia Corta nonesser obbligati a pagamento d'imbotato alcunoper alcune delle suoi biave, né vino, vengaper loro esser condotti ad Iseo, né altrove, nel tempodelle imbotadure, atteso etiam il favore de loro privilegginelli quali vengono essere limitati in logo detutti i datii et imbotadure de quelli luogi. Vidicemo et comandiamo che per nissun modo non

[f. 185r]dobiate lasciare molestare detti di Francia Curtaa pagar imbotado alcuno d'alcune biave né vino

ritrovati in quello luogo; et se alcune cose fosseropagate nè depositate quelle faciate restituiresenza spesa alcuna; et similmente se fusse dattaalcuna seguita per detta rasone provedetiche per questo alcuno non sia molestato, facendoqueste nostre nelli atti dell'officio vostro ad futurorummemoriam registrari et registrate presentantirestituite. Brixie die 13 novembris 1484.A tergo: Dilecto nostro Thome de Girellis vicario Iseii et quadre.

[Il capitano di Brescia scrive al vicario di Iseo perché quelli di Rovato non siano molestatiper i loro privilegi sull'imbotato]1499 8 novembrisEgregie dilecte noster. El son stati a noi a dolersi messi dellicomuni della quadra de Rovado che contra li mandati delmagnifico nostro Candian Bolani che adì 5 settembre 1471et del magnifico ser Nicolo Leon dell'anno 1484 13 novembredignissimi precessoris nostri vengono esser molestatiper gli imbotadori di quel logo de Iseo a volerliastringer a pagar imbotatdo de biave al tempodella cercha dell'imbotado di cosa che è contra lisuoi privileggi et concessione antiche et decla-rationi di predetti nostri precessori. Però volemoet ve comettemo che dobbiate fare comandamentoa detti datiari che per alcun modo non debbanomolestar detti della quadra di Rovado et FranciaCurta né permettiate che per alcuno modovengino molestati contro il tenor della termi-natione et privileggi predetti et se alcuna cosafosse tolta fattela restituire facendo registrare

[f. 185v]nelli vostri atti ad futurorum memoriam et registrataspresentanti restituite. Brixie die 8 novembris 1499.A tergo: Egregio dilecto nostro Pasio Lane Isei vicarioet successoribus suis &.

[Il capitano di Brescia scrive al vicario di Iseo perché il daziaro dell'imbotato di Iseo nonmolesti quelli di Rovato e quadra per i loro privilegi circa quel dazio]1541 17 septembrisEgregie dilecte noster. Si sono doluti avanti di noi ser BattistaGidda et altri intervenienti per nome del comuneet homini de Cocalio et etiam de Rovado et quadranon ostante che per alcune loro biave habbino già pagatolo imbotado in detto loro comune del qual imbotado sicavano poi li dinari della limitatione che portanopoi in Camera fiscale di questa città et dette lorobiave in parte siano sta vendutte in Iseo. Pareche lo imbottador della terra de Iseo habba astrettialcuni delle dette terre et quadra di Rovado apagare un'altra volta detto imbottato contra iltenor de loro privileggi et antique consuetudini

et molte declarationi et lettere de precessorinostri. Et però dimandato il suffraggio del magistratonostro parendone honesto che per esse biave nonsi debban pagare doi imbotati, vi comettemo cheper nome nostro facciate comandamento a dettoimbotador overo datiario del imbotado chel debbarestituir a detti homini li danari che ge hatolti per detta causa, né più li debba molestar.Et se di ciò alcuno si sente gravato comparaavanti noi citata la parte, qual s'ha ellettohabitatione a casa de ser Evangelista de Boiscide Rovado nodaro nella contrata di S. Barnaba

[f. 186r]che non se gli mancarà de justitia. Brixie die 17septembris 1547.Est autem in registro D folio 43.Benedictus Agatus notarius et coadiutor extraxit &.

[Sentenza del capitano di Brescia per i diritti di Rovato][Il capitano di Brescia sentenza contro il daziaro dell'imbotato di Chiari che contro iprivilegi della quadra di Rovato pretende che quelli di Coccaglio paghino il dazio e ilbollettino per il grano depositato al mulino di Chiari]Die 14 mensis martii 1504Magnificus et clarissimus dominus Hieronimus Barbus pro illustrissimo et excellentissimoDucali Dominio Venetiarum Brixie capitaneus et districtus existensin Camera ducali, audito Comino Betta intervenientecomunis et hominum terre Cocalio se indolente quodFranciscus de Adornis dictus Gabelottus et Franciscus dictus el Frade Marinis de Claris imbotatores datii imbotatus deClaris de anno proximo preterito vellent cogerehomines de Cocalio ad solutionem datii imbotatus probladis que conducunt ipsi de Cocalio ad macinandumtempore cirche imbotatus ad molendinum Sancti Petri scitisuper terrade Claris, contra omne honestum et equitumet consuetum ipsius de Cocalio iam annis 40 etultra, et maxime quia ipsi de Cocalio sunt limitatipro datiis et imbotaturis dicti loci, solutis incantatoriper ducale camera Brixie, et pro dictis datiiset imbotaturis solvunt annuatim camere ducaliBrixie libras novem centum septuaginta octo parvarum etsi cogerent pro bladiis que colligunt in territorio de Cocalioad solvendum datium imbotatus dictis imbatatoribus deClaris et ducali Camere Brixie graverentur dupli

[f. 186v]vere propter imbotaturam et limitationem predictam. Et exadverso audito Francisco dicto el Fra de Marinis intervenientepro se et sociis imbotatoribus dicti imbotatus dicte terre deClaris, dicente quod tempore cirche imbotatus invenisse bladadictarum de Cocalio in molendino Sancti Petri super territorio deClaris et propte hoc teneri ad solutionem dicte imbotature

eo maxime quia dicti de Cocalio non habent buletinum aliquodsolutionis factis in Cocalio pro dictis bladiis repostis in dictomolendino et pluribus aliis per utramque parte allegatis profavore jurium suorum declaravit dictos de Cocalio nontenere nec obbligatos esse ad solutionem datii alicuiusimbotatus pro aliquibus bladiis per ipsos conductistempore cirche ipsius imbotatus ad macinandum in dictomolendino S. Petri sito super territorio de Claris et hocattamen solutione quam faciunt ipsi de Cocalio prodictis suis imbotatis in Camera ducali Brixie vigorelimitationis per illustrissimum ducale dominium nostrum Venetiarum eisdemcomuni et hominibus facte et hec omnia omni meliori modo.Presentibus magnifico domino Andrea Zane, domino Andrea Masperonojurium perito et ser Jacobo de Salodio testibus.

[Sentenza del capitano di Brescia per i diritti di Gussago][Il capitano di Brescia sentenza contro il daziaro dell'imbotato di Iseo che pretende il daziocontro varie persone di paesi privilegiati]Die 21 octobris 1541Clarissimus dominus Hieronimus Contarenus Brixie capitaneus sedens in salasue solite audientie, audiens in contraditorio juditio Bonhomo deBonhomis interveniente nomine quadre Gussagi etser Baptista de Giddis de Cocalio interveniente nominequadre Rovadi simul cum spectabili illustre domino Joanne FranciscoScaramuccio eorum domino advocato ex una parte; etdomino Francisco de Adornis uti datiario datii imbotatus

[f. 187r]terre Isei simul cum spectabili nobili domino Rainaldo Grinoeius advocato ex alia parte, occasione datii imbotatusbladorum hominum diversorum de dictis terris seu deterra que reperta fuerunt in terra Iseitempore cirche. Pluribus dictis declaravit quodsententia lata per magnificum eius precessorem die 14martii 1504 et privileggia exequantur etexequi debeant ad unguem omni meliori modo.

[Sentenza del capitano di Brescia per i diritti di Gussago][Il capitano di Brescia sentenza contro il daziaro dell'imbotato di Iseo che contro i privilegidi Gussago pretende il dazio per grani trasportati a Iseo]Die 19 aprilis 1543Clarissimi dominus Hieronimus Contarenus Brixie capitaneus dignissimussedens in sala sue solite audientie audiendo ser Bertolameo deBonhomis interveniente nomine quadre de Gussagoacusante contumacia ser Hemerici de Adornis deCapreolo incantatoris dicti imbotatus terre d'Iseoet dicente quod dictus Hemericus fecit pignorarequodam de dicta quadra Gusiagi occasione datiiimbotatus non soluti per dictos de dicta quadra,pro bladis conductis per dictos de Gussago adterram de Iseo, tempore imbotatus ad quod datiumminime tenentur, stante sententia alias lata

per magnificentiam vestram in casu simili ad favoremdicte quadre et petente propterea declarari pignoraaccepta dictis de quadra Gussagi occasione supradicta,restitui debere et fideiussiones relevari etipsum incantatorem debere solvere expensas factasoccasione dictarum pignorattionum sententiando condemnavit

[f. 187v]dictum ser Imericum incantatorem ad restituere etrestitui faciendum dictis de quadra Gussagi pignoraeis facta ex causa supradicta et in expensis. Hoc tantumdeclarato quod dictus Imericus possit revadire sivoluerit solutis juris expensis omni meliori modo.

APPENDICE: UNITÀ DI MISURALe equivalenze col sistema metrico - decimale e con i valori post - unitari si ricavano dalletavole di ragguaglio dei pesi e delle misure della Provincia di Brescia in Tavole di ragguagliodei pesi e delle misure, già in uso nelle varie provincie del Regno col sistema metricodecimale, approvate con decreto reale il 20 maggio l876, n.3836, Roma, Stamperia reale1876.F. FÈ D'OSTIANI, Brescia nel 1796. Ultimo della veneta signoria, Brescia l908, p.265

Misure di pesooncia = grammi 26,734libra piccola = g. 320,808libra grossa = g. 802,02peso = kg. 8,02soma kg. 128,32carro = q. 8,02

Misure di volumeper aridiquartino 1itri 0,19stopello 1itri 0,76copo = 1itri 3,04quarta =1itri 12,16soma o salma = 1itri 145,92carro = 1itri 1459,2catasta o meda: lunga e larga un cavezzo e alta due braccia

per liquiditazza = 1. 0,172mezzino = 1. 0,245boccale = 1. 0,690pinta = 1. 1,381secchia 1. 12,435zerla 1. 49,742brenta 1. 74,610carro = 1. 596,880

Per l'olio valevano queste misure di capacità:moggio = 9 pesi d'olio raffinatobazzetta o bazeda = 1/30 moggio

per fienipeso = kg. 8fasso = kg. 80carro = q. 8

Misure di lunghezzaoncia m. 0,0396braccio o piede = m. 0,475cavezzo o pertica = m. 2,852braccio di panno = m. 0,764braccio di seta = m. 0,640

Misure di superficiecavezzo = mq. 8,138tavola = mq.. 32,55piò = mq. 3255tornitura = 3 piò

MoneteScudo Veneto = 12,8 lire piccoleScudo Bresciano = 7 lire piccoleSoldo = 12 denari, 1/20 di lira piccolaLira piccola = 240 denariDucatone = 11 lire piccoleZecchino = 22 lire piccoleLa lira de planeti fu introdotta a Brescia a metà del sec. XIII come moneta corrente e dettacosì per la sua conformazione piana mentre la precedente era concava (denaro scodellato). Eradetta anche de piccoli per indicarne la suddivisione in 240 denari. Nel tempo ebbe