Poppies quilt - SYMBOL OF PEACE GREAT WORLD WAR
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Transcript of Poppies quilt - SYMBOL OF PEACE GREAT WORLD WAR
FIRST WORLD WAR
POPPIES QUILT
IIS CATTANEO – Monselice (PD) Italy
Our work on the first world war began
Our students made thirty poppies with different materials.
We sent them to “Hayes school” – England, for the Exhibition.
It was an excellent idea and we are very happy.
Here there is a "Peace poppies carpet" of IIS Cattaneo - Monselice, Italy
IL PAPAVERO, SIMBOLO DI PACE
• Il papavero è il fiore che ricorda i caduti in battaglia, simbolo del “Remembrance day “, l’11 Novembre per ricordare la fine della prima guerra mondiale.
• Fu un medico canadese John McCrae a descrivere i campi di papaveri in Belgio e i cadaveri , in un componimento in ricordo di un giovane amico caduto in battaglia nel 1915
Poppy is a symbol of peace
• Long before the Great War, the red poppy has become a symbol of death, renewal and life.
• The poem "In Flanders Fields" by the Canadian army physician John McCrae remains to this day one of the most memorable war poems ever written. It is a lasting legacy of the terrible battle in the Ypres salient in the spring of 1915, where a young friend of McCrae died.
In Flanders fields di John McCrae• In Flanders fields the poppies blow
Between the crosses, row on rowThat mark our place; and in the skyThe larks, still bravely singing, flyScarce heard amid the guns below.
We are the Dead. Short days agoWe lived, felt dawn, saw sunset glow,Loved and were loved, and now we lieIn Flanders fields.
Take up our quarrel with the foe:To you from failing hands we throwThe torch; be yours to hold it high.If ye break faith with us who dieWe shall not sleep, though poppies growIn Flanders fields.
• Sui campi delle Fiandre sbocciano i papaveriin mezzo a tante croci, che, in lunghe file uguali,segnano il nostro posto, una per ciascuno.Nel cielo ancora volano le allodole cantando,ma il rombo dei cannoni confonde quella voce.
Noi siamo i morti uccisi dalla guerra.Non molti giorni fa eravamo vivi:ci sorrideva l’albaed il tramonto ci affascinava con i suoi colori,noi amavamo ed eravamo amati.Ed, ecco, riposiamo sui campi delle Fiandre.
Proseguite voi la nostra lotta contro il nemico per la libertà.Le nostre mani cadono, ma a voi la torcia passanodegli ideali eterni d’ogni uomo.Siano le vostre mani ormai a tenerla in alto.Se non ricorderete perché noi siamo morti,più non avremo pace ne’ riposo,pur se nei campi aperti delle Fiandreseguiteranno a crescere i papaveri.
La guerra di Piero - Fabrizio de Andrè• Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipanoche ti fan veglia dall'ombra dei fossima son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrentevoglio che scendano i lucci argentatinon più i cadaveri dei soldatiportati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era invernoe come gli altri verso l'infernote ne vai triste come chi deveil vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero, fermati adessolascia che il vento ti passi un po' addossodei morti in battaglia ti porti la vocechi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu non lo udisti e il tempo passavacon le stagioni a passo di giavaed arrivasti a varcar la frontierain un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spallevedesti un uomo in fondo alla valleche aveva il tuo stesso identico umorema la divisa di un altro colore
• sparagli Piero, sparagli orae dopo un colpo sparagli ancorafino a che tu non lo vedrai esanguecadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuoresoltanto il tempo avrà per morirema il tempo a me resterà per vederevedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premuraquello si volta, ti vede e ha pauraed imbracciata l'artiglierianon ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamentoe ti accorgesti in un solo momentoche il tempo non ti sarebbe bastatoa chiedere perdono per ogni peccato
cadesti in terra senza un lamentoe ti accorgesti in un solo momentoche la tua vita finiva quel giornoe non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggioci vuole tanto troppo coraggioNinetta bella dritto all'infernoavrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentiredentro alle mani stringevi un fuciledentro alla bocca stringevi paroletroppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di granonon è la rosa non è il tulipanoche ti fan veglia dall'ombra dei fossima sono mille papaveri rossi.
ANNA TASINATO
3API
ALESSIA GIALAIN
2API
ANNA FORNASIERO
2AI
ELEONORA BUSON
5AO
CAMILLA DE ROSSI
5AG
CHIARA OSILIERO
3API
DAVIDE LOVISARIO
2AI
DENISE NEGRISOLO
4AI
ELEN MODA
2AI
ELEONORA BERTIPAGLIA
3API
ELEONORA CAGNIN
2AI
ELISA CRESCENZIO
4AI
VETTORATO GIOVANNI 4AI
VALENTINA ATZENI
4AI
MAYLA GARLANT
2AI
GIULIA PERAZZOLO
4AS
ILENIA NATALICCHIO
2AI
IRENE MARDEGAN
4AI
JENNY BRUNELLO
2AI
JESSICA CALLEGARO
3API
LUCA SARTO
4AI
MARCO UGONATI
1AI
MARTINA GARAVELLO
4AS
MARTINA ORFANO
4AI
MATTIA GIACOMETTI – GIULIA BRUNELLO
ELEN MODA
2AI
MOHAMED TOWAMA
2AI
NICOLAS FAVARO - MATTEO SBETTEGA
PAOLO DRAGO
4AI
RAUL VENEZIAN
4AI
ROBERTO TIETTO
3API
SANDRO LIDEO
2AI
SARA BUTTARELLO
4AS
SILVIA CAVALLARO
5AO
SIMONA TIRABOSCO
5AO
MARDEGAN IRENE
4AI
VALERIA BENETAZZO
5AO
VANESSA MAGAGNA
3API
VETTORATO GIOVANNI
4AI