Ospedale San Camillo de Lellis - gimsi.it · Il grado di diffusione della sincope. 1. National...
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Isabella Marchese
Serafino OraziResponsabile U.O.C. Cardiologia
Percorso diagnostico-terapeutico per la gestione dei Pazienti con sincope
nell’AUSL di Rieti
REGIONE LAZIO
Azienda Sanitaria Locale RIETI
Ospedale San Camillo de Lellis
Rieti
Il grado di diffusione della sincope
1 National Disease and Therapeutic Index on Syncope and Collapse, ICD-9-CM 780.2, IMS America, 19972 Blanc J-J, L’her C, Touiza A, et al. Eur Heart J, 2002; 23: 815-820.3 Day SC, et al, AM J of Med 19824 Kapoor W. Evaluation and outcome of patients with syncope. Medicine 1990;69:160-175
Epidemiologia della Sincope
• Lo studio Framingham riporta una incidenza di 7.2 per 1000persone-anno in un ampio campione di popolazione.
• Assumendo un’ incidenza costante nel tempo, lo studioFramingham stima una incidenza cumulativa in 10 anni del6%.
• In popolazioni selezionate, come gli anziani, l’incidenzaannuale può essere più alta del 6%, con un tasso di recidivedel 30%.
Impatto della Sincope
1Kenny RA, Kapoor WN. In: Benditt D, et al. eds. The Evaluation and Treatment of Syncope. Futura;2003:23-27.
2Kapoor W. Medicine. 1990;69:160-175.
3Brignole M, et al. Europace. 2003;5:293-298.4 Blanc J-J, et al. Eur Heart J. 2002;23:815-820.
5Campbell A, et al. Age and Ageing. 1981;10:264-270.
40% ha almeno una volta nella vita un episodio sincopale.1
1-6% è ricoverato.2
1% all’anno effettua una visita di pronto soccorso.3,4
10% delle cadute degli anziani sono dovute a sincope.5
La maggiore morbilità riportata nel 6%1, es. fratture, incidenti stradali.Lesioni minori nel 29%1
eg, lacerazioni, contusioni.
STUDIO OESIL(Osservatorio Epidemiologico sulle SIncope nel Lazio)
2 mesi di osservazione - 15 OSPEDALI del Lazio
Visite di PS 85102 Ricoveri 33165Pazienti con sincope 781
Pazienti con sincope ricoverati 450
Ricoveri/visite PS 38,9 %
Pz. con sincope/visite PS 0,9 %
Pz. con sincope ricoverati/ricoveri totali 1,4 %
Pz. con sincope ricoverati/pz. tot con sincope 57,6 %
F.Ammirati et al. It H J 1999
Giorni di degenza
(degenza media 6.9 ± 5.8)
15%12%
9%7% 7% 6% 7%
37%
0%5%
10%15%
20%25%30%
35%40%
1 2 3 4 5 6 7 8
%di pazienti
Numero giorni di degenza
DIAGNOSI ALLA DIMISSIONE
54,40%
10,00% 11,00% 12,70%5,50% 3,90% 2,20%0%
10%20%30%40%50%60%
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% PAZIENTI
IMPATTO ECONOMICO DELLA SINCOPE
I PAZIENTI CON SINCOPE SONO SPESSO RICOVERATI .ESEUGUONO ESAMI COSTOSI E RIPETUTI, MOLTI DEI QUALI NON SONO UTILI PER PORRE DIAGNOSI DEFINITIVA.
MORTALITA’ ad 1 anno
Sincope cardiaca 18-33%
Sincope neuromediata ~0 %
Sincope causa imprecisata 5% (legata alle comorbilità)
DISTRIBUZIONE DELLE CAUSE DI SINCOPE
• CARDIACHE …………… ………………………….. 20% (10 – 30%)• Aritmica 15% • Meccanica 5 % • NEUROMEDIATE ………………….………………..45% (35 – 60%)• Neurocardiogena 30%• Situazionale 5%• Senocarotidea 2%• Ortostatica 2%• CEREBROVASCOLARI………….. ………………….2% • NEUROLOGICHE ………………………………….. 5%• PSICHIATRICHE …………………………………….. 2%• METABOLICHE ……………………………………….2%
• INDETERMINATE ………………………………….. 20%
L’U.O. Complessa Cardiologica dell’Azienda Sanitaria Localedi Rieti ha sviluppato un protocollo diagnostico-terapeutico standardizzato per la gestione dei Pazienti consincope sulla base delle più recenti linee guida per lagestione di questo sintomo elaborate dalla SocietàEuropea di Cardiologia.
L’obiettivo principale di tale protocollo è quello di aumentarel’efficienza dell’Azienda ottenendo una percentualemaggiore di diagnosi alla fine del percorso ottimizzato,assegnando ad ogni paziente la terapia più appropriataospedalizzando i pazienti ad alto rischio edeospedalizzando in sicurezza i pazienti a basso rischio,diminuendo così il numero dei ricoveri e quindi riducendoi costi.
Protocollo diagnostico-terapeutico AUSL Rieti
PERCORSO CLINICO DELLA SINCOPE
PERCORSO ORGANIZZATIVO
RAGIONAMENTO CLINICO
- Rappresentazione delle scelte cliniche.
- Deve essere aderente alle più recenti conoscenze scientifiche
- Le attività e le decisioni cliniche devono essere rappresentate in modo logico e sequenziale con una grafica di semplice interpretazione
E’ la rappresentazione dei tempi, dei luoghi, del regime assistenziale , delle varie fasi del ragionamento clinico
• anamnesi,• esame obiettivo,• ECG,• esami di laboratorio• stratificazione del rischio aritmico mediante somministrazione del
questionario OESIL II
Grazie a tale valutazione il personale coinvolto è in grado diidentificare il livello di rischio del paziente e di decidere per ilricovero (alto rischio), la dimissione (basso rischio) o per unulteriore approfondimento diagnostico (rischio intermedio).
Protocollo diagnostico-terapeutico ASL Rieti
Step 1: Valutazione iniziale del paziente che afferisce in Pronto Soccorso o in ambulatorio
A seconda del profilo emerso dalla valutazione iniziale ed in base alleindicazioni delle linee guida ESC, il paziente con rischio medio-alto viene sottoposto a valutazione cardiaca (ecocardiogramma,holter, Impianto di Loop Recorder, SEF, ecc.), a valutazioneneurologica (RM o EEG) od a valutazione neuromediata (Tilt Test,massaggio del seno carotideo).
Protocollo diagnostico-terapeutico ASL Rieti
Step 2: Approfondimento diagnostico del paziente con rischio medio-alto
Questionario OESIL anamnesi Questionario OESIL esame obiettivo/ECG
CARDIOPATIA ISCHEMICA SI NO
IPERTENSIONE ARTERIOSA SI NO
VALVULOPATIE SI NO
CARDIOMIOPATIE SI NO
ALTRA PATOLOGIA CARDIACA SI NO
SINCOPE SENZA PRODROMI SI NO
SINCOPE DA SFORZO SI NO
PZ PORTATORE DI PM SI NO
Se presente almeno un SI avviare alla valutazione cardiologia
PREGRESSO ICTUS SI NO
EPILESSIA SI NO
ALTRA PATOLOGIA NEUROLOGICA SI NO
SOSPETTA PATOLOGIA PSICHIATRICA
SI NO
Se presente almeno un SI avviare alla valutazione neurologica
LE CARATTERISTICHE DELL’EPISODIO SUGGERISCONO UNA GENESI NEUROMEDIATA (*)
SI NO
Se SI avviare avviare TILT Test e massaggio seno-carotideo
(*)-1- Il singolo episodio è preceduto da prodromi( nausea, sudorazione algida, astenia intensa, obnubilamento del visus, peso epigastrico); -2- Gli episodi tendono a ricorrere fin dalla giovane età;-3- Gli episodi possono essere correlati a minzione, defecazione, tosse, deglutizione, dolore, vista del sangue,stress psico-fisici, febbre, ortostatismo protratto e bruschi movimenti del capo .
STATO SOPOROSO SI NO
ANISOCORIA SI NO
NISTAGMO SI NO
DEFICIT MOTORI SI NO
DISMETRIE SI NO
MORSICATURE LINGUA SI NO
SOFFIO CAOTIDEO SI NO
Se presente almeno un SI avviare alla valutazione neurologia
SOFFIO CARDIACO SI NO
IPERTENSIONE SI NO
STASI POLMONARE SI NO
Se presente almeno un SI avviare alla valutazione cardiologica
VALUTAZIONE ELETTROCARDIOGRAMMA BRADICARDIA SINUSALE CON FC < 30 bpm
SI NO
TACIARITMIA SV SI NO
TACHIARITMIA V SI NO
BAV SI NO
BLOCCO DI BRANCA SI NO
EMIBLOCCO SI NO
SEGNI DI ISCHEMIA SI NO
SEGNI DI IVS SI NO
Se presente almeno un SI avviare alla valutazione cardiologica
L’ OESIL Risk Score prevede quattro fattori di rischio, a ciascuno dei quali corrisponde un punteggio pari a uno:
• età superiore a 65 anni • ECG alterato anche in maniera lieve (incluse alterazioni della
ripolarizzazione ventricolare) • sincope senza prodromi• anamnesi di malattie cardiovascolari pregresse compresa
l’ipertensione
L’OESIL Risk Scoreper la stratificazione del rischio di morte a un anno
F. Colivicchi, et al. European Heart Journal (2003) 24: 811–819.
L’OESIL Risk Scoreper la stratificazione del rischio di morte a un anno
F. Colivicchi, et al. European Heart Journal (2003) 24: 811–819.
I dati pubblicati* riguardano 270 pazienti consecutivamente afferiti per sincope alDipartimento di Emergenza dei centri partecipanti. L’Oesil Risk Score è stato quindiprospetticamente validato su una coorte di 328 pazienti e da diversi studi successivi.
In pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso per sincope, unpunteggio totale superiore o uguale a 2 indica un aumentatorischio a un anno di morte per tutte le cause. L’aumentato rischiopuò costituire un’indicazione a ricovero per ulteriori accertamenti.
La performance dell’OESIL Risk Score è la seguente:
L’OESIL Risk Scoreper la stratificazione del rischio di morte a un anno
F. Colivicchi, et al. European Heart Journal (2003) 24: 811–819.
Sensitivity 97%
Specificity 83%
Positive Predictive Value 45%
Negative Predictive Value 99%
Overall Accuracy 85%
Nel protocollo è stata definita una matrice organizzativa che stabilisce per ogni singolo snodo decisionale:
- personale coinvolto;
- attività da svolgere;
- tempi e luoghi.
Il protocollo prevede anche un’ analisi delle criticità e dei conseguenti rischi gestionali.
Indicatori percorso diagnostico terapeutico della sincope
1- Numero di ricoveri per sincope provenienti dal PS rispetto al totale degli accessi in PS per perdita di coscienza.
2- Degenza media dei pazienti ricoverati per sincope .3- Numero dei pazienti dimessi dal PS con diagnosi di
sincope neuromediata con indicazioni al til test .4- Numero di consulenze specialistiche neurologiche in
PS .5- Numero di TAC eseguite senza richiesta neurologica.
Riteniamo che l’applicazione di un protocollo standardizzato econdiviso tra i diversi reparti per la gestione del paziente consincope sia un utile strumento per aumentare l’efficienza dellanostra Azienda.
Sarà effettuata una valutazione al fine di verificare se l’applicazionedi tale protocollo nella nostra Azienda ci permetterà aumentare ilnumero di diagnosi effettuate e di ridurre i costi inutili, de-ospedalizzando i pazienti a basso rischio e riducendo il numero diesami inappropriati.
Protocollo diagnostico-terapeutico ASL Rieti
Conclusione