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10 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2013Clinica & Ricerca
Nuove frontiere con Keope GPR:struttura ergonomica a risonanza propriocettiva A.<Maffei*,<C.<Batia**,<N.<Cenzato***,<L.<Solidoroº,<P.<Pereiraºº,<G.<Farronatoººº
*Prof. a.c. Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chi-rurgiche e Odontoiatriche – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospeda-le Maggiore Policlinico
**Specialista in Ortognatodonzia – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatri-che – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
***Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Mag-giore Policlinico
°Medico frequentatore – Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
°°Studentessa CLOPD – Reparto di Ortognatodonzia – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirur-giche e Odontoiatriche – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
°°°Direttore Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia – Presidente del Corso di Laurea in Igiene dentale – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche – Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
Clinicamente, nel mondo scienti-
fi co si risveglia l’interesse per le
possibili applicazioni terapeutiche
delle vibrazioni meccaniche, e que-
ste ricerche negli anni hanno dato
luogo a una letteratura imponente.
I primi lavori scientifi ci riguardan-
ti l’utilizzo delle vibrazioni a scopo
terapeutico sull’uomo risalgono al
1949, quando Whedon e coll. riferi-
scono degli effetti positivi ottenuti
grazie all’applicazione di vibrazio-
ni generate da uno letto oscillante
sulle anormalità metaboliche di
pazienti allettati in immobilizza-
zione gessata.
Hettinger, nel 1956, in un studio
sperimentale dimostrò come la
somministrazione di vibrazioni
fosse in grado di aumentare l’area
di sezione muscolare nonché di
diminuire il tessuto adiposo all’in-
terno del muscolo stesso. Flieger
e coll. (1998) dimostrarono come
nell’animale sottoposto a vibrazio-
ni si registrasse un incremento nel-
la proliferazione ossea. Bosco e coll.
(1999) elaborarono un metodo di
allenamento vibratorio in grado di
migliorare la potenza, la resistenza
e la velocità del soggetto in esame,
mediante l’esecuzione di esercizi
su una pedana vibrante a determi-
nate frequenze.
Diversi studi hanno evidenziato gli
effetti positivi della terapia vibra-
zionale sull’apparato scheletrico,
nella cura dell’osteoporosi, nel re-
cupero dei traumi, sulla degene-
razione ossea, sulla diminuzione
della calcifi cazione negli astronauti;
sull’apparato muscolare, la possi-
bilità di incremento delle capacità
contrattili dei muscoli sottoposti a
sollecitazioni di tipo vibratorio, ria-
bilitazioni funzionali, rilassamento
neuromuscolare; sul sistema ormo-
nale, sulla circolazione sanguigna,
nella terapia del dolore, nella pato-
logia del Parkinson.
Da oltre vent’anni il Centro di Ricer-
ca sul Comportamento Umano di
Sirtori ha avviato una ricerca sugli
effetti biologici vibrazionali, sono-
ri e meccanici sul corpo umano in
completo scarico funzionale. Ulte-
riori ricerche sull’ergonomia della
postura in associazione agli effetti
della stimolazione cutanea a riso-
nanza propriocettiva, hanno porta-
to alla realizzazione della struttura
ergonomica ad appoggio vibrazio-
nale Keope GPR (Global Propriocep-
tive Resonance) (Figg. 1a, 1b) frutto
dell’inveterata esperienza del suo
inventore Amedeo Maffei.
Negli ultimi anni, gruppi di ricerca
afferenti a diversi istituti univer-
sitari, con attenzione scientifi ca,
hanno messo in atto diversi proto-
colli sperimentali utilizzando Ke-
ope come struttura ergonomica a
stimolazione propriocettiva, docu-
mentando i suoi benefi ci nell’ambi-
to medico e sportivo, dando un ap-
proccio terapeutico alla vibrazione
meccanica.
Gli obiettivi di questo lavoro sono
descrivere il funzionamento della
struttura ergonomica e valutarne
le sue applicazioni; per fare ciò sono
stati analizzati i risultati di questa
innovativa modalità di applicazio-
ne della vibrazione meccanica, sia
dal punto di vista soggettivo dei
pazienti, studiandone gli effetti di
rilassamento globale tramite un
questionario, sia dal punto di vista
oggettivo, analizzandone i risultati
ottenuti tramite elettromiografi e su
specifi ci muscoli pre e post seduta.
Il concetto di vibrazione meccanicaIl termine “vibrazione” descrive
un movimento di tipo oscillatorio
intorno a una posizione di riferi-
mento, a intervalli regolari. L’espres-
sione “vibrazione meccanica” si rife-
risce in particolare a un’oscillazione
meccanica attorno a un punto di
equilibrio.
Il corpo umano è sottoposto quoti-
dianamente, in modo consapevo-
le e non, a vibrazioni di differente
tipologia (vibrazioni prodotte da
un’automobile, da un treno, genera-
te da macchine industriali, da uten-
sili elettrici come trapani, martelli
pneumatici ecc.), con effetti sia posi-
tivi che negativi sull’organismo. L’e-
sposizione del sistema mano-brac-
cio alle vibrazioni a bassa frequenza
e alta ampiezza, ad esempio, è cor-
relata all’incremento del rischio di
insorgenza di lesioni vascolari, neu-
rologiche e muscolo-scheletriche
a carico del sistema mano-braccio
stesso.
Le ripercussioni sul corpo umano
all’esposizione alle vibrazioni sono
infl uenzate dall’ampiezza della
superfi cie di contatto con l’ogget-
to che vibra, dalla frequenza della
vibrazione, dall’ampiezza (poten-
za d’onda trasmessa) del tempo di
esposizione e dalla direzione di pro-
pagazione della stessa.
Il corpo umano non vibra come
una massa unica con una frequen-
za naturale, ma gli organi e ogni
singolo segmento del corpo hanno
la propria frequenza di risonanza.
Questo provoca un’amplifi cazione o
un’attenuazione delle vibrazioni di
input da parte di ogni zona del cor-
po, secondo la propria frequenza di
risonanza.
Un corpo vibra quando descrive un
movimento oscillatorio attorno a
una posizione di equilibrio statico.
MFV: Multi Focal VibrationL’evoluzione degli studi sulle vibra-
zioni meccaniche applicate al corpo
umano ha portato alla defi nizione
di tre forme a cui le vibrazioni mec-
caniche possono giungere in rela-
zione al nostro corpo:
– Whole Body Vibration (WBV):
raggiunge l’intero corpo in cari-
co funzionale;
– Focal Vibration (FV): limitata a
singoli muscoli o gruppi di mu-
scoli adiacenti;
– Multi Focal Vibration (MFV): una
forma di vibrazione interessante
l’intero corpo che viene appli-
cata con postura in completo
scarico funzionale, con articola-
zioni in decoaptazione. È som-
ministrata in punti precisi, con
frequenze mirate. Localizzando
le vibrazioni in specifi che aree
corporee, coinvolgenti l’intero
apparato muscolo scheletrico,
e focalizzando l’effetto della vi-
brazione nella zona desiderata,
si ottiene l’optimum, evitando
nocive dispersioni.
Quest’ultima ha concentrato l’at-
tenzione sulla creazione di una
struttura con effetti positivi indotti
da più vibrazioni meccaniche focali.
Keope GPR è l’unica struttura ergo-
nomica a somministrare la vibra-
zione attraverso più sorgenti vibra-
zionali. Questa multi-applicazione
permette di somministrare vibra-
zioni a bassissima ampiezza che in-
teressano solamente il tessuto cuta-
neo con una lieve dispersione nella
struttura muscolare. Non attiva in
alcun modo la conducibilità ossea e
non può quindi produrre risonanza
in alcun organo.
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Figg. 1a, 1b - Struttura ergonomica Keope.
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Effetti positivi della vibrazione sul corpo umanoGli effetti della vibrazione sul sistema
ormonale
L’applicazione di vibrazioni mec-
caniche al corpo umano è in grado
di produrre una risposta ormo-
nale di tipo adattivo, producendo
un aumento della concentrazione
plasmatica di testosterone e dell’or-
mone della crescita GH, riconduci-
bile all’azione dei metabo-recettori
muscolari, contestualmente a una
diminuzione della concentrazione
di cortisolo. Anche la secrezione di
serotonina e endorfine viene forte-
mente stimolata dalle vibrazione
meccaniche.
Gli effetti della vibrazione sul sistema
muscolo-scheletrico
Si è dimostrato che l’applicazione
di vibrazioni meccaniche di elevata
intensità di breve durata producano
effetti positivi sulla struttura mu-
scolare e articolare, tanto che sia la
massa che la forza dei tessuti sono
mantenuti a un elevato livello, con
conseguente riduzione della perdita
muscolare.
Gli effetti della vibrazione sul tessuto
osseo
L’azione delle vibrazioni meccani-
che nei confronti dei meccanismi di
rimodellamento osseo è riportata
in molti studi clinici effettuati su
pazienti affetti da fratture ossee o
osteoporosi.
In entrambi i casi, i soggetti trattati
con terapia vibratoria dimostrano
un’accentuazione vera e propria
dell’attività osteogenica, favorendo
un aumento della BMD.
La terapia vibrazionale può rappre-
sentare una strategia sicura, non
invasiva e non farmacologia, atta a
prevenire l’osteoporosi.
Gli effetti della vibrazione nella tera-
pia del dolore
L’effetto analgesico delle vibrazioni
si basa sulla teoria del “gate control”,
già enunciata da Melzack e Wall
nel 1965, sui cui si fonda il raziona-
le scientifico delle correnti di tipo
TENS (Transcutaneous Electrical
Nerve Stimulation).
Le vibrazioni, l’utilizzo del caldo e
del freddo e le correnti elettriche
sono in letteratura i metodi mag-
giormente citati come mezzi di
stimolazione periferica a scopo an-
talgico. In bibliografia è possibile
riscontrare l’utilizzo delle vibrazio-
ni, a scopo antalgico, per il dolore di
origine cefalica, nei dolori muscolo-
scheletrici, e nel low back pain.
Gli effetti della vibrazione sulla circo-
lazione sanguigna
L’applicazione di vibrazioni mecca-
niche sul corpo produce un aumen-
to della circolazione sanguigna, con
un incremento della velocità media
del flusso sanguigno e un considere-
vole abbassamento dell’indice di re-
sistenza, misurato attraverso esami
Doppler. Questo aumento della cir-
colazione sanguigna produce effetti
benefici sul metabolismo, sull’ap-
porto di ossigeno ai tessuti e favori-
sce la diminuzione della pressione
arteriosa con possibili indicazioni
nei casi di disturbi circolatori, quali
l’arteriosclerosi e lo scarso drenag-
gio linfatico.
ottengono dopo 13-15 minuti di trat-
tamento, a seconda del programma
scelto.
I cardini della forza di queste appli-
cazioni consistono in:
1. una struttura ergonomica po-
sturale, che pone il corpo in
completo scarico funzionale e in
decoaptazione articolare;
2. una stimolazione propriocetti-
va, che attraverso l’effetto di au-
torisonanza, a seconda dei mec-
canocettori stimolati, produce
un risultato terapeutico imme-
diato;
3. ascolti sonori, creati per elimi-
nare i pensieri circolari, attivare
visioni creative e sincronizzare
suoni ed eventi fisiologici.
Tutto questo attiva in senso siner-
gico l’esterocezione, l’immagino-
cezione e l’interocezione, rendendo
un evento unico la terapia mente-
copro.
Postura
La postura corretta è l’anima del be-
nessere. Intervenendo sulla postura
possiamo migliorare gli equilibri
psicofisici dell’uomo e ritrovare una
condizione di armonia.
Nella sua evoluzione, l’uomo ha
modificato la postura ponendosi in
posizione eretta, con notevole cam-
biamento della struttura dello sche-
letro e in particolare della colonna.
I muscoli gravitari, quelli addetti
all’equilibrio, che sono più coinvolti
in questa evoluzione, sono ancora
oggi in via di sviluppo e denunciano
difficoltà a sostenere per lungo tem-
po la nostra postura verticale. Que-
sto è uno dei motivi per cui il mal di
schiena non è considerato solo una
patologia, ma uno stato naturale
della permanenza in postura verti-
cale. La postura ideale dove possia-
mo ritrovare le condizioni di equi-
librio scheletrico è la stessa dove il
nostro corpo si è sviluppato senza
subire particolari forzature mecca-
niche: la postura del feto materno
nel suo alveo del primo sviluppo.
La particolare struttura ergonomica
di Keope ci consente di assumere
la stessa posizione fetale: riduce le
contratture, le articolazioni tendo-
no a decoaptare, il corpo si abban-
dona in completo scarico funziona-
le e i punti di appoggio sono ridotti
all’essenziale, così da evitare com-
pressioni e favorire la circolazione
venosa, arteriosa e linfatica.
Stimolazione propriocettiva
La propriocezione è la percezione di
sé nello spazio. Il senso dell’esisten-
za consiste nella consapevolezza
che occupiamo uno spazio, e quel-
lo spazio non può essere occupato
nello stesso istante da nessun altro.
La consapevolezza propriocettiva è
un’interazione di tre fattori: l’estero-
cezione, ossia la percezione di tutto
ciò che è esterno alla nostra pelle,
attraverso i nostri cinque sensi (“il
fuori”); l’interocezione, ovvero la
percezione del nostro interno attra-
verso i propriocettori interiori (“il
dentro”); e infine l’immaginocezio-
ne, che ci distingue dagli animali e
che influenza tutto ciò che percepia-
mo con i sensi (l’immaginazione). La
scienza ha scoperto che i meccano-
cettori sono sensibili alla vibrazione
meccanica e sono presenti in tutto
il nostro corpo. Con le frequenze ap-
propriate, la vibrazione di Keope è
in grado di attivare i vari meccano-
cettori che, per un effetto chiamato
“driving”, pongono in risonanza il
sistema neuromuscolare.
Ascolti sonori
Poiché tutto quello che percepiamo
dall’esterno prima di arrivare alla
nostra mente passa attraverso l’im-
maginazione, il nostro stato d’animo
influenza la nostra propriocezione;
per questo motivo le frequenze ar-
moniche sincrone alle vibrazioni
meccaniche e la voce guida che ac-
cende l’immaginazione sono il sup-
porto indispensabile per la massima
predisposizione propriocettiva al
risultato della vibrazione meccanica
multifocale. Un pensiero circolare,
infatti, attraverso l’immaginocezio-
ne attiva la stimolazione muscolare,
la quale, veicolata da meccanocettori
che arrivano alle fibre e interagisco-
no con l’acetilcolina, determinano
cronicità alla depolarizzazione; in
questo modo, anche in condizione di
apparente rilassamento e inattività,
i nostri muscoli mantengono una
contrattura significativa registrabi-
le dagli elettromiografi. Gli eventi
sonori che accompagnano il trat-
tamento su Keope sono creati per
eliminare questi pensieri circolari e
sincronizzare ogni sensore proprio-
cettivo al trattamento.
La vibrazione meccanica come for-
ma di stimolazione propriocettiva
La percezione vibratoria costituisce
di fatto una sensibilità di tipo mec-
canico e coinvolge delle strutture
recettoriali sensibili allo stimolo
meccanico, ossia i meccanorecet-
tori, microstrutture con varie fun-
zioni atte a ricevere segnali di tipo
vibratorio, presenti in concentrazio-
ni diverse in tutto il corpo a livello
del derma. Il corpo umano ne ha
quattro, in diverse profondità del
derma, due dei quali sono partico-
larmente sensibili alla terapia della
risonanza vibrazionale: i corpuscoli
di Meissner e corpuscoli di Pacini.
Questi meccanorecettori sono loca-
lizzati in concentrazione maggiore
nelle zone del corpo dove non sono
presenti peli, come ad esempio i pal-
mi delle mani, i calcagni, i cavi popli-
tei, i glutei e la zona dorso lombare:
punti di contatto attraverso i quali
Keope somministra la vibrazione.
Tensione neuromuscolare dei muscoli masticatori: studio sperimentale su maestri di sci L’obiettivo di questo studio è quello
di verificare e documentare la cor-
relazione tra la risposta del sistema
neuromuscolare e l’utilizzo di una
struttura ergonomica a stimolazio-
ne propriocettiva globale che favo-
risca una ripolarizzazione muscola-
re e psicofisica.
Materiali e metodi
Il nostro studio preliminare si è
svolto presso la Scuola di sci e snow-
board Courmayeur nelle seguenti
modalità: sono stati selezionati 21
maestri di sci, 6 femmine e 15 ma-
schi, di età compresa tra 20 e 32
anni, che avessero avuto una gior-
nata lavorativa definita impegnati-
va (7 ore di lezione), e che si prestas-
sero a più sedute di Keope GPR.
<> pagina 12
Keope: struttura ergonomica a risonanza propriocettiva globaleÈ una struttura a risonanza propri-
ocettiva globale che veicola al corpo
umano la vibrazione meccanica in
sinergia con quella sonora. È un si-
stema innovativo che si basa sulla
concezione olistica della proprio-
cezione: propriocezione esterosen-
soriale, psicosensoriale e intero-
sensoriale. Opera esclusivamente
sul tessuto cutaneo e, essendo di-
stribuita nei punti più sensibili alla
propriocezione, si qualifica come
un attivatore globale dei meccano-
cettori della cute. La struttura ergo-
nomica Keope, attraverso i suoi op-
positori gravitari, consente al corpo
umano di assumere una postura
in completo scarico funzionale e
riduce al minimo il contatto con il
corpo, eliminando compressioni
inutili e migliorando la circolazione
ematica, la ventilazione polmonare,
riducendo così il lavoro cardiaco.
Sostiene il corpo attraverso undici
punti di contatto che corrispon-
dono a precise giunture articolari,
precisamente in zona nucale, dor-
sale, glutea, publitea, dei calcagni e
delle mani (Figg. 1a, 1b). I principali
effetti della struttura ergonomica
Keope sono la ripolarizzazione mu-
scolare con effetto defaticamento, la
stimolazione dei muscoli gravitari e
il potenziamento esplosivo dei mu-
scoli scheletrici, tutti effetti che si
Fig. 2a - Istogramma POC prima della seduta con Keope.
Fig. 2b - Istogramma POC dopo la seduta con Keope.
Fig. 2c - Aerogramma POC prima della seduta con Keope.
Fig. 2d - Aerogramma POC dopo la seduta con Keope.
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bibliografi a
<< pagina 11
Gli obiettivi erano quelli di deter-
minare clinicamente e tramite la
compilazione di questionari se i
partecipanti allo studio avessero
notato un rilassamento muscolare
generale, se questo rilassamento
migliorasse di seduta in seduta e
se i muscoli interessati nella ma-
sticazione (masseteri e temporali)
subissero anch’essi un rilassamen-
to e un riequilibrio neuromuscola-
re, tramite l’analisi di esami elet-
tromiografici.
Il protocollo di studio per i primi
due obiettivi ha preso in conside-
razione le risposte ottenute con i
questionari sottoposti ai soggetti
al termine della seduta, mentre
per verificare la situazione dei
muscoli masticatori sono stati
eseguiti esami elettromiografici
pre e post seduta su un terzo del
campione.
I soggetti si presentavano alla
Scuola di sci immediatamente
terminate le ore di lezione, quindi
ancora affaticati. Veniva eseguita
un’elettromiografia per verificare
la tensione e l’armonia tra i prin-
cipali muscoli masticatori; quindi
venivano sottoposti a una seduta
sulla struttura Keope GPR (pro-
gramma 1) e, infine, senza modifi-
care la posizione degli elettrodi di
superficie, venivano sottoposti a
un’ulteriore elettromiografia.
Tutti i dati raccolti venivano dun-
que paragonati.
L’elettromiografia di superficie di
cui ci siamo serviti in questo stu-
dio, utilizzando l’elettromiografo
Freely, consiste nella valutazione
delle differenze di potenziale di
azione muscolare tramite elettro-
di bipolari, monouso, posizionati
sulla superficie cutanea in corri-
spondenza del muscolo da esplo-
rare. Gli elettrodi sono connessi
all’unità di acquisizione, ovvero
alla base che compie tutte le fun-
zioni di acquisizione e filtraggio
del segnale e invio dati al pc me-
diante cavetti elettromiografici.
Un computer visualizza i dati ac-
quisiti, li elabora e li archivia.
Risultati e discussionePer il confronto dei dati ottenuti
con gli esami elettromiografici si
sono osservati i seguenti indici:
– indice di assimetria: confronta
attività muscolare espressa dai
muscoli omologhi nei due anti-
meri;
– indice di attivazione: analizza
l’intensità dell’attività musco-
lare espressa dai masseteri vs i
temporali;
– indice di tors: indica l’eventua-
le torsione a cui è sottoposta
la mandibola sotto l’azione di
una coppia di muscoli (tempo-
rale e massetere dx e temporale
e massetere sn);
– indice di POC (percentage over-
lapping coefficient): indice
della simmetrica distribuzione
dell’attività muscolare deter-
minata dall’occlusone (diffe-
renziale tra contatti dentali e
non); (impact: indica il lavoro
che svolge il muscolo).
Dai risultati analizzati si evince un
miglioramento generale di tutti
gli indici valutati (Figg. 2a-2d).
Più precisamente, l’indice di asim-
metria è variato da 6.3% a -0.3%
dopo la seduta Keope GPR; l’indice
di attivazione da -2.5% a 3.10%); e
l’indice di tors da 8.30% a 6.80%.
Per quanto riguarda l’indice di
POC del massetere è variato da 87%
a 89.17%, mentre quello del tem-
porale da 88.62% a 88.50% (unico
dato leggermente diminuito).
Si può quindi affermare che le se-
dute sulla struttura ergonomica
Keope GPR permettono il raggiun-
gimento di un equilibrio neuro-
muscolare e un miglioramento del
rilassamento psicofisico.
I risultati preliminari ottenuti of-
frono buone premesse per il prose-
guimento e l’approfondimento di
ricerche scientifiche, con l’appli-
cazione sia in pazienti sani sia di-
sfunzionali, nonché negli operato-
ri clinici a fine giornata lavorativa.
ConclusioneLa ricerca ha dimostrato come la
vibrazione meccanica applicata
con il sistema multifocale MFV
rappresenta un forte stimolo per
l’intero organismo, specialmente
per il sistema neuromuscolare e
scheletrico, e conferma ulterior-
mente il valore terapeutico del-
le vibrazioni. Keope GPR, unica
struttura ad applicare la MFV, si
dimostra un ottimo supporto per
le persone che svolgono prestazio-
ni sportive, sia per la preparazione
della struttura scheletro-muscola-
re alla performance, sia per il recu-
pero post prestazione attraverso
una rapida e globale ripolarizza-
zione delle fibre (defaticamento).