NewsletterA21 n. 32 Ottobre 2008

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1 Ottobre 2008 32 Ottobre 2008. N°32 - Free Service srl Editore - Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M.ma/AN - tel. 071/9161916 - fax 071/9162289 Supplemento n. 1 al n. 10 Ottobre 2008 di Regioni&Ambiente Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003, art.1, comma 1 (conv. in L.27/02/2004 n.46) - DCB Ancona stampato su carta riciclata Editoriale Molti analisti avevano pronosticato che l’accordo sul pacchetto clima proposto dalla Commissio- ne Europea sarebbe passato attraverso qualche ulteriore limatura e mediazione, ma nessuno pre- vedeva che l’Italia rimettesse in discussione l’intero provvedimento, a partire dagli obiettivi fissati e dai tempi per raggiungerli. La posizione italiana si è manifestata apertamente pochi giorni prima del Consiglio Europeo del 15 ottobre scorso, con dichiarazioni del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e di alti funzionari del suo dicastero. In rapida sequenza la linea della “revisione” è stata appoggiata dal presidente del consiglio e da buona parte del suo governo, a cominciare dal ministro degli esteri Frattini, da quello alle politiche comunitarie Ronchi e dal ministro alle attività produttive Scajola. Il ministro Brunetta, che non è direttamente coinvolto ma ama la ribalta, ha dichiarato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati in sede europea sono “una follia”. Il ministro alle infrastrutture e trasporti Matteoli, già ministro dell’ambiente nel precedente governo Berlusconi, è arrivato al punto di chiedere la rinego- ziazione del Protocollo di Kyoto, che peraltro fu proprio lui a sottoscrivere nel 2005. Il 14 febbraio 2005, in occasione dell’entrata in vigore del pro- tocollo di Kyoto nel nostro paese, l’allora ministro dell’ambiente Altero Matteoli diffondeva dichiarazioni ottimiste: “La sfida che si apre da mercoledì è molto impegnativa, ma è possibile vin- cerla’’. L’Italia sottoscrivendo il protocollo si impegna a ridurre le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. “Sono state individuate le misure più efficaci nei diversi settori”, spiegava ai tempi il ministro. “Elimineremo entro il 2009 le auto immatricolate prima del 1996, promuoveremo l’uso dei biocar- buranti, attueremo misure ulteriori per l’efficienza del traffico urbano”. E ancora: “Espanderemo la produzione di energia da fonti rinnovabili, potenzieremo la produzione di energia dai rifiuti, e nell’industria chimica saranno completamente elimi- nate le emissioni di protossido di azoto. Cercheremo pure di migliorare la gestione delle aree forestali”. Dopo tre anni e mezzo il ministro Matteoli, con una impressio- nante inversione di rotta, afferma che ‘’ora non è possibile per le nostre imprese farsi carico di un costo insop- portabile. Quindi ci sono due modi: o chiediamo di far slittare il protocollo di Kyoto, o chiediamo di rinegoziarlo’’. In realtà lo scenario di attuazione del protocollo di Kyoto in questi anni non è cambiato di molto e già nel 2005 era noto a tutti che sottoscrivere il trattato avrebbe significato la necessità di mettere in atto politiche serie e coordinate nei settori cru- ciali dell’energia, dei trasporti, della produzione industriale e dell’edilizia. Purtroppo niente di questo si sta verificando, anzi il governo ha abolito alcuni provvedimenti che andavano in questa direzione, quali l’obbligo della certificazione energetica per la stipula degli atti di compravendita degli immobili. Le obiezioni italiane, basate sul presunto “costo insoppor- tabile” a carico delle nostre imprese, sono in contrasto con quanto stanno attuando molti colossi dell’industria europea, che hanno intravisto nelle energie rinnovabili e nella riduzione dei consumi e delle emissioni una straordinaria opportunità di sviluppo e innovazione. Gianfranco Bologna del WWF ha giustamente definito “di retroguardia” la posizione del nostro governo, che ci allontana da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e tutte le altre nazioni dell’Europa occidentale. Secon- do le stime del politecnico di Milano una politica nazionale sulle energie rinnovabili porterebbe alla creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro. Le città e gli enti locali d’Italia hanno imparato che la lotta ai cambiamenti climatici va gestita in positivo e non subita come una vessazione. Il gruppo di lavoro “Agende 21 per Kyoto” sta elaborando per i soci del Coordinamento un sistema innovativo di contabilizzazione delle emissioni, applicabile a livello locale. Il nostro convegno “Il clima delle città”, in programma a dicembre 2008, vuole ribadire il ruolo centrale che le amministrazioni locali svolgono nei processi di adatta- mento ai cambiamenti climatici. Per noi il percorso è chiaro e il compito che ci spetta è quello di offrire alle città e ai territori gli strumenti e le nozioni per affrontarlo al meglio, nell’interesse di tutti. Emilio D’Alessio Presidente della Associazione Nazionale Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

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Ottobre 2008. N°32 - Free Service srl Editore - Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M.ma/AN - tel. 071/9161916 - fax 071/9162289Supplemento n. 1 al n. 10 Ottobre 2008 di Regioni&AmbientePoste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003, art.1, comma 1 (conv. in L.27/02/2004 n.46) - DCB Ancona

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EditorialeMolti analisti avevano pronosticato che l’accordo sul pacchetto clima proposto dalla Commissio-ne Europea sarebbe passato attraverso qualche ulteriore limatura e mediazione, ma nessuno pre-vedeva che l’Italia rimettesse in discussione l’intero provvedimento, a partire dagli obiettivi fi ssati e dai tempi per raggiungerli. La posizione italiana si è manifestata apertamente pochi giorni prima del Consiglio Europeo del 15 ottobre scorso, con dichiarazioni del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e di alti funzionari del suo dicastero. In rapida sequenza la linea della “revisione” è stata appoggiata dal presidente del consiglio e da buona parte del suo governo, a cominciare dal ministro degli esteri Frattini, da quello alle politiche comunitarie Ronchi e dal ministro alle attività produttive Scajola. Il ministro Brunetta, che non è direttamente coinvolto ma ama la ribalta, ha dichiarato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni fi ssati in sede europea sono “una follia”. Il ministro alle infrastrutture e trasporti Matteoli, già ministro dell’ambiente nel precedente governo Berlusconi, è arrivato al punto di chiedere la rinego-ziazione del Protocollo di Kyoto, che peraltro fu proprio lui a sottoscrivere nel 2005.Il 14 febbraio 2005, in occasione dell’entrata in vigore del pro-tocollo di Kyoto nel nostro paese, l’allora ministro dell’ambiente Altero Matteoli diffondeva dichiarazioni ottimiste: “La sfi da che si apre da mercoledì è molto impegnativa, ma è possibile vin-cerla’’. L’Italia sottoscrivendo il protocollo si impegna a ridurre le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. “Sono state individuate le misure più effi caci nei diversi settori”, spiegava ai tempi il ministro. “Elimineremo entro il 2009 le auto immatricolate prima del 1996, promuoveremo l’uso dei biocar-buranti, attueremo misure ulteriori per l’effi cienza del traffi co urbano”. E ancora: “Espanderemo la produzione di energia da fonti rinnovabili, potenzieremo la produzione di energia dai rifi uti, e nell’industria chimica saranno completamente elimi-nate le emissioni di protossido di azoto. Cercheremo pure di migliorare la gestione delle aree forestali”.Dopo tre anni e mezzo il ministro Matteoli, con una impressio-nante inversione di rotta, afferma che ‘’ora non è possibile per

le nostre imprese farsi carico di un costo insop-portabile. Quindi ci sono due modi: o chiediamo di far slittare il protocollo di Kyoto, o chiediamo di rinegoziarlo’’.In realtà lo scenario di attuazione del protocollo di Kyoto in questi anni non è cambiato di molto e già nel 2005 era noto a tutti che sottoscrivere il trattato avrebbe signifi cato la necessità di mettere in atto politiche serie e coordinate nei settori cru-

ciali dell’energia, dei trasporti, della produzione industriale e dell’edilizia. Purtroppo niente di questo si sta verifi cando, anzi il governo ha abolito alcuni provvedimenti che andavano in questa direzione, quali l’obbligo della certifi cazione energetica per la stipula degli atti di compravendita degli immobili.Le obiezioni italiane, basate sul presunto “costo insoppor-tabile” a carico delle nostre imprese, sono in contrasto con quanto stanno attuando molti colossi dell’industria europea, che hanno intravisto nelle energie rinnovabili e nella riduzione dei consumi e delle emissioni una straordinaria opportunità di sviluppo e innovazione. Gianfranco Bologna del WWF ha giustamente defi nito “di retroguardia” la posizione del nostro governo, che ci allontana da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e tutte le altre nazioni dell’Europa occidentale. Secon-do le stime del politecnico di Milano una politica nazionale sulle energie rinnovabili porterebbe alla creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro.Le città e gli enti locali d’Italia hanno imparato che la lotta ai cambiamenti climatici va gestita in positivo e non subita come una vessazione. Il gruppo di lavoro “Agende 21 per Kyoto” sta elaborando per i soci del Coordinamento un sistema innovativo di contabilizzazione delle emissioni, applicabile a livello locale. Il nostro convegno “Il clima delle città”, in programma a dicembre 2008, vuole ribadire il ruolo centrale che le amministrazioni locali svolgono nei processi di adatta-mento ai cambiamenti climatici. Per noi il percorso è chiaro e il compito che ci spetta è quello di offrire alle città e ai territori gli strumenti e le nozioni per affrontarlo al meglio, nell’interesse di tutti.

Emilio D’AlessioPresidente della Associazione Nazionale

Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

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Il Forum annuale del Coordinamento è stata l’occasione per i referenti dei Gruppi di Lavoro (al momento 16) e dei Coordinamenti regionali per illustrare, alla presenza dei membri del Consiglio Direttivo dell’associazione, le attività svolte e le iniziative in cantiere, e per individuare e adottare le modalità operative per rendere più incisiva l’azione per lo sviluppo sostenibile.Un’opportunità quindi di conoscenza e di confronto ma anche di verifi ca e miglioramento del modus operandi.Alla prima parte dei lavori, svoltasi presso CompraVerde-Buygreen, ha preso parte anche Pierluigi Manzione, direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo del Ministero dell’Ambiente, che ha rimarcato la bontà dell’azione del Coordinamento e dei suoi soci nel perseguire la ricerca di un dialogo tra la progettazione per la soste-nibilità e l’esigenza dei cittadini di avere risposte per uno sviluppo locale sostenibile.Il Forum ha permesso di conoscere le molteplici attività e iniziative messe in campo dai Gruppi di Lavoro e dai Coordinamenti Regionali, evidenziando alcune esigenze, tra cui:- disporre di un referente per i Gruppi di Lavoro e uno per i Coordinamenti

Regionali nel Consiglio Direttivo;- maggiore coinvolgimento dei soci nei progetti europei;- attività di supporto del Coordinamento agli enti locali per l’attuazione degli

Aalborg Commitments;- facilitazione dei rapporti con le strutture del governo centrale e dell’Unione

Europea;- potenziamento del sito dell’associazione affi nché diventi sempre più strumento

di lavoro dei soci;- azione di lobby affi nché Agenda 21 Locale abbia un riconoscimento di inte-

grazione degli strumenti di pianifi cazione.

E se volessi convertire a metano la mia auto? A chi rivolgersi? Va bene che i de-tersivi tradizionali inquinano… ma dove trovo quelli ecologici? Si, gli enti pubblici predicano bene… ma poi cosa fanno in concreto per la sostenibilità? Se sono queste le domande che affollano i vostri pensieri, allora dovete assolutamente venire a Ecomondo e visitare lo stand della Regione Emilia-Romagna.La partecipazione regionale è infatti pensata e calibrata per rispondere a dubbi e necessità del cittadino che vuole giorno per giorno “fare sostenibilità”. Questo è possibile grazie all’incontro della campagna di comunicazione ConsumAbile con il progetto Vetrina della Sostenibilità. Se ConsumAbile è un utile decalogo di comportamenti semplici ed ecologicamente corretti, la Vetrina della Sostenibilità è una comunità di pratica che raccoglie e mette in rete i soggetti in grado di aiutarci nell’attuare questi comportamenti: imprese, associazioni, enti pubblici…Fulcro centrale dello stand sarà “La Bottega della Sostenibilità”, una sorta di ecomercato virtuale tramite il quale contattare tanto i produttori di beni e servizi sostenibili quanto i realizzatori di belle idee attente all’uomo e all’ambiente.Ma in Fiera non si va per toccare le cose con mano? Per non far mancare il “piacere tattile”, all’interno dello stand sono predisposti alcuni spazi fi sici dove vengono illustrati prodotti e proposte utili nei più svariati ambiti della vita quotidiana: casa, lavoro, trasporti, servizi alla comunità, turismo e tempo libero.Infi ne, le iniziative degli enti pubblici si faranno quiz. Ovvero non le solite presen-tazioni noiose e incomprensibili, ma un gioco a squadre su varie tematiche legate allo sviluppo sostenibile, occasione per gli amministratori pubblici di raccontare ai cittadini progetti, opportunità ed incentivi per la sostenibilità.Tutto questo (e tanto altro ancora) presso lo stand della Regione Emilia-Romagna ad Ecomondo, dal 5 all’8 novembre presso la Fiera di Rimini, padiglione B5-D5.Per maggiori info: www.ermesambiente.it/vetrinasostenibilita

I risultati. L’evento ha visto oltre 100 realtà rappresentate in rassegna, 35 appunta-menti culturali tra convegni, seminari e workshop, e più di 200 relatori nazionali e internazionali; inoltre mostre, presentazione di libri e laboratori interattivi dedicati a sensibilizzare sui temi anche i più piccoli.I temi. La Commissione europea è fortemente impegnata a promuovere una cultura e a sensibilizzare gli enti a muoversi in tale direzione. “Ma ad oggi ancora non esistono vincoli”, afferma Herbert Aichinger, della Direzione generale Ambiente della Commissione euorpea, intervenuto al convegno internazionale di venerdì 11. “A giugno 2009 le elezioni europee rinnoveranno il Parlamento, perciò occorrerà attendere la prossima Commissione per sapere se sarà vincente la linea della obbligatorietà”. Queste le parole di Aichinger, che ha poi aggiunto, sottolineandolo come importante passo in quella direzione: “Nella direttiva sull’effi cienza energetica dei prodotti, un pacchetto in approvazione entro aprile 2009, sarà intanto inserita una clausola che defi nisce un livello minimo di effi cienza energetica dei prodotti acquistati dalla PA”. Misure obbligatorie in arrivo, ancora, in materia di strumenti di comunicazione ambientale di prodotto, ossia di etichette, che dovranno indicare i diversi livelli di prestazione dei prodotti in termini di consumo. Inoltre, lo scorso luglio la Commissione europea ha presentato una serie di proposte sul consumo e sulla produzione sostenibili che contribuiranno a elevare le performance dei prodotti e ad aumentarne la domanda, insieme a quella di nuove tecnologie sostenibili. Si tratta del SCP Action Plan, ossia del Piano d’azione che traccia le strategie di consumo e produzione sostenibili. Anche rispetto all’Ecolabel europeo la Commissione sta intensifi cando i propri sforzi. Si tratta di un ambito che vede l’Italia leader nei settori del tessile e delle vernici. «Di certo la volontà di promuovere l’acquisto di prodotti di miglior effi cienza energetica e minor impatto ambientale è condivisa anche dal Parlamento Europeo che su queste materie legifera in codecisione con il Consiglio», ha evidenziato Carlo Marzocchi dell’Uffi cio del Parlamento europeo per l’Italia. E il Parlamento stesso sta facendo scelte precise di acquisti verdi: «Stiamo cercando di tradurre le norme di legge esistenti in “clausole verdi” da inserire come specifi che tecniche negli appalti per i beni e servizi del Parlamento, come ad esempio per i trasporti, le forniture di carta, mobili, attrezzatura informatica, il catering,….”. “In ogni caso”, commenta Emilio D’Alessio, presidente del Coordinamento Agende 21 Locali e intervenuto al convegno, “il Green Public Procurement è un processo che richiede impegno e motivazione notevoli della struttura organizzativa e politica dell’Ente. Redigere una legge o un regolamento per il GPP è necessario ma non suffi ciente: occorrono informazione e formazione, confronto tra amministrazioni e competenze specifi che a seconda dei settori interessati.Per maggiori info: www.compraverde.it

Forum del Coordinamento A21 Locali Il 10 e 11 ottobre a Cremona

Vetrina ConsumAbile:scelte di quotidiana sostenibilitàa cura del Gruppo di Lavoro Vetrina della Sostenibilità

OSSERVATORIO PER IL PAESAGGIOa cura di Mario Sartori, segreteria GdL Paesaggio, Biodiversità, Partecipazione

CompraVerde-Buygreen di Cremona9-10 ottobre. Forum Internazionale degli Acquisti Verdi

Arco Latino, l’associazione Europea dei territori che si affacciano sul Mediterraneo occi-dentale (Spagna, Francia e Italia), defi nita nella prospettiva europea di sviluppo sostenibile del territorio, in data 15 febbraio 2007 a Vietri sul Mare, ha sottoscritto un “Accordo per il Paesaggio” tra numerosi soggetti pubblici e in qualità di promotori dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio, candidando la Provincia di Salerno quale sede dell’Osservatorio. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (Padula 26-2 ottobre 2008), è stato istituito l’Osservatorio, in attuazione delle Raccomandazioni CM/Rec (2008) 3 del Comitato dei Ministri degli Stati membri sugli orientamenti per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio punto 10 “esempi di strumenti utilizzati per attuare la Convenzione Europea del Paesaggio”. All’Os-servatorio hanno aderito anche il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Federparchi.L’Osservatorio è il punto di riferimento per il Premio Nazionale per i percorsi partecipati in tema di paesaggio e biodiversità che è stato bandito dalla Provincia di Salerno e che è stato costruito con il supporto del Gruppo di Lavoro “Paesaggio, Biodiversità, Partecipa-zione” del Coordinamento Agende 21 Locali.Per l’assegnazione dei premi previsti per la prima edizione del Bando si è giunti alla prima fase di preselezione delle candidature, mentre la proclamazione dei vincitori avverrà a Salerno nei primi mesi del 2009, ad opera della giuria di esperti che verrà costituita nelle prossime settimane.

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IDEMS: i risultatiConvegno conclusivo il 7 novembre presso EcomondoSi terrà a Rimini il 7 novembre con inizio alle 9:00 il convegno conclusivo del progetto Life IDEMS (Integration and Developement of Environmental Management System) che ha visto protagonisti comuni soci dell’associazione (Ravenna, Mantova e Ferrara), soci sostenitori (ERVET e Indica srl) e lo stesso Coordinamento. Am-bizioso l’obiettivo del progetto: integrare i sistemi di gestione ambientale con i sistemi di contabilità ambientale per ottenere una maggiore effi cacia delle politiche ambientali e un miglioramento continuo della gestione ambientale urbana. La spinta a impegnarsi nell’impresa è stata la previsione della Commissione Europea per gli enti locali, enunciata nella Comunicazione “Toward a Thematic Strategy on the Urban Environment”, di dotarsi di un Piano di gestione dell’ambiente urbano. I partner del progetto hanno elaborato un’analisi dei sistemi di gestione ambientale adottati (EMAS, Ecobudget e CLEAR) mirata ad evidenziare l’esistenza di aree che si sovrappongono, le problematiche nonché le lacune che indeboliscono il sistema adottato. Sono state quindi identifi cate le azioni necessarie per integrare e rendere omogenei i sistemi di gestione da adottare ed elaborata una prima bozza dello standard. L’attività di sperimentazione è stata portata avanti in maniera coordinata con il contributo dei Partner Reference (o partenr esperti) e ha prodotto numerosi output che rappresentano gli elementi necessari alla defi nizione dello standard fi nale. L’ultima fase del progetto, che verrà ultimata nella primavera del 2009, prevede la Registrazione EMAS dei 4 partner defi niti “developer”: oltre alle italiane Ravenna, Mantova e Ferrrara, la città greca di Amaroussion.Per maggiori informazioni sul progetto e per scaricare il programma del convegno del 7 novembre: www.idems.it

Rimini, 27-29 novembre: Seconda conferenza internazionale sul turismo sostenibilea cura di Monica Bertuccioli, segreteria organizzativa, Provincia di RiminiLa Riviera di Rimini e l’Emilia Romagna, da sempre mete privilegiate delle vacanze degli italiani ed europei, hanno da molti anni posto al centro delle loro strategie turistiche la sostenibilità nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale.Un obiettivo importante e diffi cile che, in una realtà come quella della costa riminese, signifi ca affrontare temi delicati (la tutela del territorio e del paesaggio, l’impatto dei servizi, la preservazione delle risorse ambientali, la sperimentazione di nuove forme di mobilità) che devono fare i conti con grandi numeri (di ospiti e residenti).Tappa fondamentale di questo percorso è stata la Prima conferenza internazionale sul turismo sostenibile svoltasi a Rimini nel giugno 2001, che ha promosso la “Carta di Rimini per il turismo sostenibile”. Da allora il nostro territorio ha avviato numerosi progetti, anche a livello internazionale, per perseguire la sostenibilità del turismo. La 2° Conferenza internazionale sul turismo sostenibile, che si svolgerà dal 27 al 29 novembre al Palazzo dei Congressi di Riccione, vuole offrire spunti di rifl essione e di confronto sulle strategie e i programmi che mirano a rafforzare la competitività dell’Italia e dell’Europa nel mercato turistico mondiale. Strategie e programmi che, partendo dalle sfi de della globalizzazione e del cambiamento climatico, possano al contempo garantire un modello di sviluppo sostenibile per i futuri decenni. Alla collaborazione della Regione Emilia-Romagna, per sottolineare un impegno condiviso, si affi anca quella della Regione Toscana, che ha scelto di organizzare Euro-meeting 2008 proprio nell’ambito dell’appuntamento riccionese.Obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili sommando ed integrando gli sforzi a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.Per ulteriori informazioni: http://conferenzats2008.provincia.rimini.it/

Parola d’ordine: meno rifi uti10-16 e 22-30 novembre: due settimane dedicate a iniziative di comunicazione per la riduzione dei rifi utiIl Consiglio Direttivo dello scorso luglio ha deliberato l’adesione del Coordinamento alla settimana nazionale per l’educazione allo sviluppo sostenibile promossa da Unesco Italia (10-16 novembre), che quest’anno ha come tema conduttore i rifi uti, e la settimana Europea per la riduzione dei rifi uti promossa da ACR+ e ICLEI (22-30 novembre 2008).A supporto di queste iniziative i Gruppi di Lavoro “CEA21” e “Rifi uti21 Network”, con il contributo del Coordinamento, hanno predisposto i fi le di un libretto di 16 pagine rivolto principalmente a enti locali, amministratori e organizzazioni, un pieghevole per i cittadini e i consumatori, una locandina nella quale è possibile inserire i riferimenti di una iniziativa locale, un manifesto da affi ggere nelle bacheche e negli appositi spazi cittadini. Tutti questi materiali sono a disposizione dei soci, scaricabili dal sito www.a21italy.it, e personalizzabili con proprio logo, riferimenti telefonici e web.L’invito rivolto a soci e simpatizzanti del Coordinamento è di progettare e organizzare iniziative specifi che locali sul tema della riduzione dei rifi uti nell’arco temporale indicato del mese di novembre, riproducendo i materiali necessari presso i rispettivi centri stampa comunali e provinciali, e di darne altresì comu-nicazione alla Segreteria del Coordinamento indicando giorno, città e tipo di iniziativa: [email protected]

SustainableNOW!European Sustainable Energy Communities – effective Integrated Local Energy Action todayRecentemente approvato per il cofi nanziamento dall’Unione Europea, il progetto mira a fare il punto sullo stato dell’arte della pianifi cazione energetica a livello locale in alcuni Paesi, favorendo lo scambio di conoscenze e di esperienze tra partner e lo sviluppo di nuove tecniche di pianifi cazione. In particolare verrà realizzato un software di sistema con procedura guidata per l’analisi dei fabbisogni e per la pianifi cazione energetica a livello locale. Le conoscenze acquisite nel corso del progetto saranno quindi diffuse nei Paesi partner attraverso attività di divulgazione e di disseminazione.I temi affrontati dal progetto sono le energie rinnovabili, l’effi cienza energetica, il risparmio energetico. Il focus sarà in particolare rivolto ai seguenti ambiti: costruzioni, teleriscaldamento, elettricità, riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.Il progetto coinvolge 15 partner da sei Paesi e raggruppati ai fi ni dell’attuazione del progetto in quattro categorie:- Circle of Learning, partner che si pongono l’obiettivo di migliorare le competenze e di sviluppare esperienze di pianifi cazione energetica (gli “italiani” sono il Comune di

Rosignano Marittimo e la Comunità Montana Associazione dei Comuni “Trasimeno – Medio Tevere”);- Circle of Excellence, partner che vantano esperienze signifi cative e innovative nel campo della pianifi cazione energetica e concorrono a sviluppare una metodologia

innovativa, basata su sistemi a procedura guidata (tra questi il Comune di Bologna e la Provincia di Siena);- Technical Experts (tra questi Banca Popolare Etica), soggetti privati che hanno maturato esperienze specifi che sui temi dell’energia, della pianifi cazione e delle politiche

di promozione;- Networks, con un ruolo particolarmente importante nella diffusione dei risultati perseguiti dal progetto: oltre al Coordinamento A21L, ICLEI e Alleanza per il ClimaVerrà presto realizzato un sito dedicato al progetto; nel frattempo per avere più informazioni: [email protected]

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Supplemento al n.10 ottobre 2008 di

A21 Italy Newsletter Ottobre 2008 - N° 32Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

Direttore responsabile: Andrea Massaro

a cura di: Antonio Kaulard

Progetto grafi co, redazione e impaginazione:Free Service srl, Via del Consorzio, 34 - 60015 Falconara M. / ANtel. 071 916 1 916 - fax 071 916 2 289www.onon.it - [email protected] - grafi [email protected]. di Ancona n. 1/2000 del 4/1/2000

Stampa:Bieffe srl, Zona Ind.le P.I.P. 62019 Recanati / MC

Per collaborazioni alla newsletter:Gli articoli inviati alla Newsletter devono essere al massimo di 1.500 battute (spazi vuoti inclusi). I contributi devono essere inviati a:[email protected]

La scadenza per l’invio dei contributi per la prossima newsletter è il 10 dicembre.La Newsletter è al vostro servizio.Informateci delle vostre attività verso lo sviluppo sostenibile.

5 novembre presso Ecomondo - Rimini convegno sul tema Verso una produzione e un consumo sostenibili, promosso da Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Vetrina della Sostenibilità e da RiminiFiera. Imprese, consumatori e pubbliche amministrazioni si confrontano sul tema del fare rete per la sostenibilità. Programma e maggiori info su www.ermesambiente.it/vetrinasostenibilita

Promozione della mobilità ciclistica. Di questo si parlerà alla tavola rotonda, organizzata dal Comune di Ferrara e da AMI con il supporto del GdL Uffi ci Biciclette A21L, che si terrà il 21 novembre alle ore 10:00 al Ridotto del teatro Comunale di Ferrara e alla quale sono stati invitati a partecipare il Sottosegretario all’Ambiente e i deputati di Lega, PD e UDC che hanno fatto proposte di legge per favorire la mobilità ciclistica.Per maggiori info: [email protected]

Ecosistema Urbano 2008 alla città di Belluno, con un grande balzo in avanti rispetto al 13esimo posto della passata edizione, ma c’è poco da stare allegri. “Cercare la città italiana più sostenibile - si legge nelle note che accompagno lo studio - è davvero diffi cile, non c’è, non ci sono centri dove la qualità ambientale sia a livelli elevati, dove un sindaco sia riuscito a dare un’impronta di vivibilità e qualità ambientale al proprio comune”. O meglio, è la città di BELNOMI: un capoluogo immaginario formato dalle zone a traffi co limitato di BErgamo (più di 40 mq per abitante), dal verde di Lucca (45 mq a testa), dalla gestione dei rifi uti di NOvara (dove si ricicla quasi il 70% della spazzatura), dal trasporto pubblico di Milano e dal basso inquinamento di Isernia. Per info: www.legambiente.eu

Come è consuetudine il GdL Agenda 21 e Città medio piccole si riunirà anche questo anno in occasione della fi era di Ecomondo (Rimini 5-8 novembre 2008). Il gruppo proseguirà con le attività in corso, in merito all’applicazione degli Aalborg Commitments nei comuni medio piccoli, all’individuazione di un set di indicatori specifi ci legati al cambiamento climatico e alla progettazione europea relativa all’inserimento dei piani di protezione del clima all’interno dei Piani d’Azione di Agenda 21.

Assegnato il Premio annuale Compraverde per la miglior politica di GPP alla Pro-vincia di Torino per l’attuazione del protocollo Acquisti Pubblici Ecologici (a cui aderiscono ben 23 enti del territorio che si sono impegnati a inserire criteri ecologici nei bandi per l’acquisto di 10 tipologie di prodotto: dalla carta agli alimenti, dagli edifi ci ai motoveicoli) e per l’effi ciente monitoraggio dei risultati; per il miglior bando premiato il Comune di Avigliana (Torino) per l’affi damento del servizio di pulizia dei locali comunali attraverso un bando che integra i criteri ambientali e che denota attenzione alle tematiche etico-sociali.

Brevi

MUSEC, risultati della conferenza di Dobrich

Numerosi sono gli enti locali bulgari che hanno partecipato alla prima conferenza internazionale del progetto MUSEC, progetto cofi nanziato dalla Agenzia per l’Energia Intelligente e di cui il Coordinamento è leader, tenutasi a Dobrich in Bulgaria il 29 di settembre.Durante la prima parte si è tenuta una presentazione del progetto e delle sue fi nalità, affrontando in particolar modo le strategie a livello locale per divenire comunità energeticamente sostenibili. Di particolare interesse dal punto di vista tecnico la presentazione della città di Ravenna di un progetto di Cintura verde della città, complessivamente 30 ettari, per l’installazione di tecnologie che impiegano risorse energetiche rinnovabili per produrre energia pulita. Originale invece è stata la scelta di Crailsheim (DE) per comunicare coi cittadini: il loro coinvolgimento, e quello dei giovani in particolare, passa infatti attraverso un invito ad aggiornare il sito del progetto mandando le foto di buone pratiche di effi cienze energetica realizzata nella propria abitazione. Molto animata e partecipata la seconda parte del convegno dedicata alla presentazione del Convenant of Mayor e ai relativi impegni delle città fi rmatarie, alla quale ha fatto seguito un dibattito aperto su questa nuova iniziativa. Per maggiori info sul progetto: www.musecenergy.eu

Alcuni numeri su cui rifl ettere

Pacchetto Clima-Energia dell’Unione Europea “20-20-20”Entro il 2020☺ - 20% emissioni CO2☺ - 20% consumi energetici☺ + 20% energia da fonti rinnovabili

I conti della Commissione Europea per l’Italia:8 miliardi di euro l’anno tra il 2013 e il 2020 i costi di investimento che però consentiranno risparmi di: -4,4 miliardi di euro l’anno di taglio di import di idrocarburi e-900 milioni di costi inquinamentoper un costo che si riduce quindi a 2,7 miliardi anno+ 0,3% di occupazioneFonte: Commissione Europeahttp://ec.europa.eu/commission_barroso/president/pdf/COM2008_030_en.pdf

I conti del Ministero dell’Ambiente italiano per dire di no:23 miliardi di euro l’anno tra il 2013 e il 2020 il costo stimato-0,3% e -2% la riduzione di CO2, ottenuta rispettivamente dall’Italia e dall’intera Unione Europea a livello globaleFonte: non è dato sapere!

L’elenco degli altri vincitori e menzionati su www.compraverde.it

Rifi uti 21 Network organizza il seminario La partecipazione dei cittadini nella gestione sostenibile dei rifi uti che si terrà venerdì 28 novembre 2008 dalle ore 9.00 alle 13.30 a Bologna in Via Zamboni 13 (Sala Zodiaco e Sala Consiglio della Provin-cia). Dopo un intervento introduttivo sul ruolo della partecipazione nella gestione dei problemi ambientali e in particolare dei rifi uti, verranno esposti casi studio sul cambiamento dei sistemi di raccolta, sulla localizzazione o ampliamento degli impianti, sulle scelte di pianifi cazione e sugli strumenti per un coinvolgimento attivo dei cittadini. www.a21italy.it/rifi uti21network

Il clima delle città, le città per il clima. E’ questo il titolo del convegno sul ruolo delle città e delle Agende 21 Locali per la mitigazione e gli adattamenti ai cambiamenti climatici che si terrà a Bologna il 5 dicembre, presso la sala Farnese, Palazzo D’Accursio. Promotori dell’iniziativa sono il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, l’Istituto Nazionale di Urbanistica e il Comune di Bologna in collaborazione con Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Università degli Studi di Bologna. Il programma disponibile su www.a21italy.it

Il 12 dicembre a Ferrara, presso il Polo Chimico Biomedico dell’Università, Via Luigi Corsari 44, si terrà il convegno dal titolo Il diritto al cibo: la sovranità alimentare come strategia contro la fame, organizzato da Regione Emilia-Romagna, Provincia, Comune e Università di Ferrara e dal Coordinamento Agende 21 Locali. Il convegno ha carattere divulgativo-informativo: la testimonianza di rappresentanti del Sud del mondo che si confrontano con interlocutori locali metterà in evidenza le cause strutturali della penuria alimentare in atto, tra trasformazione dell’economia agricola dei Paesi poveri (dalla sussistenza al mercato), cambiamenti climatici e confl itto tra produzioni alimentari ed energetiche. Programma e informazioni su www.provincia.fe.it/agenda21

È stato pubblicato il libro Qualità e Territorio - La certifi cazione ambientale negli Enti Locali, curato dall’Assessore all’ambiente della Provincia di Bologna, Emanuele Burgin, da Enrico Cancila (ERVET) e da Camillo Franco (Sogesca). Il volume contiene una serie di interventi di amministrazioni partecipanti all’Open Group TANDEM che si sono cimentate con la registrazione e la certifi cazione ambientale (EMAS e ISO 14.001). Per saperne di più sulla pubblicazione www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/189