Navicelli News n° 15

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ANNO IV, N.15 ANNO IV, N.15 ANNO IV, N.15 TRIMESTRALE RIMESTRALE RIMESTRALE INFORMATIVO NFORMATIVO NFORMATIVO SU SU SU CANALE ANALE ANALE DEI DEI DEI NAVICELLI AVICELLI AVICELLI E NAUTICA AUTICA AUTICA PISANA ISANA ISANA SETTEMBRE 2013 SETTEMBRE 2013 SETTEMBRE 2013 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 N avicelli avicelli avicelli N ews ews ews A A LL LL ’I ’I NTERNO NTERNO NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASA NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASA PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO

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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Settembre 2013

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ANNO IV, N.15ANNO IV, N.15ANNO IV, N.15

TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA

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AALLLL’I’INTERNONTERNO NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASANOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASA

PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA

RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEMERETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME

FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTOFIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO

MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCOMISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO

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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

SOMMARIOSOMMARIO

NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- SSSETTEMBREETTEMBREETTEMBRE 201320132013

CARIDI NOMINATO AMMINISTRATORE UNICO DI NAVICELLI

DI PISA SPA 3

NAVICELLI DI PISA: MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO 4 - 5

FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO. INTERVISTA

AL PRESIDENTE SARA ARMELLA 6 -- 8

UCINA E SALONE DI GENOVA: IL SALONE NAUTICO DI GENO-VA SI RINNOVA E L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO SARA’ MOLTO DIVERSA RISPETTO AL PASSATO

9

NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI: OVERMARINE, VARATO IL SECONDO MANGUSTA 94

10

NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI: CODECASA, VARATO IL NUO-

VO CODECASA 42 SERIE VINTAGE 11

PORTO DI BOCCADARNO: AD APPENA TRE MESI DALLA INAU-

GURAZIONE IL PORTO DI PISA HA GIA’ UN RUOLO DA PROTA-GONISTA

12 - 13

GAS & HEAT: 24 MESI DI SUCCESSI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

14

RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME 15 - 17

SPA NAVICELLI PROTAGONISTA ALLA CONFERENZA INTER-NAZIONALE SULL’ENERGIA SOLARE “SUNEC 2013”

18 - 20

IL SULTANTAO DELL’OMAN. UN ESEMPIO DI SVILUPPO DEL SETTORE NAUTICO TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

22 - 23

IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: I NAVICELLI E IL LITORALE DOPO L’INAUGURAZIONE DEL PORTO

24

RUBRICA CUCINARE A BORDO 25

NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO NOVITA’ DAI CANTIERI

NAVALI OVERMARINE E

CODECASA

PORTO DI BOCCADARNO,

RUOLO DA PROTAGONI-

STA

FIERA DI GENOVA, STA-

GIONE DI CAMBIAMEN-

TO

RETI DI IMPRESA: DA

PICCOLI A GRANDI INSIE-

ME

MISSIONE IN TUNISIA E

MAROCCO

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AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

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Si apre una nuova fase per la Navicelli

di Pisa Spa. Nel giugno scorso si è tenuta l’assemblea dei soci per il

rinnovo degli organi societari che ha nominato Amministratore Unico l’Ing.

Giovandomenico Caridi, a capo della

società pubblica che gestisce la darsena pisana e il canale dei Navicelli

dal 2007. Erano presenti il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, l’Assessore

allo sviluppo delle attività economiche

della Provincia di Pisa Graziano Turini, la Dott.ssa Cristina Martelli della

Camera di commercio di Pisa, il Dott. Claudio Sassetti del Comune di Pisa e

il Consiglio di Amministrazione

uscente (Ing. Giovandomenico Caridi, Ing. Marco Magnarosa e Dott. Valter

Tamburini).

“Come da accordi con il Presidente

della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e con il Presidente della Camera di

commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini – spiega il Sindaco Filippeschi -

è s t a t a s c e l t a l a f i g u r a

dell ’amministratore unico, una decisione che è stata presa anche per

le altre società in house del Comune di P i s a . H o p r o p o s t o l ’ I n g .

Giovandomenico Caridi perché in

questi anni ha dimostrato competenza e professionalità. Con la nomina

dell’amministratore unico si apre una nuova fase che vedrà i soci

maggiormente impegnati. E’ infatti in

programma di assegnare alla società nuove funzioni sulla base delle nuove

prospettive di sviluppo dell’area. Il Dott. Sassetti è stato nominato

responsabile delle società partecipate

e coordinerà i rapporti con la Navicelli di Pisa Spa”.

Per quanto riguarda il Collegio sindacale, il Presidente Alessandro

Nundini è stato nominato dalla

Camera di commercio di Pisa, mentre

i componenti sono stati nominati dal Comune di Pisa (Dott.ssa Chiara

degli Innocenti) e dalla Provincia di

Pisa (Dott. Alessio Silvestri).

“Ho accettato l’incarico con grande entusiasmo – dichiara l’Ing. Caridi –

e ringrazio i soci per la fiducia che mi è stata accordata e il Vice

Presidente Marco Magnarosa, il

Consigliere Valter Tamburini e i Sindaci revisori Claudio Bartali,

Luciano Bachi e Giacomo Orazzini per l’importante lavoro svolto. Un

l a v or o f ru t to d i s i n er g ie ,

competenze complementari e intesa che hanno garantito alla

Navicelli di Pisa Spa in sei anni di raggiungere importanti risultati.

Dalla messa in funzione del Centro

servizi Yachting Lab Navicelli, alle missioni istituzionali e alle attività di

incoming che hanno messo in contatto i nostri cantieri con le

principali realtà mondiali del settore,

i progetti di ricerca vinti e realizzati, le attività insieme agli altri partner

del Network Toscano. Il progetto A P E A ( A r e a P r o d u t t i v a

Ecologicamente Attrezza) vinto con

fondi europei e che ha permesso di rinnovare l’area della darsena

pisana, con piste ciclabile, fibra ottica, illuminazione a Led e sistema

di raccolta delle acque. Inoltre

l ’ i n s t a l l a z i on e d i pen s i l i n e fotovoltaiche e un impianto di mini

eolico al centro della darsena. Altro importante progetto SMART GRID

in collaborazione con Università di

Pisa, ENEL e partner privati per la ottimizzazione delle reti elettriche e

di calore. Progetti già conclusi come SOMAIN, INNAUTIC, CENTO e

PENTA che hanno visto la nostra

realtà confrontarsi con i cantieri, le aziende dell’indotto e tutti i centri

servizi della regione toscana. S p e r i a m o – a f f e r m a

l ’Amministratore Unico della

Navicelli di Pisa Spa - che le recenti norme varate dal governo e le

attività di ricerca e marketing svolte dalla nostra società possano essere

il viatico per uscire da questa

difficile crisi economica.

In questi sei

an n i d i l a v o r o

intenso e c o n

l’importante

supporto dei soci si è

sviluppata la potenzialità

dell’area dei

Navicelli con l’arrivo di

n u o v i cantieri e della prossima apertura

di IKEA. Tutto questo è frutto di

una corretta pianif icazione territoriale e di sinergie con tutti gli

operatori, ma anche del tenace lavoro degli amministratori a cui va

il mio ringraziamento.

Ora – conclude l’Ing. Caridi - ci at tendono nuove sf ide : i l

completamento degli insediamenti

ne l le aree , la r i so luz ione dell’annosa e delicata vicenda dei

Cantieri di Pisa, la realizzazione del progetto vinto con il contributo

della Regione Toscana denominato

“ERA 2012” per un importo di 1.170.711 euro per la banchina

attrezzata con colonnine per acqua, luce e wi-fi, il ripristino della

linea ferroviaria all’interno della

darsena pisana e la sistemazione de l l ’area log ist ica . Ino l tre

continuerà il dragaggio del canale dei Navicelli con la sostituzione di

palancole, i l completamento

dell’accordo con il porto di Livorno per il dragaggio del canale nel

tratto del lo scolmatore in corrispondenza del le porte

vinciane e la seconda fase del

dragaggio nel tratto dell’incile con la riattivazione di una vasca 7 e

l’utilizzo di una tecnica innovativa per il trattamento dei fanghi di

d r a g a g g i o ‘ L a n d f a r m i n g

accelerato’, una tecnica sviluppata da Cnr e Università di Pisa”.

Daniela Salvestroni

CARIDI È STATO NOMINATO AMMINISTRATORE UNICO DELLA NAVICELLI DI PISA SPA

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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

4

L’attuale crisi dei mercati interna-

zionali ha portato a uno sposta-

mento del baricentro delle princi-

pali aree economiche, dai paesi

maggiormente industrializzati e

avanzati, ai mercati emergenti.

Per non restare ai margini di que-

sto nuovo assetto finanziario e

commerciale, le aziende italiane

dovrebbero individuare, in base ai

propri prodotti e caratteristiche,

nuovi mercati da conquistare.

Per agevolare questa fase di scel-

ta, la Navicelli SpA offre il suo sup-

porto ai cantieri navali dell’area,

attraverso i servizi legati

all’internazionalizzazione. In partico-

lare, le attività di scouting, effettua-

te durante le missioni in paesi e-

steri, consentono di selezionare

potenziali partner commerciali e

opportunità di business. Al fine di

rafforzare l’azione di penetrazione

commerciale in Tunisia e Marocco,

la SpA Navicelli di Pisa ha ritenuto

opportuno far seguire, all’incoming

organizzato nel febbraio 2013,

una missione nel mese di settem-

bre.

Negli ultimi anni, infatti, il Nord

Africa sta attirando investimenti

esteri provenienti da tutto il mon-

do. Potendo contare su una popo-

lazione giovane, sulla disponibilità di

numerose risorse naturali e sulla

registrazione della crescita con-

stante del Pil, viene considerato

uno dei futuri motori di sviluppo

mondiale.

I paesi di quest’area sono uniti

dalla vicinanza geografica, ma so-

no molto diversi per cultura, per

stabilità politica, per sviluppo eco-

nomico e per aperture commercia-

li.

La Tunisia presenta importanti

potenzialità per lo sviluppo della

nautica da diporto sia per le sue

caratteristiche naturali sia per le

favorevoli condizioni climatiche. Per

rispondere alla domanda crescen-

te di porti e di strutture recettive

legate alla nautica e al turismo

balneare, nel 2007, il governo tuni-

sino ha previsto, attraverso il pro-

gramma dello Schéma de dévelom-

ppement du littoral, lo sviluppo del

litorale con la creazione di più di

2.200 ormeggi.

Le possibilità di collaborazione tra

le nostre imprese e quelle tunisine

sono facilitate sia dalla vicinanza

geografica sia dalla presenza di

una manodopera qualificata e

competitiva nel paese nordafrica-

no. Un altro aspetto di primaria

importanza è rappresentato dalle

normative tunisine che incentivano

gli investimenti attraverso esenzio-

ni doganali e benefici in materia

fiscale.

Il governo ha, infatti, attuato di re-

cente la riforma del Codice degli

Investimenti che ha come obiettivo

prioritario quello di superare il si-

stema vigente (incentrato sugli

incentivi fiscali), in modo da offrire

agli imprenditori locali e stranieri

maggiori garanzie e tutele per i

loro business.

Inoltre, la Tunisia, assieme a Ma-

rocco, Algeria, Mauritania e Libia,

fa parte dell’UMA (Unione Ma-

ghreb Arabo), unione economica

regionale, costituita nel 1989 per

unire i paesi della regione in un

unico sistema economico attraver-

so accordi multilaterali.

Con l’entrata in vigore dell’accordo

di Agadir (stipulato nel 2007 tra

Tunisia, Marocco, Egitto e Giorda-

nia) è stata istituita un’area di libe-

ro scambio tra i quattro paesi fir-

matari che, in futuro, potrebbe

coinvolgere anche altre realtà ara-

be del Mediterraneo.

(continua a pag seguente)

NAVICELLI SPA: MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO

Il porto tunisino di Sidi Bou Said, a circa 20 km a est da Tunisi

Fonte: http://commons.wikimedia.org/

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(continua da

pag preceden-

te)

La strategia,

adottata dal

Marocco, per

attrarre investi-

menti esteri si

basa principal-

mente sui se-

guenti aspetti:

un piano setto-

riale incentrato

sull’attrazione

delle delocaliz-

zazioni; un qua-

dro istituziona-

le e normativo

che incentiva

gli investitori

internazionali; un programma

regionale di promozione degli

investimenti esteri diretti. Tra i

provvedimenti è importante ricor-

dare un sistema fiscale agevolato

(esenzione per i primi 5 anni e

imposte successive costanti al

17,5% ogni anno); la presenza di

Free Zone con normativa anco-

ra più favorevole al commercio:

per Tangeri, esonero di costi di

registrazione per la costituzione

di imprese; esonero tasse per

aumento di capitale e per acqui-

sizioni; esonero dalle imposte

sui brevetti per 15 anni; esone-

ro dalle tasse urbane per 15

anni; esonero dalle imposte per

5 anni e imposte ridotte,

dell'8,75% successivamente;

esonero dalle tasse di produzio-

ne, sociali e sui ricavi per i non

residenti; esonero della TVA

sulle merci; accordo bilaterale

con l'Italia per evitare le doppie

imposizioni fiscali; accordi di

libero scambio, senza ulteriori

costi doganali, già attivi con gli

Usa, con l'Europa, Turchia e altri

paesi; completa parità di tratta-

menti fra gli investitori nazionali

ed esteri; procedure ammini-

strative semplificate; libera cir-

colazione dei capitali; sistema

commerciale coerente con

quello europeo e occidentale;

sovvenzioni statali (attraverso i

Fondi Hassan

II per l'acquisto

di terreni e/o

per costruzioni

di unità produt-

tive, fino anche

al 100%); ac-

cordi di libero

scambio con

l'Unione Euro-

pea, gli Stati

Uniti, la Tur-

chia e diversi

paesi arabi;

manodopera

locale molto

qualificata e

affidabile (sono

presenti circa

20 distretti

industriali spe-

cializzati, con

scuole di for-

mazione pro-

fessionale spe-

cializzate nel relativo settore).

In particolare, in Marocco, nu-

merose opportunità sono offer-

te dallo sviluppo della nautica,

sia in ambito commerciale sia

in quello da diporto. Questo

settore, grazie anche al pro-

gramma di interventi infrastrut-

turali elaborato dal governo,

che prevede la progettazione e

la costruzione di marine e porti

turistici (Plan Azur), sta suben-

do un rapido sviluppo. La nasci-

ta di centri nautici e di stazioni

balneari incrementerà il turi-

smo nautico da diporto e

l’interesse dei marocchini per

le attività connesse al settore.

Attualmente i principali porti

sono, per la sponda mediterra-

nea, Marina Saidia, Marina

Smirn, Marina Kabila, Tangeri,

M’diq; mentre, per quella ocea-

nica, le Marine di Rabat

(Marina Bouregreg) e Agadir e

lo Yacht Club di Mohammedia.

Le città atlantiche di Safi ed

Essaouira ricoprono anch’esse

un ruolo fondamentale per

l’economia marocchina. I loro

porti, infatti, sono tra le basi di

pesca e di commercio maritti-

mo più importanti del paese.

Queste coste si prestano natu-

ralmente a ospitare imbarca-

zioni di grandi dimensioni, a-

spetto questo che lascia intra-

vedere grandi potenzialità di

ulteriore sviluppo del settore

turistico in particolare per le

attività di charter legato al no-

leggio di imbarcazioni da dipor-

to, sia a vela sia a motore.

Gli incontri hanno confermato

numerose possibilità di collabo-

razione tra l’Italia e i paesi in

oggetto; i progetti strutturali,

delle infrastrutture e delle rea-

lizzazioni portuali potranno apri-

re importanti sbocchi commer-

ciali per le aziende italiane co-

nosciute e apprezzate per la

qualità dei loro prodotti.

Viola Luti

Le marine attive (blu), in corso d’opera (rosso) e future (verde) del Ma-

rocco

Fonte: www.maroc-nautisme.com

Tunisia,

porti principali

Fonte:

www.cap-tunisie.com

5

Page 6: Navicelli News n° 15

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

6

Presidente Armella che pro-getti ci sono nel futuro a medio termine di Fiera di Genova? In uno scenario economico in profondo mutamento stiamo ridefinendo la Fiera di Geno-va secondo criteri di qualità, internazionalizzazione e colla-borazioni strategiche con l’obiettivo di realizzare una fiera più snella, capace di cogliere le opportunità del mercato con prontezza e dinamismo. Per quanto riguarda gli spazi punteremo sulle aree e sui volumi più pregiati del nostro quartiere fieristico: il padiglio-ne Blu progettato da Jean Nouvel e le aree a mare. Per l’attività abbiamo individuato uno sviluppo “verticale”, dove sono fondamentali i processi di internazionalizzazione – dalla fine del 2014 saremo a Shangai – e la capacità di modulare format di succes-so, il primo esempio è Euro-flora che ci vedrà nel 2014 alla Fiera del Levante con Flowermed e nel 2015 a Milano per un’anticipazione in occasione dell’Expo. Si parla molto del 53° format espositivo del Salo-

ne Nautico, quali sono le novità sostanziali?

Una nuova calendarizzazione - dal 2 al 6 ottobre 2013 – e un layout rivisitato, interamen-te proiettato sul mare, con il nuovo “Red Wall”, l’elemento architettonico rosso che ca-ratterizza questa edizione. Un Salone che immergerà il visi-tatore in un viaggio esperien-ziale alla scoperta della nauti-ca. Più spazio in acqua per valorizzarne meglio le caratte-ristiche, sei aree espositive tematiche, tutte le tipologie di imbarcazioni esposte, conve-gni e iniziative in città per quella che è da sempre la più completa manifestazione fieri-stica del comparto a livello internazionale. Lei aveva annunciato in con-clusione della scorsa edizio-ne la disponibilità a guidare il cambiamento dei tratti della r a s s e g n a , è s t a t a un’evoluzione difficile? Il cambiamento della manife-stazione nasce dall’ascolto di tutte quelle sollecitazioni sorte da più parti già al termine del-la scorsa manifestazione. È stata data una particolare attenzione ai cantieri e agli espositori da parte di Ucina, mentre Fiera - attraverso una ricerca di Eurisko - ha svolto un approfondimento su visita-tori e operatori. Questi e molti altri input ci hanno condotti a

una rifor-mulazione del Salo-ne, che risponda m e g l i o alle muta-te esigen-ze del mercato, c o n l’obiettivo ultimo di mantene-re inalte-rata la leadership del Salone a Genova. La campagna pubblicitaria e la comunicazione del nuo-vo disegno espositivo come sono state realizzate?

Quest’anno la campagna è stata affidata alla società genovese Meloria, che si è aggiudicata la gara indetta da Fiera di Genova e Ucina, con il claim “Salone Nautico. Dove iniziano le storie da mare”. La nuova campagna pubblicitaria punta a far vive-re la manifestazione per i tutti i 365 giorni l’anno, con-ducendo così idealmente il visitatore all’edizione 2014 del Salone Nautico Interna-zionale.

(continua a pag seguente)

FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO

INTERVISTA AL PRESIDENTE SARA ARMELLA

Qualità e internazionalizzazione ispirano il futuro prossimo del famoso quartiere espositivo del capoluogo ligure. Abbiamo intrapreso una svolta, afferma il presidente Armella, per cogliere con agilità i mutamenti del mercato. Ridisegnato e tutto sul mare il 53° Salone Nautico, con oltre 100 novità dichiarate dagli espositori, sei aree espositive e una campagna pubblicitaria per 365 giorni all’anno.

Sara Armella,

Presidente di Fiera di Genova SpA

da luglio 2011

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AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

7

Nelle ultime stagioni abbiamo

visto nuove rassegne dedicate

all’impiantistica e al refitting

nautico a tecnologia avanzata.

Fiera di Genova ne sente la

competizione o guarda a que-

ste realtà con qualche interes-

se?

La forza del Salone Nautico di

Genova è da sempre la sua com-

pletezza espositiva che ne fa il

punto di riferimento per appas-

sionati e operatori che qui trova-

no la risposta a una vasta gam-

ma di esigenze: dalle imbarcazio-

ni ai motori, dall’accessoriato

alla componentistica e ai servizi.

Insieme ai nostri partner lavoria-

mo per un costante migliora-

mento.

Oltre al ruolo di presidente di

Fiera di Genova lei svolge da

tempo la professione di avvoca-

to esperto in Diritto e questioni

tributarie; temi di grande at-

t u a l i t à . L e n o r m e e

l’imposizione fiscale riescono

ad appassionarla ancora?

Amo moltissimo la mia profes-

sione. Nonostante l’impegno in

Fiera sia eccezionalmente inten-

so proprio grazie alla Fiera ho

avuto modo di approfondire alcu-

ne tematiche fiscali, la nautica in

primis.

Mara Borsini

(a pag. seguente box informati-

vo sulle attività di “Fiera di Ge-

nova”)

strumento per la ripresa che

verrà.

“Abbiamo lavorato moltissimo

per individuare le opportunità

che la crisi in atto può offrire”;

è una sua affermazione che

colpisce. Dal suo osservatorio

ha, quindi, una visione positiva

dell’esito di questa congiuntu-

ra?

Questa affermazione nasce da

una considerazione più genera-

le. La crisi si subisce oppure

diventa uno stimolo per analiz-

zare nel profondo l’attività di

un’azienda in rapporto al mer-

cato e stabilire nuove priorità.

Ritengo che Fiera di Genova,

insieme a Ucina per quanto

riguarda il Salone, e più in gene-

rale per tutta la sua attività,

abbia intrapreso una svolta,

non sempre facile, per costrui-

re un futuro diverso capace di

cogliere i mutamenti del merca-

to con più agilità.

(continua da pag precedente)

P o s s i a m o a n t i c i p a r e

l’attrazione ammiraglia e le

novità di questa edizione?

L’ammiraglia a motore di

quest’anno è il superyacht

“129 Chopi Chopi” di ben 80

metri dei cantieri CRN, uno dei

più grandi mai prodotti in Italia.

Naturalmente saranno presenti

tutte le tipologie di imbarcazio-

ne - dal motore alla vela, dal

tender al maxi yacht. Su oltre

1000 imbarcazioni presentate

quest’anno al Salone di Genova,

più di 100 sono novità dichia-

rate dagli espositori.

Che tipo di affluenza vi atten-

dete?

I valori del Salone Nautico

2013 sono la qua l i tà

dell’esposizione e la passione. Il

mix di questi due elementi pen-

siamo possa offrire la migliore

risposta alla crisi e il migliore

Sara Armella è presidente di Fiera di Genova SpA da luglio 2011

e nel novembre 2012 è stata eletta nella Giunta di Federturismo-

Confindustria. Avvocato cassazionista svolge attività di consulen-

za e assistenza in sede giudiziale per società italiane e multinazio-

nali nei settori della fiscalità internazionale e nazionale, del diritto

doganale e del diritto delle società e dei gruppi. È delegato italiano

presso la Commission on Customs and trade regulations della

International Chamber of Commerce di Parigi, già indicata tra i

migliori fiscalisti nella selezione mondiale di World Tax. Inoltre

svolge attività didattica e di ricerca presso prestigiose università,

è autore di oltre sessanta pubblicazioni scientifiche e docente in

numerosi convegni e seminari in materia di diritto tributario. Na-

ta a Savona si è laureata con lode e dignità di stampa nel 1993

presso l’Università di Genova.

SARA ARMELLA

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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

8

Fiera di Genova è una società per azioni a capita-

le pubblico partecipata da Comune di Genova,

Regione Liguria, Provincia, Camera di Commer-

cio e Autorità Portuale di Genova. Il suo quartie-

re espositivo è famoso nel mondo e mantiene

intatto l’appeal di chi è nato e si è sviluppato sul

mare. Gli interventi di riqualificazione più recenti

sono stati finalizzati a sommare l'efficienza di

nuove strutture al fascino di un contesto dalle

grandi potenzialità: l'ampliamento della Marina

ultimato nel settembre 2006 e il nuovo padiglio-

ne B disegnato da Jean Nouvel inaugurato

nell'ottobre 2009. Essa costituisce uno dei principali strumenti di promozione del territorio e genera un indotto

economico di assoluto rilievo. Coerentemente alle vocazioni della Liguria ha sviluppato una forte specializzazio-

ne nel comparto marino-marittimo e nel comparto florovivaistico con manifestazioni di punta a livello internazio-

nale come il Salone Nautico Internazionale, organizzato in partnership con Ucina-Confindustria, e Euroflora, la

più visitata delle floralies europee. Il quadro complessivo dell'attività comprende varie manifestazioni business

to business - appuntamenti riservati agli addetti ai lavori - appuntamenti rivolti al grande pubblico come la sto-

rica campionaria di Primavera e guarda con interesse crescente ai processi di internazionalizzazione e alla defi-

nizione di collaborazioni strategiche come risposta ai mutamenti del mercato fieristico.

LE ATTIVITA’ DI “FIERA DI GENOVA”

Page 9: Navicelli News n° 15

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

9

Tutte le novità della 53° edizione del

Salone Nautico Internazionale di Ge-

nova sono state illustrate nel corso di

una conferenza stampa a cui hanno

partecipato il Presidente della Fiera

di Genova Sara Armella con

l’Amministratore Delegato Antonio

Bruzzone, il Presidente di UCINA An-

ton Francesco Albertoni con il Diret-

tore Generale Marina Stella,

l’Assessore alla Cultura e al Turismo

del Comune di Genova Carla Sibilla e

il Presidente della Camera di com-

mercio di Genova Paolo Odone.

“Il Salone Nautico 2013 è molto di-

verso da quelli che l’hanno preceduto

- hanno dichiarato i Presidenti della

Fiera di Genova e di UCINA - Quella

che proponiamo quest’anno è una

formula evoluta di evento a partire

dal suo contenitore, interamente

rivisitato, che invita a una nuova mo-

dalità di visita e di fruizione. Un ap-

puntamento che grazie agli oltre 50

anni di esperienza e all’attento con-

fronto con tutti gli interlocutori coin-

volti risulta oggi più attuale e ritenia-

mo più efficace sia nei suoi allesti-

menti che nella gestione dei tempi e

degli spazi espositivi. L’evoluzione

della manifestazione nasce

dall’ascolto e dall’approfondimento di

tutte quelle istanze che erano emer-

se da più parti già al termi-

ne della scorsa manifesta-

zione. Un ascolto condotto

da Ucina su cantieri ed

espositori e da Fiera di

Genova su visitatori e ope-

ratori attraverso una ri-

cerca di Eurisko. Questi e

molti altri input ci hanno

condotti a una riformula-

zione che risponda meglio

alle mutate esigenze del

mercato, con l’obiettivo

ultimo di mantenere inalterata la

leadership del Salone di Genova”.

Molteplici le novità che interessano la

manifestazione a partire dalla calen-

darizzazione a inizio mese. La durata

del Salone passa da 9 a 5 giorni per

andare incontro alle richieste degli

espositori che preferivano una mag-

giore concentrazione per una più

intensa focalizzazione di inte-

ressi durante la visita. Un

cambiamento che – secondo

gli organizzatori - si allinea

con i più recenti standard

dell’offerta fieristica a livello

internazionale.

Il nuovo layout della manife-

stazione, ideato dallo Studio

Caliari e Associati, quest’anno

darà più spazio alle aree in

acqua per valorizzare la ca-

ratteristica unica del Salone

Nautico di Genova di avere il

“mare dentro”. Tra le novità il

“Red Wall”, l’elemento archi-

tettonico rosso che caratterizza il

Salone, e varie prove interattive. Inol-

tre 6 aree tematiche faciliteranno la

visita dell’esposizione: Power Village

(dedicato ai motori), Boat Discovery

(per i neo-armatori al primo acqui-

sto), Sailing World (il paradiso dei

velisti), Motorboats (dove sono or-

meggiati motoscafi, imbarcazioni a

motore, motoryacht e superyacht) e

Tech Trade (il regno degli accessori).

Infine gli organizzatori puntano sul

“Sea Experience”, definito un coinvol-

gente contesto interattivo di prove

pratiche e offerte inerenti il mare e le

attività a questo legate: dagli sport

nautici, al turismo, ai corsi di apprendi-

mento, all’abbigliamento e all’editoria.

Il “Sea Experience” si trova nella picco-

la darsena in testa al molo che ospita

il Sailing World, dove si svolgono le

prove a mare degli sport acquatici.

Invece il teatro del mare all’interno del

padiglione B, che ospita rappresenta-

zioni e performance a tema, è identifi-

cato come “Sea Experience Stage”. E il

padiglione D è il “Sea Experience

Shopping Center” in cui è possibile

acquistare abbigliamento, accessori e

gadgets.

Quest’anno gli espositori sono oltre

750, suddivisi nelle varie merceologie

presenti alla manifestazione. Saranno

esposte tutte le tipologie di imbarca-

zione - dal motore alla vela, dal tender

al maxi yacht: la barca più grande è il

superyacht “129 Chopi Chopi” 80

metri dei cantieri CRN, uno dei più

grandi mai prodotti in Italia, mentre la

più piccola è il gommone “Roll185” del

cantiere Arimar, di soli 1,85 metri di

lunghezza. In totale sono oltre 1000 le

imbarcazioni che saranno presentate

quest’anno a Genova di cui oltre 100

sono le novità dichiarate dagli esposi-

tori. D.S.

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA E SALONE DI GENOVA

IL SALONE NAUTICO DI GENOVA SI RINNOVA E L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO SARÀ MOLTO DIVERSA RISPETTO AL PASSATO

Una nuova calendarizzazione - dal 2 al 6 ottobre 2013 - 180 mila mq di esposizione di cui 100 mila di solo specchio acqueo, 6 aree espositive tematiche, tutte le tipologie di imbarcazioni esposte - dal motore alla vela, dai tender ai superyacht – con barche da 1,85 a 80 metri di lunghezza.

Il Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni e il

Presidente della Fiera di Genova Sara Armella

Page 10: Navicelli News n° 15

10

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Nel giugno scorso, a poco più di 3

settimane dal varo della prima

unità del nuovo modello Mangusta

94, è stato varato il secondo e-

semplare.

“Il varo di oggi e la soddisfazione

del nostro Armatore – ha com-

mentato il CEO di Overmarine

Group Maurizio Balducci – rappre-

sentano per tutti noi un motivo di

grande orgoglio, il segno tangibile

della capacità del Cantiere di rea-

lizzare dei prodotti sempre unici e

fortemente all'avanguardia. Un'im-

barcazione espressione perfetta

dei valori distintivi del brand, quali

passione, innovazione, performan-

ce, volumi, comfort, design, classe

e dei valori del cliente, quali esclu-

sività, unicità e interni su misura”.

Il Mangusta 94 viene descritto

come un nuovo modello in conti-

nuità con la tradizione Mangusta

di cui mantiene le linee filanti e

sportive e lo stesso linguaggio

estetico, ma arricchito di nuovi

elementi che permettono una

ancora maggiore fruibilità degli

spazi esterni che si trovano sui

modelli più grandi.

Le dimensioni, appena sotto i 30

metri di lunghezza, sono reali e

questo si riscontra nei volumi di

bordo: spazi importanti a prua,

dove, oltre al prendisole, si trova

una zona dining con tavolo e diva-

no, a poppa con una spiaggetta

più grande e sul sundeck con am-

pia cuscineria per momenti di

relax nella massima privacy. Ma

anche nell’agibilità degli spazi, con

l’ampia tuga, i corridoi laterali, le

cabine ospiti e le aree di servizio,

come la grande cucina e la zona

marinai.

Le novità sono anche tecniche: i

motori da

2600 HP

come stan-

dard (lo stes-

so treno pro-

pulsivo di mo-

delli più gran-

di) e

l’installazione

di stabilizzato-

ri giroscopici.

Primaria

l’importanza

della luce

naturale a

bordo attra-

verso le ampie finestrature con

l’aggiunta di quattro lucernai a

soffitto nel salone principale con

un sistema on/off per oscurare

e dalla grande finestra nello sca-

fo, nella zona armatoriale, dove

sono integrati due oblò apribili.

Questa finestratura laterale è

prevista in tutti i futuri modelli

Mangusta.

Il design degli interni, frutto della

sinergia tra i desideri del proprie-

tario e la competenza dell’Ufficio

design di Overmarine Group, è

moderno e attuale, con materiali

molto ricercati: in tutti gli ambien-

ti ci sono wengé, rovere decapé e

pelle bianca a soffitto. Sul ponte

principale, il salone ha grandi

divani in stoffa e una TV di design

a vista. Nel ponte inferiore ci so-

no un salottino privato con an-

nessa zona ufficio e 3 comode

cabine, una suite per l’armatore,

una vip e una twin, tutte con volu-

metrie e altezze dei soffitti impor-

tanti, caratteristiche di tutti i mo-

delli Mangusta.

D.S.

NOVITÀ DAI CANTIERI NAVALI

OVERMARINE: VARATO IL SECONDO MANGUSTA 94

PRINCIPALI DATI TECNICI:

Length (overall): 94,23 FT / 28,72 M

Beam: 21,65 FT / 6,6 M

Max Draft: 5,25 FT / 1,6 M

Displacement half load: 85 Tons

Fuel capacity: 2325 US Gals / 8800 Lt

Water capacity: 370 US Gals / 1400 Lt

Engines: 2 x MTU 16V2000 M94 2600 Hp

each

Transmission: 2 x Kamewa 56 S3

Max speed (half load): approx 38 knots

Range economical cruising speed: approx

280 nm

Exteriors Designer:

Overmarine Group / Stefano Righini

Interiors Designer:

Overmarine Group Design Department

Guests: 3 cabins as per Owner’s request (4 cab-

ins as standard)

Crew: 2 cabins (3/4 people)

Page 11: Navicelli News n° 15

11

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

NOVITÀ DAI CANTIERI NAVALI

CODECASA: VARATO IL NUOVO CODECASA 42 SERIE VINTAGE

Nel giugno scorso i Cantieri Navali

Codecasa di Viareggio hanno orga-

nizzato il varo del nuovo CODECASA

42 - Serie Vintage, Costruzione F75.

Il progetto è stato interamente svi-

luppato dallo staff interno del Cantie-

re in stretta collaborazione con gli

Architetti Anna e Franco Della Role,

sia dal punto di vista tecnico che

architettonico. Si tratta della secon-

da unità di una fortunata serie di

yachts presentata ufficialmente nel

2011, quando la nave gemella, la

Costruzione F73, era stata premiata

con il Nautical Design Awards per il

Best Interior Design.

La nuova imbarcazione è distribuita

su tre ponti con volumi di tutto ri-

spetto, rimanendo di poco inferiore

alle 500 tonnellate di stazza lorda.

Lo yacht è dotato di due motori

Caterpillar 3512C da 1.650 HP

ciascuno e ha una capacità carbu-

rante di 75 mila litri, con

un’autonomia di 4 mila miglia nauti-

che alla velocità di crociera di 11

nodi. La Costruzione F75 è in grado

di effettuare traversate oceaniche

in qualsiasi condizione.

Oltre alla suite dell’Armatore ci so-

no quattro cabine per gli ospiti, una

cabina per il comandante e tre cabi-

ne per l’equipaggio.

D.S.

Page 12: Navicelli News n° 15

12

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Inaugurato da appena tre me-si e con la stagione del mare già iniziata, il nuovo Porto di Pisa a Boccadarno sta riscuo-tendo un successo che va al di là delle previsioni. Ed è anche la dimostrazione che la nauti-ca italiana ha ancora in tasca le carte giuste per uscire dalla crisi e rimettersi in rotta a vele spiegate. Alla vigilia del Salone internazionale della nautica di Genova, il Porto di Pisa si presenta alla ribalta della grande rassegna con tutte le carte in regola per fare la parte del protagonista, forte di alcune caratteristiche che lo rendono pressoché unico nel panorama dei “marina” italiani. Prima fra tutta la posizione al centro della costa toscana, inserito nel più grande parco naturale della regione, e a due passi da un aeroporto internazionale come il “Galilei” collegato con tutte le principali città europe-e. La vicinanza con città come Pisa, Lucca, Livorno e con la Versilia che si allunga poco più a nord della foce dell’Arno, visibile a occhio nudo, sono punti di forza che nessun altra struttura analoga può vanta-re. I primi tre mesi di esercizio del porto hanno dunque confer-mato l’appeal del mare tosca-no in ambito internazionale e l’apprezzamento degli armato-ri per una struttura che si pre-senta all’avanguardia sotto molti punti di vista. Già il gior-no dell’inaugurazione questo era evidente e lo stesso mini-

stro dell’ambiente Andrea Orlando, presente insieme alla collega Maria Chiara Carrozza che non è voluta mancare a un appuntamento importante per la “sua” Pisa, ha avuto modo di osservare che “tecnologia e progetta-zione d’avanguardia possono, se applicate correttamente, dare vita un recupero am-bientale esemplare in un con-testo particolar-mente delicato com’è quello di un parco natura-le”. Significativo an-che il giudizio di Roberto Peroc-chio, presidente di Assomarinas che non ha avuto mezzi termini: “Il nuovo porto di Pisa – ha detto - è uno dei più belli del Mediterraneo e sarà il fiore all’occhiello dell’Italia al pros-simo congresso mondiale della categoria in calendario a Istanbul nel 2014”. Giudizi ampiamente positivi, dunque, quelli espressi dal rappresentante del governo e da un esperto di nautica del calibro di Perocchio, che hanno indubbiamente fatto piacere a Stefano Bottai, am-ministratore delegato della Boccadarno Porto di Pisa spa che, dopo avere acqui-stato l’area di Boccadarno quando la Fiat ebbe dismes-so lo stabilimento industriale

che vi sorgeva, ha realizzato il porto con un investimento che si aggira sui cento milioni di euro. “Il Porto alla foce dell’Arno – ha detto Bottai commentando i positivi risultati dei primi mesi di gestione - essendo l’ultimo arrivato sulle coste italiane, ha avuto il vantaggio di usufruire di tutte le innovazioni tecnologiche e le ricerche più avanzate sui

materiali e gli impianti che han-no consentito di raggiungere il risultato che tutti apprezzano. Inoltre, come ha avuto modo di verificare il ministro per l’ambiente Orlando, l’ essere inserito nei confini del Parco Naturale di San Rossore - Mi-gliarino ha imposto ai progetti-sti l’adozione di tecniche co-struttive d’avanguardia mirate alla tutela ambientale in alcuni casi applicate per la prima volta nella realizzazione di un ‘marina’”.

(Continua a pag. seguente)

PORTO DI BOCCADARNO

AD APPENA TRE MESI DALLA INAUGURAZIONE IL PORTO DI PISA HA GIÀ UN RUOLO DA PROTAGONISTA

La struttura sorta alla foce dell’Arno sta catturando l’attenzione degli armatori italiani e stranieri – Giudizi positivi – Interessanti prospettive di sviluppo – Ora comincia la costruzione delle residenze

Page 13: Navicelli News n° 15

13

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

(continua da pag. preceden-te). A questo punto avviato a re-gime il porto sta per partire nei prossimi la seconda fase dell’”operazione Boccadar-no”, e cioè la costruzione degli immobili che sorgeran-no intorno al bacino. Il pro-getto già approvato, com-prende un limitato sviluppo di fondi commerciali e apparta-menti panoramici affacciati sul porto e sulla foce dell’Arno sulla cui riva destra si estende la tenuta di San Rossore, cuore del Parco Naturale. E fin da ora non sono poche le manifestazioni d’interesse per un comples-so immobiliare di pregio, in una posizione di grande valo-re ambientale e paesaggisti-co. Ma c’è un altro elemento che le verifiche del gradimen-to manifestato dagli utenti del porto hanno messo in luce. E cioè la continuità fra il porto e l’abitato di Marina di Pisa, un paese con una pro-pria storia, che vive tutto l’anno, dotato di tutti i servizi che per gli armatori che han-no la loro barca ormeggiata a Boccadarno sono raggiun-gibili a piedi in pochi minuti. Da questo punto di vista il Porto rappresenta un indub-bio arricchimento delle infra-strutture del litorale pisano e

anche un’occasione di riqua-lificazione per l’intero abitato di Marina di Pisa, e d’altro canto è lo stesso porto ad avvantaggiarsi dall’essere parte integrante di un cen-tro abitato vero e proprio. Oggi il Porto di Pisa offre posti barca in proprietà e-sclusiva che si acquistano come un vero immobile (attualmente ne sono stati venduti poco meno di 90, molto prossimi quindi al nu-mero massimo voluto di 100 dei circa 350-380 di-sponibili, da 10 a 50 metri). Sostenuta fin da subito dopo l’inaugurazione anche la do-manda di posti barca in affit-to temporaneo e per il solo ormeggio invernale riservato agli armatori che non voglio-no mettere la barca a terra e preferiscono lasciarla or-meggiata in acqua in una struttura inserita in un cen-tro abitato. Ma ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori pree-senti al Salone di Genova c’è stato anche un altro elemen-to. Con l’ apertura del Porto di Pisa a Boccadarno viene infatti valorizzato l’intero comprensorio della nautica pisana che vanta un’antica tradizione, soprattutto nella

cantieristica delle imbarca-zioni oltre i 30 metri, che si è sviluppata sulla riva est del canale dei Navicelli, la via d’acqua che collega Pisa e la Darsena pisana al porto di Livorno. Qui sono ormai real-tà alcune importanti struttu-re di service e rimessaggio a terra con capannoni alti ol-tre 20 metri che rappresen-tano il complemento di un’offerta unica per la posi-zione di fronte all’ Arcipelago Toscano e al centro dell’ Eu-ropa, nella regione italiana più ambita dal turismo este-ro per arte, cultura, cibo, ambiente, e con intorno le migliori aziende di costruzio-ne, assistenza e refitting del settore nautico. Inoltre sono appena iniziati i lavori per realizzare un collegamento navigabile fra il canale e l’Arno. Il risultato sarà un circuito nautico sviluppato quasi interamente entro i confini del Parco Naturale che permetterà di collegare il Porto di Pisa a Livorno at-traverso l’Arno e il canale dei Navicelli.

Giuseppe Meucci

Page 14: Navicelli News n° 15

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

GAS & HEAT: 24 MESI DI SUCCESSI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

14

per il raddrizzamen-to della ben nota

nave da crociera,

Costa Concordia incagliata da più di

un anno all’Isola del Giglio.

La Gas and Heat ha

avuto un ruolo attivo nella realizzazione

della struttura su cui ha fatto perno la

Concordia durante la

manovra di rotazio-ne che l’ha riportata

in asse, realizzando le piattaforme necessarie, lunghe 16 metri per

10 e dotate di “gambe” di differen-

te lunghezza, da 14 a 25 metri, per un peso complessivo di circa

500 tonnellate. Tra le altre attività l’azienda ha collaborato per la

realizzazione del finto fondale su

cui si è adagiata la chiglia della nave, ha effettuato i lavori per

l’allestimento dei cassoni per la dritta della nave, per il montaggio

dei sistemi di ancoraggio e di tiro

e ha costruito i quattro pezzi in lamiera di 600 tonnellate che

sono stati utilizzati per coprire lo squarcio causato dall’impatto con-

tro lo scoglio del Giglio. Un lavoro

ingegneristicamente molto eleva-to per l’elevatissima qualità dei

manufatti richiesta. Tra le altre attività svolte in questi

ultimi anni è sicuramente rilevante

la costruzione della una nave Etile-niera da 9.000 mc denominata

“Besiktas GH”, che è stata costrui-ta in joint venture con il cantiere

turco Besiktas.

Il dinamismo imprenditoriale e una spiccata propensio-

ne ad innovare ha portato la Gas and

Heat ad avvalersi di

una chiatta zavorra-bile, denominata S.

Marco III, con por-tata max di 1.200

tons, per il traspor-

to in coperta di ma-nufatti dal proprio

stabilimento al por-to di destinazione,

raggiungibile con

La Gas and Heat è una realtà azien-dale ormai consolidata ed afferma-

ta dell’area produttiva dei Navicelli.

La principale attività sta nella pro-gettazione, costruzione, fornitura

ed installazione di impianti del cari-co per navi gasiere destinate al

trasporto marittimo di gas liquefat-

ti. Grazie ad un elenco di referenze unico in Italia ed in Europa, Gas and

Heat si propone direttamente agli armatori/noleggiatori per definire

con gli stessi le caratteristiche pe-

culiari dell’impianto del carico, la progettazione e la realizzazione

dell’intera nave. Gas and Heat rap-presenta una eccellenza del “Made

in Italy”, caratterizzata da una strut-

tura particolarmente flessibile, in grado di offrire risposte concrete e

tempestive anche nello sviluppo di Special Projects , come nel caso

delle attività per il ripristino della

Concordia e a tutte le attività ine-renti la costruzione di apparecchi

in pressione, scambiatori di calore, piping per impianti chimici e petrol-

chimici.

Il coinvolgimento diretto nelle opere

navigazione litoranea a rimor-chio. La chiatta è idonea al carico

roll on–roll off, grazie a 15 segre-

gazioni e a un sistema di livella-mento garantito da pompe e relati-

vo sistema di zavorra. La San Marco III è stata successi-

vamente trasformata in bacino

galleggiante che, primo nella storia italiana e del Rina, possiede una

abilitazione a servizio di pontoon e Floating Dock con allestimento

variabile. Grazie infatti ad un set

modulare di 10 casse supplemen-tari, il pontone San Marco III può

assumere la configurazione di Floa-ting Dock e permettere una im-

mersione del piano di imbarco di

3,4 metri, così da consenti-re l’inserimento in acqua (o

l’alaggio) di mezzi che abbiano una linea di galleggiamento fino a 3 mt.

La particolare conformazione ed il

sistema di immersione rendono questo bacino la scelta ideale per il

varo di MegaYachts, il cui pregio e delicatezza delle finiture dello scafo

richiede un’immersione graduale e

priva di carichi concentrati, non-ché un ottima risorsa per l’alaggio

di imbarcazioni di medie e grandi dimensioni che richiedano un suc-

cessivo trasporto su canale e/o

su bassi fondali. In un momento in cui molte azien-

de, specialmente legate al settore navale, brancolano nel buio fa mol-

to piacere poter raccontare espe-

rienze positive, da cui certamente poter prendere spunto, come quel-

la rappresentata dalla Gas and Heat.

Andrea Bruscoli

Page 15: Navicelli News n° 15

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

15

RETI DI IMPRESA:

DA PICCOLI A GRANDI INSIEME

socio della società di consulenza e organizzazione aziendale MOO-

RES ROWLAND ASSOCIATI S.r.l.,

esperto di Reti di Imprese.

1. Cos’è una Rete di Imprese? E’ uno strumento contrattuale in

grado di connettere diversi sog-

getti e le loro specifiche compe-tenze per far nascere sinergie e

opportunità di aggregazione. Le imprese aderen-

ti al Contratto

conservano la loro indipenden-

za e autonomia; infatti, con la

“rete” non nasce

un nuovo sog-getto giuridico e

autonomo e distinto rispetto

ai partecipanti,

ma un regola-mento di inte-

ressi, che impli-ca una serie di

diritti e doveri

strumentali all’attuazione del programma di rete.

2. (a) Quale è la funzione che

può svolgere la Rete e chi può

farne parte?

(b) È previsto un numero mini-

mo di aziende per costituirsi in

Rete? (a)La Rete è costituita per perse-

guire “obbiettivi d’importanza strategica” per le imprese ade-

renti, sia dal punto di vista

dell’innovazione che da quello del miglioramento della qualità del

prodotto e/o dei servizi offerti sia della loro collocazione sul

mercato nazionale e/o interna-

zionale. Pertanto la Rete svolgerà la funzione di coordinamento ed

interazione tra i partecipanti mentre l’assunzione delle decisio-

ni operative resterà in capo a

ciascuna impresa. (b) La norma che regolamenta il

contratto di rete precisa che esso può essere stipulato da più

imprenditori. I partecipanti alla

rete devono essere

Il settore delle PMI italiano è il più gran-de dell’UE per numero di imprese, rap-

presenta circa l’80% della forza lavoro

del paese e il 75% del nostro PIL. Que-sti numeri sottolineano l’importanza

che le PMI hanno in Italia, ma eviden-ziano anche la necessità di processi

aggregativi da parte delle piccole im-

prese, tema oggetto di discussione da anni.

Se da una parte la piccola dimensione delle imprese presenta diversi vantag-

gi in termini di flessibilità ed adattabili-

tà all’evoluzione dei mercati, dall’altra pone indubbie difficoltà sul fronte della

capacità di competere in mercati sem-pre più globalizzati, dove la disponibilità

di risorse adeguate rappresenta spes-

so un fattore critico di successo. Ecco dunque che l’istituzione di una

Rete di Imprese, dotata di un’organizzazione snella e di adeguate

risorse, sia umane che finanziarie, po-

trebbe effettivamente costituire una soluzione in grado di superare i limiti

posti dalle piccole dimensioni e diventa-re pertanto uno strumento efficace

per l’innovazione e la crescita delle

aziende. Per capirne di più approfondiamo

l’argomento con il dott. Ezio Vannucci,

“imprenditori”, ovvero devono ri-spondere ai requisiti di cui all’art.

2082 c.c. “è imprenditore chi

esercita professionalmente un’attività economica organizzata

al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi”.

Sono pertanto incluse le società

commerciali di ogni tipo, le impre-se individuali, gli enti pubblici, men-

tre risultano esclusi i liberi profes-sionisti.

La norma non pone alcun limite al numero di soggetti imprenditoriali

che è possibile coinvolgere nel contratto di rete, si limita ad indi-

care due o più imprese.

Il contratto di Rete ha la caratteri-stica di struttura aperta, è pertan-

to possibile l’ingresso di nuovi soggetti anche successivamente

alla sua costituzione .

3. Perché una PMI dovrebbe far

parte di una Rete di Imprese e

quali sono i vantaggi?

Il contratto di Rete essendo uno strumento leggero e flessibile

rappresenta la soluzione ottimale per costituire aggregazioni tra

PMI in grado di far apparire “

GRANDI “ i piccoli senza adottare forme più impegnative di integra-

zione strutturale ( quali ad esem-pio fusioni) che al contrario po-

trebbe far perdere individualità e

capacità innovativa alle PMI.

(continua a pag. seguente)

Il Dott. Ezio Vannucci (a sinistra della foto) relatore a

Bruxelles in Marzo 2013 in occasione di un seminario a tema

“Fiscalità e Gestione IVA in Europa per la Nautica da Diporto”

(The Superyacht Group Fiscal Management Meeting).

Sede della Moores Rowland Associati Srl

Page 16: Navicelli News n° 15

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

16

(continua da pag. precedente)

4. Cos’è il Contratto di Rete e

come si stipula? Il Contratto di Rete è l’accordo

mediante il quale due o più impren-ditori si impegnano a collaborare

per accrescere sia individualmen-

te (come impresa) sia collettiva-mente (come parti della rete) la

propria capacità innovativa e la competitività sul mercato naziona-

le e internazionale. Più precisa-

mente, con il contratto di Rete le imprese aderenti si obbligano sulla

base di un programma comune a collaborare in forma ed ambiti

predeterminati attinenti

all’esercizio della propria attività, oppure a scambiarsi informazioni

o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica, tecnologica

o ancora ad esercitare in comune

una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa.

Il contratto di Rete deve essere stipulato in una delle seguenti for-

me: atto pubblico , scrittura priva-

ta autenticata, scrittura privata con firma digitale .

Per quanto riguarda il contenuto del contratto di Rete, esistono

alcuni elementi che assumono

particolare importanza nella cor-retta conclusione dello stesso e

riguardano:

l’ indicazione dell’oggetto

dell’accordo. Nel contratto andranno specificate in modo

analitico le attività comuni da perseguire, quali ad esempio

attività di innovazione e svilup-

po di nuovi prodotti/servizi , attività di promozione su di

prodotti/servizi su mercati

esteri, ecc..

la definizione del

“Programma di rete”. Non

sarà sufficiente stabilire quale

sia l’obiettivo comune che si intende raggiungere ma si

dovranno chiarire tutte le mo-dalità pratiche di realizzazione

degli scopi prefissati.

l’individuazione di un Orga-

no della rete avente l’incarico di dare esecuzione e coordina-

re il programma di rete.

5. Quali costi devono essere so-

stenuti per costituire una Rete?

Esistono agevolazioni fiscali?

I costi da sostenere in fase iniziale per la costituzione della Rete sono

essenzialmente quelli relativi alla consulenza per la redazione del

contratto di rete, alle eventuali

spese notarili per la stipula del contratto di rete nella forma di

atto pubblico o di scrittura privata autenticata ed eventuali spese di

consulenza direzionale e/o strate-

gica per la definizione del pro-gramma di Rete coerente con gli

obiettivi delle imprese aderenti. Fino al periodo d’imposta in corso

al 31 dicembre 2012, le imprese

partecipanti al contratto di rete potevano beneficiare di una parti-

colare agevolazione fiscale ( Legge 122/2010 ) che consisteva in un

regime di sospensione d’imposta,

ai fini delle imposte sui redditi, per gli investimenti effettuati dalle im-

prese aderenti al programma di rete. In particolare, il suddetto

beneficio fiscale riconosceva un

trattamento di favore esclusiva-mente alle imprese aderenti al

contratto di rete e non invece alla rete nel suo complesso.

Nell’anno in corso siamo in attesa

che il Governo introduca nuovi stru-menti di agevolazioni fiscali per le

Reti di Impresa e/o la riconferma del precedente beneficio fiscale.

6. Che differenza c’è tra una Rete

di Imprese e un Consorzio o una

ATI (associazione temporanea di

imprese)? La principale differenza tra la Rete

di Impresa ed il Consorzio è rappre-sentata dal fatto che con il primo le

imprese puntano a rimanere in

“prima linea “ sul mercato, senza però rinunciare agli effetti positivi di

una aggregazione con altre impre-se, mentre con il Consorzio le im-

prese puntano a creare un nuovo

operatore economico in grado di avvantaggiarle, rinunciando però a

una parte del proprio mercato. Anche nel caso in cui il Consorzio

non sia destinato ad interagire

all’esterno con terzi (siamo nei casi di Consorzi con rilevanza interna),

la principale differenza con la Rete di Impresa resta la maggiore flessi-

bilità di essa nell’agevolare i proces-

si di aggregazione tra operatori economici.

La Rete di Impresa si differenzia invece dalle Associazioni tempora-

nee di imprese, per la finalità, che

normalmente nel caso delle A.T.I. è quella di realizzare un “singolo affa-

re”, mentre lo “scopo” della Rete è quello di realizzare un programma

comune, duraturo nel tempo e non limitato al compimento di un singo-

lo affare .

(continua a pag seguente)

Page 17: Navicelli News n° 15

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

17

(continua da pag. precedente)

7. Il settore della Nautica come ha ac-

colto il fenomeno delle Reti di Imprese? Per quanto riguarda la nautica da diporto nell’intero suo comparto c’è da dire che il

numero di reti nate è in continuo aumen-to. Abbiamo recentemente collaborato

con il Sole 24 Ore operando per loro con-

to come consulenti in merito. Alla pubbli-cazione del report evidenziammo la pre-

senza di 16 reti (informazioni raccolte fino al 30 gennaio 2013); in Maggio, ag-

giornando lo stesso report in occasione

dei seminari del progetto “ANCORA”, ne evidenziammo invece 18; l’osservazione

terminata in data 20/09/2013 ne indi-ca 21. Senza entrare nel merito delle

singole operazioni, possiamo dire che il

settore della nautica ha recepito lo stru-mento con un certo interesse e possiamo

di fatto affermare che il contratto di rete è stato (specialmente il primo periodo di

recepimento dal parte delle imprese) prin-

cipalmente utile per formalizzare relazioni commerciali ed organizzative pre-esistenti

e tipiche della filiera nautica in particolar modo in rapporti di tipo “verticale”. In que-

sto senso possiamo inoltre affermare che

per quanto riguarda la nautica da diporto, il contratto di rete è risultato lo strumen-

to giusto per permettere di aggregare più soggetti verso lo sviluppo di un nuovo pro-

getto industriale “più grande”, permetten-

do quindi di confermare le aspettative del legislatore.

8. Quali sono le potenzialità di sviluppo

futuro delle Reti di impresa nel settore? Dalla fase iniziale dove sono staTe regola-

mentate molte delle relazioni orga-nizzative e funzionali pre-esistenti

tra aziende, permettendo quindi di

evidenziare per mezzo del contrat-to di rete le aziende che di fatto

operavano già a sistema, sono poi nati una serie di altri progetti con

nuove caratteristiche. Tra i primi

contratti emersi, si è chiaramente distinto il progetto “Benetti.net”

nato a seguito del forte input di aziende capofila (quindi rete verti-

cale) che comunque già legava a

se i suoi forniti per mezzo di con-tratti di partnership. Il modello con-

tratto di rete è stato scelto fin dall’inizio non solo per costruire

mega yacht ma anche barche a

vela sotto i 20 metri dalle compa-gine della rete d’impresa Apulia

Yacht in Puglia. Medesime caratteristiche sono poi

state evidenziate nelle reti di refit e

servizi al diporto dove anche in questo caso, il modello “verticale”,

sembra risultare la soluzioni più efficace. Non dobbiamo però di-

menticare interessanti casi in cui,

a fronte della nascita di un contrat-to di rete orizzontale, si è poi di

fatto manifestata una certa “verticalità” nella gestione della

rete da parte dell’azienda project

manager di commessa. Possiamo quindi affermare che nella gestio-

ne di una commessa sia per il nuo-vo che per il refit, sia per le produ-

zioni di subfornitura che per

l’offerta aggregata di servizi al por-to, la rete di tipo verticale (oppure

gestita in modo verticale da un soggetto gestore della commessa)

è il modello che sta riscontrando

maggiore successo. Il settore nau-tico, comprende però, come altri

settori, anche la necessità di fare ricerca e sviluppo o perlomeno di

sperimentare, ed in questo caso la

tipologia preferita rimane la rete di tipo orizzontale.

Per il prossimo futuro, è possibile

pensare che il modello di rete verti-

cale possa essere la tipologia che

da un punto di vista organizzativo e

commerciale, incontri più veloce-

mente successo. Nel medio perio-

do si potranno invece vedere i risul-

tati delle reti di ricerca e sviluppo,

nate più comunemente come oriz-

zontali, che stanno cercando con i

loro “mix” di offrire nuove risposte

alle nuove domande che il mercato

della nautica manifesta.

Simone Pistolesi

Senior Partner di Moores Rowland Associati Srl società operante nel settore della con-

sulenza fiscale e societaria , con sedi a Milano, Torino e Viareggio, appartenete al

network internazionale Kreston International.

Ha maturato una particolare esperienza nel campo delle reti d’impresa , fin dalla nascita

della normativa di riferimento nel 2009, e ad oggi annovera numerose esperienze pro-

fessionali di assistenza a imprese che hanno completato progetti di raggruppamento

attraverso lo strumento delle Reti di Impresa , in particolare nel settore della Nautica e

del Turismo; ha curato in qualità di Relatore, per associazioni di Categoria , Centri Servizi e riviste specializza-

te, numerosi Convegni sul tema delle Reti di Impresa.

Nell’ambito di Moores Rowland Associati, è inoltre a capo della divisione : MRA Yacht Division, con sede nel cuore

della darsena di Viareggio, che si occupa di servizi di consulenza ed assistenza nel campo Iva, marittimo e dogana-

le , a società armatrici e studi legali principalmente di nazionalità straniera, nell’ambito di progetti di acquisto,

vendita e refit di yacht e mega yacht.

Dott. EZIO VANNUCCI

Page 18: Navicelli News n° 15

18

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Italia protagonista della

Green Economy realiz-

zata Con una potenza solare fotovol-

taica installata di circa 18 GW,

in grado di coprire fino oltre il

50% della potenza assorbita

nelle ore centrali dei fine setti-

mana per sei mesi all’anno, e

oltre il 10% del totale dei con-

sumi elettrici nazionali nel cor-

so dell’anno, nessun Paese del

mondo eccetto la Germania

può vantare un successo nem-

meno paragonabile a quello

dell’Italia nella sostituzione delle

fonti fossili con quella solare.

È con queste solide premesse

che dal 2011, ogni anno, la

Conferenza scientifica inter-

nazionale SuNEC accoglie in

Sicilia, nella splendida cornice

inondata dal sole e affacciata

sul mare di Santa Flavia (PA),

uno dei più importanti meeting

scientifici sull’energia solare in

Europa.

L’edizione 2013 della SuNEC,

organizzata dall’Istituto dei Ma-

teriali Nanostrutturati del CNR

di Palermo e dal Dipartimento

d i Ingegner ia E lettr ica

dell’Università di Palermo, otti-

mamente coordinata dal Prof.

Mario Pagliaro, coordinatore

del Polo Fotovoltaico della Sici-

lia, è stato organizzato in varie

lezioni plenarie ad altissimo

livello, in cui sono state presen-

tate straordinarie innovazioni

scientifiche, e una serie di pre-

sentazioni orali e poster relati-

ve a sviluppi tecnologici e ge-

stionali altrettanto interessanti

con la partecipazione di:

Wai-Yeung Wong: Fotovoltaici

organometallici: Un nuovo approc-

cio per la raccolta di energia sola-

re, Università Battista di Hong

Kong, Hong Kong PL-1; Adriano

Sacco (Istituto Italiano di Tecnolo-

gia): Nanostrutture in ossido me-

tallico ed elettroliti quasi solidi per

celle solari sensibilizzate con colo-

rante OP-1; Yu A. Baurov: Accop-

piare la nuova forza della natura

con l'energia solare; Accademia

russa delle scienze e Società per

azioni dell'Istituto di ricerca di fisi-

ca cosmica, 141070, Regione di

M o -

sca, Korolyov, Pionerskaya, 4, Rus

s i a P L - 2 ; G i o v a n -

ni Palmisano (CNR, Italia): La foto-

catalisi per la chimica organica

s i n t e t i c a O P - 2 ; A n d r e -

a Tucci (Bitlux, Italia): Una soluzion

e d i r i p r i s t i n o p e r

la perdita di ibridi fotovoltai-

ci e sistemi di illuminazione OP-

3;Francesco Meneguzzo: una nuo-

va forza di trazione per le imbar-

c a z i o n i e n a v i g a z i o n e

C N R , F i r e n z e , I t a l i a

e Hotwater Srl PL-3; S. Antonino

Aricò (CNR, Messina, Italia): Con-

versione elettrochimica di CO2 ad

energia solare PL-4; Waseem

Amjad (Università di Kassel, Ger-

mania): Progettazione, sviluppo e

risultati sperimentali di una distille-

ria a base solare per l'estrazione

di oli essenziali da piante medici-

nali OP-4; Giovandomenico Caridi

(Navicelli SpA, Italia): Ristruttura-

zione dei Cantieri di Pisa in un'Are-

a ProduttivaEcologicamente At-

trezzata (APEA) OP-5 ; Carmelo

Albeggiani (Medielettra, Italia):

Uno studio sulla Grid parity in Sicilia OP

-6; Ottavio Cappellani (Catania, Italia):

La fine della cultura del petrolio: Ripen-

sare in tempo il nostro modello di so-

cietàPL-5 ; Luca Degiorgis (Politecnico

di Torino, Italia): Valutazione economi-

ca dei sistemi solari termici polivalenti

in Italia OP-7 ; Sergei Manakov

(Università Nazionale Kazaka Al-Farabi,

Kazakistan): Ottimizzazione ottica di

celle solari a pellicola sottile PO-1; Ma-

riarita Girolamo (CNR, Messina, Italia):

Indagine su nanofibre di carbonio co-

me elettrodi contatori nelle celle solari

sensibilizzate con colorante PO-2;

Svetlana Lukic-Petrović (Università di

Novi Sad, Serbia): Cambiamenti fotoin-

dotti su calcogenidi a pellicola sottile

con rame PO-3; Giovanni Palmisano

(CNR, Italia): Ossidazione a luce visibile

di alcoli alifatici gassosi per i carbonili

corrispondenti tramite TiO2 sensibiliz-

zato da un derivato Perylene PO-4

(continua a pag. seguente)

SPA NAVICELLI PROTAGONISTA

ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE

SULL’ENERGIA SOLARE “SUNEC 2013”

Page 19: Navicelli News n° 15

19

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

(continua da pag. preceden-

te)

Navicelli protagonista

della SuNEC 2013 La Spa Navicelli rappresenta-

ta dal proprio Centro Servizio

di Ricerca e Sviluppo è stata

tra i protagonisti assoluti

dell’ultima edizione della Con-

ferenza SuNEC 2013, svolta-

si dal 10 al 12 Settembre

2013.

L’esigenza di diminuire le

emissioni inquinanti, ridurre i

consumi energetici e incenti-

vare l’utilizzo delle fonti rinno-

vabili sono fra gli obiettivi am-

bientali della Spa Navicelli,

orientati all’ottimizzazione

della propria performance

aziendale e all’incremento

della competitività delle realtà

insediate nell’area.

L’efficientamento energetico

nella vasta area dei Navicelli

riguarda non soltanto lo svi-

luppo e l’implementazione di

nuove tecnologie ma anche la

definizione e la governance di

una politica energetica e di

gestione ambientale multidi-

sciplinare con la collaborazio-

ne di altre società e la parte-

cipazione delle istituzioni pub-

bliche ed organizzazioni del

territorio, promuovendo nelle

imprese la consapevolezza di

fare sistema che renda mag-

giormente efficienti le esigen-

ze e richieste del mercato,

riducendone allo stesso tem-

po i costi e gli impatti

sull’ambiente.

Nella presentazione tenuta di

fronte a una platea di scien-

ziati, intellettuali e ammini-

stratori, l’Ing. Silvia Leon, in

rappresentanza del Presiden-

te Giovandomenico Caridi, ha

approfonditamente illustrato

il percorso che ha portato la

Navicelli a riconvertire la pre-

stigiosa area industriale della

Darsena Pisana in una APEA

– Area Produttiva Ecologica-

mente Attrezzata, sulla base

del “Regolamento Regionale

in materia di APEA” di cui al

D.P.G.R. Toscana del 2 Di-

cembre 2009, n. 74/R e alle

relative Linee Guida metodo-

logiche alla cui stesura la

stessa Navicelli contribuì in

modo sostanziale.

In estrema sintesi, può defi-

nirsi come “APEA” un’area

industriale produttiva dotata

da infrastrutture e sistemi

per il controllo delle emissioni

inquinanti e la riduzione delle

emissioni di gas clima-

alteranti, che nella realtà Na-

vicelli si declina nella installa-

zione di impianti di produzione

energetica da fonti rinnovabili

e d i s i s t e m i p e r

l’efficientamento energetico

sia sul lato della domanda e

della distribuzione sia su quel-

lo degli usi finali dell’energia.

La realizzazione dell’APEA

“Navicelli” si è articolata fon-

damentalmente attraverso

due programmi, co-finanziati

dalla Regione Toscana, preci-

samente “APEA 2020 NAVI-

C E L L I ” , “ E R A 2 01 2 ”

nell’ambito del PRSE 2007–

2010 - Linea di intervento

3.3 “infrastrutture per i settori

produttivi” e PAR FAS 2007–

2013 - P.I.R. 1.3 - Linea di azio-

ne 1 “infrastrutture per i settori

produttivi “Riqualificazione delle

aree industriali”

Nell’ambito del progetto APEA

sono stati realizzati direttamen-

te dalla Spa Navicelli oltre 25

kwp di pensilina fotovoltaica di

cui 5.5 kwp integrati in barriere

antirumore, un impianto microe-

olico ad asse verticale di 10

Kwp, un impianto di illuminazione

pubblica con tecnologia a LED

ad altissima efficienza,

l’installazione della fibra ottica

per l’ottimizzazione dei servizi di

telecomunicazione a banda lar-

ga, con fibre ottiche ed un sof-

tware (Power per il risparmio

energetico applicati ai computer

con lo spegnimento automatico

dei PC (risparmio equivalente a

57.000 kwh).

(continua a pag. seguente)

Page 20: Navicelli News n° 15

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Ai quale si sommano 3,7 MWp

del parco fotovoltaico Sol Mag-

giore realizzato da Toscana

Energia Spa all'interno di una

vasca di contenimento per la

salvaguardia idraulica di Pisa

Sud, questa soluzione ha con-

sentito di mantenere la funzio-

nalità dell'opera idrica e preser-

vare il contesto geomorfologico

del territorio e 1 MWp installa-

to da Sviluppo Navicelli Spa

nell'area Navicelli ( U.M.I 4) , via

Gargalone, snc, nel Comune di

Pisa.

Altri interventi hanno riguarda-

to la riduzione

dell’inquinamento ambientale

con la realizzazione di opere

infrastrutturali e di viabilità qua-

li realizzazione di piste pedonali

e ciclabili separate dalla car-

reggiata stradale, rifacimento

del manto stradale con asfalto

sono-assorbente grazie all’uso

di prodotti derivati dal riciclo di

pneumatici usati, rivestimenti

foto-catalitici dei marciapiedi in

grado di abbattere gli inquinan-

ti, sistemi per la raccolta diffe-

renziata dei rifiuti e per ultimo

sistemi di drenaggio separato

delle acque reflue e piovane,

con raccolta e recupero di que-

ste ultime.

Il progetto ERA 2012

“Ecosotenibilità e Riqualificazio-

ne Ambientale” in corso di rea-

lizzazione prevede la realizzazio-

ne di opere quali: il completa-

mento e potenziamento del

sistema di raccolta delle acque

reflue, l’estensione delle piste

ciclabili, il recupero della linea

ferroviaria di connessione

dell’area Navicelli con la stazione

centrale di Pisa, il potenziamento

dei servizi energetici ed ecologici

per le imbarcazioni ormeggiate

alla Darsena, l’allestimento di un

area logistica con una struttura

de vigilanza dotata da impianto

solare termico di 5 kwp

Una speciale menzione merita

l’ambizioso progetto denominato

“Smart Grids Navicelli”, finanziato

nell’ambito del POR-FESR Toscano

2007-2013 .Attività 1.1 Linee

d'intervento A, con la partecipazio-

ni di SpA Navicelli di Pisa (capofila

di progetto); Enel Ingegneria e In-

novazione SpA; DSEA

dell’Università di Pisa; PIN S.C.R.L.

Servizi Didattici e Scientifici per

l’Università di Firenze; SDI Auto-

mazione Industriale Srl; Sviluppo

Navicelli Srl e CSA Società Con-

sortile Artigianato.

Il progetto ha raggiunto l'obbietti-

vo che si era preposto ovvero la

realizzazione di uno studio di fatti-

bilità tecnica orientato

alla gestione intelligente

delle risorse energetiche

e termiche di un distret-

to industriale, basato

anche su nuove tecnolo-

gie di accumulo

dell’energia stessa, al fine

di armonizzare e integra-

re i lati di domanda e di

offerta di energia, in gra-

do di aumentare le po-

tenzialità di utilizzo delle

fonti rinnovabili dell’area

e per il quale è stato in-

stallato un sistema di

bilanciamento Virtual

Power Plant e un modulo

batterie del sistema di

compensazione.

Francesco Meneguzzo

Silvia Leòn

20

Page 21: Navicelli News n° 15

21

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

Page 22: Navicelli News n° 15

22

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

IL SULTANATO DELL’OMAN.

UN ESEMPIO DI SVILUPPO DEL SETTORE NAUTICO TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

Considerato per lungo tempo un pae-

se in via di sviluppo, il Sultanato

dell’Oman ha fatto nel XXI secolo un

vero e proprio salto di qualità in ter-

mini di crescita economica e com-

merciale, il tutto sotto la guida del

suo lungimirante leader politico, il

sultano Qaboos bin Said al Said, al

potere della monarchia assoluta asia-

tica dal 1970. Con un PIL di 61.854

euro, e nonostante un PIL pro capite

di 20.780 euro (tra i più bassi della

Penisola Arabica) e un tasso di disoc-

cupazione relativamente alto (14%),

la popolazione omanita gode general-

mente di buone condizioni di vita e il

Paese è considerato politicamente

stabile. Grazie, infatti, ad una politica

interna del sultano fondata sul man-

tenimento di un equilibrio tribale, reli-

gioso e regionale, e ad una politica

estera con un forte orientamento filo-

occidentale e ottimi rapporti, tra

l’altro, con i Paesi vicini come la Tur-

chia, gli stati arabi moderati e i Paesi

dell’Asia Centrale, l’Oman ha potuto

costruire e consolidare negli anni

un’accentuata proiezione verso i mer-

cati asiatici. La riprova è costituita

dagli stretti rapporti economici

del Sultanato con l’India, l’intenso

traffico commerciale con i Paesi

del Sud-Est asiatico e

dell’Estremo Oriente, ma anche

dagli accordi bilaterali su vari

settori che la monarchia araba

ha firmato con la Cina. L’Oman

vanta inoltre legami privilegiati

con diversi paesi occidentali, in

particolare con il Regno Unito e

gli Stati Uniti. Nonostante gli in-

troiti del settore petrolifero rap-

presentino l’84% del totale delle

entrate, secondo il nostro Mini-

stero degli Affari Esteri il settore

non petrolifero è cresciuto nel

2012 del 10,6%, a riprova del

fatto che il governo omanita si

sta concentrando ormai da tem-

po su una diversificazione

dell’economia che punti maggior-

mente sull’industria e sul turi-

smo, con particolare attenzione

al settore infrastrutturale, inclusi

porti e ferrovie. Un settore che

infatti, in questi ultimi anni, sta

facendo significativi progressi è

quello della nautica da diporto,

sia a motore sia, soprattutto

(complice anche la tradizione pluri-

secolare del commercio marittimo

omanita) a vela. “Oman Sail” ne è

l’esempio per antonomasia. Si trat-

ta di un’iniziativa nata nel 2008 con

la benedizione del Sultano e con

l’obiettivo iniziale di promuovere una

gara di barche a vela intorno al

mondo con partenza e arrivo nella

capitale Muscat, in modo da ripor-

tare in auge la lunga e gloriosa tra-

dizione marittima omanita. Ad ogni

modo, definire “Oman Sail” una

semplice competizione nautica di-

portista è riduttivo, in quanto essa,

grazie al supporto e alla guida da

parte del Ministero del Turismo

omanita, si è imposta come una

vera e propria istituzione e ha dato

il via, sulla base di un piano quin-

quennale, a un programma di svi-

luppo infrastrutturale di lungo ter-

mine (che, secondo le previsioni,

dovrebbe ultimarsi definitivamente

nel 2020 secondo la cosiddetta

“2020 Vision” del Sultano Qaboos)

per la costruzione di una catena

integrata di marine e porti per

yacht e imbarcazioni a vela da di-

porto.

Un’ulteriore testimonianza di que-

sto orientamento verso la nautica è

rappresentata dalla partecipazione

attiva dell’Oman a competizioni nau-

tiche di livello mondiale come la

Extreme 40 iShares Cup, da impre-

se memorabili come la partecipa-

zione del primo arabo, l’omanita

Moshin Al Busaidi, al giro del mon-

do su un trimarano battente ban-

diera del Sultanato nel 2009, e dal

progetto di creazione di

un’Accademia per la Navigazione a

vela in Oman in modo da offrire

l’opportunità alle giovani generazio-

ni omanite di formarsi direttamente

nel loro paese d’origine.

(continua a pag. seguente)

La Marina Bandar Al-Rowdha in Oman (Fonte: www.marinaoman.net )

Page 23: Navicelli News n° 15

(continua da pag precedente)

Del resto, già nel 2005 Muscat ave-

va identificato il turismo nautico co-

me un settore prioritario per lo svi-

luppo futuro del paese, ulteriore con-

ferma del fatto che il settore del turi-

smo, in generale, riveste per l’Oman

un’importanza prioritaria nel quadro

della diversificazione dell’attività eco-

nomica (rispetto alla già citata tradi-

zionale prevalenza del settore petroli-

fero) e dell’occupazione, soprattutto

giovanile. La strategia adottata dal

governo omanita, incentrata sul lun-

go periodo, ha determinato un au-

mento delle proprietà di yacht a mo-

tore di grandi dimensioni e imbarca-

zioni a vela in tutta la regione del

Golfo in generale, e ha anche affer-

mato la notorietà dell’Oman a livello

internazionale come una destinazio-

ne per la nautica da diporto. Partico-

larmente apprezzata da

parte dei turisti che si

recano in vacanza nel

Sultanato è l’attività di

noleggio di imbarcazioni

a vela e a motore. A tal

proposito, “Oman Sail” ha

selezionato una serie di

yacht, catamarani e bar-

che a vela perfettamente

adatti per la navigazione

dei mari omaniti, metten-

doli a disposizione dei

turisti con formule di

noleggio, multiproprietà

e condivisione convenien-

ti. Uno dei fattori che senza dubbio

favorisce l’Oman nel proseguire il

suo cammino verso un continuo

sviluppo economico plurisettoriale,

soprattutto per quanto concerne il

settore nautico da diporto, è la sua

particolare collocazione geografica.

Situato nella parte estremo orienta-

le della penisola arabica, a cavallo

tra il Golfo Persico (o Golfo Arabico)

e il Golfo di Aden, e bagnato dal Ma-

re Arabico, il paese possiede circa

1.700 km di costa, diversi porti na-

turali e, nonostante un clima preva-

lentemente arido e desertico, pre-

senta una variegata biodiversità sia

sulla terraferma sia nel generoso

mare, porzione nord-occidentale

dell’Oceano Indiano. Nonostante le

dimensioni del mercato omanita

siano piuttosto contenute, infatti, la

sua posizione geografica consente, a

chiunque decida di investire nel Sul-

tanato in qualsiasi settore, di poter

operare con significative

riduzioni di costi in tutta

l’area del Golfo e anche

nei già menzionati mer-

cati asiatici relativamen-

te vicini, quali India, Paki-

stan e Cina. La pirateria,

che nelle acque omanite

è aumentata negli ultimi

anni a causa della relati-

va vicinanza dell’Oman

alla Somalia e all’India,

rappresenta in realtà un

ostacolo molto relativo

allo sviluppo dell’attività

dei porti, in quanto il Sultanato è attiva-

mente impegnato a livello internaziona-

le in attività di supporto logistico

all’antipirateria. Attualmente i servizi

per la nautica da diporto in Oman, sia

per gli yacht sia per le barche a vela,

sono limitati all’area intorno alla capita-

le, ma le regioni meridionali di Musan-

dam e Dhofar (dove sorgono le famose

città portuali di Duqm e Salalah) sono

considerate anch’esse aree di grande

attrazione per le attività di yachting.

Queste attività vanno dal già ricordato

noleggio di barche a vela all’arrivo di

yacht a motore dal Golfo Persico e dal-

le regioni limitrofe, e da escursioni gior-

naliere dedicate agli ospiti degli hotel

fino ad attività acquatiche che richiedo-

no imbarcazioni di maggiori dimensioni.

Tra gli obiettivi che si pone il governo di

Muscat, dunque, vi è quello di potenzia-

re la rete di nuovi hotel, resort e com-

plessi residenziali e la preparazione di

un vero e proprio Master Plan per il

turismo legato alle attività di yachting,

con un attivo supporto a tutte le iniziati-

ve economiche e imprenditoriali che

apporterà una serie di benefici diretti e

indiretti a tutta l’economia del Paese.

Per quanto riguarda i rapporti econo-

mici tra l’Oman e l’Italia, il “Made in

Italy” è generalmente molto apprezzato

in tutti i settori (soprattutto

l’alimentare, l’arredo e l’abbigliamento),

e il turismo italiano nel Paese ha cono-

sciuto un notevole incremento, grazie

anche a diversi collegamenti tra Mu-

scat e alcuni dei principali aeroporti

italiani e l’inserimento dei porti della

capitale omanita e di Salalah tra le me-

te di scalo delle crociere nell’area del

Golfo. Nel Sultanato sono presenti inol-

tre diverse Free Zone che offrono im-

portanti agevolazioni alle imprese este-

re interessate ad investire in questo

Paese. Agli occhi degli occidentali

l’Oman si presenta quindi come una

monarchia in grado di conciliare al me-

glio la tradizione e la modernità, garan-

tendo uno sviluppo economico e un

progresso sociale notevoli attraverso

un’accorta gestione delle leve fonda-

mentali dell’economia.

Enrico Becuzzi

23

AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

(Fonte: www.marinaoman.net )

(Fonte: www.lonelyplanet.com )

Page 24: Navicelli News n° 15

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I NAVICELLI E IL LITORALE

DOPO L’INAUGURAZIONE DEL PORTO

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

da parte delle istituzioni ma an-che dei privati. A Marina ci sono le sedi giuste come ci sono ai Navicelli, in Gole-na, al Parco basta volerle utiliz-zare concordemente. Non possiamo dimenticarci in-fatti che operiamo nel Santuario dei cetacei, che il parco gestisce la Meloria, che le nostre dune di San Rossore so-no patrimonio dell’umanità ( UNE-SCO).

Oggi non ci sono scuse per nes-

suno per sottrarsi a questo nuo-

vo impegno.

Renzo Moschini - Presidente del

Gruppo di San Rossore

E’ il punto su cui vorrei tornare dopo averne parlato negli incontri di Marina di Pisa e non solo. Ci sono novità innegabili che non metteranno certo fine ai problemi e alle difficoltà ma che aprono indiscutibili nuove prospettive co-me abbiamo già potuto vedere. Un aspetto su tutti non potrà con-tinuare ad essere agitato come si è fatto per troppo tempo e cioè che le politiche di tutela ambienta-le affidate non esclusivamente ma principalmente al Parco complica-no la gestione del nostro litorale penalizzandolo. Non è mai stato vero ma oggi non è proprio più sostenibile neppure a scopo me-ramente propagandistico. In nessun altro territorio toscano e probabilmente nazionale la ge-stione di un patrimonio pubblico tanto straordinario ha consentito realizzazioni di portata nazionale e internazionale come da noi coin-volgendo attivamente anche i pri-vati. In nessuna altra parte della To-scana e del paese è oggi possibile avvalersi di una rete di vie d’acqua come qui dove fiumi, canali, mare consentono una valorizzazione di ambienti e anche di sperimenta-zioni scientifiche tanto variegate. E’ per questo –come ha già scrit-to più volte anche -ma non solo- su questo notiziario che Marina di Pisa e il nostro litorale possono oggi svolgere un ruolo niente af-fatto locale sul piano culturale. A cominciare da iniziative in grado di mettere a frutto esperienze di lungo periodo delle istituzioni ma anche di molti soggetti privati nel campo della comunicazione, della stampa, dell’editoria con mostre, premi. Un impegno –voglio sottoli-nearlo- in un certo senso ‘dovuto’

Page 25: Navicelli News n° 15

Navicelli News AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515

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que o sei persone di cui uno è addetto alla cucina. Ogni settimana passano in mare cinque giorni – e questo succede per 10 mesi l’anno - per poi rivende-re il pesce nei porti di Calasetta e di Carloforte. Gam-beri, scampi, occhioni, scorfani, triglie e capponi fini-scono così sulle tavole dei ristoranti, dei residenti e dei villeggianti. Ma prima di partire è importante provvedere alla cambusa. “A bordo – spiega Antonio Ennas, 27 anni, originario di Carloforte – non devono mai mancare la pasta, i pomodori, la farina, i pelati, l’aglio, la cipolla, il prezzemolo, l’olio d’oliva, l’aceto, il sale e il pepe. Noi ci facciamo anche il pane nel forno elettrico: ha la for-ma del pan carrè, la consistenza del pane casalingo e si mantiene per giorni. Per cucinare utilizziamo il pe-sce che non è destinato alla vendita, come la pesca-trice, fondamentale per tutti i sughi di mare e il tota-naccio che è poco conosciuto dai clienti ma più gu-stoso e meno caro del calamaro, così come accade per i gamberi bianchi a cui vengono preferiti quelli rossi ”.

Trascorrono in mare

quasi tutta le setti-

mana e devono quin-

di provvedere anche

alla cambusa e alla

cucina: Giuseppe e

Antonio Ennas sono

gli armatori del peschereccio di altura più grande

di Carloforte, la città situata nell’Isola di San Pie-

tro, nel sud ovest della Sardegna.

A bordo vengono cucinati tanti piatti a base di pe-sce ma non manca neppure il pane, sfornato nella cucina della grande imbarcazione. Giuseppe e Anto-nio Ennas, padre e figlio, sono gli armatori del “Maleno”, il peschereccio d’altura di 25 metri di lunghezza con cui praticano la pesca tradizionale a strascico nelle 20 miglia dalla costa sud occidenta-le della Sardegna. L’equipaggio è composto da cin-

CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE

A cura di Daniela Salvestroni

LE RICETTE CONSIGLIATE LE RICETTE CONSIGLIATE DIDI ANTONIO ENNASANTONIO ENNAS

SSUGOUGO ALLAALLA PESCATRICEPESCATRICE

Fate un soffritto di cipolla tritata, aglio, olio e poco prezzemolo a cui aggiun-

gerete i pelati con un po’ d’acqua. Dopo 20 minuti circa unite la pescatrice,

fondamentale per tutti i sughi di mare. Per la preparazione occorre in tutto

un’ora circa.

SSUGOUGO VELOCEVELOCE EDED ECONOMICOECONOMICO

In questo caso si utilizzano i gamberi bianchi e il totanaccio che è molto più gustoso del calamaro in genere

più conosciuto e più costoso. Va spellato e tagliato a fettine da aggiungere al soffritto.

AARGENTINIRGENTINI ALAL FORNOFORNO

E’ un tipo di pesce senza sangue. La ricetta è sempli-

ce. Il pesce va messo in una teglia con olio, aglio,

prezzemolo, vino bianco e pan grattato, e poi inforna-

to.

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NAVICELLI NEWS

Chiuso in redazione il 03/10/2013

Hanno collaborato a questo numero:

Enrico Becuzzi

Mara Borsini

Francesco Meneguzzo

Giuseppe Meucci

Renzo Moschini

Ezio Vannucci

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

Indirizzo: Via della Darsena, 3

56121, PISA

26

Tel.: 050-26158

Fax: 050-46478

E-mail: [email protected]

[email protected]

Editore

Navicelli Di Pisa SpA

Presidente

Giovandomenico Caridi

Direttore Responsabile

Andrea Bruscoli

Grafica ed Impaginazione

Marco Sammataro

Redattori

Marilena Branchina

Andrea Bruscoli

Nicola D’Andretta

Daniela Gennusa

Silvia Leon

Viola Luti

Marco Magnarosa

Patrizia Mammini

Piero Pagliaro

Andrea Pecori

Gaetano Petrizzo

Simone Pistolesi

Daniela Salvestroni

Marco Sammataro

Valter Tamburini

Online: www.navicelli.itwww.navicelli.it

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