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MC9-MC9 S.C. MC5 AC2 ELLIPSE BALANCED ELLIPSE TITANIUM ELLIPSE BLACK XS COMPACT XS2 erogatori regulators • detendeur atemregler • regulador Manuale d'uso Direction for use • Manuel d’instructions Bedienungsanleitung • Manual de istrucciones

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ELLIPSE BALANCEDELLIPSE TITANIUMELLIPSE BLACKXS COMPACTXS2

e r o g a t o r iregulators • detendeuratemregler • regulador

Manuale d'usoDirection for use • Manuel d’instructionsBedienungsanleitung • Manual de istrucciones

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Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 2Principali componenti . . . . . . . . . . . . . . .pag. 2

1) PRIMI STADI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 3

1.1 1° stadio a Membrana BilanciataMC9-MC9 S.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 4

1.2 1° stadio a Membrana Bilanciata MC5 . . . . .pag. 71.3 1° stadio a Pistone Convenzionale AC2 . . .pag. 81.4 Prestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 11

2) SECONDI STADI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 12

2.1 2° stadio Ellipse Balanced . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 132.2 2° stadio Ellipse Balanced,

smontaggio e manutenzione . . . . . . . . . . . .pag. 162.3 Secondi stadi Ellipse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 162.4 Ellipse, smontaggio e manutenzione . . . . . .pag. 192.5 2° stadio XS Compact . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 192.6 XS Compact, smontaggio e manutenzione . . . pag. 222.7 2° stadio XS2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 232.8 Prestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 27

3) USO E MANUTENZIONE . . . . . . . . . . . . .pag. 29

3.1 Uso dell’autorespiratoree valutazioni del rischio . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 30

3.2 Controlli prima dell’uso . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 303.3 Montaggio dell’erogatore alla bombola . . .pag. 313.4 Uso dell’erogatore in acque fredde . . . . . . .pag. 323.5 Cura e Manutenzione dell’attrezzatura . . . .pag. 333.5.1 Cura dell’attrezzatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 333.5.2 Manutenzione dell'attrezzatura . . . . . . . . . .pag. 343.6 Utilizzo con miscele Nitrox . . . . . . . . . . . . . .pag. 343.7 Manutenzione/registro interventi

(Service Record) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 35

4) TAVOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 175

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INDICE

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Introduzione

Congratulazioni! Il prodotto da Lei scelto è frutto della continuaricerca ed evoluzione condotta presso i nostri centri tecnici,abbinata alla proverbiale affidabilità Cressi-sub, che Le assicureràpiacevoli immersioni senza problemi per lungo tempo.Tutti gli erogatori Cressi-sub sono certificati per un utilizzo fino a50 m di profondità ed alcuni ed all’uso in acque fredde con tem-perature < di 10° centigradi, avendo superato la severa prova difunzionamento a 4° C (+0 -2) come prescritto dalla norma UNI EN250:2000 in conformità alla direttiva 89/686/CEE, che stabiliscele condizioni di immissione sul mercato ed i requisiti essenziali disicurezza dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Principali componenti

Gli erogatori hanno lo scopo fondamentale di ridurre la pres-sione dell’aria compressa presente nelle bombole all’esatta pres-sione ambiente, fornendo aria respirabile quando richiesta dalsubacqueo. Sono composti da un “primo stadio”, che ha la fun-zione di principale riduttore di pressione e da un “secondo sta-dio” (quello tenuto in bocca dal subacqueo), che effettua laregolazione micrometrica, portando la pressione all’esatto valo-re di quella ambiente. L’erogatore fa parte, insieme a bombola,rubinetteria e imbracatura di un sistema completo di respirazioneautonoma subacquea, conosciuto come “SCUBA” (SelfContainer Underwater Breathing Apparatus).In questo manuale d’uso, vengono descritti tutti i modelli dellagamma Cressi-sub, realizzati con materiali di alta qualità e con loscopo di garantirVi piacevoli immersioni ed elevate prestazioni,con estrema semplicità di utilizzo e, soprattutto, di manutenzio-ne. Tutti gli erogatori Cressi-sub, prevedono inoltre caratteristi-che tecniche tese a rendere compatibili tra loro parecchicomponenti, creando, così, una comodissima intercambiabilità trai vari modelli della gamma. Le istruzioni e le indicazioni contenute all’interno di questo man-uale, sono basate sulle informazioni riguardanti l’attrezzatura piùaggiornate disponibili prima della stampa. Cressi Sub si riserva ildiritto di apportare modifiche in qualsiasi momento.

NOTA: Questo libretto non sostituisce un corso d’immersio-ne! Tutte le attrezzature Cressi-sub devono essere utilizzateda subacquei adeguatamente preparati in corsi d’addestra-mento tenuti da istruttori abilitati. L’uso delle apparecchiature subacquee senza brevetto oun’adeguata preparazione tecnica, è potenzialmente perico-losa per la salute e l’incolumità stessa del subacqueo. Inoltre, al fine di garantire la massima sicurezza, la manuten-zione delle attrezzature va affidata solamente alla casa madreo ad un centro di assistenza autorizzato.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

� ATTENZIONE: SI DECLINA OGNI RESPONSABI-LITA’ PER QUALSIASI INTERVENTO ESEGUITO DAPERSONALE NON AUTORIZZATO DALLA CRESSI-SUB.

� ATTENZIONE: gli SCUBA conformi alla norma EN250:2000, non devono essere utilizzati contempo-raneamente da più subacquei.

� ATTENZIONE: nel caso le attrezzature compo-nenti dello SCUBA siano configurate e utilizzatecontemporaneamente da più subacquei, le pre-stazioni respiratorie in acque fredde potrebberonon soddisfare i requisiti previsti dalla norma EN250:2000.

� ATTENZIONE: per affrontare in piena sicurezza un' immersione subacquea, la Cressi-sub racco-manda l’uso di una bombola dotata di rubinetto condue uscite indipendenti, alle quali collegare dueerogatori completi.

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1.3 - 1° Stadio a Pistone Convenzionale AC2

1.1 - 1° Stadio a Membrana Bilanciata MC9-MC9 S.C.1.2 - 1° Stadio a Membrana Bilanciata MC5

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4 PRIMI STADI

1.1 - 1° stadio a Membrana Bilanciata MC9-MC9 S.C.

Il primo stadio a Membrana Bilanciata MC9 presenta una strut-tura estremamente leggera e compatta avvolta da un guscio“estetico-protettivo” realizzato con uno speciale elastomero,ideato per proteggere l’erogatore dagli urti.Esso fornisce elevate prestazioni respiratorie, costanti in qualun-que condizione di utilizzo, grazie al meccanismo compensato amembrana che consente il massimo comfort respiratorio in ognifase dell’immersione, dalla superficie fino alle massime profon-dità. L’erogatore fornisce, infatti, la stessa pressione intermediaindipendentemente dalla pressione contenuta nella bombola emantiene le prestazioni a prescindere dalla profondità.

Contrariamente alla maggioranza degli erogatori presenti sulmercato, che offrono le massime prestazioni quando la bombo-la è carica alla massima pressione d’esercizio, il primo stadioMC9 è stato progettato per fornire le massime prestazioni inprossimità dello scaricarsi della bombola. Questa caratteristica di”iperbilanciamento” è stata possibile grazie all’ausilio di un sistema che adatta la pressione intermedia tenendo conto siadella densità dell'aria all’aumentare della profondità, sia del pro-gressivo aumento della caduta di pressione dovuta allo svuota-mento della bombola. Grazie a questa caratteristica, il primo stadio MC9 assiste ilsubacqueo durante tutta l’immersione, garantendo elevatissimeprestazioni d’esercizio e incrementandole ulteriormente durantela fase, notoriamente critica, della risalita.

Il meccanismo compensato a membrana, con l’ingresso dell’aria“in linea”, garantisce, inoltre, il passaggio di notevoli quantità d’a-ria con una caduta di pressione, tra la fase di inspirazione edespirazione, notevolmente ridotta.Queste caratteristiche sono il risultato di innovative soluzioni tec-niche adottate nella progettazione e pongono il 1°stadio tra i piùpiccoli e leggeri erogatori presenti sul mercato, con prestazioni aivertici assoluti della categoria.

In questo primo stadio (fig. 1), la membrana flessibile protegge esigilla il meccanismo interno del sistema e trasmette le variazionidi pressione dell’acqua alla valvola di alta pressione.

Quest’ultima, estremamente resistente e facilmente sostituibileper la manutenzione periodica, viene realizzata in speciali elasto-meri termoplastici dell’ultima generazione. Questa valvola vantal’esclusiva novità di scorrere all’interno di uno speciale cilindro incamiciato autolubrificante, anch’esso realizzato in uno specialemateriale termoplastico. La superficie interna di questo cilindro,del tutto esente da fenomeni di ossidazione, riduce drasticamen-te gli attriti e rende la corsa della valvola estremamente fluida eprecisa, garantendo un elevatissimo comfort respiratorio.

L’ugello di chiusura della valvola HP, realizzato in acciao inox 316,è intercambiabile al fine di agevolare la manutenzione periodicadel 1°stadio.

fig. 1

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L’ingresso dell’aria nel primo stadio è protetto da un filtro conicosinterizzato dalla speciale forma “a tazza” che trattiene le impu-ritàeventualmente presenti nella bombola e nella rubinetteria.Il sistema di regolazione della pressione intermedia del 1°stadio amembrana bilanciata MC9 segue la tradizione di tutti i primi stadiCressi-sub, permettendo una comoda e veloce regolazionedella pressione intermedia senza dover smontare componentidell’erogatore stesso.

� ATTENZIONE: la regolazione della pressione intermedia vaeffettuata solo e unicamente presso i centri autorizzatiCressi-sub e i valori di taratura NON possono e NON devonovenire modificati dall’utente, al fine di non pregiudicare il buon fun-zionamento dell’erogatore. Si declina ogni responsabilità per qual-siasi intervento eseguito da personale non autorizzato dallaCressi-sub. I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Il primo stadio a membrana bilanciata ha una struttura compatta e leggera realizzata in ottone cromato con componenti interni inacciaio inox, ottone cromato e resine termoplastiche dell’ultimagenerazione. Dispone di 4 uscite di bassa pressione (LP) da 3/8”,opportunamente angolate per un’ottimale distribuzione delle fru-ste, evitando qualunque interferenza fra le attrezzature collegate,e di 2 uscite ad alta pressione (HP) da 7/16” con un foro micro-metrico di uscita dell’aria, che assicura grande sicurezza anche incaso di rottura accidentale della frusta di alta pressione, scongiu-rando il rischio di un rapido svuotamento delle bombole.

� ATTENZIONE: sulle uscite (HP) del primo stadio deve venirecollegato un manometro subacqueo o un computer subacqueoche incorpori anche la funzione di manometro. Poiché le bom-bole non sono dotate di un dispositivo di riserva, è assolutamenteindispensabile utilizzare un manometro che indichi il progressivoconsumo d’aria durante l’immersione e che evidenzi chiara-mente il raggiungimento della pressione di riserva, che va consi-

derata come aria non utilizzabile ai fini dell’immersione stessa, masolamente come scorta d’aria d’emergenza. Immergersi senzamanometro è pericoloso perché non vi è modo di controllare iconsumi e si può rimanere improvvisamente senz’aria durantel’immersione con grave pericolo perla propria vita.

Il collegamento del primo stadio alla rubinetteria della bombolapuò avvenire con un attacco internazionale, tramite una nuovastaffa dal design estremamente moderno, o con un attacco filet-tato DIN 300 bar (UNI EN 12209-1-2-3) entrambi conformi allenorme UNI EN 250:2000.

Come tutti gli erogatori della gamma Cressi-sub, che prevedonosoluzioni costruttive tese a rendere tra loro compatibili parecchicomponenti, anche MC9 segue questa linea, rendendo possi-bile una buona intercambiabilità componentistica con gli altri pri-mi stadi a membrana della attuale gamma.

L’uso del primo stadio a Membrana Bilanciata MC9, come gli altriprimi stadi a membrana della Cressi-sub, è da preferirsi, rispetto aimodelli a pistone, per immersioni condotte in acque ricche disospensione o di sali minerali disciolti, oppure per l’uso in acque-fredde (con temperatura dell’acqua inferiore a 10 °C). Tutti i com-po-nenti interni dell’erogatore sono infatti isolati dal contatto con l’acqua.

Per immersioni in condizioni estreme, si consiglia la versioneMC9SC, dotata di serie di una speciale Seal Chamber (S.C.).

� ATTENZIONE: per affrontare immersioni in acque fredde(temperatura <10°C) la Cressi-sub raccomanda l’uso di unabombola dotata di rubinetto con due uscite indipendenti, allequali collegare due erogatori completi.

� ATTENZIONE: è necessaria un’adeguata preparazione-tecnica per affrontare immersioni in acque fredde (tempera-tura <10°C). La Cressi-sub consiglia di effettuare questo tipo diimmersioni dopo aver frequentato un apposito corso condottoda istruttori abilitati. E’ importante non bagnare l’erogatoreprima dell’uso, esponendolo poi all’aria (che può essere

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PRIMI STADI

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6 PRIMI STADI

di parecchi gradi sotto zero). Non azionare il pulsante di spur-go, specialmente con la levetta di regolazione dell’effettoVenturi in posizione “dive”. Se possibile mantenere l’erogato-re in un ambiente caldo prima di utilizzarlo.

La Seal Chamber ha la funzione di rendere il primo stadio a Membrana Bilanciata MC9 completamente stagno, evitando l’in-gresso dell’acqua non solo al suo interno, ma anche a contattocon la membrana e con la molla principale, creando così unacamera d’aria a monte dell’erogatore e dei suoi componenti, chefunziona come una vera e propria barriera termica. Si evitano cosìtutti i problemi legati al contatto con acqua ricca di sospensione,sabbia, sali minerali disciolti e con l’acqua fredda che, special-mente a temperature inferiori ai 10°C, potrebbe creare il presup-posto per l’eventuale congelamento dell’erogatore.

La Seal Chamber consiste in una calotta metallica che contiene al suo interno una membrana in silicone. Questa avverte le varia-zioni di pressione ambiente entroflettendosi e trasmettendo le os-cillazioni al sottostante piattello, che, essendo a contatto con la membrana principale, funge da elemento di trasmissione, tra-sferendo alla membrana stessa ogni informazione sulle variazio-ni di pressione esterna. La membrana principale che, a sua volta,protegge e sigilla il meccanismo interno del sistema, trasmette levariazioni di pressione dell’acqua alla valvola di alta pressione.

NOTA: prima di assemblare il Seal Chamber S.C. è neces-sario tarare il primo stadio a Membrana Bilanciata. Per un cor-retto funzionamento dell’erogatore è necessario attenersistrettamente ai valori di taratura riportati nella tabella delleprestazioni dell’erogatore. La taratura dell’erogatore non è vin-colata alpiattello di trasmissione delle variazioni di pressione am-biente.

� ATTENZIONE: la registrazione della pressione intermediava effettuata solo e unicamente presso i centri autorizzatiCressi-sub e i valori di taratura NON possono e NON devonovenire modificati dall’utente al fine di non pregiudicare il buon funzionamento dell’erogatore. Si declina ogni responsabilitàper qualsiasi intervento eseguito da personale non autorizza-to dalla Cressi-sub. I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Il primo stadio MC9 può, quindi, essere utilizzato per l’uso inacque fredde (con temperatura dell’acqua inferiore a 10 °C), essendo conforme alla direttiva 89/686/CEE del 21/12/1989,verificato e certificato dall’organismo di prova N. 0474 RINA consede a Genova, con test in accordo alla normativa UNI EN250:2000 che stabilisce i requisiti dei Dispositivi individuali di sicu-rezza (DPI) di III categoria e riporta pertanto la marcatura CE seguita dalla identificazione dell’organismo di certificazione(0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva 89/686/CEE.

Le notevoli soluzioni tecniche, abbinate all’alta qualità dei mate-riali utilizzati, fanno di questo primo stadio un erogatore dellamassima affidabilità, in grado di fornire prestazioni elevatissimeprotratte nel tempo.

Visitate il nostro sito www.cressi.com: troverete altre importantiinformazioni relative alla Vostra attrezzatura.

fig. 2

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1.2 - 1° stadio a Membrana Bilanciata MC5

Il primo stadio a Membrana Bilanciata MC5 presenta una strut-tura estremamente leggera e compatta avvolta da un guscio“estetico-protettivo” realizzato con uno speciale elastomero,ideato per proteggere l’erogatore dagli urti.Fornisce elevate prestazioni respiratorie, costanti in qualunquecondizione di utilizzo, grazie al meccanismo compensato a membrana che consente il massimo comfort respiratorio in ognifase dell’immersione, dalla superficie fino alle massime profon-dità. L’erogatore fornisce, infatti, la stessa pressione intermediaindipendentemente dalla pressione contenuta nella bombola emantiene le prestazioni a prescindere dalla profondità.Il meccanismo compensato a membrana, con l’ingresso dell’aria“in linea”, garantisce, inoltre, il passaggio di notevoli quantità d’a-ria con una caduta di pressione, tra la fase di inspirazione ed espirazione, notevolmente ridotta.Queste caratteristiche sono il risultato di innovative soluzioni tec-nicheadottate nella progettazione e pongono il 1°stadio MC5, tra i più pic-coli e leggeri erogatori presenti sul mercato, ai vertici della categoria. In questo primo stadio (fig. 3), la membrana flessibile protegge esigilla il meccanismo interno del sistema e trasmette le variazionidi pressione dell’acqua alla valvola di alta pressione.

Quest’ultima, estremamente resistente e facilmente sostituibileper la manutenzione periodica, viene realizzata in speciali elasto-

meri termoplastici di ultima generazione. Questa valvola vanta l’e-sclusiva novità di scorrere all’interno di uno speciale cilindro in-camiciato autolubrificante, anch’esso realizzato in uno specialemateriale termoplastico. La superficie interna di questo cilindro,del tutto esente da fenomeni di ossidazione, riduce drasticamen-te gli attriti e rende la corsa della valvola estremamente fluida eprecisa, garantendo un elevatissimo comfort respiratorio.L’ingresso dell’aria nel primo stadio è protetto da un filtro conicosinterizzato dalla speciale forma “a tazza” che trattiene le impuritàeventualmente presenti nella bombola e nella rubinetteria.Il sistema di regolazione della pressione intermedia del 1°stadio amembrana bilanciata MC5 segue la tradizione di tutti i primi stadiCressi-sub, permettendo una comoda e veloce regolazione della pressione intermedia senza dover smontare componentidell’erogatore stesso.

� ATTENZIONE: la registrazione della pressione intermediava effettuata solo e unicamente presso i centri autorizzati Cressi-sub e i valori di taratura NON possono e NON devonovenire modificati dall’utente, al fine di non pregiudicare il buonfunzionamento dell’erogatore. Si declina ogni responsabilità per qualsiasi intervento eseguito da personale non autorizzatodalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Il primo stadio a membrana bilanciata ha una struttura compatta e leggera realizzata in ottone cromato con componenti interni inacciaio inox, ottone cromato e resine termoplastiche di ultima generazione. Dispone di 3 uscite di bassa pressione (LP) da 3/8”,opportunamente angolate per un’ottimale distribuzione delle fru-ste, evitando qualunque interferenza fra le attrezzature collegate,e di 1 uscita ad alta pressione (HP) da 7/16” con un foro micromet-rico di uscita dell’aria, che assicura grande sicurezza anche incasodi rottura accidentale della frusta di alta pressione, scongiurando ilrischio di un rapido svuotamento delle bombole.

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PRIMI STADI

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8 PRIMI STADI

� ATTENZIONE: sulla uscita (HP) del primo stadio deve venire collegato un manometro subacqueo o un computer subacqueo che incorpori anche la funzione di manometro.Poiché le bombole non sono dotate di un dispositivo di riserva,è assolutamente indispensabile utilizzare un manometro che indichi il progressivo consumo d’aria durante l’immersio-ne e che evidenzi chiaramente il raggiungimento della pres-sione di riserva, che va considerata come aria non utilizzabileai fini dell’immersione stessa, ma solamente come scorta d’a-ria d’emergenza.Immergersi senza manometro è pericoloso perché non vièmodo di controllare i consumi e si può rimanere improvvisa-mente senz’aria durante l’immersione con grave pericolo per la propria vita.

Il collegamento del primo stadio alla rubinetteria della bombolapuò avvenire con un attacco internazionale, tramite una nuovastaffa dal design estremamente moderno, o con un attacco filet-tato DIN 300 bar (UNI EN 12209-1-2-3) entrambi conformi al-lenorme UNI EN 250:2000.

Come tutti gli erogatori della gamma Cressi-sub, che prevedonosoluzioni costruttive tese a rendere tra loro compatibili parecchicomponenti, anche MC5 segue questa linea, rendendo possibi-le una buona intercambiabilità componentistica con gli altri primistadi a membrana della attuale gamma.

L’uso del primo stadio a Membrana Bilanciata MC5, come gli altriprimi stadi a membrana della Cressi-sub, avendo tutti i compo-nenti interni isolati dal contatto con l’acqua, è da preferirsi ai modelli a pistone per immersioni condotte in acque ricche disospensione o di sali minerali disciolti.

Può inoltre essere utilizzato per l’uso in acque fredde (con tem-peratura dell’acqua inferiore a 10 °C), essendo conforme alla

direttiva 89/686/CEE del 21/12/1989, verificato e certificato dal-l’organismo di prova N. 0474 RINA con sede a Genova, con testin accordo alla normativa UNI EN 250:2000 che stabilisce i requi-siti dei Dispositivi individuali di sicurezza (DPI) di III categoria eriporta pertanto la marcatura CE seguita dalla identificazione del-l’organismo di certificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A delladirettiva 89/686/CEE.

Le notevoli soluzioni tecniche, abbinate all’alta qualità dei mate-riali utilizzati, fanno di questo primo stadio un erogatore dellamassima affidabilità, in grado di fornire prestazioni elevatissimeprotratte nel tempo.

Visitate il nostro sito www.cressi.com: troverete altre importantiinformazioni relative alla Vostra attrezzatura.

1.3 - 1° stadio a pistone convenzionale AC2

L’erogatore AC2 ha la funzione di principale riduttore della pres-sione presente nelle bombole. E’ collegato tramite una frusta amedia pressione al secondo stadio, che fornisce al subacqueo

fig. 4

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l’aria respirabile all’esatta pressione ambiente. La funzione prin-cipale del primo stadio è, quindi, quella di ridurre la pressione del-l’aria presente nelle bombole a una pressione intermedia, di circa10 bar superiore alla pressione ambiente.

Dimensioni ridotte, peso contenuto, estrema semplicità costrut-tiva, eccezionale robustezza e semplicità di manutenzione sonole caratteristiche fondamentali di questo 1° stadio convenziona-le, capace di prestazioni così elevate da essere paragonabili aquelle di un modello a pistone bilanciato.

Il disegno compatto e aggressivo prevede 4 uscite di bassa

pressione da 3/8” disposte a coppia, con inclinazione preorien-tata in modo da permettere un facile collegamento di ogni pos-sibile attrezzatura accessoria. La taratura è semplice edimmediata grazie all’esclusivo sistema a ghiera girevole, unico nelsuo genere, che permette una regolazione rapida, precisa e con-tinua, utilizzando una chiave a settore, senza dover smontare l’e-rogatore.

� ATTENZIONE: la registrazione della pressione intermediava effettuata solo ed unicamente presso i centri autorizzatiCressi-sub ed i valori di taratura NON possono e NON devo-no venire modificati dall’utente al fine di non pregiudicare il buon funzionamento dell’erogatore. Si declina ogni responsa-bilità per qualsiasi intervento eseguito da personale non auto-rizzato dalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

All’interno si trova un efficace filtro conico, dalle capacità filtrantisuperiori del 200% rispetto a un normale filtro piano.La portata d’aria è notevole, grazie ai nuovi condotti più ampi chegarantiscono prestazioni ineguagliate in questa categoria di ero-gatori.

Gli attacchi a staffa internazionale e DIN (a 200 o 300 bar) sonototalmente intercambiabili e si sostituiscono l’uno con l’altro inpochi attimi (sostituzione riservata ai Centri Autorizzati Cressi-sub).La finitura satinata garantisce un’ottima protezione superficialedell’erogatore, contribuendo alla leggendaria robustezza e affi-dabilità di questo 1° stadio, costruito con ottimi materiali e tuttal’esperienza Cressi-sub.Il collegamento del primo stadio alla rubinetteria della bombolapuò avvenire con un attacco internazionale tramite una staffa didesign estremamente moderno, o con un attacco filettato DIN(UNI EN 12209-1-2-3) entrambi conformi alle norme UNI EN250:2000. Nel caso si utilizzino bombole con pressioni di eser-cizio superiori a 200 bar, si consiglia di impiegare un attacco DIN.Oltre alle novità tecniche, il primo stadio a pistone non bilanciatosi contraddistingue dalle precedenti versioni per la nuova vesteestetica impreziosita da particolari molto curati, abbinati all’accu-ratezza delle finiture, che ne fanno un erogatore, dall’aspettogradevole e aggressivo al tempo stesso, dotato di alta tecnologia,ma, al contempo, contraddistinto da un’eccezionale robustezzae semplicità meccanica, che minimizza e semplifica gli interventidi manutenzione.

Il primo stadio AC2 è conforme alla direttiva 89/686/CEE del21/12/1989, verificato e certificato dall’organismo di prova N.0474 RINA con sede a Genova, con test in accordo alla norma-tiva UNI EN 250:2000 che stabilisce i requisiti dei Dispositivi indi-viduali di sicurezza (DPI) di III categoria e riporta pertanto lamarcatura CE seguita dalla identificazione dell’organismo di cer-tificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva 89/686/CEE.

Le notevoli soluzioni tecniche, abbinate all’alta qualità dei mate-riali utilizzati, fanno di questo primo stadio un erogatore della massima affidabilità, in grado di fornire prestazioni elevatissimeprotratte nel tempo.

Visitate il nostro sito www.cressi.com: troverete altre importantiinformazioni relative alla Vostra attrezzatura.

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PRIMI STADI

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1.4 - Prestazioni

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1.4 - Prestazioni

Pressione di alimentazione (attacco INT)Pressione di alimentazione (attacco DIN)

Pressione di taratura (con alimentazione a 200 bar)Quantità d’aria erogata

Attacchi Alta pressione (HP)Attacchi Bassa pressione (LP)

Peso senza frusta MC9Peso senza frusta MC9 SC

0÷230 bar 0÷300 bar

10 bar4500 l/min (*)

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590 gr (INT) - 450 gr (DIN)650 gr (INT) - 510 gr (DIN)

1°stadio a membrana bilanciata MC9 e MC9 S.C.

Pressione di alimentazione (attacco INT)Pressione di alimentazione (attacco DIN)

Pressione di taratura (con alimentazione a 200 bar)Quantità d’aria erogata

Attacchi Alta pressione (HP)Attacchi Bassa pressione (LP)

Peso senza frusta MC5

0÷230 bar0÷300 bar

10 bar3000 l/min (*)

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450 gr (INT) - 350 gr (DIN)

1°stadio a membrana bilanciata MC5

(*) Valori misurati all’uscita LP con secondo stadio connesso e pressione di 200➡150 bar nelle bombole.

(*) Valori misurati all’uscita LP con secondo stadio connesso e pressione di 200➡150 bar nelle bombole.

Pressione di alimentazione (attacco INT)Pressione di alimentazione (attacco DIN)

Pressione di taratura (con alimentazione a 200 bar)Quantità d’aria erogata

Attacchi Alta pressione (HP)Attacchi Bassa pressione (LP)

0÷230 bar0÷300 bar

10 bar2100 l/min (*)

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1°stadio a pistone bilanciato AC2

(*) Valori misurati all’uscita LP con secondo stadio connesso e pressione di 200➡150 bar nelle bombole.

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2.4 - Ellipse, smontaggio e manutenzione2.5 - 2° Stadio XS Compact

2.6 - 2° Stadio XS Compact, smontaggio e manutenzione

2.1 - 2° stadio Ellipse Balanced2.2 - 2° stadio Ellipse Balanced,

smontaggio e manutenzione2.3 - Secondi Stadi Ellipse

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SECONDI STADI

2.1 - 2° stadio Ellipse Balanced

Il secondo stadio Ellipse Balanced è un rivoluzionario erogatore bilanciato pneumatico, di forma ellittica, dal peso ridotto (solo 170gr - il più leggero della categoria!), e dal design avveniristico, chepresenta molteplici caratteristiche innovative, coperte dadiversi brevetti.

Il secondo stadio fornisce aria a domanda, ovvero solo quando ilsubacqueo inspira attraverso il boccaglio, creando una leggeradepressione all'interno dell'erogatore, che deve risultare lieve pernon causare affaticamento respiratorio. Questa depressioneagisce sulla speciale membrana di forma ellittica a sezione vari-abile, progettata per avere un aumento della superficie utile di fun-zionamento e per mantenere lo sforzo inspiratorio ai minimi livellipossibili, garantendo prestazioni del tutto simili, se non addiritturasuperiori, a quelle ottenute con erogatori di dimensioni netta-mente superiori.

La membrana, risucchiata verso l'interno della cassa, porta il piat-tello centrale, realizzato in materiale termoplastico antifrizione diultima generazione, a contatto con la levetta di nuova e rivo-luzionaria geometria, progettata per ottimizzare e ridurre drasti-camente gli attriti.

Questa, abbassandosi, apre la valvola di erogazione dell’aria.

Il 2° stadio Ellipse Balanced, dispone di un pistoncino bilanciatopneumaticamente, avente un foro di piccolo diametro che loattraversa in senso longitudinale.

L'aria che giunge dal 1° stadio passa attraverso questo forellino,raggiungendo una piccola camera (detta "di bilanciamento")posta all'estremità del pistoncino.

L'aria contenuta all'interno di questa camera, esercita una forza,variabile con la profondità, che tende a spingere il pistoncino inchiusura verso l'ugello valvola. In questo modo, essendoci unbilanciamento tra le forze che intervengono sull'apertura echiusura della valvola, si può utilizzare una molla avente caricoinferiore, che permette, quindi un'apertura più dolce della valvola.Laforza dell'aria che passa attraverso l'ugello e agisce in senso diapertura sulla pastiglia, anch'essa forata e fissata all'estremitàdell'alberino, viene di fatto contrastata dalla somma della forzadella molla e di quella dell'aria, penetrata nella camera di bilancia-mento.

Il tutto si traduce, in pratica, in uno sforzo inspiratorio ridotto finoa valori quasi nulli, con prestazioni superlative anche in profondità.

fig. 5

fig. 6

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fig. 7

PRE-DIVEDIVE

Il 2° stadio Ellipse Balanced è un’ erogatore regolabile, dispone,cioè, della possibilità di regolare lo sforzo inspiratorio. Agendo sulpomolo esterno, è possibile regolare la resistenza all’ispirazione,variando di fatto il carico della molla del pistoncino. In pratica, l’avvi-tamento del pomolo (senso orario) corrisponde ad un aumentodella resistenza inspiratoria, mentre lo svitamento (senso antio-rario) corrisponde a una diminuzione della resistenza inspiratoria.Nella progettazione di questo sistema di regolazione sono statepreviste due guarnizioni che proteggono il meccanismo dalle in-filtrazioni d’acqua. Queste guarnizioni, opportunamente lubrificatein fase di produzione o manutenzione, preservano il filetto delmeccanismo da eventuali formazioni di ossido che potrebbero in-durire o addirittura bloccare nel tempo la rotazione del pomolo diregolazione. In questo modo invece la sua rotazione risulta sem-pre morbida e la conseguente regolazione dello sforzo inspirato-rio può essere effettuata in maniera precisa e fluida in quanto ilfiletto che regola il meccanismo è, di fatto, stagno.

L’ugello regolabile è alloggiato all’interno della sede valvola e l’ariache ne fuoriesce, quando il meccanismo è in fase di apertura,viene indirizzata all’interno del boccaglio, grazie alla particolarecura dedicata, in sede di progettazione, alla forma ed alla finituradelle pareti interne della cassa dell’erogatore.

Per non rendere la depressione troppo violenta all’interno delcorpo che potrebbe “risucchiare” la membrana dando luogo afenomeni di autoerogazione, all’interno del corpo valvola è pre-sente un foro di bilanciamento della membrana.Quando il flusso d’aria erogato all’interno dell’iniettore e direttoverso il boccaglio diventa consistente, genera all’interno dellacassa dell’erogatore una depressione dovuta all’aumento dellavelocità dell’aria. Questa depressione, chiamata “effetto Venturi”,mantiene schiacciata la membrana riducendo notevolmente losforzo inspiratorio del subacqueo.

L’effetto Venturi cessa immediatamente appena il subacqueosmette di inspirare; la membrana torna quindi nella sua normaleposizione e la leva, spinta dalla molla, si rialza, permettendo al pistocino di venire a contatto con l’ugello, interrompendo il pas-saggio dell’aria.

Per ottimizzare l’effetto Venturi, Ellipse Balanced CE è dotato diun deviatore di flusso che ha due posizioni di utilizzo, come indi-cato chiaramente dalla scala graduata riportata sul corpo del-l’erogatore:pre-dive “-” e dive “+”. Nella prima posizione entra in funzione unlimitatore di flusso posto nel condotto del boccaglio, che di fattolimita l’effetto Venturi, impedendo l’autoerogazione. Nella po-sizione “+” l’effetto Venturi può invece esprimersi al meglio, au-mentando ai massimi livelli il flusso d’aria fornito dall’erogatore.

� ATTENZIONE: ricordarsi di mantenere sempre la levettadel deviatore di flusso in posizione pre-dive (-) quando l’eroga-tore non è utilizzato, altrimenti un urto accidentale, la calata inacqua dell’autorespiratore, la pressione sul pulsante dierogazione manuale quando l’erogatore non è tenuto in boccao anche il togliere improvvisamente l’erogatore di bocca pos-sono causare un’autoerogazione anche violenta, con grandeconsumo d’aria La posizione dive (+) va utilizzata esclusiva-mente in immersione e solo con l’erogatore in bocca.

14 SECONDI STADI

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fig. 7

Quando il subacqueo espira, genera un aumento di pressionedentro la cassa dell’erogatore che apre la valvola di scarico aforma conica angolata e di diametro maggiorato, permettendoall’aria di uscire all’esterno. Il baffo convoglia quest’aria ai lati delcapo e protegge la valvola da turbolenze dell’acqua che potreb-bero aprirla, quando l’interno della cassa non è in pressione, cau-sandone l’allagamento.

Il secondo stadio Ellipse Balanced presenta, a tal proposito, lapossibilità di montare facilmente un secondo baffo avente i con-dotti di scarico allungati, espressamente progettato perallon-tanare maggiormente le bolle dal campo visivo.

Un’altra caratteristica importante di Ellipse Balanced riguarda l’usodell’erogatore in acque fredde (temperatura dell’acqua <10C o <50°F), opzione particolarmente curata durante la progettazione,grazie al disegno speciale del corpo valvola dell’erogatore.

L'alettatura interna del corpo valvola, infatti, sfrutta le temperaturegenerate dall’espirazione del subacqueo e permette un notevolescambio termico nella zona dell’ugello della valvola, dove è mas-simo il rischio di congelamento. Con questo sistema brevettato,vengono notevolmente migliorate le caratteristiche di resistenzaal congelamento dell’erogatore.

� ATTENZIONE: per affrontare immersioni in acque fredde(temperatura <10°C) la Cressi-sub raccomanda l’uso di unabombola dotata di rubinetto con due uscite indipendenti, allequali collegare due erogatori completi.

� ATTENZIONE: è necessaria un’adeguata preparazionetecnica per affrontare immersioni in acque fredde (temperatura<10°C). La Cressi-sub consiglia di effettuare questo tipo di immersioni dopo aver frequentato un apposito corso con-dotto da istruttori abilitati. L’uso delle apparecchiature subac-

quee in acque fredde senza brevetto o un’adeguatapreparazione tecnica, è potenzialmente pericolosa per lasalute e l’incolumità stessa del subacqueo. E’ fondamentale non bagnare l’erogatore prima dell’uso,espo-nendolo poi all’aria (che può essere di parecchi gradi sottozero). Non azionare il pulsante di spurgo, specialmente con lalevetta di regolazione dell’effetto Venturi in posizione “dive”. Sepossibile mantenere l’erogatore in un ambiente caldo prima diutilizzarlo.

Il 2° stadio è collegato a una delle uscite da 3/8” del 1° stadiotramite una frusta flessibile a media pressione e a grande capac-ità di flusso.

Tutti i secondi stadi Cressi-sub sono di tipo downstream, ovverocon apertura automatica della valvola in caso di perdita di taraturadel 1° stadio o di un aumento improvviso della pressione intermedia.

Ciò significa che qualunque sovrapressione a monte del 2° stadiosi traduce in un’autoerogazione spontanea dell’erogatore e mai inun blocco del medesimo.

La cassa dell’Ellipse Balanced é realizzato in nuovi tecnopolimeridalle eccellenti qualità meccaniche, che, grazie alle caratteristichetecniche particolari, permette anche di attutire notevolmente i ru-mori.

La nuova calotta, dall’aspetto estetico accattivante ed aggres-sivo, è realizzata con uno speciale inserto in Titanio, materiale dalleinsuperabili caratteristiche di leggerezza e di resistenza alla cor-rosione.

Quest’ultima è stata progettata al computer, con uno studio ap-profondito dei passaggi d’acqua nella parte anteriore della cassaper ottimizzare e incrementare ulteriormente le già altissimeprestazioni di Ellipse Balanced.

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Ellipse Balanced Cressi-sub é conforme alla direttiva 89/686/CEEdel 21/12/1989, essendo stato verificato e certificato dall’organ-ismo di prova N. 0474 RINA con sede a Genova, con test in ac-cordo alla normativa UNI EN 250:2000 che stabilisce i requisiti deiDispositivi individuali di sicurezza (DPI) di III categoria e riporta per-tanto la marcatura CE seguita dalla identificazione dell’organismodi certificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva89/686/CEE.

2.2 – 2° stadio Ellipse Balanced, smontaggio e manutenzione

Nella progettazione dell’erogatore Ellipse Balanced sono statetenute in grande considerazione la facilità e velocità di smontag-gio e manutenzione, caratteristiche indispensabili per avere unerogatore sempre perfettamente revisionato, tarato ed efficiente.

� ATTENZIONE: l’apertura, la manutenzione e la taratura del2° stadio vanno effettuate solo ed esclusivamente presso icentri autorizzati Cressi-sub e(d) i valori di taratura NON pos-sono e NON devono venire modificati dall’utente al fine di nonpregiudicare il buon funzionamento dell’ erogatore. Si declinaogni responsabilità per qualsiasi intervento eseguito da per-sonale non autorizzato dalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Con la chiave a brugola fornita in dotazione all’erogatore per losmontaggio dei tappini HP e LP del primo stadio, è possibileeffettuare l’apertura e lo smontaggio del 2°stadio, accedendodirettamente alla sua meccanica interna. Questa straordinariacaratteristica, unica nel settore e coperta da brevetto, rendefacilissima ed estremamente veloce l’apertura della cassa peruna sua pulizia e per il controllo della perfetta funzionalità dei varicomponenti.

Infatti, la calotta e il vano centrale del convogliatore di scaricosono meccanicamente vincolati tra loro grazie all’ausilio di uninedito sistema di chiusura “cam-lock” (brevettato), che perme-tte una velocissima apertura e chiusura della cassa “a libro”,bloccando contemporaneamente calotta e membrana conestrema efficacia e precisione.

Le fasi di apertura e chiusura di un erogatore non sono mai statecosì semplici e, al tempo stesso, così sicure!

Sempre nell’ottica di facilitare e velocizzare le operazioni di controllo, revisione e messa a punto, tutta la meccanica delsecondo stadio è interamente estraibile in pochi attimi dallacassa, senza alterarne la taratura. Le operazioni di smontaggioe di sostituzione delle parti usurate, in occasione degli interventiperiodici di manutenzione, possono così essere effettuate contutta la meccanica dell’erogatore in mano, consentendo unastraordinaria facilità operativa.

2.3 - Secondi stadi Ellipse

Il secondo stadio Ellipse (nei suoi vari modelli) è un rivoluzionarioerogatore “downstream”, di forma ellittica, dal peso ridotto (solo158 gr – il più leggero della categoria!), e dal design avvenieristico.

fig. 8

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L’erogatore presenta molteplici caratteristiche innovative, coper-te da diversi brevetti e viene prodotto in più versioni, che si diffe-renziano non solo per i primi stadi, ma anche per l’utilizzo di diversimateriali, come, per esempio, la versione “Ellipse Titanium”, chevede l’uso di inserti in Titanio, materiale dalle straordinarie caratte-ristiche meccaniche e dalle insuperabili doti di leggerezza e di resistenza alla corrosione; o come la versione “Ellipse Steel”, cheanalogamente, vede l’uso di inserti in AISI 316 dalle altrettantoinsuperabili doti di resistenza alla corrosione, o ancora, la versio-ne Black, che ha la calotta anteriore in morbidi elastomeri.

Tutti gli erogatori presentano la stessa meccanica e le stessecaratteristiche funzionali, nonché la stessa cassa realizzata in unnuovo tecnopolimero elastico dalle eccellenti qualità meccanichee dalla caratteristica di attutire notevolmente i rumori: questo è ilmotivo per cui, d’ora innanzi, nel descrivere l’erogatore, parlere-mo unicamente di “Ellipse”.

L’Ellipse è stato progettato per fornire aria “a domanda”, ovverosolo quando il subacqueo inspira attraverso il boccaglio, creandouna leggera depressione all’interno dell’erogatore. Questa de-pressione, che deve risultare lieve per non causare affaticamentorespiratorio, agisce sulla membrana dell’Ellipse, di forma ellittica asezione variabile, progettata per avere un aumento della superfi-cie utile di funzionamento e per mantenere lo sforzo inspiratorioai minimi livelli possibili. Ciò garantisce prestazioni del tutto simili aquelle ottenute con erogatori di dimensioni nettamente superiori.

La membrana, infatti, risucchiata verso l’interno della cassa, portail piattello centrale a contatto con una levetta di nuova e rivoluzio-naria geometria a profilo variabile, progettata per ottimizzare eridurre drasticamente gli attriti dovuti al contatto tra leva e mem-brana, concentrandoli in un unico punto del piattello. In questomodo si elimina lo strisciamento della leva sul piattello, comeavviene negli altri erogatori, eliminando i dannosi attriti radenti, checomportano inevitabilmente una riduzione delle prestazioni del-l’erogatore. In questo compito il particolare profilo della levetta(brevettato) è coadiuvato anche da un inedito basculaggio delpistoncino, pure coperto da brevetto.

La levetta, abbassandosi, apre la valvola di erogazione, anch’es-sa completamente riprogettata rispetto ai precedenti modelli.L’aria che fuoriesce dall’ugello della valvola (regolabile) quando ilmeccanismo è in fase di apertura, viene incanalata nell’iniettoreche la conduce direttamente nel boccaglio. Qui l’aria subisceun’accelerazione per effetto Venturi, che provoca una depressio-ne all’interno della cassa. Per evitare che questa depressione siatroppo violenta, con il rischio di “risucchiare” la membrana dandoluogo a fenomeni di autoerogazione (ovvero un flusso d’aria con-tinuo ed elevato), la porzione finale dell’iniettore indirizza un leg-gero controflusso d’aria antagonista verso la membrana.

Una boccola “guida-valvola” realizzata in una speciale gommatermoplastica, posizionata all’interno della valvola stessa, ha la duplice funzione di guidare il movimento dell’alberino, riducendol’attrito tra elementi meccanici a ogni apertura della valvola, non-ché di preservare l’erogatore da principi di congelamento dellavalvola stessa nel suo punto più critico. In questo modo, infatti,tutta l’aria richiesta dal subacqueo viene incanalata solo e unica-mente all’interno dell’iniettore, evitando perdite d’aria nell’accop-piamento tra alberino e corpo-valvola. Queste perdite,indirizzandosi all’interno della cassa, ostacolerebbero la discesadella membrana, aumentando, quindi, lo sforzo inspiratorio.

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18 SECONDI STADI

Quando il flusso d’aria erogato nell’iniettore e diretto verso il boc-caglio diventa consistente, subisce, come abbiamo visto, un’ac-celerazione nota come effetto Venturi. La conseguentedepressione che si crea all’interno della cassa dell’erogatoremantiene abbassata la membrana, portando virtualmente a zerolo sforzo inspiratorio.

L’effetto Venturi cessa immediatamente appena il subacqueosmette di inspirare. La membrana torna nella sua normale po-sizione, la leva, spinta dalla molla, si rialza e l’ugello viene chiuso dalpistoncino.

Per ottimizzare l’effetto Venturi, Ellipse è dotato di un nuovo edergonomico deviatore di flusso che ha due posizioni di utilizzo, indicate chiaramente dai simboli riportati sul corpo dell’erogatore:“-”(posizione “pre-dive”) e “+”( posizione “dive”) (Fig.10). Nellaprima posizione entra in funzione un limitatore di flusso posto nelcondotto del boccaglio, che di fatto inibisce l’effetto Venturi, im-pedendo l’autoerogazione. Nella posizione “+” l’effetto Venturipuò invece esprimersi al meglio, aumentando ai massimi livelli ilflusso d’aria fornito dall’erogatore.

� ATTENZIONE: ricordarsi di mantenere sempre la levettadel deviatore di flusso in posizione pre-dive (-) quando l’ero-gatore non è utilizzato, altrimenti un urto accidentale, la cala-ta in acqua dell’autorespiratore, la pressione sul pulsante dierogazione manuale quando l’erogatore non è tenuto inbocca o anche il togliere improvvisamente l’erogatore dibocca possono causare un’autoerogazione anche violenta,con grande consumo d’aria. La posizione dive (+) va utilizzata esclusivamente in immersio-ne e solo con l’erogatore in bocca.

Quando il subacqueo espira, genera un aumento di pressione all’interno della cassa dell’erogatore che apre la valvola di scarico.Quest’ultima, completamente riprogettata rispetto alle precedentiversioni, presenta un diametro maggiorato e una forma conicaopportunamente angolata che garantisce una perfetta tenutadell’erogatore in ogni condizione e posizione d’utilizzo. Il baffo discarico, di nuova concezione, nasce direttamente dalla cassa del-l’erogatore, creando un tutt’uno di straordinario design e di estrema compattezza. L’aria viene convogliata ai lati del capo e laparticolare conformazione della sede della valvola di scarico pre-sente nella cassa dell’erogatore, protegge la valvola stessa dalleturbolenze dell’acqua che potrebbero sollevarla, quando l’internodella cassa è depressurizzato, causandone l’allagamento. Inoltre,una speciale paratia, presente sulla mezzeria del baffo, premeopportunamente la valvola di scarico sulla sua sezione mediana,assicurandone un’apertura “a libro” estremamente equilibrata.

Il 2° stadio è collegato a una delle uscite LP da 3/8” del 1° stadiotramite una frusta flessibile a media pressione e a grande capa-cità di flusso.

Ellipse Cressi-sub è un erogatore di tipo downstream, ovvero conapertura automatica della valvola di erogazione in caso di perdita

fig. 10

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di taratura del 1° stadio o di un aumento improvviso della pressio-ne intermedia.

Ciò significa che qualunque sovrapressione a monte del 2° stadiosi traduce in un’autoerogazione spontanea dell’erogatore e mai inun blocco del medesimo.

Ellipse Cressi-sub é conforme alla direttiva 89/686/CEE del21/12/1989, essendo stato verificato e certificato dall’organismo di prova N. 0474 RINA con sede a Genova, con test in accordo allanormativa UNI EN 250:2000 che stabilisce i requisiti dei Dispositivi individuali di sicurezza (DPI) di III categoria e riporta per-tanto la marcatura CE seguita dalla identificazione dell’organismo dicertificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva 89/686/CEE.

2.4- Ellipse, smontaggio e manutenzione

Nella progettazione dell’erogatore Ellipse sono state tenute ingrande considerazione la facilità e velocità di smontaggio emanutenzione, caratteristiche indispensabili per avere un eroga-tore sempre perfettamente revisionato, tarato ed efficiente.

� ATTENZIONE: l’apertura, la manutenzione e la taratura del2° stadio vanno effettuate solo ed esclusivamente presso icentri autorizzati Cressi-sub e i valori di taratura NON posso-no e NON devono venire modificati dall’utente al fine di nonpregiudicare il buon funzionamento dell’ erogatore. Si declinaogni responsabilità per qualsiasi intervento eseguito da per-sonale non autorizzato dalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Con la chiave a brugola fornita in dotazione all’erogatore per losmontaggio dei tappini HP e LP del primo stadio, è possibile effet-tuare l’apertura e lo smontaggio del 2°stadio, accedendo diretta-mente alla sua meccanica interna. Questa straordinariacaratteristica, unica nel settore e coperta da brevetto, rende fa-cilissima ed estremamente veloce l’apertura della cassa per una

sua pulizia e per il controllo della perfetta funzionalità dei vari com-ponenti.

L’inedito sistema di chiusura “cam-lock” (brevettato), permetteuna velocissima apertura e chiusura della cassa, bloccando con-temporaneamente calotta e membrana con estrema efficacia eprecisione.

Le fasi di apertura e chiusura di un erogatore non sono mai statecosì semplici e, al tempo stesso, così sicure!

Sempre nell’ottica di facilitare e velocizzare le operazioni di con-trollo, revisione e messa a punto, tutta la meccanica del secondostadio è interamente estraibile in pochi attimi dalla cassa, senza alterarne la taratura. Le operazioni di smontaggio e di sostituzio-ne delle parti usurate, in occasione degli interventi periodici dimanutenzione, possono così essere effettuate con tutta la mec-canica dell’erogatore in mano, consentendo una straordinariafacilità operativa.

Visitate il nostro sito www.cressi.com: troverete altre importantiinformazioni relative alla Vostra attrezzatura.

2.5- 2° stadio XS Compact

Il secondo stadio XS Compact è un rivoluzionario erogatore“downstream”, dal peso ridotto (solo 135 gr – il più leggero dellagamma Cressi sub), e dal design estremamente contenuto.

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Progettato con la massima cura verso i materiali che lo compon-gono, XS Compact presenta molteplici caratteristiche innovativee, per questo motivo, viene venduto abbinato a diversi primi stadidella gamma Cressi sub, mantenendo gli stessi componenti e lestesse caratteristiche funzionali, ma differenziandosi nelle combi-nazioni grazie a calotte di diverso colore.

Tutte le combinazioni del secondo stadio XS Compact sono stateconcepite per un uso con acque calde (>10°C), garantendo lamassima semplicità di utilizzo sia al principiante che al subacqueopiù esperto, proponendo una gamma completa di erogatori perogni tipologia di utilizzatore.

La cassa del secondo stadio viene realizzata in un nuovo tec-nopolimero elastico, dalle eccellenti qualità meccaniche, combi-nate ad una finitura estremamente curata, caratterizzata daltrattamento antigraffio con fotoincisione 3D delle plastiche com-ponenti l’erogatore, che lo protegge dagli urti e dalle abrasioni,garantendone una superficie estremamente resistente.

La calotta del 2°stadio presenta un pulsante di erogazione man-uale dell’aria maggiorato, con una elasticità di funzionamento su-periore rispetto alla precedente gamma di erogatori Cressi sub,nonché uno speciale disegno asimmetrico nella distribuzione deifori che permettono un passaggio dell’acqua calibrato in mododa ottimizzare al meglio le prestazioni dell’erogatore.

Il secondo stadio XS Compact è stato progettato per fornire aria“a domanda”, ovvero solo quando il subacqueo inspira attraversoil boccaglio, creando una leggera depressione all’interno del-l’erogatore. Questa depressione, che deve risultare lieve per noncausare affaticamento respiratorio, complice la pressione ambi-ente agente dall’esterno, agisce sulla membrana dell’XS Com-pact, opportunamente calibrata per ottimizzare al meglio lasuperficie utile di funzionamento al fine di mantenere lo sforzo in-spiratorio ai minimi livelli possibili pur garantendo prestazioni deltutto simili a quelle ottenute con erogatori di dimensioni netta-mente superiori.

La membrana circolare, di dimensioni tra le più contenute pre-senti attualmente sul mercato, durante l’atto inspiratorio vienerisucchiata verso l’interno della cassa portando il piattello centrale“ teflonato” a contatto con una levetta di nuova e rivoluzionariageometria a profilo variabile (brevettato), progettata per ottimiz-zare e ridurre drasticamente gli attriti dovuti al contatto tra leva emembrana, concentrandoli in un unico punto del piattello. Inquesto modo si elimina lo strisciamento della leva sul piattello,come avviene negli altri erogatori, eliminando i dannosi attritiradenti, che comportano inevitabilmente una riduzione delleprestazioni dell’erogatore.

La levetta, abbassandosi, apre la valvola di erogazione, anch’essacompletamente riprogettata nella massima semplicità costruttivarispetto ai precedenti modelli.

L’aria che fuoriesce dall’ugello della valvola regolabile quando ilmeccanismo è in fase di apertura, viene incanalata nell’iniettoreche la conduce direttamente verso il boccaglio. Qui l’aria subisceun’accelerazione per effetto Venturi, che provoca una depres-sione all’interno della cassa. Per evitare che questa depressionesia troppo violenta, con il rischio di “risucchiare” la membranadando luogo a fenomeni di autoerogazione (ovvero un flussod’aria continuo ed elevato), la porzione finale dell’iniettore e della

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cassa interessata al fenomeno è stata progettata per ottimizzareed indirizzare un leggero controflusso d’aria antagonista verso lamembrana.

Quando il flusso d’aria erogato nell’iniettore e diretto verso ilboccaglio diventa consistente, subisce, come abbiamo visto,un’accelerazione nota come effetto Venturi.

La conseguente depressione che si crea all’interno della cassadell’erogatore mantiene abbassata la membrana, portando vir-tualmente a zero lo sforzo inspiratorio del 2°stadio.

L’effetto Venturi cessa immediatamente appena il subacqueosmette di inspirare. La membrana torna nella sua normale po-sizione, la leva, spinta dalla molla, si rialza e l’ugello viene chiuso dalpistoncino.

Per ottimizzare l’effetto Venturi, XS Compact è dotato di un nuovoed ergonomico deviatore di flusso che ha due posizioni di utilizzo,indicate chiaramente sul corpo dell’erogatore:pre-dive e dive (Fig 13). Nella prima posizione entra in funzione unlimitatore di flusso posto nel condotto del boccaglio, che di fattoinibisce l’effetto Venturi, impedendo l’autoerogazione. Nella po-sizione “Dive” l’effetto Venturi può invece esprimersi al meglio, au-mentando ai massimi livelli il flusso d’aria fornito dall’erogatore.

� ATTENZIONE: ricordarsi di mantenere sempre la levettadel deviatore di flusso in posizione pre-dive quando l’eroga-tore non è utilizzato, altrimenti un urto accidentale, la calata inacqua dell’autorespiratore, la pressione sul pulsante dierogazione manuale quando l’erogatore non è tenuto in boccao anche il togliere improvvisamente l’erogatore di bocca pos-sono causare un’autoerogazione anche violenta, con grandeconsumo d’aria. La posizione dive va utilizzata esclusivamente in immersione esolo con l’erogatore in bocca.

Quando il subacqueo espira, genera un aumento di pressionedentro la cassa dell’erogatore che apre la valvola di scarico.Quest’ultima, dalle dimensioni opportunamente calibrate, ha unaforma conica che garantisce una perfetta tenuta dell’erogatorein ogni condizione e posizione d’utilizzo. Inoltre, la sezione di es-pirazione della cassa del 2°stadio è stata progettata per fornire lemassime prestazioni in combinazione con il baffo di espirazione.

Quest’ultimo, estraibile dalla cassa grazie ad uno speciale aggan-cio “ a slitta”, convoglia tutta l’aria espirata ai lati del capo, grazie

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fig. 13

PRE-DIVEDIVE

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alla paratia presente sulla propria mezzeria che preme opportu-namente la valvola di scarico sulla sua sezione mediana, assicu-randone un’apertura “a libro” estremamente equilibrata. In questomodo vengono così ottimizzate le prestazioni espiratorie del-l’erogatore, proteggendo al tempo stesso la valvola dalle tur-bolenze dell’acqua che potrebbero aprirla, quando l’interno dellacassa non è in pressione, causandone l’eventuale allagamento.

Il 2° stadio è collegato a una delle uscite LP da 3/8” del 1° stadiotramite una frusta flessibile a media pressione, estremamenteleggera ed elastica, dall’insuperabile materiale termoplastico, es-tremamente resistente, leggero e a grande capacità di flusso.

XS Compact Cressi-sub è un erogatore di tipo downstream,ovvero con apertura automatica della valvola di erogazione incaso di perdita di taratura del 1° stadio o di un aumento improvvisodella pressione intermedia.

Ciò significa che qualunque sovrapressione a monte del 2° stadiosi traduce in un’autoerogazione spontanea dell’erogatore e mai inun blocco del medesimo.

XS Compact Cressi-sub é conforme alla direttiva 89/686/CEE del21/12/1989, essendo stato verificato e certificato per l’uso esclu-sivamente con acque calde (>10°C) dall’organismo di prova N.0474 RINA con sede a Genova, con test in accordo alla norma-tiva UNI EN 250:2000 che stabilisce i requisiti dei Dispositivi indi-viduali di sicurezza (DPI) di III categoria e riporta pertanto lamarcatura CE seguita dalla identificazione dell’organismo di cer-tificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva 89/686/CEE.

2.6- XS Compact, smontaggio e manutenzione

Nella progettazione dell’erogatore XS Compact sono state tenutein grande considerazione le fasi relative allo smontaggio e alla re-visione, da effettuare sempre nella massima sicurezza, grazie al-l’introduzione di diverse caratteristiche innovative che agevolanoe semplificano tutte quelle fasi relative alla manutenzione, indis-pensabili per avere un erogatore sempre perfettamente revi-sionato, tarato ed efficiente.

� ATTENZIONE: l’apertura, la manutenzione e la taratura del2° stadio vanno effettuate solo ed esclusivamente presso icentri autorizzati Cressi-sub e i valori di taratura NON possonoe NON devono venire modificati dall’utente al fine di nonpregiudicare il buon funzionamento dell’ erogatore. Si declinaogni responsabilità per qualsiasi intervento eseguito da per-sonale non autorizzato dalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

NOTA: si consiglia di effettuare la manutenzione completa del-l’erogatore una volta all’anno o, anche più di frequente se utiliz-zato intensamente, utilizzando esclusivamente ricambi originaliCressi-sub.

L’inedito sistema di chiusura della calotta con innesto a“baionetta”, permette ad esempio una semplice ed innovativaapertura e chiusura della cassa nella massima sicurezza, bloc-cando contemporaneamente calotta e membrana con estremaefficacia e precisione, eliminando il filetto meccanico di accoppi-amento con la cassa, tipico della maggioranza degli erogatori pre-senti sul mercato, che può essere causa di problemi diaccoppiamento a scapito della sicurezza di funzionamento. In-oltre, l’inserimento di un inserto meccanico “ blocca-calotta”, op-portunamente dimensionato, garantisce la massima sicurezzanella chiusura dell’erogatore, bloccando contemporaneamentecalotta e membrana con estrema efficacia e precisione.

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Le fasi di apertura e chiusura di un erogatore classico con cassaa membrana circolare non sono mai state così semplici e, altempo stesso, così sicure, facilitando e velocizzando, nella mas-sima sicurezza, tutte le operazioni di controllo, revisione e messaa punto del 2°stadio.

Sempre nell’ottica di facilitare e velocizzare le operazioni di revi-sione e messa a punto del 2°stadio, grazie all’introduzione di untappo laterale dall’innovativo e rivoluzionario inserimento “ascatto” (brevettato), che elimina il filetto di accoppiamento con ilcorpo, la manutenzione e la taratura di precisione della valvolasono rese straordinariamente facili garantendo la massima fun-zionalità e la perfetta tenuta del 2°stadio.

� ATTENZIONE: l’apertura, lo smontaggio e la taratura del2° stadio vanno effettuate solo ed esclusivamente presso icentri autorizzati Cressi-sub e i valori di taratura NON possonoe NON devono venire modificati dall’utente al fine di nonpregiudicare il buon funzionamento dell’ erogatore. Si declinaogni responsabilità per qualsiasi intervento eseguito da per-sonale non autorizzato dalla Cressi-sub.

NOTA: si consiglia di effettuare la manutenzione completa del-l’erogatore una volta all’anno o, anche più di frequente se utiliz-zato intensamente, utilizzando esclusivamente ricambi originaliCressi-sub.

Visitate il nostro sito www.cressi.com: troverete altre importantiinformazioni relative alla Vostra attrezzatura.

2.7 - 2° stadio XS2

Il secondo stadio fornisce aria a domanda, ovvero solo quando ilsubacqueo inspira attraverso il boccaglio, creando una leggeradepressione all’interno dell’erogatore. Questa depressione, chedeve risultare lieve per non causare affaticamento respiratorio,complice la pressione ambiente agente dall’esterno, agisce sullamembrana che viene risucchiata verso l’interno, portando il piat-tello centrale a contatto con la levetta. Questa, abbassandosi,apre la valvola di erogazione dell’aria.

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La valvola dell’XS2 è composta da un nuovo alberino valvola com-ponibile in plastica e ottone cromato, intercambiabile con i prece-denti modelli della gamma XS, che da un lato è collegato allalevetta e dall’altro lato alloggia, in un’apposita sede, una pasti-gliain gomma di nuovo disegno e di spessore maggiorato, che chi-ude il nuovo ugello regolabile, attraverso cui passa l’aria a unapressione di 10 bar superiore a quella ambiente.

L’aria nell’ugello esercita una spinta sulla pastiglia che viene con-trastata dalla molla dell’alberino.

Il nuovo alberino valvola ”galleggia” così tra la spinta dell’aria in entrata e quella della molla che, essendo di forza leggermentesuperiore, chiude perfettamente l’ugello.

L’ugello regolabile è alloggiato all’interno della sede valvola. L’ariache ne fuoriesce, quando il meccanismo è in fase di apertura,viene incanalata attraverso l’iniettore e iniettata direttamente nelboccaglio. Quando il flusso d’aria erogato all’interno dell’iniettoree diretto verso il boccaglio diventa consistente, genera all’internodella cassa dell’erogatore una depressione dovuta all’aumentodella velocità dell’aria. Questa depressione, chiamata “effettoVenturi”, mantiene schiacciata la membrana riducendo notevol-mente lo sforzo inspiratorio del subacqueo. L’effetto Venturicessa immediatamente appena il subacqueo smette di inspirare;la membrana torna quindi nella sua normale posizione, la leva,spinta dalla molla, si rialza e l’ugello viene chiuso dal pistoncino.

Per ottimizzare l’effetto Venturi, XS2 CE è dotato di un deviatoredi flusso che ha due posizioni di utilizzo come indicato chiara-mente dalla scala graduata riportata sul corpo dell’erogatore:pre-dive “-” e dive “+” (fig.19). Nella prima posizione entra in fun-zione un limitatore di flusso posto nel condotto del boccaglio, chedi fatto limita l’effetto Venturi, impedendo l’autoerogazione. Nellaposizione “+” l’effetto Venturi può invece esprimersi al meglio, au-mentando ai massimi livelli il flusso d’aria fornito dall’erogatore

� ATTENZIONE: ricordarsi di mantenere sempre la levettadel deviatore di flusso in posizione pre-dive (-) quando l’ero-gatore non è utilizzato, altrimenti un urto accidentale, la calatain acqua dell’autorespiratore, la pressione sul pulsantedierogazione manuale quando l’erogatore non è tenuto inbocca o anche il togliere improvvisamente l’erogatore di bocca possono causare un’autoerogazione anche violenta,con grande consumo d’aria.La posizione dive (+) va utilizzata esclusivamente in immersio-ne e solo con l’erogatore in bocca.

Quando il subacqueo espira, genera un aumento di pressionedentro la cassa dell’erogatore che apre la valvola di scarico, an-ch’essa di nuovo disegno a forma conica angolata e di diame-tromaggiorato, permettendo all’aria di uscire all’esterno. Il baffo con-voglia quest’aria ai lati del capo e protegge la valvola da tur-bolenze dell’acqua che potrebbero aprirla, quando l’interno dellacassa non è in pressione, causandone l’allagamento.Il 2° stadio è collegato a una delle uscite da 3/8” del 1° stadio tra-mite una frusta flessibile a media pressione e a grande capacità diflusso.

Tutti i secondi stadi Cressi-sub sono di tipo downstream, ovverocon apertura automatica della valvola in caso di perdita di taratu-

fig. 19

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ra del 1° stadio o di un aumento improvviso della pressione inter-media.

Ciò significa che qualunque sovrapressione a monte del 2° stadiosi traduce in un’autoerogazione spontanea dell’erogatore e mai inun blocco del medesimo.

Il corpo dell’XS2 é realizzato in nuovi tecnopolimeri dalle eccellen-ti qualità meccaniche e dall’aspetto estetico accattivante ed aggressivo. La manutenzione è straordinariamente facile ed eco-nomica, resa ancor più semplice dall’introduzione su questomodello di un tappo laterale con relativa guarnizione OR per lataratura di precisione della valvola.

� ATTENZIONE: la registrazione della pressione intermediava effettuata solo ed unicamente presso i centri autorizzatiCressi-sub ed i valori di taratura NON possono e NON devo-no venire modificati dall’utente al fine di non pregiudicare il buon funzionamento dell’erogatore. Si declina ogni responsa-bilità per qualsiasi intervento eseguito da personale non auto-rizzato dalla Cressi-sub.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Gli organi interni sono in ottone cromato, acciaio inox e resine acetaliche; le molle sono in acciaio inox armonico, le membranein silicone, le guarnizioni in NBR ed il boccaglio in confortevole sili-cone ipoallergenico.

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2.8 - Prestazioni

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2.8 - Prestazioni

Pressione di alimentazionePresione di taratura (alimentazione 200 bar)

Sforzo d’inspirazione medio (*)Sforzo d’espirazione medio (*)Lavoro respiratorio medio (*)

Quantità d’aria erogataPeso senza frusta

0÷230 bar (INT); 0÷300 bar (DIN)10 bar (MC9)

3 mbar8 mbar0,75 J/l

2500 l/min.170 gr

2°stadio Ellipse Balanced

Pressione di alimentazionePresione di taratura (alimentazione 200 bar)

Sforzo d’inspirazione medio (*)Sforzo d’espirazione medio (*)Lavoro respiratorio medio (*)

Quantità d’aria erogataPeso senza frusta

INT: 0÷230 bar; DIN: 0÷300 bar10 bar (MC9)

4 mbar11 mbar0,95 J/l

1800 l/min.158 gr

2°stadio Ellipse Titanium

(*) Valori misurati in accordo con la norma UNI EN 250:2000.

(*) Valori misurati in accordo con la norma UNI EN 250:2000.

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Pressione di alimentazionePresione di taratura (alimentazione 200 bar)

Sforzo d’inspirazione medio (*)Sforzo d’espirazione medio (*)Lavoro respiratorio medio (*)

Quantità d’aria erogataPeso senza frusta

0÷230 bar (INT); 0÷300 bar (DIN)10 bar (MC5); 10 bar (AC2)

5,5 mbar11 mbar

1,1 J/l1800 l/min.

160 gr

2°stadio Ellipse Black

(*) Valori misurati in accordo con la norma UNI EN 250:2000.

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Pressione di alimentazionePresione di taratura (alimentazione 200 bar)

Sforzo d’inspirazione medio (*)Sforzo d’espirazione medio (*)Lavoro respiratorio medio (*)

Quantità d’aria erogataPeso senza frusta

0÷230 bar (INT); 0÷300 bar (DIN)10 bar (AC2)

10 mbar13 mbar

1,4 J/l1050 l/min.

200 gr

2° stadio XS2

(*) Valori misurati in accordo con la norma UNI EN 250:2000.

Pressione di alimentazionePresione di taratura (alimentazione 200 bar)

Sforzo d’inspirazione medio (*)Sforzo d’espirazione medio (*)Lavoro respiratorio medio (*)

Quantità d’aria erogataPeso senza frusta

0÷230 bar (INT); 0÷300 bar (DIN)10 bar (MC9 - MC5 - AC2)

6 mbar10 mbar

1,1 J/l1600 l/min.

135 gr

2° stadio XS Compact

(*) Valori misurati in accordo con la norma UNI EN 250:2000.

Prestazioni

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3 - Uso e Manutenzione

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3.1 - Uso dell’autorespiratore e valutazioni del rischio

L’uso dell’autorespiratore deve essere riservato a chi ha fre-quentato e completato con successo un corso di addestra-mento specifico, con l’ottenimento del relativo brevettosubacqueo.

Ciò nonostante prima di ogni utilizzo devono essere valutate accuratamente le situazioni ambientali e psicofisiche del subac-queo, rinunciando all’immersione qualora anche una sola dellecondizione risultasse essere a rischio.

Fra le condizioni ambientali che possono essere rischiose, vannoannoverate le condizioni del mare, la presenza di correnti, la

temperatura dell’acqua particolarmente bassa, la visibilità ridotta.

Fra le condizioni psicofisiche, uno stato di salute non perfetto, unasituazione di stress emotivo o fisico, la mancanza di allenamento,la stanchezza, lo stato digestivo in seguito a ingestione di alimenti.

Non si dimentichi che se non ci si immerge da lungo tempo si èmolto più a rischio, a causa della perdita di tutti o parte degli auto-matismie delle tecniche apprese nei corsi.

I materiali di primissima qualità utilizzati nella fabbricazione degliautorespiratori Cressi-sub e i trattamenti anticorrosivi cui ven-gono sottoposti ne consentono un utilizzo in totale sicurezza.

Si ricorda che gli autorespiratori ad aria a circuito aperto sono concepiti e collaudati per un utilizzo fino a 50 m di profondità secondo la norma UNI EN 250:2000, ma che le didattiche fissa-no in 40 m il limite delle immersioni sportive, senza effettuazionedi alcun tipo di lavoro subacqueo.

� ATTENZIONE: per affrontare in piena sicurezza un' im-mersione subacquea, la Cressi-sub raccomanda l’uso di unabombola dotata di rubinetto con due uscite indipendenti, allequali collegare due erogatori completi.

Il trasporto di questa attrezzatura è soggetto alle normative localivigenti.

3.2 - Controlli prima dell’uso

Prima di utilizzare il Vostro erogatore Cressi-sub, Vi consigliamodi seguire alcune semplici, ma quanto mai efficaci ed indispensabiliprocedure, al fine di evitare alcun tipo di problema legato all’uso.

Controllate, per esempio che tutte le fruste siano ben collegate al primo stadio; qualora si possano allentare manualmente dal1°stadio, occorre avvitarle al primo stadio con una chiave prima di pressurizzare lo scuba. Inoltre, è buona norma controllare chele fruste non mostrino evidenti segni di usura o, peggio, taglioabrasioni di sorta.

Analogamente, controllare che il primo e il secondo stadio nonmostrino evidenti segni di danni; controllare, per esempio, che ilboccaglio del 2°stadio non mostri tagli o abrasioni e che sia sal-damente collegato al corpo del 1°stadio tramite una fascetta diserraggio.

Prima di aprire il rubinetto della bombola, controllare che la lan-cetta del manometro subacqueo indichi pressione zero.

La pressione delle bombole deve essere controllata sull’appositomanometro subacqueo o sul computer dotato della funzione dimanometro, che deve indicare, una volta aperta la rubinetteriadella bombola, la corretta pressione d’esercizio della bombola.

� ATTENZIONE: Gli erogatori vanno provati in superficieprima che l’attrezzatura venga calata in acqua, premendoripetutamente il pulsante di erogazione manuale, al fine di accertarsi della regolare fuoriuscita dell’aria; quindi, stringendofra i denti il boccaglio, effettuando alcune profonde inspirazionied espirazioni, in modo da verificarne il perfetto funzionamen-to (tranne che per utilizzi in acque fredde <10° C).La stessa prova va poi ripetuta a pelo d’acqua, prima di immer-gersi, stringendo fra i denti il boccaglio e, ruotando il capo in-modo che l’erogatore venga completamente immersosott’acqua, effettuando alcune profonde inspirazioni ed espi-razioni in modo da verificare il perfetto funzionamento non soloin fase di erogazione dell’aria, ma anche in fase di scarico.

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Tale procedura va ripetuta anche con l’erogatore di scorta, siache si tratti di un erogatore indipendente, sia di un octopus(due secondi stadi collegati a un unico 1° stadio).

Se si dispone infatti di un “octopus” (due secondi stadi collegatiad un unico 1° stadio) si deve provare nello stesso modo anche il 2° stadio di scorta.

Un ultimo esame acustico può rilevare e individuare eventualiperdite dai raccordi, dalle fruste o un’autoerogazione d’aria dalsecondo stadio, tutte situazioni anomale che richiedono la revi-sione o la sostituzione dei componenti difettosi. Qualora si verifi-cassero queste situazioni NON effettuare l’immersione e rivolgersiad un centro autorizzato Cressi-sub richiedendo ad esso gli in-terventi di manutenzione necessari al fine di poter riutilizzare cor-rettamente l’erogatore.

� ATTENZIONE: una volta assemblato e controllato, l’auto-respiratore va coricato orizzontalmente, onde evitare che unasua caduta accidentale possa danneggiare i componenti oprovocare lesioni alle persone.

3.3 - Montaggio dell’Erogatore alla Bombola

Prima di provvedere al montaggio bisogna accertarsi che labombola sia stata caricata esclusivamente con aria compressaalla pressione di esercizio, con un compressore idoneo, che for-nisca aria respirabile secondo le norme UNI EN 12021.Si rammenta che solo le bombole dotate di certificato di collaudopossono essere caricate nel lasso di tempo previsto dal certifi-cato stesso.

� ATTENZIONE: controllare il perfetto stato della guarnizio-ne torica di tenuta della rubinetteria (O-ring). Questa guarni-zione non deve presentare tagli, abrasioni o altri segni dideterioramento, deve comunque venire sostituita a intervalli re-golari anche se perfettamente integra dato che viene sotto-posta all’elevata pressione d’aria delle bombole e agli agentiatmosferici. Si raccomanda di utilizzare esclusivamente ricambioriginali Cressi-sub.

Nei primi stadi con attacco a staffa la procedura da seguire è laseguente: sfiatare leggermente la bombola, aprendo per un at-timo il rubinetto, al fine di eliminare l’eventuale acqua residua nellaparte terminale della rubinetteria. Una volta svitato il pomolo di ser-raggio della staffa si toglie dalla sua sede il tappo di protezione esi posiziona il primo stadio contro l’uscita d’aria della rubinetteria,dopo aver controllato che il secondo stadio sia orientato corret-tamente.

A questo punto si serra il pomolo della staffa bloccando il 1° sta-dio alla rubinetteria.

Non occorre serrare eccessivamente il pomolo per avere unabuona tenuta.

Si apre quindi il volantino della bombola, ruotandolo in senso antiorario, mentre si tiene premuto, per un attimo, il pulsante dierogazione manuale del 2° stadio (procedura da evitare per im-mersioni con acque fredde).

� ATTENZIONE: è necessaria un’adeguata preparazionetecnica per affrontare immersioni in acque fredde (tempera-tura <10°C). La Cressi-sub consiglia di effettuare questo tipo di immersioni solo dopo aver frequentato un apposito corsocondotto da istruttori abilitati. L’uso delle apparecchiaturesubacquee in acque fredde senza brevetto o un’adeguatapreparazione tecnica, è potenzialmente pericolosa per lasalute e l’incolumità stessa del subacqueo.E’ fondamentale non bagnare l’erogatore prima dell’uso,esponendolo poi all’aria (che può essere di parecchi gradisotto zero). Non azionare il pulsante di spurgo, specialmentecon la levetta di regolazione dell’effetto Venturi in posizione“dive”. Se possibile mantenere l’erogatore in un ambiente-caldo prima di utilizzarlo.

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E’ vivamente consigliato, e considerata buona norma, aprirelentamente il volantino della bombola in modo da pressurizzarelo scuba in maniera graduale. Una rapida pressurizzazione delloscuba, infatti, genera una compressione adiabatica del gas res-pirabile all’interno del 1°stadio, con possibili conseguenze negativesul funzionamento dell’attrezzatura stessa. Non appena si sentefuoriuscire l’aria del secondo stadio si toglie la pressione dal pul-sante di erogazione manuale e si completa quindi l’apertura delvolantino, fino a fondo corsa.È buona norma richiudere il volantino di 1/4 di giro, ruotandolo insenso orario, per non danneggiare la filettatura dell’alberino di comando.

Nei primi stadi con attacco DIN la procedura di montaggio nondifferisce molto da quella descritta sopra. Si tratta solo di avvitarel’attacco direttamente alla rubinetteria; anche in questo caso non è necessario serrare eccessivamente il volantino di fissaggio.Se si utilizza un secondo erogatore indipendente, montarlo all’u-scita supplementare della rubinetteria, seguendo le stesse proce-dure sopra illustrate.

� ATTENZIONE: Non ruotare il primo stadio collegato allabombola con il sistema in pressione e non utilizzare il primo sta-dio collegato alla rubinetteria come maniglia di trasporto delloscuba: questo può danneggiare gli erogatori, l’O-ring di tenutao la rubinetteria.

� ATTENZIONE: qualora le fruste non risultassero corretta-mente orientate, non tentare di riposizionarle se l’erogatore èin pressione. Chiudere la bombola, scaricare la pressione e,solo allora, procedere al corretto posizionamento delle fruste.

� ATTENZIONE: una volta assemblato e controllato, l’auto-respiratore va coricato orizzontalmente, onde evitare che unasua caduta accidentale possa danneggiare i componenti oprovocare lesioni alle persone.

3.4 - Uso dell’erogatore in acque fredde

Qualora l’erogatore possa essere utilizzato in acque fredde(temperature dell’acqua < 10°C o <50°F), la Cressi sub consiglia diseguire scrupolosamente le seguenti raccomandazioni perridurre i rischi di congelamento dell’erogatore:

1. Proteggere l’erogatore da qualunque ingresso accidentale diacqua nei primi o secondi stadi;

2. Proteggere l’attrezzatura dal freddo prima dell’immersione,conservandola in un luogo caldo e secco;

3. Evitare di respirare attraverso l’erogatore o di premere il botto-ne di spurgo nell'aria molto fredda prima di entrare in acqua;

4. Evitare di togliere l’erogatore dalla bocca in superficie, e durante l’ingresso in acqua, in modo da evitare l’ingres-sod’acqua fredda nel secondo stadio;

5. Per quanto è possibile, evitare un prelievo eccessivo d’ariadurante l’immersione (gonfiaggio ripetuto del gav, riempimen-to di un pallone di sollevamento o di segnalazione, condivi-sione d’aria con un altro subacqueo ecc.);

6. Verficare che l’aria contenuta nella bombola soddisfa i requi-siti richiesti dalla normativa EN 12021 e sia, di fatto, priva di eccessiva umidità.

� ATTENZIONE: per affrontare immersioni in acque fredde(temperatura <10°C) la Cressi-sub raccomanda l’uso di unabombola dotata di rubinetto con due uscite indipendenti, allequali collegare due erogatori completi.

� ATTENZIONE: è necessaria un’adeguata preparazionetecnica per affrontare immersioni in acque fredde (tempera-tura <10°C). La Cressi-sub consiglia di effettuare questo tipo di immersioni solo dopo aver frequentato un apposito corsocondotto da istruttori abilitati. L’uso delle apparecchiaturesubacquee in acque fredde senza brevetto o un’adeguatapreparazione tecnica, è potenzialmente pericolosa per lasalute e l’incolumità stessa del subacqueo.

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E’ fondamentale non bagnare l’erogatore prima dell’uso,esponendolo poi all’aria (che può essere di parecchi gradisotto zero). Non azionare il pulsante di spurgo, specialmentecon la levetta di regolazione dell’effetto Venturi in posizione“dive”. Se possibile mantenere l’erogatore in un ambiente-caldo prima di utilizzarlo.

� ATTENZIONE: gli SCUBA conformi alla norma EN250:2000, non devono essere utilizzati contemporaneamen-te da più subacquei.

� ATTENZIONE: nel caso le attrezzature componenti delloSCUBA siano configurate e utilizzate contemporaneamentedapiù subacquei, le prestazioni respiratorie in acque freddepotrebbero non soddisfare i requisiti previsti dalla norma EN250:2000.

3.5 - Cura e manutenzione dell’attrezzatura

3.5.1 - Cura dell’attrezzatura

Dopo l’uso si provvede a chiudere il rubinetto della bombola,ruotandolo in senso orario fino a fine corsa. Si preme quindi il pul-sante di erogazione manuale sul secondo stadio in modo da scari-care tutta l’aria presente nelle fruste e nei raccordi.Quindi si smonta il 1° stadio svitando in senso antiorario il pomolo difissaggio.

Il filtro sinterizzato va subito protetto con un dito, mentre si prov-vede a soffiare sul tappino di protezione per eliminare le traccedi acqua o eventuale sporco. Il tappino va quindi posizionato sopral’ingresso dell’aria del 1° stadio e bloccato con il pomolo di fissaggio,badando che sia presente la guarnizione di tenuta del tappo stesso.

Dopo ogni utilizzo, è consigliato sciacquare l’erogatore con acquadolce mentre è ancora in pressione; questo permette di lavarecompletamente il secondo stadio, senza introdurre alcuna impuritànelle zone determinanti ai fini della tenuta dell’erogatore stesso.Sciacquate il primo stadio e fate fluire acqua anche nel boccagliodel secondo stadio e attraverso i baffi di scarico, per eliminareeventuali impurità.

Se l’erogatore non viene sciacquato in pressione, sciacquate ilprimo stadio e fate fluire acqua anche nel boccaglio del secondostadio e attraverso i baffi di scarico, per eliminare eventualiimpurità, senza premere tuttavia il pulsante di erogazionemanuale onde evitare che l’acqua possa entrare nelle fruste e diconseguenza all’interno del primo stadio.

L’erogatore deve essere messo ad asciugare in luogo frescoeventilato, evitando che le fruste formino pieghe troppo acute.

Gli erogatori Cressi-sub vanno fatti revisionare una volta all’annoe più frequentemente in caso di utilizzo particolarmente intenso.

� ATTENZIONE: la revisione degli erogatori deve essereeffettuata esclusivamente da un centro autorizzato Cressi-sub, utilizzando solamente ricambi originali. Interventi effet-tuati da personale non addestrato possono risultare estremamente pericolosi per la vita stessa del subacqueo. LaCressi-sub declina ogni responsabilità per interventi di manu-tenzioneo taratura degli erogatori effettuati da personale nonautorizzato e addestrato espressamente dalla ditta.I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. (email:[email protected]).

Se un erogatore viene utilizzato da più persone (scuole - circoli- ecc.) si raccomanda la disinfezione del medesimo medianteimmersione per 2/3 minuti in soluzione acquosa al 2% di Sterea-mina G o di prodotti analoghi acquistabili in farmacia.

Tutti gli erogatori CRESSI-SUB sono conformi alla direttiva89/686/CEE del 21/12/1989, verificati e certificati dall’organismodi prova N. 0474 RINA con sede a Genova, con test in accordoalla normativa UNI EN 250:2000 che stabilisce i requisiti deiDispositivi individuali di sicurezza (DPI) di III categoria e riportanopertanto la marcatura CE seguita dalla identificazione dell’orga-nismo di certificazione (0474) ai sensi dell’Art. 11A della direttiva89/686/CEE.

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3.5.2 - Manutenzione dell’attrezzatura

La Cressi-sub consiglia una completa manutenzione dell’eroga-tore almeno una volta all’anno, indipendentemente dal numero di immersioni effettuato. L’intervento di manutenzione potrebbeanche essere, tuttavia, più frequente in caso di utilizzo partico-larmente intenso.

In entrambi i casi, tuttavia, è buona norma ricordare che, la sicu-rezza del subacqueo durante l’immersione e il buon funziona-mento dell'erogatore vanno di pari passo e dipendonosoprattutto da una corretta manutenzione.

Essa deve prevedere l’esame dell’attrezzatura, la completarevisione e (qualora necessario) la riparazione, presso uncentro autorizzato Cressi-Sub e deve essere documentata uti-lizzando il registro degli interventi effettuati sull’attrezzatura (Ser-vice Record) fornito dalla Cressi-Sub e presente all’interno diquesto manuale al punto 3.7.

In occasione delle operazioni di manutenzione, al fine di assicu-rare il miglior risultato di essa, si raccomanda di utilizzare in ogniintervento, tutti i pezzi forniti come ricambio dalla Cressi-Sub.

Le operazioni di manutenzione (o riparazione) dell’attrezzaturavanno effettuate utilizzando esclusivamente ricambi originaliCressi-Sub.

La manutenzione dell’attrezzatura non deve essere eseguita dal-l’utente, ma esclusivamente da un centro autorizzato Cressi-Sub.Se l’attrezzatura viene sottoposta a manutenzione impropria, ef-fettuata da personale non autorizzato Cressi-Sub o utilizzata perscopi diversi da quelli specificatamente previsti, la responsabilitàdel suo corretto e sicuro funzionamento ricadrà sul propri-etario/utente.

� ATTENZIONE: la revisione degli erogatori deve essere effettuata esclusivamente da un centro autorizzato Cressi-sub, utilizzando solamente ricambi originali. Interventi effet-tuati da personale non addestrato possono risultare es-tremamente pericolosi per la vita stessa del subacqueo. LaCressi-sub declina ogni responsabilità per interventi dimanutenzione o taratura degli erogatori effettuati da person-ale non autorizzato e addestrato espressamente dalla ditta.

NOTA: I centri autorizzati Cressi-Sub possono essere indicati dai riven-ditori o, in alternativa, dalla stessa Cressi Sub s.p.a. inviando un email: all’indirizzo [email protected].

3.6 - Utilizzo con miscele Nitrox

Tutti gli erogatori Cressi-sub utilizzano guarnizioni in NBR e icomponenti interni vengono leggermente lubrificati con grassoal silicone, materiali che garantiscono di gran lunga la migliorelubrificazione e protezione in ambiente salino e corrosivo.

Come attestato dalle sperimentazioni effettuate dalla NASA(NASA DOCUMENT TR-900-001), l’utilizzo di lubrificanti siliconiciè perfetto per l’impiego delle attrezzature con miscele iperossi-genate (Nitrox) fino a una percentuale di ossigeno del 40%.

La recente normativa europea EN13949 e EN144/3 stabilisceche tutte le attrezzature impiegate con miscele contenenti oltreil 22% di ossigeno debbano essere sottoposte, in fase di certifi-cazione, a un test di funzionamento in ossigeno puro, test chia-ramente impossibile da superare con l’impiego di lubrificantisiliconici.

I nostri erogatori sono pertanto certificati CE solo per l’impiegocon aria e con miscele contenenti meno del 22% di ossigeno enon vanno impiegati, limitatamente ai paesi CEE, con misceleiperossigenate.

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3.7 - Manutenzione/registro interventi (Service Record)

MODELLO NUMEROSERIALE

DATA NOMETECNICO

DEALERNAME

NOTE INTERVENTI(Data prossima

manutenzione prevista)

FIRMA

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Scarica scheda

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Premiers EtagesErste Stufen

Primeras Etapas

Primi StadiFirst Stages

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1 HZ 7300272 HZ 770080 3K HZ 8000904 HZ 8000545 HZ 8000556 HZ 8000567K HZ 8000578 HZ 8000869 HZ 800085

10K HZ 80005811 HZ 80005912 HZ 73010613 HZ 73010814 HZ 73012715 HZ 73013216K HZ 80004017 HZ 80004118 HZ 80006219 HZ 80008220 HZ 80008121 HZ 80008022 HZ 80006323 HZ 80006424 HZ 80006525K HZ 800066

(kit OR DIN)26K HZ 80006727K HZ 800047

(kit Revisione/Maintenance Kit)28 HZ 80004229 HZ 80004330 HZ 80004931 HZ 800046

POS. CODICE / CODE

1° Stadio a Membrana Bilanciata MC9 / Balanced Diaphragm 1st Stage MC9MC9/B

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

01/09

*

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1 HZ 7300272 HZ 770080 3K HZ 8000904 HZ 8000545 HZ 8000556 HZ 8000567K HZ 8000578 HZ 8000869 HZ 800085

10K HZ 80005811 HZ 80005912 HZ 73010613 HZ 73010814 HZ 73012715 HZ 73013216K HZ 80004017 HZ 80003818 HZ 80006219 HZ 80008220 HZ 80008121 HZ 80008022 HZ 80003923 HZ 80006424 HZ 80006525K HZ 800066

(kit OR DIN)26K HZ 80006727K HZ 800047

(kit Revisione/Maintenance Kit)28 HZ 80004229 HZ 80004330 HZ 80001031 HZ 80001132 HZ 80001233 HZ 80004934 HZ 800046

POS. CODICE / CODE

1° Stadio a Membrana Bilanciata MC9-SC / Balanced Diaphragm 1st Stage MC9-SC MC9-SC/C

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

01/09

*

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1º Stadio a Pistone non

1 HZ 7300272 HZ 770080 3K HZ 8000904 HZ 8000545 HZ 8000556 HZ 8000567K HZ 8000578 HZ 8000869 HZ 800085

10K HZ 80005811 HZ 80005912 HZ 73010613 HZ 73010814 HZ 73012715 HZ 73013216K HZ 80006017 HZ 80006118 HZ 80006219 HZ 80008220 HZ 80008121 HZ 80008022 HZ 80006323 HZ 80006424 HZ 80006525K HZ 800066

(kit OR DIN)26K HZ 80006727K HZ 800047

(kit Revisione/Maintenance Kit)28 HZ 80004929 HZ 800046

POS. CODICE / CODE

1° Stadio a Membrana Bilanciata MC5 / Balanced Diaphragm 1st Stage MC5MC5/C

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

01/09

*

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1 HZ 7300272 HZ 7000893K HZ 7301884K HZ 8000905 HZ 7301146 HZ 7301517 HZ 7351268 HZ 7301529K HZ 73015310 HZ 73010611 HZ 73010812 HZ 73012713 HZ 73013214 HZ 73015415 HZ 73010516 HZ 73010417 HZ 73015518 HZ 73015619 HZ 73510820 HZ 73015721 HZ 73015822K HZ 730222 Nero22K HZ 730225 Giallo23K HZ 735158 (DIN 200 bar)

24K HZ 735157 (DIN 300 bar)

25 HZ 73515426K HZ 735195 200 bar26K HZ 735196 300 bar27 HZ 73015928K HZ 730150 INT

(kit Revisione/Maintenance Kit)

28K HZ 730148 DIN 200 bar(kit Revisione/Maintenance Kit)

28K HZ 730149 DIN 300 bar(kit Revisione/Maintenance Kit)

29 HZ 73022430 HZ 73517031 HZ 730160

POS. CODICE / CODE

1º Stadio a Pistone non Bilanciato AC2 / Unbalanced Piston 1st Stage AC2 AC2/2

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

A/07

}*

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Deuxiemes EtagesZweite Stufen

Segundas Etapas

Secondi StadiSecond Stage

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1 HZ 8200502 HZ 8200513 HZ 8100954 HZ 8100945 HZ 8200526 HZ 8200537 HZ 8200548 HZ 8200559 HZ 82005610 HZ 82005711 HZ 82005812 HZ 82005913 HZ 82006014 HZ 82006115 HZ 82006216 HZ 82006317 HZ 82006418 HZ 82006519K HZ 81007720 HZ 81007421 HZ 82006622 HZ 82006723 HZ 82006824 HZ 82006925K HZ 82007026 HZ 82007127 HZ 82007228 HZ 82007329 HZ 82007430 HZ 82007531 HZ 82007632 HZ 82007733 HZ 82007834 HZ 82007935K HZ 820080

(Kit Revisione/Maintenance Kit)36 HZ 79009437 HZ 73020238 HZ 8200492° Stadio Ellipse Balanced regolabile / Balanced Adjustable 2st Stage MC9

ELL.BAL/A

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

01/09

POS. CODICE / CODE

*

2º Stadio Ellipse titaniu

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HZ 820050HZ 820051HZ 810095HZ 810094HZ 820052HZ 820053HZ 820054HZ 820055HZ 820056HZ 820057HZ 820058HZ 820059HZ 820060HZ 820061HZ 820062HZ 820063HZ 820064HZ 820065

K HZ 810077HZ 810074HZ 820066HZ 820067HZ 820068HZ 820069

K HZ 820070HZ 820071HZ 820072HZ 820073HZ 820074HZ 820075HZ 820076HZ 820077HZ 820078HZ 820079

K HZ 820080evisione/Maintenance Kit)

HZ 790094HZ 730202HZ 820049

1 HZ 8100602 HZ 810095 3 HZ 8100944 HZ 8100935 HZ 8100926 HZ 7420137 HZ 8100918 HZ 8100909K HZ 81008910 HZ 73020711K HZ 81008812 HZ 81008713 HZ 81008614 HZ 81008515K HZ 74609416 HZ 81008417 HZ 81008318 HZ 81008219 HZ 81008120 HZ 81008021K HZ 81007922 HZ 81007823K HZ 81007724 HZ 81007625 HZ 81006126 HZ 81007427 HZ 81007328 HZ 81007229 HZ 81006230 HZ 81007031 HZ 81006932K HZ 81006833 HZ 79009434 HZ 73020235K HZ 810067

(kit Revisione/Maintenance Kit)

POS. CODICE / CODE

2º Stadio Ellipse titanium / 2nd Stage Ellipse titanium ELLT/2

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

B/04

*

LIBRETTO EROGATORI CRESSI 2014_Layout 1 17/03/14 16.02 Pagina 183

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1 HZ 8100962 HZ 810095 3 HZ 8100944 HZ 8100935 HZ 8100926 HZ 7420137 HZ 8100918 HZ 8100909K HZ 81008910 HZ 73020711K HZ 81008812 HZ 81008713 HZ 81008614 HZ 81008515K HZ 74609416 HZ 81008417 HZ 81008318 HZ 81008219 HZ 81008120 HZ 81008021K HZ 81007922 HZ 81007823K HZ 81007724 HZ 81007625 HZ 81007526 HZ 81007427 HZ 81007328 HZ 81007229 HZ 810063 Nero29 HZ 810065 Giallo

(Octopus)30 HZ 81006431 HZ 81006932K HZ 81006833 HZ 79009434 HZ 73020235K HZ 810067

(kit Revisione/Maintenance Kit)

POS. CODICE / CODE

2º Stadio Ellipse Black / 2nd Stage Ellipse Black ELLBK/1

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

A/08 *

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1 HZ 8100962 HZ 810095 3 HZ 8100944 HZ 8100935 HZ 8100926 HZ 7420137 HZ 8100918 HZ 8100909K HZ 81008910 HZ 73020711K HZ 81008812 HZ 81008713 HZ 81008614 HZ 81008515K HZ 74609416 HZ 81008417 HZ 81008318 HZ 81008219 HZ 81008120 HZ 81008021K HZ 81007922 HZ 81007823K HZ 81007724 HZ 81007625 HZ 81007526 HZ 81007427 HZ 81007328 HZ 81007229 HZ 810063 Nero29 HZ 810065 Giallo

(Octopus)30 HZ 81006431 HZ 81006932K HZ 81006833 HZ 79009434 HZ 73020235K HZ 810067

(kit Revisione/Maintenance Kit)

POS. CODICE / CODE

1 HZ 810094 2 HZ 810095 3 HZ 7800804 HZ 7420135 HZ 7800796 HZ 7800787K HZ 7800778 HZ 7302079 HZ 78007610 HZ 78007511K HZ 74609412 HZ 78007413 HZ 78007314 HZ 82006915 HZ 81008016K HZ 78007217 HZ 78007118 HZ 82005419 HZ 81007420 HZ 79009421 HZ 73020222 HZ 78007023 HZ 78006924 HZ 78006825 HZ 780067 (Grigio/Gray)25 HZ 780066 (Giallo/Yellow)25 HZ 780065 (Rosa/Pink)25 HZ 780064 (Bianco/White)26 HZ 78006327 HZ 78006228 HZ 78006129K HZ 780060

(Kit Revisione/Maintenance Kit)30 HZ 780059

2° Stadio XS Compact / 2nd Stage XS Compact XSC/2

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

A/11

POS. CODICE / CODE

*

LIBRETTO EROGATORI CRESSI 2014_Layout 1 17/03/14 16.02 Pagina 185

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1K HZ 780050 Nero1K HZ 780051 Giallo2 HZ 7420073 HZ 7302184 HZ 7302085 HZ 7420086K HZ 730222 Nero6K HZ 730225 Giallo7 HZ 7302078 HZ 7700969 HZ 77009510 HZ 77009411K HZ 74609412K HZ 77009913K HZ 77009714K HZ 79009615 HZ 79009516 HZ 79009417 HZ 73020218 HZ 74600619 HZ 73021220 HZ 73022121K HZ 74200622K HZ 74201223 HZ 74201324K HZ 790090

(kit Revisione/Maintenance Kit)25 HZ 79009126 HZ 790092

2° Stadio XS2 / 2nd Stage XS2 XS2/1

N° Tav./Rev.

Ed./Issue

A/04

POS. CODICE / CODE

*

LIBRETTO EROGATORI CRESSI 2014_Layout 1 17/03/14 16.02 Pagina 186

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Realizzazione grafica e stampa 01/2013COLOMBO GRAFICHE - Genova

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E.mail: [email protected]

MC9-MC9 S.C.MC5AC2

ELLIPSE BALANCEDELLIPSE TITANIUMELLIPSE BLACKXS COMPACTXS2

e r o g a t o r iregulators • detendeuratemregler • regulador

Manuale d'usoDirection for use • Manuel d’instructionsBedienungsanleitung • Manual de istrucciones

Cop nuova EROGATORI2014_Cop nuova EROGATORI X-press 17/03/14 16.05 Pagina 1