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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA FEBBRAIO 08

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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Indice

Indice ............................................................................................................................................... 2

Premessa ........................................................................................................................................ 3

Approccio Metodologico.............................................................................................................. 5

Il Posizionamento competitivo della Provincia di Pisa ....................................................... 9

Quadro di Sviluppo Socio-Economico ................................................................... 9

La dotazione infrastrutturale ................................................................................. 16

Lo sviluppo economico provinciale a livello di settore................................... 23

L’offerta territoriale della provincia di Pisa nei settori strategici................ 39

La strategia di Marketing Territoriale della Provincia di Pisa......................................... 59

Vision e Obiettivi Strategici.................................................................................... 59

I Progetti Strategici .................................................................................................. 60

Azioni di accompagnamento.................................................................................. 75

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Premessa

Il Piano di Marketing Territoriale della Provincia di Pisa nasce dalla consapevolezza di dover definire una strategia di marketing del territorio che, tenendo conto delle specificità e peculiarità della Provincia e puntando allo sviluppo complessivo del suo sistema produttivo, si concentri però entro quegli ambiti settoriali che, seppure ad oggi rappresentano una parte di minor rilievo della struttura economica provinciale, si configurino - in una prospettiva di medio-lungo termine - come quelli a maggior potenziale di sviluppo.

Ciò è necessario soprattutto in una situazione di scarsità di risorse, e quindi di necessità di efficientamento della spesa, nella quale si devono concentrare gli sforzi, sfruttando appieno il patrimonio storico ed esperienziale della provincia, in quei settori in grado di innalzare la “value proposition” del territorio.

In tale ottica, la Provincia ha operato la scelta strategica di focalizzare l’attenzione del Piano di Marketing Territoriale su sei settori di attività economica: Turismo, Cultura, Information Communication Technologies, Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso, Chimica, Ricerca e Sviluppo.

Sulla base di tali prerogative, sono stati individuati i tre settori che presentano in questo momento il maggior potenziale di sviluppo, per porli al centro di una Strategia di Marketing Territoriale indirizzata allo sviluppo armonico dell’intera provincia, fondata sulla seguente “Vision”:

“Diventare uno dei 5 principali poli attrattivi in Italia per gli IDE, sfruttando le potenzialità di un sistema economico in grado di evolversi secondo le esigenze del mondo attuale, fondandosi:

n su un sistema di conoscenze vasto e potenzialmente illimitato

n sulla valorizzazione di un patrimonio naturale, artistico ed esperenziale inestimabile”.

Tale sfidante ambizione di sviluppo si declina in quattro obiettivi strategici:

n Creare le condizioni per una piena valorizzazione dell’offerta competitiva della provincia;

n Attrarre investitori che permettano di riposizionare la value proposition del territorio, nei suoi settori strategici, su segmenti di attivià ad elevato valore aggiunto;

n Catalizzare risorse per lo sviluppo di progetti di R&S, ad elevato potenziale di applicazione industriale, dedicati alle Scienze della vita;

n Sfruttare gli spazi insediativi valorizzando le competenze e la tradizione produttiva del territorio.

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Di conseguenza, la struttura della Strategia di Marketing territoriale funzionale al perseguimento degli obiettivi strategici enunciati si articola in sei Progetti Strategici, distinti in azioni di carattere trasversale - mirate allo sviluppo dell’intero apparato produttivo pisano – ed azioni focalizzate sui tre settori ad alto potenziale di sviluppo. Grafico 1 - I Progetti Strategici

Tuttavia, la piena funzionalità della Strategia di Marketing Territoriale, ma soprattutto la valorizzazione del sistema provincia, si ritiene debbano passare dall’affiancamento dei progetti strategici con delle azioni di accompagnamento da implementare a livello di settore. Ciò per contemperare l’esigenza di valorizzare a pieno l’offerta territoriale con quella di realizzare un’azione di promozione e comunicazione costante del territorio in ambito nazionale ed internazionale.

Di conseguenza, sono state definite una serie di azioni di accompagnamento, secondo un approccio di marketing mix articolato entro due macro-ambiti:

n interventi sulle componenti dell’offerta territoriale: volti ad adeguare, modificare o innovare le condizioni dell’offerta territoriale;

n interventi di promozione e comunicazione: volti a far conoscere al pubblico le opportunità offerte dal territorio, a svilupparne una immagine e rafforzarne il posizionamento competitivo.

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Approccio Metodologico

Quadro di sviluppo Socio-Economico

Grafico 2 - Framework

Il quadro di sviluppo socio-economico della provincia di Pisa è stato analizzato rispetto a cinque ambiti di riferimento:

n Benessere socio-economico;

n Crescita ed efficienza del sistema produttivo;

n Competitività e dinamicità del sistema produttivo;

n R&S ed innovazione;

n Altre variabili di contesto.

Ciascuno degli ambiti di riferimento è stato esaminato tramite l’analisi di variabili che consentano di inquadrare il posizionamento della Provincia rispetto ai principali benchmark nazionali: Regione Toscana, Regioni del Centro Italia, Nord-Ovest e Sistema Paese nel suo complesso. Il tutto su di una prospettiva temporale che, partendo dal 1999 si arresta all’ultimo anno rispetto a cui si dispone di dati consistenti1.

1 Nel reperimento delle informazioni utili ai fini della redazione dell’analisi si sono riscontrate criticità, dovute alla

mancanza di serie storiche di dati aggiornate e con dettaglio di carattere provinciale.

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Ciò ha consentito di evidenziare le potenzialità di sviluppo economico ed attrattive della provincia di Pisa, individuando gli ambiti entro cui la provincia presenta dei vantaggi competitivi rispetto ai principali benchmark di riferimento, e stabilendo su quali di essi la Provincia debba investire in quanto Fattori Critici di Successo (FCS).

La dotazione infrastrutturale

L’inquadramento del livello di dotazione infrastrutturale, finalizzato a presentare la competitività dell’offerta localizzativa della provincia di Pisa nei termini della dotazione infrastrutturale in essa presente, si è svolto rispetto ai seguenti ambiti di indagine:

n Dotazione generale di infrastrutture;

n Infrastrutture di trasporto;

n Infrastrutture economiche;

n Infrastrutture sociali.

Ciascuno degli ambiti di riferimento è stato esaminato tramite il confronto, su di un opportuno set di indicatori, dei valori rilevati per l’area Pisana con i principali benchmark nazionali di riferimento - Toscana, Centro-Italia, Nord-Ovest, e Sistema Paese nel suo complesso - sui dati stock relativi agli anni 1991 e 2004.

Lo sviluppo economico provinciale a livello di settore

L’analisi dello sviluppo economico provinciale a livello di settore è stata finalizzata alla individuazione dei settori strategici per la provincia di Pisa. In particolare, lo studio – che ha previsto delle opportune comparazioni con la realtà provinciale nel suo complesso e quella regionale - è stato organizzato rispetto ai seguenti ambiti di indagine2:

n la specializzazione nel settore del sistema imprenditoriale provinciale, intesa come incidenza delle imprese di settore sul totale delle imprese provinciali, e valutata a confronto con i valori relativi ai sistemi produttivi regionale ed italiano;

n la dinamicità del settore, valutata in funzione dei due seguenti parametri:

o la dinamica demografica delle imprese del settore, a confronto con i valori relativi alla provincia – intesa come crescita del totale delle imprese - ed alla regione – intesa come crescita delle imprese di settore -3;

o la performance competitiva di settore, a confronto con i valori relativi alla provincia – intesa come sistema produttivo aggregato – ed alla Regione – intesa a livello di

2 Non è stato possibile utilizzare, per mancanza dei dati sia a livello provinciale e regionale, le variabili Valore

Aggiunto e N. di occupati per i sei settori di analisi. 3 Tale approccio è stato funzionale a stabilire se la dinamica riscontrata a livello settoriale/provinciale sia in

qualche modo dipendente, e con quale intensità, da una particolare situazione contestuale (provincia piuttosto che settore in regione), o se la dinamica riscontrata ,invece, sia dettata da condizioni di sviluppo legate esclusivamente al settore stesso nell’ambito della provincia di Pisa.

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settore –. Ciò è stato valutato per ciascun settore in funzione della crescita nel valore relativo ad un apposita variabile di analisi: (i) esportazioni, nel caso di Farmaceutico, Cantieristica, Cultura, ed ICT; (ii) presenze turistiche, nel caso del Turismo; (iii) numero di brevetti europei pubblicati dall'EPO (European Patent Office) - valori pro capite per milione di abitanti -, nel caso della R&S.

n la tendenza nazionale relativa allo sviluppo del settore;

n la capacità di attrazione di Investimenti Diretti Esteri nel settore a livello Italiano, inteso come la crescita del numero di operazioni di investimento nel settore nel periodo 1997-2006.

L’offerta territoriale della provincia di Pisa nei settori strategici

L’analisi relativa al posizionamento della provincia di Pisa nei tre settori strategici è avvenuta operando un confronto tra la provincia stessa e le realtà Europee considerabili quali suoi benchmark, ed è stata condotta in maniera differente nei settori Farmaceutico/Biotech ed ICT rispetto a quanto realizzato per il comparto della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso.

In particolare, nei primi due settori, il posizionamento della provincia è stato giudicato rispetto alla capacità di attrarre Investimenti Diretti Esteri, indagando il posizionamento di Pisa in funzione delle due seguenti variabili:

n Quota relativa: incidenza sul totale delle operazioni di investimento registrate presso i territori considerati;

n Media di Crescita delle operazioni di investimento sul territorio nel periodo 1997-2006.

Ciò ha permesso di individuare il posizionamento della provincia di Pisa rispetto alle offerte territoriali concorrenti4, identificando tra queste i territori leader (elevato livello di crescita delle operazioni nel periodo 1997-2006 associato ad una rilevante quota relativa di incidenza sul totale delle operazioni effettuate), i territori follower (basso livello di crescita delle operazioni nel periodo 1997-2006 associato ad una scarsa quota relativa di incidenza sul totale delle operazioni effettuate), ed i territori con posizionamento intermedio.

Inoltre, sono stati indagati, per gli specifici gruppi, i sub-settori (elettronica, software, biotech, farmaceutico,etc.) e le funzioni aziendali (R&S, marketing, manufacturing, etc.) entro cui si sono concentrati maggiormente gli investimenti nel settore.

Differentemente, il posizionamento della provincia di Pisa nel comparto della diportistica di lusso, data la specificità del segmento e la mancanza di informazioni sulle operazioni di investimento, è stato individuato tramite una survey condotta sui principali imprenditori operanti nel settore in provincia, in maniera da comprendere quale fosse la loro percezione del

4 I territori concorrenti sono stati individuati sulla base di criteri di coerenza territoriale (in termini di superficie e

popolazione) e di offerta infrastrutturale (centri universitari, poli di eccellenza, etc).

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livello di competitività raggiunto dalla provincia stessa rispetto alle aree territoriali concorrenti.

Per ciascuno dei tre settori è stata data evidenza di:

n elementi che qualificano un territorio e lo rendono attrattivo dal punto di vista dell’investitore, venendo definiti come Fattori Critici di Successo per l’attrattività di investimenti nel settore;

n elementi attorno a cui fondare il successo dell’offerta territoriale della provincia di Pisa;

n elementi su cui intervenire per incrementare il livello di competitività dell’offerta territoriale della Provincia.

Strategia di Marketing Territoriale

La strategia di Marketing Territoriale è stata definita sulla base di una vision condivisa che è stata declinata in obiettivi strategici a partire dai quali sono state definite delle linee di intervento suddivise in: n Interventi trasversali;

n Interventi settoriali;

che saranno implementate attraverso i Progetti Strategici. Per ogni Progetto Strategico sono stati individuati: n Obiettivi;

n Finalità di intervento;

n Azioni;

n Tempistica.

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Il Posizionamento competitivo della Provincia di Pisa

Quadro di Sviluppo Socio-Economico La provincia mostra una condizione di sviluppo dinamica, ma sulla quale è necessario intervenire con sempre maggiore efficacia attraverso strategie mirate di valorizzazione del territorio.

Nel dettaglio, rispetto allo sviluppo del benessere socio economico, la provincia di Pisa appare in ritardo solo rispetto al Nord Ovest: il territorio presenta un mercato del lavoro adeguato alle esigenze della propria popolazione (tasso di disoccupazione pari solo al 3,9% nel 2006), garantendo dei livelli di ricchezza pro-capite crescenti (+2,5% tra il 1999 ed il 2005), ma tuttavia su dei livelli ancora distanti da quelli osservati per l’area Nord Occidentale del Paese.

Relativamente alla competitività e dinamicità del sistema produttivo, è di rilievo la capacità mostrata dalla provincia di attrarre 2 operazioni di investimento dall’estero nell’anno 2006. Ciò, associato alla presenza di un tessuto imprenditoriale attivo (tasso di evoluzione delle imprese elevato e mediamente pari a +1,9% nel periodo 1999-2006), colloca Pisa indietro solo nei confronti nel Nord Ovest, e sembra configurarsi come ulteriore spia di un quadro di sviluppo dinamico del sistema economico territoriale.

In tale ambito la nota parzialmente negativa è rappresentata invece dal grado di apertura al commercio internazionale: la provincia infatti, seppure in un quadro complessivamente positivo, ha mostrato un ritardo - rispetto sia al Nord Ovest che alla Regione Toscana - nelle performance relative al tasso di propensione all’esportazione ed al tasso di apertura del mercato.

In ottica positiva non deve essere sottovalutato il significativo posizionamento della provincia rispetto ad una serie di altri elementi (sviluppo di sicurezza e criminalità; funzionamento del sistema creditizio e finanziario; prospettive di vita e sviluppo delle imprese) che permettono di qualificare le caratteristiche di un territorio rispetto alla sua capacità di garantire alle imprese che vi operano, o che debbano decidere se localizzarvisi, oltre che alla popolazione che vi risiede o lavora, tutte le condizioni che contraddistinguono un ambiente ottimale:

n Pisa evidenzia una condizione di vantaggio competitivo nei termini delle condizioni di sicurezza garantite sul territorio, oltre che di una situazione di scarsa diffusione della criminalità;

n il funzionamento del sistema finanziario e creditizio della provincia è caratterizato da un più che positivo andamento del dato relativo delle sofferenze bancarie. Tuttavia, non è pienamente simmetrica la condizione relativa all’andamento dei protesti, rispetto alla

Benessere Socio Economico

Competitività e dinamicità del sistema produttivo

Altre variabili di contesto

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quale l’area Pisana si colloca al terzo posto nel ranking relativo agli aggregati territoriali considerati;

n infine, relativamente ai fallimenti di impresa, la provincia è in una posizione che le imputa uno svantaggio competitivo solo nei confronti della regione toscana.

Luci ed ombre contraddistinguono il sistema Pisa nei termini di potenziale di crescita ed efficienza produttiva: la variazione del valore aggiunto 5 nel periodo di riferimento è stata crescente (+20,2% tra il 1999 ed il 2005), ma in una misura inferiore rispetto ai target di riferimento, mentre le dinamiche occupazionali di settore e relative alla efficienza produttiva descrivono una situazione interlocutoria: da qui la necessità di pensare a delle azioni di marketing indirizzate verso lo sviluppo di settori ad elevato valore aggiunto, che consentirebbero anche un incremento dei livelli di esportazione.

Proprio in tale quadro si innesta l’opportunità rappresentata dal grande potenziale innovativo riconosciuto al territorio Pisano e riscontrabile nella elevata capacità brevettale dimostrata (il numero dei brevetti EPO registrati a Pisa ogni 100.000 abitanti era pari a 11,8 nel 2005, un valore più che raddoppiato rispetto al 1999), oltre che nella presenza di strutture deputate allo svolgimento di attività di R&S di primissimo piano nello scenario italiano ed internazionale.

È proprio questa peculiarità che deve fungere da propulsore del rilancio delle imprese e dell’economia del territorio, oltre che da catalizzatore di iniziative imprenditoriali nuove e di prospettiva che garantiscano uno sforzo di orientamento dell’economia provinciale verso produzioni ad elevato potenziale.

5 È da specificare che si fa riferimento alla misura del valore aggiunto a prezzi correnti.

Crescita ed efficienza del sistema produttivo

R&S

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Grafico 1 – Posizionamento socio economico della provincia di Pisa

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Istat, Istituto Tagliacarne, MISE, Movimprese, European Investiment Monitor e Banca d’Italia – Anni: 1999-2006

Be ne sse re socio-economi co

C re scita ed e ffici enz a de l sis tem aprodu tti vo

C om pe titività e di nam icità de ls istem a produttivoR&S

Al tre variabi l i di conte sto

Pisa

Centro

Toscana

Italia

Nord Ovest

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R&S ed innovazione in provincia di Pisa: numeri e peculiarità della provincia più tecnologica al mondo

Un sistema Universitario e di Ricerca ai vertici internazionali

La provincia di Pisa è dotata di numerose strutture di ricerca di grande rilievo, in prevalenza pubbliche. In particolare, tra queste si distinguono primariamente tre strutture universitarie:

§§ Università di Pisa, fondata nel 1343;

§§ Scuola Normale Superiore, fondata nel 1810;

§§ Scuola Superiore Sant’Anna, fondata nel 1987.

L’insieme di tali strutture costituisce un polo universitario di fama internazionale, con un corpo docente di circa 2.000 professori e con una capacità attrattiva di popolazione studentesca pari a circa 60.000 unità, numero di grande rilievo per una provincia che nel complesso conta circa 385.000 abitanti. Peraltro, la popolazione studentesca vede una presenza significativa di laureati in discipline tecniche e scientifiche, in particolare Ingegneria, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali6, Medicina e Chirurgia, che nel 2005 hanno rappresentato rispettivamente il 22%, 12% e 10% dei laureati totali.

Uno degli elementi più significativi del Polo Universitario pisano è rappresentato da importanti esperienze di ricerca internazionale applicate ai settori della Chimica industriale, Chimica farmaceutica, Medicina, Fisiologia e Biochimica, Agronomia, Matematica, Fisica, Informatica, Aerospaziale.

La provincia di Pisa annovera inoltre al proprio interno importanti centri di ricerca, quali il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) con 14 Istituti e 5 Centri Studi; l’Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare (INFN); l’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM) e il Centro di Ricerca Termica dell’E.N.E.L. (E.N.E.L. - CRT).

Il sistema della ricerca appare integrato con il mondo esterno, come testimoniano alcune esperienze di rilievo di interconnessione tra ricerca e sistema produttivo territoriale. E’ importante evidenziare le attività del Centro interdipartimentale di Ricerca “Enrico Piaggio”, del Centro interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “E.Avanzi”, Centro interdipartimentale per gli Studi di Sistemi Complessi “C.I.S.S.C.”, Centro di eccellenza “AmbiSEN” per lo studio degli effetti di Agenti Nocivi sui sistemi endocrino e nervoso, Centro “CRIBE” per la ricerca sulla biomasse a destinazione energetica) Laboratorio “CRIM” (Center for Applied Research in Micro and Nano Engineering) per lo studio di metodi di progettazione e tecnologie di fabbricazione di microcomponenti, microsistemi e micromacchine, Laboratorio “In SAT” per l’innovazione nei sistemi aziendali e territoriali, Laboratorio “M&I” (Management e Innovazione).

6 Il Centre for Higher Education development (CHE) con sede a Gütersloh, in Germania, ha elaborato il Ranking

of excellent european graduate programmes in the Natural sciences and Mathematics 2007 (Classifica dei programmi europei di eccellenza per laureati in Scienze naturali e Matematica 2007), inserendo il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa tra i primi 24 in Europa.

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Inoltre, è recentissima la notizia della costituzione del Quantum Information Competence Center, primo centro italiano di informatica quantistica, coordinato dalla Scuola Normale di Pisa, che ha vinto l’IBM Faculty Award per l’iniziativa, che coinvolgerà aziende, centri di ricerca ed istituti universitari, al fine di esplorare le potenzialità e l’impatto dei computer quantistici sullo sviluppo del software e dell’hardware del futuro. Il progetto si inserisce in una collaborazione già esistente tra IBM e l’Institut de Ciencies Fotoniques (Icfo) in Spagna, punto di riferimento mondiale nel campo dell’ottica quantistica e mira ad allargare tale collaborazione includendo la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Un’ulteriore peculiarità della provincia di Pisa è rappresentata dall’esperienza degli spin off. Di seguito sono elencate le esperienze più significative di incubatore d’impresa realizzate nel territorio provinciale pisano:

§§ Polo Tecnologico di Navacchio;

§§ Polo Sant’Anna Valdera - Pont-Tech.

Una fama internazionale confermata da numeri eloquenti

Il potenziale della provincia di Pisa in termini di innovazione ed R&S emerge chiaramente dalla lettura di alcuni indicatori fondamentali, economici e di ricerca, che descrivono il peso della provincia sul totale italiano.

0,68% sulla popolazione

VS

4,4% sugli addetti R&S

6% sui brevetti

made in Italy5%

sui brevetti di ricerca statunitensi

8,1% sugli spin-off

da Università e Ricerca6,7%

sui progetti finanziati dall’Unione

Peraltro, il confronto di Pisa con Italia ed UE (vedi grafico seguente) rispetto ad alcune variabili chiave per stilare un giudizio sulla capacità innovativa e sulla propensione ad investire in R&S di un territorio lascia emergere l’istantanea di una Provincia che, geograficamente limitata, si caratterizza per una difficilmente replicabile concentrazione di:

§§ risorse - umane e materiali – dedicate allo sviluppo innovativo e tecnologico,

§§ operatori e specializzazioni produttive hi-tech.

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La provincia di Pisa a confronto con Italia ed UE

Spe sa in R&S (% su PIL)

Variazione del l'occupazione hi -tech dal 1995

Laure ati ogni 1000 abitanti

Docenti, assistenti e ricercatori ogni 1000abitanti

Laure ati in discipl ine tecnologiche %

Q uota e xport del comparto hi-tech

Italia

Pisa

UE

La provincia di Pisa è leader mondiale per la quota di Prodotto Interno Lordo dedicata ad attività di R&S: tale valore - 3,5% del PIL nel 2005 - era pari al triplo della spesa media italiana (1,19%), oltre che a quelle medie Europea (1,9%) e Statunitense (2,6%).

Dalla R&S al mercato: dalla Normale di Pisa ad imprese di successo sui mercati internazionali – ISE ed Alta Spazio – passando dal Polo Tecnologico di Navacchio

Scuola Normale di Pisa

La Normale di Pisa, che si distingue per un coefficiente di attrattività pari al triplo della media italiana - il 5,6% degli studenti iscritti nel 2005 erano provenienti da Paesi diversi dall’Italia - stanzia il 27% del totale delle spese relative al funzionamento della struttura universitaria per la Ricerca ed attività funzionali alla creazione ed alla coltivazione di rapporti di collaborazione con i migliori centri di ricerca al mondo.

Polo Tecnologico di Navacchio

Nato nel 2000, su iniziativa del Comune di Cascina e della Provincia di Pisa, a seguito di un accordo di programma sottoscritto con la Regione Toscana ha l’obiettivo di favorire un nuovo sviluppo dell’innovazione nel sistema della piccola e media impresa, attraverso il sostegno dei rapporti tra imprese e mondo della ricerca scientifica.

In sei anni si sono insediati nel Polo oltre 60 tra imprese e laboratori di ricerca, impegnati in settori ad alta tecnologia, quali: (i) ICT, (ii) Microelettronica, (iii) Biomedicale, (iv) Robotica, (v) Energia e ambiente.

Sono state impiegate presso le imprese ed i laboratori del Polo circa 430 persone, di età media intorno ai 35 anni, con profili professionali caratterizzati da una elevata specializzazione tecnico-scientifica (circa il 76% di laureati).

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Nel solo 2006, le imprese insediate hanno ottenuto un incremento medio, sia in termini di crescita di fatturato che di livelli di occupazione, vicino al 30%. Sempre nell’ultimo anno si sono sviluppate 150 collaborazioni tra le imprese del Polo e diversi centri di eccellenza, che hanno portato allo sviluppo di numerosi progetti, prodotti e servizi.

Elemento distintivo dell’attività del Polo Tecnologico di Navacchio è rappresentato dalla istituzione nel 2003, insieme all’Università di Pisa ed alla Provincia di Pisa, de “l’Incubatore d’Impresa”, di cui il Polo gestisce l’operatività e che dall’inizio della propria attività ha visto l’insediamento di 18 imprese.

Infine, il Polo Tecnologico di Navacchio si distingue per essere la sede operativa dell’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani – APSTI -, presieduta dal Presidente del Polo. Tale Associazione sta lavorando per la costruzione di una rete nazionale dei parchi in grado di contribuire alla nascita della “Filiera” nazionale dell’Innovazione, attraverso commissioni di lavoro ad hoc. Inoltre, Il Polo di Navacchio è coordinatore della Commissione Nazionale per gli Incubatori dei Parchi.

Ingegneria dei sistemi elettronici – ISE -

Nata nel 1993 per iniziativa di cinque soci usciti dal Sistema di Formazione Universitaria di Pisa, la società, che investe il 10% del fatturato in Ricerca, opera attivamente nei settori Telecomunicazioni ed Automazione, concentrandosi soprattutto sul mercato della “difesa”, oltre che sui comparti ferroviario ed industriale. Tra i clienti principali vi sono numerosi governi, ma anche colossi industriali come la Alstom ed Ansaldo e Breda. Recentemente l’azienda ha brevettato due prodotti rivoluzionari: Isenose e Petscan.

Alta Spazio

L’azienda, nata nel 1999 da uno spin-off del Consorzio Pisa Ricerche, lavora allo sviluppo di propulsori elettrici per satelliti, servendo clienti quali la Nasa, la ASI e l’Esa e riuscendo a competere, nella sua nicchia di mercato, con i colossi mondiali del settore. Alta è titolare di commesse legate alle prossime missioni su Mercurio (spedizione ESA nel 2012), ed è divenuta leader mondiale nel segmento dei piccoli satelliti. Tuttavia, le competenze interne all’azienda si prestano a utilizzi di carattere differente, come dimostra il coinvolgimento nella progettazione di uno degli scafi italiani che ha partecipato alla recente Luis Vuitton Cup.

NewCorTec SpA

L’azienda, start-up partecipata da Tecnobiomedica SpA e Umbra Cuscinetti SpA di Foligno, ha brevettato e realizzato la produzione pilota del primo cuore artificiale italiano. Il dispositivo, chiamato BestBeat, rappresenta il punto di arrivo della sperimentazione iniziata quasi trent’anni fa al CNR insieme con FIAT e Società di Ricerca Tecnobiomedica SpA, poi sviluppata con le risorse del MIUR e culminata nella realizzazione dei dispositivi presso i laboratori del CNR di Pisa.

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La dotazione infrastrutturale La dotazione infrastrutturale qualifica positivamente il potenziale di sviluppo competitivo del territorio della provincia di Pisa, e costituisce un fattore cruciale in grado di influenzare l’insediamento e lo sviluppo delle imprese che decidono di investire ed operare al suo interno: Pisa ha fatto registrare una performance estremamente rilevante rispetto ai principali benchmark nazionali, presentando un posizionamento migliore rispetto a ciascuno di essi riguardo a tutti gli ambiti considerati, con l’eccezione delle infrastrutture economiche.

La provincia ha mostrato un Indice generale delle infrastrutture (125,1) che le è valso il primo posto nel ranking tra gli aggregati territoriali considerati dall’analisi, seguita immediatamente dalle Regioni del Centro (118,2) e del Nord Ovest del Paese (116,2), a fronte invece di un distacco maggiore rilevato rispetto alla Toscana (111,4) e, soprattutto, rispetto al Sistema Paese7.

Pisa deve tale preminenza rispetto ai benchmark di riferimento soprattutto alle Infrastrutture di trasporto ed alle Infrastrutture sociali, con le seguenti specificità da segnalare rispetto a ciascuno dei due ambiti di approfondimento.

L’offerta localizzativa della provincia di Pisa è apparsa di alto livello dal punto di vista della logistica e dei trasporti, elemento fondamentale nella formulazione di un giudizio positivo rispetto al livello di competitività di un territorio: Pisa si colloca virtuosamente nell’ambito di una tendenza che vede le Regioni del Centro Italia prevalere rispetto al Nord-Ovest ed al Sistema Paese, mostrando peraltro una performance migliore sia rispetto alla Regione Toscana (120,3 vs 114,6) che al Centro Italia (114,8).

Ai fini della definizione del valore complessivo relativo alle Infrastrutture di trasporto emerge la significativa incidenza assunta dai valori delle dotazioni di infrastrutture portuali e aeroportuali, associata con una situazione di minima difficoltà rilevata rispetto alle infrastrutture stradali e, in misura più marginale, rispetto alle infrastrutture ferroviarie.

7 Gli indici di dotazione infrastrutturale utilizzati nell’analisi sono costruiti prendendo come unità di riferimento il

Sistema Paese per il calcolo dell’indice relativo ad ogni aggregato territoriale considerato. Conseguentemente, ogni indice relativo alla dotazione infrastrutturale dell’Italia assume il valore unitario 100, che rimane tale indipendentemente dall’anno di osservazione.

La dotazione generale di infrastrutture

Infrastrutture di trasporto

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Grafico 3 - Indici di dotazione infrastrutturale - 2004 - Italia=100

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Istituto Tagliacarne

Indice generale delleinfrastrutture

Indice di infrastrutture ditrasporto

Indice di infrastrutture sociali

Indice di infrastruttureeconomiche

Pisa

Centro

Toscana

Italia

Nord-Ovest

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L’Aeroporto Galileo Galilei, elemento distintivo delle Infrastrutture di trasporto nella provincia di Pisa L’aeroporto Galileo Galilei è situato a circa 1 km a sud di Pisa, in un’area circoscritta a nord dalla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, a sud dall’aeroporto militare, a ovest dalla stazione ferroviaria aeroportuale e dalla viabilità comunale. Inoltre lo scalo pisano è inserito in una maglia stradale che ne rende facile l’accessibilità da ogni direzione, e che sarà ulteriormente migliorata con gli interventi previsti sulla A11 in direzione Livorno-Civitavecchia, sulla A12 (3° corsia e collegamento con Viareggio) e sulla strada Firenze-Pisa-Livorno.

L’aeroporto è dotato di una propria stazione ferroviaria, Pisa Aeroporto, collegata con la stazione di Pisa Centrale da un servizio ferroviario dedicato attivato nel dicembre 2004, che garantisce collegamenti verso est in direzione Firenze, verso sud in direzione Livorno-Grosseto e verso nord in direzione Carrara – La Spezia – Genova. Inoltre, l’aeroporto è collegato al centro di Pisa con un servizio di trasporto urbano frequente, il cui tempo di percorrenza è di 6 minuti con la stazione di Pisa Centrale e di 14 con il centro. Bus di società private collegano l’Aeroporto Galilei con il centro di Firenze e con il terminal crociere del porto di Livorno (in periodo estivo). Non in sintonia con le elevate funzionalità dell’aeroporto Galileo Galilei, le strutture ricettive non sembrano pienamente adatte ad una clientela legata al business, per la indisponibilità di un servizio taxi affidabile.

La figura che segue presenta alcune delle maggiori compagnie aeree nazionali e internazionali8 che operano sull’aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

Ryanair

Lufthansa

Iberia

Skyeurope

Easy Jet

Delta Airlines

BritishAirways

Alitalia

Air One

Air France

PisaGALILEO GALILEI

8 Le linee aeree con partenza dall’Aereoporto di Pisa sono: Air Dolomiti (Monaco) - Air France (Parigi) - Air One

(Catania, Palermo, Roma, Napoli) - Alitalia (Milano-Malpensa, Roma-Fiumicino) - Belle Air (Tirana) - British Airways (Londra-Gatwick) - Delta Airlines (New York City) - EasyJet (Berlino-Schoenefeld, Bristol, Parigi-Orly, Londra Gatwick) - ElbaFly (Isola d'Elba) - Hapag Lloyd Express (Colonia-Bonn, Hannover, Stoccarda) - Helvetic Airways (Zurigo) - Iberia (Barcellona, Madrid) - Jet2 (Belfast, Edinburgo, Leeds/Bradford, Manchester, Newcastle) - Lufthansa (Colonia) - Norwegian (Oslo) - Ryanair (Alghero, Alicante, Amburgo, Billund, Bournemouth, Brema, Bruxelles-Charleroi, Cagliari, Doncaster-Sheffield, Dublino, East Midlands, Eindhoven, Francoforte-Hahn, Girona/Barcellona, Glasgow-Prestwick, Amburgo-Lubeck, Karlsruhe-Baden, Liverpool, Londra-Stansted, Malta, Palma, Oslo-Torp, Siviglia, Trapani, Valencia) - Thomsonfly (Coventry, Doncaster-Sheffield) - Transavia (Amsterdam) - Scandinavian Airlines (Stoccolma) - Skyeurope (Vienna,Bratislava) - Wind Jet (Catania).

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19

Come destinazioni privilegiate emerge la rilevanza dei voli da/verso gli Hubs europei (Fiumicino, Malpensa, Parigi, Monaco, Londra) gestiti dalle relative compagnie di bandiera. Va segnala la nuova tratta Pisa -New York che ha visto nel primo mese il trasporto di più di 6.000 passeggeri. Da segnalare, infine, i buoni risultati dell’aviazione generale, ed il potenziamento dell’attività “courier” con l’insediamento di una base FedEx, che si aggiunge alla DHL già presente da tempo.

Nei primi sei mesi del 2007 l' aeroporto di Pisa ha visto un numero di passeggeri pari a 1.624.963 persone, in crescita del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2006, e i ricavi gestionali si sono attestati a 22,45 milioni di euro rispetto ai 20,26 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno, con una crescita del 10,8%.

In conclusione, a testimonianza della sempre maggiore rilevanza acquisita dall’Aeroporto Pisano, la SAT - Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A. -, è stata quotata, il 28 luglio 2007, sul mercato azionario Borsa Italiana S.p.A.

Volumi di traffico nell'aeroporto di Pisa

25.000

27.000

29.000

31.000

33.000

35.000

37.000

39.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Aeromobili

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Passeggeri (migliaia)

10.000

10.500

11.000

11.500

12.000

12.500

13.000

13.500

14.000

14.500

15.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Merci (tonnellate)

Fonte: Elaborazioni Ernst & Young e università di Pisa su dati Assaeroporti

Le infrastrutture sociali rappresentano la variabile di rilevo dell’offerta infrastrutturale dell’area Pisana, essendo l’elemento che la qualifica in maniera sostanziale rispetto a tutti gli altri benchmark di riferimento: con un valore pari a 157,5, la provincia fa segnare nel 2004 un indice di infrastrutture sociali superiore di 20 punti rispetto all’aggregato territoriale del Centro Italia (136,5), e in particolare, la suddetta performance dovuta alle strutture dedicate alla istruzione e strutture sanitarie, piuttosto che con riferimento a quella relativa alle strutture culturali e ricreative.

Infrastrutture sociali

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20

Infatti, per quanto concerne le strutture dedicate alla istruzione, la provincia di Pisa detiene un notevole vantaggio competitivo rispetto ai suoi benchmark. Tale aspetto assume una notevole significatività dal momento che il sistema dell’istruzione assume una sostanziale rilevanza nel determinare le potenzialità attrattive e di sviluppo di un territorio, costituendo un indice essenziale della sua capacità di produrre R&S, innovazione e fenomeni di brain circulation e collaborazione fattiva tra il mondo produttivo e quello della Ricerca.

In merito poi alle strutture sanitarie, la situazione osservata è analoga a quella riguardante le strutture dedicate all’istruzione, visto che l’area Pisana mostra la posizione migliore tra gli aggregati considerati, un altro aspetto questo che qualifica la provincia in maniera determinante facendole assumere un vantaggio competitivo notevole da tale punto di vista.

Il punto di debolezza della provincia è rappresentato invece dalla dotazione relativa alle infrastrutture economiche mostrando una certa difficoltà del territorio provinciale nel garantire una offerta localizzativa adeguata in termini di innovatività e soddisfazione delle esigenze del sistema produttivo: in un contesto competitivo quale quello dell’economia globale, l’arretratezza rispetto alla dotazione delle reti bancarie, telematiche ed energetiche rappresenta infatti un elemento di scarsa competitività, che rischia di minare la capacità di un territorio di attrarre al proprio interno le risorse di una imprenditorialità sempre più attenta alle nuove tecnologie ed all’efficientamento dei costi energetici. Peraltro, il posizionamento del Nord Ovest del Paese – notoriamente l’area nazionale che con maggiore capacità e continuità attrae a sé investimenti internazionali, e che rivela le migliori performance in termini di sviluppo economico – rispetto a tale indicatore denota una certa strategicità di tale aspetto rispetto alla complessiva capacità competitiva ed attrattiva di un territorio, attribuendo al sostanziale ritardo della provincia di Pisa una significatività ancora maggiore.

Riguardo alle infrastrutture economiche, unico ambito rispetto al quale la provincia rileva uno svantaggio competitivo rispetto ai benchmark di riferimento, emerge positivamente una tendenza al miglioramento riconoscibile a livello della dotazione relativa e da un andamento positivo relativo ad impianti e reti energetico ambientali.

Infrastrutture economiche

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21

La percezione del territorio

La percezione del territorio relativamente alla dotazione infrastutturale della provincia di Pisa è stata analizzata in funzione dei quattro ambiti illustrati nel grafico presentato di seguito, che riporta le principali evidenze emerse dall’indagine condotta dalla provincia di Pisa tramite la somministrazione di questionari ai Comuni del territorio9.

La maggior parte dei riscontri positivi si ha con riferimento alle infrastrutture di trasporto pubblico, giudicate adeguate alle esigenze nel 59% dei casi e addirittura ottime per il 34% dei Comuni.

Meno brillante, ma comunque positivo, il giudizio sulle infrastrutture adibite ad attività culturali e di promozione e sulle infrastrutture di viabilità, giudicate sostanzialmente “sufficienti” dagli intervistati – 19 preferenze sul totale di 29 in entrambi i casi –.

La situazione più problematica è stata rilevata per il settore delle telecomunicazioni, la cui dotazione infrastrutturale è giudicata inadeguata da circa la metà dei Comuni – 14 giudizi negativi – contro 10 giudizi di sufficienza e 5 ottimi.

Emerge quindi la necessità di miglioramento per le categorie di infrastrutture che generano economie esterne per le imprese, in particolare le infrastrutture di trasporto viario e di telecomunicazione, che presentano un potenziale maggiore di ricaduta positiva sulle funzioni aziendali e che quindi sono in grado di generare benefici netti per l’impresa. Anche il potenziamento delle infrastrutture culturali e promozionali assume un ruolo centrale nell’ambito di politiche di valorizzazione del territorio e marketing d’area.

9 Tale approfondimento è stato basato sul patrimonio informativo raccolto nell’ambito di un’indagine condotta

dalla provincia di Pisa sul livello di adeguatezza delle infrastrutture di supporto alle attività produttive esistenti sul territorio. L’indagine ha coinvolto tutti i 39 Comuni della Provincia di Pisa, cui è stato somministrato un questionario che, tra i propri obiettivi, aveva anche quello di investigare quale fosse la percezione dei singoli Comuni della Provincia rispetto al grado di adeguatezza delle infrastrutture a supporto delle imprese attualmente operanti sul territorio pisano. La retemption del questionario è stata pari al 74% – sul totale dei 39 intervistati – e ha consentito di individuare il giudizio del territorio sul sistema infrastrutturale della provincia.

3

5

10

4

19

10

17

19

7

14

2

6

Viabilità

Collegamentitelematici

Trasporto pubblico

Infrastrutture socio-culturali

Ottimo Sufficiente Inadeguato

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

22

Peraltro, la percezione del territorio appare in linea con quanto evidenziato nella analisi della dotazione infrastrutturale condotta, laddove era emerso come si riscontrassero delle problematicità a livello di infrastrutture viarie e di infrastrutture economiche, con specifico riferimento nel secondo caso a strutture e reti per la telefonia e la telematica ed a reti bancarie e servizi vari. Differentemente, non era emersa una problematica particolare in merito alle infrastrutture adibite ad attività culturali e di promozione.

A tal proposito, nei suddetti ambiti, è opportuno intervenire al fine di adeguare la dotazione presente alle esigenze manifestate dalle Amministrazioni Comunali, e rendere il territorio Pisano più competitivo.

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23

Lo sviluppo economico provinciale a livello di settore Il sistema Produttivo della provincia di Pisa Il sistema produttivo della provincia di Pisa alla fine del primo trimestre del 2007 risulta composto da un numero di imprese attive pari complessivamente a 36.034 unità e si è caratterizzato per una elevata dinamicità negli ultimi 10 anni (incremento del 15%).

Grafico 4: Trend numerosità imprese nella provincia di Pisa dal 2002 al primo trimestre 2007

32.000

33.000

34.000

35.000

36.000

37.000

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Num

ero

impr

ese

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007

Concentrando l’attenzione in particolare sul peso assunto sulla complessiva numerosità di imprese presenti in provincia di Pisa dai settori oggetto della presente analisi (vedi Tabella 1), si evidenziano i seguenti principali punti di attenzione:

n la maggiore specializzazione/concentrazione del sistema imprenditoriale provinciale, sia rispetto a quello regionale che a quello nazionale, nei settori Chimico, Ricerca e Sviluppo ed ICT;

n la maggiore specializzazione/concentrazione del sistema imprenditoriale provinciale, esclusivamente rispetto a quello nazionale, per la Cantieristica navale e la Cultura;

n la minore specializzazione/concentrazione del sistema imprenditoriale provinciale, sia rispetto a quello regionale che a quello nazionale, nel settore del Turismo.

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Tabella 1: Incidenza percentuale della numerosità di imprese per settore a livello di cluster provinciale, regionale e nazionale (dati al I trimestre 2007)

Classificazione attività economica Provincia di Pisa Regione Toscana Italia

Chimica 0,18% 0,13% 0,14% R&S 0,11% 0,06% 0,05% Cantieristica 0,11% 0,18% nd Cultura 1,30% 1,33% 1,11% ICT 2,22% 1,64% 1,92% Turismo 4,92% 5,52% 5,04% TOTALE 36.034 356.027 5.131.494

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007

Peraltro, a conferma di quanto appena osservato, emerge come, alla fine del I trimestre del 2007, gli unici tre settori entro cui l’incidenza delle imprese pisane sul valore regionale per settore risulta essere superiore al dato complessivo provinciale su quello regionale (10,1%) sono quello Chimico (13,9%), quello dell’ICT (13,7%), e soprattutto quelli della Cantieristica (18,0%) e della R&S (18,4%)10.

Tabella 2: Numerosità di imprese per settore a livello provinciale, regionale e nazionale (dati al primo trimestre 2007)

Settore Numero imprese della Provincia di Pisa

Numero imprese della Regione Toscana

Quota provinciale sulla Regione

Chimica 64 462 13,9% R&S 38 206 18,4% Cantieristica 41 229 18,0% Cultura 470 4.718 10,0% ICT 799 5.825 13,7% Turismo 1.773 19.639 9,0% TOTALE 36.034 356.027 10,1%

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007

Partendo da queste prime considerazioni di carattere generale, che hanno permesso di inquadrare la realtà provinciale a livello aggregato, si scende ora nel dettaglio dei sei settori oggetto della analisi. 10 Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007.

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Chimica

Il settore della Chimica11 è, tra i settori considerati, uno dei maggiori ambiti di specializzazione del territorio pisano, con una quota pari al 13,9% sul totale delle aziende chimiche presenti in Toscana.

Nel primo trimestre del 2007 sono 64 le imprese attive nel settore, dato che si colloca alla fine di un periodo (2002-2007) che ha visto decrescere la numerosità delle imprese chimiche Pisane da 74 a 64 unità (-13,5%).

A fronte di quanto appena osservato in merito alla dinamica di crescita delle imprese, l’andamento delle esportazioni del settore Chimico nell’area pisana ha delineato invece una dinamica sempre crescente negli anni tra il 2001 ed il 2006 (complessivamente +68,8%), che ha significato un aumento dell’incidenza del settore sulla performance provinciale (passata dal 2,88% del 2001 al 3,77% del 2006).

Grafico 5: Trend della numerosità di imprese chimiche (e delle esportazioni di settore) nella regione toscana e nella provincia di Pisa tra il 2002 e il I trimestre 2007 (ed il 2006)

Regione Toscana

440

460

480

500

520

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Provincia di Pisa

60

65

70

75

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Regione Toscana

1.340

1.440

1.540

1.640

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Provincia di Pisa

59

69

79

89

99

109

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €Numerosità imprese

Esportazioni

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Coeweb e Movimprese 2007

In tale quadro di sviluppo relativo al settore Chimico, è importante focalizzare l’attenzione sul comparto Farmaceutico: nel 2006 le 9 imprese farmaceutiche concentrate a Pisa12 contribuivano per l’11,55% sul totale delle esportazioni del settore chimico, a fronte dello 0,69% raccolto dal comparto nel 2001. Tale evidenza mostra il notevole potenziale di

11 Le imprese considerate come appartenenti al settore chimico sono quelle classificate con codice ATECO DG 24. 12 27 imprese farmaceutiche sono complessivamente presenti in Toscana.

Specializzazione

Dinamicità

Il comparto Farmaceutico: specializzazione e dinamicità

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

26

sviluppo del settore Farmaceutico in provincia, ed una tendenza dello stesso ad assumere un ruolo strategico nell’ambito del sistema produttivo Pisano: dal 2001 al 2006 il trend di crescita delle esportazioni è stato esponenziale per il comparto farmaceutico, con un passaggio dai 411.151 Euro del 2001 agli 11.702.321 Euro del 2006.

Grafico 6: Trend delle esportazioni - espressi in milioni di euro - del settore farmaceutico 2001-2006

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

12,0

14,0

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Coeweb 2007

Ciò si colloca peraltro nel quadro di un settore contraddistinto da una congiuntura positiva rivelabile su scala nazionale, palesata dall’aumento della produzione pari all’8%, e dalla sostanziale espansione delle spese in R&S (+6,5%).

Inoltre, dall’indice13 calcolato per lo studio relativo alla capacità del settore di attrarre Investimenti Diretti Esteri, è emerso come il settore Farmaceutico, con un valore pari a 6,48, sia risultato come il settore con la migliore performance attrattiva tra quelli analizzati.

Alla luce delle evidenze emerse, la provincia sembra mostrare le potenzialità per imporsi come polo farmaceutico su scala nazionale, anche grazie alla presenza di alcune realtà di primissimo piano.

13 L’indice è stato calcolato come il numero di investimenti - dato dalla sommatoria degli investimenti nel settore

in Italia negli anni tra il 1997 ed il 2006 - ogni 100 imprese operanti nel settore in Italia al I trimestre del 2007.

Congiuntura e IDE

Le principali realtà imprenditoriali

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

27

Tabella 3: Fatturato – espresso in milioni di euro - e addetti delle principali imprese farmaceutiche pisane – dati 2006

Società del settore farmaceutico Fatturato (in milioni di euro) Addetti

Laboratori Guidotti 219 651 Abiogen Pharma 76 363 Istituto Gentili Spa 68 189 Grifols Italia Spa 46 n.d Farmigea 24 159 Laboratori Baldinacci 12 129

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Amadeus 2007

Ricerca e Sviluppo Il settore della R&S14 rappresenta il principale ambito di specializzazione per la provincia di Pisa (18,4% sul totale delle imprese di R&S presenti in Toscana), pur se presenta una quota a livello provinciale pari solo allo 0,11% del totale delle imprese provinciali.

Nel primo trimestre del 2007 il numero d’imprese attive nel settore risulta pari a 38 unità, segnando un aumento della numerosità delle imprese pisane di R&S del 31% rispetto al 2002. Tale trend crescente è nettamente al di sopra rispetto alla crescita media rilevata per la numerosità delle imprese in provincia (6,7%) e, anche se con intensità inferiore, all’andamento della numerosità delle imprese R&S rilevato in regione toscana (+24%).

Grafico 7: Trend della numerosità di imprese di Ricerca e Sviluppo nella Regione Toscana e nella provincia di Pisa tra il 2002 e il I trimestre 2007

Regione Toscana

160

180

200

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Provincia di Pisa

25

30

35

40

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Regione Toscana

160

180

200

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Provincia di Pisa

25

30

35

40

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007

La performance della provincia nel settore R&S, valutata tramite la proxy numero di brevetti per milione di abitanti, appare di estremo rilievo: il numero di brevetti registrati a Pisa nel 2004 e nel 2005 è notevolmente più elevato di quelli prodotti dall’Italia e dalla Toscana.

14 Il codice Ateco utilizzato per tale settore è stato il K73.

Specializzazione

Dinamicità

Congiuntura e IDE

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

28

Ciò assume ancora maggior rilievo considerato che il settore della R&S italiano appare contraddistinto da una ottima performance nello sviluppo della propria capacità brevettuale (+36% negli anni tra il 1999 ed il 2005), oltre ad aver mostrato una significativa capacità attrattiva in termini di IDE. Tabella 4: Numero di brevetti pubblicati dall'EPO (European Patent Office) per milione di abitanti dal 1999 al 2004 nella provincia di Pisa, in Toscana e in Italia

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Media

Pisa 38,8 37,5 75,6 68,7 40,3 143,7 120,0 75,0

Toscana 36,3 47,8 42,9 56,6 56,5 78,2 72,5 55,8

Italia 49,4 54,1 54,9 58,2 59,6 68,4 67,1 58,8 Fonte: Osservatorio brevetti su dati EPO

Cantieristica navale La provincia di Pisa ospita circa il 18% dei 22915 cantieri navali toscani attestandosi come quarta provincia della Regione in termini di numerosità di imprese cantieristiche, dietro Lucca, Livorno e Grosseto. La specializzazione della provincia nel settore appare a tal proposito inferiore rispetto al complesso della Regione Toscana. Grafico 8: Localizzazione delle imprese cantieristiche nelle province toscane

Grosseto21%

Livorno22%

Lucca25%

Massa10%

Pisa18%

Altre1%

Firenze3%

Fonte “Economia da diporto 2004” studio pubblicato sul sito della Regione Toscana

A livello di valore delle esportazioni la provincia nel 2006 ha realizzato 65,5 milioni di euro, un incremento del 112,9% rispetto al 2001. Ciò ha determinato un incremento dall’1,5% al 2,4% della quota del settore nautico sul totale delle esportazioni provinciali ed una crescente incidenza del settore sulla performance esportativa della provincia.

15 Fonte: “Economia da diporto 2004” studio pubblicato sul sito della Regione Toscana.

Specializzazione

Dinamicità

Page 29: marketing territoriale Pisa

PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

29

Grafico 9: Trend delle esportazioni espressi in milioni di euro - del settore della cantieristica navale nella regione toscana e nella provincia di Pisa tra il 2001 e il 2006

Regione Toscana

475

575

675

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Provincia di Pisa

30

40

50

60

70

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Coeweb 2007

Questo è in linea, anche se con una maggiore intensità, con l’andamento delle esportazioni della cantieristica a livello regionale ed ascrivibile anche alla posizione sempre più rilevante che il settore sta assumendo nello scenario economico italiano: il contributo del settore al prodotto interno lordo del Paese è passato dai 1.498 milioni di euro del 2000 ai circa 2.858 del 2005 (produzione diretta)16.

Differentemente, in merito alla capacità di attrarre IDE, la cantieristica navale ha mostrato una performance solo discreta tra i settori analizzati, segno della necessità di incrementare le azioni di marketing a sostegno delle scelte localizzative degli operatori di settore.

In tal senso è importante la collocazione in provincia di Pisa di un grande gruppo operante nel settore della Nautica, quale Azimut Benetti SpA, che detiene una delle proprie sedi operative nella provincia. Tabella 5: Fatturato – espresso in milioni di euro - principali imprese cantieristiche pisane - 2005

Società del settore cantieristico Addetti Fatturato (in milioni di euro)

Cantiere navale Arno S.r.l. 32 40 Cantieri di Pisa 51 16 Intermare S.r.l. n.d 6 Cantiere navale Arnoplast S.r.l. n.d 2

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Amadeus 2007

16 Fonte: La nautica in cifre: analisi del mercato per il 2005 – UCINA.

Congiuntura e IDE

Le principali realtà imprenditoriali

Page 30: marketing territoriale Pisa

PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

30

Cultura Il settore della Cultura17 raccoglie al proprio interno l’1,30% del totale delle imprese provinciali (pari al 10% del totale delle aziende Toscane impegnate nel settore), che si sostanzia in un livello di specializzazione settoriale di media rilevanza.

Il numero complessivo d’imprese attive nel settore è pari a 470 unità nel primo trimestre del 2007, 83 aziende in più rispetto alle 387 del 2002. Tale trend positivo (+21%) è in linea con l’andamento della numerosità delle imprese del settore a livello di Regione Toscana (18%), ad indicare un percorso di sviluppo inserito nel quadro di una strategia regionale volta alla valorizzazione delle attività imprenditoriali legate al settore culturale.

Grafico 10: Trend della numerosità di imprese di Cultura (e delle esportazioni di settore) nella regione toscana e nella provincia di Pisa tra il 2002 e il I trimestre 2007 (ed il 2006)

Regione Toscana

3.990

4.190

4.390

4.590

4.790

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Provincia di Pisa

380

410

440

470

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Regione Toscana

15

25

35

45

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Provincia di Pisa

0,07

0,17

0,27

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Numerosità imprese

Esportazioni

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Coeweb e Movimprese 2007

Le esportazioni connesse ad attività culturali (340.264 euro nel 2006) assumono un’incidenza pari allo 0,01% sul totale delle esportazioni provinciali. Nonostante tale scarsa significatività e la discontinuità di performance propria del settore anche a livello regionale, le esportazioni settoriali hanno comunque registrato un incremento del 19,1% tra il 200l ed il 2006.

Tale andamento delle esportazioni si colloca nel quadro della positiva congiuntura rilevabile su scala nazionale, che ha visto una sostanziale crescita del settore in Italia: il volume di affari del settore Cultura ha visto un incremento dell’11% tra il 2004 ed il 200518.

17 Il codice Ateco utilizzato per il settore della cultura è stato l’O92. 18 Fonte: Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Specializzazione

Dinamicità

Congiuntura e IDE

Page 31: marketing territoriale Pisa

PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

31

Diversa la situazione in merito all capacità di attrarre IDE, dove il settore Cultura , date le sue peculiarità, non è un settore caratterizzato da fenomini di attrazione degli investimenti.

ICT

Il settore ICT19, con numerosità d’imprese pari al 2,22% sul totale della provincia, risulta uno dei maggiori ambiti di specializzazione di Pisa, caratterizzato da un’elevata dinamicità. Infatti nel primo trimestre del 2007, le imprese attive nel settore ammontano a 799 unità, in crescita del 29% rispetto al 2002, un trend che si configura come la seconda miglior performance tra quelle relative ai settori considerati, ed appare significativo rispetto alla crescita della numerosità delle imprese in provincia (6,7%). In tale quadro si colloca anche la migliore performance Pisana rispetto al settore ICT Toscano (+1,3%), che sembra indicare la tendenza verso un forte sviluppo del settore a Pisa: l’incidenza delle imprese provinciali su quelle regionali è cresciuta dal 10,7% del 2002 al 13,7% del I trimestre del 2007.

In linea con quanto osservato l’andamento delle esportazioni del settore ICT Pisano ha delineato una dinamica espansiva notevole negli anni tra il 2001 ed il 2006: vi è stato un incremento della quota del settore ICT sul totale delle esportazioni provinciali (da 1,6% a 6,4%), ed il trend crescente delle esportazioni pisane nel settore (413%) è stato nettamente superiore a quanto rilevato per le esportazioni della provincia (+29,1%), oltre che per l’andamento delle esportazioni ICT regionali (+95,7%). Grafico 11: Trend della numerosità di imprese ICT (e delle esportazioni di settore) nella regione toscana e in provincia di Pisa tra il 2002 e il I trimestre 2007 (ed il 2006)

Regione Toscana

5.750

5.800

5.850

5.900

5.950

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Provincia di Pisa

620

670

720

770

2002 2003 2004 2005 2006 I trimestre2007

Regione Toscana

15

25

35

45

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Provincia di Pisa

0,07

0,17

0,27

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Mili

oni d

i €

Numerosità imprese

Esportazioni

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Coeweb e Movimprese2007

19 I codici Ateco utilizzati per il settore ICT sono stati K72, DL30 e DL32.

Specializzazione

Dinamicità

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

32

Ciò è da inserire nel quadro del mercato italiano dell’ICT, che è cresciuto del 3,86% dal 2003 al 2005, passando da 60.281 a 62.610 milioni di euro20, denotando una discreta performance nel proprio potenziale di sviluppo.

Inoltre, dall’indice calcolato per lo studio relativo alla capacità di attrarre IDE, è emerso come il settore ICT abbia mostrato, tra quelli analizzati, una forte performance attrattiva.

Turismo

La provincia di Pisa mostra una specializzazione (4,92% sul totale delle imprese provinciali) nel settore del Turismo21 inferiore a quelle rilevate sia a livello nazionale (5,04%), che a livello regionale (5,52%). Tuttavia, le imprese provinciali, pari a 1.773 unità nel I trimestre del 2007, coprono il 9,0% del totale delle aziende turistiche presenti in Toscana e rappresentano il numero più elevato tra quelli relativi ai vari settori analizzati.

Negli anni tra il 2002 ed il 2007 la numerosità delle imprese turistiche Pisane è cresciuta del 15,7%, mostrando un’unica leggera flessione nell’ultimo anno (0,8%). Comunque lo sviluppo delle imprese nel settore appare positivo rispetto alla crescita della numerosità delle imprese in provincia (6,7%), oltre che a quella osservata per il settore turistico toscano (+10%). Ciò appare indicare la tendenza ad un rafforzamento del settore nell’area pisana: l’incidenza delle imprese provinciali a livello regionale è cresciuta dall’8,6% del 2002 al menzionato 9,0% del 2007, uno scostamento non sensibile ma che fornisce un’indicazione di tendenza.

Grafico 12: Trend della numerosità di imprese del Turismo nella Regione Toscana e nella provincia di Pisa tra il 2002 e il I trimestre 2007

Regione Toscana

17.830

18.330

18.830

19.330

2002 2003 2004 2005 2006 Itrimestre

2007

Provincia di Pisa

1.520

1.570

1.620

1.670

1.720

1.770

2002 2003 2004 2005 2006 I trimes tre2007

Regione Toscana

17.830

18.330

18.830

19.330

2002 2003 2004 2005 2006 Itrimestre

2007

Provincia di Pisa

1.520

1.570

1.620

1.670

1.720

1.770

2002 2003 2004 2005 2006 I trimes tre2007

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Movimprese 2007

In termini di presenze turistiche, la provincia di Pisa ha raggiunto nel 2006 i 2,7 milioni di persone22, con un aumento dei flussi turistici che specie nell’ultimo anno sono cresciuti al di sopra del già molto ragguardevole incremento regionale (Pisa +8,4%, Toscana +7,6%); nonostante la forte crescita l’impulso che il turismo ha offerto all’economia provinciale è stato comunque più contenuto rispetto alla media toscana dal momento che la provincia di Pisa presenta tutt’oggi un livello di sviluppo turistico più modesto della media regionale (le

20 Fonte: Rapporto Assinform 2006. 21 Le imprese considerate come appartenenti al settore del Turismo sono quelle classificate con codice ATECO

H55. 22 Fonte: Rapporto Irpet 2007 “La situazione economica della provincia di Pisa nel 2006”.

Specializzazione

Dinamicità

Congiuntura e IDE

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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presenze turistiche per residente in Toscana sono circa 11,4 mentre in provincia non si superano le 7 presenze procapite). Tabella 6: Presenze turistiche per struttura e provenienza dei turisti per Pisa e per la Toscana – Variazioni % su anno precedente

Struttura alberghiera

Struttura extra-alberghiera Totale

2006 2005 2006 2005 2006 2005 Provincia di Pisa

Totale 11,7 0,6 5,2 -1,4 8,4 -0,4

Regione Toscana

Totale 6,7 4,5 8,7 11,7 7,6 7,6

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Rapporto Irpet 2007

Peraltro, a livello nazionale, si è registrato un aumento della crescita della domanda turistica (+2,7%), anche se in merito alla capacità del settore di attrarre IDE, è emerso come il settore Turismo palesi la peggiore performance, in termini di capacità attrattiva, tra quelli analizzati.

I settori strategici della provincia di Pisa Si fornisce di seguito una rappresentazione grafica sintetica relativa al posizionamento di ciascuno dei settori analizzati rispetto ai criteri utilizzati per l’analisi dei settori oggetto di interesse, dalla quale emerge che i seguenti sono i tre settori individuati come strategici per la provincia di Pisa:

n ICT;

n Farmaceutico-Biotech;

n Cantieristica navale.

Congiuntura e IDE

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

34

Tabella 7: Sintesi dell’analisi relativa al posizionamento dei settori strategici della provincia di Pisa

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati Istat, Movimprese, European Investiment Monitor, MISE, Anni: 1999-2007

Specializzazione

Dinamicità

Tendenze nazional i

Investimenti Diretti Esteri

Farmaceut ico

R&S

Cant ierist ica navale

Cultura

ICT

Turismo

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35

ICT

L’elevata specializzazione settoriale, il dinamismo del settore con la presenza dei Centri di Ricerca e di eccellenza quali la Normale di Pisa e, nello specifico, il laboratorio di fisica Nest ed il Centro di matematica De Giorgi, rappresentano concreti elementi di strategicità del settore che consentono di specializzarsi in attività ad alto valore aggiunto.

Inoltre, va specificato come l’ICT abbia mostrato una discreta performance nel proprio potenziale di sviluppo su scala nazionale, essendo cresciuto del 3,86% dal 2003 al 2005, oltre che una buona performance rispetto alla capacità attrattiva di IDE. Tali aspetti garantiscono un notevole potenziale di sviluppo del settore, e rappresentano un elemento determinante nella definizione del potenziale strategico dello stesso.

A confermare la forte vocazione innovativa della provincia di Pisa è l’avvio del Quantum Information Competence Center nato dalla collaborazione tra l’IBM e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si tratta di un progetto frutto di un approccio di frontiera destinato ad esplorare le potenzialità e l’impatto dei computer quantistici e lo sviluppo dei software del futuro, coinvolgendo aziende, centri di ricerca ed istituti universitari. Il progetto si inserisce in una collaborazione già esistente tra IBM e l’Institut de Ciencies Fotoniques (Icfo) in Spagna, punto di riferimento mondiale nel campo dell’ottica quantistica e mira ad allargare tale collaborazione includendo la Scuola Normale Superiore di Pisa, che diventerà il punto di riferimento nazionale per il comparto.

Infine, si segnala che, in collaborazione con Toscana Promozione, la Provincia di Pisa ha realizzato interviste con i Centri di Ricerca, Università e con le imprese del territorio al fine di creare un pacchetto localizzativo da promuovere a seguito di attività di scouting in un contesto internazionale.

Farmaceutico/Biotech La strategicità del settore Farmaceutico/Biotech è dipesa dalla rilevanza che questo ha assunto, negli ultimi anni, nella determinazione della performance competitiva di uno dei principali settori di specializzazione dell’economia della provincia di Pisa, ovvero il settore della Chimica.

Infatti la capacità di esportare è cresciuta costantemente passando negli anni tra il 2001 ed il 2006 da 411.151 Euro a 11.702.321 Euro di valore esportato (68% di crescita nel periodo).

Tale performance consente di prevedere un notevole potenziale di sviluppo anche nell’ottica di un riorientamento del settore verso la R&S dedicata alle Scienze della Vita, ed alla produzione di prodotti per la longevità - prodotti funzionali ad intercettare le nuove esigenze emergenti dalle dinamiche di invecchiamento della popolazione. Tale aspetto appare di estrema significatività nel contesto della vita economica e sociale attuale e, nel quadro di una provincia come quella di Pisa, che può contare su di un patrimonio enorme dal punto di vista della disponibilità di strutture e risorse umane dedicate alla R&S. In tale scenario, quindi, il

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settore Farmaceutico ha le caratteristiche per giustificare una scelta strategica che lo metta al centro delle politiche di attrazione di investimenti della provincia di Pisa, in un’ottica di integrazione che veda coinvolto, in funzione delle riflessioni sulla politica di sviluppo dedicata alle Scienze della Vita, anche il settore delle Biotecnologie. Lo sviluppo di quest’ultimo settore infatti, associato con lo sviluppo di quello Farmaceutico, appare utile nel quadro di una strategia complessiva che miri all’orientamento sempre più marcato del territorio provinciale verso la R&S dedicata alle Scienze della Vita e la produzione di prodotti e servizi per la longevità.

Inoltre, il fervore di R&S ed il dinamismo del settore hanno portato alla produzione di dispositivi innovativi che hanno suscitato l’interesse internazionale: sono recentissime le notizie dei primi trapianti del cuore artificiale italiano, il BestBeat, punto di arrivo della sperimentazione iniziata quasi trent’anni fa al CNR insieme con FIAT e Società di Ricerca Tecnobiomedica SpA, poi sviluppata con le risorse del MIUR. Sperimetazione culminata nella realizzazione dei dispositivi presso i laboratori del CNR di Pisa e nella brevettazione e produzione pilota, che ha portato alla nascita della NewCorTec SpA, start-up partecipata da Tecnobiomedica SpA e Umbra Cuscinetti SpA di Foligno. Il dispositivo, innovativo rispetto a tutti quelli in commercio, serve non solo come ponte di trapianto o come terapia di assistenza permanente, ma contiene anche elementi innovativi tali da renderlo prezioso come strumento che consenta di iniziare terapie di recupero della funzionalità cardiaca, laddove le condizioni del paziente lo permettano.

Con riferimento a tutto ciò è fondamentale segnalare il recentissimo accordo tra la Regione Toscana e i rappresentanti di Laedec (Associazione per lo sviluppo economico della contea di Los Angeles) e Socalbio (Consiglio biomedico della California del sud) che sancisce una nuova collaborazione del settore biotech toscano con le imprese californiane. Nel corso del 2006 gli Usa hanno importato dall'Italia biotecnologie per 212 milioni di dollari e “Life science” per 398 milioni di dollari e la Toscana è la terza realtà nazionale nel settore. Nel quadro di questo nuovo accordo, dunque, la Regione e Toscana Promozione dedicheranno risorse e progetti al biotech al fine di generare nuova occupazione specializzata e investimenti e di costruire una rete che unisca università, banche, imprese e istituzioni.

Infine, va specificato come il settore Farmaceutico abbia mostrato un’ottima performance nel proprio potenziale di sviluppo su scala nazionale, essendo cresciuto dell’8% nel 2005, oltre che la migliore performance tra i settori analizzati rispetto alla capacità attrattiva di IDE. Tali due ultimi aspetti garantiscono un notevole potenziale di sviluppo del settore, e rappresentano un elemento determinante nella definizione del potenziale strategico dello stesso.

Cantieristica navale

Il settore della Cantieristica navale, per numerosità d’imprese pari allo 0,11% sul totale provinciale, risulta tra i settori di maggiore specializzazione della provincia di Pisa: a fronte di un peso complessivo medio pari al 10,1% assunto dalla provincia di Pisa sul totale delle

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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imprese operanti in Regione Toscana, il settore in questione incide per il 18% del totale regionale.

L’elevata specializzazione e capacità di esportazione (+ 112% per il periodo tra il 2001 ed il 2006) sono indicatori di competitività ed elementi che mostrano un elevato potenziale sviluppo per gli attori della nautica. Infatti, la Regione Toscana nel suo complesso e nel comparto cantieristico da diporto sta assumendo connotati e numeri da leader mondiale del settore. Tale crescita sta determinando una consistente richiesta di aree di insediamento da parte di nuove imprese, ed assume una rilevanza fondamentale dal punto di vista della provincia di Pisa dal momento che, nelle alle aree territoriali limitrofe – quali Viareggio, Carrara, La Spezia, Santa Margherita Ligure, etc. -, si è giunti alla saturazione degli spazi necessarie per uno sviluppo adeguato del settore.

Inoltre, il Settore rientra nelle priorità di sviluppo della Regione Toscana in termini di imprenditorialità e di occupazione. Infatti, sulla costa toscana si registrano attualmente 2.185 imprese e 14.923 addetti. Da Distretto Industriale “di Fatto” si è passati ai caratteri propri della Filiera contraddistinta da una variegata tipologia di imprese e che necessita di un luogo istituzionale dove poter programmare tutte le politiche e le risorse che interessano la costa della Regione in una visione dell’economia del mare nella quale la nautica si integri con il turismo e con le altre attività economiche, oltre che con la valorizzazione dei luoghi di eccellenza della costa toscana.

A tal fine le cinque province della Costa toscana con il sostegno finanziario della Regione stanno lavorando congiuntamente alla realizzazione di un Network di servizi, una forma più innovativa di aggregazione e di sostengo rispetto al concetto classico di Distretto Industriale.

Infatti il network si configura come un nuovo modello di sviluppo industriale della nautica da diporto toscana che richiede un insieme di servizi presumibilmente differenti rispetto al recente passato.

In questa ottica a Viareggio è stata costituita Navigo scarl, Centro per l’innovazione e lo Sviluppo della nautica da diporto toscana, mentre a Pisa sul Canale dei Navicelli è stato istituito il Centro Servizi e ricerca per la Nautica Navicelli con la finalità di supportare lo sviluppo dell’area e della cantieristica navale da diporto. Dovrà diventare il luogo di interazione ed incontro reale tra le esigenze del mercato e le potenzialità del territorio della provincia di Pisa e dovrà integrarsi nella rete dei centri servizi regionali per lo sviluppo di strumenti tecnologici e organizzati e innovativi per la nautica.

In tale contesto, rivestono notevole interesse gli interventi attualmente in corso finalizzati alla riapertura dell’incile, che garantirà il ripristino del collegamento tra l’Arno e il Canale di Navicelli, e alla costruzione del Porto di Marina di Pisa, che nascerà entro il 2011 su 51 mila metri quadri sulla riva sinistra dell’Arno con 500 posti barca. Il collegamento fiume-mare crea un circuito navigabile che potrebbe andare dal porto di Marina attraverso il Canale di Navicelli fino al porto di Livorno. Inoltre, in collaborazione con Toscana Promozione, la Provincia di Pisa ha contribuito alla realizzazione di un pacchetto localizzativo per l’area

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pisana del Canale di Navicelli, da promuovere a livello internazionale con l’obiettivo di attrarre potenziali investitori esteri nella filiera nautica sul territorio toscano.

Va poi specificato come il settore della Cantieristica navale abbia mostrato un’ottima performance nel proprio potenziale di sviluppo su scala nazionale, avendo visto quasi raddoppiare il proprio contributo al prodotto interno lordo del Paese dai 1.498 milioni di Euro del 2000 ai circa 2.858 milioni di euro del 2005 (in riferimento solo alla produzione diretta), oltre che una discreta performance rispetto alla capacità attrattiva di IDE. Tali due ultimi aspetti garantiscono un notevole potenziale di sviluppo del settore e rappresentano un elemento determinante nella definizione del potenziale strategico dello stesso.

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L’offerta territoriale della provincia di Pisa nei settori strategici

ICT Il posizionamento della provincia di Pisa rispetto all’attrazione di IDE

La provincia di Pisa nel settore ICT si è collocata nel gruppo dei follower. Tale condizione è comune ad altre realtà italiane di rilevo, quali Trieste o la provincia di Prato, oltre che ad alcune aree territoriali Europee quali Cadiz o Vasteras, mentre tra i Leader si riscontra la presenza di territori che vantano una posizione di assoluto rilievo internazionale nel settore ICT, quali Sophia Antipolis, Cambridge o Reading. In particolare, gli investimenti si sono distribuiti a livello di settore ed attività funzionale in relazione al posizionamento strategico dei territori (leader, posizionamento intermedio, follower).

I territori Leader hanno attratto nella maggioranza investimenti nel comparto Software (61,6%), quello, tra i segmenti in cui si articola il settore ICT, a più alto valore aggiunto.

Allo stesso tempo, le tipologie di investimento effettuate hanno riguardato specifiche funzioni di azienda o attività di ricerca, di Marketing e Vendita (35,5%) e di R&S (28,9%), oltre che alla nascita di Headquarters d’azienda nei territori prescelti per la localizzazione degli investimenti (19,9%).

Anche il Posizionamento Intermedio è legato in maniera preponderante al Software (40% del totale), anche se in misura inferiore rispetto a quanto osservato per i territori leader, con una incidenza crescente rilevabile per il comparto dell’Elettronica (a più alta intensità di lavoro e più legato alla componente produzione).

In relazione a tale ultimo aspetto, gli investimenti operati nei territori con posizionamento intermedio si sono concentrati sulle funzioni di produzione (34,3%), configurandosi quindi spesso come dislocamenti d’azienda - dedicati alla realizzazione di specifici prodotti finali o intermedi - sulla scelta di localizzazione dei quali possono sicuramente intervenire logiche diverse (legate anche ad esempio al costo del lavoro – vedi presenza di Tatabanya -) che non nel caso della installazione di headquarters o dei centri di R&S. Tuttavia, gli investimenti in R&S (28,6%) seguono da vicino quelli in funzioni di produzione.

Riguardo ai territori follower, la concentrazione maggiore di investimenti si è riscontrata nel comparto dell’Elettronica (50%), a conferma di una tendenza che sembra attribuire un peso sempre maggiore a tale settore in funzione della diminuzione della rilevanza strategica attribuita al posizionamento dei territori.

La qualità degli investimenti appare di assoluto rilievo: l’incidenza preponderante delle operazioni di investimento nella funzione di R&S (37,5%) segnala la capacità dei territori in questione di attrarre funzioni aziendali di carattere altamente strategico, pur se l’intensità degli investimenti risulta bassa.

Pisa come follower nel settore ICT

Leader

Posizionamento intermedio

Follower

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Grafico 12– Posizionamento della provincia di Pisa rispetto all’attrazione di IDE nel settore ICT

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati European Investiment Monitor, Anni: 1997-2006

Media di Crescita nel periodo

Quo

ta re

lativ

a: in

cide

nza

sul t

otal

e de

lle

oper

azio

ni d

i inv

estim

ento

regi

stra

te n

el s

etto

re

BRISTOL

READING

0,450

0,700

0,350 0,550

SOPHIA ANTIPOLIS

CAMBRIDGECORK

LiMERICK

BRACKNELL

WATFORD

PORTSMOUTH

TAMPERESUNDERLAND

CATANIASWORDS

TATABANYA

PISA

MONZAGLADSAXE

TOLEDO

CADIZ

VASTERAS

PRATO

TRIESTE

Follower

Leader

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Grafico13 – Investimenti per posizionamento strategico, settore e area funzionale nel settore ICT

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati European Investiment Monitor, Anni: 1997-2006

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A tal proposito, è opportuno esplicitare quali siano gli elementi che influenzano gli investitori ICT nel processo decisionale che porta alla scelta della localizzazione territoriale degli investimenti produttivi. Tali elementi, che qualificano un territorio e lo rendono attrattivo dal punto di vista dell’investitore, vengono definiti Fattori Critici di Successo e si declinano come di seguito esposto nell’ambito del settore ICT:

Fattori critici di Successo nel Settore ICT

Imponente attività di R&S condotta dal mondo accademico rivolta al settore ICT

Sostegno, da parte del Governo del territorio, di progetti di cooperazione tra mondo della ricerca ed imprese di settore

Rete di istituti di ricerca e centri di trasferimento tecnologico con specifica vocazione settoriale, con grande tradizione di collaborazione con il mondo dell’industria

Poli di Eccellenza che fungano da catalizzatori per lo sviluppo di forme collaborative tra imprese ed Università

R&S e Capitale Umano

Sistema di formazione in grado di offrire agli operatori di settore risorse umane altamente qualificate da poter inserire nei diversi ambiti funzionali della struttura aziendale

Presenza significativa dei maggiori players mondiali del settore ICT, che rappresenta un enorme possibilità per sviluppare sinergie a livello settoriale ed incrementare le iniziative di collaborazione in termini di R&S

Forte concentrazione di imprese operanti nel settore ICT, che favoriscono la diffusione di know-how ed effetti di spillover e brain circulation a livello di settore

Maturità degli

insediamenti produttivi

Istituzioni che svolgano una funzione di aggregazione tra domanda ed offerta di settore

Sistema fiscale (presenza di uno statuto fiscale privilegiato per nuovi investitori nel settore) e mercato del lavoro competitivi

Sistema creditizio che valorizzi le progettualità innovative

Environment Agenzie di sviluppo locale dedicate a: (i) azione di proposta di localizzazione nelle zone di insediamento disponibili ai potenziali investitori; (ii) valorizzazione delle nuove iniziative imprenditoriali e delle capacità del territorio di essere sistema; (iii) rappresentanza del territorio nello sviluppo di rapporti di collaborazione con altre realtà territoriali

FCS per l’attrazione di IDE

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L’offerta territoriale nella provincia di Pisa

La provincia di Pisa presenta delle caratteristiche di estrema attrattiva come potenziale territorio di localizzazione di investimenti nel settore ICT, anche se emergono delle necessità di intervento su alcuni aspetti che possono completare l’offerta localizzativa Pisana.

Un ambiente all’avanguardia (Pisa è leader mondiale per la spesa in R&S in rapporto al PIL -3,5% -) dal punto di vista delle attività di R&S dedicate allo sviluppo di nuove soluzioni nel settore ICT: (i) il nuovo progetto che vede la creazione del Centro di competenze sull’informatica quantistica a livello europeo; (ii) la rete di Istituti di ricerca (Polo Universitario e 3 Istituti del CNR23) e Centri di trasferimento tecnologico (Laboratorio “CRIM”, Consorzio Pisa Ricerche) dedicati al settore, che assumono una posizione di primissimo livello in ambito internazionale.

A completare l’offerta di R&S nel settore ICT concorre inoltre il Distretto Tecnologico di Pisa operante nei settori dell’informatica, delle microtecnologie e delle tecnologie per la Sicurezza.

Un Sistema di formazione qualificato (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna), con incidenza preponderante dei laureati in Ingegneria, matematica e fisica (22%, nel 2005) che genera delle professionalità che, da un punto di vista tecnico, appaiono estremamente preparate ed adatte all’inserimento nel settore ICT.

Allo stesso modo si deve intervenire sulla capacità del sistema di formazione di creare figure, dotate anche di competenze manageriali, che permettano al sistema economico di fare un ulteriore salto di qualità. La mancanza di figure in grado di avere una visione d’insieme della propria attività e del mercato determina una certa difficoltà nel generare una crescita sistemica: di frequente vengono ideate soluzioni ad elevato potenziale che però difficilmente vengono tradotte in idee imprenditoriali.

Un Incubatore di impresa (Polo tecnologico di Navacchio) indirizzato anche allo sviluppo del settore ICT:

n la presenza del Polo ha favorito la localizzazione a Pisa di imprese specialistiche di settore come Sensordynamics AG, oltre che lo sviluppo di spin-offs originati dal sistema Universitario Pisano – NetResults Srl, Witech Srl – brillantemente avviati sul mercato;

n all’interno del Polo Tecnologico di Navacchio è presente CUBIT – Consortium Ubiquitous Technologies -, che si propone come un nuovo modello di collaborazione rivolto all’accelerazione del processo di filiera nel settore delle Telecomunicazioni. Ne fanno parte oltre al Polo stesso, numerose imprese del settore Telecomunicazioni fortemente innovative ed il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa;

23 Istituto di informatica e telematica, Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione "Alessandro Faedo", Istituto

di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni.

R&S di settore

Sistema di formazione

Strutture di supporto alla nascita di nuova imprenditorialità

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n la presenza all’interno del Polo di aziende che si occupano di business differenti ma con processi produttivi sinergici, favorisce i fenomeni di partnership per lo sviluppo di nuove soluzioni e l’apertura verso nuovi mercati da parte delle imprese di settore. Il fattore determinante è dato dallo sviluppo di rapporti di rete tra le imprese hi-tech, quale elemento prioritario per lo sviluppo del livello di innovazione, del potenziale competitivo e della crescita dimensionale delle imprese stesse.

Una forte specializzazione provinciale nel settore: a Pisa sono presenti il 13,7% del totale delle imprese regionali di settore, che contano per il 47,8%, del totale delle esportazioni regionali ICT. La provincia è ormai percepita a livello internazionale come un ambiente di forte diffusione e sviluppo a livello settoriale, entro cui si distinguono alcune realtà imprenditoriali di rilievo – NETikos S.p.A., IAC Search&Media Italia Srl (Centro di Ricerca e Sviluppo italiano di Ask.com), Yogitech S.p.A., Intellimaker Srl.

Ulteriore elemento distintivo è la presenza di realtà imprenditoriali di piccole dimensioni, specializzate e flessibili, molto inclini a stringere collaborazioni con realtà industriali complesse interessate a coprire anche nicchie di mercato; infatti si sono prodotte 50 collaborazioni tra micro-imprese, che hanno portato allo sviluppo di prodotti innovativi, con crescite nei livelli di fatturato e nel numero di addetti rispettivamente pari al 27% ed al 29%.

La presenza di un aeroporto che favorisce gli spostamenti tra i centri nevralgici del settore in Europa: l’aeroporto Galileo Galilei si configura come Hub della compagnia Ryan Air per l’Europa in Italia assieme a Roma Ciampino e garantisce collegamenti con tutti i principali centri del Continente legati al settore ICT (Cambridge, Eindhoven, etc.).

Non in sintonia con la elevata funzionalità dell’aeroporto Galileo Galilei, le strutture recettive della provincia non sembrano pienamente adatte ad una clientela legata al business, così come deficitarie appaiono le condizioni legate al traffico ed alla disponibilità di servizio Taxi. Quest’ultimo aspetto si pone come una carenza trasversale comune a tutta l’offerta territoriale.

La presenza di un Fondo Rotativo della CCIAA per lo start-up di aziende innovative, strumento finanziario mediante il quale la Camera di Commercio di Pisa partecipa al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita: attraverso la sottoscrizione di quote di capitale per importi non superiore a 200.000 euro, la CCIAA diventa socio dell'impresa per un periodo di tempo limitato (massimo 5 anni) al fine di favorire il superamento della fase iniziale di avvio del progetto innovativo.

La presenza di società finanziarie come la Fidi Toscana, che partecipano al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita, attraverso iniziative di finanza innovativa e di finanza di progetto. Sono già presenti, a riguardo, esempi di successo: nel 2005 Yogitech, azienda del settore elettronico, ha visto l’ingresso nel proprio capitale del fondo Toscana Venture della SICI Sgr, un fondo di private equity partecipato dalle maggiori banche toscane, che ha effettuato un investimento di un milione di euro fornendo la liquidità necessaria per lo sviluppo di un sistema di progettazione di tecnologie ancora più avanzate.

Maturità degli insediamenti produttivi esistenti

Infrastrutture e servizi

Finanziamenti

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Farmaceutico/Biotech Il posizionamento della provincia di Pisa rispetto all’attrazione di IDE

La provincia di Pisa risulta un follower rispetto alla propria capacità di attrazione di investimenti nel settore Farmaceutico/Biotech nel periodo 1997-2006. Tale posizionamento è comune ad un’altra provincia toscana, Siena, ed a realtà europee quali Innsbruck e Granada. Tra i Leader di settore si riscontra la presenza di territori che vantano una posizione di assoluto rilievo internazionale rispetto allo sviluppo dei comparti Farmaceutico e Biotech: Oxford, Strasbourg.

Gli investimenti si sono concentrati in maniera preponderante, indipendentemente dal posizionamento strategico dei territori, nel settore Farmaceutico (84,1% per i leader, 90,5% per i territori con posizionamento intermedio, 75% per i follower). D’altra parte ciò appare assolutamente in linea con le dimensioni relative dei sue settori oggetto di interesse.

Presso i territori leader le tipologie di investimento effettuate si sono concentrate prevalentemente in R&S (31,82%) ed in funzioni di produzione (29,55%), denotando quindi un equilibrio pressochè sostanziale tra le due differenti tipologie di area aziendale.

I territori con Posizionamento Intermedio hanno segnato invece un orientamento molto deciso sulla funzione R&S (52,38%).

Specularmente, nei territori follower la concentrazione maggiore di investimenti si è riscontrata nelle funzioni di produzione (62,50%), configurandosi quindi queste come aree di estremo interesse per operazioni finalizzate alla creazione di nuove unità produttive. Ciò sicuramente ha dei risvolti positivi nell’ottica della ricaduta occupazionale degli investimenti. La parte residuale degli investimenti localizzati nei territori follower sono stati indirizzati a strutture dedicate ad R&S (37,5%). Tuttavia, va tenuto presente che si tratta di investimenti di numerosità piuttosto scarsa, che vanno intesi anche nel quadro dello sfruttamento di caratteristiche altamente specifiche del territorio entro cui vengono a localizzarsi.

Pisa come follower nel settore Farmaceutico / Biotech

Leader

Posizionamento intermedio

Follower

Concentrazione settoriale

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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Grafico 14 – Posizionamento della provincia di Pisa rispetto all’attrazione di IDE nel settore Farmaceutico/Biotech

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati European Investiment Monitor, Anni: 1997-2006

Media di Crescita nel periodo

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OXFORD

BREDALEIDEN

SANT CUGATDEL VALLES

LAUSANNE

NOTTINGHAMHEIDELBERG

COVENTRYLIEGI

SOPHIAANTIPOLIS

WLOCLAWEK

SIENAPISA

SCHNAITACH

VIGO

GRANADA

NAMUR

INNSBRUCK

SLOUGH

Follower

Leader

Media di Crescita nel periodo

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CORK

0,450

0,700

0,350 0,550

STRASBOURG

OXFORD

BREDALEIDEN

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Follower

Leader

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Grafico 15 – Investimenti per posizionamento strategico, settore e area funzionale nel settore Farmaceutico/Biotech

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su dati European Investiment Monitor, Anni: 1997-2006

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A tal proposito, è opportuno esplicitare quali siano gli elementi che influenzano gli investitori del comparto Farmaceutico/Biotech nel processo decisionale che porta alla scelta della localizzazione territoriale degli investimenti produttivi. Tali elementi, che qualificano un territorio e lo rendono attrattivo dal punto di vista dell’investitore, vengono definiti Fattori Critici di Successo e si declinano come di seguito esposto nell’ambito del settore Farmaceutico/Biotech:

Fattori critici di Successo nel Settore Farmaceutico/Biotech

Imponente attività di R&S condotta dal mondo accademico rivolta al settore Farmaceutico/Biotech

Reti di competenze in ambito farmaceutico e biotecnologico, che diano anche impulso allo sviluppo di logiche di aggregazione tra realtà in fase di start-up

Qualità delle strutture di R&S con specifica vocazione settoriale, con grande tradizione di collaborazione con il mondo dell’industria

Partecipazione del territorio a reti di carattere nazionale ed internazionale che producano degli effetti positivi sulle imprese operanti nel territorio

Reputazione internazionale del territorio come area di localizzazione di investimenti nel settore

R&S, Capitale

Umano e Reti

Sistema di formazione in grado di offrire agli operatori di settore risorse umane altamente qualificate da poter inserire nei diversi ambiti funzionali della struttura aziendale

Collaborazione fattiva alle attività delle imprese da parte di associazioni, enti e società locali deputate allo sviluppo del territorio

Sistema creditizio che riconosca maggiore importanza alla congruità dei progetti, piuttosto che esclusivamente alla presenza delle garanzie finanziarie

Redditività degli

investimenti

Sistema fiscale (presenza di uno statuto fiscale privilegiato per nuovi investitori nel settore) e mercato del lavoro competitivi

Riconoscimento degli investimenti industriali delle aziende in sede di negoziazione dei prezzi dei farmaci

Rapidità delle procedure relative all’ottenimento dei brevetti e dei rimborsi per le politiche di investimento, oltre che relative alla definizione dei prezzi di mercato dei prodotti

Politiche pubbliche in materia di

sanità

Adeguata tutela brevettale

FCS per l’attrazione di IDE

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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L’offerta territoriale nella provincia di Pisa

La provincia di Pisa presenta delle caratteristiche di estrema attrattiva come potenziale territorio di localizzazione di investimenti nel settore Farmaceutico/Biotech, anche se emergono delle necessità di intervento su alcuni aspetti che possono completare l’offerta localizzativa Pisana.

Un ambiente all’avanguardia (si pensi al Progetto per il primo cuore artificale creato in Italia24) dal punto di vista delle attività di R&S dedicate al settore Farmaceutico/Biotech: la rete di Istituti di ricerca (Polo Universitario e 6 Istituti del CNR25) Centri di trasferimento tecnologico dedicati al settore (Laboratorio “CRIM”, Consorzio Pisa Ricerche, Centro “AmbiSEN” - polo ospedaliero con eccellenze europee), si qualifica in maniera assolutamente significativa per le importanti esperienze di ricerca internazionale applicate ai settori della Chimica industriale, Chimica farmaceutica, Medicina, Fisiologia e Biochimica.

Tuttavia, gli operatori di settore avvertono la necessità di aumentare le collaborazioni ad hoc con l’università (chimica, chimica farmaceutica, farmacologia, Medicina) e con il polo ospedaliero.

Un Sistema di formazione qualificato (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna) che determina una presenza significativa sul territorio provinciale di laureati in discipline tecniche e scientifiche a disposizione di settori Farmaceutico e Biotech: nel 2005 Ingegneria (22%), Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (12%), Medicina e Chirurgia (10%) e Farmacia (3%). Professionalità che, da un punto di vista tecnico, risultano estremamente preparate ed adatte all’inserimento nelle strutture aziendali di settore. Di contro si deve intervenire sulla capacità del sistema di formazione di creare figure, dotate anche di competenze manageriali: la mancanza di figure in grado di avere una visione d’insieme della propria attività di ricerca e sviluppo di prodotti e del mercato fa sì che, alla ideazione di soluzioni ad elevato potenziale, difficilmente si associ la nascita di imprese.

La presenza di Incubatori di impresa (Polo tecnologico di Navacchio e Pont Tech) votati allo sviluppo del settore Biotech:

n la presenza del Polo di Navacchio e di Pont Tech ha favorito lo sviluppo di spin-offs originati dal sistema Universitario Pisano – Dedalo Solution ed Era Endoscopy -, brillantemente avviati sul mercato;

n la presenza all’interno degli incubatori di aziende che si occupano di differenti processi produttivi ha favorito collaborazioni sinergiche per lo sviluppo di nuove soluzioni e l’apertura verso nuovi mercati da parte delle imprese di settore;

24 Si tratta del primo cuore artificiale, punto di arrivo della sperimentazione iniziata quasi trent’anni fa al CNR

insieme con FIAT e Società di Ricerca Tecnobiomedica SpA, poi sviluppata con le risorse del MIUR. Sperimetazione culminata nella realizzazione dei dispositivi presso i laboratori del CNR di Pisa e nella brevettazione e produzione pilota, che ha portato alla nascita della NewCorTec SpA, start-up partecipata da Tecnobiomedica SpA e Umbra Cuscinetti SpA di Foligno.

25 Istituto di neuroscienze, Istituto di fisiologia clinica, Istituto per i processi chimico-fisici, Istituto di biologia e biotecnologia agraria, Istituto per i materiali compositi e biomedici, Istituto di tecnologie biomediche.

R&S di settore

Sistema di formazione

Strutture di supporto alla nascita di nuova imprenditorialità

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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n uno dei filoni tematici attorno a cui si svolge l’attività di promozione di nuove iniziative imprenditoriali (filiere di innovazione) di Pont-Tech riguarda la filiera Biomedicale e si sostanzia nell’avviamento di una interazione comunità medica/ricerca/sistema produttivo per la realizzazione di una filiera nella prospettiva di una aggregazione e consolidamento di offerta locale di prodotti innovativi nel settore;

n Pont-Tech sta curando la realizzazione e la successiva gestione di un Centro di Ricerca e di Formazione sull'Innovazione ed il Trasferimento Tecnologico che include un incubatore per società High-Tech e spin-off, oltre ad una serie di laboratori tecnologici di ricerca e servizio alle imprese.

Una forte crescita e specializzazione provinciale nel settore: dal 2001 al 2006 il trend di crescita del comparto Farmaceutico è stato esponenziale, giustificando un passaggio, in termini assoluti, da 411.151 Euro a 11.702.321 Euro di valore esportato.

La provincia ha le potenzialità per imporsi come polo farmaceutico su scala nazionale, grazie anche alla presenza di alcune realtà imprenditoriali di rilievo – Farmigea S.p.A., Abiogen Pharma S.p.A., Grifols Italia S.p.A., Laboratori Baldacci S.p.A. e Istituto Gentili S.p.A.. Tuttavia, ad una sostanziale maturità del settore dal punto di vista delle potenzialità produttive, si associa in questo momento una certa necessità di miglioramento in termini di sviluppo di nuovi prodotti: le imprese locali si sono distinte in questi anni per l’ottima capacità nel trovare nuove applicazioni di molecole note, collocandosi così entro specifiche nicchie di mercato, mentre difficilmente hanno caratterizzato la loro attività con l’individuazione di nuove molecole su cui basare lo sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici.

In tal senso, esistono attualmente Partnership collaborative con attori esterni al territorio della provincia (come Pfizer e Johnson&Johnson) finalizzate allo sviluppo di nuovi prodotti, mentre non si rilevano accordi collaborativi tra aziende provinciali dal momento che, operando su business differenti, non rilevano la necessità di stringere partnership collaborative. In alcuni casi, però, vi sono le potenzialità per sfruttare in maniera più efficace le conoscenze sviluppate all’interno delle singole realtà produttive (metodi di produzione, di industrializzazione, etc.), sostanziatesi soprattutto nella capacità di validare i processi produttivi (ovvero studiare ed implementare i processi di industrializzazione del farmaco).

Di particolare interesse è l’Accordo Quadro tra la Regione ed il CNR che vede un ruolo da protagonista per il Polo del CNR di Pisa nella ricerca per il settore Farmaceutico e Biotech all’interno del Progetto MERIT (Medical Research in Italy26).

Una notevole capacità produttiva non utilizzata, che potrebbe essere resa disponibile per:

n l’attività di grandi aziende farmaceutiche che utilizzino le linee di produzione non efficientemente sfruttate;

26 Il Progetto MERIT ha come scopo quello di perseguire ricadute sociali, economiche e occupazionali (ivi incluse

start up e spin off), sia settoriali dirette (nei comparti farmaceutico, delle tecnologie biomediche, della terapia, diagnostica e assistenza) sia trasversali (per esempio ICT), sia nel sistema dei necessari servizi reali e finanziari (incluso il venture capital).

Potenzialità del sistema produttivo esistente

Opportunità di investimento

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n l’attività di imprese conto terziste, che possono lavorare per conto delle aziende farmaceutiche della provincia di Pisa.

Inoltre, è essenziale favorire l’attrazione di imprese che svolgono attività di validazione di processo (produzione, lavorazione, depurazione): esiste un mercato in provincia (Farmigea, Abiogen, Baldacci) per la localizzazione di attività di impresa dedicate a tale servizio.

La presenza di un aeroporto che favorisce gli spostamenti in Europa: l’aeroporto Galileo Galilei si configura come Hub della compagnia Ryan Air per l’Europa in Italia assieme a Roma Ciampino e garantisce collegamenti con tutto il Continente.

La presenza, soprattutto in ottica di settore Biotech, di un Fondo Rotativo della Camera di Commercio (CCIAA) per lo start-up di aziende innovative, strumento finanziario mediante il quale la Camera di Commercio di Pisa partecipa al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita. Attraverso la sottoscrizione di quote di capitale per importi non superiore a 200.000 euro, la CCIAA diventa socio dell'impresa per un periodo di tempo limitato (massimo 5 anni) al fine di favorire il superamento della fase iniziale di avvio del progetto innovativo.

La presenza di società finanziarie come la Fidi Toscana, che partecipano al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita, attraverso iniziative di finanza innovativa e di finanza di progetto. Sono già presenti, a riguardo, esempi di successo: nel 2005 Yogitech, azienda del settore elettronico, ha visto l’ingresso nel proprio capitale del fondo Toscana Venture della SICI Sgr, un fondo di private equity partecipato dalle maggiori banche toscane, che ha effettuato un investimento di un milione di euro fornendo la liquidità necessaria per lo sviluppo di un sistema di progettazione di tecnologie ancora più avanzate.

Un estremo interesse dei decisori per lo sviluppo del settore: è recentissimo l’accordo tra la Regione Toscana e i rappresentanti di Laedec (Associazione per lo sviluppo economico della contea di Los Angeles) e Socalbio (Consiglio biomedico della California del sud) che sancisce una nuova collaborazione del settore biotech toscano con le imprese californiane. Nel quadro di questo nuovo accordo la Regione e Toscana Promozione dedicheranno risorse e progetti al biotech al fine di generare nuova occupazione specializzata e investimenti e di costruire una rete che unisca università, banche, imprese e istituzioni.

Infrastrutture e servizi

Finanziamenti

Accordi internazionali e politiche di investimento

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Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso Il posizionamento della provincia di Pisa nel settore

La provincia di Pisa si colloca in una posizione intermedia rispetto alle principali aree geografiche concorrenti, ma presenta caratteristiche e potenziale, per potersi collocare in uno scenario competitivo prospettico nella posizione di leadership. Nello specifico, la provincia è assimilata a realtà territoriali come La Spezia, Ancona, Senigallia o Chiavari, per il medesimo contributo che apportano al settore e per la capacità di sviluppo – in termini di valore aggiunto ed investimenti – che garantiscono in una prospettiva temporale di breve/medio termine.

Tali territori sono seguiti, in una posizione di follower, da aree che in alcuni casi vedono la concentrazione di gruppi operanti nel comparto nautico in qualità di terzisti delle principali imprese cantieristiche italiane (le imprese operanti in Turchia tipicamente occupano questa posizione sul mercato della diportistica di lusso), o comunque presentano delle caratteristiche - in termini di presenza di operatori del settore di primo piano, tradizione consolidata, valore prodotto – che conferiscono loro un posizionamento strategico non di rilievo rispetto alla percezione degli operatori di settore. Si fa riferimento a territori quali Alessandria d’Egitto, Istanbul, Tunisi, Napoli, o Villafranca. In particolare, il fenomeno di delocalizzazione delle sedi produttive è determinato dalla disponibilità della manodopera a basso costo e di siti produttivi sul mare. Tuttavia, bisogna evidenziare che i costi di trasporto, della logistica, di approvviggionamento dei materiali, di eventuali burocrazie dei vari paesi (ad esempio, relativamente agli aspetti doganali), annullano i vantaggi della manodopera a basso costo.

Pertanto, la provincia di Pisa, supportata da una serie di elementi che ne qualificano in positivo l’offerta territoriale e che saranno successivamente opportunamente evidenziati, deve puntare ad intraprendere un percorso di sviluppo settoriale che la porti a competere, come territorio, con quelli che sono stati identificati come leader di settore: le due province Toscane di Massa e Vareggio, Tampa in Florida, Palma de Mallorca o Varazze. Tali territori risultano internazionalmente riconosciuti come aventi una reputazione consolidata nel comparto della diportistica di lusso, configurandosi come sedi localizzative di alcuni dei principali operatori di settore. Ciò garantisce una posizione di pieno rilievo rispetto al valore prodotto a livello di comparto nei settori in oggetto e si traduce anche in una maggiore attrattiva di queste aree territoriali per gli investitori di settore.

Il posizionamento di Pisa nel settore della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

Follower

Leader

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Grafico 16 – Posizionamento della provincia di Pisa rispetto all’attrazione di IDE nel settore della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

Fonte: Elaborazione Ernst & Young e Università di Pisa su Survey degli imprenditori operanti nel settore

Media di Crescita nel periodo

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Media di Crescita nel periodo

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VILLAFRANCA

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A tal proposito, è opportuno esplicitare quali siano gli elementi che influenzano gli investitori del comparto nel processo decisionale che porta alla scelta della localizzazione territoriale degli investimenti produttivi. Tali elementi, che qualificano un territorio e lo rendono attrattivo dal punto di vista dell’investitore, vengono definiti Fattori Critici di Successo e si declinano come di seguito esposto nell’ambito del settore della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso:

Fattori critici di Successo nel Settore della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

Aree che possano accogliere insediamenti ed espansioni di attività di imprese operanti nel settore, nelle vicinanze all’acqua

Aree che offrano infrastrutture e strutture/attrezzature adatte alla produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

Qualità della dotazione

infrastrutturale del territorio Aree di insediamento con efficienti collegamenti alla rete autostradale ed a

raccordi ferroviari ed aeroportuali, a prezzi competitivi

Rete di istituti di ricerca e centri di trasferimento tecnologico con specifica vocazione settoriale, con grande tradizione di collaborazione con il mondo dell’industria

Presenza di varie aziende tradizionali e artigianali per quanto riguarda la cantieristica navale e la falegnameria R&S e Capitale

Umano Sistema di formazione, che contempli sia gli aspetti di concezione che di produzione industriale, in grado di offrire agli operatori di settore risorse umane altamente qualificate da poter inserire nei diversi ambiti funzionali della struttura aziendale

Sistema fiscale (presenza di uno statuto fiscale privilegiato per nuovi investitori nel settore) e mercato del lavoro competitivi

Presenza sul territorio di una fiorente industria nautica associata ad un mercato in continua espansione

Indotto industriale (fornitura di strumentazioni elettriche ed elettroniche, motoristiche, di arredamento per interni, etc.) come elemento di ulteriore valorizzazione per i prodotti del territorio

Centri di design e styling d’avanguardia e di statura internazionale

Reputazione internazionale del territorio come area di localizzazione di investimenti nel settore

Environment

Agenzie di sviluppo locale che svolgano una continua ed efficace azione di proposta di localizzazione nelle zone di insediamento disponibili ai potenziali investitori

FCS per l’attrazione di IDE

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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L’offerta territoriale nella provincia di Pisa

La provincia di Pisa presenta delle caratteristiche di estrema attrattiva come potenziale territorio di localizzazione di investimenti nel settore della Produzione di Imbarcazioni da diporto di lusso, anche se emergono delle necessità di intervento su alcuni aspetti che possono completare l’offerta localizzativa Pisana.

Una notevole disponibilità di aree adatte all’insediamento di imprese cantieristiche o di imprese che afferiscano comunque alla filiera produttiva della nautica da diporto di lusso.

L’area del Canale dei Navicelli27 e del Porto Pisano rivestono un’importanza strategica da questo punto di vista, oltre che per le potenzialità offerte dal canale come infrastruttura di trasporto e di collegamento col porto di Livorno - essendo situato in prossimità del nodo ferroviario, dell’autostrada, dell’aeroporto. In tale ottica, rivestono notevole interesse gli interventi attualmente in corso finalizzati alla riapertura dell’incile, che garantirà il ripristino del collegamento tra l’Arno e il Canale di Navicelli, e alla costruzione del Porto di Marina di Pisa, che crea un circuito navigabile che potrebbe andare dal porto di Marina attraverso il Canale di Navicelli fino al porto di Livorno.

In particolare, in provincia sono presenti tre Unità Minime di Intervento per insediamenti cantieristici, ciascuna di essi correlata ad un apposito consorzio per la realizzazione degli spazi insediativi:

n Consorzio Navicelli;

n Consorzio Darsena Pisana;

n Consorzio Sviluppo Navicelli28.

Nello specifico, il Canale è già pronto per accogliere insediamenti secondo il seguente dettaglio:

Destinazione degli spazi insediativi Dimensione degli spazi insediativi

Aree di cantiere per nautica da diporto 200.000 mq

Aree di uffici/laboratori per l’alta tecnologia 100.000 mq

Nuovo porto-nuova darsena 500mtx80mt 40.000 mq

27 Il canale, nato in epoca medicea (1630-1650) come collegamento fra il nascente porto di Livorno e Pisa,

costituisce un idrovia di 2° classe, che collega la Darsena Toscana alla Darsena Pisana e ha una lunghezza di 16.500 mt., una larghezza di 31,60 mt e una profondità di 3 mt.

28 Il Consorzio è responsabile della realizzazione del nuovo Porto a Marina di Pisa (gestione privata), che dovrà accogliere 500 imbarcazioni e sarà dotato di unità abitative.

Dotazione infrastrutturale

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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Destinazione degli spazi insediativi Dimensione degli spazi insediativi

Nuova banchina 650 mt

Nuovi cantieri navali - aree coperte 70.000 mq

Nuovi uffici/laboratori - aree coperte 24.000 mq

Area logistica e sua espansione 40.000 mq

L’offerta infrastrutturale Pisana inoltre deve essere valorizzata alla luce della saturazione ormai raggiunta riguardo agli spazi insediativi delle coste Toscane di Viareggio, Massa, e Livorno, oltre che della costa Ligure, e deve indirizzarsi in maniera forte soprattutto verso le imprese attualmente localizzate lontano dall’acqua.

Tuttavia, il Canale dei Navicelli presenta delle criticità:

n in uscita sul mare: il Canale non dispone di uno sbocco autonomo sul mare, vincolando i produttori Pisani alla necessità del passaggio per il porto di Livorno per lo svolgimento di tutte le operazioni di prova e varo delle imbarcazioni;

n in corrispondenza dei passaggi su cui insistono i ponti stradali: il ponte dell’autostrada A12, non dotato di struttura apribile al passaggio delle barche, è rialzato di soli 12 metri sul livello dell’acque, impedendo il passaggio (e quindi la costruzione) di barche a vela e di barche a motori oltre un certo dimensionamento.

Elemento importante è anche la presenza di un sistema di infrastrutture di trasporto, nevralgiche nel complesso per il settore, che ha il proprio vertice nell’aeroporto Galileo Galilei e nei sistemi portuali di Pisa e Livorno, ma che nella sua interezza è garanzia di efficienza e funzionalità per gli operatori di settore.

Un ambiente all’avanguardia (Pisa è leader mondiale per la spesa in R&S in rapporto al PIL -3,5% -) dal punto di vista delle attività di R&S: la rete di Istituti di ricerca (Polo Universitario ed Istituti del CNR) e Centri di trasferimento tecnologico di primissimo livello in ambito internazionale garantisce al settore una costante possibilità di accesso a soluzioni innovative da utilizzare in più ambiti relativi alla produzione delle imbarcazioni da diporto di lusso (impiantistica e strumentazioni di bordo, scafi, utilizzo materiali innovativi, etc.): il sistema di R&S della provincia ha collaborato, nell’ambito del progetto “+39”, alla progettazione e costruzione della barca che ha partecipato alla recente Louis Vuitton Cup 2007 a Valencia.

Un Sistema di formazione qualificato (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna), con incidenza preponderante dei laureati in Ingegneria (22%, nel 2005) che genera delle professionalità estremamente preparate, ma la cui formazione

R&S di settore

Sistema di formazione

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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potrebbe essere maggiormente orientata alla creazione di figure professionali specializzate nel settore nautico. In tale contesto, si inserisce l’opportunità di ampliare l’attuale offerta di corsi o master specialistici per il settore. Si evidenzia, che al momento è presente, presso l’Università di Pisa, un Master Universitario di I°livello in Yacht Engineering.

Allo stesso modo si deve intervenire sulla capacità del sistema di formazione di creare figure professionali, fondamentali in ottica di settore ma carenti rispetto alle necessità del territorio, quali meccanici, idraulici, elettricisti, verniciatori, e falegnami.

Una consolidata tradizione ed una forte specializzazione provinciale nel settore: la Toscana nel suo complesso sta assumendo connotati e numeri da leader mondiale del settore e la provincia di Pisa incide per il 18% sul totale delle imprese operanti in regione toscana.

Peraltro le esportazioni sono aumentate del 112,9% tra il 2001 ed il 2006, incremento nettamente superiore al dato di crescita delle esportazioni della cantieristica navale a livello regionale (43,7%), e che ha portato ad un rafforzamento, anche se in misura minima, della quota assunta dalle esportazioni della provincia di Pisa nel settore della cantieristica navale sul totale delle esportazioni regionali di settore (dal 9,2% del 2001 al 9,6% del 2007).

Ciò in un quadro nazionale che ha visto il settore raddoppiare il proprio contributo al prodotto interno lordo del Paese dai 1.498 milioni di Euro del 2000 ai circa 2.858 milioni di euro del 2005 (in riferimento solo alla produzione diretta).

La collocazione in provincia di Pisa di un grande gruppo operante nel settore della Nautica, quale Azimut Benetti Srl, insieme alla presenza di altre importanti imprese di cantieristica (Cantiere navale Arno S.r.l., Cantieri di Pisa29, Cantiere navale Arnoplast S.r.l.), conferisce alla provincia quella reputazione internazionale necessaria per esercitare la giusta funzione attrattiva nei confronti degli operatori di settore.

Un’importante indotto - che ha avuto una funzione determinante nel segnare i successi del settore cantieristico provinciale - derivante da riconversione industriale di:

n settore legno-mobile orientato alla realizzazione di interni delle imbarcazioni da diporto di lusso30: Pisa mostra, nel contesto della Regione Toscana, una forte specializzazione nell’arredamento e nell’allestimento delle imbarcazioni, sia in legno che per quanto riguarda le tappezzerie: alcuni tra i migliori operatori di settore (Gronchi, Mobilarte, etc.) si distribuiscono nei comuni di Lari, Cascina, Perignano, Ponsacco, conferendo alla provincia un valore aggiunto notevole da questo punto di vista;

n verniciatura;

n impiantistica robotica31.

29 Il Gruppo Baglietto, controllato al 100% dalla Camuzzi, ha annunciato forti investimenti (circa 10 milioni di

euro) connessi alla capacità di sfruttare la riapertura del canale di Navicelli. 30 Dopo scafo e motori, la voce di costo dedicata alla realizzazione degli interni risulta essere quella di maggior

rilievo (in alcuni casi la maggiore in assoluto). 31 Presenza nel Polo Tecnologico di Navacchio di un’azienda che produce scafi attraverso sistemi robotici.

Maturità degli insediamenti produttivi esistenti

Il potenziale rappresentato dall’ indotto di settore

Opportunità di investimento

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PIANO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PISA

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La tendenza, nel settore della Nautica da diporto di lusso, ad utilizzare accordi di outsourcing e cosourcing finalizzati allo svolgimento di alcuni processi produttivi fondamentali caratterizzanti il comparto fa sì che si configurino ad oggi in provincia di Pisa delle potenziali opportunità di investimento:

n Laminazione dello scafo: a Pisa non esiste una grande azienda che svolga questo tipo di attività, soprattutto riguardo allo stampo per scafi di dimensioni superiori ai 30 metri. Esistono operatori nei territori circostanti (Cantieri Navali FB System a Viareggio, Laminplast a Massa, Velmare ad Onoratico). Tuttavia, la complessità del processo in questione fa sì che la commissione di un solo scafo di 30 mt necessiti di 4 mesi di lavoro, conseguentemente riducendo di molto la possibilità di fronteggiare la domanda di mercato da parte degli operatori. Ciò implica la necessità oggettiva di un’azienda che svolga questa tipologia di attività sul territorio, considerato anche, data la criticità del processo produttivo, che i grandi gruppi stanno internalizzando la funzione per rispettare i tempi di consegna previsti. Potenziali target da intercettare sono: Agostini Nautica S.r.l., Cantieri Navale F.B. System, Laminplast Srl, Velmare Srl32.

n Studi di Design33: attualmente l’imprenditoria della provincia si rivolge a grandi studi di design che operano su Roma, Firenze, Milano. La nuova palazzina sulla Darsena Pisana potrebbe essere invece la location adatta per l’insediamento di un Centro di design che caratterizzi la “Scuola Pisana” di produzione di imbarcazioni da diporto di lusso. Potenziali target da intercettare sono: Design Studio Spadolini S.r.l., Zuccon International Project S.r.l., Galeazzi Design.

n Tecnologia di impianto: per il trattamento delle acque nere, si fa riferimento ad aziende tedesche34, che hanno sviluppato il sistema Haman. È utile attrrarre su Pisa un’azienda come la Tecnicomar Srl, che ha sviluppato una tecnica simile a quella del sistema Haman tedesco.

Un estremo interesse dei decisori per lo sviluppo del settore, che si traduce in politiche di investimento mirate: gli investimenti sul Canale dei Navicelli, la realizzazione di un sistema di scarico a Pisa Sud, la realizzazione di infrastrutture stradali che collegano la darsena all’Aeroporto Galileo Galilei ed altri snodi di traffico cruciali per il territorio della provincia di Pisa sono interventi di rilievo.

32 L’azienda, localizzata lontano dal mare, non può realizzare stampi per scafi maggiori di 34 metri, mentre il

mercato richiede anche scafi da 40 e 50 mt: sarebbe strategico per l’azienda avvicinarsi al mare e la provincia di Pisa si configurerebbe come un’opportunità in tal senso.

33 Si fa riferimento al design relativo allo stile della barca (sovrastruttura), non a quello inerente la parte tecnica (linee carena, propulsione, impianti, pesi).

34 Aziende tedesche sono coinvolte anche nella fornitura dei materiali ignifughi per le parti interne delle barche.

Le politiche di investimento

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La strategia di Marketing Territoriale della Provincia di Pisa

Vision e Obiettivi Strategici

La Vision “Diventare uno dei 5 principali poli attrattivi in Italia per gli IDE, sfruttando le potenzialità di un sistema economico in grado di evolversi secondo le esigenze del mondo attuale, fondandosi:

o su un sistema di conoscenze vasto e potenzialmente illimitato

o sulla valorizzazione di un patrimonio naturale, artistico ed esperenziale inestimabile”

Gli obiettivi strategici del Piano di Marketing Territoriale per la provincia di Pisa n Creare le condizioni per una piena valorizzazione dell’offerta competitiva della

provincia

n Attrarre investitori che permettano di riposizionare la value proposition del territorio, nei suoi settori strategici, su segmenti di attivià ad elevato valore aggiunto

n Catalizzare risorse per lo sviluppo di progetti di R&S, ad elevato potenziale di applicazione industriale, dedicati alle Scienze della vita

n Sfruttare gli spazi insediativi valorizzando le competenze e la tradizione produttiva del territorio

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I Progetti Strategici Le linee di intervento del Piano di Marketing Territoriale sono state articolate entro due macro-ambiti:

n interventi di carattere trasversale: volti a potenziare e valorizzare il sistema provincia nel suo complesso;

n interventi di carattere settoriale: volti alla valorizzazione ed alla promozione dell’offerta territoriale nei tre settori strategici.

Interventi trasversali Obiettivi operativi degli interventi di carattere trasversale sono i seguenti:

n costituzione e messa in opera di un’unità organizzativa cui affidare l’implementazione del Piano di Marketing Territoriale, la gestione delle relazioni del territorio con l’esterno e la realizzazione futura delle azioni di promozione e comunicazione dedicate al territorio stesso;

n sistematizzazione del patrimonio informativo relativo all’offerta territoriale attraverso un sistema di coordinamento per la gestione delle informazioni che fornisca gli strumenti per intervenire efficacemente a sostegno della valorizzazione del territorio;

n valorizzazione dell’immagine complessiva della provincia di Pisa come territorio innovativo, sfruttando il binomio tecnologia-turismo, definendo un approccio manageriale e scientifico della gestione di una una risorsa strategica – quale la offerta turistica –, e delle informazioni relative ad essa..

Il perseguimento di tali obiettivi operativi avverrà per tramite dei seguenti due Progetti Strategici:

n Creazione di Unità organizzativa per la promozione del territorio

n Creazione di un Destination Management System per il settore Turismo

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Creazione di una Unità organizzativa per la promozione del territorio

Unità organizzativa per la promozione del territorio

OBIETTIVI

Creare una unità organizzativa responsabile delle seguenti funzioni:

interlocutore di riferimento per gli investitori ed il mercato

collegamento e coordinamento tra la Provincia e le iniziative che insistono sugli altri livelli territoriali (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA, Ministero dello Sviluppo Economico, Istituto per la Promozione Industriale, InvestinTuscany, Toscana Promozione, etc.)

soggetto deputato alla realizzazione del PMT e all’implementazione delle azioni future di promozione e comunicazione dedicate al territorio

soggetto deputato al coordinamento di un sistema di rete per la gestione delle informazioni relative al territorio

Implementare il PMT e le azioni future di promozione e comunicazione dedicate al territorio

promuovere e potenziare l’immagine della provincia (associata al logo ed al pay-off predisposti con le attività di comunicazione35) presso i potenziali fruitori del territorio

scouting per l’individuazione delle opportunità migliori di promozione del territorio

Rappresentare l’interlocutore di riferimento per gli investitori ed il mercato

gestire i contatti generati dalle attività di promozione e comunicazione implementate nel quadro del PMT

gestire le relazioni con il potenziale investitore

compilare i dossier mirati da inviare ai singoli potenziali investitori

Collegare e coordinare la Provincia con le iniziative che insistono sugli altri livelli territoriali

coordinare le iniziative sul territorio

massimizzare gli effetti delle azioni di promozione a vari livelli

FINALITA’ DI INTERVENTO

Coordinare un sistema di rete per la gestione delle informazioni relative al territorio

coordinare le altre entità del territorio coinvolte entro tale sistema di gestione delle informazioni

35 Per ulteriori informazioni a riguardo si rimanda al Piano Integrato di Comunicazione.

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Unità organizzativa per la promozione del territorio

AZIONI

individuare e stanziare le risorse finanziarie funzionali allo svolgimento delle attività della unità

reperire le figure professionali da inserire a titolo stabile all’interno dell’unità:

o 1 responsabile dell’unità organizzativa

o 1 esperto di marketing del territorio

o 1 esperto di promozione/comunicazione

o 1 responsabile delle funzioni amministrative

individuare un network di esperti che collaborino con l’unità in funzione di esigenze specifiche:

o 1 esperto di settore per ciascuno dei 3 settori strategici della provincia

o 2 esperti di settore nei due ambiti settoriali ritenuti nevralgici per l’economia provinciale (Turismo e metalmeccanico ad esempio)

o 3 esperti economici che abbiano una specializzazione rispetto alle seguenti tre aree geografiche: (i) Europa, (ii) Nord e Sud America; (iii) Asia/Australia

individuare e predisporre gli spazi fisici e le attrezzature e strumentazioni necessarie per il funzionamento dell’unità;

organizzare un evento di presentazione della unità per favorirne l’accreditamento presso gli operatori le altre realtà deputate a svolgere tale funzione agli altri livelli di amministrazione del territorio (InvestinTuscany, Toscana Promozione, Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’Impresa Spa, etc.)

TEMPISTICA Attivazione: Aprile 2008 (struttura permanente)

Implementazione: 2 mesi

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Creazione di un Destination Management System per il settore Turismo

Destination Management System per il settore Turismo

OBIETTIVI

Valorizzare l’offerta turistica della provincia in un’ottica innovativa

Supportare lo sviluppo del settore Turismo tramite le tecnologie di informazione e comunicazione, in un ottica di compenetrazione tra le necessità del settore Turismo e le soluzioni sviluppate – o da sviluppare – nell’ambito di uno dei settori strategici per la provincia di Pisa, il settore ICT

FINALITA’ DI INTERVENTO

Gestire le informazioni territoriali sul turismo attraverso la centralizzazione dei dati in un database condiviso e la distribuzione dell’informazione attraverso una rete di comunicazione diffusa sul territorio

Promuovere efficacemente il territorio in chiave turistica

Interpretare i dati per supportare il processo decisionale per la definizione degli interventi nel settore

AZIONI

Gestione delle informazioni

Realizzare un sistema informativo territoriale, che si concretizzerà in:

database delle risorse turistiche: fulcro del sistema, dovrà contenere tutte le informazioni sul patrimonio culturale e turistico della provincia. Le informazioni, in formato elettronico, saranno strutturate all’interno di uno schema di dati che consenta la razionalizzazione e l’indicizzazione dei contenuti e favorisca la creazione e la condivisione della conoscenza

rete di comunicazione territoriale: extranet che collegherà tra loro gli enti pubblici (Comuni, Provincia, Regione) e privati (hotel, guide turistiche, etc.) e che consentirà agli operatori di: (i) accedere al patrimonio informativo condiviso presente nel database, (ii) aggiornare il database per la parte di loro competenza, decentralizzando così l’attività di inserimento dei contenuti

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Destination Management System per il settore Turismo

AZIONI

Interpretazione dei dati a supporto del processo decisionale

Istituire un sistema di business intelligence, che si concretizzerà in:

osservatorio permanente sul turismo, per raccogliere dati provenienti da:

o canali classici: (i) ISTAT (arrivi e presenze nelle strutture ricettive); (ii) musei e principali attrattori del territorio (ingressi); (iii) Camera di Commercio (andamento del settore)

o dalla rete di comunicazione territoriale: (i) inbound gestite dal contact center; (ii) profilazione dei turisti che hanno interagito con il sistema; (iii) eventi e opportunità di visita del territorio; (iv) dati di accesso al portale e ai punti informativi sul territorio; (v) dati di utilizzo dei dispositivi mobili

piattaforma informatizzata di analisi e reportistica, che dovrà consentire di:

o analizzare i dati sui turisti, segmentare la domanda e profilare gli utenti

o consultare i dati in modalità avanzata, attraverso ricerche guidate e prospetti sintetici

o distribuire i risultati ai vari stakeholders (Provincia, comuni, associazioni di categoria, Camera di commercio, etc.) in formati e modalità differenti (cruscotti per l’interpretazione dei dati, indicatori chiave, etc.)

o aggiornare i dati dell'osservatorio

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Destination Management System per il settore Turismo

AZIONI

Promozione efficace del territorio

Realizzare una piattaforma multicanale integrata, che si concretizzerà in:

punti informazione distribuiti sul territorio: dotati di dispositivi di accesso al database, permetteranno una promozione turistica mirata e personalizzata

contact center: dotati di una piattaforma per la gestione integrata di telefonate, fax, e-mail e sms, sfrutteranno le potenzialità tipiche della comunicazione multicanale, applicando le logiche del customer relationship management

rilancio e potenziamento portale www.pisaunicaterra.it: integrazione del database del sito, ed ampliamento dell’offerta informativa esistente con servizi ad elevato valore aggiunto

dispositivi mobili - cellulari, palmari, navigatori satellitari e lettori di file multimediali (ipod) -: personalizzati, caricati con i contenuti multimediali ed integrati con tutti i punti di informazione (punti sul territorio, contact center, portale), serviranno una fruizione più ricca della esperienza di viaggio, e forniranno al sistema informazioni sui punti visitati dai turisti stessi

TEMPISTICA Attivazione: Settembre 2008

Implementazione: 12 mesi

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Interventi settoriali La definizione dei Progetti Strategici di carattere settoriale ha tenuto conto della necessità di utilizzare degli strumenti di marketing che fossero funzionali a promuovere nella maniera più efficace le specifiche caratteristiche del settore entro cui devono essere implementati. In particolare, ciò ha comportato l’adozione di strumenti definiti in maniera da stabilire un rapporto inversamente proporzionale tra il livello di sviluppo del settore in provincia ed il livello di focalizzazione delle azioni di marketing adottate.

Ciò ha determinato la necessità di compiere le seguenti scelte nella definizione degli obiettivi operativi di carattere settoriale:

n ICT: organizzare un evento finalizzato a promuovere e far conoscere l’offerta territoriale della provincia a potenziali investitori nazionali ed esteri.

n Biotech organizzare un concorso internazionale finalizzato al finanziamento per lo start-up di impresa delle migliori idee imprenditoriali nei settori Biotech

n Farmaceutico: valorizzare pienamente il potenziale rappresentato dalle innovative attività di ricerca condotte dai principali laboratori, istituti di ricerca in ambito medico e farmacologico ed intercettare l’interesse di investitori che siano disposti a sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti

n Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso: organizzare delle giornate di visita sul territorio concentrate sulla valorizzazione delle aree di insediamento disponibili presso il Canale dei Navicelli e del patrimonio rappresentato dalla presenza dell’indotto di settore

Il perseguimento di tali obiettivi operativi avverrà per tramite dei seguenti Progetti strategici:

n Evento di promozione del settore ICT a Pisa

n Concorso internazionale a sostegno dello start-up di impresa nel settore Biotech

n Azioni di marketing a supporto dello sviluppo del comparto farmaceutico

n Visite “on site” sul Canale dei Navicelli e presso l’indotto di settore

Si evidenzia che ciascun Progetto Strategico dovrà essere promosso attraverso azioni di comunicazione ad hoc, per le quali si rimanda al Piano Integrato di Comunicazione.

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ICT

Evento di promozione del settore ICT a Pisa

Evento di promozione del settore ICT a Pisa

OBIETTIVI Organizzare un evento - della durata di tre giorni - finalizzato a promuovere e far conoscere l’offerta territoriale della provincia a potenziali investitori nazionali ed esteri

FINALITA’ DI INTERVENTO

Promuovere il settore dell’ICT nella provincia di Pisa attivando delle relazioni e collaborazioni sinergiche tra le imprese presenti sul territorio ed esterne alla provincia ed i Centri di Ricerca e di eccellenza (Quantum Center)

Potenziare le interrelazioni tra il progetto del Quantum Center e le altre iniziative presenti sul territorio

Intercettare l’interesse di investitori che operano nel comparto dedicato alla produzione di dispositivi per la diagnostica

Favorire la nascita di rapporti di collaborazione di imprese del territorio con imprese estere per lo sviluppo di soluzioni innovative

Valorizzare l’offerta territoriale rappresentata dalle strutture Universitarie e di Ricerca, il laboratorio di Fisica NEST, il Centro di Ricerca Matematica De Giorgi, oltre che dai centri di incubazione

AZIONI

Individuare (tramite un processo di screening che identifichi le imprese con reali volontà di investimento) e contattatare 20 aziende da coinvolgere nell’evento, con particolare riferimento a:

o Imprese leader di settore: NTT, IBM, Hitachi, Hewlett-Packard, Siemens

o Imprese specializzate nella realizzazione di dispositivi per la diagnostica (Adaltis, A. Menarini Diagnostics S.r.l., Alfa Wassermann S.p.A., Siemens Medical Solutions Diagnostics S.r.l., Medtronic, Roche Diagnostics, GE Healthcare)

o Imprese (da individuare con l’ausilio degli operatori del territorio) che si configurano come potenziali partner nella collaborazione con le imprese provinciali e gli enti di ricerca

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Evento di promozione del settore ICT a Pisa

AZIONI

Organizzare tre giornate in provincia secondo la seguente sequenza:

o 1° giorno: workshop funzionale a: (i) presentazione del settore in provincia e delle opportunità di investimento offerte dal territorio, (ii) condivisione e confronto sulle esperienze tra operatori del territorio e operatori esteri

Prestigiosi e dinamici operatori di settore localizzati a Pisa (NETikos S.p.A., IAC Search&Media Italia Srl (Centro di Ricerca e Sviluppo italiano di Ask.com), Yogitech S.p.A., Intellimaker Srl -, ERA endoscopi S.r.l., Alkeria S.r.l. etc.), saranno invitati ad esporre ai potenziali investitori le caratteristiche della propria attività imprenditoriale e le motivazioni del perché scegliere la provincia come sede di localizzazione della propria attività produttiva

Gli operatori esteri illustreranno la propria attività imprenditoriale, in maniera da evidenziare i possibili punti di contatto con operatori Pisani utili allo sviluppo di collaborazioni

o 2° giorno: visita alle strutture Universitarie (Quantum Information Competence Center – primo Centro italiano di informatica quantistica, nato dalla collaborazione tra la Scuola Normale Superiore e l’IBM) ed ai Centri di Ricerca sul territorio, funzionale a presentare ai potenziali investitori le risorse della provincia in tale ambito e promuovere la fattibilità di proficue forme collaborative

Visita turistica guidata al territorio della provincia

o 3° giorno: visita al Polo Tecnologico di Navacchio ed organizzazione di tavoli di brain storming tematici che favoriscano l’aggregazione e lo scambio di opinioni ed esperienze

Definire specifici accordi con le strutture recettive del territorio. Tali accordi devono garantire delle economie sui costi da sostenere per l’organizzazione dell’evento, e devono essere definiti anche nell’ottica di promuovere – contestualmente - il territorio dal punto di vista delle sue bellezze artistiche e della sua offerta turistica. Ciò può determinare degli effetti indiretti per la provincia, in termini economici e di immagine, su scala nazionale ed internazionale, oltre che per gli operatori turistici del territorio

Follow-up della visita on site, consistente nel mantenimento dei contatti e nell’aggiornamento continuo con gli imprenditori intervenuti sulla situazione della provincia e sulle loro reali prospettive di investimento sul territorio

TEMPISTICA Attivazione: giugno 2008

Implementazione: 2 mesi

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Farmaceutico/Biotech

Concorso internazionale a sostegno dello start-up di impresa nel settore Biotech

Concorso internazionale a sostegno dello start-up di impresa nel settore Biotech

OBIETTIVI Organizzare un concorso internazionale finalizzato al finanziamento per lo start-up di impresa delle 10 migliori idee imprenditoriali nel settore Biotech

FINALITA’ DI INTERVENTO

Valorizzare il patrimonio di conoscenze del territorio tramite la creazione di attività di impresa di prospettiva

Intercettare l’interesse di fondi di venture capital e altri potenziali investitori interessati a finanziare soluzioni innovative da portare sul mercato

Favorire i rapporti di collaborazione di imprese e potenziali imprenditori del territorio con imprese nazionali ed estere per lo sviluppo di soluzioni innovative

Stimolare l’interesse per il territorio da parte dei potenziali investitori nazionali ed internazionali sfruttando il ritorno di immagine dato dal concorso

Valorizzare l’offerta territoriale rappresentata dalle strutture Universitarie e di Ricerca, oltre che dai centri di incubazione

AZIONI

Individuare un comitato tecnico scientifico di esperti (Accademici, imprenditori di successo ed Esperti di settore) deputati a:

o in una prima fase: selezionare le 20 idee innovative che partecipano al concorso per i finanziamenti

o in una seconda fase: selezionare, in accordo con esigenze e giudizi dei finanziatori, le 10 idee innovative meritevoli del finanziamento

Individuare (tramite un processo di screening, che coinvolga anche Università ed esperti di settore, che identifichi le soluzioni a più alto potenziale innovativo) 20 aspiranti imprenditori da coinvolgere nel concorso

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Concorso internazionale a sostegno dello start-up di impresa nel settore Biotech

AZIONI

Individuare (tramite un processo di screening che identifichi fondi ed imprese con reali volontà di investimento) e contattare potenziali investitori e soggetti interessati allo sviluppo di collaborazioni partecipative, con particolare riferimento a:

o Imprese leader di settore: Biotech (Amgen, Genentech Biogen Idec, NovusPharma, Recordati SpA), ICT (NTT, IBM, Hitachi, Hewlett-Packard, Siemens)

o Istituzioni finanziarie (Banca Intesa, BPL, Monte dei Paschi di Siena, ecc.)

o Imprese (da individuare con l’ausilio degli operatori del territorio) che si configurano come potenziali partner nella collaborazione con le imprese provinciali e gli Enti di ricerca

o Fondi di venture Capital (Fondo Rotativo della Camera di Commercio della Provincia di Pisa, Società finanziaria Fidi Toscana, Fondo Toscana Venture della SICI Sgr, Endeavour Vision SA – Geneva, Truffle Venture – Paris, High Tech Private Equity GmbH – Düsseldorf)

Individuare le risorse finanziarie di carattere pubblico da destinare al finanziamento di una delle idee innovative selezionate

Organizzare l’evento secondo i seguenti step:

o Step 1: messa a bando del concorso e promozione dello stesso secondo i canali più adatti a raggiungere i potenziali partecipanti

o Step 2: fasi di selezione: (i) individuazione dei 20 aspiranti imprenditori; (ii) individuazione delle 10 idee da finanziare

o Step 3: organizzazione di un evento conclusivo di due giorni a Pisa presso cui far intervenire i 10 soggetti che usufruiranno del finanziamento ed i finanziatori dei progetti

Definire specifici accordi con le strutture recettive del territorio. Tali accordi devono garantire delle economie sui costi da sostenere per l’organizzazione dell’evento di due giorni, e devono essere definiti anche nell’ottica di promuovere – contestualmente - il territorio dal punto di vista delle sue bellezze artistiche e della sua offerta turistica. Ciò può determinare degli effetti indiretti per la provincia , in termini economici e di immagine, su scala nazionale ed internazionale, oltre che per gli operatori turistici del territorio

Follow-up del concorso, consistente nel garantire agli imprenditori finanziati un assistenza alla implementazione del business plan di impresa (si possono stabilire presso gli incubatori)

TEMPISTICA Attivazione: Settembre 2008

Implementazione: 1 anno

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Azioni di marketing a supporto dello sviluppo del comparto farmaceutico

Azioni di marketing a supporto dello sviluppo del comparto farmaceutico

OBIETTIVI

Favorire l’insediamento sul territorio della Provincia di investitori disposti a finanziare la R&S e la produzione di prodotti farmaceutici innovativi sfruttando il potenziale - rappresentato dalle innovative attività di ricerca condotte dai principali centri di eccellenza di Pisa - attualmente presente in provincia di Pisa

FINALITA’ DI INTERVENTO

Valorizzare pienamente il potenziale rappresentato dalle innovative attività di ricerca condotte dai principali laboratori, istituti di ricerca e centri di eccellenza di Pisa in ambito medico e farmacologico

Intercettare l’interesse di investitori che siano disposti a sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti, in una duplice accezione:

o Finanziare esclusivamente lo start-up di imprese innovative associate allo sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici

o Finanziare lo sviluppo e la produzione di nuovi prodotti farmaceutici nell’ottica di diversificare/completare la propria offerta competitiva e di stabilire una struttura produttiva sul territorio della provincia

AZIONI

Identificare e raccogliere le principali attività di Ricerca e brevetti farmaceutici presenti nel territorio che garantiscano una applicazione industriale, come ad esempio i risultati delle ricerche condotte dal Gruppo per il Carcinoma Midollare Tiroideo composto da: (i) Centro Interdipartimentale per la Farmacologia clinica e le Terapie Sperimentali dell’Università di Pisa; (ii) Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Pisa; (iii) Dipartimento di Chirurgia dell’ Università di Pisa

Effettuare uno screening dei brevetti e delle attività di ricerca ed individuare quelli con elevata applicabilità industriale e con maggior potenziale di penetrazione di mercato;

Individuare (tramite un processo di screening che identifichi fondi ed imprese con reali volontà di investimento) e contattare one-to-one i potenziali investitori ai quali verranno sottoposti specifici dossier e per i quali verranno organizzati incontri mirati con i ricercatori e gli investitori suddivisi in base alle seguenti tipologie:

o Fondi di Venture Capital: per promuovere lo start up di nuove imprese (ad esempio: 3D Capital, Accel Partners, ACT Venture Capital Limited, etc)

o Società interessate a supportare la produzione di beni farmaceutici derivanti dalle ricerche e dai brevetti individuati (ad esempio: Pfizer, Glaxo, Merck, Abbot, Roche, etc)

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Azioni di marketing a supporto dello sviluppo del comparto farmaceutico

TEMPISTICA Attivazione: Aprile 2008

Implementazione: 1 anno

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Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

Visite “on site” sul Canale dei Navicelli e presso l’indotto di settore

Visite “on site” sul Canale dei Navicelli e presso l’indotto di settore

OBIETTIVI Organizzare delle giornate di visita sul territorio concentrate sulla valorizzazione delle aree di insediamento disponibili presso il Canale dei Navicelli e del patrimonio rappresentato dalla presenza dell’indotto di settore

FINALITA’ DI INTERVENTO

Valorizzare pienamente le aree di insediamento disponibili presso il Canale dei Navicelli

Intercettare l’interesse di investitori che completino la filiera di settore

Valorizzare il patrimonio rappresentato dalla presenza dell’indotto di settore

AZIONI

Individuare (tramite un processo di screening che identifichi le imprese con reali volontà di investimento) e contattare 20 aziende da coinvolgere nella visita on site, con particolare riferimento a:

o Imprese leader di settore: Ferretti Group, Sunseeker, Rodriguez Group, Royal Denship, FIPA Group

o Imprese, attualmente assenti in provincia di Pisa, specializzate in processi produttivi fondamentali caratterizzanti il comparto:

§ Laminazione dello scafo: Azimut Benetti Spa, Agostini Nautica Srl, Cantieri Navali FB System(Massa rosa), Laminplast Srl, Velmare Srl

§ Design dedicato alla progettazione della sovrastruttura delle imbarcazioni: Design Studio Spadolini Srl, Zuccon International Project Srl, Galeazzi Design

§ Tecnologia di impianto per il trattamento delle acque nere: Tecnicomar Srl

Organizzare tre giornate in provincia secondo la seguente sequenza:

o 1° giorno: workshop di presentazione del settore in provincia e delle opportunità di investimento offerte dal territorio. In tale occasione è utile fare intervenire prestigiosi operatori di settore localizzati a Pisa (Azimut Benetti, Cantieri Navali di Pisa, etc.), che possano esporre ai potenziali investitori le motivazioni del perché scegliere la provincia come sede di localizzazione della propria attività produttiva

o 2° giorno: visita alle aree disponibili sul Canale dei Navicelli + visita turistica guidata al territorio della provincia

o 3° giorno: visita ai principali attori della filiera della produzione cantieristica navale

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Visite “on site” sul Canale dei Navicelli e presso l’indotto di settore

AZIONI

Definire specifici accordi con le strutture recettive del territorio. Tali accordi devono garantire delle economie sui costi da sostenere per l’organizzazione dell’evento, e devono essere definiti anche nell’ottica di promuovere – contestualmente - il territorio dal punto di vista delle sue bellezze artistiche e della sua offerta turistica. Ciò può determinare degli effetti indiretti per la provincia , in termini economici e di immagine, su scala nazionale ed internazionale, oltre che per gli operatori turistici del territorio

Follow-up della visita on site, consistente nel mantenimento dei contatti e nell’aggiornamento continuo con gli imprenditori intervenuti sulla situazione della provincia e sulle loro reali prospettive di investimento sul territorio

TEMPISTICA Attivazione: Giugno 2008

Implementazione: 2 mesi

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Azioni di accompagnamento La piena funzionalità del Piano di Marketing Territoriale, ma soprattutto la piena valorizzazione del sistema provincia si ritiene passino dall’affiancamento dei progetti strategici con delle azioni di accompagnamento da implementare a livello di settore. Ciò per contemperare l’esigenza di valorizzare a pieno l’offerta territoriale con quella di realizzare un’azione di promozione e comunicazione costante del territorio in ambito nazionale ed internazionale.

Di conseguenza, si segnala una serie di azioni di accompagnamento che appaiono fondamentali per lo sviluppo complessivo dell’offerta territoriale della provincia e delle azioni di marketing ad essa correlate, organizzati secondo un sistema di marketing mix articolato entro due macro-ambiti:

n interventi sulle componenti dell’offerta territoriale: volti ad adeguare, modificare o innovare le condizioni dell’offerta territoriale;

n interventi di promozione e comunicazione: volti a far conoscere al pubblico le opportunità offerte dal territorio, a svilupparne una immagine e rafforzarne il posizionamento competitivo.

Valorizzazione e potenziamento dell’offerta territoriale

ICT/Farmaceutico-Biotech

La piena valorizzazione ed il potenziamento dell’offerta territoriale della provincia di Pisa nei settori ICT e Farmaceutico-Biotech dovranno essere sostenuti con il supporto delle seguenti azioni di accompagnamento:

n Creazione di un Campus di ricerca Biomediacale

n Creazione di un network di knowledge di settore

n Competenze manageriali a sostegno dello sviluppo dell’attività di impresa

La creazione di un Campus36 che diventi un polo di riferimento per la trasformazione della ricerca di base in applicazioni cliniche ed in sviluppo industriale nel campo biomedicale. Le principali finalità del campus saranno:

n sostenere la ricerca scientifica e tecnologica

36 Questo progetto può trovare risorse nell’ambito del POR FESR Toscana 2007 – 2013 – Asse I – “Ricerca,

sviluppo e trasferimento tecnologico, innovazione e imprenditorialetà” e l’asse IV – Capitale umano obiettivo specifico L

Campus di ricerca biomedicale

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n promuovere lo sviluppo di nuove terapie e la loro sperimentazione, anche attraverso accordi con strutture sanitarie

n sviluppare didattica e alta formazione professionale nel campo della ricerca scientifica, nonché diffondere la cultura scientifica anche attraverso accordi con Università ed altri organismi di formazione

n dare impulso allo sviluppo economico e industriale dell’area territoriale di Pisa e dintorni anche attraverso forme innovative di Public Private Partnership (PPP)

La Creazione di un network di knowledge di settore37 mira alla istituzione di un network di sapere settoriale che favorisca la sistematizzazione e il coordinamento delle attività di Ricerca e Sviluppo svolte dalle imprese e dagli Enti di Ricerca che operano in provincia nel settore ICT. La Provincia dovrà quindi individuare un soggetto istituzionale adatto a svolgere la funzione di gestore ed amministratore del network di sapere settoriale, e che gestisca anche la creazione di un network virtuale attraverso il quale sia possibile il coordinamento tra imprese e centri di ricerca e - laddove ciò non danneggi le dinamiche competitive – l’accesso comune ai risultati ottenuti nel corso delle attività di R&S.

Tale soggetto istituzionale svolgerà una funzione di:

n stimolo allo sviluppo di rapporti di collaborazione interaziendale e intrasettoriale per lo sviluppo di soluzioni cross-settoriali e di prodotti innovativi;

n stimolo allo sviluppo di collaborazioni tra imprese del territorio ed imprese non operanti sul territorio per lo sviluppo di soluzioni cross-settoriali e di prodotti innovativi;

n raccordo tra le imprese interessate ad investire in attività di R&S, Enti di ricerca e Università operanti sul territorio provinciale, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta di innovazione nei comparti ICT e Farmaceutico-Biotech. In particolare, il network dovrà garantire alle imprese di settore che non dispongono degli “skills” e di una struttura tecnica adeguata allo svolgimento di attività di R&S, di avvalersi delle competenze, delle infrastrutture, e delle strumentazioni a disposizione delle università e dei centri di ricerca. Allo stesso modo dovrà indirizzare l’attività di ricerca verso soluzioni rispondenti ai fabbisogni di innovazione espressi dalle imprese;

n trait d’union tra i diversi Enti di ricerca provinciali, favorendo la messa a sistema e il coordinamento delle attività svolte;

n raccolta e catalogazione dei risultati ottenuti di cui potrebbero beneficiare, attraverso la creazione di una rete intranet, sia il sistema istituzionale della ricerca sia le imprese.

37 Questo progetto può essere finanziato attraverso il POR FERS Toscana 2007 – 2013 – Asse I “Ricerca, Sviluppo

e trasferimento tecnologico, innovazione e imprenditorialità” e dal POR FSE Toscana 2007 – 2013 – Asse IV – Capitale Umano.

Un soggetto istituzionale per la gestione della knowledge di settore

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La azione di accompagnamento Competenze manageriali a supporto dello sviluppo dell’attività di impresa si articolerà in due piani di azione:

n Mettere a sistema un network esperti di management e start-up di impresa a sostegno del settore ICT e Farmaceutico-Biotech (come quello delle CCIAA di Pisa e del Polo di Navacchio).

Obiettivo è stabilire un rapporto continuativo di collaborazione tra mondo della R&S applicata ai settori ICT e Farmaceutico/Biotech ed esperti con competenze di carattere manageriale. Ciò permette di evitare che soluzioni con elevato potenziale innovativo non vengano adeguatamente sfruttate tramite una sollecita e ben strutturata politica di entrata ed aggressione dei mercati.

La Provincia deve istituire quindi un network di esperti – con competenze specifiche nello start-up di impresa e nella gestione del business (come i business angels) – che possa essere costantemente contattato da parte di giovani imprenditori che abbiano messo a punto soluzioni ad elevato potenziale di sviluppo ma non siano in grado di trasformare le proprie idee in progetti d’impresa, piuttosto che reperire le fonti di finanziamento più adatte alla propria tipologia di business.

L’intervento è finalizzato alla risoluzione della problematica in una prospettiva temporale di breve/medio termine, mentre per intervenire su tale aspetto in una maniera definitiva si necessita di un intervento strutturale per il quale si rimanda al punto successivo.

n Adeguamento dell’offerta formativa esistente alla necessità di conferire alle figure specialistiche le necessarie competenze manageriali.

L’obiettivo è quello di dotare la provincia di Pisa di un’offerta formativa post-universitaria che crei figure professionali specialistiche con competenze manageriali, che permettano al sistema economico provinciale di fare un ulteriore salto di qualità. La mancanza di figure in grado di avere una visione d’insieme della propria attività e del mercato determina una certa difficoltà nel generare una crescita sistemica: di frequente vengono ideate soluzioni ad elevato potenziale che però difficilmente vengono tradotte nella nascita di imprese con adeguata capacità di entrata ed aggressione dei mercati.

Pertanto è necessario intervenire tramite la creazione di un Master post universitario – finanziato dalla Provincia, dalla Regione, da fondi di investimento e soggetti privati interessati - che accolga laureati in discipline tecnico/scientifiche per conferire loro una formazione di carattere economico/aziendalista e farli entrare in contatto col mondo imprenditoriale (nella duplice accezione di imprese disposte ad attivare forme di collaborazione per lo sviluppo di prodotti innovativi o fondi di venture capital pronti a finanziare le nuove soluzioni proposte). Il Master dovrà assegnare almeno il 50% dei posti disponibili a soggetti che dimostrino di avere già sviluppato un’idea innovativa ad elevato potenziale, in maniera che questo si configuri alternativamente come un’opportunità per:

Network di esperti di management e start-up d’impresa

Master post-universitario

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o lo sviluppo di una nuova azienda,

o la nascita di forme di collaborazione con le imprese di settore per lo sviluppo di nuovi prodotti,

o il reperimento di finanziamenti per lo start-up di impresa.

Dovrà essere determinato anche il modo di vincolare i beneficiari del Master a stabilire la loro attività produttiva sul territorio della Provincia, in maniera che gli effetti prodotti in termini di creazione di ricchezza ricadano sul sistema economico di Pisa.

Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso

La piena valorizzazione ed il potenziamento dell’offerta territoriale della provincia di Pisa nel settore della Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso dovranno essere sostenuti con il supporto delle seguenti azioni di accompagnamento:

n Potenziamento del Canale dei Navicelli;

n Adeguamento del sistema formativo territoriale alle esigenze settoriali.

Il potenziamento del Canale dei Navicelli38 dovrà avvenire attraverso due direttrici fondamentali:

n Realizzazione di uno sbocco autonomo sul mare per il Canale dei Navicelli.

Obiettivo è svincolare i produttori di imbarcazioni da diporto di lusso Pisani dalla necessità di passare attraverso il porto di Livorno per le operazioni di prova e varo delle imbarcazioni. Ciò renderà il sistema produttivo provinciale di settore maggiormente autonomo e determinerà un efficientamento dei costi legati alle operazioni di sperimentazione delle imbarcazioni.

Una soluzione ottimale da tale punto di vista consiste nello sfruttare la traiettoria del Canale dello Scolmatore39, contestualmente alla realizzazione di un apposito braccio di protezione a mare.

In una fase transitoria, è necessario individuare presso il Porto di Livorno una banchina apposita cui possano fare costantemente riferimento gli operatori Pisani per gestire le operazioni legate alla propria attività imprenditoriale.

n Interventi di adeguamento infrastrutturale in corrispondenza dei passaggi su cui insistono i ponti stradali.

38 Questo progetto può essere finanziato in parte con il POR FERS Toscana 2007 – 2013 – Asse IV - Accessibilità

ai servizi di trasporto e di telecomunicazione. 39 Il canale Scolmatore è un canale del fiume Arno che parte a valle di Pontedera e termina nei pressi del

Calambrone, al confine tra i Comuni di Livorno e di Pisa. Nel canale confluiscono alcuni corsi d'acqua dell'entroterra pisano e livornese, come il Fosso Reale e nell'ultimo tratto, poco prima di sfociare nel Mar Ligure, il Canale dei Navicelli.

Lo sbocco autonomo sul mare

L’adeguamento infrastrutturale

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Obiettivo è mettere i produttori di imbarcazioni da diporto di lusso nella condizione di attraversare il Canale con barche di dimensioni maggiori rispetto a quanto avviene ad oggi. Ciò permetterà ai cantieri Pisani di competere su segmenti di mercato (es. barche a vela) che a questo momento non possono essere aggrediti per effetto delle limitazioni legate alle condizioni infrastrutturali del Canale dei Navicelli.

L’intervento è necessario in particolare presso il ponte dell’Autostrada A12, non dotato di struttura apribile al passaggio delle barche, e rialzato di soli 12 metri sul livello delle acque del Canale.

L’adeguamento del sistema formativo provinciale40 dovrà essere perseguito intervenendo su due livelli:

n Creazione di un polo di Know how d’eccellenza nel design industriale navale.

L’obiettivo è creare un corso di design industriale all’avanguardia cercando di integrare/unificare i corsi/master ad oggi presenti quali: il Master Universitario di I° livello in yacht engineering dell’Università di Pisa ed il Master Universitario di I° livello del Politecnico di Milano e dell’Università degli studi di Genova.

Inoltre, la Provincia ed il Comune di Pisa dovranno sponsorizzare e patrocinare la suddetta iniziativa al fine di creare un asse di competenza cha va da Pisa a Milano passando per Viareggio e Genova.

n Istituzione di un’offerta formativa presso l’Istituto Tecnico Fascetti dedicata alla formazione di figure professionali specialistiche per il settore.

Obiettivo è dotare la provincia di Pisa di un’offerta formativa che faccia fronte alla rischiesta continua e crescente del mondo imprenditoriale Pisano di figure professionali, fondamentali in ottica di settore, quali meccanici, idraulici, elettricisti, verniciatori, e falegnami.

In tale ottica l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico G. Fascetti di Pisa dovrà assumere una connotazione specialistica adeguandosi alle esigenze degli operatori di settore, e valorizzando il ruolo che le professionalità di cui sopra possono ricoprire in un settore strategico per lo sviluppo competitivo della provincia.

Promozione/Comunicazione del territorio

L’azione di Promozione/comunicazione del territorio nei tre settori strategici, essenziale come azione di sostegno al Piano di Marketing Territoriale, deve essere condotta avendo

40 Questo progetto può essere finanziato con risorse del POR FSE Toscana 2007 – 2013 – asse IV – Capitale

Umano.

Il corso di Design Industriale

L’Istituto Tecnico G. Fascetti a sostegno del settore

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chiari – per ciascun settore - esattamente i Fattori Critici di Successo da valorizzare, i target verso cui indirizzare l’azione ed i mezzi di comunicazione/promozione tramite cui operare41.

ICT Gli elementi da veicolare attraverso l’attività di promozione/comunicazione sono quelli assimilabili ai vantaggi competitivi posseduti dalla provincia:

n il sistema di formazione qualificato che genera delle professionalità, da un punto di vista tecnico, estremamente preparate ed adatte all’inserimento nel settore ICT;

n le attività di R&S dedicate allo sviluppo di nuove soluzioni nel settore (come il Quantum Information Competence Center);

n la presenza di un incubatore di impresa (Polo tecnologico di Navacchio) che ha favorito e favorisce:

o la localizzazione a Pisa di imprese specialistiche di settore, oltre che lo sviluppo di spin-offs originati dal sistema Universitario Pisano brillantemente avviati sul mercato,

o i fenomeni di partnership per lo sviluppo di nuove soluzioni e l’apertura verso nuovi mercati da parte delle imprese di settore;

n la percezione della provincia a livello internazionale come ambiente di forte diffusione e sviluppo di settore, entro cui si distinguono alcune realtà imprenditoriali di rilievo;

n la presenza di opportunità di finanziamento innovative per lo sviluppo dell’attività di impresa:

o fondo Rotativo della Camera di Commercio della Provincia di Pisa,

o la società finanziaria Fidi Toscana,

o il fondo Toscana Venture della SICI Sgr.

La dimensione geografica dell’attività di promozione/comunicazione del Piano di Marketing Territoriale vede negli Stati Uniti il target prioritario dal momento che, considerando la provenienza degli investimenti internazionali effettuati nell’area europea nel decennio 1997-2006 nel settore ICT, risultano il principale investitore, con il 51% degli IDE, seguono Germania, Giappone e Regno Unito. I trend attuali, inoltre, dimostrano la necessità di aggiungere a tali paesi l’India e la Cina, di recente a caccia di aziende italiane piccole ma innovative.

41 Per maggiore dettaglio di informazioni dettagliate sui target, sui costi ed il budget, si rimanda al Piano Integrato

di Comunicazione.

FCS della Provincia

Target

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Tenendo conto della componente geografica, i potenziali target da intercettare con le azioni di promozione e comunicazione sono:

n imprese nazionali e internazionali che operano nel settore, quali NTT, IBM, Siemens, Hewlett-Packard, Hitachi, Panasonic, Verizon Communications, Deutsche Telekom, Sony, Philips Electronics;

n fondi di venture capital, predisposti ad investimenti in aree ad alto contenuto di innovazione, quali EonTech Ventures SA – Luxembourg, BS Private Equity - Milano, Silver Lake - London, High Tech Private Equity GmbH – Düsseldorf;

n gruppi di interesse, associazioni e osservatori di settore, quali ad esempio Assintel, Aitech-Assinform, Confindustria Servizi Innovativi e tecnologici, l’Osservatorio imprese high-tech, l’European Information Technology Observatory;

n società di consulenza specializzate nel settore, che svolgono funzioni di supporto agli investitori nazionali e internazionali e possono fungere da veicolo di informazioni;

n mezzi di comunicazione nazionali ed internazionali, sia di matrice economica, come il Sole 24 ore o il Financial Times, sia dedicati al settore, quali Zero Uno, Computer World, Computer World Italia, computer Weekly.

Gli strumenti di promozione/comunicazione da attivare nell’immediato si identificano in:

n pubblicità sulla stampa nazionale ed estera, sia su quotidiani o periodici economici (Sole 24 Ore, The Economist, Financial Times, ecc.) sia su riviste specializzate di settore (Zero Uno, Computer World, Linea EDP);

n organizzazione di un convegno internazionale, che miri ad attivare una rete di collegamenti che coinvolga e valorizzi la presenza in contesti “altri” di professionisti originari della provincia;

n partecipazione ad eventi di Venture Capital, come l’European Venture Contest, per convogliare l’attenzione dei fondi sull’offerta territoriale della provincia;

n promozione sui siti dedicati al territorio (sito della Provincia e www.investinpisa.com) e sui portali dei gruppi di interesse (Aitech-Assinform, Assintel).

Farmaceutico/Biotech

Gli elementi da veicolare attraverso l’attività di promozione/comunicazione sono quelli assimilabili ai vantaggi competitivi posseduti dalla provincia:

n l’estremo interesse dei decisori per lo sviluppo del settore, sancito dall’accordo tra la Regione Toscana e i rappresentanti di Laedec (Associazione per lo sviluppo economico della contea di Los Angeles) e Socalbio (Consiglio biomedico della California del sud) lo

Strumenti di promozione e comunicazione

FCS della Provincia

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sviluppo di Partnership collaborative con attori esterni al territorio della provincia finalizzate allo sviluppo di nuovi prodotti;

n l’ambiente all’avanguardia dal punto di vista delle attività di R&S dedicate al settore, che si qualifica in maniera assolutamente significativa per le importanti esperienze di ricerca internazionale applicate ai settori della Chimica industriale, Chimica farmaceutica, Medicina, Fisiologia e Biochimica, come testimoniano importantissimi progetti in corso (si pensi, ad esempio, al BestBeat, il primo cuore artificiale italiano);

n il Sistema di formazione qualificato, che determina una disponibilità significativa di laureati in discipline tecniche e scientifiche per i settori Farmaceutico e Biotech;

n la presenza di Incubatori di impresa (Polo tecnologico di Navacchio e Pont Tech) indirizzati soprattutto anche allo sviluppo del settore Biotech;

n la forte crescita e specializzazione provinciale nel settore, che sembra mostrare le potenzialità per imporsi come polo farmaceutico su scala nazionale, grazie anche alla presenza di alcune realtà imprenditoriali di rilievo;

n le potenziali opportunità di investimento legate:

o alla notevole capacità produttiva non utilizzata, che sarà resa disponibile per: (i) l’attività di grandi aziende farmaceutiche che utilizzino le linee di produzione non efficientemente sfruttate; (ii) l’attività di imprese conto terziste, che potrà lavorare per conto delle aziende farmaceutiche della provincia di Pisa,

o alla necessità sul territorio di imprese che svolgano attività di validazione di processo (produzione, lavorazione, depurazione);

La dimensione geografica dell’attività di promozione/comunicazione del Piano di Marketing Territoriale vede negli Stati Uniti (con attenzione particolare alla California) il target prioritario dal momento che, considerando la provenienza degli investimenti internazionali effettuati nell’area europea nel decennio 1997-2006 nel settore Farmaceutico/Biotech, risultano il principale investitore. Seguono Francia, Paesi Bassi, Germania, Canada, Regno Unito, Croazia, Giappone, Svizzera, India, da cui provengono i principali investimenti effettuati in Italia nel periodo 2001-2006.

Tenendo conto della componente geografica, i potenziali target da intercettare con le azioni di promozione e comunicazione sono:

n imprese nazionali ed internazionali di settore, quali: Farmaceutico (Pfizer, AstraZeneca, Abbott Novartis, Genzyme, GlaxoSmithKline, Bristol, Roche, Johnson & Johnson, Sanofi Aventis, Biogen Idec, Merck); Biotech (Amgen, Genentech Biogen Idec, NovusPharma, Recordati SpA);

Target

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n fondi di venture capital, predisposti ad investimenti in aree ad alto contenuto di innovazione, quali Endeavour Vision SA – Geneva, Truffle Venture – Paris, High Tech Private Equity GmbH – Düsseldorf;

n imprese, la cui presenza è avvertita come necessaria in provincia di Pisa, specializzate in attività di validazione di processo (produzione, lavorazione, depurazione);

n imprese operanti nel settore in qualità di conto terziste, quali:

o società di consulenza specializzate nel settore, che svolgono funzioni di supporto agli investitori nazionali e internazionali e possono fungere da veicolo informativo per la provincia,

o gruppi di interesse e osservatori di settore, quali Assogenerici, Farmindustria, Federfarma, Ega,

n incubatori di imprese, come il Polo tecnologico di Navacchio, che favoriscono l’insediamento in tempi brevi ed a condizioni vantaggiose di imprese di settore. La presenza del Polo ha, ad esempio, favorito la localizzazione a Pisa di imprese specialistiche di settore come la SensorDynamics AG - azienda che sviluppa sistemi integrati prevalentemente nel settore automotive, presente anche in Austria e Germania – oltre che lo sviluppo di spin-offs originati dal sistema Universitario Pisano – Extrasolution Srl, NetResults Srl, XRD-Tools Srl, Witech Srl, Lobim Sas – e dal Sant’Anna - Scienzia Machinale Srl - brillantemente avviati sul mercato;

n mezzi di comunicazione nazionali ed internazionali, sia di matrice economica, come il Sole 24 ore o l’Economist, sia dedicati al settore, quali Biotech Business Week, Nature on line o Science on line.

Gli strumenti di promozione/comunicazione da attivare nell’immediato si identificano in:

n partecipazione a fiere nazionali ed internazionali - CphI, The Pharmacy Show of Birmingham, 2008 BIO International Convention, San Diego - rivolte ad operatori del settore42;

n newsletter, preferibilmente su supporto elettronico, da inviare periodicamente alle diverse tipologie di destinatari della strategia di comunicazione;

n promozioni su brochure prodotte da istituzioni o società di consulenza di prestigio;

n promozione sui siti dedicati al territorio (sito della Provincia e www.investinpisa.com) e sui portali dei gruppi di interesse (Assogenerici, Farmindustria, Federfarma, Farmaffari);

42 La Regione Toscana parteciperà alla fiera del Biotech di San Diego (giugno 2008), intorno alla quale ruota il

progetto di collaborazione con i rappresentanti di Laedec e Socalbio.

Strumenti di promozione e comunicazione

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n visite “on site” sul territorio della provincia, finalizzate alla promozione, presso potenziali investitori nazionali ed esteri, delle potenzialità di insediamento legate alla capacità produttiva inutilizzata dalle aziende presenti sul territorio.

Dovranno essere contestualmente organizzati degli eventi di divulgazione e comunicazione presso cui fare intervenire prestigiosi operatori di settore localizzati a Pisa, che possano esporre ai potenziali investitori le motivazioni del perché scegliere la provincia come sede di localizzazione della propria attività produttiva.

L’organizzazione delle giornate di visita non potrà prescindere ovviamente dalla definizione di specifici accordi con le strutture recettive del territorio. Tali accordi devono garantire delle economie sui costi da sostenere per l’organizzazione dell’evento, e devono essere definiti anche nell’ottica di promuovere – contestualmente - il territorio dal punto di vista delle sue bellezze artistiche e della sua offerta turistica. Ciò può determinare degli effetti indiretti per la provincia , in termini economici e di immagine, su scala nazionale ed internazionale, oltre che per gli operatori turistici del territorio.

Produzione di imbarcazioni da diporto di lusso Gli elementi da veicolare attraverso l’attività di promozione/comunicazione sono quelli assimilabili ai vantaggi competitivi posseduti dalla provincia:

n la disponibilità di aree, presso il Canale dei Navicelli ed il Porto Pisano, adatte all’insediamento di imprese cantieristiche o di imprese che afferiscano comunque alla filiera produttiva della nautica da diporto di lusso. Vanno valorizzate le potenzialità offerte dal canale come infrastruttura di trasporto e di collegamento col porto di Livorno, anche alla luce della saturazione ormai raggiunta riguardo agli spazi insediativi delle coste Toscane di Viareggio, Massa, e Livorno, oltre che della costa Ligure;

n le potenziali opportunità di investimento legate al completamento della filiera di settore con alcuni processi produttivi fondamentali caratterizzanti il comparto:

o laminazione dello scafo;

o design dedicato alla progettazione della sovrastruttura delle imbarcazioni;

o tecnologia di impianto per il trattamento delle acque nere,

n la presenza di un’importante indotto, che ha avuto una funzione determinante nel segnare i successi del settore cantieristico provinciale;

n la consolidata tradizione e la forte specializzazione provinciale nel settore, oltre che la collocazione in provincia di Pisa di importanti imprese di cantieristica che le conferiscono una forte reputazione internazionale;

FCS della Provincia

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n la rete di Istituti di ricerca e Centri di trasferimento tecnologico, che garantisce al settore una costante possibilità di accesso a soluzioni innovative da utilizzare in più ambiti relativi alla produzione delle imbarcazioni da diporto di lusso.

La dimensione geografica dell’attività di promozione/comunicazione del Piano di Marketing Territoriale vede nella Germania e nei Paesi Scandinavi i target prioritari per quel che riguarda gli insediamenti di imprese cantieristiche: le imprese tedesche intenzionate a dedicarsi alla produzione di imbarcazioni da diporto di lusso hanno bisogno di uno sbocco sul mare, mentre quelle scandinave sono interessate ad investire sul Mediterraneo. Gli Stati Uniti, invece, devono essere il riferimento per le attività di promozione e comunicazione dedicate ad intercettare investitori che operano nella produzione di strumenti di precisione legati al settore della cantieristica di lusso.

Tenendo conto della componente geografica, i potenziali target da intercettare con le azioni di promozione e comunicazione sono:

n imprese leader di settore, quali Ferretti Group, Sunseeker, Rodriguez Group, Royal Denship, FIPA Group;

n imprese, attualmente assenti in provincia di Pisa, specializzate in processi produttivi fondamentali caratterizzanti il comparto:

o laminazione dello scafo: Cantiere Navale F.B. System, Laminplast Srl, Velmare Srl 43;

o design dedicato alla progettazione della sovrastruttura delle imbarcazioni: Design Studio Spadolini Srl, Zuccon International Project Srl, Galeazzi Design;

o tecnologia di impianto per il trattamento delle acque nere: Tecnicomar Srl;

n istituzioni del territorio, quali Regione Toscana e Distretto nautico Toscano;

n società di consulenza specializzate nel settore, che svolgono funzioni di supporto agli investitori nazionali e internazionali e possono fungere da veicolo informativo per la provincia;

n mezzi di comunicazione accreditati presso gli utilizzatori attuali/potenziali, quali Boat International, Yacht Capital o SuperYacht;

n gruppi di interesse e osservatori di settore, quali l’Ucina e il CNA nautica o l’Osservatorio del Mercato Nautico di Tor Vergata.

43L’azienda, localizzata lontano dal mare, non può realizzare stampi per scafi maggiori di 34 metri, mentre il

mercato richiede anche scafi da 40 e 50 mt: è strategico per l’azienda avvicinarsi al mare e la provincia di Pisa si configurerà come un’opportunità in tal senso.

Target

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Gli strumenti di promozione/comunicazione da attivare nell’immediato si identificano in:

n sito internet dedicato all’area, che dovrà rappresentare il costante punto di contatto con l’utenza attuale e potenziale del territorio, erogando un’ampia gamma di informazioni e servizi on line;

n promozione delle politiche di settore su canali specifici nazionali e internazionali, come Sailing Channel, Sailing Channel International e Yatch and Sail, attraverso la trasmissione di spot relativi all’offerta territoriale e ai vantaggi localizzativi per i potenziali investitori nell’area;

n mailing alle imprese target identificate, in modo da stabilire un contatto diretto;

n pubblicità su stampa nazionale ed estera, sia intesa come quotidiani o periodici economici (Sole 24 Ore, Economia e Management, Financial Times, ecc.), sia come riviste specializzate (Boat International, Yacht Capital e Super Yacht);

n promozione su portali di gruppi di interesse, quali UCINA e CNA nautica;

n partecipazione a fiere nazionali ed internazionali - Fort Lauderdale, Genova, Dubai International Boat Show, Shangay International Boat Show - rivolte ad operatori del settore della cantieristica da diporto di lusso;

n visite guidate presso le realtà del territorio, al fine di evidenziare la disponibilità di aree che offrono infrastrutture e strutture attrezzate per la produzione di imbarcazioni da diporto di lusso e la presenza di un condotto da riconversione industriale che costituisce un elemento di ulteriore valorizzazione per i prodotti del territorio.

Strumenti di promozione e comunicazione

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