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L’IMPORTANZA DI MUOVERSI: I RISULTATI DELLA RICERCA
MOVIMENTO E SALUTE
Pisa, 30 settembre 2011
Simona Giampaoli Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma
Occupational health hazards of
sedentary tailors and cobblers
Let tailors be advised to take
physical exercise at any rate on
holidays. Let them make the best
use they can on some one day,
and so to counteract the harm
done by many days of sedentary
life
B Ramazzini, 1690-1731
TOTAL INCIDENCE
Age-adjusted
relative
incidence of
Acute
Myocardial
Infarction in
London
Busmen
1949-1958
(35-44)
300
300
200
200
100
100
0
0
3-MONTH MORTALITY
0
(45-54) (55-64)
Age in years
Conductors
Drivers
JN Morris 1966
TOTAL INCIDENCE
Postmen Telephonist Clerks
200
100
0
Postmen Telephonist Clerks
200
100
0
3-MONTH MORTALITY
JN Morris 1975
Age-adjusted
Relative
Incidence of
Acute
Myocardial
Infarction in
Male British
Civil Servants
1949-1952
Age-adjusted death rates in per cent from coronary heart disease,
1968-1970 through 1977, by physical activity in leisure time among
male executive–grade British civil servants aged 40-64 years
Physical activity Rate
Vigorous exercise 0.9
Other men: non-vigorous “scores”
Low third 2.7
Mid third 3.1
High third 2.2
JN Morris 1975
Messaggi importanti dagli studi di JN Morris:
• L’attività fisica protegge contro lo sviluppo della
cardiopatia coronarica
• Camminare, salire le scale, fare attività ricreative e
sports (separatamente o in combinazione)
abbassano il rischio cardiovascolare
• L’attività fisica porta beneficio a tutti: anziani e
giovani, uomini e donne, ipertesi e normotesi, alti e
bassi, grassi e magri, persone con profilo lipidico
normale o alterato, fumatori, non fumatori e soggetti
che non hanno mai fumato
Nurses’ Health Study (1986)
72.488 donne, 40-65 anni, infermiere di 11 stati USA
senza diagnosi di malattie cardiovascolari e di tumore alla linea-base
Follow up 8 anni
Obiettivo
• valutare l’associazione tra attività fisica e incidenza di eventi coronarici fatali e non fatali
Rischio relativo di evento coronarico in relazione alla quantità di attività fisica, in METS, suddivisa in quintili e per familiarità
per infarto del miocardio
1,000,87
0,75 0,66 0,58
0,48 0,44 0,41 0,38 0,34
1 (Basso) 2 3 4 5
No
Si
Quintili per attività fisica totale
Rischio
Relativo
Manson NEJM 1999;341:650
Familiarità per
infarto del
miocardio
Rischio relativo di evento coronarico in relazione in relazione alla quantità di attività fisica, in METS, suddivisa in quintili per
indice di massa corporea
1,000,88 0,82
0,65 0,69
0,79 0,71 0,65 0,64 0,54
1 (Basso) 2 3 4 5
<29
>29
Quintili per attività fisica totale
Rischio
Relativo
BMI
Manson NEJM 1999;341:650
THE WOMEN OF THE NATIONAL RUNNER’S HEALTH STUDY
0-9 10-19 20-29 30-3940+
weekly
miles run20
21
22
23
24
25
26
1,837 women
BMI Kg/m2
Williams PT
NATIONAL RUNNERS HEALTH STUDY 1,110 MEN
HDL mg/dL
Williams PT
0 to 1515 to 30
30 to 45over 45
44
46
48
50
52
54
56
58
60
935 <60 yr
175 >60 yr
weekly
miles run
The active twins were leaner and
had higher HDL-cholesterol and apo
A-I (a protein connected to HDL-
particles) levels than their more
sedentary brothers and sisters. The
active twin had an average HDL-
cholesterol level of 58 mg/dl, an apo
A-I level of 154 mg/dl, and a body
mass index (BMI) of 22.0 kg/m2.
The corresponding values for the
more sedentary twin were 53 mg/dl,
144 mg/dl, and 24.1 kg/m2,
respectively.
These differences between the
active and sedentary twins were
statistically significant, meaning
that it is highly unlikely that they
were due solely to chance.
National Runners Health Study
1990 2000 Study-years
27
26.5
26
25.5
25
24.5
24
23.5
23
0.0 (-1.5;1.5) c
-0.7(-1.3;-0.0) b
-0.7(-2.6;-0.9;-0.0) a
MM
SE
Study-years
26.5
26
25.5
25
24.5
24
23.5
23
0.2 (-1.4;1.7) c
-0.6(-1.2;-0.1) b
-2.3(-3.2;-1.4) a
1990 2000
FINE study:
10-year cognitive
decline per
category of 10-
year change
(1990-2000) in
duration (A) and
intensity (B) of
physical activity
for healthy Dutch
and Italian
survivors
Data are adjusted for
age, education,
smoking status,
alcohol consumption
country, mental
activities
B
BM Van Gelder, 2004
c=increased intensity
b=stable intensity
a=decreased intensity
c=increased duration
b=stable duration
a=decreased duration
A
ATTIVITA' FISICA LAVORATIVA
18
50
31
38
47
1514
59
27
21
62
17
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Sedentaria Moderata Pesante
livello di attività fisica lavorativa
prev
alen
za p
erce
ntua
le UOMINI1984-87
UOMINI1998-2002
DONNE1984-87
DONNE1998-2002
MATISS - OEC
ATTIVITA' FISICA NEL TEMPO LIBERO
55
34
11
34
49
17
60
26
14
46 45
9
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Inattività AF Moderata AF Elevata
livello di attività fisica nel tempo libero
pre
valenz
a p
erc
ent
uale UOMINI
1984-87
UOMINI1998-2002
DONNE1984-87
DONNE1998-2002
MATISS - OEC
DONNE
UOMINI
ITALIA – OEC 2008-2011 (9 Regioni)
ITALIA – OEC 1998-2002 (9 Regioni)
DONNE
UOMINI
IMC OB
IMC OB (ns)
IMC Kg/m²
28 + 5
27 + 9
INDICE di MASSA CORPOREA e OBESITA’
Obesi
25% 26%
INDICE di MASSA CORPOREA e OBESITA’
IMC Kg/m²
27 + 4
27 + 5
Obesi
19%
23%
IMC, kg/m2: Indice di Massa Corporea
Obesità: IMC > 30
35-79 anni
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare 2008 -2011 Valori medi dei principali fattori di rischio per Centro
Indice di massa corporea
(kg/m²) media media
Udine, Friuli V G 27,5 25,8
Campobasso, Molise 28,3 26,8
Caltanissetta, Sicilia 28,4 28,2
Modena, Emilia R 27,4 27,2
Cittanova, Calabria 28,0 31,4
Potenza, Basilicata 29,3 29,5
Veruno, Piemonte 27,3 26,4
Loceri, Sardegna 28,0 27,8
Roma, Lazio 27,4 26,2
Totale 27,8 27,4
Sedentarietà nel tempo
libero % %
Udine, Friuli V G 22,9 22,5
Campobasso, Molise 54,4 52,3
Caltanissetta, Sicilia 53,0 70,5
Modena, Emilia R 26,5 28,5
Cittanova, Calabria 39,5 65,9
Potenza, Basilicata 24,3 60,6
Veruno, Piemonte 23,0 36,5
Loceri, Sardegna 26,8 39,8
Roma, Lazio 30,0 36,5
Totale 33,7 44,8
Attività fisica e comportamenti sedentari
Dati 2008-9 Dati 2010
%
26 25
48 47
27
18 22
46
38
26
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
nessuna attività fisica il
giorno precedente le
rilevazioni
sport non più di 1 ora a
settimana
TV in camera 3 o più ore di TV e/o
videogiochi al giorno
a scuola a piedi o
bicicletta
www.epicentro.iss/okkioallasalute
Bambini che dedicano a TV e videogiochi più di due
ore al giorno. Okkio alla SALUTE 2010
Percentuale di bambini con più di 2 ore al dì
15%
PA Bolzano
54%
in Campania
Risulta evidente un gradiente geografico
< 27%
> 27% e < 38%
> 38%
Milano
www.epicentro.iss/okkioallasalute
2000 1980
+3%
-58%
-40%
Palmieri L. et al. Am J Public Health, 2008
42.927 morti
coronariche in meno
Obesità + 1 %
Diabete + 2 %
Fumo - 4 %
Colesterolo - 23 %
Pressione arteriosa - 25 %
Attività Fisica - 6 %
Trattamento Infarto - 5 %
Prevenzione secondaria - 6 %
Scompenso cardiaco - 14 %
Angina - 9 %
CABG e PTCA - 1 %
Angina instabile - 1 %
Statine preventive - 3 %
Farmaci ipertensione - 2 %
Spiegazione della riduzione della mortalità coronarica
in Italia dal 1980 al 2000
Per essere sostenibile la prevenzione
necessita non solo di scelte individuali, ma
di azioni economiche, culturali e ambientali
30 minuti di attività fisica moderata
possono essere raggiunti utilizzando tutte le occasioni
che si hanno durante la giornata
• Andare al posto di lavoro a piedi o in bicicletta
• Evitare di prendere la macchina anche per piccoli spostamenti
• Organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa nel parco
• Fare le scale invece di prendere l’ascensore
• Scendere dall’autobus una o due fermate prima
• Dedicarsi maggiormente al giardinaggio o ai lavori di casa
• Andare a ballare o giocare con i bambini
Pate RR, Pratt M, Blair SN et al. Physical Activity and Public Health, A Recommendation from the Centers for Disease Control and Prevention and the American College of Sports Medicine. JAMA 1995; 273: 402-7.
ATTIVITÀ FISICA L’esercizio fisico regolare:
o Aiuta a perdere il sovrappeso
o Migliora la pressione arteriosa
o Fa diminuire la voglia di fumare
o Brucia i grassi e migliora il tasso di colesterolo nel sangue
Limita la costipazione
È un ottimo antistress
È il migliore cosmetico
Con la pratica di un’attività fisica regolare il cuore diventa più robusto
e resistente alla fatica.
10 battiti cardiaci in meno al minuto significano 5.256.000 battiti all’anno risparmiati www.cuore.iss.it