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S.A.F.SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO
Le operazioni infragruppo:
I FINANZIAMENTI
Matteo Giordani
Milano, 11 Giugno 2014
Transfer Pricing:
la preparazione della documentazione nazionale
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La normativa di riferimento
• OECD Transfer Pricing Guidelines for Multinational Enterprises (Luglio2010);
• OECD Report on the attribution of profits to Permanent Establishment(Luglio 2010);
• Art. 9 TUIR: definizione di valore normale;• Art. 110 comma 7 TUIR: norme generali sulle valutazioni;• Art. 26 D.L. 31/5/2010 n. 78 (convertito in L.30/7/2010 n. 122);• Art. 1 comma 2-ter D.L. 18/12/1997 n. 471 (non applicabilità delle sanzioni
in caso di comunicazione e possesso documentazione TP ritenuta idonea);• Provvedimento del Direttore dell’Ag. Entrate del 29/9/2010 (attuativo
dell’art. 26 DL 78 con indicazioni sulla Documentazione idonea di cui all’art.1 comma 2-ter D.L. 471/97);
• Circolare Ag. Entrate n. 58/E del 15/12/2010 (oneri documentali in materiadi prezzi di trasferimento);
• Circolare Ministero delle Finanze n. 32 del 22/9/1980 sui prezzi ditrasferimento.
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La normativa di riferimento: Le Linee Guida OCSE e le Circolari Ministeriali
Anche i componenti di reddito positivi e/o negativi derivantidall’erogazione di un prestito e/o altre transazioni finanziarie(e.g. cash pooling, garanzie, etc.) tra una società residente ecorrelata estera non residenti rientrano a pieno titolo nellapresunzione di quantificazione al valore normale di cui all’art.110, c. 7 Tuir.
Ne consegue che eventuali clausole di infruttuosità stabilitecontrattualmente tra mutuatario e mutuante, potrebbero nonprodurre effetti, quantomeno dal punto di vista fiscale.
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La normativa di riferimento: Le Linee Guida OCSE e le Circolari Ministeriali
Pertanto, il saggio di interesse della transazione inverifica dovrà determinarsi considerando quello pattuitoo che sarebbe stato pattuito tra imprese indipendenti incircostanze comparabili.
Sul tema, le Linee Guida OCSE, nell’attuale versione (luglio2010) non definiscono indicazioni precise per la valutazione deltasso di interesse “at arm’s length”. Dovrà quindi farsiriferimento alle regole e ai metodi generali di determinazione deiprezzi di trasferimento valide per le “altre” transazioni, in quantoapplicabili.
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La normativa di riferimento:Le Linee Guida OCSE e le Circolari Ministeriali
Tuttavia, alcune indicazioni aggiuntive sono tuttavia fornite dalprecedente rapporto OCSE del 1979 ed alla CM 32 del 1980,nonostante questi siano documenti molto datati (e per diversiaspetti superati).
Secondo tali prassi, ai fini della valutazione del valore normaledelle operazioni di finanziamento intercompany dovranno esserepresi in considerazione una serie di fattori specifici, quali:l’ammontare del finanziamento; la durata; il titolo, la natura el’oggetto del finanziamento; il mercato del mutuante; la valuta dicalcolo e gli eventuali rischi di cambio; le garanzie prestate inrelazione al finanziamento.
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La normativa di riferimento: Le Linee Guida OCSE e le Circolari Ministeriali
Il problema concreto, di non facile soluzione, è rappresentatodalla scelta del criterio più opportuno al fine di stabilire,nell’operazione di finanziamento, la corretta quantificazione delvalore normale del saggio d’interesse.
Con quale metodo?
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Il Metodo CUP
L’applicazione delle Linee Guida fa sì che, ai fini del pricing deifinanziamenti infragruppo si utilizzi, prevalentemente il metodoCUP (interno o esterno).
In particolare:
• CUP interno: confronto tra finanziamenti infragruppo efinanziamenti comparabili posti in essere con soggettiindipendenti;
• CUP esterno (c.d. CUT): ricerca sul mercato di transazionicomparabili.
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Il Metodo CUP
La variante interna del CUP dovrebbe essere applicata in viapreferenziale, ove possibile.
In assenza di transazioni “interne”, occorre, anzitutto,individuare il mercato di riferimento della transazionecomparabile: come chiarito dalla CM 32/80:“il saggio di interesse corrente nello Stato di residenza della controllante chesarà considerato come campione per la determinazione del saggio "normale".Tale impostazione risponde in pieno alle esigenze di aderenza al principio dilibera concorrenza per i seguenti motivi:a) generalmente è il mutuatario che si rivolge al mercato del mutuante e nonviceversa;b) le condizioni di un prestito non variano in relazione al cambiamento delmutuatario.
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Il Metodo CUP
…. il concetto di “mercato del mutuante” deve essereinterpretato in senso sostanziale, tenendo presente il mercatosul quale sono stati di fatto raccolti i fondi oggetto delfinanziamento. Tale mercato non sempre può coincidere conquello del Paese di residenza di chi compare formalmente nelcontratto come “mutuante”.”
Ma è veramente così nella realtà?
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Il Metodo CUP esterno
Una volta definito il mercato rilevante, un primo, generale,riferimento idoneo a esprimere il tasso “normale” di mercato puòessere individuato nel:
• “Bollettino Statistico” della Banca d’Italia nel caso il mercato rilevante sia quello domestico;
• Statistiche dell’euro-sistema elaborate dalla Banca d’Italia o dalla BCE nel caso il mercato rilevante sia quello “comunitario”.
Tuttavia, tali riferimenti, seppur terzi ed oggettivi, potrebberorisultare troppo “generici” ai fini dell’analisi in parola trattandosidi tassi medi non differenziati per scadenze, rating, etc.
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Il Metodo CUP esterno
Un approccio più “tecnico” può esser sintetizzato come segue:
• Individuazione del mercato di riferimento;
• Determinazione del credit rating della controparte: “standalone” o “di gruppo”?
• Ricerca di transazioni comparabili su database esterni: searchcriteria e review manuale;
• Applicazione spread su base classe di rating;
• Applicazione aggiustamenti ove opportuno;
• Determinazione dell’arm’s lengh range.
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti
Pertanto, così come per ciascuna delle N operazioni infragruppo elencate nel capitolo 5 dellaDocumentazione Nazionale, anche per le transazioni finanziarie infragruppo, dovranno esserefornite le seguenti informazioni:
• 5.n.1 Descrizione delle operazioni
• 5.n.2 Analisi di comparabilità Caratteristiche dei beni e dei serviziAnalisi delle funzioni svolte, dei rischi assunti e dei beni strumentali utilizzatiTermini contrattualiCondizioni economicheStrategie d’impresa
• 5.n.3 Metodo adottato per la determinazione dei prezzi di trasferimento: Enunciazione del metodo prescelto e delle ragioni della sua conformità al principio di libera concorrenzaCriteri di applicazione del metodo presceltoRisultati derivanti dall’applicazione del metodo adottato
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.1 Descrizione delle operazioni
Descrizione dell’operazione
• Descrizione della natura del finanziamento e dell’eventuale “sottostante”;
• Descrizione del contesto nel quale è maturato il finanziamento;
• Indicazioni circa la possibile «surroga» di un precedente finanziamentocon terze parti (con conseguente attenzione ai riflessi in materia di analisieconomica con il metodo del CUP interno);
• Possibili difficoltà nell’enunciazione delle c.d. «motivazioni economiche /giuridiche» alla base dell’operazione.
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.2 Analisi di comparabilità
Caratteristiche dei beni e dei servizi
Gli elementi generalmente rilevanti nell’analisi di un prestito finanziario possonoessere così sintetizzati:
• La finalità del finanziamento: capitale circolante, acquisition finance,acquisto immobilizzazioni;
• L’ammontare e la quota capitale residua;
• La durata: breve medio o lungo termine;
• Il merito di credito/credit rating del debitore;
• Il tasso base di riferimento e lo spread;
• La valuta in cui è concesso il finanziamento;
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.2 Analisi di comparabilità
• Le scadenze: bullet vs a vista;
• Le garanzie offerte: nessuna garanzia, pegni, ipoteche;
• La seniority: subordinato, etc.;
• Il paese in cui si trova il debitore: condizioni economiche specifichepotrebbero riflettersi nel tasso applicato;
• Il settore di operatività del debitore;
• I covenant.
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.2 Analisi di comparabilità
Analisi delle funzioni svolte, dei rischi assunti e dei benistrumentali utilizzati
Funzioni
• Descrizioni delle funzioni rilevanti ai fini della creazione, negoziazione,gestione del finanziamento.
• Tipicamente, saranno coinvolte, le funzioni finanza/tesoreria eamministrative/di supporto.
• Focus sulle funzioni risk-taking (e.g. KERT).
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.2 Analisi di comparabilità
Rischi
Analisi dei principali rischi connessi al finanziamento. Per esempio, rischio di:
• Mercato;
• Credito: il credit rating del debitore;
• Valuta;
• Paese;
• Rischi specifici.
Asset
Il principale asset dell’operazione sarà il capitale oggetto del finanziamento.
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.2 Analisi di comparabilità
Termini contrattualiAnalisi degli elementi essenziali del contratto con particolare focus sugli elementi “essenziali” delfinanziamento (e.g. ammontare, durata, tasso), sulle clausole di ripagamento e su eventualispecifiche clausole contrattuali.
Condizioni economicheIl contesto economico rilevante: analisi delle principali variabili macroeconomiche e dei possibilimutamenti.
Quale mercato “rilevante”: mercato del mutuante o quello del mutuatario?
Quale momento “rilevante”: data stipula finanziamento o situazione al momento dell’analisi?
Strategie d’impresaAnalisi delle strategie alla base del finanziamento (e.g. finanziamento circolante, investimentiproduttivi, etc.).
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La Documentazione Nazionale: i finanziamenti 5.n.3 Il metodo adottato
Enunciazione del metodo prescelto e delle ragioni della suaconformità al principio di libera concorrenza
• CUP vs altri metodi
Criteri di applicazione del metodo prescelto
• Applicazione CUP Interno• Applicazione CUT Esterno
Risultati derivanti dall’applicazione del metodo adottato
• Determinazione dell’arm’s lenght range ed analisi dei risultati
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Benchmark Interessi: un esempio pratico
ESEMPIO
Finanziamento infragruppo (es.: le parti coinvolte operanoentrambe nel mercato europeo chimico)
Importo: € 150.000.000, durata: 30 mesi Tasso “all in”: 4,75%(e.g. EURIBOR a 12 mesi + spread)
Garanzie: nessuna
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Benchmark Interessi: CUP Interno - un esempio pratico
Il Metodo CUP interno è stato selezionato come il più attendibile poiché sonostate trovate transazioni fra parti non correlate sostanzialmente comparabilioppure sono state chieste quotazioni a banche per finanziamenti similari.
Banca Importo Durata Garanzie Tasso effettivo “all in”
X 100.000.000 € 18m No 4,25%
Z 400.000.000 € 36m No 5,0%
Conclusioni: Le condizioni di tasso sulla transazione intercompany indicatenon si discostano da quelle applicate da terze parti indipendenti in situazionisostanzialmente comparabili. Si può pertanto concludere che il tasso è “atarm’s length” in relazione al prestito ipotizzato.
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Benchmark Interessi: CUP Esterno - un esempio pratico
Qualora il metodo CUP interno non risulti applicabile, si procederà comesegue:
• Determinazione del Credit Rating (e.g. Moody’s RiskCalc);
• Ricerca transazioni comparabili su database esterno (e.g. BloombergProfessional, DealScan, etc.): impostazione criteri di ricerca coerenti (e.g.data stipula, valuta, rating debitore, mercato e settore di riferimento);
• Review manuale dei risultati ed eventuali aggiustamenti: durata, valuta;
• Determinazione dell’arm’s lenght range;
• Analisi dei risultati.
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Finanziamenti intercompany: considerazioni pratiche e spunti di riflessione
• Valutazione circa la natura di «residualità» dell’operazione;
• Timing dell’analisi;
• L’approccio in caso di verifica;
• Le politiche governative: il tasso d’interesse di riferimento sufinanziamenti intercompany ai fini della deducibilità potrebbeessere fissato dalle autorità locali (e.g. Brasile, Svizzera,Romania);
• Thin Cap, quale limite (o opportunità) oggettivo nelladeterminazione ex ante del livello della leva;
• Dividendi e possibili rischi di riqualificazione;
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Domande?
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