Le Catacombe - Raccolta siti utili

download Le  Catacombe - Raccolta siti utili

of 26

Transcript of Le Catacombe - Raccolta siti utili

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    1/26

    Raccolta siti utili per la didattica e le lezioni in classe

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    2/26

    Archive All Download Newest

    Catacombe

    Definizione di catacombe - Wikipedia

    it.wikipedia.orgOrigini delle catacombecatacombe.roma.it

    Le catacombe cristiane - Origini, caratteristiche, artevatican.va

    Percorsi nelle catacombe di S.Callisto a Romacatacombe.roma.it

    Catacombe di Priscillacatacombepriscilla.com

    Catacombe di Napoli: S.Gennaro, S.Severo, S. Gaudiosocatacombedinapoli.it

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    3/26

    Archive All Download Newest

    Definizione di catacombe - Wikipedia

    it.wikipedia.orgLe catacombe di san Callisto a Roma Le catacombe erano delle aree cimiteriali sotterraneeutilizzate nellantichit.

    Le pi celebri sono quelle cristiane, anche se ne esistono esempi legati ad altre religioni: neesistono anche di fenicie e pagane, gi gli etruschi e gli ebrei usavano seppellire i loro morti in cameresotterranee. I cristiani ricrearono tale pratica inumativa abbandonando, per la fede nella resurrezione deicorpi, luso della cremazione pagana.

    Le catacombe sono solitamente scavate nel tufo, tipica roccia facilmente lavorabile, e possonoavere anche pi livelli, con profondit che arrivano fino a trenta metri.

    Allinizio si mantennero principalmente le usanze funerarie pagane, come provato dal cimiteroprecristiano di Anzio. Il sepolcro si trova quasi sempre allesterno della citt, poich le Leggi delle XIItavole prescrivevano che hominem mortuum in urbe neve sepelito neve urito (Non si seppellisca n sicremi nessun cadavere in citt). Ma i cimiteri (il cui termine deriva dal greco [koimtrion],quindi dal verbo [koim], ossia dormire, riposare, oppure dal latino accubitorium, dal verboaccumbere per giacere) per i cristiani sono luoghi dellattesa della resurrezione.

    Letimologia della parola tardo latina catacumba, da cui litaliano catacomba, incerta; sipensa che derivi dalla locuzione greca (kat kymb s ) o (kat kmbas)(direttamente o attraverso la voce latina cumba) che si pu tradurre come presso/sotto la cavit/legrotte.

    Il nome locus ad catacumbas era una localit situata in un avvallamento presso la via Appia; glistudiosi non sono per concordi sul luogo che questo termine latino indicava. Secondo alcuni usavaindicare una depressione posta di fronte al Circo di Massenzio, fra le due colline dove oggi si trovano ilcimitero di San Callisto e la tomba di Cecilia Metella, e pass poi a indicare il cimitero stesso; secondoaltri lavvallamento era quello dove oggi si trova il cimitero di San Sebastiano.

    Cimiteri

    Descrizione generale

    Le catacombe sono poste sempre al di fuori della citt, in quanto la sepoltura urbana era vietatadalla legge romana per motivi religiosi e di igiene. I terreni sulle quali erano costruite appartenevano aprivati o a collegi funerari. Sono generalmente costituite da lunghe gallerie strette e basse detteambulacri, dai sette a trenta metri sotto la superficie, di circa 2,5 m di altezza e di larghezza eintercomunicanti ai vari livelli tramite ripidi scalini.

    Nelle pareti degli ambulacri sono scavate le tombe, dette loculi che avevano unaltezza di 40

    60 cm ed una lunghezza variabile dai 120 ai 150 cm; questi ultimi erano vere e proprie camere di pietrache accoglievano i corpi avvolti in lenzuoli di lino oppure posti in sarcofagi di pietra. Gli ambulacripotevano essere intervallati, oltre che con i loculi pi comuni, anche con i cubicoli, piccoli ambientidestinati ad ospitare le tombe di una famiglia o associazione, e con le cripte, contenenti solitamente latomba di un martire; inoltre si possono trovare anche tombe sormontate da un arco, dette arcosoli edestinate ai nobili, ai martiri e ai Papi.Affresco delBuon Pastore, Catacombe di San Callisto a Roma La luce e laria filtravano attraversodei pozzi verticali quadrati, chiamati lucernari. La tomba veniva successivamente chiusa ponendo dellamalta e una lastra di marmo o delle tegole di terracotta, sulle quali veniva inciso spesso il nome del

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    4/26

    defunto, let e la data di morte; spesso a tali informazioni veniva aggiunta unepigrafe religiosa osimbolica. lo studio di tali epigrafi riveste unimportanza capitale. Nelle catacombe si pregava perch, aquel tempo,la religione cristiana non era permessa.

    Sopra terra

    I primi Cristiani si seppellivano comunemente nei cimiteri pagani, anche se questi non sonototalmente identificabili fino alla prima met del II secolo. Il cimitero sopra terra, osubdiale, occupavaunarea ben definita e recintata: questa poteva avere diversi nomi, fra i quali area, area christianorum, o(topos) in modo generico. Altre volte, se la zona era coltivata a giardino, era definita come hortus,agellus, (kpos); il cepotaphium ( + [taph], tomba) era invece lorto che circondavail monumento funerario, indicando poi tutto il resto della costruzione.

    Solitamente vi era un unico custode e fossore, per unarea indubbiamente modesta. Di regola icorpi erano orientati, particolarmente ad est. Il sarcofago era una tomba pi lussuosa e conservativa, epoteva essere realizzato in pietra, in marmo, in terracotta, e raramente in piombo, meno comune. Moltodiffuso invece, di origini puniche, era un sepolcro realizzato con delle anfore. Per utilizzare lo spazionella maniera migliore si costruivano anche tombe a pozzo chiamateforma. Le tombe pi semplici

    potevano dunque essere il sarcofago, che costituiva la forma pi evoluta, oppure un monolito a foggia disarcofago, con un manufatto protettivo, a cappuccina se in muratura, oppure a mensa, con una lastrapiana semicircolare.

    Sotto terra

    In epoca apostolica le necropoli dei cristiani si distinsero per luso dellinumazione e per alcunisimboli caratteristici, mentre in et post-apostolica le comunit crebbero e grazie ai patrizi siorganizzarono pubblicamente. In seguito, per poter far fronte anche ad un diffuso problema di spazio, sipass dalla sepoltura subdiale a quella sotterranea considerando che la vera e propria attivitdaggregazione avveniva nel titulus, una sorta di area parrocchiale o nella domus ecclesiae la casadellassemblea, messa spesso a disposizione da famiglie abbienti.

    Inizialmente si utilizzarono cave abbandonate, differenziate da tufo granulare (le cui catacombe sicaratterizzano per il tracciato irregolare e le gallerie larghe) o solido (con gallerie strette, pi regolari everticali). Il primo elemento di ogni catacomba sempre una scala daccesso (detta scala, descensus, oaltre volte catabaticum), saltuarialmente affiancate da altre strutture per laccesso dei pellegrini, comelintroitus ad martyres dal IV secolo. Le gallerie furono chiamate cryptae, indicando poi con lo stessotermine tutto il complesso sotterraneo; col termine cubiculum si definivano invece le camere siasotterranee che subdiali. Lepila erano dei gruppi di defunti disposti in ordine verticale; fra le pilasolitamente si seppellivano i bambini.

    Due erano i tipi regolari di sepolcro: il loculo, che era una cavit rettangolare con il lato lungo avista, e la tomba a forno, con il lato corto a vista. Ma pi nobile era la tomba a mensa, con una nicchiaarcuata detta arcosolium. Lilluminazione era assicurata da lucerne ad olio e dai lucernari, detti

    luminaria.La toponomastica cimiteriale caratterizzata generalmente dalle denominazioni di persone (come

    quelle di Priscilla o di Pretestato), da origini topografiche (ad duas lauros), da nomi di santi(santAgnese, san Pancrazio), oppure dallanonimato o da nomi moderni (Santa Croce).

    Tombe dei martiri

    Permartyr( [martyr] o anche[martys] in greco significa testimone) sintendevacolui che aveva reso testimonianza di Cristo fino al sacrificio della vita. Coloro che tuttavia confessaronola propria fede, ma si salvarono, furono chiamati confessor( , homologhets). Inoltre si

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    5/26

    affermarono anche gli asceti, coloro che con virt eroiche supplirono al martirio. Sono cinque glielementi principali che identificano la tomba di un martire: la presenza di una cappella o basilica;uniscrizione in situ o su un monumento; dei graffiti sullintonaco, a testimonianza del fervore dei fedeli;la presenza di un altare consacrato; alcune pitture, scale aperte per i visitatori, lucernari. Un sepolcro siriconosce come quello di un martire solamente constatando levidenza di tracce antiche di una sicura

    venerazione.La cura del sepolcro sintendeva con larricchimento di doni e mantenendone lintegrit (sipermettevano reliquie ex contactu); in Oriente invece molti corpi vennero traslati, soprattutto aCostantinopoli. A Roma non si pu parlare di traslazioni prima di papa Onorio I (625-638), e di veri epropri movimenti con Teodoro I (642-649): nacquero cos celebrazioni liturgiche e chiese dedicate aglistessi santi. Il culto cominciava con il giorno della morte, il dies natalis, o (hemraghenthlios), deponendone le spoglie in una semplice tomba, poi man mano arricchita con nuovi doni,con grandi lavori dopo la pace di Costantino.

    Organizzazione dei cimiteri

    Ifossores (o fossori) vengono cos definiti per la prima volta nel 303; questi erano tenuti non

    solamente a seppellire i morti, ma anche a scavare le gallerie, gli ambienti e le tombe, nonch a decorarnele sepolture. Si suppone infatti che esistesse un corpo di operai specializzati. Gli attrezzi erano vari (di cuisi conoscono diversi tipi, dalla raffigurazione nella figura di Diogene, nel cimitero di Domitilla):lampada, dolabra fossoria (piccone a due becchi di taglio e di punta), ascia, mazzuolo (martello perscalpello), scalpello, compasso, pala, groma (goniometro a traguardo). Inizialmente i fossori eranoassimilati agli ostiari, custodi dei titoli e dei cimiteri: nel IV secolo, acquisendo sempre pi importanza,si ritrovano ad un grado ecclesiastico superiore agli stessi ostiari. Questi vivevano di donazioni, ma inseguito seppero approfittare della propria posizione, ottenendo lauti guadagni scambiando privilegi. Dalpontificato di Sisto III (432-440) non si ha pi notizia di compravendite di sepolcri, e probabilmente ilclero riassume la responsabilit dellamministrazione cimiteriale.

    Primo provvedimento sullorganizzazione dei cimiteri fu di papa Zefirino, che alla fine del II

    secolo nomina Callisto tutore del cimitero della via Appia. Nel 240 papa Fabiano regiones divisitdiaconibus et multas fabricas per coemeteria fieri iussit (divise le regioni tra i diaconi ed ordin chevenissero allestiti molti cantieri per la costruzione dei cimiteri); dalla fine del IV secolo vi furonodiverse ripartizioni: ipraepositi, per le basiliche cimiteriali, i mansionarii, custodi delle basiliche minori,i cubicularii, per i sepolcri dei martiri. Con papa Damaso I (366-384) comincia unepoca doro per icimiteri cristiani di Roma, con lavori ed abbellimenti nelle cripte dei martiri. Dal 394, con laffermazionedefinitiva del Cristianesimo con Teodosio I, la sepoltura sotterranea comincia ad essere tralasciata: sipreferisce la sepoltura subdiale, meno dispendiosa. Inoltre le invasioni barbariche (il 24 agosto 410Alarico entra a Roma) foriere di morte e distruzione, portarono a diverse traslazioni dei corpi dei martiri.Quando dal IX secolo fu permessa la sepoltura intra urbem, labbandono fu compiuto. Studi archeologici

    Ritratto di Giovan Battista De Rossi I primi studi sulle catacombe cristiane iniziano con PomponioLeto, con la fondazione dellAccademia Romana degli Antiquari nel XV secolo, con scopi relativamentepoco scientifici. Andrea Fulvio dedica due libri ai cimiteri cristiani nelleAntiquitates Urbis del 1527, cheispirano Onofrio Panvinio a scrivere un piccolo trattato sulle antichit cristiane.

    Il 31 maggio 1578 viene scoperto casualmente a Roma il Cimitero dei Giordani, e rinascelinteresse per la materia. Ad opera di Ciacconio, pseudonimo di Alfonso Chacn, e Filippo de Winghevengono copiate tutte le iscrizioni e le pitture dei monumenti durante il XVI secolo. Nel 1588 PompeoUgonio scrive unaHistoria delle stationi di Roma che si celebrano la Quadragesima, con diverse notizie

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    6/26

    sulle chiese e sullo stato dei monumenti dellepoca; La scienza delle antichit cristiane si sviluppa conlopera di Cesare Baronio (1538-1607), con i suoi dodici libri degli Annales ecclesiastici ed ilMartyrologium Romanum (Martirologio Romano), e laRoma sotterranea di Antonio Bosio (1575-1660).

    Ma il primo vero rinnovamento comincia con padre Giuseppe Marchi (1795-1860) con il suo

    Monumenti delle arti cristiane primitive, inaugurando molti criteri nuovi e scientificamente rigorosi:inoltre fu maestro di Giovanni Battista de Rossi (1822-1894), grande archeologo cristiano che realizz lanuovaRoma sotterranea cristiana fra il 1864 ed il 1877, istituendo poi ilInscriptiones christianes urbisRomae VII saeculo antiquiores (1861) ed ilBullettino di Archeologia Cristiana dal 1863. Fra i grandi delsecolo scorso, si ricorda Giuseppe Wilpert, con le sue pubblicazioni su pitture e mosaici. Iconografia

    Immagine del Buon Pastore presso le Catacombe di Priscilla a Roma (seconda met del III secolo)Diverse sono le immagini rappresentate nei cimiteri; la decorazione delle catacombe, in genere ad

    affresco, presenta soggetti, tecniche e stili derivati dallarte pagana, spesso reinterpretata secondo lenuove credenze. Ne sono un esempio il mito di Orfeo, mentre ammansisce le fiere, oppure Mercurio

    crioforo (trasformato dalla tradizione cristiana nel buon pastore). Mentre allinizio si faceva uso in chiavedecorativa o simbolica di soggetti come pesci, uccelli, rami di olivo, figure umane come ad esempiolorante, successivamente a queste si aggiunsero scene tratte dallAntico e Nuovo testamento. Vi sitrovano insomma rappresentati episodi salvifici desunti dalla tradizione biblica: No e il DiluvioUniversale (dalla Genesi); episodi della vita di Daniele, come Nabucodonosor II e i tre fanciulli tra lefiamme, Daniele nella fossa dei leoni, Susanna e i vecchioni (dal Libro di Daniele); episodi della vita diGiona, Giona gettato dai pescatori, inghiottito da un mostro marino, disteso sotto un albero (dal Libro diGiona); Mos che fa scaturire lacqua da una roccia (dal Libro dellEsodo e dai Numeri); la resurrezionedi Lazzaro (dal Vangelo di Giovanni). Ma anche elementi tipici come il Buon Pastore, il pavone, lafenice, il filosofo (come vir sanctus che conosce i mezzi e gli strumenti per accedere nellaldil), che avolte accompagnato da una virga, in funzione di taumaturgo.

    Epigrafia

    Uniscrizione si dice cristiana quando porta un segno evidente di Cristianesimo anteriore al Vsecolo, assumendo caratteri inconfondibili e specifici (quali caratteri di scrittura, riferimenti allaresurrezione dopo la morte, citazioni ed immagini bibliche, ed altro). Il materiale utilizzato era in granparte marmo (per lo pi bianco, ma anche granito bigio, pavonazzetto, alabastro, palombino e altri marmicolorati), con spessore vario in base alla natura: solitamente per le formae, dovendo reggere il peso dellepersone, si utilizzavano pezzi particolarmente spessi. Inoltre venivano impiegati materiali quali la pietra(soprattutto per i cimiteri allaperto), mosaici (perlopi in Africa, ma anche ad Aquileia), tegole (a Romaed in Africa), le tablai cio tavolette lignee con iscrizioni variopinte (per i sepolcri copti), nonch oggettiin avorio, bronzo ed oro. Solitamente era un artigiano specializzato, il lapicida, ad operare sul materiale:

    tuttavia in moltissimi casi non possedeva una cultura sufficiente per scrivere in lingua corretta, ediffusamente si riscontrano alterazioni fonetiche e morfologiche proprie del vernacolo (ad esempio: e perae, b perv, m e n soppresse,s perx, tutti elementi tipici della lingua volgaris o [koindilektos]); sono presenti anche omissioni di lettere o sillabe (haplographia), e altre volte della aggiunterealizzate dallartista per ovviare ad un errore; succede anche che la lastra venga riutilizzata (epigrafeopistografa, ovvero scritta sulle due facce opposte). Altro genere epigrafico si considerano i graffiti,prodotti dai visitatori sullintonaco delle pareti presso i sepolcri venerati.

    I caratteri vengono classificati in base allaspetto individuale e generico, in tre diversi generi:capitale (classificata in quadrata, lapidaria e monumentale, per il modulo quadrato in cui si pu iscrivere

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    7/26

    la lettera, divisa poi in priscilliana, istriana e filocaliana, e actuaria, pi inclinata verso destra ed utilizzatanei documenti ufficiali, distinta in elegante e rustica), onciale (tondeggiante, usata per tavolette cerate,pergamene e papiri), e corsiva (degenerazione della capitale, attestata in antica e recente). Leabbreviazioni si crearono per guadagnare spazio e tempo: si hanno persospensione, trascrivendo le primelettere della parola (con una sbarra trasversale), o percontrazione, cio sopprimendo alcune lettere.

    Esistono anche degli abbreviamenti di contatto o assimilazione di elementi, detti nessi, da cui poi derivail monogramma, distinto dai primi per lintreccio e la disposizione metrica delle lettere; ne esiste unacomposizione semplice, con le lettere attorno o dentro alle lettere fondamentali; un secondo tipo, con lelettere intrecciate come nelle sigle; una forma molto comune, quella del monogramma di Cristo con lesue varianti (monogramma col solo nome di Cristo: monogramma costantiniano o eusebiano o chrismon,croce monogrammatica; monogramma coi due nomi; monogramma col solo nome di Ges). Inoltre altraforma di abbreviazione utilizzata era la psefia, ossia un crittogramma che attraverso i numeri esprimevalo stesso concetto della parola; se due parole hanno identico valore numerico sono dette isopsefiche. Lapunteggiatura nacque per distinguere le parole troppo vicine, gi dallepigrafia pagana: punto tondo,triangolare e quadrato, foglia dedera (cosiddetta hedera distinguens), palmetta, crocetta, piccola freccia,lettera dellalfabeto. Molto rari sono i casi di accenti, sulle vocali lunghe (apex) e sulle consonanti perindicare raddoppiamento (sicilicus). Molte iscrizione inoltre si confondevano per luso di scrivere latinoin lettere greche e viceversa.

    Iscrizioni funerarie in prosa

    Uniscrizione la risultante di due o pi nuclei concettuali; ogni espressione epigrafica si diceformula, ossia un concetto dichiarato in una particolare maniera con carattere stilistico, foriero diunindicazione cronologica. Come i Romani, anche i Cristiani utilizzavano i cosiddetti tria nomina(praenomen, nomen, cognomen) ma molti sono anche i casi di nomi unici; non attestata unonomasticatipicamente cristiana fino al IV secolo, tanto che sono riportati nomi di origine pagana fino in epocatarda. Nomi cristiani sorsero con lusanza di battezzare i fanciulli con nomi di adozione, a volte mediaticon quelli originari attraverso un nesso. Fondamentale era anche lindicazione degli anni vissuti, a volte

    completata dal numero di mesi e giorni, e a volte (per i bambini) di frazioni di ore, a volte inveceapprossimata con la formulaplus minus, siglata inP.M. o altre formule, altre volte ancora accompagnatadallanno di nascita, di matrimonio o di vedovanza. Ricorrono anche titoli di merito (come martyreconfessor), altri liturgici, onorifici o cultuali (sanctus e beatus). Le indicazioni di morte possono essere oformule di passaggio o dintroduzione. Il primo, un elemento naturalmente cristiano, vede il dies natalisnella data di morte, non nel giorno della nascita terrena; inoltre si preferisce lutilizzo di un formularioche esprima il senso di riposo della tomba. Nel secondo vivo il senso di depositio (in pace), ossia dicustodia temporanea, con cui si indica particolarmente il giorno di morte e semmai i giorni trascorsi perla sepoltura. Il calendario utilizzato era solitamente quello comune romano, il calendario giuliano; neicasi delle epigrafi cristiane in greco, a volte si faceva uso di computi cronologici locali, come ilcalendario macedone o il copto; altri ancora segnavano il nome dei giorni in base alla menzione del

    Natale o della Pasqua, o di particolari notazioni astronomiche. I modi di numerazione erano le cifreromane per i latini e le lettere dellalfabeto greco per gli orientali, con le dovute eccezioni (IIIIal posto diIV, lepisema al posto del VI); alcune volte i giorni venivano conteggiati senza essere trasformati in mesi,e viceversa. Le datazioni, minime rispetto al patrimonio epigrafico, avvenivano citando i consoli e gliimperatori (sistema pi diffuso, di facile interpretazione fino al 306, poi dal 541 si nomina il soloimperatore) oppure secondo una cronologia regionale (in ere, come lispanica, la mauritana, o conlindictio, ciclo di quindici anni numerati progressivamente dal 297 per opera di Diocleziano). Altre voltevenivano citati gli anni di regno di un monarca locale, oppure del vescovo o di un pontefice.Una processione nelle catacombe di San Callisto, Illustrazione di Alberto Pisa, 1905

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    8/26

    Formule particolari

    Fra le formule epigrafiche particolari si ricordano: le acclamazioni, che perdono il senso lugubrepagano e si trasformano in augurio; gli auguri di pace, non solamente riferiti al sepolcro (domusaeternalis), ma anche dedicati alla felicit celeste; il refrigerium ( , anpsyxis), ossia laugurio

    di partecipazione al convito celeste, simboleggiato da una colomba nellatto di suggere; le acclamazionidi vita in Cristo, auspicio di soggiorno dellanima in Cristo; le formule desunte dal formulario pagano,quali forme di addio e pensiero che nessuno immortale; le orazioni, come invocazioni dellintercessioneo dellintervento; lepreghiere per il defunto, molto simili alle acclamazioni; le invocazioni dei viventi aldefunto, affinch interceda per loro, generalmente brevi composizioni; lepreghiere del defunto ai viventie al Signore, che attestano la continuit della vita terrena in quella celeste; dai viventi a propriovantaggio, di cui molti sono graffiti lasciati dai pellegrini;sacramenti; battesimo e cresima, poich ritidiniziazione, espressioni piuttosto velate (disciplina arcani).

    La pi celebre certamente il Cippo di Abercio, dal nome dellomonimo vescovo di Ierapoli, inFrigia, gi noto dallagiografo bizantino Metafraste, e che si considerava vissuto sotto Marco Aurelio(161-180) e sarebbe stato levangelizzatore dellAsia Minore, e tornato a Geropoli avrebbe scritto un

    epitaffio a ricordo del suo apostolato. Nel 1882 larcheologo William Ramsay scopre in Asia Minoreliscrizione di un tale Alessandro del 216, i cui primi tre versi erano copia delliscrizione di Abercio.Continuando le ricerche, presso le terme di Geropoli si ritrovarono lanno successivo due frammenti delcippo di Abercio, poi donati a Leone XIII ed ora conservati al Museo Lateranense; il testo, gi conosciutotramite i codici, conferm la datazione aureliana e la missione apostolica narrata dalle cronache.

    Epigrafia metrica

    Dopo la pace della Chiesa aumentarono le iscrizioni a carattere non funerario, soprattutto grazieal concomitante sviluppo del culto dei martiri. Diffusa la versificazione in acrostici, gi comuni inepoca arcaica. Il metro impiegato solitamente era lesametro o il distico elegiaco, e molto meno diffusi ilsenario e il saffico; a volte ne veniva utilizzato diversi nella stessa composizione. Damaso, pontefice

    (366-384) nato in Spagna ma formatosi a Roma, diede grande impulso al culto dei martiri, tanto dadivenire patrono dellarcheologia cristiana nel 1926 con Pio XI. Bench pesante nel metro, di facileripetizione, imitazione insistente degli autori classici, fu tuttavia un grande comunicatore, che ha avutoanche il merito di non alterare le notizie storiche del suo tempo. Il suo calligrafo, Filocalo (gi autoredellaDepositio Martyrum), cre lomonimo carattere di struttura rettangolare e con aste di forte spessorealternate a sottili, con un sensibile gioco di chiaroscuro, con degli speciali apici ricurvi allestremit diciascuna asta: delle 77 iscrizioni damasiane, una ventina gli sono attribuite fra il 370 ed il 380 circa.Molti emularono il pontefice, che realizzarono elogi di santi, epitaffi ed iscrizioni.

    Iscrizioni storiche

    Si tratta di tutte quelle iscrizioni che riguardano la genesi e la storia dei monumenti, gliavvenimenti della Chiesa, la liturgia, le reliquie, le donazioni, i voti, lattivit artistica e culturale dellacomunit. Di solito erano poste in luoghi accessibili al popolo, ma ci furono anche molte eccezioni. Ilmarmo il materiale pi utilizzato, seguito anche da composizioni musive; il formulario attinge dallaBibbia, e soprattutto dai Salmi. Relativamente agli edifici sacri, le iscrizioni storiche riguardavano lafondazione e i lavori negli edifici di culto (contenenti il nome di chi ha voluto la costruzione, ne hasostenuto le spese o ne stato lartefice), iscrizioni parenetiche (preghiere rivolte ai fedeli, a Dio, a Ges,ai santi per invocare favore o protezione), iscrizioni esegetiche (per illustrare le rappresentazioni figurate,ottime per la decifrazione) e di consacrazione e dedicazione degli edifici sacri. Anche i sacramentivengono affrontati, come anche i dogmi, soprattutto sulla divina maternit di Maria e il primato del

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    9/26

    pontefice romano. Come i Romani, si realizzano incisioni a ricordo di editti, donazioni e privilegi.Diffuse erano anche trascrizioni di versi biblici e salmi, nonch iscrizioni eortologiche hanno lasciatoinformazioni sulle deposizioni dei martiri e il loro dies natalis. Le iscrizioni di reliquie si trovano dinorma sui reliquari o sullaltare, con informazioni precise sul culto del martire. Diffusissime erano anchele iscrizioni votive, per una donazione o lo scioglimento di un voto.

    Iscrizioni su piccoli oggetti

    Molti erano gli oggetti caratterizzati da scritte: anelli, gemme, sigilli, fibule, pettini, aghi,bicchieri, piatti, lampade, teche, recipienti per liquidi, lamelle, piastre, collari, encolpi, pettorali, amuleti,oggetti di vetro, mattoni, anfore, tegole. Fonti

    Le fonti principali sulle catacombe sono distinte in due classi: monumentali, cio da testi diretti, eletterarie, ossia trascrizioni indirette. Fra le risorse pi comuni si ricordano la Bibbia, i Vangeli canonici,gli Atti e le Lettere degli Apostoli. Altre fonti importanti sono la Didach (

    ,Didach tn ddeka apostlon), una raccolta di prescrizioni di carattere morale, liturgico e

    disciplinare, e la cosiddetta Tradizione apostolica ( ,Apostolik pardosis),una serie di regole per gli ordini ecclesiastici, leucaristia e il battesimo.Charlotte Mary Yonge, Young Folks History of Rome Letterarie

    Una serie di scritti aiutano a ricostruire la storia delle catacombe cristiane: i padri apostolici, ossiacoloro che ebbero rapporti con gli apostoli), di cui si ricordano Clemente (Lettera ai Corinti),santIgnazio (Lettera ai Romani), san Policarpo (Lettera ai Filippesi). Si menzionano anche gli apologistigreci del II secolo: san Giustino martire, santAristide, santApollinare. Fondamentali anche gli scrittiantieretici dello stesso secolo, fra cui SantIreneo di Lione (Adversus haeres, sul primato papale) e laLettera a Diogneto, testo sulle verit cristiane destinate ad un pagano. Inoltre vanno citati anche gliscrittori cristiani del III e IV secolo: Tertulliano (Ad Nationes eApologeticum, sulle prime comunitcristiane), Minucio Felice (Octavius, sui preconcetti verso la nuova religione), santIppolito di Roma,Origene Adamantio, Clemente Alessandrino, san Cipriano di Cartagine (De lapsis sui lapsi, eDeecclesiae unitate sulla Chiesa africana), Eusebio di Cesarea (Storia Ecclesiastica, dieci libri andatiperduti, e la Vita Constantini), santAmbrogio (De mysteriis,De paenitentia, iDiscorsi e leLettere, coninformazioni utili sulla vita dei martiri), san Girolamo, papa Damaso I, e santAgostino.

    Anche da molti scritti apocrifi si conoscono molte notizie sulla vita delle catacombe cristiane,come dai Vangeli dellInfanzia del Signore, gliActa Petri e gliActa Pauli, nonch in generale gliAtti deimartiri (Acta martyrum). Gli acta era gli atti giudiziari dei processi contro i martiri, di cui ilMartyriumPolicarpi pi antico, composto sotto forma di lettera, mentre lActa martyrium Sillitanorum il primodocumento in latino. Altre informazioni giungono dallePassiones martyrum, racconti a volte fantasiosisul culto dei martiri.

    Monumentali

    Martirologio proveniente da Digione, in Francia Martirio di Wiborada, Stiftsbibliothek, San Gallo, inSvizzera Fra le fonti monumentali si citano i Calendari, almanacchi con il dies natalis e ladepositio di ogni martire; il Cronografo del 354, ad oggi il pi noto, detto ancheFilocaliano dalcompilatore Furio Dionisio Filocalo, segretario di papa Damaso I, oBucheriano dal padre gesuita che lopubblic nel XVII secolo. Il Cronografo contiene anche laDepositio episcoporum, con lelencazione deipapi dal 254 al 352, e laDepositio martirym, con una lista di martiri dalla prima met del III secolo.

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    10/26

    Le prime citazioni delle parole sanctus e martyr si fa riferimento alMartyrologiumCarthaginiense, mentre altre informazioni sulla vita dei santi e la loro sepoltura si ritrovano neiCalendari di Napoli, dell847, quello di Oxirinco, datato al 535, e lIrlandese (IX secolo), con notazioniminori in quelli di Montecassino e di Spagna. I martirologi erano delle raccolte di dati sulla morte e sulluogo della deposizione dei martiri; il pi antico ilMartirologio Siriaco, mentre il pi rilevante

    certamente ilMartyrologium Hieronymianum, da cui dipendono tutti i martirologi storici posteriori.Tuttavia, il Martirologio Romano (Martyrologium Romanum, revisionato da Cesare Baronio perGregorio XIII nel 1582, lelenco ufficiale dei martiri della Chiesa cattolica.

    Per conoscere la tradizione religiosa sono fonti eccellenti anche isinassari, libri destinati allaliturgia quotidiana, con un santo per ogni giorno ed ogni chiesa. I menei erano degli elenchi agiograficimensili, corredati da canti sacri, mentre i menologi trattavano la vita dei santi accompagnati da inni per leloro festivit. I typica erano altri elenchi di celebrazioni festive, ma relative alle festivit nei santuari, dicui il pi antico conosciuto quello di San Saba. Altri scritti eccellenti sono isacramentari, cio raccoltedi iscrizioni mobili per la liturgia, i cataloghi di pontefici e vescovi, fra cui il fondamentaleLiberPontificalis, con le biografie dei pontefici da san Pietro a Martino V (1431) scritte da papa Damaso I oforse da un anonimo (le notizie dal pontificato di Anastasio II sono confermate), ed il Gesta EpiscoporumNeapolitanorum, un altro catalogo dei pontefici romani fino a Milziade e con tre liste di vescovi locali.Gli itinerari erano vere e proprie guide per i pellegrini, con importanti notizie sulla storia ecclesiastica; siricordano ilDe locis sanctis martyrum quae sunt foris civitatis Romae, del VII secolo; laNotitiaecclesiarum urbis Romae, risalente alla seconda met del VII secolo, con una trascrizione molto accurata,e che presenta un giro inverso rispetto alDe locis; infine lItinerarium Burdigalense, del IV secolo,descrivente un viaggio da Bordeaux (da cui il nome) a Gerusalemme, compreso il ritorno per Roma eMilano. Tra i cosiddetti cataloghi vanno menzionati lIndex coemeteriorum vetus, del VII secolo circa, edilNotula de olea ss. Martyrum qui Romae in corpore requiescunt, realizzato a Monza, sugli oli raccoltinei sepolcri dei martiri. Lesillogi erano delle raccolte di iscrizioni cristiane, prima trascritte perdevozione, poi per linsegnamento della scrittura. Riti e credenze

    Rito dellagape su uniscrizione delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro a Roma Dallatradizione pagana risalgono moltissimi elementi, soprattutto di superstizione, rimasero anche nella culturacristiana: i Romani usavano bagnare la terra con latte e vino, offrendo cibo, curando piccoli giardini, edecorando la tomba con affreschi o intrecci di piante. I confrequentantes si riunivano periodicamente (inoccasione dei parentalia) sul luogo con banchetti (detto epula) e libagioni rituali. Il refrigerium divenivapresso i Cristiani, mantenendo comunque il significato classico di sollievo mediante un pasto, sinonimodi riposo e pace: scopo precipuo dellagape quello di giovare allanima del defunto. In seguito alla pacedella Chiesa il convitto finisce per snaturarsi. Diverse sono le superstizioni che si mantengono fra ilpopolo, bench cristianizzato: luso di bagnare la terra con vino, e poi quello di spargere odori ed oli,fiori (inizialmente malvisto perch segno di culto idolatrico, poi ammesso dal IV secolo), e costruire

    cattedre cimiteriali destinate alle anime dei defunti. A volte si trova linvito a non trattenersi davanti alloculo, per timore di malocchi o cattivi auguri. Molto diffusi erano anche gli amuleti (chiodi, zoccoli,campanelli, lamine, invocazioni), poi tramutati in simboli cristiani: ci spiega la continua presenza disimboli tipicamente cristiani anche dopo la pace costantiniana nel 313. Localit

    Roma e Lazio

    Lingresso delle catacombe di San Sebastiano La citt di Roma naturalmente il luogo dove sono

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    11/26

    state concentrate maggiormente le catacombe cristiane (anche se vi sono due esempi di catacombeebraiche). Anche se collocate allesterno delle mura cittadine, oggi gran parte di esse sono integrate nelnucleo urbano. La pi importante e celebre quella di San Callisto, costruita da papa Callisto eristrutturata da Damaso, dove sono conservate diverse tombe di papi e martiri, compresa quella di santaCecilia. Si ricordano anche le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e quelle di San Sebastiano, fra le

    pi antiche: queste ultime sono quelle maggiormente in uso nel tempo, tanto che il primo livello ormaiscomparso a causa delle continue frequentazioni. Molto affascinanti sono le Catacombe di Priscilla,situate in gran parte sotto la zona di Villa Ada, presentano alcuni degli affreschi cristiani pi antichi, fracui la prima rappresentazione dei Re Magi e dellUltima Cena.

    Numerosi cimiteri antichi cristiani esistono anche nel Lazio, soprattutto nei dintorni di Roma. Indiversi casi ospitarono tombe di martiri, testimoniando una diffusione del Cristianesimo in queste zonegi in epoca precedente alleditto di Costantino del 313. Sono spesso di dimensioni complessive inferiori,ma per la buona qualit del tufo in cui sono scavate possono presentare gallerie molto ampie, ma spessoad andamento irregolare, in quanto scavate per brevi tratti successivi, a seconda delle necessit. I loculi,di forma irregolare, a volte sono chiusi da muretti in mattoni, poi intonacati allesterno. La maggiorefrequenza di cappelle familiari, a volte monumentalizzate con decorazioni intagliate nel tufo sembrasuggerirne lutilizzo da parte di ceti sociali superiori. Tra le circa cinquanta catacombe laziali conosciute,non tutte oggi accessibili, si ricordano quella di Santa Cristina a Bolsena, di Santa Savinilla a Nepi, diSanta Teodora a Rignano Flaminio, di Santa Vittoria a Monteleone Sabino (detta Trebula Mutuesca), diColle San Quirico a Paliano, ad decimum sulla via Latina a Grottaferrata, di SantIlario ad bivium pressoValmontone, e di San Senatore ad Albano Laziale.

    Italia

    NellItalia settentrionale sono presenti diversi cimiteri sotterranei, anche se in gran parte devastatidalle invasioni successive. Fra le maggiori si ricordano quelle diIulia Concordia (oggi ConcordiaSagittaria), scoperta nel 1876 e composta da pi di duecento lapidi relative perlopi a militari defunti. InToscana a Chiusi, nella Valdichiana senese, sono state rinvenute due catacombe, una scoperta nel corso

    del XVII secolo (1634) dedicata a Santa Mustiola, laltra scoperta casualmente nel corso del 1848 durantedei lavori nei campi, dedicata a Santa Caterina dAlessandria. La catacomba di Santa Mustiola, che si farisalire al III secolo, articolata in una serie di gallerie che si affacciano su due arterie principali, con lepareti segnate da iscrizioni, simboli e segni. La catacomba di Santa Caterina dAlessandria risale, invece,al II o al III secolo ed composta da due ipogei pagani di pi antica datazione, poi sfruttati dallecomunit paleocristiane, fino al IV secolo. Nella zona di Classe, nei pressi di Ravenna, sono quattrogruppi cimiteriali: San Severo,Eleucadio,Probo e SantApollinare, tutte risalenti agli inizi del III secolo.Altri esempi sono stati riscontrati ad Aosta, identificata nel 1939 e risalente probabilmente al V secolo, aFinale Ligure, con una basilica a tre absidi ed alcune tombe allinterno, ed unaltra sotto la Chiesa diSanta Felicita a Firenze, sempre del V secolo. Nel resto dItalia sono presenti altre catacombe moltocelebri: numerose sono quelle napoletane, le pi famose delle quali sono le quattro dedicate a San

    Gennaro, San Gaudioso, SantEufebio e San Severo. Se le ultime due non mostrano grande rilevanza, lapi importante e la pi estesa quella di San Gennaro, realizzata sulla collina di Capodimonte, con duepiani sovrapposti ed un ipogeo del II secolo. In Campania si conoscono anche a Teano (Catacomba diSan Casto), anche se di epoca tarda, a Capua e a Calvi. Inoltre in Calabria ormai accertata la presenzadi una necropoli sottoterra nella cattedrale di Tropea, con numerose iscrizioni. Le catacombe sicilianesono abbastanza rilevanti, soprattutto a Siracusa, seconde per estensione solamente a quelle romane: leparti pi antiche sono riconducibili al III secolo, con una vastissima serie di ipogei. Altri complessi sitrovano a Trapani, a Messina, a Palermo (Catacomba di Porta dOssuna) e ad Agrigento (CatacombaFragapane). Le catacombe di SantAntioco in Sardegna furono ricavate scavando gallerie che misero in

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    12/26

    comunicazione ambienti di preesistenti tombe ipogeiche a camera di epoca punica: queste erano infattiisolate tra loro e destinate essenzialmente ad uso familiare, o comunque relative ad una ristretta cerchia,al contrario delle catacombe, che erano destinate allintera comunit dei fedeli.

    Europa

    Le catacombe di Parigi Vi sono molti esempi di catacombe nel continente europeo. A Malta sonopresenti catacombe affini a quelle siciliane, anche se non cos estese: si tratta perlopi di ipogei, conalcuni elementi locali. A Colonia, in Germania, si conoscono tre cimiteri sopra terra (San Severino,SantOrsola e San Gereone), mentre quali quelle di Parigi in Francia, e di Treviri in Germania. Inoltre neesistono anche in Spagna, Grecia, Anatolia ed Africa settentrionale. Ambientazioni

    Le catacombe sono intese nellimmaginario collettivo come luoghi pieni di mistero e di fascino.Indubbiamente la posizione sotterranea di questi cimiteri e la tradizione che li vuole legati allapersecuzione dei cristiani, oltre che al mistero delloltretomba, ha sempre costituito unottima locationper film e racconti di ogni genere.

    Un esempio di tale fascinazione di origine romantica lo si trova in musica, nel ciclo dei Quadri diunesposizione di Modest Musorgskij. Lottavo dei dieci brani del ciclo sintitola Catacumbae(sepulcrum Romanum) ed ispirato per da un quadro di Viktor Hartmann ambientato nelle catacombe diParigi: in esso lautore filtra la propria ispirazione (simboleggiata dal leitmotiv dellaPromenade) inatmosfere lugubri e funeree.

    Parte delle avventure dei videogame di Lara Croft sono ambientate in alcune catacombe, e ancheIndiana Jones nel film Indiana Jones e lultima crociata (1989) a Venezia si avventura in alcunecatacombe di fantasia sottostanti la Chiesa di San Barnaba riadattata nella finzione cinematografica abiblioteca.

    Nel film La mandragola (1965), Tot e Fra Timoteo scendono in una catacomba, anche sequesta scena non era stata aggiunta inizialmente nel film;

    In Mission: Impossible III (2006) i protagonisti giungono dentro il Vaticano passandoattraverso alcuni antichi condotti sotterranei.

    Fra i diversi fumetti che utilizzano come ambiente per particolari episodi le catacombe, si ricordaanche lalbo a fumetti di Martin Mystre intitolato Catacombe! (n. 135, giugno 1993) ed ambientato nellecatacombe di Roma.

    il 7 luglio 2007 stato distribuito nelle sale italiane il film Catacombs - Il mondo dei morti,ambientato nelle catacombe parigine. Note

    ^ Leggi delle XII tavole, Tabula I, III. ^abPasquale Testini op. cit. ^abcatacomba in Nuovo Vocabolario Treccani, Roma, Istituto dellEnciclopedia Italiana, 2006. ^abManlio Cortelazzo; Paolo Zolli, catacomba in Dizionario Etimologico della Lingua Italiana,Roma, Zanichelli, 2004. ^abNicola Zingarelli, catacomba in Vocabolario della Lingua Italiana, Roma, Zanichelli, 2006. ^ Ugonio, Pompeo Historia delle stationi di Roma che si celebrano la Quadragesimadi Pompeo Vgonio Doue oltre le vite de santi alle chiese de quali e statione, si tratta delle origini,fondationi, siti, restaurationi, ornamenti, reliquie, & memorie di esse chiese, antiche & moderne Roma :appresso Bartholomeo Bonfadino, 1588. Ulteriori notizie si ricavano da unaltra opera dellUgonio,Theatrum Urbis Romae, un compendio di notizie e appunti cos vasto che non vide mai la pubblicazione,

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    13/26

    rimase incompiuto alla morte dellAutore (1614) ed perci di difficile accesso perch sopravvissutosoltanto in due voluminosi manoscritti (il Cod. Vat. Barb. Lat. 1994 e il Ms. I, 161 della BibliotecaAriostea di Ferrara), cfr. The Classical Tradition, ed. by Anthony Grafton, Glenn W. Most, SalvatoreSettis, Cambridge (Mass.), The Belknap Press of Harvard University Press, 2010,sub voce Guidebooksto Ancient Rome, p. 415.

    ^ Secondo la leggenda le caratteristiche macchie colorate sulla coda sarebbero gli occhi di Argo,posti da Giunone sulla coda dellanimale a lei sacro in memoria del fedele guardiano dai cento occhiincaricato di custodire Io e ucciso da Mercurio. Il Cristianesimo delle origini attribuisce allanimalesignificati perlopi positivi. In base alla credenza di Ovidio, per la quale il pavone ogni anno inautunnoperde le penne che rinascono in primavera, lanimale diventato il simbolo della rinascitaspirituale e quindi della resurrezione. Inoltre i suoi mille occhi sono stati considerati emblemadellonniscienza di Dio. Pu infine apparire come attributo dellaria, che secondo la teoria dei quattroelementi era governata da Giunone, di cui conduce il carro. Secondo Plinio il Vecchio lanimale chenon si decompone alla morte. ^ SantAgostino racconta un mito analogo a quello del pavone. Bibliografia

    Pasquale Testini, Archeologia Cristiana, 2a ed., Bari, Edipuglia, 1980. Antonio Bosio, Roma sotterranea, Roma, 1632. Danilo Mazzoleni, I martiri cristiani, Archeo Dossier n. 87, 1992.

    (FR) Umberto Fasola, Les Catacombes entre la lgende et lhistoire, in Les Dossiers delArchologie, Dijon, 1976. Giuseppe Ferretto, Note storico-bibliografiche di archeologia cristiana, Citt del Vaticano,1942.

    James Stevenson, La civilt delle catacombe, Roma, Club del Libro, 1987. Orazio Marucchi, Manuale di Archeologia Cristiana, Roma, 1933. (IV ed.) Enciclopedia Rizzoli-Larousse, Milano, 1967. (alla voce catacmba)

    Enciclopedia Grolier-Hachette, Milano, 1994. (alla voce catacombe) Altri progetti

    Commons Commons contiene file multimediali su Catacombe Voci correlate

    Catacombe di RomaCatacombe di NapoliCatacombe di SiracusaCimiteroCristianesimo

    Collegamenti esterni

    Le Catacombe Cristiane, documento della Pontificia Commissione di Archeologia sacraLe Catacombe di San Sebastiano

    Questa una voce in vetrina, identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunit. stata riconosciuta come tale il giorno 8 maggio 2007 vai alla segnalazione.Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    14/26

    Segnalazioni Archivio Voci in vetrina in altre lingue Voci in vetrina in altre lingue senzaequivalente su it.wikiCategoria: Catacombe

    [1][2]

    [2][3][3][4][4][5][5][6][7][8]it.wikipedia.org

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    15/26

    Origini delle catacombe

    catacombe.roma.itHome pageLe catacombe di San CallistoEsplora i percorsiContatti

    Approfondimenti

    LE ORIGINI DELLE CATACOMBE

    Storia delle catacombe

    Nel primo secolo i cristiani di Roma non avevano cimiteri propri. Se

    possedevano dei terreni, seppellivano l i loro defunti, altrimenti

    ricorrevano ai cimiteri comuni usati anche dai pagani. Per tale

    motivo San Pietro fu sepolto nella necropoli (citt dei morti) sulColle Vaticano, aperta a tutti; come pure San Paolo fu sepolto in una

    necropoli della Via Ostiense.

    Galleria - Area A

    Pontificia Commissionedi Archeologia SacraNella prima met del secondo secolo, in conseguenza di varie concessioni e donazioni, i cristiani presero

    a seppellire i loro morti sottoterra. Ebbero cos inizio le catacombe. Molte di esse sorsero e sisvilupparono attorno a dei sepolcri di famiglia, i cui proprietari, neoconvertiti, non li riservarono soltantoalla famiglia, ma li apersero anche ai loro fratelli nella fede. A questo periodo si riferiscono i nomi dialcuni cimetri o catacombe che ricordano i proprietari, i benefattori, come le Catacombe di Priscilla sullaSalaria, di Domitilla sulla Via delle Sette Chiese, di Pretestato sullAppia Pignatelli, le Cripte di LucinasullAppia Antica. Col passare del tempo le aree funerarie si allargarono, talvolta per iniziativa dellaChiesa stessa. Tipico il caso delle catacombe di San Callisto: la Chiesa ne assunse direttamentelorganizzazione e lamministrazione, a carattere comunitario. Con leditto di Milano, promulgatodagli imperatori Costantino e Licinio nel febbraio del 313, i cristiani non furono pi perseguitati.Potevano liberamente professare la fede, costruire luoghi di culto e chiese dentro e fuori le mura dellacitt, e comperare lotti di terreno senza pericolo di confische. Tuttavia le catacombe continuarono a

    funzionare come cimiteri regolari fino allinizio del quinto secolo, quando la Chiesa ritorn a seppellireesclusivamente sopratterra o nelle basiliche dedicate a martiri importanti.

    Durante questo lungo periodo di tempo (400-800 circa d.C.), le Catacombe furono considerateautentici santuari dei martiri e numerosissimi pellegrini si recarono a visitarle con lunico scopo dipregare presso le loro tombe. A questo periodo, specialmente, appartengono i devoti graffiti (breviinvocazioni di preghiere o ricordo di riti compiuti, incisi sugli intonaci delle cripte dai pellegrini) e lacompilazione di alcuni itinerari (vere guide delle Catacombe).

    Quando i barbari (Goti e Longobardi) invasero lItalia e scesero a Roma, vi distrusserosistematicamente molti monumenti e saccheggiarono molti luoghi, incluse le Catacombe. Impotenti di

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    16/26

    fronte a tali ripetute devastazioni, verso la fine dellottavo e linizio del nono secolo, i papi fecerotrasferire le reliquie dei martiri e dei santi nelle chiese della citt, per ragioni di sicurezza.

    Una volta terminata la traslazione delle reliquie, le Catacombe non furono pi frequentate, anzivennero totalmente abbandonate, ad eccezione di quelle di San Sebastiano, San Lorenzo e San Pancrazio.Col passare del tempo, frane e vegetazione ostruirono e nascosero le entrate delle altre catacombe, tanto

    che se ne persero perfino le tracce. Per tutto il tardo Medioevo non si sapeva neppure dove fossero.Lesplorazione e lo studio scientifico delle catacombe iniziarono, secoli dopo, con Antonio Bosio(1575-1629), soprannominato il Colombo della Roma sotterranea. Nel secolo scorso lesplorazionesistematica delle catacombe, e in particolare di quelle di San Callisto, venne eseguita da GiovanniBattista de Rossi (1822-1894), che considerato il fondatore e padre della Archeologia Cristiana.

    catacombe.roma.it

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    17/26

    Le catacombe cristiane - Origini, caratteristiche, arte

    vatican.va

    LE CATACOMBE CRISTIANEOrigini delle catacombeCaratteristiche delle catacombeCatacombe in Italia e nel mondoLarte delle catacombeLe catacombe e la Madre di DioIl buon Pastore nelle catacombeI martiri delle catacombeLe catacombe e i Padri della ChiesaI pontefici restaurano le catacombe

    Roma, Catacombe di Priscilla - galleria dellarenario

    Origini delle catacombe. Le catacombe nascono a Roma tra la fine del II e gli inizi del III secolod.C., con il pontificato del papa Zefrino (199-217) che affid al diacono Callisto, il quale diverr papa(217-222), il compito di sovrintendere al cimitero della Via Appia, dove saranno seppelliti i piimportanti pontefici del III secolo. Luso di seppellire i defunti in ambienti sotterranei era noto gi aglietruschi, ai giudei e ai romani, ma con il cristianesimo nacquero dei sepolcreti ipogei molto pi complessied ampi, per accogliere in ununica necropoli tutta la comunit. Il termine antico per designare questimonumenti coemeterium, che deriva dal greco e significa dormitorio, sottolineando con ci il fattoche per i cristiani la sepoltura non altro che un momento provvisorio, in attesa della resurrezione finale.Il termine catacomba, esteso a tutti i cimiteri cristiani, definiva, in antico, soltanto il complesso di S.Sebastiano sulla Via Appia.

    Torna allIndiceRoma, Catacombe di Priscilla - galleria con loculi chiusi

    Caratteristiche delle catacombe. Le catacombe sono, per lo pi, scavate nel tufo o in altri terrenifacilmente asportabili ma solidi, tanto da poter creare unarchitettura negativa. Per questo le catacombe sitrovano specialmente laddove ci sono terreni di tipo tufaceo e, cio, nellItalia centrale, in quellameridionale e in quella insulare. Le catacombe comportano la presenza di scale che conducono adambulacri chiamati, come nelle miniere, gallerie. Nelle pareti delle gallerie sono sistemati i loculi, ossiale sepolture dei cristiani ordinari realizzate nel senso della lunghezza; questi sepolcri sono chiusi conlastre di marmo o con mattoni. I loculi rappresentano il sistema sepolcrale pi umile ed egualitario perrispettare il senso comunitario che animava i primi cristiani. Nelle catacombe si trovano, comunque,anche tombe pi complesse, come gli arcosoli, che comportano lo scavo di un arco sulla cassa di tufo, e icubicoli, che sono vere e proprie camere sepolcrali.

    Torna allIndice

    Catacombe in Italia e nel mondo. La maggior parte delle catacombe si trovano a Roma, tanto daraggiungere il numero di una sessantina, mentre altrettante se ne contano nel Lazio. In Italia, lecatacombe si sviluppano specialmente nel meridione, dove la consistenza del terreno pi tenace e, allostesso tempo, pi duttile allo scavo. La catacomba situata pi a settentrione quella che si sviluppanellisola di Pianosa, mentre i cimiteri ipogei pi a sud sono quelli dellAfrica settentrionale especialmente adHadrumetum in Tunisia. Altre catacombe si trovano in Toscana (Chiusi), Umbria (pressoTodi), Abruzzo (Amiterno, Aquila), Campania (Napoli), Puglia (Canosa), Basilicata (Venosa), Sicilia(Palermo, Siracusa, Marsala e Agrigento), Sardegna (Cagliari, S. Antioco).

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    18/26

    Torna allIndiceRoma, Catacombe di Priscilla - tre fanciulli nella fornace

    Larte delle catacombe. Nelle catacombe si sviluppa, sin dalla fine del II secolo, unarte estremamentesemplice, in parte narrativa e in parte simbolica. Le pitture, i mosaici, i rilievi dei sarcofagi, le arti minoririevocano le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, come per presentare gli esempi della salvezza

    del passato ai nuovi convertiti. cos che viene spesso rappresentato Giona salvato dal ventre dellabalena, dove il profeta era rimasto per tre giorni, con questo rievocando la resurrezione del Cristo.Roma, Catacombe dei Ss. Marcellino e Pietro - Giona rigettato

    Roma, Catacombe dei Ss. Marcellino e Pietro - No nellarca Ma vengono anche rappresentati igiovani di Babilonia salvati dalle fiamme della fornace, Susanna salvata dalle insidie degli anziani, Noscampato al diluvio, Daniele che rimane illeso nella fossa dei leoni.

    Dal Nuovo Testamento si selezionano i miracoli di guarigione (il cieco, il paralitico, lemorroissa)e di resurrezione (Lazzaro, il figlio della vedova di Naim, la figlia di Giairo), ma anche altri episodi,come il colloquio con la samaritana al pozzo e la moltiplicazione dei pani.Roma, Catacombe di S. Sebastiano - Iscrizione funeraria con simboli Larte delle catacombe anche unarte simbolica, nel senso che vengono rappresentati con semplicit alcuni concetti difficili daesprimere. Per indicare il Cristo viene raffigurato un pesce, per significare la pace del paradiso sirappresenta una colomba, per esprimere la fermezza della fede si disegna unancora. Sulle lastre dichiusura dei loculi sono spesso incisi dei simboli di diverso significato. In qualche caso vienerappresentato un attrezzo relativo al mestiere svolto in vita dal defunto. Alcuni simboli, come i bicchieri,i pani, le anfore alludono ai pasti funebri consumati in onore dei defunti, i cosiddetti refrigeria. Lamaggior parte dei simboli vanno riferiti alla salvezza eterna, come la colomba, la palma, il pavone, lafenice e lagnello.

    Torna allIndiceRoma, Catacombe di Priscilla - Madonna con il Profeta

    Le catacombe e la Madre di Dio. Nelle catacombe romane si conserva la pi antica immaginedella Madonna, rappresentata in pittura nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria. Laffresco, riferibile allaprima met del III secolo, raffigura la Vergine con il Bambino sulle ginocchia dinanzi ad un profeta(forse Balaam, forse Isaia) che indica una stella, per alludere al vaticinio messianico. Nelle catacombesono rappresentati altri episodi con la Madonna, come ladorazione dei Magi e le scene di presepe, ma siritiene che, precedentemente al concilio di Efeso, tutte queste raffigurazioni abbiamo un significatocristologico e non mariologico.

    Torna allIndiceRoma, Catacombe di Priscilla - Buon Pastore

    Il buon pastore nelle catacombe. Una delle immagini pi rappresentate nellarte delle catacombe quella del buon pastore che, pur desumendo lo schema dalla cultura pagana, assume subito unsignificato cristologico, ispirandosi alla parabola della pecorella smarrita. Il Cristo viene, cos,rappresentato come un umile pastore con una pecorella sulle spalle, mentre vigila un piccolo gregge,talvolta costituito da due sole pecore poste ai suoi fianchi.

    Torna allIndiceRoma, Catacombe di S. Sebastiano - graffiti devozionali

    I martiri delle catacombe. Nelle catacombe vennero sepolti i martiri uccisi durante le cruentepersecuzioni volute dagli imperatori Decio, Valeriano e Diocleziano. Intorno alle tombe dei martiri sisvilupp, ben presto, una forma di culto da parte dei pellegrini che lasciavano i loro graffiti e le loropreghiere presso questi sepolcri eccezionali. I cristiani cercavano di sistemare le sepolture dei loro defuntiil pi vicino possibile alle tombe dei martiri perch si riteneva che anche in paradiso si sarebbe stabilitaquesta mistica vicinanza.

    Torna allIndice

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    19/26

    Le catacombe e i Padri della Chiesa. Tra la fine del IV e gli inizi del V secolo i padri della Chiesadescrissero le catacombe. Per primo, S. Girolamo racconta che quando era studente si recava, didomenica, a visitare le tombe degli apostoli e dei martiri. insieme ai suoi compagni di studio: Entravamonelle gallerie, scavate nelle viscere della terra Rare luci, provenienti dal sopratterra attenuavano unpoco le tenebre Si procedeva adagio, un passo dietro laltro, completamente avvolti nel buio. Il poeta

    iberico Prudenzio ricorda, inoltre, che, nei primi anni del V secolo, molti pellegrini venivano dai dintornidi Roma e anche dalle regioni limitrofe per venerare la tomba del martire Ippolito, che era sepolto nellecatacombe della via Tiburtina.

    Torna allIndice

    I pontefici restaurano le catacombe. Nella seconda met del IV secolo, il papa Damaso si posealla ricerca delle tombe dei martiri dislocate nelle diverse catacombe di Roma. Ritrovati i sepolcri, li fecerestaurare e fece incidere degli splendidi elogi in onore di quei primi campioni della fede. Nel VI secoloanche i papi Vigilio e Giovanni III restaurarono le catacombe dopo le incursioni dovute alla guerra greco-gotica. Anche in seguito, tra VIII e IX secolo, i pontefici Adriano I e Leone III ripristinarono i santuarimartiriali delle catacombe romane. Dopo un lungo periodo di oblio, nel XVI secolo, la riscoperta diquesti luoghi ipogei, offr preziose testimonianze della genuina fede dei primi cristiani che venneroutilizzate dal movimento Controriformista. Infine, nel XIX il papa Pio IX istitu la Commissione diArcheologia Sacra per degnamente conservare e studiare i luoghi del cristianesimo primitivo.

    Torna allIndice

    vatican.va

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    20/26

    Percorsi nelle catacombe di S.Callisto a Roma

    catacombe.roma.itit en Home pageLe catacombe di San CallistoEsplora i percorsiContatti

    Approfondimenti

    ESPLORA I PERCORSI

    Introduzione

    Entrando alle catacombe di S. Callisto, nel sopratterra, sono visibili due basilichette con tre absidi,dette Tricore. In quella orientale furono probabilmente sepolti il papa S. Zefirino e il giovane martiredellEucarestia, S.Tarcisio. Il cimitero sotterraneo consta di diverse aree. Le Cripte di Lucina e laregione detta dei papi e di S.Cecilia sono i nuclei pi antichi. Le altre regioni sono denominate di

    S.Milziade, di S. Gaio e di S. Eusebio, Occidentale e Liberiana con molte cripte importanti.Nel dettaglio:

    Via Appia Antica, 110/126 00179 ROMA - Italy Tel. 0039 - 06 - 513 01 51Fax 0039 - 06 - 513 01 567E.Mail: catacombe.roma.it

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    21/26

    Catacombe di Priscilla

    catacombepriscilla.comLE GALLERIE CIMITERIALI

    Scavate nel tufo, tenera roccia vulcanica utilizzata per la costruzione di mattoni e calce, le galleriesi estendono per circa 13 km. di lunghezza, in vari livelli di profondit. Il primo piano, il pi antico, sisnoda in percorsi irregolari di gallerie, nelle cui pareti sono ricavati i loculi, le tombe comuni dove ilcorpo era posto, avvolto in un lenzuolo, direttamente sulla terra, cosparso di calce ad impedirne la rapidaputrefazione, e murato con marmi o tegole. Sulle tombe le iscrizioni erano in greco o in latino, o ceranopiccoli oggetti a permettere il riconoscimento delle tombe anepigrafe. Solo in questo primo piano, doveerano sepolti i Martiri, troviamo piccole stanze, i cubicoli,tombe di famiglie abbienti o di martiri, e gliarcosoli, altro tipo nobile di tomba, spesso decorati con pitture a soggetto religioso. Sono raffigurate, perlo pi, storie bibliche dellAntico o del Nuovo Testamento, che stanno ad esprimere la fede nellasalvezza e nella risurrezione ottenuteci da Ges. Sulle lapidi tombali sono frequenti anche i simboli,significativi per i cristiani e incomprensibili per i pagani: il pi noto il pesce, che nasconde le cinqueparole Ges Cristo Figlio di Dio Salvatore attraverso le iniziali delle cinque lettere greche checompongono la parola ICTUS, pesce.IL CUBICOLO DELLA VELATA

    La stanza prende il nome dalla pittura della lunetta di fondo, raffigurante una giovane donna, conun ricco vestito liturgico e un velo sul capo, con le braccia alzate in atteggiamento di orante. Ai lati delladonna orante sono rappresentate due scene uniche nella pittura cimiteriale, probabilmente episodi dellasua vita . Al centro della volta dipinto il Buon Pastore nel giardino paradisiaco, tra pavoni e colombe,preceduto, nel sottarco dingresso, dalla scena della fuoruscita del profeta Giona dalla bocca del mostromarino, chiara espressione della fede nella risurrezione. Nella lunetta di sinistra del cubicolo raffiguratoil sacrificio di Isacco e in quella destra i tre giovani nella fornace di Babilonia, entrambi esempi di totalefede nel Dio che salva e per i primi cristiani prefigurazioni della salvezza portata da Ges.

    Le pitture, incredibilmente ben conservate, risalgono alla seconda met del terzo secolo.

    LA NICCHIA CON LA PIU ANTICA IMMAGINE DELLA VERGINE

    Nel soffitto di una nicchia, approfondita a galleria molto probabilmente per la presenza di unatomba venerata, c lo stucco, sfortunatamente in gran parte caduto, del Buon Pastore tra alberi,anchessi in stucco ma che finiscono in vivace pittura di fronde e rossi frutti. Allestremit del soffittodue scene: completamente caduta quella di sinistra, a destra si conserva la figura della Vergine Maria conil Bambino sulle ginocchia e accanto un profeta, che nella sinistra tiene un rotolo e con la destra additauna stella. Dovrebbe trattarsi della profezia di Balaam: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorgeda Israele(Num. 24,15-17). La presenza del profeta sta a indicare nel Bambino il Messia atteso persecoli.La pittura, per lo stile pompeiano primitivo, pu risalire alla fine del II o allinizio del III secolo, perciquesta ritenuta la pi antica raffigurazione della Vergine. LA CAPPELLA GRECA

    Ambiente ritrovato pieno di terra gettata dal lucernario aperto nel soffitto, prende il nome da dueiscrizioni in greco dipinte nella nicchia destra, prima cosa vista dagli scopritori.

    Riccamente decorato con pitture e stucchi di stile pompeiano, presenta una forma particolare contre nicchie per sarcofagi e un bancone per i banchetti funebri, detti refrigeri o agapi che si

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    22/26

    svolgevano presso le tombe in onore dei morti. Il dipinto, su fondo rosso nellarco di centro, proprio unbanchetto, che per ha un chiaro riferimento al banchetto eucaristico (celebrato occasionalmente daicristiani presso le tombe venerate). Ai lati della tavola dove sono assise sette persone di cui la primatende le mani nellatto di spezzare il pane, sono raffigurati sette cestini, che alludono al miracolo dellamoltiplicazione dei pani e dei pesci, quando Ges promette il pane della vita eterna.

    Numerosi gli episodi del Vecchio Testamento: No che esce dallarca e Mos che fa scaturire lacquadalla roccia, prefigurazioni dellacqua salvifica del battesimo; il sacrificio di Isacco; le tre storie disalvezza miracolosa del libro di Daniele (Daniele tra i leoni, i tre Giovani nella fornace, Susanna accusatadi adulterio dai vecchi giudici babilonesi e salvata da Daniele ). Del Nuovo Testamento fanno parte laraffigurazione della risurrezione di Lazzaro (Ges ha potere sulla morte); la guarigione del paralitico(Ges ha potere sul peccato); e ladorazione dei Magi. Questultima scena rappresentata frequentementenei cimiteri di Roma come segno della universalit della salvezza essendo i tre re i primi pagani cheadorano Cristo.

    catacombepriscilla.com

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    23/26

    Catacombe di Napoli: S.Gennaro, S.Severo, S. Gaudioso

    catacombedinapoli.itLe Catacombe

    Catacomba di S Gennaro

    Catacomba di San Severo

    Catacomba di San Gaudioso

    Catacomba di S Gennaro

    La catacomba di S. Gennaro si compone di due livelli non sovrapposti. Il

    nucleo originario da individuare nellutilizzo e nellampliamento, avvenuto

    tra la fine del II e gli inizi del III secolo, di un ambiente cosiddetto vestibolo

    inferiore. Da esso si sono sviluppati, nei periodi successivi al III secolo, gli

    ambulacri della catacomba inferiore secondo uno schema di scavo ampio ed

    orizzontale.

    La catacomba superiore ebbe varie fasi di sviluppo: anchssa ebbe origine daun antico sepolcro che oggi chiamiamo vestibolo superiore, noto

    essenzialmente per gli affreschi della volta della fine del II secolo. Gli elementi

    che caratterizzano maggiormente la catacomba superiore, sono la piccola

    cripta dei vescovi e la maestosa basilica maior (una vera e propria basilica

    sotterranea); la prima, ubicata presso la tomba di San Gennaro dove vennero

    sepolti alcuni dei primi Vescovi napoletani, la seconda il frutto di unampia

    trasformazione dei vicini ambienti realizzata quando, nel sec. V, fu traslato

    San Gennaro. La basilica maior a tre navate, conserva numerosi affreschi

    (V-VI sec.) ed scavata interamente nel tufo.

    Catacomba di San Severo

    La catacomba legata alla memoria del vescovo Severo che scelse questo luogo

    per la sua sepoltura. Di questa catacomba oggi non resta altro che un piccolo

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    24/26

    cubiculum ed un accenno di un misterioso proseguimento che si intravede

    appena tra le fondamenta di un inurbamento sregolato e irrazionale che ha

    riguardato lintera area della Sanit. Gli arcosolia che impegnano i lati

    superstiti del cubiculum sono tre: il centrale e quello di sinistra, ancora

    parzialmente integri, conservano lo schema decorativo pittorico; quello di

    destra stato quasi del tutto distrutto.

    Larcosolium centrale ritrae cinque personaggi; al centro un giovane

    patrizio,a sinistra due personaggi identificati in S. Pietro e S. Gennaro, quelli

    alla destra in S. Paolo e S. Severo.

    Nel IX sec. a causa del furto delle reliquie di di S.Gennaro, temendo che la

    stessa sorte potesse toccare a quelle degli altri Vescovi sepolti extra moenia, si

    decise di spostare le sacre spoglie allinterno delle mura della citt. Nello

    specifico i resti mortali di San Severo furono traslate nella basilica urbana di

    San Giorgio maggiore.

    Catacomba di San Gaudioso

    Dalla basilica di Santa Maria della Sanit si accede alla catacomba

    dellafricano S. Gaudioso, giunto a Napoli probabilmente nel 439 in seguito

    alla persecuzione dellariano re dei Vandali Genserico. La traslazione delle

    reliquie di S. Gaudioso, allinterno della citt (IX sec.) determin labbandono

    del luogo, fino a quando nel XVI secolo fu ritrovata la pi antica immaginemariana esistente a Napoli datata V-VIsec.

    Elemento peculiare la sepoltura dei crani dei defunti incassati nelle pareti

    dellambulacro e lapertura di una nuova zona al di sotto della cripta,

    destinata alla realizzazione dei cosiddetti seditoi, volgarmente chiamati

    cantarelle o scolatoi, sedili scavati nel tufo con un vaso sottoposto,

    allinterno dei quali i defunti venivano lasciati a disseccare prima di essere

    deposti.

    Ai lati dellambulacro si aprono cubicoli con pregevoli arcosolii dipinti o

    mosaicati, in cui figurano simboli Cristiani come lagnello, il pavone e i

    grappoli duva datati V-VIsec.

    catacombedinapoli.it

    Archive All Download Newest

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    25/26

  • 7/31/2019 Le Catacombe - Raccolta siti utili

    26/26