Lavinia Stiz - top projects_013
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Info Skills
LAVINIA STIZ
SORENGO (TI), 3 Aprile 1985
SVIZZERA
Via MONTI, 5
6828 BALERNA, SVIZZERA
+41 765867075
HTTP://ISSUU.COM/LAVINIASTIZ
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^
J
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AUTOCAD
ARCHICAD
PHOTOSHOP
ILLUSTRATOR
INDESIGN
CINEMA4D
OFFICE
MAC/WINDOWS
ITALIANO
FRANCESE
SPAGNOLO
INGLESE
TEDESCO
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Edu Work
POLITECNICO DI MILANO - 23 APRILE 2013
LAUREA SPECIALISTICA IN “ARCHITETTURA DEGLI INTERNI”
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POLITECNICO DI MILANO - 23 SETTEMBRE 2009
LAUREA IN “SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA”
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UNIVERSIDAD POLITECNICA DE VALENCIA
ERASMUS - 2007/2008
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LICEO SCIENTIFICO MENDRISIO
DIPLOMA SCIENTIFICO - LUGLIO 2005
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BUT – BAU UMWELT TECHNIK, LUCERNA
STAGE - 08/2011
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STUDIO DI ARCHITETTURA AF. AGUET, MENDRISIO
STAGE - 03-10/2009
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PREMIO PIRANESI - PRIX DE ROME
CONCORSO / WORKSHOP - 08-09/2010
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WE_ART_TECHNOLOGY
WORKSHOP - 03-05/2010
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P I R A N E S IIl Premio PIRANESI Prix de Rome, organizzato
dalla Accademia Adrianea di architettura e
archeologia, é un seminario internazionale
che si svolge a Villa Adriana, a Tivoli. Al suo
interno, oltre che la competizione per la
realizzazione di un museo itinerante all’interno
del parco Adrianeo, raccoglie anche uno spirito
di esperienza umana e di vita che ripercorre
con la memoria quello vissuto tra il 1613 e il
1968 dagli studenti dell’Accademia di Francia,
che si muovevamo verso la città eterna per
acquisire i fondamenti dell’episteme classica.
Durante il Workshop si ha avuto la possibilità di
effettuare sopralluoghi e visitare aree riservate
dei giardini muovendosi liberamente. Inoltre,
a fianco del concorso universitario, si é svolto
un concorso per professionisti che hanno
tenuto delle conferenze all’Ara Pacis dedicate
alla presentazioni delle loro migliori opere
museali create sempre all’interno di parchi
archeologici, e vinto infine dall’Architetto
Rafael Moneo.
Workshop Internazionale _2010
Professori: Martemucci, Basso Peressut, Caliari
Partecipanti: Erba, Spinelli, Stiz, Volpi
Il muro del Pecile disegnato da Le Corbusier, 1911
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L ‘ i d e n t i t à M u s e a l e
Parte del workshop é stata caratterizzata da un progetto di comunicazione visiva e di immagine coordinata riferita a tutti i format, statici o dinamici, con cui l’entità museale comunica in modo strategico con l’ambiente esterno, e con cui tende a definire e rendere specifica presso il pubblico la propria identità e il proprio ruolo sociale.
L’idea del logo é nata dal famoso muro del Pecile disegnato da Le Corbusier nel 1911. Ci ha colpiti la sua semplicità e il suo impatto, ci é quindi sembrato immediato anche nella comunicazione visiva. Il colore del logo invece deriva dai materiali già esistenti e quelli invece utilizzati dal mostro progetto, cioè il rosso dei mattoni e del corten.Non si é deciso di ricorrere ad un acronimo perchè la scritta completa del nostro museo si addiceva perfettamente al completamento della semplice linea del muro, quasi come spiegazione dello stesso.
Oltre al classico merchandising commerciale si é pensato di proporre la produzione di un olio d’oliva dedicato a Villa Adriana in quanto l’intero parco e le zone limitrofe sono colme di ulivi secolari e passeggiando tra le sue rovine si ha proprio la sensazione, grazie anche a questi alberi, di poter tornare indietro nel tempo e potercisi sedere alle radici.
Altra new entry dei giorni nostri é la possibilità di poter scaricare una guida interattiva per smartphone e tablet in grado di accompagnare i visitatori nella passeggiata e di poter far rivivere anche da casa le sensazioni e le opere del Parco Archeologico Adrianeo.
L’IDENTITÀ DEL MUSEO...
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3La Villa fu la residenza voluta dall’imperatore da dove potè governare lontano dal Palatino, tradizionalmente sede ufficiale del potere della Repubblica. Unica nel genere, risulta essere dissimile dalle tipologie codificate dell’architettura romana e sotto alcuni versi ancora incomprensibile.Il progetto del nostro Parco Archeologico Adrianeo si sviluppa lungo un percorso che permette di visitare l’intera Villa in assenza di barriere architettoniche e con la presenza di soste studiate nei punti di maggiore interesse, regalando scorci di paesaggio incantevoli e attività interattive. Le infrastrutture sono state quindi realizzate a partire dalla Valle di Tempe, ingresso e uscita del percorso, in Piazza d’Oro, usata come Visitor Center e museo architettonico (rialzata e vetrata consente di vedere le antiche vasche sottostanti), proseguendo poi lungo un filare di ulivi secolari si arriva al belvedere, con sala lettura, situato nell’antico Palazzo d’Inverno e si continua poi la passeggiata costeggiando il Canopo fino all’esposizione statuaria nella Sala dei Filosofi e nel Teatro Marittimo. Il percorso é infine concluso da uno spazio dedicato alle esposizioni temporanee e costruito ipogeo ex-novo lungo il muro del Pecile, dal quale si gode di una vista prospettica particolare dello stesso.La nostra idea parte dalla volontà di valorizzare il sito di Villa Adriana e di diffondere i valori che si riconoscono nel senso dell’opera dell’imperatore Elio Adriano e che permangono come tali e pregnanti nella contemporaneità. Il profondo interesse per l’architettura e per le arti come veicolo di comunicazione di valori portarono Adriano ad intraprendere numerosi viaggi nelle diverse regioni dell’impero. All’interno del Parco viene quindi sviluppato il tema del viaggio approfondito nelle sue componenti: spaziale e temporale.
Valle di Tempe, Pianta piano terreno Valle di Tempe, Pianta primo piano Valle di Tempe, vista ingresso
Piazza d’Oro, Sezione prospettica
Piazza d’Oro, Pianta piano terreno Piazza d’Oro, Planivolumetrico
Valle di Temple - Ingresso
Piazza d’Oro, Prospetto N-E
Piazza d’Oro, Prospetto S-O
Piazza d’Oro - Museo Materiale Archeologico
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Palazzo d’Inverno, Pianta piano terreno Palazzo d’Inverno, sezione con vista del percorsoPalazzo d’Inverno, sezione con vista del belvedere
Teatro marittimo e Sala dei filosofi, Pianta piano terreno Teatro marittimo, Sezione e vista dell’esposizione statuaria Sala dei filosofi, Vista notturna dell’esposizione
Palazzo d’Inverno - Belvedere e sala lettura
Teatro Marittimo e Sala dei Filosofi - Esposizione statuaria
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Museo Temporaneo, Masterplan e vista del PecileMuseo Temporaneo, Pianta ipogea
Museo Temporaneo, Sezione con vista sul Pecile
Museo Temporaneo, Sezione con vista sul Pecile
Arcate Severiane - Museo Immateriale
Ipogeo davanti al Muro del Pecile - Museo Spaziale
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NEROredivivusIn seguito ad una visita a Roma si é deciso
di progettare sul suolo di Piazza del Popolo
una struttura temporanea capace di ospitare
e ricordare, per forme e volumi, una mostra
sul tema di Nerone. Durante le lezioni ci é
stata poi insegnata una tecnica particolare di
costruire modellini molto sofisticati con listelli
e stecchette di legno, usando come perno
strutturale gli assi cartesiani e dividendo per
spessore e lavorazione la struttura, le scale e
l’allestimento stesso del nostro progetto. Si é
quindi dedicato più tempo alla realizzazione
pratica che al progetto, riuscendo ad
aumentare le nostre capacità manuali e
stimolando fantasia e ingegno.
Modellino realizzato in scala 1:50.
Corso Integrato Museografia _2010
Professori: Caliari
Studenti: Stiz
Vista interna del modellinocon le esposizioni
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Per la realizzazione del nostro progetto si é scelto di seguire le due linee guida principali di Piazza del Popolo, per attenerci il più possibile alla richiesta di semplicità del progetto, e cioè l’orientamento della piazza e quello dell’obelisco; e di riportarli nell’incrocio di due volumi ricordando le due grandi fasi della vita di Nerone. Il primo volume é quindi alto e corto, per ricordare l’mponenza dell’Imperatore e la sua ascesa rapida, in cui si svolge la prima parte del percorso della mostra a lui dedicata; il secondo volume é riferito invece alla sua successiva fase di caduta-morte-sepoltura, e si sviluppa piu orizzontalmente e con allestimenti fitti, quasi a ricordare il sentimento di soffocamento che si prova in un incendio, lo stesso incendio di cui lo si accusa e con cui si chiude la mostra.I due volumi sono collegati da una scalinata esterna utilizzabile anche come seduta per le proiezioni che avvengono la sera sui tendaggi che scendono dal volume più alto, i quali di giorno invece fungono da frangisole.Sul tetto dell’edificio basso é stata inoltre allestita una passeggiata che permette una visuale unica sulla piazza e sull’obelisco che si erge al suo lato e che permette alla luce di penetrare nella parte sottostante della mostra con un effetto a pioggia, sempre a ricordare la fase di discesa dell’Imperatore Nerone.L’intera installazione resta visitabile sia durante il giorno che nella notte, proprio per poter percepire la doppia sensazione di luci naturali ed artificiali.
M o d e l l i n o
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piscinaC A I M ILa piscina Caimi presa in considerazione per
la riqualificazione e la riabilitazione è situata
nell’area di Porta Romana precisamente in via
Botta. Per questo intervento è stato necessario
studiare le normative vigenti da regolamento
CONI, secondo la Norma UNI 10637. La
difficoltà è stata adattare gli spazi esistenti
alle rigorose normative. Abbiamo deciso di
ripristinare la funzione di balneazione alla
piscina, supportandola di nuovi spogliatoi, e
ampliandola sua funzione anche a termale.
Per l’ingresso e gli spogliatoi ci siamo serviti
degli spogliatoi già esistenti, aumentando di
un piano e rendendo solarium la copertura
di quest’ultimi. Il corpo invece posto a SUD
lo abbiamo attrezzato affinchè potessero
crearsi spazi termali. La vasca a disposizione
ha una lunghezza di 50m e una profondità di
MASSIMO 1,60 m.
Laboratorio Costruzioni 2 _2012
Professori: Carotti, Talso, Utica
Studenti: Favero, Stiz, Ventura
Vista vasche relax
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Nell’ambito della piscina pubblica abbiamo individuato in base ai differenti gradi di tutela igienico sanitaria, le seguenti aree: Area pubblico: Accessibile alla generalità degli utenti, senza alcuna barriera di protezione igienica. Area di rispetto: Destinata ai frequentatori e che separa l’area pubblico dall’area a piedi nudi e che corrisponde agli spogliatoi. Area a piedi nudi: riservata ai frequentatori, percorribile anche a piedi nudi, la cui pavimentazione ha caratteristiche rispondenti all’esigenza di facile pulizia e disinfezione, quest’area è collocata dopo aver superato gli spogliatoi, e comprende anche la piscina. Il solarium è un’area destinata alla sosta ed eventuale esposizione al sole dei frequentatori, avente i requisiti dell’area a piedi nudi. L’accesso all’area bagnanti: l’accesso degli utenti all’area bagnanti è consentito esclusivamente previa completa pulizia personale mediante doccia.
VASCHE: Le vasche d’acqua sono state pensate considerando 2mq a persona per ogni vasca. Le vasche raggiungono massime di 30 gradi e minime di 18. Ogni piscina ha banchine di 1,5 metri e tutti gli spazi sono percorribili poiché sono su superficie sdrucciolevole. Il ricircolo dell’acqua deve avvenire in continuo. Il tempo nel quale la somma del volume dell’acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale dell’eventuale vasca di compenso attraversa l’impianto di trattamento deve essere: per nuotatori e di addestramento al nuoto o con profondità <1200 mm: 3 ore. E’ stata pensata una vasca di 25 m per 25 adibita a acque termali, funzionante anche durante il periodo invernale, una seconda vasca di 15 metri che presenti gradoni appositamente pensati per avere differenti livelli di altezza, una vasca di 18 per 25m adibita a nuoto libero, un corridoio di 4m e un’area esclusivamente riservate a corsie per il nuoto di 7 per 25metri.
P i s c i n a
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T e r m eL’edificio principale, ex ingresso alle piscine comprendente spogliatoi e funzioni legate alla piscina e agli ospiti, è stato riconvertito in terme per creare un punto di attrazione in più e soprattutto per dare modo al complesso di vivere in tutte le stagioni. L’ampio ingresso smista uomini e donne nei rispettivi spogliatoi dai quali si intraprende un percorso termale composto da vasche a diverse temperature e per diverse esigenze. Per finire abbiamo inserito dei camerini per i massaggi e una sala relax al riparo dal rumore della città oltre a una sauna e un bagno turco.
Vasca Pediluvio Vasca con cascata
Pianta piano terreno con vasche termali
Sezione longitudinale
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R i s t o r a n t e Expo 2015 ci ha dato l’idea del nuovo ristorante che sorgerà nell’attuale area tennis seguendo i punti che riguardano il progetto internazionale: alimentazione e stili di vita, cibo e cultura, educazione alimentare. Tutto l’area sarà dedicata alla cura del corpo inteso come fisico, anima e mente: terme, piscina, ristorante, teatro; funzioni che colloquiano tra di loro grazie al nucleo creato dalla piscina centrale.Il ristorante affaccerà su Largo Parenti e verrà collegato direttamente al Teatro permettendo al pubblico di fermarsi per cena gustando cibi biologici e soprattutto nostrani. Nella zona sono presenti altri ristoranti entro un raggio di circa 150 metri: ristoranti italiani ed etnici ma sicuramente tradizionali. Visitando il sito e
il suo intorno ci siamo rese conto del basso flusso di persone esistente, non ci sono elementi di attrazione e i mezzi pubblici non sono direttamente collegati ma si trovano a circa 200 metri dall’area. L’idea è di creare un punto di attrazione, curiosità, cultura: il ristorante non avrà solo questa funzione ma sarà, in parte, adibito ad area espositiva ed educativa rispetto all’alimentazione.Un ristorante esclusivo che permetterà agli interessati di capire una parte del tema del progetto Expo che per ora non ha ancora suscitato l’interesse dovuto o, magari, sperato, per via dei ritardi e della “fragilità” che arriva ai nostri occhi.L’edificio sorgerà in un punto strategico per via del triplo affaccio su Largo Parenti che sarà zona pedonale e quindi una possibile area di sosta, il giardino su via Vasari che permetterà un ingresso dalla città con sedute e verde costruito all’italiana, la piscina che offrirà un suggestivo panorama nel caso di eventi teatrali o per la cultura dell’alimentazione.Il ristorante è strettamente in contatto con la piscina che ne permette l’apertura e quindi la dilatazione nel caso appunto di eventi che richiedono uno spazio che il modesto edificio non potrebbe offrire.
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s p a c e GO!Il tema di progetto riguarda la ristrutturazione
di vecchi magazzini dismessi nella zona vicina
al porto di Valencia.
L’obiettivo del progetto era il riutilizzo di questi
spazi per luoghi di interesse pubblico con
proposte personali, in particolare nella nostra
proposta vengono allestiti nei due capannoni,
rispettivamente una sala espositiva con
accesso tramite scale mobili, un bar verano/
invierno con sala lettura e dehors che funge
da collegamento tra i due edifici e una sala
concerti con studio di registrazione e mixer
con controllo luci e suoni.
Dato che il corso era integrato con lezioni di
fisica, particolare attenzione é stata data allo
studio dell’illuminotecnica della sala espositiva
e lo studio dell’acustica della sala concerti.
Arquitectura de Interiores _2007/08
Professori: Olcina, Salandin
Studenti: Cimino, Stiz
Poltroncine “GLOBULO”Antonio Magaro design
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Pianta piano terrenosala lettura e sala concerti
Pianta primo pianosala espositiva e console concerti
Sezione A-A’veduta generale e bar giardino
Sezione B-B’sala lettura e sala espositiva
Sezione C-C’sala concerti con console
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V i s t e
Sala lettura e sala espositivaveduta dall’ingresso in basso
Sala lettura e sala espositivaveduta dall’ingresso in alto
Giardino e zona ristorocollegamento
Sala letturaveduta dal fondo
Giardino e zona ristoroarredo
Sala lettura veduta ingresso
Sala espositivaveduta generale
giardino e zona ristorososta e relax