L’ALLARGAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

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Corso di Politica Economica – Prof. R.Fanfani L’ALLARGAMENTO DELL’UNIONE L’ALLARGAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA EUROPEA Anno Accademico 2006/2007

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L’ALLARGAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA. Anno Accademico 2006/2007. Riferimenti bibliografici - PowerPoint PPT Presentation

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L’ALLARGAMENTO L’ALLARGAMENTO DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA

Anno Accademico 2006/2007

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Riferimenti bibliograficiBonetti M., Ricci Maccarini E.(2002), “L’agricoltura e l’allargamento ai Paesi candidati” in “Il sistema agro-alimentare in Emilia-Romagna – Rapporto 2001”, (a cura di) Fanfani R., pp.345-361 , Ed.Franco Angeli, Milano;

Bonetti M. (2003), “Attualità e prospettive dell’allargamento ai Paesi candidati” in “Il sistema agro-alimentare in Emilia-Romagna – Rapporto 2002”, (a cura di) Fanfani R., pp.43-48 , Ed.Franco Angeli, Milano;

INEA (2002), “Le politiche agricole dell’Unione Europea – Rapporto 2001-2002”, pp.259-283, Roma;

Commissione Europea (2001), “Secondo rapporto sulla coesione”.

Commissione Europea (2003), “Seconda relazione intermedia sulla coesione economica e sociale”

Siti consigliatiwww.europa.eu.int

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CRITERI DI ADESIONECRITERI DI ADESIONE

• Stabilità delle istituzioni• elezioni libere e democratiche• tutela dei diritti umani• rispetto e protezione delle minoranze

• Economia di mercato funzionante• liberalizzazione dei prezzi e degli scambi• stabilità macroeconomica

Avvio dei negoziati di adesioneAvvio dei negoziati di adesione

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NEGOZIATI DI ADESIONENEGOZIATI DI ADESIONE

• 31 capitoli

• Ciascun paese si impegna a rispettare tutte le norme esistenti che regolano il funzionamento del mercato unico all’interno dell’UE (acquis comunitario). In relazione alle singole norme comunque può chiedere delle deroghe oppure degli opportuni adattamenti.

Ingresso nell’UEIngresso nell’UE

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L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: tappe principalitappe principali

• Giugno 1993: Consiglio Europeo di Copenaghen

- giudizio positivo all’adesione di 13 “paesi associati”

Bulgaria, Cipro, Rep.Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Turchia

• Dicembre 1994: Vertice di Essen

- elaborazione di una strategia di preadesione

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L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: tappe principalitappe principali

• Dicembre 1997: Vertice di Lussemburgo

- inizio dei negoziati a marzo 1998 con sei paesi

Cipro, Rep.Ceca, Estonia, Ungheria, Polonia, Slovenia

• Marzo 1999: Vertice di Berlino

- disposizioni finanziarie dell’allargamento dei sei paesi (primo gruppo)

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L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: tappe principalitappe principali

• Dicembre 1999

- inizio dialoghi con il secondo gruppo

Romania, Slovacchia, Lettonia, Lituania, Bulgaria e Malta

• Dicembre 2000: Vertice di Nizza

- necessità di una radicale riforma istituzionale

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L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: tappe principalitappe principali

• Giugno 2001: Vertice di Goeteborg

- conclusione dei negoziati per il 2002, al fine di consentire ai nuovi Paesi di presentare candidati propri alle elezioni europee del 2004

• Dicembre 2001: Vertice di Laeken

- conferma dell’adesione per dieci Paesi nel 2004

Cipro, Rep.Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Slovacchia, Malta, Polonia e Slovenia

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L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: L’ITER DELL’ALLARGAMENTO: tappe principalitappe principali

• Ottobre 2002:

- Conferma dell’adesione dei dieci Paesi, mentre per Bulgaria e Romania l’ingresso dovrebbe essere previsto per il 2007. L’ingresso della Turchia invece è ancora rimandato.

• Dicembre 2002: Consiglio di Copenaghen

- benvenuto formale nell’UE ai nuovi Paesi

• Giugno 2003: Trattato di Atene

- ufficialità ingresso dieci nuovi Stati a partire dal 1 maggio 2004

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Paesi che entrano il 1 maggio 2004 (10)

CIPRO REPUBBLICA CECA ESTONIA

LETTONIALITUANIAMALTAPOLONIASLOVACCHIAUNGHERIASLOVENIA

• Paesi che entrano nel 2007 (2)BULGARIA ROMANIA

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I Nuovi PAESI dell’UnioneI Nuovi PAESI dell’Unione

EU-15CC 2004CC 2007

PP EE

II

FF

UKUK

DD

IRLIRLBENELUXBENELUX

DKDK

SS FINFIN

CZCZSLKSLK

SLSL

TT

AA

CCMM

HH

PLPL

ESTEST

GRGR

BGBG

RORO

LTLT

LVLV

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I PAESI CANDIDATI: suddivisioneI PAESI CANDIDATI: suddivisione1.1. Aree metropolitaneAree metropolitane

• incremento dell’occupazione nei servizi• posizione geografica favorevole• infrastrutture sviluppate• livello elevato di investimenti

2.2. Regioni situate sul confine occidentaleRegioni situate sul confine occidentale• posizione geografica favorevole• infrastrutture migliori• turismo

3.3. Aree più svantaggiate (regioni rurali dell’Est)Aree più svantaggiate (regioni rurali dell’Est)• infrastrutture carenti• prevalenza del settore agricolo• calo dell’occupazione

4.4. Vecchie regioni industriali (zone a Nord Ovest della Polonia)Vecchie regioni industriali (zone a Nord Ovest della Polonia)• Privatizzazione, ristrutturazione e chiusura delle imprese pubbliche• Elevato livello di disoccupazione

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I PAESI CANDIDATI: principali indicatori (2002)I PAESI CANDIDATI: principali indicatori (2002)

Popolazione (000)

Superficie (km2)

PIL pro-capite (PPA)

Cipro 798 9.251 17.400 Rep.Ceca 10.201 78.868 14.400 Estonia 1.359 45.277 10.000 Ungheria 10.159 93.030 13.600 Lettonia 2.339 64.589 8.500 Lituania 3.469 65.300 9.400 Malta 397 316 11.700** Polonia 38.232 312.685 9.500 Slovacchia 5.379 49.034 11.400 Slovenia 1.996 20.273 17.700

CC-10 74.329 738.623 11.150*

UE-15 378.400 3.234.000 24.010*

UE-25 452.789 3.972.623 21.910*

Bulgaria 7.869 111.002 5.900 Romania 21.795 238.391 5.900 Turchia 69.626 769.604 5.500 * Dati provvisori stimati sui valori PPA calcolati per l’UE-15; attualmente i valori espressi in PPA non sono ancora disponibili sulla base dell’UE-25

** Dati riferiti al 1999.Fonte Eurostat.

+20% +23%

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I PAESI CANDIDATI: principali indicatori (2002)I PAESI CANDIDATI: principali indicatori (2002)

PIL pro-capite (PPA, UE=100)

Tasso di disoccupazione

Tasso di occupazione

Tasso di inflazione

Cipro 72 3,8 68,6 2,8 Rep.Ceca 60 7,3 70,6 1,4 Estonia 42 9,1 68,3 3,6 Ungheria 57 5,6 59,9 5,2 Lettonia 35 12,8 69,8 2,0 Lituania 39 13,1 69,8 0,4 Malta 55* 7,4 59,2 2,2 Polonia 39 19,9 64,9 1,9 Slovacchia 47 18,6 69,5 3,3 Slovenia 74 6,0 68,5 7,5

Bulgaria 25 18,1 62,5 5,8 Romania 25 7,0 64,2 22,5 Turchia 23 10,4 51,5 45,0**

* Dati riferiti al 1999.** Calcolato in maniera differente rispetto agli altri PaesiFonte: Eurostat.

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LA NUOVA UE – 25 LA NUOVA UE – 25

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Crescita del PIL (2002)Crescita del PIL (2002)

UE +1,1%UE +1,1%

Lituania +6,7%Lituania +6,7%

Lettonia + 6,1%Lettonia + 6,1%

Estonia + 6,0%Estonia + 6,0%

Malta +1,2%Malta +1,2%

Polonia +1,4%Polonia +1,4%

Cipro +2,0%Cipro +2,0%

Rep.Ceca +2,0%Rep.Ceca +2,0%

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CONFRONTO UE 15 – CC 10 CONFRONTO UE 15 – CC 10

OccupazioneOccupazione::

UE: crescita modesta (+1,3%)UE: crescita modesta (+1,3%)

Le disparità regionali si sono attenuate, ma rimangono Le disparità regionali si sono attenuate, ma rimangono comunque considerevoli comunque considerevoli

CC: continua diminuzione, incremento solo nei servizi. CC: continua diminuzione, incremento solo nei servizi.

Nonostante le disparità regionali siano meno accentuate rispetto Nonostante le disparità regionali siano meno accentuate rispetto all’UE, rimangono comunque sostanzialiall’UE, rimangono comunque sostanziali

DisoccupazioneDisoccupazione::

UE: lieve aumento (valore intorno al 7,7%)UE: lieve aumento (valore intorno al 7,7%)

CC: disparità regionali meno accentuate rispetto all’UE (13%)CC: disparità regionali meno accentuate rispetto all’UE (13%)

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COSA CAMBIERA’ NELLA NUOVA UE ? COSA CAMBIERA’ NELLA NUOVA UE ?

1. Il rapporto tra il 10% delle regioni più ricche e quelle più povere salirà al 4,4 rispetto all’attuale 2,6 (UE-15)

2. Attualmente 48 regioni (18% della popolazione dell’UE-15) hanno un PIL < 75% delle media comunitaria; nell’UE-25 soltanto 30 regioni dell’attuale UE-15 (12% della popolazione) rimarranno al di sotto di tale soglia. Nell’UE-27 le regioni sarebbero solo 18 (6% della popolazione)

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COSA CAMBIERA’ NELLA NUOVA UE ? COSA CAMBIERA’ NELLA NUOVA UE ?

3. Nell’UE – 25 il 25% della popolazione complessiva vivranno in regioni al di sotto della soglia del 75%. Di questi 116 milioni, 6 su 10 vivranno in regioni dei futuri Stati membri.

4. Occorrono 3 milioni di nuovi posti di lavoro per allineare il livello medio dell’occupazione nei nuovi Stati al livello dell’UE

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Confronto Agenda 2000 – Proposte Commissione 2002

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I PROGRAMMI DI PREADESIONEPHARE: adeguamento delle infrastrutture dei Paesi candidati alla gestione dei fondi strutturali assegnati dopo l’adesione.Dotazione finanziaria annua: 1.600 milioni di euro.

ISPA: si occupa di trasporti e ambiente. Per i progetti relativi all’ambiente il programma potrebbe finanziare fino all’85% del costo del progetto.Dotazione finanziaria annua: 1.000 milioni di euro.

SAPARD: si occupa di agricoltura e sviluppo rurale. Gestito direttamente dalle autorità nazionali di ciascun Paese candidato. I progetto prevedono un cofinanziamento del Paese richiedente, pari al 25%, e nel caso di investimenti dei privati, un cofinanziamento degli stessi per un importo pari al 50%.Dotazione finanziaria annua: quasi 530 milioni di euro.

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Programma PHARE - Finanziamenti dei progetti di gemellaggio nel periodo 2002 – milioni di euro

Polonia 394

Romania 266

Ungheria 112

Bulgaria 95

Rep.Ceca 85

Lituania 62

Slovacchia 57

Slovenia 35

Lettonia 32

Estonia 30

Programmi nazionali: 1.168Programmi nazionali: 1.168

Fonte: Commissione Europea

Programmi cooperativi : 163Programmi cooperativi : 163

Programmi regionali : 277Programmi regionali : 277

Programmi speciali Programmi speciali (denuclearizzazione) : 90(denuclearizzazione) : 90

Totale: 1.698Totale: 1.698

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Programma PHARE - Numero dei progetti di gemellaggio nel periodo 1998-2003

Polonia 223

Romania 142

Rep.Ceca 139

Ungheria 116

Slovacchia 101

Lituania 96

Bulgaria 92

Fonte: Commissione Europea

Slovenia 71

Estonia 65

Lettonia 48

Malta 18

Turchia 14

Cipro 3

Totale 1.128

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Programma ISPA - Allocazione indicativa annuale tra i Paesi candidati per il 2002 (milioni di euro)

Paese candidato ISPA

Bulgaria Repubblica ceca Estonia Lettonia Lituania Ungheria Polonia Romania Slovacchia Slovenia Varie

104,571 80,534 30,362 46,549 61,180 94,120

362,785 256,554

54,135 16,645

1,608

Totale 1 109,044

Fonte: Commissione Europea

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Programma SAPARD - Allocazione indicativa annuale tra i Paesi candidati per il 2002 (migliaia di euro)

Fonte: Commissione Europea

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Programma SAPARD - Contributo comunitario per misura nel periodo 2002 (migliaia di euro, prezzi 2000)

Fonte: Commissione Europea

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Programma SAPARD – Numero dei progetti nel periodo 2001-2003

Fonte: Commissione Europea

Polonia 2.321

Rep.Ceca 1.031

Estonia 766

Lettonia 744

Bulgaria 382

Ungheria 365

Lituania 318

Romania 170

Slovacchia 101

Slovenia 68

Totale 6.266

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LE PROBLEMATICHE DELL’ALLARGAMENTO

4 IPOTESI SUI FUTURI CAMBIAMENTI DEI CRITERI PER L’OBIETTIVO 1: (proposti nel Rapporto sulla coesione economica e sociale dell’UE) nessun cambiamento lasciando inalterato il criterio di applicazione mantenere i criteri di applicazione ma con un aiuto integrativo per le zone in uscita da tale Obiettivo 1 innalzamento dell’attuale soglia di eleggibilità due soglie differenziate tra i Paesi dell’UE-15 e i Paesi candidati

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LE PROBLEMATICHE DELL’ALLARGAMENTO

POLITICA DI SVILUPPO RURALE

esperienza maturata nei programmi SAPARD i paesi candidati hanno a disposizione un periodo di programmazione inferiore (2004-06)

quasi tutti i paesi candidati rientrano nell’Obiettivo introduzione di nuovi parametri di cofinanziamento comunitario utilizzazione di regole di gestione finanziaria più flessibili per i programmi possibilità di integrare gli attuali piani di sviluppo rurale con altre misure più specifiche

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Capitolo agricoltura

Stabilire una PAC comune per tutti gli Stati membri nel lungo periodo

Gestione eccedenze produttive paesi candidati

Sviluppo rurale

Quote produttive

Pagamenti diretti

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Le riforme previste per il Nuovo periodo di programmazione 2007-2013 si applicano a tutti I paesi dell’Unione europea– Le politiche strutturali– Le politiche agricole (gradualità fino al 2013 degli

aiuti diretti)

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Riferimenti bibliograficiApprofondimenti

D. Infante , Crescita e prospettive dell’UE allargata, il Mulino 2006

Agricoltura

Bonetti M. (2003), “Attualità e prospettive dell’allargamento ai Paesi candidati” in “Il sistema agro-alimentare in Emilia-Romagna – Rapporto 2002”, (a cura di) Fanfani R., pp.43-48 , Ed.Franco Angeli, Milano;

INEA (2002), “Le politiche agricole dell’Unione Europea – Rapporto 2001-2002”, pp.259-283, Roma;

Generali

Commissione Europea (2001), “Secondo rapporto sulla coesione”.Commissione Europea (2003), “Seconda relazione intermedia sulla coesione economica e sociale”Commissione Europea (2004), “Terza relazione intermedia sulla coesione economica e sociale”

Siti consigliati

www.europa.eu.int

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

• Le soluzioni proposte per le regioni a rischio di uscire dall’Obiettivo 1 Le soluzioni proposte per le regioni a rischio di uscire dall’Obiettivo 1 senza aver portato a termine il processo di convergenza sono:senza aver portato a termine il processo di convergenza sono:

abbassamento della soglia limiteabbassamento della soglia limite

eliminazione graduale della politica di sostegnoeliminazione graduale della politica di sostegno

• Necessaria una maggiore collaborazione tra la Commissione Necessaria una maggiore collaborazione tra la Commissione Europea ed ciascun Stato, oltre che la cooperazione tra i Europea ed ciascun Stato, oltre che la cooperazione tra i singoli Statisingoli Stati

• Le questioni della capacità competitiva, dello sviluppo e Le questioni della capacità competitiva, dello sviluppo e della ristrutturazione rappresenteranno la nuova sfida della ristrutturazione rappresenteranno la nuova sfida dell’Unione Europeadell’Unione Europea

• Quante velocità nell’Unione europea?Quante velocità nell’Unione europea?

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