L’INTERVENTO IN MARE · cooperazione in materia di inquinamento assegna al Ministero...

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L’INTERVENTO IN MARE: L’organizzazione e le procedure di intervento in mare in occasione di incidenti rilevanti di oil spill” L’INTERVENTO IN MARE: L’organizzazione e le procedure di intervento in mare in occasione di incidenti rilevanti di oil spill” Relatore C.F. Antonio CATINO Relatore C.F. Antonio CATINO

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L’INTERVENTO IN MARE:“L’organizzazione e le procedure di intervento in mare in

occasione di incidenti rilevanti di oil spill”

L’INTERVENTO IN MARE:“L’organizzazione e le procedure di intervento in mare in

occasione di incidenti rilevanti di oil spill”

Relatore C.F. Antonio CATINORelatore C.F. Antonio CATINO

SOMMARIO

•• INTRODUZIONEINTRODUZIONE

•• PIANO NAZIONALEPIANO NAZIONALE

•• PIANO LOCALEPIANO LOCALE

•• LL’’INQUINAMENTO PROVENIENTE DA NAVEINQUINAMENTO PROVENIENTE DA NAVE

•• LA NORMATIVA NAZIONALE E INTERNAZIONALELA NORMATIVA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

COSA SI INTENDE PER INQUINAMENTO MARINO?

L’immissione in mare di sostanze o di energiaquando esse hanno o possono avere effetti nocivi,quali

– danni alle risorse biologiche, alla fauna ed alla flora marina

– rischi per la salute dell’uomo– intralcio alle attività marittime compresa la pesca e le

altre utilizzazioni lecite del mare– alterazioni della qualità dell’acqua di mare dal punto di

vista della sua utilizzazione e degradazione dei valori di gradimento

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

• legge 29 settembre 1980, n. 662 “ Ratifica ed esecuzione della Marpol” – legge 4 giugno 1982, n. 438 – Protocollo Marpol 78

• legge 31 dicembre 1982, n. 979 “Disposizioni per la difesa del mare”

• decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

"Norme in materia ambientale“ e successive modifiche

• Piano di pronto intervento nazionale per la difesa da inquinamento da idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini

La Convenzione Internazionale sulla preparazione, lotta e La Convenzione Internazionale sulla preparazione, lotta e cooperazione in materia di inquinamento assegna al cooperazione in materia di inquinamento assegna al

Ministero dellMinistero dell’’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il compito di Mare il compito di provvedere alla predisposizione di un provvedere alla predisposizione di un

sistema di risposta a livello nazionale, in termini di sistema di risposta a livello nazionale, in termini di strutture ed equipaggiamenti per gli interventi nei casi di strutture ed equipaggiamenti per gli interventi nei casi di

inquinamentoinquinamento

oltre alle attivitoltre alle attivitàà convenzionateconvenzionate di sorveglianza, tutela e di sorveglianza, tutela e difesa delldifesa dell’’ambiente marino e costiero, il Ministero si ambiente marino e costiero, il Ministero si

avvale del Corpo delle Capitanerie di porto che ne cura il avvale del Corpo delle Capitanerie di porto che ne cura il coordinamento tecnicocoordinamento tecnico--operativooperativo

Piano di pronto intervento nazionale…”CONCETTO OPERATIVO”

Gestire l’emergenza e condurre a termine, nel più breve tempo possibile, le operazioni

di bonifica

ORGANI RESPONSABILI A LIVELLO CENTRALE

• Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

• Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto

• Reparto ambientale marino (RAM) del Corpo delle Capitanerie di porto

• Dipartimento della protezione civile presso la P.D.C.

ORGANI RESPONSABILI A LIVELLO PERIFERICO

• CAPO DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO

• IL PREFETTO

• PRESIDENTE DELLA REGIONE

• IL SINDACO

FASI DI EMERGENZA

ENTITÀ DEL DANNO– GRANDE INQUINAMENTO … DI DIFFICILE

CONTENIMENTO O NEUTRALIZZAZIONE …CHE INTERESSA UN’AREA MOLTO AMPIA ..(IDROCARBURI > 1.000 m3)

– MINACCIA A LITORALE DI PARTICOLARE PREGIO O VALORE

– DA SOSTANZE NOCIVE CHE MINACCIANO INCOLUMITÀ DELLE POPOLAZIONI COSTIERE

SITUAZIONI OPERATIVE

• MEDIA GRAVITÀ O DI PRIMO LIVELLO

• GRAVE O DI SECONDO LIVELLO

• GRAVISSIMA O DI TERZO LIVELLO

MODALITÀ OPERATIVE

• INQUINAMENTO DI MEDIA GRAVITÀ– Caratteristica del prodotto inquinante

– Spessore dello strato

– Ubicazione dell’inquinamento

– Grado di pericolo per il personale operante

– Disponibilità e dislocazione dei mezzi di bonifica

– Apparecchiature a I.R.

– Condizioni meteo marine

MODALITÀ OPERATIVE

• INQUINAMENTO GRAVE O DI SECONDO LIVELLO– Gli sforzi sono concentrati a protezione dei punti

maggiormente sensibili

– Difesa passiva della costa

– Particolare attenzione da parte dei piani delle prefetture

MODALITÀ OPERATIVE

• INQUINAMENTO GRAVISSIMO O DI TERZO LIVELLO– Emergenza nazionale

• Uso di modelli di simulazione per la previsione degli spiaggiamenti

• Azioni in relazione alla tipologia costiera– Spiagge sabbiose– Spiagge ghiaiose o ciottolose– Scogliere– Zone umide costiere– Spiagge balneari con installazioni– Porticcioli turistici– Porti pescherecci– Porti industriali– Aree interessate da impianti di acquacoltura

INQUINAMENTO GRAVISSIMO O DI TERZO LIVELLO

– Mezzi• Panne stazionarie• Skimmers• Pompe• Trasporti pesanti• Lavoro manuale

– Sicurezza del personale– Vigilanza – Campionamenti– Monitoraggio – Smaltimento

INQUINAMENTO DA ALTRE SOSTANZE NOCIVE

– Tipo del prodotto

– Sistema di trasporto

– Caratteristiche dell’incidente

– Caratteristiche della nave

– Sistemazione dei prodotti a bordo

– Zona in cui l’incidente è avvenuto

– Condizioni meteomarine

Inquinamento o minaccia di inquinamento da idrocarburi o da altre sostanze nocive che si verifica nelle acque del Compartimento Marittimo, tale da determinare una emergenza, implica la dichiarazione di emergenza locale

PIANO OPERATIVO LOCALE DI PRONTO INTERVENTO CONTRO GLI

INQUINAMENTI ACCIDENTALI DA IDROCARBURI O DA ALTRE SOSTANZE

NOCIVE

art.11 della legge 31/12/1982, n° 979,.. in caso di inquinamento o di imminente pericolo di inquinamento l’Autorità Marittima dispone

le misure necessarie allo scopo di prevenire o eliminare gli effetti inquinanti, ovvero

attenuarli qualora risultasse tecnicamente impossibile eliminarli, con tecniche di

“recupero” e “contenimento” delle sostanze sversate in mare

OPERATIVITÀ DEL PIANO

• AUTORIZZAZIONE DELLE SPESE

• AUTORIZZAZIONE USO PRODOTTI DISPERDENTI

FASI OPERATIVE

FASE DI ALLERTAMENTO• notizia di una qualsiasi evento o minaccia di

inquinamento di cui non si hanno ancora notizie certe

• Capitaneria di Porto predispone le misure necessarie per il pronto intervento

Detta fase può concludersi con:• la cessazione • inizio delle operazioni antinquinamento, che

devono essere condotte possibilmente, e nell’immediatezza, coinvolgendo innanzitutto l’Autorità Marittima locale

FASI OPERATIVE

FASE DI PERICOLO

• è in atto un inquinamento• la minaccia dell’ inquinamento è reale

La fase di pericolo fa scattare immediatamente l’esecuzione delle operazioni

MODALITÀ OPERATIVE

SEGNALAZIONIONE • OBBLIGO DA PARTE DELLE NAVI

– a mezzo VHF– a mezzo telefono (anche tramite il numero emergenza in

mare 1530)– in qualsiasi altro modo efficace

dati fondamentali:– generalità di colui che effettua la segnalazione– individuazione della zona di mare interessata, fonte

inquinante, specie di idrocarburi o altre sostanze nocive, e l’entità stimata

– gli eventuali provvedimenti adottati;– stima della deriva della macchia inquinante / condimeteo in

atto

art. 12 l. 979/82 … il comandante, l’armatore o il proprietario di una nave o il responsabile di un mezzo o di un impianto situato sulla piattaforma continentale o sulla terra ferma, nel caso di avaria o di incidente agli stessi, suscettibile di arrecare, attraverso il versamento di idrocarburi o di altre sostanza nocive o inquinanti, danni all’ambiente marino, al litorale o agli interessi connessi, sono tenuti a notiziare senza indugio, all’Autorità Marittima più vicina il verificarsi del sinistro e ad adottare ogni misura utile per evitare ulteriori danni e, possibilmente, per eliminare gli effetti dannosi già prodotti

OBBLIGO PER IL COMANDANTEOBBLIGO PER IL COMANDANTE

• L’Autorità Marittima rivolge ai soggetti responsabili dell’inquinamento immediata diffida a prendere tutte le misure necessarie per eliminare gli effetti già prodotti dall'inquinamento

• In caso che tale diffida resti senza effetto o non produca gli effetti sperati nel tempo assegnato, l’Autorità Marittima adotta, in danno del comandante, dell’armatore o del proprietario, le misure ritenute necessarie recuperando dagli stessi le spese sostenute.

• Indipendentemente dalla preventiva diffida, nei casi di urgenza,l’Autorità Marittima assume in danno del comandante, dell’armatore o del proprietario le misure necessarie. In ogni caso dovranno instaurarsi contatti diretti fra l’Autorità Marittima e il Servizio Difesa del Mare

• All'azione dovrà seguire notizia raccomandata all'armatore / proprietario / noleggiatore.

DIFFIDADIFFIDA

MODALITÀ OPERATIVE

INFORMAZIONI

• CATENA DI COMANDO

• CHIMICO DEL PORTO

• PREDISPONE SQUADRE D’INTERVENTO

• INVIA IN ZONA LE UNITÀ NAVALI DI GUARDIA

MODALITÀ OPERATIVE

ALTO MARE• La Capitaneria di Porto monitorizza l’evento

adottando i provvedimenti e le misure ritenute utili, ferma restando la competenza del Ministero dell’Ambiente – dispone l'intervento in alto mare che verrà

effettuato con il concorso delle altre amministrazioni dello Stato civili e militari

– la direzione delle attività è assunta dal Ministro dell’Ambiente

MODALITÀ OPERATIVE

Emergenza interessante il mare territoriale• Contatta LA NAVE che ha originato la

segnalazione

• Chiede l'intervento di un velivolo G.C. “Orca”, in funzione SEM (Servizio Ecologico Marittimo)

• chiede l’intervento di un elicottero del Comando Prov. VV.FF. o della Sezione Aerea G. di F.

- dispone l’intervento dei mezzi disinquinanti

- segnala alle Autorità locali di Protezione Civile competenti, l’evento verificatosi, la zona colpita e gli interventi in atto

- chiede la partecipazione, per le operazioni di riduzione o per altre esigenze connesse all’emergenza, dei Comandi, Autorità, Enti, Uffici e Società private interessante all’esecuzione del presente Piano, il cui apporto sia ritenuto necessario

MEZZI DISINQUINANTI

attività di intervento, in situazioni ordinarie e di emergenza, basate sulla tecnica della rimozione meccanica e riduzione fisica delle sostanze inquinanti; con previsione anche di aggressione chimica

PREVISIONE

• CONDIZIONI METEREOLOGICHE– STATO DEL MARE

• METODI ANALITICI– (ISTITUTO NAZIONALE DI VULCANOLOGIA E

GEOFISICA)• ADRICOSM FORECASTING SYSTEM (AFS)

Direttiva operativa congiunta in materia di Direttiva operativa congiunta in materia di impiego di mezzi per attivitimpiego di mezzi per attivitàà di lotta agli di lotta agli

inquinamenti mariniinquinamenti marini

Al 31 dicembre 2008 Al 31 dicembre 2008 èè scaduta la Convenzione stipulata scaduta la Convenzione stipulata tra il Ministero delltra il Ministero dell’’Ambiente e la SocietAmbiente e la Societàà Consortile Consortile

Castalia Ecolmar p.a.Castalia Ecolmar p.a.

In attesa che intervengano eventuali, piIn attesa che intervengano eventuali, piùù articolati e articolati e specifici accordi, la collaborazione tra la Direzione Generale specifici accordi, la collaborazione tra la Direzione Generale per la Protezione della Natura ed il Reparto Ambientale per la Protezione della Natura ed il Reparto Ambientale

Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto finalizzata alla Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto finalizzata alla difesa delldifesa dell’’ambiente marino e costiero deve continuare a ambiente marino e costiero deve continuare a

mantenere e consolidare in maniera puntuale e sistematica mantenere e consolidare in maniera puntuale e sistematica il necessario livello di prontezza operativa.il necessario livello di prontezza operativa.

CASTALIA – ECOLMAR

CASTALIA – ECOLMAR

DOTAZIONI

• 25 barriere assorbenti • 100 cemento a presa rapida• 500 corpi morti• 25 disperdente 3° generazione• 4000 gavitelli• 10 manichette• 60 maniglioni varie grandezze• 50 mescherine • 50 paia guanti• 50 paia stivaloni• 50 occhiali di protezione• 50 pale• 50 panne costiere da m 0.65/0.25• 500 panne d’altura da m. 1.5/0.5• 500 piastre raccordo panne costiere

• 4 piastre raccordo panne d’altura• 4 pompe allibo 50 mc/h – 80m prevalenza• 1 pompa allibo 30mc/h – 50m prevalenza• 1 retine tagliafiamme• 1 sacchi di plastica• 1000 skimmers da 50 mc/h• teli in plastica• 100 torce antideflagranti• 50 tute• 50 vestiario impermeabile• 50 cassonetti metallici per catena zincata di

diam.mm13• 2 catena zincata di diam. mm. 13 tipo din 766• 200 cestoni in pvc 113 x 113x76

• 10 elmetti con visiere sottogola• 25 kit riparazione panne gonfiabili• 1 maxi contenitori superfusti con coperchio• 4 motosoffiante tipo super jolly a zainetto• 1 rulli per panne d’altura con basamento non

motorizz.• 1 polietilene rotolo h m 4 spessore 0.2• 1 scaffalatura metallica – ripiani m 1x 0.4• 2 tanica stagna metallica 10 lt.• 1 tappi per valvole panne mannesman tipo piatto• 20 bobina per panne altura senza basamento

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Protezione dell’ambiente marino

PATTUGLIATORI CLASSE DICIOTTIPATTUGLIATORI CLASSE DICIOTTI

Exxon Valdez, Marzo 1989 Exxon Valdez, Marzo 1989 AlaskaAlaska

38.800 tonnellate di greggio fuoriuscite

2.000 km di coste contaminate

Ha causato la morte di:25.000 uccelli di mare2.800 lontre300 foche250 aquile22 balene

Haven, Aprile 1991 Haven, Aprile 1991 ItaliaItalia

50.000 tonnellate di greggio fuoriuscite al largo delle coste genovesi

Erika, Dicembre 1999 FranciaErika, Dicembre 1999 Francia13.000 tonnellate di gasolio vengono disperse al largo delle coste della Francia nord-occidentale

Prestige, Novembre 2002 SpagnaPrestige, Novembre 2002 Spagna

77.000 tonnellate di greggio fuoriuscite sulla Costa Atlantica. A rischio il Parco Marino delle Isole Atlantiche

Danni alla FaunaDanni alla Fauna

Danni alla costaDanni alla costa

Marea neraMarea nera

INQUINAMENTO DA MATERIALE OLEOSO CHE HA INTERESSATO LE COSTE OCCIDENTALI DELL’ISOLA D’ELBA

DOMENICA 09 AGOSTO 2009

ALLE ORE 14.30 VENIVA SEGNALATA LA PRESENZA DI UNA GROSSA CHIAZZA DI CATRAME NELLA ZONA DI MARE COMPRESA TRA SECCHETO E COLLE PALOMBAIA A CIRCA 600 METRI DALLA COSTA

DISPOSTO INTERVENTO DEI MEZZI NAUTICI DISLOCATI NELLE VICINANZE

SI ATTIVA IL PIANO DI EMERGENZA LOCALE

IN FORZA DI UN’ATTIVITÁ DI CENSIMENTO DI MATERIALISULL’INTERO TERRITORIO ELBANO NEL CORSO DELPRECEDENTE PERIODO INVERNALE, NELL’IMMEDIATO SIDISPONEVA DI:

■ 100 METRI DI PANNE ASSORBENTI REPERITE PRESSO LA SOCIETÁ ELBA YACHT DI MARCIANA MARINA

■ 130 METRI DI PANNE REPERITE PRESSO IL COMUNE DI MARINA DI CAMPO

■ 80 METRI DI PANNE GALLEGGIANTI DEL DEPOSITO COSTIERO ELBANA PETROLI DI PORTOFERRAIO

■ 30 METRI DI PANNE GALLEGGIANTI DEL DISTRIBUTORE CARBURANTI DI MARINA DI CAMPO

LE UNITÁ PROVVEDEVANO A CONTENERE LA ZONA DELL’INQUINAMENTO MEDIANTE LA

STESURA DELLE PANNE E, OVE POSSIBILE, MEDIANTE LA DISPERSIONE MECCANICA DELLE

CHIAZZE

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, ASSISTENTI BAGNANTI E MOLTISSIMI BAGNANTI PRESENTI

SUL LUOGO HANNO ATTIVAMENTE PARTECIPATO NEL DISTENDERE LE PANNE A PROTEZIONE

DELLA SPIAGGIA DI SECCHETO

L’INQUINAMENTO È EFFICACEMENTE CONTENUTO NEGLI SPECCHI ACQUEI ANTISTANTI LE SPIAGGE DI

FETOVAIA E SECCHETO DOVE VENIVANO UTILIZZATE ANCHE LE PANNE OMBREGGIANTI OVVERO BARRIERE COSTRUITE CON L’UTILIZZO DI TELI OMBREGGIANTI E

SOSTENUTE DA PICCOLI GAVITELLI E BOTTIGLIE DI PLASTICA

IL COMUNE DI CAMPO NELL’ELBA HA ORGANIZZATO SQUADRE DI PULIZIA DA INVIARE SULLE SPIAGGE ALLE PRIME LUCI DELL’ALBA DEL GIORNO SUCCESSIVO AL FINE DI RECUPERARE LE RESTANTI TRACCE ISOLATE DI CATRAME SPIAGGIATO

LUNEDÍ 10 AGOSTO

ALLEORE 08.00 LA SPIAGGIA DI CAVOLI POTEVA CONSIDERARSI COMPLETAMENTE BONIFICATA.LE MOTOVEDETTE E SQUADRE A TERRA ERANO IN ZONA PER VERIFICARE ALTRA PRESENZA DI INQUINANTI

ALLE ORE 09.00 UN AEREO DELLA G.C. EFFETTUAVA UNA RICOGNIZIONE AEREA DELLO SPECCHIO ACQUEO E VENIVA RILEVATA LA PRESENZA DI UNA GROSSA MACCHIA DI IDROCARBURI IN PARZIALE DISSOLVIMENTO NEL TRATTO DI MARE TRA L’ISOLA DI PIANOSA E MONTECRISTOSI INVIAVANO IN ZONA MEZZI NAVALI DI DIMENSIONI MAGGIORI

IMPIEGO DEL ROV - PICCOLO ROBOT SUBACQUEO DOTATO DI TELECAMERA E SISTEMI DI POSIZIONAMENTO PER RILEVARE EVENTUALE PRESENZA DI MACCHIE DI CATRAME SUL FONDALE MARINO.

ALLE ORE 18.30 IL BATTELO DISINQUINANTE “JERSEY” DELLA SOCIETÁ CASTALIA DIRIGEVA PRESSO L’APPRODO DI PIANOSA.

MARTEDÍ 11 AGOSTO

ALLE ORE 06.30 IL BATTELLO DISINQUINANTE “JERSEY” E LA M/V CP 553 LASCIAVANO L’ISOLA DI PIANOSA PER DIRIGERE SULLA ZONA INTERESSATA DALLA MACCHIA CATRAMOSA ED INIZIAVANO LE OPERAZIONI DI RACCOLTA DEL MATERIALE IN MARE

ALLE ORE 17.00 IL QUANTITATIVO DI SOSTENZE OLEOSE RACCOLTO ERA DI CIRCA 3 METRI CUBI.

ALLE ORE 07.30 IL RIMORCHIATORE RECOIL “ECOGIGLIO” MOLLAVA GLI ORMEGGI DAL PORTO DI LIVORNO PER DIRIGERE IN ZONA OPERAZIONI.

MERCOLEDÍ 12 e GIOVEDÍ 13 AGOSTO

CONTINUANO LE OPERAZIONI DI BONIFICA E RACCOLTA DEI RESIDUI CATRAMOSI DEI BATTELLI “JERSEY” ED “ECOGIGLIO” NELLE ACQUEE ANTISTANTI LA COSTA SUDOCCIDENTALE DELL’ISOLA D’ELBA

ALLE ORE 10.00 DEL GIORNO 13 AGOSTO, DOPO AVER AVUTO CONFERMA DAI MEZZI PRESENTI IN MARE DELL’AVVENUTA BONIFICA DELLO SPECCHIO ACQUEO INTERESSATO, NON RILEVANDO ALCUNA ULTERIORE PRESENZA DI RESIDUI CATRAMOSI, VENIVA DATO IL TERMINE OPERAZIONI

IN TOTALE SONO STATI RACCOLTI :

● 7, 5 METRI CUBI DI MATERIALE OLEOSO

● 80 KG CIRCA DI CATRAME IN MARE

● 3 METRI CUBI CIRCA DI SABBIA MISCHIATA A RESIDUI OLEOSI E CATRAME

ATTIVITÁ CORRELATE ALLE OPERAZIONI DI BONIFICA

1. NOTIZIA DI REATO A CARICO DI IGNOTI

2. N° 6 CAMPIONAMENTI COMPLESSIVI DI MATERIALE OLEOSO INVIATI AL LABORATORIO DI ANALISI DELL’ARPAT DI PIOMBINO

3. ACCERTAMENTI TRAMITE SISTEMA AIS: CENSITE 21 NAVI IN TRANSITO NELLA ZONA DI INTERESSE E CONSEGUENTE INOLTRO DI RICHIESTA DI CAMPIONAMENTO DI PRODOTTO CONTENUTO NELLE CASSE DI SENTINA, MORCHIE ED ANALISI DEI REGISTRI IDROCARBURI AL FINE DI INDIVIDUARE I RESPONSABILI ED ATTIVARE LE PROCEDURE DI RISARCIMENTO DEL DANNO E DELLE OPERAZIONI DI BONIFICA ATTUATE.

4. AVVIATE LE PRATICHE RELATIVE AL RICONOSCIMENTO DELLE SPESE EFFETTUATE DAI PRIVATI IMPEGNATI NELLE OPERAZIONI DI DISINQUINAMENTO

INCAGLIO M/P NUOVA MAREAINCAGLIO M/P NUOVA MAREA

POSSIBILI INQUINAMENTI MARINI DA POSSIBILI INQUINAMENTI MARINI DA PARTE DELLE NAVIPARTE DELLE NAVI

+ Scarichi di idrocarburi o di sostanze nocive accidentali o volontari

+ Scarichi di rifiuti solidi

+ Scarichi fisiologici

+ Scarichi acque di sentina

+ Scarichi accidentali di gasolio/olio durante gli imbarchi/sbarchi e travasi

++ Scarichi di idrocarburi o di sostanze nocive Scarichi di idrocarburi o di sostanze nocive accidentali o volontariaccidentali o volontari

++ Scarichi di rifiuti solidiScarichi di rifiuti solidi

++ Scarichi fisiologiciScarichi fisiologici

++ Scarichi acque di sentinaScarichi acque di sentina

++ Scarichi accidentali di gasolio/olio durante gli Scarichi accidentali di gasolio/olio durante gli imbarchi/sbarchi e travasiimbarchi/sbarchi e travasi

RIFIUTI SOLIDIRIFIUTI SOLIDI

+ Rifiuti di origine alimentare

+ Rifiuti di tipo urbano biodegradabili

+ Rifiuti di tipo urbano non biodegradabili

+ Rifiuti speciali tossici/nocivi

++ Rifiuti di origine alimentareRifiuti di origine alimentare

++ Rifiuti di tipo urbano biodegradabiliRifiuti di tipo urbano biodegradabili

++ Rifiuti di tipo urbano non biodegradabiliRifiuti di tipo urbano non biodegradabili

++ Rifiuti speciali tossici/nociviRifiuti speciali tossici/nocivi

SCARICHI FISIOLOGICISCARICHI FISIOLOGICI

+ Acque nere (locali igienici)

+ Acque grigie (docce, lavandini)

+ Acque bianche (cucine)

++ Acque nere (locali igienici)Acque nere (locali igienici)

++ Acque grigie (docce, lavandini)Acque grigie (docce, lavandini)

++ Acque bianche (cucine)Acque bianche (cucine)

LEGISLAZIONE NAZIONALELEGISLAZIONE NAZIONALE

Piano generale di Piano generale di difesa del mare e difesa del mare e delle coste marine delle coste marine dall'inquinamentodall'inquinamento

RegioniRegioni

DISPOSIZIONI PER LADIFESA DEL MARE

DISPOSIZIONI PER LADISPOSIZIONI PER LA

DIFESA DEL MAREDIFESA DEL MARE

Ministero dei Ministero dei trasporti e trasporti e

della della navigazionenavigazione

È PROIBITO LO SVERSAMENTO IN ACQUE INTERNE

E TERRITORIALI, A TUTTE LE NAVI,

ITALIANE E NON, DI IDROCARBURI

E SOSTANZE CHIMICHE NOCIVE

ÈÈ PROIBITO LO SVERSAMENTO IN ACQUE INTERNE PROIBITO LO SVERSAMENTO IN ACQUE INTERNE

E TERRITORIALI, A TUTTE LE NAVI, E TERRITORIALI, A TUTTE LE NAVI,

ITALIANE E NON, DI IDROCARBURIITALIANE E NON, DI IDROCARBURI

E E SOSTANZE CHIMICHE NOCIVESOSTANZE CHIMICHE NOCIVE

DISCIPLINA SCARICHI DISCIPLINA SCARICHI DISCIPLINA SCARICHI ART. 16:ART. 16:ART. 16:

ALLE NAVI BATTENTI BANDIERA ITALIANA

IL DIVIETO È ESTESO ANCHE

IN MARE LIBERO

ALLE NAVI BATTENTI BANDIERA ITALIANAALLE NAVI BATTENTI BANDIERA ITALIANA

IL DIVIETO IL DIVIETO ÈÈ ESTESO ANCHEESTESO ANCHE

IN MARE LIBEROIN MARE LIBERO

LEGISLAZIONE NAZIONALELEGISLAZIONE NAZIONALE

LEGGE 979/82DIVIETO DI DISCARICA(ARTT. 16 –17)

LA GIURISPRUDENZA ITALIANA, NEL CASO DI CONTRASTO TRA NORMATIVA INTERNAZIONALE (PIÙ FAVOREVOLE) E NORMATIVA INTERNA (PIÙ RESTRITTIVA) TENDE AD APPLICARE ALLE NAVI ITALIANE QUELLA INTERNAZIONALE. E CIÒ PER I PRINCIPI DEL “FAVOR REI” E DELLA SUCCESSIONE DELLE EGGI NEL TEMPO

DISCARICA VIETATA

• SANZIONE PRINCIPALE (COMANDANTE STRANIERO O ITALIANO)

ARRESTO (DA 2 MESI A 2 ANNI) O AMMENNDA (DA 258Є A 5.164Є)

• SANZIONI ACCESSORIE

1. COMANDANTE ITALIANO: SOSPENSIONE TITOLO PROFESSIONALE

2. COMANDANTE STRANIERO: INIBITO L’ATTRACCO A PORTI ITALIANI PER UN PERIODO VARIABILE IN RELAZIONE ALLA GRAVITA’ DEL REATO COMMESSO

LEGGE 979/82 SANZIONI (ARTT. 20 – 21)

1) DISCARICA VIETATA

• OBBLIGO DI RISARCIMENTO

OBBLIGO IN SOLIDO DEL COMANDANTE E DEL PROPRIETARIO O ARMATORE DELLA NAVE DI:

1. RIFONDERE ALLO STATO LE SPESE SOSTENUTE PER LA PULIZIA DI ACQUE AE ARENILI

2. RISARCIRE I DANNI ARRECATI ALLE RISORSE MARINE

N.B.:L’OBBLIGO SUSSISTE ANCHE NEL CASO DI DISCARICA VERIFICATASI SENZA COLPA (ESEMPIO:AVARIA)

LEGGE 979/82

SANZIONI (ARTT. 20 – 21)

2) IRREGOLARE TENUTA O.R.B.

COMANDANTE ITALIANO: ARRESTO (FINO A SEI MESI) O AMMENDA (FINO A 5.164Є)

SORVEGLIANZA ANTINQUINAMENTO (ART.23)

LA COMPETENZA IN MATERIA DI:

• PREVENZIONE INQUINAMENTI

• ACCERTAMENTO INFRAZIONI

SPETTA, SOTTO LA DIREZIONE DEL COMANDANTE DEL PORTO, A:

1. UFFICIALI ED AGENTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA AI SENSI DELL’ART. 1235 COD. NAV.( UFFICIALI, SOTTUFFICIALI, SOTTOCAPI CP) ;

2. PERSONALE CIVILE DELL’AMMINISTRAZIONE DELL’AMBIENTE;

3. UFFICIALI, SOTTUFFICIALI E SOTTOCAPI DELLA MARINA MILITARE

LEGISLAZIONE INTERNAZIONALELEGISLAZIONE INTERNAZIONALE

CONVENZIONE MARPOL 73/78CONVENZIONE MARPOL 73/78CONVENZIONE MARPOL 73/78

•• Convenzione internazionale sull'inquinamento marinoConvenzione internazionale sull'inquinamento marinodovuto alle navi (Londra 1973);dovuto alle navi (Londra 1973);

•• Convenzione internazionale sulla sicurezza delle naviConvenzione internazionale sulla sicurezza delle navipetroliere e sulla prevenzione dell'inquinamento marinopetroliere e sulla prevenzione dell'inquinamento marino(Londra 1978).(Londra 1978).

Certificato IOPP

ANNESSO IIdrocarburiIn vigore

Certificato NLSse prodotti Cap. 18 IBC Code

IBC CodeCertificato ICOF CHE

se prodotti Cap. 17 IBC Code

ANNESSO IISostanze liquide nocive

In vigore

Nessun certificatoProcedure operative

Imballaggio, EtichettaturaLista prodotti

ANNESSO IIIMerci dannose in colli

In vigore

NUOVO ANNESSO IVRisoluzioneMEPC.115(51)1 agosto 2005

Certificato ISPP

ANNESSO IVLiquamiIn vigore

Nessun certificatoProcedure operative:

Piano di gestione,Registro, Affissioni

ANNESSO VRifiuti

In vigore

Certificato IAPPCertificazione motori, Tipo

approvato inceneritori, Zolfo,Gas dannosi per ozono, VCS

ANNESSO VIInquinamento atmosfericoProssima entrata in vigore

19 maggio 2005

MARPOL 73/78

In vigore

AREE SPECIALIAREE SPECIALI• Mar Mediterraneo

• Mar Baltico

• Mar Nero

• Mar Rosso

• L’area dei Golfi

• L’area del Golfo di Aden

• L’area antartica (area sud della lat. 60° S)

• Mari europei del Nord-Ovest

•• Mar MediterraneoMar Mediterraneo

•• Mar BalticoMar Baltico

•• Mar NeroMar Nero

•• Mar RossoMar Rosso

•• LL’’area dei Golfiarea dei Golfi

•• LL’’area del Golfo di Adenarea del Golfo di Aden

•• LL’’area antartica (area sud della lat. 60area antartica (area sud della lat. 60°° S)S)

•• Mari europei del NordMari europei del Nord--OvestOvest

MARPOL 73/78MARPOL 73/78

DISCARICA

�nave in rotta�contenuto d’olio < 15 ppm� impianto di filtraggio

� nave in rottanave in rotta�� contenuto dcontenuto d’’olio < 15 ppmolio < 15 ppm�� impianto di filtraggioimpianto di filtraggio�� allarmeallarme�� arresto automatico arresto automatico

ENTRO AREE SPECIALI FUORI AREE SPECIALI

� allarme� arresto automatico

SL<10000

SL>10000

•• MOVIMENTI DI COMBUSTIBILIMOVIMENTI DI COMBUSTIBILI

•• PROSCIUGAMENTO SENTINEPROSCIUGAMENTO SENTINE

•• SVERSAMENTI SOSTANZE OLEOSESVERSAMENTI SOSTANZE OLEOSE

DEVONO ESSERE INDICATI:DEVONO ESSERE INDICATI:DEVONO ESSERE INDICATI:

REGISTRO DEGLI IDROCARBURI REGISTRO DEGLI IDROCARBURI REGISTRO DEGLI IDROCARBURI

OGNI PAGINA DEVE ESSEREOGNI PAGINA DEVE ESSERE

FIRMATA DAL COMANDANTEFIRMATA DAL COMANDANTE

MARPOLMARPOL

REG. DEGLI IDROCARBURI� acquiescenza

� soddisfazione

� evidenza del rispetto

DILIGENTEPROVA

A FAVORE

ADITO A DUBBI

IMPROPRIA

COMPILAZIONE

RESPONSABILITA’ COMANDANTE e UFF. DESIGNATO

REG.DEGLI IDROCARBURI

ZONA CARICO petroliere *

LOCALI MACCHINAtutte le navi

PARTE II

PARTE I

* NAVI DIVERSE DA PETROLIERE (Es. Supply Vassels CHE TRASPORTANO IDROCARBURI IN QUANTITA’ SUPERIORE A

200 m3 (conto terzi)

REGISTRO DEGLI IDROCARBURI

QUANDO COMPILARLO

� zavorramento/pulizia casse olio combustibile� discarica zavorra sporca o acque di lavaggio � eliminazione residui oleosi (morchie)� discarica o eliminazione acque oleose di

sentina� incenerimento dei residui oleosi (morchie)� discarica in situazioni eccezionali

1. GOLFO DI PORTOFINO1. GOLFO DI PORTOFINO

2. CINQUE TERRE2. CINQUE TERRE

3. SECCHE DELLA MELORIA3. SECCHE DELLA MELORIA

4. ARCIPELAGO TOSCANO4. ARCIPELAGO TOSCANO

5. ISOLE PONTINE5. ISOLE PONTINE

6. ISOLA DI USTICA6. ISOLA DI USTICA

7. ISOLE EOLIE7. ISOLE EOLIE

8. ISOLE EGADI8. ISOLE EGADI

9. ISOLE CICLOPI9. ISOLE CICLOPI

10. PORTO CESAREO10. PORTO CESAREO

RISERVE MARINERISERVE MARINERISERVE MARINE

11. TORRE GUACETO11. TORRE GUACETO

12. ISOLE TREMITI12. ISOLE TREMITI

13. GOLFO DI TRIESTE13. GOLFO DI TRIESTE

14. PUNTA CODA CAVALLO14. PUNTA CODA CAVALLO

15. CAPO MONTE SANTU15. CAPO MONTE SANTU

16. ISOLA PIANA16. ISOLA PIANA

17. ISOLE PELAGIE17. ISOLE PELAGIE

18. PUNTA CAMPANELLA18. PUNTA CAMPANELLA

19. CAPO RIZZUTO19. CAPO RIZZUTO

20. ISOLA DI MAL DI VENTRE20. ISOLA DI MAL DI VENTRE

LEGISLAZIONE NAZIONALELEGISLAZIONE NAZIONALE

LE ZONE DI MARE IN PROSSIMITA' DELLE NAVI LE ZONE DI MARE IN PROSSIMITA' DELLE NAVI

MILITARI ALLA FONDA, NONCHE' DEI PONTILI E MILITARI ALLA FONDA, NONCHE' DEI PONTILI E

DELLE BANCHINE MILITARI, CHE DOVESSERO DELLE BANCHINE MILITARI, CHE DOVESSERO

RISULTARE INQUINATE PER FATTI DA RISULTARE INQUINATE PER FATTI DA

ADDEBITARSI A TALI NAVI, SONO BONIFICATE ADDEBITARSI A TALI NAVI, SONO BONIFICATE

DAGLI ORGANI MILITARI COMPETENTI, CHE DAGLI ORGANI MILITARI COMPETENTI, CHE

IMPIEGHERANNO I MEZZI A LORO DISPOSIZIONE.IMPIEGHERANNO I MEZZI A LORO DISPOSIZIONE.

DI OGNI OPERAZIONE DOVRA' ESSERE DATA DI OGNI OPERAZIONE DOVRA' ESSERE DATA

NOTIZIA ALLA CAPITANERIA DI PORTO.NOTIZIA ALLA CAPITANERIA DI PORTO.

PIANO LOCALE DI EMERGENZAPIANO LOCALE DI EMERGENZAPIANO LOCALE DI EMERGENZA

LEGISLAZIONE NAZIONALELEGISLAZIONE NAZIONALE

MARPOL 73-78

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla legge del mare sancisce e riconosce a tutti gli Stati costieri il diritto di

applicare le proprie leggi a tutte le navi, appartenenti anche ad altri stati, che attraversino le proprie acque

Nello specifico lNello specifico l’’Art. 30 riconosce lArt. 30 riconosce l’’autoritautoritàà per ogni nazione costiera di per ogni nazione costiera di chiedere di lasciare le acque territoriali qualora le misure adochiedere di lasciare le acque territoriali qualora le misure adottate in ttate in termini di tutela del mare non soddisfino leggi e regolamenti itermini di tutela del mare non soddisfino leggi e regolamenti in vigoren vigore

MARPOL 73-78

L’Art. 3 della Convenzione MARPOL 73-78, recita :

“La presente Convenzione non si applica a qualunque Nave da guerra, nave ausiliaria o altra nave di proprietà o gestita da uno Stato ed utilizzata solo per fini governativi non commerciali”

ImponeImpone,,

Comunque, ogni Stato parte della Convenzione deve assicurare, Comunque, ogni Stato parte della Convenzione deve assicurare, attraverso lattraverso l’’adozione di appropriate misure, le quali non intralcino adozione di appropriate misure, le quali non intralcino

le operazioni o la capacitle operazioni o la capacitàà operativa delle UU.NN., che esse operativa delle UU.NN., che esse agiscano in maniera coerente, per quanto ragionevole e agiscano in maniera coerente, per quanto ragionevole e

praticabile, con la presente Convenzionepraticabile, con la presente Convenzione

ECCEZIONI

• sicurezza nave

• salvaguardia vita umana

• avaria

• sostanze approvate *

* Utilizzate per la lotta all’ inquinamento da altre sostanze. Questa discarica è soggetta all’approvazione da parte dell’Amministrazione dello stato sotto la cui giurisdizione dovesse avvenire

ATTREZZATURE

IMPIANTO 15 ppm

400< sl < 10000

ARRESTO AUTOMATICO

ALLARME

IMPIANTO 15 ppm

sl > 10000

STAZZA LORDA

Non possono scaricare nelle aree Non possono scaricare nelle aree specialispeciali

NORME DI COMPORTAMENTONORME DI COMPORTAMENTO

Raccolte differenziateRaccolte differenziate

SCARICHI SOLIDI

•• Rifiuti di origine alimentare;Rifiuti di origine alimentare;

•• Rifiuti biodegradabili;Rifiuti biodegradabili;

•• Rifiuti non biodegradabili;Rifiuti non biodegradabili;

•• Rifiuti speciali e tossici/nociviRifiuti speciali e tossici/nocivi;;

REGISTRO RIFIUTI TOSSICI/NOCIVIREGISTRO RIFIUTI TOSSICI/NOCIVI

RIPORTA IL PASSAGGIO BORDO-ENTE DEI RIFIUTI

- Indicazioni del Registro:• tipo e quantità di materiali

• data di raccolta

• Reparto responsabile

• Ente della base responsabile della raccolta

• data di consegna

LEGGE 10/5/76 nLEGGE 10/5/76 n°°319: "NORME PER LA TUTELA DELLE 319: "NORME PER LA TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO" (LEGGE MERLI)ACQUE DALL'INQUINAMENTO" (LEGGE MERLI)

LEGGE 31/12/82 nLEGGE 31/12/82 n°°979: "DISPOSIZIONI PER LA DIFESA DEL 979: "DISPOSIZIONI PER LA DIFESA DEL MARE"MARE"

MARPOL 73/78 EMENDATA DALL'IMCO IN VIGORE DAL 2/10/83MARPOL 73/78 EMENDATA DALL'IMCO IN VIGORE DAL 2/10/83

CONVENZIONE SULLA TUTELA GLOBALE DELL'AMBIENTE CONVENZIONE SULLA TUTELA GLOBALE DELL'AMBIENTE MARINO DI BARCELLONA DEL 16/2/76MARINO DI BARCELLONA DEL 16/2/76

FG 10273 DEL 4FG 10273 DEL 4--99--84 DI CINCNAV84 DI CINCNAV

FG 4017943 DEL 21.4.94 DI MARISTATFG 4017943 DEL 21.4.94 DI MARISTAT

STANAG 4167STANAG 4167

PIANO LOCALE DI EMERGENZA CONTRO GLI INQUINAMENTI PIANO LOCALE DI EMERGENZA CONTRO GLI INQUINAMENTI DELLE ACQUE MARINE DA IDROCARBURI, CAPITANERIA DI DELLE ACQUE MARINE DA IDROCARBURI, CAPITANERIA DI PORTO TARANTOPORTO TARANTO

BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA

LEGGE 979/82 PREMESSA

ESISTONO DIVERSE FORME DI INQUINAMENTO DEL MARE, IN RELAZIONE A:� ORIGINE � MODALITA’� TIPOLOGIA SOSTANZE INQUINANTI � ETC…NOI PRENDEREMO IN CONSIDERAZIONE L’INQUINAMENTO DA NAVI, CIOE’

L’INQUINAMENTO CAUSATO DALLO SCARICO IN MARE DA PARTE DELLE NAVI DEI RIFIUTICHE VENGONO PRODOTTI DURANTE LA NAVIGAZIONE QUALI:

a) ACQUE UTILIZZATE PER IL LAVAGGIO CISTERNE;b) ZAVORRA “SPORCA”c) ACQUE DI SENTINA (BILDGE WATER)d) MORCHIE – RESIDUI OLEOSI (SLUDGE).

TALE TIPO DI INQUINAMENTO E’ DISCIPLINATO SIA DA NORME INTERNAZIONALI (CONV. INTERNAZ. MARPOL 73/78) CHE DA NORME NAZIONALI (L.979/82 SULLA DIFESA DEL MARE).

NOI ESAMINEREMO LE PIU’ IMPORTANTI NORME NAZIONALI.

LEGGE 979/82

DIVIETO DI DISCARICA(ARTT. 16 –17)

E’ FATTO DIVIETO A TUTTE LE NAVI

(ITALIANE E STRANIERE) DI SCARICARE IN

MARE , IN MODO DOLOSO O ANCHE COLPOSO,

NELLE ACQUE TERRITORIALI, NELLE ACQUE

INTERNE E NEI PORTI IDROCARBURI/MISCELE

DI IDROCARBURI/ALTRE SOSTANZE NOCIVE

VIETATE DALLA LEGGE.

NAVI ITALIANE: IL DIVIETO DI SCARICARE

SUSSISTE ANCHE AL DI LA’ DELLE ACQUE

TERRITORIALI.

LEGGE 979/82

DIVIETO DI DISCARICA(ARTT. 16 –17)

LA NORMATIVA INTERNAZIONALE (MARPOL73/78) E’ PIU’TOLLERANTE PERCHE’ CONSENTE LA C.D. “DISCARICA

CONTROLLATA” (CIOE’ LA DISCARICA DI MISCELA IL CUI CONTENUTO DI IDROCARBURI SIA INFERIORE ALLE 15 PARTI PER MILIONE) NLLE C.D. AREE SPECIALI COME IL MEDITERRANEO.

DISPARITA’ DI TRATTAMENTO, AL DI LA’ DELLE ACQUE TERRITORIALI, TRA NAVI STRANIERE (AUTORIZZATE DALLA MARPOL ALLA DISCARICA CONTROLLATA) E NAVI ITALIANE PER LE QUALI VIGE, AI SENSI DELLA L. 979/82, IL DIVIETO ASSOLUTO DI DISCARICA.

REGISTRO IDROCARBURI

(OIL RECORD BOOK)

LE NAVI HANNO L’OBBLIGO DI AVERE, TRA I LIBRI DI BORDO, IL REGISTRO DEGLI IDROCARBURI SUL QUALE DEVONO ESSERE ANNOTATI TUTTI I CASI DI VERSAMENTO O PERDITA DI IDROCARBURI, CON INDICAZIONE DI CIRCOSTANZE E CAUSE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE