ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in...

57
Via Rio Torbido, 40 - Genova (Italy) Tel. 010 83.401 Stampato a Genova 1998 118 Le glomerulonefriti acute Direttore Responsabile Sergio Rassu ISSN 0394 3291 Caleidoscopio I t a l i a n o Serie Mosaici Romani Ettore Bartoli

Transcript of ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in...

Page 1: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Via Rio Torbido, 40 - Genova (Italy) Tel. 010 83.401Stampato a Genova 1998

118

Le glomerulonefritiacute

Direttore ResponsabileSergio Rassu

ISSN 0394 3291

CaleidoscopioI t a l i a n o

Serie Mosaici Romani

Ettore Bartoli

Page 2: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

II Caleidoscopio

Page 3: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Via Rio Torbido, 40 - Genova (Italy) Tel. 010 83.401Stampato a Genova 1998

118

Le glomerulonefritiacute

Direttore ResponsabileSergio Rassu

CaleidoscopioI t a l i a n o

Serie Mosaici Romani

Ettore Bartoli

Cattedra di Medicina InternaUniversità degli StudiUdine

Page 4: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

ISTRUZIONI PER GLI AUTORI

IN F O R M A Z I O N I G E N E R A L I. C a l e i d o s c o p i o pubblica lavori di carattere monografico a scopo didattico su temi diMedicina. La rivista segue i requisiti consigliati dall’International Committee of Medical Journal Editors. Gli Autorivengono invitati dal Direttore Responsabile. La rivista pubblica anche monografie libere, proposte direttamentedagli Autori, redatte secondo le regole della Collana.

TE S T O. La monografia deve essere articolata in paragrafi snelli, di rapida consultazione, completi e chiari. Icontenuti riportati devono essere stati sufficientemente confermati. E’ opportuno evitare di riportare proprieopinioni dando un quadro limitato delle problematiche. La lunghezza del testo può variare dalle 60 alle 70 cartelledattiloscritte. Si prega di dattilografare su una sola facciata del foglio formato A4 con margini di almeno 25 mm.Usare dovunque doppi spazi e numerare consecutivamente. Ogni sezione dovrebbe iniziare con una nuova pagina.

FRONTESPIZIO. Deve riportare il nome e cognome dell’Autore(i) -non più di cinque- il titolo del volume, conciso mainformativo, la Clinica o Istituto cui dovrebbe essere attribuito il lavoro, l’indirizzo, il nome e l’indirizzo dell’Autore(compreso telefono, fax ed indirizzo di E-mail) responsabile della corrispondenza.

BIBLIOGRAFIA. Deve essere scritta su fogli a parte secondo ordine alfabetico seguendo le abbreviazioni per le Rivistedell’Index Medicus e lo stile illustrato negli esempi:

1) Björklund B., Björklund V.: Proliferation marker concept with TPS as a model. A preliminary report. J. Nucl.Med. Allied. Sci 1990 Oct-Dec, VOL: 34 (4 Suppl), P: 203.

2 Jeffcoate S.L. e Hutchinson J.S.M. (Eds): The Endocrine Hypothalamus. London. Academic Press, 1978. Le citazioni bibliografiche vanno individuate nel testo, nelle tabelle e nelle legende con numeri arabi tra parentesi.

La Redazione è collegata on-line con le più importanti Banche Dati (Medline, Cancerlit, AIDS etc) e fornisce ognieventuale assistenza agli Autori.

TABELLE E FIGURE. Si consiglia una ricca documentazione iconografica (in bianco e nero eccetto casi particolare daconcordare). Figure e tabelle devono essere numerate consecutivamente (secondo l’ordine di citazione nel testo) eseparatamente; sul retro delle figure deve essere indicato l’orientamento, il nome dell’Autore ed il numero. Le figurerealizzate professionalmente; è inaccettabile la riproduzione di caratteri scritti a mano libera. Lettere, numeri esimboli dovrebbero essere chiari ovunque e di dimensioni tali che, se ridotti, risultino ancora leggibili. Le fotografiedevono essere stampe lucide, di buona qualità. Gli Autori sono responsabili di quanto riportato nel lavoro edell’autorizzazione alla pubblicazione di figure o altro. Titoli e spiegazioni dettagliate appartengono alle legende,non alle figure stesse.

Su fogli a parte devono essere riportate le legende per le figure e le tabelle. UN I T À D I M I S U R A. Per le unità di misura utilizzare il sistema metrico decimale o loro multipli e nei termini

dell’International system of units (SI).AB B R E V I A Z I O N I. Utilizzare solo abbreviazioni standard. Il termine completo dovrebbe precedere nel testo la sua

abbreviazione, a meno che non sia un’unità di misura standard.PRESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA. Riporre le fotografie in busta separata, una copia del testo e dei grafici archiviati

su un dischetto da 3.5 pollici preferibilmente Macintosh.Il dattiloscritto originale, le figure, le tabelle, il dischetto, posti in busta di carta pesante, devono essere spedite al

Direttore Responsabile con lettera di accompagnamento. L’autore dovrebbe conservare una copia a proprio uso.Dopo la valutazione espressa dal Direttore Responsabile, la decisione sulla eventuale accettazione del lavoro saràtempestivamente comunicata all’Autore. Il Direttore responsabile deciderà sul tempo della pubblicazione econserverà il diritto usuale di modificare lo stile del contributo; più importanti modifiche verranno eventualmentefatte in accordo con l’Autore. I manoscritti e le fotografie se non pubblicati non si restituiscono.

L’Autore riceverà le bozze di stampa per la correzione e sarà Sua cura restituirle al Direttore Responsabile entrocinque giorni, dopo averne fatto fotocopia. Le spese di stampa, ristampa e distribuzione sono a totale carico dellaMedical Systems che provvederà a spedire all’Autore cinquanta copie della monografia. Inoltre l’Autore avràl’opportunità di presentare la monografia nella propria città o in altra sede nel corso di una serata speciale.

L’Autore della monografia cede i pieni ed esclusivi diritti sulla Sua opera alla Rivista Caleidoscopio con diritto distampare, pubblicare, dare licenza a tradurre in altre lingue in Nazioni diverse rinunciando ai diritti d’Autore.

Tutta la corrispondenza deve essere indirizzata al Direttore Responsabile al seguente indirizzo:

Dott. Sergio RassuVia Pietro Nenni, 6

07100 Sassari

Page 5: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Editoriale

Affr ont i amo per l a pr i ma vol ta i n questa col l ana un tema chi ave e

di est r emamo i nter esse nef r ol ogi co: l e gl omer ul onef r i t i acute.

Non è faci l e si ntet i zzar e o cogl i er e gl i aspet t i pr i nci pal i di questa

m onogr af i a così r i cca ed ar t i col at a. Un con cet t o ch e v or r ei

sot tol i near e, e che pi ù vol te l ’ autor e pone i n evi denza, è l ’ i mpor tanza

del l a di agnosi pr ecoce per poter ot tener e poi i l successo ter apeut i co

che al t r i ment i di venta i mpossi bi l e.

Infat t i l a di agnosi mancata o tar di va è f r equentemente si noni mo di

cr oni ci zzazi one e di l esi oni i r r ever si bi l i che compor tano, dopo che l e

mi sur e conser vat i ve hanno r aggi unto i l or o l i mi t i , i l t r at t ament o

emodi al i t i co, l a di al i si per i toneal e e/ o l ’ event ual e t r api ant o, tut t e

modal i tà che hanno un l i mi tato numer o di successi .

Scatur i sce pr epotentemente l ’ i mpor tanza di un sempl i ce ma at tento

esame del l e ur i ne, esegui to da un medi co che ancor a vuol e r i vest i r e i l

r uol o chi ave che gl i spet ta, pi ut tosto che accer t amente pi ù costosi ,

i ndagi nosi e con un di spendi o di tempo che può esser e fatal e.

Si capi sce bene quant o pr eveni r e i danni i r r ev er si bi l i con l a

di agnosi pr ecoce si a fondamental e se si pensa ai cost i del t r at tamento

di quest i pazi ent i . I n at t esa, i nf at t i , che si r endano di sponi bi l i

t echi che al t er nat i v e a bassi cost i , gl i at t ual i t r at t ament i del l a

condi zi one di i nsuf f i ci enza r enal e cr oni ca sono ad el evato contenuto

tecnol ogi co e qui ndi est r emamente costosi .

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

3Caleidoscopio

CaleidoscopioI t a l i a n o

Page 6: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Inol t r e i potenzi al i pazi ent i di queste tecnol ogi e sono sempr e pi ù gl i

anzi ani e quest a popol azi one, come è not o, è i n cont i nua cr esci ta.;

sempr e pi ù, pazi ent i vecchi e mal at i ent r er anno i n t r at t ament o

di al i t i co e l e car at ter i st i che del l a popol azi one f utur a dei di al i zzat i

av r à sempr e pi ù l e st esse car at t er i st i che. I nol t r e l a cr escent e

at tenzi one posta al l e compl i cazi oni del t r at tamento di al i t i co, ha gi à

deter mi natato una r i duzi one del l a mor tal i tà l egata al l e compl i cazi oni

e qui ndi un ul ter i or e i nvecchi ament o del l a popol azi one sot toposta a

di al i si .

Per aver e un’ i dea del l ’ enor mi tà del pr obl ema, dal punto di v i sta

economi co, possi amo di r e che nei sol i Stat i Uni t i , è stato cal col ato che

l a spesa per l a di al i si nel 1 9 9 5 è stata di 1 2 ,3 mi l i ar di di dol l ar i

( ci oè ol t r e 1 9 .0 0 0 mi l i ar di di l i r e i t al i ane) , ci oè ci r ca 1 / 5 del l e

r i sor se assor bi te dal SSN nel 1 9 9 4 i n I tal i a.

Un r ecent e studi o ef f et t uato i n I tal i a pone i n ev i denza, anche nel

nost r o Paese, l ’ i mpor tanza del costo di quest i pazi ent i che non pot r à

esser e i n futur o gest i to con l a stessa l i ber tà e senza comunque tener

conto del r appor to costo- benef i ci o. Pur non esi stendo dat i uf f i ci al i e

tenendo costo del l a notevol e var i abi l i tà dei cost i i n r el azi one al t i po di

di al i s i , con si der an do ch e secon do l ’ Associ azi on e Naz i on al e

Emodi al i zzat i ( ANED) l a popol azi one dei pazi ent i con i nsuf f i ci enza

r enal e cr oni ca i n RRT ( Renal Repl acement Ther apy) nel 1 9 9 1 er a di

2 8 .4 1 9 pazi ent i , ci oé ci r ca l o 0 , 0 5 % del l a popol azi one i t al i ana

r esi dente, l a spesa cost i tui va l ’ 1 ,6 % del l a spesa sani tar i a nazi onal e.

L’ at t ual e t ar i f f ar i o cal col a i l costo del l a seduta di al i t i ca i n ci r ca

3 0 0 .0 0 0 - 5 0 0 .0 0 0 l i r e, come di r e che un di al i zzato costa i n medi a

ci r ca 5 0 mi l i oni l ’ anno.

La st r ategi a l egata al l a di agnosi ed al t r at tamento pr ecoce dovr ebbe

esser e tesaur i zzata a maggi or r agi one nei Paesi pi ù pover i dove i l

t r at tamento di al i t i co ed i l t r api anto hanno dei cost i pr oi bi t i v i , nel l a

sper anza che l e t ecni che al ter nat i ve, pi ù economi che come quel l e

basdate su sor bent i , di al i si i ntest i nal e e t r asfor mazi one enzi mat i ca di

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

4 Caleidoscopio

Page 7: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

5Caleidoscopio

Definizione generale

Sono malattie sostenute da cause diverse, in gran parte non conosciute,nelle quali la reazione infiammatoria avviene nel contesto del parenchimarenale, interessando o

- i vasi preglomerulari (vasculiti), oppure - il glomerulo (glomerulonefriti vere e proprie), oppure- l'interstizio (nefriti tubulo-interstiziali).

L'infiammazione può alterare la funzione renale in misura variabile, finoad eliderla totalmente, può autolimitarsi e scomparire completamenteoppure progredire più o meno lentamente fino a causare insufficienza renalecronica.

La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargatodi manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme del tutto asintomatiche,nelle quali la attenzione del medico viene prestata in seguito ad esamicasuali, a forme caratterizzate da insufficienza renale acuta, con oligo-anuriae sindrome uremica.

Ancor men definito risulta il quadro clinico della conclusione della faseacuta. Infatti, la malattia può regredire completamente, ma in un tempovariabile, anche da caso a caso per un medesimo quadro istologico.

Tuttavia, non è sempre agevole raggiungere la certezza che si sia verifi-cata guarigione completa, perché spesso i reperti che svelano la persistenzadi un processo evolutivo lento e poco apparente, sono rappresentati da mi-nime alterazioni urinarie. Non infrequentemente queste passano inosservate,soprattutto in un periodo, come quello attuale di “screening” di massa e diesami praticati con metodi disegnati per soddisfare il gran numero dirichieste più che la accuratezza del dettaglio.

Page 8: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

6 Caleidoscopio

Manifestazioni cliniche generali

Le manifestazioni cliniche iniziali dipendono più spesso - da quelle della malattia che avvia il processo nefritico (tonsillite,

faringite), oppure - della malattia sistemica della quale la nefrite rappresenta una forma

secondaria (lupus, scleroderma, sindrome di Sjögren, etc). Di per sé la glomerulonefrite causa solo: - senso di peso in sede lombare, talora dolore lombare e dolorabilità alla

compressione costovertebrale;- sintomi urinari, quando presenti (ematuria, oliguria, eccezionalmente

poliuria). Quando l'ematuria è importante, si può avere disuria e tenesmo,che possono erroneamente far sospettare una infezione uretrale o vescicale.

Se vi è ritenzione sodica, possono comparire:- edemi ed ipertensione; Se vi è iponchia compaiono - edemi ed ipotensione.

Nelle forme più gravi, generalmente quelle con riduzione od oblitera-zione della funzione renale, le forme rapidamente progressive, e quasi sem-pre in presenza di oligo-anuria, ipertensione arteriosa severa, edemi, pos-sono comparire encefalopatia ipertensiva, scompenso cardiaco, edema pol-monare e sindrome uremica. Molto rara la IRA (insufficienza renale acuta).

E’ opportuno a questo proposito ricordare che comunque nessuna glome-rulonefrite passerebbe inosservata se l’esame urine venisse praticato conserietà e rappresentasse una routine vera.

Retrospettivamente, numerosissime nefriti furono trascurate o non consi-derate nonostante vi fosse proteinuria all’esame urine. Più spesso, un’esamesuperficiale del sedimento mancò di rilevare la presenza di cilindri e dirichiamare l’attenzione sulla diagnosi. E’ bene non dimenticare che inquesta, non meno che in altre malattie, la diagnosi precoce rappresenta labase del successo terapeutico. Una diagnosi mancata, o tardiva, può lasciarespazio all’insorgere della cronicizzazione o della irreversibilità del processo.

Page 9: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

7Caleidoscopio

Presentazione al medico del pazientecon glomerulonefrite

Il paziente si reca dal medico o perchè ha notato l’emissione di urinescure (ematuria), oppure perchè ha notato la comparsa di edemi, oppureperchè un esame di urine ha dimostrato ematuria e/o proteinuria, oppure,infine, perchè un esame del sangue ha rivelato un aumento della creatinine-mia.

Di queste presentazioni cliniche, tutte indicano la presenza di malattiarenale, mentre la prima, l’ematuria, pone il problema della diagnosidiffernziale con sanguinamento nelle vie urinarie.

Tuttavia, oggidì, con la riduzione dell’incidenza delle forme post-strepto-cocciche e post-infettive, una parte non trascurabile di glomerulonefritiinterviene in corso di altre malattie, soprattutto malattie sistemiche. Perciò,la presentazione al medico può essere dettata da sintomi assai diversi daquelli renali, come, ad esempio, sintomi artritici, oppure sinusite, o emottisi.

In alcuni casi i sintomi possono avviare il paziente da specialisti lontanidalla Medicina Interna, come gli oculisti in caso di uveite, gli otoiatri in casodi sordità improvvisa. E’ divenuto perciò compito e responsabilità piùstretta del medico tener presente la possibilità di interessamento renale inqueste condizioni, e predisporne gli accertamenti utili. Tanto più che laprognosi di buona parte di queste malattie, come la artrite del lupus, lapneumonite emorragica della Sindrome di Goodpasture, la nefrite intersti-ziale associata ad uveiti, la vasculite alla base di certe sordità improvvise,dipende assai più strettamente dall’interessamento renale (glomerulonefri-tico) che da quello dell’organo o dell’apparato che ha inizialmente richiama-to l’attenzione del paziente o del medico.

Page 10: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

8 Caleidoscopio

Diagnosi differenziale delle ematurie

Tappa fondamentale nell’approccio al paziente con ematuria è l‘esamedel sedimento urinario che il medico deve eseguire tenendo presente che:

- se vi sono cilindri ematici l'ematuria è di origine glomerulare; - se non vi sono cilindri (non solo ematici) e le proteine sono presenti nel-

l'urina nelle stesse proporzioni, rispetto alle emazie, con le quali sono pre-senti nel sangue, si tratta di ematuria di origine non glomerulare. In questale emazie hanno la stessa morfologia che nello striscio di sangue periferico.

Schema 1. Diagnosi differenziale delle ematurie.

EMATURIA

Volume corpuscolaretrascurabile (Hct<<1%)

Volume corpuscolareimportante (Hct>1%)

Urine: stick 4+per Hb

sedimento: tappeto di emazie

Sedimento: < 50emazie per

campo a 40xDiluire e

riesaminare

Attenderel’emissione

di urine più chiare eriallestire sedimento

Cilindri assenti:Proteinuria attesa

in base all’Hcturinario;

Morfologia GR = sangue periferico

Cilindri eritrocitari;altri cilindri;

GR dismorficie polimorfici

Cilindri assenti;Proteinuria attesa inbase all’Hct urinario;Emazie di morfologia

normale

SINDROME NEFRITICA

EMATURIA DA SANGUINAMENTO LUNGO LE VIEESCRETRICI O NEL CONTESTO DEL PARENCHIMA (neoplasie, malattie coagulative, calcoli, ulcerazioni, fistole

artero-venose, cistiti, traumi, etc.)

OPPURE

Page 11: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

9Caleidoscopio

Sindromi cliniche

Possiamo sostanzialmente identificare quattro sindromi cliniche:

I-Sindrome Nefritica; II-Sindrome Vasculitica; III-Sindrome Nefrosica; IV-Nefrite Tubulo-Interstiziale.

Questa classificazione, come tutte, è rigida e tende a semplificare ilproblema incasellando le varie malattie in un modo utile per la trattazione.

Come sempre la realtà è, spesso, più complessa. Esistono certamentesindromi nefritiche e sindromi nefrosiche pure, che corrispondono fedel-mente alla classificazione e descrizione scolastica.

Certamente, sono di più comune riscontro delle sindromi miste, nellequali prevale, sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista laborato-ristico, l’aspetto nefritico, oppure nefrosico. Inoltre, non raramente il quadromuta già durante il decorso acuto, potendo un quadro inizialmente purocomplicarsi con uno screzio nefritico o nefrosico.

Inoltre, molte sindromi vasculitiche presentano una infiammazione cheraramente si limita ai vasi. Quasi invariabilmente tende a trasmettersi all’in-terstizio nelle forme. Nelle quali l’interessamento vascolare sconfina fre-quentemente nel glomerulo, soprattutto quando la malattia interessa princi-palmente i piccoli vasi arteriosi preglomerulari, il quadro può complicarsicon uno screzio nefritico.

Infine, la classificazione scolastica non è dinamica, mentre non è eccezio-nale osservare l’evoluzione di una forma a comprendere elementi propri diun’altra.

Tuttavia, la classificazione scolastica va mantenuta perché, oltre ad iden-tificare forme realmente esistenti, aiuta ad afferrare il quadro complessivosemplificandone gli elementi conoscitivi.

Page 12: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

10 Caleidoscopio

I- Sindrome Nefritica

E' caratterizzata dalla presenza di ematuria isolata, oppure ematuria eproteinuria. Viene definita anche glomerulonefrite acuta emorragica (GNAemorragica). Questa denominazione clinica raccoglie una patologiastraordinariamente variabile (Schema 2):

a) forme pauci o asintomatiche, al punto che, in alcuni casi, essendola ematuria microscopica, il paziente è del tutto ignaro della malattia;

b) forme con insufficienza renale variabile, da un aumento dellacreatininemia rilevato solo agli esami ematici, fino ad oligo-anuria,ritenzione idroelettrolitica, edemi, ipertensione, insufficienza renale acuta;

c) forme associate a proteinuria in grado di provocare iponchia(screzio nefrosico);

d) forme rapidamente progressive verso la insufficienza renale,oppure lentamente evolutive;

e) forme con remissione spontanea più o meno rapida, seguita, inalcuni casi, da ripetute recidive.

Esame urine tipico

Colore: coca-cola; Aspetto: limpide dopo centrifugazione; Densità: > 1018 < 1028; < 1018 con insufficienza renale; pH : acido (< 6);Sangue : da 2 a 4+ Proteine: da 1 a 2+ (4+ con screzio nefrosico) (nella M di Berger possono risultare assenti allo stick);Glucosio: assente; Sedimento: Emazie in numero, dimensioni, densità ottica variabili; dismorfiche e di forme irregolari, spesso frammentate; Cilindri eritrocitari e ialino-granulosi.

Page 13: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

11Caleidoscopio

Schema 2. La sindrome nefritica.

Proteinuria>300 mg/dì

Ematuria e cilindrieritrocitari

Proteinuria<300 mg/dì

PCr normale

Probabile malattia di Berger

Infezione da Streptococoβ-emolitico di gruppo A;ASO elevato; C3 ridotto

Faringite pochi giorni prima;IgA elevate; C3 normale

Altre postinfettive

PCr normale

Altre daIgA

Probabile GNA post-streptococcica (eradicare

paziente e contatti)

Forme evolutive

Frequenti recidive, faringiti,micro-macroematuria

Forme evolutive

Creatininemia(PCr) elevata

Aumento lentoe progressivo

Aumento rapido

GN cronicheGN subacute GNA in via dicronicizzazione

GNA rapidamenteprogressiva

Criterio istologico Criterio clinico

Semiluneepiteliali

Tipo I - Ab-anti MB

a) Idiopatiche Tipo II - IC granulari

Tipo III: ANCA+

b) Goodpasture (IF lineare IgG, C3)(Malattia acuta respiratoria oesposizione a fumi tossici,

alveolite emorragica)

c) Secondarie (Lupus, Schoenlein, etc) (sintomi delle malattia primitiva)

d) Mesangio proliferative

e) Altre

a)Alportb)MB

sottili (ematuriaricorrentebenigna)

c)Altre

Nessun sintomo

Percentuale variabile ditutte le acute

Nessun sintomo

{

Page 14: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Eziologia

1) Infettiva:a) Ceppi nefritogenici di Streptococco β-emolitico di gruppo Ab) Svariati agenti infettivi-virali (epatite, mononucleosi, parotite, varicella,morbillo etc)-batterici (gonococco, meningococco, brucella, tifo, etc)-spirochete e rickettsie (sifilide, tifo petecchiale, etc)-fungini e protozoari (istoplasma, toxoplasma, etc)-parassitari (malaria, trichinosi, etc)

2) Sistemica: a) SLE (lupus eritematoso sistemico) ed altre malattie autoimmunib) Sindrome di Goodpasture ed altre malattie da autoanticorpic) Vasculiti sistemiche (Wegener, Henoch-Schoenlein, policondrite

recidivante, crioglobulinemia mista, etc)d) Neoplasie (linfomi, carcinomi, etc)

3) Da antigeni eterologhia) Post-vaccinica (tetano, difterite, parotite, morbillo, etc)b) Prodotti del sangue

4) Farmacologica: Penicillamina, Allopurinolo, Penicilline, etc.5) Idiopatica: antigeni non conosciuti, probabilmente autologhi.6) Nefrite da IgA: Malattia di Berger, Dermatite erpetiforme, Cirrosi

epatica, Sindrome di Sjögren, etc.

Patogenesi

E' dovuta alla liberazione locale (glomerulare) di mediatori dell'infiam-mazione, in buona parte provenienti da granulociti neutrofili, che danneg-giano la membrana basale al punto da causare la fuoruscita di emazie. L'at-tivazione della sequenza infiammatoria può derivare da diversi meccanismi:

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

12 Caleidoscopio

Figura 1. Cilindro eritrocitario.

Page 15: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

13Caleidoscopio

Schema 3. Patogenesi delle glomerulonefriti.

Antigene eterologo(streptococco etc) Sistema immunitario Antigene autologo

(DNA, MB, etc)

Anticorpi specifici

Immuno-complessi

Fissato su MB

I - Fissazionedel

complemento

Deposizionelungo le MB

In situ

circolante

II - Aggregazione piastrine

Fissato su MBCircolante

Immuno-complessi

CircolantiCircolanti In situ

III - Innesco coagu-lazione-plasmina

Deposizione fibrina

Prodotti didegradazione

del fibrinogeno

Liberazione diserotoninaPDGF, etc

Azioneinfiammatoria;

permeabilizzante;vasocostritrice

C3 a

Proteinuria nonselettiva; ematuria

Lisi della MB(membrana basale)

Liberazione dienzimi proteolitici,radicali superossido

C3 b C5 - C9

AzioneliticaOpsonineAnafilo-

tossine

Linfochine;interleuchine;leucotrieni;eicosanoidi

Margina-zione

leucocitiPermeabi-lizzazione

Riduzione del filtrato glomerulare

Riduzione dellasuperficie filtrante

Page 16: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

a) anticorpi citotossici (immunità di tipo II).Si tratta di anticorpi anti-membrana basale, che fissano il complemento

liberandone le componenti - chemiotattiche (marginazione di leucociti lungo le anse capillari) - opsoniche (liberazione di enzimi lisosomiali destruenti)- sequenze terminali C5-C9 direttamente litiche. Oltre alla attivazione del complemento, anche la - aggregazione piastrinica, la - attivazione del fibrinogeno, della plasmina, la - liberazione della cascata delle chinine, delle citochine linfocitarie e

monocitarie contribuiscono alla infiammazione.Un antisiero anti-gamma-globuline, coniugato con fluorescina ed

incubato con la fettina bioptica, rivela una - fluorescenza netta, di aspetto sottile, lineare e continuo lungo tutte le

membrane basali delle anse capillari del glomerulo (fluorescenza lineare). Tipica di questa patogenesi è la cosiddetta Sindrome di Goodpasture,

nella quale la aggressività della infiammazione è testimoniata dalla rapidaevoluzione verso la insufficienza renale. Istologicamente le forme rapida-mente progressive sono caratterizzate da proliferazione epiteliale, con for-mazione di semilune epiteliali extracapillari, oltre a lesioni più variabilinell'endotelio e nel mesangio.

b) immuno-complessi antigene-anticorpo (immunità tipo III).Si tratta di anticorpi, diversi nei singoli pazienti, diretti contro antigeni

con i quali si combinano, circolando fino a depositarsi lungo la membranabasale del glomerulo, dove attivano il complemento e l’infiammazione. Inaltri casi gli antigeni, anch'essi, ovviamente, diversi da caso a caso, si deposi-tano lungo le anse glomerulari, dove vengono raggiunti dagli anticorpiformando immunocomplessi patogeni antigene-anticorpo in situ. Tipica diquesta patogenesi è la glomerulonefrite post-streptococcica, in cui gli im-munocomplessi sono visibili in microscopia elettronica come coacervigrossolani ("gobbe", humps in inglese) situate irregolarmente lungo lasuperficie esterna della membrana basale glomerulare. Spesso, di fronte adesse, è visibile nel lume capillare un leucocito marginato, attratto dalle fra-zioni chemotattiche del complemento liberato dagli immunocomplessi. Isto-logicamente sono caratterizzate da proliferazione diffusa, soprattutto dellecellule mesangiali, e da marginazione di leucociti lungo le anse capillari.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

14 Caleidoscopio

Page 17: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

15Caleidoscopio

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale delle sindromi nefritiche, comprende:

a) Sindromi secondarie a malattie sistemiche: lupus, altre malattieautoimmuni, crioglobulinemia mista, sindrome di Sjögren, malattia diHenoch-Schoenlein, e diverse altre. Praticamente, una sindrome nefriticapuò comparire secondariamente a tutte o quasi le malattie autoimmuni siste-miche. La sintomatologia è dominata da quella della malattia sistemica, laprognosi dalle caratteristiche di evolutività della malattia renale.

b) Sindromi nefritiche primitive, nelle quali il rene appare direttamenteinteressato dalla reazione antigene-anticorpo in modo non secondario amanifestazioni a carico di altri organi ed apparati: Malattia di Berger ed altreglomerulonefriti primitive da IgA, glomerulonefrite post-streptococcica,post-infettiva, febbri emorragiche, etc. . La diagnosi differenziale si pone conle condizioni che seguono.

c) Ematurie glomerulari non-infiammatorie, dovute in genere a malattiegenetiche, come la sindrome di Alport, la sindrome delle membrane basalisottili (ematuria benigna ricorrente), etc. Si tratta di malattie genetiche,croniche, associate ad altre alterazioni (nell'Alport, lenticono, cataratta,retinopatie, sordità etc). Nella sindrome di Alport si ha evolutività precoce ininsufficienza renale.

Biopsia renale

La biopsia renale indica il quadro istologico, ed individua i fattori chepredicono la evolutività rapida verso la insufficienza renale (semiluneepiteliali, proliferazione diffusa), oppure verso la cronicità (atrofia diffusa osegmentaria, glomeruli ialini) ed elementi per decidere della aggressivitàdella terapia da praticarsi. Non è di per sè indicata, dal punto di vistadiagnostico, nelle forme post-streptococciche e nella malattia di Berger,quando la diagnosi clinica sia certa. Può comunque risultare utile. Individuale ematurie da glomerulopatie genetiche (Alport, etc). Nelle glomerulonefritisecondarie conferma la diagnosi di alcune malattie, e ne individua ilsottogruppo nefritico caratterizzato da prognosi e risposta alla terapiapredicibili biopticamente.

Page 18: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

16 Caleidoscopio

Figura 2. Istologia delle sindromi nefritiche primitive.

Spazio urinifero

ansa capillareEndotelio

cellula epiteliale (podocito)

cellulaendoteliale

mesangio

Epiteliocapsulare cellula

mesangiale

membranabasale sottile

GNA - post -streptococcica

“humps

Leococitomarginato

Proliferazionemesangiale

Rigonfiamentoendoteliale

semiluna epiteliale

Proliferazionemesangiale

deposizioneparamesangiale

di IgA

IgA e C3 nelmesangio

GN rapidamente progressivasindrome di Alport

GNA da IgA (Berger)

leucociti marginati

deposizionelinearedi IgG sulle MB

Ematuria ricorrentebenigna

MB sottili

MB sfrangiate

Glomerulo

normale

Nefrite Nefrite

Glomerulo

normale

Page 19: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

17Caleidoscopio

Ecografia renale

Non fornisce alcuna informazione importante. I reni possono risultarelievemente ingranditi. E' utile solo per praticare la biopsia renale.

Urografia endovenosa

Non fornisce alcuna informazione importante. La diagnosi differenzialerispetto al sanguinamento urologico non richiede la urografia e può essereraggiunta mediante accurati e ripetuti esami delle urine.

Esame del sangue

Utile la creatininemia per giudicare della funzione renale, la potassiemianel caso di insufficienza renale acuta, il complemento sempre (ridotto nellapost-streptococcica, nelle post-infettive e nella sindrome di Goodpasture). LeIgA sono elevate nelle nefriti da IgA (Henoch-Schoenlein, Berger). Gliautoanticorpi specifici sono elevati nelle glomerulonefriti secondarie amalattie autoimmuni (lupus, etc), dove peraltro la diagnosi nasce dall'esameglobale del malato.

Esami necessari

Esame urine, con sedimento visto dal medico, creatininemia, com-plemento, titolo anti-streptolisinico, IgA sieriche, auto-anticorpi in casi disospetta forma secondaria, biopsia renale (salvo controindicazioni, la post-streptococcica ed il Berger, se certi per diagnosi clinica).

Evoluzione

a) nelle forme secondarie il sistema immune continua a produrreanticorpi patogeni contro l'autoantigene. Perciò la malattia risulta aggressiva

Page 20: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

18 Caleidoscopio

e la nefropatia evolutiva verso la insufficienza renale, talora assai rapida-mente, se non trattata. Al contrario:

b) nelle forme primitive il sistema immune elimina l'eteroantigene e siautolimita. Perciò, trascorsa la fase acuta, la malattia tende a regredire. Nellamaggioranza dei casi la malattia regredisce senza sequele. Può evolvereverso la insufficienza renale in caso di ripetute recidive (presumibilmenteper riesposizione all'antigene) oppure per le lesioni acute, che, se gravi,possono comportare processi riparativi che comportano cronicizzazione,fibrosi e sclerosi.

La evolutività verso la insufficienza renale non è predicibile nei singolipazienti durante l'episodio acuto.

Terapia

a) nelle malattie sistemiche, terapia immunosoppressiva con cortisoniciad alte dosi ed a dì alterni, associati o meno ad agenti alchilanti e/o ciclospo-rina A. In futuro tecniche immunologiche più sofisticate, come l'uso dianticorpi monoclonali e di antigeni solubili, potrà aumentare l'efficacia dellaterapia rendendola più scevra di effetti collaterali.

b) nelle forme primitive, eradicazione dell'antigene eterologo se cono-sciuto (penicillina nella forma post-streptococcica, terapie opportune nellealtre forme post-infettive). Non esistono terapie standard accettate e di rico-nosciuta efficacia. Nelle forme che dimostrino tendenza alla cronicizzazioneo all'evolutività o a ripetute recidive, può essere praticata la terapia immu-nosoppressiva. Nelle forme rapidamente progressive è necessaria una tera-pia immunosoppressiva aggressiva.

c) Nella Sindrome di Goodpasture viene praticata anche la plasmaferesi,per allontanare gli anticorpi citotossici presenti nel siero. Tuttavia la sua effi-cacia, che è stata dimostrata all'inizio della malattia, va mantenuta poi conuna terapia basata sull'immunosoppressione.

Page 21: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

II- Sindrome Vasculitica

Descrizione

E' dovuta ad infiammazione che interessa principalmente i vasi renali. Nella panarterite nodosa e nella sindrome uremico-emolitica dell'adulto(Porpora Trombotica Trombocitopenica, o malattia di Moskowitz) sonocolpite prevalentemente le arteriole preglomerulari: perciò si ha scarsainfiammazione nel glomerulo, ed il quadro clinico appare caratterizzato daun rapido deterioramento della funzione renale, con sedimento scarso opoco informativo. E' tuttavia presente una importante sintomatologiasistemica, determinata dalla malattia primitiva (febbre, eosinofilia, sindromemultinfartuale nella panarterite; piastrinopenia, coagulazione intravascolarecronica, interessamento del sistema nervoso periferico e centrale nellaPorpora Trombotica Trombocitopenica).

La diagnosi differenziale va posta con la embolizzazione renale da placcaulcerata aortica, oppure con embolizzazione da trombosi parziale dellearterie renali, oppure dell'aorta sopra le arterie renali. In genere queste sonodi tipo aterosclerotico, così come l'aneurisma aortico che comprendal'origine delle renali. Nel caso dell'embolia sono in genere riconoscibili gliinfarti cutanei, oppure la livedo reticularis, agli arti inferiori.

Se la vasculite interessa le strutture di più piccole dimensioni ed icapillari, si determina infiammazione glomerulare ed una sindromenefritica, con possibile screzio nefrosico.

Tipiche di queste vasculiti sono le porpore anafilattoidi, tra le quali lasindrome di Henoch-Schoenlein presenta, oltre alla porpora, anche artrite,ematochezia e glomerulonefrite acuta emorragica. Quindi queste vasculiti siaccompagnano a sindrome nefritica.

Si distinguono dalle sindromi nefritiche primitive per la presenza diporpora palpabile (vasculite leucocitoclastica) e di vasculite sistemica.

La biopsia renale risulta molto utile, evidenziando quadri di necrosiangioide e microgranulomi nei capillari glomerulari.

Quando la vasculite interessa anche, o esclusivamente, le venule,predomina il quadro della nefrite interstiziale, associato o meno a quello diglomerulonefrite. Per la sua descrizione rimandiamo alle nefriti tubulo-interstiziali acute.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

19Caleidoscopio

Page 22: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

20 Caleidoscopio

Patogenesi

Si tratta spesso di forme da immunocomplessi circolanti, che, per l'eleva-ta saturazione in anticorpo dei siti antigenici, precipitano già lungo le paretidei vasi, provocando infiammazione nel lume. Si tratta quindi di immuno-complessi meno solubili di quelli che causano glomerulonefrite, che preci-pitano solo in corrispondenza della elevata superficie glomerulare ed in cor-rispondenza di una ridotta velocità del flusso, come appunto avviene neicapillari del glomerulo.

Nelle vasculiti il processo flogistico si estende dall'intima alle altretonache, provocando necrosi fibrinoide nell'intima, infiltrato e "cuffie" peri-vascolari di cellule infiammatorie nella media e nell'avventizia. Nellapanarterite queste sono rappresentate per lo più da granulociti neutrofili edeosinofili, con forte potenziale destruente.

microgranulomi

microgranulomi arteriolario venulari

necrosi angioide

corpi ialini

necrosi fibrinoide etrombosi dell’initima

necrosi fibrinoide,rottura intima, cuffiaperivascolare

arteriola normale

Figura 3. Le vasculiti.

Page 23: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

21Caleidoscopio

Prognosi e Trattamento

Circa la prognosi ed il trattamento delle vasculiti renali vale quanto dettoper le glomerulonefriti secondarie a malattie sistemiche. Conviene ricordareche in questi casi il trattamento va attuato immediatamente, ad alte dosi,perchè la evolutività di queste forme può risultare drammatica. Nella sin-drome uremico emolitica occorre attuare anche il trattamento eparinico edinibire la produzione di trombossani. Si ritiene che in questa condizione laplasmaferesi, che allontana gli anticorpi o i cloni linfocitari patogeni, rap-presenti la terapia più efficace.

L’elemento prognostico più importante risulta tuttavia essere rappre-sentato dalla diagnosi precoce. Infatti, il danno ischemico non è reversibile,ed i nefroni perduti in lungaggini diagnostiche e nell’attesa di esami spessoinutili per sintomi male interpretati o sottovalutati impongono un prezzoprognostico elevato.

L’esordio e le fasi iniziali di molte vasculiti sono subdoli, ed ingeneranouna sintomatologia che non fa squillare il campanello d’allarme dell’ur-g e n z a . Spesso viene interpretata come sintomatologia “asmatiforme”, oallergica, oppure come sindrome vertiginosa. La mancanza di elementi pato-logici urinari, quando l’infiammazione non è trasmessa al glomerulo, o gliesami urine praticati col sistema delle indagini di massa, che sacrificanol’esame attento del sedimento, sviano il medico. Non di rado questi pazientipraticano terapie ex-adiuvantibus per diagnosi presunte poco verosimili, siattardano in esami inutili e costosi, vengono trattati, data la mancata risolu-zione dei sintomi, con vaccini antiasmatici o antirinitici.

Oppure attendono mesi senza terapia eziologica in attesa di praticare unaTAC cerebrale o altro esame costoso, quando una corretta e scrupolosaanmnesi, un’accurata visita medica ed il ritorno a pratiche di osservazionediretta e motivata dell’urina e del sangue potrebbero indirizzare verso unsospetto fondato. Quando la sintomatologia esplode e la diagnosi divienepiù facile, vi è in genere un danno d’organo avanzato ed irreversibile.

Perciò, la miglior terapia, come sempre, risiede nella diagnosi precoce. E’poco probabile che il medico che ha saputo porre un corretto sospettodiagnostico, non sia in grado poi di praticare personalmente una terapia ef-ficace, o non sappia avviare il paziente in centri esperti nelle terapie dellevasculiti. La prognosi, in questi casi, può risultare oggidì ottima, dato che leterapie disponibili, pur gravate di effetti collaterali importanti, risultanoefficaci e spesso risolutive.

Page 24: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

22 Caleidoscopio

III- Sindrome Nefrosica

Definizione

Viene definita come una malattia glomerulare che comporta una perditaurinaria di proteine tale da comportare iponchia ed edema.

Elementi generali

Può essere associata a glomerulonefrite emorragica (screzio nefritico).Generalmente si tratta di una forma in cui l'infiammazione ed i mediatori

Schema 4. Sindromi nefrosiche secondarie.

- Lupus eritematoso sistemico (SLE)

- Sindrome di Henoch-Schoenlein (HS)

- Malattia mista del tessuto connettivo

- Sindrome di Sjögren

- Artrite reumatoide

- Sindrome di Goodpasture

- Glomerulonefriti rapidamente progressive

-Nefriti da IgA (malattia di Berger, altre)

- Granulomatosi di Wegener e altre vasculiti sistemiche

Page 25: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

dell'infiammazione determinano una reazione flogistica e liberazione dilinfochine in grado di permeabilizzare la membrana basale del glomeruloalle proteine, senza determinare lesioni così estese da consentire la diapedesidei globuli rossi.

Perciò le proteine vengono perdute nel glomerulo, e quindi con le urine,in misura inversamente proporzionale al loro peso molecolare (proteinuriaselettiva), tranne che in presenza di screzio nefritico.

Distinguiamo una - Sindrome Nefrosica Idiopatica, nella quale non compaiono altre

malattie o cause note, ed una - Sindrome Nefrosica Secondaria, dovuta all'interessamento renale in

corso di altre malattie, generalmente malattie sistemiche. Tratteremo solol'idiopatica.

Descrizione clinica

In genere il paziente si reca dal medico per la presenza di edemi, taloraper aver osservato l'emissione di urine schiumose, oppure in seguito ad unesame urine che abbia rivelato la presenza di proteinuria, o per il riscontro dielevata creatininemia. Vi è in genere edema molle, maggiore alle parti de-clivi e nei tessuti più lassi (palpebre), talora anasarca. Nel sangue vi è iperco-lesterolemia e ipertrigliceridemia, ipoalbuminemia, creatininemia variabil-mente aumentata, più spesso normale.

Esame urine tipico

Colore : giallo paglierino; Aspetto: da opalescenti a lievemente torbide. Rimangonolievemente lattiginose anche dopo centrifugazione;Densità: > 1025; < 1020 con insufficienza renale; Osmolalità: > 600 mOsm/kg; < 400 con insufficienza renale;pH: acido (< 6);Sangue: da assente (quadro tipico delle lesioni minime) a 1+ (ematuria microscopica) nelle forme più infiammatorie; più intenso in presenza di screzio nefritico; Proteine: da 3 a 4+;

Glucosio: assente;

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

23Caleidoscopio

Page 26: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Sedimento: Emazie rarissime o assenti (eccetto che in presenza discrezio nefritico). Cilindri ialino-granulosi, rari cilidri ialini, numerosi corpi grassi. Leucociti rari o assenti.

Quindi, il volume urinario può risultare normale o ridotto (in caso diinsufficienza renale), la densità è elevata per la presenza di proteine, mentrela osmolalità può essere compresa fra valori ipo-isostenurici (in presenza digrave insufficienza renale) e valori elevati (quando la contrazione del volu-me plasmatico efficace è tale da attivare la secrezione di ADH senza compro-mettere il potere di concentrazione urinario).

Il pH è acido, l'aspetto è lievemente opalescente per la lipiduria, vi èproteinuria 4+. Il sedimento rivela la presenza di cilindri ialino-granulosi eialini e di corpi grassi microscopici (lipiduria) che in luce polarizzata dimo-strano formazioni a croce di malta.

A questo quadro si associa quello proprio dell'esame di urine delle glo-merulonefriti acute emorragiche se vi è screzio nefritico associato.

Eziologia

1) Idiopatica: la causa non è conosciuta, e può essere tentativamente ricondotta al contatto con eteroantigeni svariati od al riconoscimentodi autoantigeni come non sè. Rappresenta la eziologia più frequente.

2) Metalli pesanti: oro (artrite reumatoide), bismuto (sifilide), mercurio (diuretici e disinfettanti), etc.

3) Droghe e farmaci: eroina, captopril, probenecid, antimalarici,antibiotici, antidiabetici orali, mezzi di contrasto, interferon, etc.

4) Vaccini: antinfluenzali, antitetanica, etc.5) Veleni: punture di insetti e serpenti, pollini, vegetali urticanti, etc.6) Infezioni: batteriche, virali, parassitarie, fungine, etc. Oltre quelle

già ricordate per le sindromi nefritiche, sono frequenti le infezioni da stafilococco degli shunt ventricolo-giugulari (nefrite da shunt), laschistosomiasi, il HIV, e molte altre.

7) Neoplastiche: amiloidosi da mieloma, M. di Waldenstrom, linfomi,tumori solidi, etc.

8) Ereditarie: Amiloidosi familiare, malattia di Fabry, onico-osteo-displasia, sindrome nefrosica congenita, sindrome nefrosica familiare, nefropatia diabetica, e altre ancora, molto rare.

9) Malattie sistemiche: praticamente tutte le malattie autoimmuni.10) Rigetto di organi trapiantati: soprattutto nel trapianto renale.11) Associate a complicanze gravidiche: gestosi gravidica.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

24 Caleidoscopio

Page 27: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

25Caleidoscopio

12) Associate ad ipertensione e scompenso cardiaco: ipertensionemaligna, crisi sclerodermica, pericardite costrittiva, insufficienzadella tricuspide, scompenso cardiaco congestizio.

13) Altre: trombosi della vena renale, linfangectasia intestinale, etc.

Patogenesi

Distinguiamo la fisiopatologia della glomerulite dalla fisiopatologia dell'edema.

La patogenesi della glomerulite renale

E' quasi sempre dovuta ad immunità di tipo III. Si formano immunocomplessi circolanti o “in situ” formati da antigeni

svariati e per lo più sconosciuti, e dai relativi anticorpi. Gli immunocomplessi sono patogeni, fissano il complemento, ed innesca-

no la sequenza infiammatoria. Tuttavia questa, o per la natura e la quantitàdell'antigene, o dell'anticorpo, oppure per le caratteristiche di risposta gene-rali del sistema immune, non raggiunge l'intesità e la aggressività acuteproprie delle sindromi nefritiche, ma produce maggiormente effetti permea-bilizzanti sulle membrane basali glomerulari.

Gli immunocomplessi vengono evidenziati mediante immunofluore-scenza oppure microscopia elettronica, come granuli irregolari discreti postilungo la membrana basale.

Patogenesi diverse (immunità di tipo II e IV) si riscontrano solo nellesindromi nefrosiche secondarie.

Biopsia renale

Rivela quadri tipici nelle varie forme idiopatiche :

a) Glomerulonefrite a lesioni minime. - Tipica dell'infanzia. - Non dimostra immunocomplessi ed immunofluorescenza positive. - Il glomerulo è normale in microscopia ottica, mostra solo fusione dei

pedicelli dei podociti in microscopia elettronica.

Page 28: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

26 Caleidoscopio

endotelio fenestrato

fusione estesa dei pedicelli

Ansa capillare glomerulare normale

focolaio disclerosimesangiale

MB ispessita

Depositiepimembranosidi IgG e C3

granulari

fusione deipedicelli

proliferazionemesangiale

Depositisubendotelialidi IgG e C3

intramem-branosi

subendoteliali edepimembranosidissezione longitudinale (splitting)

della MB (aspetto a binari di tram)

Glomerulonefrite a lesione minime(nefrosi lipoidea; rara nell’adulto)-proteinuria elevata e selettiva-Risposta a steroidi e spontanea

MB

podocita

pedicelli dei podociticelluleendoteliali

mesangio

Sclerosi segmentaria e focale(talora diffusa);-Proteinuria elevata e selettiva-Resistente agli steroidi

Glomerulonefrite membranosa- Proteinuria elevata e selettiva- Immunofluorescenzagranulare lungo le MB- Sensibile alla terapia immuno-soppressiva- Remissione spontanea non

frequente- Evolutività lenta in IRC

-Tipo IGlomerulo-nefritemembrano-proliferativa(mesangio capillare)

-Tipo II

-Tipo III (Bukholder)-Spesso sindrome nefritica-Spesso minor protenuria-Più rapida evolutività in IRC

1)

2)

3)

4)

Figura 4. Sindromi nefrosiche idiopatiche.

Page 29: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

- Risponde bene alla terapia cortisonica, le recidive alla stessa associataad agenti alchilanti (ciclofosfamide, clorambucil).

- Forse è dovuta ad immunità di tipo IV. - Di per sè possiede scarsa evolutività, a meno che non si complichi con la

sclerosi mesangiale, descritta di seguito, che la rende evolutiva. -Spesso si verifica remissione spontanea, assai più frequentemente nei

bambini che negli adulti.b) Sclerosi glomerulare segmentaria e focale, oppure sclerosi diffusa.- Anche questa sembrerebbe malattia non immunologica, con immuno-

fluorescenza negativa e senza immunocomplessi visibili in microscopiaelettronica.

- L'unica lesione istologica è la presenza di sclerosi nel mesangio, adistribuzione inizialmente segmentaria (alcune anse di un glomerulo) efocale (alcuni glomeruli). Successivamente può divenire diffusa.

- Questa lesione, sensibile solo a terapia combinata cortisone-alchilanti, ètendenzialmente evolutiva senza trattamento, e può essere riscontrata incondizioni non immuni, a patogenesi metabolica (obesità, dislipidemie,diabete mellito).

c) Glomerulonefrite membranosa. - Gli immunocomplessi si depositano in granuli discreti e grossolana-

mente regolari, a corona di rosario, lungo la superficie esterna della mem-brana basale.

- Vi sono scarsi o assenti segni istologici di infiammazione glomerulare. - Ha evolutività lenta, buona risposta alla terapia immunosoppressiva.d) Glomerulonefrite membrano-proliferativa. - Tipo I: gli immunocomplessi si depositano lungo il versante endoteliale

della membrana basale;- Tipo II: nel contesto della membrana ( contengono un anticorpo IgG

detto fattore nefritogenico del C3, che attiva direttamente la via alternativadella cascata del complemento); oppure:

- Tipo III: ai due lati della membrana (glomerulonefrite di Burkholder). - In tutte queste forme il citoplasma delle cellule mesangiali, che prolife-

rano, si insinua lungo la membrana basale, dissecandola longitudinalmente. - E più rapidamente evolutiva, meno sensibile alla terapia, soprattutto il

tipo II.e) Glomerulonefrite mesangiale. E' data dalla associazione di proliferazione e sclerosi mesangiale, con

lesioni membranose più intense nella zona paramesangiale della membranabasale. Hanno evolutività intermedia e ripondono alla terapia.

Esiste una glomerulonefrite mesangiale a sè, caratterizzata dalla depo-sizione di immunocomplessi contenenti IgM, poco sensibile alla terapia ediscretamente evolutiva.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

27Caleidoscopio

Page 30: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

28 Caleidoscopio

Evolutività

La progressione verso la insufficienza renale cronica delle sindrominefrosiche nel loro insieme non è predicibile individualmente, al di fuori diquanto già detto in base al sottogruppo bioptico-istologico. I fattori chelasciano prevedere una maggiore probabilità di progressione sono:

- l'età (è tanto maggiore quanto più avanzata è l'età); - il sesso maschile;- la presenza e l'entità dell' ipertensione;- la presenza e l'entità dell' insufficienza renale;- l'entità della proteinuria;- l'indice bioptico di cronicità; - determinati aspetti istologici nella fase acuta (semilune epiteliali,

sclerosi mesangiale, proliferazione mesangiale diffusa); - la resistenza al cortisone e la tendenza a recidive precoci.

Patogenesi dell'edema

La perdita proteica causa ipoproteinemia, segnatamente ipoal-buminemia, e quindi iponchia. (A latere, questo stimola la sintesi epatica diLDL e VLDL, causando ipercolesterolemia e iperlipidemia).

La iponchia sbilancia l'equilibrio fra grandiente pressorio idrostatico edoncotico attraverso le pareti capillari a favore del gradiente idrostatico: ilflusso di filtrazione dal capillare all'interstizio aumenta, mentre il flusso diriassorbimento in senso opposto si riduce.

Perciò, parte del plasma si trasferisce dall'interno del volume vascolare alvolume interstiziale, finchè la pressione idrostatica nell'interstizio non neavrà controbilanciato l'eccesso, relativamente alla pressione oncotica,presente all'interno dei capillari.

In conseguenza di ciò il volume plasmatico intravascolare si contrae,mentre il volume interstiziale si espande. La contrazione del volumeplasmatico comporta una riduzione del riempimento (precarico) e quindidella portata cardiaca.

Quest'ultima tende ad essere ripristinata mediante l'attivazione dimeccanismi compensatori, rappresentati da scarica adrenergica (tachicardia,aumento delle resistenze periferiche, e quindi anche renali, aumento dellacontrattilità, attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone).

Il volume tende ad essere ripristinato mediante la attivazione di recettoridi volume intratoracici (soprattutto nell'atrio destro e nei grossi vasi), che

Page 31: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

29Caleidoscopio

stimolano la secrezione di ADH, inibiscono la secrezione di ANP (peptidenatriuretico atriale), attivano l'asse renina-angiotensina-aldosterone.

La conseguenza di tutto ciò è la attivazione dei meccanismi di ritenzionerenale del sodio, ai quali contribuiscono la ridotta filtrazione determinata edal ridotto volume circolante, e dalla ipotensione, e dall'aumento delle resi-stenze vascolari renali.

La ritenzione sodica, una volta innescata, continua a rispondere aglistimoli che la controllano finchè questi stimoli rimangono attivati. Normal-mente, ricuperato il volume plasmatico perduto, gli stimoli verrebbero sop-pressi ed il sistema ritornerebbe alla norma.

Nella sindrome nefrosica, causa la persistenza della proteinuria, e quindidella iponchia, il volume riassorbito dal rene in eccesso rispetto a quellointrodotto con gli alimenti (che dovrebbe essere escreto per garantire il man-tenimento di uno stato stazionario), viene ad essere riversato prevalen-temente nell'interstizio. Se il rapporto fra volume plasmatico intravascolare evolume interstiziale fosse, nella sindrome nefrosica, di 1 a 10, occorrerebbe

Schema 5. Patogenesi dell’edema nelle sindromi nefrosiche.

Gradiente netto di pressione

transcapillare

pressioneinterstiziale

Filtrazione diliquidi

nell’interstizio

ipo-onchia

proteinuria

EDEMA

FGFPR

Sistema renina-angiotensina-aldo

sterone

volume plasmaticoefficace

precaricocardiaco

gittatacardiaca

tono adrenergico

drenaggiolinfatico

riespansione del volume plasmatico

riassorbimentodi Na e H2O

peptide natriuretico;ADH

Page 32: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

30 Caleidoscopio

riassorbire un eccesso di 10 litri di liquidi isotonici per riespandere il volumeplasmatico di 1 litro.

Perciò, in queste circostanze, il riottenimento di uno stato stazionario fraintroduzione alimentare ed escrezione urinaria di sodio ed acqua, richiede laricostituzione del valore normale, in assoluto, del volume intravascolare, acui consegue la soppressione degli stimoli sodio-ritenenti. Questo risultatonecessita del trattenimento di una quota in eccesso di sodio ed acqua, river-sata nell'interstizio, che ingenera edema subclinico o clinicamente apprez-zabile, fino all'anasarca, a seconda del volume in assoluto trattenuto.

Consegue a questo meccanismo patogenetico che contrastarlo con idiuretici, al fine di ridurre l'edema, richiede prudenza e l'uso di farmaci adazione blanda e continua, piuttosto che breve ed intensa, per non precipitareipotensione, insufficienza renale, riduzioni indesiderate della portata car-diaca. Quando la sindrome nefrosica va in remissione, spontanea o inseguito al trattamento medico, si normalizzano anche i volumi corporei escompare l'edema, dopo che la albuminemia si è rinormalizzata. Anche ladislipidemia scompare.

Esami necessari

- Esame urine, con sedimento visto dal medico; - Nel sangue: creatininemia, albuminemia, proteine totali ed elettroforesi

delle proteine sieriche;colesterolemia, trigliceridemia, lipidemia totale;complemento (C3 e C4), autoanticorpi se si sospettano forme secondarie. - La biopsia renale è sempre necessaria, tranne che in bambini in cui la

proteinuria sia massimamente selettiva (solo albumine e transferrina), datoche si tratta certamente di lesioni minime.

- L'elettroforesi delle proteine urinarie è utile per stabilire la selettivitàdella proteinuria, sotto il profilo descrittivo e, a seconda degli ambienti,scientifico. Tuttavia non aggiunge nulla a quanto derivato dalla biopsia re-nale ed è inutile se vi è ematuria (essendo sicuramente non selettiva).

- Ecografia, urografia, scintigrafia sono inutili.

Page 33: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

31Caleidoscopio

Terapia

- In genere, il cortisonico da solo viene usato nelle glomeruliti a lesioniminime. In caso di recidiva, occorre associare l'alchilante.

L'associazione cortisonico-alchilante viene usata direttamente nelle altreforme di sindrome nefrosica o di glomerulite nella quale tale trattamento siaconsiderato sicuramente (forme secondarie a malattie sistemiche e vasculiti)oppure possibilmente efficace (forme in evoluzione o a rischio di evo-luzione).

E' giusto ricordare come esista una definita probabilità di remissionespontanea che è massima per le forme a lesioni minime (all'incirca pari eforse superiore al 50% nel bambino, probabilmente assai meno nell'adulto),intermedia per le glomeruliti membranose (compresa fra il 20 ed il 40% nellediverse casistiche), assai ridotta, ammesso che si verifichi, nelle altre forme.

L'entità delle remissioni nelle forme membranose è dubbia. Infatti,trattandosi di forme con evolutività lenta, occorrerebbe osservare una coorteampia di pazienti per almeno 20 anni per poterne determinare con maggioreaffidabilità progressione e remissione spontanea.

La terapia di queste malattie è impegnativa. Il ciclo terapeutico devedurare, in media, non meno di 6 mesi e richiede dosi elevate di cortisonici e,ove necessario, di alchilanti. E’ ben documentato il fatto che somministrandola stessa dose di cortisonico a giorni alterni (il doppio della dose previstagiornalmente, data un giorno sì ed uno no) si mantiene, almeno in questemalattie, la efficacia, e si riducono sostanzialmente gli effetti collaterali.

Questi tuttavia rimangono e sono importanti. Perciò questi pazientidevono essere seguiti con scrupolo dal medico, ed ogni lamentela o sintomonon va mai trascurato. Anzi, come nei pazienti trapiantati, occorre partiredal presupposto che ogni manifestazione clinica, anche la più banale (unapresunta influenza) sia dovuta ad una complicanza della terapia immunop-pressiva, finché non verrà dimostrato il contrario.

E’ bene che i pazienti siano esaurientemente informati dei possibli pro-blemi cui andranno incontro, e che possano contattare il medico senza intop-pi. In particolare, per i pazienti giovani, i rischi che la terapia comporta perla fertilità devono essere discussi ed affrontati con chiarezza.

Page 34: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

I V- Glomerulonefriti tubulo-intersti-ziali acute

Descrizione

Sono infiammazioni che interessano principalmente l'interstizio peritu-bulare. Questo risulta rappresentato normalmente da uno spazio virtuale,privo di cellule, quel tanto che risulta ricavabile tra il pacchetto omogeneo distrutture cilindriche rappresentato dai tubuli. Nelle nefriti interstiziali si ac-cumulano in questo spazio interstiziale un gran numero di cellule infiam-matorie, che danno origine ad un infiltrato che dipana i tubuli costituendoun vero e proprio tessuto composto da linfociti, monociti, granulocitineutrifili ed eosinofili.

L'accumulo di queste cellule deriva dalla reazione antigene-anticorpo,oppure dall'effetto degli immunocomplessi circolanti o formatisi in situ. Inparte, questo avviene per la incompleta captazione di anticorpi citotossici odi immunocomplessi da parte del glomerulo, con "overflow" nell'interstizio.In parte per la presenza di determinanti antigenici o di apteni, anche diorigine farmacologica, lungo le membrane basali tubulari o altri siti antige-nici dell'interstizio stesso. Non infrequentemente l'interstizio è interessato dauna vasculite che predilige i capillari venosi e le venule.

Nella sindrome di Goodpasture gli anticorpi citotossici non catturati dalglomerulo si legano alle membrane basali dei tubuli, generando anche inquesta sede la immunofluorescenza lineare descritta nel glomerulo, ed unaintensa reazione infiammatoria. Le membrane basali risultano irregolari etalora frammentate, le cellule epiteliali rigonfie, picnotiche o desquamate inmodo frammentario e segmentario, lasciando talora denudate le membranebasali stesse. Il lume appare a tratti invaso da leucociti e da cellule epitelialidesquamate, che rappresentano l'origine dei cilindri leucocitari ed epitelialicaratteristici della malattia.

Esiste una stretta correlazione fra queste manifestazioni istologiche equelle funzionali e cliniche. L’espansione dell’interstizio comporta disten-sione della capsula, dolore, ed aumento simmetrico di volume dei reni,senza che questi perdano la morfologia normale. La reazione infiammatoriainterstiziale danneggia le cellule tubulari e gli scambi nutritizi fra epitelio edinterstizio, provocando alterazioni dei sistemi di trasporto e delle funzionisquisitamente tubulari. A questo proposito è importante ricordare come alte-razioni della funzione tubulare prossimale si evidenziano nella fase precoce

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

32 Caleidoscopio

Page 35: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

33Caleidoscopio

della tossicità agli aminoglicosidi e cis-platino, con glicosuria renale, fosfa-turia, magnesiuria, aminoaciduria e poliuria. Tuttavia, in questi particolaricasi, la malattia evolve verso la Insufficienza Renale Acuta e non verso unamalattia tubulo-interstiziale.

Eziologia e Patogenesi

Sono già state accennate e sono riassunte nella elencazione successiva. Insintesi, diversi determinati antigenici, farmacologici, batterici o virali,possono esprimersi nell'interstizio renale, talora impiantandosi sullemembrane basali, e generare malattia.

Tra i virus occorre ricordare gli Hanta virus e quelli delle febbri emor-ragiche. Tra gli altri microorganismi, le leptospire.

Tra le malattie sistemiche, le vasculiti, la sarcoidosi.Tra gli antibiotici, le penicilline. Tra i farmaci, i FANS. Non mancano i fattori tossici, ambientali o di altra natura.

L' elenco delle più comuni cause di nefrite tubulo-interstiziale acuta com-prende cause:

1) Infettive:- Brucellosi- Toxoplasmosi- Rickettsie, Leptospire, Treponema pallido- Citomegalovirus, Mononucleosi- Hanta virus, febbri emorragiche2) Sistemiche:- Lupus, Sindrome di Sjögren, altre malattie del collagene- Sarcoidosi- Sindrome uveite-nefrite interstiziale- Sindrome di Goodpasture3) Rigetto di trapianto renale 4) Farmaci:- Penicilline, Cefalosporine, Rifampicina- Sulfamidici- FANS- Alchilanti, radiazioni ionizzanti- Diuretici- Antagonisti nei recettori-H2-gastrici- Mezzi di contrasto iodato ionici

Page 36: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

- Altri meno comuni (nitrofurantoina, acido nalidissico, etc)5) Vasculiti sistemiche- Sindrome di Wegener- Crioglobulinemie miste- Altre vasculiti meno frequenti6) Idiopatiche: nessuna causa conosciuta

Quadro clinico

La sintomatologia è dominata dai sintomi sistemici propri o della ma-lattia sistemica primitiva (lupus, sindrome di Sjögren, sindrome di Good-pasture, etc), o della malattia il cui trattamento farmacologico ha richiestol'impiego di farmaci responsabili della nefrite tubulo-interstiziale, oppuredella malattia primitiva idiopaticamente responsabile della nefrite (febbriemorragiche, Hanta virus, leptospirosi, etc).

La sintomatologia locale include sensibile senso di peso e dolore lombare,nonchè dolorabilità alla compressione costo-vertebrale (da distensione dellacapsula renale). I sintomi urinari sono: poliuria, quando la filtrazione glome-rulare è poco compromessa ed il potere di concentrazione inibito, oliguria ooligo-anuria quando la filtrazione è fortemente ridotta o del tutto obliteratadalla gravità del processo flogistico.

Esame urine tipico

Colore: giallo pallido; Aspetto: torbido. Rimane anche dopo centrifugazione;

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

34 Caleidoscopio

Figura 5. Cilindro leucocitario (a sinistra), cilindro epiteliale (a destra).

Page 37: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Densità : >1005 - <1015; Osmolalità: <400 mOsm/kg;pH: >6; Sangue: da assente a 1+ (ematuria microscopica) nelle forme più infiam-

matorie. Più intensa se associata a glomerulonefrite acuta (GNA);Proteine: da 1 a 2+ (raro lo screzio nefrosico);Glucosio: presente (con glicemia normale); Sedimento: Emazie rarissime o assenti (eccetto che in presenza di screzio

nefritico). Cilindri leucocitari, epiteliali e ialino-granulosi. Leucociti numerosi.Possono essere visibili cristalli di aminoacidi. Talora si osserva eosinofi-

luria, che, se presente, accresce le probabilità diagnostiche di nefrite intersti-ziale.

E' quindi tipico, in quanto dimostra l'alterazione di specifiche funzionitubulari, in particolare quelle della concentrazione ed acidificazione urinaria.I test di concentrazione massima e di acidificazione sono alterati.

Esami di laboratorio

L'elettroforesi delle proteine urinarie dimostra la presenza di proteine abasso peso molecolare, per lo più peptidi che normalmente sono riassorbitiprossimalmente. Vi è aumentata lisozimuria, amilasuria ed enzimuria ingenerale. La β2-microglobulina è elevata nelle urine.

Vi è aminoaciduria. L'enzima N-acetil-β-D-glucosaminidasi (NAG) sem-bra essere maggiormente specifico. Vi possono essere catene leggere, sia κche λ, in quantità aumentate.

Il test di concentrazione massima è alterato, quello di acidificazionespesso alterato.

I reni sono aumentati simmetricamente di volume all'ecografia. Le urine sono sterili all'urinocultura. La biopsia renale è diagnostica. Nel siero si ha aumento variabile della creatininemia, spesso rapidamen-

te crescente fino a quadri di insufficienza renale. Il titolo degli autoanticorpio degli anticorpi antivirali propri della malattia primitiva risulta elevato.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

35Caleidoscopio

Page 38: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

36 Caleidoscopio

Esami utili

Esame urine, elettroforesi proteine urinarie e sieriche, amilasuria, β-2-mi-crobulinuria, escrezione di N-acetil-β-D-glucosaminidasi, test di concentra-zione massima, creatininemia, complemento, anticorpi opportuni, ecografia,biopsia renale.

Diagnosi differenziale

L'esame delle urine, l'aumento di volume dei reni, la presenza di insuf-ficienza renale rapidamente ingravescente pongono la diagnosi differenzialecon la Insufficienza Renale Acuta e la Pielonefrite Acuta.

a) Pielonefrite acuta. Per dare un quadro di insufficienza renale deveessere bilaterale e molto grave. Perciò vi è febbre settica, leucocitosi neutro-fila, forte carica batterica urinaria, condizioni predisponenti (gravidanza,agranulocitosi, etc). Risponde ad una immediata terapia antibiotica con unfarmaco opportuno a dosi elevate per via endovenoso.

b) Insufficienza Renale Acuta. Se secondaria ad una glomerulonefrite,deve essere accompagnata da sindrome nefritica (cilindri eritrocitari). Que-sta, in genere, non è presente nelle nefriti tubulo-interstiziali, a meno chenon si tratti di forme miste.

Se secondaria a sindrome nefrosica, può essere dovuta solo a due possibilità:

I- Sindrome nefrosica secondaria a malattia sistemica, nel qual caso sitratta invariabilmente di forme con proliferazione epiteliale diffusa (lupus, etc);

II- Sindrome nefrosica idiopatica con grave iponchia da proteinuriamassiva, tale da provocare shock o grave ipotensione ed insufficienza renaleda deplezione estrema del volume circolante. In questo caso la proteinuriamassiva non è tipica delle nefriti tubulo-interstiziali. Inoltre, il rapporto fraUNa/PNa diviso per il rapporto UCr/PCr (dove Na indica il sodio, Cr lacreatinina, U l'urina e P il plasma), che esprime la frazione del sodio (Na)filtrata che viene escreta (e che può essere determinata su di una goccia diurina, senza richiedere una raccolta minutata), risulta <0,01 nella deplezionedi volume, >0,05 nella insufficienza renale acuta.

In ogni caso, questa situazione clinica richiede una biopsia renale, cherisulterà diagnostica comunque.

Page 39: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Terapia

Dipende dalla eziologia. Nella maggior parte dei casi questa rimaneignota o presunta, soprattutto nelle forme primitive. Poichè è probabile cheun agente offendente o scatenante sia rappresentato da un farmaco, occorresospendere tutti i farmaci e, ove una terapia fosse necessaria, sostituire quelliindispensabili con molecole chimicamente e, auspicabilmente, diverse anchesotto il profilo immunologico. La terapia farmacologica è immunosoppres-siva, e viene attuata con solo cortisone nelle forme primitive, con associatol'alchilante nelle forme secondarie e quando il cortisonico da solo nonfornisca risultati soddisfacienti. Nei casi che rispondono alla terapia (lastragrande maggioranza) si verifica regressione rapidamente, tanto che laterapia raramente eccede, nell'insieme, compresa la fase di riduzione deldosaggio, i tre mesi. Si può avere restitutio ad integrum oppure, assai piùraramente, cronicizzazione.

Anche in questi casi occorre ricordare che, comunque, la maggior parte diqueste nefriti interviene in corso di terapia, per lo più antibiotica, di altrecondizioni. Tipicamente la febbre, che era regredita dopo pochi giorni diterapia, ritorna. Spesso il medico ritiene che si tratti di recidiva dell’infe-zione, e trascura la possibilità che possa trattarsi di una nefrite indotta daifarmaci, e che la febbre sia causata dai farmaci. Perciò, aumenta le dosi delfarmaco, oppure ricorre ad un altro agente, che in molti casi potrebbe averesensibilità crociata rispetto a quello responsabile (ad esempio, penicilline ec e f a l o s p o r i n e ) . Il miglior trattamento di queste forme è ancora la continuavalutazione critica della terapia delle malattie febbrili, ricordando che unafebbre bifasica può essere dovuta alla comparsa ex-novo di sensibilità aifarmaci.

Perciò, nel dubbio, se si ritiene di modificare una terapia antibiotica perpresunta comparsa di insensibilità, conviene ricorrere a farmaci di classechimica completamente diversa e privi di sensibilità crociata col possibileagente offendente. Lo stesso discorso vale, ad esempio, per possibili nefritiinterstiziali da cimetidina o ranitidina. In questi casi l’omeprazolo rappre-senta il farmaco di classe diversa con il quale sostituire i precedenti.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

37Caleidoscopio

Page 40: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

38 Caleidoscopio

Terapia delle glomerulonefriti

Usa, principalmente, i farmaci immunosoppressivi, rappresentati dacortisonici, alchilanti e ciclosporina A.

Non tratteremo degli antimetaboliti, ormai poco usati, e di anticoagulantied antiaggreganti, che potrebbero tutt'al più fungere da terapia di supportoo di complemento in alcune.

Cortisonici

Vengono somministrati secondo modalità che contemplano 4 fasisuccessive:

I- Induzione In genere si usa metil-prednisolone 250-750 mg endovenosa al dì in una

singola dose al mattino, per 3-7 giorni, seguiti dalle stesse dosi a giornialterni per altri 3-7 giorni. Talora l'induzione non è necessaria.

I margini disponibili nel dosaggio e nella durata vengono usati peradattare individualmente la dose in base alla gravità istologica e clinica.

II- Mantenimento In genere si usa prednisone, alla dose media di 1 mg/kg/die, som-

ministrato a giorni alterni. Quindi un paziente di 75 Kg dovrebbe ricevere150 mg di prednisone a giorni alterni. Questa modalità riduce i fenomenicollaterali, senza ridurre l'efficacia.

Può essere somministrato e.v., oppure per os in dosi refratte a colazione epranzo. Questa fase si protrae per 30-60 giorni a seconda della gravità dellamalattia, del peso dei fattori prognostici, e della risposta (che in genere ètardiva, ed avviene dopo questa fase, talora mesi dopo).

III- Riduzione progressiva Il dosaggio del prednisone viene ridotto in media di circa 25 mg ogni

mese, a seconda della risposta, della tolleranza e dei fattori predittivi, fino agiungere, in 4-6 mesi, al dosaggio di 25 mg a giorni alterni.

IV- Sospensione Il prednisone viene ridotto con il metodo consueto di sospensione lenta

degli steroidi, per evitare crisi di iposurrenalismo.Effetti collaterali Diabete, ipertensione (scompaiono dopo il trattamento), cataratta, osteo-

Page 41: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

39Caleidoscopio

porosi (prevenibile con opportuno programma, anche con solo calcio per os),infezioni opportunistiche (in genere tardive, tranne che l' Herpes Zooster);intolleranza gastrica ed emorragie (particolarmente a rischio negli anziani,prevenibili con gastroprotezione).

Alchilanti

Si usa in genere la ciclofosfamide, alla quale ci riferiremo. Il clorambucilpuò essere usato a dosi biologicamente equivalenti (in media 1 mg diclorambucil equivale a 10-20 mg di ciclofosfamide).

Possono essere usati con differenti modalità, tra le quali si riconosconodiversità di effetti collaterali, non di efficacia:

I- Iniezione per bolo e.v. di 10-20 mg/kg ogni mese;II- Iniezione di miniboli ogni 10-20 giorni di 4-8 mg/kg;III- Somministrazione giornaliera per os di 1,5-3,0 mg/kg;Con ciascuna di queste modalità la terapia dura in media 6 mesi (da 3 a

9). Può durare più a lungo in certe malattie sistemiche e nelle glome-rulonefriti associate

Effetti collaterali a) cistite emorragica (prevenibile con l'uso di MESNA); b) Leiomioma vescicale e cancro della vescica (complicanza tardiva,

eradicabile mediante programma di screening periodico); c) agranulocitosi, con infezioni batteriche correlate (prevenibile

riducendo la dose quando i granulociti scendono a meno di 3000 per micro-litro, sospendendola quando scendono a meno di 1500 per microlitro);

d) sterilità (prevenibile nel maschio mediante trattamento profilatticocon testosterone 250 mg i.m. ogni 20 giorni, iniziando a partire da un meseprima fino alla fine della terapia). Non vi sono ancora studi di profilassinella femmina;

e) miocardiopatia (rara, assai meno grave di quella da adriamicina, forsemeno probabile usando derivati meno tossici, come l' ifosfamide);

f) neoplasie maligne (pressochè esclusivamente leucemie mieloidi,comunque dubbie, mai dimostrate in corso di trattamento per glomeru-lonefriti).

Page 42: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

40 Caleidoscopio

Ciclosporina A

Può rappresentare una alternativa alla ciclofosfamide, essendo assaimeno tossica. Viene somministrata per lunghi periodi, anche più di un anno,a dosi di 3,5 mg/kg/die, refratte in 2-3 somministrazioni. Conviene mi-surare almeno all'inizio i valori massimi (due ore dopo una dose) e minimi(immediatamente prima di una dose) per assicurarsi che siano in rangeterapeutico (compreso fra 200 e 280 ng/ml in queste malattie). Alle dosi di 5,oppure di 7,5 mg/kg/die è sicuramente più efficace, ma comporta rischiprogressivamente crescenti di tossicità, tanto da poter essere somministrataper un tempo più breve e con maggiori cautele e controlli. In presenza diinsufficienza renale conviene non somministrarla, dato che la ridotta escre-zione renale comporta il rischio di concentrazioni tossiche. Nei trapianti,dove è farmaco di prima scelta, occorre ridurre il dosaggio ed affidarsi ad unmonitoraggio continuo che appare difficilmente praticabile in una terapiaambulatoriale per glomerulonefriti.

Non esiste ancora un' esperienza sufficiente che consenta di sapere qualesia la reale efficiacia, in quali forme cliniche, ed a quali dosaggi. Perciò, sitratta di un farmaco ancora in corso di sperimentazione nelle glomeru-lonefriti.

Effetti collaterali a) Insufficienza renale. Comporta la riduzione di dosaggio o, per

maggior sicurezza, la sospensione del trattamento. Essa stessa puòulteriormente ridurre la filtrazione, innescando un effetto a catena ed uncircolo vizioso che, se non riconosciuto in tempo, può causare graviconseguenze;

b) Ipertensione arteriosa. Interessa soggetti sensibili. Spesso avviene soloal di sopra di un dosaggio critico (in genere tra 3 e 5 mg/kg/die). Ha unapatogenesi totalmente diversa da quella della insufficienza renale.

c) Encefalopatia organica e sindrome cerebellare. E' particolarmentepericolosa, potendo comportare crisi convulsive e coma. E' reversibile consospensione. Molto rara, viene riscontrata solo per dosaggi usati nel rigettodi organi trapiantati. Interviene in modo subdolo, tanto da esseresottodiagnosticata all'inizio.

d) Ipertricosi ed altri effetti sono di minor rilievo.Altre modalità terapeuticheNon vi sono schemi terapeutici ed associazioni univocamente considerati

validi nelle glomerulonefriti, che rappresentano ancora un campo aperto diricerca clinica. Accanto allo schema sopra indicato ve ne sono altri, risultaticomunque efficaci dai dati pubblicati. Uno dei più usati consiste nell'al-

Page 43: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

ternare due mesi di trattamento cortisonico a due mesi di trattamentoalchilante, e così via per due-tre cicli.

Queste terapie richiedono una osservazione costante, e rappresentanoancora schemi e fasi sperimentali. Il medico curante vi andrebbe coinvolto incollaborazione con una struttura specialistica e/o scientifica che si facciacarico delle responsabilità diagnostiche e terapeutiche connesse, e dellepossibili complicanze. E giusto ricordare come molti autori ritengano nongiustificato, sotto il profilo del rapporto costo/beneficio, il trattamento dialcune forme cliniche, come, ad esempio, le glomerulonefriti membranose.Altri non ritengono giustificato l'uso degli alchilanti, eccetto che in alcuneforme sistemiche.

Plasmaferesi

E' una modalità terapeutica che viene riservata solo ad alcune condizioni,molto selezionate, nelle quali:

- la malattia risulti estremamente aggressiva;- la probabilità di lesione irreversibile della funzione renale sia molto alta;- altre terapie siano risultate: a) di dubbia efficacia, oppureb) tardive nell'esercitare la propria azione;- la patogenesi sia attribuita ad anticorpi presenti nel sangue, allon-

tanabili mediante lo scambio del plasma del paziente con plasma fresco.In pratica, oggidì, questa terapia viene consigliata nei primi 7-15 giorni di

terapia della Porpora Trombotica Trombocitopenica e della Sindrome diGoodpasture. Inoltre, talora, appare indicata in alcune forme di glomerulo-nefrite rapidamente progressiva a decorso fulminante.

Il proseguo della terapia avviene mediante immunosoppressione. Nellupus la plasmaferesi fornisce risultati dubbi, mentre la immunosoppres-sione aggressiva appare assai efficace. Tuttavia, in certe forme fulminantiappare giustificato iniziare la plasmaferesi, per poi continuare con i presidipiù comuni.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

41Caleidoscopio

Page 44: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Bibliografia

1. Abbate M, Remuzzi G. Innovative strategies for pharmacologicalintervention in immune damage to the kidney. Nephrol Dial Transplant1995; 10:1131-1136.

2. Alexopoulos E, Sakellariou G, Memmos D, Karamitsos K, Leontsini M,Papadimitrou M. Cyclophosphamide provides no additional benefit tosteroid treatment in the treatment of idiopathic membranousnephropathy. Am J Kidney Dis 1993; 21:497-503.

3. Al-Khader AA, Lien JWK, Aber GM. Cyclophosphamide alone in thetreatment of adult patients with minimal change glomerulonephritis.Clin Nephrol 1979; 11:26-30.

4. Alvizatos G, Dimopoulou I, Mitropoulos D, Dimopoulos AM, KoufakisI, Lykourinas M. Bladder cancer in a young girl with systemic lupus ery-thematosus treated with cyclophosphamide. Acta Urol 1991; 59:133-137.

5. Antoine B, Faye C The clinical course associated with dense deposits inthe kidney basement membranes. Kidney Int 1972; 1:420-427.

6. Arbeitsgemeinschaft für Pädiatrische Nephrologie. Effect of cytotoxicdrugs in frequently relapsing nephrotic syndrome with and withoutsteroid dependence. N Engl J Med 1989; 306:451-454.

7. Black DAK, Rose G, Brewer DB. Controlled trial of prednisone in adultpatients with nephrotic syndrome. Brit Med J 1970; 3:421-426.

8. Boumpas DT, Austin HA, Vaughan EM, Yarboro CH, Klippel JH, BalowJE. Risk for substained amenorrhea in patients with systemic lupuserythematosus receiving intermittent pulse cyclophosphamide therapy.Ann Intern Med 1993; 119:366-369.

9. Bruns FJ, Adler S, Fraley DS, Segel DP. Sustained remission ofmembranous glomerulonephritis after cyclophosphamide andprednisone. Ann Intern Med 1991; 114:725-730.

10. Cattran DC, Delmore T, Roscoe J, et al. A randomized controlled trial ofprednisone in patients with idiopathic membranous nephropathy. NEngl J Med 1989; 320:210-215.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

42 Caleidoscopio

Page 45: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

11. Churg J, Habib R, White RHR. Pathology of the nephrotic syndrome inchildren. A report for the International Study of Kidney Disease inChildren. Lancet 1970; 1:1299-1302.

12. Consensus Development Panel. A co-operative trial in the primary pre-vention of ischaemic heart disease using clofibrate. Brit Heart J 1978;40:1069-1118.

13. Criqui H. Cholesterol, primary and secondary prevention, and all-causemortality. Ann Intern Med 1991; 115:973-976.

14. Curry RC, Roberts WC. Status of the coronary arteries in the nephroticsyndrome. Analysis of 20 necropsy patients aged 15 to 35 years to de-termine if coronary atherosclerosis is accelerated. Am J Med 1977;63:183-192.

15. Davison AM, Cameron JS, Kerr DNS, Ogg CS, Wilkinson RW. Thenatural history of renal function in untreated idiopathic membranousglomerulonephritis in adults. Clin Nephrol 1984; 22:61-67.

16. Diamond JR, Karnovski MJ. Focal and segmental glomerulosclerosis:analogies to atherosclerosis. Kidney Int 1988; 33:917-924.

17. Donadio JV Jr, Torres VE, Velosa JA, et al. Idiopathic membranousnephropathy: the natural history of untreated patients. Kidney Int 1988;33:708-715.

18. Donadio JV, Slack TK, Holley KE, Ilstrup DM. Idiopathic mem-branoproliferative (mesangiocapillary) glomerulonephritis: a clinico-pathologic study. Mayo Clin Proc 1979; 54:141-150.

19. Duffy JL, Letteri J, Cinque T, Hsu PP, Molho L, Churg J. Renal veinthrombosis and the nephrotic syndrome. Report of two cases withsuccessful treatment of one. Am J Med 1973; 54:663-371.

20. Earley LE, Havel RJ, Hopper J Jr, Grausz H. Nephrotic syndrome. CalifMed 1971; 115:23-41.

21. Epstein FH. Low serum cholesterol, cancer and other non-cardio-vascular disorders. Atherosclerosis 1992; 94:1

22. Faedda R, Palomba D, Satta A, Pirisi M, Tanda F, Bartoli E. Immu-nosuppressive treatment of the glomerulonephritis of systemic lupus.Clin Nephrol 1995; 44:367-375

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

43Caleidoscopio

Page 46: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

23. Faedda R, Pirisi M, Satta A, Bosincu L, Bartoli E. Immunosuppressivetreatment of Berger’s disease. Clin Pharmacol Ther 1996; 60: 561-567.

24 Faedda R, Pirisi M, Satta A, Bosincu L, Bartoli E. Regression of Henoch-Schönlein disease with intensive immunosuppressive treatment. ClinPharmacol Ther 1996; 60: 576-581.

25. Faedda R, Satta A, Bosincu L, Pirisi M, Bartoli E. Immune suppressivetreatment of membranous glomerulonephritis. J Nephrol 1995; 8:107-112.

26. Faedda R, Satta A, Tanda F, Pirisi M, Bartoli E. Immune suppressivetreatment of nephrotic syndrome due to mesangial lesions. Clin Nephrol1996; 46:237-244.

27. Faedda R, Satta A, Tanda F, Pirisi M, Bartoli E. Immunosuppressivetreatment of membranoproliferative glomerulonephritis. Nephron 1994;67:59-65.

28. Ghosh L, Muehrcke RC. The nephrotic syndrome: a prodrome tolymphoma. Ann Intern Med 1970; 72:379-382.

29. Glassock RJ, Adler SG,Ward HJ,Cohen AH. Primary glomerulardiseases. In The Kidney, Fourth Edition, eds Brenner BM, Rector FC Jr,Philadelphia: WB Saunders Co., 1991: 1182-1279.

30. Glassock RJ. Therapy of idiopathic nephrotic syndrome in adults. Aconservative or aggressive therapeutic approach? Am J Nephrol 1993;13:422-428.

31. Grupe WE, Makker SP, Ingelfinger JR. Chlorambucil treatment of fre-quently relapsing nephrotic syndrome. N Engl J Med 1976; 295:746-749.

32. Harris KPJ, Purkerson ML, Yates J, Klahr S. Lovastatin ameliorates thedevelopment of glomerulosclerosis and uremia in experimentalnephrotic syndrome. Am J Kidney Dis 1990; 15:16-23.

33. Hiki Y, Kobayashi Y, Itoh I, Kashiwagi N. Strong association of HLA-DR2 and MT1 with idiopathic membranous nephropathy in Japan.Kidney Int 1984; 25:953-957.

34. Hows JM, Metha A, Ward L. Comparison of mesna with forced diuresis toprevent cyclophosphamide-induced hemorragic cystitis in marrow tran-splantation: a prospective randomized study. Brit J Cancer 1984; 50:753

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

44 Caleidoscopio

Page 47: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

35. International Study of Kidney Disease in Children. Primary nephroticsyndrome in children: clinical significance of histopathologic variants ofminimal change and of diffuse mesangial hypercellularity. Kidney Int1981; 20:765-771.

36. Kannel WB, Thomas HE, Kjelsberg MO. Overall and coronary diseasemortality rates in relation to major risk factors in 325,348 men screenedfor the MFRIT. Am Heart J 1986; 112:825.

37. Kasiske BL, O’Donnel MP, Clearly MP, Keane WF. Treatment ofhyperlipidemia reduces glomerular injury in obese Zucker rats. KidneyInt 1988; 33:667-672.

38. Kasiske BL, O’Donnel MP, Garvis WJ, Keane WF. Pharmacologictreatment of hyperlipidemia reduces glomerular injury in rat 5/6nephrectomy model of chronic renal failure. Circ Res 1988a; 62:367-374.

39. Kerjaschki D. Molecular pathogenesis of membranous nephropathy.Kidney Int 1992; 41:1090-1105.

40. Kincaid-Smith P. The treatment of chronic mesangiocapillary (mem-branoproliferative) glomerulonephritis with impaired renal function.Med J Aust 1972; 2:587-592.

41. Laguerela CC, Buettner TL, Cole BR, Kissane JM, Robson AM. HLAextended haplotypes in steroid-responsive nephrotic syndrome ofchildhood. Kidney Int 1990; 38:145-150.

42. Lee JC, Yamauhi H, Hopper J Jr. The association of cancer and thenephrotic syndrome. Ann Intern Med 1966; 64:41-51.

43. Levey AS, Lau J, Pauker SG, Kassirer JP. Idiopathic nephrotic syndrome.Ann Intern Med 1987; 107:697-713.

44. Levine EG, Bloomfield CD. Leukemias and myelodisplastic syndromessecondary to drug, radiation and environmental exposure. Semin Oncol1992; 19:47-84.

45. Lewis EJ. Chlorambucil for childhood nephrosis. A word of caution. NEngl J Med 1980; 302:963-964.

46. Lewis EJ. Idiopathic membranous nephropathy: to treat or not to treat?N Engl J Med 1993; 329:127-129.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

45Caleidoscopio

Page 48: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

46 Caleidoscopio

47. Masala A, Faedda R, Alagna S, et al. Prevention of cyclophosphamide-induced azoospermia by testosterone. Ann Intern Med 1997; 126: 292-295.

48. Miach PJ, Dawborn JK, Xipell J. Neoplasia in patients with chronic renalfailure on long term dialysis. Clin Nephrol 1976; 5:101.

49. Mongeau J-G, Corneille L, Robitaille P, O’Regan S, Pelletier M. Primarynephrosis in childood associated with focal glomerular sclerosis: is longterm prognosis that severe? Kidney Int 1981; 20:743-746.

50. Neuhaus TJ, Fay J, Dillon MJ, Trompeter RS, Barratt TM. Alternativetreatment to corticosteroids in steroid sensitive idiopathic nephroticsyndrome. Arch Dis Child 1994; 71:522-526.

51. Noel LH, Zanetti M, Droz D, Barnabel C. Long-term prognosis ofidiopathic membranous glomerulonephritis. Study of 116 untreatedpatients. Am J Med 1979; 66:82-90.

52. Nolasco F, Cameron JS, Heywood EF, Hicks J, Ogg C, Williams DG.Adult-onset minimal change nephrotic syndrome: a long term followup. Kidney Int 1986; 29:1215-1223.

53. Papiha SS, Pareek SK, Rodger RSC, et al. HLA-A, B, DR and Bf allotypesin patients with idiopathic membranous nephropathy (IMN). Kidney Int1987; 31:130-134.

54. Pedersen-Bjergaard J, Ersboll J, Mygind Sorensen H, et al. Risk of acutenonlymphocytic leukemia and preleukemia in patients treated withcyclophosphamide for non-Hodgkin lymphomas. Ann Int Med 1985;103:195-200.

55. Pedersen-Bjergaard J, Specht L, Larsen SO, et al. Risk of therapy-relatedleukaemia and preleukaemia after Hodgkin’s disease. Lancet 1987; 2:83-88.

56. Pei Y, Cattran D, Greenwood C. Predicting chronic renal insufficiency inidiopathic membranous glomerulonephritis. Kidney Int 1992; 42:960-966.

57. Penn I. Neoplastic consequences of transplantation and chemotherapy.Cancer Det Prev 1987; 9 (Suppl 1): 149-157.

Page 49: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

58. Penn I. Cancer as a complication of clinical transplantation. TransplantProc 1987; 9:1121

59. Peters DK, Rees AJ, Loockwood CM, Pursey CD. Treatment andprognosis in anti-basement membrane antibody-mediated nephritis.Transplant Proc 1982; 14:513.

60. Piccoli A, Pillon L, Passerini P, Ponticelli C. Therapy for idiopathicmembranous nephropathy: tailoring the choice by decision analysis.Kidney Int 1994; 45:1193-1202.

61. Ponticelli C, Rizzoni G, Edefonti A, et al. A randomized trial ofcyclosporine in steroid-resistant idiopathic nephrotic syndrome. KidneyInt 1993; 43:1377-1384.

62. Ponticelli C, Zucchelli P, Passerini P, et al. A 10-year follow-up of arandomized study with methylprednisolone and chlorambucil inmembranous nephropathy. Kidney Int 1995; 48:1600-1604.

63. Ponticelli C, Zucchelli P, Passerini P, et al. A randomized trial of me-thylprednisolone and chlorambucil in idiopathic membranousnephropathy. N Engl J Med 1989; 320:8-13.

64. Relman AS. Steroids to prevent uremia. N Engl J Med 1979; 301:1340-1341.

65. Samrook P, Birmingham RN, Kelly P, et al. Prevention of corticosteroidosteoporosis. N Engl J Med 1993; 328:1747.

66. Schena FP, Cameron JS. Treatment of proteinuric idiopathicglomerulonephritides in adults: a retrospective survey. Am J Med 1988;85:315-326.

6 7 . Schieppati A, Mosconi L, Perna A, et al. Prognosis of untreated patientswith idiopathic membranous nephropathy. N Engl J Med 1993; 329:85-89.

68. Schnaper HW. A regulatory system for soluble immune responsesuppressor production in steroid-responsive nephrotic syndrome.Kidney Int 1990; 38:151-159.

69. Schulman KA, Kinosian B, Jacobson TA, et al. Reducing high bloodcholesterol level with drugs. Cost-effectiveness of pharmacologicmanagement. JAMA 1990; 264:3025

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

47Caleidoscopio

Page 50: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

7 0 . Sibley RK, Mahan J, Mauer SM, Vernier RL. A clinicopathologic study offorty-eight infants with nephrotic syndrome. Kidney Int 1985; 27:544-552.

71. Tejani A, Butt K, Trachtman H, Suthanthiran M, Rosenthal CJ, KhawarMR. Cyclosporine A induced remission of relapsing nephroticsyndrome in children. Kidney Int 1988; 33:729-734.

72. Thrasher JB, Miller GJ, Wettlaufer JN. Bladder leiomyosarcomafollowing cyclophosphamide therapy for lupus nephritis. J Urol 1990;143:119-121.

73. Trompeter RT, Barratt TM, Kay R, Turner MW, Soothill JF. HLA, atopyand cyclophosphamide in steroid-responsive childhood nephroticsyndrome. Kidney Int 1980; 17:113-117.

7 4 . Tu W-H, Petitti DB, Biava CG, Tulunay Ö, Hopper J Jr. Membranous ne-phropathy: predictors of terminal renal failure. Nephron 1984; 36:118-124.

75. Tune BM, Kirpekar R, Sibley RK, Reznik VM, Griswold WR, MendozaSA. Intravenous methylprednisolone and oral alkylating agent therapyof prednisone-resistant pediatric focal segmental glomerulosclerosis: along term follow up. Clin Nephrol 1995; 43:84-88.

76. Wagoner RD, Stanson AW, Holley KE, Winter CS. Renal veinthrombosis in idiopathic membranous glomerulopathy and nephroticsyndrome: incidence and significance. Kidney Int 1983; 23:368-374.

77. Wakai S, Magil AB. Focal glomerulosclerosis in idiopathic membranousglomerulonephritis. Kidney Int 1992; 41:428-434.

78. West ML, Jindal KK, Bear RA, Goldstein MB. A controlled trial ofcyclophosphamide in patients with membranous glomerulonephritis.Kidney Int 1987; 32: 579-584.

79. Williams SA, Makker P, Ingelfinger JR, Grupe WE. Long-termevaluation of chlorambucil plus prednisone in the idiopathic nephroticsyndrome of childhood. N Engl J Med 1980; 302:929-933.

80. Zarrabi MH. Association of non-Hodgkin’s lymphoma and secondneoplasms. Semin Oncol 1990; 17:120-132.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

48 Caleidoscopio

Page 51: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Indice

Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3Definizione generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 5Manifestazioni cliniche generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 6Presentazione al medico del paziente con glomerulonefrite . . . . . . . . . .» 7Diagnosi differenziale delle ematurie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 8Sindromi cliniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9 I- Sindrome Nefritica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 10

Esame urine tipico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 10Eziologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 12Patogenesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 12

a) anticorpi citotossici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 14b) immuno-complessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 14

Diagnosi differenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15Biopsia renale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15Ecografia renale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 17Urografia endovenosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 17Esame del sangue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 17Evoluzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 17Terapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 18

II- Sindrome Vasculitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 19Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19Patogenesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 20Prognosi e Trattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 21

III- Sindrome Nefrosica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 22Definizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 22Elementi generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 22Descrizione clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 23Esame urine tipico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 23Eziologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 24Patogenesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 25

Patogenesi della glomerulite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 25Biopsia renale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 25Evolutività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 28

Patogenesi dell'edema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 28Esami necessari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 30

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

49Caleidoscopio

Page 52: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

Terapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 31IV- Glomerulonefriti tubulo-interstiziali acute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 32

Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 32Eziologia e Patogenesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 33Quadro clinico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 34Esame urine tipico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 34Esami di laboratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 35Esami utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 36Diagnosi differenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 36Terapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 37

Terapia delle glomerulonefriti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 38Cortisonici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 38Alchilanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 39Ciclosporina A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 40Plasmaferesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 41

Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 42Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 49

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

50 Caleidoscopio

Page 53: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

51Caleidoscopio

1. Rassu S.: Principi generali di endocrinologia. Gennaio ’832. Rassu S.: L’ipotalamo endocrino. Giugno ’833. Rassu S.: L’ipofisi. Dicembre ’834. Alagna., Masala A.: La prolattina. Aprile ’845. Rassu S.: Il pancreas endocrino. Giugno ’846. Fiorini I., Nardini A.: Citomegalovirus, Herpes virus, Rubella virus (in gravidanza). Luglio ’84. 7. Rassu S.: L’obesita’. Settembre ’848. Franceschetti F., Ferraretti A.P, Bolelli G.F., Bulletti C.:Aspetti morfofunzionali dell’ovaio.

Novembre ’84.9. Kubasik N.P.: Il dosaggio radioimmunologico (1). Dicembre ’84.10. Kubasik N.P.: Il dosaggio radioimmunologico (2) parte prima. Gennaio’85.11. Kubasik N.P.: Il dosaggio radioimmunologico (2) parte seconda. Febbraio ’85.12. Kubasik N.P.: Il dosaggio radioimmunologico (3) parte prima. Aprile ’85.13. Nacamulli D, Girelli M.E, Zanatta G.P, Busnardo B.: Il TSH. Giugno ’85.14. Facchinetti F. e Petraglia F.: La β-endorfina plasmatica e liquorale. Agosto ’85.15. Baccini C.: Le droghe d’abuso (1). Ottobre ’85.16. Kubasik N.P.: Il dosaggio radioimmunologico (3) parte seconda. Dicembre ’85.17. Nuti R.: Fisiologia della vitamina D: Trattamento dell’osteoporosi post-menopausale. Febbraio ’8618. Cavallaro E.: Ipnosi: una introduzione psicofisiologica. Marzo ’86.19. Fanetti G.: AIDS: trasfusione di sangue emoderivati ed emocomponenti. Maggio ’86.20. Fiorini I., Nardini A.: Toxoplasmosi, immunologia e clinica. Luglio ’86.21. Limone P.: Il feocromocitoma. Settembre ’86.22. Bulletti C., Filicori M., Bolelli G.F., Flamigni C.: Il Testicolo. Aspetti morfo-funzionali e clinici.

Novembre ’86.23. Bolcato A.: Allergia. Gennaio ’87.24. Kubasik N.P.: Il dosaggio enzimoimmunologico e fluoroimmunologico. Febbraio ’87.25. Carani C.: Patologie sessuali endocrino-metaboliche. Marzo ’87.26. Sanna M., Carcassi R., Rassu S.: Le banche dati in medicina. Maggio ’87.27. Bulletti C., Filicori M., Bolelli G.F., Jasonni V.M., Flamigni C.: L’amenorrea. Giugno ’87.28. Zilli A., Pagni E., Piazza M.: Il paziente terminale. Luglio ’87.29. Pisani E., Montanari E., Patelli E., Trinchieri A., Mandressi A.: Patologie prostatiche. Settembre ’87.30. Cingolani M.: Manuale di ematologia e citologia ematologica. Novembre ’87.31. Kubasik N.P.: Ibridomi ed anticorpi monoclonali. Gennaio ’88.32. Andreoli C., Costa A., Di Maggio C.: Diagnostica del carcinoma mammario. Febbraio ’88.33. Jannini E.A., Moretti C., Fabbri A., Gnessi L., Isidori A.:Neuroendocrinologia dello stress. Marzo ’88.34. Guastella G., Cefalù E., Carmina M.: La fecondazione in vitro. Maggio ‘88.

C a l e i d o s c o p i oI t a l i a n o

Page 54: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

35. Runello F., Garofalo M.R., Sicurella C., Filetti S., Vigneri R.: Il gozzo nodulare. Giugno ’88.36. Baccini C.: Le droghe d’abuso (2). Luglio ’88.37. Piantino P., Pecchio F.: Markers tumorali in gastroenterologia. Novembre ’88.38. Biddau P.F., Fiori G.M., Murgia G.: Le leucemie acute infantili. Gennaio ’89.39. Sommariva D., Branchi A.: Le dislipidemie. Febbraio ‘89.40. Butturini U., Butturini A.: Aspetti medici delle radiazioni. Marzo ‘89.41. Cafiero F., Gipponi M., Paganuzzi M.: Diagnostica delle neoplasie colo-rettali. Aprile ‘89.42. Palleschi G.: Biosensori in Medicina. Maggio ‘89.43. Franciotta D.M., Melzi D’Eril G.V. e Martino G.V.: HTLV-I. Giugno ‘89.44. Fanetti G.: Emostasi: fisiopatologia e diagnostica. Luglio ‘89.45. Contu L., Arras M..: Le popolazioni e le sottopopolazioni linfocitarie. Settembre ‘89.46. Santini G.F., De Paoli P., Basaglia G.: Immunologia dell’occhio. Ottobre ‘89.47. Gargani G., Signorini L.F., Mandler F., Genchi C., Rigoli E., Faggi E. : Infezioni opportunistiche in

corso di AIDS. Gennaio ‘90.48. Banfi G., Casari E., Murone M., Bonini P. : La coriogonadotropina umana. Febbraio ‘90.49. Pozzilli P., Buzzetti R., Procaccini E., Signore E.: L’immunologia del diabete mellito. Marzo ‘90.50. Cappi F.: La trasfusione di sangue: terapia a rischio. Aprile ‘90.51. Tortoli E., Simonetti M.T.: I micobatteri. Maggio ‘90.52. Montecucco C.M., Caporali R., De Gennaro F.: Anticorpi antinucleo. Giugno ‘90. 53. Manni C., Magalini S.I. e Proietti R.: Le macchine in terapia intensiva. Luglio ‘90.54. Goracci E., Goracci G.: Gli allergo-acari. Agosto ‘90. 55. Rizzetto M.: L’epatite non A non B (tipo C). Settembre ‘90.56. Filice G., Orsolini P., Soldini L., Razzini E. e Gulminetti R.: Infezione da HIV-1:patogenesi ed

allestimento di modelli animali. Ottobre ‘90.57. La Vecchia C. Epidemiologia e prevenzione del cancro (I). Gennaio ‘91.58. La Vecchia C. Epidemiologia e prevenzione del cancro (II). Febbraio ‘91.59. Santini G.F., De Paoli P., Mucignat G., e Basaglia G., Gennari D.: Le molecole dell’adesività nelle

cellule immunocompetenti. Marzo ‘91.60. Bedarida G., Lizioli A.: La neopterina nella pratica clinica. Aprile ‘91.61. Romano L.: Valutazione dei kit immunochimici. Maggio ‘91.62. Dondero F. e Lenzi A.: L’infertilità immunologica. Giugno ‘91.63. Bologna M. Biordi L. Martinotti S.: Gli Oncogèni. Luglio ‘91.64. Filice G., Orsolini P., Soldini L., Gulminetti R., Razzini E., Zambelli A. e Scevola D.: I n f e z i o n e -

malattia da HIV in Africa. Agosto ‘91. 65. Signore A., Chianelli M., Fiore V., Pozzilli P., Andreani D.: L’immunoscintigrafia nella diagnosi

delle endocrinopatie autoimmuni. Settembre ‘91.66. Gentilomi G.A.: Sonde genetiche in microbiologia. Ottobre ‘91.67. Santini G.F. , Fornasiero S., Mucignat G., Besaglia G., Tarabini-Castellani G. L., Pascoli L.: L e

sonde di DNA e la virulenza batterica. Gennaio ‘92.68. Zilli A., Biondi T.: Il piede diabetico. Febbraio ‘92.69. Rizzetto M.: L’epatite Delta. Marzo ‘92.70. Bracco G., Dotti G., Pagliardini S., Fiorucci G.C.: Gli screening neonatali. Aprile ‘92.71. Tavani A., La Vecchia C.: Epidemiologia delle patologie cardio e cerebrovascolari. Luglio ‘92.72. Cordido F. , Peñalva A. , De la Cruz L. F. , Casanueva F. F., Dieguez C.: L’ormone della crescita.

Agosto ‘92. 73. Contu L.., Arras M.: Molecole di membrana e funzione immunologica (I). Settembre ‘92.74. Ferrara S.:Manuale di laboratorio I. Ottobre ‘92.

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

52 Caleidoscopio

Page 55: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

53Caleidoscopio

75. Gori S.: Diagnosi di laboratorio dei patogeni opportunisti. Novembre ‘92.76. Ferrara S.: Manuale di laboratorio II. Gennaio ‘93.77. Pinna G., Veglio F., Melchio R.: Ipertensione Arteriosa. Febbraio ‘93.78. Alberti M., Fiori G.M., Biddau P.: I linfomi non Hodgkin. Marzo ‘93.79. Arras M., Contu L.: Molecole di membrana e funzione immunologica (II). Aprile ‘93.80. Amin R.M., Wells K.H., Poiesz B.J.: Terapia antiretrovirale. Maggio ‘93.81. Rizzetto M.: L’epatite C. Settembre ‘93.82. Andreoni S.: Diagnostica di laboratorio delle infezioni da lieviti. Ottobre ‘93.83. Tarolo G.L., Bestetti A., Maioli C., Giovanella L.C., Castellani M.: Diagnostica con radionuclidi del

Morbo di Graves-Basedow. Novembre ‘93.84. Pinzani P., Messeri G., Pazzagli M.: Chemiluminescenza. Dicembre ‘93.85. Hernandez L.R., Osorio A.V.: Applicazioni degli esami immunologici. Gennaio 94.86. Arras M., Contu L.: Molecole di Membrana e funzione immunologica. Parte terza: I lnfociti B.

Febbraio ‘94.87. Rossetti R.: Gli streptoccocchi beta emolitici di gruppo B (SGB). Marzo ‘94.88. Rosa F., Lanfranco E., Balleari E., Massa G., Ghio R.: Marcatori biochimici del rimodellamento

osseo. Aprile ‘94.89. Fanetti G.: Il sistema ABO: dalla sierologia alla genetica molecolare. Settembre ‘94.90. Buzzetti R., Cavallo M.G., Giovannini C.: Citochine ed ormoni: Interazioni tra sistema endocrino e

sistema immunitario. Ottobre ‘94.91. Negrini R., Ghielmi S., Savio A., Vaira D., Miglioli M.: Helicobacter pylori. Novembre ‘94.92. Parazzini F.: L’epidemiologia della patologia ostetrica. Febbraio ‘95.93. Proietti A., Lanzafame P.: Il virus di Epstein-Barr. Marzo ‘95.94. Mazzarella G., Calabrese C., Mezzogiorno A., Peluso G.F., Micheli P, Romano L.: Immunoflogosi

nell’asma bronchiale. Maggio ‘95.95. Manduchi I.: Steroidi. Giugno ‘95.96. Magalini S.I., Macaluso S., Sandroni C., Addario C.: Sindromi tossiche sostenute da principi di

origine vegetale. Luglio ‘95.97. Marin M.G., Bresciani S., Mazza C., Albertini A., Cariani E.: Le biotecnologie nella diagnosi delle

infezioni da retrovirus umani. Ottobre ‘95.98. La Vecchia C., D’avanzo B., Parazzini F., Valsecchi M.G.: Metodologia epidemiologica e sperimen -

tazione clinica. Dicembre ‘95.99. Zilli A., Biondi T., Conte M.: Diabete mellito e disfunzioni conoscitive. Gennaio ‘96.100. Zazzeroni F., Muzi P., Bologna M.: Il gene oncosoppressore p53: un guardiano del genoma. Marzo ‘96.101. Cogato I. Montanari E.: La Sclerosi Multipla. Aprile ‘96.102. Carosi G., Li Vigni R., Bergamasco A., Caligaris S., Casari S., Matteelli A., Tebaldi A.: Malattie a

trasmissione sessuale. Maggio ‘96.103. Fiori G.M., Alberti M., Murtas M. G., Casula L., Biddau P.: Il linfoma di Hodgkin. Giugno ‘96.104. Marcante R., Dalla Via L.: Il virus respiratorio sinciziale. Luglio ‘96.105. Giovanella L., Ceriani L., Roncari G.: Immunodosaggio dell’antigene polipeptidico tissutale

specifico (TPS) in oncologia clinica: metodologie applicative. Ottobre ‘96.106. Aiello V., Palazzi P., Calzolari E.: Tecniche per la visualizzazione degli scambi cromatici (SCE):

significato biologico e sperimentale. Novembre ‘96.107. Morganti R.: Diagnostica molecolare rapida delle infezioni virali. Dicembre ‘96.108. Andreoni S.: Patogenicità di Candida albicans e di altri lieviti. Gennaio ‘97.109. Salemi A., Zoni R.: Il controllo di gestione nel laboratorio di analisi. Febbraio ‘97.110. Meisner M.: Procalcitonina. Marzo ‘97.

Page 56: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

E. Bartoli Le glomerulonefriti acute

54 Caleidoscopio

111. Carosi A., Li Vigni R., Bergamasco A.: Malattie a trasmissione sessuale (2). Aprile ‘97.112. Palleschi G. Moscone D., Compagnone D.: Biosensori elettrochimici in Biomedicina. Maggio ‘97.113. Valtriani C., Hurle C.: Citofluorimetria a flusso. Giugno ‘97.114. Ruggenini Moiraghi A., Gerbi V., Ceccanti M., Barcucci P.: Alcol e problemi correlati .

Settembre ‘97.115. Piccinelli M.: Depressione Maggiore Unipolare. Ottobre ‘97.116. Pepe M., Di Gregorio A.: Le Tiroiditi. Novembre ‘97.117. Cairo G.: La Ferritina. Dicembre ‘97.118. Bartoli E.: Le glomerulonefriti acute. Gennaio ‘98.

Page 57: ISSN 0394 3291 Caleidoscopio - Medical Systems SpA · La glomerulonefrite può quindi esprimersi in un ventaglio assai allargato di manifestazioni cliniche. Queste vanno da forme

CaleidoscopioRivista mensile di Medicina

anno 16, numero 118

Direttore ResponsabileSergio RassuVia Pietro Nenni, 607100 SassariTel.-Fax 079 270464Tel. mobile 0338 2202502E-mail: [email protected]

Responsabile Ufficio AcquistiAlessandra Pater

Via Rio Torbido, 4016165 Genova (Italy)

Tel. (010) 83401 Numero Verde 167 801005 (senza prefisso); Telex 270310 Ideal I.

Telefax (010) 803498- 809070.Internet URL:http://medicalsystems.editoria.com e http://www.medicalsystems.it

La Medical Systems pubblica anche le seguenti riviste: Journal of Clinical Ligand Assay,Guida Pratica Immulite®, Caleidoscopio, Kaleidoscope, Caleidoscopio letterario, Pandora,

Journal of Preventive Medicine and Hygiene, Tribuna Biologica e Medica.

StampaTipolitografia ATA

16143 Genova - Via G. Torti, 32 c.r.Tel. (010) 513120 - Fax (010) 503320

Registrazione Tribunale di Genova n. 34 del 31/7/1996Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa no 2661 del 2 Settembre 1989

Finito di stampare: Gennaio 1998Sped. in Abb. Post. 50%

Pubblicazione protetta a norma di legge dall’Ufficio proprietà letteraria, artistica e scientifica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dedicata all’aggiornamento

professionale continuo e riservata ai medici.

Caleidoscopio viene anche letto e rilanciato da:“L’ECO DELLA STAMPA”

Via Compagnoni, 28 - Milano

Consulenti di RedazioneGiancarlo Mazzocchi ed

Angelo Maggio

Segretaria di DirezioneLetizia Cuccuru

Servizio AbbonamentiFina Grandeppieno

Flavio Damarciasi

EDITORE

user