Introduzione a Workflow Foundation

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Q&A

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Con il Framework 3.0 esordisce in Windows una nuova infrastruttura che permette agli sviluppatori di creare, grazie ad un designer, una rappresentazione visuale di una logica applicativa. In questa introduzione vedremo come il ruolo di Workflow Foundation sia analogo a quello di un linguaggio che con i suoi statement provvede i mattoncini base per costruire un algoritmo. Una particolare attenzione verrà riposta nel prezioso meccanismo dei servizi del runtime di Workflow Foundation e naturalmente sulle Activity, il mattone fondamentale di questa infrastruttura.

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Q&A

Page 2: Introduzione a Workflow Foundation

Workflow Foundation

Email: [email protected]: http://blogs.ugidotnet.org/raffaele

MVP Profile: http://mvp.support.microsoft.com/profile/raffaele

Visual Developer Security MVPRaffaele Rialdi, Vevy Europe

Page 3: Introduzione a Workflow Foundation

Cos'è Worklow Foundation

Page 4: Introduzione a Workflow Foundation

Risposta istituzionale

• Una delle quattro tecnologie che formano il fx 3.0– WPF, WCF, WF, Cardspace

• Una infrastruttura per modellare la logica di business di una applicazione

• Una tecnologia che permette di gestire un processo secondo un flusso sequenziale (workflow) oppure una macchina a stati (state machine)

• È managed!

Page 5: Introduzione a Workflow Foundation

Risposta tecnologica

Workflow Foundationè un DSL

10 Print "Hello, world"

HW db 'Hello, world', 0dh, 0ah, 0...mov ah,9mov dx, HWint 21h

class MyApp { static void Main(){ Console.WriteLine("Hello, world"); }}

DSLDomainSpecificLanguage

GPLGenericProgrammingLanguage

Page 6: Introduzione a Workflow Foundation

I concetti base di Workflow Foundation

• Le istruzioni di questo linguaggio si chiamano Activities• Le Activities sono classi

– Si possono creare custom Activities da zero, per inheritance o composition

• Le Activities sono soggette a diverse validazioni– logica (email) e/o funzionale (collocazione)

• Alle Activities sono abbinabili una UI, un designer e un tema

• Le Activities condizionali valutano delle regole definite nel sistema

Page 7: Introduzione a Workflow Foundation

Due domini di lavoro preconfezionati di Workflow Foundation

• Workflow sequenziale e Macchine a stati– Logica differente, designer differente– Sono loro stessi delle Activities (composite)

• Workflow sequenziale– rappresenta una sequenza di istruzioni, cicli e condizioni– non è un flowchart classico, non prevede "goto"– designer abbastanza intuitivo

• Macchine a stati– rappresenta la logica che esplicita i possibili stati di un

problema ed il modo in cui avviene la transizione tra gli stati

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Sveliamo la fine?

Page 9: Introduzione a Workflow Foundation

Una possibile architettura

ClientTest(Winform)

ConsoleServiceHost(Console)

SubscriptionService(WCF Service)

SubscriptionWorkflowLibrary(Workflow)

ExternalDataExchange

WindowsService

IISworker process

Asp.netWebApp

WPFClient

Proxy WSDL

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Come si usa WF?

Page 11: Introduzione a Workflow Foundation

Usare Workflow Foundation

• I Workflow hanno bisogno di uno speciale runtime per lavorare

• Scegliere il Processo/AppDomain che hosta il runtime e istanziarlo

• Creare il workflow desiderato• Aggiungere al Runtime i servizi necessari (0+)

– funzionalità addizionali di Workflow• Avviare una o più istanze di workflow• Gestire l'evento di termine del workflow

– opzionale

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Applicazione host

Architettura

ActivitiesStructured

Activity Framework

Workflow Runtime

Runtime Services

CustomActivities

Visual Studio Workflow Designer Custom Designers

State Machine Rules

Loader Persistence Threads Transactions Tracking

Validation

Transactions

Compilation Serialization Visualization

Fault Handling Cancellation Compensation

Scheduling Instance Mgmt

Page 13: Introduzione a Workflow Foundation

Workflow Foundation e Visual Studio

08/04/2023 www.xedotnet.org 13

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Gli strumenti forniti da WF

• Un runtime engine– gestisce l'esecuzione, lo stato, il tracking, le update

• I servizi di base– la comunicazione, la persistenza, il tracking, lo scheduling, le transazioni, ...

• Una API managed– permette al developer di interagire con l'engine e i servizi

• Una libreria di Activity base– Classi di Activity usabili "as is" oppure espandibili via ereditarietà o

composition• Un designer integrato con VS2005

– Ogni azione sul designer ha una corrispondente porizione di codice o di markup dichiarativi

• Un debugger integrato con VS2005– Step-by-step debugging sul disegno del workflow

Page 15: Introduzione a Workflow Foundation

Due modi per scrivere un Workflow

• Descritti in codice– Normali classi derivate da

SequentialWorkflowActivity oppure da StateMachineWorkflowActivity

– Default per il wizard di VS2005– Usa una partial class di C#2.0 / VB.net 2.0

• Espressi in XML– Usano il nuovo XAML– Si aggiunge con Add – New Item di VS2005

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XAML e WF

• XAML non è WPF– Esistono diversi formati di XAML:

WPF, WF, XPS, Silverlight, ... ognuno il suo!

• XAML è un linguaggio che permette di rappresentare un grafo di oggetti– I tag XML di XAML sono il risultato della serializzazione degli

oggetti in memoria

• WF usa l’estensione XOML ma il linguaggio è lo stesso

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Dependency Properties e Binding

• WF usa in modo estensivo le Dependency Properties– Crea una proprietà statica– La associa alle istanze in un Dictionary statico

• Vantaggi:– Notifica automatica al cambio di valore (ai subscribers)– Binding via ActivityBind– Default values– …

public string Name{

get { return (string)GetValue(NameProperty); }set { SetValue(NameProperty, value); }

}

public static readonly DependencyProperty NameProperty =DependencyProperty.Register("Name", typeof(string), typeof(Add));

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Markup e Code Workflow

.NET assembly• ctor definisce

il workflow

Solo Markup“Dichiarativo”

XAML

Mix di Markupe Codice

C#/VB

Solo Codice ApplicationGenerated

XAML C#/VB

XML definiscela struttura logicadel workflow eil flusso di dati

XML definisce ilWorkflowCode-beside la logica restante

Codice crea ilworkflownel costruttore XAML C#/

VB

App crea le Activity

e le serializza

Compilatore Workflowwfc.exe

Compilatore C#/VB

Page 19: Introduzione a Workflow Foundation

Quando conviene il modello dichiarativo?

• Vantaggi– è xml e quindi modificabile a runtime– è xml e quindi persistibile come risorsa

• dentro un db, in un file, etc.

• Svantaggi– nel file xoml niente dichiarazione di proprietà– nel file xoml niente codice– si risolve usando una partial class (code beside)

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Quando conviene il modello dichiarativo?

• Vantaggi– può comunque essere usato con il 'code beside'– è xml e quindi modificabile a runtime– è xml e quindi persistibile come risorsa, dentro un db, in un file, etc.– WorkflowRuntime.CreateWorkflow(XmlReader) salta lo step di

compilazione. La serializzazione di questo risultato è l'unico che comprende l'intero workflow (children compresi)

• Esempio SerializeWF

• Svantaggi– non permette la dichiarazione di proprietà nel file xoml– non permette di scrivere / associare codice dentro il file xoml– in entrambi i casi è possibile risolvere usando una partial class

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Workflow sequenziale

• Tramite designer (opzionale) si definisce una sequenza di Activities– Questo passo definisce una nuova classe che rappresenta il workflow

vero e proprio

• Si istanzia il runtime di WF– WorkflowRuntime workflowRuntime = new WorkflowRuntime();

• Si istanzia e si esegue il workflow– WorkflowInstance instance1 =

workflowRuntime.CreateWorkflow( typeof(PersistenzaXoml.Workflow1));

– instance1.Start();

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SimpleBinding: dependency property, debugger

Page 23: Introduzione a Workflow Foundation

Workflow come blackbox

WorkflowRuntime wr = new WorkflowRuntime();wr.StartRuntime();

Dictionary<string, object> parameters = new Dictionary<string, object>();

parameters.Add("FirstName", txtFirstName.Text);parameters.Add("LastName", txtLastName.Text);

WorkflowInstance instance = wr.CreateWorkflow( typeof(MyWF.Workflow1), parameters);

instance.Start();

Parametri in ingresso Parametri in uscita

wr.WorkflowCompleted += OnWfCompleted;

// ...

static void OnWfCompleted(object sender, WorkflowCompletedEventArgs e){ string Status = e.OutputParameters["Status"] as string;

Console.WriteLine("Status is " + Status);}

(prima dell'esecuzione) (al termine dell'esecuzione)

Workflow

Elenco di tutte le proprietàesposte dal nostro workflow

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Punti di attenzione

• Il runtime / workflow condividono lo stesso AppDomain dell'applicazione– Un solo runtime per AppDomain

• Con lo scheduler di default ogni istanza di workflow gira in un thread a se stante– necessario per rispettare i tempi e gli eventi definiti nel workflow– complica la comunicazione e la sincronia con l'applicazione host

• Con lo scheduler Manuale gira tutto nel thread da cui è stato instanziato il runtime– ManualWorkflowSchedulerService

• I parametri di ingresso e uscita al workflow sono sempre passati come object

Page 25: Introduzione a Workflow Foundation

I principali servizi di WF

Page 26: Introduzione a Workflow Foundation

Workflow e servizi

• I servizi di WF sono pluggabili– questa architettura permette l'espandibilità futura dell'infrastruttura di

Workflow• Alcuni esempi:

– ExternalDataExchangeService (comunicazione tra host e workflow)– WorkflowSchedulerService (scheduler di default)– ManualWorkflowSchedulerService (scheduler su singolo thread)– WorkflowPersistenceService– TrackingService– WorkflowTransactionService– Custom (derivato da WorkflowRuntimeService)– WorkflowCompilerOptionsService– ToolboxService– ......

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Persistenza - SqlWorkflowPersistenceService

• Il runtime può scaricare dalla memoria i workflow– in automatico

• sull'evento di Idle entrando in una Delay Activity• al completamento di ActivityExectionContext• al completamento di TransactionScopeActivity• al completamento di una Activity decorata con PersistOnClose

– in manuale, chiamando Unload (blocking) o TryUnload (non blocking)

• I workflow vengono ricaricati in memoria– in automatico, anche come conseguenza di un timer (Delay Activity)– in manuale, chiamando Load o runtime.GetWorkflow(InstanceId)

• Lo stato di persistenza è consistente– È possibile riattivare un workflow anche da un processo differente– È resistente ad un crash/recycle del processo

Page 28: Introduzione a Workflow Foundation

Persistenza - SqlWorkflowPersistenceService

• Creare un db (o selezionarne uno già pronto)• Eseguire gli script

– C:\WINDOWS\Microsoft.NET\Framework\v3.0\Windows Workflow Foundation\SQL\EN

• Aggiungere il servizio

WorkflowRuntime runtime = new WorkflowRuntime();

NameValueCollection pars = new NameValueCollection();pars.Add("connectionString", ConnectionString);pars.Add("unloadOnIdle", "true");

SqlWorkflowPersistenceService SqlPersistence = new SqlWorkflowPersistenceService(pars);

runtime.AddService(SqlPersistence);

Page 29: Introduzione a Workflow Foundation

Persistenza

Page 30: Introduzione a Workflow Foundation

Tracking service

• Permette di registare una sorta di LOG su ciò che accade nell'istanza del nostro workflow– creazione, idle, custom, ...

• Si possono aggiungere annotazioni al log• Si possono eliminare informazioni indesiderate

– TrackingProfile• L'esempio WorkflowMonitor dell'SDK funge da

viewer su qualsiasi workflow leggendo il DB

Page 31: Introduzione a Workflow Foundation

Tracking - SqlTrackingService

• Creare un db (o selezionarne uno già pronto)• Eseguire gli script

– C:\WINDOWS\Microsoft.NET\Framework\v3.0\Windows Workflow Foundation\SQL\EN

• Aggiungere il servizio

WorkflowRuntime runtime = new WorkflowRuntime();

SqlTrackingService tracking = new SqlTrackingService(CnnStr);

runtime.AddService(tracking);

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Tracking – leggere le informazioni

• Non c'è bisogno di fare query sul DB– WF espone un object model!!!

SqlTrackingQuery track = new SqlTrackingQuery(CnnString);SqlTrackingWorkflowInstance WfInstance = null;track.TryGetWorkflow(instanceId, out WfInstance);// ...foreach (ActivityTrackingRecord atr in WfInstance.ActivityEvents){

Console.WriteLine("Status: {0}", atr.ExecutionStatus);Console.WriteLine("Date: {0}", atr.EventDateTime);Console.WriteLine("Name: {0}", atr.QualifiedName);

}// ...

Disp. anche...WorkflowEvents

OppureGetWorkflows(...)

Page 33: Introduzione a Workflow Foundation

Tracking - Eventi utente

• La classe Activity espone il metodo TrackData• La stringa/blob viene registrata nella tabella

UserEvent• SqlTrackingWorkflowInstance espone anche la

proprietà UserEvents per recuperare queste informazioni

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Tracking – Manutenzione DB

• Il DB non è di dimensione infinita

• Sistema 1– Ricreare il DB ... decisamente drastico

• Sistema 2– Partitioning delle informazioni:

• http://blogs.msdn.com/moustafa/archive/2006/03/23/559391.aspx• http://msdn2.microsoft.com/en-us/library/aa349365.aspx

Page 35: Introduzione a Workflow Foundation

Tracking

Page 36: Introduzione a Workflow Foundation

ExternalDataExchangeService: Interattività tra workflow e host

Thread 1 Thread 2

ExternalDataExchangeService ds = newExternalDataExchangeService();

_Runtime.AddService(ds);

MyService svc = new MyService();

// informiamo WF del nostro serviziods.AddService(svc);

public class MyService : IMyService

ExternalDataExchangeService è un contenitore dei servizi di comunicazione

Page 37: Introduzione a Workflow Foundation

Comunicazione con ExternalDataExchangeService

Page 38: Introduzione a Workflow Foundation

ExternalDataExchangeService: Interattività tra workflow e host

1. Definire una Interfaccia e marcarla con [ExternalDataExchange]– Dichiarare gli eventi per comunicare verso WF

event EventHandler<MyEventArgs> Foo;– Dichiarare metodi per comunicare verso l'host

void FromWorkflow(string Message);

2. Implementare l'interfaccia in una classe– la UI va aggiornata via Invoke

3. Scrivere una classe (marcata con Serializable) che deriva da ExternalDataEventArgs per passare dei parametri

4. Gestire nel workflow i messaggi in ingresso conHandleExternalEventActivity

5. Spedire messaggi verso l'host con CallExternalMethodActivity

6. Nel caso di invocazione parallela di eventi, i parametri possono essere correlati tra loro tramite l'attributo CorrelationParameter

Page 39: Introduzione a Workflow Foundation

Le Activity

Page 40: Introduzione a Workflow Foundation

Le Activity

• Sono il "mattoncino" base di WF– System.Workflow.ComponentModel.Activity

• Ci sono tre tipologie di Activity– Basic: semplici nodi di un programma

• SendMail, call WebService, etc. etc.– Composite: contenitori che consentono di

modellare e coordinare le activity base• SequentialActivity. ParallelActivity, ...

– Root: Activity speciali che costituiscono una unità di attivazione

• Microsoft ne fornisce due:– SequentialWorkflowActivity– StateMachineWorkflowActivity

Page 41: Introduzione a Workflow Foundation

Nozioni base sulle Activity

• Le Activity sono classi:– Proprietà ed eventi sono definite dal suo autore e

programmabili dai workflow che le usano– Espongono metodi that are scritti dal suo autore

ma invocati dal workflow runtime (per esempio 'Execute') o dal designer

– Possono far parte dello stesso assembly in cui è definito il workflow oppure (meglio) redistribuite in assembly a se stanti e riutilizzabili

• Per esempio la code activity …

Page 42: Introduzione a Workflow Foundation

CAG: Conditioned Activity Group

• Esegue un loop per tutte le Activitycontenute fino a che la UntilConditiondella CAG vale true (con true, termina)

• Ciascuna Activity contenuta riceve una nuova WhenCondition– Se la WhenCondition è usata, l'Activity sarà

eseguita ogni volta che questa vale true– Se non c'è WhenCondition, l'Activity sarà

eseguita solo una volta

• Se non viene specificata una UntilCondition, la CAG termina quando tutte le Activity valutano a false la loro WhenCondition

Page 43: Introduzione a Workflow Foundation

Replicator Activity

• Esegue n istanze delle Activitycontenute fino a che la UntilConditionvale true (con true, termina)

• Se la UntilCondition viene omessa, leActivity vengono eseguite una volta

• L'esecuzione può essere seriale o parallela (ExecutionType)– Dentro ChildInitialize si popola la collection che determina il numero di

istanze che il replicator creerà– ChildCompleted viene chiamato a conclusione di ciascuna istanza– Completed viene eseguito al termine di tutte le istanze

Page 44: Introduzione a Workflow Foundation

Gli errori

Page 45: Introduzione a Workflow Foundation

Tipologie di errori

• Tramite la ThrowActivity• Fallimento di una transazione

– timeout di una transazione atomica– fallimento correlato alla transazione stessa

• Eccezione nel code-beside• Eccezione dell'infrastruttura

– Servizi di persistenza, collegamento con un db– Eccezione di sistema di dotnet

Page 46: Introduzione a Workflow Foundation

Gestire le eccezioni

• FaultHandlerActivity– Corrisponde allo statement “catch” – Una FaultHandlerActivity per ogni tipo di eccezione

da gestire– Permette di eseguire una sequenza di Activity

• CancellationHandlerActivity – Corrisponde allo statement “finally”

Page 47: Introduzione a Workflow Foundation

Rules

Page 48: Introduzione a Workflow Foundation

Le "Rules" (regole)

• Le regole in WF– Permettono di modellare più facilmente la logica– Rendono più semplice la comprensione della

logica del sistema– Permettono di eseguire modifiche in modo

semplice e comprensibile– Sono serializzate in XML

• È possibile cambiare le regole a runtime

Page 49: Introduzione a Workflow Foundation

Rule / Ruleset editor

Page 50: Introduzione a Workflow Foundation

RuleSet

• Due dialog usabili anche fuori da WF:– RuleSetDialog– RuleConditionDialog

• Sono in preparazione Dialog ancora più specializzate– Ad esempio BizTalk ha un suo custom editor

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Policy Activity

• Applica le regole definite in un RuleSet– Il RuleSet è una collection di regole (Rule)– Logica: If <condizione> Then <Azione1> Else <Azione2>– Ogni Rule ha una priorità (positive o negative).

La più alta viene eseguita per prima. Il default è zero.• Ogni Azione

– può impostare una proprietà, un membro o chiamare un metodo– eseguire un Halt (fermare la policy) o un Update (rivalutare le espressioni)

• Ogni regola– può essere attivata / disattivata (proprietà Active)– ha una proprietà ReevaluationBehavior (che vale Always o Never) che determina

se la regola può essere rivalutata (la regola precedente può aver modificato un membro che fa parte della condizione di questa regola)

– Il Chaining determina la politica di rivalutazione delle condizioni delle regole. Ad esempio Full Chaining implica l'autorivalutazione.

Page 52: Introduzione a Workflow Foundation

Activity base di "regole"• IfElse: branch classico if/else• While: esegue un loop• Replicator: esegue più volte una stessa Activity• CAG: Condition Activity Group. Esegue delle Activity in modo

condizionale• Policy: esegue delle 'azioni' a fronte delle priorità delle regole

contenute nel ruleset– può impostare una variabile membro o proprietà– chiamare metodi– Halt o Update del ruleset

Page 53: Introduzione a Workflow Foundation

Le custom Activity

Page 54: Introduzione a Workflow Foundation

Custom Activities: perché?

• Per costruire in modo visuale ed a blocchi la logica dell'applicazione

• Per scomporre il problema in sottoproblemi• Activity 'esecutive'

– Eseguono codice, query su db, chiamate a WS, etc. etc.

• Activity di 'scambio dati'– Derivando HandleExternalEventActivity– Derivando CallExternalMethodActivity– Tool WCA

Page 55: Introduzione a Workflow Foundation

Anatomia di una activity

• Definizione. L'insieme di proprietà ed eventi che costituiscono lo stato dell'Activity

• Esecuzione. Il comportamento dell'activity, cioè la "logica"

• Validazione. Le regole per il controllo dei parametri

• Design. La classe che è responsabile del rendering sulla superfice designer

• Toolbox. Il comportamento quando viene inserita nel designer

Page 56: Introduzione a Workflow Foundation

Activity Component Model• Alle Activity si associano dei componenti tramite attributi• Questi componenti definiscono il comportamento:

– sul designer– per la validazione dei dati– durante la serializzazione (workflow di lunga durata)

Richiesto

Opzionale

[Designer(typeof(MyDesigner))] [Validator(typeof(MyValidator))]public class MyActivity: Activity {...}

Activity

Designer

Validator

SerializerServices

Page 57: Introduzione a Workflow Foundation

Modello di esecuzione della Activity

È possibile fare l’override di questi metodi• Initialize()• Execute()• Cancel()• Compensate() (se implementa ICompensatableActivity)

Transizioni possibili

ActivityRuntime

Initialized Executing Closed

Canceled Compensating

Page 58: Introduzione a Workflow Foundation

Esempio: la CodeActivity

// nel workflow ...private void CodeActivity1_ExecuteCode(object sender, EventArgs e){

...}

protected sealed override ActivityExecutionStatus Execute(ActivityExecutionContext ctx){ base.RaiseEvent(CodeActivity.ExecuteCodeEvent, this, EventArgs.Empty);

return ActivityExecutionStatus.Closed;}

Page 59: Introduzione a Workflow Foundation

Esecuzione di una Composite Activity

Composite Activity

..

..

..

+= OnChildClosed

+= OnChildClosed

Execute()

Status.Closed()

Child Activity

Child Activity

Page 60: Introduzione a Workflow Foundation

Activity Execution Context

Template Activity

Context Owner Activities

Ad ogni loop viene creato un contestodifferente che consente l'eventuale rollback

Context 1

Context 2

Context 3

Default Workflow Context

Page 61: Introduzione a Workflow Foundation

Activity e validazione

Page 62: Introduzione a Workflow Foundation

Validazione

• Ci sono diversi tipi di validazioni:– Validazione dei parametri

• La più usata ovviamente– Validazione della sequenza delle child Activity

• Usata dalle Activity composite– Validazione della posizione del "SetState"

• Usata dalle macchine a stati– Validazione delle CallExternalMethodActivity

• Utile per chi deriva questa classe– Validazione delle HandleExternalEventActivity

• Utile per chi deriva questa classe

Page 63: Introduzione a Workflow Foundation

ActivityValidator, ActivityCompositeValidator

public class MyValidator : ActivityValidator{ public override ValidationErrorCollection ValidateProperties( ValidationManager manager, object obj) { ValidationErrorCollection errs = new ValidationErrorCollection( base.ValidateProperties(manager, obj)); Activity1 act = obj as Activity1;

if(act.HisName != null && act.HisName.Length == 1) errs.Add(new ValidationError("HisName cannot be 1 char", 1));

return errs; }}

[ActivityValidator(typeof(MyValidator))]public partial class Activity1 : Activity{

...}

logica di validazione

Activity da validare

Page 64: Introduzione a Workflow Foundation

Quali proprietà validare?

• ValidationOption.None– Nessuna validazione

• ValidationOption.Optional– Sono accettati i null

• ValidationOption.Required– Validazione obbligatoria

[ValidationOption(ValidationOption.Required)]public string EmailAddress{ get {...} set {...}}

Page 65: Introduzione a Workflow Foundation

Le macchine a stati

Page 66: Introduzione a Workflow Foundation

Concetti base• È composta da un

insieme di stati

• In ogni stato attende degli eventi

• Abbinato a ciascun evento si avviano delle azioni e/o una transizione ad un nuovo stato

S1 S2 S3

S4

S5

Page 67: Introduzione a Workflow Foundation

Activity presenti solo nelle macchine a stati

• State: rappresenta uno degli stati in cui può essere la macchina

• StateInitialization: permette diinizializzare un particolare stato

• StateFinalization: permette di disporrele risorse prima che lo stato venga abbandonato

• SetState: esegue la transizione ad un altro stato

(*) eda = Event Driven Activity

Page 68: Introduzione a Workflow Foundation

Macchine a stati o Workflow sequenziali

• Workflow Sequenziali sono preferibili quando– le possibilità di passare da uno stato all'altro sono

limitate– l'interazione con un essere umano è limitata

• Macchine a stati– c'è una vasta scelta di possibili cambi di stato– ci sono eventi comuni a tutti gli stati che

provocano la transizione allo stesso stato

Page 69: Introduzione a Workflow Foundation

Macchina a stati

Page 70: Introduzione a Workflow Foundation

Riflessioni

Page 71: Introduzione a Workflow Foundation

Performance

• L'infrastruttura di Workflow Foundation fornisce tanti vantaggi ma ha un costo

• Se l'interazione con l'essere umano è alta, il costo in performance di WF diventa indifferente

• Paradossalmente, usare WF per un algoritmo matematico sarebbe terribilmente oneroso– parametri passati per object– uso di reflection

• http://msdn2.microsoft.com/en-us/library/aa973808.aspx

Page 72: Introduzione a Workflow Foundation

Quale host per Workflow?

Page 73: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 1: Applicazione Winform / WPF

• Runtime nello stesso AppDomain• DefaultWorkflowSchedulerService ok

– ExchangeDataService deve usare Invoke sulla form• ManualWorkflowSchedulerService sconsigliato

– può bloccare inutilmente la UI

• Scenari di esempio:– Macchina a stati per la gestione della UI– Sequenziale per la business logic

Page 74: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario Asp.net – elementi comuni

• Configurazione

• Runtime parte e si ferma insieme ad Application– Global.asax oppure un HttpModule

<configuration><configSections>

<section name="WorkflowRuntime"type="WorkflowRuntimeSection,System.Workflow.Runtime" />

</configSections> ....

Page 75: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 2: Asp.net, durata inferiore alla pagina, stesso AppDomain

• DefaultWorkflowSchedulerService sconsigliato– Ciclo di vita della pagina è breve, WF è asincrono– Asp.net ha un set di thread limitato

• ManualWorkflowSchedulerService ok– Pagina e workflow sincroni– 1 thread per ogni istanza di Workflow

Page 76: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 3: Asp.net, durata superiore alla pagina, stesso AppDomain

• Runtime parte e si ferma insieme ad Application– Global.asax oppure un HttpModule

• DefaultWorkflowSchedulerService – Se l'istanza dei workflow è condivisa tra tutte le

richieste• Usabile solo per poche istanze di workflow• Scenario poco realistico

– Il riciclo + Idle timeout dei worker process– ThreadAbortException sui thread che fanno lavorare

il workflow durante il riciclo o idle timeout (timer, ...)

Page 77: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 4: Asp.net, Workflow pubblicato come WS

• Conseguenza del "Publish as a web service"– Il Workflow deve essere compilato (no XOML

dinamico)– AppDomain differente– Servizi aggiunti via web.config

• DefaultWorkflowSchedulerService ok• Problemi derivati dal riciclo + Idle timeout dei wp• Poco controllo sul WS

Page 78: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 5: Workflow hostato manualmente in IIS, espone servizio WCF / WS

• Come scenario 4 ma ...– Richiede pubblicazione manuale– Molto più versatile (controllo completo)– Consente Workflow dinamici (XOML)

• Uso di HandleExternalEvent al posto delle WS Activities– Migliore riuso del Workflow!

• Posso usare WCF– Scelta migliore e più semplice rispetto al WS

• Problemi derivati dal riciclo + Idle timeout dei wp

Page 79: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario 6: Workflow hostato in WinService, espone servizio WCF

• Richiede più codice– Ma lo scheletro è standard– Orcas ci aiuta molto nell'integrazione con WCF

(questa è la strada giusta)• Non beneficiamo dell'Health Management di IIS

Page 80: Introduzione a Workflow Foundation

Una possibile architettura

ClientTest(Winform)

ConsoleServiceHost(Console)

SubscriptionService(WCF Service)

SubscriptionWorkflowLibrary(Workflow)

ExternalDataExchangeWSDL

WindowsService

IISworker process

Asp.netWebApp

WPFClient

Page 81: Introduzione a Workflow Foundation

Novità in Orcas

Page 82: Introduzione a Workflow Foundation

Integrazione WCF + WF

• Si può esporre WF direttamente come servizio• Non sono più necessarie HandleExternEvent e

CallExternalMethod tra WCF e WF• Una montagna di codice in meno

• Il binding speciale wsHttpContextBinding consente di indirizzare uno specifico servizio– Utile ad esempio per indirizzare alla chiamata WCF l'ID del

Workflow già attivo all'interno del servizio– Analogo del Correlation Token

Page 83: Introduzione a Workflow Foundation

Scenario semplificato

Asp.netHost

WCF

RichClient

Page 84: Introduzione a Workflow Foundation

Servizi WCF che espongono Workflow

• Supportati i workflow che durano di più della chiamata WCF• Il contratto WCF viene gestito con 1+ ReceiveActivity

– Le sue child activity vengono chiamate prima del termine del metodo del servizio

• Scambio dati: one-way e request-response• Supportati gli scenari: workflow-first o contract-first

Page 85: Introduzione a Workflow Foundation

Workflow che usano servizi WCF

• SendActivity invoca un servizio WCF

WCFSendActivity

Page 86: Introduzione a Workflow Foundation

DurableService

• Decorando un metodo di un servizio del Workflow con [DurableServiceAttribute] il suo stato viene persistito al termine dell'esecuzione– Provider SQL pronto all'uso– Ottima soluzione anche per WCF senza WF

Page 87: Introduzione a Workflow Foundation

Host di Servizi

• WCFWorkflowServiceHost (che deriva da ServiceHost) gestisce l'hosting del servizio con Workflow

• Visual Studio Orcas provvede l'auto-hosting!!!

WorkflowServiceHost wsh = new WorkflowServiceHost(typeof(MyWorkflow));wsh.Open();Console.WriteLine("Press <Enter> to Exit");Console.ReadLine();wsh.Close();

Page 88: Introduzione a Workflow Foundation

SOA, SOA, SOA

Domande?