Il sistema creativo e culturale del Veneto e le buone pratiche di … · 2018-07-03 · ... new...
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Workshop A.C.7
Castello di Godego, 6 maggio 2018
Il sistema creativo e culturale del Veneto e le buonepratiche di inserimento nel patrimonio industriale rurale
REFREsh - COMUNE DI CASTELLO DI GODEGO - VENETIAN HERITAGE CLUSTER (VHC)
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DEFINIZIONE INDUSTRIA CREATIVA*
Le industrie creative e culturali sono quelle che producono beni e servizi che
includono espressioni, usi e propositi culturali, indipendentemente dal loro
valore commerciale.
Oltre alle arti tradizionali (ad es. arti visive e dello spettacolo, beni culturali,
anche del settore pubblico), includono film, video, televisione, radio,
videogiochi, new media, musica, libri e stampa (secondo la Convenzione
sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali –
UNESCO 2005).
Le industrie creative sono quelle che usano la cultura come input e hanno
una dimensione culturale, anche se I loro prodotti sono principalmente
funzionali (es. Architettura e design, turismo, nuove tecnologie, ecc.).
*Green Paper – “Unlocking the potential of cultural and creative industries” (COM/2010/0183 final)
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ANALISI DELLE INDUSTRIE CREATIVE EUROPEE
REGIONI CONSIDERATE:
• Sassonia (Germania)
• Transdanubio meridionale (Ungheria)
• Litorale-Carso (Slovenia)
• Litoraneo-montana (Croazia)
• Veneto (Italia)
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VENETO
Abitanti = circa 4.925 milioni
Superficie = 18.390 km²
Imprese = 393.000
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INDUSTRIA CREATIVA IN VENETO
La Regione Veneto ha riconosciuto l’industria creativa come una delle sue 4
aree di specializzazione in ricerca e innovazione (strategia europea RIS 3) e
nella costituzione delle Reti Innovative Regionali (RIR).
L’industria creativa è in grado di generare benessere e di esprimere
eccellenze uniche e particolari.
Esiste un continuo bisogno di ristrutturazione e modernizzazione della
produzione dovuto a:
• Rapporto stretto con attese e preferenze mutevoli dei consumatori
• Rapido progresso tecnologico (es. Innovazione dei materiali)
• Competizione commerciale e cambiamenti nei costi di produzione come
risultato della competizione globale.
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LA CREATIVITÀ SUPPORTA ALTRI SETTORI
Creatività e innovazione supportano altri settori di eccellenza
in Veneto, come per esempio l’industria del tessile e della
moda, attraverso:
• Artigianato di qualità
• Industrie di fascia alta
• Manufatti artistici tipici dell’area
• Specifici tessuti e oggetti per l’industria del mobile
• Consolidato sistema produttivo dello sport
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LA CREATIVITÀ SUPPORTA LE FILIERE
Ricerca, innovazione e creatività sono le basi per generare
prodotti nuovi e competitive in diverse fasi della filiera
produttiva:
• Design di prodotto
• Preparazione dei materiali
• Processo produttivo
• Gestione della filiera (es. Logistica)
• Comunicazione e marketing (es. Branding)
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INDUSTRIA CREATIVA E RICERCA
Servono attività di ricerca per sviluppare nuovi materiali per i
tessuti, come ad es. fibre e materiali compositi speciali,
materiali funzionalizzati, materiali “a base biologica".
Biotecnologie e nanotecnologie sono collegate e possono
essere usate per nuove tipologie di produzione.
L’uso di nuovi materiali favorisce anche un’innovazione dei
processi produttivi che dovrà essere in grado di rispondere
sempre meglio a criteri di sostenibilità ambientale,
garantendo la nascita di nuove "green label" di eccellenza.
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ANALISI SWOT – COME FUNZIONA
Regional SWOT analysis
Strengths Weaknesses
Opportunities Threats
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STRENGTHS – PUNTI DI FORZA
• Importanti organizzazioni scientifiche e accademiche (università, centri di ricerca, ecc.)
• Possibilità di partecipare a cluster o network creativi/innovative, regionali o
internazionali
• Presenza di centri di eccellenza per ricercar e laboratori di nano- e biotecnologie,
ingegneria biomedicale, tecnologia delle costruzioni
• Alta propensione delle imprese a investire nell’innovazione, nelle tecnologie e
nell’economia verde
• Crescita nel numero delle start-up innovative, in particolare creative
• Leggi regionali per il support allo sviluppo di imprese, innovazione e
internazionalizzazione
• Regione ad elevata intensità manifatturiera con alta propensione all’export
• Imprenditoria molto sviluppata e distribuita sul territorio
• Forte vocazione turistica
• Presenza di imprese leader di eccellenza nel loro settore
• Enorme e diffuso patrimonio culturale e ambientale, tradizioni e identità regionale come
fonte del processo creativo
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WEAKNESSES – PUNTI DI DEBOLEZZA
• Centri di ricerca e innovazione non connessi tra loro, poco attrattivi
per le imprese
• Limitato uso di tecnologie ICT nelle micro imprese
• Emigrazione porta a mancanza di competenze
• PMI con bassi investimenti in ricerca
• Connessione insufficiente tra imprese creative e autorità pubbliche
• Scarsa adesione delle PMI a cluster e network disponibili
• Difficoltà delle imprese a intercettare opportunità di finanziamento e
innovazione
• Limitato accesso a mercati internazionali
• Infrastrutture non soddisfacenti (banda larga, trasporti, ecc.)
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OPPORTUNITIES - OPPORTUNITÀ
• Partecipazione in progetti/cluster/network di ricerca
nazionali e internazionali (es. Cluster tecnologici nazionali)
• Marketing regionale innovativo
• Canali di distribuzione alternativi (internet)
• Formazione continua e aggiornamento delle competenze
• Processi di innovazione e produzione (es industria 4.0)
• Potenziale di ricerca e sviluppo non espresso
• Economia sempre più attenta agli aspetti ambientali e
culturali
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THREATS - MINACCE
• Popolazione in diminuzione
• Perdurare della crisi economica e politica
• Mercato globale internazionale in competizione con
economia locale
• Diminuzione di fondi e finanziamenti pubblici per attività
artistiche e culturali
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STRATEGIE DI SVILUPPO
SO1 – utilizzare le competenze dell’università per nuovi canali di
distribuzione (e-commerce) e formazione ad aziende (e-learning o
corsi su amministrazione, marketing, gestione, ecc.)
SO2 – utilizzare i cluster/network esistenti per sviluppare
opportunità (finanziamenti, trasferimento di conoscenze,
competenze e tecnologie, gestione di progetti complessi)
SO3 – aumentare le vendite di prodotti creativi e culturali regionali
attraverso marketing turistico (sinergie con altri soggetti, offerte
combinate, ecc.)
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STRATEGIE DI SVILUPPO
ST1 – favorire l’occupazione nel settore creativo e culturale
aumenta l’attrattività della regione e contribuisce a ridurre
l’emigrazione o favorire l’immigrazione di lavoratori di alto livello
ST2 – supportare le aziende e i professionisti del settore creativo
attraverso servizi centralizzati (es. contabilità, marketing, …)
grazie a competenze di soggetti presenti nella regione; creare
sinergie (cluster, filiere)
ST3 – partecipare in cluster/network esistenti per aumentare
competitività e resilienza alle crisi
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STRATEGIE DI SVILUPPO
WO1 – mitigare il calo demografico attuando le opportunità
WO2 – sviluppare condizioni quadro (finanziarie, legali e
infrastrutturali) per l’integrazione di imprese creative nel
patrimonio industriale
WO3 – migliore utilizzo delle opportunità di finanziamento grazie
alla partecipazione a cluster e network
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STRATEGIE DI SVILUPPO
WT1 – migliorare le condizioni sociali (lotta alla disoccupazione,
miglioramento dei servizi al pubblico) per una maggiore stabilità
sociale, identificazione con la regione di appartenenza per fermare
emigrazione e favorire immigrazione positiva
WT2 – il lavoro efficiente di cluster/network, insieme a una
maggiore collaborazione con le amministrazioni pubbliche, può
aumentare la competitività e ridurre la suscettibilità alle crisi
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BUONE PRATICHE DI INCLUSIONE DI
ATTIVITÀ CULTURALI E CREATIVE IN
EDIFICI INDUSTRIALI/PRODUTTIVI
DISMESSI
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VILLA ZILERI - STORIA
Le origini di Villa Zileri risalgono al 1436 con la famiglia Loschi
Carlo Borella nel 1600 definì l’impianto del nucleo centrale e degli annessi
Francesco Muttoni e Ottone Calderari, definirono gli sviluppi settecenteschi
Nel 1734 il salone delle feste fu impreziosito degli affreschi di Giambattista Tiepolo
…la Villa si trasforma, diventando con consecutivi interventi di restauro e valorizzazione, un polo residenziale e direzionale unico nel
panorama vicentino ed italiano.
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VILLA ZILERI
• 12.000 MQ SUPERFICIE COPERTA
• 300.000 MQ DI AREA VERDE
• 42 ABITAZIONI
• 45 UFFICI
…300 persone ogni giorno “vivono” Villa Zileri
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Le Residenze(22 appartamenti)
VZH(20 appartamenti)
Barchessa(10 uffici)
VILLA(6 uffici)
La Casara(8 uffici)
Il Barco(16 uffici)
Casa del Prete(2 uffici)
(1 magazzino)
Casa del Fattore(2 uffici)
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VILLA ZILERI - RISULTATI
RISORSE: 3,5 milioni di euro in diverse fasi di intervento (in parte da mutui).
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 2007-2017
RISULTATI: Sostenibilità economica e operatività della struttura. Introiti da
attività residenziali e commerciali usati anche per la manutenzione delle
superfici di pregio.
• Perfetta conservazione e manutenzione dell’architettura storica e delle
superfici di pregio (affreschi, stucchi, dipinti, parco storico, ecc.)
• Spazi funzionali ed efficienti per gli usi quotidiani
• Qualità della vita per gli utenti e servizi per esterni (ristorante, palestra,
eventi)
• Sostenibilità ambientale (energie rinnovabili, sistema di condizionamento
centralizzato con sensori ambientali, recupero dell’acqua piovana)
Indicatore di successo = risposta dagli utenti: 95% di spazi occupati.
Circa il 50% delle imprese inserite sono imprese creative.
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VILLA ZILERI – DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
Difficoltà burocratiche (vincoli) risolte con competenze tecniche
elevate.
Sostenibilità economica = modello di intervento da applicarsi ad altre
realtà: analisi di mercato e potenziali utenti, studio delle potenzialità
dell’edificio e delle soluzioni possibili, piano di intervento dettagliato.
Lavoro ben pianificato e realizzato per singoli step, in modo da
ottenere entrate da interventi eseguiti prima di avviare step successivi,
oltre a benefici da finanziamenti e riduzioni fiscali.
Riduzione dei costi di gestione grazie a design funzionale e selezione di
tecnologie e fonti energetiche sostenibili (coibentazione, fonti
rinnovabili, recupero acqua piovana, ecc.).
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CLAC - STORIA
Vecchio macello di inizio XX secolo, vincolato e a ridosso delle mura
cittadine del XVI secolo.
1975 – primo recupero da associazioni culturali con la creazione della
CLAC (Comunità per le Libere Attività Culturali), con la missione di creare
un laboratorio culturale aperto alla comunità.
1984 - CLAC viene riconosciuta dalla Regione Veneto come istituzione
culturale di rilevanza regionale, con un contributo annuale.
1989 - CLAC e il suo Laboratorio Culturale ottiene il supporto
internazionale da UNESCO Club. Nel 1991 il sito è inserito nella lista degli
«Amici dei tesori del mondo» (“Friends of the World Treasures”).
1995 - il Laboratorio Culturale inizia una collaborazione con Consiglio
d’Europa e ICCROM per un programma di sensibilizzazione sul patrimonio
culturale.
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CLAC - DESCRIZIONE
Circa 20 associazioni dei settori culturale, ambientale e creativo, attive nei campi:
artistico (teatro, spettacoli, creatività, ecc.)
culturale (mostre, danze tradizionali, ecc.)
tecnico-scientifico (planetario, free software, ecc.),
ambientale (conservazione, sostenibilità, mobilità, ecc.)
sociale (diritti umani, pace, ecc.)
Ulteriori associazioni, artisti e cittadini usano gli spazi dei diversi edifici per le loro
attività, mentre l’edificio centrale è usato per mostre e gestito dal Comune.
Corsi (di lingue, arte, artigianato, creatività, astronomia, riparazione di biciclette, ecc.),
mostre ed eventi.
Biblioteca: 7000 libri, riviste, quotidiani su cultura locale e ambiente; 12.000 libri per
bambini e adolescenti in diverse lingue, soprattutto su diversità culturale, patrimonio
culturale e dell’umanità (pubblicazioni di English Heritage Fund e UNESCO e a proposito di
didattica e conservazione del patrimonio culturale).
Gli spazi verdi intorno agli edifici sono stati trasformati in un piccolo orto botanico, con
un’area a fini ambientali e didattici.
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CLAC - RISULTATI
RISORSE: volontari, piccoli contributi pubblici
TEMPI DI REALIZZAZIONE: inizio anni ‘70s fino al presente
RISULTATI: successo dimostrato dall’uso del sito da parte di molte
associazioni culturali e creative e dalla vitalità della scena creativa e
culturale anche grazie a scambi tra le associazioni insediate e con
associazioni e gruppi esterni per realizzare attività non realizzabili
dalle singole associazioni, relative a tematiche diverse (culturali,
scientifiche, ambientali, sociali) e con contaminazioni positive tra i
diversi settori.
TAKING COOPERATION FORWARD 37
CLAC – DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
Difficoltà di relazione con amministrazione pubblica (Comune): le
associazioni stanno discutendo con il Comune per ottenere supporto in
cambio di servizi per la comunità.
Risorse economiche da ricercare (la maggior parte del lavoro di gestione
al momento è svolto da volontari).
Relazioni internazionali importanti per supportare e dare nuovi stimoli
alle associazioni inserite nel sito.
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ZENTRALKWERK - DESCRIZIONE
Il Zentralwerk era un'antica fabbrica di armi sita a Dresda, nel distretto
di Pieschen, costruita intorno al 1938 in un’area di circa 6.925 m².
Oggi, il Zentralwerk unisce vita, lavoro, arte e cultura in un unico sito.
È stato creato uno spazio accessibile per la vita e il lavoro
autodeterminati, gestito dalla cooperativa Zentralwerk eG.
Il Zentralwerk inoltre offre spazi in affitto a basso costo per artisti e
artigiani e quindi collega molte discipline diverse e gruppi di età.
Durante le assemblee generali, i membri della cooperativa decidono il
destino del progetto e, aderendo all'associazione, tutti i residenti della
zona possono co-determinare il futuro della Zentralwerk.
TAKING COOPERATION FORWARD 40
ZENTRALKWERK - RISULTATI
RISORSE: Il finanziamento è un mix di fondi propri, prestiti personali,
prestiti bancari e fondi per lo sviluppo urbano. I costi di conversione
ammontano a circa 5,65 milioni di € .
TEMPISTICA: 2005-2017 / in corso
RISULTATI:
• Scambio, eterogeneità e cooperazione caratterizzano la vita
quotidiana del luogo: ciò crea un legame duraturo che coinvolge gli
inquilini della cooperativa e degli studi, ma non solo .
• Un programma internazionale di artisti residenti apre il sito oltre i
confini della città e dello stato, generando un clima culturale
stimolante.
TAKING COOPERATION FORWARD 41
ZENTRALKWERK – DIFFICOLTÀ E LEZIONI
APPRESE
• La zona industriale dismessa della vecchia fabbrica di armamenti era
fatiscente e doveva essere rinnovata. Tuttavia, trattandosi di un
edificio storico, per l’intervento di conversione doveva essere
rimosso il vincolo di protezione esistente.
• L'edificio doveva essere reso sostenibile, non solo protetto: questa
sfida è stata ben gestita tramite un’accurata ricerca e selezione
dei requisiti di costruzione.
• Il progetto era molto costoso: per il finanziamento molte
cooperative hanno rischiato la loro sostenibilità finanziaria.
TAKING COOPERATION FORWARD 43
KÜHLHAUS - DESCRIZIONE
Il Kühlhaus si trova in un sobborgo di Görlitz, nel distretto di Weinhübel,
e fu costruito negli anni '50 come deposito frigorifero per il cibo nell'ex
RDT. La superficie totale del sito è di circa 20.000 mq; l'edificio
principale ha 6 piani per 1.600 mq.
Le attività di riconversione e ristrutturazione del sito e dell'edificio
principale sono state eseguite dall'ONG Kühlhaus Görlitz e.V.
L'utilizzo è suddiviso tra:
• Eventi culturali: concerti, settimana del cinema, impro-teatro
• Conoscenza: laboratori creativo, fotografici, sale prove e conferenze
• Network: festival urbani, tornei di pallavolo, una rete di biciclette
• Operazioni economiche: locazione di parti dell'area a terzi, noleggio
di attrezzature, affitto di spazi per uso privato, aziende del settore
del design.
TAKING COOPERATION FORWARD 44
KÜHLHAUS - RISULTATI
RISORSE: per il momento non è stato utilizzato alcun finanziamento
pubblico. Fonti: ONG 100.000 €; proprietario 220.000 €; Volontariato
297.500 €; Concorso di idee 50.000 €
TEMPISTICA: 2008-2018 / in corso
RISULTATI:
• Numerosi e regolari eventi (concerti, mostre, spettacoli teatrali,
festival, conferenze e workshop), molto frequentati
• Impatto mediatico sovraregionale del progetto
• Creazione di una solida ed estesa rete di collaboratori
• Ulteriori piani per lo sviluppo del sito, quali nuove aree di vita e di
lavoro per creativi, un ostello, spazi per lo sport.
TAKING COOPERATION FORWARD 45
KÜHLHAUS – DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
• Lavoro volontario: con il puro lavoro volontario, il progetto Kühlhaus
può difficilmente essere portato avanti in futuro
• Amministrazione: la gestione delle attività quotidiane in continuo
aumento sta diventando sempre più difficile, senza disporre di
personale retribuito
• Politica urbana: il sostegno finanziario per il progetto da parte della
città di Görlitz è troppo esiguo
• Il sito è gestito principalmente dalla ONG e dalla rete di supporto, ciò
provoca una forte identificazione e solidarietà di tutte le parti
interessate coinvolte nel progetto.
TAKING COOPERATION FORWARD 47
ZSOLNAY CULTURAL QUARTER - DESCRIZIONE
La fabbrica Zsolnay è il più importante complesso storico industriale
della città di Pécs. I primi edifici furono costruiti nella seconda metà del
XIX secolo e gli ultimi negli anni '70.
All'inizio degli anni 2000 l'area della fabbrica è decaduta, pur
mantenendo un ruolo nella vita della città per l'unicità, l'alta qualità, le
tradizioni artigianali e il patrimonio storico culturale e industriale.
L'area della ex fabbrica Zsolnay è rinata come quartiere culturale,
progetto chiave della capitale europea della cultura di Pécs 2010.
Il progetto mirava a recuperare la vecchia fabbrica e a darle funzioni
diverse. Il quartiere Zsolnay ha oggi un ruolo significativo nella vita della
città, nella cultura della regione e nell’industria creativa quale
attrazione per la gente del posto e per i turisti che visitano la città.
TAKING COOPERATION FORWARD 48
ZSOLNAY CULTURAL QUARTER - RISULTATI
RISORSE: Il recupero dell'area si è svolto nell'ambito del progetto
Capitale europea della cultura, con un aiuto ricevuto di circa 30 milioni €
Costo totale del progetto: circa 35 milioni €
TEMPISTICA: 2009-2011
RISULTATI:
• 267.788 visitatori del quartiere culturale Zsolnay nel 2016, di cui
185.043 visitatori paganti e 46.000 persone che hanno partecipato a
programmi gratuiti o lo hanno visitato come ospiti professionisti
• 36.745 visitatori dei locatari degli spazi, ovvero il Teatro dei
burattini Bóbita, il Teatro dell'Università Janus e l’ Università di Pécs.
TAKING COOPERATION FORWARD 49
ZSOLNAY CULTURAL QUARTER –
DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
• La presenza del monumento antico ha costituito un’enorme sfida in
termini di autorizzazioni durante l'intervento e nel periodo
precedente per lo scavo archeologico.
• A causa della complessità del progetto, il tempo per la procedura
di appalto pubblico è stata più lunga di quanto previsto.
• I partecipanti hanno dovuto riflettere sulla sostenibilità finanziaria
della struttura dopo la realizzazione perché l'operazione ha potuto
essere finanziata solo con una quantità significativa di finanziamenti
pubblici, grazie al sostegno governativo.
TAKING COOPERATION FORWARD 51
AREA INDUSTRIALE DISMESSA - DESCRIZIONE
Originariamente era l’area mineraria di Komló, situata sul tracciato del
nastro trasportatore del carbone verso la stazione di consegna. Nel lotto
di 39.122 m² erano presenti diversi edifici con funzioni tecniche.
Alla fine degli anni '80 il sito perse il suo ruolo a seguito della chiusura
della miniera, venne trascurato al punto che la demolizione e la
rimozione delle pericolose rovine degli edifici sono diventate urgenti.
Inoltre i terreni sono contaminati e l’accessibilità è problematica.
L'area diventerà un parco di divertimenti che attirerà non solo i
cittadini locali ma anche quelli degli insediamenti circostanti.
Questa nuova area avrà una quota significativa di partecipazione dei
locali negli aspetti di rigenerazione per determinare le esigenze delle
persone riguardo al contenuto target del progetto.
TAKING COOPERATION FORWARD 52
AREA INDUSTRIALE DISMESSA - RISULTATI
RISORSE: L'ammontare del finanziamento previsto è circa 1,9 milioni €
TEMPISTICA PREVISTA: inizio Settembre 2018 – fine Dicembre 2019
RISULTATI:
• Creazione di posti di lavoro nel settore creativo
• Riutilizzo di un ex sito industriale pesante
• Trasformazione di una parte trascurata della città in uno spazio
attraente, salutare e verde per le famiglie che rivitalizza la città
• Le ONG e le organizzazioni civiche saranno coinvolte nella
pianificazione e nel processo operativo.
TAKING COOPERATION FORWARD 53
AREA INDUSTRIALE DISMESSA – DIFFICOLTÀ
E LEZIONI APPRESE
Ci sono molte difficoltà che il Comune sta affrontando:
• Il processo di valutazione e controllo a lungo termine rende difficile
determinare la data definitiva di inizio dei lavori di costruzione.
• Il budget è già superato e si prevedono molti costi aggiuntivi che
renderanno l'intero investimento ancora più costoso.
• I regolamenti sono diventati più severi, il che aumenterà
enormemente i costi e la burocrazia.
TAKING COOPERATION FORWARD 55
TKALKA/WEAVER - DESCRIZIONE
Edificio per uffici di una ex azienda farmaceutica della seconda metà
del XX secolo, incorporato nel centro città. Dopo la chiusura, l'edificio è
stato abbandonato per oltre 9 anni.
Weaver è stato progettato come spazio di produzione da un gruppo di
giovani lavoratori, che hanno deciso di unirsi per essere più incisivi e
darsi maggiore supporto l'uno l'altro. L'edificio ha aperto le porte a
numerose organizzazioni, iniziative e individui, in un habitat
lavorativo di co-working in formazione continua.
La superficie di 2.500 mq offre spazi ordinati di lavoro, un laboratorio
creativo, singole scrivanie nel co-working, sale conferenze e una
infrastruttura di base per eventi.
L'obiettivo dei fondatori, organizzati in una cooperativa, è che Weaver
diventi una piattaforma di relazioni sociali in cui vita e lavoro
socialmente e ambientalmente responsabili vanno di pari passo.
TAKING COOPERATION FORWARD 56
TKALKA/WEAVER - RISULTATI
RISORSE: Il progetto si basa esclusivamente sugli investimenti delle
persone e delle loro aziende. L'edificio è di proprietà del Comune di
Maribor a cui Weaver paga l'affitto per utilizzarlo.
TEMPISTICA: 2014 / in corso
RISULTATI:
• Sistema di integrazione cooperativa: rete di produttori locali e di
giovani che lavorano nelle industrie creative.
• Base per uno sviluppo sociale responsabile in futuro.
• Nel primo anno di attività: 42 nuovi posti di lavoro, 40 organizzazioni
incluse, 14 nuove imprese di imprenditoria sociale, 660 ore di
consulenza eseguite da esperti e 350 eventi realizzati.
TAKING COOPERATION FORWARD 57
TKALKA/WEAVER – DIFFICOLTÀ E LEZIONI
APPRESE
• Il problema principale è trovare risorse finanziarie per sviluppare
nuovi contenuti e acquistare attrezzature.
• La struttura, costruita nella seconda metà del XX secolo, non è
efficiente dal punto di vista energetico, il che richiede costi di
manutenzione aggiuntivi.
TAKING COOPERATION FORWARD 59
TAVERNA - DESCRIZIONE
Il deposito del sale di San Marco di Koper-Capodistria è stato costruito
nel 17° secolo e si trova in una posizione molto attraente, sul lungomare
principale.
L'ex deposito di sale era poi stato riutilizzato con altre funzioni: al piano
terra si trovavano un negozio e un ristorante, al piano superiore uffici.
Koper però soffriva la mancanza di uno spazio polifunzionale per
l'organizzazione di eventi protetto dalle intemperie: l’edificio è stato
dotato di impianto audio, videoproiettore, palco, servizi igienici,
backstage, da utilizzare per diversi eventi culturali: concerti, mostre,
workshop, eventi culinari, ecc.
Il Comune di Koper mette a disposizione l’edificio a chiunque voglia
organizzare un evento culturale.
TAKING COOPERATION FORWARD 60
TAVERNA - RISULTATI
RISORSE: Lavori di ricostruzione e progettazione 1.700.000 €.
TEMPISTICA: 2000-2001
RISULTATI:
• Ogni anno vengono organizzati circa 50 eventi nella struttura.
• La comunità ha adottato la sede come luogo deputato per
l'organizzazione di eventi
• Attrazione di turisti
• Minori costi per organizzare gli eventi grazie alla presenza fissa di
attrezzatura dedicata
TAKING COOPERATION FORWARD 61
TAVERNA – DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
• La maggior parte degli eventi organizzati nell'edificio sono a ingresso
gratuito.
• La maggior parte degli eventi organizzati sono finanziati con fondi
pubblici.
• L'edificio è stato ricostruito con fondi pubblici.
• Senza le finanze pubbliche, è impossibile erogare tale servizio.
TAKING COOPERATION FORWARD 63
MEMORIAL CENTRE LIPA REMEMBERS -
DESCRIZIONE
Il Museo è collocato in un ex ufficio postale risalente alla metà del XVIII
secolo. Alla fine del XIX secolo fu trasformato in una scuola. Durante la
seconda guerra mondiale l’edificio fu distrutto.
Con una forte iniziativa della comunità locale l'edificio fu restaurato
negli anni '60 per realizzare un museo commemorativo attivo fino al
1989. Dopo la chiusura del museo, a causa della mancanza di fondi, la
popolazione locale ne ha sostenuto il rinnovo e la riapertura assieme
alla Contea di Primorje-Gorski Kotar, al Comune di Matulji e al Ministero
della Cultura croato.
Il nuovo Memorial Centre è stato concepito come un museo della
comunità dove i professionisti del museo lavorano a stretto contatto con
la gente del posto per la realizzazione di programmi museali, la
diffusione di un forte messaggio contro la guerra, la comunicazione
dell'identità locale e la promozione dello sviluppo locale.
TAKING COOPERATION FORWARD 64
MEMORIAL CENTRE LIPA REMEMBERS -
RISULTATI
RISORSE: Per i lavori di ricostruzione, l'allestimento di una mostra
permanente e l'attrezzatura tecnica circa 1.000.000 €.
TEMPISTICA: Giugno 2013 - Aprile 2015
RISULTATI:
• Presenza annuale di circa 3.000 visitatori
• Circa 35 visite guidate e workshop (per bambini e adulti) all'anno
• Da 5 a 10 diversi eventi all'anno (mostre, concerti, conferenze).
• Sta diventando il centro culturale dell'entroterra di Rijeka, isolato
dalla città e immerso nella campagna, poiché offre un'esperienza
mirata e contemplativa basata sul patrimonio.
TAKING COOPERATION FORWARD 65
MEMORIAL CENTRE LIPA REMEMBERS –
DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
• Difficoltà di cooperazione con operatori e agenzie turistiche locali
e regionali, e nel riconoscimento il potenziale turistico del centro
• Difficile creazione di itinerari turistici che includano la visita dei
musei presenti nel centro
• il Memorial Center non è ancora in grado di raggiungere la
sostenibilità di crescita, trasformando il patrimonio e altri potenziali
locali in un'esperienza turistica.
TAKING COOPERATION FORWARD 67
SITO CULTURALE MULTIFUNZIONALE -
DESCRIZIONE
L’edificio fu costruito nel 1850 nell'area di Gorski-Kotar, utilizzato come
tribunale locale, con una prigione nel seminterrato. Successivamente,
vi furono situati uffici commerciali e amministrativi. Nella seconda
metà del XX secolo sono stati inseriti appartamenti per gli insegnanti
della scuola locale.
Nel 2001 alcuni insegnanti della scuola primaria hanno iniziato a
sviluppare il progetto "collezione nativa" a Lokve, collezionando oggetti
con l'obiettivo di educare i giovani al patrimonio culturale e storico del
loro comune. Il comune di Lokve ha riconosciuto questo potenziale e ha
sviluppato il progetto di un sito culturale multifunzionale insieme a
una ONG locale per creare una nuova offerta turistica e culturale nella
regione integrata nel progetto più ampio: "Rijeka - European Capital of
Culture 2020". Questo sito è ora in fase di ristrutturazione e ospita già
una parte del museo del patrimonio nativo.
TAKING COOPERATION FORWARD 68
SITO CULTURALE MULTIFUNZIONALE -
RISULTATI
RISORSE: ad oggi il comune di Lokve e la Contea di Primorje e Gorski
Kotar sta investendo nella ricostruzione dell'edificio. Per il
completamento del progetto è necessario circa 1.000.000 €.
TEMPISTICA: 2010 / in corso
RISULTATI:
• Cooperazione tra 4 partner: Comune di Lokve, Contea di Primorje e
Gorski kotar, Ente turistico di Lokve e una ONG;
• Organizzazione di 3 offerte turistiche congiunte: notte delle rane,
notte dei musei, notte delle caverne;
• Organizzazione di 20 tour turistici.
TAKING COOPERATION FORWARD 69
SITO CULTURALE MULTIFUNZIONALE –
DIFFICOLTÀ E LEZIONI APPRESE
• La principale difficoltà è fornire risorse finanziarie per
l'implementazione del progetto.
• Il progetto avrà bisogno di contenuti aggiuntivi per essere attraente
verso un range più ampio di turisti.
• È necessario sviluppare nuovi servizi turistici.
• Inserendo il progetto in quello più ampio nella regione "Rijeka 2020 -
Capitale europea della cultura", c’è il potenziale per ottenere più
facilmente finanziamenti tramite progetti europei.
TAKING COOPERATION FORWARD 70
VENETIANCLUSTER.EU
Venetian Heritage Cluster
cluster_VHC
Sergio Calò
Maurizio Malè
GRAZIE A TUTTI …
… PER LA CORTESE
ATTENZIONE!!!