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    RIFLESSIONI SULLA PROGRESSIONE PERSONALE INBRANCA R/S

    Relatore Stefano Costa

    Breve presentazione di Stefano CostaNeuropsichiatra, attualmente censito nel gruppo Bologna 8.Capo redattore di Camminiamo Insieme dal 1997 al 2000, capo redattore di Proposta

    Educativa dal 2000 al 2003.Incaricato regionale al coordinamento metodologico Emilia Romagna dal 2004 al 2007.Campo nazionale CFA fino al 2008.Autore di I difficili e Vagabondi e vedette, editi da Fiordaliso.

    Il primo passo rispetto allobiettivo di rivedere il regolamento ed in particolare la progressionepersonale mi pare sia avere chiara la fotografia di qual la situazione dei ragazzi a cui vieneofferto il percorso educativo nella branca R/S. A partire dagli elementi che emergono in questafotografia, quindi, si potr capire con quali attenzioni raggiungere gli obiettivi educativi delloscoutismo, anche quelli pi classici e tradizionali.Esplicito rispetto a questo la mia posizione: non credo che rispetto alla realt dei giovani di

    oggi gli obiettivi dellUomo e della Donna della Partenza debbano essere modificati(abbassati?), quanto piuttosto che vi siano diverse attenzioni che possono aiutare a renderliperseguibili e fra queste, innanzitutto, la proposta di un percorso chiaro, definito, che iniziasubito allingresso in Branca R/S e che prosegue senza allentamenti di tensione (evitandoquindi la corsa o accelerazione prima della Partenza), presentato a tutti come normalit dellavita R/S e vissuto nella sua quotidianit.Do per scontata la lettura e la condivisione delle Linee guida per il regolamento R/S cos comeapprovate nella mozione 21.2010 dellultimo Consiglio Generale, rispetto a cui sottolineo solo:la necessit di far vivere esperienze concrete, di educare ad apprendere da queste un metodoutile per la vita in generale, di utilizzare la comunit come strumento di verifica e stimolo per ilcammino dei singoli, il fatto che il percorso di Progressione Personale del singolo vienecostruito attraverso tutte le esperienze vissute con la Comunit R/S e non si pu ridurre aimomenti individuali di confronto fra capo-ragazzo che pure rimane ovviamente un elementofondamentale e insostituibile di indirizzo, stimolo, verifica.

    LA FOTO DEI RAGAZZI DI OGGI, ALCUNI ELEMENTI1. Come sono cresciuti? La paura di non reggere al modello

    Quando i ragazzi che oggi frequentano la branca R/S facevano le elementari (1999) fu fattaunindagine sulle paure di quelli che allora erano bambini. La paura principale che emergevaera quella di non poter reggere al modello che veniva loro presentato dagli adulti, a partire daigenitori; i bambini pensavano di non essere interessanti perch i genitori dedicavano loro pocotempo, tutto investito in attivit frenetiche che sono occasioni di giudizio pi che di incontro.Dietro alla preoccupazione di offrire ai bambini/ragazzi pi possibilit a volte si nasconde latensione narcisistica a vedere completato nei figli ci che come genitori non si stati in gradodi fare in prima persona. Ma linvestimento nella sicurezza per il futuro professionaleindividuale spesso trascura o addirittura schiaccia quello per lo sviluppo libero dellemotivit,

    per il rischio di affidarsi allaltro, di costruire una vita a due, col rischio di costruiregenerazioni di ragazzi assolutamente brillanti dal lato delle prestazioni tecniche, maincompetenti dal lato emotivo e relazionale.

    2. Dover essere adeguatiLa sofferenza pi dolorosa dei nostri tempi nella post-modernit, nei tempi liquidi, lapaura della inadeguatezza1, lesigenza ossessiva di apparire, di essere approvati o di esseresempre al centro dellattenzione, di non fare mai brutta figura.

    1Arturo Casoni, Adolescenza Liquida, EDUP, 2008.

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    3. Non soffrire-non sbagliareDa molti anni ormai siamo educati a rimanere il pi possibile riparati dal dolore e dalla sensazione di avere

    bisogno: va evitata qualsiasi sofferenza, bisogna anche essere sicuri di non sbagliare mai, non correre rischi,

    evitare responsabilit eccessive. Anche per questo capita abbastanza spesso che i ragazzi iniziano una

    relazione affettiva e poi, quando cominciano a sentire forte la paura del coinvolgimento, la abbandonano

    allimprovviso, spesso senza alcuna spiegazione.

    Credo che questa difficolt a correre rischi e assumersi responsabilit per i ragazzi si colgacome Capi in Branca R/S di fronte alla proposta delle diverse delle scelte valoriali che fannoparte della proposta di Progressione Personale ed in particolar modo rispetto alla scelta di

    Fede.

    4. Non rimanere soli (con s stessi)Unaltra paura tipica di questo periodo storico quella di rimanere soli: ci circondiamo di SMS,squilli, contatti aperti su Facebook o Messenger ed invece una delle caratteristichepsicologiche di base per poter stabilire una relazione affettiva significativa proprio la capacitdi stare soli con s stessi (che si basa su una buona stima di s), sulla possibilit di non avereun disperato bisogno dellaltro, cos da poter rendere lincontro con laltro pi libero ereciproco.

    5. Paura del Futuro scuola, universitIl 22% dei giovani oggi ha poca o nessuna fiducia nella scuola2, il 30% prova noia nei confrontidella scuola, dal 60% (liceali) al 47% (professionali) degli studenti si dice stressato sempre o

    spesso per conseguire i risultati scolastici. In relazione a tutto questo lItalia con un tasso del21,9% uno dei paesi europei con percentuale pi alta di abbandono scolastico. In unasociet competitiva come la nostra questo comporta a circolo vizioso molteplici conseguenzenegative sullimmagine di s, sulla possibile emarginazione fra i coetanei e stigma fra gli adultidi chi esce dal circuito scolastico.In Italia, i giovani si laureano sempre pi tardi, intorno ai 28-29 anni, con una tendenzageneralizzata al fuori corso e dopo la laurea pi del 50% vorrebbe continuare a formarsi.Questa ansia di formazione che fornisce profili ad alto contenuto di specializzazione sarebbeeffetto della sindrome di Peter Pan, cio della difficolt a crescere. (Eurispes 2007)

    6. Cultura dellincertezza - genitoriNel Novecento si assistito alla fine delle grandi ideologie che funzionavano come narrazionicomuni fornendo a adulti e giovani riferimenti da seguire o eventualmente da combattere;luomo post-moderno orfano di una morale, di un contenitore collettivo che fornisca uncodice di comportamento sociale condiviso: lincertezza laspetto che lo caratterizza. Incerto il modo di agire degli adolescenti e incerti i ruoli genitoriali, incerti i valori di riferimento e iconfini temporali delladolescenza.3Il nuovo adolescente anche frutto delle nuove famiglie e delle immagini genitoriali che hannosubito trasformazioni tanto radicali da essere non pi confrontabili con il modello classico difamiglia; spesso il ragazzo non sa pi chi sia il padre e chi la madre, quali i loro ruoli e qualeil senso delle norme che sono da loro proposte.Apparentemente meno interessati di un tempo a modificare il mondo molti ragazzi sembranoinvece pi preoccupati di adeguarsi in fretta alle richieste della societ di oggi e, nel frattempola relazione intrafamiliare caratterizzata da una reciproca sopportazione che tende adevitare ogni disturbo, ma con esso anche ogni confronto su temi vitali, profondi, seri.Emerge quindi da un lato la necessit di riempire questo vuoto con la possibilit di un dialogoprofondo con il Capo che si pone come adulto di riferimento attendibile; daltro lato

    importante prevedere momenti di confronto e condivisione con le famiglie sugli obiettivi delpercorso di Progressione Personale.

    7. Disagio, rischio, sballoI dati che fotografano alcuni aspetti del disagio giovanile sono piuttosto impressionanti: il 20%abusa di alcol, il 30% ha usato cannabis4, il 35% dei ragazzi della scuola secondaria di primo

    2Garelli F., Palmonari A., Sciolla L., La socializzazione flessibile, il Mulino, Bologna, 2006.

    3Let incerta, Silvia Veggetti Finzi, Mondadori, 2000

    4Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, 2007.

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    grado stato vittima di bullismo5, almeno il 5% dei ragazzi che fanno sport usa sostanzedopanti e lelenco potrebbe andare avanti cos, fino ad arrivare allautolesionismo che alcunericerche riportano pari al 20% degli studenti di scuole superiori ed universit6Rispetto aicomportamenti a rischio si assiste ad unaumento della tolleranza verso il consumodi alcol, cannabis e cocaina nei giovani e ad una corrispettiva diminuzione della percezione dirischio; se questo il quadro che descrive negativamente i ragazzi, la riflessione piinteressante quella che propongono i tecnici dellIstituto Innocenti di fronte alla necessit diattivare efficaci strategie di prevenzione, riflessione che richiama pesantemente in campo ilmondo che gli adulti hanno costruito; si afferma infatti:uno degli elementi di maggiore criticit

    la difficolt a costruire riflessioni e azioni preventive adeguate quando il sistema culturale diriferimento in cui i ragazzi vivono propone loro un modello di vita basato proprio sul rischiovissuto come una componente positiva della vita.

    8. Il gruppo, lamiciziaLamicizia rimane anche oggi uno dei valori pi puri e pi frequenti su cui i ragazzi investono,unarea di relazione sana che sembra immune dalle influenze negative che la societ ha sumolte relazioni (quella di coppia ad esempio pi intaccata); unarea in cui continua amantenersi una capacit di utopia e di fiducia molto belle e positive e per cui i giovani sonopronti a donarsi con generosit senza richiedere un compenso, senza paura di rischiare dicompromettersi nellaffidarsi agli altri.Il gruppo rappresenta un momento di aggregazione essenziale per i ragazzi che in essocompiono le scelte pi importanti riguardo alla propria identit sociale e si sostengonovicendevolmente in queste scelte rispecchiandosi lun laltro.

    Questi aspetti positivi vanno oggi tenuti molto in considerazione per la vita di Comunit e perla cura delle relazioni interpersonali dei vari componenti perch rappresentano una efficacecura contro gli aspetti negativi sopra descritti sia rispetto al deficit educativo per cui gli adultinon riescono spesso a dare importanza alla crescita dei figli sul piano emotivo-relazionale, siarispetto alla paura che i ragazzi hanno di non essere accettati nel gruppo dei pari.

    ATTENZIONI PER UNA PROGRESSIONE PERSONALE EFFICACE OGGIVedersi in positivo, saper trovare in s (in risultati concreti) confermeSe vero che da piccoli i nostri ragazzi temevano di non riuscire a corrispondere alle attese deigenitori, se vero che la maggior paura loro oggi di non essere adeguati e che vi latendenza a non correre rischi, che vi paura del futuro e difficolt ad impegnarsi in unprogetto e che anche il mondo degli adulti di riferimento vivono immersi in una cultura

    dellincertezza senza valori certi, allora risulta necessario, prima di tutto aiutare i ragazzi aleggere la loro realt personale in positivo e ad identificare un sogno alto verso cui tendere,riuscendo a convincerli che questo sogno davvero realizzabile attraverso la costruzione di unprogetto concreto.Per raggiungere questo obiettivo vanno tenute presenti alcune attenzioni:

    i ragazzi sono e vanno considerati gi grandi (non solo quando fa comodo per delegarelo svolgimento di compiti), va favorita la loro attitudine a mettere in discussione lecertezze, anche quando questo significa mettere in discussione noi adulti.

    I giovani hanno necessit di sentirsi sostenuti ed apprezzati (il 5% di buono ) a partiredalla sperimentazione concreta di competenze che consentano di mettere a fuoco leproprie doti, caratteristiche, attitudini ed inclinazioni, su cui possibile costruire unprogetto di realizzazione personale il cui scopo non di piacere agli altri adeguandosi amode stereotipe, ma di esprimere al meglio chi sono.

    Di fronte alle difficolt del nostro mondo di avere obiettivi ed ideali condivisi dobbiamopresentare come Capi i nostri valori in modo chiaro, senza timore, proponendo noistessi come adulti che hanno voglia di stare con loro, che si divertono in questo, ma chenon modificano, non contrattano, per apparire simpatici, le scelte valoriali definite chehanno compiuto.

    Queste attenzioni renderanno pi concreta la possibilit che il ragazzo vivendo in un climapositivo riesca innanzitutto ad inserire tutte le proposte vissute in una unica cornice e,

    59 Rapporto nazionale sulla condizione dellinfanzia e delladolescenza, Eurispes 2008.

    6Convegno Autolesionismo, Disturbi Alimentari e Disturbi di Personalit Vicenza, ottobre 2008

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    quindi, a interiorizzare come modello proprio quello del vedere-giudicare-agire che hasperimentato.

    E possibile sbagliareUn antidoto efficace e prezioso alle eccessive attese degli adulti ed alla reazione di disimpegnoche emerge nei ragazzi dare loro la possibilit di sbagliare: i ragazzi, attraverso il nostroatteggiamento paziente, impareranno che possibile sbagliare e che con le loro forze ecompetenze possono fare cose belle ed utili, arricchendo il senso di sapersela cavare che fondamentale per diventare autonomi.

    E possibile stare soli il valore delle relazioniOccorrer gradualit e diverse attenzioni (tempi non lunghi, luoghi piacevoli, tracce stimolanti)per vincere la paura del rimanere da soli con s stessi, ma sicuramente gli strumenti dellHikee del deserto servono a sperimentare che si pu stare bene da soli.Al contempo importante puntare a costruire fra i ragazzi relazioni interpersonali positive edautentiche che saranno cementate dalla condivisione di avventure reali (esperienzesignificative, che lascino il segno) e ripareranno dalla tendenza alla fuga compulsiva nelvirtuale.Rispetto al tema dellaffettivit-sessualit vanno valorizzate le differenze fra maschi efemmine, va coltivato un clima positivo di apertura e disponibilit al confronto su questi temi.Dobbiamo essere attenti a dare valore alle relazioni interpersonali significative, sostenendo lareciproca capacit di fidarsi, la lealt, lamicizia, attraverso giochi, esperienze di servizio,racconti, presentazione di modelli positivi di ragazzi ed adulti.

    Il clima relazionale positivo di accettazione reciproca fra i membri della Comunit R/S, curatocon intenzionalit dai Capi, la base che rende realmente possibile ed efficace una verificacomunitaria del percorso di progressione personale.

    Agire in modo strategico su 360La proposta educativa scout e di conseguenza della branca R/S una proposta globale che,giustamente, si rivolge allintera persona e al suo sistema di valori e relazioni. In questopercorso che va mantenuto e dichiarato come orizzonte occorre per avere unattenzionestrategica: di fronte ad unarea problematica (che sia la sessualit, la condotta, la violazionedelle regole, la sfida, la demotivazione, luso di sostanze, la scelta di Fede) non convieneintestardirsi sullaspetto problematico (questo significherebbe instaurare un braccio di ferro edevidenziare le cose che non vanno), ma puntare su tutti gli altri aspetti su cui il ragazzo puimpegnarsi perch ha gi una sua spontanea tendenza a farlo, in particolare sottolineando

    quelli in cui potr mettere a frutto qualcosa a favore degli altri.

    Aspettativa dei CapiCome educatori dobbiamo sapere che uno degli elementi determinanti nellefficacia dellazioneeducativa lessere convinti che quel ragazzo, proprio quello, anche il pi problematico, puavere un futuro positivo, ha delle potenzialit che potr sviluppare per diventare una personaautonoma e di qualit; senza questa convinzione non ci sar tecnica, n lettura interpretativache potr aiutare realmente il ragazzo a crescere.E la fiducia lossigeno che consente di far crescere impegno e motivazione nel ragazzo,assieme al rispetto per la storia ed i tempi di ognuno che spesso concretamente significa avereobiettivi differenti tarati sul fatto che ognuno possa dare del suo meglio.Il rischio, altrimenti, che il ragazzo che avverte unaspettativa troppo alta su di s (o peggioancora nessun reale investimento nel Capo su di lui) inserisca anche il percorso scout nelle pigenerali relazioni con gli adulti e si chiuda abbandonando in anticipo la possibilit di mettersi incammino (questo rischio mi pare molto presente ad esempio rispetto alla Partenza ed allascelta di Fede: ancora prima dellultimo anno i ragazzi decidono che non prenderanno laPartenza perch ritengono di non riuscire ad arrivare a quanto richiesto per la scelta di Fede,magari senza neppure essersi realmente confrontati coi Capi e con lAE).

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    Cavalieri nel nuovo millennio: qual la sfida oggi? Uomo dei boschi - uomo dellacitt.7Va reinterpretato non superato, ma reso attuale e comprensibile, attraente - il concetto diavventura e di competenze-specializzazioni riscoprendo oggi i luoghi ed i modi delluomo deiboschi di 100 anni fa, rileggendo oggi lo spirito di impegno e donazione, coraggioso e profeticodei modelli (cavalieri, indiani, monaci) a cui si richiamava B.P.

    Giustizia socialeNel XIII-XIV secolo il cavaliere ha la missione di mantenere la giustizia per il popolo, difenderei deboli ed accrescere il proprio onore con la misura della generosit in un cammino continuo

    alla ricerca del miglioramento: sfida del pericolo, lotta allingiustizia, servizio, onore sono gliingredienti fondamentali che oggi vanno riletti attraverso le emergenze attuali portando ilsingolo e la Comunit a confronti, prese di posizione ed impegni significativi e coraggiosi sulpiano sociale.

    Appartenenza - cerimonieIndiani e monaci, invece, sono accomunati innanzitutto dal senso di appartenenza a unacomunit in cui ognuno ha un posto, un ruolo, un compito preciso a servizio degli altri, dallacondivisione, e quindi, da uno stile di vita sano con ritmi antichi e naturali: anche questaricerca di vita sana, di relazioni intense va riletta nel mondo attuale in risposta ad un disagiodiffuso e a tentativi di risposta inefficaci e pericolosi.Allinterno di questo senso di appartenenza che andr sottolineato ai ragazzi curando il clima,i lanci e coinvolgendoli nella cura delle cerimonie - possono essere efficacemente utilizzati glistrumenti che portano alla responsabilizzazione verso la Comunit ed alla progressivaconcretizzazione delle scelte e dei percorsi individuali (Firma della Carta di Clan, rinnovo della

    Promessa, Partenza).In questo percorso centrale la valorizzazione dei diversi ruoli:

    - dei pi grandi che vanno responsabilizzati e motivati nel loro ruolo di trascinatori edesempi: occorre riuscire a far interiorizzare ai grandi che le cose che hanno vissutosaranno importanti nella loro vita futura, mattoni indispensabili per essere realizzati efelici (il sapersi programmare, lavere maturato uno stile di vita che si senteautenticamente proprio sapendo che fa bene, avere appreso nozioni utili a muovermi inmodo scafato domani nel mondo degli adulti, abilit relazionali vere e piacevoli) , cosche possano passare questo messaggio in modo efficace al resto della Comunit.

    - dei pi piccoli che vanno seguiti con particolare attenzione ed in cui possibile attivareun senso positivo di competizione verso il raggiungimento delle mete che i pi grandistanno gi percorrendo

    - del gruppo di et intermedio che deve sentirsi lo zoccolo duro su cui poggia la

    comunit e che, in pratica la costituisce, gestendo il tema dellappartenenza con aspetticoncreti di appropriazione sui ritmi, abitudini, tradizioni della Comunit.

    Competenze (ed attivit) interessanti ed utiliPer B.-P. era molto chiaro che i ragazzi andavano agganciati con proposte per lorointeressanti e che potessero risultare loro utili nella vita concreta:Uno degli obiettivi dello scoutismo stato mostrare che dando ai ragazzi attivit interessantiessi potevano essere condotti ad acquisire da s gli elementi fondamentali del carattere, dellasalute, dell'abilit manuale. Lo scoutismo stato criticato perch offre un numero cos vastodi distintivi di specialit in campi talmente differenti. Lo scopo di ci di cercare di venireincontro all'enorme variet dei caratteri dei singoli ragazzi e di dare a ciascuno le suepossibilit di successo, scegliendo il suo settore favorito. .

    Il proporre attivit ed esperienze utili e appassionanti per i ragazzi oggi non cosa facile, ma la sfida che ci chiesta; non facile perch in molte cose loro sono pi avanti di noi e non facile perch spesso quando viene loro chiesto cosa vorrebbero fare non rispondono. Cosa farequindi di fronte alla eventuale passivit ? E come evitare il rischio di andare dietro a richiestedi basso profilo ? Forse in alcune occasioni oggi il Capo deve proporre, far sperimentare primadi chiedere e far sperimentare esperienze forti (ad esempio occasioni di servizio in realtsignificative di accoglienza), forse solo dopo - una volta costruito un alfabeto di base delle coseche si possono scegliere e vivere possibile per i ragazzi attivarsi su proposte costruttive.

    7GIRANDO PAGINA, PROGETTIAMO E SOGNAMO CI CHE SAREMO, FUTURO E NUOVE SFIDE Documenti per il trentennale dellAgesci

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    Anche lambito sociale e politico richiede un certo coraggio nella proposta da parte dei capi eduna conoscenza delle realt locali su cui possibile intervenire, per probabilmente esistonoalcuni ambiti (la tutela dellambiente, gli immigrati) su cui possibile iniziare ad interessare iragazzi con attivit concrete, motivandoli quindi con una pubblicizzazione di quanto statofatto (articolo su giornale locale, incontro con amministratori locali, ecc.); dopo questi passiesperienziali sar probabilmente pi facile riuscire a coinvolgerli in passaggi diapprofondimento.In ultimo fare cose utili. Molti ragazzi vivono direttamente o hanno persone loro care chevivono situazioni di disagio come quelle sopra-descritte: probabile che sentano come utile

    acquisire competenze di lettura e gestione di queste situazioni, acquisendo competenze(relazionali, informative e anche tecniche) che possono sentire e spendere come realmenteutili.

    Questo cammino prevede un continuo rimando reciproco fra individuo e Comunit, fraesperienze vissute assieme e singolarmente in un arricchimento costante che prevede di darespazio ed occasioni ad ognuno per riportare allinterno della Comunit quanto ha vissuto fuoriattraverso un contributo il pi possibile concreto.Questa reciprocit fra crescita del singolo e della Comunit dovrebbe dare una risposta chiaraanche alla eventuale questione sugli elementi e modalit di costruzione della ProgressionePersonale dellequilibrio fra esperienze da vivere e rapporto capo-ragazzo: evidente cheentrambe gli strumenti sono fondamentali. Lo scoutismo un metodo pratico ed esperienzialee, come si visto, oggi particolarmente efficace laspetto del gruppo; al contempo non pu enon devono mancare occasioni di confronto individuale in cui discutere obiettivi personali,

    suggerire strade da percorrere, monitorare e stimolare landamento del percorso.

    Un percorso definitoProprio per tutte le difficolt che sono state sopra descritte importante che i Capi presentinoai ragazzi il percorso di Progressione Personale come parte integrante normale della vita R/S,naturalmente scandito da alcuni appuntamenti pi rilevanti, ma soprattutto vissutogradualmente nella quotidianit delle esperienze comunitarie. Deve essere evitato leffetto di corsa pre-esame, come pure lidea di eccessiva pesantezza, di eccessiva difficolt, cheportano a volte a creare nei ragazzi lidea che la PP sia una questione riservata ad alcunibravi e che anzi ci si possa fare un merito del fatto che furbamente la si riesce a schivare,quasi come quando si riesce a superare un esame senza studiare.Il rischio che il percorso di PP sia abbandonato dai ragazzi perch vissuto come troppoimpegnativo senza che in realt lo abbiano neanche assaggiato fino in fondo; per evitare

    questo rischio, la proposta di PP deve essere chiara, definita, deve trovare molti momentidurante lanno in cui viene ripresa e vissuta da tutta la Comunit e dai singoli.

    A cosa servito?In fondo dovremmo riuscire a fare e soprattutto a trasmettere il senso di quello che facciamo come qualcosa che realmente efficace per costruire per il futuro un patrimonio di cose utili,che gli altri, che non hanno fatto esperienza scout non possiedono (o possiedono in misuraminore); per questo mi pare ancora abbastanza utile (anche se assolutamente non esaustivo)un elenco che avevo pensato qualche tempo fa. Le qualit e i doni che ci lascia lo scoutismo,dopo che lo abbiamo vissuto8 potrebbero essere riassunte in: CARATTERE nel senso di saper essere ottimisti, responsabili, saper costruire il proprio

    futuro; AZIONE che significa sapersi rimboccare le maniche e impegnarsi concretamente per

    risolvere i problemi, partendo dal piccolo, ma mirando al grande obiettivo di lasciare ilmondo migliore di come lo abbiamo trovato;

    DEL NOSTRO MEGLIO nellessere PROTAGONISTI del nostro cammino e nel saper mirare inalto; la capacit di pensare, di programmare.

    CON LAIUTO DI DIO sapendo che non possiamo fare tutto noi e che non siamosuperuomini, sapendo riconoscere a Chi ci ha creati il vero merito dei nostri talenti,sapendo da Chi andare nel momento del bisogno o dello sconforto.

    8Vagabondi e Vedette, S. Costa, Nuova Fiordaliso, 2002

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    Se questo vero, importante, in modo intenzionale, che le attivit proposte come esperienzedella Comunit, come pure le occasioni di confronto e verifica individuali puntino a svilupparequesti aspetti e a renderne consapevole e protagonista il ragazzo.

    Star bene divertirsiIl clima di fondo in cui si vivono le riunioni e le attivit (come pure gli incontri di confronto coni Capi) deve risultare bello, positivo. Mi devo curare che i ragazzi stiano bene. Unattivit potranche non riuscire al meglio, ma importante che alla fine i ragazzi si siano sentiti bene, sisiano divertiti.

    Devo riuscire nel difficile equilibrio di proporre ideali e valori alti, ma senza essere noioso,opprimente. Il rischio maggiore creare nella mente dei ragazzi una equivalenza fra valoreelevato e cosa triste/obbligata.

    Non impossibileE alla fine di tutto, forse la cosa pi importante convincersi che tutto questo non impossibile, che la Progressione Personale, pur con le attenzioni che richiede, unattivit cherichiede tempo certamente ma soprattutto spazio mentale nella testa e nel cuore del capo.Non si tratta spesso di creare attivit apposta, ma di cogliere quanto succede e ridiscuterlonella comunit e coi singoli. Non richiesta al Capo nessuna particolare competenza, se nonquella di essere in ascolto, accogliente, di avere e testimoniare valori alti ed un sogno bello suognuno dei ragazzi che gli sono affidati.