Fonti e Documenti di H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

60
Fonti e Documenti di H-DATA: La Documentazione Mesopotamica Paola Negri Scafa Roma 11-13 Settembre 2013 ENEA – II Summer School

description

ENEA – II Summer School. Fonti e Documenti di H-DATA: La Documentazione Mesopotamica. Paola Negri Scafa. Roma 11-13 Settembre 2013. Il mondo mesopotamico. Mesopotamia = la terra fra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Fonti e Documenti di H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

Page 1: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

Fonti e Documenti di H-DATA:

La Documentazione Mesopotamica

Paola Negri Scafa

Roma11-13 Settembre 2013

ENEA – II Summer School

Page 2: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

2

Il mondo mesopotamico

Mesopotamia = la terra fra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate

Ma è anche la terra dove si usa la scrittura cuneiforme e la lingua assiro-babilonese

Esaminando la mappa geografica …

Page 3: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

3

Le areeNella figura a sinistra: L’area di interesseNella figura a destra: nell’area tra le righe uso

esclusivo del cuneiforme; nell’area segnata a puntini l’uso preferibile del cuneiforme

Page 4: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

4

Sicché, per paradosso …

Si potrebbe definire

Mesopotamia

la terra che contiene i due fiumi Tigri ed Eufrate

Page 5: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

5

Per la prima volta nella nostra storiaIn Mesopotamia e Egitto

Dal villaggio allo Stato L’impiego di alcune tecnologieL’impiego di alcune tecnologie Lo sviluppo del commercio La nascita della letteratura (poesia) scritta La nascita dell’amministrazione La nascita della guerra organizzata

Page 6: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

6

Riconsideriamo gli strumenti dell’indagine

Archeologia Testi scritti

Archeometria Iconografia

Page 7: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

7

Archeologia

Rentrano, in generale, nella documentazione archeologica : gli oggetti, i resti materiali, quanto rimane dalle età trascorse; in particolare quei manufatti che testimoniano le capacità

raggiunte dai loro costruttori, segni del loro tempo e delle civiltà a cui appartengono sono di particolar interesse.

L’archeologia è importante per la storia delle tecniche, in quanto:Fornisce i dati primari sui quali applicarsi costituisce l’unico modo per conoscere età in cui la documentazione scritta manca, o è rara; è essenziale, anche per i periodi nei quali la scrittura era in uso.

Page 8: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

8

Archeometria

È una fonte specifica per la storia delle tecniche.I dati ricavati dalle analisi archeometriche hanno rilevanza: nella definizione materica degli oggetti nel riconoscimento di dati connessi alla tecnologia.

Le analisi archeometriche si sono moltiplicate negli ultimi decenni e consentono di evidenziare le caratteristiche di tecniche e processi circa i diversi materiali e manufatti: metallici, ceramici, etc. contribuiscono allo studio della composizione dei materiali (leghe, impasti, etc.) e di processi ( cottura, fusione, etc.).

Page 9: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

9

Iconografia

“Ut pictura poesis” ‘La poesia è come la pittura’(Orazio, Ars poetica, 361) “La pittura è poesi a silenziosa, e la poesia è pittura che parla”(Simonide, citato da Plutarco, Della gloria degli Ateniesi)L’iconografia, in quanto corretta e completa identificazione del soggetto delle opere, si apre a linguaggi complessi e segreti dell’arte.

Page 10: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

10

La documentazione scritta

Identificazione, Classificazione e Selezione di Fonti e Documenti di H-DATA

Il contributo dei testi per:Ricostruire le antiche tecniche Scrivere una storia delle tecnologie

Page 11: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

11

Fonti scritte e fonti orali

Le fonti orali = leggende e tradizioni

Costituiscono il materiale etnografico che: consente di studiareconsente di studiare::

singole societàsingole società culture “senzaculture “senza

scrittura”scrittura” nnelle culture dotate di scritturaelle culture dotate di scrittura::

ccontribuisce alla ricosontribuisce alla ricosttruzione diruzione di particolari particolari fasi efasi e momenti.momenti.

Sono utiliSono utili per la storia delle tecniche per la storia delle tecniche

Page 12: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

12

Fonti scritte e Fonti orali

È fuorviante mettere in contrapposizione netta parola/scritto:

In una società dotata di scrittura anche l’apprendimento orale (da maestro ad apprendista) risulta facilitato:si dispone di un originale, non ci si limita a far riferimento alla propria memoria,

si possono confrontare i propri ricordi con dati immagazzinati e certi

Page 13: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

13

Le fonti orali

sono indicative di come talune tecniche venivano impiegate

Riguarda il solido patrimonio di conoscenze che gli antichi artigiani si sono trasmessi di generazione in generazione

Se ne trovano sporadiche indicazioni nei testi scritti

L’etnografia, grazie al confronto con popolazione di livello socio-culturale simile a quelle studiate, può contribuire a ricostruire questo patrimonio

Page 14: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

14

La documentazione scritta sulle tecniche

La documentazione scritta sulle tecniche che è a noi pervenuta: è la testimone della vita culturale e spirituale del periodo in cui è stata redatta può aver risentito in qualche occasione di appunti di officina o di laboratorio. non sarebbe quindi solo materiale “dotto” e antiquario, ma potrebbe aver conservato agganci con realtà operative (cfr i testi mesopotamici sul vetro o le fonti di Plinio).

Page 15: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

15

Documenti diretti e documenti indiretti

Cosa si intende per documenti diretti?

Documenti scritti autografi quindi

Iscrizioni e ostrakaTavolette cuneiformiTesti egiziani su papiro e su pareteTesti greci e latini su papiro

Cosa si intende per documenti indiretti?

Sono i testi derivati da fonti manoscritte antecedenti, copiate nel corso del tempo

Testi (= codici) letterari o scientifici citazioni di autori classici

Page 16: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

16

I documenti del Vicino Oriente Antico

Si dividono in due gruppi:Si dividono in due gruppi:Testi cuneiformi Testi in scrittura alfabetica

I testi in scrittura cuneiforme I testi in scrittura cuneiforme sono di gran lunga i più numerosi ricoprono un arco di tempo lunghissimo (dalla fine

del IV millennio a.C. fino al I secolo d.C.)

Page 17: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

17

La scrittura cuneiformeNonostante la complessità la scrittura cuneiforme è stata così flessibile da essere impiegata per almeno 8 lingue diverse:Sumerico MespotamiaAssiro-babilonese

Eblaita Siria

Hittita PalaicoLuvio AnatoliaHurricoHattico

Page 18: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

18

I documenti conservati nelle bibliotechedei re Assiri e Babilonesi

Poemi epici Fiabe, proverbi, dialoghi Liste di segni (sillabari) e di vocaboli Vocabolari plurilingui Presagi, incantesimi e esorcismi Testi scientifici:

Matematica e Astronomia Medicina e rituali Testi tecnici (ricette sul vetro; ricette di fabbricazione

profumi)

Page 19: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

19

I tre temi trattati

Mattone e ceramicaVetri Metallo

L’elemento unificante: l’uso del fuocofornaci fusione

Page 20: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

20

Uso del fuoco1600°

1500° Ferro puro Terre refrattarie

1400° Acciaio ipoeutettico

1300° Porcellana dura

1200° Acciaio ipereutettico

1100° Arenaria

1000° Ferro non carburato

900° Bronzo Inizio della vetrificazione

800° Rame impuro

700° Temperatura utile per la cottura all’aperto della ceramica

600° Terracotta (fuoriuscita dell’acqua assorbita)

500°

400° A 450° si ha la temperatura minima per la cottura della ceramica (ceramica neol.)

300° gesso

200°

Page 21: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

21

L’uso del fuoco dal Neolitico alle età storiche nel Vicino Oriente

XII mill. a.C.: forni d’argilla

VIII mill. a.C.: sviluppo del VIII mill. a.C.: sviluppo del fornoforno

Temperature raggiunte 350° - 400°

Temperature raggiunte Temperature raggiunte 750° - 800°750° - 800°

1200 a.C.: forni con tiraggio 1200 a.C.: forni con tiraggio Temperature raggiunte: Temperature raggiunte: 1530° (= fusione del 1530° (= fusione del ferro)ferro)

Page 22: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

22

Il problema della fornace

La pirotecnologia = studio delle tecnologie legate al fuoco (da Pirotechnia, opera di Vannoccio Biringuccio [1480-1538])Riguarda: i forni

le fornaci per ceramicale fornaci per calcele fornaci per vetrole fornaci per metalli

Hanno strutture simili e Hanno strutture simili e archeologicamente archeologicamente hanno resti similihanno resti simili

Sono diverse per struttura Sono diverse per struttura e per documentazione e per documentazione archeologicaarcheologica

Page 23: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

23

Qualche dato

I forni: possono raggiungere al massimo i 350°-500°; idonei per cuocere il pane, ma non la ceramica, sono associati a vasellame domestico, sono ad una sola camera, dove bruciava il combustibile e si cuoceva il pane; sono di piccole dimensioni (eccetto quelli romani delle grandi città, incluse Pompei e Ostia, dove raggiungevano i 3,5 - 4,5 m. di diametro ed erano costruiti su una pedana di mattoni)

Page 24: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

24

Le fornaci

Fornaci per calce: Difficili da identificare archeologicamente per scarsità di materiale associato; Sono rotonde, con un diametro di almeno 3 m., pareti spesse e intonacate Possono essere a 1 o 2 camere: in quelle a 1 camera il materiale era posto al centro, con intorno il combustibile e due aperture La cottura durava dai 4 ai 6 giorni + 2 per il raffreddamento

Page 25: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

25

Paragone tra una fornace per calce e una fornace per

ceramica

Tratto da:

E. Hasaki, Ceramic Kilns in Ancient Greece:Technology and Organization of Ceramic Workshops, Univ. Cincinnati 2002

Page 26: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

26

I prodotti dell’argilla

Il mattone La ceramica

Page 27: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

27

per la grandissima plasticità, alto potere di assorbimento e di scambio e per la proprietà di rigonfiarsi enormemente per l'assorbimento di acqua

Classificazione delle argille grasse in base alla composizione chimica (idrosilicati presenti in esse) e alla struttura:

caolinite [silicato di alluminio Al2Si2O5(OH)4]

Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della caolinite, questa

montmorillonite [(Al2 4SiO2H2O)nH2O]

per la elevata temperatura di fusione, la notevole plasticità e la modesta contrazione

è usata per fabbricazione di porcellane e ceramiche, industria cartaria ecc.

Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della montmorillonite, questa

è usata in edilizia (cementi, malte, calcestruzzi), per filtraggio e depurazione di acque e olii minerali e vegetali e come impermealizzanti di bacini e dighe

sericite

Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della sericite, (argilliti che subiscono metamorfismo con pressioni e temperature molto basse) questa

dopo modellazione e cottura

è usata nelle costruzioni sotto forma di mattoni, tegole, ecc.

Page 28: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

28

:

È il materiale di base dell’architettura

I mattoni potevano essere: crudi, fatti di argilla essiccata al sole cotti

il mattone

Il materiale da costruzione per eccellenza

Page 29: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

29

Schema di procedura per la fabbricazione del mattone

- Si sceglieva la cava d’argilla il più possibile vicino al luogo del

lavoro

- Si ripuliva l’argilla delle impurità maggiori

- Si mescolava con acqua, paglia, erba, (+ a volte cenere, sabbia ghiaia)

- Si calpestavano i componenti per ottenere l’impasto ottimale

- Si lasciava riposare

- Si metteva l’impasto nelle forme e si preparavano i mattoni

Page 30: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

30

I più antichi mattoniSono stati trovati in Palestina

Risalgono al IX – VIII millennio a.C.

Erano fatti a mano

Più tardi si passa agli stampi, che consentono una più veloce esecuzione di oggetti di forma e dimensioni costanti e standardizzate

Page 31: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

31

Il mattone in Mesopotamia

Data la natura del territorio di quest’area, l’argilla in Data la natura del territorio di quest’area, l’argilla in questa regione ebbe un uso ancora maggiore che questa regione ebbe un uso ancora maggiore che altrovealtrove

Non fu usata solo per costruire mattoni o come Non fu usata solo per costruire mattoni o come materia prima per la preparazione di ceramichemateria prima per la preparazione di ceramiche

Fu impiegata anche come materiale scrittorioFu impiegata anche come materiale scrittorio

Page 32: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

32

Sui mattoni in Mesopotamia

Grazie ai testi possiamo avere qualche dato sui mattoni

Scarne informazioni sulla provenienza delle argilleScarne informazioni sulla provenienza delle argille Dati sulla tecnica di lavorazioneDati sulla tecnica di lavorazione Terminologia di:Terminologia di:

MaterialiMateriali Processi di fabbricazioneProcessi di fabbricazione Tempi di fabbricazioneTempi di fabbricazione AddettiAddetti

CommittenzaCommittenzaValori e costiValori e costi

Questi dati possono poi essere confrontati con informazioni archeologiche e archeometriche di altre aree e località

Page 33: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

33

I tipi di mattoni

Una volta ottenuti, i mattoni potevano essere lasciati ad asciugare al sole ottenendo così quello che in babilonese si chiamava libittu

Oppure potevano essere cotti in apposite fornaci e si otteneva così un più pregiato e costoso agurru

Una costruzione di mattoni cotti è estremamente pregiata, come ci ricorda Gilgameš

Page 34: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

34

Qualche dato testuale sulla preparazione di mattoni

Alcuni testi fanno riferimento:

Alle componenti dei mattoni

Alle tempistiche di lavoro

Ad aspetti rituali che non potevano mancare in quell’epoca

Page 35: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

35

Qualche idea sui numeriI testi danno anche un’idea su quantitativi prodotti: Un testo parla di 25.240 mattoni in un mese.

Poteva essere il lavoro di una squadra di 9-10 uomini in un mese, se teniamo conto:A) di un mese lavorativo di circa 27 giorni (tre decadi lavorative intercalate da un giorno di riposo)

B) della testimonianza di BIN 1 40, che ci parla di 110 mattoni al giorno lavorati da un uomo.

Page 36: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

36

Qualche idea sui costi

Un testo di Nabonedo ci parla di costi per la costruzione di una casa:“(12 mine) prezzo di mattoni, canne, travi, porte e paglia per costruire una casa”

Anche il Codice di Hammurabi (CH 228) parla di un compenso da pagare a chi costruisce una casa, pari a 2 sicli d’argento per ogni sar di terreno su cui è stata costruita la casa

Page 37: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

37

Il vetro * E’ UNA SOSTANZA SOLIDA,

TENDENZIALMENTE TRASPARENTE

* DAL PUNTO DI VISTA DELLA STRUTTURA NON È CRISTALLINA, BENSÌ AMORFA

* SE FOSSE CRISTALLINA NON SAREBBE TRASPARENTE

Page 38: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

38

L’importanza del vetro

Sono cinque i principali usi del vetro:

verroterie [piccoli oggetti]: perline gettoni oggetti ornamentali

verrerie [arte vetraria]: vasi recipienti bottiglie

vitrail – vitrage [vetri nell’edilizia]: vetri per finestre

specchi lenti e prismi

PRE

SE

NT

I NE

LL

’AN

TIC

HIT

A’

PRE

SE

NT

I NE

LL

’AN

TIC

HIT

A’

CREAZIONI MODERNECREAZIONI MODERNE

Page 39: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

39

COME SI FABBRICA IL VETRO -

Preparazione della miscela vetrogenaFusione della miscela vetrogenaRaffreddamento della massa fusa ad opportuna

velocitàSolidificazione allo stato vetroso

Page 40: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

40

Le fasi di lavorazione

IV FaseIl vetro grezzo fuso viene colorato e lavorato (tra 800°-600°) per fabbricare oggetti

I lingotti di vetro grezzo possono essere agevol-mente trasportati da un luogo all’altro, anche a grandi distanze

I Fase:miscela vetrogena riscaldata a 800° in un particolare crogiuolo – produce una fritta

II Fase:il semilavorato o fritta viene fuso in un altro crogiuolo a 1000° - 1200°

III Fase:il fuso o vetro grezzo viene colato in lingotti di vetro grezzo

Dal 50 a.C. si usa la fusione per fabbricare le lastre di vetro

Dal 50 a.C.Si usa la soffiatura per fabbricare i vasi

Page 41: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

41

Uno sguardo d’insieme

Vetrificanti(75%) Fondenti(15%) Stabilizzanti(10%)

E’ l’ingrediente principale;

è costituito da ossidi:

Facilitano la fusione della massa silicea;

Migliorano la durata del prodotto e la sua resistenza;

il più noto è l’ossido di silicio tipico della sabbia quarzifera, usato nell’antichità insieme ad arenaria e ciottoli tritati

nell’antichità era impiegato l’ossido di sodio di origine vegetale (ceneri di piante) o minerale

in genere si tratta di ossido di calcio, o di piombo o di alluminio.In antichità si usavano preferibil-mente i carbonati di calcio

Page 42: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

42

La preparazione dei composti Anche per quanto riguarda il vetro esistono problemi

di elementi inseriti più o meno casualmente

Inoltre, poiché nell’antichità avevano spesso problemi nella preparazione dei composti, si interveniva con correttivi particolari (per esempio sabbie argentifere per decolorare il vetro, vista la difficoltà a volte di reperire il manganese)

I Romani cercavano sabbie quarzifere già contenenti calcare di loro; altrimenti, integravano il calcare mancante con conchiglie triturate.

Page 43: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

43

Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione -1Pressatura entro stampi, una tecnica che imitava la lavorazione dei metalli: la massa vitrea pastosa veniva pressata in forme di cotto (stampo negativo)

oppure modellate su uno stampo positivo

poi veniva molata e levigata

utilizzando verghe o ‘canne’ di vetro di colori differenti era possibile ottenere vetri policromi

Page 44: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

44

Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione -2

Intaglio a freddo:

Si producevano per stampaggio blocchi di vetro, simili in tutto e per tutto e blocchi di cristallo;

Gli intagliatori li lavoravano ricavando oggetti, specialmente gemme, sigilli, ninnoli: in un caso un poggiatesta per Tutankhamon); il primo vaso è del 720 a.C., è di Sargon II e viene da

Nimrud. Gli artigiani romani esperti in questa tecnica si chiamano

diatretarii

Page 45: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

45

Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione - 3

Avvolgimento su un’anima: serve per la produzione di recipienti di vetro a forme chiuse (cioè non ciotole, per le quali si usava la pressatura a stampo):

È stata in uso dal II mill. a.C. in poi; Un’anima (o nucleo) di sabbia, racchiusa in un involucro di

tela, veniva immersa in un crogiuolo contenente la materia vitrea allo stato di fusione

Successivamente si faceva rotolare l’oggetto su una lastra di pietra per perfezionarne la forma

Si decorava facendo colare sulle pareti filamenti di vetro fuso a strisce o a festoni, o applicando gocce o anelli di altri colori, che potevano venir ‘pettinati’ in rilievo o marmorizzati.

Page 46: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

46

Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione - 4

Soffiatura: fu probabilmente un’invenzione siriaca del I secolo a.C. – I secolo d.C.

Famosi i primi pezzi di Ennio di Sidone

L’arte della soffiatura è rimasta invariata fino al XIX secolo, quando sono state inventate tecniche per la preparazione di vetri in quantità industriali

Page 47: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

47

Il MetalloDa una sempre maggiore conoscenza dell’uso

del calore deriva nascita della metallurgiaFacciamo riferimento al Vicino Oriente e

all’Egitto perché:A partire dal VIII millennio abbiamo una

significativa documentazione archeologica

E dal III millennio abbiamo anche la documentazione scritta

Page 48: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

48

Diffusione dei metalli in Europa e nell’area Mediterranea metalli

sitiramerame stagnostagno piombopiombo orooro argentoargento

Grecia **** Laurion

**** Laurion

isole dell’Egeo **

CiproCipro *****

Italia ** Alpi

Occidentali

*** Ionio

Toscana **** **

Sardegna ***** ** ***

Francia [Bretagna] *** *** *** ***

Spagna **** **** **** *** ****Gran Bretagna **** **** ***Germania – Boemia [Herzgebirge]

****

Svizzera ***Austria - Repubblica Ceca **Romania e Danubiana ***

Page 49: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

49

Diffusione dei metalli nell’area Vicino e Medio Orientale

metalli

sitiramerame stagnostagno piombopiombo orooro argentoargento ferroferro

Anatolia **** * **** **** ****Siria-Canaan

***

Egitto ** ** **Cipro **** ****Sinai **** **Oman ***Iran *** ** **** ***Caucaso *** ****Asia Centr.

Afganistan****

Page 50: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

50

distribuzione dei metalli e dati metallurgici

Metalli Diffusione sulla Crosta terrestre

Temperature di fusione

Ferro (Fe) 5,00 % 1540° C

Rame (Cu) 0,007 % 1083° C

Stagno (Sn) 0,004 % 232° C

Piombo (Pb) 0,0016% 340° C

Argento (Ag) 0,0001% 960° C

Oro (Au) 0,0000005 % 1063° C

Page 51: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

51

Schema di fornace

Page 52: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

52

Le principali operazioni di estrazione del rame

Da C. Giardino Minerale cuprifero

Cernita

Frantumazione

Estrazione

Fusione

ArrostimentoFondente

Metallina

Rottami

Scorie

Scorie Oggetto

Rame grezzoAlliganti

Carbone

Aria

Aria

Carbone

Page 53: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

53

La raffinazione dell’oro

Uno dei metodi migliori per raffinare l’oro è la coppellazione: si mette l’oro grezzo in una coppella (crogiolo di argilla porosa) insieme a piombo di due metalli sono fusi insieme Il piombo e altri metalli di base sono ossidati Il risultante litargirio in parte viene soffiato via dall’aria, in parte viene assorbito dalle pareti della coppella Sul fondo della coppella rimane l’oro

Page 54: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

54

Argento

E’ strettamente collegato al piombo, perché derivano da un minerale comune, la galena

Anch’esso si ricavava tramite coppellazioneE’ strettamente legato all’introduzione della

moneta

Page 55: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

55

Il Ferro

Il ferro meteorico / divino Noto fin dal II millennio Diventa il metallo per eccellenza all’inizio del I

millennio Ritenuto di origine divina, secondo i testi antico-

Assiri (XVIII sec. a.C.) valeva 400 volte lo stagno La lavorazione del ferro ha richiesto lo sviluppo di

una tecnologia estremamente complessa (la tempra)

Page 56: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

56

La lavorazione del ferro Dopo la frantumazione del minerale (come per gli altri

metalli) nel caso di siderite o di pirite si procedeva ad un arrostimento (con cottura ossidante all’aria aperta)

Poi si procedeva alla cottura in fornaci apposite

La tecnica più antica è detta del bassofuoco: Avveniva a temperature inferiori ai 1540° C Non comportava fusione, ma separazione del metallo dall’ossigeno Non si otteneva un liquido, ma agglomerati microcristallini, detti

blumo Il prodotto finale era un ferro dolce, con poco carbonio e poca durezza,

che veniva ripetutamente riscaldato e battuto per essere indurito (acciaiatura del ferro)

Il blumo, lavorato in questo modo in apposite officine, veniva generalmente commerciato sotto forma di barre di ferro

Page 57: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

57

Ancora sulla lavorazione del ferro

Sono archeologicamente attestati alcuni oggetti in ghisa prodotti sporadicamente nell’antichità

La produzione di ghisa presuppone che si arrivi alla fusione, che si poteva ottenere in un impianto cilindrico (altoforno) in cui si alternavano strati di legna e di minerale

L’uso di un mantice esterno permetteva di raggiungere le alte temperature per la fusione: il prodotto di tale fusione era la ghisa, ricca di carbonio

A partire dal basso medioevo si riuscì ad incidere sulla quantità di carbonio presente nella ghisa ed arrivare al ferro con diversi tenori di durezza.

Page 58: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

58

I metalli nell’immaginario dell’uomo

Le varie età dell’uomo Esiodo:

Dall’età dell’oro = della perfezione

All’età del ferro = della guerra, della sofferenza, della fatica

Page 59: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

59

Un aspetto culturale particolareLa metallurgia : Richiede che l’uomo penetri nelle viscere della Madre Terra

Comporta una capacità di modificare la materia da una sostanza ad un’altra

Richiede che gli addetti siano degli specialisti: Del reperimento del materiale Della lavorazione del metallo

Ne consegue la nascita di raggruppamenti specializzati di artigiani, con loro speciali rituali Per placare la Madre Terra Per facilitare la trasformazione della materia

Page 60: Fonti e Documenti di  H-DATA: La Documentazione Mesopotamica

II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013

60

GRAZIE DELL’ATTENZIONE