Fonti e Documenti di H-DATA: La Documentazione Mesopotamica
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Fonti e Documenti di H-DATA:
La Documentazione Mesopotamica
Paola Negri Scafa
Roma11-13 Settembre 2013
ENEA – II Summer School
II Summer School – ENEA11-13 Settembre 2013
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Il mondo mesopotamico
Mesopotamia = la terra fra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate
Ma è anche la terra dove si usa la scrittura cuneiforme e la lingua assiro-babilonese
Esaminando la mappa geografica …
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Le areeNella figura a sinistra: L’area di interesseNella figura a destra: nell’area tra le righe uso
esclusivo del cuneiforme; nell’area segnata a puntini l’uso preferibile del cuneiforme
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Sicché, per paradosso …
Si potrebbe definire
Mesopotamia
la terra che contiene i due fiumi Tigri ed Eufrate
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Per la prima volta nella nostra storiaIn Mesopotamia e Egitto
Dal villaggio allo Stato L’impiego di alcune tecnologieL’impiego di alcune tecnologie Lo sviluppo del commercio La nascita della letteratura (poesia) scritta La nascita dell’amministrazione La nascita della guerra organizzata
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Riconsideriamo gli strumenti dell’indagine
Archeologia Testi scritti
Archeometria Iconografia
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Archeologia
Rentrano, in generale, nella documentazione archeologica : gli oggetti, i resti materiali, quanto rimane dalle età trascorse; in particolare quei manufatti che testimoniano le capacità
raggiunte dai loro costruttori, segni del loro tempo e delle civiltà a cui appartengono sono di particolar interesse.
L’archeologia è importante per la storia delle tecniche, in quanto:Fornisce i dati primari sui quali applicarsi costituisce l’unico modo per conoscere età in cui la documentazione scritta manca, o è rara; è essenziale, anche per i periodi nei quali la scrittura era in uso.
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Archeometria
È una fonte specifica per la storia delle tecniche.I dati ricavati dalle analisi archeometriche hanno rilevanza: nella definizione materica degli oggetti nel riconoscimento di dati connessi alla tecnologia.
Le analisi archeometriche si sono moltiplicate negli ultimi decenni e consentono di evidenziare le caratteristiche di tecniche e processi circa i diversi materiali e manufatti: metallici, ceramici, etc. contribuiscono allo studio della composizione dei materiali (leghe, impasti, etc.) e di processi ( cottura, fusione, etc.).
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Iconografia
“Ut pictura poesis” ‘La poesia è come la pittura’(Orazio, Ars poetica, 361) “La pittura è poesi a silenziosa, e la poesia è pittura che parla”(Simonide, citato da Plutarco, Della gloria degli Ateniesi)L’iconografia, in quanto corretta e completa identificazione del soggetto delle opere, si apre a linguaggi complessi e segreti dell’arte.
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La documentazione scritta
Identificazione, Classificazione e Selezione di Fonti e Documenti di H-DATA
Il contributo dei testi per:Ricostruire le antiche tecniche Scrivere una storia delle tecnologie
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Fonti scritte e fonti orali
Le fonti orali = leggende e tradizioni
Costituiscono il materiale etnografico che: consente di studiareconsente di studiare::
singole societàsingole società culture “senzaculture “senza
scrittura”scrittura” nnelle culture dotate di scritturaelle culture dotate di scrittura::
ccontribuisce alla ricosontribuisce alla ricosttruzione diruzione di particolari particolari fasi efasi e momenti.momenti.
Sono utiliSono utili per la storia delle tecniche per la storia delle tecniche
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Fonti scritte e Fonti orali
È fuorviante mettere in contrapposizione netta parola/scritto:
In una società dotata di scrittura anche l’apprendimento orale (da maestro ad apprendista) risulta facilitato:si dispone di un originale, non ci si limita a far riferimento alla propria memoria,
si possono confrontare i propri ricordi con dati immagazzinati e certi
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Le fonti orali
sono indicative di come talune tecniche venivano impiegate
Riguarda il solido patrimonio di conoscenze che gli antichi artigiani si sono trasmessi di generazione in generazione
Se ne trovano sporadiche indicazioni nei testi scritti
L’etnografia, grazie al confronto con popolazione di livello socio-culturale simile a quelle studiate, può contribuire a ricostruire questo patrimonio
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La documentazione scritta sulle tecniche
La documentazione scritta sulle tecniche che è a noi pervenuta: è la testimone della vita culturale e spirituale del periodo in cui è stata redatta può aver risentito in qualche occasione di appunti di officina o di laboratorio. non sarebbe quindi solo materiale “dotto” e antiquario, ma potrebbe aver conservato agganci con realtà operative (cfr i testi mesopotamici sul vetro o le fonti di Plinio).
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Documenti diretti e documenti indiretti
Cosa si intende per documenti diretti?
Documenti scritti autografi quindi
Iscrizioni e ostrakaTavolette cuneiformiTesti egiziani su papiro e su pareteTesti greci e latini su papiro
Cosa si intende per documenti indiretti?
Sono i testi derivati da fonti manoscritte antecedenti, copiate nel corso del tempo
Testi (= codici) letterari o scientifici citazioni di autori classici
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I documenti del Vicino Oriente Antico
Si dividono in due gruppi:Si dividono in due gruppi:Testi cuneiformi Testi in scrittura alfabetica
I testi in scrittura cuneiforme I testi in scrittura cuneiforme sono di gran lunga i più numerosi ricoprono un arco di tempo lunghissimo (dalla fine
del IV millennio a.C. fino al I secolo d.C.)
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La scrittura cuneiformeNonostante la complessità la scrittura cuneiforme è stata così flessibile da essere impiegata per almeno 8 lingue diverse:Sumerico MespotamiaAssiro-babilonese
Eblaita Siria
Hittita PalaicoLuvio AnatoliaHurricoHattico
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I documenti conservati nelle bibliotechedei re Assiri e Babilonesi
Poemi epici Fiabe, proverbi, dialoghi Liste di segni (sillabari) e di vocaboli Vocabolari plurilingui Presagi, incantesimi e esorcismi Testi scientifici:
Matematica e Astronomia Medicina e rituali Testi tecnici (ricette sul vetro; ricette di fabbricazione
profumi)
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I tre temi trattati
Mattone e ceramicaVetri Metallo
L’elemento unificante: l’uso del fuocofornaci fusione
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Uso del fuoco1600°
1500° Ferro puro Terre refrattarie
1400° Acciaio ipoeutettico
1300° Porcellana dura
1200° Acciaio ipereutettico
1100° Arenaria
1000° Ferro non carburato
900° Bronzo Inizio della vetrificazione
800° Rame impuro
700° Temperatura utile per la cottura all’aperto della ceramica
600° Terracotta (fuoriuscita dell’acqua assorbita)
500°
400° A 450° si ha la temperatura minima per la cottura della ceramica (ceramica neol.)
300° gesso
200°
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L’uso del fuoco dal Neolitico alle età storiche nel Vicino Oriente
XII mill. a.C.: forni d’argilla
VIII mill. a.C.: sviluppo del VIII mill. a.C.: sviluppo del fornoforno
Temperature raggiunte 350° - 400°
Temperature raggiunte Temperature raggiunte 750° - 800°750° - 800°
1200 a.C.: forni con tiraggio 1200 a.C.: forni con tiraggio Temperature raggiunte: Temperature raggiunte: 1530° (= fusione del 1530° (= fusione del ferro)ferro)
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Il problema della fornace
La pirotecnologia = studio delle tecnologie legate al fuoco (da Pirotechnia, opera di Vannoccio Biringuccio [1480-1538])Riguarda: i forni
le fornaci per ceramicale fornaci per calcele fornaci per vetrole fornaci per metalli
Hanno strutture simili e Hanno strutture simili e archeologicamente archeologicamente hanno resti similihanno resti simili
Sono diverse per struttura Sono diverse per struttura e per documentazione e per documentazione archeologicaarcheologica
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Qualche dato
I forni: possono raggiungere al massimo i 350°-500°; idonei per cuocere il pane, ma non la ceramica, sono associati a vasellame domestico, sono ad una sola camera, dove bruciava il combustibile e si cuoceva il pane; sono di piccole dimensioni (eccetto quelli romani delle grandi città, incluse Pompei e Ostia, dove raggiungevano i 3,5 - 4,5 m. di diametro ed erano costruiti su una pedana di mattoni)
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Le fornaci
Fornaci per calce: Difficili da identificare archeologicamente per scarsità di materiale associato; Sono rotonde, con un diametro di almeno 3 m., pareti spesse e intonacate Possono essere a 1 o 2 camere: in quelle a 1 camera il materiale era posto al centro, con intorno il combustibile e due aperture La cottura durava dai 4 ai 6 giorni + 2 per il raffreddamento
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Paragone tra una fornace per calce e una fornace per
ceramica
Tratto da:
E. Hasaki, Ceramic Kilns in Ancient Greece:Technology and Organization of Ceramic Workshops, Univ. Cincinnati 2002
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I prodotti dell’argilla
Il mattone La ceramica
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per la grandissima plasticità, alto potere di assorbimento e di scambio e per la proprietà di rigonfiarsi enormemente per l'assorbimento di acqua
Classificazione delle argille grasse in base alla composizione chimica (idrosilicati presenti in esse) e alla struttura:
caolinite [silicato di alluminio Al2Si2O5(OH)4]
Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della caolinite, questa
montmorillonite [(Al2 4SiO2H2O)nH2O]
per la elevata temperatura di fusione, la notevole plasticità e la modesta contrazione
è usata per fabbricazione di porcellane e ceramiche, industria cartaria ecc.
Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della montmorillonite, questa
è usata in edilizia (cementi, malte, calcestruzzi), per filtraggio e depurazione di acque e olii minerali e vegetali e come impermealizzanti di bacini e dighe
sericite
Se in un'argilla predominano i minerali del gruppo della sericite, (argilliti che subiscono metamorfismo con pressioni e temperature molto basse) questa
dopo modellazione e cottura
è usata nelle costruzioni sotto forma di mattoni, tegole, ecc.
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:
È il materiale di base dell’architettura
I mattoni potevano essere: crudi, fatti di argilla essiccata al sole cotti
il mattone
Il materiale da costruzione per eccellenza
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Schema di procedura per la fabbricazione del mattone
- Si sceglieva la cava d’argilla il più possibile vicino al luogo del
lavoro
- Si ripuliva l’argilla delle impurità maggiori
- Si mescolava con acqua, paglia, erba, (+ a volte cenere, sabbia ghiaia)
- Si calpestavano i componenti per ottenere l’impasto ottimale
- Si lasciava riposare
- Si metteva l’impasto nelle forme e si preparavano i mattoni
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I più antichi mattoniSono stati trovati in Palestina
Risalgono al IX – VIII millennio a.C.
Erano fatti a mano
Più tardi si passa agli stampi, che consentono una più veloce esecuzione di oggetti di forma e dimensioni costanti e standardizzate
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Il mattone in Mesopotamia
Data la natura del territorio di quest’area, l’argilla in Data la natura del territorio di quest’area, l’argilla in questa regione ebbe un uso ancora maggiore che questa regione ebbe un uso ancora maggiore che altrovealtrove
Non fu usata solo per costruire mattoni o come Non fu usata solo per costruire mattoni o come materia prima per la preparazione di ceramichemateria prima per la preparazione di ceramiche
Fu impiegata anche come materiale scrittorioFu impiegata anche come materiale scrittorio
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Sui mattoni in Mesopotamia
Grazie ai testi possiamo avere qualche dato sui mattoni
Scarne informazioni sulla provenienza delle argilleScarne informazioni sulla provenienza delle argille Dati sulla tecnica di lavorazioneDati sulla tecnica di lavorazione Terminologia di:Terminologia di:
MaterialiMateriali Processi di fabbricazioneProcessi di fabbricazione Tempi di fabbricazioneTempi di fabbricazione AddettiAddetti
CommittenzaCommittenzaValori e costiValori e costi
Questi dati possono poi essere confrontati con informazioni archeologiche e archeometriche di altre aree e località
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I tipi di mattoni
Una volta ottenuti, i mattoni potevano essere lasciati ad asciugare al sole ottenendo così quello che in babilonese si chiamava libittu
Oppure potevano essere cotti in apposite fornaci e si otteneva così un più pregiato e costoso agurru
Una costruzione di mattoni cotti è estremamente pregiata, come ci ricorda Gilgameš
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Qualche dato testuale sulla preparazione di mattoni
Alcuni testi fanno riferimento:
Alle componenti dei mattoni
Alle tempistiche di lavoro
Ad aspetti rituali che non potevano mancare in quell’epoca
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Qualche idea sui numeriI testi danno anche un’idea su quantitativi prodotti: Un testo parla di 25.240 mattoni in un mese.
Poteva essere il lavoro di una squadra di 9-10 uomini in un mese, se teniamo conto:A) di un mese lavorativo di circa 27 giorni (tre decadi lavorative intercalate da un giorno di riposo)
B) della testimonianza di BIN 1 40, che ci parla di 110 mattoni al giorno lavorati da un uomo.
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Qualche idea sui costi
Un testo di Nabonedo ci parla di costi per la costruzione di una casa:“(12 mine) prezzo di mattoni, canne, travi, porte e paglia per costruire una casa”
Anche il Codice di Hammurabi (CH 228) parla di un compenso da pagare a chi costruisce una casa, pari a 2 sicli d’argento per ogni sar di terreno su cui è stata costruita la casa
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Il vetro * E’ UNA SOSTANZA SOLIDA,
TENDENZIALMENTE TRASPARENTE
* DAL PUNTO DI VISTA DELLA STRUTTURA NON È CRISTALLINA, BENSÌ AMORFA
* SE FOSSE CRISTALLINA NON SAREBBE TRASPARENTE
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L’importanza del vetro
Sono cinque i principali usi del vetro:
verroterie [piccoli oggetti]: perline gettoni oggetti ornamentali
verrerie [arte vetraria]: vasi recipienti bottiglie
vitrail – vitrage [vetri nell’edilizia]: vetri per finestre
specchi lenti e prismi
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CREAZIONI MODERNECREAZIONI MODERNE
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COME SI FABBRICA IL VETRO -
Preparazione della miscela vetrogenaFusione della miscela vetrogenaRaffreddamento della massa fusa ad opportuna
velocitàSolidificazione allo stato vetroso
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Le fasi di lavorazione
IV FaseIl vetro grezzo fuso viene colorato e lavorato (tra 800°-600°) per fabbricare oggetti
I lingotti di vetro grezzo possono essere agevol-mente trasportati da un luogo all’altro, anche a grandi distanze
I Fase:miscela vetrogena riscaldata a 800° in un particolare crogiuolo – produce una fritta
II Fase:il semilavorato o fritta viene fuso in un altro crogiuolo a 1000° - 1200°
III Fase:il fuso o vetro grezzo viene colato in lingotti di vetro grezzo
Dal 50 a.C. si usa la fusione per fabbricare le lastre di vetro
Dal 50 a.C.Si usa la soffiatura per fabbricare i vasi
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Uno sguardo d’insieme
Vetrificanti(75%) Fondenti(15%) Stabilizzanti(10%)
E’ l’ingrediente principale;
è costituito da ossidi:
Facilitano la fusione della massa silicea;
Migliorano la durata del prodotto e la sua resistenza;
il più noto è l’ossido di silicio tipico della sabbia quarzifera, usato nell’antichità insieme ad arenaria e ciottoli tritati
nell’antichità era impiegato l’ossido di sodio di origine vegetale (ceneri di piante) o minerale
in genere si tratta di ossido di calcio, o di piombo o di alluminio.In antichità si usavano preferibil-mente i carbonati di calcio
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La preparazione dei composti Anche per quanto riguarda il vetro esistono problemi
di elementi inseriti più o meno casualmente
Inoltre, poiché nell’antichità avevano spesso problemi nella preparazione dei composti, si interveniva con correttivi particolari (per esempio sabbie argentifere per decolorare il vetro, vista la difficoltà a volte di reperire il manganese)
I Romani cercavano sabbie quarzifere già contenenti calcare di loro; altrimenti, integravano il calcare mancante con conchiglie triturate.
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Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione -1Pressatura entro stampi, una tecnica che imitava la lavorazione dei metalli: la massa vitrea pastosa veniva pressata in forme di cotto (stampo negativo)
oppure modellate su uno stampo positivo
poi veniva molata e levigata
utilizzando verghe o ‘canne’ di vetro di colori differenti era possibile ottenere vetri policromi
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Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione -2
Intaglio a freddo:
Si producevano per stampaggio blocchi di vetro, simili in tutto e per tutto e blocchi di cristallo;
Gli intagliatori li lavoravano ricavando oggetti, specialmente gemme, sigilli, ninnoli: in un caso un poggiatesta per Tutankhamon); il primo vaso è del 720 a.C., è di Sargon II e viene da
Nimrud. Gli artigiani romani esperti in questa tecnica si chiamano
diatretarii
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Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione - 3
Avvolgimento su un’anima: serve per la produzione di recipienti di vetro a forme chiuse (cioè non ciotole, per le quali si usava la pressatura a stampo):
È stata in uso dal II mill. a.C. in poi; Un’anima (o nucleo) di sabbia, racchiusa in un involucro di
tela, veniva immersa in un crogiuolo contenente la materia vitrea allo stato di fusione
Successivamente si faceva rotolare l’oggetto su una lastra di pietra per perfezionarne la forma
Si decorava facendo colare sulle pareti filamenti di vetro fuso a strisce o a festoni, o applicando gocce o anelli di altri colori, che potevano venir ‘pettinati’ in rilievo o marmorizzati.
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Alcuni dati sulle tecniche di fabbricazione - 4
Soffiatura: fu probabilmente un’invenzione siriaca del I secolo a.C. – I secolo d.C.
Famosi i primi pezzi di Ennio di Sidone
L’arte della soffiatura è rimasta invariata fino al XIX secolo, quando sono state inventate tecniche per la preparazione di vetri in quantità industriali
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Il MetalloDa una sempre maggiore conoscenza dell’uso
del calore deriva nascita della metallurgiaFacciamo riferimento al Vicino Oriente e
all’Egitto perché:A partire dal VIII millennio abbiamo una
significativa documentazione archeologica
E dal III millennio abbiamo anche la documentazione scritta
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Diffusione dei metalli in Europa e nell’area Mediterranea metalli
sitiramerame stagnostagno piombopiombo orooro argentoargento
Grecia **** Laurion
**** Laurion
isole dell’Egeo **
CiproCipro *****
Italia ** Alpi
Occidentali
*** Ionio
Toscana **** **
Sardegna ***** ** ***
Francia [Bretagna] *** *** *** ***
Spagna **** **** **** *** ****Gran Bretagna **** **** ***Germania – Boemia [Herzgebirge]
****
Svizzera ***Austria - Repubblica Ceca **Romania e Danubiana ***
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Diffusione dei metalli nell’area Vicino e Medio Orientale
metalli
sitiramerame stagnostagno piombopiombo orooro argentoargento ferroferro
Anatolia **** * **** **** ****Siria-Canaan
***
Egitto ** ** **Cipro **** ****Sinai **** **Oman ***Iran *** ** **** ***Caucaso *** ****Asia Centr.
Afganistan****
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distribuzione dei metalli e dati metallurgici
Metalli Diffusione sulla Crosta terrestre
Temperature di fusione
Ferro (Fe) 5,00 % 1540° C
Rame (Cu) 0,007 % 1083° C
Stagno (Sn) 0,004 % 232° C
Piombo (Pb) 0,0016% 340° C
Argento (Ag) 0,0001% 960° C
Oro (Au) 0,0000005 % 1063° C
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Schema di fornace
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Le principali operazioni di estrazione del rame
Da C. Giardino Minerale cuprifero
Cernita
Frantumazione
Estrazione
Fusione
ArrostimentoFondente
Metallina
Rottami
Scorie
Scorie Oggetto
Rame grezzoAlliganti
Carbone
Aria
Aria
Carbone
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La raffinazione dell’oro
Uno dei metodi migliori per raffinare l’oro è la coppellazione: si mette l’oro grezzo in una coppella (crogiolo di argilla porosa) insieme a piombo di due metalli sono fusi insieme Il piombo e altri metalli di base sono ossidati Il risultante litargirio in parte viene soffiato via dall’aria, in parte viene assorbito dalle pareti della coppella Sul fondo della coppella rimane l’oro
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Argento
E’ strettamente collegato al piombo, perché derivano da un minerale comune, la galena
Anch’esso si ricavava tramite coppellazioneE’ strettamente legato all’introduzione della
moneta
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Il Ferro
Il ferro meteorico / divino Noto fin dal II millennio Diventa il metallo per eccellenza all’inizio del I
millennio Ritenuto di origine divina, secondo i testi antico-
Assiri (XVIII sec. a.C.) valeva 400 volte lo stagno La lavorazione del ferro ha richiesto lo sviluppo di
una tecnologia estremamente complessa (la tempra)
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La lavorazione del ferro Dopo la frantumazione del minerale (come per gli altri
metalli) nel caso di siderite o di pirite si procedeva ad un arrostimento (con cottura ossidante all’aria aperta)
Poi si procedeva alla cottura in fornaci apposite
La tecnica più antica è detta del bassofuoco: Avveniva a temperature inferiori ai 1540° C Non comportava fusione, ma separazione del metallo dall’ossigeno Non si otteneva un liquido, ma agglomerati microcristallini, detti
blumo Il prodotto finale era un ferro dolce, con poco carbonio e poca durezza,
che veniva ripetutamente riscaldato e battuto per essere indurito (acciaiatura del ferro)
Il blumo, lavorato in questo modo in apposite officine, veniva generalmente commerciato sotto forma di barre di ferro
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Ancora sulla lavorazione del ferro
Sono archeologicamente attestati alcuni oggetti in ghisa prodotti sporadicamente nell’antichità
La produzione di ghisa presuppone che si arrivi alla fusione, che si poteva ottenere in un impianto cilindrico (altoforno) in cui si alternavano strati di legna e di minerale
L’uso di un mantice esterno permetteva di raggiungere le alte temperature per la fusione: il prodotto di tale fusione era la ghisa, ricca di carbonio
A partire dal basso medioevo si riuscì ad incidere sulla quantità di carbonio presente nella ghisa ed arrivare al ferro con diversi tenori di durezza.
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I metalli nell’immaginario dell’uomo
Le varie età dell’uomo Esiodo:
Dall’età dell’oro = della perfezione
All’età del ferro = della guerra, della sofferenza, della fatica
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Un aspetto culturale particolareLa metallurgia : Richiede che l’uomo penetri nelle viscere della Madre Terra
Comporta una capacità di modificare la materia da una sostanza ad un’altra
Richiede che gli addetti siano degli specialisti: Del reperimento del materiale Della lavorazione del metallo
Ne consegue la nascita di raggruppamenti specializzati di artigiani, con loro speciali rituali Per placare la Madre Terra Per facilitare la trasformazione della materia
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GRAZIE DELL’ATTENZIONE