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1 A.0 Introduzione Politiche Energetiche Fonti Rinnovabili di Energia Prof. Claudia Bettiol A.A. 2003-04 Consum iElettrici1999 Tot:267.284 G Wh 2% 52% 23% 23% A G RICO LTURA IN DUSTR IA TERZIAR IO D O M ES TICO C onsum iElettrici1998 Tot:260.809 G Wh 2% 52% 23% 23% AG RICO LTU RA IND USTR IA TE RZIAR IO DO M ESTICO Consum iElettrici1888 Tot:202.454 G Wh 2% 56% 18% 24% A G RICO LTURA IN DUSTR IA TERZIAR IO D O M ES TICO C onsum iElettrici1978 Tot:151.955 G Wh 1% 62% 14% 23% AG RICO LTU RA IND USTR IA TE RZIAR IO DO M ESTICO C onsum i E lettrici 2002 Tot:285.491GWh 2% 52% 24% 22% A G RICO LTURA IN DUSTRIA TER ZIA RIO DO M ESTICO C onsum iElettrici2001 Tot:279.319 G Wh 2% 53% 23% 22% AG RICO LTU RA IND USTR IA TE RZIAR IO DO M ESTICO Fonte: GRNT

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Consumi Elettrici 1999Tot: 267.284 GWh

2%

52%

23%

23%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

Consumi Elettrici 1998 Tot: 260.809 GWh

2%

52%

23%

23%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

Consumi Elettrici 1888 Tot: 202.454 GWh

2%

56%18%

24%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

Consumi Elettrici 1978 Tot: 151.955 GWh

1%

62%14%

23%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

Consumi Elettrici 2002Tot:285.491GWh

2%

52%

24%

22%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

Consumi Elettrici 2001Tot: 279.319 GWh

2%

53%

23%

22%

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TERZIARIO

DOMESTICO

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IEA : International Enegy Agency

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Il fabbisogno energetico annuo italiano è pari a 190 Mtep* con un incremento dell’1% annuale,che risulta essere tra i più bassi dei paesi industrializzati, ma l’Italia è anche tra i più grandi importatori di fonti primarie mondiali (Petrolio, Gas naturale..) importiamo infatti circa l’87% del nostro fabbisogno.

*tep: unità termica equivalente del petrolio 1 tep = 107 kCal Fonte Eni Dati Min.Ambiente

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Parlare quindi di risparmio energetico è di fondamentale importanza, analizziamo i consumi dei vari settori economici:

• industria fortemente energivoro fino alla prima crisi energetica degli anni ‘70, ha ridotto i propri consumi del 45%

• trasporti ha incrementato del 25% i propri consumi dagli anni ’70

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Curve di carico relative al terzo

mercoledì del mese Anno 2001

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Le Politiche Energetiche seguono due logiche:

produzione di energia sul luogo di consumo utilizzando le fonti rinnovabili

risparmi energetici e contenimento delle dispersioni soprattutto nel settore civile

DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2003, n. 387Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.

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Industria Politiche in parte in dipendenti in modo diretto dalla volontà dei singoli Stati. Spostamento delle produzioni nei PVS dove il costo della manodopera è più basso. Trasformazione delle economie occidentali in economie basate sul sapere.

Trasporti Possibilità di incidere nelle abitudini in un periodo lungo. Investimenti nelle grandi infrastrutture (legge Obiettivo) delegate allo Stato e nella gestione della mobilità legate

alle politiche regionali e comunali.

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Agricoltura Per molti anni non si è assistito a modifiche dei consumi particolarmente rilevanti anche per il frazionamento delle proprietà ed il fenomeno di abbandono delle campagne. La situazione è in forte evoluzione per la utilizzazione delle biomasse per la produzione di biocarburanti e di energia elettrica.

Residenziale e terziario I consumi sono in aumento proprio per i cambiamenti in atto nelle economie occidentali. In questo dinamismo si possono inserire elementi normativi e di incentivo in modo da produrre miglioramenti a breve termine.

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Forme di obbligo coniugate a forme di incentivo

Obbligo per i produttori:

Titoli di Efficienza Energetica Decreti del Ministro dell’Industria di concerto col Ministro dell’ambiente del 24 aprile 2001

Certificati Verdi introdotti art. 5 del Decreto del Ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato, di concerto con il Ministro dell'ambiente 11 novembre 1999 - D.M. 11/11/99

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Art. 1 - Finalitàa) promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili alla produzione di elettricità nel relativo mercato italiano e comunitario;b) promuovere misure per il perseguimento degli obiettivi indicativi nazionali di cui all'articolo 3, comma 1;c) concorrere alla creazione delle basi per un futuro quadro comunitario in materia;d) favorire lo sviluppo di impianti di microgenerazione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, in particolare per gli impieghi agricoli e per le aree montane.

DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2003, n.387

Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozionedell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.

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Art. 2 – Definizioni

1. Ai fini del presente decreto si intende per:

a) fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fontienergetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, delmoto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gasresiduati dai processi di depurazione e biogas). In particolare, perbiomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti eresidui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetalie animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonche'la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani;

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3. Per la prima volta entro il 30 giugno 2005, e successivamente ogni due anni, il Ministro delle attivita' produttive, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti gli altri Ministri interessati e la Conferenza unificata, sulla base dei dati fornitidal Gestore della rete e dei lavori dell'Osservatorio di cui all'articolo 16, trasmette al Parlamento e alla Conferenza unificata una relazione che contiene:

a) un'analisi del raggiungimento degli obiettivi indicativib) l'effettivo grado di coerenza tra gli obiettivi indicativic) l'esame dell'affidabilita' del sistema di garanzia d) un esame dello stato di attuazione e) i risultati conseguiti in termini di semplificazione delleprocedure autorizzative f) i risultati conseguiti per il mercato elettrico g) le eventuali misure aggiuntive necessarie, h) le valutazioni economiche

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Art. 5 - Disposizioni specifiche per la valorizzazione energetica delle biomasse, dei gas residuati dai processi di depurazione e del biogas.

… e' nominata una commissione di esperti che, entro un anno dall'insediamento, predispone una relazione con la quale sono indicati:a) i distretti produttivi nei quali sono prodotti rifiuti e residui di lavorazione del legno non destinati rispettivamente ad attività di riciclo o riutilizzo nonché alle modalità per la valorizzazione energetica di detti rifiuti e residui;b) le condizioni tecniche, economiche, normative ed organizzative per la valorizzazione energetica degli scarti della manutenzione boschiva, delle aree verdi, delle alberature stradali e delle industrie agroalimentari;c) le aree agricole, anche a rischio di dissesto idrogeologico e le aree golenali sulle quali e' possibile intervenire mediante messa a dimora di colture da destinare a scopi energetici d) le aree agricole nelle quali sono prodotti residui agricoli non destinati all'attività' di riutilizzo per la valorizzazione energetica di detti residui;

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e) gli incrementi netti di produzione annua di biomassa utilizzabili a scopi energetici, ottenibili dalle aree da destinare all'aumento degli assorbimenti di gas a effetto serra mediante attività forestali;

f) i criteri e le modalità per la valorizzazione energetica dei gas residuati dai processi di depurazione e del biogas, in particolare da attività zootecniche;

g) le condizioni per la promozione prioritaria degli impianti cogenerativi di potenza elettrica inferiore a 5 MW;

h) le innovazioni tecnologiche eventualmente necessarie per l'attuazione delle proposte di cui alle precedenti lettere.

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Art. 6 - Disposizioni specifiche per gli impianti di potenza non superiore a 20 kW

1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l'Autorità' per l'energia elettrica e il gas emana la disciplina delle condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell'energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza nominale non superiore a 20 kW.2. Nell'ambito della disciplina di cui al comma 1 non e' consentita la vendita dell'energia elettrica prodotta dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili.3. La disciplina di cui al comma 1 sostituisce ogni altro adempimento, a carico dei soggetti che realizzano gli impianti, connesso all'accesso e all'utilizzo della rete elettrica.

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Art. 7 - Disposizioni specifiche per il solare

2. I criteri:a) stabiliscono i requisiti dei soggetti che possono beneficiare dell'incentivazione;b) stabiliscono i requisiti tecnici minimi dei componenti e degli impianti;c) stabiliscono le condizioni per la cumulabilità dell'incentivazione con altri incentivi;d) stabiliscono le modalità per la determinazione dell'entità dell'incentivazione. Per l'elettricità' prodotta mediante conversione fotovoltaica della fonte solare prevedono una specifica tariffa incentivante, di importo decrescente e di durata tali da garantire una equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio;e) stabiliscono un obiettivo della potenza nominale da installare;f) fissano, altresì, il limite massimo della potenza elettrica cumulativa di tutti gli impianti che possono ottenere l'incentivazione;g) possono prevedere l'utilizzo dei certificati verdi

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Art. 9 - Promozione della ricerca e della diffusione delle fonti rinnovabili

1. Il Ministero delle attività produttive… un accordo di programma quinquennale con l'ENEA per i seguenti obiettivi generali:a) l'introduzione nella pubblica amministrazione e nelle imprese, in particolare di piccola e media dimensione, di componenti, processi e criteri di gestione che consentano il maggiore utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione del consumo energetico per unità di prodotto;b) la formazione di tecnici specialisti e la diffusione dell'informazione in merito alle caratteristiche e alle opportunità offerte dalle tecnologie;c) la ricerca per lo sviluppo e l'industrializzazione di impianti, nel limite massimo complessivo di 50 MW, per la produzione di energia elettrica dalle fonti rinnovabili di ivi inclusi gli impianti di microgenerazione per applicazioni nel settore agricolo, nelle piccole reti isolate e nelle aree montane.

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Art. 11 - Garanzia di origine dell'elettricità' prodotta da fonti rinnovabili

1. L'elettricita' prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e la produzione imputabile da impianti misti ha dirittoal rilascio, su richiesta del produttore, della «garanzia di originedi elettricita' prodotta da fonti energetiche rinnovabili», nelseguito denominata «garanzia di origine».3. La garanzia di origine e' rilasciata qualora la produzioneannua, ovvero la produzione imputabile, sia non inferiore a 100 MWh,arrotondata con criterio commerciale.10. La garanzia di origine di elettricita' prodotta da fontienergetiche rinnovabili rilasciata in altri Stati membri dell'Unioneeuropea a seguito del recepimento della direttiva 2001/77/CE, e'riconosciuta anche in Italia.

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Art. 15 - Campagna di informazione e comunicazione

Art. 16 - Osservatorio nazionale sulle fonti rinnovabili e l'efficienza negli usi finali dell'energia

1. E' istituito l'Osservatorio nazionale sulle fonti rinnovabili el'efficienza negli usi finali dell'energia. L'Osservatorio, svolgeattivita' di monitoraggio e consultazione sulle fonti rinnovabili esull'efficienza negli usi finali dell'energia, allo scopo di:a) verificare la coerenza tra le misure incentivanti e normativepromosse a livello statale e a livello regionale;b) effettuare il monitoraggio delle iniziative di sviluppo delsettore;c) valutare gli effetti delle misure di sostegno, d) esaminare le prestazioni delle varie tecnologie;e) effettuare periodiche audizioni degli operatori del settore;

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f) proporre le misure e iniziative per migliorare la previsione dei flussi di cassa dei progettig) proporre le misure e iniziative eventualmente necessarie persalvaguardare la produzione di energia elettrica degli impiantialimentati a biomasse e rifiuti, degli impianti alimentati da fontirinnovabili non programmabili e degli impianti alimentati da fontirinnovabili di potenza inferiore a 10 MVA, prodotta successivamentealla scadenza delle convenzioni richiamate all'articolo 13, commi 2 e3, ovvero a seguito della cessazione del diritto ai certificativerdi.

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Accordo Authority per immissione in rete di energia da fonti rinnovabili con potenze < 20 kW

Titoli di Efficienza Energetica

Certificati Verdi

Incentivi Comunali

Incentivi

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Dgls 29 dicembre 2003, n. 387 art 6: ”.. Disposizioni specifiche per gli impianti di potenza non superiore a 20 kW: 1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas emana la disciplina delle condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell'energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza nominale non superiore a 20 kW…”

La precedente normativa Delibera dell’AEEG n. 224/00 che disciplina le modalità di allaccio alla rete di impianti fotovoltaici con potenza non superiore ai 20 kW

Accordo Authority per immissione in rete di energia da fonti rinnovabili con potenze < 20 kW

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Titoli di efficienza energetica

I titoli di efficienza energetica sono introdotti dai Decreti del Ministro dell’Industriadi concerto col Ministro dell’ambiente il 24 aprile 2001.

Essi vengono rilasciati ai soggetti che realizzano i progetti di miglioramento dell’efficienza energetica sostenendo i costi di investimento connessi. Il ricavo atteso dalla cessione dei Titoli, direttamente a chi ha l’obbligo di raggiungere gli obiettivi fissati o sul mercato nell’apposita Borsa, da parte di chi ha realizzato i progetti costituisce un’ulteriore possibilità di recuperare i costi degli investimenti effettuati.

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Certificati Verdi

Il Decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999 nell’art. 11 introduce un nuovo sistema di incentivi per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Prevede il superamento del vecchio criterio di incentivazione tariffaria noto come Cip6, per passare ad un meccanismo di mercato competitivo basato sui Certificati Verdi, titoli emessi dal GRTN (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale) che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ogni Certificato Verde certifica la produzione di 100 MWh.

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Per l'anno 2002 il valore della domanda è stata pari a 3,23 TWh, riferita a 35 operatori soggetti a questo obbligo, mentre l’offerta è stata di 0,9 TWh. La domanda residuale - 2,33 TWh corrispondenti a 23.300 Certificati Verdi - è stata coperta dai Certificati verdi a disposizione del GRTN.

Per l'anno 2003 il valore della domanda è pari a 3,46 TWh, riferita a 42 operatori soggetti a questo obbligo, mentre l’offerta è stimata in circa 1,3 TWh. La domanda residuale - 2,16 TWh corrispondenti a 21.600 Certificati Verdi - sarà coperta dai Certificati verdi a disposizione del GRTN. A partire dall'anno 2004 e fino al 2006, la quota d'obbligo è incrementata annualmente di 0,35 punti percentuali (art.4 comma 1 del D.Lgs. 387/2003). Gli incrementi della quota minima d'obbligo per il triennio 2007-2009 e 2010-2012 verranno stabiliti con decreti emanati dal Ministero delle Attività Produttive.

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Indagine sugli incentivi comunali

progetto She di Federabitazione, Legambiente ed altri

Il progetto pilota She, Sustainable housing in Europe, è proposto e coordinato da Federabitazione-Cooperative, prevede la realizzazione di circa 800 alloggi in quattro diverse nazioni ( Italia, Francia, Portogallo e Danimarca) con la partnership di otto operatori dell’edilizia sociale e strutture scientifiche qualificate.

Indagine condotta intervistando circa 250 comuni italiani di grande, media e piccola dimensione, rappresentativi di circa il 17,5% della popolazione italiana

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Forme di incentivo per le costruzioni ecologiche

Tipo di incentivo Ha già deliberato questa forma di

incentivo

E’ favorevole e sta studiando questa forma di incentivo

Sconto ICI

Sconto oneri di urbanizzazione

Incentivi volumetrici

Priorità nella concessione delle aree/immobili

Obblighi nelle convenzioni per le aree

Promozione con bandi di concorso

altro

16 12%

38 28%

28 21%

11 8%

21 16%

16 12%

9 7%

47 35%

59 44%

44 32%

28 21%

45 34%

38 29%

6 5%

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Comune di Barcellona - Spagna

1999 - Piano regolatore che prevede l’obbligo di integrazione di sistemi solari termici nei nuovi edifici ed in quelli da ristrutturare.

Era stato calcolato per esigenze di acqua calda sanitaria per la città una superficie di 1,61 kmq (3% superficie costruita), cioè 1,1 mq per abitante.

Multa di • 49.000 Euro per un sistema solare incompleto e inadeguato• 60.000 Euro per la mancata installazione

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Il Regolamento Edilizio introduce tre criteri noti da tempo ma scarsamente applicati:

• il risparmio energetico

• l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili

• l’impiego di tecnologie bioclimatiche.

Alcuni degli interventi proposti sono prescrittivi, quindi resi obbligatori (è questa la vera innovazione portata da questo strumento), altri sono per ora solo suggeriti, quindi facoltativi, ma ugualmente importanti in quando stimolano gli operatori a riflettere su scelte più sostenibili.

Nuovo regolamento Edilizio del Comune di Carugate

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Gli interventi obbligatori introdotti sono: 1. Illuminazione spazi esterni: flusso luminoso orientato verso il basso per evitare

l’inquinamento luminoso.

2. Diritto al sole: nelle nuove costruzioni si deve tenere conto di distanze sufficienti a garantire un corretto soleggiamento delle superfici esposte.

3. Porticati aperti al pubblico transito: illuminazione con lampade a ridotto consumo energetico.

4. Riduzione degli effetti del Radon: garantire una ventilazione costante su ogni lato del fabbricato.

5. Impianti elettrici per illuminazione: impiego di dispositivi di controllo/regolazione

dei consumi (interruttori a tempo, sensori di presenza, sensori di illuminazione naturale, ecc).

.

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6. Controllo temperatura ambienti: nella stagione fredda compresa fra 18°C e 22°C; installazione di sistemi di regolazione locali (valvole termostatiche, ecc) agenti sui singoli elementi riscaldanti. Le valvole termostatiche sono sistemi di regolazione locale che, agendo sui singoli elementi radianti, mantengono la corretta temperatura degli ambienti riscaldati, specie in presenza di apporti gratuiti, esterni e interni.

7. Caldaie a condensazione: nei nuovi edifici o in quelli per i quali è prevista la ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento, è resa obbligatoria l’installazione di caldaie a condensazione, generatori di calore a gas che consentono di produrre calore con un consumo di combustibile ridotto.

8. Collettori solari per la produzione di acqua calda: installazione negli edifici

adibiti a residenza con tetto piano o sulle falde esposte a sud, sud-est o sud-ovest. L’impianto a pannelli solari termici deve essere dimensionato in modo da coprire l’intero fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, nel periodo in cui l’impianto di riscaldamento è disattivato (copertura annua del fabbisogno energetico superiore al 50%).

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9. Contabilizzazione del calore individuale, quindi spesa energetica dell’immobile ripartita in base ai consumi reali effettuati da ogni singolo proprietario.

10. Consumo di acqua potabile: contabilizzazione individuale; adozione di dispositivi

per la regolazione del flusso di acqua dalle cassette di scarico dei gabinetti; utilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione del verde pertinenziale e per i servizi condominiali.

11. Realizzazione strutture di tamponamento (pareti verticali, coperture, ecc.) con un livello di isolamento termico superiore a quello minimo previsto dal regolamento nazionale allo scopo di ridurre il consumo di energia nella stagione invernale (la norma riguarda sia gli edifici nuovi, sia gli edifici che devono essere ristrutturati).

12. Utilizzo vetri doppi: nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni di facciate.

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Questi gli interventi suggeriti (facoltativi): 1. Serre bioclimatiche e logge aventi lo stesso scopo, muri ad accumulo, muri di

Trombe: sono considerati volumi tecnici e quindi non computabili ai fini volumetrici.

2. Tetto verde piano o inclinato: miglioramento dell’inerzia termica estivo – invernale e drenaggio del deflusso delle acque meteoriche.

3. Pannelli radianti integrati nei pavimenti o nelle solette: condizioni di comfort elevate con costi di installazione competitivi.

4. Superfici trasparenti: per le nuove realizzazioni orientamento entro un settore di ± 45° dal sud geografico e applicazione di schermature.

5. Pannelli solari fotovoltaici: allacciati alla rete elettrica di distribuzione.

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6. Materiali naturali e finiture bio-compatibili: impedire l’immissione e il riflusso dell’aria e degli inquinanti espulsi e, per quanto possibile, la diffusione di esalazioni e di sostanze inquinanti dalle stesse prodotte.

7. Consumo di acqua potabile: adozione di sistemi che consentano l’alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie provenienti dagli scarichi di lavatrici, vasche da bagno e docce.

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Considerando un edificio di tipologia classica (edificio a schiera di 3 piani), attuando i soli interventi obbligatori, ad esclusione delle caldaie a condensazione, si ha un aumento di circa il 3% rispetto a quello base (il confronto è con un edificio nuovo realizzato secondo le attuali normative). Gli interventi consentono di ridurre il consumo energetico complessivo (riscaldamento e acqua calda) di almeno 25%.

Ai costi attuali dell’energia i maggiori investimenti si ammortizzano in un periodo di circa 8 anni ed il reddito medio dell’investimento, considerando un periodo di

durata degli interventi di 20 anni, è pari a circa il 7% .

Nel conteggio non sono stati considerati eventuali incentivi finanziari.

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A.0 Introduzione Politiche Energetiche

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Dalla casa singola al quartiere centrale

Negli ultimi anni la politica della costruzione si è evoluta passando dal PRG ai Piani Urbanistici Complessi, cioè alla scala urbana di quartiere

La sfida dei prossimi anni sarà quella di realizzare insediamenti che siano autosufficienti energeticamente e, qualche volta, anche produttori di energia, coniugando tutti i cicli ecologici (anche rifiniti e acque reflue) e sfruttando le fonti rinnovabili di energia

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A.0 Introduzione Politiche Energetiche

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Città di Amersfoort - Olanda

Progetto di integrazione di sistemi fotovoltaici, nella zona residenziale di Amersfoort in Olanda. Sono stati installati 1000 kW sulle coperture di 500 case

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A.0 Introduzione Politiche Energetiche

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Complesso di Mont-Cenis Accademy - Germania

Edificio situato nella Ruhr realizzato con un involucro di vetro con copertura in PV con potenza di picco di 1000 kW, la struttura delle dimensioni di 176 m di lunghezza, 72 di larghezza e 15 di altezza contiene al suo interno altri edifici.

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A.0 Introduzione Politiche Energetiche

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GRTN Gestore Rete Trasmissione NazionaleIEA International Energy AgencyUP Unione PetroliferaENEA Ente Nazionale Energie AlternativeENI Ente Nazionale IdrocarburiAEEG Autorità Energia Elettrica e GasIAFR Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili CIPE Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica

Glossario