filodiretto numero 7

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In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni n°7 Ottobre 2010 FILO DIRETTO - ANNO I - N. 7/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio ENOTECA PIZZERIA-POLLERIA DA ASPORTO Tel : 091 9820694 Cell : 328 0882950 Salita Garibaldi 18-Monreale email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com QUALE IDEA DI CITTÁ Di Luigi Gullo N elle varie edizioni del nostro periodico ci siamo sof- fermati diverse volte sui problemi della città. Le analisi che si sono succedute hanno delineato un qua- dro abbastanza nitido delle criticità presenti, del degra- do e dei mali sociali che affliggono il contesto urbano. La piaga del precariato, l’emergenza rifiuti, la viabilità non funzionale, l’inadeguatezza delle infrastrutture sco- lastiche; sono solo alcuni degli annosi problemi con cui i cittadini si confrontano quotidianamente e che pos- sono essere considerati mero effetto della mancanza di adeguate politiche pubbliche. Di conseguenza si opera nella ricerca di soluzioni per tamponare le emergenze, mentre manca una progettazione che dia risultati nel medio e nel lungo periodo, articolata e coerente. Manca un’idea di città. Lo scorso mese di settembre Monreale è stata interessata da eventi di alto valore culturale ed artistico, frutto solamente della passione, della capacità e dell’abnegazione di cittadini che hanno dimostrato l’amore ed il forte senso di appartenenza alla nostra cit- ALL ’ INTERNO Intervista al sindaco Di Matteo ad un anno dal suo insediamento pag 2 “Nel Segno di Guglielmo” con qualche sosta… “all’ Ombra del Duomo” pag 7 Giù la maschera: a Monreale il pizzo si paga pag 9 30 anni di lotte per il bosco che non c’è! pag 10 Quando la ricerca in sicilia “non vale”: l’agonia del cres pag 6

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filodiretto numero 7 ottobre 2010 politica monreale società

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In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni n°7Ottobre 2010

FILO DIRETTO - ANNO I - N. 7/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio

ENOTECAPIZZERIA-POLLERIA

DA ASPORTO

Tel : 091 9820694Cell : 328 0882950

Salita Garibaldi 18-Monreale

email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com

QUALE IDEA DI CITTÁDi Luigi Gullo

Nelle varie edizioni del nostro periodico ci siamo sof-fermati diverse volte sui problemi della città. Le

analisi che si sono succedute hanno delineato un qua-dro abbastanza nitido delle criticità presenti, del degra-do e dei mali sociali che affliggono il contesto urbano. La piaga del precariato, l’emergenza rifiuti, la viabilità non funzionale, l’inadeguatezza delle infrastrutture sco-lastiche; sono solo alcuni degli annosi problemi con cui i cittadini si confrontano quotidianamente e che pos-sono essere considerati mero effetto della mancanza di adeguate politiche pubbliche. Di conseguenza si opera nella ricerca di soluzioni per tamponare le emergenze, mentre manca una progettazione che dia risultati nel medio e nel lungo periodo, articolata e coerente. Manca un’idea di città. Lo scorso mese di settembre Monreale è stata interessata da eventi di alto valore culturale ed artistico, frutto solamente della passione, della capacità e dell’abnegazione di cittadini che hanno dimostrato l’amore ed il forte senso di appartenenza alla nostra cit-

ALL ’ INTERNOIntervista al sindaco Di Matteo ad un anno dal suo insediamento pag 2

“Nel Segno di Guglielmo” con qualche sosta… “all’ Ombra del Duomo” pag 7

Giù la maschera: a Monreale il pizzo si paga pag 9

30 anni di lotte per il bosco che non c’è! pag 10

Quando la r icerca in s ic i l ia “non vale”: l ’agonia del cres pag 6

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INTERVISTA AL SINDACO DI MATTEO AD UN ANNO DAL SUO INSEDIAMENTOLa polemica di Russo è sterile: mai arrivati i soldi dai fondi FAS né dalla Protezione Civile

L’ATO non ha i conti in ordine, con Gullo assunte 40 unità in eccesso

A poco più di un anno dalla Sua elezione proviamo assieme a fare

un’analisi dell’operato della Sua ammi-nistrazione. La città non sembra ancora essere connotata da grandi cambiamen-ti, mentre molte emergenze perman-gono ancora non risolte. Partiamo da quello che è il suo progetto di città. Come sarà Monreale al termine del Suo mandato? Dal momento della mia elezio-ne sono impegnato quotidianamente ad affrontare varie emergenze. Ma l’obiet-tivo che voglio tenacemente portare a termine entro la fine del mio mandato è che Monreale abbia risolto il proble-ma delle scuole. Sono cominciati i lavori di ristrutturazione della scuola materna di Via Venero. Alla scuola Morvillo ver-ranno realizzate 5 aule per l’infanzia. A San Martino la ditta Salamone ha ap-

pena consegnato la scuola, voluta dalla nostra amministrazione. A Grisì stiamo realizzando il primo lotto di un istituto comprensivo, grazie ad un importo di 1.500.000 euro di fondi statali che sono riuscito ad ottenere. Ad Aquino è in co-struzione la scuola del’infanzia e l’asilo. Inoltre abbiamo già deliberato in con-siglio comunale la ristrutturazione della scuola Pietro Novelli. Le opposizioni criticano la scel-ta di rinunciare ai fondi della protezione Civile e di attingere invece alle casse comunali per la ristrutturazione del Pie-tro Novelli. E’ una polemica sterile. Tonino

Russo aveva parlato prima di 400.000 euro di fondi FAS, mai arrivati. Poi ha parlato di un intervento di 200.000 euro da parte della Protezione Civile ma non ancora liquidato. Non posso rimanere ancora in attesa di questi capitali per avviare la ristrutturazione. Sono riusci-to invece ad attingere a fondi comunali per cominciare i lavori. E’ chiaro che se dovesse pervenire quanto promesso dal-la Protezione Civile risparmieremo sulle casse comunali.

Queste risorse comunali sono state distratte da altri scopi? Si tratta di un importo di circa 1.200.000 euro, costituito da residui di somme utilizzate per varie opere già re-alizzate e quindi rimaste a nostra dispo-sizione, sufficienti per la ristrutturazione della scuola.

Si parla di una consulenza tec-nica esosa per la realizzazione dei lavo-ri. Non ci si poteva rivolgere ai tecnici del comune? L’incarico, così come previsto dalla legge regionale, era stato affida-to dalla precedente amministrazione ad uno studio di progettazione esterno, lo studio Cassata. L’amministrazione però non completò l’iter nei tempi previsti perdendo i 200.000 euro stanziati dalla regione. Il progetto adesso è stato com-pletato e la parcella, non ancora definita, andrà liquidata facendo ricorso alle cas-se del comune. L’esecuzione dei lavori invece sarà condotta dai nostri tecnici, senza ulteriori costi.

Alcuni mesi fa Lei ha preso parte alla manifestazione a fianco dei precari regionali per il rinnovo del con-tratto. Qual è la situazione dei dipen-denti precari monrealesi? I cosiddetti precari sono lavora-tori essenziali per garantire molti servi-zi comunali. Non oso immaginare cosa accadrebbe agli uffici comunali senza il loro impiego. A Monreale le prime sca-denze contrattuali saranno a Dicembre e probabilmente verranno prorogate di un anno, così come avvenuto in altri co-muni siciliani. E’ un problema non risol-vibile a livello comunale o regionale, ma

riguarda il governo nazionale.

Qual è la situazione dei dipen-denti del CRES e come si sta attivando l’amministrazione comunale per risol-vere il loro problema occupazionale? Abbiamo chiesto un incontro al presidente Lombardo sia per fornire commesse regionali al CRES sia per ot-tenere un contributo al fine di pagare parte degli stipendi pregressi.

Sport a Monreale, quali pro-spettive? E’ nostra intenzione rendere fruibili le strutture esistenti. Abbiamo stipulato un accordo triennale con due associazioni per la gestione del campo sportivo. A loro competerà l’adeguamen-to alle normative vigenti dell’impianto, che, cosa importante, rimarrà a disposi-zione anche delle scuole. Stiamo prepa-rando un bando per assegnare alle stes-se condizioni la gestione del Tiro a volo e dei campi da tennis della Ranteria. Su Aquino c’è un vecchio progetto per la città dello sport. Risale ai primi anni ’80. Abbiamo avuto un primo finanziamento di più di 4 milioni di euro per la cre-azione del campo sportivo, ma risulta insufficiente per realizzare un progetto “funzionale” e funzionante”, così come previsto dalla legge. Quindi abbiamo chiesto ai nostri tecnici di rivedere il progetto per attenerci alle disposizioni di legge. A proposito di Aquino, è in esecuzione il progetto di quartiere che prevede la realizzazione di 16 apparta-menti, e dinanzi la nuova scuola ele-mentare stiamo aprendo un’altra strada che si collegherà a via Santa Liberata, permettendo di evitare l’ingorgo vicino la piazzetta di Aquino.

In tanti comuni esistono spazi per i bambini. Perché manca a Monrea-le un semplice parco giochi? Stiamo attrezzando la villa con dei giochi per bambini che, al momento del mio insediamento, ho trovato inuti-lizzati nei magazzini.

Tanti giovani trascorrono i po-meriggi bighellonando al “Canale”. E’ una visione triste di un paese che non

Il sindaco Di matteo

Politica

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Ottobre 2010 Ottobre 2010

offre opportunità ludiche, ricreative, culturali ai giovani. Quali progetti per impegnarli in modo costruttivo? Non abbiamo ancora un proget-to per un centro di aggregazione per i giovani ma abbiamo intenzione di lavo-rarci.

Gli assessori alla Cultura Capu-to ed ai Beni Culturali Dina hanno or-ganizzato durante l’estate monrealese la manifestazione “Monreale by night” e la selezione di Miss Italia. Abbiamo notato la loro assenza ad iniziative ad alto valore culturale, quali “All’ombra del duomo” e “Nel segno di Guglielmo”. Ma hanno idea di trovarsi in un paese dotato di un patrimonio storico e cultu-rale di altissimo valore e che attende di essere adeguatamente valorizzato? Esiste un problema di competenza? Sia la “Notte Bianca” che “Mon-reale by night”, organizzate con fondi regionali dai due assessori, prevedeva-no anche l’apertura dei siti artistici. Alle conferenza stampa il vicesindaco ed assessore alla cultura Caputo era pre-sente. L’amministrazione ha contribuito alle manifestazioni delle associazioni culturali coprendo le spese di luce e dei diritti SIAE. Aiutiamo i giovani con le risorse di cui disponiamo. Io credo che bisogna investire nella cultura. Abbiamo allestito una mostra permanente al Col-legio di Maria con esposizioni di artisti vari che si alternano mensilmente. Alla galleria civica del Guglielmo abbiamo ospitato opere di artisti famosi, ma so-prattutto abbiamo permesso ai giovani artisti emergenti di esporre le loro ope-re. Anche mettendo a disposizione l’aula consiliare. E’ nostra intenzione istituzio-nalizzare il concerto di capodanno che nel 2010 ha visto la sua prima edizione,

così come vogliamo dedicare una set-timana di settembre a “Nel segno di Guglielmo”. Con una delibera abbiamo creato l’associazione degli artisti monre-alesi.

Il PD lamenta la non validità delle delibere di giunta a causa della mancata sostituzione dell’assessore Termini dimessosi mesi fa. Tra l’altro, per i Monrealesi, un assessore fanta-sma. La Termini ha deciso di lasciare la carica per motivi familiari dopo che aveva cominciato ad occuparsi di poli-tiche giovanili. Si era interessata ed era riuscita ad ottenere finanziamenti per corsi di qualificazione per il personale, per la scuola di Pioppo e per l’organo della Collegiata. La sua sostituzione av-verrà a giorni. Sulla validità delle delibe-re di giunta vi è un problema di inter-pretazione della legge. In ogni modo ci siamo limitati a deliberare solamente su finanziamenti in scadenza.

Una sentenza della Corte Costi-tuzionale ha stabilito l’incompatibilità per i deputati regionali di ricoprire la carica di vicesindaco o assessore in co-muni con più di 20.000 abitanti. Quindi sia Caputo che Dina dovrebbero lascia-re la carica. Loro non lo fanno. Lei non lo chiede? Io non posso chiedere all’asses-sore di lasciare la delega. Non si tratta di una questione di ineleggibilità ma di incompatibilità che può essere eccepita solo da chi ne ha interesse, quindi non da un semplice cittadino ma da un con-sigliere. Ed il consiglio comunale non l’ha eccepita.

Il territorio di Monreale è tri-stemente noto per l’alto livello di ille-galità. Cosa sta facendo l’amministra-zione per contrastarla e per diffondere la cultura della legalità? L’amministrazione comunale partecipa al consorzio sviluppo e legalità al quale abbiamo trasferito i beni asse-gnati dallo stato e dalla prefettura, come la cantina Kaggio che verrà ristrutturata ed utilizzata da cooperative antimafia, dall’istituto vite e vino come centro di ricerca e dall’università per la ricerca sul settore agricolo. Inoltre abbiamo realiz-zato convegni nelle scuole per diffonde-re la cultura della legalità tra i giovani invitando personaggi del mondo dell’an-timafia.

Il presidente dell’ATO rifiuti è anche vicesindaco. Non c’è un conflitto di interessi? Purtroppo no. La legge regiona-le prevede, secondo me sbagliando, che il presidente debba essere un sindaco o vicesindaco.

Ad un anno dall’insediamento del nuovo amministratore la gestione dell’ATO è però fallimentare. Buchi di bilancio, città sporche, raccolta diffe-renziata inesistente. Non è il caso di chiedere le dimissioni dell’attuale am-ministrazione? I revisori dei conti, sugli atti del 2007/2008, hanno dichiarato che l’ATO non ha i conti in ordine a causa di un esubero di personale di più di 40 unità rispetto alle reali necessità.

Assunzioni riconducibili anche alla precedente amministrazione Capu-to? Caputo ha proceduto alla cre-azione dell’ATO e quindi all’assunzione iniziale del personale. Invece durante l’amministrazione Gullo sono state as-sunte altre 40 unità circa.

Per risolvere il problema delle discariche a cielo aperto lei ha delibe-rato pene pesanti, sino all’arresto, per chi lascia rifiuti ingombranti per strada o depone la spazzatura negli appositi contenitori al di fuori degli orari sta-biliti. Solo propaganda senza nessun risultato? Non abbiamo avuto arresti, mentre l’ATO sta procedendo ad una campagna di informazione e di sensibi-lizzazione dei cittadini. In seguito parti-remo con controlli rigorosi da parte dei vigili.

Alcune vie della città sono in-vase dagli ambulanti, che poi diventa-no stanziali, facendo una concorrenza scorretta ai negozianti che pagano tas-se molto salate. Gli ambulanti con regolare li-cenza lamentano la mancanza di spazi idonei alla sosta temporanea. In con-siglio comunale abbiamo approvato il piano commerciale che individuerà le aree per la sosta temporanea. E’ com-pito dell’amministrazione prospettare la soluzione e poi procedere con i dovuti controlli perché la norma venga rispet-tata.

Luigi [email protected]

Politica

Un particolare della struttura dei campi da tennis della “Ranteria”

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WALTER MICELI ELETTO NUOVO SEGRETARIO DEL CIRCOLO MONREALESE DEL PD Avvieremo un’azione popolare contro l’incompatibilità della doppia carica di Caputo e Dina

L’amministrazione Di Matteo: stile Caputo, annunci propagandistici mentre la città continua a marcire

Walter Miceli è un avvocato monre-alese di 39 anni. A luglio è stato

eletto, dal direttivo locale e all’unanimità, segretario del circolo monrealese del PD. Ricopre la carica lasciata da Mimmo Rus-so l’estate scorsa. Quali sono le motivazioni che spingono una persona, impegnata nel la-voro e in famiglia, ad assumersi un così oneroso incarico? Ho accettato questo incarico per-ché convinto che non esiste soltanto una dimensione individuale di vivere la cit-tà, bensì una dimensione sociale basata sull’impegno personale.

Cosa significa questo cambio alla segreteria monrealese del PD. Quale discontinuità e quali nuovi progetti? Non parlerei di discontinuità. La nuova segreteria si pone l’obiettivo di uscire dal circolo per coinvolgere la città in un progetto di cambiamento. Il primo obiettivo è il rispetto delle regole e l’af-fermazione dei valori di legalità, oltre al coinvolgimento della città a tutti i livelli. E da subito avvieremo un’azione popo-lare per far valere l’incompatibilità della doppia carica di deputato regionale e di assessore rivestita sia da Caputo che da Dina, come espresso da una sentenza del-la Corte Costituzionale. Io la patrocinerò sia da avvocato che da segretario del PD. Contestiamo anche che Caputo sia presi-dente dell’ATO, determinando un conflitto di interessi con lo scopo di accrescere il suo potere. Da presidente dell’ATO deve chiedere i pagamenti al comune di cui è vicesindaco. Tutto ciò ha anche un valore simbolico. Il cumulo delle cariche mostra che Caputo è il padrone del territorio.

Quale il vostro giudizio sull’ope-rato dell’amministrazione Di Matteo ad un anno dal suo insediamento? E’ un’amministrazione che conti-nua con lo stile Caputo, fatto di annunci propagandistici, mentre la città continua a marcire. Osserviamo inerzia ed incapa-cità ad affrontare i problemi economici della città. Da tempo proponiamo la co-stituzione dell’area artigianale che porte-rebbe sviluppo economico, ma l’ammini-strazione rimane sorda. Abbiamo a cuore

la valorizzazione del patrimonio culturale di Monreale. Il nostro deputato Tonino Russo sta lavorando per il riconoscimento del sito di Monreale da parte dell’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità. Monreale si conferma un paese di centro destra. Forza Nuova riesce ad avere ap-peal sui giovani. Come avvicinare i citta-dini alle vostre idee? Il centro sinistra monrealese van-ta una gloriosa tradizione di coinvolgi-mento dei giovani. Vogliamo lavorare per far riappropriare del territorio monrealese i giovani che vogliono impegnarsi, propo-nendo un’idea di politica diversa.

La conformazione e le dinami-che interne al PD monrealese sembrano riflettere le divisioni ed i personalismi del Pd nazionale. Come potrà il nuovo segretario ottenere maggiore coesione? Confuto questa interpretazione. Monreale vanta un tradizionale modo di operare al di fuori delle correnti. Roberto Gambino, già segretario dei DS, ha inse-gnato una maniera diversa di fare politi-ca, fatta di generosità nei confronti della città, scevra da tornaconti personali e da quei riti feudali della politica legati alle correnti. Roberto rappresenta per me un punto di riferimento al quale ispirarmi. Anche chi è espressione di personaggi politici esterni ha compreso che solo con un partito forte e autonomo c’è la possibi-lità di crescere ed essere credibile.

Il gruppo Crescere è confluito ufficialmente con il PD, ma intanto ha perso il consigliere Giurintano che è pas-sato con la maggioranza. Quali elementi attraggono nel PDL monrealese? L’adesione di Giurintano al PDL mi è dispiaciuta. Confido che un PD forte possa attrarre chi si è allontanato. Al di là di questo evento, il PDL rappresenta in genere un agglomerato di interessi clientelari secondo una logica di affilia-zione che asserve al progetto personale di un solo uomo, Salvino Caputo. L’ATO, servizio essenziale per la qualità della vita sociale, è diventato un carrozzone clientelare che ha alimentato la carriera politica di Salvino Caputo, determinando una voragine di debiti per l’ATO e per il

comune di Monreale.

L’ATO ha anche avuto una fase di gestione Gullo, della cui amministra-zione avete preso parte. La rottura con Gullo avvenne proprio a causa della vicenda che portò la moglie dell’allora sindaco alla presidenza dell’ATO. E la conseguenza fu la dimis-sione dei nostri assessori.

Torniamo alla fusione con il gruppo Crescere che fa riferimento al consigliere provinciale Toti Zuccaro. Non è riconducibile alle sue scelte politiche la pesante lacerazione all’interno del vostro gruppo che vi vide marciare in opposti schieramenti durante l’amministrazione Gullo? In fondo i personaggi non sono cambiati. Come si spiega questa fusio-ne? Da Toti Zuccaro furono allora adottate scelte politiche che hanno por-tato alla divisione da noi. In seguito però Zuccaro decise di rompere con Gullo ed il gruppo Insieme, e di adottare il nostro progetto che portò alla sua candidatura a sindaco di tutto il centro sinistra.

Come si pone il PD monrealese nei confronti del governo Lombardo qua-ter e della coalizione tra PD, MPA, UDC e finiani? Ho una posizione critica nei confronti di un’alleanza che non è stata consacrata dal voto popolare. Sono però mentalmente aperto al fatto che da tale esperienza possano essere conseguiti obiettivi importanti, come la cacciata dei berlusconiani.

Luigi [email protected]

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L A M I A V E R I TÀ S U L L A “ P I E T RO N OV E L L I ” Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato ricevuto dall’On. Tonino Russo

Svanita la speranza che il nuovo anno scolastico potesse partire

finalmente nella normalità, la vicen-da ha assunto tutte le caratteristiche di una maleodorante e pessima po-litica amministrativa. Una salsa che rischia di diventare tipica come le prugne “sanacore”, della quale, tut-tavia, i monrealesi non potranno per nulla sentirsi fieri ed orgogliosi.In nome dell’emergenza che colpi-sce la scuola, sono stati usati i bambini per sper-perare una gran quantità di denaro pubblico, ritar-dando, purtroppo, anche la soluzione del problema. I lavori sarebbero potuti, e potrebbero, costare mol-to meno, (almeno la metà), se si fosse dato ascolto alle soluzioni costruite e pub-blicamente annunciate dal Pd in più occasioni. Oggi, Il sindaco dovrebbe spiegare perché ha dato un incarico pare di circa 180 mila euro a dei tecnici privati per un progetto di oltre un milio-ne e duecento mila euro, dimenticando di aver so-lennemente affermato che i progetti sarebbero stati redatti a costo zero dai funzionari dell’ufficio tecnico di Monreale. Mi chiedo se ci siano davvero carichi di lavoro soffocanti all’ufficio tecnico o se, più sempli-cemente, non ci sia un sistema che non funziona e che non cura gli in-teressi della collettività monrealese, danneggiandone pesantemente le finanze oltre che la credibilità, con la piena consapevolezza degli ammini-stratori del comune. In una giunta che annovera due deputati regionali, Caputo e Dina,

come assessori, ancorché illegittimi, non può permettersi superficialità o distrazioni. Per questo chiediamo di fare piena luce. Il sindaco e l’as-sessore Caputo dovrebbero spiegare perché hanno rifiutato la disponibili-tà ad effettuare i lavori da parte della protezione civile. Gli interventi si sarebbero svolti a partire da giugno ed entro la riaper-tura di settembre della scuola. Ope-

re di somma urgenza per sistemare e riaprire tutte le aule, a suo tempo chiuse in modo alquanto sospetto vi-sto che poi quattro di queste sono state riaperte e tuttora funzionano senza il bisogno di alcun intervento. L’amministrazione e’ ancora in tem-po per cambiare musica. Chieda su-bito l’intervento della protezione civi-le, già assicurato nei mesi scorsi in ben 2 conferenze di servizio regionali da noi richieste, che consentirebbero interventi immediati e a costo zero per le esangui casse del comune. L’amministrazione e’ ancora in tem-

po, inoltre, per non perdere 200 mila euro inseriti per il Pietro Novelli nella delibera CIPE del 31 luglio 2010 (ori-ginariamente 400 mila) e che non sa-ranno utilizzabili come un bancomat per l’amministrazione, ma con precise e rigorose regole. La progettazione, ad esempio, curata dal provvedito-rato delle opere pubbliche regionale, che ne sovraintenderà i lavori, (sem-pre che non si deciderà di farne a

meno), inciderebbe poco meno del 2% anziché le più cospicue parcelle previste dalla giunta e dalla maggioranza dei suoi consiglieri comunali. Non si perda di vista che la scuola ha bisogno di veder re-alizzate le opere indispensabi-li per tornare alla normalità al più presto. Ed i bambini hanno il diritto di non esser più pena-lizzati da qualche cinico spie-tato calcolo. Mi auguro che l’impegno co-struttivo del Pd, con le relative soluzioni “chiavi in mano” e i denari per realizzarle, non ven-gano snobbate o accantonate. Noi, affinché i Sordi dell’am-ministrazione sentano, conse-

gneremo alla corte dei conti una me-moria riepilogativa della vicenda. Se non altro per verificare se non siano configurabili danni all’erario, oltre le gravissime ed indiscutibili responsa-bilità politiche di questa amministra-zione, che sempre più somiglia alle vecchie giunte a guida Caputo, col sostegno di una maggioranza di con-siglieri, se non superficiale o com-plice, almeno parecchio acritica ed ignorante.

On. Tonino Russo

Politica e territorio

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QUANDO LA RICERCA IN SICILIA “NON VALE”: L’AGONIA DEL CRESANCORA NESSUNA RISPOSTA DALLE ISTITUZIONI PER IL CENTRO MONREALESE

I 54 DIPENDENTI DA 18 MESI SENZA RETRIBUZIONE PER UNA CRISI SENZA SOLUZIONI .

“Perché io valgo” pro-clama un ben noto slogan pubblicitario, ma tale mot-to sembra non addirsi al CRES di Mon-reale. Ebbene sì, il Centro per la Ri-cerca Elettronica in Sicilia , sembra proprio non valere lo sforzo di sal-varlo. Nato nel 1974 e divenuto ben presto una delle punte di diamante per l’elettronica,l’informatica e la telematica, il Centro vanta un pre-stigio e una competenza notevoli che gli hanno fruttato negli anni l’inserimento nell’Albo dei Labora-tori Nazionali Qualificati dal Miur e il riconoscimento da parte della Commissione Europea DG XII A/G e DG XIII-F come “Organizzazione Qualificata” ad assistere la stes-sa Commissione per le Azioni ed i Programmi riguardanti la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico nei set-tori Socio-economico e nel settore dell’Energia non nucleare.Eppure tale preparazione non è servita a salvarlo da una crisi che da quasi due anni lo affligge, senza che si sia trovata una soluzione. Siamo nel dicembre 2008 quando un comunicato della CGIL rende nota la situazione di disagio del

CRES e il piano di ridimensiona-mento previsto dal 2 gennaio 2009, basato sul mantenimento del la-voro a tempo pieno per 12 unità, un part-time al 50 per cento per 20 dipendenti e a 0 ore per 8 unità.Scattano subito le richieste di aiu-to da parte dei 54 dipendenti del CRES e dall’azienda stessa. Ven-gono chiamati in causa i soci del Centro, ovvero la Regione siciliana, la Provincia di Palermo, l’Università di Palermo e il Comune di Monre-ale, perché trovino una soluzione a

questa crisi. Si sprecano le lettere alle istituzioni, dal Presidente della Repubblica, Napolitano, al Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ma nulla sembra sortire effetti. Ancora nel giugno del 2009, torna a farsi sentire la voce dei dipendenti che, in arretrato da dieci mesi con lo stipendio, dopo aver firmato un patto di solidarietà aziendale, au-toriducendosi lo stipendio del 50% per evitare i licenziamenti, invoca-no a gran voce la ricerca di solu-zioni e provvedimenti affinchè il CRES non sia costretto a chiudere i battenti. Ma anche in questa occasione tut-to sembra perdersi nel nulla fino a quando si accende un barlume di speranza con la richiesta da par-te di Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività Pro-

duttiva all’Ars, di un incontro con il presidente della Regione Sicilia-na Raffaele Lombardo ed i vertici dell’assessorato regionale al Bilan-cio, per discutere del rilancio del Centro di ricerche di Monreale. Il vertice sembra concludersi positivamente,con la decisione di trasformare il CRES in ente di ri-cerca della Regione siciliana.Sembra allontanarsi così la spada di Damocle incombente sulla testa dei dipendenti.Giungiamo quindi al marzo 2010 e nulla è cambiato: la crisi, che si diceva risolta, dilaga ed è scadu-to anche il contratto di solidarietà firmato dai dipendenti che si ritro-vano catapultati in una cassa inte-grazione a zero ore. La decisione di convertire il CRES in un ente di ricerca regionale era forse un bluff per calmare le acque e attenuare lo sdegno di 54 lavoratori senza retri-buzione da mesi?Qual è la situazione ad oggi? Eb-bene è del 4 settembre il comuni-cato con cui Salvino Caputo rende noto che la Provincia regionale è uscita dal CdA del CRES, con una, oseremmo dire, “pilatesca” lavata di mani, mentre sono ormai quasi 18 mesi che 54 dipendenti non per-cepiscono più una retribuzione.Non è quindi retorica la domanda : quanto vale la ricerca in Sicilia?C’è da augurarsi che non sia la chiusura del CRES, apparentemen-te inevitabile, a darci l’amara ri-sposta che le istituzioni non osano fornire.

Barbara La Barbera [email protected]

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Ottobre 2010 Ottobre 2010 Cultura e tradizioni

UNA SETTIMANA INTERA “NEL SEGNO DI GUGLIELMO” PER LE STRADE DEL PAESE, CON QUALCHE SOSTA … “ALL’ OMBRA DEL DUOMO”

La prima del-le iniziati-

ve, avviatasi il 12 settembre con il Novella-re Normanno, procedendo con incontri di de-gustazioni eno-gastronomiche dei tradizionali prodotti locali, passan-do anche per la lettura teologica musi-va del Duomo, si è conclusa toccando il vertice massimo di partecipazione, il 19 settembre con il corteo storico nor-

manno. Sorprendente successo per la presenza massiva della cittadinanza, che sembra aver bene accolto anche lo spirito aggregativo nonché unitario di questo progetto, essenziale per la buo-na riuscita dello stesso.Infatti oltre che sul valore storico vole-vo porre l’attenzione sull’effetto socia-le che manifestazioni di questo tipo possono avere. Costituisce certamente uno stimolo al miglioramento colletti-vo, all’aggregazione giovanile e non, al rispetto reciproco e ad un più alto senso di collaborazione per il raggiun-gimento di una finalità comune. Diver-se le associazioni impegnate, diverse le collaborazioni sinergiche rimaste an-che anonime, diverse le categorie che hanno sposato e condiviso il progetto. Ritengo di poter affermare che in una cittadina come Monreale, in cui spes-so le iniziative e le novità vengono scoraggiate sul nascere, non facendo mancare le critiche gratuite, in questa occasione il grande successo realizza-tosi è stato soprattutto a livello umano-organizzativo.

Plauso anche all’interessante progetto di “All’ombra del Duomo” che si pro-pone, attraverso un percorso itinerante

distribuito nei fine-settimana, di ripor-tare all’attenzione quei monumenti ed edifici ecclesiastici quasi dimenticati e che non rientrano nei programmi turi-stici. Ciò costituisce una grave perdita per il patrimonio artistico stesso, di cui spesso anche i monrealesi sconosco-

no l’esistenza. E’ pertanto da ritenere egregio il lavoro di coloro che si stanno impegnando per riportare in vita luo-ghi dimenticati, animandoli anche con serate dedicate alla musica e alla re-citazione, durante le quali varie forme d’arte si mescolano, sublimandone l’at-mosfera. Maria Rita Carrà

[email protected]

Monreale vive una nuova stagione: rinverdire le proprie origini e rievocare il passato. Vale a dire proiettarsi nel futu-ro di questa città, con maggiore consapevolezza del proprio valore. Questo è ciò che le due importanti manifestazioni, “NEL SEGNO DI GUGLIELMO” (12-19 SETTEMBRE) E “ALL’OMBRA DEL DUOMO” (04-26 SETTEMBRE) hanno fatto, incentrando il loro lavoro sulla valorizzazione dell’immenso spessore artistico, storico e culturale di Monreale.

Vivendo il presente… sarà forse dal passato che dobbiamo prendere spunto per un futuro migliore?

“Madonna delle Croci”, una delle chiese “dimenticate” di Monreale

Una scena durante il corteo storico nor-manno

Presentazione sito monrealenewsÈ attivo da qualche giorno il nuovo sito internet www.monrealenews.it. Il portale, un vero e proprio giornale on line, che presto sarà registrato, è ideato e curato da Enzo Ganci, giornalista, da dodici anni corrispondente da Monreale per il Giornale di Sicilia.Oltre all’home page, ricca di notizie, foto e rubriche, il sito presenta diverse sezioni: la Cronaca (nera, politica e varia), la Scuola, la Diocesi, lo Sport, le Associazioni e gli Appuntamenti.Tra le rubriche, invece, troviamo quella intitolata “Giochi e rompicapo”, la Cucina Siciliana, il Cinema, i Libri e le Tradi-zioni. Presto, comunque, delle altre se ne potranno aggiungere.Presenti pure tre sezioni di fotogallery aperte, così come quella delle notizie, alla collaborazione dei lettori-utenti. Il portale è di facile ed intuitiva consultazione e presenta una vera e propria panoramica a 360 gradi della vita monre-alese. La grafica è curata in maniera elegante dal webmaster Salvatore Leto, già autore di numerosi altri siti e pagine on line.«E’ nostra intenzione – spiega Enzo Ganci – mettere un altro piccolo tassello nel panorama dell’informazione locale. Lo strumento di internet, accessibile ormai a tutti, ci consente di portare avanti questo nostro progetto».

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Ottobre 2010 Ottobre 2010Lettere

Filo diretto … con il lettoreAnche nel prossimo numero, in questa rubrica, daremo spazio alle Vostre proposte ed ai Vostri suggeri-menti, e potrete raccontare o denunciare inefficienze, disfunzioni e disservizi relativi alle Vostre esperienze quotidiane. Inviare e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

Al PEGGIO NON C’E’ FINEE’ vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, ma questa volta il paragone non regge

Vorrei portare a conoscenza dei miei concittadini e soprattutto dei “nostri amministratori” (che non possono fare finta di non sapere) la situazio-ne igienica della zona che io “bazzico” ogni giorno. O meglio lo sgradevole spettacolo dell’immondizia che ogni giorno ci godiamo noi abitanti di questa zona. Parlo del primo tratto di Via B.Balsamo e di Via B. Man-fredi, comprese le traverse come, per esempio, Via Della Greca.Gli abitanti di questi tratti di strada ci siamo goduti tanta spazzatura in questi mesi estivi: un operatore eco-logico che arrivava a qualche cento metri più avanti, al nostro invito di al-lungare un po’ “la scopa”, risponde-va che l’operatore del nostro tratto di strada era assente. Senza dire di Via Della Greca, che essendo una traversa non hanno l’obbligo di spazzarla; tanto che in alcuni gradini è cresciuta della “buona erba” che aspettiamo diventi cespuglio.

Intanto topi e scarafaggi la fanno da padroni. Ogni giorno c’è lo spetta-colo di qualche carcassa di topo o

di colomba che resta lì sulla strada aspettando di connaturarsi con l’asfalto.

Senza parlare dei tombini che non vengono puliti da anni e alle prime

piogge ne subiamo le spettacolari conseguenze. Due vecchie macchi-ne, di cui non conosciamo il proprie-tario, sono depositate da anni nella Via Balsamo all’altezza del n.47. Ogni tanto viene qualche carabi-niere o vigile a guardare il numero della targa e noi ci illudiamo che for-se provvederanno, ma è solo un “mi-raggio” perché le macchine restano là ad ospitare topi e immondizie. Anzi sono un buon appoggio per i cani che vengono portati in giro per fare i loro bisogni. Senza dire di chi di notte va forse a conservarvi “qual-cosa”.Ora io mi domando: a chi devono ri-

volgersi i cittadini per poter vivere un po’ più civilmente ed evitare disagi o persino infezioni e malattie?

Signori Amministratori perché ogni tanto non vi fate una passeggiata da queste parti invece che godervi solo la piazza e il corso? Però di sorpresa, senza avvertire chi potrebbe mette-re tutto subito a posto.Perché vi vediamo solo ad ogni tor-nata elettorale per “ raccogliere” i voti della gente che nonostante si lamenti ogni giorno vi dà poi un con-senso spesso incosciente e cliente-lare?La gente è stanca ed esasperata e di fronte ai tanti problemi dice: “ la prossima volta non vado a votare”. Salvo poi che un membro della pa-rentela non abbia avuto “rinnovata” la promessa del “mitico” posto di la-voro o di qualche altro favore e allo-ra tutta la parentela in coro vi ridà il consenso.

Che ne dite di tutto ciò?

Però non tutti siamo dei “rassegna-ti”……………..

Spero solo che quanto vado dicen-do svegli la coscienza degli Ammini-stratori e degli amministrati e forse qualcosa cambierà……………..

Monreale 10 settembre 2010

Sarina Ingrassia

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Ottobre 2010 Ottobre 2010

GIU’ LA MASCHERA: A MONREALE IL PIZZO SI PAGA Il boss della nostra città voleva riorganizzare la Commissione Provinciale

Nelle motivazioni della sentenza di condanna a 7 monrealesi le prove dalle intercettazioni

Chi l’ha detto che la mafia a Mon r e a l e non c’è? Chi pensa che il pizzo non esiste? Non è così. A smentire i professionisti dell’antima-fia delle belle parole sono le motiva-zioni della sentenza di condanna nei confronti di ben sette uomini della no-stra città, depositata nei mesi scorsi. Il reggente della famiglia mafiosa della nostra città ha mantenuto negli ulti-mi anni un costante collegamento con esponenti di altri mandamenti mafiosi tra i quali Santa Maria di Gesù, Vil-lagrazia, Boccadifalco, Pagliarelli, San Giuseppe Jato. Obiettivo: ricostituire la Commissione Provinciale di Cosa Nostra. Il boss dei boss aveva persino un autista. Tutto è funzionato con mes-

saggi, “pizzini”, riunioni in un albergo di Pioppo e in una rivendita di auto. Dopo l’arresto di Bernardo Provenzano e di numerosi altri esponenti di spicco del sodalizio mafioso abbiamo assistito ad anni durante i quali si sono verifi-cati dapprima l’ascesa, e quindi la cat-tura, dei latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo ed infine il graduale affermarsi degli alleati di Benedetto Capizzi. La cosca di Monreale, tradizionalmente legata al territorio di San Giuseppe Jato, negli ultimi anni, si è progressiva-mente avvicinata alla famiglia di Santa Maria del Gesù – Villagrazia, diretta da Sandro Capizzi sotto il controllo dell’an-ziano capo Benedetto Capizzi. Una co-sca, quella di Monreale, che come le altre viveva e vive di pizzo nella propria zona di controllo. A dare testimonianza di ciò è proprio la sentenza che ripor-ta un’intercettazione ambientale tra il boss reggente di Monreale e il suo au-tista. I due si trovano sull’autovettura di quest’ultimo e discutono di vicende economiche che interessano l’organiz-zazione e che devono essere riportate per iscritto: “Quel pizzino che tu hai lo strappi, quello dei soldi che ti dovevo dare a…(…) metti in un altro biglietto…duemila…che è 97? …2007, questo qua?

Di Alex Corlazzoli …e fai…scrivi altri 4000, mi segui? …e quattro…però tu dovresti mettere con una sigla abbreviata, che non sono tut-ti e otto e mezzo…(…) e ci metti una si-gla, per dire, per cinque”. Cos’è questo “per cinque”? La percentuale del 5 per cento. E durante la stessa conversazio-ne si ascoltano commenti che si rife-riscono all’entrata di 4.500 euro e alla raccomandazione che il boss fa al suo autista, di trattenere per sé 500 euro anche al fine di acquistare carburante. L’annotazione di somme su foglietti di carta e probabilmente pure su un qua-derno o su qualcosa di simile, contente appunti di contabilità, è l’argomento di una serie di conversazioni captate all’interno dell’auto che trasportava il reggente di Monreale e il suo autista. Parlano di una contabilità ordinaria e che sembra riferirsi agli introiti della cosca, alla distribuzione di proventi fra gli affiliati. Ecco la prova. A Monreale come altrove si paga il pizzo. Non si denuncia. Non si parla. Alla Procura dal nostro territorio non arrivano denuncie? Omertà? Io direi paura perché a volte in questa nostra città essere omertosi è un diritto per proteggere la propria famiglia, i propri parenti.

Territorio

Filo direttofilodirettomonreale@hotmail.itfilodirettoblog.wordpress.com

RedazioneDirettore Editoriale

Luigi Gullo

Direttore ResponsabileAlex Corlazzoli

RedattriciPiera Autovino

Maria Rita CarràBarbara La Barbera

VignettistaFrancesco Valenti

Impaginazione e GraficaDomenico Garlisi

Rosolino Bucceri

design e logo Rosanna Romano

FotografoLuciano Busicchia

Hanno CollaboratoMargherita Martorana

Risposte

1. 60 mila euro provenienti dall’otto per mille più 60 mila euro dal cda della Fabbriceria2. Solo 2 associazioni di Monreale3. 1 500 firme di monrealesi contro la privatizzazione dell’acqua4. 2 200 euro per un loculo 5. 9 auto bruciate più alcuni automezzi di una ditta edile6. 179 mila euro per la ristrutturazione delle scuole di San Martino del Fondo Edifici per il Culto7. 4 000 euro mensili oltre ai 20 mila euro circa (sempre mensili) per Caputo8. 430 mila euro per Caputo9. 430 mila euro per Dina10. 1,2 milioni di euro, avendo rifiutato i fondi provenienti dalla Protezione Civile.

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Ottobre 2010 Ottobre 2010

30 ANNI DI LOTTE PER IL BOSCO CHE NON C’È!Operai forestali stagionali precari? Una risorsa … per chi cerca voti: più di 28 mila in Sicilia. A chi conviene tenerli ai limiti della sopravvivenza?

Le lavoratrici forestali chiedono “Conto e Ragioni” all’Azienda delle foreste demaniali, ai Sindacati e alla Regione Siciliana.

Dalla fine di agosto pre-

sidiano piazza Indipendenza e vogliono es-sere ascoltate. Chiedono più attenzione da parte dei sin-dacati che sti-pulano accordi con la Regione Siciliana lasciando ampi spazi che permettono una contrattazione poco efficace per le loro esigenze (saranno pubblicati nel nostro blog il Protocollo d’intesa del 14 maggio 2009 e gli accordi successivi). 16 settembre 2010 ore 17.30, la sede dell’Ufficio di Collocamento di Pioppo si affolla in poco tempo di lavoratori forestali, per la maggior parte donne, che provengono da Pioppo, Monreale, Piana degli Albanesi … il piccolo uffi-cio si presenta in stato di abbandono, polvere e bottiglie rotte … Le lavoratri-ci chiedono 10 giorni di lavoro in più, una miseria e un’elemosina per ognuno di loro.Penso ai parlamentari regionali che sono lì anche per salvaguardare i dirit-ti di questi lavoratori, e alla loro paga mensile: più di 20 mila euro Antonino Russo della segreteria regio-nale FLAI CGIL, responsabile sindaca-le della CGIL di Pioppo, è chiamato a rispondere all’Assemblea organizzata attraverso un “passaparola” e voluta dal gruppo di donne che rivendicano il rispetto del Protocollo d’intesa, e la negoziazione delle esigenze emerse nel corso di anni di lavoro in cantieri fore-stali, a dir poco inadeguati. I progetti, saranno finanziati con il Par-Fas 2007-10, per portare avanti tutti i programmi su cui si è stipulato l’ac-cordo con la Regione Siciliana, ma non sarà rispettato il Protocollo del 14 mag-

gio.I lavoratori e le lavoratrici denunciano: - Il mancato rispetto del Protocollo d’intesa del 14 maggio che impegna-va il governo regionale a “garantire ai forestali, entro il 2010, 101 giornate per i 78isti, 151 per i 101isti, 180 per i 151isti e il 60% degli arretrati con-trattuali maturati” avendo ottenuto soltanto“90 giornate per i cosiddetti 78isti, 130 per i 101isti, 165 per i 151isti e il 25% dell’ammontare degli arretrati contrattuali spettanti” che sono stati accreditati per le province di Siracusa,

Messina e Ragusa.E anche questi ultimi parametri sem-brano messi a rischio per quegli operai che devono raggiungere il minimo e che quindi non possono permettersi di ammalarsi o di programmare un ricove-ro, come succede a Concetta che deve affrontare un intervento importante e chiede di poter essere avviata al lavoro con precedenza rispetto ad altri. E se il lavoratore si ammala, pur di terminare il proprio turno di lavoro, deve recarsi ugualmente in cantiere e questo suc-cede normalmente, in inverno, poiché l’anno lavorativo si conclude, per i la-voratori forestali, il 31 dicembre. - La mancanza di programmazione delle attività a livello generale, perché il lavoro nel bosco non sia solo una “fab-brica di precari” costretti a svolgere an-che lavori poco utili e poco produttivi,

ma tenda, sia a mantenere e salvaguar-dare la risorsa boschiva, come previsto dal Protocollo del 14 maggio 2009 (con l’ampliamento della superficie del bo-sco, per la difesa idrogeologica del Ter-ritorio, coniugando la tutela ambientale e la difesa del patrimonio boschivo con la valorizzazione della professionalità dei lavoratori forestali), sia a progettare attività che possano mettere il bosco in produzione. - La mancanza di una legge che tra-muti il Protocollo d’intesa del 14 mag-gio 2009.Chiedono, oltre a colmare le mancanze precedenti: - La regolare erogazione della paga, poiché non percepiscono alcuna retri-buzione dal mese di maggio. - E, giacché l’orario di lavoro è da concordare col datore di lavoro, che si mantenga anche in inverno l’orario estivo.Assicurano che lotteranno con tutti gli strumenti possibili perché siano tutela-ti i diritti delle lavoratrici madri, sem-bra, infatti, che il medico competente dell’azienda forestale voglia negare il diritto alla maternità e all’allattamento alle donne che, se in gravidanza, sa-ranno dichiarate non idonee al lavoro,

equiparando la gravidanza a una ma-lattia. Si va avanti o indietro? Sembra che l’obiettivo raggiunto sia sempre e

Occupazione

Come potrebbe diventare il bosco tra qualche anno

Operaie e operai forestali

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Comunicato stampaNei giorni scorsi si è svolta una riunione del Circolo di Monreale di Italia dei Valori durante la quale è stata eletta all’unanimità Presidente del Circolo Daniela Miceli. La Dott.ssa Miceli, in carica dal gen-naio 2008, ha delineato i punti su cui verterà l’impegno del circolo: attenzione per le fasce più deboli della società, salvaguardia del territorio e organizzazione di convegni o manifestazioni che possano avvicinare giovani e meno giovani alla politica attiva.”Durante il corso dell’incontro è stato eletto il direttivo che affiancherà il Presidente per i prossimi due anni composto da: Rita Carrà, Edmondo Corsino, Rosaria Di Sano e Francesca Intravaia.

L’ Ufficio stampa IDV

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Ottobre 2010 Ottobre 2010 Editoriale

QUALE IDEA DI CITTÁ

tà, oltre al vivo desiderio di pa r t ec ipa re alla sua cre-scita sociale e culturale. L’associazione “Officine Ri-cerca”, con la manifestazio-ne “All’Ombra del Duomo”, e le associazioni “Te.Ma.”, “ACAV” e il “CCN Monreale” con “…Nel segno di Guglielmo”, hanno permesso alla nostra cittadina di fare un balzo culturale, di avere una buona esposizione mediati-ca, ma soprattutto hanno regalato ai nostri compaesani un godimento di qualità. Gli organizzatori hanno portato a Monreale fi-gure di alto pregio nel panorama culturale ed artistico siciliano e non, basti pensare ad Antonio Presti, presidente della Fon-dazione “Fiumara D’Arte”, mecenate che ha fatto della valorizzazione culturale ed artistica del territorio siciliano il proprio progetto di vita. L’impegno profuso dagli organizzatori ha visto il coinvolgimento ed il sostegno, sotto varie forme, di diver-si attori sociali, testimoniando la voglia di partecipazione intorno ad un progetto credibile. Il contributo fornito dall’ammi-nistrazione comunale si è ridotto ad un marginale e formale patrocinio. L’asses-sore ai Beni Culturali Nino Dina e l’ubi-quo vicesindaco con delega al Turismo e alle Attività Culturali e Ricreative Salvino Caputo hanno disertato le due iniziative, testimoniando mancanza di sensibilità e di interesse verso iniziative che pur por-tando grande lustro al nostro paese non portano la loro firma. Hanno prodotto in-vece manifestazioni, quali “Monreale By

solo quello di ogni fine mese di settembre: essere avviati in tempo per concludere le gior-nate entro l’anno solare. Da sempre, inoltre, chiedono che i cantieri forestali siano resi idonei alle lavoratrici for-nendo quei servizi che rendono più agevole il lavoro nei boschi, se, ancora, ne rimangono in Si-cilia.Si chiede la mobilitazione dei lavoratori della forestale nel caso non fosse rispettato alme-no l’Accordo.Un po’ di numeri sugli operai forestali siciliani: I 78ttisti sono i più numerosi: 12.365; i 151ni-sti sono 4.172; i 101nisti, 4141, solo una minoranza a tempo in-determinato: 1188, ormai fuori dalla contrattazione “oraria” e 7.000 forestali dell’antincendio boschivo, che fanno capo al Di-partimento foreste. In base ad accordi siglati nel maggio scor-so ma recepiti solo in parte, ai 151nisti sono state assegnate 7 giornate lavorative in più, di-ventate 9 in più per i 78ttisti e 24 in più per i 101unisti, per un totale di euro 280 milioni circa per gli stipendi a cui si devono aggiungere le forniture e le in-dennità di disoccupazione ero-gate dall’Inps.

Piera [email protected]

Night” e la selezione provinciale di “Miss Italia”, che si addicono e vengono solita-mente create dalle proloco di quei paesi di provincia privi di patrimonio culturale e artistico. Il sindaco Di Matteo, presente alle inaugurazioni di entrambe le mani-festazioni, coerentemente alle parole di entusiasmo e plauso espresse in tali occa-sioni, nella scelta degli assessori dovreb-be prendere atto di chi veramente e con competenza produce cultura a Monreale e per Monreale.Compito dell’attuale amministrazione è riuscire ad avviare una sinergia tra sog-getti differenti ed eterogenei, coordinare e valorizzare queste esperienze e queste vitalità, per realizzare un progetto nel me-dio/lungo periodo. Presupposto perché ciò avvenga è avere un’idea di città.Non basta essere presenti alle inaugura-zioni ed offrire il proprio plauso alla stre-gua di un ospite d’onore.

Filo Diretto, con questo numero, ripren-de la sua attività dopo la pausa estiva, utilizzando una veste grafica nuova, te-stimonianza del contributo di esperti che credono nell’importanza del lavoro da noi svolto e del servizio offerto, gratuitamente, alla città. Dopo più di un anno di pubbli-cazioni continuiamo nello sforzo di fornire alla città di Monreale una informazione li-bera ed imparziale, nella speranza che ciò possa contribuire alla crescita di un citta-dino più consapevole e di una democrazia partecipata. Ma soprattutto continuiamo nel nostro impegno perché incoraggiati dai nostri lettori.

Luigi [email protected]

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Fi l o D i r e t t o • O t t o b r e 2 0 1 012

Ottobre 2010giochi ed annunci

Con questo numero si apre la nuova rubri-

ca degli annunci, uno spazio creato per i

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Strasattu novembri 2004

Nna cchianata ru strasattuù to cori s’allarga assai speci siddu t’arricampi ri casabbuli.Casabbuli,canteri assai signurilipi ccu cci voli iri a villeggiarima ri pani rurupi ccu cci voli iri a travagghiari.Differenza bella assaipi nuavutri poviri sfurtunatica ri mmernu semu sempri abbiati.Tra favuci,picu e zappatra fossa e ligna r’abbruciari...ca và.. nni veni sempri ri vuciari.Siddu sì furtunatu, ti pò capitariquarchi capusquatra galantomu,ma siddu a jella t’assicutat’addisii a morti tutti li minuti.Ri Totò (mi nn’avianu parratu ri iddu)pari ca un ci fussi tantu ri ririma....siddu u talii bbonucapisci ca quarchi malupinseri,u pò puru fari:un si pò ddiri ca è tintu....ma mancu bbonu;

un si pò ddifiniri camurriusu....ma mancu strafuttenti.Si prisenta eleganti,parra finu....avi na menti....parissi puru ‘ntilliggentima u fattu è ca...pi...travagghiarinni fà arrancari nta sti muntagnicu furcali e chi ramazzicu l’ugna e chi renti.Ma, pinsannu ca ccinnè ri peggiuti rallegri e ti senti ni ddu misi ri maggiu.Un parramu ru ‘zzu Tetè Buffa...ca pi iddu tutti i jorna su bboni pi faticarianchi quannu chiovi,campania e l’ac-qua scinni a lavari.A nostra squatra è bedda assai.E’ bedda comu u suli, sè...macari fatta ri ggenti spiciusama fotri e bbilitusa.E’ fatta ri fimmini schetti e maritati....ri fimmini...ca và...cci vonnu occhi pi talialli!Un parramu ri l’omini,tutti assistimati,arucati,sapuriti

tutti travagghiaturaca ogni matina si susinu ru lettu ri bon’ura,p’amuri ri purtari a casa,a famigghiaun pezzu ri pani ca PRUVIGGHIA!E sì...tutti travagghiatura e bbilitusichi pusa rossi,VUCCA STRITTA e PANZA LARGA!Aviti a sapiri,galantomini e signureca u canteri è cumannatu ru signò Pipitunnepi ccarità, parissi un bravu chistianu,ma...iu... chi....cci....pozzu fariancora mi cci aiu abbituari,picchì un mi pozzu scurdariri dda bbonarmuzza ri Ron Pasquali!Strasattu,terra ri beddi timpuna,ri scinnuti e d’acchianati,ri ddisi e di zabbari,ri arbuli virdi e abbruciati,muntagna ri friddu siccue ddi cavuru a suli alliuniMINCHIUNI........MINCHIUNI....MIN-CHIUNI!

Margherita Martorana

I giochi di PieraI nostri soldi IN GIOCO

Vogliamo dare un po’ di numeri?

1. Quanto c’è costato illuminare i sette-mila metri quadri di mosaici della Cat-tedrale di Monreale?2. Tra le dieci partecipanti, quante sono le associazioni monrealesi che hanno presentato progetti per l’utilizzo di beni confiscati ai mafiosi?3. Quanti sono i cittadini monreale-si che hanno apposto la propria firma contro la privatizzazione dell’acqua, su iniziativa del Movimento Acqua Pub-

blica Monreale, prima che il sindaco uscisse con i suoi slogan imbrattando i muri del nostro Paese?4. Quanto costa oggi un loculo con con-cessione ventennale nel nostro “ben te-nuto” cimitero?5. Quante auto sono state bruciate a Monreale da giugno 2009?6. Quanto è costato l’intervento predi-sposto dal comune che ha stipulato un contratto d’affitto con il Fondo Edifici per il Culto per la ristrutturazione della scuola dell’infanzia e primaria di San Martino? 7. Quanto percepisce mensilmente Sal-vino Caputo da deputato regionale solo

per il rimborso spese di soggiorno a Palermo, anche se percorre nove chilo-metri di strada per raggiungere Palazzo dei Normanni con la nostra auto blu? 8. E quanto ha percepito in tutto per i suoi nove anni da parlamentare (3 legi-slature)?9. Quanto ha percepito Nino Dina che però percorre cinquanta chilometri es-sendo residente a Vicari?10. A quanto ammonta la cifra di cui deve disporre il Comune per ristruttura-re la scuola P. Novelli?

Risposte a pag.9

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