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EUROPASI MANUALE ITALIANO A CURA DI GINO POZZI ENRICO TEMPESTA GINO POZZI ENRICO TEMPESTA riCERCA srl Via Salaria, 280 00199 Roma Tel: 0685355005 fax: 0685856847 E mail: [email protected] Web: www.ricercasrl.it

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EUROPASI

MANUALE ITALIANO

A CURA DI

GINO POZZI ENRICO TEMPESTA GINO POZZI ENRICO TEMPESTA

riCERCA srl Via Salaria, 280 00199 Roma

Tel: 0685355005 fax: 0685856847 E mail: [email protected] Web: www.ricercasrl.it

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ISTRUZIONI GENERALI * I. COME SI INTRODUCE L'INTERVISTA L'Addiction Severity Index (ASI) è un'intervista semi-strutturata relativamente breve costruita allo scopo di raccogliere informazioni sulla vita di un utente che abbiano rilievo per la sua sindrome da uso di sostanze psicoattive. Questo è il primo passo per sviluppare un profilo dell'utente utilizzabile in un secondo momento da parte dei ricercatori e dei clinici. È pertanto di particolare importanza che il probando comprenda lo scopo dell'intervista. Se l'ASI viene impiegato soltanto come intervista clinica, dovrebbe essere descritto come il primo passo nella comprensione dell'intero spettro dei problemi per i quali l'utente fa una richiesta d'aiuto e come una base per l'impostazione iniziale dei trattamenti. Se invece l'ASI viene impiegato solamente a fini di ricerca, l'esaminatore dovrebbe spiegare allora che l'intervista aiuterà a fornire una descrizione delle condizioni del probando prima e dopo l'intervento o le procedure a cui verrà sottoposto. L'intervistatore dovrebbe inoltre cogliere l'occasione per illustrare ogni eventuale beneficio che il probando possa attendersi dalla partecipazione al programma di ricerca. L'intervistatore dovrebbe presentarsi e premettere brevemente che intende rivolgere al probando alcune domande che riguardano la programmazione del trattamento. L'intervistatore dovrebbe aggiungere che le stesse domande vengono poste a tutti i soggetti che richiedono l'intervento e/o partecipano alla ricerca, che l'intervista rimane strettamente confidenziale, e che le informazioni raccolte non verranno utilizzate al di fuori del contesto clinico o di ricerca. Si noti che questo concetto dovrebbe essere posto ripetutamente in rilievo durante lo svolgimento dell'intervista. L'intervistatore dovrebbe ora illustrare come è articolata l'intervista, sottolineando le sette potenziali aree problematiche. Tali aree sono: 1. medica; 2. occupazionale / di sostentamento; 3. uso di alcool; 4. uso di altre sostanze; 5. legale; 6. familiare e sociale; 7. psichiatrica. È importante che l'intervistatore sottolinei la natura del contributo del probando. Per esempio l'intervistatore dovrebbe affermare:

* Dal momento che si è inteso conservare il metodo originale di valutazione della gravità dei problemi, che costituisce un concetto centrale dell'ASI, le sezioni da I a VII delle Istruzioni Generali corrispondono testualmente a quelle pubblicate da Fureman B., Parikh G., Bragg A., McLellan T: Addiction Severity Index, 5th edition. A guide to training and supervising ASI interviews based on the past ten years. The University of Pennsylvania & Veterans Administration Center for Studies on Addiction, 1990. La sola sezione VIII delle Istruzioni Generali ha richiesto invece uno specifico adattamento.

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"Abbiamo notato che, mentre tutti i nostri pazienti hanno problemi di alcool e/o droga, molti hanno anche problemi rilevanti in altre aree, come la salute, il lavoro, la famiglia, etc. Per ciascuna di queste aree io Le domanderò se pensa di avere dei problemi, quanto sia preoccupato o disturbato da questi problemi, e quanto ritenga importante ricevere un trattamento od un intervento. Si tratta quindi di un'opportunità per descrivere i Suoi problemi più importanti, quelli cioè per i quali Lei ritiene di avere maggior bisogno di aiuto". Il passo finale dell'introduzione è costituito dalla spiegazione delle scale di autovalutazione (vedansi oltre le istruzioni specifiche). Questa scala a 5 punti sarà utilizzata dal probando per rispondere a domande soggettive in ogni area problematica, e sarà presentata a titolo di esempio a questo punto dell'intervista. L'intervistatore, dopo averla descritta, dovrebbe verificare con una prova la corretta comprensione da parte del probando. Ogni qual volta l'interesse si sposta da un'area problematica alla successiva, è molto importante che l'intervistatore introduca la nuova sezione e sposti l'attenzione del probando da quella precedente. Per esempio: "Bene, abbiamo parlato dei Suoi problemi medici; ora Le farò alcune domande sui problemi di occupazione lavorativa o di sostentamento economico che Lei potrebbe avere". In questo modo il probando verrà preparato a concentrarsi su ciascuna area in modo indipendente. È particolarmente importante che il probando non confonda i problemi specifici di una particolare area con difficoltà sperimentate in un'altra area: ne è un esempio la confusione fra disturbi psichici primitivi e disturbi dovuti ad effetti fisiologici diretti dell'intossicazione o dell'astinenza. Interviste di follow-up. Se si prevede di effettuare in seguito delle interviste catamnestiche, ciò andrebbe specificato al momento della presentazione introduttiva. Per esempio: "Con il Suo permesso, vorremmo rimetterci in contatto con Lei fra circa 6 mesi per porLe alcune domande simili. Questo ci consentirà una valutazione del nostro programma, per vedere in che modo sia stato d'aiuto." NOTA. Istruzioni specifiche per l'esecuzione delle interviste di follow-up sono descritte più oltre in questa parte del manuale. In conclusione ci si aspetta che - introducendo l'intervista in modo chiaro e descrittivo, rimuovendo le incertezze o i dubbi del probando, e sviluppando e mantenendo con lui un rapporto continuo - l'intervista possa fornire informazioni utili e valide già nel momento della prima valutazione. II. SCALA DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROBANDO

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È di particolare importanza che il probando sviluppi la capacità di comunicare la misura nella quale ha sperimentato problemi in ciascuna delle aree esaminate, e la misura in cui ritiene importante il trattamento per tali problemi. Queste stime soggettive costituiscono il nucleo centrale della partecipazione del probando nella valutazione della propria condizione. Al fine di standardizzare queste valutazioni è stata utilizzata una scala a 5 punti (da 0 a 4) per la quantificazione da parte dei pazienti della gravità dei loro problemi e della misura in cui essi ritengono importante il trattamento: 0 - PER NIENTE (No) 1 - LEGGERMENTE (Poco) 2 - MODERATAMENTE (Abbastanza) 3 - CONSIDEREVOLMENTE (Molto) 4 - ESTREMAMENTE (Moltissimo) Con alcuni pazienti basta semplicemente descrivere la scala ed i suoi valori al momento dell'introduzione ed in seguito occasionalmente nel corso dell'intervista. Per altri può essere necessario giungere ad una risposta appropriata in maniera differente. Per quanto riguarda queste voci del questionario, la preoccupazione dominante dell'intervistatore dev'essere quella di acquisire l'opinione del probando. Fare in modo che questi esprima la propria opinione a parole sue è più appropriato che forzarlo ad effettuare una scelta impiegando un termine previsto nella scala. Nell'attribuzione di questi punteggi si possono presentare numerosi problemi. Per esempio, la valutazione che il probando fornisce in una certa area non dovrebbe essere influenzata dalla sua percezione di altri problemi. L'intervistatore deve cercare di chiarire che ciascun punteggio si riferisce ad un'area problematica separata dalle altre, e deve focalizzare l'attenzione del probando sugli ultimi 30 giorni. La valutazione dev'essere effettuata sulla base di problemi attuali ed effettivi, e non potenziali. Se il probando non ha riferito problemi negli ultimi 30 giorni, la misura in cui egli è stato disturbato/preoccupato da tali problemi deve essere '0', e l'intervistatore dovrebbe porre una domanda di conferma per verificare l'informazione precedente. Esempio: "Dal momento che ha detto di non aver avuto problemi medici negli ultimi 30 giorni, posso presumere a questo punto che Lei non pensa di aver bisogno di trattamenti medici in questo momento?" Se il probando non è in grado di comprendere la natura della procedura di autovalutazione, queste voci dovranno essere siglate con una 'X'. III. STIME

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Numerose domande richiedono che il probando stimi per quanto tempo abbia sperimentato un certo problema negli ultimi 30 giorni. Queste voci possono rappresentare una difficoltà per il probando e può essere necessario suggerire dei meccanismi per facilitare la delimitazione del tempo, quali: - frazionamento del tempo (per tutto il periodo, per metà del periodo, etc.), - introduzione di punti di riferimento (quali giorni della settimana, quanti week-end nel mese, etc.). È importante che l'intervistatore si astenga dall'imporre le proprie risposte al probando con esternazioni del tipo: "Sembra di capire che Lei qui abbia un problema medico estremamente serio!". L'intervistatore dovrebbe aiutare invece il probando a scegliere una stima appropriata senza forzare risposte specifiche. IV. CHIARIMENTI Durante la somministrazione dell'ASI vi sono ampie opportunità per fornire tutti i chiarimenti del caso su domande e risposte, e ciò viene considerato essenziale per ottenere un'intervista valida. Per assicurare la qualità dell'informazione, accertarsi che il senso di ogni domanda risulti ben chiaro al probando. Non è necessario porre ogni domanda esattamente com'è formulata nel testo, è al contrario indicato fare uso di parafrasi e sinonimi appropriati alla peculiarità culturale di ogni probando e registrare ogni informazione aggiuntiva nelle sezioni riservate ai 'Commenti'. NOTA GENERALE. Quando si è definitivamente stabilito che il probando non riesce a capire una particolare domanda, la risposta non dovrà essere registrata: in questi casi si introduce una 'X' nel primo quadratino di quella voce. Nel caso in cui il probando sembra avere problemi a comprendere la maggior parte delle domande, può essere conveniente interrompere l'intervista: è molto meglio aspettare un giorno o più, affinché il probando si riprenda dallo stato confusionale o dal disorientamento dovuti a recenti abusi di droghe o alcool, piuttosto che registrare delle risposte confuse. V. PUNTEGGI DI GRAVITA' VALUTATI DALL'INTERVISTATORE Osservazioni generali sui punteggi di gravità. Questi punteggi di gravità hanno ricevuto molteplici applicazioni perché si sono dimostrati affidabili, validi ed utili sul piano della clinica. Si dovrebbe comunque tener presente che questi punteggi costituiscono soltanto delle stime relative allo stato problematico, derivate in un certo momento puntiforme e soggette a

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cambiamento al mutare del contesto immediato in cui il probando vive. Inoltre, questi punteggi non possono in alcun modo sostituire le informazioni più dettagliate fornite dal probando in ciascuna delle aree problematiche. Infine, trattandosi in ultima analisi di meri punteggi stimati, si raccomanda di non impiegarli come misura dei risultati nella ricerca e negli studi di valutazione dei programmi. A scopo di ricerca sono stati sviluppati dei punteggi composti più obiettivi, derivati matematicamente per ciascuna area problematica (v. oltre). I punteggi di gravità derivati dall'intevistatore all'interno di ciascuna area problematica possono risultare invece utili a livello clinico. I punteggi di ogni area devono essere basati esclusivamente sulle risposte alle domande soggettive ed oggettive appartenenti a ciascuna area, e non su ulteriori informazioni ottenute al di fuori dell'intervista. Per quanto le opinioni dell'intervistatore possano risultare spesso importanti, è stato dimostrato che esse, influenzando i punteggi di gravità, introducono una fonte di variazione non sistematica che riduce l'utilità complessiva della scala. Per diminuire la variazione ed aumentare l'affidabilità delle stime, tutti gli intervistatori devono sviluppare un metodo comune e sistematico per stimare la gravità di ciascun ploblema. Gli AA. hanno stabilito una procedura in due fasi per la stima di gravità. Nella prima fase l'intervistatore prende in considerazione solo i dati oggettivi dell'area problematica, con particolare attenzione alle cosiddette voci 'critiche' per ciascuna area (v. Appendice 2: Voci critici) che, nell'esperienza degli AA. dell'ASI, si sono dimostrate più rilevanti per effettuare una valida stima della gravità. Utilizzando i dati 'oggettivi' l'intervistatore determina un punteggio preliminare della gravità dei problemi del probando (bisogno di trattamento) basata solamente su tali dati. Nella seconda fase viene preso in considerazione ciò che il probando soggettivamente riferisce, e l'intervistatore può modificare di conseguenza il punteggio preliminare. Se delle informazioni particolarmente pertinenti che non sono raccolte in modo sistematico nell'intervista vengono utilizzate per derivare il punteggio di gravità, esse andranno registrate nei 'Commenti'. Se il probando avverte un problema come particolarmente grave, ed il relativo trattamento come 'estremamente importante' per lui, l'intervistatore può aumentare il proprio punteggio finale di gravità. Allo stesso modo, nelle situazioni in cui il probando fornisce un'evidenza convincente che riduce la gravità apparente di un'area problematica, l'intervistatore può abbassare il punteggio finale. Ai fini di questa intervista, la gravità sarà definita come bisogno di trattamento laddove non ve ne sia in atto alcuno; o come bisogno di un'ulteriore forma o tipo di trattamento aggiuntivo qualora il probando ne stia già ricevendo qualcuno. Questi punteggi dovrebbero essere basati sulla quantità, durata ed intensità dei sintomi riportati in ciascuna area problematica. Ecco delle linee-guida generali per l'assegnazione dei punteggi di gravità: 0-1 = NESSUN PROBLEMA REALE: TRATTAMENTO NON INDICATO

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2-3 = PROBLEMA LIEVE: TRATTAMENTO PROBABILMENTE NON NECESSARIO 4-5 = PROBLEMA MODERATO: INDICATO QUALCHE TRATTAMENTO 6-7 = PROBLEMA NOTEVOLE: TRATTAMENTO NECESSARIO 8-9 = PROBL. ESTREMAMENTE GRAVE: TRATTAM. ASSOLUTAMENTE

NECESSARIO È importante notare che questi punteggi non intendono stimare il beneficio potenziale che l'utente potrebbe trarre dal trattamento, ma piuttosto la misura in cui si rende necessaria una qualche forma di intervento efficace, indipendentemente dal fatto che tale trattamento sia disponibile o relamente esistente. Per esempio, un paziente affetto da neoplasia in stadio terminale richiederebbe un punteggio di gravità medica di '9', ad indicare che un trattamento è assolutamente necessario per la sua condizione a rischio per la vita: in questo caso verrebbe registrato un elevato punteggio di gravità anche se di fatto non è attualmente disponibile un trattamento efficace. Ai pazienti che presentano pochi sintomi o livelli sintomatici ben controllati dovrebbe essere assegnato un basso livello di gravità problematica. Al crescere di quantità, durata ed intensità dei sintomi, il punteggio di gravità dovrebbe incrementarsi di pari passo. Punteggi di gravità molto elevati dovrebbero indicare livelli sintomatici pericolosamente elevati (per il probando o per gli altri), ed un bisogno di trattamento corrispondentemente accresciuto. Procedure di derivazione del punteggio di gravità. Pur essendo stato riconosciuto che i criteri per stabilire il livello di gravità per qualunque problema variano da contesto a contesto, gli AA. dell'ASI hanno rilevato che le seguenti procedure di derivazione in due fasi generano punteggi affidabili e validi (McLellan et al., 1985): FASE 1 - Derivare un intervallo di punteggio (2 o 3 punti) che descriva al meglio il bisogno di trattamento del probando al momento attuale, basandosi esclusivamente sui dati 'oggettivi': a. Sviluppare un quadro delle condizioni del probando basato sulle voci 'oggettive critiche' (vedi Appendice 2: Voci critiche); b. Individuare un intervallo approssimativo di punteggio. FASE 2 - Selezionare un punto entro l'intervallo così definito, utilizzando esclusivamente i dati 'soggettivi' di quella sezione: a. Se il probando ritiene il problema considerevole e pensa che il trattamento sia importante, scegliere il punteggio più elevato entro l'intervallo; b. Se il probando considera il problema meno rilevante e ritiene che il bisogno di trattamento sia minore, scegliere il punteggio intermedio o meno elevato. Eccezioni. Nei casi in cui il probando necessiti palesemente di trattamento ma non riferisca questo bisogno, il punteggio dell'intervistatore dovrebbe riflettere

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il bisogno reale di trattamento. Ad es. il probando riporta 30 giorni di controversie in famiglia che hanno condotto in alcuni casi a violenza fisica, ma non riferisce alcun bisogno di consulenza familiare. La natura ovvia di questo bisogno dev'essere sottolineata. Si debbono al contrario evitare inferenze, impressioni od assunti presuntivi al riguardo di un dato problema clinico in assenza di indicazioni chiare; attenzione inoltre agli eccessi nell'interpretare l'atteggiamento di diniego dell'alcolista (alcoholic denial). Si sollecitino gli opportuni chiarimenti con domande di verifica laddove necessario. Qualora il probando non abbia riferito alcun problema recente od attuale, ma riporti un bisogno di trattamento, occorre chiarire la base della sua valutazione. Ad es. un probando non riferisce uso di alcool o droghe negli ultimi 30 giorni né impulso o desiderio per le sostanze, ma asserisce che un trattamento continuativo tipo Alcolisti Anonimi è 'estremamente importante' (punteggio di autovalutazione = 4). In questo caso il probando sta ricevendo un trattamento adeguato e non necessita di un nuovo trattamento, differente o aggiuntivo. Importante. Esiste un'ampia evidenza che i punteggi di gravità ottenuti utilizzando il metodo descritto possano costituire delle stime valide ed affidabili della condizione del probando in ciascuna area problematica. Comunque, gli Autori dell'ASI raccomandano di non utilizzare i punteggi di gravità come indicatori di risultato (outcome measures). È importante ricordare che questi punteggi sono in ultima analisi soggettivi e si sono dimostrati utili solamente a condizione che tutti i dati siano disponibili e l'intervista sia stata effettuata di persona. Nelle valutazioni catamnestiche (follow-up) non sempre è così. Gli AA. statunitensi dell'ASI hanno creato dei punteggi composti di gravità per ogni area problematica (McGahan et al.: Composite scores from the Addiction severity Index, 1986), che comprendono solo voci oggettive e sono stati costruiti matematicamente per fornire stime più affidabili delle condizioni del probando al follow-up°. Gli AA. dell'ASI hanno impiegato le stime di gravità a scopo clinico e come predittori di trattamento ed hanno altresì utilizzato i punteggi composti come indicatori di risultato nella ricerca. VI. VALUTAZIONE DI AFFIDABILITA' I punteggi di affidabilità (confidence ratings) costituiscono le ultime due voci in ciascuna sezione e si presentano nel modo seguente: L'informazione precedente appare significativamente distorta da (0=No, 1=Sì): - inattendibilità del probando ? - incapacità del probando a comprendere ?

° NOTA DEL CURATORE. Vedasi oltre l'Addendum per un adattamento dei punti composti all' EUROPASI.

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Ogni qual volta codifichi una risposta 'SÌ ', l'intervistatore dovrebbe annotare una breve spiegazione nei 'Commenti'. Il giudizio dell'intervistatore è importante nel decidere sulla veridicità delle affermazioni del probando e sulla sua capacità di comprendere la natura e lo scopo dell'intervista. Questo non significa una semplice impressione da parte dell'intervistatore, al contrario una tale decisione dovrebbe essere basata su osservazioni relative alle risposte del probando effettuando riscontri ed approfondimenti allorché vengano fornite informazioni contrastanti (ad es. nessun introito dichiarato a fronte di milioni di lire spese per droga negli ultimi 30 giorni). Si hanno esempi lampanti di inattendibilità nei casi in cui il probando non è in grado di giustificare discrepanze o contrasti fra i dati che ha riferito: in tali casi l'intervistatore dovrebbe segnalare la mancanza di attendibilità dell'informazione. Ciò è molto meno chiaro quando il contegno del probando suggerisce che egli non stia rispondendo sinceramente, nonché nelle situazioni in cui il probando evita di guardare in faccia l'intervistatore, o nega frettolosamente e/o a casaccio tutti i problemi: simili rilievi non dovrebbero essere sovra-interpretati, dal momento che tale comportamento potrebbe essere dovuto ad imbarazzo od ansia. È importante che l'intervistatore si serva in maniera supportiva di domande di riscontro per accertare il livello di attendibilità. NOTA GENERALE. È responsabilità dell'intervistatore controllare la consistenza delle informazioni fornite dal probando nel corso dell'intervista. Non è accettabile la semplice registrazione di quanto viene spontaneamente riferito! Laddove si riscontri un'inconsistenza (es. introiti contro spese per droga) l'intervistatore deve approfondire l'informazione, sottolineandone la confidenzialità, e tentare di rendere compatibili i dati in contrasto fra loro [v. anche in Appendice 6: Voci per la verifica incrociata]. Quando ciò non sia possibile, l'informazione non dovrebbe essere registrata, codificando 'x' ed apponendo nei 'Commenti' un'annotazione relativa all'esclusione dell'informazione stessa. VII. SITUAZIONI DIFFICILI OD IMPROPRIE Precedente carcerazione o trattamento residenziale. Molte domande all'interno dell'ASI richiedono giudizi riguardanti gli ultimi 30 giorni o l'anno precedente. Nelle situazioni in cui il probando si è trovato in carcere o trattamento residenziale (ambiente controllato) per questi periodi diventa difficile sviluppare un profilo rappresentativo del soggetto; in particolare, l'intervista può non rendere conto in modo sufficientemente rappresentativo del suo pattern di comportamento generale o di maggior gravità. Comunque, gli AA. dell'ASI hanno deciso di limitare la finestra temporale per la valutazione di queste voci agli ultimi 30 giorni prima dell'intervista, senza tener conto dello stato del probando in quel periodo. Questa procedura fornisce una

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rappresentazione accurata del probando all'epoca del trattamento o del follow-up. Anche a queste condizioni, rimangono alcune singole voci del questionario a cui è particolarmente difficile rispondere nel caso di pazienti che si sono trovati in ambiente controllato. Gli esempi più comuni si trovano forse nell'Area 2, relativa all'occupazione ed al sostentamento economico. Lì si considerano 'giorni con problemi' solo quelli in cui il probando abbia cercato effettivamente lavoro od abbia avuto problemi sul lavoro: nelle situazioni in cui il probando non ha l'opportunità di lavorare, non è per definizione possibile che abbia problemi occupazionali. Nelle situazioni come questa in cui il probando non abbia avuto modo di rientrare nella definizione di 'giorno con problemi', la risposta corretta è 'N'; e così pure dovrà essere una 'N' il punteggio fornito dal probando alla voce successiva, dal momento che esso dipende dalla precedente domanda sui giorni con problemi. Inattendibilità del probando. Gli AA. dell'ASI hanno rilevato che alcuni utenti tendono a rispondere in maniera da presentare una particolare immagine di sé stessi all'intervistatore. Questo generalmente dà luogo a risposte inconsistenti o non appropriate, che si appalesano durante il corso dell'intervista. Non appena queste risposte si presentano, l'intervistatore deve rassicurare il probando circa la confidenzialità dei dati, rispiegare lo scopo dell'intervista, tentare di ottenere risposte più rappresentative della realtà e chiarire le precedenti risposte di discutibile validità. Se la natura delle risposte non migliora, l'intervistatore dovrebbe semplicemente scartare tutti i dati dubbi, introducendo una 'X' dove questa risulti appropriata e registrando tale informazione sulla scheda. In casi estremi l'intervista dovrà essere interrotta. Scarsa comprensione. Gli intervistatori possono imbattersi in probandi che non sono in grado di afferrare i concetti di base dell'intervista e/o di concentrarsi sulle specifiche domande, il più delle volte perché sotto gli effetti dell'intossicazione o dell'astinenza, oppure a causa di stati emozionali estremi. Quando ciò divenga evidente, si dovrebbe interrompere l'intervista e programmare un nuovo incontro. VIII. LE INTERVISTE DI FOLLOW-UP Le interviste catamnestiche possono effettuarsi non prima di un mese dall'intervista precedente, dal momento che il riferimento temporale della valutazione è costituito dagli ultimi 30 giorni*. Esse possono essere condotte per telefono in modo valido ed affidabile soltanto se l'intervista avviene in un * NOTA DEL CURATORE. Le interviste catamnestiche andrebbero eseguite di preferenza intorno ai 6 mesi dalla precedente valutazione, o intorno ai 6 mesi dalla conclusione di un eventuale trattamento residenziale, per garantire la confrontabilità di alcune informazioni riferite a tale intervallo di tempo (v. oltre).

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contesto in cui il probando possa sentirsi libero di rispondere onestamente e l'intervistatore abbia fornito un'introduzione adeguata all'intervista stessa, sottolineando la confidenzialità dell'informazione. In sede di follow-up verranno poste esclusivamente le domande menzionate in Appendice 7, e cioè quelle relative a voci del questionario in grado di mostrare un cambiamento del probando, opportunamente riformulate (v. oltre: Questionario di follow-up dell'EuropASI e Appendice 7 per ulteriori istruzioni).

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ISTRUZIONI SPECIFICHE NESSUNA VOCE DOVRÀ ESSERE LASCIATA IN BIANCO. È IMPORTANTE DISTINGUERE LE

VOCI CHE NON SONO APPLICABILI AL PROBANDO (CHE ANDRANNO CODIFICATE 'N') DALLE

VOCI CHE IL PROBANDO NON RIESCE A COMPRENDERE O A CUI NON VUOLE RISPONDERE

(CHE ANDRANNO CODIFICATE 'X'). PER LE INTERVISTE DI FOLLOW-UP FARE RIFERIMENTO ALLE ISTRUZIONI GENERALI ED ALLA APPENDICE 7.

FRONTESPIZIO Questa serie di voci è concepita per raccogliere informazioni di tipo amministrativo. È pertanto facoltà di ciascun centro adattare questa sezione dell'EUROPASI alle proprie esigenze, aggiungendo o sostituendo opportunamente le voci necessarie. Qualora l'EUROPASI venga utilizzato per disegni di ricerca multicentrici è ovviamente necessario impiegare sistemi di codifica omogenei. A. Identificazione. In funzione del sistema di codifica adottato dal centro. B. Tipo di trattamento. Indicare il contesto nel quale il probando viene intervistato scegliendo fra i seguenti:

0. NON IN TRATTAMENTO. Il probando non è valutato nel contesto di un trattamento (ad es. in carcere).

1. TRATTAMENTO AMBULATORIALE DI DISINTOSSICAZIONE. La disintossicazione deve essere effettuata sotto supervisione professionale con l'obiettivo di raggiungere una condizione drug-free entro un periodo di sei settimane al massimo. La disintossicazione può essere effettuata senza farmacoterapia o con somministrazione di farmaci sintomatici (es. clonidina, benzodiazepine, FANS, ...), oppure mediante somministrazione a breve termine di farmaci agonisti (es. metadone o buprenorfina per gli oppiacei, 4-OH-butirrato per l'alcool, ...) con riduzione progressiva del dosaggio.

2. TRATTAMENTO RESIDENZIALE DI DISINTOSSICAZIONE. La disintossicazione avviene in ambiente confinato mediante sistemazione in strutture specializzate per il trattamento di tossicodipendenti e alcolisti (esclusi gli ospedali, v. oltre).

3. TRATTAMENTO SOSTITUTIVO AMBULATORIALE. Il trattamento sostitutivo implica la somministrazione a lungo termine di farmaci agonisti (es. LAAM, metadone o buprenorfina per gli oppiacei, 4-OH-butirrato per l'alcool, ...) per un periodo di almeno 6 settimane. Qualunque tipo di intervento psico-sociale può essere incluso nel trattamento ad eccezione di un programma strutturato a tipo day-care (v. oltre).

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4. TRATTAMENTO AMBULATORIALE DRUG-FREE. Il concetto di drug-free si riferisce alle sostanze psicotrope soggette ad uso non terapeutico (alcool, sostanze di strada, farmaci legali) ed ai farmaci sostitutivi (agonisti). L'utente può ricevere invece farmaci antagonisti (es. naltrexone per gli oppiacei) o aversivi (es. disulfiram per l'alcool) nonché psicofarmaci su prescrizione per disturbi mentali concomitanti (es. antidepressivi o neurolettici) (v. anche la sezione psichiatrica dell'EUROPASI). Le psicoterapie costituiscono la tipologia più importante di interventi in questo raggruppamento. Gli altri interventi ambulatoriali di tipo psicologico sono altresì inclusi.

5. TRATTAMENTO RESIDENZIALE DRUG-FREE. Le comunità terapeutiche, sia per disturbi mentali che per disturbi da uso di sostanze, costituiscono il tipo di intervento più importante in questo gruppo.

6. DAY-CARE. Si intende per day-care un programma diurno strutturato che impegna il soggetto per molte ore al giorno e per parecchi giorni la settimana. Qualunque tipo di intervento farmacologico può essere incluso nel programma diurno* .

7. OSPEDALE PSICHIATRICO. La definizione include strutture di degenza pubbliche e private. Sono pertanto inclusi in questo raggruppamento i reparti psichiatrici degli ospedali generali, gli ospedali psichiatrici pubblici e le case di cura private di psichiatria. L'ospedalizzazione di alcolisti e tossicodipendenti in ambiente psichiatrico può essere impiegata sia nel trattamento dei disturbi mentali concomitanti (es. schizofrenia) che delle conseguenze comportamentali dell'intossicazione acuta o cronica (es. psicosi paranoide da cocaina, sindromi deliranti alcoliche) oppure, occasionalmente, per la disintossicazione.

8. ALTRO OSPEDALE O REPARTO. Gli ospedali generali vengono utilizzati per trattare le malattie fisiche o mentali concomitanti, e talvolta per la disintossicazione.

9. ALTRO/NON SPECIFICATO. Utilizzare questo raggruppamento per i centri di accoglienza ed orientamento dove non è ancora chiaro a quale specifica procedura di trattamento l'utente verrà indirizzato [e per le tipologie di intervento che non rispondono a nessuna delle definizioni precedenti]. NOTA DEL CURATORE. Per la voce 'B' si raccomanda di rispettare il sistema di codifica concordato a livello europeo, che consente di eseguire confronti internazionali fra trattamenti il più possibile omogenei. Al fine di soddisfare eventuali esigenze descrittive più dettagliate si suggerisce di aggiungere una riga di testo libero. C. Data di ammissione in trattamento. Codificare giorno (GG), mese (MM) e anno (AA). Ad es. il 5 marzo 1995 è: 05.03.95. D. Data di esecuzione dell'intervista. Codificare giorno (GG), mese (MM) e anno (AA). E. Orario d'inizio intervista. Codificare ore (HH) e minuti (MM). Ad es. le due e cinque pomeridiane sono: 14.05. * NOTA DEL CURATORE. L'ospedalizzazione diurna (day-hospital) dovrà essere codificata tra gli 'interventi ambulatoriali' - di tipo 'sostitutivo' o di 'disintossicazione' a seconda dei casi - se la presenza del paziente è limitata al tempo strettamente necessario all'esecuzione di terapie farmacologiche.

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F. Orario di conclusione. Codificare ore (HH) e minuti (MM). G. Tipo di valutazione. L'intervista principale viene effettuata di norma all'inizio di un trattamento (cod. '1') e ripetuta in follow-up dopo un certo periodo dalla sua conclusione (cod. '2'). Qualora si prevedano valutazioni diacroniche multiple utilizzare per la codifica di questa voce una numerazione progressivamente crescente ('3', '4', etc.). H. Modalità di contatto. Di regola l'intervista deve essere effettuata mediante colloquio diretto°. I. Sesso. Indicare sempre il sesso come appare all'intervistatore*. J. Intervistatore. La codifica alfanumerica è a discrezione del centro. K. Esito dell'intervista. Codificare secondo le indicazioni del questionario. INFORMAZIONI GENERALI Le domande seguenti, di tipo prevalentemente demografico, non richiedono particolari delucidazioni. 1-2. Residenza attuale. Non importa la residenza amministrativa, ma il luogo dove il probando effettivamente vive. 3-4. Abitazione. Informazioni facoltative. 5. Età. Indicare gli anni compiuti. 6. Nazionalità. Si riferisce alla cittadinanza e non alla razza (utilizzare i codici O.M.S. riportati in Appendice 8). 7. Paese di nascita. Si riferisce alla nazione e non all'etnia (utilizzare i codici O.M.S. riportati in Appendice 8). 8-9. Ambiente confinato. Si intende come ambiente confinato una situazione di vita in cui il soggetto è stato limitato nella propria libertà di movimento e di accesso all'alcool o alle droghe. Si tratta normalmente di strutture terapeutiche

° NOTA DEL CURATORE. Solo al follow-up è ammesso contattare il probando telefonicamente o, eccezionalmente, riportare informazioni fornite da familiari, operatori dei servizi, etc. (v. oltre Appendice 7). * NOTA DEL CURATORE. Se si riscontrano condizioni cliniche particolari (modificazioni chirugiche del sesso genotipico, transessualismo, ...) specificare nelle 'Annotazioni'.

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o di istituti di pena. I programmi semi-residenziali non configurano di regola un ambiente confinato [e così gli arresti domiciliari]. NOTA. Le comunità diurne in cui il probando viene assiduamente controllato anche durante le ore serali e notturne da persone che collaborano al trattamento possono tuttavia configurare un ambiente confinato. Qualora nel periodo di riferimento il probando si sia trovato in due o più ambienti confinati differenti, indicare quello in cui egli ha soggiornato più a lungo (voce 8). In questi casi, il tempo trascorso in ambiente confinato deve comunque riflettere il numero totale di giorni trascorsi nei diversi ambienti confinati negli ultimi 30 (voce 9). Se la risposta alla voce 8 è "No", codificare 'N' la voce 9. Profilo di gravità. Il grafico sintetizza il profilo di gravità di ogni probando. Riportare nella griglia i punteggi di gravità valuati dall'intervistatore per ciascuna area al termine dell'intervista. Test addizionali. I risultati di test psicologici addizionali possono essere registrati sulla scheda dell'ASI. AREA 1 - CONDIZIONE MEDICA 1. Ospedalizzazioni. Indicare il numero di ospedalizzazioni per ragioni mediche della durata di almeno un giorno, con pernottamento. Includere i ricoveri per overdose o delirium tremens (v. oltre in Area 3-4 la voce 15), escludere i ricoveri avvenuti primitivamente per disintossicazione e/o per ragioni psichiatriche (registrare tali trattamenti nelle relative sezioni: Aree 3-4 e 7). Il parto spontaneo non costituisce un problema medico anche se avviene in ambiente clinico, lo sono invece le complicazioni del parto (specificare nei 'Commenti'). 2. Ultima ospedalizzazione. Indicare il numero di anni e mesi (AA MM) trascorsi dall'ultima dimissione per problemi medici. Se mai ospedalizzato per problemi medici, codificare 'N'. Se ospedalizzato da meno di un mese, codificare '00.01'. 3. Problemi medici cronici. Si intende come problema medico cronico una condizione patologica grave o potenzialmente grave, che richieda attenzione continuativa o regolare da parte del paziente: assunzione di farmaci, restrizioni nella dieta, incapacità a svolgere le normali attività (sono esempi di 'problema medico cronico' l'ipertensione, il diabete, l'epilessia, le disabilità fisiche stabilizzate). In casi estremi anche la presenza di sintomi continui e disturbanti legati a patologie minori o ad eventi fisiologici può essere inclusa in questa categoria, allorché vi sia interferenza con le attività quotidiane o necessità di

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trattamento medico regolare (ad es. disturbi del ciclo femminile). Sono esclusi i vizi di rifrazione completamente correggibili e non complicati (es. presbiopia). Se il probando riferisce una condizione che soddisfa la definizione di problema medico cronico, codificare 'Sì' la voce 3 ed annotare tale condizione nella riga accanto°.

Esempi comuni di problemi medici cronici in soggetti alcolisti: - gastroenterologici: varici o sanguinamenti esofagei; gastriti, duodeniti; pancreatiti; - epatici: steatosi, epatopatia cronica, cirrosi; etc. - altri: ipertensione, epilessia, neuropatie, etc. Esempi comuni di problemi medici cronici in soggetti tossicodipendenti: - infezioni batteriche: ascessi, flebiti, endocarditi, etc. - infezioni virali: epatiti, patologie HIV-correlate in fase sintomatica, etc. NOTA: la sieropositività asintomatica non costituisce un 'problema medico cronico'. 4, 5, 7. Epatiti da virus ed infezione da HIV. Al fine di evitare che vengano fornite risposte inattendibili, è opportuno non esercitare alcuna pressione se il soggetto appare riluttante nel rispondere, soprattutto per quanto riguarda l'infezione da HIV. Per questo motivo è stato adottato un sistema di codifica differente, e cioè:

0 = NO / NEGATIVO ; 1 = SÌ / POSITIVO ; 2 = NON SA ; 3 = RIFIUTA DI RISPONDERE. 4. Epatiti. Obiettivo di questa domanda è identificare le infezioni correlate ai comportamenti (sesso non protetto, scambio di siringe, etc.). Pertanto solo le epatiti da virus (B, C, Delta, ...) dovrebbero essere prese in considerazione, dal momento che l'infezione da virus A è di tipo oro-fecale. Comunque, se il probando non è in grado di specificare la sierologia esatta, ma è comunque a conoscenza di essere stato infettato da un virus dell'epatite, la risposta dovrà essere codificata 'Sì'. Le epatiti tossiche sono ovviamente escluse, per quanto comuni fra gli alcolisti ed i tossicodipendenti. [6. Mesi trascorsi dal test per HIV. Se effettuato da meno di un mese, codificare '01'.] 8. Prescrizioni farmacologiche. La domanda si propone di validare il giudizio di gravità del disturbo fisico sulla base della decisione indipendente da parte di un medico di trattarlo o no. Pertanto, se la terapia era stata prescritta da un sanitario professionista per un'affezione somatica, ma non per disturbi mentali od effetti diretti dell'uso di sostanze, dovrebbe essere inclusa indipendentemente dal fatto che il probando l'abbia effettivamente assunta o meno; al contrario, l'assunzione di farmaci non prescritti da un medico non deve essere inclusa. Non sono prese in considerazione le prescrizioni per condizioni cliniche transitorie e di scarsa entità (es.: raffreddore), ma solamente quelle che comportano un trattamento a lungo termine. ° NOTA DEL CURATORE. Qualora invece il probando insista molto su una condizione che non soddisfa la definizione di problema medico cronico, codificare 'No' la voce 3 e registrare questa informazione nei 'Commenti'.

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Si presti particolare attenzione ad escludere tutte le prescrizioni per il trattamento dei disturbi da uso di alcol od altre sostanze in quanto tali e per condizioni di tipo psichiatrico (da registrare nelle apposite sezioni: Aree 3-4 e 7). Anche eventuali medicazioni ipnotiche verranno registrate generalmente nella sezione psichiatrica. 9. Pensione. Si deve trattare di invalidità dovuta a malattia fisica (e non ad una condizione di tipo psichiatrico). 10. Trattamenti medici negli ultimi 6 mesi. La domanda intende sondare quanto il probando si sia preoccupato della propria salute fisica, e non semplicemente valutare la gravità di tali problemi. Contano pertanto tutte le visite mediche, siano esse state effettuate dal medico di famiglia, da uno specialista privato o presso ambulatori pubblici. Sono incluse anche le prestazioni per problemi temporanei e di scarsa gravità (come il raffreddore); sono al contrario escluse le prestazioni di natura puramente amministrativa o medico-legale (come le certificazioni). I problemi psichiatrici ed i problemi medici che sono una conseguenza immediata ed esclusiva dell'uso di sostanze (e cioè che scomparirebbero se il probando si astenesse dall'uso di alcool od altre sostanze psicoattive: es. sintomi da intossicazione o astinenza) debbono essere esclusi. 11. Problemi di salute negli ultimi 30 giorni. Domandare al probando per quanti giorni negli ultimi 30 abbia sperimentato dei problemi di salute fisica. Escludere i problemi che sono una conseguenza immediata e temporanea dell'uso di sostanze, e cioè che scomparirebbero se il probando si astenesse dall'uso di alcool od altre sostanze psicoattive (ad es. vomito, cefalee, insonnia, etc.). Al contrario, se il probando ha sviluppato un problema medico persistente come conseguenza del comportamento di uso dannoso, che cioè non scomparirebbe attraverso l'astensione dall'alcool o dalle altre sostanze psicoattive (ad es. la cirrosi), i giorni nei quali egli ha sperimentato sintomi in rapporto a questi problemi debbono essere calcolati. Includere nel computo anche le indisposizioni (come il raffreddore o l'influenza), anche se queste comporteranno un basso punteggio di gravità (v. oltre). 12-13. Punteggi di autovalutazione. Assicurarsi che il probando prenda in considerazione i soli problemi individuati per la voce 11. Se alla voce 11 non è stato menzionato alcun problema, porre una domanda di conferma e codificare '0'. Per la voce 13, sottolineare che si intende un bisogno di ulteriore trattamento per i problemi specificati nella voce 11. Se sono stati riportati solamente dei problemi trattati in modo adeguato, porre una domanda di conferma e codificare un punteggio basso (‘0’ - “per niente”). 14. Valutazione di gravità dell'intervistatore. In molti casi i pazienti sono affetti da condizioni morbose che, almeno per ora, non possono essere "curate" [in senso eziologico, ma solamente "controllate" a livello patogenetico

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o sintomatico], come ad esempio l'ipertensione, le epatopatie e le patologie HIV-correlate. Se il probando sembra prendersi cura in maniera adeguata della propria condizione (medicine, dieta, etc.) e questa risulta sotto controllo, può non esserci alcun bisogno di trattamenti addizionali oltre a quelli che sta già ricevendo. Il punteggio di gravità sarà allora basso dal momento che un ulteriore trattamento risulterebbe probabilmente non necessario. Se una condizione clinica è grave e problematica, essa dovrebbe essere valutata con un punteggio elevato anche se nella realtà non fossero disponibili dei trattamenti efficaci per quella condizione morbosa (infatti, qualora esistessero, sarebbero necessari). Se tuttavia una condizione, per quanto grave, risulta ben controllata e mantenuta ad un livello non problematico attraverso i trattamenti ricevuti dal paziente (ad es. un diabete compensato dalla terapia insulinica) essa non dovrebbe essere valutata con un punteggio elevato. AREA 2 - CONDIZIONE LAVORATIVA / DI SOSTENTAMENTO 1. Anni di scuola. Introdurre il computo degli anni di scuola completati. Si intendono qui normalmente i corsi regolari, non per corrispondenza o simili. Gli anni scolastici interrotti o ripetutu non vanno inclusi nel computo.

Esempi: il conseguimento della licenza media inferiore comporta l'attribuzione di un punteggio di 8, anche se ripetente; il conseguimento di un diploma di scuola media superiore che dà accesso all'università un punteggio di 13; uno studente liceale che interrompe gli studi durante il quarto anno avrà totalizzato 8+3 = 11 anni di scuola. 2. Anni di studi superiori. Introdurre il computo degli anni di studi superiori completati. Si intendono qui i corsi di laurea e tutti i corsi per l'ammissione ai quali è richiesto un diploma di scuola media superiore. [In caso di interruzione, o se il probando è ancora studente, si considera completato l'anno di corso più elevato di cui sono stati sostenuti tutti gli esami previsti dall'ordinamento del corso di laurea o assimilato. Il conseguimento del titolo comporta l'attribuzione di un punteggio pari al numero di anni di corso previsti dall'ordinamento, indipendentemente dagli anni di iscrizione fuori corso.]

Esempi: la laurea in giurisprudenza equivale a 4 anni, anche se il probando si è laureato al terzo anno fuori corso; l'interruzione del corso di laurea in ingegneria al quinto anno, avendo sostenuto tutti gli esami del primo biennio ed alcuni esami appartenenti a varie annualità del secondo triennio senza aver completato gli esami previsti per il terzo anno di corso, equivale a 2 anni. 3. Titolo di studio conseguito. Indicare il più elevato titolo di studio conseguito e codificare come segue:

0 = NESSUN TITOLO; 1 = LICENZA ELEMENTARE; 2 = LICENZA MEDIA;

3 = DIPLOMA PROFESSIONALE O ASSIMILATI (di durata inferiore al quinquennio o comunque che non consente l'accesso all'università);

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4 = DIPLOMA DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE (di durata quinquennale e che consente l'accesso all'università);

5 = LAUREA O ASSIMILATI (corsi per l'iscrizione ai quali è rischiesto un diploma di scuola media superiore).

4. Patente di guida. Una patente è valida se non è scaduta o sospesa o revocata. Importa in quanto costituisce un’opportunità per lo svolgimento di numerosi lavori, sia come capacità professionale specifica che come generica possibilità di raggiungere sedi di lavoro disagiate. 5. Periodo di occupazione. Sottolineare che interessa il periodo più lungo di occupazione ininterrotta. Non è necessario che si tratti sempre della stessa attività o del medesimo datore di lavoro. È incluso il lavoro a tempo parziale solo se occupava il soggetto per almeno cinque mezze giornate a settimana, pari ad un minimo di 20 ore lavorative. Si considerano tanto il lavoro pagato (sia con regolari contribuzioni che 'in nero') quanto il lavoro volontario (non pagato), purché continuativo*. Attività come il furto, lo spaccio o la prostituzione non possono considerarsi un lavoro regolare. Il servizio militare si considera occupazione lavorativa solo dopo il completamento della ferma di leva. Vale la stessa considerazione per le attività sostitutive del servizio di leva (servizio civile e assimilati). L'attività della casalinga, per quanto socialmente meritoria, non viene considerata un'attività lavorativa ai fini di questa domanda.

6. Periodo di disoccupazione. Sottolineare il fatto che interessa il periodo più lungo durante il quale il probando è stato ininterrottamente disoccupato. Ciò include i periodi in cui il soggetto non risultava impiegato, né effettuava prestazioni lavorative 'in nero', né svolgeva lavoro volontario non pagato, né frequentava corsi di studio regolari. Se il soggetto risulta impiegato a tempo parziale per meno di cinque mezze giornate a settimana (pari a meno di 20 ore lavorative) deve essere considerato disoccupato. Furto, spaccio, prostituzione e simili sono considerati disoccupazione. Le casalinghe risultano ugualmente disoccupate. Qualora il probando non abbia mai lavorato, calcolare gli anni di disoccupazione dalla fine dell'ultimo anno di frequenza scolastica o di studi superiori completati (v. sopra), o a partire dall'età di 15 anni se nonandava a scuola. 7. Tipo di occupazione. Utilizzare il diagramma in Appendice 4 per individuare la codifica della categoria occupazionale pertinente:

1 = LAVORATORE MANUALE NON QUALIFICATO 2 = LAVORATORE MANUALE QUALIFICATO 3 = IMPIEGATO DI BASSO LIVELLO 4 = PICCOLO IMPRENDITORE 5 = IMPIEGATO DI LIVELLO MEDIO 6 = PROFESSIONISTA/IMPRENDITORE/DIRIGENTE Specificare a testo libero l'effettiva mansione svolta nell'ambito della categoria generale (ad es. venditore di abbigliamento, manovale edile, ...). Se il * NOTA DEL CURATORE. La domanda intende valutare infatti l'effettiva capacità del soggetto a svolgere un'attività lavorativa continuativa, indipendentemente da aspetti reddituali e contingenti legati al mercato del lavoro.

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probando ha avuto recentemente differenti livelli occupazionali, indicare la categoria che meglio configura la sua occupazione regolare. Se il probando non ha un’occupazione regolare, indicare la più recente. Se il probando non ha mai lavorato codificare 'N'.

8. Modalità di impiego. L'intervistatore deve decidere quale sia la modalità più rappresentativa nell'ultimo triennio, e non la più recente. Solo se due categorie sono ugualmente rappresentative, indicare il pattern lavorativo più recente. Per lavoro ‘a tempo pieno’ si intende un attività che impegna il soggetto per cinque giornate intere la settimana (indicativamente 40 ore lavorative°)..

Un'attività lavorativa regolare ‘a tempo parziale’ viene svolta per almeno cinque mezze giornate la settimana (indicativamente 20 ore lavorative°) in modo continuativo e secondo un regolare orario di lavoro. Un'attività lavorativa irregolare a tempo parziale impegna invece il soggetto senza un vero e proprio orario di lavoro e/o in modo discontinuo (a giornate). Per servizio militare si intende qui il servizio di leva (i militari di carriera svolgono un lavoro regolare a tempo pieno). 9. Giorni lavorati. Computare il numero di giorni negli ultimi 30 in cui il probando ha lavorato. Per chi svolge lavoro regolare, ferie pagate e malattia contano come giorni lavorativi. Di nuovo, includere anche il lavoro 'nero' ed il lavoro volontario; escludere l'attività di casalinga, le attività illegali e assimilate (spaccio, prostituzione, etc.), il lavoro prestato in carcere, in comunità terapeutica o in ospedale psichiatrico, anche se il soggetto ha ricevuto una paga. 10-16. Fonti di sostentamento. [Indicare tutte le fonti da cui il probando ha ricevuto denaro per il proprio sostentamento negli ultimi 30 giorni.] Se appare riluttante a rispondere, ricordargli la natura confidenziale dell'informazione.

10. LAVORO. Include il lavoro pagato, regolarmente o 'in nero'.

11. INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE. Includere la c.d. 'cassa integrazione'.

12. SUSSIDI SOCIALI. Vari (escluse le pensioni pr. d.).

13. PENSIONE. Include le pensioni di vecchiaia e di invalidità.

14. CONIUGE, FAMILIARI, AMICI. Scopo della domanda è determinare se il probando abbia ricevuto denaro aggiuntivo spendibile, e non se veniva mantenuto direttamente con vitto, alloggio e vestiario. Non sono da considerare i redditi di un familiare convivente, ma solo il denaro liquido che questi ‘passa’ al probando. Disponibilità occasionali e temporanee di denaro (legate per es. a vincite, prestiti, eredità, restituzione di somme dovute da terzi) andranno registrate sotto questa voce.

15. ATTIVITÀ ILLEGALI. Includono tutte le entrate dovute a spaccio, furto, ricettazione, gestione di scommesse clandestine, concessione di prestiti a usura, etc. ° Salvo differenti norme contrattuali che definiscono il 'tempo pieno' ed il 'tempo parziale' in quella particolare attività.

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16. PROSTITUZIONE.

17. ALTRO. Specificare nei 'Commenti'.

NOTA. Se il probando ha ricevuto droga in cambio di attività illegali o prostituzione, tale controvalore non deve essere convertito in una entrata dal momento che interessa la liquidità a disposizione del soggetto. Questo fatto dovrebbe essere invece annotato nei 'Commenti', sia in questa sezione che in quella relativa alla condizione legale (Area 5). 18. Fonte principale di sostentamento. Si riferisce alle somme percepite negli ultimi 30 giorni. 19A. Reddito da lavoro negli ultimi 30 giorni. Si intende il reddito al netto delle ritenute e delle tasse, e cioè il denaro di cui il soggetto può disporre. Valgono inoltre le stesse indicazioni fornite per la voce 10. 19B. Debiti. Registrare l’ammontare dei debiti del probando in migliaia di Lire. Se la cifra supera Lit. 9.999.000 codificare comunque ‘9.999’. Includere i debiti verso individui e istituzioni (es. banche, rateazioni, ...) ma non i mutui per l’acquisto dell’abitazione. Se il probando gestisce un’impresa, l’esposizione finanziaria non dovrà essere considerata a meno che egli non abbia sottratto liquidità per scopi personali. Introdurre una ‘x’ solo se il probando non è in grado di effettuare una determinazione ragionevole* . 20. Sostentamento di terzi. Sottolineare che deve trattarsi di persone che dipendono finanziariamente in modo stabile dal probando [cosiddette 'a carico'] e non semplicemente di persone a cui ha passato occasionalmente del denaro. Non includere nel computo il probando medesimo ed il coniuge se economicamente autosufficiente. Includere invece le persone che sono normalmente sostenute dal probando che non abbiano recentemente ricevuto tale supporto a causa di circostanze eccezionali. Includere l'ex-coniuge ed i figli non più conviventi dopo una separazione se il probando deve fornire loro gli alimenti. Non calcolare i dipendenti salariati. 19. Problemi occupazionali negli ultimi 30 giorni. Includere l'impossibilità a trovare lavoro solo se il probando lo ha effettivamente cercato e le difficoltà sul lavoro attuale come problemi di insoddisfazione e rischio di perdere il posto. I problemi occupazionali che sono direttamente correlati all'uso di sostanze (come l'intossicazione e l'astinenza) non sono devono essere inclusi. Gli stati d'animo negativi legati ad insoddisfazione per il guadagno o per la carriera non costituiscono problemi lavorativi in quanto tali, a meno che il soggetto non abbia fattivamente tentato di modificare la propria condizione senza riuscirvi.

* NOTA DEL CURATORE. La voce 19A è presente nell’ASI statunitense ed assente nell’EUROPASI, la voce 20 è presente in quest’ultimo ma assente nell’ASI originale. Vengono riportate entrambe in quanto le procedeure di calcolo dei punteggi composti, non ancora definitive, possono includere l’una o l’altra (v. oltre - Addendum).

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NOTA. È importante tenere distinti dai problemi lavorativi riferiti dal soggetto quelli che sono meri problemi di relazione interpersonale (ad es. non sopportare alcuni colleghi) che dovranno essere riportati nella sezione riguardante la condizione familiare/sociale (Area 6); nonché i problemi interamente dovuti all'uso di alcool ed altre sostanze psicoattive (ossia quelli che virtualmente scomparirebbero se il soggetto si astenesse dall'uso) che dovranno essere riportati nella sezione riguardante i problemi da uso di alcool ed altre sostanze psicoattive (Area 3-4). Qualora un probando si sia trovato in condizioni che non permettevano di lavorare - ad es. perché in carcere o in altro ambiente controllato - non può per definizione aver avuto dei problemi lavorativi / occupazionali. Nelle situazioni in cui il probando non poteva soddisfare la definizione di 'giorno con problemi', la siglatura corretta è 'N' (e così pure quella dei pun teggi di autovalutazione alle voci seguenti 22 e 23). 22-23. Punteggi di autovalutazione. Questi punteggi devono riferirsi ai problemi identificati nella voce 21. Se non sono stati menzionati problemi alla voce 21, porre una domanda di conferma e codificare '0' alla voce 22. Per la voce 23, sottolineare che si intende aiutare nella ricerca di un lavoro o preparare ad un lavoro, non fornire direttamente un lavoro. Sottolineare anche che si intende una consulenza aggiuntiva nel campo del lavoro per i problemi specificati alla voce 21. Se i problemi di (dis-)occupazione riferiti dal soggetto risultano affrontati adeguatamente, porre una domanda di conferma ed attribuire un punteggio basso (‘0’ - “per niente”).

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AREA 3-4 - USO DI ALCOOL ED ALTRE SOSTANZE PSICOTROPE 1-13. Età di inizio. L'età d'inizio dell'uso si riferisce all'anno in cui il soggetto ha iniziato ad assumere la specifica sostanza:

A) per almeno tre volte la settimana indipendentemente dal dosaggio;

oppure:

B) per almeno due giorni consecutivi la settimana in modo massivo (in 'binges'), e cioè al punto da compromettere le normali attività del soggetto (scuola, lavoro, vita familiare, attività ricreative, guida dell'automobile, etc.).

NOTA. Il cosiddetto 'binge use' è tipico dell'alcool, della cocaina e di poche altre sostanze [esso può risultare più frequente nei fine settimana: uso 'week-ender']. Il criterio dovrà essere ripetuto per ogni sostanza, finché non si è certi che il probando lo abbia compreso correttamente. Ad esempio: "A che età ha cominciato ad usare eroina per almeno tre giorni la settimana?"

"A che età ha cominciato ad usare cocaina per tre o più giorni la settimana, oppure in grandi quantità per almeno due giorni consecutivi la settimana?" Se il probando non ha mai utilizzato una certa sostanza nel modo così definito, codificare 'N' la voce relativa a quella sostanza. Se però vi è stato un qualunque uso, inferiore alla soglia della definizione, ciò dovrebbe essere annotato nei 'Commenti' al termine della sezione, ma non nelle voci 1-13. Vedere anche le istruzioni specifiche per 'Qualunque uso di alcol' (voce1) e 'Alcool sopra la soglia giornaliera' (voce 2) e per 'Uso di più sostanze' (voce 13). 1-13. Uso nella vita. La domanda si riferisce a periodi di uso prolungato per almeno tre volte la settimana o in assunzioni massive di due giorni consecutivi, analogamente a quanto stabilito per l'età d'inizio. La durata dell'uso di sostanze può essere arrotondata in anni senza una sostanziale perdita di informazione. Pertanto un uso di sei mesi o più (ottenuto sommando le 'settimane di uso' che soddisfano i criteri precedentemente definiti) sarà considerato di un anno, mentre un uso inferiore ai sei mesi non verrà calcolato come anno. Se nel corso degli anni il probando ha usato la sostanza per diversi periodi intervallati da periodi di astensione, la durata dei vari periodi dovrà essere sommata e soltanto la somma finale verrà arrotondata all'anno. Qualora il probando non abbia mai fatto uso di una specifica sostanza nel modo più sopra definito, oppure per un periodo che complessivamente non supera i sei mesi, codificare '00' l'uso nella vita di quella sostanza alla voce corrispondente (1-13). Ad ogni modo, se vi è stato un qualunque periodo di uso

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definito come sopra di durata inferiore a sei mesi, questo dovrà essere annotato nei 'Commenti' al termine della sezione, ma non nelle voci 1-13. Vedere anche le istruzioni specifiche per 'Qualunque uso di alcol' (voce1) e 'Alcool sopra la soglia giornaliera' (voce 2) e per 'Uso di più sostanze' (voce 13). 1-13. Uso negli ultimi 30 giorni. Computare ogni giorno in cui il probando ha fatto uso di alcool od altra sostanza psicotropa negli ultimi 30 giorni. Se non ne ha mai fatto uso, codificare '00' la specifica voce. Vedere anche le istruzioni specifiche per 'Alcool sopra la soglia giornaliera' (voce 2) e per 'Uso di più sostanze' (voce 13). 1-13. Via di somministrazione. Codificare per ciascuna sostanza la via di somministrazione abituale, o la più recente (se non è riscontrabile una modalità di comportamento dominante). Nei casi in cui due o più vie di somministrazione siano ugualmente rappresentative delle abitudini del soggetto, indicare il comportamento più grave. I codici per la via di somministrazione sono elencati di seguito secondo un criterio di gravità crescente:

1 = ORALE 2 = ENDONASALE 3 = FUMO 4 = INIEZIONE NON ENDOVENOSA (S.C. / I.M.) 5 = INIEZIONE ENDOVENOSA 1-13. Sostanze usate. Si raccomanda di facilitare il probando per mezzo di opportuni esempi per ogni categoria di sostanze, utilizzando se necessario i termini gergali e commerciali oltre ai nomi chimici. Fare riferimento all'Appendice 5 - Elenco delle più comuni sostanze d'abuso - per l'attribuzione alle specifiche categorie farmacologiche. Se il probando riferisce l'uso di una sostanza che non rientra nelle categorie elencate, utilizzare la voce 12 ('Altra sostanza') e specificarne la denominazione come testo libero.

NOTA. È fondamentale raccogliere un'anamnesi completa dell'uso di sostanze, indipendentemente dallo specifico problema in atto al momento della valutazione. Molti soggetti non considerano un problema l'uso di altre sostanze oltre quella per cui richiedono il trattamento, o comunque non lo riferiscono spontaneamente (ad es. cocainomani che bevono molto, o alcolisti che assumono sedativi). Anche le prescrizioni terapeutiche di sostanze psicoattive (agonisti sostitutivi, analgesici centrali, psicofarmaci in genere, etc.) devono essere registrate nella categoria farmacologica appropriata. Invece i farmaci antagonisti (naltrexone = Antaxone® o Nalorex®) e aversivi (disulfiram = Antabuse®) saranno annotati nei 'Commenti'. 1-2. ALCOOL. Siccome gli alcolici possono essere consumati in maniera socialmente accettabile ('social drinking') o che non configura un disturbo da uso di sostanze ('non-addictive use'), l'informazione relativa al consumo di alcool è stata distinta in due livelli.

La voce 1 ('QUALUNQUE USO DI ALCOOL') si riferisce ad un'assunzione di alcool per almeno tre giorni della settimana indipendentemente dalla quantità. Si

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noti che, ai fini del calcolo cumulativo sulla durata dell'uso nella vita e dei giorni di uso negli ultimi 30, il consumo registrato per questa voce include l'eventuale consumo superiore alla soglia di cui alla successiva voce 2.

La voce 2 ('USO DI ALCOOL SOPRA LA SOGLIA') si riferisce invece ad un uso di alcool:

A. uguale o superiore a cinque bevute ('drinks') di alcolici al giorno per almeno tre giorni la settimana (si intende per 'drink' la quantità di bevanda alcolica contenuta in un bicchiere tipicamente impiegato per quella specifica bevanda: ciò corrisponde a circa 5 cl per i superalcolici, 15-20 cl per i vini, 33-45 cl per la birra);

oppure:

B. sino a raggiungere l'intossicazione per almeno due giorni consecutivi la settimana (si intende per 'intossicazione' il punto in cui compaiono sintomi fisici o psichici, e/o sono compromesse le normali attività: scuola, lavoro, vita familiare, attività ricreative, guida dell'automobile, etc.).

NOTA DEL CURATORE. L'approssimazione in 'drinks', che consente di sommare direttamente il consumo di alcolici differenti senza operare conversioni in alcool anidro, risulta agevole per i probandi e gli intervistatori e, in condizioni di normalità, viene ritenuta sufficiente ai fini della descrizione statistica del comportamento alcolico in tutti i Paesi europei. Solo nel caso in cui il probando riferisca di impiegare contenitori inusuali (come ad es. boccali di birra da 1 litro) l'intervistatore dovrà operare opportune conversioni. La soglia giornaliera di consumo per la voce 2 corrispondente a circa 75 g/die di etanolo. [5. ALTRI OPPIOIDI. Alcuni analgesici ed antitussivi ad azione centrale sono in realtà degli agonisti oppioidi. Non sono da includere in questa categoria gli antitussivi periferici e gli antidolorifici appartenenti alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (cfr. Appendice 5).] 6. DEPRESSORI. Questa categoria include benzodiazepine, barbiturici ed altri sedativi (v. Appendice 5). L'uso deve essere registrato indipendentemente dal fatto che si tratti di sostanze prescritte a fini terapeutici o meno. Comunque è opportuno segnalare nei 'Commenti' l'eventuale natura di prescrizione terapeutica. 7. COCAINA E SUE DIFFERENTI FORME. La cocaina viene assunta in varie forme di preparazione, spesso identificate con nomi diversi. Ad es. il crack o freebase non è altro che la base libera di cocaina, idonea ad essere fumata: queste forme devono essere categorizzate come 'cocaina' ed il 'fumo' indicato come via di somministrazione. Invece la forma cristallina può essere inalata (snorted) oppure iniettata. Se la cocaina viene assunta in più forme differenti, codificare la via di somministrazione più grave (v. sopra). 8. STIMOLANTI. La categoria comprende le anfetamine, gli anoressizzanti ed altre sostanze correlate (v. Appendice 5).

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12. ALTRE SOSTANZE. Specificare la sostanza a testo libero*. Non includere il tabacco e la caffeina (v. Appendice 5).

NOTA. Anche alcuni farmaci non propriamente psicoattivi possono essere soggetti ad uso non terapeutico da parte di taluni pazienti: questi andranno riportati solo nei 'Commenti'. Esempi: diuretici (es. furosemide), simpaticolitici (es. clonidina), lassativi (es. antrachinoni), anticonvulsivanti (es. fenitoina), anti-infiammatori (es. ibuprofene, paracetamolo), antiacidi (es. ranitidina). Se prescritti per specifiche affezioni somatiche, riferirsi alla sezione medica (Area 1).

Alcune preparazioni commerciali composte possono contenere una miscela di sostanze psicoattive e non psicoattive, ad esempio anticefalalgici contenenti barbiturici ed anti-infiammatori, antispastici contenenti benzodiazepine ed antimuscarinici, antitussivi contenenti anche sostanze oppioidi, etc. Registrare in tal caso la molecola come se venisse assunta separatamente alle voci 3-12 ed annotare nei 'Commenti' il tipo di preparazione commerciale. 13. USO DI PIÙ SOSTANZE. La voce registra l'uso contemporaneo di più sostanze (comprese nella lista da 2 a 12) ad eccezione dell'alcool sotto-soglia.

NOTA DEL CURATORE. Per effettuare l'inchiesta sull'uso di sostanze non esiste una regola obbligata ed ogni intervistatore, con l'esperienza, potrà adottare la procedura che riterrà più idonea. Ad esempio può risultare conveniente porre dapprima in sequenza tutte le domande circa l'età di inizio dell'uso, dopo aver introdotto la sezione con un frase del tipo:

"Parliamo ora più da vicino dei suoi problemi di alcolismo e/o tossicodipendenza: le chiederò quali sostanze ha usato, a che età ha iniziato a farne uso, per quali periodi della sua vita e con quali modalità di somministrazione. Ha mai usato [sostanza]? A che età ha iniziato a farne uso, intendo [definizione di uso]?"

E così di seguito. Successivamente, una volta chiarito il concetto di 'uso' da utilizzare nell'intervista e riempita la prima colonna, si potrà completare l'argomento riga per riga, informandosi sull'uso nella vita, negli ultimi 30 giorni e sulla via di somministrazione per ciascuna sostanza non codificata 'N'. Ad esempio:

"Ha dunque usato [sostanza] dall'età di [nn] anni. In quali periodi?" (attendere risposta e calcolare la somma arrotondata); "L'ha usata anche negli ultimi 30 giorni? Per quanti giorni?" (attendere risposta); "In che modo ha assunto [sostanza] nella sua vita? Per bocca? Inalandola? Iniettandola?" (attendere risposta, indicare la via più importante e passare alla sostanza successiva). 14-14A. Comportamento iniettivo. Si è inteso descrivere dettagliatamente il comportamento iniettivo perché implica sia il più alto grado di coinvolgimento nell'uso della sostanza sia il massimo rischio di problemi sostanza-correlati. È stato deciso di adottare per questa informazione la soglia più bassa, e cioè anche una sola volta.

* NOTA DEL CURATORE. Si è convenuto di collocare in questa categoria la sostanza 'entactogena' denominata ecstasy, a causa del suo spettro farmacologico misto fra stimolanti e allucinogeni. Sono inoltre da registrare alla voce 12 i farmaci antidepressivi, neurolettici ed anticolinergici centrali.

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Pertanto, l'età d'inizio coinciderà con l'età del probando all'epoca in cui si è bucato per la prima volta in assoluto, indipendentemente dal fatto che abbia sviluppato in seguito un comportamento iniettivo protratto. Per quanto riguarda poi il comportamento iniettivo nel corso della vita, è sufficiente una sola iniezione all'anno perché quell'anno venga computato. Analogamente, una sola iniezione al mese è sufficiente perché quel mese venga computato fra quelli in cui il probando si è bucato negli ultimi sei, ed una sola iniezione al giorno è sufficiente perché quel giorno venga computato fra quelli in cui il probando si è bucato negli ultimi 30. 14B. Iniezione negli ultimi 6 mesi. Ai fini di questa domanda, 'scambiare' significa iniettarsi con ago e/o siringa già utilizzati da qualcun altro, e non passare ad altri la propria dotazione dopo averla usata (anche se tali atti spesso coesistono). 15. Overdose (OD) e Delirium Tremens (DT). Se si hanno dubbi circa episodi di riferita OD, chiedere al probando che cosa sia stato fatto per rianimarlo. Lasciare semplicemente che un soggetto smaltisca il sonno non costituisce una OD. Se il probando descrive invece un qualunque incidente di somministrazione per cui si è reso necessario un intervento esterno affinché si riprendesse, computare come OD. La natura dell'OD differisce a seconda del tipo di sostanza usata. Mentre gli oppiacei e i sedativi producono uno stato di coma, l'OD da anfetamine è spesso all'origine di una psicosi tossica. Includere i tentativi di suicidio compiuti mediante OD farmacologica.

NOTA. Verificare l'informazione raccolta nella sezione medica (Area 1) per le ospedalizzazioni e nella sezione psichiatrica (Area 7) per ospedalizzazioni e tentativi di suicidio. Il DT si verifica 24-48 ore dopo l'ultima assunzione di alcool. Consiste in tremori e grave disorientamento, ed è spesso associato ad ipertermia; qualche volta, ma non sempre, sono delle allucinazioni. Il DT conclamato è di solito così grave da richiedere una terapia medica od un qualche intervento esterno. Una manifestazione incipiente potrà essere ugualmente considerata un DT, purché diagnosticata come tale da un sanitario. Il DT non deve essere confuso con l'astinenza alcolica non complicata e con le scosse muscolari che si possono verificare circa 6 ore dopo l'ultima assunzione di alcool e non si associano a stato confusionale. 16A-B. Trattamenti. Porre le domande separatamente per l'alcol e per le altre sostanze. Si rammenti che in questa sezione dell'intervista i trattamenti devono riguardare il disturbo da uso di sostanze in quanto tale, e non disturbi mentali (v. sezione psichiatrica - Area 7) od affezioni somatiche (v. sezione medica - Area 1) concomitanti o conseguenti. Se il probando ha ricevuto contestualmente un trattamento e per il disturbo da uso di sostanze e per un disturbo mentale o un'affezione somatica, il trattamento andrà computato sia in questa sezione sia nella sezione psichiatrica o medica.

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Specificare separatamente il numero di trattamenti per alcool e per altre sostanze psicoattive. Se il probando è stato trattato contestualmente e per l'alcolismo e per la tossicodipendenza, computare il trattamento in ambo le categorie. Se infine il probando ha ricevuto sequenzialmente più trattamenti presso il medesimo centro (ad es. disintossicazione e psicoterapia a lungo termine), i diversi trattamenti andranno codificati e computati separatamente.

16.1. DISINTOSSICAZIONE AMBULATORIALE. La disintossicazione deve essere effettuata sotto supervisione professionale con l'obiettivo di raggiungere una condizione di astensione dalle sostanze di abuso ('drug-free') entro 6 settimane. La disintossicazione può essere effettuata sia senza supporto farmacologico sia mediante somministrazione di farmaci sintomatici (ad es. benzodiazepine, clonidina, FANS) o di farmaci agonisti (ad es. metadone o buprenorfina per gli oppiacei, 4-OH-butirrato per l'alcool) a dosi scalari e a breve termine (inferiore a 6 settimane).

16.2. DISINTOSSICAZIONE RESIDENZIALE. La disintossicazione avviene in ambiente confinato mediante sistemazione in strutture specializzate per il trattamento di tossicodipendenti e alcolisti (esclusi gli ospedali, v. oltre).

16.3. SOSTITUTIVO AMBULATORIALE. Il trattamento sostitutivo implica la somministrazione a lungo termine di farmaci agonisti (esempi: LAAM, metadone o buprenorfina per gli oppiacei; 4-OH-butirrato per l'alcool; ...) per un periodo di almeno 6 settimane. Qualunque tipo di intervento psico-sociale può essere incluso nel trattamento così definito, ad eccezione di un programma strutturato a tipo 'day-care' (v. oltre).

16.4. AMBULATORIALE DRUG-FREE. Il concetto di 'drug-free' si riferisce solo alle sostanze psicotrope soggette ad uso non terapeutico (alcool, sostanze di strada, farmaci legali) ed ai farmaci sostitutivi (agonisti). Il probando può ricevere invece farmaci antagonisti (es. naltrexone per gli oppiacei) o aversivi (es. disulfiram per l'alcool) nonché psicofarmaci su prescrizione per disturbi mentali concomitanti (es. antidepressivi o neurolettici) (v. anche la sezione psichiatrica - Area 7). Le psicoterapie costituiscono la tipologia più significativa di interventi in questo raggruppamento.

16.5. RESIDENZIALE DRUG-FREE. La restrizione in ambiente confinato si realizza grazie alla sistemazione in idonee strutture. Le comunità terapeutiche per disturbi da uso di sostanze costituiscono il tipo di intervento più importante in questo gruppo.

16.6. DAY-CARE. Si intende per day-care un programma strutturato che occupa il probando per molte ore al giorno e per molti giorni la settimana. Qualunque tipo di intervento farmacologico può essere incluso nel programma diurno*.

* NOTA DEL CURATORE. Le formule dette di ospedalizzazione diurna (day-hospital) dovranno essere codificate come 'interventi ambulatoriali' - di tipo 'sostitutivo' o di 'disintossicazione' a seconda dei casi - se la presenza del paziente è limitata al tempo strettamente necessario all'esecuzione di accertamenti diagnostici e terapie farmacologiche.

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16.7. IN OSPEDALE O REPARTO PSICHIATRICO. Il trattamento deve essere primitivamente attuato per il disturbo da uso di sostanze, inclusa la disintossicazione (i trattamenti per disturbi mentali concomitanti debbono essere registrati nella sezione psichiatrica - Area 7). Sono inclusi in questo raggruppamento i reparti psichiatrici degli ospedali generali, gli ospedali psichiatrici pubblici e le case di cura private di psichiatria.

16.8. IN ALTRO OSPEDALE O REPARTO. Il trattamento deve essere primitivamente attuato per il disturbo da uso di sostanze, inclusa la disintossicazione (i trattamenti per affezioni somatiche conseguenti debbono essere registrati nella sezione medica - Area 1).

16.9. ALTRI / NON SPECIFICATI. Utilizzare questo raggruppamento per le tipologie di intervento che non rispondono a nessuna delle definizioni precedenti. Includere in questa categoria i gruppi di auto-aiuto (tipo Alcolisti Anonimi e Narcotici Anonimi) purché il soggetto abbia preso parte ad almeno tre incontri nell'arco di un mese. Ogni volta che si codifica questa categoria e necessario specificare il tipo di trattamento effettuato nei 'Commenti'. 17A-B. Astensione più lunga come effetto di un trattamento. Porre le domande separatamente per l'alcol e per le altre sostanze per stabilire il periodo più lungo in cui il probando è riuscito ad astenersi dall'alcool e/o dalla/e sostanza/e a cui un qualche trattamento specificamente si riferiva, come effetto del trattamento stesso. Sottolineare che si tratta del periodo più lungo (della durata di almeno 1 mese) in cui il probando abbia tentato di astenersi, e non il più recente. Non devono essere considerati i periodi di incarcerazione, ospedalizzazione o permanenza in altro trattamento residenziale. Contano invece i periodi in cui il soggetto si è astenuto dall'alcool e/o dalle sostanze di strada nel corso dei trattamenti ambulatoriali, anche se in trattamento con agonisti (4-OH-butirrato, metadone, etc.), antagonisti (naltrexone) o aversivi (disulfiram). Codificare '00' se il probando non è mai riuscito ad astenersi come effetto di un trattamento per la durata di almeno un mese. Codificare 'N' se il probando non è mai stato in trattamento. [Il massimo valore ammesso è '96' e dev'essere introdotto anche per periodi uguali o superiori ad otto anni].

NOTA DEL CURATORE. Nel caso di più sostanze si considera comunque quella da cui il soggetto è riuscito ad astenersi più a lungo come effetto del trattamento che ad essa specificamente si riferiva. Se uno stesso trattamento si rivolgeva a più sostanze contemporaneamente, il periodo di astensione si considera interrotto alla ripresa dell'uso di una qualunque fra queste. 18. Problema principale. È l'intervistatore a determinare quale sia la sostanza principale, basandosi sulla durata dell'uso, sul numero di trattamenti, sul numero di episodi di OD/DT. Se tali informazioni non sono ritenute sufficienti a chiarire la questione, chiedere al probando quale sostanza costituisca secondo lui il problema principale. Codificare la sostanza principale utilizzando la numerazione delle voci da '2' a '12'; se il soggetto ha come problema principale l'uso di alcool ed altre sostanze codificare '15', se l'uso di più sostanze codificare '16'.

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NOTA. Alcuni soggetti possono dichiarare che il metadone (od altro farmaco sostitutivo) costituisca per loro il problema principale. Il metadone, anche assunto in maniera legale, può essere indicato come problema principale alla voce 18, ed i problemi ad esso associati possono essere considerati ai fini della domanda di cui alla voce 23. Nelle interviste di follow-up chiedere al probando quale sostanza costituisca il problema principale al momento della valutazione catamnestica. Se egli afferma di non avere problemi di alcool od altre sostanze codificare '00'; se però in seguito riferisce di avere problemi alla domanda di cui alla voce 23, ritornare sulla questione puntualizzando alla voce 18 quale sostanza costituisca il problema principale. 19. Astensione volontaria più recente. Domandare al probando quanto a lungo sia riuscito ad astenersi dalla sostanza principale (come individuata nella precedente voce 18). Sottolineare che si fa riferimento al tentativo più recente della durata di almeno un mese, non necessariamente il più lungo. Non devono essere considerati i periodi di incarcerazione, ospedalizzazione o permanenza in altro trattamento residenziale. Codificare '00' se il soggetto non è mai riuscito ad astenersi per almeno un mese. Introdurre una 'N' se la voce 18 è stata codificata '00'. Se il problema principale è costituito da più sostanze, o da alcool più altre sostanze, l'astensione si deve riferire a tutte le sostanze considerate nella voce 18. Codificare '96' se la durata è uguale o superiore a 96 mesi (otto anni). 20. Termine dell'astensione. Codificare '00' se il probando si astiene tuttora. Codificare 'N' se il probando non è mai riuscito ad astenersi per almeno un mese. 21. Spese. Questa vuol essere principalmente una misura dell'onere finanziario, e non una valutazione del consumo. Pertanto computare soltanto il denaro effettivamente speso per l'acquisto dell'alcool e/o delle altre sostanze, non la 'quotazione di mercato' delle sostanze assunte (come nel caso dello spacciatore che usa la droga senza doverla acquistare o del barista che beve senza acquistare direttamente gli alcolici). Indicare l'ammontare delle spese in migliaia di Lire italiane. Codificare 'X' se il probando non è in grado di effettuare una determinazione attendibile. 22. Giorni in trattamento ambulatoriale negli ultimi 30. Si fa riferimento a qualunque tipo di trattamento ambulatoriale per uso di sostanze. Non sono da includere il counselling o le terapie per problemi diversi dall'uso di sostanze. Computare invece il mantenimento con agonisti o con antagonisti/aversivi e gli incontri in gruppi di auto-aiuto. Il fatto che un soggetto risulti formalmente iscritto ad un programma di trattamento non ha valore di per sé, contano invece i giorni in cui il probando ha avuto una effettivo contatto personale con il programma di trattamento.

NOTA DEL CURATORE. Nella nozione anglosassone il counsellor non è uno psicoterapeuta professionista, bensì un operatore in grado di fornire informazioni e suggerimenti su problemi specifici in un contesto supportivo.

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23. Problemi da uso di sostanze negli ultimi 30 giorni. Sottolineare che interessa il numero di giorni in cui il probando ha sperimentato problemi direttamente correlati all'uso di alcool od altre sostanze. Includere pertanto craving, sintomi astinenziali, effetti disturbanti dell'intossicazione, incapacità ad interrompere l'uso nonostante il desiderio di farlo. Al contrario, il disagio derivante dall'impossibilità a reperire l'alcool o le altre sostanze non costituisce un problema. 24-25. Punteggi di autovalutazione. Sottolineare il riferimento cronologico agli ultimi 30 giorni. Se alla voce 23 non sono stati menzionati problemi, porre una domanda di conferma e codificare '0' alla voce 24. Alla voce 25 valutare solo il bisogno di trattamento per l'uso di sostanze in sé, non di terapia in generale. Sottolineare che interessano gli attuali problemi di uso di sostanze, non una valutazione del bisogno di trattamento per problemi da uso di sostanze basata sulla peggior condizione mai raggiunta. Evidenziare anche che si intende il bisogno di trattamento addizionale per i problemi specificati nella precedente voce 23. Se sono stati riportati problemi da uso di alcool ed altre sostanze che vengono affrontati in modo adeguato dal trattamento, porre una domanda di conferma e attribuire un punteggio basso (‘0’ - “per niente”). AREA 5 - CONDIZIONE LEGALE 1. Pressione legale sul trattamento. Codificare '1' se l'attuale ingresso in trattamento è stato disposto dal sistema giudiziario, ovvero se il probando subirebbe delle conseguenze legali negative rifiutando o non completando il trattamento (specificare nei 'Commenti'). 2. Libertà condizionata e condizioni assimilate. L'informazione integra la precedente (specificare nei 'Commenti'). 3-6. Reati. Devono essere annotati tutti i capi d'imputazione per i quali il probando è stato rinviato a giudizio nel corso della vita, anche se non seguite da condanne. Assicurarsi di non includere denunce o arresti non seguiti da incriminazione. Per eventuali crimini commessi durante il servizio militare, registrare solo quelli che costituiscono reato per il codice penale non militare: reati esclusivamente militari (come ad es. diserzione, insubordinazione, ...) verranno registrati nei 'Commenti' ma non computati in queste voci. Escludere anche i provvedimenti minorili, a meno che non si tratti di reati perseguiti come se il soggetto fosse maggiorenne, da annotare ugualmente nei 'Commenti'.

3. REATI DA VIOLAZIONE DI NORME SUGLI STUPEFACENTI. Ad esempio posesso, spaccio, etc.

4. REATI CONTRO IL PATRIMONIO. Ad esempio furto, ricettazione, truffa, falsificazione, estorsione, usura, etc.

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5. REATI VIOLENTI. Ad esempio rapina, aggressione, omicidio, violenza carnale, etc.

6. ALTRI REATI. Ad esempio il possesso illegale di armi e gli atti vandalici. 7. Condanne penali. Non considerare le contravvenzioni (v. voci 8-11) ai fini di questa domanda. NOTA DEL CURATORE. L'accorpamento dei reati nell'EuropASI, non sempre corrispondente alla suddivisione propria del Codice Penale italiano, è stato effettuato nell'ottica di una descrizione psico-comportamentale delle condotte delittuose del probando utilizzabile nei vari contesti giuridici europei. In Italia l'arresto è un provvedimento attuabile dagli ufficiali di polizia giudiziaria, ma necessita di convalida da parte del magistrato entro 48 ore. Esso implica, almeno in via presuntiva, la commissione di un reato e non va confuso con il semplice fermo di polizia, anche per semplici accertamenti. L'imputazione non è necessariamente preceduta dall'arresto ma anche da una semplice denuncia. Essa comporta il rinvio a giudizio da parte di un magistrato. Il giudizio, a cui può seguire o meno una condanna, può essere celebrato con rito ordinario o abbreviato in caso di ammissione di colpevolezza (patteggiamento). Le condanne penali, che fanno seguito al giudizio, possono comportare multe e/o pene detentive. Una pena può tuttavia essere sospesa o comunque non eseguita. In caso di appello, computare la condanna di primo grado sino a compimento del giudizio ai fini della voce 7; se il giudizio viene confermato anche in secondo grado, la condanna dovrà essere comunque calcolata una sola volta. 8-11. Contravvenzioni. Costituiscono forme minori di illecito che sono di regola perseguite con sanzioni amministrative. Ai fini di questa domanda è sufficiente che il soggetto sia stato perseguito a livello amministrativo.

8. CONTRAVVENZIONI NON AUTOMOBILISTICHE. Includono comportamenti socialmente disturbanti che non configurano reato (ad es. il disturbo della quiete pubblica, l'accattonaggio, il commercio abusivo ...).

10. GUIDA IN STATO DI EBBREZZA O INTOSSICAZIONE.

11. GRAVI VIOLAZIONI DEL CODICE DELLA STRADA. Includere la guida senza patente e le infrazioni che comportano annotazione sulla patente (guida pericolosa, eccesso di velocità, ...); non includere le infrazioni minori (ad es. norme di parcheggio). NOTA DEL CURATORE. Le sanzioni amministrative per possesso di sostanze stupefacenti non sono state considerate nell'EUROPASI, in quanto estremamente disomogenee da nazione a nazione e scarsamente significative rispetto al giudizio di gravità. Fra gli illeciti minori non automobilistici sono riportati quelli in cui più comunemente possono incorrere i soggetti che fanno uso di sostanze psicoattive in rapporto al loro stile comportamentale e/o ai loro tratti personologici. La voce 9 dell'EUROPASI risulta soppressa nella versione italiana perché nel nostro ordinamento la prostituzione non è sanzionata. 12. Carcerazione. Computare il numero totale di mesi trascorsi in carcere giudiziario, istituto di pena, ospedale psichiatrico giudiziario od altra struttura

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detentiva a partire dall'età di 18 anni, indipendentemente dall'aver ricevuto condanne o meno.

NOTA DEL CURATORE. La detenzione può essere una misura preventiva o costituire l'applicazione di una pena. Sommare i periodi in mesi arrotondando la somma finale (più di due settimane equivalgono ad un mese intero). Codificare 'N' se il probando non è mai stato in carcere. Codificare '96' se la durata complessiva della carcerazione è uguale o superiore a 96 mesi (otto anni). Eventuali detenzioni in istituti minorili ed i periodi di carcerazione che non superino complessivamente le due settimane vanno registrati nei 'Commenti'. 13. Durata dell'ultima carcerazione. Codificare 'N' se il probando non è mai stato in carcere per almeno 2 settimane. [Codificare '96' se la durata complessiva della carcerazione è uguale o superiore a 96 mesi (otto anni)]. 14. Motivo dell'ultima carcerazione. Utilizzare come codice la numerazione delle voci 3-6 e 8-11. Se il soggetto è stato incarcerato per più di un reato, indicare il più grave, ovvero quello per cui ha ricevuto la condanna più pesante. Codificare 'N' se il probando non è mai stato in carcere. 15. Procedimenti penali pendenti. Assicurarsi che il probando non confonda con procedimenti civilistici, a meno che non siano collegati ad un reato. 16. Motivo dei procedimenti pendenti. Utilizzare come codice la numerazione delle voci 3-6 e 8-11. Se il probando è soggetto a procedimento per più di un reato, indicare il più grave. Codificare 'N' se il probando non ha procedimenti pendenti. Non includere procedimenti civilistici, a meno che non siano collegati ad un reato. 17. Detenzione negli ultimi 30 giorni. Includere i giorni in cui è stato trattenuto, indipendentemente dalla natura del provvedimento (fermo, arresto, pena). Se mai detenuto, codificare '00'. La detenzione per alcune ore conta un giorno ai fini di questa domanda. 18. Attività illegali negli ultimi 30 giorni. Computare il numero di giorni in cui il probando si è dedicato ad attività illegali per trarne profitto. Non considerare i giorni di uso di sostanze illegali od il possesso ad uso personale, includere invece lo spaccio e la detenzione di quantitativi destinati allo spaccio.

NOTA DEL CURATORE. L'esercizio della prostituzione, ancorché previsto fra le attività illegali nell'EUROPASI, non dovrebbe essere considerato stante l'ordinamento italiano. 19-20. Punteggi di autovalutazione. Si badi di non includere problemi civilistici (cause per situazioni debitorie, divorzio, affidamento di figli, ...). Sottolineare il riferimento agli ultimi 30 giorni. [Se alla voce 18 non sono stati menzionati problemi, porre una domanda di conferma e codificare '0'].

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Per la voce 20, assicurarsi che il probando valuti il bisogno di consulenza legale riguardante la difesa in procedimenti penali. Sottolineare che si intende il bisogno di ulteriore consulenza per problemi penali. Se i problemi penali riportati dal soggetto sono affrontati in maniera adeguata, porre una domanda di conferma ed attribuire un punteggio basso (‘0’ - “per niente”). STORIA FAMILIARE La griglia riassuntiva riguardante della storia familiare sintetizza i problemi psichiatrici, alcolici e da uso di altre sostanze nel gentilizio del probando per ciascuna delle categorie specificate.

NOTA. La griglia anamnestica familiare si riferisce ai soli consanguinei, inclusi i fratellastri (fratelli con i quali il probando ha un solo genitore in comune). L'eventuale presenza di problemi tra i familiari acquisiti (coniugi di zii, patrigno/matrigna e loro figli precedenti, etc.) potrà essere annotata nei 'Commenti'. Se tuttavia esistono problemi a carico di qualche familiare non consanguineo che ha avuto un ruolo nell'allevamento del probando, dovrà essere codificata la categoria 'ALTRI FAMILIARI SIGNIFICATIVI', specificando i dettagli della situazione nei 'Commenti'.

Normalmente l'informazione fornita dal soggetto non può essere validata, e pertanto dovrebbe essere codificata con cautela in accordo con le seguenti linee-guida.

DETERMINAZIONE DI UNA CONDIZIONE PROBLEMATICA. Non è necessario che sia stata formulata una diagnosi precisa e/o sia stato eseguito un trattamento specifico per individuare un 'problema'. La fonte dell'informazione rimane il probando, al quale dovrà essere richiesto di considerare come problematica una condizione "che ha condotto o che avrebbe dovuto condurre ad un trattamento".

CODIFICA. In questa sezione è di particolare importanza che l'intervistatore impieghi i codici convenzionali in modo oculato. In generale: - una risposta "Sì" ('1') viene registrata se almeno un familiare appartenente alla categoria in questione soddisfa il criterio, cioè ha avuto un problema; - una risposta "No" ('0') viene registrata se nessun familiare appartenente alla categoria in questione ha mai soddisfatto il criterio; - la codifica 'N' implica che non è mai esistito alcun familiare nella categoria in questione; - la codifica 'X' indica che il probando non è in grado di ricordare o comunque è incerto per una qualunque ragione. Come regola, è molto meglio codificare una 'X' piuttosto che registrare un'informazione potenzialmente inaccurata.

NOTA. Qualora ad una medesima categoria appartengano più soggetti, bisognerà registrare i casi più gravi.

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AREA 6 - RELAZIONI FAMILIARI E SOCIALI NOTA GENERALE. In questa sezione è molto difficile discriminare se un problema relazionale sia intrinsecamente tale o secondario agli effetti dell'uso di sostanze. Come regola, si dovrebbe domandare al probando se ritiene che ci sarebbe ancora un problema relazionale qualora i problemi di alcool o droga fossero assenti. Spesso questo può essere materia di discussione, ma l'intento delle domande è proprio di valutare i problemi inerenti le relazioni, non la misura in cui l'alcool o le altre sostanze abbiano influenzato le relazioni. 1. Stato civile. Codificare l'attuale condizione. 2. Durata. Introdurre il numero di anni e mesi da quando il probando si trova nell'attuale condizione di stato civile. Calcolare a partire dall'età di 18 anni se non ha mai contratto matrimonio. 3. Soddisfazione. Una risposta di 'soddisfazione' implica che il soggetto gradisce la propria condizione, non che vi è rassegnato. 4. Situazione abitativa / di convivenza abituale. Domandare al probando dove e con chi è vissuto negli ultimi tre anni. Se il tempo trascorso in carcere, ospedale, comunità terapeutica od altra struttura residenziale è il più cospicuo, codificare '8'. Se il soggetto è vissuto in condizioni differenti nell'arco dei 3 anni, scegliere la più rappresentativa; se i periodi risultano suddivisi in modo egualmente rappresentativo, indicare la condizione più recente. 5. Durata. Introdurre il numero di anni e mesi durante i quali il probando si è trovato nella condizione indicata nella voce precedente. Calcolare dall'età di 18 anni se il soggetto vive tuttora con i genitori. 6. Soddisfazione. Una risposta di 'soddisfazione' implica che il soggetto gradisce la propria condizione, non che vi è rassegnato. 6A-6B. Uso di sostanze nell'ambiente domestico. Queste domande sono volte a comprendere se il probando rientrerà o meno in un contesto di vita dove si faccia uso problematico di alcool ovvero uso di altre sostanze psicoattive. Ciò che si intende valutare è l'integrità e la capacità di supporto dell'ambiente domestico senza riferimento all'ambiente sociale in senso lato (quartiere, etc.) in cui il soggetto risiede. L'ambiente domestico in questione è quello in cui il probando vive correntemente nel corso dei trattamenti ambulatoriali ovvero quello in cui egli si aspetta di rientrare al termine dei trattamenti residenziali.

NOTA. Questa situazione può non corrispondere agli ambienti di cui alla voce 4.

6A. Per la domanda riguardante l'ALCOOL codificare 'Sì' solo se vi è un qualche soggetto con un problema di alcolismo in atto all'interno del contesto abitativo, indipendentemente dal fatto che il probando abbia o meno un problema alcolico.

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6B. Per la domanda riguardante le ALTRE SOSTANZE codificare 'Sì' per qualunque forma di uso di sostanze psicoattive, anche non problematico, all'interno del contesto abitativo (eccetto nicotina e caffeina), indipendentemente dal fatto che il probando abbia o meno un problema di uso di sostanze, e che l'individuo convivente assuma su prescrizione medica o meno tali sostanze (vedi Appendice 5 - Elenco delle più comuni sostanze d'abuso).

NOTA GENERALE. Nelle domande successive e sino al termine di questa sezione dell'intervista si intendono come 'familiari' i consanguinei ed i parenti prossimi acquisiti. A questi soggetti si applicano il concetto di 'famiglia' e la nozione di 'problemi familiari'. Tutti gli altri conoscenti del probando vengono considerati 'amici' e le problematiche ad essi connesse debbono essere definite 'sociali'. Alcune persone considerano il/la proprio/a fidanzato/a o ragazzo/a con cui hanno una relazione duratura come membro della famiglia e non come amico/a: ciò è da considerarsi corretto ai fini della siglatura dell'intervista, a patto che tutte le voci in cui questo concetto è implicato (7, 9A-18, 19-23) vengano codificate di conseguenza. NOTA DEL CURATORE. L'ulteriore allargamento della 'famiglia' a parenti meno prossimi in taluni contesti culturali e sociali dev'essere ugualmente improntato a valutazioni più di tipo psicologico che giuridico, tenuto conto dell'opinione del probando. Anche in questo caso si dovranno siglare coerentemente tutti le voci in cui sono implicate le nozioni di 'sociale'/'amici' e 'familiare'/'parenti'. 7. Tempo libero. Se il probando trascorre la maggior parte del proprio tempo libero con familiari o amici che hanno un problema di alcool in atto o fanno uso al momento di altre sostanze psicoattive (escl. nicotina e caffeina) codificare rispettivamente '2' o '4'. Valgono le stesse indicazioni fornite per la voce 6. 8. Soddisfazione. Una risposta di 'soddisfazione' implica che il soggetto gradisce la propria condizione, non che vi è rassegnato. 9. Amici stretti. Rimarcare il concetto che si tratta di amici stretti [e cioè non di relazioni superficiali, occasionali o di circostanza]. Escludere i membri della famiglia e il/la ragazzo/a se si considera un membro della famiglia.

NOTA GENERALE. Per tutte le domande che riguardano le relazioni interpersonali (Voci 9A-18C) è particolarmente importante che l'intervistatore utilizzi correttamente le siglature '0', '1', 'N' e 'X'. In generale, si registra un '1' ("Sì") per le categorie in cui si verifica che almen o un membro di appartenenza soddisfa il criterio della domanda. Per esempio, se il probando ha due fratelli ed ha avuto seri problemi con uno di essi ma ha sviluppato una relazione intensa e duratura con l'altro, entrambe le voci 9A e 12 debbono essere codificate affermativamente. Al contrario, solo se tutti i familiari appartenenti alla categoria non soddisfano il criterio richiesto, la risposta dev'essere codificata '0' ("No"). Si dovranno codificare 'N' (Informazione non applicabile) tutte le categorie di cui non esiste alcun soggetto che vi appartenga. È tuttavia possibile che un probando abbia avuto, ad esempio, un problema grave in passato nel rapporto con il padre (voce 11) ma non nell'ultimo mese, perché il padre è ormai deceduto: la codifica corretta sarà allora '1' alla voce "nella vita" e 'N' alla voce "ultimi 30 giorni".

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Si dovranno codificare 'X' (Informazione non disponibile) tutte le situazioni in cui il probando non ricorda oppure è incerto per una ragione qualsiasi [o, anche, non vuole rispondere]. Come linea generale è molto meglio fare uso di una 'X' che introdurre un'informazione inattendibile o potenzialmente sbagliata. 9A. Relazioni strette e durature. Scopo della domanda è determinare se il probando sia mai stato capace di stabilire e mantenere delle relazioni strette, intense e reciprocamente supportive con ciascuna delle persone elencate.

NOTA. Una semplice risposta affermativa del probando non deve considerarsi adeguata: è invece necessaria una verifica per determinare specificamente se esista la capacità di percepire il senso di vicinanza e mutua responsabilità nella relazione. È il soggetto capace di percepire un valore dell'altra persona che vada al di là del mero beneficio personale? Ha intenzione di darsi da fare per mantenere questa relazione?

NOTA GENERALE. I due periodi di riferimento cronologico delle voci da 10 a 18C ("Ultimi 30 giorni" e "Nella vita") devono essere considerati separatamente. Gli ultimi 30 giorni forniscono informazioni sui problemi recenti, mentre il resto della vita si riferisce ai problemi antecedenti gli ultimi 30 giorni. 10-18. Problemi relazionali. Queste domande fanno riferimento a problemi gravi, di intensità e durata sufficienti a mettere a repentaglio una relazione. Siffatti problemi includono: comunicazione estremamente scadente, completa mancanza di fiducia o comprensione, animosità, discussioni continue (non semplici divergenze di opinione). Se il probando non è stato in contatto con una certa persona negli ultimi 30 giorni, codificare 'N'. Introdurre ugualmente una 'N' (nella vita e negli ultimi 30 giorni) per le categorie non pertinenti in assoluto, come nel caso di soggetti senza figli.

NOTA. La voce 13 può essere riferita a qualunque relazione sessuale regolare ed importante (incluso il/la ragazzo/a se non viene considerato/a nell'ambito degli 'amici'). 18A-C. Violenza subìta. Queste domande si propongono di indagare aspetti importanti della vita familiare nell'infanzia e nell'adolescenza dei probandi (risposte "Nella vita") e valutare eventuali pericoli nell'ambiente del recente passato e di un probabile prossimo futuro (risposte "Ultimi 30 giorni"). Le istruzioni generali rimangono quelle proprie di questa sezione dell'intervista. Sarà però importante che l'intervistatore affronti questi argomenti in maniera supportiva, sottolineando la natura confidenziale dell'informazione e l'opportunità di approfondire successivamente questi problemi con persone competenti nel corso del trattamento.

18A. VIOLENZA PSICOLOGICA. In generale, la violenza psicologica viene registrata esclusivamente sulla base di quanto il soggetto riferisce, ed è sottinteso che sarà ben difficile giudicare se una violenza dichiarata tale dal probando sarebbe considerata violenza da un'altra persona (ed allo stesso modo l'assenza di violenze). Non si deve tentare di farlo, dal momento che la domanda intende raccogliere il punto di vista del probando.

18B. VIOLENZA FISICA. Per la violenza fisica valgono le stesse linee-guida che per quella psicologica, con la precauzione di non considerare come violenza

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fisica le piccole punizioni corporali (ad es. gli scappellotti) a meno che, secondo il probando, esse non fossero eccessive o ingiustificate.

18C. VIOLENZA SESSUALE. La violenza sessuale non si limita al congiungimento carnale: si dovrà tenere conto anche di qualunque atto di libidine o profferta indesiderata di natura sessuale da parte di soggetti di ambo i sessi. 19. Conflitti relazionali negli ultimi 30 giorni. I conflitti implicano un contatto personale (o almeno telefonico). Sottolineare che si intendono dei conflitti gravi (ad es. discussioni animate, violenza verbale, ...) e non delle banali divergenze di opinione. I conflitti dovrebbero essere di entità tale da mettere a repentaglio la relazione con la persona coinvolta. 20-23. Punteggi di autovalutazione. Si riferiscono a qualunque motivo di insoddisfazione o conflitto od altro problema relazionale riferiti in questa sezione dell'intervista. Sono inclusi il bisogno di trattamento per problemi come la solitudine, l'incapacità a socializzare e l'insoddisfazione nelle relazioni di amicizia. Escludere i problemi che scomparirebbero se il probando non avesse problemi di uso di sostanze. Per la voce 22, assicurarsi che il probando abbia compreso di dover valutare il proprio bisogno di consulenza per problemi familiari di qualunque natura, e non di stimare quanto la sua famiglia sarebbe disposta a prender parte ad un trattamento. AREA 7 - Condizione psichica 1. Trattamenti. Viene incluso ogni tipo di trattamento per qualunque problema psichiatrico (specificare separatamente i trattamenti ospedalieri o residenziali ed i trattamenti ambulatoriali). L'unità di misura per il computo sono i cicli di trattamento (di solito una serie di visite o sedute di terapia più o meno ravvicinate) e non il numero assoluto di incontri o giorni di trattamento. Se il probando è in grado di riferire la formulazione della diagnosi che ha giustificato il trattamento, annotarla nei 'Commenti'. Sono esclusi gli interventi di counselling psicologico per i disturbi da uso di sostanze in quanto tali (registrati nell'apposita sezione - Area 3-4) e per problemi lavorativi o familiari (Aree 2 e 6). NOTA DEL CURATORE. Nella nozione anglosassone il counsellor non è uno psicoterapeuta professionista (psichiatra o psicologo), bensì un operatore esperto in grado di fornire informazioni e suggerimenti su problemi specifici. 2. Pensione. Registrare soltanto le pensioni concesse per disturbo mentale (es.: psicosi) o per disabilità psichica (es.: deficit intellettivo). Le patologie neurologiche (es.: epilessia) vanno considerate alla voce 9 della sezione medica (Area 1).

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3-10. Manifestazioni sintomatiche e comportamentali. Queste voci registrano sintomi psichiatrici di una certa gravità che abbiano avuto una durata significativa nel corso della vita. Quindi per ansia, depressione e problemi cognitivi (voci da 3 a 5) si prendono in considerazione periodi significativi di durata del disturbo di almeno 2 settimane (non un solo giorno). Gli altri sintomi invece (voci da 6 a 10) sono ritenuti invece sufficientemente importanti da meritare di essere registrati anche se comparsi transitoriamente. Eccezion fatta per i pensieri suicidari ed i comportamenti violenti e suicidari (voci 7, 9, 10), assicurarsi che il probando abbia compreso che le manifestazioni cliniche debbono essersi verificate in periodi durante i quali egli non era sotto l'effetto dell'intossicazione o dell'astinenza da alcool o da altre sostanze psicoattive. Ciò significa che il comportamento, il sintomo o lo stato dell'umore non è dovuto ad intossicazione o astinenza. Nell'esperienza degli Autori dell'ASI, i probandi sono abitualmente in grado di distinguere un periodo protratto di problemi emozionali primitivi dagli effetti droga- od alcool-indotti. Pertanto, nelle situazioni dubbie, domandare direttamente al probando la sua percezione dei sintomi e dei problemi. La gravità dei problemi di cui alle voci 7, 9, 10 richiede invece che essi vengano presi in considerazione anche se causati da / associati a uso di alcool od altre sostanze psicoattive.

NOTA. È importante che i due periodi di riferimento cronologico ('Ultimi 30 giorni' e 'Nella vita') vengano considerati separatamente. Gli ultimi 30 giorni forniscono informazioni sui problemi recenti, mentre il resto della vita si riferisce ai problemi antecedenti gli ultimi 30 giorni, e cioè con esclusione dell'ultimo periodo.

3. DEPRESSIONE. Sono suggestivi di depressione sintomi quali la tristezza, la disperazione, il pianto immotivato, il senso di colpa, la perdita della maggioranza degli interessi, la difficoltà a svolgere la maggior parte delle attività quotidiane, la riduzione dell'appetito, l'alterazione del ciclo sonno-veglia, etc.

4. ANSIA. Sono suggestivi di ansia sintomi come l'irritabilità, la tensione nervosa, l'incapacità a rilassarsi, le preoccupazioni immotivate, le somatizzazioni, etc.

5. PROBLEMI COGNITIVI. Indagare le difficoltà di concentrazione, comprensione, memoria esclusivamente in periodi in cui il probando non faceva uso di alcool od altre sostanze psicoattive e non aveva sintomatologia astinenziale in atto.

6. ALLUCINAZIONI. Chiedere al probando se abbia mai visto cose che gli altri non potevano vedere o udito voci che gli altri non potevano sentire, esclusivamente in periodi in cui non faceva uso di alcool od altre sostanze psicoattive e non aveva sintomatologia astinenziale in atto.

7. DIFFICOLTÀ O PERDITA DEL CONTROLLO. Le manifestazioni di rabbia o violenza vengono registrate anche se si sono verificate in corso di intossicazione o astinenza da alcool od altre sostanze.

8. PRESCRIZIONI PSICOFARMACOLOGICHE. La prescrizione di farmaci da parte di un medico per problemi psichiatrici o emozionali deve essere registrata anche nel caso in cui il probando non abbia assunto la terapia suggerita.

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9. PENSIERI SUICIDARI. Indagare se il probando abbia seriamente pensato di togliersi la vita, anche se si sono verificati in corso di intossicazione o astinenza da alcool od altre sostanze.

10. TENTATIVI DI SUICIDIO. Includere sia i chiari atti suicidari che i tentativi comunque messi in atto, anche se si sono verificati in corso di intossicazione o astinenza da alcool od altre sostanze. Includere anche i tentativi di suicidio messi in atto mediante overdose (registrati anche in Area 4 - Uso di sostanze, alla voce 15).

NOTA. Se il probando riferisce pensieri suicidari in atto o tentativi di suicidio recenti, o appare decisamente depresso con rischio suicidario, l'intervistatore dovrebbe segnalarlo ai responsabili della ricerca e/o del trattamento.

10A. NUMERO DEI TENTATIVI DI SUICIDIO. Valgono le indicazioni precedenti. 11. Problemi psichiatrici negli ultimi 30 giorni. Fare riferimento alle voci da 3 a10. 12-13. Punteggi di autovalutazione. Riferendosi alla voce 11, chiedere al probando di valutare la gravità di questi problemi negli ultimi 30 giorni. Se alla voce 11 non sono stati menzionati problemi, porre una domanda di conferma e codificare '0' la voce 12. Riguardo alla voce 13, sottolineare che si intende il bisogno di ulteriore consulenza o trattamento per i problemi specificati alla voce 11. Se i problemi psichiatrici ed emotivi riportati dal probando risultano adeguatamente trattati, porre una domanda di conferma ed attribuire un punteggio basso (‘0’ - “per niente”).

NOTA. Assicurarsi che il probando abbia compreso che per "bisogno di trattamento" non si intende necessariamente che debba essere ricoverato in ambiente psichiatrico o trattato con psicofarmaci. 14-19. Obiettività psichiatrica. L'intervistatore deve effettuare una valutazione sulla base della propria osservazione del probando. Il giudizio tiene conto dei comportamenti manifestati e delle risposte fornite dal soggetto durante l'intervista. Si raccomanda di non eccedere nell'interpretazione, ma di considerare solo gli elementi obiettivamente rilevabili.