Engage - Contemporary marketing & media n.4

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Inside Facebook N°004 19 FEBBRAIO 2014 coverstory P16 BRAND IN LINEA SU WECHAT P10 2ND SCREEN CON "RADAR" P24 QUANDO L'ADV PRENDE IL VOLO P28 A COLLOQUIO CON IL NUMERO UNO DI FACEBOOK NEL NOSTRO PAESE, CHE CI RACCONTA LE STRATEGIE DEL SOCIAL NETWORK A 360 GRADI TRA SVOLTA VERSO IL MOBILE, SVILUPPO TECNOLOGICO, IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITà E OPPORTUNITà DI BUSINESS PER LE PMI. A CUI COLOMBO RIVOLGE UN CONSIGLIO: «PENSATE SOCIAL» luca colombo COUNTRY MANAGER DI FACEBOOK ITALY

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News, approfondimenti e rubriche sui principali temi della comunicazione pubblicitaria

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Inside Facebookn°00

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aIo 20

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coverstory p16

brand in linea su wechat

p10 2nd screen con "radar"

p24 quando l'adv prende il volo

p28

A colloquio con il numero uno di FAcebook nel nostro PAese, che ci rAccontA le strAtegie del sociAl network A 360 grAdi trA svoltA verso il mobile, sviluPPo tecnologico, imPegno Per lA sostenibilità e oPPortunità di business Per le Pmi. A cui colombo rivolge un consiglio: «PensAte sociAl»

luca colombo

country manager di

facebook italy

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Il nuovo food magazine per chi ama gustare e vivere il cibo.

Un viaggio quotidiano tra sapori, ricette, storie, buona ristorazione ed eccellenze enogastronomiche.

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3enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

in questo numeron°004 | 19 febbraio 2014

04 - STARTdi Simone Freddi

06 - TOP OF THE WEEKIl meglio della settimana

08 - PEOPLEManager in movimento

14 - MARKETINGSi balla di tutto con i Saike-nudols

15 - NEXTnews dal futuro

20 - NUMBERSMedia in cifre

22 - MEDIALa Stampa si colora di blu

23 - VIDEO ADVa lezione da smartclip

24 - SECOND SCREENCon "radar" si collegano radio e applicazioni

26 - MOBILEIl triangolo no (kia)

28 - TRENDIn aereo con lo smartphone

#(coverstory)

inside facebook16-19

10-12

l’intervista

WeChat, eCCo Come Chattare Con i brand

andrea ghizzoni

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4 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

engage è una pubblicazione

di edimaker srl

Sede LegaleCorso Lodi, 6520139 - Milano

Sede operativaviale del Ghisallo, 20

20151 - Milano

tel.+39.389 4428400www.engage.it

La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabileSimone [email protected]

[email protected] La [email protected] Nappi [email protected] Viscanti, Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri [email protected]. +39.389 4428400

Grafica e [email protected]

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Diffusione e [email protected]

Pubblicità e iniziative specialiVania [email protected]@engage.ittel. +39.335 5653522

startdi siMone Freddi

#140

tiM cook@tiM_cook

Abraham #Lincoln's timeless advice: "I will prepare and someday my chance will come".

paolo ZanZottera@ZanZottera

"Measure what you can measure and even what you can't" (Galileo Galilei) Rule #1 for any #analytics he was born 450 years ago #Galileo450

paolo ainio@painio

Hagasee or DnKure?#Benvenuti Samurai @dnsee @HagakureLive

e piattaforme di Analytics sono davvero una miniera di informazioni. Per esem-pio, ogni giorno posso con-

sultare la top ten delle località da cui ri-ceviamo maggiori visite. Ai primi 2 posti ci sono sempre, e in quest’ordine, Milano e Roma. Il ranking continua con una lista delle altre grandi città italiane in posizio-ne variabile in cui si insinuano quasi sem-pre due capitali estere. Londra e Oslo.Ora: Londra la posso capire, dal momen-to che le testate verticali britanniche sono tra le fonti di riferimento per chi si occu-pa di mercato pubblicitario, specialmen-te digitale, e le citiamo spesso. Oslo è un mistero. Mi riesce difficile immaginare un piccolo (e nemmeno così piccolo) nucleo di operatori e professionisti concentra-ti quotidianamente sul settore adv italia-no. Più probabilmente questi dati dipen-dono da qualche nodo di rete localizzato

in Norvegia. Se sono fuori strada e sape-te di cosa si tratta, scrivetemi!Mentre aspetto la soluzione, sono ragio-nevolmente sicuro che Oslo rappresenti quello che gli statistici chiamano “errore sistematico”, ossia quel tipo di errore alla fonte che inquina il risultato di qualsiasi ragionamento successivo. E poi mi chie-do: e se ce ne fossero altri di questi er-rori, che magari non riesco a identificare perché sono meno macroscopici?Tutto ciò mi porta a due conclusioni: la prima è che sempre di più le redazioni saranno popolate, oltre che da giornalisti e grafici, da analisti e programmatori. La seconda è che devo evitare che gli Analytics diventino un’ossessione, prima di lanciarmi nello sviluppo della versio-ne di Engage.it in norvegese, che stando al traduttore (altra fonte di errori siste-matici a ripetizione) dovrebbe chiamar-si Engajere.no!

L

engage va forte a oslo

pensieri da twitter

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top weekof the

6 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

venerdì 14

giovedì 13

mercoledì 12

☞ Si è concluSa la lunga ricer-ca di un nuovo d.g. per SyStem24, la conceSSionaria di gruppo 24 ore. Sarà Ivan Ranza, che lascia Mtv Pubblicità di cui era managing direc-tor. Entra nel team di System anche Ma-rina Lemessi, con l’obietti-vo di rafforzare l’area del lusso.

☞ Si apre a Fiera mi-lano la 34eSima edi-zione della Bit, BorSa internazionale del

turiSmo. Un settore in cui il marketing digitale gioca un ruolo sempre più deci-sivo. Secondo una ricerca presentata in apertura da Yahoo, il 91% dei viaggiatori negli ultimi 12 mesi ha prenotato online un prodotto o servizio turistico.

☞ il nuovo partner paneuro-peo di Sony electroni-

cS è adam & eve/ddB. Si tratta della stessa agenzia che già gestisce l’account adv globale della divisione Sony Mobile.

☞ il pitch cre-ativo per la comuni-cazione pa-neuropea di

Skoda arri-va alla FaSe Fi-

nale. L’agenzia pubblicita-ria che seguirà il marchio di Gruppo Volksvagen uscirà da una rosa ristretta compo-sta da Amsterdam WW, Fal-lon, 18 Feet & Rising, Kaspen/Jung von Matt e Leagas Dela-ney. Quest’ultima detiene l’in-carico dal 2011.

☞ Saatchi & Saatchi (aF-Fiancata per il digital da amBito5) Supera havaS nella gara indetta da Ferra-relle e si aggiudi-ca l’incarico per i marchi Boario e Vitasnella. Per il brand Ferrarelle, in-vece, ai due contendenti è stato richie-sto un ulte-riore appro-fondimento.

☞ il new york Food Film FeStival

parla italiano grazie ad aromicreativi, che con il video “That’s Mandorlato” re-alizzato per la Casa del Dolce di Cologna Veneta si aggiun-dica il Best Food Porn Award 2013. Estetica e cucina? Un bi-nomio che si conferma eccel-lenza tricolore.

Maurice Lévy

John wren

☞ Su engage.it, puBBlichia-mo in anteprima i nuovi dati uFFiciali di FaceBook in italia, aggiornati a dicembre 2013. Gli utenti mensili sono 24 milioni, di cui 18 hanno effettuato almeno un ac-cesso da mobile. Nel sin-golo giorno, i valori sono rispettivamente di 18 e 13 milioni.

☞ la7: cairo puBBli-cità accentra an-che la raccolta del-

la declinazione online. E il nuovo portale La7.it, appena lanciato, comu-nica i primi dati. Nella prima settimana, browser unici in aumento del 29%.

☞ arriva dalla Francia la noti-zia che la FuSione deFinitiva tra puBliciS e omnicom dovrà attendere almeno fino al terzo trimestre dell’anno in corso. Alla finalizzazione dell'opera-

zione manchereb-be ancora l’au-torizzazzione della Cina.

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lunedì 17

martedì 18

☞ giornate di Bilanci annuali per le prin-cipali holding del-la comunicazione. In un quadro sostanzial-mente positivo, spicca Publicis che realizza un nuovo record storico di fatturato. Interpublic, in-

vece, nonostante un giro d’affari in crescita, sconta

un calo degli utili a causa delle difficoltà sul merca-to Europeo.

☞ importante acqui-Sizione per tg|adv. La concessionaria pubblici-taria di gruppo Trilud am-plia il circuito donna con l’acquisizione di Leitv.it, il sito dell’omonimo ca-nale televisivo di Gruppo Rcs, che conta 1,3 milioni di utenti unici al mese. In cantiere, novità editoria-

li e progetti speciali sul lato social.

☞ viene FiSSato ad aprile il de-Butto del nuovo corSo de la cu-

cina italiana, la storica testata di eno-gastronomia di cui Con-dé Nast ha acquisito la maggioranza lo scorso luglio. Il nuovo diretto-re sarà Ettore Mocchetti, già responsabile di AD e Traveller. L’obiettivo è svi-luppare al massimo le po-tenzialità del brand in Ita-lia e all’estero.

☞ nielSen preSenta le ultime rilevazioni Sul mercato puBBli-citario 2013. Dicembre si rivela come un mese tutto sommato positi-vo (-4% sul 2012), men-tre il dato annuale con-ferma un calo a doppia cifra (-12,3%). “Stabilità” è l’indicazione sul 2014 dell’istituto, che quest’an-no si prepara a lancia-re delle nuove stime sul mercato online, che in-

cluderanno anche search e social.

☞ ci giunge la notizia che lay’S, il Brand di patatine più venduto al mondo, del gruppo PepsiCo, in questi mesi sta facendo il suo debutto sul nostro mercato, distribui-to da Ferrero Spa. A occu-

parsi del lancio pubblicita-rio sarà un pool di agenzie che include Dlv Bbdo per la tv, Omd per la pianifica-zione, Tribe Communica-tion per l’attivazione web e social e Connexia per le pr.

☞ grande FeSta per i 50 anni di nutel-la, con la campagna

gloBale Firmata da mccann worldgroup che ripercorre le storie dei consumatori, vissute in-sieme alla celebre crema spalmabile alla nocciola. Scene di straordinaria vita quotidiana, fatta di picco-li momenti di felicità e di divertimento “rubati” dal-la telecamera.

aLberto daL SaSSo

MichaeLroth

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peopleManaGer in MoviMento

8 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

Cristina Tasselli j BIT La 34esima edizione della Bit si

è chiusa con una novità: l’annuncio da parte di Fiera Milano di un nuovo direttore per la manifestazione. Si tratta di Cristina Tasselli, cui in vista dell’edizione 2015 (l’anno di Expo) è affidato il compito di delineare le

nuove strategie competitive e il format commerciale della Borsa Internazionale del Turismo. Tasselli vanta esperienze in corporate development, vendite e mar-keting, acquisite in molteplici business: trasporti, ho-spitality, servizi alla persona, automotive, in grandi so-cietà nazionali e multinazionali, tra cui Kuoni, Carglass - Belron, Jolly Hotels, Alitalia.

Gianluigi Pezzi j Maxus ITalIa Dopo aver sviluppato negli ulti-

mi 4 anni l’area Trading in Groupm, Gianluigi Pezzi prende il timone di Maxus Italia come nuovo ceo, per dare ancora maggiore impulso allo sviluppo dell'agenzia che a livello globale continua a crescere più di

ogni altro network. A lui riporteranno le due struttu-re con cui Maxus opera in Italia: Maxus MC2 a Torino e Maxus a Milano. Contestualmente, Alessandro Cam-panini assume il ruolo di cmo nella holding del gruppo Wpp e continuerà a offrire il suo supporto allo svilup-po delle attività dei diversi settori in cui Wpp opera.

sara Poma j IMIlle Imille potenzia il team dedica-

to alle strategie e ai progetti sui so-cial networks con un nuovo head of Social Media, Sara Poma. Poma vie-ne da un’ultradecennale esperienza in Mtv Italia, dove negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di Social Media

Manager, portando la pagina ufficiale del canale a es-sere la prima in Italia per numero di fan. Un percorso che le ha permesso di sviluppare importanti skills tra cui brand management, social media strategy, social media analisys, web marketing. Pepsi, Beck’s, Coro-na, Vodafone, Puma, Durex sono solo alcuni dei brand con cui Poma ha collaborato nei suoi anni in Mtv.

Doris sdogati j erICsson Ericsson ha affidato a Doris Sdo-

gati, capo della Comunicazione del-la Regione Mediterranea di Erics-son, la comunicazione dei Managed Services del Gruppo, con la respon-sabilità di gestire e coordinare a li-vello mondiale le attività di comu-

nicazione della business line dei Managed Services. Per il nuovo incarico, Sdogati si trasferirà a Stoccol-ma, quartier generale della multinazionale. Nel nuovo ruolo, reso effettivo dal 15 febbraio 2014, Doris Sdo-gati riporterà direttamente a Jean-Claude Geha, vice president e head of Managed Services di Ericsson.

Massimo Gai j luCarT GrouP Massimo Gai è il nuovo direttore

marketing & sales consumer di Lu-cart Group, gruppo multinazionale che rientra tra i principali produtto-ri a livello europeo di carte e pro-dotti tissue. Gai inizia la sua carriera nel 1991 in Henkel Cee e, dopo soli 3

anni, assume l'incarico di sales manager presso Hen-kel Italia. Nel 2004 entra in Lucart Group come di-rettore commerciale consumer e, a partire dal primo febbraio, a seguito di una riorganizzazione aziendale, diventa il riferimento anche per le attività di marke-ting assumendo l'incarico di direttore marketing & sa-les consumer del Gruppo.

Massimo Moriconi j FleIshManhIllarD FleishmanHillard International

Communications, agenzia di Grup-po Omnicom tra i leader mondiali in consulenza di comunicazione stra-tegica, ha promosso Massimo Mori-coni alla guida delle attività in Ita-lia. Nel ruolo di general manager,

sarà responsabile dell'ufficio di Milano e del business a livello nazionale, entrando anche nel Management Team Emea di FleishmanHillard e riportando a John Saunders, presidente della regione Europa, Medio Oriente e Africa. In FleishmanHillard dal gennaio 2011, Moriconi negli ultimi 15 anni si è specializzato in brand mktg, gestione di crisi e relazioni istituzionali.

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12 MILIONI DI CONTATTI UNICI

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e inte-grabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

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Contemporary marketing

iamo tutti abituati a considerarlo l’alter-nativa ai program-

mi di messaggistica di ultima generazione, ma in realtà We-Chat è molto di più. Di proprie-tà della cinese Tencent (terza internet company più gran-de al mondo che conta oltre 20.000 dipendenti), si posi-ziona come una vera e propria piattaforma che integra diversi servizi, accessibili da un’unica app. Quindi, non solo messag-gistica, come spiega a Engage, Andrea Ghizzoni, count-ry director di WeChat Italia. Con lui indaghia-mo cosa offre WeChat ai spender e su quali pi-lastri si reggerà la strate-gia 2014 della società nel no-stro Paese.

Perché wechat non si può definire un’app di messaggistica?WeChat è un mondo più com-plesso: è un incrocio tra social network e app di messaggi-stica evoluti, che offre anche ai brand numerose possibili-tà rese possibili con l’attivazio-ne dei verified account, cioè account pubblici da noi auto-rizzati e verificati, con i quali i brand o i personaggi famosi

WeChat, eCCo Come Chattare Con i brandattraverSo L’attIvazIone deI verIFIed aCCount, L’azIenda SI prepara a (rI)ConquIStare L’ItaLIa Con La propoSIzIone dI nuove opportunItà per I brand. e per FarLo Sta per dare InIzIo a un InedIto CICLo pubbLICItarIo, CoMe SpIega IL Country dIreCtor, andrea ghIzzonI

Sdi teresa nappi

possono entrare in contatto con i propri follower, come su Twitter, ma con il vantaggio di raggiungerli in chat.

Quali sono i numeri di wechat?WeChat è passata da una base di 50 milioni di utenti a 100 mi-lioni di utenti a livello globale in sei mesi nel 2013, una cre-scita record, pari a un +379%, registrata durante il periodo Q2-Q4 2013 e rimarcata an-che dalla conquista da par-te della piattaforma mobile di social communication del pri-

mo posto del GlobalWebIn-dex. E nei primi mesi

del nuovo anno il trend di crescita

viP SPaceGli account pubblici autoriz-zati da WeChat aprono possi-bilità da non sottovalutare per brand e volti noti del mondo dello spettacolo

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12 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

Contemporary marketing

si conferma sulla stessa linea e in tutte le country. Abbia-mo raggiunto questi risultati investendo in modo significa-tivo anche in comunicazione. Finora le nostre campagne, in-fatti, sono state studiate per ampliare la nostra base utenti, comunicando loro le possibili-tà offerte dall’app di messag-gistica. Ora che l’operazione di brand awareness ha portato i suoi frutti, stiamo studiando una nuova strategia di comu-nicazione volta a promuove-re anche le funzioni legate ai brand.

come si articoleranno dunque le prossime mosse in comunicazione di wechat?Siamo già al lavoro su una nuova pianificazione che avrà come obiettivo quello di spin-gere e rendere noti a tutti le possibilità che WeChat offre, anche ai brand. Per fare que-sto, abbiamo scelto non una comunicazione diretta dei no-stri servizi, ma di renderli noti tramite la comunicazione dei contenuti che di questi ospite-remo sulla piattaforma. Saran-no quindi i contenuti a parlare. Si tratterà quindi di una cam-pagna molto più articolata che sposta la nostra attenzione su obiettivi di engagement. Il nuo-

vo progetto di comunicazione è ancora in via di definizione, anche se già a marzo sarà pos-sibile vedere qualcosa.

chi saranno i vostri partner in questo nuovo format adv?Per la creatività delle nuove comunicazioni è attualmen-te in corso una gara creativa per l’identificazione del nostro partner. Per quanto riguarda il planning invece abbiamo in-tenzione di studiarlo in funzio-ne dei contenuti che andremo a proporre. E’ dunque ora in fase di sviluppo e definizione, così come il budget che stan-zieremo visto che molto dipen-derà da quali mezzi decidere-mo di inserire nel piano media.

Siete già in contatto con realtà italiane interessate alle possibilità offerte dai servizi di wechat?Sono in corso trattative con importanti brand del setto-re Media, naturalmente attrat-ti dalla possibilità di diffonde-re i propri contenuti attraverso una piattaforma innovativa e che garantisce il raggiungi-mento del pubblico in logica 1to1; e stiamo riscontrando un forte interesse anche da parte di rilevanti nomi del segmento Retail.

AndreA GhizzoniAndrea Ghizzoni è il nuovo country direc-tor di WeChat Italia. Il manager, 34 anni, ha iniziato la sua carriera professionale in Cegos Group nel 2003, come marketing & sales consultant. Entrato a far parte di Va-lue Partners Group nel 2007, in qualità di Associate, si dedica prevalentemente allo sviluppo del business delle Tlc in Italia. Nel febbraio del 2009 Andrea è in McKinsey & Company, dove rimarrà fino alla fine del 2013 ricoprendo il ruolo di Engagement Manager e membro chiave delle practice “Telecom, Media & Technology” e “Marke-ting & Sales”. Si è laureato nel 2002 in Bu-siness Administration presso l’Università Bocconi di Milano, e ha conseguito un In-ternational MBA presso l’Instituto de Em-presa di Madrid, in Spagna, nel 2006.

enGAGement per coinvolGere il tArGet studentesco, lA sceltA è zoocom

Nell'ambito del suo nuovo corso di comunicazione, WeChat ha comin-

ciato a muoversi anche sul campo del-le collaborazioni, assoldando l’agen-zia di comunicazione integrata ZooCom per le attività marketing destinate al tar-get studentesco. Una mossa acuta visto che l’agenzia gode del contatto diretto con la fascia d’età 16-24 anni grazie alla gestione in esclusiva delle attività offli-ne della community studentesca Scuola-Zoo. ZooCom avrà il compito di diffonde-

re tra i giovani “the new way to connect” di WeChat. Una prima operazione è sta-ta già realizzata in occasione del quinto party di ritrovo di ScuolaZoo, durante il quale WeChat ha scelto una modalità un-conventional per parlare ai ragazzi utiliz-zando il loro stesso linguaggio: non solo attraverso la pianificazione tv ma anche field, digital e social. A breve dovrebbe-ro partire una serie di attività digital che l’agenzia sta realizzando per WeChat e che saranno online in febbraio.

in feStaNella foto sopra, un momento del quinto party di ritrovo di ScuolaZoo, che ha visto WeChat tra i partecipanti

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Contemporary marketing

Si balla Con i Saike-nudolSper IL LanCIo deL brand SaIkebon, Star avvIa Su youtube un’InIzIatIva deCISaMente unConventIonaL Che unISCe MuSICa e IntrattenIMento

e vi piace il ballo, non potete perder-vi la nuova campa-

gna unconventional con cui Star promuove il lancio dei suoi noodles istantanei Saikebon. Firmata da Dlv Bbdo, l’inizia-tiva, tutta digital, ha per pro-tagonisti i Saike-Nudols, cin-que ballerini, ognuno legato a un gusto della linea e a un ge-

nere musicale di riferimento, pronti a diventare gli animato-ri di uno spassosissimo party su YouTube. Sul custom chan-nel vediamo i cinque ragaz-zi alle prese con i più disparati generi musicali: sono gli utenti a poter richiedere loro che ge-nere ballare, dal più comune al più inaspettato, dalla dance più dura alla classica, e i Saike-Nu-

dols forniranno in tempo reale la loro interpretazione, a volte un po’ “pasticciata” ma sempre efficace. Esattamente come nella preparazione dei noodles, a dare il via ad ogni ballo sarà una versata di acqua bollente all’interno della cup, che, come nel caso del prodotto, farà ri-prendere i nudols dando il via alle danze. Un format che uni-sce musica e intrattenimento, proprio quello che la fascia di young-adults (target di riferi-mento del prodotto) più ricerca in rete, realizzando un’inusua-le demo di prodotto che è allo stesso tempo un contenuto di-vertente e spiazzante. L’inizia-tiva fa parte di un’operazione di più largo raggio, che a parti-re da YouTube coinvolge anche Facebook, grazie a un piano editoriale che vede protagoni-sti i Saike-Nudols, un contest, che permette agli utenti di or-ganizzare il proprio house par-ty, e il sito di prodotto.

medicAl 2.0 roche phArmA mostrA il volto miGliore dellA sAlute. viA Al cAnAle video

S

noodLeS boySFirmata da Dlv Bbdo, la campagna ha per protagonisti 5 ballerini pronti ad ogni richiesta musicale

mozillA sulle directory tiles di firefox ArrivA lA pubblicità

Anche Mozilla apre alla pubblicità. In una delle future versioni del browser

Firefox, infatti, gli utenti inizieranno a ve-dere siti sponsorizzati in una zona normal-mente “franca”, ossia la pagina di apertura di una nuova scheda, quella che attual-mente mostra nove rettangoli con i siti re-centi e più frequentati. Per i nuovi utenti, la cui cronologia di navigazione è anco-ra vuota, i riquadri non visualizzano nul-la, e l’intenzione di Mozilla sarebbe quella di mostrare all’interno di questi spazi dei contenuti sponsorizzati. Alcuni di essi sa-ranno provenienti dallo stesso ecosistema Mozilla, altri saranno siti popolari in una determinata area geografica, e altri anco-ra saranno contenuti sponsorizzati da in-serzionisti terzi. La nuova funzione, che si chiama Directory Tiles, è stata presenta-ta da Mozilla in occasione del meeting an-nuale di Iab a Palm Desert, California.

Secondo gli ultimi dati (Goo-gle Zeitgeist 2013), un italia-

no su tre ricerca in rete conte-nuti di tipo medico e scientifico. E oggi questo italiano avrà uno strumento in più per informar-si. Roche Pharma Italia ha in-fatti annunciato l’apertura del proprio canale YouTube, creato proprio per condivide-re contenuti medico-scientifi-ci. Il materiale proposto sarà di diversa tipologia: informazioni istituzionali, di patologia, e d u c a t i o -nal su tema-tiche sanita-rie, interventi di medici ed esperti, no-vità emerse

da congressi e convegni inter-nazionali. I video avranno un solo obiettivo: favorire la divul-gazione di contenuti legati ai temi della salute nella massima trasparenza, nel rispetto del-le normative vigenti in materia. L’ambizione è quella di creare nel tempo un canale comple-to di informazione per gli uten-ti, una sorta di “enciclopedia in video” dedicata a tutto quanto ruota intorno alla salute.

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15enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

NEXT

Coca-Cola si prepara a lanciare sul mercato Finley, una nuova bevanda gassata alla frutta. Un lancio parti-colarmente importante per la multinazionale, che go-drà anche di un adeguato supporto in termini di mar-keting e comunicazione. Si parte in Francia, ad aprile.

Nuove opportunità in arrivo da Nielsen per inve-stitori e agenzie. Ad aprile dovrebbe essere avviata la prima delle due survey realizzata per fornire un’analisi dell’intera torta di investimenti pubblicitari del mercato internet. In autunno, invece, sarà atti-vato anche in Italia Nielsen Twitter TV Ratings.

Non solo bevande per PepsiCo. Sono in arrivo in Italia le patatine a marchio Lay’s, già leader di mercato negli Stati Uniti. Per la cam-pagna di lancio bisognerà aspettare maggio, quando, con Dlv Bbdo, Omd e Tribe Communication, verrà lanciato un articolato piano media che coinvolgerà tv, web e social network.

spot rinAzinA tornA A comunicAre in GrAnde stile: è on Air lA nuovA cAmpAGnA firmAtA dA Grey united

Un gesto, semplice e na-turale, in cui si ricono-

scono tutti quelli che usa-no Rinazina. E’ questa l’idea che segna il ritorno in co-municazione dello spray nasale di Gsk CH, liberatore

di tanti nasi congestionati. A firmare la campagna, in televisione e on-line da domenica 16 febbraio, è Grey United. L’agenzia ha creato per il brand un codice visivo nuovo, attraverso la naturalezza di un movimen-to efficace: quello di chi usa Rinazina, appunto. A scambiarselo come gesto d’intesa sono i protagonisti dello spot – due jogger al parco, una mamma che compie gli anni, una ragazza che canta in un locale e un doppiatore – personaggi diversi tra loro ma tutti impegnati in un’attivi-tà comune: vivere la propria vita, liberi dal fastidio del naso chiuso.

diSplay la teCnologia ComSCore entra in doubleCliCk di google

isurare facilmente e mi-gliorare in tempo reale le campagne di display ad-

vertising: grazie a un accordo tra ComScore e Google gli investitori pubblicitari hanno oggi questa pos-sibilità. Una partnership recente-mente avviata tra i due player porta infatti la soluzione ComScore vali-dated Campaign Essentials (vCE) ad essere integrata nella piattafor-ma di gestione degli ads di Double-Click, che editori e investitori usano per deliverare i propri ads: in questo modo tutti i clienti DoubleClick po-tranno accedere ai dati aggiornati in tempo reale forniti dalla piattaforma di ComScore. Entro la fine dell’an-no la soluzione sarà disponibile negli Stati Uniti per gli ad display e video desktop-based ed è previsto anche un ulteriore ampliamento, che coin-volgerà anche il mobile e il cross-platform. Al completamento del suo sviluppo, ComScore e Google preve-dono di chiedere congiuntamente

l’accreditamento MRC per il servizio. E sono numerosi i vantaggi che que-sta novità offre all’ecosistema del settore media. Innanzitutto un’ele-vata facilità d’uso: i dati vCE infatti saranno disponibili all’interno della piattaforma DoubleClick, permet-tendo agli inserzionisti e agli editori di misurare le campagne con un sin-golo click. Poi, metriche paragona-bili cross-screen su reach, frequen-cy e Grp. L’annuncio ha già riscosso ampio consenso tra gli operatori del mercato e i principali investitori pubblicitari tra cui Kellog Company, Starcom MediaVest Group, IPG Me-diabrands e Condé Nast.

un aCCordo SIgLato tra I due pLayer ConSentIrà agLI InveStItorI pubbLICItarI dI avere datI In reaL-tIMe SuLLe proprIe CaMpagne

M

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16 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

#(coverstory)

a colloquio con il country mana-ger di Facebook nel nostro paese, che ci racconta le strategie del social network a 360 gradi tra svolta verso il mobile, sviluppo tecnologico, sostenibilità e op-portunità di business per le pmi. a cui Colombo rivolge un sem-plice consiglio: «pensate social»

lucacolombo

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17enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

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inside facebookD

ieci anni. Praticamente un’era geologi-ca se misurati con i ritmi acceleratissi-mi del tempo digitale. Ma è una soglia che Facebook ha superato lo scorso 4 di febbraio senza segni di invecchiamento.

Per Luca Colombo, country manager della socie-tà nel nostro Paese, è innanzitutto una questione di coerenza: «L’elisir di lunga vita? Avere sempre le idee chiare sul proprio ruolo. Fin dall’inizio, la mission di Facebook è stata quella dare vita a un mondo più aperto e connesso. Era così dieci anni fa, quando il sito metteva in comunicazio-ne gli studenti di Harvard, ed è così ancora oggi». Nel frattempo però gli utenti nel mondo sono di-ventati oltre 1,2 miliardi, Facebook è un colos-so globale quotato in borsa e la storia del social network è stata abbondantemente dibattuta e ce-lebrata nei libri e al cinema. Colombo, che in Fa-cebook è entrato nel 2010, sta vivendo dall’inter-no il più recente capitolo della vicenda: la svolta verso il mobile, che ha visto Mark Zuckerberg e soci intuire ancora una volta in anticipo dove ti-rava l’aria. E così, mentre per la maggior parte degli operatori la rapidità con cui smartphone e tablet stanno sostituendosi a pc e tv come “first screen” rappresenta una seria minaccia a modelli di business inadeguati al cambiamento, Facebo-ok nell’ultimo trimestre dell’anno scorso ha ge-nerato in ambiente mobile il 53% dei ricavi totali da adv, pari a 2,34 miliardi di dollari. Ciò premes-so, il ruolo di Facebook non è solo quello di una gigantesca chat amicale: Colombo in questa in-tervista ne rivendica il ruolo attivo e propulsivo anche in altri campi, dal sapere tecnologico alla sostenibilità ambientale, fino al ruolo di “facilito-re” di business grazie a una gamma di strumenti

di comunicazione davvero semplici e accessibili messi a disposizione di oltre un milione di utenti pubblicitari attivi e ai 25 milioni di Pmi che han-no una pagina aziendale in tutti il mondo.

ripartiamo dall’inizio. “connesso” e “aperto” sono ancora le parole-chiave del successo di facebook?Certamente, e sono gli stessi utenti che, con le loro azioni quotidiane, ci spingono a ricordarlo ogni giorno. Basta vedere ciò che è successo con “a look back”, l’applicazione proposta per i 10 anni del social network che permette di conden-sare, in un minuto, la propria “vita” di facebook in un video. La hanno usata più di 200 milioni di utenti, riempiendo per giorni le timeline di ognu-no di noi - cosa che, per inciso, mi ha davvero emozionato -. Nelle prime ore, a causa dei tem-pi strettissimi di sviluppo il pulsante “share” non era ancora stata attivato e questo ha provoca-to un piccolo terremoto tra i nostri iscritti. Segno che “condivisione” e Facebook ormai sono prati-camente sinonimi, di come gli utenti si aspettino da noi un approccio “social by design”.

cosa intende per "social by design"?E’ una questione di mentalità aziendale, che ha a chi fare con l’obiettivo di pensare gli sviluppi in maniera nativa. Già tanto tempo fa, nel 2005, Mark Zuckerberg e il suo team capirono che le foto sarebbero state un potente driver di cresci-ta per il social network e misero due ingegneri a lavorare sull’argomento, con l’obiettivo di fare di Facebook un hub fotografico in grado di compe-tere con i già allora affermatissimi Flickr e Picasa. La soluzione fu un'innovazione che oggi ci appa-

1,23MILIardI dI utentI attIvI MenSILI

945MILIonI dI utentI attIvI MenSILI da MobILe

757MILIonI dI utentI attIvI gIornaLIerI

556MILIonI dI utentI attIvI gIornaLIerI da MobILe

nel mondo…24MILIonI utentI attIvI MenSILI totaLI

18MILIonI dI utentI attIvI MenSILI da MobILe

18MILIonI dI utentI gIornaLIerI attIvI totaLI

13MILIonI dI utentI gIornaLIerI attIvI da MobILe

…e in italia

di siMone Freddi

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#(coverstory)re scontata, ma che allora rivoluzionò la fotogra-fia, facendola diventare un'esperienza sociale: i tag. E così facendo il social network oggi è diven-tato il più grande contenitore di foto al mondo. Non sto dicendo che Facebook abbia inventato il concetto di condivisione, ma ne ha senz'altro am-plificato le potenzialità a un livello prima scono-sciuto, e questa è la sua grande forza. L'altra paro-la chiave, "open", è però altrettanto importante.

Perché?Se non fosse stato un sistema davvero aperto e collaborativo, Facebook non sarebbe mai diven-tata un azienda che dal 2010 a oggi è passata da 1700 a 6200 dipendenti, e che cresce anco-ra. Pensiamo all’Open Compute Project, una delle aree più sottovalutate di Facebook, che dà l’idea di cosa ci sia nel “back office” della piattaforma. Si è mai chiesto quale complessità e quanta com-petenza tecnologica ci siano dietro all’offerta di un servizio stabile e effficiente a 1 miliardo e 230 milioni di persone in tutto il mondo?

in effetti, da utente, è una cosa che si tende a dare per scontata…Ma non lo è, e in questo frangente si compren-de perfettamente il valore della visione “open” di cui la nostra società si fa portabandiera. L’Open Compute Project è stato infatti fondato da Face-book nell’aprile del 2011 proprio con l’obiettivo di accelerare l’innovazione e rendere le infrastrut-ture efficienti, creando standard aperti attraver-so lo sviluppo di tecnologie open source. Questo progetto sta reiventando il mercato dell’hardwa-re e della conservazione dei dati grazie alla con-divisione delle idee tra individui, organizzazio-ni e aziende, che mettono in comune creatività e proprietà intellettuale, con l’obiettivo di rendere l’industria dell’hardware più aperta, innovativa e sempre più focalizzata sull’efficienza e la sosteni-bilità. Oggi del board fanno parte, oltre a Facebo-ok, diverse big come Intel, Goldman Sachs, Dell e Bloomberg, IBM, Microsoft e tanti altri che han-no aderito: i membri ufficiali sono ormai150.

concretamente, quali risultati sono stati ottenuti con l'open compute Project?Grazie all’OPC, in tre anni Facebook è già riu-scita a diminuire i costi di 1,2 miliardi di dollari. La società al momento ha installato quattro data center che si trovano a Prineville (Oregon), Luleå (Svezia), the Forest City (North Carolina) e Alto-ona (Iowa), tutti basati su alti livelli di efficienza energetica: il PUE, Power usage effectiveness, a Luleå raggiunge il livello record di 1,07.

ora, arrivati alla “curva” dei 10 anni, a che punto siamo della storia di facebook?Direi che siamo nel pieno della “rivoluzione” mobile. Un fenomeno che da Facebook è sta-to affrontato di petto due anni fa. Già allora, gli analytics mandavano segnali netti di quale sa-rebbe stata l’evoluzione dello scenario internet. Quello che davvero non era prevedibile, tuttavia, era la velocità incredibile con cui questo trend si sarebbe pienamente realizzato. Già da sei mesi, in termini assoluti, sul mobile registramo un traf-fico superiori rispetto al desktop. Non solo: negli Stati Uniti, Facebook oggi viene visitato da ogni nostro utente cinque volte al giorno in media. Lo stesso dato da mobile? Quattordici volte. E’ sba-gliato pensare ai nuovi device come a dei “second screen”. Anche in termini pubblicitari: il numero di utenti “mobile only” è in costante crescita, il che significa che un certo numero di utenti non è più raggiungibile, se non in mobilità.

i ricavi adv da mobile nel Q4 2013 hanno rappresentato per voi il 53% del totale. Ma non avete timore che gli utenti siano infastiditi da così tanta pubblicità su smartphone e tablet?Per Facebook, avere cura che l’adv non impat-ti negativamente sulla percezione da parte de-gli user è un tema-chiave. Effettuiamo 35 mila survey al giorno per verificare la percezione del-la pubblicità. E’ nel nostro interesse non perde-re utenti, e fortunatamente avviene il contrario. Abbiamo superato senza problemi l’introduzio-ne della pubbicità nel newsfeed a luglio 2012, e su mobile, aggiornamento dopo aggiornamento, l’app di Facebook consegue rating sempre cre-scenti, a testimonianza del grado di soddisfazio-ne degli utenti.

e ora negli usa avete lanciato Paper, una nuova app stand alone per accedere ai contenuti. Qual è la strategia alla base di questi sviluppi?Quello che da qualche tempo ci stiamo chiedendo è: meglio accorpare tutte le features in un’unica app o offrire esperienze verticali attraverso app diverse? Facebook ha scelto di percorrere questa seconda opzione. La chat di Facebook, su mobile è diventata Messenger, un’app verticale sull’instant messaging. C’è Facebook Home per personalizza-re l'uso dello smartphone, e anche l’acquisizione di Instagram nel 2012 rientra nella stessa politi-ca di offrire esperienze verticali con app autono-me. Ora, con Paper stiamo testando sugli utenti iOs negli Stati Uniti una soluzione per un diver-so accesso a notizie e contenuti, e altre ne arrive-ranno in futuro.

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veniamo all’offerta adv. a gennaio ha fatto molto parlare un post del blog di facebook da cui si assume che le Sponsored Stories spariranno. cosa sta succedendo?Il post è stato mal intepretato. Già lo scorso giu-gno, avevamo annunciato che le Sponsored Sto-ries non saranno più uno strumento a sé stante, ma parte integrante dell’offerta adv. In sosten-za, all’interno di un processo di razionalizzazione della nostre soluzioni pubblicitarie, stiamo cer-cando di portare il meglio delle Sponsored Sto-ries, ovvero il contesto social, anche in tutte le altre tipologie di inserzioni. Visto che questo ag-giornamento rende le Sponsored Stories ridonan-ti, queste non faranno più parte dell’offerta come unità autonome. Quello che abbiamo fatto è sem-plificare le tipologie di annunci, portandole da 27 a meno della metà, in modo da permettere agli inserzionisti di creare autonomamente campagne efficaci e ottimizzarle per desktop e mobile.

in effetti, facebook come canale pubblicitario è semplice da usare. Quanti sono attualmente gli inserzionisti della piattaforma?Nel 2013, abbiamo superato a livello mondiale il milione di inserzionisti attivi. Un dato che indi-ca l’adozione generalizzata da parte del mercato. Su Facebook ci sono tutte le grandi aziende, ma anche un numero incredibile di piccole realtà - le pagine aziendali riferite a Pmi sono 25 milioni -, e per farle diventare insserzionisti l’assenza di barriere all’ingresso è un elemento trainante. Non serve nessuna particolare competenza tecnologi-ca per aprire una pagina aziendale, né serve esse-re un “geek” per creare un post. E tutto somma-to, a quel punto decidere di trasformare un post in un promoted post è naturale. In ogni caso, la policy di facebook è da sempre quella di mette-re a disposizione strumenti semplici e accessibili, e lasciare poi che sia sia l’ecosistema - inserzio-nisti e agenzie specializzate - a sviluppare le mo-dalità di adozione più proficue, secondo gli stessi princìpi di apertura e condivisione di cui parla-vamo prima.

che consiglio dà a chi vuole iniziare promuoversi attraverso gli strumenti di facebook?Non c’è una ricetta giusta a prescindere, che vale per tutti allo stesso modo, se non testare, misu-rare ed eventualmente aggiustare il tiro. La base comunque è il contenuto. A parità di contat-ti raggiunti, è la qualità del messaggio che fa la differenza nel generare redemption, specialmente attraverso la sua capacità di generare interazio-ni, che a loro volta spingono altri “amici” a inte-ragire con il messaggio a loro volta, moltiplican-do l’effetto del messaggio. Quindi, un consiglio se possibile c’è: "pensate social".

7,87 mld usdI rICavI dI FaCebook neL 2013, CreSCIutI deL 55% rISpetto aL 2012

1,5 mld usdL’utILe netto raggIunto da FaCebook neLL’eSerCIzIo operatIvo deL 2013

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numb3r5

Media in ciFrele quote dei mezzi nel 2013 (% quota 2013 su totale mercato)Fonte: Nielsen. *Stima 2013 del digitale non rivelato con dettaglio da Nielsen e FCP

video advertiSing Fate largo al largo conSumo!

◆ Tra consumer goods e la rete, il video è stato la scintilla che ha innescato la passione. I beni di largo consumo sono stati infatti i più pubblicizzati sulla piattaforma Videology anche nell’ultimo trimestre 2013, con un incremento del 9% rispetto ai tre mesi precedenti precedente. Lo rende noto la stessa Videology, che ha analizzato i dati relativi alle attività di video advertising dei suoi clienti in Europa nell’ultimo trimestre del 2013. Il 68% della pubblicità è stata erogata sotto forma di video online preroll su computer portatili. Un altro dato notevole è l'incremento del 39% trimestre su trimestre della condivisione di video online “In-Banner”. Il 40% dei video ha avuto una durata di circa 30 secondi, mentre un grande balzo è stato registrato dalle video inserzioni brevi, con una durata di 5 e 10 secondi, che sono aumentate del 76% in confronto al terzo trimestre. La maggior parte delle pubblicità continuano a essere presenti su siti di intrattenimento (54%), tuttavia nel quarto trimestre altre categorie hanno incrementato la loro presenza sulla piattaforma.

50%

20%

10%*

7%

5%

5%

3% altri mezzi

DireCt mail

raDio

iNterNet(Nielsen-FCP)

SoCial, SearCH, DireCtorieS (stima)

StamPa

tv

nielSen: il 2013 della puBBlicità Si chiude a -12,3%◆ ALLA FINE, L'ANNO APPENA CONCLUSO VA IN ARCHIVIO CON UN CALO DEGLI INVESTIMENTI PARI A 12,3 PUNTI PERCENTUALI RISPETTO AL 2012In soldoni, si tratta di 896 milioni di euro persi per strada in un anno solo. Una recessione pesante, a doppia cifra, ma tutto sommato più contenuta di quanto si poteva ipotizzare qualche mese fa. Grazie a una seconda parte del 2013 relativamente più dinamica rispetto al primo semestre, il gap si è infatti sensibilmente ridotto a confronto del ben più drammatico -17% che era stato registrato nei primi sei mesi. Nel solo secondo semestre, il calo degli investimenti è stato del -6,3%. Lo ha evidenziato anche Alberto Dal Sasso, adv information services business director di Nielsen, presentando l’ultima release dei dati: «I numeri relativi alla seconda parte dell’anno ci consentono di pensare che la parte peggiore della crisi possa essere alle spalle. Le nostre stime mostrano un 2014 vicino alla parità, con la lancetta degli investimenti che dovrebbe tendere verso il segno positivo». Proprio nel trend di difficile risalita evidenziato dal mercato nella seconda parte dell’anno è possibile quindi vedere il seme di una possibile invesrione di tendenza, che prefigurerebbe la ricomparsa del segno più già dai primi mesi del 2014. Sperando che ciò che vediamo non sia di nuovo un miraggio.

la pubblicità in italia: stime elaborate da nielsen (migliaia di euro)Fonte: Nielsen

2012gen./dic.

2012gen./dic.

var.%

totale pubblicità1 7.304.790 6.408.583 -12,3quotidiani 1.115.917 898.324 -19,5

periodici 695.187 528.726 -23,9

tv 3.917.531 3.526.829 -10

radio 389.057 352.936 -9,3

internet (Fonte: Fcp-aSSointernet)

510.677 501.692 -1,8

outdoor (Fonte: audioutdoor)

94.659 90.76 -4,1

tranSit 105.574 97.328 -7,8

out oF home tv 18.439 17.429 -5,5

ciiinema 37.861 29.376 -22,4

direct mail 419.888 365.184 -13l’universo di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei Quotidiani dove ven-gono utilizzati i dati FCP-aSSoQUotiDiaNi solo per le tipologie: locale, rubricata e Di Servizio e delle radio dove vengono utilizzati i dati FCP-aSSoraDio solo per la tipologia extra tabellare.

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Agenzia per l’Italia DigitalePresidenza del Consiglio dei Ministri

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Contemporary media

la Stampa Si Colora di bluCon L’arrIvo deLLe “notIzIe bLu” – Che Connotano La nuova oFFerta preMIuM – e La verSIone per Ipad, IL quotIdIano torIneSe CoMpLeta IL proCeSSo dI traSForMazIone SuL dIgItaLe avvIato a SetteMbre 2012

i siete persi l’ultimo numero del quotidia-no La Stampa in edi-

cola? Niente paura, ora potrete trovare tutti i suoi contenuti on-line, sul sito Lastampa.it, grazie alla nuova offerta Premium. Il quotidiano diretto da Mario Ca-labresi sbarca infatti in rete e si arricchisce di contenuti multi-mediali e sorprese per gli ab-

bonati. Sul sito sono già visibili delle “notizie blu” che si aprono a chi ha un abbonamento digi-tale. Si tratta di tutti gli articoli del giornale, disponibili a par-tire dalle 2 della notte (a breve anche prima), contemporanea-mente all’edizione su iPad, rin-novata a livello grafico ed edi-toriale. Dopo una settimana di permanenza online le notizie

blu saranno consultabili da tut-ti. Premium sarà poi anche un club con promozioni e contenuti speciali. A sostegno dell’iniziati-va, La Stampa ha lanciato un’of-ferta: chi si registra sul sito da oggi potrà consultare gratis tut-ti i contenuti premium su pc, ta-blet e smartphone. Le novità si inseriscono in un cammino di trasformazione digitale che la testata ha avviato nel settembre 2012 con il lancio della redazione multipiattaforma e, che si è ulte-riormente arricchito con proget-ti come il laboratorio di giorna-lismo MediaLab e la redazione mobile Web Car.  r.g.

SuL tabLetA destra, la nuova versione per ipad de La Stampa, completamen-te rivisitata a livello grafico ed editoriale

V

cArtA & web focus junior si rinnovAgrazIe aL reStyLIng, ora MagazIne e verSIonI onLIne dIaLogano dI pIù

Focus Junior, il magazine per ra-gazzi di Gruner+Jahr/Monda-

dori, si è presentato in questi gior-ni al pubblico con una nuova veste sia per l’edizione cartacea sia per quella online. In edicola, il nuovo Focus Junior propone una grafica rivisitata nei caratteri e nei colori, già a partire dalla cover. E novità investono anche il fronte dei con-tenuti, con la nascita di nuove ru-briche dedicate ai giochi e alle cu-riosità che rendono il magazine più fruibile dai giovani lettori. Contem-poraneamente al rilancio della rivi-sta, anche Focusjunior.it si è rinno-

vato completamente. Il sito è stato infatti profondamente aggiornato da un punto di vista grafico e tec-nologico grazie all’integrazione di funzionalità nuove e alla sua com-patibilità con i dispositivi mobile di ultima generazione. Arricchita an-che l’area editoriale, con nuove ru-briche, nuovi conte-

nuti e una maggiore integrazione con il magazine. «Da oggi Focus Junior non è più solo un giorna-le con il suo sito – sottolinea il di-rettore Vittorio Emanuele Orlan-do – ma un vero e proprio sistema multimediale di contenuti a misu-ra dei ragazzi, che segue ovunque: li coinvolge con la rivista, li intrat-tiene sul web a casa e in movimen-to grazie a tablet e smartphone, li porta in vacanza con i Focus Camp, firma eventi, libri e giochi».

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L’InContro organIzzato a MILano IL 12 FebbraIo da SMartCLIp ItaLIa ha ChIaMato a raCCoLta aLCune deLLe pIù IMportantI perSonaLItà deL MerCato pubbLICItarIo onLIne per Fare IL punto SuLLa neCeSSItà dI dare InIzIo a un nuovo CorSo per La CoMunICazIone MuLtISCreen

ndicati dai maggiori analisti come i driver della crescita del 2014,

il mobile e il video sono ormai due dimensioni dell’adv online che non è più possibile ignorare. Lo si è ribadito con forza e attraver-so voci autorevoli di questo mer-cato mercoledì 12 febbraio in oc-casione dell’Innovation Training organizzato da smartclip Italia a Milano. Dedicato al Mobile Video Advertising, l’evento è stato l’oc-casione non solo per ribadire la forza dell’offerta di smartclip, ma anche per convocare illustri attori che con il loro contributo, hanno posto definitivamente l’accento sull’importanza di queste nuove vie di comunicazione e delle pos-sibilità che aprono, anche a fron-te della diffusione dei device mo-bili tanto forte nel nostro Paese. Nello specifico sono intervenu-ti Simona Zanette, presidente di Iab Italia; Enrico Gasperini, pre-sidente di Audiweb; Guido Maz-zoccola, audience business direc-tor di Nielsen; Maurizio Spagnulo, marketing communication direc-tor di Alfa Romeo; Carlo Momi-gliano, responsabile marketing di

Gruppo Finelco. A fare gli onori di

casa all’UCI Ci-nema di Mila-

no Fiori, ad Assago, è stato il ma-naging director di smartclip Italia Luca Di Cesare. Le voci sono state unanimi nell’af-fermare che video e mobile in ge-nerale guideranno l’advertising per i prossimi anni. E i numeri in questo senso parlano chiaro: rispetto al 2013, quest’an-no si vedrà una crescita pari a cir-ca il 40% dei video pubblicitari su mobile, con un aumento del 35% dei dispositivi in circolazione. I prossimi mesi vedranno poi il de-finitivo affermarsi del program-matic buying. Tutto questo men-tre l’audience online da mobile ha fatto registrare nel 2013 picchi di 8,4 milioni di utenti unici al giorno su smartphone e 3,1 milioni su ta-blet (Fonte Audiweb powered by Nielsen – settembre 2013), con un tempo medio speso online pari a 1 ora e 37 minuti al giorno. Di que-sto tempo, l’87% viene speso uti-lizzando app.I tempi sono maturi dunque per la “mobile domination” in adver-tising. Non a caso smartclip ha

presentato di re-cente al mer-

cato un for-mato che prende que-sto nome e

che, gra-

I

innovation training, Storie di mobile video adv

zie alle proprie caratteristiche, permette che le adv appaiono di grande impatto, dando grande visibilità ai brand. Un’opportunità da cogliere dun-que e che la platea dell’UCI Cine-ma di Assago ha ben compreso, grazie a quasi tre ore di conferen-za durante le quali si è esaurien-temente esplicitato non solo lo scenario entro il quale le aziende oggi pianificano le proprie pre-senze media, ma anche quanto sia necessario in termini di brand awareness e di adv comprende-re e usare a proprio vantaggio il video su mobile, secondo Nielsen considerato dalla maggior par-te degli utenti un formato “coin-volgente”.E in un contesto che vede tar-get estremamente frammenta-ti, non si può perdere l’occasione di parlare con gli utenti in modo che loro ne apprezzino le mo-dalità. Inoltre, i budget sono sta-ti evidentemente calmierati dal-la crisi, motivo per cui strumenti di targetizzazione che possano li-

mitare al minimo la dispersione dell’investimento diventano fondamentali per poter pro-porre le campagne giuste al momento giusto.

Dunque spazio al mobile e all’innovazione in rispo-

sta a un mondo del-la comunicazione profondamente trasformato dal-le nuove tec-nologie. 

di teresa nappiviSioniIn basso, da sinistra: Simona Zanette, presi-dente uscente di Iab Italia; Enrico Gasperi-ni, presidente di Audiweb; Luca Di Cesare, ma-naging director di smartclip Italia. In alto, la "mobile domination" realizzata da smartclip per Telecom

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O

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Contemporary media

Un radar Per le emittenti interattive

parLIaMo dI SeCond SCreen, Ma StavoLta La tv non C'entra: JaCopo FurLa dI MedIaengIne CI SpIega CoMe FunzIona "radar", La FunzIone Che ConSente dI aSSoCIare a una traCCIa audIo traSMeSSa vIa radIo ContenutI MuLtIMedIaLI vIa app. una SCoMMeSSa Su CuI ha gIà puntato gruppo FIneLCo

l’intervistadi andy viscanti

gni giorno che passa diventa sempre più difficile distinguere tra mondo re-ale e mondo digitale, e tale distinzio-

ne è probabilmente destinata a diventare un re-taggio di cui non resterà che una labile memoria tra i nativi digitali. Anche tra i mezzi di comu-nicazione si assiste a una convergenza tra la di-mensione online e quella offline, grazie alle tec-nologie che abilitano la conversione digitale dei mezzi tradizionali, anche di quelli che hanno una lunga storia alle spalle, come la radio. Ne parliamo con Jacopo Furla, socio di MediaEn-gine, la web agency che proprio per le radio ha messo a punto un’innovativa soluzione, Radar.

in che modo le tecnologie digitali possono contribuire all’evoluzione dei mezzi di comunicazione tradizionali?L’evoluzione dei mezzi di comunicazione va col-locata nell’ampio processo di digitalizzazione in atto, che include la maggior parte delle attività e processi delle aziende e delle persone. Parlando di canali di comunicazione, se fino a poco tem-po fa era possibile distinguere tra online e offli-ne, ora stiamo assistendo a una convergenza e fusione dei due mondi. La televisione e la radio, che per decenni sono rimaste immobili, stan-no facendo passi enormi per innovarsi e rein-ventarsi. Le tecnologie digitali non si limitano a contribuire all’evoluzione dei mezzi di comuni-cazione tradizionali ma sono alla base di que-sto processo che include anche la ridefinizione dei nuovi mezzi di comunicazione. La tecnolo-

Se fino a poco tempo fa era possibile distinguere

tra online e offline, ora stiamo assistendo a una convergenza

e fusione dei due mondi

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25enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

gia è quindi l’elemento abilitante che consente di creare, modificare, arricchire e re-inventare tali mezzi. Un elemento che non può prescin-dere dallo studio dei comportamenti e abitudi-ni degli utenti, sempre più veri protagonisti nel-la comunicazione con le aziende.

a proposito di tecnologie abilitanti, parliamo di radar: cos’è e come funziona?Radar è una funzione presente all’interno del-le app delle emittenti del Gruppo Finelco, Ra-dio 105, Radio Monte Carlo, Virgin Radio. Il sistema si basa sull’idea sviluppata da Media-Engine che permette di riconoscere una trac-cia audio (jingle, musica e spot), in questo caso trasmesso dalla radio, e associare ad essa un contenuto multimediale interattivo, riguar-dante ad esempio concorsi, promozioni com-merciali, contenuti aggiuntivi e altro ancora. Il tutto con un click sulla app del proprio smar-tphone o tablet.

Quali sono i vantaggi per le emittenti, per gli inserzionisti e per gli ascoltatori?Alla base della soluzione c’è una maggior in-terazione tra radio e ascoltatori e una ampli-ficazione della comunicazione che coinvolge non solo l’udito ma anche la vista. Nello spe-cifico, per quanto riguarda le emittenti Radar incentiva l’utilizzo delle app, spesso scaricate ma poi inutilizzate da parte degli ascoltatori. Inoltre permette una maggior interazione con gli utenti, noché il monitoraggio in real time di quanti utilizzano l’app. Per gli inserzionisti, i vantaggi sono l’aumento della visibilità e forza del messaggio, commerciale o editoriale, il qua-le non viene più solo comunicato via audio ma diventa visibile e interattivo, permettendo an-che di accedere direttamente a social network o siti di prodotto. Per gli ascoltatori il vantag-gio è di poter vivere una esperienza radiofoni-ca nuova, più diretta e interattiva, ma anche di poter partecipare a concorsi e accedere a nuo-vi contenuti in modo semplice e diretto. Inoltre stiamo sviluppando altre funzionalità che an-dranno nella direzione di una maggior integra-zione tra ascoltatori, social network ed emitten-te a vantaggio di tutti gli attori coinvolti.

Si può dire che radar rappresenta per la radio quello che è il ‘second screen’ per la tv?Solo in parte: l’espressione “second screen” co-munemente si riferisce all’uso di app su tablet o smartphone durante la fruizione di un contenu-to televisivo, come secondo schermo per svolge-

re una serie di attività contestuali al programma televisivo. Tipicamente, commenti e condivisio-ni sui social network. Questo tipo di comporta-mento da parte degli utenti rappresenta una op-portunità per le televisioni che possono fornire funzioni interattive durante un contenuto tra-smesso in tv. Nel caso delle emittenti abbiamo l’associazione di contenuti tra due canali di co-municazione, ovvero la stessa radio e un'app.

Quali sono gli attuali progetti e tecnologie su cui siete al lavoro?Stiamo lavorando sulla integrazione tra mondo digitale e luogo fisico con progetti di comuni-cazione, ma anche legati alla vendita e al sup-porto al punto vendita. Sul versante delle tec-nologie stiamo sfruttando la realtà aumentata come collante e ponte tra canali fisici e digita-li. Inoltre, stiamo sviluppando il primo nostro “prodotto” che raccoglie le numerose esperien-ze maturate per supportare il trade marketing e la forza vendita.

come valutate l’andamento del mercato e quali sono gli ultimi risultati dell’agenzia?In Italia il mercato è decisamente vivace. Le aziende hanno capito che per competere il digi-tale è fondamentale: che si tratti di comunicare, promuovere o vendere, ma anche di rendere più efficaci i processi, tutto passa da lì. Allo stesso tempo stiamo guardando con grande interesse altri mercati. Come agenzia abbiamo fatto un grande salto nel 2012, sia per i clienti acquisiti tra cui De Agostini, Giorgio Armani, Red Bull, Max Mara, sia per la crescita di fatturato, oltre il 40%. Nel 2013 abbiamo consolidato il fattu-rato del 2012 con una leggera crescita e abbia-mo lavorato su organizzazione interna, mercati esteri e ricerca e sviluppo.

inteLLigenteRadar permette di riconoscere una traccia au-dio e associare ad essa un con-tenuto multime-diale, attraverso un'applicazione

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al 24 al 27 febbraio il merca-to della telefonia mobile, tra operatori telefonici, produtto-

ri, fornitori e le tantissime altre profes-sionalità che oggi si trovano a gravitare intorno alla galassia mobile, si riunirà a Barcellona in occasione della più impor-tante fiera al mondo di questo settore: il Mobile World Congress. L’ospite d’onore sarà Mark Zuckerberg, ma non sarà que-sta l’unica attrazione dell’evento. Tra pre-sentazioni di nuovi prodotti e interventi di tutte le big company del settore, mol-ti occhi saranno puntati su quello che è sicuramente uno dei fatti più “scottan-ti” dell’attualità del comparto mobile. Il “tradimento” di Nokia ai danni di Micro-soft.Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, infatti, il marchio finlandese sta-rebbe preparando il lancio del suo primo smartphone con sistema operativo An-droid. Un progetto, dal nome in codice “Normandy”, con cui interebbe “sbarca-

re” nei mercati emergenti, gli unici, del resto, in grado di garantire volumi di cre-scita sostanziosi nell’arena ormai affolla-ta della telefonia mobile. E la prova vie-ne anche dal presunto prezzo di questo smartphone, la cui cifra è venuta fuori in questi ultimi giorni, apparsa sul sito di un rivenditore vietnamita e riportata da Cnet News: 110 dollari. Ci fu dunque tradimento? Su questo, in effetti, qualche dubbio c’è: se di certo quanto compiuto dal marchio finlandese costituisce un piccolo “colpo” all’allean-za con Microsoft – che a breve comple-terà l’acquisizione della divisione mobile di Nokia – d’altro canto la mossa consen-tirebbe al colosso di Redmond di incre-mentare i volumi di vendite e di poter-si concentrare sulla domanda di modelli di fascia alta. L’operazione infatti potreb-be anche essere una misura per dare a Microsoft il tempo di rinnovare il suo si-stema operativo e renderlo più adatto a smartphone di fascia bassa.

mobilemedia on the go

Il matrimonio con Microsoft sarà celebrato a breve, ma già nokia, col suo smartphone "normandy" che verrà presentato al Mobile World Congress, si "concede" ad android. Sarà un vero tradimento?

il triangolo no(kia)

Normandy

110$

Questo il nome in codice del “progetto Android” di nokiA: uno smArtphone con sistemA operAtivo Android

sArebbe Questo il prezzo del nuovo telefonino, che Andrebbe A posizionArsi nellA fAsciA più AbbordAbile del mercAto

D

Stile e tendenza a portata di manoBellezza, moda, curiosità e ricette facili: tutto questo in 120 notizie al gior-no, fotogallery, video report, interviste e tips and tricks. Il nuovo ciclo mobile friendly della notizia digitale “in rosa” ha due nuove protagoniste su Google Play: PourFemme e Stylosophy. Glamour e stile sono le protagoniste asso-lute di queste due app che portano su mobile i contenuti delle due testate femminili di Trilud e che, già disponibili per iOS, sbarcano adesso anche sul mercato dei device Android. Lanciata da una settimana, l’app PourFemme ha già registrato più di 5000 download.

di alessandra la rosa

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28 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

Contemporary trend

esplosione della diffusione degli smartphone, e di conseguenza dei mobile surfer, è uno dei dati più significativi tra quelli che hanno con-

trassegnato l’anno da poco concluso, e probabilmente caratterizzerà anche tutto il 2014. L’ultima ricerca dell’Os-servatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano ha rivelato che sono ben 37 milioni gli italiani che possiedono almeno un cellulare di ultima generazione, e 27 milioni lo utilizzano per navigare sul web. Un trend confermato dai dati Au-diweb di dicembre 2013, secondo cui l’accesso a internet dai nuovi device connessi interessa 22 milioni di indivi-dui. Una vera e propria rivoluzione, che cambia radical-mente non solo il mezzo attraverso il quale gli utenti na-vigano sul web, ma anche le modalità di navigazione e di fruizione dei contenuti, creando nuove opportunità per brand e aziende. La possibilità di accedere al web con il proprio smartphone ovunque ci si trovi moltiplica in-fatti le occasioni in cui gli utenti consultano siti e sfrut-tano app dedicate. E quando diciamo “ovunque”, signi-fica davvero in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. In seguito alla direttiva dell’Agenzia Europea di Sicurez-za Aerea che ha (finalmente) autorizzato l’utilizzo degli apparecchi digitali in volo, le diverse compagnie aeree, tra cui Ryanair, Lufthansa e Air France, nei giorni scorsi si sono infatti rincorse nell’annunciare che sui propri voli

è possibile lasciare accesi cellulari e smartphone, dal de-collo all’atterraggio. È scomparso così uno degli ultimi ra-rissimi intervalli in cui, fino ad oggi, eravamo costretti a spegnere i nostri device mobili, aprendo naturalmente nuove opportunità e situazioni di business. Basti pensa-re a come internet ha cambiato il nostro modo di viaggia-re. Fino a pochi anni fa la scelta di itinerari, alberghi, mez-zi di trasporto era delegata alle agenzie, oggi quasi tutti gli utenti prenotano da soli aerei, treni, hotel e ristoranti da casa attraverso il web. Viste le ultime novità i disposi-tivi mobili sono destinati a far compiere a questa rivolu-zione un ulteriore passo avanti, verso la mobilità (natu-ralmente), ma anche e soprattuto verso il real time. Chi si trova in viaggio infatti non avrà più la necessità di predi-sporre ogni cosa prima di partire, o dover trovare un ac-cesso a internet per scegliere il posto migliore dove pas-sare la notte o cenare. In qualsiasi momento, e addirittura anche in volo, gli utenti potranno accedere alla rete dal proprio smartphone e grazie alla geolocalizzazione indi-viduare, ad esempio, i ristoranti più interessanti e vicini alla propria destinazione. Servizi e app per chi è in volo sono l’esempio di un terreno ancora vergine e inesplorato che offre inedite possibilità per dialogare con il consuma-tore. Ma non solo: comunicazioni in real time geolocaliz-zate, ovvero il real time marketing, e prodotti e contenu-ti per chi viaggia rappresentano altrettante opportunità di interagire con gli utenti e far prendere il volo al pro-prio business.

la ComuniCazione prende il voloLa dIrettIva deLL’eaSa Che autorIzza L’utILIzzo dI SMartphone daL deCoLLo aLL’atterraggIo CanCeLLa uno degLI uLtIMI MoMentI In CuI I noStrI devICe MobILI rIManevano SpentI, aprendo nuovI IntereSSantI SCenarI aLL’InSegna deLLa geoLoCaLIzzazIone e deL reaL tIMe MarketIng

L'

SeMPre acceSiDa marzo, i passeggeri Luf-thansa potranno usare i propri smartphone, ta-blet, notebook e altri dispositivi elettronici in volo ininterrot-tamente, anche se non ancora per telefonare. Disposizioni simili anche per Air France e Ryanair

di andy viscanti

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30 enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

Contemporary trend

emmeno il Dataga-te è riuscito a indur-re gli utenti di servi-

zi digitali ad alzare la soglia di attenzione rispetto alle barrie-re all’accesso ai propri dati di-gitali. Almeno, questo vale per il numero sorprendentemen-te elevato di utenti che usa-no password come “123456”, “password” e “12345678”, le quali compongono il podio delle parole d’ordine più uliliz-zate secondo il report 2013 di SplashData. Anche per questo motivo, quello del pensionamento delle classiche password sta diventando un tema di sem-pre maggiore attualità. Tra le aziende più attive in tal sen-so c’è Google, che dopo ave-re provato ad andare oltre i tradizionali sistemi di sicurez-za attrverso la tecnologia Usb, prima, e poi sviluppando uno speciale "smart-anello", ora ci prova con i suoni, portando a casa l’ennesima acquisizione dell’anno.Si tratta della la startup isra-eliana SlickLogin, nata da ap-pena 5 mesi ma già capace di inventare un sistema ingegno-so per sostituire le password. Si tratta di una soluzione che

non si basa su codici o detta-gli biometrici, bensì sul suo-no.Il sistema sviluppato da Slic-kLogin funziona così: a ogni utente viene assegnata una particolare sequenza sonora, opportunamente studiata per non essere udibile all’orecchio umano. Quando l’utente cer-ca di accedere all’account di un sito che ha abilitato il sup-porto SlickLogin, le casse del laptop o del pc riprodurranno questo suono, che verrà cap-tato dal microfono dello smar-tphone o del tablet dell’uten-te, e verificato da un’apposita app. Se il suono coincide con quello previsto dall’app, que-sta invierà un feedback ai ser-ver del sito, dando semaforo verde per l’accesso.Si tratta di un metodo sempli-ce e allo stesso tempo sicuro per bypassare le password, o per coadiuvarle. Il dato più im-portante, infatti, è che Slick-Login non chiede all’utente di riprodurre un suono per pote-re accedere, ma di riceverlo. In questo modo si minimizzano i rischi derivanti dalla possibi-lità di procurarsi il suono che contraddistingue un utente e usarlo a piacimento.

vuoi entrare? Fammi un FiSChioLe paSSWord deL Futuro Saranno Sonore? googLe CI Crede e CoMpra La Startup ISraeLIana SLICkLogIneMergentiI fondatori di SlickLogin sul palco del TechCrunch Disrupt

N

diGitAl divide quAttro itAliAni su dieci sono “tecnoesclusi”

Ben 37 italiani su 100 non han-no mai navigato in internet né

hanno mai acceso un computer. Si tratta dei cosiddetti “tecnoesclu-si“, il popolo dei “tagliati fuori” da qualsiasi tecnologia digitale, su cui fa luce l’Annuario Scienza, tec-nologia e società 2014 del centro studi Observa Science in Society. Il rapporto - a cura di Massimia-no Bucchi dell’università di Trento e Barbara Saracino, dell’università di Firenze - realizzato con il soste-gno della Compagnia di San Pao-lo, è stato presentato negli scor-si giorni a Torino. Praticamente quattro italiani su 10, secondo lo studio, sono completamente ta-gliati fuori dalle tecnologie digita-li. Un dato decisamente negativo, considerando che la media Ue dei tecnoesclusi è del 20% e che tra i Paesi virtuosi la Svezia si aggiudi-ca il primo posto con il 3%. Tra i Paesi europei, dopo l’Italia ci sono solo Grecia e Bulgaria (entrambe con il 41% di tecnoesclusi) e Ro-mania (43%).

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31enGaGe | n.004 | 19 feb 2014

saVe tHe date

20 FeBBraio, milanoOsservatOriO MObile PayMent & COMMerCeQual è lo stato del Mobile Payment & Commerce in Italia durante il 2013? E quali sono le previsioni di crescita? Se ne parlerà all'evento di presen-tazione della Ricerca dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce. Ap-puntamento il 20 febbario alle 9:45 al Campus Bovisa, in via Durando 10.www.osservatori.net

25 FeBBraio, milanoil POPOlO dell'iCt si riunisCe all’it FOruMOltre 50 relatori, 12 tavole rotonde, tre sessioni di lavoro, oltre 14 aziende sponsor. Sono i numeri principali dell’IT Forum, evento di riferimento dell’Information Technology in Italia, che dopo il successo della prima edi-zione del 2013 (oltre 400 presenze) torna presso il Mercedes Benz Center.www.informationtechnologyforum.it

26 FeBBraio, milanonielsen, COnnexia e POliteCniCO di MilanO PresentanO l’OsservatOriO MultiCanalitàL’Osservatorio Multicanalità studia in profondità i comportamenti di consumo multicanale degli italiani. La ricerca 2013, condotta da Nielsen, Connexia e la School of Management del Politecnico di Milano, verrà pre-sentata il 26 febbraio alle 9:00,al Campus Bovisa in via Durando 10.www.multicanalita.it

top raFFaella carrà è ancora capace come pochi a in-Fiammare un teatro e “Bucare” lo Schermo. Il suo arrivo all’Ariston nella serata d’apertura del Festival di Sanremo ha fatto scatenare i social network: il picco dei tweet dedicati alla kermesse si è avuto proprio in concomitanza della stravagante performance della popolare showgirl italiana, e il messaggio

più condiviso in assoluto durante la puntata, con 927 retwe-et, è dedicato proprio a lei: “La Carrà ha 71 anni e balla sul

palco dell'Ariston, mentre Madonna è a casa in pigiama e prende appunti.#Sanremo2014”.

Stop la Social-convergenza impazza. Dopo un piccolo ritocchino estetico della sua versione web, ora più in linea con l’aspetto delle app per iOS e Android,

Twitter adesso pensa a un restyling molto più sostanzioso, attualmente in fase di test. La nuova resa grafica però pecca di originalità: rende infatti la piattaforma fin troppo simile ai suoi competitor Facebook, Google+ e Pinterest. Che si somigliano

tutti tra loro.

radar

BraSile 2014 coca-cola va ai mondiali con un video muSicale. al via “momentS oF happineSS”

 Cresce la febbre da Mondiali di Calcio. An-che per le aziende, che in attesa del debutto del grande evento a giugno, stanno già pre-parando le loro campagne di comunicazio-ne legate a Brasile 2014. Tra di loro c’è Coca-Cola, che ha lanciato l’iniziativa “Moments of Happiness”, invitando i consumatori di tutto il mondo a postare su un sito dedicato del-le video clip che catturano i loro personali “momenti di felicità”. I più votati andranno a far parte di un video musicale dal titolo “The World is Ours”, che sarà il cuore della cam-pagna del brand alla Fifa World Cup.

canada omoFoBia, uno Spot olimpico cavalca con ironia le polemiche di Sochi. e incurioSiSce il weB

 Le Olimpiadi di Sochi passeranno alla sto-ria anche per le proteste seguite alle leggi omofobe della Russia di Putin. Non per caso, lo spot più condiviso in rete in questi gior-ni risulta proprio essere un video sui dirit-ti dei gay lanciato dal Canadian Institute for Diversity and Inclusion, che con la complici-tà dell’agenzia Rethink cavalca, con ironia e un pizzico di provocazione, la polemica. Vi-sualizzato da oltre 5 milioni di persone a due settimane dalla sua messa online su Youtu-be, il commercial mostra due bobbisti impe-gnati nel loro tipico movimento “avanti e in-dietro” di slancio per la partenza sulla pista.

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