Eheu Fugaces

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Eheu fugaces, Postume, Postume, labuntur anni, nec pietas moram rugis et instanti senectae adferet indomitaeque morti, non si trecenis quotquot eunt dies, amice, places inlacrimabilem Plutona tauris, qui ter amplum Geryonen Tityonque tristi conpescit unda, scilicet omnibus , quicumque terrae munere vescimur, enaviganda, sive reges sive inopes erimus coloni. frustra cruento Marte carebimus fractisque rauci fluctibus Hadriae, frustra per autumnos nocentem corporibus metuemus Austrum. visendus ater flumine languido Cocytos errans et Danai genus infame damnatusque longi Sisyphos Aeolides laboris. Linquenda tellus et domus et placens uxor, neque harum quas colis arborum te praeter invisas cupressos ulla brevem dominum sequetur. apsumet heres Caecuba dignior servata centum clavibus et mero tinguet pavimentum superbo, pontificum potiore cenis. Ahimè rapidi, Postumo, Postumo, scorrono via gli anni; né la devozione ritarderà le rughe, la vecchiaia incalzante e la morte inesorabile, neanche se, amico, tenti di placare, ogni giorno che passa, con trecento tori, Plutone che non conosce il pianto, che rinserra Gerione dal triplice capo e Tizio Nella triste onda, su cui purtroppo noi tutti, che ci nutriamo dei doni della terra, dovremo navigare, sia che saremo re, sia poveri coloni. Invano ci terremo lontani da Marte sanguinoso E dai flutti che si infrangono del rauco Adriatico, invano in autunno eviteremo l’Austro che nuoce alle membra. Dovremo vedere il fosco Cocito, che serpeggia Con lento corso, e la stirpe maledetta di Danao e l’eolio Sisifo, condannato a un’eterna fatica; dovremo lasciare la terra, la casa, la cara sposa; e di questi alberi che coltivi nessuno, fuorché l’odioso cipresso, seguirà te, effimero padrone. Un erede più degno si prenderà le anfore di Cecubo custodite sotto cento chiavi e bagnerà il pavimento con quel vino superbo, superiore a quello che si beve nelle cene dei pontefici. Exegi monumentum aere perennius regalique situ pyramidum altius, quod non imber edax, non aquilo impotens possit diruere aut innumerabilis annorum series et fuga temporum. non omnis moriar multaque pars mei vitabit Libitinam; usque ego postera crescam laude recens, dum Capitolium scandet cum tacita virgine pontifex. dicar, qua violens obstrepit Aufidus et qua pauper aquae Daunus agrestium regnavit populorum, ex humili potens, princeps Aeolium carmen ad Italos deduxisse modos. sume superbiam quaesitam meritis et mihi Delphica lauro cinge volens, Melpomene, comam. Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo\ e più alto della regale maestà delle piramidi\, che né la pioggia che corrode, né il vento impetuoso\ potrà abbattere né l’interminabile corso degli anni e la fuga del tempo.\ Non morirò del tutto, anzi una gran parte di me\ eviterà la morte; per sempre\ io crescerò rinnovato dalla lode dei posteri\ finché il pontefice salirà in Campidoglio\ con la processione silenziosa delle vergini.\ Si dirà che io, dove strepita scrosciante l’Ofanto\ e dove Dauno povero d’acque regnò su popoli agresti\ da umili origini fatto potente, per primo\ ho portato a ritmi italiani la poesia eolica.\ Assumiti questo traguardo\ conquistato per tuo merito e con l’alloro di Delfi,\ Melpomene, di buon grado cingimi i capelli.\ Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus; nunc Saliaribus ornare pulvinar deorum tempus erat dapibus, sodales. 5 antehac nefas depromere Caecubum cellis avitis, dum Capitolio regina dementis ruinas, funus et imperio parabat contaminato cum grege turpium 10 morbo virorum quidlibet inpotens sperare fortunaque dulci ebria. sed minuit furorem vix una sospes navis ab ignibus mentemque lymphatam Mareotico 15 redegit in veros timores Caesar ab Italia volantem remis adurgens, accipiter velut mollis columbas aut leporem citus venator in campis nivalis 20 Haemoniae, daret ut catenis fatale monstrum. quae generosius perire quaerens nec muliebriter expavit ensem nec latentis classe cita reparavit oras. 25 ausa et iacentem visere regiam voltu sereno, fortis et asperas tractare serpentes, ut atrum corpore conbiberet venenum, deliberata morte ferocior; 30 saevis Liburnis scilicet invidens privata deduci superbo, non humilis mulier, triumpho. Ora bisogna bere, ora con piede libero bisogna colpire la terra: ora con cibi degni dei Salii ornare l’altare degli Dei era tempo, o compagni. Prima era empio stillare il Cecubo dalle cantine degli avi, mentre la regina rovine dementi preparava al Campidoglio e morte al potere (di Roma). con il gregge incontaminato dei turpi per la malattia uomini, sfrenata nello sperare qualunque cosa e ebbra per la dolce fortuna. Ma frenò la pazzia una sola nave a stento salva dai fuochi e la mente invasata dal vino Mareotico ricondusse ai veri timori Cesare, che incalzava dall’Italia lei che volava via con i remi, come uno sparviero le molli colombe o il veloce cacciatore la lepre nei campi della nevosa Emonia (Tessaglia), per mettere in catene il mostro fatale, lei che piu’ nobilmente volendo morire e non da donna temette la spada né in terre nascoste Tù ne quaèsierìs (scìre nefàs) quèm mihi, quèm tibi fìnem dì dederìnt, Lèuconoè, nèc Babylònios tèmptarìs numeròs. ùt meliùs, quìdquid erìt, pati! Sèu plùris hiemès sèu tribuìt Iùppiter ùltimam, quaè nunc òppositìs dèbilitàt pùmicibùs mare 5 Tyrrhenùm, sapiàs, vìna liquès èt spatiò brevi spèm longàm resecès. Dùm loquimùr, fùgerit ìnvida aètas: càrpe dièm, quàm minimùm crèdula pòstero. Tu non chiedere (è empio saperlo) quale fine a me, quale a te 1. Tu: vocativo, riferito a Leuconoe. ne… quaesieris: congiuntivo perfetto 2° persona singolare con valore di imperativo negativo di quaero, quaeris, quaesivi, quaesitum, quaerere. nefas: sostantivo indeclinabile composto da ne e fas; indica ciò che è contro il volere divino. quem: accusativo dell’aggettivo interrogativo concordato con finem (v. 2). Introduce una interrogativa indiretta, retta dal congiuntivo imperfetto dederint (v. 2). mihi: dativo del pronome personale di 1° persona singolare, riferito al poeta. tibi: dativo del pronome personale di 2° persona singolare, riferito a Leuconoe. 2. di: nominativo plurale di deus. Leuconoe: caso vocativo. L’autore si riferisce a Leuconoe (dal greco “dai pensieri puri”). La ragazza è un’intima amica di Orazio; inoltre, è più giovane di lui. 2-3. Babylonios/ …numeros: si tratta della Kabbalah caldea, importata a Roma tra la seconda e la terza guerra punica dall’Oriente, in particolare dalla Mesopotamia. La pratica dell’astrologia era molto diffusa a Roma, anche perché legata a dottrine filosofiche, come ad esempio il neopitagorismo. Orazio appare molto scettico riguardo a tali pratiche esoteriche. 3. Temptaris: sincope per temptaveris, congiuntivo imperfetto di tempto, temptas, temptavi, temptatum, temptare. ut: avverbio con funzione esclamativa. melius: comparativo di bonum (aggettivo neutro). quidquid: pronome indefinito relativo. erit: indicativo futuro semplice di sum, es, fui, esse. pati: infinito presente di patior, pateris, passus sum, pati. 4. Pluris. accusativo arcaico per plures. tribuit: indicativo perfetto di tribuo, tribuis, tribui, tributum, tribuere. Iuppiter: padre degli dei, domina il cielo e il clima. 5. Quae: pronome relativo caso nominativo, riferito a ultimam Exegi: indicativo perfetto 1° persona singolare (da exigo, exigis, exegi, exactum, exigere). perennius: comparativo di maggioranza dell’aggettivo perennis, perenne. Regge l’ablativo di paragone aere per indicare la durata del monumento. altius: comparativo di maggioranza dell’aggettivo altus, alta, altum. 3. quod: pronome relativo neutro che sostituisce monumentum. 4. possit: congiuntivo presente (da possum, potes, potui, posse). diruere: infinito presente (da diruo, diruis, dirui, dirutum, diruere). 6. moriar: indicativo futuro semplice 1° persona singolare (dal verbo deponente morior, moreris, mortuus sum, mori). 7. vitabit: indicativo futuro semplice 3a persona singolare (da vito, vitas, vitavi, vitatum, vitare). 8. crescam: indicativo futuro semplice (da cresco, crescis, crevi, cretum, crescere). 9. scandet: indicativo futuro semplice 3a persona singolare (da scando, scandis, scandi, scansum, scandere). cum tacita virgine: complemento di compagnia. 10. dicar: indicativo futuro semplice passivo (da dico, dicis, dixi, dictum, dicere). 12. regnavit: indicativo perfetto 3a persona singolare (da regno, regnas, regnavi, regnatum, regnare). populorum: genitivo di contatto, costruito alla greca in dipendenza di un verbo che significa “comandare, essere superiore”. ex 1ut… stet: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo presente (da sto, stas, steti, statum, stare). alta… nive: ablativo di causa. 2 (ut) sustineant: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo presente (da sustineo, sustines, sustinui, sustentum, sustinere). 3. gelu(que): ablativo di causa. 4. (ut) constiterint: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo perfetto (da consisto, consistis, constiti, consistere). 5. Dissolve: imperativo presente da dissolvo, dissolvis, dissolvi, dissolutum, dissolvere. super foco: ablativo con funzione di complemento di stato in luogo. 6. reponens: participio presente da repono, reponis, reposui, repositum, reponere. benignius: comparativo assoluto dell’avverbio benigne. 7. deprome: imperativo presente da depromo, depromis, deprompsi, depromtum, depromere. quadrimum: aggettivo con funzione di complemento d’età. 7-8. Sabrina/ diota: ablativo con funzione di moto da luogo. Orazio dice che l’anfora a due manici è della Sabina, ma in realtà si riferisce al vino, proveniente da quella zona. 8. o Thaliarche: vocativo. L’autore si rivolge ad un personaggio chiamato Taliarco, un nome fittizio di origine greca il quale indica il “re” del banchetto. 9. Permitte: imperativo presente da permitto, permittis, permisi, permissum, permittere. qui: nesso relativo. 9-10. simul… ventos: subordinata temporale, introdotta da simul, equivalente a simul ac. 10. stravere: forma sincopata di straverunt, indicativo perfetto da sterno, sternis, stravi, stratum, sternere. aequore fervido: ablativo con funzione di complemento di stato in luogo. 11. deproeliantis: forma arcaica di deproeliantes, participio presente da deproelior, deproeliaris, deproeliari. 12. agitantur: indicativo presente passivo da agito, agitas, agitavi, agitatum, agitare. quid: introduce un’interrogativa . bibendum: gerundivo (da bibo, bibis, bibi, bibere). pede libero: ablativo di mezzo. 1-2. est bibendum … pulsanda tellus: perifrastiche passive. 2. pulsanda: gerundivo (da pulso, pulsas, pulsavi, pulsatum, pulsare). 4. erat: indicativo imperfetto (da sum, es, fui, esse). dapibus: ablativo di mezzo. sodales: vocativo. 5. nefas: nome indeclinabile che indica ciò che è vietato dalla superstizione religiosa; da questa parola viene l’italiano “nefasto”. depromere: infinito presente (da depromo, depromis, prompsi, promptum, depromere). 6. cellis: ablativo di origine. dum: congiunzione temporale. 8. funus et: anastrofe. parabat: indicativo imperfetto (da paro, paras, paravi, paratum, parare). 9. cum grege: complemento di compagnia. turpium: genitivo plurale; è un aggettivo sostantivato. 10. morbo: ablativo di causa. quidlibet: pronome indefinito. 11. fortuna: ablativo di causa. 12. minuit: indicativo perfetto (da minuo, minuis, minui,minutum, minuere). 14. lymphatam: participio perfetto (da lympho, lymphas, lymphavi, lymphatum, lymphare 15. redigit: indicativo perfetto (da redigo, redis, redegi, redacum, redigere). in veros timores: complemento di moto a luogo figurato. 16. ab Italia: complemento di moto da luogo. volantem: participio presente all’accusativo (da volo, volas, volavi, volatum, volare). 17. remis: ablativo di mezzo. adurgens: participio presente (da adurgeo, adurges, adurgere). 18. mollis: terminazione arcaica di accusativo plurale. 19. in campis: complemento di stato in luogo. nivalis: genitivo concordato con Haemoniae, ma per enallage da riferire a campis, si tratta della Tessaglia, che la tradizione voleva freddissima. Il nome deriva da Emone, padre dell’eroe Tessalo. 20. daret ut: ut introduce una finale col congiuntivo imperfetto daret (da do, das, dedi, datum, dare). Da notare anche l’anastrofe. 21. quae: pronome relativo con funzione di nesso relativo. generosius: comparativo di maggioranza dell’avverbio generose. 22. quaerens: participio presente (da quaero, quaeris, Vides ut alta stet nive candidum Soracte nec iam sustineant onus silvae laborantes geluque flumina constiterint acuto. 5 Dissolve frigus ligna super foco large reponens atque benignius deprome quadrimum Sabina, o Thaliarche, merum diota. Permitte divis cetera, qui simul 10 stravere ventos aequore fervido deproeliantis, nec cupressi nec veteres agitantur orni. Quid sit futurum cras fuge quaerere, et quem Fors dierum cumque dabit, lucro 15 adpone, nec dulcis amores sperne puer neque tu choreas, donec virenti canities abest morosa. Nunc et campus et areae lenesque sub noctem susurri 20 composita repetantur hora, nunc et latentis proditor intimo gratus puellae risus ab angulo pignusque dereptum lacertis aut digito male pertinaci Vedi come il Soratte si eleva candido per l’alta neve e come i boschi affaticati non sostengano più il peso e i fiumi si siano fermati per l’acuto gelo. Sciogli il freddo mettendo ampiamente la legna sopra il fuoco e tira fuori più benignamente il vino puro di quattro anni dall’anfora Sabina, oh Taliarco. Lascia agli dei le altre cose. Non appena quelli hanno placato i venti che combattono sul mare fervido, né i cipressi

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1. Tu: vocativo, riferito a Leuconoe. ne quaesieris: congiuntivo perfetto 2 persona singolare con valore di imperativo negativo di quaero, quaeris, quaesivi, quaesitum, quaerere. nefas: sostantivo indeclinabile composto da ne e fas; indica ci che contro il volere divino. quem: accusativo dellaggettivo interrogativo concordato con finem (v. 2). Introduce una interrogativa indiretta, retta dal congiuntivo imperfetto dederint (v. 2). mihi: dativo del pronome personale di 1 persona singolare, riferito al poeta. tibi: dativo del pronome personale di 2 persona singolare, riferito a Leuconoe.

2. di: nominativo plurale di deus. Leuconoe: caso vocativo. Lautore si riferisce a Leuconoe (dal greco dai pensieri puri). La ragazza unintima amica di Orazio; inoltre, pi giovane di lui.

2-3. Babylonios/ numeros: si tratta della Kabbalah caldea, importata a Roma tra la seconda e la terza guerra punica dallOriente, in particolare dalla Mesopotamia. La pratica dellastrologia era molto diffusa a Roma, anche perch legata a dottrine filosofiche, come ad esempio il neopitagorismo. Orazio appare molto scettico riguardo a tali pratiche esoteriche.

3. Temptaris: sincope per temptaveris, congiuntivo imperfetto di tempto, temptas, temptavi, temptatum, temptare. ut: avverbio con funzione esclamativa. melius: comparativo di bonum (aggettivo neutro). quidquid: pronome indefinito relativo. erit: indicativo futuro semplice di sum, es, fui, esse. pati: infinito presente di patior, pateris, passus sum, pati.

4. Pluris. accusativo arcaico per plures. tribuit: indicativo perfetto di tribuo, tribuis, tribui, tributum, tribuere. Iuppiter: padre degli dei, domina il cielo e il clima.

5. Quae: pronome relativo caso nominativo, riferito a ultimam (sottointeso hiemem), v. 4. pumicibus: ablativo semplice con probabile valore di stato in luogo, senza in. La pumex un tipo di pietra, cio la pietra pomice. In questo carme essa indica gli scogli sui quali sinfrangono le onde del mare.

6. sapias: congiuntivo presente, con valore esortativo, di sapio, sapis, sapii, sapitum, sapere. vina: singolare con valore di plurale. vina liques: un tempo i vini erano troppo forti e per questo motivo venivano filtrati con un colino e un pezzo di stoffa (in inverno veniva utilizzata la neve). spatio brevi: ablativo di tempo.

7. reseces: congiuntivo presente di reseco, resecas, resecui, resectum, resecare. loquimur: indicativo presente di loquor, loqueris, locutus sum, loqui. Questo verbo voluto dal funzionale dum, che sovente regge un indicativo presente anche in contesti passati. fugerit: indicativo futuro anteriore di fugio, fugis, fugi, fugitum, fugere.

8. Carpe: imperativo presente di carpo, carpis, carpsi, carptum, carpere. credula: con valore predicativo.

T ne quasiers (scre nefs) qum mihi, qum tibi

fnem d dedernt, Lucono, nc Babylnios

tmptars numers. t melis, qudquid ert, pati!

Su plris hiems su tribut Ippiter ltimam,

qua nunc pposits dbilitt pmicibs mare 5

Tyrrhenm, sapis, vna liqus t spati brevi

spm longm resecs. Dm loquimr, fgerit nvida

atas: crpe dim, qum minimm crdula pstero.

Tu non chiedere ( empio saperlo) quale fine a me, quale a te

abbiano dato gli dei, Leuconoe, e non provare i numeri

babilonesi. Come meglio, qualunque cosa sar, accettarla!

Sia che Giove abbia assegnato pi inverni sia che abbia assegnato come ultimo

questo che ora stanca il mare Tirreno opponendogli gli scogli,

sii saggia, versa il vino e poich lo spazio breve,

taglia la lunga speranza. Mentre parliamo, il tempo ostile sar fuggito:

cogli il giorno fidandoti il meno possibile del domani.

Eheu fugaces, Postume, Postume,

labuntur anni, nec pietas moram

rugis et instanti senectae

adferet indomitaeque morti,

non si trecenis quotquot eunt dies,

amice, places inlacrimabilem

Plutona tauris, qui ter amplum

Geryonen Tityonque tristi

conpescit unda, scilicet omnibus ,

quicumque terrae munere vescimur,

enaviganda, sive reges

sive inopes erimus coloni.

frustra cruento Marte carebimus

fractisque rauci fluctibus Hadriae,

frustra per autumnos nocentem

corporibus metuemus Austrum.

visendus ater flumine languido

Cocytos errans et Danai genus

infame damnatusque longi

Sisyphos Aeolides laboris.

Exegi: indicativo perfetto 1 persona singolare (da exigo, exigis, exegi, exactum, exigere). perennius: comparativo di maggioranza dellaggettivo perennis, perenne. Regge lablativo di paragone aere per indicare la durata del monumento. altius: comparativo di maggioranza dellaggettivo altus, alta, altum.

3. quod: pronome relativo neutro che sostituisce monumentum.

4. possit: congiuntivo presente (da possum, potes, potui, posse). diruere: infinito presente (da diruo, diruis, dirui, dirutum, diruere).

6. moriar: indicativo futuro semplice 1 persona singolare (dal verbo deponente morior, moreris, mortuus sum, mori). 7. vitabit: indicativo futuro semplice 3a persona singolare (da vito, vitas, vitavi, vitatum, vitare). 8. crescam: indicativo futuro semplice (da cresco, crescis, crevi, cretum, crescere).

9. scandet: indicativo futuro semplice 3a persona singolare (da scando, scandis, scandi, scansum, scandere). cum tacita virgine: complemento di compagnia.

10. dicar: indicativo futuro semplice passivo (da dico, dicis, dixi, dictum, dicere).

12. regnavit: indicativo perfetto 3a persona singolare (da regno, regnas, regnavi, regnatum, regnare). populorum: genitivo di contatto, costruito alla greca in dipendenza di un verbo che significa comandare, essere superiore. ex humili: complemento di origine (ex + ablativo).

13. princeps: predicativo del soggetto.

14. deduxisse: infinito perfetto (da deduco, deducis, deduxi, deductum, deducere)

14. sume: imperativo presente 2a persona singolare (da sumo, sumis, sumpsi, sumptum, sumere).

15. quaesitam: participio perfetto (da quaero, quaeris, quaesivi, quaesitum, quaerere)cinge: imperativo (da cingo, cingis, cinxi, cinctum, cingere). volens: participio presente (da volo, vis, volui, velle)

Linquenda tellus et domus et placens

uxor, neque harum quas colis arborum

te praeter invisas cupressos

ulla brevem dominum sequetur.

apsumet heres Caecuba dignior

servata centum clavibus et mero

tinguet pavimentum superbo,

pontificum potiore cenis.

Ahim rapidi, Postumo, Postumo,

scorrono via gli anni; n la devozione

ritarder le rughe, la vecchiaia incalzante

e la morte inesorabile,

neanche se, amico, tenti di placare,

ogni giorno che passa, con trecento tori,

Plutone che non conosce il pianto, che rinserra

Gerione dal triplice capo e Tizio

Nella triste onda, su cui purtroppo noi tutti,

che ci nutriamo dei doni della terra,

dovremo navigare, sia che saremo re,

sia poveri coloni.

Invano ci terremo lontani da Marte sanguinoso

E dai flutti che si infrangono del rauco Adriatico,

invano in autunno eviteremo lAustro

che nuoce alle membra.

Dovremo vedere il fosco Cocito, che serpeggia

Con lento corso, e la stirpe maledetta

di Danao e leolio Sisifo,

condannato a uneterna fatica;

dovremo lasciare la terra, la casa,

la cara sposa; e di questi alberi che coltivi

nessuno, fuorch lodioso cipresso,

seguir te, effimero padrone.

Un erede pi degno si prender le anfore

di Cecubo custodite sotto cento chiavi

e bagner il pavimento con quel vino superbo,

superiore a quello che si beve nelle cene dei pontefici.

Exegi monumentum aere perennius

regalique situ pyramidum altius,

quod non imber edax, non aquilo impotens

possit diruere aut innumerabilis

annorum series et fuga temporum.

non omnis moriar multaque pars mei

vitabit Libitinam; usque ego postera

crescam laude recens, dum Capitolium

scandet cum tacita virgine pontifex.

dicar, qua violens obstrepit Aufidus

et qua pauper aquae Daunus agrestium

regnavit populorum, ex humili potens,

princeps Aeolium carmen ad Italos

deduxisse modos. sume superbiam

quaesitam meritis et mihi Delphica

lauro cinge volens, Melpomene, comam.

. bibendum: gerundivo (da bibo, bibis, bibi, bibere). pede libero: ablativo di mezzo.

1-2. est bibendum pulsanda tellus: perifrastiche passive.

2. pulsanda: gerundivo (da pulso, pulsas, pulsavi, pulsatum, pulsare).

4. erat: indicativo imperfetto (da sum, es, fui, esse). dapibus: ablativo di mezzo. sodales: vocativo.

5. nefas: nome indeclinabile che indica ci che vietato dalla superstizione religiosa; da questa parola viene litaliano nefasto. depromere: infinito presente (da depromo, depromis, prompsi, promptum, depromere).

6. cellis: ablativo di origine. dum: congiunzione temporale.

8. funus et: anastrofe. parabat: indicativo imperfetto (da paro, paras, paravi, paratum, parare).

9. cum grege: complemento di compagnia. turpium: genitivo plurale; un aggettivo sostantivato.

10. morbo: ablativo di causa. quidlibet: pronome indefinito.

11. fortuna: ablativo di causa.

12. minuit: indicativo perfetto (da minuo, minuis, minui,minutum, minuere).

14. lymphatam: participio perfetto (da lympho, lymphas, lymphavi, lymphatum, lymphare

15. redigit: indicativo perfetto (da redigo, redis, redegi, redacum, redigere). in veros timores: complemento di moto a luogo figurato.

16. ab Italia: complemento di moto da luogo. volantem: participio presente allaccusativo (da volo, volas, volavi, volatum, volare).

17. remis: ablativo di mezzo. adurgens: participio presente (da adurgeo, adurges, adurgere).

18. mollis: terminazione arcaica di accusativo plurale.

19. in campis: complemento di stato in luogo. nivalis: genitivo concordato con Haemoniae, ma per enallage da riferire a campis, si tratta della Tessaglia, che la tradizione voleva freddissima. Il nome deriva da Emone, padre delleroe Tessalo.

20. daret ut: ut introduce una finale col congiuntivo imperfetto daret (da do, das, dedi, datum, dare). Da notare anche lanastrofe.

21. quae: pronome relativo con funzione di nesso relativo. generosius: comparativo di maggioranza dellavverbio generose.

22. quaerens: participio presente (da quaero, quaeris, quaesivi, quaesitum, quaerere).

23. expavit: indicativo perfetto (da expavesco, expaviscis, expavi, expavere). latentis: accusativo plurale del participio presente (lateo, lates, latui, latere).

24. classe: ablativo di mezzo. reparavit: indicativo perfetto (da reparo, reparas, reparavi, reparatum, reparare).

25. ausa et: anastrofe. Indicativo perfetto (da audeo, audes, ausus sum, audere), con est sottointeso. iacentem: participio presente (da iaceo, iaces, iacui, iaciturus, iacere).

26. voltu: ablativo di modo. fortis: accusativo plurale con terminazione arcaica.

27. ut combiberet: finale con ut + congiuntivo imperfetto (da combibo, combibis, combibibitum, combibere).

28. corpore: ablativo di mezzo, o di stato in luogo figurato senza in.

29. deliberata: ablativo del participio perfetto (da delibero, deliberas, deliberavi, deliberatum, deliberare). morte: ablativo di causa. ferocior: comparativo di maggioranza dellaggettivo ferox.

31. deduci: infinito presente passivo (deduco, deducis, deduxi, ductum, deducere). 32. triumpho: ablativo strumentale.

Ho innalzato un monumento pi duraturo del bronzo\

e pi alto della regale maest delle piramidi\,

che n la pioggia che corrode, n il vento impetuoso\

potr abbattere n linterminabile corso degli anni e la fuga del tempo.\

Non morir del tutto, anzi una gran parte di me\

eviter la morte; per sempre\

io crescer rinnovato dalla lode dei posteri\

finch il pontefice salir in Campidoglio\

con la processione silenziosa delle vergini.\

Si dir che io, dove strepita scrosciante lOfanto\

e dove Dauno povero dacque regn su popoli agresti\

da umili origini fatto potente, per primo\

ho portato a ritmi italiani la poesia eolica.\

Assumiti questo traguardo\

conquistato per tuo merito e con lalloro di Delfi,\

Melpomene, di buon grado cingimi i capelli.\

Nunc est bibendum, nunc pede libero

pulsanda tellus; nunc Saliaribus

ornare pulvinar deorum

tempus erat dapibus, sodales.

5 antehac nefas depromere Caecubum

cellis avitis, dum Capitolio

regina dementis ruinas,

funus et imperio parabat

contaminato cum grege turpium

10 morbo virorum quidlibet inpotens

sperare fortunaque dulci

ebria. sed minuit furorem

vix una sospes navis ab ignibus

mentemque lymphatam Mareotico

15 redegit in veros timores

Caesar ab Italia volantem

remis adurgens, accipiter velut

mollis columbas aut leporem citus

venator in campis nivalis

20 Haemoniae, daret ut catenis

fatale monstrum. quae generosius

perire quaerens nec muliebriter

expavit ensem nec latentis

classe cita reparavit oras.

25 ausa et iacentem visere regiam

voltu sereno, fortis et asperas

tractare serpentes, ut atrum

corpore conbiberet venenum,

deliberata morte ferocior;

30 saevis Liburnis scilicet invidens

privata deduci superbo,

non humilis mulier, triumpho.

Vides ut alta stet nive candidum

Soracte nec iam sustineant onus

silvae laborantes geluque

flumina constiterint acuto.

5 Dissolve frigus ligna super foco

large reponens atque benignius

deprome quadrimum Sabina,

o Thaliarche, merum diota.

Permitte divis cetera, qui simul

10 stravere ventos aequore fervido

deproeliantis, nec cupressi

nec veteres agitantur orni.

Quid sit futurum cras fuge quaerere, et

quem Fors dierum cumque dabit, lucro

15 adpone, nec dulcis amores

sperne puer neque tu choreas,

donec virenti canities abest

morosa. Nunc et campus et areae

lenesque sub noctem susurri

20 composita repetantur hora,

nunc et latentis proditor intimo

gratus puellae risus ab angulo

pignusque dereptum lacertis

aut digito male pertinaci

Vedi come il Soratte si eleva candido per lalta

neve e come i boschi affaticati

non sostengano pi il peso e i fiumi

si siano fermati per lacuto gelo.

Sciogli il freddo mettendo ampiamente la legna

sopra il fuoco e tira fuori pi benignamente

il vino puro di quattro anni

dallanfora Sabina, oh Taliarco.

Lascia agli dei le altre cose. Non appena quelli

hanno placato i venti che combattono

sul mare fervido, n i cipressi

n i vecchi ornelli sono agitati.

Evita di chiedere cosa accadr domani, e

metti qualsiasi giorno la fortuna ti dar nel guadagno,

e non disprezzare i dolci

amori e i balli, o fanciullo,

finch la fastidiosa vecchiaia lontana

dalla giovinezza. Ora e i campi e i piazzali

e i lievi sussurri sul far della notte

si ripetano nellora stabilita,

ora e il gradito riso traditore

della fanciulla che si nasconde dallintimo angolo

e il pegno strappato alle braccia

o al dito che mal volentieri si ostina.

1ut stet: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo presente (da sto, stas, steti, statum, stare). alta nive: ablativo di causa.

2 (ut) sustineant: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo presente (da sustineo, sustines, sustinui, sustentum, sustinere).

3. gelu(que): ablativo di causa.

4. (ut) constiterint: interrogativa indiretta, introdotta da ut con il verbo al congiuntivo perfetto (da consisto, consistis, constiti, consistere).

5. Dissolve: imperativo presente da dissolvo, dissolvis, dissolvi, dissolutum, dissolvere. super foco: ablativo con funzione di complemento di stato in luogo.

6. reponens: participio presente da repono, reponis, reposui, repositum, reponere. benignius: comparativo assoluto dellavverbio benigne.

7. deprome: imperativo presente da depromo, depromis, deprompsi, depromtum, depromere. quadrimum: aggettivo con funzione di complemento det.

7-8. Sabrina/ diota: ablativo con funzione di moto da luogo. Orazio dice che lanfora a due manici della Sabina, ma in realt si riferisce al vino, proveniente da quella zona.

8. o Thaliarche: vocativo. Lautore si rivolge ad un personaggio chiamato Taliarco, un nome fittizio di origine greca il quale indica il re del banchetto.

9. Permitte: imperativo presente da permitto, permittis, permisi, permissum, permittere. qui: nesso relativo.

9-10. simul ventos: subordinata temporale, introdotta da simul, equivalente a simul ac.

10. stravere: forma sincopata di straverunt, indicativo perfetto da sterno, sternis, stravi, stratum, sternere. aequore fervido: ablativo con funzione di complemento di stato in luogo.

11. deproeliantis: forma arcaica di deproeliantes, participio presente da deproelior, deproeliaris, deproeliari.

12. agitantur: indicativo presente passivo da agito, agitas, agitavi, agitatum, agitare. quid: introduce uninterrogativa indiretta.

13. futurum sit: perifrastica attiva (participio futuro e congiuntivo presente) dal verbo sum, es, fui, esse. fuge: imperativo presente da fugio, fugis, fugi, fugitum, fugere.

14. dierum: genitivo partitivo. dabit: indicativo futuro semplice da do, das, dedi, datum, dare. lucro: dativo di fine.

15. adpone: imperativo presente da adpono, adponis, adposui, adpositum, adponere.

16. sperne: imperativo presente da sperno, spernis, sprevi, spretum, spernere. puer tu: vocativo.

17. donec abest: subordinata temporale. virenti: dativo del participio presente da vireo, vires, virui, virere. 19. sub noctem: sub + accusativo, complemento di tempo determinato.

20. composita: participio perfetto da compono, componis, composui, compositum, componere. composita hora: ablativo con funzione di complemento di tempo determinato. repetantur: congiuntivo presente passivo con valore esortativo da repeto, repetis, repetii, repetitum, repetere.

21. latentis: genitivo del participio presente da lateo, lates, latui, latere.

22. ab angulo: ab + ablativo, complemento di moto da luogo.

23. dereptum: participio perfetto da deripio, deripis, deripui, dereptum, deripere. lacertis: ablativo di separazione.

24. digito pertinaci: ablativo di separazione.

Ora bisogna bere, ora con piede libero

bisogna colpire la terra: ora con cibi degni dei Salii

ornare laltare degli Dei

era tempo, o compagni.

Prima era empio stillare il Cecubo

dalle cantine degli avi, mentre la regina

rovine dementi

preparava al Campidoglio e morte al potere (di Roma).

con il gregge incontaminato dei turpi

per la malattia uomini, sfrenata nello sperare qualunque cosa

e ebbra per la dolce fortuna.

Ma fren la pazzia

una sola nave a stento salva dai fuochi

e la mente invasata dal vino Mareotico

ricondusse ai veri timori

Cesare, che incalzava dallItalia

lei che volava via con i remi, come uno sparviero

le molli colombe o il veloce cacciatore

la lepre nei campi della nevosa

Emonia (Tessaglia), per mettere in catene

il mostro fatale, lei che piu nobilmente

volendo morire e non da donna

temette la spada n in terre nascoste

con la veloce flotta ripar.

Os anzi guardare la reggia abbattuta

con volto sereno, e forte maneggiare

gli aspri serpenti, affinch il nero

veleno assorbisse nel corpo,

pi fiera per aver deciso di morire;

naturalmente sdegnando di essere condotto

come una persona qualunque con le crudeli Liburne

lei donna regale in un superbo trionfo.

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