DrinkStyle Mag-Giu 2012

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In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi www.udial.it La rivista del Bere Bene di Bimestrale di informazione sul mondo del beverage Anno 6 - n°33 - Mag/Giu 2012 EDITORIALE A OGNUNO LA SUA PARTE REPORTAGE IL BEVERAGE IN NUMERI EVENTI SIBEG CONTRO LA CRISI

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La rivista del bere bene di U.DI.AL

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Bimestrale di informazione sul mondo del beverage

Anno 6 - n°33 - Mag/Giu 2012

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A ognuno la sua parteÉ alle porte una nuova stagione, con l’auspicio che possa offrire concrete e fattive opportunità di business agli operatori del beverage.Ben vengano quindi solleone e vacan-zieri assetati, ma potrebbero non ba-stare per invertire una tendenza che quest’anno, per quanto concerne i consumi di bevande, non è certo inco-raggiante. Del resto è tutto il contorno che non aiuta: l’economia italiana an-naspa e si avvia verso un altro anno di recessione (-1,2 di PIL), la pressione fiscale dissangua e deprime e all’oriz-zonte nessun segno di ripresa. Non un progetto, non un’idea: solo tante paro-le senza né capo né coda.Guardando da vicino il settore ingros-so bevande le cose non vanno meglio. I problemi che affliggono il comparto sono ben noti: selvaggia e impari con-correnza con il Modern trade sempre più aggressivo verso il canale Horeca, la questione del credito che diventa sempre più gravosa e ingestibile, con i locali che prendono ormai mesi e me-si prima di pagare la merce ricevuta. Le banche, d’altronde, non hanno la minima intenzione di allentare i cor-

doni della borsa, nonostante abbiamo preso dalla BCE, al modico tasso di interesse dell’1%, qualche centinaio di miliardi. Ma soldi in giro non se ne vedono!Insomma la calda estate potrebbe non bastare a rinsanguare la situazione che si avvita sempre più su se stessa. Che fare, allora? Ognuno è chiamato a fare la sua parte al meglio, dal Go-verno, alle Banche, dai sindacati agli industriali. Anche chi si occupa di commercio può e deve fare la sua parte.Al riguardo, il consorzio U.DI.AL., per quanto di sua competenza, ha cercato di mettere in campo ogni possibile energia per supportare i suoi associati a fronteggiare la complessa situazio-ne.Ha inciso sulle poste di rinnovo dei contratti commerciali, programmato tutta una serie di attività promozionali per supportare al meglio le vendite dei propri associati e a poi allo studio progetti assolutamente innovativi per quanto riguarda la propria compagine consortile. Insomma cerca di interpre-tare al meglio il ruolo e la missione di un moderno consorzio fra distributori di bevande. A ognuno la sua parte quindi, con l’auspicio che l’estate fac-cia anche la sua.

Rivista specializzata di:72021 Francavilla Fontana (Br)

C.da Carlo Di Noi InferioreVia per Ceglie Km 1

Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050www.udial.it - [email protected]

Anno 6 - Numero 33Maggio/Giugno 2012

Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo

Editore:

Iscrizione al R.O.C. n°6648V.le Aldo Moro, 44 - 70043 Monopoli (BA)

Tel. 080.9306460 - Fax [email protected] - www.inputsrl.it

Testi e collaborazioni: Marianna Iodice, Angela Svezia,

Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco.

Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsi-asi forma, compresa la messa in rete, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizzazione scritta dell’editore.

Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare un’informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti iden-tificati per la loro attività professionale. L’Editore, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interes-sati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge.

Reg. Trib. Bari n°49 del 10/12/2007

a cura di Giuseppe Rotolo

La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire e implementare, attraverso l’informazione puntale, credibile e professionale, il sapere e la cultura del fuoricasa italiano.La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e superhoreca, clienti dei soci del consorzio.

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Il beverage in numeriFotografia su acqua, vino e birraPotremmo dire che acqua, vino e birra sono i tre moschettieri della tavola nel fuori casa. Guardiamo da vicino questi tre pro-dotti, attraverso analisi di mercato e cifre sui consumi, per capire come stanno andando.

Minerale: la più amata dagli italianiL’Italia è una grandissima imbottiglia-trice di acqua minerale e dall’altra parte gli italiani sono dei grandi con-sumatori di minerale in bottiglia. Lo confermano i recenti dati di Bevitalia: l’acqua minerale è sinonimo di sicu-

rezza e di salubrità, grazie alla sua caleidoscopica gamma di tipologie (minerali, oligominerali, solfate, clo-rurate, calciche, magnesiche, fluorate, ferruginose, iposodiche) le quali si adattano ad ogni esigenza alimentare. L’acqua minerale in bottiglia è anche sinonimo di gusto, tra piatte, natural-mente effervescenti o frizzanti con anidride carbonica aggiunta. Sempre Bevitalia ci dice che gli italiani hanno delle preferenze marcate sul gusto dell’acqua in bottiglia: piace esclusi-vamente naturale al 20% degli italia-ni, frizzante al 17%, effervescente naturale ad un altro 17%. Tutti gli altri le amano tutte indifferentemente.Sono grandi, come già detto, le cifre nazionali della produzione, le mag-giori d’Europa: l’Italia produce 12.200 milioni di litri d’acqua l’anno; si con-tano 167 società imbottigliatrici e 292 marche diverse.

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Birra: primo trimestre +2,9%Da Cibus (la fiera di Parma sull’agroa-limentare) vengono gli ultimi dati sui consumi di birra.Secondo i dati di AssoBirra nel canale fuori casa c’è stata una frenata sui consumi, che ha fatto segnare tra giu-gno e agosto 2011 il peggior risultato degli ultimi 10 anni, anche se poi il settore s’è ripreso chiudendo con un +1,1% rispetto al 2010. E il 2012? Il primo trimestre 2012 è positivo, con

un +2,9% rispetto a gennaio-marzo 2011. Molto florido è il mercato delle birre artigianali, (il 3-4% dei volumi totali) che segnano margini di crescita nell’ordine del 10-20%.I microbirrifici in Italia sono arrivati a quota 445. La Lombardia è la regione più attiva, con ben 76 microbirrifici, seguita da Piemonte (54), Emilia Ro-magna (40), Toscana (38), Veneto (34) e Puglia (21). Sono piccole aziende, con una media produttiva annua per azienda che si attesta sui 411 ettolitri, ma che risultano essere il vero feno-meno del momento nel mondo del beverage.

Vino Italiano, cresce l’export L’Italia è terra di grandi tradizioni viti-vinicole, ma sta accusando un forte decremento dei consumi interni di vino, mentre, inversamente, sta viven-do momenti d’oro nell’export.Il “Corriere Vinicolo” (organo ufficiale dell’Unione Italiana vini) basandosi su analisi comparate, avverte però che i produttori possono sicuramente felici-tarsi di una stagione d’oro per l’ex-port, ma devono rilanciare il mercato interno. Inoltre, anche per l’export, occorre mettere in atto dei correttivi. I nostri vini sono considerati il più delle volte di fascia media, con costi bassi.“Siamo il Paese che esporta di più - si legge - ma le nostre bottiglie in giro per i cinque continenti sono tra le meno care in assoluto. Con l’Argenti-na già pronta a fare il sorpasso e una Spagna che non resterà a lungo cene-rentola. La nostra crescita a valori è

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troppo lenta e l’equazione “tanto a poco” va riequilibrata. Altrimenti il giocattolo rischia seriamente di rom-persi”. Qualche eccezione va menzionata: sono migliorate le marginalità su DOC e DOCG e ci sono fenomeni “esplosi-vi”, come il Prosecco DOC, che stan-no conquistando il mercato in modo mai visto prima.Un pericolo per l’Italia, però, rimane il mercato interno poco reattivo; gli analisti sono concordi sul fatto che le aziende italiane devono in qualche modo “svegliare” i consumatori con-nazionali. Il fuori casa sta già attivando le sue soluzioni per proporre buon vino al cliente e qualificare l’offerta con eti-chette medio-alte. L’opzione della de-gustazione al calice, ad esempio, per-mette di offrire vini top senza pesare sul portafogli e si adatta anche perfet-tamente alle quantità di consumo consentite dalle leggi sulla sicurezza stradale divenute più restrittive.

Devolvere il 5x1000 dell’IRPEF alla Fondazione Nikolaos è semplice e non costa nulla!!!Firma nel primo riquadro in alto a sinistra:“sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle associazioni e fondazioni…”Scrivi nell’apposito spazio il codice fiscale della Fondazione Nikolaos: 06914540726

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Sibeg contro la crisiArgomenti di grande interesse e quali-ficata partecipazione all’annuale con-vegno Sibeg, tenutosi presso l’Ora Hotel di Viagrande (CT) lo scorso 12 aprile. In occasione dell’evento, l’im-bottigliatore e distributore ufficiale dei prodotti The Coca-Cola Company in Sicilia ha presentato il piano anticrisi 2012. «Favorire i consumatori e dare una spallata alla crisi, questi i nostri obiet-tivi - dichiara a Drink Style Luca Busi amministratore delegato della Sibeg - nell’attuale contesto economico, con consumi che stentano a crescere ed uno scenario competitivo sempre più spinto, Sibeg ha messo in atto un pia-no anticrisi che poggia su quattro soli-di elementi: la convenienza di prezzo,

l’innovazione, l’eccellenza nell’attiva-zione del punto vendita e lo sviluppo del pieno potenziale dei suoi clienti».Ma veniamo al programma del conve-gno che nella mattinata ha visto una dettagliata presentazione dei piani da parte del management di Coca-Cola Italia e di Sibeg. A seguire due importanti società di analisi e consulenza: AC Nielsen che ha presentato un’analisi critica del mercato attuale e delle sue dinamiche di consumo e la Bain & Company che ha illustrato i principi fondamentali per un nuovo approccio ai rapporti tra industrie e distribuzione. Temi che hanno suscitato il vivo interesse dei numerosi ospiti e che sono stati ap-profonditi all’interno di una tavola rotonda diretta da Ivo Ferrario, diret-tore di comunicazione di Centromar-

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Favorire i consumatori e

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Sibeg nell’attuale contesto

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crescere ed uno scenario

competitivo sempre più

spinto.

ca. Nel confronto sono intervenuti Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Sibeg, Ivan Lo Bello past president Confindustria Sicilia oltre a rappresen-tanti di importanti istituti di credito ed alcuni clienti che operano sul territorio siciliano. Il convegno ha visto la parte-cipazione an-che del con-sorzio U.DI.AL., che in Sicilia conta un notevole numero di soci, presenti, fra gli altri, il presidente Antonio Ar-gentieri, il General Manager Luigi Cetrangolo. Da parte dei dirigenti U.DI.AL. i più vivi complimenti per

l’ottima riuscita del convegno. «Even-to molto ben organizzato e ricco di spunti e contenuti - ha tenuto a dire Argentieri - sono rimasto molto ben impressionato dalla professionalità

della Sibeg e dei suoi diri-genti. Vorrei fare un plau-so alla fami-glia Busi per l’impegno e la passione con cui svol-gono la loro attività im-

prenditoriale, e nel ringraziarli per la squisita ospitalità, ho il piacere di ri-cambiare sin d’ora l’invito per il nostro prossimo convegno U.DI.AL. all’inizio del 2013».

La società dal 1960 produce, imbottiglia e distribuisce tutti i prodotti a mar-chio The Coca-Cola Company. Grazie alla sua struttura organizzativa inter-na, forte di 200 dipendenti, 75 agenti e al capillare indotto, con una forza lavoro di oltre 1000 persone, dallo stabilimento di Catania ogni giorno partono dai 30 ai 60 autotreni di prodotto che viene consegnato - diretta-mente o tramite distributori - a circa 32.000 punti vendita dell’intera isola.Sibeg, con una quota di mercato pari a oltre il 51%, rappresenta uno dei principali attori dello sviluppo e dell’innovazione dell’economia siciliana con un fatturato di oltre 100 milioni di euro.

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I distributori U.DI.AL.,

grazie a unaco-marketing Ferrarelle,

hanno avuto modo di vivere, dal 22 al 25 marzo scorso,

uno straordinario

week-end nella capitale Russa.

U.DI.AL. con FERRARELLE alla scoperta di MOSCAUn viaggio alla scoperta di Mosca, una città ricca di fascino e di storia, maestosa e bellissima: i distributori U.DI.AL., grazie a una co-marketing Ferrarelle, hanno avuto modo di vivere, dal 22 al 25 marzo scorso, uno straordi-nario week-end nella capitale Russa.La comitiva, compo-sta da 35 persone, era guidata da Fi-lippo Modica e Vito Coletta della Ferrarelle, per U.DI.AL. a capitanare il gruppo, il presidente Argentieri e il direttore Luigi Cetrangolo. I partecipanti ricorderanno a lungo questo viaggio, per l’esclusività dei luoghi (non capita tutti i giorni di pas-seggiare per Mosca) e per il tanto, e di bello, che hanno potuto apprezzare.Ma come nasce l’idea di questa co-marketing? «È la nostra abituale e devo dire molto apprezzata attività incentive, che con il gruppo U.DI.AL. viene attuata, con crescente successo da tre anni – ci

dice Filippo Modica, Area Manager AFH Sud Italia e responsabile contrat-ti AFH Italia di Ferrarelle - il meccani-smo è molto semplice: quei distributo-ri trattanti Ferrarelle che nel periodo settembre-dicembre raggiungono gli obiettivi determinati, partecipano al viaggio. Quest’anno sono state ben 22

le aziende che si so-no aggiudicate il viaggio. Un numero che, anno dopo anno aumenta, e attesta quanto sia gradita questa co-marke-ting».

Alla scoperta di MoscaI luoghi più belli visitati? Sicuramente la Piazza Rossa, un luogo che ti pro-ietta fuori dal tempo, spazi immensi e poi quell’incredibile skyline disegnato dalle colorate cupole a forma di cipol-la. Di sera poi è da brividi, e non solo per il freddo. Poi come non rimanere affascinati nel visitare quello che vie-ne definito il “Vaticano Russo”, ovve-ro le splendide chiese Ortodosse con le loro icone, gli intarsi, i decori e giochi di luce, un contesto quasi ma-gico che lascia il visitatore stupefatto. Bellezza e fascino poi, a Mosca, li

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I saloni immensi sembrano dei salotti d’altri tempi, pareti decorate e

grandi archi illuminati da

preziosi lampadari.E poi statue bronzee e

giganteschi murales che raccontano

antiche vicende del popolo russo.

trovi dove meno te lo aspetti.Per esempio è bella anche la metropolitana, che va giù fino a 100 metri nelle viscere della terra. I suoi saloni immensi sembrano dei salotti d’altri tempi, pareti decorate e grandi archi illuminati da preziosi lampadari. E poi statue bronzee e giganteschi murales che raccontano antiche vi-cende di questo popolo. E i soci U.DI.AL. non hanno perso occasione di fotografarsi con dei “pezzi di storia”.

Siamo stati molto bene!E con il freddo com’è andata? Nessun problema: i locali erano perfettamente riscaldati e anche all’aperto, le escur-sioni erano così interessanti e coinvol-genti che la temperatura non lo sentivi per nulla, anche se la colonnina di mercurio segnava -14°. Tutto bene pure con la cucina, anche perché i ristoranti scelti dall’organizzazione erano tutti di primo livello, a comin-ciare dall’Hotel che ha ospitato la comitiva: il Marriott del quale si ricor-deranno le favolose e super ricche colazioni a buffet.

ProssimamenteDopo questo successo si pensa già al prossimo viaggio. Quali possibili de-stinazioni? «Stiamo pensando a New York - si lascia scappare Filippo Modi-ca - ma un pensierino lo facciamo anche per Rio de Janeiro. È un viaggio più lungo è vero, ma con l’entusiasmo di un gruppo come U.DI.AL. si può arrivare ovunque».

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Per l’Associazione Direttori d’Albergo, convegno in PugliaDal 20 al 22 aprile, presso il Grand Hotel Masseria Santa Lucia, ha avuto luogo l’assemblea annuale dell’Asso-ciazione Direttori Albergo (ADA), che raggruppa i migliori professionisti dell’ospitalità italiana.La scelta di Ostuni è testimonianza vera, di pieno sostegno agli operatori turistico - alberghieri del territorio e verso una terra dalle nobilissimi tradi-zioni storico-culturali che ne fanno uno dei maggiori centri di attrazione nazionale.A far gli onori di casa il direttore del Grand Hotel Masseria Santa Lucia, Bartolo D’Amico.Per l’occasione il consorzio U.DI.AL. è stato uno degli sponsor della mani-festazione nonché fornitore ufficiale di tutte le bevande della manifestazio-ne. Di rilevante attualità i tempi affrontati: quali il rapporto tra economia ed eti-ca, relatrice la prof.ssa Lucia Varra, docente di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’U-niversità di Firenze, il ruolo del Mana-

ger Alberghiero nel contesto attuale, relatori il prof. Antonio De Septis e la dottoressa Adriana Wu, rispettivamen-te presidente e vice presidente del Centro Studi medesimo.Fra le presenze da segnalare l’inter-vento dell’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Pu-glia, la dottoressa Silvia Godelli. L’e-vento ha puntato altresì a valorizzare il ruolo del Direttore d’Albergo, che resta il gestore di un minisistema so-ciale, un volano di produzione di ric-chezza, non solo in termini aritmetici, ma elemento propulsore di valori d’insieme in termini di sicurezza so-ciale e di progresso civile. I dirigenti A.D.A. hanno poi ribadito che i diret-tori d’albergo sono molto sensibili alle problematiche del Paese e avvertono in modo forte e prioritario i temi che lo coinvolgono, in quanto consapevo-li che il proprio minisistema sociale, rischierebbe di essere travolto se l’as-sociazione si limitasse a svolgere un ruolo passivo di semplice spettatrice. Da qui l’esigenza di essere promotori sempre di più un turismo sostenibile con la necessaria attenzione all’am-biente, alla tutela del patrimonio arti-stico/culturale che è, e resta, la più grande ricchezza del Paese.

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Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO

Il Decreto Monti ha anticipato al 2012 l’entrata in vigore dell’IMU, l’imposta comunale che andrà a sostituire l’ICI. Sebbene la caratteristica principale sia la reintroduzione della tassazione de-gli immobili adibiti ad abitazione principale, vi sono anche altri aspetti da segnalare.Di seguito si riepilogano le principali differenze tra ICI ed IMU, proponendo altresì alcuni esempi per evidenziare quale sarà l’aggravio che occorrerà affrontare dal 2012, aggravio prima di tutto legato all’aliquota d’imposta ba-se prevista per l’IMU, pari allo 0,76% che il Comune potrà incrementare o ridurre sino allo 0,3% (quindi l’ali-quota potrebbe anche divenire l’1,06% in luogo della precedente aliquota ICI massima dello 0,7%).

Aumento dei moltiplicatoriIl primo intervento da segnalare è l’in-cremento delle basi imponibili, otte-nuto attraverso un incremento dei moltiplicatori che per la maggior parte degli immobili è di circa il 60%.

Abitazione principaleDal 2012 l’abitazione principale e le relative pertinenze saranno soggette ad IMU, sebbene con l’applicazione di alcune agevolazioni:- Viene innanzitutto stabilita un’ali-quota base ridotta allo 0,4%, applica-bile anche alle pertinenze.I Comuni possono modificare, in au-mento o in diminuzione, la suddetta

aliquota sino a 0,2% (quindi l’aliquo-ta potrà variare tra lo 0,2% e lo 0,6%).- Viene inoltre prevista l’applicazione di una detrazione (utilizzabile sulle pertinenze se l’imposta sull’abitazio-ne principale non risultasse capiente) come di seguito articolata:1) una detrazione base di €200 (che quindi può portare ad azzerare l’im-posta, ma non può consegnare un credito), da ripartire in parti uguali tra gli aventi diritto se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi. Peraltro è previsto (come in passato per l’ICI) che l’im-porto della detrazione possa essere elevato da ciascun Comune con pro-prio regolamento, sino a concorrenza dell’imposta dovuta;2) una detrazione aggiuntiva di €50 euro per ciascun figlio di età non su-periore a ventisei anni,purché dimorante abitualmente e resi-dente anagraficamente nell’unità im-mobiliare adibita ad abitazione prin-cipale. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detra-zione di base, non può superare l’im-porto massimo di € 400.

Immobili diversi dall’abitazione prin-cipalePer la generalità degli immobili è sta-bilità una aliquota di base dell’impo-sta è pari allo 0,76% ed i Comuni possono modificarla in aumento o in diminuzione sino a 0,3 punti percen-tuali.

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L’INTRODUZIONE DELL’IMU DAL 2012

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Giuseppe Bianchi Distillati s.r.l.Via F. Noto, 2 - 91025 Marsala (TP)

Tel. 039 0923 951288 - Fax +39 0923 718725

info@distilleriebianchi. it - www.distilleriebianchi.it

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La Distilleria Bianchi nasce nel cuore di una delle aree vinicole più antiche d’Italia: Marsala, dove la vite è protagonista da secoli.Claudio, grazie alla sapienza e all’esperienza, ricevuta in dote dalle due generazioni della famiglia Bianchi, che lo hanno preceduto, ha come obiettivo conservare ed esaltare il gusto attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e l’attenzione nella selezione delle materie prime, elementi che sono alla base della filosofia produttiva della sua famiglia.Una “mission” che oggi ha una dimora storicamente importante per il territorio marsalese: il baglio che fu dei Woodhouse. Appartenuto alla storica famiglia inglese, che contribuì alla storia del Marsala DOC, oggi è stato completamente ristrutturato dalla famiglia Bianchi, curando in ogni dettaglio il connubio fra tradizione e innovazione ed è sede di un suggestivo show-room aziendale in cui è possibile degustare i preziosi distillati prodotti dall’Azienda e nel contempo assistere ad un concerto, alla presentazione di un libro o ad una conferenza.La volontà dell’Azienda di valorizzare le radici culturali dei propri prodotti attraverso le antiche ricette e soprattutto attraverso la Grappa di Marsala è testimoniato dall’ottenimento della de-nominazione di qualità IGP con il nuovo regolamento comunitario 110 del 2008.Poco distante, fuori dal centro, ha sede una nuova struttura produttiva dove la cultura per il ri-spetto dell’ambiente si fonde con la tecnologia ed il progresso attraverso l’adozione di un im-pianto innovativo denominato Grappa Sistem, che consente la conservazione della materia prima originaria, al riparo da muffe e batteri, all’interno di tunnel alimentari ove si esaltano al massimo i profumi e le caratteristiche organolettiche provenienti dalle uve del territorio siciliano.

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I vini Contarini sono frutto di

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I vini Contarini sono frutto di passio-ne, esperienza e qualità garantiti da un sempre costante dialogo tra passa-to e presente.Contarini Vini e Spumanti sorge e af-fonda le proprie origini a Conegliano, terra di grande tradizioni e di secolare cultura enoica oggi apprezzata in tut-to il mondo. Contarini interviene nel controllo totale di tutte le fasi del ciclo produttivo dei suoi vini seguendo pas-so dopo passo il percorso che dall’ori-gine dei prodotti primi passa attraver-so la loro successiva trasformazione, fino al raggiungimento del risultato finale. Una visione e una gestione a 360 gradi di un sistema alla cui base risiede una solida struttura organizza-tiva che coinvolge e coordina tutte le funzioni aziendali allo scopo di sod-disfare ogni richiesta nel puntuale ri-spetto dei tempi programmati.Lavorare con i clienti in un’ottica di partnership è di fondamentale impor-tanza; clienti che sono molto attenti ed esigenti verso i quali è indispensa-bile offrire qualità non solo nel pro-dotto ma anche in tutti gli altri aspetti che caratterizzano un rapporto com-merciale.Fondamentale è inoltre l’accoglienza

che viene dedicata ai clienti in una residenza, Villa Clementina, tra i vi-gneti del Conegliano - Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore. È una di-mora dove i visitatori provenienti da ogni parte del mondo possono ap-prezzare le bellezze della terra veneta a breve distanza da mete turistiche molto ambite come Venezia e le Do-lomiti. Per quanto riguarda la gamma dei prodotti al vertice si collocano i Conegliano - Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore nella selezionata versione Millesimato Brut ed Extra Dry, per continuare con il Docg Val-dobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry, tutti coltivati con dedizione e professionalità in Tenuta Contarini, 14 ettari di vigneto, racchiusi dallo splen-dido scenario delle Prealpi.Per completare la gamma Prosecco il Doc Treviso Brut ed Extra Dry. Accan-to a questi affermati protagonisti dello scenario enologico, Contarini propo-ne e soprattutto crede nel potenziale di tre importanti vini autoctoni che affondano le proprio radici e la pro-pria storia nel nostro territorio: il Man-zoni Bianco anche nella nuova versio-ne spumante Extra Dry, il Colli di Co-negliano Rosso e il Raboso.

Vini e Spumanti S.p.A.

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Acqua oligominerale Santa MariaDa un’antica sorgente nel cuore dell’altopiano ibleo, nella Sicilia sud-orientale, su una vasta e fertile pianu-ra calcarea, nasce l’acqua oligomine-rale Santa Maria.Dalla combinazione delle caratteristi-che idrogeologiche di questo ambien-te incontaminato, dal clima temperato e piovoso, nasce un’acqua oligomine-rale batteriologicamente pura, limpi-dissima, con i valori di sodio tra i più bassi.Da uno studio di mercato condotto a livello regionale è emerso che Santa Maria è apprezzata per il suo gusto e il conveniente rapporto qualità/prez-zo.

Santa Maria come tutte le oli-gominerali ha ottenuto il

riconoscimento del Ministero della Sa-

lute, che le ri-c o n o s c e

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virtù terapeutiche.Per il basso contenuto di sodio è infat-ti indicata nelle diete iposodiche.Può avere effetti diuretici e facilita l’eliminazione dell’acido urico.

La lineaL’acqua oligominerale Santa Maria viene imbottigliata in diversi formati: la naturale da mezzo litro, da un litro catering, da un litro e mezzo e la fa-miliare da lt 2,0. È presente anche un formato dal design elegante, progetta-to per il canale Ho.re.ca.E poi la gamma delle frizzanti, molto apprezzate dai consumatori, ideali per accompagnare piatti di alta risto-razione.Il trend dei consumi anche per quest’anno è in crescita e l’azienda produttrice ha investito su un restyling d’immagine.Inoltre sono stati recentementeprogettati i nuovi design delle bottiglie in pet, ottenendo la riduzione del contenuto di plastica, già riciclabile al 100%, e realizzando allo stesso tem-po bottiglie più belle e performanti.

Customer Service [email protected] ulteriori informazioni visitate il Sito Internet:www.acquasantamaria.it

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L a Casa Vinicola Coppi, presente sul mercato dal 1972 con vini di

altissima qualità, dopo anni di conti-nua crescita del fatturato, ha dato il via ad un restyling completo della li-nea dei suoi vini per i canali ingros-so e normal trade.Tale novità nell’im-magine si è, inol-tre, accompagnata ad una profonda ristrutturazione aziendale, sia strutturale che tecnolo-gica, nata dalla ferma convinzione dell’importanza degli investimenti, nonostante i timori legati alla crisi In-ternazionale, per affrontare al meglio le sfide del futuro, e a tal proposito l’azienda sarà or-gogliosa di orga-nizzare, al termine dei lavori, delle vi-site presso lo stabi-limento di Turi (Ba), anche per tutti gli Associati U.DI.AL. che vorranno osservare le diverse fasi del ciclo produttivo.Puntando da sempre sulla qualità dei prodotti, la Vinicola Coppi ha presen-

tato, al Vinitaly 2012, una nuova refe-renza: lo Spumante Bollicine Chéri rosè Negroamaro Salento IGT, prota-gonista di un indiscusso successo de-

cretato da tutti gli operatori del setto-re che hanno degu-stato il prodotto in occasione della Fiera.Bollicine Chèri è uno spumante do-

tato di un packaging moderno e accat-tivante, è delicato al profumo, vivo, fruttato, di colore rosso intenso con un’ottima tonalità, elegante ed armo-nico, sapore pieno, equilibrato e tan-nico, perfetto sia come aperitivo che

da tutto pasto; in-somma è una nuo-va sfida lanciata sul mercato dalla stori-ca Vinicola, famo-sa anche per aver contribuito fattiva-mente a valorizza-

re, sia in Italia che all’estero, un nobi-le vitigno quale il Primitivo di Gioia del Colle, ed aver inoltre recuperato uno storico vitigno pugliese quale l’A-leatico.

La Vinicola Coppi ha

presentato, al Vinitaly 2012,

una nuova referenza: lo

Spumante Bollicine Chéri

rosè Negroamaro Salento IGT,

protagonista di un indiscusso

successo decretato da

tutti gli operatori del settore.

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20 e 21 luglio 2012 l’appuntamento più atteso dell’estate sarda, per due giorni di musica, relax e divertimento sulla spiaggia del Poetto - Margine Rosso.Nell’anno del centenario, Ichnusa lancia un’e-sclusiva lattina celebrativa per rendere la Vª edi-zione di Mondo Ichnusa ancora più unica e me-morabile. Dopo il successo della passata edizio-ne, che ha visto la partecipazione di oltre 90.000 persone, Mondo Ichnusa torna per il quinto anno consecutivo ad animare l’estate sarda, prometten-do di accendere il litorale sardo con due giorni di tanta allegria e ottima musica, grazie ai concerti di un cast d’eccezione che, come di consueto, sarà affiancato dalle esibizioni dei migliori talenti emergenti sardi nel segno della tradizione isola-na. Un vero e proprio “festival” che ospita sullo

stesso palco la migliore musica italiana con le eccellenze delle musica sarda. Per rendere l’evento ancora più unico e memora-bile, Ichnusa lancia un’esclusiva lattina da 33 cl in edizione limitata intera-mente dedicata a Mondo Ichnusa e al centenario del brand, destinata ad an-dare a ruba tra tutti gli appassionati della più ce-lebre bionda di Sardegna. La nuova lattina è caratte-rizzata da un packaging colorato e impattante che, riprendendo la creatività di Mondo Ichnusa e il logo del centenario.

In occasione del centesimo anniversario, Ichnusa presenta “Etichette Storiche”, una limited edition volta a celebrare la storia e la tra-dizione della più celebre bionda di Sardegna.Quattro tra le più belle etichette che, nel corso dell’ultimo secolo, hanno scolpito il successo di Birra Ichnusa, saranno riproposte sulla classica bottiglia da 66 cl – UNI (vuoto a rendere), per raccontare il percorso evolutivo che, negli anni, ha legato Ichnusa alla Sardegna.La prima etichetta, lanciata sul canale Ho.Re.Ca. nel mese di feb-braio 2012, ha come protagonista

il blu, nella tonalità calda e intensa propria del cielo e del mare di Sardegna.

Le prossime tre etichette saranno svelate nel corso del 2012, per re-galare ai consumatori un centena-rio animato da novità e sorprese che saranno svelate man mano, per tutto l’anno.Un progetto ricco di significato, non solo per festeggiare lo storico traguardo, ma soprattutto per con-tinuare a guardare al futuro, per-chè Ichnusa è un marchio in conti-nua evoluzione, capace di dettare e interpretare nuove tendenze e stili di consumo.

Eventi Ichnusa

ICHNUSA: in arrivo le nuove “Etichette Storiche”

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L’Azienda di Vinadio, che in pochi anni ha scalato il mercato dell’acqua minerale, ora diversifica e si lancia in un nuovo segmento delle bevande.Con un investimento globale di circa 10 milioni di Euro, Sant’Anna ha messo a punto una nuova linea di produ-zione dedicata a “SanThé Sant’An-na”. Questo è il nome del nuovo pro-dotto sugli scaffali da aprile 2012. Il nome coniuga con un mix evo-cativo la parola thé con il brand Sant’Anna, un marchio fortissimo, ritenuto dagli esperti tra i marchi a più alto valore in Italia. Ma il suono richiama anche la “santé” che per i france-si indica la salute. Il tema del benessere è infatti da sempre un cavallo di battaglia del brand, oltre

alle straordinarie caratteristiche organolettiche dell’acqua che sgorga dai monti che sovrastano Vinadio, dove ha sede lo stabilimento produttivo.E con l’Acqua Sant’Anna è prodotto anche il nuo-

vo thé freddo in bicchierino, ri-sultato di un metodo di lavorazio-ne molto attento alla qualità fina-le, per soddisfare al meglio le esigenze di gusto e benessere dei consumatori.Il nuovo SanThé Sant’Anna infatti non utilizza polveri solubili ma viene prodotto per infusione.La nuova gamma SanThé Sant’An-na comprende il formato in botti-

glia da litro e mezzo e mezzo litro, e il formato monoporzione in bicchierino, nei gusti pesca, li-mone e the verde.

Schweppes, dimostra ancora una volta la sua forte attenzione al mercato presentando il nuovo gusto Arancia, un gusto innovativo con il quale risponde alle esigenze espresse dai propri consuma-tori. Schweppes Arancia unisce in un uni-co mix tutto il gusto di 3 tipologie di arance diverse: la forza e l’intensità dell’a-rancia rossa; la dolcezza e la gradevolezza dell’arancia bionda; la grintosità dell’aran-cia amara. Con Arancia, Schweppes inno-va ulteriormente nel segmento “aranciata”, il secondo per importanza del mercato italiano delle bibite dopo le “cole”, confer-mando i suoi elementi consolidati quali internazionalità, premiumness e qualità di un’offerta che, con oltre 220 anni di età, le ha permesso di diventare il marchio di ri-ferimento di settore.Quest’ultima grande novità è stata resa

possibile grazie al consolidato know how di Schwep-pes e di Acqua Minerale San Benedetto - produttore e distributore in Italia dello storico marchio - che,

attraverso un processo produttivo all’avan-guardia, consente di realizzare un prodot-to di elevata qualità e più vicino ad un target giovane ed esigente.In commercio da Marzo, la nuova Schwep-pes Arancia è disponibile in una moltepli-cità di formati in grado di accompagnare il consumatore in ogni momento di consu-mo: il formato da 1L in PET per una ricca riserva di “effervescenti” momenti di relax; le bottiglie da 0,5L e 0,25L in PET per la GDO; l’inconfondibile ed elegante forma-to “Alice” da 0,18L in vetro dedicato al mondo della notte; la bottiglia da 0,33L in PET studiato appositamente per la distribu-zione automatica.

Sant’Anna :la nuova sfida imprenditoriale del the freddo

Schweppes presenta la sua nuovissima arancia

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La stagione estiva è alle porte e Birra Peroni con-tinua anche quest’anno con la ricerca di qualità ed eccellenza sui punti di vendita del canale Ho-ReCa.Partiranno a breve una serie di corsi di formazione, afferma Michele Tatone, Direttore Vendite Sud Italia canale HoReCa, sul “Mondo Spina” e cul-tura sulla Birra, formazione rivolta ai distributori Partner che avranno la possibilità di interloquire con i nostri massimi esperti e vivere un’e-sperienza full immersion nella cultura e nella tecnica birraria.Qualità è sinonimo anche di cura e caratterizza-zione del punto di vendita ed il nostro personale, dando seguito a quanto già iniziato precedente-mente, avrà l’input di consigliare ed indirizzare i

gestori al rispetto di un format dedicato, il “model outlet”, con la “mission” di aumentare le rotazio-ni a sell-out dell’intera categoria birra.

Per concludere un rapido punto “sull’Adverti-sing”, dove siamo già partiti con un mas-

siccia attività di comunicazione sui brand principali come Peroni e Na-stro Azzurro, che andrà avanti per tutta la stagione estiva utilizzando piattaforme televisive come Sky,

Mediaset, Rai, L7, stampa e mondo del web e dei social network.

Udial con i suoi associati è certamente un valido e fondamentale riferimento nel

Sud Italia, sottolinea Michele Tatone, territorio in cui Birra Peroni anche nel 2012 ha importanti ed ambiziosi programmi di crescita, sviluppo ed in-tegrazione.

Con oltre 50 anni di storia, 1.100 soci e più di 1.500 ettari di vigneti, la CRIFO è realtà di primo piano nel panorama vitivinicolo pugliese.Con la realizzazione del nuovo stabilimento, inau-gurato nel 2010, la Cantina ha una capacità di stoc-caggio di oltre 250.000 hl.L’impegno teso alla valorizzazione dei vitigni autoc-toni, si traduce nella produzione di vini di grande qualità che, nel corredo aromatico, nei riflessi e nei sapori, riflettono caratteristiche e tipicità di una terra ricca di fascino e di storia, Castel del Monte.Fiori all’occhiello di CRIFO sono il Castel del Monte DOC Bombino Bianco, Castel del Monte DOC Nero di Troia Riserva 2008 e il Castel del Monte DOCG Bombino Nero 2011, prima DOCG en rosè di Pu-glia.La crescita sul mercato nazionale ed estero si coniu-ga con un altro obiettivo della CRIFO, attestato dall’accordo commerciale con il Consorzio U.DI.

AL., ossia lo sviluppo nel canale HoReCa, con co-pertura, attraverso una rete di vendita capillare su tutto il territorio nazionale.

Peroni 2012, qualità ed eccellenza

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Il vino rosato italiano è un

prodotto che sta conquistando

pubblico e critica, fino a meritarsi un Concorso enologico nazionale

Il Rosato, fenomeno dei consumiIl vino rosato italiano “non è più la Cenerentola delle etichette”, è un pro-dotto che invece sta conquistando pubblico e critica, fino a meritarsi un Concorso enologico nazionale dedi-cato, che si è concluso lo scorso saba-to 5 maggio a Otranto (LE).Nel Castello Aragonese sono state premiate le migliori etichette, scelte tra i 350 campioni arrivati da ben 18 regioni d’Italia. Un bel risultato per gli organizzatori del concorso, ovvero Regione Puglia, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Assoenologi e Unioncamere Puglia. Proprio il tacco dello stivale rappresenta da sempre una terra di rosati, una grande tradi-zione che però non ha raggiunto il massimo dei punteggi, appannaggio infatti dei vini abruzzesi, almeno nella categoria principale dei vini fermi.Tra i vini premiati, nelle varie catego-rie troviamo: il Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2011 (Caldora Vini), il Terre di Chieti IGT Rosato “Mallorio” 2011

(Olearia Vinicola Orso-gna), l’ Oltrepò Pavese Doc Pinot nero rosato frizzante 2011 (Terre d’Oltrepò), il Pinot Ne-ro Rosato frizzante (Azienda Agricola Te-stori Quinto e Pietro), il Bardolino Doc Chiaret-to Spumante Brut (Vi-gneti Villabea) e il Mo-scato Malvasia VSAQ Dolce “Lounge” 2011 (Astoria Vini).Alla premiazione sono

intervenuti il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania e Dario Stefàno, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia, che hanno dato vita a un do-cumento per la costituzione di una Fondazione per la tutela e la valoriz-zazione dei vini rosati, patrocinata dal Ministero.«È grazie al saper fare dei nostri im-prenditori, - ha commentato il Mini-stro Catania - che sono capaci di co-niugare tradizione e innovazione, che il patrimonio enologico italiano si è saputo affermare a livello internazio-nale puntando su elementi vincenti, quali una varietà e un’identità territo-riale uniche al mondo».Un altro evento che permetterà al ro-sato di conquistare il palato dei con-sumatori è Italia in Rosa 2012, la grande vetrina dei rosè italiani. L’e-vento è alla sua quinta edizione e si terrà dal 1 al 3 Giugno a Moniga del Garda, sulla sponda bresciana del la-go di Garda, nel cuore di quella Valtènesi che da quest’anno dà anche il nome alla nuova Doc del territorio.

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Centonovanta sono al momento gli ettari vitati in

azienda, dove vengono coltivate diverse varietà, sia autoctone come Refosco dal peduncolo

rosso, Friulano, Pignolo o Ribolla

Gialla, sia internazionali come Pinot

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Giuseppe e Luigi Anselmici raccontano la loro azienda, nata dai nonni e sviluppatasi generazione dopo generazione nel nome della qualità

Non lontano da Aquileia, cittadina di origine romana e da Palmano-

va, storica città fortezza fondata nel Cinquecento dai veneziani, si trova il comune di Pocenia, dove la coltivazio-ne della vite trova il suo terreno ideale e dove vengono prodotti gli ottimi vini Doc del Friuli. Siamo nella Provincia di Udine ed è proprio in questo territorio che sorge la Società Agricola Anselmi Giuseppe e Luigi, fondata nel 1928 dai nonni Anselmi, che hanno poi trasmes-so ai figli e ai nipoti la loro esperienza e la loro dedizione alla coltivazione della terra con grande senso di appar-tenenza.Centonovanta sono al momento gli et-tari vitati in azienda, dove vengono coltivate diverse varietà, sia autoctone come Refosco dal peduncolo rosso, Friulano, Pignolo o Ribolla Gialla, sia internazionali come Pinot Grigio, Chardonnay, Merlot o Cabernet.Particolarmente importante è la produ-zione di Prosecco Doc Spumante a cui

sono dedicati 60 ettari e che è spumantizzato ed imbottigliato direttamente in azienda. La sua grada-zione inferiore rispetto ai bianchi fermi friulani e le sue piacevoli bollicine, lo avvicinano a quel pubblico che ricerca vini semplici da bere ma ugualmente dall’ottima qualità.Recentemente sono inoltre stati im-piantati dai fratelli Anselmi alcuni vi-gneti nell’area vitivinicola del Collio e le uve qui prodotte sono vinificate nella nuova cantina di Dolegna del Collio denominata “La Reguta”.Dalle due cantine aziendali escono ogni anno circa 1,6 milioni di bottiglie di vini bianchi e rossi che sono molto apprezzati nel mercato italiano ed in quello estero, se si considera che sono esportati in oltre venti paesi di tutti i continenti.Con gli anni Giuseppe e Luigi Anselmi hanno portato la loro azienda a cresce-re e migliorarsi, potendo annoverare anche significativi riconoscimenti, pre-mi nazionali ed internazionali e recen-sioni di tecnici degustatori di grande esperienza.

Vini Anselmi, lacertezza della qualità friulana

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Nuove regole UE sui succhiNovità per i succhi di frutta che, se-condo la nuova legislazione europea, non potranno più essere addizionati con zucchero o altri edulcoranti.Ma non solo, ci sono novità anche sui nettari e sulle bibite. Le nuove diretti-ve UE si allineano alle leggi interna-zionali del Codex Alimentarius, il re-golamento voluto dalla Fao e dall’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità. Le nuove regole, che dovranno essere recepite dagli Stati entro 18 mesi, ab-bracciano tutti i succhi, nettari e bibite in vendita negli Stati membri (anche se prodotti in altri Paesi).Abbiamo detto già dei succhi, passia-mo ora ai nettari di frutta (con 50% di frutta e che possono essere preparati

anche con zucchero e acqua). Per non ingenerare confusione i nettari conte-nenti dolcificanti artificiali non po-tranno utilizzare più sull’etichetta l’in-dicazione “senza zuccheri aggiunti”.Novità anche per le bibite con il 12% di frutta: saranno definite “bevande alla frutta”, mentre le bevande con meno del 12% di frutta porteranno la dicitura “al gusto di frutta”.Altra novità è l’ingresso del pomodoro come frutta, e l’estensione del succo di alle regole in vigore per i succhi.Nella nuova direttiva c’è posto anche per i mix di frutta: l’etichetta deve in-dicare tutti i frutti contenuti nel pro-dotto, anche se è possibile scrivere la parola “misto” se si usano più di quat-tro tipi di succo. Infine, viene modifi-cata la percentuale di residuo solido ammissibile per guava, mango, frutto della passione e ribes nero.

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Falanghina, Fiano, Greco,

Aglianico, DOP e IGP Sannio, vini legati alla cultura e alla

tradizione locale,

selezionati per il marchio

Fremondo, rappresentano un’eccellenza dell’enologia

italiana.

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La Guardiense: l’eccellenza del territorio sannitaSituata a Santa Lucia di Guardia San-framondi in provincia di Benevento in un’area molto particolare del meridio-ne d’Italia, La Guardiense con i suoi 52 anni di storia, è oggi una delle re-altà vitivinicole di maggiore rilievo del territorio. Oggi la cooperativa con-ta più di mille soci che curano, nei duemila ettari di collina coltivata le uve che La Guardiense trasforma in vini e spumanti di grande qualità. I circa 240 mila ettolitri di vino prodot-ti ogni anno vengono saggiamente la-vorati secondo le migliori tecniche che uniscono tradizione e innovazio-ne, impiegando appositi protocolli in grado di esaltare le caratteristiche in-trinseche delle uve. Per la vinificazio-ne delle uve a bacca bianca La Guar-diense vanta la disponibilità di ben 10

presse soffici e di oltre 2,5 milioni di frigorie ora per il controllo delle tem-perature di fermentazione e crio-ma-cerazioni. Per la lavorazione delle uve a bacca rossa l’azienda si avvale di un estrattore dei polifenoli, di tinelle tronco coniche per crio-termo mace-razioni, di vinificatori a temperatura controllata con impianti automatizzati per il rimontaggio dei mosti e lo scari-co delle vinacce e di una batteria di autoclavi per la produzione di vini spumanti e frizzanti. Solo seguendo questo iter scrupoloso, che lega clima, territorio e vitigni a protocolli e tecno-logia, si ottengono prodotti superiori che l’azienda propone con orgoglio alla propria clientela dai gusti più raf-finati.Falanghina, Fiano, Greco, Aglianico, DOP e IGP Sannio, vini legati alla cultura e alla tradizione locale, sele-zionati per il marchio Fremondo, rap-presentano un’eccellenza dell’enolo-gia italiana.

Cooperativa AgricolaLa Guardiense

Guardia Sanframondi (BN) ItaliaSede e stab.to Soc.:Loc. Santa Lucia, 104 -105

Tel. +39.0824.864034Fax +39.0824.864935

[email protected]

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