Drink Style Mag-Giu 2010

24
www.udial.it La rivista del Bere Bene di Bimestrale di informazione sul mondo del beverage Anno 4 - n°21 - Mag/Giu 2010 In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi EDITORIALE Il bicchiere che non c’è UDIALITO Assemblea Soci 2010 REPORTAGE Vamos U.DI.AL. weekend a Madrid

description

La rivista del bere bene di U.DI.AL

Transcript of Drink Style Mag-Giu 2010

Page 1: Drink Style Mag-Giu 2010

w w w . u d i a l . i t

La rivista del Bere Bene di

Bimestrale di informazione sul mondo del beverage

Anno 4 - n°21 - Mag/Giu 2010

In c

aso

di m

anca

to re

capi

to in

viar

e al

CPO

di B

rindi

si pe

r la

resti

tuzi

one

al m

itten

te p

revi

o pa

gam

ento

Res

i

editorialeIl bicchiere che non c’è

udialitoAssemblea Soci 2010

reportageVamos U.DI.AL.

weekend a Madrid

Page 2: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 3: Drink Style Mag-Giu 2010

3

Edit

ori

alE

Il bi

cchi

ere

che

non

c’è

Il bicchiere che non c’èLe cattive notizie non mancano mai, specie di questi tempi dove l’econo-mia rantola, la politica litiga, i consu-mi languono. Tutto fermo. L’unica co-sa che si muove e aumenta è il debito pubblico. Si parla di oltre 100 miliardi di euro e forse di più. Ci consoliamo pensando che non stanno meglio le altre nazioni. La Grecia, tanto per fare un esempio. Mal comune mezzo gau-dio, direbbero i duri di cuore, ma non è certo il caso di consolarsi con le di-sgrazie altrui.Anche perché da noi, in Italia, la si-tuazione è ai livelli di guardia, per di più con la crisi che persiste e la disoc-cupazione che sale. In mezzo a tale marasma c’è chi però vede il bicchie-re mezzo pieno. Prendiamo ad esem-pio il settore della ristorazione e del beverage, che è quello che interessa più da vicino i lettori di questa rivista, dove, crisi o non crisi, i consumatori continuano a frequentare (se non ad affollare) i locali. «E allora - dicono gli ottimisti - dov’è la crisi? La gente esce, spende e spande». È vero: la gente esce (perché poi non è cer-to il caso di tapparsi in casa) ma sul fatto che spenda e spanda c’è più di un dubbio, se è vero come è vero che gli incassi dei lo-cali, mediamente, so-no tutti diminuiti, se è

vero, come è vero, che per incassare quattro soldi i grossisti devono aspet-tare la calende greche. Ok, molti ci marciano e speculano, ma qui non si tratta del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: il bicchiere, non c’è proprio.Fra alti e bassi la situazione, nel suo complesso, sembra allo stremo e pare quasi che tutti attendano, come nella più classica commedia all’italiana, un colpo di scena che ribalti la situazio-ne, che sparigli le difficoltà, che faccia apparire una via d’uscita. Insomma, il miracolo. Ma i miracoli, in economia, non cadono dal cielo. E anche se av-vengono (il miracolo economico vis-suto dalla nostra nazione negli anni ‘60 del secolo scorso, ne è un fulgido esempio) sono il frutto della buona volontà e del lavoro degli uomini, spinti da una irresistibile voglia di ri-scatto e con il supporto di politiche sagge e lungimiranti. Oggi, ammesso e non concesso che la buona volontà la si recuperi, manca la voglia di ri-scatto. La politica, poi, meglio non parlarne.

Rivista specializzata di:

72021 Francavilla Fontana (Br)C.da Carlo Di Noi Inferiore

Via per Ceglie Km 1Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050

www.udial.it - [email protected]

Anno 4 - Numero 21Maggio/Giugno 2010

Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo

Editore:

Iscrizione al R.O.C. n°6648V.le Aldo Moro, 44 - 70043 Monopoli (BA)

Tel. 080.9306460 - Fax [email protected] - www.inputsrl.it

Testi e collaborazioni: Marianna Iodice, Angela Svezia,

Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco.

Impaginazione: Angelo Lillo - [email protected]

Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qual-siasi forma, compresa la messa in rete, sono riserva-ti. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizza-zione scritta dell’editore.

Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare un’informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti iden-tificati per la loro attività professionale. L’Editore, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interes-sati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge.

Reg. Trib. Bari n°49 del 10/12/2007

a cura di Giuseppe Rotolo

La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire e implementare, attraverso l’informazione puntale, credibile e professionale, il sapere e la cultura del fuoricasa italiano.La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e superhoreca, clienti dei soci del consorzio.

Page 4: Drink Style Mag-Giu 2010

4

Ud

iali

toU

.DI.A

L. -

Asse

mbl

ea so

ci 2

010

UDIAL - Assemblea SOCI 2010 Il 22 aprile, presso l’Hotel Santa Lucia di Ostuni è stata organizzata l’annuale assemblea U.DI.AL. Un appuntamen-to canonico per la compagine consor-tile nel quale, oltre alla presentazione del bilancio ufficiale e degli anda-menti riferiti all’anno precedente, si è avuto modo di fare un punto delle politiche consortili, di confrontarsi sulle problematiche e di valutare le opportunità.La giornata si è aperta, come di prassi, con i saluti e i ringraziamenti ai pre-senti del Presidente Antonio Argentie-ri per poi passare alla presentazione del bilancio. Il documento è stato ar-gomentato attraverso le varie relazioni allegate: quella del revisore contabile, del consiglio direttivo e del general manager. Il bilancio ha posto in evi-

denza attraverso i “numeri” la bontà della gestione del consorzio. Una ge-stione ineccepibile che ha trovato il consenso e l’applauso dei soci che la giornata assembleare ha richiamato.Di grande interesse come sempre la relazione del General Manager Luigi Cetrangolo che ha supportato il suo intervento con una serie di slide espli-cative del lavoro svolto. Un’analisi approfondita del mercato U.DI.AL. che ha messo in luce punti di forza e punti di debolezza del gruppo, sotto-lineando comunque gli apprezzabili risultati conseguiti che, nonostante la grave recessione che ha colpito l’Italia nel 2009 (-5% del PIL), segnano un dato positivo con il fatturato aggregato che riporta un +1,14%.Un altro dato che ha orgogliosamente sottolineato Cetrangolo, e per il quale ha dato atto del lavoro svolto da tutto il gruppo, è relativo al fatto che il con-sorzio U.DI.AL. continua a crescere in termini di adesioni: sono già ben 18 i grossisti che nel 2010 hanno scelto U.DI.AL., operatori consapevoli di aver compiuto il passo necessario e decisivo per competere nel migliore dei modi in un mercato sempre più difficile. Poi la relazione ha ribadito le linee guida che muoveranno le politi-

Page 5: Drink Style Mag-Giu 2010

5

Ud

iali

toG

ran

Prem

io U

.DI.A

L.

che consortili anche per il 2010, che sono:• continuare ad offrire un alto ed esclusivo contenuto di servizio e con-sulenza ai soci;• collaborare con l’industria in ma-niera esclusiva e nel reciproco interes-se;• formalizzare contratti di servizio utili per sostenete la competizione sul mercato;• mettere a punto operazioni di van-taggio per i soci, vedi Gran Premio presentato più avanti;• continuare ad investire in attività di supporto alla vendita con promozioni, tagli prezzo, ecc;• insistere sulla crescita professionale culturale del consorzio, potenziando gli strumenti di comunicazione e i momenti di socializzazione.In conclusione, Cetrangolo ha riba-dito come le strategie poste in essere nel corso del 2009 da parte del con-sorzio hanno dato esiti positivi, ma-nifestando la volontà di proseguire sullo stesso solco per far diventare U.DI.AL. un vero e proprio centro di servizi, organo propositivo a dispo-sizione dei soci. Un ruolo ambizio-so, ma possibile, che richiede però l’impegno di tutti i soci i quali do-vranno compiere gli sforzi necessari per essere ancor più all’altezza del compito e delle aspettative del mer-cato. In altri termini fare ancor più gruppo e lavoro di squadra nel rispetto dei ruoli e delle competenze, con la volontà e la consapevolezza che il bene della U.DI.AL. è di conseguen-za il bene di ogni socio, piccolo o grande, che ne fa parte.

Gran Premio U.DI.AL.Fra le novità presentate all’assemblea spicca l’ufficializzazione dell’iniziati-va di marketing denominata GRAN PREMIO. Un’operazione che permet-terà ai soci che acquisteranno nel corso dell’anno i prodotti della azien-de contrattizzate, di ricavare una serie di bonus, attraverso i quali poi riceve-re degli oggetti. L’operazione, messa a punto in ogni possibile dettaglio, per-mette in questo modo di gratificare i soci “fedeli” negli acquisti e quindi di non disperdere il fatturato contrattiz-zato. Il catalogo propone una serie di oggetti utili per il lavoro del grossista, ma non solo. La selezione tiene infatti conto delle esigenze di tutti. Si va da un set di valigie fino ai transpallet elet-trici, frigovetrine, carrelli ma anche telefonini, navigatori satellitari e così via. L’oggetto di maggior valore è ad-dirittura un’automobile, una fiammate FIAT 500. Complessivamente, servizi e prodotti a catalogo sono ben venti.

Il consorzio continua a crescere in termini di

adesioni, ben 18 grossisti nel

2010, operatori consapevoli di

aver compiuto il passo necessario

e decisivo per competere, nel

migliore dei modi, in un mercato

sempre più difficile.

Page 6: Drink Style Mag-Giu 2010

6

Ud

iali

toCo

nven

tion

2010

Da sottolineare, inoltre, come una tale operazione rappresenti una concreta opportunità anche per i fornitori, i quali, oltre a sostenerla per fidelizzare i soci, potranno anche usarla per sup-portare operazioni promozionali di periodo e aperture di codici. Anche con questa operazione U.DI.AL. affer-ma tutta la sua propositiva operosità. Una capacità di fare e pianificare che va incontro alle esigenze dei propri soci e anche, giustamente, a quelle delle aziende partner.

Esclusive U.DI.AL.Altre importanti novità presentate all’assemblea hanno riguardato il pro-getto affidato a Paolo Ciola teso a creare un assortimento di prodotti che i soci potranno trattare in esclusiva. Già presente sul mercato, con un’otti-ma rotazione, la gamma della liquori-stica, mentre in assemblea sono state presentate altre interessanti novità. In funzione di questi incoraggianti ri-sultati il presidente ha reso noto che è stata completata la fase di studio rela-tiva al progetto “centrale di acquisto” finalizzato a razionalizzare e coordi-nare alcune importanti problematiche che investono la categoria e, nello specifico, il gruppo U.DI.AL.

Convention 2010Dove va in vacanza il gruppo U.DI.AL. nel 2010? Ebbene, bisogna dire, che quest’anno la scelta non è stata facile poiché, dopo gli straordinari successi conseguiti con gli ultimi “viaggi”, fare ancora più e meglio ri-sulta sempre più difficile. Ma non im-possibile. Certo, le scelte per una va-canza, in giro per il mondo, non mancano, ma è risaputo che il fattore che determina il successo e la nume-rosa partecipazione ai viaggi U.DI.AL. è il saper individuare destinazioni, oltre che belle e culturalmente inte-ressanti, anche e soprattutto funziona-li alle esigenze dei gruppi familiari. Per questi motivi, la scelta per il 2010 si è dimostrata alquanto complessa tanto che è stata sottoposta “salomo-nicamente” nelle mani dei soci pre-senti, i quali, dopo un colorito e sim-patico dibattito hanno scelto a mag-gioranza le capitali Europee fra quelle indicate in assemblea. Fra queste spiccano perle come Vien-na e Budapest. Due città ricche di storia e di bellezze architettoniche che offrono tanti incantevoli luoghi da visitare. La data non è stata ancora fissata, ma già qualcuno comincia a preparare

trepidamente le valigie. In conclusione, nel congedare i soci, il presidente Argentieri ci ha tenuto ad evidenziare quanto sia importante per un gruppo consortile, al fine di ottenere i migliori risultati, operare con la massima com-pattezza e unione di intenti.

Page 7: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 8: Drink Style Mag-Giu 2010

8

rEpo

rtag

EVa

mos

U.D

I.AL.

wee

kend

a M

adrid

con

Fer

rare

lle

VAMOS U.DI.AL. Weekend a Madrid con FerrarelleLa capitale spagnola è stata l’apprez-zata e gradita meta di un weekend piacevole e…frizzante (è il caso di dirlo).

Dal 15 al 18 aprile, sono stati tre gior-ni da ricordare in una città, Madrid, aperta ed estroversa, chiassosa e po-polare, con una grande storia alle spalle e ricca di un considerevole pa-

trimonio monumentale.Tante le cose belle ammirate: Puerta del Alcala, Puerta del Sol, Plaza Ciba-les con la monumentale fontana, Pla-za de Toros. Bellissimi gli esterni della chiesa di Francesco il Grande, del Pa-lazzo Reale e del teatro dell’opera.Molto apprezzata l’escursione a Tole-do, del 17 aprile. In questa città, patri-monio dell’umanità UNESCO, si è potuto godere del fascino della catte-drale Gotico-mudejar e la chiesa di San Tome. Da segnalare, su tutte, la visita alla Sinagoga di Santa Maria La Blanca, ubicata in un quartiere che è un autentico museo a cielo aperto.Molto apprezzata in questo week-end spagnolo, la cucina. Non è mancata infatti la cena in un ristorante tipico a base di paella. Ricordiamo che i soci che si sono “guadagnati” il week-end Ferrarelle avevano (negli ultimi mesi del 2009) partecipato a una specifica attività di comarkenting, conseguendo importanti incrementi di fatturato. In altri termini, la vacanza, se la sono meritata tutta.

Madrid è stata l’apprezzata e gradita meta di

un week-end piacevole e…

frizzante

Page 9: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 10: Drink Style Mag-Giu 2010

10

l’in

tErv

ista

I gio

vani

di U

.DI.A

L. a

lla ri

balta

Un gruppo consortile che

guarda al futuro con serenità e fiducia deve puntare sui

giovani.

I giovani di U.DI.AL. alla ribalta«Un gruppo consor-tile che guarda al futuro con serenità e fiducia deve puntare sui giovani» è quan-to afferma, sempre con caparbia con-

vinzione il Presidente Antonio Argen-tieri. Come dargli torto del resto.Ma grazie al cielo, le nuove leve in U.DI.AL., non mancano.In questa pagina vi segnaliamo quan-to ha realizzato l’eccellente Antonio Fiscarelli, dell’azienda Fiscarelli Ni-cola & C. snc di Larino (CB).Antonio, oltre a farsi le “ossa” sin da ragazzo nel magazzino di famiglia, ha messo a frutto la sua passione per gli studi discutendo una tesi di laurea che analizza il settore della distribuzione di bevande.Per la precisione ha sostenuto un cor-so di laurea in Economia presso “AL-MA MATER STUDIORUM” Università di Bologna, Facoltà di Economia - Ri-mini. La relazione finale ha approfon-dito l’economia e la gestione delle imprese analizzando, come diceva-mo, il settore della distribuzione di bevande. La tesi è stata discussa con il Chiar.mo Prof. Salvatore Torrisi, vice

preside della facoltà.È lo stesso Antonio che ci resoconta del suo studio: «Lo studio che ho svol-to si è posto l’obiettivo di analizzare il settore della distribuzione intermedia delle bevande, focalizzando l’atten-zione sullo specialistico canale Hore-ca. Nella seconda parte ho trattato l’argomento e le problematiche relati-ve agli approvvigionamenti descriven-do quali sono le politiche di scelta, l’analisi dei costi distributivi e soffer-mandomi su un aspetto evolutivo del-la distribuzione, ovvero il “trade mar-keting”. In questo modo ho fatto un focus sugli elementi che contraddi-stinguono un Trade vincente: prodotto adeguato, prezzo remunerativo, pro-mozione convincente, comunicazio-ne mirata. Il terzo capitolo rappresen-ta il nucleo del lavoro. Si parte con una descrizione del canale Horeca, approfondendo il settore degli esercizi pubblici. Successivamente ho voluto documentare le origini del distributo-re italiano di bevande, percorrendo un “excursus” storico. Nella parte fi-nale del capitolo traccio lo scenario competitivo del canale, parlando dei fenomeni e delle varie forme competi-tive che lo stanno contraddistinguen-do. Nell’ultimo capitolo illustro lo sviluppo associativo dei grossisti di bevande in termini di consorzi. Un mondo di cui faccio parte e nel quale spero di fare sempre più e meglio».

Page 11: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 12: Drink Style Mag-Giu 2010

rUbr

ica

12

L’avviso regionale

WELFARE TO WORK intende rispondere alle

esigenze di incremento della

base occupazionale delle imprese.

Per s

aper

ne d

i più

Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO

L’avviso regionale WELFARE TO WORK intende rispondere alle esi-genze di incremento della base occu-pazionale delle imprese, delle coope-rative, dei consorzi di piccole e medie imprese, aventi sede legale e/o pro-duttiva nel territorio della Regione Puglia. Destinatari dell’intervento sono i sog-getti residenti in Puglia - alla data di pubblicazione del presente avviso - rientranti nella definizione di “sogget-ti svantaggiati” . In cosa consistono le agevolazioni:per le assunzione a tempo indetermi-nato, è prevista l’erogazione di un contributo straordinario concesso nell’intensità massima del 50% del costo salariale lordo calcolato nei 12 mesi successivi all’assunzione e co-munque per un importo non superiore a Euro 12.000,00.In caso di assunzione di lavoratori molto svantaggiati il contributo sarà elevato a Euro 14.000,00 (euro quat-tordicimila/00).Il contributo è concesso solo per il primo anno di assunzione ed è previ-sto a fronte di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con orario non inferiore a 30 ore settimanali Le domande di incentivo potranno essere presentate a partire dal giorno

successivo alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia entro e non oltre il 15.10.2010.Per ciascun lavoratore appartenente ai target sopraesposti è prevista la con-cessione di una dote formativa - di importo variabile compreso tra 1.500,00 e i 4.500,00 euro, al lordo delle imposte e/o ritenute dovute per legge - qualora lo stesso non ne abbia già usufruito nell’ambito del proprio piano di azione individuale.A tal fine, pertanto, sarà è necessario presentare all’Ufficio Politiche Attive del Lavoro della Provincia competen-te per territorio prima dell’assunzione, la richiesta di voler usufruire della dote formativa e il relativo progetto formativo.La dote è finalizzata, pertanto, all’adattamento delle competenze dei lavoratori assunti e sarà concessa per azioni di adattamento al lavoro, se-condo le seguenti modalità:- nella misura massima di Euro 1.500,00 per ogni assunzione a tem-po indeterminato fino ad un massimo di n. 2 lavoratori;- fino ad un massimo di Euro 4.500,00 complessivi per tutte le assunzioni a tempo indeterminato a partire da tre unità lavorative ed oltre. I contributi di cui alla lettera A e B sono cumulabili.

Avviso regionale - Welfare to work

Per saP e r n e d i P i ù

Page 13: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 14: Drink Style Mag-Giu 2010

14

il M

Erca

to d

El b

EvEr

agE

Il vi

no p

er l’

Ho.

Re.C

a. è

CO

LTIV

A

Il vino per l’Horeca è COLTIVADa sempre, il gruppo Coltiva, è il pun-to di riferimento per quei distributori di bevande che ritengono (a giusta ragione) che il vino rappresenti una grande opportunità di business, oltre che di arricchimento professionale.Il binomio: offerta ampia, varia e di qualità; il mondo Horeca, che rappre-senta il segno distintivo di Coltiva. Una mission che si è maggiormente valorizzata grazie all’alleanza con GIV (Gruppo Italiano Vini). Un sodali-zio che ha consentito di implementare la già notevole competenza e garanti-re al meglio il controllo della filiera. A questi notevoli plus va aggiunta una gamma di assoluta eccellenza, com-posta da vini che rappresentano il meglio dell’enologia italiana, etichet-te prestigiose proposte in esclusiva per il canale Horeca.

A favore dei grossisti ItalianiAi distributori di bevande, il gruppo

Coltiva riserva una crescente e parti-colare attenzione.Non solo una gamma di vini unica che offre il meglio della viticoltura del Bel Paese, ma si propone anche come partner affidabile pronto ad affiancare il grossista nelle attività di formazione e culturizzazione del canale. Anche le offerte commerciali sono vantaggiose e flessibili e consentono (ove ve ce ne sia la necessità) di effettuare ordini minimi (per esempio solo 12 cartoni) anche assortiti. Per i soci U.DI.AL. una particolare promozione: con il primo ordine, anche minimo dell’in-novativa gamma “Quanto Basta” in regalo un accappatoio. Invece con il minimo ordine di “Pignoletto” un orologio griffato Diadora.

Innovazione e qualitàPer i grossisti italiani collaborare (o avviare la collaborazione con Coltiva) offre lo straordinario vantaggio di af-fiancarsi a un’azienda che fa della qualità e dell’innovazione il suo verbo quotidiano. A tale proposito, un esem-pio illuminante lo offre il progetto

“Quanto Basta” QB che offre il meglio del vino italiano in eleganti botti-glie da 0,20 e 0,25 cl. Un packaging che va in-contro a quelle che sono le nuove tendenze del bere vino. Un bere con-sapevole e di qualità. Un progetto degno di un’azienda leader come Coltiva.

Page 15: Drink Style Mag-Giu 2010

rUbr

ica

15

Per s

aper

ne d

i più

Page 16: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 17: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 18: Drink Style Mag-Giu 2010

18

Mo

dE E

tEn

dEn

zELa

birr

a ita

liana

? Al f

arro

- Il

feno

men

o de

l Ven

ding

La birra da farro ha proprietà

benefiche per la flora batterica di

stomaco e intestino, è ricca di antiossidanti,

ha un basso potere calorico rispetto ad altre

tipologie di birre.

La birra italiana?Al farro!Il progetto Birra da Farro nasce dalla volontà della Regione Marche, CIA Marche, Università Politecnica delle Marche e due aziende private di pro-

duzione di farro e birra. Il Prof. Natale G. Frega, preside dell’Università Poli-tecnica di Ancona e titolare del pro-getto è convinto che i territori italiani possano diventare fecondi per la birra. L’idea di partenza è che la birra non è nata nei Paesi nordici, benché ne sia prodotto tradizionale, ma nacque nel bacino del mediterraneo.E una novità rappresentativa del terri-torio italiano, e in particolare marchi-giano, potrebbe essere proprio la birra al farro. La birra da farro ha proprietà benefi-che per la flora batterica di stomaco e intestino, è ricca di antiossidanti, ha un basso potere calorico rispetto ad altre tipologie di birre presenti sul mercato sono molto inferiori.

L’Amarone Bosan 2001 nella “Top 100” di Wine EnthusiastWine Enthusiast è un noto magazine ameri-cano specializzato in vino. Essere nelle sue top list è una grande soddisfazione e un se-gno di prestigio. Nella sua “Top 100” c’è an-che il vino italiano Amarone Bosan 2001 della cantina Cesari, che viene definito un Amarone con “intensi aromi di ciliegia e frutti rossi con note floerali delicate”. Il premio della “Top 100” è stato con-segnato durante una splendida ker-messe, la Ceremony Award Wine En-thusiast.

Il fenomeno del VendingSono già 2.300.000 i distributori auto-matici diffusi in tutta Italia e produco-no un fatturato di oltre 2,7 miliardi di euro. Il vending in Italia sta crescen-do, in numeri e in apprezzamento da parte dei consumatori. Punta fra i pro-dotti offerti dalle macchine distributri-

a cura di Marianna Iodice

Page 19: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 20: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 21: Drink Style Mag-Giu 2010

21

Mo

dE E

tEn

dEn

zEW

orld

Bee

r Cup

201

0 - E

note

che

italia

ne

ci sono le bevande calde che da sole realizzano già oltre 4,4 m.di di consu-mazioni all’anno. In forte crescita le consumazioni di acqua e bevande fredde (oltre 1 m.do di consumazioni) e snack dolci e salati (ca. 900 m.ni di consumazioni).Il nuovo passo per il Vending, già te-mibile concorrente per i bar, è affer-marsi nella ristorazione veloce con pasti caldi pronti.

World Beer Cup 2010Grande succes-so per il trico-lore al Word Beer Cup 2010, tenutosi a Chi-cago nei giorni scorsi, gara fra birre in cui l’Italia ha bat-tuto la Germa-nia nella cate-goria German-Style Dark Wheat Ale (birra scura di frumento in stile tedesco). Quale birra è riuscita a strappare il primato tedesco? È la Wudù del Birri-ficio Italiano.Per chi non lo sa, quella di frumento è una delle più radicate e antiche birre della tradizione germanica, in partico-lare bavarese. Il fatto che una Italiana sia riuscita ad aggiudicarsi il primo posto è un onore.

Enoteche italianeLe enoteche sono il luogo principe per l’acquisto di vino e la tendenza odier-na è quelle di trasformarle da semplici

punti commerciali a punti di incontro, studio, assaggio, intrattenimento. Se-condo Vinarius, le enoteche italiane, registrano un +4% di fatturato nel 2009 (in moneta 94 milioni di euro), godono di buona salute.Francesco Bonfio, presidente dell’Ass.Vinarius, pone l’accento sul fatto che la sua associazione, al fine di pro-muovere sempre più il ruolo delle enoteche nel panorama sia culturale che commerciale del vino, si impe-gnerà con determinazione: “Un im-portante progetto è quello di conti-nuare nella formazione di nuove leve, come i giovani enotecari, con corsi di aggiornamento e stage in collabora-zione con i principali consorzi di tute-la italiani, dal Brunello al Franciacor-ta, dal Collio ai Colli Euganei, dal Nobile di Montepulciano, fino a Val-tellina, Chianti Classico, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, e realtà associative della Valpolicella e dei Vi-ticulteurs Encaveurs in Valle d’Aosta”. Altro fondamentale impegno - conclu-de- è quello di proseguire nell’opera di rafforzamento dell’identità di eno-tecario, attraverso l’accreditamento della figura professionale come ele-mento insostituibile fra la produzione ed il consumo avveduto.”

Le enoteche sono il luogo principe per

l’acquisto di vino e la tendenza

odierna è quelle di trasformarle

da semplici punti commerciali a

punti di incontro, studio,

assaggio, intrattenimento.

Page 22: Drink Style Mag-Giu 2010

22

Mo

dE E

tEn

dEn

zEM

arsa

la, v

ino

e sim

bolo

ital

iano

- 5ª

edi

zion

e de

l Trie

stEsp

ress

o Ex

po Marsala, vino e simbolo italianoUna sorta di “Doc Unità d’Italia”: questo chiedono i “Paladini del vino siciliano” in una lettera al presidente della Repubblica, inviata non a caso il 25 aprile. I “Paladini” sono dei “cava-lieri del buon gusto” che, unitisi in associazione, vogliono tutelare e pro-muovere il patrimonio enoico della bella Sicilia. A Giorgio Napolitano hanno chiesto una sorta di riconosci-mento simbolico al vino Marsala, il primo vino made in Italy famoso nel mondo, in tempi non sospetti, quando ancora il mercato enoico era ancora in fasce. Da Marsala partì, inoltre, la spedizione di Garibaldi che unì la nazione. Per questo, dicono i “Paladini” il Mar-

sale merita di essere premiato come vino simbolo dell’intero Paese.

5ª edizione del TriestEspresso ExpoVi anticipiamo la data dell’attesa edi-zione 2010 di Trieste Espresso Expo: dal 28 al 30 ottobre Trieste accoglierà il salone dedicato al caffè, prodotto che non teme crisi: negli ultimi 5 anni il mercato dei chicchi, a livello mon-diale, ha registrato segni positivi, cre-scendo costantemente, sia in valore che in volume. Il presidente di Fiera Trieste Spa, orga-nizzatrice del salone, Fulvio Bronzi commenta il trend positivo in questi termini “Il settore del caffè espresso cresce in tutte le aree geografiche e l’industria italiana è sicuramente all’avanguardia.” Tornando al salone, nella passata edizione (2008) i visita-tori dell’esposizione sono giunti da 79 paesi, gli operatori esteri presenti sono stati il 41% del totale, mentre i giorna-listi che hanno seguito l’evento si so-no accreditati da 17 Paesi. Quella del 2010 promette di essere un’edizione ancora superiore.

Il settore del caffè espresso

cresce in tutte le aree geografiche

e l’industria italiana è

sicuramente all’avanguardia.

Page 23: Drink Style Mag-Giu 2010
Page 24: Drink Style Mag-Giu 2010