Dr. Michele CRIVELLARO Divisione Ambiente - CSQA ... · Elaborazione schema ASSOSCAI Carbon...
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CERTIFICAZIONI AMBIENTALI PER LA SOSTENIBILITÁ
Dr. Michele CRIVELLARODivisione Ambiente - CSQA Certificazioni
2001 - LIBRO VERDE Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese
Responsabilità sociale: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate
2001 - LIBRO VERDE
Libro verde sulla politica integrata relativa ai prodotti, del 7 febbraio 2001
Le politiche ambientali fanno crescere il ruolo “prodotti” e su questi puntano (in alcuni settori) per
la definizione ed individuazione di strumenti mirati a ridurre l’impatto sull’ambiente delle
attività umane nell'arco dell'intero ciclo di vita
(PRODUZIONI E CONSUMI SOSTENBILI)
2010 - EUROPA 202020
Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva
C & C• Stabilisco un limite alle concentrazioni di
sostanze inquinanti e verifico che tale limite sia
rispettato
• Sistema basato sull’imposizione di un limite
rigido ed il controllo delle autorità sul rispetto
dello stesso
titoli di emissione, permessi
trasferibili all’emissione, crediti
di emissione
• Emission Trading (EUA)
• Certificati Verdi (FER)
• CER’S e VER’S
PREVENZIONE E
RIDUZIONE INTEGRATE• Normativa che punta alla integrazione delle
autorizzazioni in ottica di prevenzione e
riduzione degli impatti (impianti IPPC- riconoscimento
della validità delle certificazioni/registrazioni))
POLITICA INTEGRATA DI PRODOTTO
LIFE CYCLE ECODESIGN
FORTE INTEGRAZIONE
CON I TEMI LEGATI ALLA
ENERGIA
(es: Cert. Bianchi)
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Le politiche ambientali fanno crescere il ruolo “prodotti” e su questi puntano (in alcuni settori) per la definizione ed individuazione di strumenti mirati a ridurre l’impatto sull’ambiente delle attività umane
Design
Concept
Raw
material
Transport Manufacture Retail
Consumer
Use
Disposal
Quali sono gli impatti più significativi?
Come ridurre gli output di ogni fase (impatti) ?
Transport
Energy
RETAIL FORUM - REAP
“L’obiettivo del forum è ridurre l’impatto ambientale del
comparto della distribuzione e delle relative catene di
approvvigionamento, promuovere prodotti più sostenibili e
informare meglio i consumatori sulle possibilità di acquistare
prodotti ecologici” (Marzo 2009)
CODICE DI SOSTENIBILITÁ(Giugno 2010)
1. Sourcing… by promoting more environmentally sustainable sourcing and production of products.
2. Resource efficiency… by improving the environmental performance of the retailers’ premises.
3. Transport and distribution… by improving the environmental performance of distribution and where the retailer does not operate its own fleet, working with transport providers, as well as by supporting the sustainable mobility of customers and workers.
4. Waste management… by putting in practice measures aiming to prevent or reduce the impact of waste on the environment.
5. Communication… by improving customer-oriented communications which encourage more sustainable consumption and which promote responsible consumer behaviour regarding product use and disposal.
6. Reporting… by reporting regularly on the commitments above.
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Approvigionamento
SELEZIONE FORNITORI
(energia, MP, logistica,
imballi, energia etc)
SELEZIONE DI TERRITORI
(esclusione per pratiche
illegali e/o dannose)
Produzione,
lavorazione,
confezionamento
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
(emissioni, scarichi idrici, rifiuti . . .)
Logistica
Vendita
Consumo
METODI E STRUMENTI DI ANALISI, QUANTIFICAZIONE, GESTIONEE RENDICONTAZIONE
A LIVELLO GLOBALE E LOCALE (GHG, EUTROFIZZAZIONE, BIODIVERSITA’, ETC)
Post-consumo
GREEN SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
I marchi ambientali e le eco-etichette continuano ad aumentare
UNEP riconosce l’etichettatura e le norme volontarie, come il collegamento critico tra la produzione ed il consumo sostenibile.
Il più interessante e indipendente database a livello globale sull’ecolabelling (www.ecolabelindex.com) registra attualmente più di 350 ecoetichette/marchi appartenenti a più di 212 paesi e 25 settori industriali. Se pensiamo ai marchi autodichiarati, anche se non esistono stime ufficiali, il numero aumenta notevolmente.
Conferma il fatto che imprese, istituzioni e società riconoscono un grande valore alla sostenbilità e all’etichettatura come strumento per lo sviluppo della Green Economy
GREEN CLAIMS e RISCHIO GREENWASHING
«Le affermazioni dirette a enfatizzare la compatibilità ambientale . . . . e, quindi, dirette a caratterizzare in modo netto il prodotto rispetto a quelli concorrenti, in relazione a una caratteristica suscettibile di influenzare le scelte di acquisto dei consumatori, risultavano sfornite di evidenze documentali idonee a renderle verificabili nei termini vantati.
Il canone di diligenza professionale richiesto in questi casi,
attesa la delicata tematica trattata, impone di comunicare informazioni e risultati solo a fronte di precisi, attendibili e verificabili riscontri scientifici e documentali.»
Provvedimento AGCM 2009
Attenzione: Carbon Footprint®, Carbon Neutral®, Zero Emissions®
Se è vero che non si può gestire
ciò che non si può misurare
È opportuno chiedersi cosa si può realmente comunicare sulla
sostenibilità a livello di organizzazione e di prodotto ?
IMPATTO DELLA SOSTENIBILITA’• Posizionamento Strategico dell’Impresa: “Sostenibilità” nuovo
riferimento• Tecnologico/ energetico: motori ad alta efficienza, cogenerazione,
trigenerazione, fonti rinnovabili, sottoprodotti etc• Gestione aziendale: acquisire nuove competenze, deve fornire
dati/informazioni attendibili e verificabili anche in materia di sostenibilità
• Supply chain : logistica, fornitori, materiali • Marketing:
– Rivisitazione del prodotto e dei valori che esprime– Nuovo ruolo del packaging– Canali di vendita
• Comunicazione: rischio greenwashing (obiettivo della comunicazione «rendere normali i prodotti sostenibili , non far sembrare sostenibili quelli normali»)
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Come creare e garantire valore
ambientale a livello di
organizzazione e di prodotto ?
LEGISLAZIONE
MERCATO (consumatori, competitors )
SOSTENIBILITÁ(energia, climate
change …)
New entryREPUTAZIONE
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Auto dichiarazioni
Certificazioni
L’impegno per la sostenibilità dev’essere dimostrabile
e riferibile a:
•Impatto ambientale legato all’insieme delle
attività/processi aziendali (sistema gestionale)
•Impatto ambientale del prodotto
Metodologia riconosciute e
verificabili
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La logica LCA è fortemente sostenuta come strumento idoneo per identificare
le prestazioni ambientali dei prodotti
e gli aspetti ambientali significativi
“LIFE CYCLE THINKING”
L’evoluzione del mercato verso prodotti e processi a basso impatto ambientale spinge il sistema impresa ad adottare strumenti riconosciuti per poter dimostrare in modo chiaro la propria responsabilità costruendo reputazione (non immagine) La comunicazione diventa parte integrante della gestione ambientale
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non ancora applicabile alle produzioni agroalimentari (almeno fino al 2011)
dichiarazione ambientale svincolata dal prodotto
La normazione offre :
strumenti di gestione ambientale (ISO 14001, ISO 14064) e dell’energia (EN 16001) integrati e integrabili
con quelli di analisi e valutazione del ciclo di vita (ISO 14040-44) e alla carbon footprint (futura ISO 14067)
oltre a quelli comunicazione ambientale (ISO 14063) e di etichettatura (di Tipo I -UNI EN ISO 14024, di Tipo III -UNI EN ISO 14025, altre asserzioni ambientali di Tipo II o marchi di prodotto stabiliti dalla normativa cogente.)
• Applicare metodologie e norme volontarie verificabili/certificabili è un modo per dare concretezza al concetto di sostenibilità
• La certificazione diventa strumento per garantire l’attendibilità e verificabilità della gestione e comunicazione della propria ecosostenibilità
GRAZIE PER L’ATTENZIONEWWW.CSQA.IT
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