Design M7

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Design M7

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    JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT

    MOSTREMUSEI TDM5 GRAFICA ITALIANA TRIENNALE MILANO> MIC FAENZA> PALAZZO BRANCIFORTE PALERMO> MUSEO BAGATTI VALSECCHI MILANO> COLLEZIONE FARNESINA DESIGN ROMA> DESIGNER GIULIO CAPPELLINI TALENTO GLOBALE> BERTIL VALLIEN LARTISTA DEL VETRO> CARDESIGN ZERO EMISSIONI> TOPGOURMET DAVIDE SCABIN COMBAL ZERO> EATALY ROMA

    GIULIO CAPPELLINICollezione Cappellini NEXT - progetti in progress dal mondo

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    www.carlomoretti.com

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    ILLUMINAMI

    Led.polari

    Led.nastrino

    Design Giovanni Moretti

    Led. 2,4 W (pat.pend.)

  • www.davidtrubridge.com

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  • David Trubridge distribuito da B.Morone Via Soresina 7 20144 Milanowww.davidtrubridge.com www.bmorone.it

  • Sede Legale : Via Basilicata, 1/3 20085 Locate Triulzi - MilanoShowroom e Magazzino : Via Romagna, 30 20090 Opera - Milano

    Tel. 02 90 78 06 06 - Fax 02 90 77 532www.taitu.it [email protected] www.taitu-eshop.com

    Collezione FERRI

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

    VIGANIn questa pagina:tessuto jaquard rosso e grigio pixellato, omaggio a Marilyn Monroe (1926-1962).

    Textile and DesignDAL SALONE DEL MOBILE A PROPOSTE DI CERNOBBIO TESSUTI E ARREDI DI TENDENZA SEMPRE PI TECNICI PER UN INTERIOR DESIGN ESPRESSIONE DI AVANGUARDIA E ALTA QUALIT

    RICERCA DESIGN TESSUTI NENA MAZZA TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO AZIENDE

    CASSINAIn questa pagina:

    tavolo in legno Pantheon, design Mario Bellini (2012). Ha come

    fulcro centrale un piano girevole in cristallo chiamato lazy Susan,

    sottile e trasparente lastra rotonda che ruota al tocco della mano, fungendo da vassoio girevole.

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    Museo Bagatti Valsecchi Milano ISPIRATA ALLE ABITAZIONI SIGNORILI DEL CINQUECENTO LOMBARDO, LA CASA MUSEO ARREDATA CON OGGETTI DARTE RINASCIMENTALE PERFETTAMENTE INSERITI NEGLI AMBIENTI OTTOCENTESCHI

    TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO VENINI5150

    OGGETTI DESIGN MAGAZINE CASE MUSEO

    MUSEO BAGATTI VALSECCHI In queste pagine:il Salone centrale della Casa Museo in occasione della mostra Venini per il Fuorisalone 2012, con lampada da tavolo e lampada da terra Veliero, design Tadao Ando per Venini (2012).

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI

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    Palazzo Branciforte Palermo UNANTICA MAGIONE CINQUECENTESCA NEL CUORE DI PALERMO, RISTRUTTURATA DA GAE AULENTI PER TRASFORMARSI IN UNO SPAZIO DELEZIONE DEDICATO ALLARTE, ALLA CULTURA E ALLA GASTRONOMIA

    TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO EZIO FERRERI / GIACOMO DAGUANNO / UFFICIO STAMPA CANTIERE DI COMUNICAZIONE

    PALAZZO BRANCIFORTE In queste pagine:a sinistra la biblioteca, collocata nellantica sede della quadreria del Principe Nicol Placido Branciforte. Laffresco del soffitto di Ignazio Moncada di Patern. A destra, la loggia restaurata con, in primo piano, il marmo Levoluzione del cerchio di Carmelo Cappelo e, in fondo, Giovane pescatore di Benedetto De Lisi jr (foto di Ezio Ferreri).

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM

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    TDM5 Grafica Italiana UNA QUINTA EDIZIONE DEDICATA AL RUOLO DELLA GRAFICA NELLA STORIA DEL DESIGN E NELLA FORMAZIONE DELLIDENTIT E DELLA CULTURA ITALIANA DEL NOVECENTO

    TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO PASQUALE FORMISANO, FABRIZIO MARCHESI E ARCHIVIO TRIENNALE DESIGN MUSEUM

    TDM5 GRAFICA ITALIANAIn queste pagine:le sezione dedicata a Cultura e Politica, con un corpus importante di immagini, simboli, pensieri e slogan entrati ormai nellimmaginario collettivo.

    TDM5 GRAFICA ITALIANATRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

    14 Aprile 2012 - 24 Febbraio 2013DIRETTORE Silvana AnnicchiaricoCURA SCIENTIFICA Giorgio Camuffo, Mario Piazza, Carlo VintiPROGETTO DI ALLESTIMENTO Fabio NovembrePROGETTO GRAFICO LeftloftWALLCOVERING DIGITAL OFF-SET Jannelli&VolpiCATALOGO Corraini Edizioni

    SommarioAgosto Settembre Ottobre 2012 N. 07

    MUSEI & MOSTRE 32 TDM5 Grafica Italiana Triennale Design Museum Milano

    42 Palazzo Branciforte Palermo50 MIC Faenza Universo Ceramica 56 Museo Bagatti Valsecchi Milano 64 Collezione Farnesina Design Roma72 Textile and Design Tendenze dal Salone del Mobile di Milano

    e Proposte di Cernobbio

    DESIGN

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

    LOyster Perpetual SKY-DWELLER, espressione della perizia tecnica di

    Rolex, un orologio completamente nuovo che abbina utili funzioni,

    semplicit di utilizzo e leleganza intramontabile delle linee classiche

    della Casa. Questo segnatempo progettato per i grandi viaggiatori

    dispone di due fusi orari tanto intuitivi da leggere quanto semplici da

    utilizzare, un calendario annuale che regola automaticamente la data

    alla fine dei mesi di 30 e 31 giorni, il cui sistema brevettato assicura

    unaltissima affidabilit considerato il tipo di funzione e uninterfaccia

    di regolazione anchessa brevettata e di grande comodit : la lunetta

    girevole RING COMMAND. Lo SKY-DWELLER, un concentrato di innovazioni

    firmate Rolex, contiene ben 14 brevetti di cui 5 nuovi depositi.

    Lorologio ospita il nuovo calibro 9001, un movimento meccanico a

    carica automatica sviluppato e prodotto da Rolex, certificato Cronometro

    e con 72 ore di autonomia. Disponibile con cassa di 42 mm in oro

    giallo, bianco o EVEROSE 18 ct., lo SKY-DWELLER veicola tutti i valori

    di precisione, affidabilit e prestigio del Marchio. www.rolex.com

    ROLEXSKY-DWELLER (2012)

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    HangarBicocca 60 anni di Moroso NEGLI SPAZI DELLHANGARBICOCCA A MILANO, DUE IMPORTANTI MOSTRE A CURA DI PATRIZIA MOROSO E MARTINO GAMPER PER CELEBRARE I PRIMI SESSANTANNI DI STORIA DELLAZIENDA

    TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ALESSANDRO PADERNI E NICCOL RASTRELLI

    MOROSO In queste pagine:il progetto espositivo Backstage_a sideview on the Moroso design collection, a cura di Patrizia Moroso, con, in primo piano, divano Do-Lo-Rez, design Ron Arad (2008), formato da moduli di diverse altezze agganciati a una pedana con perni in acciaio. Qui a fianco, Patrizia Moroso, Roberto Moroso e ling. Alberto Gortani, direttore generale della Moroso Spa.108

    OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

    www.rolex.comSKY-DWELLER (2012) ORO BIANCO

  • Facile da guidare, dalle linee aerodinamiche e una batteria davanguardia, Chevrolet Volt apre un nuovo capitolo nella storia dellautomobile elettrica.

    Volt permette infatti di godere di tutti i vantaggi di una guida a emissioni zero mantenendo le prestazioni e la praticit delle automobili tradizionali.

    Volt un veicolo elettrico ad autonomia estesa (E-REV), in cui la motricit fornita sempre dal motore elettrico. Lenergia elettrica viene fornita

    dalla batteria che pu essere alimentata dal generatore - attivato dal motore a benzina quando necessario - o ricaricata dalla normale rete domestica.

    Rispetto ai tradizionali veicoli ibridi, Volt presenta il vantaggio di funzionare sempre a trazione elettrica, alimentata a batteria,

    ossia di non utilizzare il petrolio come combustibile principale, ma solo come generatore di elettricit, riducendo cos emissioni

    e costi di gestione. Rispetto ai veicoli puramente elettrici si distingue per la sua autonomia massima e per la mancanza di ansia

    da ricarica. Una selezionata gamma di accessori esclusivi completano il suo stile unico. Chevrolet Volt: lauto elettrica, ridefinita.

    CHEVROLETVOLT

    www.chevrolet.it

  • CON PI DI 500 CHILOMETRI DI AUTONOMIASAR FACILE ELETTRIZZARSI.NUOVA CHEVROLET VOLT. GENERA NUOVE OPPORTUNIT.

    Immagine inserita a scopo illustrativo. Consumi (ciclo combinato l/100km): 1,2. Emissioni CO2 (g/km): 27.

    www.chevrolet.it | Call Center Clienti 800.011.943

    Chevrolet presenta Volt, la rivoluzionaria auto elettrica ad autonomia estesa in grado di percorrere oltre 500 km senza mai fermarsi. Unauto sorprendente in tutto, innovativa grazie alla tecnologia allavanguardia del sistema di propulsione elettrica Voltec, e divertente da guidare grazie a performance di guida elettrizzanti. Scoprila nelle concessionarie Volt.

  • La vita ha il gusto di un attimo,che non si dimentica.

    Una sensazione di perfezione. Spesso deriva da piccoli dettagli,come ad esempio un prodotto WMF. Tre lettere per qualit,design e innovazione. Per questo si trovano nei posti pi belli del mondo: nellAdlon Kempinski a Berlino come nella Queen Mary 2.E naturalmente a casa vostra. www.wmf.it

  • Life tastes great.

  • Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 662 del 21/12/2010. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P.-D.L. 353/2003(conv. 27/02/2004 L .n.46) art. 1, comma 1, LO/MI.

    Ai sensi degli Art.7 e 10 del decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano, Titolare del trattamento, e che le finalit del trattamento dei Vostri dati sono linvio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o lelaborazione a fini statistici e/o la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali di Johnsons International News Italia S.r.l.. I Vostri dati saranno trattati con le finalit sopra esposte dalle seguenti categorie di incaricati: addetti allUfficio Abbonamenti e Diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti alle attivit di Marketing, addetti alle attivit di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete diritto di ottenere laggiornamento, la rettifica, lintegrazione e la cancellazione dei Vostri dati inviando una richiesta scritta a Johnsons International News Italia S.r.l. - Responsabile Trattamento Dati -, Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale necessaria lautorizzazione scritta da parte di Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Iva assolta dalleditore Art. 74 Dpr 633/72 e successive modifiche I comma lettera C. Esente da bollo Art. 6 II comma Dpr 642/72.

    REDAZIONEDirettore Responsabile

    Stefania Bosco di [email protected]

    Responsabile Relazioni EsterneFabio Romeo

    [email protected]

    RedazioneOmbretta Bertini [email protected]

    Rossella Crippa [email protected]

    Grafica Editoriale Antonella Ferrari

    Laura [email protected]

    Collaboratori in Redazione Pubbliche Relazioni

    Stefania [email protected]

    Peppa Buzzi Mariella Orlando, Paolo Lanzillotto

    Design Francesco Massoni, Fabio De Stefani

    Trend Tessuti Nena Mazza

    [email protected]

    Fotografi Alvise Silenzi, Claudia Zorzi RitrAtelier

    Marzia Malli, Arianna Battistessa Foto Archivio Aziende

    EDITOREJohnsons International News Italia SrlVia Valparaiso, 4 20144 MilanoTel 02 4398 2263 Fax 02 4391 6430

    Presidente e Amministratore Delegato Achille Palma

    Vice PresidenteTiziano Magni

    ProduzioneGionata Caimi

    Distributore Esclusivo Edicola ItaliaPress - Di Distribuzione Stampa e Multimedia Srl20090 Segrate (MI)

    Distributore Esclusivo Estero Johnsons International News Italia SrlVia Valparaiso, 4 20144 Milano

    StampaValprint Spa Cernusco sul Naviglio (MI)

    Servizio AbbonamentiJohnsons International News Italia SrlVia Valparaiso, 4 20144 Milano [email protected]

    Logo TestataGlocal Design, Biella

    Trimestrale 07 Agosto Settembre Ottobre 2012

    www.oggettidesignmagazine.it

    www.johnsons.itLa rivista sfogliabile sul sito

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    Fossil con martello Mix di Pesce, Tartufo nero e Fagiolini dal Menu Creativo di Davide Scabin, chef del ristorante Combal.Zero, precursore

    del moderno Art&Food Design. www.combal.org

  • CARTIERJUSTE UN CLOU

    LA NUOVA COLLEZIONE DI BRACCIALI JUST UN CLOU - SOLO UN CHIODO IN ORO GIALLO, BIANCO, ROSA, ESSENZIALE O TEMPESTATO DI DIAMANTI, MODELLO PICCOLO O GRANDE, DESIGN ALDO CIPULLO (ANNI SETTANTA) PER CARTIER NEW YORK

    www.cartier.it

  • Trasformare un chiodo in un gioiello, scorgere il bello nella semplicit e precisione, e rivelare loggetto tale e quale. Un concentrato di energia essenziale

    e chic che cinge il polso, a fior di pelle, per Lui o per Lei, espressione di unopinione ribelle, di un carattere votato alla concretezza. Ovale doro

    massiccio, pieno, la cui testa disegna lo slancio, lelegante vitalit, lindomabile energia, il grafismo essenziale. Juste un clou solo un chiodo, ma

    prezioso, un gioiello, lapproccio industrioso di un artigiano, di un mago-creatore che trascende il quotidiano, associando meccanica e gioielleria. stato

    Aldo Cipullo che, negli anni Settanta, ha immaginato per Cartier New York il primo bracciale a chiodo. Riflesso di unepoca festosa e libera, incarnata

    dal mitico studio 54. Intramontabile, precursore di una modernit che oggi torna a riproporlo. Il bracciale nuovamente sulla scena, attualizzato, un

    chiodo contemporaneo. Un chiodo, s! Stravolgimento di un oggetto divenuto gioiello in oro giallo, bianco, rosa, essenziale o tempestato di diamanti,

    modello piccolo o grande. Una spirale cadenzata, un cerchio di forza, totem personale, manifesto di audacia, di rabbia di vivere, di stile e di libert. Un

    bracciale. Juste un clou solo un chiodo come per dire: punto e basta! Oppure: sono quello che sono, riflesso di unaffermazione di s, essere diverso

    dagli altri e lontano dalle figure imposte, alla ricerca continua di unessenza autentica, vera, determinata. Juste un clou* solo un chiodo. www.cartier.it

    CartierJuste un clou

  • Le serie problematiche dovute al cambiamento globale di sistema in atto ci impediscono di affrontare ogni argomento con la dovuta obiettivit e serenit. Abbiamo deciso quindi di iniziare a parlare della velocit dellinnovazione, quella tecnologica, settore vincente in crescita positiva, iin trasformazione ed evoluzione continue e costanti. Dopo la rivoluzione sei anni fa dei telefonini

    e tablet con iPhone e iPad, oggi si discute di Mems, i sensori microscopici che si trovano in tutti i prodotti portatili e del largo consumo elettronico. Sono presenti negli oggetti della vita quotidiana, nelle nostre case, nelle auto, in strada, rendono la vita pi facile sia nel lavoro sia nel tempo libero, e domani saranno i protagonisti dell Internet delle cose, una nuova rivoluzione della rete che mette in grado gli oggetti di rendersi riconoscibili e di acquisire intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere a informazioni aggregate da parte di altri. Una ricerca Cisco ci dice che 50 miliardi di oggetti saranno connessi entro il 2020. Da qui, saranno messi sul mercato apparecchi per impostare la spesa con sensori nel frigorifero in grado di riconoscere i prodotti presenti e la loro scadenza, sveglie che suonano prima in caso di traffico, vasetti delle medicine che avvisano se ci si dimentica di prendere il farmaco e, pi in prospettiva, arriver una generazione di sensori, sempre collegati a Internet, che metter le cose on line in grado di prendere decisioni senza bisogno di intelligenze centrali Con lobiettivo del risparmio energetico, tutto diventa smart: la casa intelligente, la fabbrica intelligente, lospedale intelligente, oggetti che parlano con oggetti in grado di far diventare sempre pi interconnesso il mercato del cibo, della salute e dello sport. In questa panoramica emerge lobbligo di fermarsi per capire e rimettersi in gioco con flessibilit per iniziare ad affrontare il cambiamento. Senza dimenticare che questo sistema intelligente basato sullenergia, che dobbiamo iniziare a rispettare e tutelare, e sulla qualit, alla base della quale c sempre lonest, scelte che si dimostrano sempre vincenti anche in situazioni discontinue come queste. www.oggettidesignmagazine.it

    TecnologiaRicerca

    INTERNETdegli

    OGGETTI

    Flessibilit ECO

    DESIGN SMART Home

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    JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT

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    GIULIO CAPPELLINICollezione Cappellini NEXT - progetti in progress dal mondo

    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TENDENZE

    Della collezione Cappellini NEXT - progetti in progress dal mondoda sinistra, sedute WireSofa, Stork Chair, Daddy Longlegs.

    Foto Archivio Cappellini

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  • Alla moda, elegante, spettacolare oppure classica la giusta decorazione per ogni occasione di festa dellanno. Le ultime collezioni con tanti highlights e idee entusia-smanti presentate da circa 1.000 espositori provenienti da 40 paesi alla fiera leader internazionale degli addobbi festivi e delle decorazioni a Francoforte sul Meno. Lasciatevi catturare dal fascino dei nuovi trend.

    tempo di nuove tendenze

    25 29. 1. 2013

    Tel. +39 02-880 77 81 // [email protected] dingresso su www.christmasworld.messefrankfurt.com

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  • www.martafrasi.com

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE

    Victoria&Albert Museum British DesignSUCCESSO DELLA MOSTRA BRITISH DESIGN 1948-2012 DEDICATA ALLE MAGGIORI ESPRESSIONI DEL DESIGN DOLTREMANICA. DAL 1948 FINO AL PROGETTO DEL LONDON AQUATICS CENTRE DI ZAHA HADIDTESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO VICTORIA&ALBERT MUSEUM DI LONDRA

    Nella cornice del Victoria&Albert Museum di Londra, fra le pi importanti istituzioni al mondo dedicate alle Arti Decorative, trasferita nella sede attuale sotto il regno della Regina Vittoria e del Principe consorte, la celebrazione del meglio del design britannico dai Giochi Olimpici del 1948, i primi del dopoguerra, allestate 2012. La mostra British Design 1948-2012 vuole infatti raccontare la storia della moda, dellarredamento, dellarte, del graphic design, della fotografia, dellarchitettura e dei prodotti industriali britannici degli ultimi 60 anni, delineando i cambiamenti culturali, sociali e politici che hanno investito il Paese attraverso lopera dei maggiori artisti e designer nati, cresciuti o formatisi in Gran Bretagna. Suddivisa cronologicamente e semanticamente in tre Gallerie, Tradition&Modernity, Subversion e Innovation&Creativity, la mostra esplora la tensione fra tradizione e modernit, con particolare attenzione al carattere sovversivo, innovativo e creativo del design britannico. Nella prima galleria, dedicata al periodo postbellico, possibile comprendere in che modo eventi come il Festival of Britain (1951) o lascesa al trono della Regina Elisabetta (1952) abbiano giocato un ruolo importante nel promuovere la modernizzazione del Paese, pur preservandone patrimonio e tradizioni. Il lavoro di designer

    come J. Fowler, J. Makepeace o M. Casson mostra la rinascita di tecniche artigianali tradizionali e un rinnovato interesse per la vita agreste quale fonte dispirazione, mentre progetti di rigenerazione urbana come The New Towns Act (1946) rispondono alla rapida crescita della classe media. Nella seconda galleria, alla ricostruzione si sostituisce lideale della rivoluzione, e dalla Swinging London, passando per la scena

    Punk anni 70, si assiste alla crescita e allo sviluppo della cosiddetta Cool Britannia, con il sistema delle Scuole dArte che hanno svolto un ruolo cruciale nelleducazione di talenti artistici radicali. Nellultima sezione della mostra, si evidenzia infine la progressiva trasformazione del Paese da potenza industriale manifatturiera in un apparato di servizi finanziari, commerciali e tecnologici, che hanno inevitabilmente alterato le modalit di produzione, consumo e comprensione del design contemporaneo. Senza dimenticare levoluzione nel campo dellarchitettura e dellingegneria strutturale, attraverso i progetti architettonici e i modelli della Falkirk Wheel realizzata da RMJM nel 2002, il palazzo 30 St Mary Axe di Foster&Partners del 2004 e un modello della nuova commissione di Zaha Hadid per il London Aquatics Centre, inaugurato proprio in occasione delle Olimpiadi 2012. www.vam.ac.uk

    BRITISH DESIGN 1948-2012In questa pagina:

    abiti di Mary Quant e John Bates nella sezione Sovversione. Qui a destra, poster God save

    the Queenper i Sex Pistols, design Jamie Reid (1977), e abito da sera di Alexander McQueen

    della collezione Horn of Plenty del 2009-2010. Sotto, da sinistra, rendering del London Aquatics Centre, design Zaha Hadid (2012), e

    Jaguar E-Type, design Malcolm Sayer (1961).

  • OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE

    La Regina Margherita Villa Reale di Monza GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA CHE DOPO IL RECENTE RESTAURO DELLA REGGIA APRE AL PUBBLICO GLI APPARTAMENTI DELLA REGINA PI AMATA DITALIA. FINO AL 30 SETTEMBRE 2012TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO LUCA RENOLDI - FONDAZIONE DNART

    REGINA MARGHERITA.IL MITO DELLA MODERNIT

    VILLA REALE DI MONZAIn alto da sinistra, abito di gala appartenuto alla Regina

    Magherita di Savoia e dipinto che la raffigura con lo stesso abito, salone dingresso di Villa Reale, sala da bagno della Regina e busto in marmo della Sovrana. Qui a sinistra, camera del Re Umberto I di Savoia e,

    sotto, vista frontale della Villa Reale a Monza.

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    una delle poche regine italiane conosciute da tutti, che nel tempo in cui visse esercit un fascino impareggiabile perfino su coloro che disapprovavano le sue vedute conservatrici. Con il suo nome sono state battezzate molte cose - specie botaniche, strade, ospedali, caf chantant, la pizza. Margherita di Savoia (1851-1926), Regina dItalia e moglie del Re Umberto I, indissolubilmente legata alla Villa Reale di Monza, dono di nozze di Vittorio Emanuele II al Principe Umberto. Pare che la giovane regina fosse entusiasta della reggia arrivando a sentirla, come lei stessa scrive, casa nostra veramente, perch il Re ce lha assegnata in proprio. Oggi gli appartamenti reali sono aperti al pubblico grazie alla mostra Regina Margherita. Il mito della modernit, promossa da Fondazione DNArt alla Villa Reale di Monza fino al 30 settembre 2012. Dipinti, sculture, arredi, oggetti, abiti, gioielli, documenti e fotografie accompagnano il visitatore negli

    Appartamenti Reali, illuminandoci sul carattere e sulla personalit dellantica proprietaria. Perch la storia della Regina Margherita non

    pu prescindere dal suo legame con Monza e con la reggia. Un luogo suggestivo che assume un ruolo di primaria importanza a cavallo tra il XIX e il XX secolo nelle vicende legate allUnit dItalia e ai Sovrani della nuova nazione. Qui Margherita, che amava la cultura, si dilettava di musica e di poesia, circondandosi di poeti, intellettuali e artisti che trovarono in lei una fonte di ispirazione e un modello di eleganza. Fu proprio la Regina a decidere la maggior parte degli interventi, strutturali e decorativi, apportati alledificio nel corso degli anni per adeguarlo alle nuove esigenze di comfort e funzionalit generate dai rapidi mutamenti della societ. La Regina seppe dare una forte impronta personale agli arredi e alle decorazioni, che riflettono un gusto raffinato ancora visibile nelle tappezzerie, negli arredi, nelle vaselle e nellorganizzazione delle tavolate, dove la Sovrana presiedeva alla presentazione delle pietanze e alla scelta del menu. Un luogo unico da scoprire fra la grande Storia e quella, pi intima, di una donna che ha lasciato il segno. ww.reggiadimonza.it

  • www.irisceramica.com Numero Verde: 800 738088

    PROTAGONISTA [ IL COLORE ]

    Collezione KREO

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM

    TDM5 GRAFICA ITALIANATRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

    14 Aprile 2012 - 24 Febbraio 2013DIRETTORE Silvana AnnicchiaricoCURA SCIENTIFICA Giorgio Camuffo, Mario Piazza, Carlo VintiPROGETTO DI ALLESTIMENTO Fabio NovembrePROGETTO GRAFICO LeftloftWALLCOVERING DIGITAL OFF-SET Jannelli&Volpi CATALOGO Corraini Edizioni

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    TDM5 Grafica Italiana UNA QUINTA EDIZIONE DEDICATA AL RUOLO DELLA GRAFICA NELLA STORIA DEL DESIGN E NELLA FORMAZIONE DELLIDENTIT E DELLA CULTURA ITALIANA DEL NOVECENTO

    TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO PASQUALE FORMISANO FABRIZIO MARCHESI ARCHIVIO TRIENNALE DESIGN MUSEUM

    TDM5 GRAFICA ITALIANAIn queste pagine:le sezione dedicata a Cultura e Politica, con un corpus importante di immagini, simboli, pensieri e slogan entrati ormai nellimmaginario collettivo.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM

    TDM5 GRAFICA ITALIANAIn questa pagina:il direttore del Triennale Design Museum di Milano Silvana Annicchiarico, il designer Fabio Novembre e i tre curatori della mostra Giorgio Camuffo, Mario Piazza e Carlo Vinti.

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    Larcobaleno di profilo, labbraccio di un libro aperto, lesperienza iniziatica del labirinto. Pagine bianche fuori scala che si convertono in portali attraversabili, il colore usato come ipertesto grafico che rimanda alle sezioni espositive. Un allestimento dissacrante chiamato ad aggiungere la terza dimensione a materiali solitamente bidimensionali, una chora da cui tutto prende forma e che in pianta si rivela essere un arcobaleno. Nove sezioni che attraversano lo spettro cromatico dal rosso allultravioletto, risultato del taglio e della scomposizione del cubo, solido platonico associato al globo terrestre e citazione mitica che ha guidato la mano di Fabio Novembre. Una storia ancora tutta da scrivere quella della Grafica Italiana, protagonista della quinta edizione del Triennale Design Museum di Milano, con la curatela scientifica di Giorgio Camuffo, Mario Piazza e Carlo Vinti, e sotto la supervisione di Silvana Annicchiarico, direttore del Museo. Deviazione eterodossa dai pi rigidi canoni museali, la mostra abbandona la facile pratica delle icone del design e si presenta per la prima volta senza oggetti: una riflessione diretta, asciutta ed essenziale sul ruolo avuto dal graphic design nella crescita del Paese e nella strutturazione del suo sistema produttivo. Figure come Albe Steiner, Franco Grignani, Bruno Munari, Bob Noorda, Armando Testa, Massimo Vignelli hanno accompagnato il successo delle maggiori aziende italiane, operando in

    settori cruciali della vita culturale e attraversando in modo rilevante i mutamenti politici, economici e sociali dellItalia del Novecento. Senza inseguire una restituzione cronologica, la mostra si articola per linee tipologiche e aree di intervento, andando cos a configurare una mappa dei lavori pi significativi: Lettera, Libro, Periodici, Cultura e Politica, Pubblicit, Imballaggi, Identit Visiva, Segnali, Film e Video. Non solo manifesti dunque, ma unampia gamma di materiali che va dai caratteri tipografici ai marchi, dalle riviste ai pieghevoli, dagli opuscoli ai volumi delle enciclopedie, dai manuali di istruzioni ai progetti di segnaletica per lo spazio urbano, dalle etichette ai primi esempi di grafica in video. Un percorso trasversale che si snoda a partire dal secondo dopoguerra, con particolare enfasi per la fase della ricostruzione e quella del boom economico. Un racconto che comincia dagli antefatti, con la gloriosa tradizione tipografica italiana dalle edizioni aldine alla produzione neoclassica di Bodoni, la stagione dei grandi cartellonisti (Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Severo Pozzati, Federico Seneca), la rivoluzione tipografica futurista. Considerata comunemente una disciplina ancillare e subordinata, la grafica stata di fatto il baricentro di un arco di produzione molto ampio, dando forma ai contenuti pi svariati, costruendo canali dinformazione, educando al bello e al nuovo, contribuendo alla dissolvenza della materia nellimmateriale.

    Lallestimento di Fabio Novembre diviso in 9 sezioni organizzate per aree di intervento, con materiali relativi a Lettera. Libro. Periodici. Cultura e Politica. Pubblicit. Imballaggi. Identit Visiva. Segnali. Film e Video.

    TDM5 GRAFICA ITALIANA

    In questa pagina:a sinistra, Venti progetti per

    il futuro del Lingotto di Achille Castiglioni e Pierluigi Cerri con R.

    Avanzini ed E. Promontorio per Stabilimento Lingotto (1984) e

    Copertina di Tibor Kalman e Oliviero Toscani per Benetton (1991-95).

    Qui sotto, manifesto Inascoltabili frammenti/sonori di Angiolo

    Giuseppe Fronzoni per il Comune di Genova (1980) e pubblicit Tits di

    Attilio Concari per Fiorucci (1976).

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TRIENNALE DESIGN MUSEUM

    Molti degli oggetti che oggi definiremmo icone del design sono entrati nelle case italiane attraverso vincenti campagne pubblicitarie spiega Arturo DellAcqua Bellavitis, presidente Fondazione Museo del Design

    Esiste del resto un rapporto molto stretto fra contesto comunicativo e orizzonte merceologico, un rapporto di esplicita influenza morfologica: la creazione di artefatti, cos come la realizzazione dei grandi progetti nazionali, siano essi nuove strutture di servizio o realt infrastrutturali, sempre stata accompagnata dalla ricerca di unimmagine grafica efficace, da un visual capace di condensare miriadi di informazioni.

    Molti degli oggetti che oggi definiremmo icone del design sono entrati nelle case degli italiani per effetto di vincenti campagne pubblicitarie, spiega Arturo DellAcqua Bellavitis, presidente della Fondazione Museo del Design. Basti pensare al successo post bellico della Lagostina strettamente legato allopera di Cavandoli e alla sua creazione della Linea, progenitore cult del disegno di animazione. Ed ecco allora gli house organ aziendali, che un tempo attiravano penne di poeti, filosofi, letterati, le copertine di Linus, le confezioni Barilla, le bottiglie

    Frisia, il logo Olivetti e quello del Digestivo Antonetto. Curiosa digressione in esterna, una piazza circolare ospita totem colorati con le insegne luminose dei loghi pi famosi, diffondendo a cielo aperto i gingle che li hanno resi familiari, efficace dimostrazione di Sound branding

    firmata dallo studio Sound Identity di Milano. Primo tentativo organico di portare la grafica allinterno del Palazzo dellArte, documentata con materiali fotografici in mostra, lesposizione curata da Guido Modiano nel 1940 ha rappresentato per molti versi un riferimento culturale importante per il lavoro di sondaggio e mappatura attuale, identificando

    La Triennale come il luogo e listituzione verso cui si sono indirizzate sin da subito le istanze di legittimazione, visibilit e riconoscimento pubblico della disciplina grafica. Triennale del resto anche il nome di un carattere tipografico disegnato dallo stesso Modiano per la Fonderia Reggiani di Milano nel 1933 puntualizzano i curatori, che contiene nel tratto il senso della modernit razionalista e dellimportanza strategica della comunicazione stampata. Ricognizione diacronica nel dominio delle parole, nel paesaggio dei segni, nella dimensione comunicazionale visibile e invisibile di cui intrisa la vita quotidiana, il nuovo percorso iconografico del Triennale Design Museum accoglie oltre mille pezzi a rotazione, in molti casi acquisiti da aziende e studi professionali, diventando cos anche occasione di ampliamento e arricchimento delle collezioni del Museo. www.triennaledesignmuseum.it

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    TDM5 GRAFICA ITALIANA In queste pagine:le teche dedicate al Montaggio dellimmagine fotografica. Nella pagina a sinistra, lo spettro cromatico utilizzato da Fabio Novembre per identificare le diverse sezioni espositive e la sezione riservata ai Periodici. Sotto, da sinistra, manifesto per la ditta Mele di Napoli di Marcello Dudovich per Ricordi (1907), pubblicit Questa la pasta per tutti di Erberto Carboni per Barilla (1959), manifesto per le macchine da calcolo Olivetti di Giovanni Pintori per Olivetti (1948-49), manifesto Pirelli di Lora Lamm per Pirelli (1959) e prima pagina de Il Politecnico di Albe Steiner per Einaudi Editore (1945).

  • www.modigliani.it [email protected] Tel. 06 6781715

    Cestini della collezione Intrecci

  • Servizio tavola della Collezione Artisti al Lavoro 100% Italia

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  • N ellanno di Helsinki capitale mondiale del design, la mostra del Design Museum Builders of the Future - Finnish Design 1945-1967 esplora la recente storia della Finlandia e let delloro del design scandinavo. Dopo lesposizione del 2010 sul movimento modernista, una narrazione iconografica per raccontare levoluzione del Paese dalle difficolt economiche del secondo conflitto mondiale allaffermazione come principale attore nel campo del design e dellinnovazione tecnologica, grazie anche a una impressionante crescita industriale. Lirrompere sulla scena internazionale del design finlandese ha inizio agli albori del Novecento, con lavvento dello stile

    Nazionalromantico e ladesione di molti architetti al principio wagneriano della Gesamtkunstwerk, che prevedeva una totale integrazione fra architettura strutturale e arredi interni, in nome di un ideale estetico unificante. La fama del design finnico stata del resto preceduta dalla sua positiva ricezione alle pi importanti fiere del secolo, a cominciare dallEsposizione Universale di Parigi del 1900 e dallacclamazione popolare con cui vennero accolti i progetti architettonici di Alvar Aalto alla Fiera Mondiale di New York del 1939. Dagli uccelli in vetro di Oiva Toikka per iittala alle sedute di Eero Aarnio per Asko, dai lampadari a

    forma di carciofo del marchio Louis Poulsen a tutto linsuperato lavoro di ricerca nel design del legno curvato portato avanti da architetti del calibro di Alvar Alto o di Arne Jacobsen, senza dimenticare le opere eccezionali di Tapio Wirkkala, Kaj Franck, Timo Sarpaneva e Nanny Still, il design finlandese rispecchia la societ in cui nasce: un rincorrersi di tradizionalismo e modernismo che si declina nelle linee e nei materiali, per dare forma agli oggetti della vita quotidiana. Uno stile senza tempo che nelle sue espressioni pi note e iconiche trae ispirazione dalla

    Natura incontaminata, con materiali naturali e curvature sinuose, ma anche dal Funzionalismo e dalla sua economia di linee, con il concetto di forma subordinato a quello di funzione. Una leggerezza che a volte diventa gioco, un approccio concreto e sperimentale fatto di prove e riprove, per avere oggetti di qualit costruiti per durare. Builders of the Future presenta designer noti e meno noti, progetti, prodotti e fenomeni che hanno contribuito al successo internazionale del design scandinavo, illustrando levoluzione delleducazione e del buon gusto, la promozione del design attraverso i media, limpatto dellindustria e della meccanizzazione, gli inevitabili riflessi sullunit nazionale, la societ e il progresso economico. www.designmuseum.fi www.wdchelsinki2012.fi

    Design Museum Helsinki Design Capital 2012WORLD DESIGN CAPITAL 2012, HELSINKI OSPITA LA MOSTRA BUILDERS OF FUTURE - FINNISH DESIGN 1945/1967 DEDICATA ALLEVOLUZIONE DEL DESIGN FINLANDESE DAL II DOPOGUERRA AL BOOM DEGLI ANNI 60TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO DESIGN MUSEUM HELSINKI

    BUILDERS OF FUTURE In questa pagina:a destra, coppa Kantarelli, design Tapio Wirkkala (1947), servizio tavola Kilta, design Kaj Franck (1948), vasi Hiidennyrkki design Timo Sarpaneva (1950) ca), scatto di moda della fotografa finlandese Claire Aho e prototipo di seduta di Alvar Aalto. Sotto, gli spazi espositivi del Design Museum durante le mostre Universal Forms e FennoFolk, dedicate rispettivamente allopera di Kaj Franck e alla cultura popolare finlandese.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE

  • Lobmeyr distribuito da B.Morone Via Soresina 7 20144 Milanowww.lobmeyr.at www.bmorone.it

    Collezione B black design Josef Hoffmann (1912)

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI

    PALAZZO BRANCIFORTEPALERMO In queste pagine:la biblioteca collocata nellantica sede della Quadreria del Principe Nicol Placido Branciforte. Laffresco del soffitto di Ignazio Moncada di Patern. Nella pagina a destra, la loggia restaurata con in primo piano il marmo Levoluzione del cerchio di Carmelo Cappelo e, in fondo, Giovane pescatore di Benedetto De Lisi jr (foto di Ezio Ferreri). La ristrutturazione del palazzo stata curata da Gae Aulenti.

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    Palazzo Branciforte Palermo UNANTICA MAGIONE CINQUECENTESCA NEL CUORE DI PALERMO RISTRUTTURATA DA GAE AULENTI SI TRASFORMA IN UNO SPAZIO DELEZIONE DEDICATO ALLARTE, ALLA CULTURA E ALLA GASTRONOMIA

    TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO EZIO FERRERI / GIACOMO DAGUANNO / UFFICIO STAMPA CANTIERE DI COMUNICAZIONE

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI

    Ristrutturato da Gae Aulenti, il Museo ospita i reperti della prestigiosa Collezione Archeologica della Fondazione Sicilia, oltre ad antiche maioliche, sculture, collezioni filateliche e numismatiche

    PALAZZO BRANCIFORTEIn queste pagine:

    vedute della Collezione Archeologica collocata nellantica Cavallerizza, e, a destra, crateri attici del 500 a.C.. Sotto, scaffalature lignee dellantico

    deposito dei pegni Monte di Santa Rosalia, e bronzo Eros giovinetto di Antonio Canova.

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    PALAZZO BRANCIFORTE In questa pagina:

    dallalto, ingresso e veduta del Museo e il Ristorante Branciforte, sede della

    Citt del Gusto di Palermo, celebre scuola di cucina del Gambero Rosso.

    Inaugurato dal Presidente Giorgio Napolitanoi in occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci, Palazzo Branciforte uno storico edificio nel centro di Palermo, recente protagonista di un magnifico restauro promosso dalla Fondazione Sicilia, presieduta dal professor Giovanni Puglisi, e realizzato, a partire dal 2007, dallarchitetto Gae Aulenti, gi autrice di alcuni dei recuperi pi straordinari degli ultimi decenni, da Palazzo Grassi a Venezia alla Gare de Orsay a Parigi o al Museo de Arte de Catalunya a Barcellona. Un intervento che ha permesso di rendere lintero complesso funzionale e moderno, mantenendo le testimonianze del passato in una riuscita contaminazione con il design contemporaneo. Il palazzo nobiliare, di origine cinquecentesca, si sviluppa su 5.650 metri quadri di superficie, e, oltre a ospitare gli uffici direzionali della Fondazione, offre spazio ad alcune fra le sue prestigiose collezioni. Al piano terra sono esposte le Raccolte archeologiche e le Antiche maioliche, mentre al piano nobile trovano collocazione le Collezioni filateliche e numismatiche e le Sculture. Da qui si pu accedere a quello che rappresenta forse il nucleo pi suggestivo dellintero complesso: gli antichi ambienti del

    Monte di Santa Rosalia, raro esempio perfettamente conservato di composizione architettonica lignea, con le sue scaffalature in legno, le scale interne, i palchetti, i ballatoi e gli spazi per custodire gli oggetti lasciati dai palermitani negli anni in cui il Palazzo era sede dellantico

    Monte dei Pegni, destinato oggi a ospitare mostre temporanee. Ma non

    finita qui. Nelle vaste sale del palazzo ha sede una ricca e prestigiosa Biblioteca comprendente circa 50mila volumi, che vanta libri e periodici difficilmente reperibili o consultabili in altre biblioteche. Nei locali del primo piano si trova una sezione specializzata in Storia della Sicilia, Storia dellArte, Numismatica e Archeologia nonch la raccolta personale di Numismatica di Vittorio Emanuele III e una grande sala lettura in cui sono raccolti circa 30mila volumi suddivisi tra opere di consultazione, collane, periodici, miscellanee e monografie. Di particolare suggestione il grande affresco che sovrasta la sala di lettura, realizzato dallartista Ignazio Moncada di Patern. A Palazzo Branciforte la cultura si coniuga anche alla buona tavola e con i sapori della tradizione mediterranea. In unala del piano terra sono infatti allestiti la Citt del Gusto di Palermo, celebre scuola di cucina del Gambero Rosso, in cui si svolgono corsi professionali, eventi, incontri, corsi monografici e lezioni dei pi grandi artisti della gastronomia, e disponibile anche fuori degli orari museali il Ristorante Branciforte. Qui visibile la caratteristica contaminazione tra antico e moderno voluta da Gae Aulenti, che ha restaurato gli spazi mantenendo inalterata la loro struttura originaria, dotando la sala di una preziosa collezione di antiche maioliche accostandola, al tempo stesso, ad arredi dal design decisamente contemporaneo. Il progetto di riqualificazione, inoltre, ha visto la creazione dellAuditorium Branciforte, nuova sala conferenze tecnologicamente allavanguardia per ospitare congressi e iniziative culturali di alto profilo. www.palazzobranciforte.it

    Gli antichi ambienti lignei perfettamente conservati del Monte di Santa Rosalia, deposito degli oggetti che i palermitani portavano al Monte dei Pegni, ospitano oggi mostre contemporanee

  • POLTRONA FRAU In questa pagina:qui sotto, lo storico divano Chester con lavorazione a pliss e rivestimento dinterni Poltrona Frau per elicottero. Qui a destra, la nuova poltrona Juliet, disegnata da Benjamin Hubert per i 100 anni Frau, e poltrone Arcibald e Vanity Fair. Sotto, a destra, seduta Salus progettata da Foster&Partners per la Cathay Pacif Lounge di Hong Kong, e il Magazzino delle pelli di Frau.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE ANNIVERSARI

    Cultura e saper fare italiano, con un linguaggio di forte respiro internazionale: Poltrona Frau, prima azienda italiana del mobile a compiere i suoi primi cento anni (fu fondata infatti da Renzo Frau a Torino nel 1912), festeggia lanniversario editando il libro Lintelligenza delle mani, annunciando il vincitore del concorso

    Centennial Design Contest, indetto per disegnare la poltrona del centenario, e anticipando la prossima apertura del Museo dImpresa Frau, progettato da Michele De Lucchi negli stabilimenti di Tolentino, concepito come spazio aperto al pubblico studiato per diventare luogo dincontro, scambio e riflessione, destinato ad accogliere designer, architetti, studenti, giornalisti e clienti da tutto il mondo. Il concorso ha coinvolto 12 designer tra i pi talentuosi e noti, impegnati a interpretare i valori dellazienda attraverso uno sguardo nuovo, quali Massimiliano Adami, Stephen Burks, Lorenzo Damiani, Daphna Laurens, Zanini de Zanine, Xie Dong, Adam Goodrum, Constance Guisset, Benjamin Hubert, Nendo, Satyendra Pakhal e Nika Zupanc. Sviluppando il tema della poltrona come luogo dove raccogliersi, meditare, rilassarsi e pensare, il risultato una rosa di progetti che esprimono una visione trasversale, in cui si intrecciano diverse culture e modi di fare e vivere

    il design. Suggestioni inedite che lAzienda ha fatto sue, ampliando ancora una volta il proprio linguaggio estetico e rimanendo sintonizzata con la contemporaneit. Premiata da una Giuria internazionale formata da protagonisti del mondo del design, dellarchitettura, del giornalismo e dellimprenditoria, la poltrona vincitrice del contest Juliet del britannico Benjamin Hubert, classe 1984, enfant prodige che ha gi disegnato per Cappellini, Casamania, De Vorm. Alla ricerca di un punto di equilibro tra semplicit e funzionalit, legate ai materiali e alle sensazioni tattili che essi procurano, il designer prende spunto dalla moda e coglie un dettaglio, la manica a sbuffo, che utilizza per dare forma a un nuovo concetto di poltrona fortemente connotata nel design. Un progetto per il futuro che verr realizzato con il tradizionale telaio in legno che, pi stretto nel basamento, si allarga a sbuffo nella seduta, dove il classico capitonne si reinventa in una versione pi contemporanea e morbida, arricchita da unoriginale cucitura a pinces per gli interni. Con una complessit di esecuzione che esprime tutta la maestria degli artigiani Poltrona Frau, ne scaturisce un comfort prima di tutto visivo, quindi una sensazione di relax e abbandono data dal libero gioco di pieghe e cuciture. www.poltronafrau.com

    LIntelligenza delle mani di Poltrona FrauUN CONTEST DEDICATO ALLA POLTRONA DEL CENTENARIO PER FESTEGGIARE IL SECOLO DI ATTIVIT CON LA SEDUTA JULIET DI BENJAMIN HUBERT E IL MUSEO FRAU PROGETTATO DA MICHELE DE LUCCHI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO POLTRONA FRAU

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MIC FAENZA

    MIC Faenza Universo Ceramica TRA SPERIMENTAZIONE, RICERCA, CREATIVIT E IL PRESTIGIOSO PREMIO FAENZA, IL MIC METTE IN MOSTRA UNA ECCEZIONALE PERSONALE DI MIMMO PALADINO E IL DESIGN DI HELSINKI FAT CLAYTESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO UFFICIO STAMPA MIC DI FAENZA

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    MIC FAENZAPALADINO CERAMICHE

    In queste pagine:lopera Scudo di Mimmo Paladino posizionata accanto allingresso del

    Museo e, a destra, dallalto, Suite Faenza 9 in terracotta, ferro, ossidi,

    smalti e ingobbi (2012), Calici in ossidi, smalti e ingobbi (2012). Sono un centinaio le opere di Paladino

    esposte nella grande mostra Paladino Ceramiche, la personale che il MIC gli dedica, in calendario

    fino al 7 ottobre 2012. Qui a fianco, veduta del cortile interno del MIC.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MIC FAENZA

    Esponente della Transavanguardia, Mimmo Paladino mette in mostra al MIC Paladino Ceramiche 100 sculture e installazioni che si snodano lungo gli spazi con il coinvolgimento diretto del visitatore

    PALADINO CERAMICHEMIC FAENZA In queste pagine:sopra, Treno in terracotta, ferro, smalti, ossidi e sabbia (2007). Qui a sinistra, serie Vasi Ermetici (2003-2012), e, a destra, I Dormienti in terracotta (2011). Sotto, Senza titolo in legno, terracotta e calce (1993). Paladino invita a esperire queste opere al di l di una mera lettura simbolica.

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    Fondato nel 1908 dopo la grande Esposizione Internazionale dedicata a Evangelista Torricelli, che ospit i prodotti delle maggiori manifatture italiane ed europee, il MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza custodisce oggi

    una straordinaria variet di creazioni ceramiche dallantichit classica ai nostri giorni e costituisce un importante centro culturale a livello mondiale, in grado di mettere a confronto la produzione faentina, storicamente la pi antica dItalia, con le maggiori produzioni estere. La sezione contemporanea del percorso museale comprende prodotti delle principali manifatture europee del periodo Modern Style, oltre a opere di celebri artisti come Picasso, Matisse e Chagall. Riconosciuto come

    Monumento testimone di una cultura di pace secondo il programma lanciato dallUnesco nel 2000, il MIC depositario del prestigioso Premio biennale Internazionale della Ceramica dArte contemporanea, che nel 2011 ha visto vincitori della 57ma edizione, riservata ai giovani artisti under 40, litaliano Giovanni Ruggiero con Corrispondenze cosmiche e i giapponesi Shigeki Hayashi ed Eri Dewa con lopera Core. Nel 2012, anno di Helsinki capitale mondiale del design, il MIC ospiter la manifestazione Argill Italia, versione made in Italy del noto festival della ceramica di Aubagne, nei pressi di Marsiglia. Ledizione 2012 di Argill, ideata nel segno dellinternazionalit e dellinnovazione, abbraccia il weekend del 31 agosto, 1 e 2 settembre, con una grande mostra-mercato lungo le strade del centro storico di Faenza, con 200

    espositori provenienti dalle citt della ceramica italiane, francesi, tedesche, spagnole, olandesi, austriache, croate, slovene e di altre nazioni europee. Dal punto di vista degli eventi collaterali, la citt, attraverso le proprie strutture (Museo Internazionale delle Ceramiche, Palazzo delle Esposizioni, associazioni artigiane e culturali, AICC, Istituto Statale dArte Gaetano Ballardini, I.S.I.A.), sar teatro di mostre, esposizioni e animazioni. In parallelo a questo evento, inoltre, dal 30 agosto al 30 settembre, il MIC ospita una mostra dedicata al gruppo di ceramisti finlandesi Helsinki Fat Clay con lintento di fornire uno sguardo sulla contemporaneit della ceramica finlandese, particolarmente suggestiva per la profondit di ricerca e la forte sperimentazione. Il gruppo composto di dieci artisti ceramisti che vivono e lavorano nel sud della Finlandia: Erna Aaltonen, sa Hellman, Eliisa Isoniemi, Kirsi Kivivirta, Pekka Paikkari, Heikki Rahikainen, Johanna Rytkl, Kim Simonsson, Caroline Slotte e Kati Tuominen-Niittyl. Helsinki Fat Clay - ha dichiarato Claudia Casali, direttrice del MIC - mette in campo diverse cifre stilistiche che richiamano una grande tradizione e un ricco percorso artistico (..). Lo spaccato che emerge mostra motivi e percorsi personalissimi, che spaziano dal grs alla porcellana, dal design allinformale materico, dallelegante minimalismo concettuale alla fotoceramica, dalle perfette linee formali al pop di derivazione manga-cartoon. La collezione in mostra al MIC si trasferir successivamente a Milano, presso la Galleria Officine Saffi, dove sar esposta nel mese di ottobre 2012.

    HELSINKI FAT CLAY MIC FAENZA In questa pagina:

    in alto, da sinistra, servizio Spoon Bowl di Kirsi Kivivirta (2010), e

    contenitori Inverno della collezione Talvi di Kati Tuominen-Niittyl (2010). Qui a sinistra, La Forma

    3 di Heikki Rahikainen e, a destra, la scultura Ragazza con specchio

    rotondo di Kim Simonsson (2012). Tutti gli aderenti al gruppo

    finlandese Helsinki Fat Clay hanno una propria carriera individuale di

    successo, e, insieme, mostrano una grande variet di espressione sulla

    scena dellarte contemporanea.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MIC FAENZA

    Nelle opere in argilla del gruppo Helsinki Fat Clay troviamo un elegante astrattismo declinato in forme scultoree e ruvide superfici che rimandano al rapporto moderno tra uomo e natura urbana

    Sul versante mediterraneo, invece, il MIC presenta fino al 7 ottobre la personale di Mimmo Paladino, Paladino Ceramiche. Il percorso espositivo si snoda lungo gli spazi museali con il coinvolgimento diretto e immediato del visitatore: sculture di grandi dimensioni, installazioni complesse accanto a produzioni minori che testimoniano della colta e poliedrica personalit dellartista. A tratti quasi brutale nellutilizzo di un materiale primordiale come la terra nella sua forma pi primitiva e meno accattivante, Paladino espone opere fondamentali della sua produzione, pi alcuni inediti realizzati in occasione della mostra faentina, che testimoniano del suo felice connubio con la citt. Una mostra imperdibile che pone laccento sul linguaggio dellartista campano in un susseguirsi di segni, simboli e rimandi allepica. Lo stesso Paladino ha voluto contribuire allelaborazione del progetto

    espositivo con la scelta di opere che ripercorrono tutta la sua poetica: sculture dipinte che assumono la forma di quadri tridimensionali, lastre nelle cui concavit sono nascosti oggetti dal forte impatto emotivo, dischi e torri di dimensioni tali da rimandare alle ciclopiche fortificazioni micenee. Esponente della Transavanguardia, Mimmo Paladino il massimo interprete delleclettismo e del nomadismo intellettuale codificati da Achille Bonito Oliva negli anni Ottanta. La sua arte si oppone dichiaratamente a ogni interpretazione simbolica, alla ricerca di un senso altro e a ogni lettura narrativa, ponendosi piuttosto come dialogo costante tra immagine e linguaggio, un dialogo libero da artifici retorici o linguistici, che preferisce ricorrere a elementi archetipici carichi di potere evocativo, direttamente accessibili allinconscio dellosservatore. www.micfaenza.org

    HELSINKI FAT CLAYMIC FAENZA In questa pagina:a sinistra, dallalto,Paesaggio a mosaico di Kirsi Kivivirta, centrotavola Onda di sa Hellman (2009) e Fractured Surface I di Pekka Paikkari (2007). In alto, a destra,Glow di Erna Aaltonen (2011) e Miraggi di Johanna Rytkla (2011). Superfici tonde o fratturate, astrazione e matericit: sono i volti dellargilla elaborati dai maestri del gruppo Helsinki Fat Clay.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO BAGATTI VALSECCHI

    MUSEO BAGATTI VALSECCHI THE WHITE COLLECTIONDI VENINIIn queste pagine:la storica Casa Museo milanese ha ospitato in occasione del Fuorisalone 2012 la mostra di Venini The White Collection. Nel Salone centrale, le nuove lampade da tavolo e lampade da terra (in foto a destra) Veliero, design Tadao Ando (2012). Nellinstallazione centrale, le lampade Veliero.

  • Museo Bagatti Valsecchi Milano ISPIRATA ALLE ABITAZIONI SIGNORILI DEL CINQUECENTO LOMBARDO, LA CASA MUSEO ARREDATA CON OGGETTI DARTE RINASCIMENTALE PERFETTAMENTE INSERITI NEGLI AMBIENTI OTTOCENTESCHI

    TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO VENINI 57

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEO BAGATTI VALSECCHI

    VENINI THE WHITE COLLECTIONIn questa pagina:sopra, nello Studio, il lampadario Diamantei, design Venini. A sinistra, i nuovi vasi Murana, design Fabio Novembre (2012). A destra, vasi Bolle, design Tapio Wirkkala (1966-68). Sullo sfondo, il Polittico La Vergine con il Bambino e i Santi Giovanni Battista, Maddalena, Santa Margherita con il drago e SantAntonio, situato nella Camera del Letto Valtellinese.

    Per presentare le sue collezioni Venini sceglie una storica Casa Museo, espressione di un coerente progetto abitativo rinascimentale frutto della passione dei fratelli Bagatti Valsecchi per le Arti applicate

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    Quando nel 1880 i nobili Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi decidono di ristrutturare la dimora di famiglia si impegnano in prima persona nel progetto del palazzo, discostandosi dalleclettismo imperante per indirizzare le loro preferenze a suggestioni e oggetti del Rinascimento, nellintento di rievocare una sontuosa dimora patrizia del Cinquecento lombardo. Una confidenza, quella con il mondo dellarte, che i due fratelli hanno acquisito dal padre Pietro, apprezzato miniaturista su smalto e avorio, e che si esprime attraverso una sorprendente condivisione e identit di gusti, nonostante le marcate differenze dindole: pi viveur e mondano Fausto, che rifugge il matrimonio, pi quieto e riservato Giuseppe, che nel 1882 sposa Carolina Borromeo imparentando i Bagatti Valsecchi a una delle casate nobiliari pi antiche e prestigiose di Milano. Non una semplice collezione ma un coerente progetto abitativo, donde trovasi oggetti del XV e XVI secolo dei generi pi svariati: quadri, arazzi, tappeti, mobili, armi, ceramiche, bronzi, vetri, gioielli, ferri, utensili domestici di ogni qualit raccolti con studio accurato e restituiti al loro uso originario, per citare lo stesso Giuseppe. Allunit stilistica dei manufatti corrisponde dunque una grande variet di oggetti, una partitura fitta e sovrabbondante frutto della passione di famiglia per le Arti applicate, evidente sin dal primo ambiente di visita, la Sala dellAffresco nellappartamento di Fausto. E se dipinti come il Cristo Redentore del Giampietrino, la Madonna con Bambino di Bevilacqua o la Santa Giustina di Bellini hanno la funzione

    di arredare i diversi ambienti domestici, suppellettili come cofanetti in pastiglia dorata, pregiate maioliche, cristalli veneziani, orologi solari in avorio, strumenti musicali antichi, tavoli e sedili lignei intarsiati devono invece rispondere a precise esigenze duso. Ecco quindi che la vasca in marmo neorinascimentale della Sala da Bagno in realt una moderna doccia, ovvero un sanitario assolutamente allavanguardia per la fine dellOttocento, anticipatore di soluzioni impiantistiche che si diffonderanno nelle abitazioni signorili del secolo successivo. La casa diventa cos un luogo di cimento per una nutrita schiera di artigiani lombardi, maestranze specializzate come i fabbri Piovelli e Biraghi, il marmista Pietro Benaglio, il pittore e stuccatore Angelo Stocchetti, che sono coinvolti in un programma decorativo capillare. Ed in questo importante contesto storico che Venini riuscita a stupirci ancora, scegliendo per il secondo anno consecutivo questa prestigiosa Casa Museo di Milano per il suo evento al Fuorisalone 2012. Nelle ottocentesche sale del palazzo, The White Collection ha presentato una retrospettiva delle migliori collezioni di design del marchio, con opere di Emmanuel Babled, Edward Barber, Jay Osgerby, Mario Bellini, Rodolfo Dordoni, Alessandro Mendini, Fabio Rotella, Carlo Scarpa, Ettore Sottsass e molti altri. Esposte in anteprima, anche le ultime novit firmate Tadao Ando e Fabio Novembre, le cui creazioni Murana e Happy Pills erano gi state protagoniste dellevento Venini a Palazzo Grassi in occasione del carnevale in laguna. www.bagattivalsecchi.house.museum www.venini.it

    VENINI IN MOSTRA MUSEO BAGATTI VALSECCHI

    In questa pagina:a sinistra, nella Sala della Stufa Valtellinese, il lampadario Vittoriale, design Napoleone

    Martinuzzi (1926), e collezione Sogni infranti, design Mario Bellini (1992). A destra, nella Sala

    da pranzo, i lampadari Gio Ponti (1946) e, in primo piano, Scarlatti, design Venini (1924). Sul tavolo, lampada Seltz, design Rodolfo Dordoni (2000) e vaso Veronese,

    design Vittorio Zecchin (1921).

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE VILLA MEISSEN MILANO

    Rinasce con Villa Meissen uno degli edifici pi significativi nella storia di Milano. Un restauro iniziato nella primavera 2011 per riportare ad antico splendore quella che fu Casa Carcassola Grandi, palazzo del XVI secolo in via Montenapoleone 3, luogo di incontro dei patrioti italiani negli anni che precedettero lunit nazionale. Una superficie di oltre 350 metri quadri divisa in otto ambienti a tema, una piattaforma per illustrare luniverso Meissen anche alla luce delle recenti diversificazioni di prodotto. Con i suoi notevoli elementi architettonici e monumentali, come il portale dingresso firmato Gio Ponti o le pregiate pitture di artisti lombardi, senza dimenticare le tracce di mura romane e medievali, Villa Meissen rappresenta quei valori di lusso discreto, amore per larte e la tradizione che sono il cuore stesso della Manifattura, fondata nel 1710 da Re Augusto Elettore di Sassonia e divenuta presto la scelta delezione dei palazzi e delle corti di tutta Europa. Come ha sottolineato Christian Kurtzke, CEO della compagnia, lapertura a Milano di Villa Meissen rappresenta una tappa fondamentale nella storia del marchio, consolidandone la posizione di leader nel segmento del lusso. Il flagship store milanese costituisce infatti un modello europeo per future espansioni nei mercati internazionali. Inaugurata durante il Salone del Mobile 2012, Villa Meissen ha cos potuto presentare in esclusiva i mondi del marchio Meissen: Fine Art, Joaillerie, Fine Living

    e HOME, oltre alla nuovissima HOME Collectibles. Una linea di divani, poltrone, tavoli, lampade, porcellana da tavola e raffinate stoffe che traggono ispirazione dai tratti stilistici degli anni 40, 50, 60 e 70, interpretati alla luce della creativit e dellestetica del brand. Come gi avvenuto con il lancio delle collezioni di gioielleria, influenzate dagli esordi della Manifattura, quando si producevano ciondoli, spille e medaglioni, anche per lo sviluppo di HOME Collectibles si prestata grande attenzione affinch ogni pezzo incorporasse il DNA di Meissen: largo dunque a unapprofondita ricerca darchivio tra forme e decori che hanno caratterizzato tre secoli di storia artistica e culturale del marchio, a cominciare dallintreccio di elementi decorativi europei ed orientali. Un segreto, quello della Manifattura di Meissen, che comincia dagli ingredienti, loro bianco scoperto dallalchimista Bttger nel 1708, e poi i 10.000 colori, le 800.000 forme e il savoir faire artigianale, fedele da 300 anni alla pretesa della pi alta qualit. Se le creazioni per rivestimenti dinterni e arredi sono raccontate dallallestimento degli spazi, leccezionale location milanese ospita anche pezzi artistici e creazioni nate con il contributo di artisti emergenti. Villa Meissen celebra dunque un moderna cultura della casa che, unita a una molteplicit di eventi intorno ai temi dell arte, dellarchitettura e del design, favorir anche lincontro e lo scambio di persone, esperienze e culture. www.meissen.com

    VILLA MEISSENa Milano LAPERTURA DI VILLA MEISSEN RAPPRESENTA UNA TAPPA FONDAMENTALE NELLA STORIA DEL BRAND FONDATO IN GERMANIA NEL 1710, CONSOLIDANDONE LA POSIZIONE DI LEADER NEL SEGMENTO DEL LUSSO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MEISSEN

    VILLA MEISSENVIA MONTENAPOLEONE 3 In questa pagina: ingresso di Villa Meissen, lo storico marchio delle spade incrociate, situata nel palazzo Carcassola Grandi a Milano. Sopra, il portale dingresso e il decoro del pavimento disegnati da Gio Ponti. A destra, arredi e tessuti della camera da letto e, sotto, poltrona e dettagli del divano e dei tavolini della collezione HOME Collectibles e pezzi storici della Manifattura.

  • Sede Legale : Via Basilicata, 1/3 20085 Locate Triulzi - MilanoShowroom e Magazzino : Via Romagna, 30 20090 Opera - Milano

    Tel. 02 90 78 06 06 - Fax 02 90 77 532www.taitu.it [email protected] www.taitu-eshop.com

  • Collezione MONTAGNA

  • Collezione Farnesina DesignNELLA SEDE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI, LA COLLEZIONE FARNESINA DESIGN ACCOGLIE I PRODOTTI PI RILEVANTI DELLA CREATIVIT ITALIANA APPLICATA ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALETESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO VITALIANO LOPEZ E ARCHIVIO COLLEZIONE FARNESINA DESIGN

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE COLLEZIONE FARNESINA DESIGN

  • COLLEZIONE FARNESINA DESIGN MATTEO GRASSI E BERNINI

    In queste pagine:qui sopra, sedia Aret, poltrona Loom e

    separ Loomy, design Franco Poli per Matteo Grassi. In parete, opera Senza Titolo di Paolo Cotani. Nella pagina a sinistra, sedute Serie 0 + 1, design Franco Poli per Bernini.

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  • TECNOGRUPPO RAGAINILOCCIONI ENERGY In queste pagine:sopra, installazione Tecno situata nellAnticamera degli Ambasciatori, con tavolo Nomos, design Foster&Partners, e opera Lalbero meraviglioso con i suoi frutti e fiori di Gastone Novelli. Sotto, radiatore Ciussai, design Stefano Ragaini e Giorgio Di Tullio per il Gruppo Ragaini, e misuratore di sostenibilit Leaf Meter di Loccioni Energy.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE COLLEZIONE FARNESINA DESIGN

  • Istituita nel 2008 al fine di sostenere e promuovere la creativit e la capacit imprenditoriale italiana nel mondo, la Collezione Farnesina Design, curata da Renza Fornaroli e Angelo Capasso, si propone come un contenitore di oggetti site-specific, ovvero di artefatti, installazioni e ambienti che prendono forma sulla base di una comune trama culturale. Diversamente da un mero archivio, la Collezione assomiglia piuttosto a una rassegna mobile, capace di accogliere e analizzare le questioni estetiche e produttive vissute dal design in Italia, con alcuni oggetti di propriet e molti altri in comodato duso. Tratto distintivo della cultura progettuale italiana sempre stata la ricerca della qualit di lunga durata, il rispetto della funzionalit, lessenzialit delloperare per sottrazione, evitando sterili eccessi e vistose forzature, cos il Senatore Sergio Pininfarina, Presidente del Comitato Scientifico che ha messo a punto il progetto. Ospitata nelle solenni sale del Palazzo della Farnesina a Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri (MAE), maestosa costruzione razionalista realizzata in marmo e travertino allinterno

    del complesso del Foro Italico su disegno degli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo (1933/1935), la Collezione allestita in sette spazi appositamente individuati, nei luoghi antistanti i quattro ascensori principali e nelle quattro zone angolari, per ognuno dei sette piani sui quali si sviluppa ledificio. Un museo verticale dunque, composto da isole collegate fra loro da una segnaletica specifica, che unisce le tappe di un itinerario nel migliore design made in Italy. Compiuta espressione della nostra creativit contemporanea ed eccellente momento di sintesi tra arte e produzione industriale, tra contenuto poetico e valore ingegneristico, il design della Collezione esplora la dimensione storica ed epistemologica della ricerca sul visivo in Italia. La Collezione Farnesina Design si affianca alla Collezione dArte italiana contemporanea alla Farnesina, frutto anchessa di uniniziativa del Ministero degli Affari Esteri, curata dai professori Maurizio Calvesi e Lorenzo Canova e aperta al pubblico, a partire dal 2001, nel corso degli appuntamenti bimestrali intitolati Farnesina Porte Aperte.

    La Collezione Farnesina Design si sviluppa attraverso un museo verticale, composto da isole collegate da una segnaletica specifica, che unisce le tappe di un itinerario nel migliore Design Made in Italy

    DUCATIIn questa pagina:

    moto Hypermotard, design Centro Design Ducati (2010),

    dellinstallazione Ducati.

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  • CERRUTI BALERI ELICAIn questa pagina:sopra, installazione Cerruti Baleri situata nella Sala Forma1, con sedute Sumo, design Xavier Lust, tavolo Bentz, design Jeff Miller, tavolini Celine, design Denis Santachiara, e, alla parete, Versus di Piero Dorazio. Sotto, cappa Pescecane, design Gaetano Pesce per Elica.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE COLLEZIONE FARNESINA DESIGN

  • La collezione raccoglie le opere dei pi significativi artisti italiani dellultimo secolo, dal Futurismo ad oggi: Pietro Consagra, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Mario Sironi, Mimmo Rotella, Giorgio Morandi, Carlo Carr, Arnaldo e Gio Pomodoro, per citare solo alcuni nomi. Protagonista di mostre itineranti presso le Ambasciate dItalia, gli Istituti Italiani di Cultura e i Consolati, la Collezione Farnesina Design stata presente a Casa Italia durante i XXI Giochi Olimpici Invernali di Vancouver, a Casa Azzurri in Sud Africa nel corso dei Mondiali di calcio FIFA 2010, quindi al Museo del Design di Holon in Israele e, fra le tappe pi recenti, allEcole Nationale dArchitecture di Rabat in Marocco, al Museo Musiikkitalo di Helsinki e a Casa Italia a Londra in occasione delle Olimpiadi 2012 (26

    luglio - 12 agosto). Se lappuntamento finlandese si inserisce nellambito delle manifestazioni legate a Helsinki Capitale Mondiale del Design 2012, con lesposizione di prodotti firmati Ad Hoc, IFI, iGuzzini, Loccioni, LumineXence, Metalco, Pininfarina, Rondine Motor e Stone Italiana, la tappa londinese rinsalda invece la proficua collaborazione con il CONI, gi sperimentata in Canada nel 2010, allestendo a Casa Italia una mostra dal titolo EcoSoluzioni - Il Design del Quotidiano. Casa Italia stata ospitata negli spazi del Queen Elizabeth II Conference Centre, inaugurato dalla Regina Elisabetta nel 1986, a pochi passi dai simboli della City, il Big Ben, lAbbazia di Westminster e la ruota panoramica del London Eye. www.esteri.it www.collezionefarnesina.com

    Dopo la grande mostra allAra Pacis, la Collezione Farnesina Design promuove con mostre itineranti presso le Ambasciate dItalia, gli Istituti Italiani di Cultura e i Consolati la creativit italiana nel mondo

    COLLEZIONE FARNESINA DESIGN

    In questa pagina:installazione Venini con alcuni

    pezzi storici, fra cui il vaso Veronese, design Vittorio Zecchin

    (1921), Geacolor, design Gae Aulenti, e Fazzoletto, design Fulvio Bianconi. Qui sotto, da sinistra, panca Volo, design

    Alessandro Lenarda per Metalco (2007), vaso Veronese, design

    Vittorio Zecchin per Venini, set piatti Giulietta e Romeo, design

    Riccardo Schweizer per Bosa (1971), e vaso Yemen, design

    Ettore Sottsass per Venini (1998).

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  • PITTI FILATIMOSTRA RENAISSANCEIn questa pagina:la mostra di tendenze Renaissance allestita nello Spazio Ricerca con carte da parati e rivestimenti murali di Jannelli&Volpi realizzati con i materiali (lino, seta, cotone, canvas, paglie, eco-pelle, sughero) che si ritrovano nelle collezioni tessili presentate a Pitti Filati.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE PITTI FILATI FIRENZE

    Bilancio positivo per la 71esima edizione di Pitti Immagine Filati, che ha ospitato nella fortezza da Basso di Firenze le migliori filature italiane e internazionali impegnate nella riorganizzazione delle loro politiche di export e nellinvestimento in materiali e ricerca stilistica. Grande affluenza poi per lo Spazio Ricerca nel Padiglione Centrale, fulcro di tutte le espressioni legate al mondo della creativit. Osservatorio sperimentale dove vengono analizzate e lanciate le nuove tendenze, frutto del dialogo costante fra ricerca, prodotto e tecnologia, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati 71 esplora con Renaissance, tema e titolo di questa ultima edizione, ci che ha reso lItalia grande nel mondo, ovvero la cultura del progetto e labilit manuale e artigiana nel realizzarlo. Un rinascimento contemporaneo, che si nutre della storia ma si proietta nel futuro. Un nuovo percorso dedicato a progetti e collezioni basate sul rapporto tra Disegno e Design, due temi che sono luno lestensione dellaltro, gli estremi di un lungo processo temporale dove storia e tradizione si rapportano con le nuove necessit e i nuovi linguaggi contemporanei. Una linea del tempo immaginaria dal 500 ai giorni nostri, con la direzione artistica del fashion designer Angelo Figus e dellesperta in maglieria Nicola Miller. Diviso per temi, il percorso comincia dalla sezione dedicata al Disegno e alla progettazione nellarchitettura e nellarte, con le suggestioni

    cromatiche della sanguigna di Leonardo, tra macchine straordinarie e ritratti tattili dallaspetto caldo e leggero, quindi il nero traslucido dei disegni architettonici del Bramante, che fonde note di carbone e inchiostro suggerendo composizioni geometriche bicolori, e poi il verde e il bianco di Leon Battista Alberti, ispirazione per nuovi intarsi grafici per maglie alternative a pull-marine. E infine i colori intensi delle pitture di Michelangelo e delle pietre dure intarsiate: giada gialla, diaspro rosso, turchese, giada del Lu Shan. Riservata al lavoro dei grandi maestri del design italiano, la sezione Design cita invece Carlo Scarpa e il suo intervento sul classico e il preesistente, operazione di compenetrazione ortogonale di piani e superfici antiche e moderne, consistenze eterogenee straordinariamente vibranti quando accostate fra loro. Per continuare con Carlo Mollino e i suoi pezzi unici e serie limitate, esperimenti di nuovi materiali e tecnologie dal risultato surreale, tra forme morbide, imbottiture ed evoluzioni lignee. Non pu mancare poi il Gruppo Memphis, fenomeno culturale degli anni 80 caratterizzato da un uso grafico e onirico del colore, e infine il design della velocit: Bertone, Pininfarina, Zagato, Giugiaro, Touring. Ovvero lItalia e il suo primato nellautomotive-design, con i grandi uffici di stile che, attraverso sofisticati strumenti tecnologici uniti a soluzioni artigianali, danno forma alle auto di domani. www.pittimmagine.com

    Pitti Filati 71 Renaissance DEDICATO A UN NUOVO RINASCIMENTO CONTEMPORANEO IL TEMA DELLO SPAZIO RICERCA DI PITTI FILATI 71, IN SCENA CON UNO SPECIALE SET DI ALLESTIMENTO CURATO DALLARCHITETTO ALESSANDRO MORADEITESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO PITTI IMMAGINE FILATI

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

    VIGANIn questa pagina:tessuto jaquard rosso e grigio pixellato, omaggio a Marilyn Monroe (1926-1962).

  • Textile and DesignDAL SALONE DEL MOBILE DI MILANO A PROPOSTE DI CERNOBBIO TESSUTI E ARREDI DI TENDENZA SEMPRE PI TECNICI PER UN INTERIOR DESIGN ESPRESSIONE DI AVANGUARDIA E ALTA QUALIT

    RICERCA DESIGN TESSUTI NENA MAZZA TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO AZIENDE

    CASSINAIn questa pagina:

    tavolo in legno Pantheon, design Mario Bellini (2012). Ha come

    fulcro centrale un piano girevole in cristallo chiamato lazy Susan,

    sottile e trasparente lastra rotonda che ruota al tocco della mano, fungendo da vassoio girevole.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

    RATTI DIn questa pagina:tessuti stampati su vari fondi in velluto, in lino, in cotone.

    ARTEMIDESAWAYA & MORONIIn questa pagina:in alto, lampada a sospensione IN-EI ,design Issey Miyake + Reality Lab (2012), in tessuto riciclato, e, qui a destra, la nuova sedia Fei Fei, design William Sawaya (2012).

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    SOLBIATI DIVISIONE CASAIn questa pagina:tessuti per arredamento in lino stampati e jaquard.

    MOLTENI&CE GIO PONTIIn questa pagina:Molteni&C rinnova lattenzione per i maestri del design con un progetto di riedizione di mobili e arredi disegnati da Gio Ponti. In questa foto, sedia in alluminio Montecatini (1935) e cassettone, tavolino e tappeto disegnati per Casa Ponti in via Dezza a Milano (1956-57).

  • OGGETTI DESIGN MAGAZINE OCCHIELLO

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    La fiera del tessuto Proposte, svoltasi a Cernobbio, e ancor prima il Salone del Mobile 2012, ci ha regalato una visione composita ed entusiasmante degli universi paralleli del tessuto e del design per gli interni. Tessuti che arredano e arredi che ci avvolgono dandoci interessanti spunti di riflessione, come il nuovo mood pop di Vigan, che ha celebrato lanniversario della scomparsa di Marilyn Monroe (1926-1962) con uno jacquard ispirato allicona-Marilyn di Andy Warhol. Ad altra iconografia attinge

    Cassina con il tavolo Pantheon di Mario Bellini, rivisitazione di La Rotonda, dal nitore e licasticit tutti orientali, che riprende il tipico disco girevole delle tavole festive dellEstremo Oriente, sottolineando il valore della famiglia e della convivialit. Una gran variet di tessuti stampati su diversi fondi - velluto, lino, cotone

    - riveste ambienti e sedute, come quelli presentati oggi da Ratti D, in parallelo con lampade di nuova concezione come loriginale

    IN-EI di Issey Miyake per Artemide, autentica scultura di luce e ombra creata a partire da un programma matematico con formule

    geometriche tridimensionali. Il suo segreto? Un tessuto speciale capace di assumere e mantenere forme in 3D, partendo da un singolo pezzo di tessuto. Il risultato molto simile a un luminosissimo origami dallanima LED. E sempre un origami ricorda Fei Fei di William Sawaya, la nuova seduta di Sawaya&Moroni composta da un unico foglio materico. Lassoluta pulizia di linee della sedia in alluminio Montecatini, disegnata da Gio Ponti nel 1935 e rieditata oggi da Molteni, ben si accompagna ai tessuti per arredo in lino, stampati e jacquard dalle sobrie nuances presentati da Solbiati Divisione Casa, mentre di nuovo il colore a farla da padrone con i tessuti Rubelli, sontuosi stampati e jacquard che esplorano le sfumature del profondo blu estivo. Lo stesso blu che ricopre la nuova versione della poltrona LC2 disegnata da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand nel 1928, riproposta oggi da Cassina in nuove cromie per il metallo della struttura e in innumerevoli combinazioni con i tessuti della collezione, approvati dalla Fondazione Le Corbusier e dagli eredi di Jeanneret e Perriand.

    Effetti materici, grande uso del colore, tessuti tecnologici dalle nuove consistenze, fibre classiche rivisitate e collezioni di tessuti e di arredi design che giocano con luce e volumi

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

  • RUBELLIIn queste pagine:

    nella pagina a sinistra, tessuti stampati e jaquard. Qui

    a sinistra, tessuti jaquard.

    CASSINAIn questa pagina:

    dalla collezione Cassina I Maestri, poltrone LC2 Villa

    Church, design Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand (1928), nella nuova

    versione di colore sia del tessuto sia del metallo.

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    ALCANTARAIn questa pagina:della collezione Alcantara INTERIORS, firmata da Giulio Cappellini e Paola Navone per Alcantara, tessuti tecnologici con diverse disegnature, dallalto: Portofino, Firenze, Elba.

    ZUMTOBELSAWAYA & MORONIIn questa pagina:di Daniel Libeskind, al centro, lampada eL Masterpiece in acciaio specchiato (2012) per Zumtobel e poltrone in lega dacciaio Altair Chair (2010) per Sawaya & Moroni.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

  • MOROSOESTABLISHED & SONS

    In questa pagina:In alto, divano Hidden Dragon,

    design Zhang Ke (2012) per Moroso. In basso, poltrone Quilt in tessuto tecnico e

    struttura in fibra di vetro, design Ronan ed Erwan Bouroullec

    (2012) per Established & Sons.

    RUBELLIIn questa pagina:

    spesse armature in rilievo per il tessuto per arredi della serie

    Confucio, Hillman e Foucault.

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    Luce e colore sono ancora protagonisti con lampade fuori da ogni schema, come eL Masterpiece di Daniel Libeskind per Zumtobel, grande lampadario in acciaio specchiante pensato come una stalattite architettonica, in grado di proporsi come magico fulcro prospettico per ampi spazi. O con la nuova complessit materica dellultima collezione Alcantara INTERIORS, ideata e realizzata da Giulio Cappellini e Paola Navone, composta da cinque diversi tessuti caratterizzati da un decoro dallaspetto tridimensionale originale ed elegante. Una collezione che accosta colori e texture diversi, dalle tradizionali stampe Principe di Galles a preziosi ricami, dalle goffrature millerighe a pied de poule fuori scala fino a deliziose plissettature. Troviamo qui le tonalit classiche del bianco e del nero, quelle calde del marrone e del bordeaux e il moderno verde acido. Sempre sulleffetto materico giocano i Fratelli Bouroullec con le celebri poltrone Quilt realizzate per Established&Sons, rivestite da tessuti tecnici su struttura in fibra di vetro, e il divano Hidden Dragon disegnato da Zhang Ke per Moroso, dai volumi scarlatti che ricordano lideogramma del drago. Anche Rubelli presenta consistenze e volumi particolari, con tessuti monocromi in rilievo che prendono il nome da nuovi filosofi e antichi saggi - vedi Confucio, Hillman e Foucault.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE TEXILE AND DESIGN

    TORRILANAIn questa pagina:filati fris in lino e morbida viscosa in diversi colori tipo tweed.

    BAROVIER & TOSOIn questa pagina:lampada tecnologica Old Quark che abbina LED e alogene al cristallo e al tessuto.

    Unallure decisamente pi classica presentano i lini di Torrilana, con uninedita struttura di filato fris in lino e viscosa che interpreta la collezione con grande luminosit, in parallelo alla collezione di lampade Old Quark disegnata e realizzata da Barovier & Toso, linea ipertecologica che abbina LED e alogene al cristallo e al tessuto. Diesel with Foscarini, invece, presenta le lampade Metal Glass, dalla forma semplice e il sapore vintage, sottolineata da una base in metallo dal deciso segno industriale, mentre laspetto pop di

    Stewie, curiosa lampada da terra presentata da Foscarini, ben si riflette nei colori esuberanti dei tessuti Par, dai motivi di volta in volta geometrici, etnici o fiorati.

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    PARIn questa pagina:

    cotoni stampati a motivi geometrici, fiorati ed etnici.

    DIESEL WITH FOSCARINIFOSCARINI

    In questa pagina:in alto, lampade a sospensione in vetro soffiato e metallo della

    collezione Metal Glass per Diesel with Foscarini. Qui a a sinistra,

    lampada da terra Stewie, in polietilene espanso e tessuto

    prismatico, design Luca Nichetto (2012) per Foscarini.

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE NEWS DESIGNERS

    www.studiozanini.com.brFiglio darte, Zanini de Zanine eredita dal padre la passione per il disegno, unita a un orientamento progettuale che ha come filo conduttore il riuso, la sostenibilit, il gesto artigianale. Il legno come simbolo del lavoro manuale e del legame con la propria terra, il Brasile: ip, peroba, jacaranda, eucalipto e kumaru recuperati dalla demolizione delle fazendas, ma anche incastri e barre dacciaio riassemblati in arredi scultorei, a volte imperfetti, certamente sempre diversi. Non manca tuttavia una produzione in serie con il contributo di aziende locali, dove il processo creativo si estende ad altri materiali quali metallo, plexiglas e tessuto, dando vita a pezzi estremi formati da segnali stradali, tavole da surf e skateboard come la divertente seduta Skate.

    www.briansironi.it Con una formazione accademica e artigianale, Brian Sironi ha compiuto un percorso di apprendistato che si colloca nel cuore della Brianza, a contatto con varie professionalit del sistema design: falegnami, fabbri, intagliatori, tappezzieri. Un radicamento sul territorio che parte integrante del suo progetto di designer italiano e cosmopolita, impegnato nella ricerca di forme pure e nella facilitazione del rapporto tra prodotto e utente. Un approccio che aspira a migliorare la qualit di vita aggiungendo un tocco di meraviglia, un moto di stupore suscitato dal dettaglio di un oggetto o dal funzionamento di un meccanismo. Una progettazione interattiva declinata nella lampada Elica di Martinelli Luce, vincitrice del Compasso dOro ADI edizione 2011.

    www.sylvainwillenz.com Animato da una chiara curiosit per lindustria e i suoi processi, il belga Sylvain Willenz progetta soluzioni innovative nel campo dei complementi darredo, dellilluminazione e dellelettronica. Un approccio grafico fatto di forme primarie, geometrie, proporzioni e colori, laspirazione sempre viva a un sentimento di levit e sobriet che sfida il contesto. Come la collezione Candy Tables per Cappellini, con struttura in tondino costruttivo e piano in metallo, esplorazione delle potenzialit delle barre di rinforzo in acciaio per armature in calcestruzzo. O la Print Light per Established & Sons, serie di lampade a sospensione con diffusore a globo, nata da una ricerca sulla possibilit di mixare vetro soffiato, trasparente, colorato e texturizzato in un unico processo produttivo.

    www.ateliermanferdini.com Studio di design e architettura con sede a Venice, in California, latelier di Elena Manferdini adotta una metodologia progettuale di stampo pluridimensionale basata sulla fusione di elementi, generi e valori differenti: illustrazione, animazione, fotografia, graphic design. Il risultato sono aggregazioni geometriche complesse che si connettono e si definiscono tra loro in virt di un accurato studio modulare dei singoli elementi. Forme ironiche, ispirazioni fumettistiche e linee organiche definiscono cos la seduta Filigrana di Moroso, con giochi di tagli a laser che ne accentuano la trasparenza, o la fruttiera Blossom di Alessi, in acciaio traforato secondo una trama che reinterpreta la tradizione delle Arts & Crafts, premiata con il Good Design Prize 2011.

    www.danielrybakken.comLuci, ombre e illusioni ottiche governano le opere a met strada tra sperimentazione artistica e design del norvegese Daniel Rybakken, impegnato in una ricerca significativa sulla luce naturale e sulla sensazione di benessere che capace di infondere nelle persone. Artifici luminosi e distorsioni della percezione sensoriale, causate dal modo in cui il cervello normalmente organizza e interpreta la luce, diventano materia per installazioni e progetti come Daylight Comes Sideways, vincitore dellambito Red Dot Design Award 2007, unillusione che ricrea una finestra l dove non c nulla, espandendo lo spazio al di l del muro e migliorando la qualit degli ambienti; o la pi recente Counterbalance light, lampada da muro a bilanciere realizzata con ruote dentate, appena lanciata da Luceplan.

  • GIULIO CAPPELLINILarchitetto Cappellini nello Showroom di Milano e la poltrona Proust Geometrica, edizione prodotta da Cappellini nel 2009, versione rivestita e rifinita a mano in tessuto multicolor della poltrona originaria disegnata da Alessandro Mendini nel 1978.

    Design

  • GIULIO CAPPELLINI I designer del progetto Cappellini NEXT-progetti in progress dal mondo e i nuovi designer della collezione 2012. Da sinistra: Arturo Isola, collaboratore di Zanini de Zanine. Zanini de Zanine (Brasile).Constance Guisset (Francia).Ran Amitai e Gilli Kuchik (Israele).In piedi, Raphael Navot (Israele).

    Nella pagina a destra, da sinistra:Giulio Cappellini e, dietro, il gruppo FUWL, Form Us With Love (Svezia). Alla destra di Cappellini: Sylvain Willenz (Belgio).Mattias Rask e Tor Palm del Glimpt Studio (Svezia).Jacob Wagner (Danimarca).

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  • Giulio Cappellini Talento globale IMPRENDITORE E DESIGNER ILLUMINATO, ARCHITETTO E ART DIRECTOR, PORTAVOCE DI UNO DEI PI GRANDI POLI DELLA QUALIT DEL MADE IN ITALY, CAPACE DI UNIRE DIVERSI TALENTI PER LA DEFINIZIONE DI UN DESIGN A 360, CHE HA IL MONDO COME PALCOSCENICO

    TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO CAPPELLINI

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  • CAPPELLINI In queste pagine:il nuovo Showroom Cappellini a Bruxelles. Uno spazio di 150 mq tutto blu, che rimanda al colore del brand, ispirato al tema Arte e Design, un progetto di Giulio Cappellini, Matteo Negri e Sylvain Willenz (2012). Nella pagina a destra, cassettiera Side 1 della collezione Progetti Compiuti, design Shiro Kuramata (1970).

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    OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN

  • Da oltre 60 anni Cappellini arreda le pi belle case del mondo, soddisfacendo i desideri pi diversi senza imporre uno stile vincolante, ma proponendosi al proprio pubblico come argilla da plasmare

    Parla con pacatezza, eppure lentusiasmo emerge in ogni sua frase. Lentusiasmo di qualcuno che si muove nel nostro tempo con curiosit e ottimismo, indossando con grazia il proprio ruolo di cittadino del mondo. Architetto, designer e art director, Giulio Cappellini un personaggio dal talento molteplice, declinato in tanti ruoli quante sono le sue passioni. Alla stregua di un regista che tiene le redini di un grande spettacolo, conoscendone a fondo ogni aspetto tecnico e artistico, G