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CORSO IFRS – International Financial Reporting Standards
IAS 1 – Presentazione del bilancio d’esercizio
• SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE
• SOMMARIO
• ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE
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FINALITA'
BILANCIO
STRUTTURA E CONTENUTO
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
VARIAZIONI DEL PATRIMONIO
NETTO
RENDICONTO FINANZIARIO
NOTE
CONSIDERAZIONI GENERALI
Si veda IAS 7
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SOMMARIO • Lo IAS 1 si applica a tutti i bilanci presentati secondo i principi IAS • Il bilancio è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle
variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dai principi contabili e dalle note esplicative
• Lo IAS 1 presume che il bilancio sia presentato almeno una volta l’anno • Lo IAS 1 prevede una suddivisione minima delle voci di bilancio, che deve essere rispettata
nella presentazione degli schemi. • Il paragrafo 13 dello IAS 1 prevede la deroga generale ed obbligatoria ai principi di formazione
del bilancio ogni qualvolta l’applicazione dei criteri indicati negli IAS (e nelle interpretazioni fornite dal SIC - Standing Interpretation Committee dal medesimo IASB) non consente di fornire la true and fair view.
• Lo IAS 1 richiede che nel prospetto delle variazioni nei componenti del patrimonio netto, oltre
alle variazioni nel capitale e nelle riserve, vengano inclusi quei componenti che in base agli IAS devono essere rilevati nel patrimonio netto e non nel conto economico, quali:
o plusvalori da rivalutazioni,differenze dall’applicazione della valutazione al fair value,effetti dei cambiamenti dei principi contabili e della correzione di errori determinanti Questi sono componenti reddituali che fanno parte della performance
complessiva dell’impresa e che sono utili per un giudizio sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria. La maggior parte di essi, quando si sarà verificato l’elemento della realizzazione economica, dovrà essere trasferita dal patrimonio netto al conto economico (recycling).Viene data particolare enfasi sulla “fair presentation” delle informazioni in bilancio, relativamente a:
o Posizione finanziaria o Risultato economico o Flussi di cassa
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1 FINALITA’ 1.1. Obiettivo
Definire i contenuti generali del bilancio, al fine di assicurare la comparabilità tra:
i bilanci della società e i bilanci di altre imprese
Per raggiungere tale obiettivo, lo IAS 1 riporta:
considerazioni generali sulla presentazione del bilancio linee guida per la struttura del bilancio e considerazioni sul contenuto minimo dei bilanci
1.2. Finalità generali del bilancio
Il bilancio è destinato a soddisfare le esigenze di molteplici utilizzatori, i quali non sono nella condizione di poter richiedere alla società informazioni nella forma di specifici documenti atti a soddisfare le loro esigenze
Il bilancio è un documento autonomo. Può essere anche riportato all’interno di altri documenti (ad es. prospetti informativi)
1.3. Ambito di applicazione
Lo IAS 1 si applica a:
i bilanci delle imprese individuali ed ai bilanci consolidati tutti i tipi di società, comprese le banche, le assicurazione e le altre istituzioni finanziarie imprese con finalità di lucro (comprese le imprese operanti nei settori pubblici ed aventi
forma di impresa commerciale) 2 BILANCIO 2.1. Rappresentazione
il bilancio è la rappresentazione strutturata relativa a:
la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa le operazioni poste in essere dall’impresa
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2.2. Obiettivi del bilancio
Fornire informazioni su:
la posizione finanziaria attività, passività e patrimonio netto il risultato economico ricavi e costi registrati nel conto economico e
gli utili e perdite riconosciute direttamente a patrimonio netto
i cash flows variazioni della cassa e dei suoi equivalenti
necessarie ad un ampio numero di utilizzatori al fine di prendere decisioni di carattere economico
Commentare i risultati dell’azione del management aziendale
Per raggiungere i suddetti obiettivi, il bilancio fornisce informazioni su:
Attività Passività Patrimonio netto Costi e ricavi, inclusi i profitti e le perdite Cash flows
2.3. Componenti del bilancio
Il bilancio per essere completo deve comprendere le seguenti parti:
Stato patrimoniale Conto economico Prospetto che esponga:
• Movimenti nel patrimonio netto • Movimenti nel patrimonio netto diversi da quelli derivanti dalle operazioni con gli
azionisti e dalle distribuzioni agli azionisti Rendiconto finanziario Principi contabili e note esplicative
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2.4. Informazioni addizionali
Lo IAS 1 incoraggia le imprese a fornire informazioni addizionali relative a:
Analisi dell’andamento economico dell’impresa da parte del management Informazioni riguardanti l’ambiente Informazioni riguardanti la creazione di valore
Le suddette informazioni sono comunque presentate su base volontaria ed aggiuntive di
informazioni obbligatorie primarie (e pertanto non sostitutive di esse) 2.5. Responsabilità Il Consiglio di Amministrazione della società è responsabile della preparazione e presentazione del bilancio 3 CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE 3.1. “Fair presentation” e conformità con gli IAS
Il bilancio deve presentare correttamente (“fairly”) le seguenti informazioni:
Posizione finanziaria Risultato economico Flussi di cassa
La “Fair presentation” si ottiene mediante l’applicazione dei relativi IAS (più le necessarie
informazioni addizionali)
Nel bilancio deve essere data informativa sul rispetto degli IAS
L’utilizzo di principi contabili non conformi agli IAS NON è sanabile mediante:
Informativa in bilancio sui differenti principi contabili adottati Note al bilancio o altro materiale esplicativo
In estremamente rari casi, qualora l’applicazione degli IAS possa condurre ad un’informativa
non adeguata e, conseguentemente, la non applicazione di un principio IAS si rendesse necessaria per ottenere una corretta rappresentazione, l’impresa deve obbligatoriamente indicare in bilancio:
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Il fatto che, a giudizio del management dell’azienda, il bilancio presenta correttamente la
posizione finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa dell’impresa Il fatto che l’impresa ha rispettato tutti gli IAS applicabili nella circostanza, ad eccezione
di quelli specificamente indicati al fine di ottenere una rappresentazione corretta Il principio contabile non applicato, la natura della mancata applicazione, comprensiva
del trattamento contabile che lo IAS non applicato avrebbe richiesto, le ragioni per cui l’applicazione dello IAS avrebbe condotto ad un’informativa non adeguata nel caso di specie ed il trattamento alternativo adottato
L’impatto della mancata applicazione del principio IAS sul conto economico dell’impresa, sulle attività, passività, patrimonio netto e flussi di cassa per ciascun esercizio presentato nel bilancio
Nel valutare la non applicazione di un principio IAS, l’impresa deve considerare:
L’obiettivo (in termini di informativa economico-finanziaria) che sta alla base del
principio IAS e le motivazioni per cui tale obiettivo non è raggiungibile o non rilevante in certe particolari situazioni
Le modalità che rendono differente il caso in cui si trova l’impresa rispetto ad imprese che rispettano il principio IAS in questione
3.2. Importanza della “fair presentation”
Virtualmente in ogni circostanza la corretta rappresentazione in bilancio si ottiene mediante l’applicazione dei principi IAS rilevanti nel caso di specie
La corretta rappresentazione di bilancio richiede:
Selezione ed applicazione dei principi contabili appropriati Presentazione delle informazioni (comprensive dei principi contabili) in modo tale che
queste siano pertinenti, affidabili, comprensibili e comparabili Informativa addizionale qualora quanto statuito dagli IAS fosse non sufficiente a
consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l’impatto sulla situazione economico-finanziaria di particolari operazioni poste in essere dall’impresa
3.3. Prassi contabili
Per “prassi contabili” si intendono regole, principi, convenzioni, metodi adottati dall’impresa nella predisposizione a nella presentazione del bilancio
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Le prassi contabili devono essere adottate ed applicate in maniera da assicurare che il bilancio rispetti i principi IAS (se applicabili). Qualora non vi siano specifici principi IAS sullo specifico argomento, il bilancio deve:
Contenere le informazioni rilevanti per gli utilizzatori Essere affidabile, cioè:
• Rappresentare fedelmente il risultato economico e la posizione finanziaria • Riflettere la sostanza economica delle transazioni (e non semplicemente la loro forma
legale) • Prudente • Imparziale • Completo in tutti gli aspetti materiali
3.4. Continuità aziendale
Il management deve:
Valutare la capacità dell’impresa di preservare la continuità aziendale (considerando tutte le informazioni disponibili relativamente al futuro prossimo)
Predisporre il bilancio considerando l’impresa in funzionamento (a meno che il management non ritenga probabile che l’impresa possa essere liquidata in un futuro prossimo)
Illustrare elementi di incertezza che si ritiene possano incidere sulla capacità dell’impresa di mantenere la continuità aziendale
L’estensione delle valutazioni del management circa la continuità aziendale dipendono da caso
a caso. Se l’impresa ha storicamente registrato risultati economici positivi, liquidità adeguata e facilità di accesso al credito, non si ritiene necessario procedere ad ulteriori dettagliate analisi prima di concludere circa la capacità dell’azienda di mantenere la continuità aziendale
In altri casi il management potrebbe dover considerare diversi fattori, ad esempio:
Profittabilità corrente e prospettica Posizione finanziaria netta a breve e medio-lungo termine Fonti di finanziamento
Per futuro prossimo si intende un periodo di almeno, ma non limitato a, 12 mesi dalla data di
bilancio
Quando il bilancio non è preparato considerando l’impresa in funzionamento, di tale fatto deve essere data specifica menzione, assieme all’indicazione delle modalità con le quali il bilancio è stato predisposto e delle ragioni sottostanti a tale scelta
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3.5. Principio di competenza L’impresa deve predisporre il proprio bilancio nel rispetto del principio di competenza Definizione
Attività, passività, patrimonio netto, costi e ricavi sono:
Riconosciuti nel momento in cui si verificano (e non quando l’evento monetario od il suo equivalente è ricevuto o pagato)
Esposti nel bilancio relativo all’esercizio cui fanno riferimento Concetto di correlazione tra costi e ricavi
Le spese sono riconosciute in base alla diretta associazione con:
Costi sostenuti Ricavi ottenuti
3.6. Coerenza della rappresentazione in bilancio La presentazione e la classificazione delle voci in bilancio non deve essere modificata da un esercizio all’altro Eccezioni:
La variazione conduce ad una più appropriata presentazione (ad es. se vi è un cambiamento significativo nella tipologia di operazioni poste in essere dalla società)
La variazione è richiesta da un’interpretazione degli IAS o del SIC (Standard Interpretation
Committee)
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3.7. Materialità e aggregazioni di voci di bilancio L’informazione è materiale se la sua mancata esposizione potrebbe influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio
Presentate separatamente in bilancio Aggregati con voci di natura o funzioni simili (sul prospetto di bilancio o in nota integrativa)
Non è necessario esporli separatamente
La materialità dipende dalle dimensioni e dalla natura della voce, considerate nel caso di specie. Entrambi i fattori vanno presi in considerazione quando si prende una decisione sulla materialità di una voce
La materialità implica che gli specifici requisiti IAS sull’informativa di bilancio possono non
essere presi in considerazione se l’importo è immateriale 3.8. Compensazione di partite
Qualsiasi compensazione di partite, tranne quando essa riflette la sostanza dell’operazione, preclude al lettore la possibilità di comprendere le transazioni intraprese e di valutare i futuri flussi di cassa dell’azienda
L’esposizione di attività al netto di poste rettificative (es. obsolescenza delle rimanenze di
magazzino e rettifiche di valore su crediti) non costituisce compensazione di partite.
Attività e passività non devono essere compensate se non quando concesso o richiesto da un principio IAS.
Le voci di ricavo e costo devono essere compensate quando:
Concesso o richiesto da uno IAS; o, Quando utili, perdite e spese ad essi relative derivanti dalle stesse operazioni o da
operazioni simili non sono materiali. Tali importi devono essere aggregati e presentati come sopra (vedi ammontari immateriali).
Importi immateriali
Voci materiali
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3.9. Dati comparativi
Dati numerici relativi all’esercizio precedente Informazione descrittiva e di commento relativa all’esercizio precedente
Da riportare, a meno che uno IAS non consenta diversamente
Includere quando rilevanti per la comprensione del bilancio dell’esercizio in chiusura (es. informazione su un contenzioso legale)
Quando la presentazione/classificazione di voci del bilancio è stata modificata:
se possibile, riclassificare in maniera da consentire la comparazione e commentarne la
natura, l’ammontare e la ragione della riclassifica; o: se non possibile, commentare il motivo all’origine della mancata riclassificazione e la
natura dei cambiamenti che altrimenti sarebbero stati fatti 3.10. SIC-18: Coerenza di applicazione dei principi - applicazione di metodologie alternative
Oggetto
Alcuni principi contabili permettono una scelta esplicita di criteri contabili, ma tacciono sulla modalità attraverso la quale esercitare tale scelta. La questione è come la scelta tra criteri contabili debba essere esercitata
La questione di fondo è se, una volta scelto un criterio, tale criterio debba essere seguito in modo coerente per tutte le voci che presentano caratteristiche analoghe a quella per la quale è stata effettuata la scelta
Conclusione
Se è disponibile più di un criterio contabile in ambito IAS (o SIC), la società deve
sceglierne uno ed applicarla con coerenza, a meno che IAS o SIC non richiedano o consentano specificamente la categorizzazione di voci per le quali l’applicazione di differenti criteri possa essere appropriate
Se uno IAS richiede o permette la categorizzazione di voci, il criterio contabile più appropriato deve essere scelto e applicato con coerenza ad ogni categoria
Una volta che è stato scelto un criterio, ogni variazione può avvenire solo in conformità con lo IAS 8 e applicata a tutte le voci o categorie di voci.
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4 STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO 4.1. Concetto di informativa
Lo IAS 1 utilizza il termine in senso ampio, comprendente le voci esposte su ogni prospetto di bilancio e nelle nota integrativa.
4.2. Identificazione del “documento” bilancio
Il bilancio deve essere chiaramente identificato e distinto da altre informazioni presentate nello stesso documento pubblicato (sia esso il bilancio annuale od un prospetto informativo)
I principi IAS si applicano soltanto al bilancio e non ad altre informazioni, pertanto gli utilizzatori del bilancio devono poter distinguere i dati e le informazioni derivanti dall’applicazione degli IAS dalle informazioni che non rispettano tali principi contabili.
Le informazioni che seguono devono essere chiaramente evidenziate (e ripetute quando necessario):
Parte del bilancio cui si sta facendo riferimento (ad es. Stato Patrimoniale); Nome della società; Bilancio relativo ad una società individuale o ad un gruppo; La data del bilancio o il periodo cui esso si riferisce; Valuta utilizzata per la predisposizione del bilancio; Eventuali arrotondamenti (ad es. dati in migliaia, milioni, ecc.)
4.3. Data e periodo di riferimento del bilancio
Il bilancio deve essere presentato almeno una volta all’anno;
In circostanze eccezionali, quando la data del bilancio cambia e i prospetti sono presentati per un periodo più lungo o più corto di un anno, la società deve menzionare nella Nota Integrativa:
La ragione per la quale il periodo è diverso da un anno Il fatto che importi comparati per il conto economico, variazioni di patrimonio netto,
flusso di cassa e relative note non sono comparabili
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4.4. Termini per la redazione del bilancio
Una società deve essere in grado di presentare il suo bilancio entro sei mesi dalla data di bilancio.
4.5 Termini utilizzati
Lo standard applica una terminologia che è compatibile con tutti gli altri standard ma non vieta l’uso di altri termini se il loro significato è chiaro (es. attività non-correnti = attivo fisso)
5 STATO PATRIMONIALE 5.1. Distinzione tra poste correnti e non correnti
Un’impresa può determinare se presentare o meno la distinzione tra attività correnti e non correnti e tra passività correnti e non correnti quali separate classificazioni negli schemi di bilancio
Se un’impresa decide di rappresentare separatamente la parte corrente dalla parte non corrente,
deve scegliere una classificazione:
che distingua le attività nette che sono continuamente utilizzate come capitale operativo da quelle usate in operazioni a lungo termine; oppure,
che evidenzi le attività che ci si attende che vengano realizzate all’interno del ciclo
operativo corrente e le passività che dovranno essere regolate nello stesso periodo Ciclo operativo – Il periodo di tempo trascorso tra acquisizione dei materiali utilizzati in un processo produttivo e la sua realizzazione (incasso)
Quando un impresa sceglie di non effettuare questa classificazione, le attività e passività devono essere presentate sostanzialmente in ordine di liquidità
5.2. Attivo corrente
Un’attività dev’essere classificata come corrente quando:
Deve essere realizzata, o è detenuta per essere ceduta o utilizzata, nel corso del normale ciclo operativo
Detenuta primariamente per la vendita o per il breve termine e il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di bilancio
Liquidità non soggetta a restrizioni
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Da notare che questa è un’applicazione di due visioni concettuali del termine “corrente”:
L’approccio di liquidità: la classificazione di attività e passività in correnti e non correnti è intesa con il fine di dare una misura approssimativa della liquidità della società (es. l’abilità della società di supportare quotidianamente la sua attività senza incontrare ristrettezze)
L’approccio del ciclo operativo: la classificazione serve ad identificare quelle risorse ed impegni della società che sono impiegati continuamente
Tutte le altre attività devono essere classificate come non-correnti (es. immobilizzazioni
materiali, immobilizzazioni immateriali, costi di sviluppo ed ampliamento ed avviamento) 5.3. Passività corrente
Un debito può essere classificato come “corrente” quando:
viene regolato nel normale ciclo operativo oppure deve essere regolato nei 12 mesi successivi alla data del bilancio
Tutte le altre passività devono essere classificate come “non correnti”
5.4. Struttura generale dello stato patrimoniale
Non c’è un formato prescritto benché lo IAS 1 presenti un formato a titolo di esempio
Nella pratica esistono due tipologie principali di formato. Esse differiscono tra di loro nella misura dell’equazione di cui sono espansione:
Attivo netto (attività – passività) = Capitale Attività = Capitale + Passività
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Formato consigliato dallo IAS 1 Formato alternativo ATTIVITA' € € Attività immobilizzate 50 Attività immobilizzate 50 Attività correnti 40 Attività correnti 40 Passività correnti (30) Attività correnti nette 10 Totale attività meno passività correnti 60 Passività non correnti (10) Totale Attività 90 50 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Capitale e Riserve 50 Capitale e Riserve 50 Passività non correnti 10 Passività correnti 30 90 50 5.5 Presentazione delle voci di stato patrimoniale
Alcune suddivisioni devono essere presenti negli schemi di bilancio. La suddivisione minima richiesta è la seguente (notare che l’ordine col quale appaiono non è specificato)
Immobilizzazioni materiali
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Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto Magazzino Crediti Disponibilità liquide Debiti Attività e passività per imposte secondo quanto richiesto dallo IAS 12 Fondi Debiti finanziari a lungo termine Partecipazioni di minoranza Capitale sottoscritto e riserve
Voci ulteriori, intestazioni e sub-totali devono essere presenti negli schemi di bilancio quando uno
IAS lo richiede o quando tale presentazione è necessaria a fornire correttamente la rappresentazione della posizione finanziaria dell’impresa
Un’impresa può esporre ulteriori sotto-classificazioni sia nei prospetti di bilancio che nelle note al
bilancio, classificate in modo appropriato rispetto alle operazioni svolte dall’impresa
Il dettaglio fornito nelle sottoclassificazioni dipende dalle specifiche richieste di altri IAS, dalla dimensione e dalla natura degli importi coinvolti. La spiegazione del dettaglio varia per ogni voce ed include:
Immobilizzazioni materiali per classe (IAS 16)
Crediti analizzati tra: • clienti commerciali • altri gruppi • parti correlate • risconti
Magazzino, ad esempio: • merci • approvvigionamenti • materiali • semilavorati • prodotti finiti
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Fondi (IAS 37)
Capitale sociale e riserve • categorie di azioni che compongono il capitale sociale • riserva sovrapprezzo azioni • altre riserve
Generalmente le imprese espongono le voci principali nei prospetti di bilancio e il dettaglio nella
Nota Integrativa 5.6. Informativa specificamente richiesta dallo IAS 1
Importi da pagare e da ricevere da:
Società controllante Società consociate Società controllate; e Altre parti correlate
Per ogni tipo di azione del capitale sociale:
Il numero di azioni approvate Il numero di azioni emesse e interamente pagate, ed emesse ma non interamente pagate Il valore nominale di ogni azione o resoconto per cui le azioni non hanno valore
nominale Una riconciliazione dei numeri delle azioni non pagate all’inizio e alla fine dell’anno Un chiarimento sui diritti, privilegi e limitazioni (ad esempio riguardo alla distribuzione
dei dividendi ed al rimborso del capitale) Azioni proprie possedute (azioni possedute dalla stessa società emittente); e, Azioni da emettere con opzioni particolari (includendo la definizione delle condizioni e
dell’ammontare)
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5.7. Stato patrimoniale dettagliato – illustrazione ATTIVITA' € € Attività Immobilizzate Immobilizzazioni Materiali X Immobilizzazioni Immateriali X Avviamento X Immobilizzazioni Finanziarie X X Attività correnti Magazzino X Crediti commerciali e altri crediti X Risconti attivi X Cassa e liquidità X X Totale Attività X PASSIVITA' E PATRIMONIO Capitale e Riserve Capitale Sociale X Riserve X Profitti e perdite di esercizi precedenti X X Passività non correnti Finanziamenti a medio-lungo X Fondi X X Patrimonio di Terzi X Passività Correnti Debiti commerciali e altri debiti X Passività a breve X Fondi X X Totale passività e Patrimonio X
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5.8. Esempio – Stato patrimoniale BMW al 31 dicembre 2001
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6 CONTO ECONOMICO 6.1. Presentazione delle voci di conto economico
Alcune voci devono essere esposte in conto economico. I requisiti minimi per queste voci sono le seguenti:
Entrate Risultato operativo Oneri finanziari Quote di profitti e perdite di subordinate e joint-ventures, calcolate col metodo del
patrimonio netto Oneri tributari Utile o perdita dell’attività di esercizio Voci straordinarie Partecipazioni di minoranza Utile netto o perdita del periodo
Ulteriori poste, denominazioni e sub-totali devono essere mostrate sul conto economico quando
lo IAS lo richiede, o quando tale presentazione sia necessaria a rappresentare in modo corretto l’andamento finanziario della società
La società deve fornire un’analisi dei costi, distinguendo in base alla natura o alla funzione
Ciò deve essere effettuato o direttamente sul prospetto del conto economico o nell’informativa,
anche se la sua presentazione sul prospetto del conto economico è consigliata 6.2. Struttura del conto economico
Questa viene determinata quando la società sceglie di conformarsi ai suindicati requisiti per analizzare le voci di spesa discusse prima
Classificazione in base alla natura dei costi
I costi sono distinti per natura e non sono riallocati per funzione, es: - Svalutazione - Acquisto di materie prime - Costi per il trasporto - Salari e stipendi - Costi di pubblicità
Classificazione in base alla funzione dei costi o costi delle vendite
Classifica i costi come:
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- Costi delle vendite - distribuzione - costi per attività amministrative
Vantaggi e svantaggi Vantaggi (natura)
Semplice da applicare in molte piccole realtà
Allocazioni non arbitrarie
Più oggettivo
Richiede giudizi meno soggettivi Vantaggi (funzione)
Fornisce informazioni più rilevanti al lettore
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Svantaggi (funzione)
Le allocazioni dei costi possono essere arbitrarie, quindi soggettive
Classificazione per Natura Classificazione per Funzione Ricavi X Ricavi X Altri redditi operativi X Costo del venduto (X)Variazioni magazzino prodotti finiti Margine lordo di contribuzione Xe semilavorati X/(X) Costruzioni di beni in economia X Costi di distribuzione (X)Materie prime e materiali di consumo (X) Spese amministrative (X)Costi per personale (X) Svalutazioni e ammortamenti (X) Oneri diversi di gestione (X) Oneri diversi di gestione (X) Risultato operativo X Risultato operativo X Costi Finanziari (X) Costi Finanziari (X)Proventi da imprese collegate X Proventi da imprese collegate X Reddito prima delle imposte X Reddito prima delle imposte X Imposte sul reddito X Imposte sul reddito X Risultato dopo imposte X Risultato dopo imposte X Utile/perdita di competenza di terzi X Interessi di competenza di terzi X Utile (perdite) netto dell'attività ordinaria X Utile (perdite) netto dell'attività ordinaria X Proventi e oneri straordinari X Proventi e oneri straordinari X Risultato dell'esercizio X Risultato dell'esercizio X
Le società che classificano i costi in base alla funzione devono evidenziare le informazioni aggiuntive sulla loro natura, comprendendo la svalutazione e l’ammortamento ed i costi del personale
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La società dovrebbe evidenziare o in conto economico o nell’informativa l’ammontare dei dividendi per azione, pagati o offerti, per il periodo considerato nel bilancio
6.3. Esempio: conto economico BMW al 31 dicembre 2001
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7 VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 7.1. Un prospetto a parte
La società dovrebbe rappresentare separatamente le seguenti voci:
Utile netto o perdita dell’esercizio Ogni voce di reddito e spesa, guadagno o perdita riconosciuti direttamente nel patrimonio; e, L’effetto cumulativo delle variazioni nei criteri contabili e la correzione degli errori
essenziali (secondo quanto previsto dallo IAS 8)
In aggiunta, la società deve presentare o in bilancio o nell’informativa:
Le operazioni di capitale con distribuzione agli azionisti Utili non distribuiti o perdite
- Saldo iniziale - Saldo finale - Variazioni di periodo
La riconciliazione tra i saldi iniziali e finali per:
- Ogni tipo di patrimonio - Premio di emissione - Ogni riserva
L’appendice al modello include una nota di proforma con sub-totali per ottenere lo schema
precedente 7.2. Funzione
La movimentazione di patrimonio netto nel periodo riflette le variazioni nelle attività nette (come le variazioni di reddito), secondo un particolare criterio quantitativo
Questa variazione rappresenta i guadagni e le perdite totali generate dalla società nell’esercizio,
unitamente alle variazioni risultanti dalle transazioni con gli azionisti
Lo IAS 8 prevede che tutte le voci di ricavi e costi debbano essere incluse nella determinazione del utile netto d’esercizio, a meno che lo stesso IAS non esprima diversamente. Perciò ci possono essere significativi guadagni e perdite che non compaiano in conto economico. Tali spiegazioni assicurano che tali voci siano evidenziate al lettore del bilancio, così da essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per valutare i risultati della società
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7.3. Struttura dell’informativa
I requisiti possono essere soddisfatti in diversi modi
In molte giurisdizioni viene adottato il formato a colonne con separazione degli elementi del patrimonio netto (questo è conosciuto come prospetto delle variazioni del patrimonio netto)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo
azioni
Riserva di rivalutazione
Utile esercizi
precedenti Totale
Bilancio inizio periodo X X X X X Variazione dei principi contabili (X) (X) Riclassifiche X X X X X Eccedenza di rivalutazione di X X immobilizzazioni materiali Deficit da rivalutazione di (X) (X) immobilizzazioni materiali Utile/perdite nette non registrati X X in conto economico Utile netto del periodo X X Dividendi (X) Emissioni di azioni proprie X X Bilancio fine periodo X X X X X
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Un approccio alternativo consente di rappresentare in un distinto prospetto gli utili e le perdite
sorti nel periodo. Se viene adottato questo approccio la società dovrà supportarlo con informative che mostrino le variazioni e le riconciliazioni di ogni elemento separato del patrimonio netto al fine di conformarsi allo standard
Prospetto degli utili e delle perdite registrate Eccedenza di rivalutazione di immobilizzazioni materiali X Deficit da rivalutazione di immobilizzazioni materiali (X) Utile/perdite nette non registrati in conto economico X Utile netto del periodo X Totale utile/perdite registrate X
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Esempio: prospetto di variazioni dei conti del patrimonio netto BMW al 31 dicembre 2001:
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8 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO 8.1. Struttura
Gli obiettivi dell’informativa al bilancio sono:
Fornire notizie su: - La base della preparazione del bilancio; e, - Le specifiche politiche contabili scelte e applicate per transazioni ed
avvenimenti significativi Mostrare informazioni richieste dagli IAS che non sono presenti altrove Fornire informazioni ulteriori che non sono presenti sul bilancio, ma sono necessarie per una
rappresentazione veritiera
Presentazione
L’informativa dovrebbe essere presentata in modo sistematico Ogni voce sul conto economico, stato patrimoniale e flussi di cassa devono essere rimandati
all’informativa, dove ritenuto opportuno
Il normale ordine di presentazione è il seguente:
Prospetto di conformità con gli IAS Commento Ciò significa che la società deve uniformarsi a tutti i principi applicabili di tutti gli IAS ed in tutte le interpretazioni SIC.
Dichiarazione di applicazione dei principi contabili e dei criteri di quantificazione Informazioni di supporto per le voci presentate nel bilancio, nell’ordine in cui ogni voce e
ogni bilancio è presentato; e, Altre informazioni riguardo:
- Imprevisti, impegni e altre notizie finanziarie; e, - Elementi non finanziari
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8.2. Presentazione dei principi contabili
Questioni da descrivere:
Criterio di quantificazione utilizzato Ogni principio contabile che sia rilevante per una presentazione corretta
I principi contabili da considerare includono:
Riconoscimento dei ricavi Principi di consolidamento Consorzio di aziende Joint-Ventures Riconoscimento ed ammortamento dell’attivo fisso Capitalizzazione dei costi d’indebitamento ed alte spese Contratti di struttura Possesso di partecipazioni Strumenti finanziari e partecipazioni Locazioni Costi di ricerca e sviluppo Magazzino Imposte, incluse le differite Accantonamenti Costi dei benefit per gli impiegati Copertura e conversione di valute Definizione del tipo di business e segmentazione geografica Contabilizzazione degli effetti dell’inflazione Sovvenzioni statali
8.3. Altre informazioni
Riguardo la società:
Domicilio e ragione sociale Nazionalità Sede legale (o domicilio se differente) Descrizione della natura delle operazioni e della principali attività; e, Il nome della controllante
Il numero medio di impiegati nell’esercizio