Collaborazione e conoscenza: necessità e sfida per le ... · Creare capitale intellettuale...

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Collaborazione e conoscenza: necessità e sfida per le aziende Marco Beltrami IBM Global Business Services, Strategy&Change Leader

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Collaborazione e conoscenza:necessità e sfida per le aziende

Marco BeltramiIBM Global Business Services, Strategy&Change Leader

© 2007 IBM Corporation2

La natura del lavoro sta cambiando

“The most important contribution management needs to make in the 21st century is to increase the productivity of knowledge work and knowledge workers. It is on their productivity, above all, that the future prosperity-and indeed the future survival-of the developed economies will increasingly depend.”

– Peter Drucker, Knowledge Worker Productivity: The Biggest Challenge, California Management Review, pps. 79-94, V41 N2, Winter 1999.

Il capitale intellettuale ha sostituito il capitale fisicocome fonte del valore organizzativo

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Creare capitale intellettuale richiede “gestionedella conoscenza”

La “gestione della conoscenza” è una disciplina cheutilizza le esperienze, le relazioni ed i saperi diun’azienda per accrescere l’efficacia organizzativa.

La “gestione della conoscenza” consente alleorganizzazioni di individuare, esplicitare, condividere ed utilizzare, in maniera più efficace, la conoscenza dei propridipendenti, clienti e partner.

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Ci sono quattro tendenze principali che evidenziano conoscenzae collaborazione come capacità strategiche e distintive

1. Il bisogno di collaborare e condividere esperienze su scalaglobale

2. Il crescente ricorso a partnership ed alleanze per consentirealle aziende di focalizzarsi sulle loro competenze chiave

3. Demografia, riorganizzazioni, mobilità,….cambiamenti nellerisorse umane

4. L’impatto del web 2.0

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1) La crescente globalizzazione richiede che il personale sia in grado di collaborare efficacemente a prescindere da lingua, cultura, fusi orari,…

• La competizione globale chiede menocosti e miglior uso degli asset disponibili

• Cresce la necessità di comprensione e coordinamento

• ma ci sono distanze fisiche, culture, lingue,..

• ma perchè devo collaborare con unolontano e che non conosco? Chevantaggi ne ho?

• La riduzione dei viaggi di lavoro rispondead esigenze di costi e work/life balance

• …….

Sfide e problemi

Globally Integrated Enterprise Procurement Example Scenario

Design Center in Poughkeepsie, NY

Manufactured in Dublin, Ireland

Customer ServiceCall Center in

Makuhari, Japan

Electronic components procured from Taiwan

Coordination by IBM Global Procurement

Center in Shenzhen, China

Invented in Rochester, Minnesota

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2) Partnership e alleanze giocano un ruolo strategico e crescente nelle organizzazioni knowledge based e fortemente specializzate

• Possibilità di collegamento con il“mondo esterno”

• Capacità di gestire relazioniefficaci e rapide con outsourcer, partner,..

• Le alleanze spesso “franano” sullamancanza di strumenti dicollaborazione

• La necessita di condividere spingespesso le persone a rivolgersi al web pubblico per usi aziendali

• …….

Sfide e problemi

Ente

rpris

e O

ptim

ized

Bus

ines

s U

nit

Opt

imiz

ed

External SpecializationInternally Integrated Industry Networked

Inte

rnal

Sp

ecia

lizat

ion

Silo 1

ExternalPartnerSilo 2

Silo 3

Silo 1

Silo 2

Silo 3

Specialized EnterpriseComponentized Enterprise

Networked EnterpriseTraditional Enterprise

Business Functions Business Functions

Business Components Business Components

Executive Summary #4Source: IBM Institute for Business Value

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3) I cambiamenti demografici, la guerra per i talenti, le riorganizzazioni, la mobilità…. aumentano la necessità diproteggere il sapere critico, renderlo rapidamente condivisibile, facilitare la collaborazione

Pensionamenti di persone con competenze “chiave”

Riorganizzazioni frequenti, flessibilità diruoli e posizioni

Inserimento di neoassunti che devonodiventare produttivi in tempi brevi

Diffusione del telelavoro (mobile worker)

….

Sfide e problemiEsempio: U.S.A. mancanza di risorse a breveIn Millioni

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

5

1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000

Popolazione U.S.in età lavorativa

Baby BoomGeneration

GenerationX

Anno di nascita

PopolazioneU.S.

(milioni)

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4) L’evoluzione del web (2.0) richiede/consente interazioni piùstrette tra clienti e fornitori.

Collaborazione, interazione, condivisione sono insiti nel web 2.0

Web 2.0 è una realtà “forte” in moltisegmenti di mercato

Spesso, gli utenti Web 2.0 dispongono di strumenti informativi e collaborativi ( e conoscenze) piùevoluti di quelli aziendali

Gli utenti 2.0 sono anche Employee 2.0

……

Sfide e problemi

Marketing 2.0

Vendite 2.0

Design 2.0

Comunicazione

2.0

Innovazione 2.0

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Il capitale sociale è dato dalla consistenzadelle connessioni attive fra le persone: la

fiducia, la reciproca comprensione, i valori e i comportamenti condivisi che

legano le persone e le comunità e cherendono possibile la cooperazione*

La gestione della conoscenza è fortemente collegata allacapacità di un’organizzazione di costruire capitale sociale

Connessioni

I legami fra le persone

Relazioni

Le dinamicheinterpersonali fra gli

individui

*Source: *Don Cohen & Larry Prusak – In Good Company

Contestocondiviso

La comune conoscenzadi linguaggi ed eventi

Unità 1 Unità 2Unità 1

Regione 2

Unità 1 Unità 2

Regione 3

BU leader

Regione 1

Roberto

Anna

Carlo

Gregorio

Gianni

Mario

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Developing an Adaptable Workforce –

A Critical Capability

Caratteristiche ricerca

• Interviste dirette con 404 Direttoridel Personale e/o senior manager della funzione Risorse Umane

• 40 paesi coinvolti (Asia Pacific, Europe, Latin America, and North America)

• Campione rappresentativo a livellodi settori merceologici, numerositàdipendenti e fatturato

• Raccolta di dati ed informazioni dicarattere qualitativo e quantitativo, comprensive di case studies e referenze significative

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Come valutereste l’attitudine del personale della vostra azienda ad adattarsi ai cambiamenti potenziali

dell'ambiente di business?

Source: IBM Global Human Capital Study 2008.

14%

53%

30%

3% 0%

Capacitàelevata di

adattarsi al cambiamento

Non soAbbastanza capace ad adattarsi al

cambiamento

Capacitàridotta di

adattarsi al cambiamento

Non capace adadattarsi al

cambiamento

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Caratteristiche delle aziende che hanno dichiaratouna “elevata capacità di adattarsi al

cambiamento” della propria forza lavoro

Elevata capacità diadattarsi

Resto del campione

80%

74%

72%

56%

55%

49%

In grado diprevedere gli

skill del futuro

Efficacenell’individuare

dove sono gliesperti

Efficace nellacollaborazione

Source: IBM Global Human Capital Study 2008.

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Quanto significative sono nella vostra organizzazionele seguenti barriere alla collaborazione?

Source: IBM Global Human Capital Study 2008.

51%

37%

22%

20%

10%

7%

22%

21%

22%

19%

15%

20%

14%

20%

28%

24%

34%

29%

9%

12%

20%

25%

31%

27%

3%

9%

8%

12%

9%

15%

Le preoccupazioni sulla proprietà intellettualelimitano l’efficacia della collaborazione

La collaborazione non è considerata importante

Gli strumenti tecnologici non supportano efficacemente la collaborazione

I sistemi di misurazione delle prestazioni non sono mirati a premiare la collaborazione tra gli individui

Le persone sono troppooccupate per supportare gli altri

Silos organizzativi impedisconola collaborazione

[5] Per niente signif.[4][3][2][1] Molto signif. [6] NA o Non so

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La nostra esperienza ed i nostri progetti ci hannoconsentito di individuare alcuni errori da evitare nellagestione della collaborazione e della conoscenza in azienda

• Iniziative non allineate agli obiettivi strategici

• Creazione di repository senza prevedere modalità di gestione deicontenuti

• Offrire opportunità di collaboration non coerenti con il modelloorganizzativo

• Iniziative che non si collegano alle attività ed alle necessità di tutti i giorni

• Sottostimare il bisogno di marketing, training ed altre iniziative digestione del cambiamento

• Non disporre di modalità di misurazione del successo e dei benefici

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… e di cogliere alcuni spunti importanti per la gestione con successo della collaborazione e della conoscenza in azienda

• Storie, dialogo e racconti facilitano l’apprendimento e la collaborazione

• La conoscenza si accumula nei network e nelle comunità

• L’accesso agli strumenti di gestione della conoscenza e dicollaborazione non crea automaticamente valore (es.worklife balance)

• La tecnologia da sola non cambia i comportamenti: il contesto èfondamentale

• Collaborazione e condivisione della conoscenza non sono gratis: richiedono investimenti in sviluppo, manutenzione e gestione

• …..occorre definire e condividere, a tutti i livelli,un nuovo modello di lavoro

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