C’era una volta in America: addio alla supercar di Tony...

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la classifica 22 MAGGIO 2009 IL VENERDI DI REPUBBLICA 22 MAGGIO 2009 145 144 1 FIAT PANDA 57.835 2 FIAT 500 33.040 3 CHEVROLET MATIZ 11.724 4 SMART FORTWO 10.384 5 PEUGEOT 107 8.364 6 OPEL AGILA 8.210 7 FORD KA 7.163 8 CITROËN C1 6.991 9 TOYOTA AYGO 6.687 10 HYUNDAI i10 5.544 LA FERRARI FA L’INGLESE TOP TEN Le citycar più vendute in Italia nei primi 4 mesi dell’anno la curiosità la novità Le belle idee, in fatto di moto, vengono spesso ai francesi. Sono loro che hanno inventato le supermotard e sono loro che, pur non avendo in casa marchi del calibro di Harley, Ducati o Honda, realizzano tra le special più belle del mondo. Anche stavolta, così, è tutto dell’importatore Yamaha d’Oltralpe il progetto di mettere in commercio una spettacolare R1 Factory MotoGP, una replica della moto con cui Valentino Rossi corre nel mondiale. Ovviamente una MotoGp non si può replicare, per cui l’operazione della Yamaha France si limita a riprodurre la veste estetica. Ma l’effetto finale è davvero notevole e, volendo, si può scegliere anche la tenuta da gara di Jorge Lorenzo, funambolico compagno di squadra di Rossi. Il listino di queste R1 Factory MotoGP, però, è da capogiro: 19.900 euro, una vera tombola perché siamo a circa 4000 euro (senza considerare sconti e promozioni...) più del prezzo di una normale R1. La passione, tuttavia, non si discute e le richieste sono tantissime, al punto che Yamaha Motor France ha scelto volutamente un listino così alto (1000 euro sono devoluti all’associazione Riders for Health) per rendere ancora più esclusiva questa serie speciale. Gli ostacoli per portarsi in garage una R1 Factory MotoGP, però, non finiscono qui: la moto è disponibile solo nelle concessionarie francesi. E per ordinarne una occorre rivolgersi agli importatori, facendo lievitare ancor più il prezzo. Difficoltà che non scoraggia: le repliche della moto di Rossi sono già in Italia. Volete andare come Valentino? Attenti solo a non andare in rosso VISTA DA VICINO La R1 è, almeno dal punto di vista estetico, uguale a quella usata in pista da Valentino Rossi. Stesso design e stesse decorazioni VESTITI DA CAMPIONI Oltre alla moto, gli appassionati potranno acquistare anche la tenuta da gara di Jorge Lorenzo, compagno di squadra di Valentino Rossi Con un listino da amatore (da 30 mila euro in su) debutta in Italia la Caterham Super Seven, replica della Lotus 7. Nuovo anche il sito www.caterhamcars.it, con tutte le descrizioni tecniche delle versioni disponibili, anche sulla GT che scatta da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. CATERHAM, CHE SCATTO il sito UNA YAMAHA R1 ESTETICAMENTE UGUALE A QUELLA CON CUI CORRE ROSSI. IL COSTO? DA CAPOGIRO: BEN 19.900 EURO la moto di vincenzo borgomeo Inaugurato il primo Ferrari Store sul territorio inglese: al 193-197 di Regent Street, nel cuore di Londra. Taglio del nastro per il pilota Kimi Räikkönen e Dany Bahar della direzione Ferrari. Il pilota ha poi autografato il banco cassa del negozio e partecipato al ricevimento con ospiti e clienti. Alcuni di loro hanno preso parte a una sfilata di Ferrari nuove e classiche. Destinazione: la vicina Conduit street. NANO, BOOM INDIANO È boom di prenotazioni, in India, per la vettura ultraeconomica Nano lanciata sul mercato indiano dal gruppo Tata il 23 marzo scorso. In un mese, infatti, le prenotazioni hanno raggiunto quota 203 mila e la produzione non è riuscita a soddisfare tutta la richiesta. Nello stesso periodo, rende noto il gruppo indiano, il sito di Tata Nano ha registrato un milione di visite al giorno. IL VENERDI DI REPUBBLICA L a crisi non fa sconti a nessu- no. Nemmeno a un mito co- me la Pontiac. Il piano di ristrut- turazione di General Motors met- te infatti la parola fine proprio al- la storia di questo marchio, uno dei più amati dagli appassionati di automobili sportive. Nel 2008 le vendite Pontiac era- no scese a poco più di 260 mila unità, meno di un terzo del picco di 896.980 raggiunto nel 1978. Troppo poche per convincere la casa di Detroit a mantenere negli autosaloni uno dei suoi marchi più famosi (qualche anno prima DI VALERIO BERRUTI automotori dolce vita sempre la Gm aveva chiuso la Ol- dsmobile, il brand più antico del- la storia automobilistica Usa, con ben 107 anni di storia). E co- sì, per tagliare i costi e scongiu- rare il fallimento, la casa di De- troit ha deciso di concentrare la propria produzione su Buick, Chevrolet, Cadillac e Gmc. Per la Pontiac non resterà che un gra- duale ritiro dal mercato da con- cludersi entro il 2010. La storia del marchio Usa inizia nel 1926. Affascinante fin dal no- me, preso in prestito da un capo indiano sconfitto dagli inglesi du- rante le prime guerre tra coloni europei e nativi americani, la Pon- tiac, però, per diventare famosa deve aspettare un bel po’ di anni. Esattamente i Sessanta con il lan- cio del modello Gto, considerato il capostipite delle «muscle car», le vetture sportive ad alta prestazio- ne molto amate, almeno fino a qualche anno fa, dagli statuniten- si. Da quel momento comincia una vera favola che coinvolge soprat- tutto il mondo dello spettacolo. Come nel caso della Firebird TransAm, resa famosa da Kitt (acronimo di Knight Industries Two Thousand), l’auto pensante della serie televisiva Supercar , protagonista di seguitissime av- venture. Oppure dell’altra Fire- bird protagonista di La febbre del sabato sera, l’auto di Tony Manero, interpretato da John Travolta. La Pontiac, dopo questo periodo di grande notorietà, continua la sua produzione con le semispor- tive Grand Am e Fiero, con la Astre (1971-1977), realizzata nel vano tentativo di competere con il successo americano del Mag- giolino della Volkswagen, e nel 1989 con una filante monovolu- me, la TranSport, che riesce a ot- tenere un ottimo risultato. La ve- ra impennata arriva, però, nel 1991, con il parziale rinnovamen- to della Firebird che proseguirà con una serie di fortunati resty- ling fino al 2002, anno di fine pro- duzione. L’ultimo modello della casa americana è invece la Solsti- ce, piccola ma potente spider prodotta dal 2005. UNA DIVA DEL CINEMA Sopra, lo stemma della Pontiac. A destra, il modello usato in La febbre del sabato sera IN PASSERELLA Alcuni tra i modelli più celebri della Pontiac 2005 SOLSTICE 1965 1967 FIREBIRD C’era una volta in America: addio alla supercar di Tony Manero LA CRISI NON RISPARMIA LA MITICA PONTIAC, LA VETTURA PROTAGONISTA DELLA «FEBBRE DEL SABATO SERA»: IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DELLA GENERAL MOTORS PREVEDE UN PROGRESSIVO RITIRO DAL MERCATO ENTRO IL 2010 GTO

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la classifica

2 2 M A G G I O 2 0 0 9I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A 2 2 M A G G I O 2 0 0 9 145144

1 FIAT PANDA 57.835 2 FIAT 500 33.0403 CHEVROLET MATIZ 11.724 4 SMART FORTWO 10.3845 PEUGEOT 107 8.3646 OPEL AGILA 8.2107 FORD KA 7.1638 CITROËN C1 6.9919 TOYOTA AYGO 6.68710 HYUNDAI i10 5.544

LA FERRARI FA L’INGLESE

TOP TEN Le citycar più vendute in Italia nei primi 4 mesidell’anno

la curiosità la novità

Le belle idee, in fatto di moto, vengono spesso ai francesi. Sono loro che hanno inventato le supermotard e sono loro che, pur non avendo in casamarchi del calibro di Harley, Ducati o Honda, realizzanotra le special più belle del mondo. Anche stavolta, così, è tutto dell’importatore Yamaha d’Oltralpe il progetto di mettere in commercio una spettacolare R1 Factory MotoGP, una replica della moto con cui Valentino Rossi corre nel mondiale. Ovviamente una MotoGp non si può replicare, per cui l’operazione della Yamaha France si limita a riprodurre la veste estetica. Ma l’effetto finale è davveronotevole e, volendo, si può scegliere anche la tenuta da gara di Jorge Lorenzo, funambolico compagno

di squadra di Rossi.Il listino di queste R1 FactoryMotoGP, però, è da capogiro:19.900 euro, una veratombola perché siamo a circa4000 euro (senza consideraresconti e promozioni...) più del prezzo di una normale R1. La passione, tuttavia, non si discute e le richiestesono tantissime, al punto che Yamaha Motor France ha scelto volutamente un listino così alto (1000 eurosono devoluti all’associazioneRiders for Health) per rendere

ancora più esclusiva questa serie speciale. Gli ostacoliper portarsi in garage una R1 Factory MotoGP, però, non finiscono qui: la moto è disponibile solo nelleconcessionarie francesi. E per ordinarne una occorrerivolgersi agli importatori, facendo lievitare ancor più il prezzo. Difficoltà che non scoraggia: le replichedella moto di Rossi sono già in Italia.

Volete andare come Valentino? Attenti solo a non andare in rosso

VISTA DA VICINOLa R1 è, almeno dal punto di vista estetico, uguale a quella usata in pista da Valentino Rossi. Stessodesign e stesse decorazioni

VESTITI DA CAMPIONIOltre alla moto, gli appassionati potrannoacquistare anche la tenutada gara di Jorge Lorenzo,compagno di squadra di Valentino Rossi

Con un listino da amatore(da 30 mila euro in su)debutta in Italia

la Caterham Super Seven, replica della Lotus 7. Nuovo anche il sitowww.caterhamcars.it, con tutte le descrizioni tecniche delle versionidisponibili, anche sulla GT che scattada 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.

CATERHAM, CHE SCATTOil sito

n UNA YAMAHA R1 ESTETICAMENTE UGUALE A QUELLA CON CUI CORRE ROSSI. IL COSTO? DA CAPOGIRO: BEN 19.900 EURO

la moto di vincenzo borgomeo

Inaugurato il primo Ferrari Store sul territorio inglese: al 193-197 di Regent Street, nel cuore di Londra.Taglio del nastro per il pilota KimiRäikkönen e Dany Bahar della direzione Ferrari. Il pilota ha poiautografato il banco cassa del negozioe partecipato al ricevimento con ospitie clienti. Alcuni di loro hanno presoparte a una sfilata di Ferrari nuove e classiche. Destinazione: la vicina Conduit street.

NANO, BOOM INDIANOÈ boom di prenotazioni, in India, per la vettura ultraeconomica Nanolanciata sul mercato indiano dal gruppo Tata il 23 marzo scorso. In un mese, infatti, le prenotazionihanno raggiunto quota 203 milae la produzione non è riuscita a soddisfare tutta la richiesta. Nello stesso periodo, rende noto il gruppo indiano, il sito di Tata Nanoha registrato un milione di visite al giorno.

I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A

La crisi non fa sconti a nessu-no. Nemmeno a un mito co-

me la Pontiac. Il piano di ristrut-turazione di General Motors met-te infatti la parola fine proprio al-la storia di questo marchio, unodei più amati dagli appassionatidi automobili sportive. Nel 2008 le vendite Pontiac era-no scese a poco più di 260 milaunità, meno di un terzo del piccodi 896.980 raggiunto nel 1978.Troppo poche per convincere lacasa di Detroit a mantenere negliautosaloni uno dei suoi marchipiù famosi (qualche anno prima

DI VALERIO BERRUTIautomotori

dolcevita

sempre la Gm aveva chiuso la Ol-dsmobile, il brand più antico del-la storia automobilistica Usa,con ben 107 anni di storia). E co-sì, per tagliare i costi e scongiu-rare il fallimento, la casa di De-troit ha deciso di concentrare lapropria produzione su Buick,Chevrolet, Cadillac e Gmc. Per laPontiac non resterà che un gra-duale ritiro dal mercato da con-cludersi entro il 2010.La storia del marchio Usa inizianel 1926. Affascinante fin dal no-me, preso in prestito da un capoindiano sconfitto dagli inglesi du-

rante le prime guerre tra colonieuropei e nativi americani, la Pon-tiac, però, per diventare famosadeve aspettare un bel po’ di anni.Esattamente i Sessanta con il lan-cio del modello Gto, considerato ilcapostipite delle «muscle car», le

vetture sportive ad alta prestazio-ne molto amate, almeno fino aqualche anno fa, dagli statuniten-si. Da quel momento comincia unavera favola che coinvolge soprat-tutto il mondo dello spettacolo.Come nel caso della FirebirdTransAm, resa famosa da Kitt(acronimo di Knight IndustriesTwo Thousand), l’auto pensantedella serie televisiva Supercar,protagonista di seguitissime av-venture. Oppure dell’altra Fire-bird protagonista di La febbre delsabato sera, l’auto di Tony Manero,interpretato da John Travolta.

La Pontiac, dopo questo periododi grande notorietà, continua lasua produzione con le semispor-tive Grand Am e Fiero, con laAstre (1971-1977), realizzata nelvano tentativo di competere conil successo americano del Mag-giolino della Volkswagen, e nel1989 con una filante monovolu-me, la TranSport, che riesce a ot-tenere un ottimo risultato. La ve-ra impennata arriva, però, nel1991, con il parziale rinnovamen-to della Firebird che proseguiràcon una serie di fortunati resty-ling fino al 2002, anno di fine pro-duzione. L’ultimo modello dellacasa americana è invece la Solsti-ce, piccola ma potente spiderprodotta dal 2005.

UNA DIVA DEL CINEMASopra, lo stemma della Pontiac.A destra, il modello usatoin La febbre del sabato sera

IN PASSERELLAAlcuni tra i modelli più celebri della Pontiac

2005SOLSTICE

1965 1967FIREBIRD

C’era una volta in America: addio alla supercar di Tony Maneron LA CRISI NON RISPARMIA LA MITICA PONTIAC, LA VETTURA PROTAGONISTA DELLA «FEBBRE DEL SABATO SERA»: IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DELLA GENERAL MOTORS PREVEDE UN PROGRESSIVO RITIRO DAL MERCATO ENTRO IL 2010

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