Ballarò news

16
www.ballaronews.it www.ballaronews.it www.ballaronews.it www.ballaronews.it ALL’INTERNO ACI: L’auto elettrica è anche sicura PAGINA 2 Trecastagni: Un gol per la vita, 7 maggio PAGINA 3 Il grado di civiltà di un Paese PAGINA 4 Generazione Rent: l’affitto condiviso PAGINA 5 Caos rifiuti: un virtuoso esempio di cambiamento PAGINA 6 L’incontenibile successo di “Allakatalla” PAGINA 7 Energia Nucleare: non disertiamo il referendum PAGINA 12 Anno III - n. 02 Aprile 2011 giornale d’informazione, attualità e cultura www.ungolperlavita.com www.ungolperlavita.com Acquista il tuo biglietto www.datapix.it nei negozi r ragazzini agazzinigenerali generali Ag. Viaggi Ag. Viaggi Blue Animation Blue Animation - Trecastagni (CT) La Ragazza Allakatalla Allakatalla

description

Giornale d’informazione, attualità e cultura

Transcript of Ballarò news

Page 1: Ballarò news

www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

ALL’INTERNO

ACI: L’auto elettrica è anche sicura

PAGINA 2

Trecastagni: Un gol per la vita, 7 maggio

PAGINA 3

Il grado di civiltà di un Paese

PAGINA 4

Generazione Rent: l’affi tto condiviso

PAGINA 5

Caos rifi uti: un virtuoso esempio di cambiamento

PAGINA 6

L’incontenibile successo di “Allakatalla”

PAGINA 7

Energia Nucleare: non disertiamo il referendum

PAGINA 12

Anno III - n. 02 Aprile 2011giornale d’informazione, attualità e cultura

www.ungolperlavita.comwww.ungolperlavita.com

Acquista il tuo bigliettowww.datapix.it

nei negozi rragazziniagazzinigeneraligenerali Ag. ViaggiAg. Viaggi Blue AnimationBlue Animation - Trecastagni (CT)

La RagazzaAllakatallaAllakatalla

Page 2: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it2 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

ACI: L’auto elettrica è anche sicura

L’auto elettrica è anche si-cura: lo dimostrano gli ultimi crash-test di Eu-

roNCAP, il programma inter-nazionale per la sicurezza dei veicoli promosso dall’ACI con altri Automobile Club europei, insieme a varie associazioni di produttori,consumatori ed assicu-razioni, nonché da sette governi europei.

Nell’ultima serie di test sono state esaminate la Citroen C-Zero, la Mitsubishi i-MiEV e la Peugeot iOn – gemelle per de-sign e dotazioni di sicurezza – che hanno conseguito l’ottimo pun-teggio di 4 stelle su un massimo di cinque. Pur sottoposte alle stesse sollecitazioni degli altri veicoli,

le vetture non hanno manifesta-to criticità rilevanti, soprattutto alle batterie e al circuito elettri-co. Anche negli urti più violenti non sono state registrate perdite di liquidi dagli accumulatori di energia o pericolose scariche elet-triche, grazie anche all’effi cienza dei dispositivi che interrompono automaticamente la corrente in caso di pericolo.

«I risultati raggiunti dalla ri-

I crash-test EuroNCAP per la prima volta esaminano una vettura elettrica

cerca tecnologica sulle auto elet-triche – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – dimo-strano la grande attenzione delle Case automobilistiche alla sicu-rezza oltreché alla sostenibilità della mobilità del futuro. Le cin-que stelle di EuroNCAP che oggi contraddistinguono molte auto in commercio, dalle piccole utilitarie alle grandi ammiraglie, sono un obiettivo già raggiunto nel 2010

da alcune vetture ibride e non sono certo un traguardo irrag-giungibile per i veicoli elettrici».

«Come membro del board EuroNCAP – ha aggiunto Gelpi – l’ACI sta promuovendo nuove prove di crash per valutare so-prattutto la sicurezza attiva dei veicoli».

Superano gli ultimi test anche la Nissan Juke, la Hyundai ix20 e la Mitsubishi ASX, tutte con il massimo punteggio di 5 stelle. Chiude la serie con una valuta-zione di 3 stelle la Dacia Duster. Per l’occasione, EuroNCAP ha assegnato un premio speciale a Infi niti per il sistema LDP, Lane Departure Prevention: una tele-camera rileva il superamento del-la linea di mezzeria e manda un impulso al dispositivo di controllo dei freni e dello sterzo che rimette in carreggiata l’auto.

Automobile Club d’Italia

BALLARÒ NEWS - Editore: SaperexGuidare - Giovanni Calì. Direttore Responsabile: Tiziana Campo. Direttore Editoriale: Giovanni Calì. Caporedat-tore: Antonella Capizzi. Collaboratori:Simone Rausi, Laura Monteleone, Andrea Giuffrida, Veronica Mannino, Stefania Patanè, Carmelo Guglielmino, Giulia Calì. Foto della modella Alessia: PhotoGrafi c. Redazione: V. Fortuna, 24 Catania. Tel. 3394999393 email: giovanni.cali@saperexguidare. it -Pub-blicità: Itaca Group tel. 3286925521. Stampa: Grafi che Cosentino - Caltagirone. Distribuzione gratuita ai soci ACI di Catania e per tutti i lettori a Catania, in tutti i Comuni dell’hinterland, nella edicola Marzà Salvatore v. Bellini, 7/A S. Agata Li Battiati; Edicolè v. Roma 261, S. G. la Punta; p.zza Don Diego 3 Pedara; p.zza Stesicoro (CT) presso Winplay; Free Time v. Re Martino, 8 b-c Acicastello; New & Friends, v. Provinciale 88, Acitrezza. Registrazione Tribunale Catania iscr. n°12 del 13/03/2009. Per l’edizione on line, www.ballaronews.it, in cui troverete anche uno spazio dedicato ai redazionali delle varie aziende. Buona lettura.

L’Editoriale

L’Italia che va a rotoli

In Italia un giovane su tre è disoccu-pato. Nel 2011, il tasso di disoccupa-zione per il terzo mese consecutivo si

è attestato all’8,6%, aumentando di 2,8 punti rispetto al 2010. Due occupati su cinque sono precari, assunti con gli astrusi contratti elaborati negli ultimi anni da un Governo che sempre più tutela i datori di lavoro, a scapito di qualsivoglia forma di diritto per il lavoratore.

Dati che fotografano una situazione “lavoro” italiana sull’orlo del baratro, specie con riferimento al tasso di disoccupazione gio-vanile. Quest’ultimo dal gennaio 2004 - anno in cui l’Istat ha dato il via a questa tipologia di statistiche - ha raggiunto il massimo storico, toccando quota 29,4%. Italia fanalino di coda dell’Europa. Peggio solo Spagna, Slovacchia e Ungheria.

Ma le problematiche italiane sono a più ampio raggio: infl azio-ne al 2,4% (l’aumento più alto dal 2008); prezzo del petrolio alle stelle (da 95 a 113 dollari al barile); consumi delle famiglie in calo (-18 miliardi di euro in meno dal 2007 secondo la Cga di Mestre); e debito pubblico con l’ultimo Governo aumentato, di 200mld di euro (il 12% in più) secondo Banca Italia.

In vertiginoso aumento anche il numero di poveri in Italia: ben

8 milioni e 370mila, pari al 13% dell’intera popolazione. Dentro la soglia di povertà entrono a pieno titolo le donne sole con fi gli, i precari, le famiglie monoreddito, i pensionati, i separati. Nel 2010 si è registrato un incremento del numero di persone che si sono rivolte alla Caritas per ricevere assistenza. Oltre 650mila sono le persone indigenti e di queste sette su dieci nel Meridione. Diffi -coltoso persino pagare l’affi tto. Secondo l’Istat, nel 2010 gli sfratti eseguiti sono stati oltre 27mila.

Un quadro a tinte fosche, per risolvere il quale i nostri politici poco si scervellano. C’è altro a cui pensare, magari più futile, ma certamente più conveniente per chi il potere lo gestice. E per que-sto ben più urgente.

«Tra gli argomenti trattati dal nostro Palamento al primo po-sto ci sono i processi penali. Il calo dei consumi e dei risparmi delle famiglie rispettivamente al 219esimo e al 252esimo posto; il debito pubblico al 512esimo posto, il caro vita al 577esimo e il lavoro giovanile al 594esimo. Considerando lo speciale punteggio adottato da Openpolis per misurare l’indice di attenzione del Par-lamento, il diritto penale ha ottenuto 6800 punti e la disoccupa-zione giovanile 99» (Fonte Tgzero).

Poco importa se l’Italia è un Paese che va a puttane. Del resto, per dirla con lo scrittore francese Paul Valery, «la politica è l’arte di impedire alla gente di immischiarsi in ciò che la riguarda».

di Tiziana Campo

AUTOMOBILE CLUB CATANIA

Page 3: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 3www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

prodotto anche un video che spero possa es-sere divulgato nelle scuole catanesi e naziona-li». «Un grazie va agli sponsor uffi ciali di Un gol per la vita - puntualizza Calì – Ragazzini Generali, Appear Group Acquasanta disco, Corona Group, Arredo Tre, Suzuki Villa-ge, Carrozzeria Puglisi Aiello, Grand Hotel Bonaccorsi, Windjet, Ristorante La Scoglie-ra, DS sport, Centro Revisione Pruiti Auto, Maurizio Ciancio di Pianeta Vacanze, Bruno Marchese grafi co che ha curato l'immagine di tutta la cam-pagna pub-bl ic it a r i a , datapix che ha realizzato il sito e Ce-ramiche Bo-ria di Calta-girone per la realizzazio-ne dei tro-fei». Il costo del biglietto è di 5 euro. Non possiamo che condividere in pieno l’appello del presidente Giovanni Calì: «Venite in tanti perché è fondamentale che si divulghi, nella maniera più capillare possibile, il messaggio sulla sicurezza stradale. Sarà una partita per la vita».

Trecastagni: Un gol per la vita, 7 maggio Nazionale Attori VS Vip e Giornalisti siciliani

Partita di benefi cenza e raccolta fondi, sport e festa per fare prevenzione stradale

Ritorna anche quest’anno Un gol per la vita – ideato dall’Associazione Sa-perexGuidare, da anni impegnata in

campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale - si terrà il 7 maggio presso il campo sportivo di Trecastagni, grazie al sindaco Giu-seppe Messina, all’assessore allo Sport Salva-tore Lo Monaco e al sostegno della Provincia di Catania. Una giornata in cui lo sport di-venterà uno strumento per veicolare messaggi dalla fortissima rilevanza sociale.

Una partita di benefi cenza che vedrà coin-volte in un incontro diretto, la Nazionale di

calcio Attori e la squadra Vip e Giornalisti si-ciliani, con un giudice di gara d’eccellenza, ex arbitro internazionale Rosario Lo Bello. «Ab-biamo voluto riproporre questo evento,- spiega Giovanni Calì, presidente nazionale dell’As-sociazione SaperexGuidare - per raccogliere fondi che serviranno in parte per l’Associa-zione Italiana Familiari e Vittime della Stra-da e per la realizzazione di progetti su pre-venzione e sicurezza stradale con l’intento di sensibilizzare i giovani sull’uso dei sistemi di sicurezza e sul rispetto del codice della strada. La partita è dedicata a quei giovani che hanno perso la vita in incidenti stradali non per tragi-ca fatalità ma a causa di violazione di regole».

Un evento che ha raccolto grandi riscontri, come dimostrato da quanti hanno sposa-to l’iniziativa: «Desidero ringraziare quanti parteciperanno a quest’evento, le istituzioni che ci stanno supportando, il Calcio Catania, l’attore Francesco Giuff rida, uno dei dirigen-ti della nazionale Attori, Giuseppe Castiglia che hanno fortemente sostenuto questa no-stra iniziativa». Un gol per la vita vedrà il coin-volgimento di attori famosi, di vip nostrani e di rappresentanti del mondo giornalistico e

sportivo siciliano. Tutti insie-me, con la loro entusiasta par-tecipazione, si faranno porta-voce dell’importanza di simili campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale. Giu-seppe Castiglia - che, da anni testimonial di SaperexGui-dare, supporta l’associazione anche con “ospitate” nella sua trasmissione di successo Alla-katalla, su Radio Studio Cen-trale insieme al direttore Fabio Formosa - sarà il mattatore

dell’evento e intratterrà il pubblico sugli spalti e i giocatori in campo con la sua verve comica.

Di sicuro eff etto sarà il momento musicale che vedrà protagonista il cantautore catanese Daniele Barbagallo con la canzone “Sabato sera”, sulle stragi stradali che vedono coinvolti molti giovani specialmente nel weekend. «È un onore per me partecipare a que-sto evento, ringrazio l’associazione SaperexGuidare che mi consente di giocare con i Vip e Giornalisti sici-liani e cantare questa canzone che è stata patrocinata dall’associazio-ne Familiari e Vittime della strada - spiega il cantante - a breve sarà

di Tiziana Campo

MISTERBIANCO - Via Vesuvio, 21 - 095 39 99 07 - 095 756 00 40 • Contrada Serra (di fronte Bar Santonocito)

CATANIA - Via del Caravaggio, 8 - 095 41 86 50 • CATANIA - Via Passo Gravina, 184/A - 095 22 13 57www.centrorevisioneautopruiti.com • [email protected]

www.ungolperlavita.com

Page 4: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it4 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

«Il grado di civiltà di un Paese si misuraosservando la condizione delle sue carceri» (Voltaire)

Dal 2000 al 2011 sono ol-tre 1765 i morti in carce-re, con un aumento no-

tevole dei casi di suicidio e tentato suicidio negli ultimi anni.

Nelle 206 carceri italiane, a fronte di 44.612 posti letto re-golamentari, sono ristretti 68.527 detenuti, di cui 15.233 in attesa di primo giudizio. Ben il 38,2% i detenuti per reati di droga, più del doppio della media europea (15,9%). Un detenuto su quattro è tossicodipendente. Su un fl usso di 100mila unità, la seconda cau-sa di carcerazione (18,5% dei casi) è per violazione della legge sugli stupefacenti; mentre il 6,4% dei detenuti del periodo post-indulto è rappresentato da immigrati che hanno violato la legge liberticida “Bossi-Fini ", per lo più per irre-golarità amministrative relative al soggiorno.

In totale i detenuti stranieri in Italia sono 25.164 (14.057 nel 2000): incremento provocato da leggi che puniscono l’inottem-peranza dell’obbligo di espulsio-ne e prevedono aggravi di pena per i recidivi (“Bossi Fini”, “Ex Cirielli” sulla recidiva e “Fini Giovanardi”sulle droghe ).

In Italia si registra un ecces-so di custodia cautelare: siamo uno dei pochi paesi ‘occidentali' (se non l'unico) dove il numero dei detenuti in attesa di giudizio è nettamente superiore a quello dei condannati defi nitivi, più del 60%! Quale la soluzione, allora? Sarebbero necessari interventi che riducano il sovraff ollamen-to, prevenendo violenze e suicidi

e assicurando condizioni di vita umane a chi è recluso. Anche la riforma di quelle leggi attual-mente in vigore contribuirebbe a ridurre il numero complessivo di detenuti, mantenendo inalterato il livello di sicurezza collettiva.

Il sistema carcerario è ispirato al principio dell’art. 27 della Co-stituzione per cui ogni pena deve tendere alla “rieducazione del condannato”, dettato costituzio-nale spesso disatteso. Da un’in-dagine dell’ associazione Antigo-ne emerge che la maggior parte degli istituti penitenziari italiani visitati, in base agli indicatori uti-lizzati (numero detenuti presenti, mq a disposizione per detenuto, luminosità della cella e possibilità di apertura del blindato durante la notte per favorirne la ventilazione nel periodo estivo; frequenza di accesso alle docce in comune e condizioni igieniche delle stesse, numero di ore trascorse al di fuori della cella, presenza della cucina

ogni 200 detenuti) sono fuori leg-ge. Sono oltre 1300 le richieste di ricorsi alla Corte Europea sui diritti umani per denunciare con-dizioni di vita inumane (meno di 3 mq a disposizione) ed altre ri-chieste (trasferimento, diritto alla salute, consulenza legale, accesso ai benefi ci, maltrattamenti e vio-lenze, denunce di morti sospette ed altro ancora). E la drammatica situazione delle carceri in Italia è emersa anche in una recente in-chiesta di Riccardo Jacona, nella nota trasmissione “Presa Diretta” su Rai3. Un surplus di 25mila de-tenuti, disperazione e condizioni di vita carcerarie indegne per un paese civile. Il carcere vissuto così è un vero fallimento e in un certo senso, favorisce la commissione di nuovi reati. La vera alternativa, di conseguenza, non può essere identifi cata nella costruzione di nuovi edifi ci penitenziari, quanto piuttosto nel ricorso a misure al-ternative che abbattono il tasso di recidiva e restituiscono maggiore sicurezza ai cittadini.

Ci sono però rare eccazioni che escono fuori dal coro, carce-ri per così dire “virtuosi”, come nel caso della casa di reclusione di Bollate vicino Milano: uno o massimo 2 detenuti per stanza, attività di catering, vivaismo e lavoro all'esterno che consentono ai detenuti un ritorno alla società, abbattendo e di molto il rischio di recidiva.

In una società civile e demo-cratica la soluzione dei problemi relativi all’emergenza penitenzia-ria rappresenta uno degli obiettivi

di Antonella Capizzi principali, in quanto strettamente connesso ad un'effi ciente am-ministrazione della giustizia. Il carcere così strutturato diventa un'istituzione totale deviante e - come si legge nell'ultima Rela-zione annuale al Parlamento sulla situazione della Giustizia - "non reca alcun benefi cio al singolo in termini rieducativi e non proteg-ge la collettività, minandone la fi ducia nella capacità punitiva del sistema penale" (fonte Antigone, Ristretti Orizzonti, A Buon Di-ritto, associazioni per la tutela e garanzia dei diritti delle persone detenute).

Il Circo della politica

Umberto Bossi trascorsi da cantante incompreso; la Mussolini attrice mai

emersa; la Santanchè pseudo-soubrette; Vladimir Luxuria noto/a drag queen; Mara Car-fagna ex showgirl appesa a un muro; Michela Brambilla ex mo-della di calze; Nicole Minetti ex valletta di “Scorie”...il Governo italiano è un circo. Alle prossime elezioni potrebbero candidarsi Moira Orfei e il Mago Pancione. Chissà che l’Italia si risollevi!

di Tiziana Campo

INTERMOTORS s.r.l.Via Vitaliano Brancati, 45 • Catania - ItalyTel. 095 447900 • Fax 095 716 97 [email protected]

Page 5: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 5www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Generazione Rent: l’affi tto condiviso conquista gli over 30

Tutti insieme sotto lo stesso tetto: da “generazione mille euro” a “genera-zione rent”! Il nuovo che avanza si

chiama condividere un appartamento: affi tto prolungato e soprattutto spartito con ami-ci e/o sconosciuti. Storie di vite in affi tto si moltiplicano perché la casa di proprietà per i giovani è diventata un sogno, tra lavori pre-cari e mutui inaccessibili. E un appartamento in locazione, visti i prezzi, spesso è proibitivo anche se pagato in coppia. Così la coabitazio-ne diventa sempre più la risposta, spesso l’u-nica via di uscita, per non tornare da mamma e papà e garantirsi allo stesso tempo alloggi più belli e anche compagnia. Le abitudini e i costumi, seguono sì le mode, ma anche l’an-damento economico di un Paese: chi vive con mille euro e, per motivi di lavoro, è costretto a lavorare fuori dalla propria città o sempli-cemente, dato che l’età avanza, ha l’esigenza di non vivere più con i genitori, decide di fare necessità virtù attraverso la coabitazione.

La generazione over 30, in affi tto con-diviso con amici e sconosciuti, è la comune dei nostri tempi: il modello americano trat-to della celebre serie Friends. Secondo i dati, negli ultimi anni, In Italia, gli over 35 che condividono un appartamento sono raddop-piati. Per gli esperti la scelta di condividere un appartamento non è dettata soltanto da

motivi economici, ma dietro ci sarebbero an-che motivi psicologici che spingerebbero la generazione cresciuta negli anni ‘80 a ricer-care nel gruppo lo stesso senso di protezione della famiglia e un modo per condividere e aff rontare meglio problemi e responsabilità.

Il fenomeno non è in espansione solo in Italia, come dimostrano i siti internet dedica-ti agli annunci di coabitazione: okroommate.com off re stanze in 5000 città di 50 Paesi; l’inglese easyroommate.com assicura che sono circa due milioni e settecentomila in Gran Bretagna gli emuli di Friends che han-no scelto di dividere spazi, compiti, turni di pulizia e spese.

Il sito francese pioniere negli annunci di condivisione, colocation.fr, organizza delle feste settimanali per fare incontrare i futuri coinquilini e si attesta su numeri importanti: 130.000 domande al giorno. All’interno dei siti gli annunci sono suddivisi anche in base alle richieste. I proponenti la condivisione possono scegliere l’età del futuro compagno di casa, il sesso e indicare la preferenza per un fumatore o un non fumatore.

L’Italia segue Gran Bretagna e Francia a ruota e le coabitazioni tra sconosciuti non

di Stefania Patanè

sono più un’eccezione limitata al periodo universitario.Basta scorrere le pagine tele-matiche di easystanza.it e coinquilini.it (con 120mila iscritti) per rendersi conto di quan-to la tendenza sia in aumento. Se nel 2007 il 38% di chi voleva un alloggio in comune era composto da professionisti, oggi i dati evidenziano che il 59% delle coabitazioni nelle grandi città riguardano persone che hanno già un lavoro. Dai dati risulta anche una crescita dell’età di chi decide, indipen-dentemente da motivi di studio, di condivi-dere una casa. Nel 2007 gli over 35 rappre-sentavano l’8% dei coinquilini, mentre oggi sono il 15,3%.

La condivisione di un appartamento permette anche di concedersi qualche lusso: locali grandi, più bagni, saloni spaziosi, cu-cine abitabili, posizione centrale e tutti quei comfort che spesso, chi vive da solo non può permettersi. Nuove soluzioni e stili di vita che forse non saranno tipici della cultura ita-liana, e benchè meno meridionale, ma che invece ben si adattano alle esigenze economi-che degli over 30. Insomma, oggi per riuscire a vivere decorosamente bisogna stringere non solo i denti ma anche i metri quadrati.

Page 6: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it6 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Caos rifi uti: un virtuoso esempio di cambiamentoCittà sommerse dai rifi uti. Cassonetti stracolmi. Servizio raccolta e smaltimento in tilt. Cittadini esasperati. Rimpalli di accuse e dichirazioni di non responsabilità. Un quadro che specie le città del sud conoscono bene. Ma ci sono esempi virtuosi, dai quali pren-dere spunto: è possibile rimediare al caos e assumere quella veste di civiltà da più parti auspicata ma mai concretamente messa in atto. Pubblichiamo per intero un articolo di qualche tempo fa, tratto da La settimana di Beppe Grillo: «Rifi uti, cambiare si può». Temi dal blog www.beppegrillo.it. Lo riproponiamo senza nessun commento. Del resto il pezzo parla da solo.

La più grave accusa che si può fare alla politica, alla burocrazia che ne è fi glia, alle municipalizzate e alle società con-

cessionarie che ne sono la diretta emanazione, è di essere incapaci di gestire la cosa pubblica, quello per cui sono pagate. I “rifi uti” sono una invenzione dei partiti, un alibi per la costru-zione di inceneritori, una scusante per creare discariche, per usare l’esercito contro i citta-dini. I partiti sono inadatti a gestire il Paese, creano emergenze per giustifi care la loro esi-stenza. A Cesena i cittadini hanno dimostrato che si può riciclare il 91% dei cosiddetti “rifi u-ti”. Cosiddetti in quanto non esistono “rifi uti” in natura, ma materie prime secondarie che possono essere vendute. In due giorni i parte-cipanti a Woodstock 5 Stelle hanno prodotto “rifi uti” pari a una città come Forlì, li hanno riciclati quasi interamente e venduti con un ricavo per l’organizzazione di 2.000 euro. Se può farlo il Movimento 5 Stelle lo può fare qualunque amministrazione pubblica e, se non riesce a farlo, può andare a casa. “Grazie ai 50 volontari e volontarie trasformati in spazzini per raccogliere sacchi, sacchetti, pacchettini, mettendo mano in ogni materiale e dando consigli ai partecipanti. Grazie alle decine di migliaia di persone che in due giorni hanno dato il loro contributo, separando i materiali post consumo (chiamati “rifi uti”) negli appo-siti contenitori e contribuito a ridurli, bevendo prodotti alla spina o portandosi borraccia e stoviglie multiuso da casa. Woodstock 5 Stelle Rifi uti Zero è realtà. Abbiamo battuto ogni record per grandi manifestazioni dimostrando che “Volere è potere”.

Nei Mondiali Antirazzisti di Casalecchio lo scorso luglio sono stati diff erenziati il 73% dei materiali (30mila partecipanti in cinque

giorni per 9.570 kg di rifi uti prodotti, dei qua-li 6960 inviati a riciclo-compostaggio). Wo-odstock 5 Stelle ha fatto meglio con il 91%! Record assoluto per ogni evento mai tenuto in Italia. I numeri. Sono stati prodotte 56,64 tonnellate di “rifi uti”. Considerando per una manifestazione esterna+campeggio una pro-duzione giornaliera di 400 gr. pro capite (dato medio di produzione giornaliera per porta a porta senza assimilati industriali) si è avuta una produzione pari a circa 141.625 persone concentrata nei giorni 25/26 settembre.

I risultati. Ciclo-compostaggio: in totale, secondo i dati di Hera che ha eff ettuato il tra-sporto degli svuotamenti dei cassonetti di ma-teriale organico ed indiff erenziato, sono stati

avviati all’impianto di compostaggio “rifi uti” tra le 40-45 tonnellate. A smaltimento indif-ferenziato invece 5,1 tonnellate. I dati forniti dal Centro Riciclo Vedelago invece parlano di 10,54 tonnellate di materiale riciclabile e tra-sformabile raccolto in maniera diff erenziata. Di questi: 2.920 kg di carta-cartone conferiti alle cartiere (prezzo di mercato 86 €/ton) ,60 kg di nylon (prezzo mercato 240 €/ton), 894 kg alluminio /acciaio (prezzo medio 422 €/ton), 2.137 kg di Pet (445 €/ton) - Pet os-sia polietilentereftalato, utilizzato per la pro-duzione di fl aconi, bottiglie e contenitori per liquidi e altro - , 4.320 kg di vetro (42 €/ton), 100 kg di legno (110 €/ton), 110 kg di mate-riale di “secco riciclabile”, (160 €/ton). Il va-lore del materiale conferito al Centro Riciclo Vedelago è stato di circa 2.000 euro. Riciclare 4.320 kg di vetro, ha permesso di risparmia-re per la produzione di nuovo vetro 5.184 kg di materie prime. Se si considera che per pro-durre 1 kg di alluminio riciclato si utlizza 0.7 kWh e invece 14 kwh se prodotto con materie prime, si sono risparmiati 11.890 Kwh.

Per produrre una tonnellata di carta da materia prima si tagliano 15 alberi e si usano 440.000 litri acqua, 7600 kwh. Se la carta è invece riciclata: 0 alberi, 1800 litri acqua, 2700 kwh. Woodstock 5 Stelle ha salvato 43 albe-ri e fatto risparmiare 1.270.780 litri d’acqua, 14.210 Kwh. La produzione di Pet è stata li-mitata al 3,77% dei “rifi uti”, solitamente rap-presenta il 10% dei rifi uti, ha fatto risparmiare 6.000 kg di Pet, la cui produzione avrebbe richiesto 105.000 litri di acqua e provocato emissioni in atmosfera pari a 240 kg di idro-carburi, 150 kg di ossidi di zolfo, 108 kg di monossido di carbonio e 13.800 kg di anidri-de carbonica (CO2).”

da Matteo Incerti-Raff aella Piriniresponsabili progetto

Woodstock 5 Stelle-Rifi uti Zero”e Federica Cuppini

responsabile coordinamento squadre“Woodstock 5 Stelle-Rifi uti Zero”

Page 7: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 7www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

L’incontenibile successo di “Allakatalla” su Radio Studio Centrale

Intervista al suo mattatore Giuseppe Castiglia

Allakatalla, termine greco che signi-fi ca “tutto e niente”, “quantità in-defi nita”, “altro e altro ancora”. Ma

Allakatalla ha ormai assunto un altro signifi -cato, per così dire, moderno: è il nome della trasmissione radiofonica più seguita in Sici-lia nella storia della radio. E il successo del programma, in onda su Radio Studio Cen-trale dal lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 14, non sortisce battute d’arresto. Mattatore indiscusso Giuseppe Castiglia, affi ancato brillantemente dal direttore artistico di RSC Fabio Formosa.

Giuseppe, Allakatalla si conferma un trionfo. Il segreto di un format vincente?

«Credo sia la spontaneità con la quale ogni puntata viene aff rontata, il fatto che non ci siano testi e copioni scritti prima. Lo spunto per le gag o gli argomenti ci viene dato dagli stessi ascoltatori che interagisco-no con noi tramite diversi canali (internet, sms ecc.). Potremmo dire che gli ascoltato-ri sono i nostri “autori”. In questa maniera io mi diverto tanto, Fabio Formosa un po’ meno visto che deve spesso appoggiare le ar-gomentazioni senza ovviamente sapere dove andremo a fi nire. Però, in fondo, anche lui si diverte».

La trasmissione è una fucina di “sto-rici” e nuovi personaggi stereotipati da te interpretati, che ormai hanno conquistato un pubblico di tutte le età.

«I personaggi “storici” hanno ormai con-solidato la loro posizione all’interno della trasmissione e della mente degli ascoltatori. Mi riferisco a Nunzia che, tra i lavori svol-ti per sbarcare il lunario, si è stabilità a casa mia in qualità di baby sitter; a Jonathan e ai suoi “particolari” amici, con disavventu-re annesse; a Jachino, il muratore che gira il mondo insieme ai suoi fedeli collaboratori in cerca di appalti di un certo livello.

Personaggi che addirittura hanno contri-buito col loro linguaggio a un nuovo gergo parlato che prende sempre più piede non solo nella nostra città.

Ma non mancano le novità, a partire da Genny Procida, cantante neo-melodico di stile partenopeo che sostiene di aver scritto lui alcune tra le più belle canzoni del pano-rama musicale e ne ripropone le versioni, a suo dire, originali. Poi c’è “Radio Varagghi” che si inserisce sulle frequenze di RSC abu-sivamente e trasmette quello che gli pare, con Gesualdo FM alla consolle; per non parlare di Agatino Catania tifosissimo ros-sazzurro, tanto tifoso da avere una fi glia di nome “Alessia Catania” che aff ettuosamente

chiama “Alè Catania”. E ancora i personaggi che escono direttamente dalla sms-line come Gregory il panettiere, Oliver il ristoratore e altri. Insomma ce n’è per tutti i gusti».

Il pubblico è protagonista di Allakatal-la. Cosa signifi ca per te instaurare un rap-porto così stretto con i tuoi ascoltatori?

«Il rapporto col pubblico, come avviene spesso dalle nostre parti, è particolare, fatto di aff etto e calore, che si manifestano anche con la presenza fi sica in studio: non rima-niamo mai senza cipolline e arancini caldi innaffi ati da chinotto gelato. Personalmente credo che anche questa sia un’arma vincente della trasmissione, la possibilità di un’intera-zione quasi “familiare” tra emittente e ascol-tatori».

Grande il tuo coinvolgimento in tema di sicurezza e prevenzione stradale. Sei testimonial dell’associazione SaperexGui-dare e parteciperai all’evento un “Gol per la vita”. L’importanza per te di simili pro-getti?

«Saperexguidare è un progetto che ab-bracciai tanti anni fa e che vorrei seguire più da vicino, soprattutto quando si va nel-le scuole a parlare faccia a faccia con i gio-vani, cercando di far capire loro quanto sia importante la vita e quanto basti poco per perderla. Purtroppo col mio lavoro è diffi cile essere fi sicamente presente agli incontri, ma spesso approntiamo dei collegamenti telefo-nici con le scuole che ci permettono almeno di fare un saluto agli studenti, grazie sempre al lavoro incessante di Giovanni e Antonella Calì».

Coinvolgimento del pubblico e improv-visazione allo stato puro, conditi con risa-te, allegria, divertimento e fervida fantasia. Questa la ricetta del successo di Allakatalla.

di Tiziana Campo

Corsi di:Corsi di:Maglia • Uncinetto • Cucito CreativoMaglia • Uncinetto • Cucito Creativo

Merceria e SartoriaLavorazioni Artigianali

Via Bellini, 11/13 - Valverde (CT)Via Bellini, 11/13 - Valverde (CT)Tel. 095 7211654Tel. 095 7211654

Page 8: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it8 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

SAN GIOVANNI LA PUNTAVia Della Regione, 93 (angolo P.zza S. G. Bosco)Tel. 0957413902

Carmelita Cordarogioielleria

P.zza Padre G. Allegra, 7/8 - San Giovanni La Punta (CT)Tel. 095 741 52 57

[email protected]

leBebégioia inattesa

Servizio fotografico PhotoGrafic • Per il Look di Ales

Page 9: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 9www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

CORRADO PARRUCCHIERI

Via della Regione, 226 ( a 100 mt dalla Vodafone)

San Giovanni La Punta (CT) - Tel. 095 7410123

[email protected]

ssia: gioielli, occhiali, abiti, scarpe e acconciature di...

Page 10: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it10 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Catania vista da chi la vive

Qual è la reale condizione della città di Catania? Tralasciando classifi che

uffi ciali sulla vivibilità in Italia - che ci attestano agli ultimi po-sti - e non contemplando le di-chiarazioni di chi ricopre cariche istituzionali, vogliamo cercare di "fi utare" l'eff ettiva opinione di chi questa città la vive quotidia-namente, da studente, lavoratore, cittadino. Diamo voce ai giovani.

Valeria 27 anni, studentessa Catania

«Le prime parole che mi ven-gono in mente? Trasporti carenti, abusivismo, delinquenza. Con il problema dei mezzi pubblici ci combatto ogni giorno. Per rag-giungere la mia facoltà, in C.so Italia, sono costretta a prendere l’autobus con un tempo medio di percorrenza che va dai 45 mi-nuti all'ora e mezza; e non abito dall’altra parte del mondo. I par-cheggiatori abusivi agiscono in-disturbati ovunque e ad ogni ora, autonominandosi padroni della zona.

I cambiamenti li ho visti ma tutti in peggio. Villa Bellini e via Etnea sono in mano a delinquen-ti e ragazzetti malintenzionati, specie il sabato pomeriggio. La sporcizia regna sovrana; l'incivil-tà è dilagante. L'amministrazio-ne concretamente fa poco. E le pattuglie miste che passeggiano in Via Etnea inutilmente? Perché non si appostano nelle traversine poco più distanti dove si nascon-dono i veri pericoli? Il degrado di cui si parla è reale. Catania ad oggi rimane una città potenzial-

mente eccellente, ma concreta-mente disastrata. Penso sempre ai turisti che arrivano qui e mi viene lo sconcerto immaginan-do la pubblicità pessima che poi faranno ai servizi da noi off erti, se confrontati con quelli esistenti nei loro bei paesini puliti e civili».

Dario 28 anni laureato eimpiegato - Catania

«Catania apparentemente, per noi che ci siamo nati e vissuti, è una città vivibile e piacevole. Lo ribadiamo quando per poco tem-po ci spostiamo in altre località e non troviamo quello che per noi è quotidiano: non troviamo il cibo da strada (la "tavola calda") che ti riempie con meno di due euro; il panino del paninaro; il sole che anche quando fa freddo ti riscal-da; quel mare misterioso e quieto; a muntagna che ci sorveglia e che in fondo anima tutti noi. La no-stra è una città che può darci tan-to e ci manca visceralmente; una città in cui è piacevole farsi coc-colare. Ma se restiamo in quelle località "altre" per un po' più di tempo, scorgiamo altre cose che, seppur impareggiabili rispetto alle comodità tipicamente cata-nesi, sono più affi ni al concetto di vivibilità, civiltà e condizioni di vita adeguate. Ho vissuto per 5 anni lontano da Catania e per altri due anni ho fatto la spola con altre città italiane: amo Ca-tania, ma non è una città vivibi-le. Lentamente negli anni si sta spegnendo. A volte sembra risor-gere: barlumi di novità sembrano rianimarla; ma come le eruzioni della nostra montagna, il fuoco che ci aff ascina all'improvviso celermente si spegne e rimane

sciara che ci sorregge, ma che è pur sempre sciara: terra estre-mamente fertile ma diffi cile da coltivare. Questa è la nostra città: un potenziale umano splendido, variegato, che diffi cilmente si ri-esce a coltivare; una terra dove si semina a fatica e si raccoglie ra-ramente.

Non c'è lavoro, apertura cul-turale, infrastrutture, servizi, mezzi, trasporti; non c'è rispetto per il bene comune; nè possibilità per agevolare la vita dei disabi-li; non c'è informazione, cono-scenza della tutela ambientale; non c'è umiltà e non c'è voglia di fare e soprattutto di cambia-re le cose. Eppure io son tornato, con la voglia di provare anche io a seminare e coltivare. A volte la voglia scema e la stanchezza o forse l'apatia con la quale ci si scontra incominciano a divorare da dentro. Eppure io e tanti altri, anche quanti sono ancora dor-

di Stefania Patanè

mienti, siamo ancora qui; e non è solo il tedio che ci impedisce di andar via. Le cose sono cambiate e stanno cambiando in peggio, e se arriva qualche cosa di nuovo la si guarda con sospetto, invidia, fastidio. Alla fi ne, e non è retori-ca, si risalirà; e forse riusciremo a dare alle future generazioni quel-lo che a noi è stato tolto».

Viviana 29 anni studentessadi Siracusa ma vive a Catania

«Sono una studentessa fuori sede, vivo a Catania stabilmente da 5 anni. La città gode nel mio cuore di un posto privilegiato per aff etti creati, luoghi piacevoli, fervore culturale, per il paesaggio che dalla mia fi nestra mi per-mette di ammirare l’immensità del mare e la bellezza dell’Etna. Ma le pecche sono troppe: prima fra tutti, la situazione di degrado ambientale e la scarsa sicurezza. I cittadini vivono la città non come la propria casa.

Si convive con qualunque diffi coltà come fosse normalità, ci si abitua all’indiff erenza nei confronti di un evidente degra-do. Nella tristezza di queste con-dizioni di quasi povertà vige la mia amarezza nei confronti dello sfarzo più esagerato che si espri-me, ad esempio, nei giorni della festa di Sant'Agata. A Catania ci sono luoghi che non appartengo a qualunque cittadino, ma sono la residenza dorata delle attivi-tà illecite, senza alcun controllo pubblico.

Catania è una miniera di bel-lezza non sfruttata. Solo la con-sapevolezza e l’agire con politiche e strumenti adeguati possono re-stituite coerenza alla sua mera-viglia, ma soprattutto mutare le condizioni in opportunità di cre-scita e sviluppo».

Page 11: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 11www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Separazione e Sindrome di Alienazione Parentale Confl itti tra coniugi e disturbi comportamentali nei fi gli

Il percorso di separazione coniugale è una fase diffi cile e faticosa, quasi sempre con-dizione di stress e di tensioni. La possibi-

lità che la separazione diventi lo scenario di vissuti negativi e comportamenti disfunzio-nali è davvero molto alta, dal momento che i partners si trovano coinvolti in un processo decisionale continuo sulla propria vita, sul rapporto con i fi gli.

Proprio per la consapevolezza della potenzialità distruttiva di queste situa-zioni, soprattutto per i minori coin-volti, negli ultimi anni, si è diff uso ed aff ermato, a livello nazionale e comu-nitario, il concetto di bi-genitorialità come diritto soggettivo dei fi gli.

La Carta dei diritti fondamen-tali dell’Unione Europea riconosce espressamente, fra i diritti dei bambi-ni, il diritto ad intrattenere relazioni personali con entrambi i genitori: per cui il principio di bigenitorialità, riconosce al fi glio di genitori separati il diritto naturale di mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori.

Questo concetto trova il proprio referente normativo nella legge 54/2006 che, rivolu-zionando il diritto di famiglia, ha introdotto il principio della ‘condivisione genitoriale’, che vede gli operatori del settore ( avvocati, psi-cologi, mediatori familiari, assistenti sociali) impegnati nell’aff rontare problematiche che, oltre al mondo del diritto, coinvolgono princi-pi etici, sociali e culturali relativi alla posizione del minore nella famiglia e nella società in cui vive.

In fase di separazione, in particolare se non è consensuale, le coppie entrano in tribunale con un altissimo livello di confl ittualità, che non si attenua minimamente, semmai al con-trario si acuisce, quando viene decisa la moda-lità di affi damento dei fi gli ai genitori.

Quest’alta confl ittualità emotivo-relazio-nale può creare danni enormi ai fi gli, che pos-sono reagire mettendo in atto comportamenti

anomali o patologici, in particolare verso uno dei due genitori.

Per tale condizione, sempre più spesso oggi nell’ambito delle consulenze tecniche, compa-re il termine “P.A.S.”, dall’acronimo di Pa-rental Alienation Syndrome o S.A.P (se letta in italiano),”sindrome di alienazione genitoriale”. Secondo questa teoria, il fi glio di genitori se-parati comincerebbe a nutrire astio e disprezzo nei confronti del genitore lontano, a causa del-le manipolazioni della sua volontà da parte del genitore affi datario.

A parlare per primo di questa condizione e a defi nirla “patologica” fu - secondo quan-to viene generalmente citato in letteratura- lo psichiatra americano Richard Alan Gardner, fi gura molto controversa e discussa, autore di molti saggi sull’argomento.

Gardner defi nì la Pas ”un disturbo che in-sorge quasi esclusivamente nel contesto delle controversie per la custodia dei fi gli. In questo disturbo, un genitore (alienante) attiva un pro-gramma di denigrazione contro l’altro genito-re (alienato)”.

La Pas in Italia, è una condizione citata in ambito giuridico, ma dal punto di vista psi-cologico invece non è ancora considerata una patologia vera e propria.

I disturbi comportamentali espressi da un minore nell’ambito di una separazione genito-riale devono essere letti all’interno di un “pro-

cesso” che determina cambiamento ed evoluzione delle relazioni familiari sul piano coniugale, su quello genitoriale e su quello riguardante l’ambiente ester-no, la famiglia d’origine e gli amici.

Più coerentemente la Pas dovrebbe essere trattata come un comportamen-to scorretto da parte di un genitore, che potrebbe creare disagi esistenziali al fi glio, ma non necessariamente espres-sione di una patologia psichiatrica.

In realtà, ciò che appare disfun-zionale per il sistema famiglia, è arri-vare alla separazione con un confl itto

coniugale ancora aperto, e ciò rende ciechi i genitori dei bisogni eff ettivi ed aff ettivi dei propri fi gli.

Quando i genitori non riescono a superare la crisi personale innescata dalla separazione e quindi a trovare dentro di sé motivi di au-tostima, hanno bisogno di defi nire il coniuge negativamente e quindi di defi nirlo “inidoneo” nel ruolo genitoriale.

Da qui la sempre più frequente denigrazio-ne dell’altro genitore agli occhi del fi glio e la richiesta, formulata in modo più o meno espli-cito, che anche il fi glio contribuisca a tale de-fi nizione scegliendo lui come unico genitore.

Per poter gestire il confl itto emergente dalla separazione è in realtà necessario che la coppia attui un’elaborazione del fallimento del proprio legame, vale a dire il divorzio psichico. Contemporaneamente a livello genitoriale è necessario che gli ex coniugi continuino a svol-gere i ruoli di padre e madre e a riconoscersi come tali ed instaurare un rapporto di collabo-razione e cooperazione per tutti gli aspetti che riguardano l’esercizio della genitorialità.

D.ssa Laura MonteleonePsicologa – Psicoterapeuta/Gruppoanalista

www.monteleonedrlaura.itAvv. Concetta Angela Casella

Avvocato esperto in diritto dei minori e della [email protected]

LUCIALUCIAMANGANOMANGANO

ISTITUTO MEDICO PSICO-PEDAGOGICOVia Antonino di Sangiuliano, 87 - 95030 Sant'Agata Li Battiati (CT)

Certifi cato di Qualità SQTel. 095 21 24 99 - Fax 095 21 29 43e-mail: [email protected]

Page 12: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it12 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Energia nucleare: il 12 e 13 giugno non disertiamo il Referendum

Ricordate quello spot trasmes-so a dicembre

su tutte le televisioni nazionali che usava la metafora della parti-ta a scacchi in cui due opposte “fazioni” - una favorevole al nucleare e l’altra contraria - si af-

frontavano? Bene, quello spot non lo vedrete più. Dopo le numerose proteste di Greenpe-ace il Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha bloccato la messa in onda dello spot pro-mosso dal Forum Nucleare, perché “inganne-vole”. Greenpeace si era, da subito, informata su chi fossero i fi nanziatori dell’iniziativa, che furbescamente non venivano indicati all’inter-no dello spot. Poco male perchè è facile intu-ire a quale mulino lo spot voleva tirare acqua. Tra i soci del Forum Nucleare (uffi cialmente un’associazione no-profi t) troviamo i nomi noti dell’industria nucleare: Enel, Edf (Électricité de France), Ansaldo Nucleare, E.On Italia.

Sono loro ad aver investito i 6 milioni di euro necessari per “stimolare” il dibattito nelle case degli italiani. Sempre secondo Greenpe-ace, è molto facile smascherare le bugie che si celano sotto questo messaggio promozionale. Infatti nonostante lo spot dichiari che «tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibi-li fossili», non dichiara che anche l’uranio è de-stinato ad esaurirsi nel giro di pochi decenni. Lo spot continuava aff ermando che «le fonti rinnovabili non bastano» mentre, di contro, analisi dell’Ue e dell’industria dimostrano che uno scenario energetico totalmente basato sul-le rinnovabili è realizzabile. Per quanto invece riguarda le scorie, secondo la voce pro nuclea-re, quelle che verrebbero a prodursi sarebbero poche, «una pedina a testa» e «si possono gesti-re in sicurezza». Peccato che se si sommano le teste si ottengono tonnellate di scorie e che in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni e mi-liardi di dollari di investimenti, sono riusciti a sviluppare una gestione in sicurezza delle sco-

di Giulia Calì rie. Inoltre non esistono ancora reattori nucle-ari intrinsecamente sicuri: infatti, anche se ben progettato, un reattore nucleare è vulnerabile ai terremoti. La centrale nucleare di Fukushi-ma, con i danni subiti a seguito delle scosse che hanno recentemente colpito il Giappone, è un esempio evidentissimo. Da non dimenticare, poi, che l’Italia è un paese ad elevato rischio sismico. E da non sottovalutare anche un altro “piccolo” neo in materia: i tumori e le leuce-mie infantili sono in aumento in prossimità dei reattori, che anche durante il loro normale funzionamento rilasciano sostanze radioattive sia in aria che in acqua. E ancora: le centrali nucleari rappresentano degli obiettivi “sensibi-li” per il terrorismo e non esistono sistemi di protezione in caso di incidenti aerei. Inoltre dovremmo ricordarci che col referendum abro-gativo del 1987 è già stato sancito l’abbandono, da parte dell’Italia, del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico. Il 12 e 13 giugno, saremo chiamati ad un altro re-ferendum, per decidere sul nucleare in Italia. Detto questo...tu da che parte stai?

di Tiziana Campo

«Le emozioni non hanno barriere»

«Quando sei in volo non hai termi-ni di paragone con la cosiddetta “normalità”. Riacquisti un senso

di libertà pieno e ti accorgi che lassù siamo tut-ti uguali e che abilità e disabilità sono la stessa cosa». A dirlo è Andrea Marchese, primo pi-lota disabile in carrozzina di aerei ultraleggeri dell’Italia meridionale della “Scuola Etnafl y Angelo D’Arrigo”.

Il trentunenne catanese, da sei anni co-stretto in carrozzina a seguito di un incidente in moto, ha partecipato a un progetto dell’U-nitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazio-nali), sezione di Acireale, per far conoscere e sperimentare il volo sportivo a quattro ragazzi disabili di 5 regioni, tra cui la Sicilia. Dopo sva-

riate selezioni e ore di teoria e pratica, Andrea ha così conseguito gratuitamente l’attestato di volo, seguito dagli istruttori di volo da diporto sportivo Nicola Chimisso e Giovanni Marano, entrambi della scuola Etnafl y.

«Ho praticato molte attività sportive dopo l’incidente - spiega - dal paracadutismo al pa-rapendio, dallo sci, alla subacquea. Ho parte-cipato a numerose maratone e ho fatto atletica diventando campione nazionale dei 100 mt in carrozzina. Tutti gli sport sono belli ma nessu-na disciplina mi ha mai regalato emozioni pa-ragonabili al volo. Ho molti progetti in mente, per tutti un comune denominatore: trasmettere a chi ha problemi fi sici - continua - la voglia di cimentarsi in attività che potrebbero sembrare off limit, di provare forti emozioni. Volando i problemi si vedono dall’alto e possono essere appianati, anche se solo momentaneamente.

Lassù il mondo è diverso: il gradino che non ti fa muovere liberamente non esiste; le barriere che ti rendono diverso dagli altri non le trovi. E quella rabbia con cui, da disabile, ti confronti ogni giorno sparisce. Vedere l’orizzonte, osser-vare spazi aperti ti regala pace e tranquillità. Le emozioni non hanno barriere perché mettere barriere alle emozioni?»

Da sinistra: l'istruttore Giovanni Marano, Andrea Marchese e l'istruttore Nicola Chimisso

portali ed indirizzi internetwww.promitaly.it/umt

[email protected] Skype

promitalyFacebook

Acireale Promitaly

contattiTel/Fax 095 7633073

Tel 095 8810581Cell. 3331496560

Ministero del Turismo Regione Siciliana Assessorato Sport, Turismo e Spettacolo Provincia Regionale di CataniaAssessorato al Turismo

Comune di CataniaAttività Produttive e Sviluppo Economico

Comune di Acireale www.amicidellemissioni.it

CATANIACATANIAFIERA DEL TURISMOFIERA DEL TURISMO

La più importante esposizione del versante Ionico della Sicilia

dal 9 al 11 dicembre 2011 - Ciminiere di Catania

organizzazione dell’evento

www.promitaly.it

CATANIACATANIAFIERA DEL TURISMOFIERA DEL TURISMO

Page 13: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 13www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

Ritorna sulle frequenze del Grup-po Radio Amore “Quei favolosi anni...”, lo splendido show radio-

fonico dedicato ai grandi successi della musica anni ’60, ’70, ’80 e ’90, senza tra-scurare le hit del momento.

Il noto showman Ruggero Sardo e la “sig.ra Santina”, interpretata dal bravis-simo Carmelo Caccamo, saranno ogni sabato alle 15.00 su Radio Amore Italia, in compagnia delle radioascoltatrici e ra-dioascoltatori per trascorrere momenti di grande divertimento ascoltando insieme ottima musica.

La simpatica Santina darà come sem-pre il meglio di sé raccontando le proprie “avventure”. E che dire delle fantastiche imitazioni di personaggi famosi e degli scherzi telefonici di Ruggero?

Già in passato importanti personag-

gi sono cascati nella trappola ed anche quest’anno non mancheranno vittime il-lustri!

Inoltre saranno improvvisati duetti musicali in diretta e all ’ormai tradizio-nale spazio novità, dedicato alla musica emergente, si alterneranno alla presenza in studio di importanti ospiti.

Durante la settimana tutte le radio del Gruppo Radio Amore trasmetteran-no pillole del“Meglio di...”, con i più bei sketch della coppia di conduttori.

Il pubblico sarà protagonista: potrà in-teragire inviando sms, e-mail o scrivendo sui social network. I messaggi più simpa-tici saranno premiati dai conduttori!

Questi sono solo alcuni degli ingre-dienti che caratterizzano “Quei favolosi anni…”, un radio show spensierato che dona il sorriso: ascoltare per credere!

Ogni sabato alle 15.00 riparte l'allegria di “Quei favolosi anni...” Ruggero Sardo e Carmelo Caccamo in uno show radiofonico spensierato

Serenusa Happiness Village 2011, la vacanza per tutte le esigenze

Dal 2 al 5 giugno la nuova e confor-tevole struttura del Resort 4 Stelle “Serenusa Village”, sita a Lica-

ta (AG), ospiterà un evento organizzato da Appear srl, il “Serenusa Happiness Village 2011” III edizione.

Appear srl - collaudata società di eventi e comunicazione il cui amministratore è Fabio Caltabiano - si è saputa ritagliare un impor-tante spazio nel settore collaborando con enti pubblici e clienti privati per manifestazioni di rilievo come la Sagra Internazionale del Carciofo di Ramacca (Ct) o l’Estate Puntese di San Giovanni La Punta (Ct).

Tra gli eventi organizzati da Appear srl, grande successo hanno riscosso le due edi-zioni consecutive del “Panarea Happiness Island”, sulla bellissima isola di Panarea, trasformata per l’occasione in un vero e pro-prio villaggio riservato ai partecipanti della manifestazione. Quest’anno verrà spostata

al Serenusa Village di Licata (AG), dove si svolgeranno molteplici attività volte a sod-disfare le esigenze più disparate dei parteci-panti. Sport, wellness, cabaret, disco music, animazione, mare, sole e tanto divertimento per un soggiorno esclusivo.

Appear srl ha “reclutato” un numeroso staff di collaboratori tra istruttori sportivi, animatori, dj e artisti. Gli sportivi potranno quindi praticare ogni giorno attività come calciotto e calcetto, tennis, basket, pallavolo, beach volley, nuoto, acqua gym, trx, campi di bocce, tiro con l'arco, ping pong ed una gran-de area fi tness con spinning, step, aerobica, e poi ancora balli di gruppo, yoga e pilates. E per chi ama gli sport sul mare, è possibile praticare vela, windsurf e canoa.

Mondanità e divertimento grazie agli aperitivi a bordo piscina e happy hour in spiaggia, con animazione e musica. Due spettacoli di cabaret con protagonisti i comi-

ci siciliani Carlo Kaneba e Massimo Spata, presentati da Sabina Rossi. E ogni notte fi no all’alba otto dj provenienti da tutta la Sicilia si alterneranno alla consolle della discoteca in spiaggia: guest star dj sarà Vincenzo Calea from Ti.Pi.Cal, protagonista da decenni del-la scena dance mondiale.

Il Serenusa Happiness Village è una ma-nifestazione organizzata nel minimo det-taglio e strutturata con diverse attività per poter off rire ai suoi ospiti una tipologia di soggiorno esclusivo, in cui ogni partecipan-te può costruire la propria vacanza, giorno dopo giorno, in base alle personali esigenze e aspettative. Gli sportivi doc, gli amanti della mondanità e della buona musica, o sempli-cemente coloro che vogliono rilassarsi in riva al mare su una splendida spiaggia attrezzata, troveranno al Serenusa Happiness Village l’ideale formula “vacanza” a partire da € 159 in pensione completa.

Page 14: Ballarò news

Aprile 2011www.ballaronews.it14 www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

famiglia, una secon-da casa per i nostri ragazzi. Li accogliamo a braccia aperte e insegnamo loro con la tecnica e col cuore».

Sfatando un luogo comune che vorrebbe la danza una disciplina pret-tamente femminile, al Club Centro Studi Danza Valver-de molti sono i maschietti che si avvicinano a questa disciplina, fa-cendone una passione. Due ampie sale da ballo, spogliatoi conforte-voli, accoglienza calorosa, profes-sionalità e passione al motto “non smettete mai di sognare” o “non mollate mai” vi attendono al Club Centro Studi Danza.

«Africa continente in guerra. Cosa sta succedendo?»

La lettura di uno stralcio del poema “Solo andata” di Erri De Luca, il dram-

matico viaggio di un gruppo di emigranti clandestini verso i porti del nord, interpretata dall’attore e regista Alfredo Lo Piero, ha aper-to la conferenza Africa continente in guerra. Cosa sta succedendo?, or-ganizzata dal presidente dell’Asse Afro-Mediterraneo l’avv. Corrado Labisi, presso l’Hotel Nettuno di Catania. «Libia, Algeria, Eritrea, Angola, Congo, Ruanda, Tunisia, Zimbabwe, ogni giorno in Africa i confl itti si moltiplicano in maniera esponenziale – ha spiegato Labisi – perché a tutto il mondo fanno gola le ricchezze africane. Anche

la Costa D’Avorio vive la stessa si-tuazione ormai da mesi, con una guerra civile in corso, e dalla Sici-lia noi vogliamo dare il nostro so-stegno ai fratelli africani.» Presenti alla tavola rotonda Pierre Yere Lobougnon, Ambasciatore presso l’Onu e portavoce del presidente della Repubblica Costa D’Avorio Laurent Gbagbo, il diplomati-co Mireille Dibero Anokoua e il

giornalista Jacob De Mel. «Dob-biamo bloccare la risoluzione pre-sentata dalla Francia all’Onu che sta cercando di creare le condizioni per attaccare militarmente la Co-sta d’Avorio», ha dichiarato Pierre Yere Lobougnon. «Noi non siamo venuti qui a piangere, perché la Costa D’Avorio è il paese più ricco e sviluppato di tutti i Paesi franco-foni dell’Africa. La nostra è una ri-

a cura dell'Uffi cio stampa Ass. Inter. Asse Afro-Mediterraneo chiesta di cooperazione, per creare un partenariato che ci aiuti a rilan-ciare le imprese e che possa sbloc-care l’embargo voluto dalla Fran-cia, specialmente sui medicinali.» Totale isolamento economico con chiusura del porto di Abidjan, embargo sui prodotti locali e sul-le medicine che sta portando la popolazione ivoriana a morire, anche solo a causa delle mancate vaccinazioni, vere e proprie san-zioni antiumanitarie adottate dalla Francia ai danni della Costa D’A-vorio, questa la situazione illustra-ta dai relatori ed enfatizzata dalle agghiaccianti immagini che docu-mentano tensioni, scontri armati e guerriglie quotidiane.

Club Centro Studi Danza Valverde

«Abbiamo fatto della nostra passione un lavoro, per diff ondere

e inculcare l'amore che nutriamo per la danza», parola di Maria Letizia Luca, con Loredana Gut-tà, titolare e maestra di danza del Club Centro Studi Danza Val-verde; da sette anni un punto di riferimento per chi vuole coltiva-re questa splendida disciplina che per Mata Hari rappresenta “una poesia in cui ogni parola è un mo-vimento”.

Dalla danza classica, alla dan-za moderna; dall'hip hop (I e II livello) al latino americano; dai balli di gruppo al caraibico, pas-sando per la breakdance - sia baby che adulti - e per la danza con-temporanea. Un'ampia scelta di specialità che può off rire solo chi,

come Loredana e Maria Letizia, vanta alle spalle anni di studio serio e dedito. «Studiamo dall'età di tre anni - puntualizza Maria Letizia Luca - pian piano ci siamo specializzate: io in latino america-no e hip hop, Loredana in danza classica e hip hop. Non ci siamo improvvisate maestre di danza: abbiamo preso un attestato quali-fi cato dal Coni per l'insegnamen-

to e ogni anno ci aggiorniamo, partecipando a stage in giro per la Sicilia con personaggi di spicco del settore, tra cui Rossella Bre-scia, Ilir, Kledy e Kriss, per citarne solo alcuni. Abbiamo fatto anche parte del tour della trasmissione “Insieme”, lavorando con Salvo La Rosa e Giuseppe Castiglia».

«La danza per noi è rispetto, dedizione, educazione, disciplina - sottolinea Maria Letizia - non basta solo entrare in sala e inse-gnare a ballare, è necessario farlo instaurando un rapporto umano. La nostra è una scuola di danza, ma anche una scuola di vita. Ab-biamo dai bimbi di 3 anni fi no ai ragazzi di 18-20 anni, altrechè allievi adulti, e invitiamo tutti a ballare con passione e a portare rispetto. La nostra scuola è una

«Insegnamo la danza con la tecnica e col cuore»

di Tiziana Campo

Page 15: Ballarò news

www.ballaronews.itAprile 2011 15www.ballaronews.itwww.ballaronews.it

La strenua resistenza dei piccoli esercizi commerciali

«Megastore», «Ipermercati», «Cen-tri commerciali», termini ormai all'ordine del giorno, entrati

nella cultura, negli usi e nei costumi di ciascu-no di noi. Magnifi cenza, atmosfera ovattata, musica di sottofondo e una miriade di negozi e articoli di ogni genere, per tutti gli sfi zi, in nome del consumismo più esasperato, Il tutto concentrato in un'unica grande struttura dotata di ogni confort. La grande distribuzione orga-nizzata ha cinturato Catania, off rendo certo

nuova occupazione - spesso con contratti pre-cari, interinali, a termine ecc. - ma portando anche alla chiusura di numerose piccole e me-die attività commerciali, frutto della microim-prenditorialità dei piccoli esercenti e del loro co-raggio. Una triste scia di saracinesche abbassate e di impegno infranto. Si stima che per ogni posto di lavoro nei grandi centri commerciali, se ne perdono 8 nei piccoli esercizi.

Un danno economico, certo, ma anche una perdita di valori e di piccole ma grandi cose: la visione di scorci di città, piuttosto che una volontaria e piacevole reclusione in gabbie di cemento che in alcuni casi vorrebbero ricalcare i viali all'aperto; per non parlare del rapporto umano e di fi ducia tra cliente e commerciante, con un'attenzione nei confronti del consuma-tore che viene considerato e coccolato nei suoi acquisti, senza che venga trattato come una goccia nel mare del marketing

di Tiziana Campo

VETRINE - I TUOI NEGOZI DI FIDUCIA

Via delle Terme, 60/62Acireale (CT)

Tel. 095 605904 - Cell. 347 6141267

Si effettuano lavori su imbarcazioniSi effettuano lavori su imbarcazioni

www.salanitrigomme.com - [email protected]

Via delle Terme, 153/159 • Acireale (CT)Tel./Fax 095 60 62 97

Via Nazionale per Catania, 6Santa Maria delle Grazie • Acireale (CT)Tel./Fax 095 60 76 82

Corso Ara di Giove, 68 Pedara (CT)

Cosmetica • Erboristeria • Prodotti per Celiaci

Farmacia

Maria AusiliatriceDott. Giuseppe Martinico

POSTEGGIO E RIMESSAGGIO

VENDITA E ASSISTENZA

MOTORI MARINI FUORIBORDO

OFFICINA ELETTRAUTO - DIAGNOSI COMPUTERIZZATA

RICARICA ARIA CONDIZIONATA

MONTAGGIO GANCI TRAINO - CARRELLISan Giovanni La Punta (CT) - Via Umberto, 43 - Tel/Fax 095 7413612

www.nauticadeluca.com - e-mail: [email protected]

VIA S. T. SCALIA, 53 - S. G. LA PUNTA (CT)TEL. 095 751 29 71 • 368 3846032

Page 16: Ballarò news

Un G l per la Vita

Partita di beneficenza

Partita di beneficenza

STADIO TRECASTAGNI 7 MAGGIO - 10,30STADIO TRECASTAGNI 7 MAGGIO - 10,30

GIUSEPPE CASTIGLIATESTIMONIAL

Provincia Regionaledi Catania

F I G C

Sostenitoredell’iniziativa

PrevenzionePrevenzione &&Sicurezza StradaleSicurezza Stradale

Raccolta Fondi

Itaca®

G R O U P

realizzato e organizzato da

NAZIONALE CALCIO ATTORINAZIONALE CALCIO ATTORI

VIP & GIORNALISTI SICILIANIVSVS

www.saperexguidare.itideazione evento

Comune di TrecastagniAssessorato allo Sport

Catania www.arredotre.it

Trecastagni

Ristorante

LA SCOGLIERALA SCOGLIERAdi Tripodo

www.ristorantelascogliera.net

Progetto grafi co: [email protected]

abbigliamento • calzaturewww.ragazzinigenerali.it

[email protected]

Puglisi & AielloPuglisi & Aielloautocarrozzeriaautocarrozzeria

www.puglisiaiello.comwww.puglisiaiello.com www.grandhotelbonaccorsi.it

Trofei di F. Boria • Caltagirone • www.ceramicheboria.com

www.ungolperlavita.comwww.ungolperlavita.com