App Rend Ere Ad App Rend Ere

8/4/2019 App Rend Ere Ad App Rend Ere

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Apprendere ad apprendere

Corsi, materiali didattici in rete - LEDA

Apprendere ad apprendereRoberto Trinchero e Cristina Battezzati

q Unit 1 - L'apprendimento: basi teoriche e primi consigli

q Unit 2 - Come prendere appunti durante una lezione

q Unit 3 - Come schematizzare un testo

q Unit 4 - Organizzare lo studio

q Unit 5 - Gestire la giornata di studio

q Unit 6 - Leggere e comprendere efficacemente

q Unit 7 - La memoria: cos' e come svilupparla

q Unit 8 - Come sviluppare la creativit

q Unit 9 - Come gestire lo stress

q Unit 10 - Come vincere la paura di un esame

q Unit 11 - Migliorare la nostra comunicazione

[Livello precedente][Avvisi][Ricerche][Assistenza didattica][Chat-line][Glossario][Modifica Dati]

Last Update Wed Jan 10 11:53:11 2001

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Unit 1

LEDA - Apprendere ad apprendere

Unit 1L'apprendimento: basi teoriche e primi consigli

q 1_4 - Definizione di apprendimento

q 2_4 - Le teorie dell'apprendimento

q 3_4 - Requisiti per un buon apprendimento

q 4_4 - Il processo di apprendimento

[Livello precedente][Avvisi][Ricerche]

[Assistenza didattica][Chat-line][Glossario][Modifica Dati]


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Unit 1

Apprendere ad apprendere - Unit 1 - 1 di 4

_4 - Definizione di apprendimento

on esiste una definizione universale per il termine "Apprendimento", sia perc

sso include numerose attivit e svariati processi, sia in quanto sono molte leorie che hanno tentato, nel corso dei secoli, di spiegarne i meccanismi.

uttavia, cercando di cogliere ci che di comune vi tra le teorie dei diversi

sicologi, definiamo l'apprendimento come

na modificazione durevole del nostro comportamento risultanteall'esperienza

Precedente Successivo

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Unit 1




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Unit 1


_4 - Le teorie dell'apprendimento

Molti ricercatori, in campo psicologico, hanno proposto il

proprio modello teorico di apprendimento.

La distinzione fondamentale quella tra l'approccio

comportamentista e quello cognitivista, che rispecchia un dibattito pi

ampio fra le due teorie psicologiche.

Per i comportamentisti, tra i quali troviamo Thorndike, Skinner, Hull,

l'apprendimento una modificazione relativamente stabile del

comportamento dovuta all'esperienza e alla pratica.

Esso dato da un alternarsi di STIMOLI, forniti al discente, e di RISPOS

da esso emesse, e si realizza grazie a rinforzi (positivi o negativi) che

premiano le risposte buone ed inibiscono quelle cattive.

Il momento formativo, per i comportamentisti, dato essenzialmente dal

azione di RINFORZO, che permette di condizionare l'individuo adassumere comportamenti corretti.

I teorici cognitivisti, come Piaget, Bruner, Norman si interrogano sulla

natura della conoscenza, sul rapporto fra mente e corpo, sull'interazione f



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Unit 1

emozioni e cognizione.

Si torna dunque, negli anni '50, a parlare dell'oggetto naturale della

psicologia, cio lo studio dei processi mentali, che i comportamentisti

avevano bandito.

Alcuni teorici, come Bruner attraverso il costruttivismo, sostengono che

l'apprendimento sia un processo attivo, in cui il discente crea concetti e id

nuovi partendo dalla sua stessa esperienza passata.

Altri, come Gardner, Piaget, Vygotskij, pongono l'accento sui processi di

sviluppo delle abilit cognitive dal bambino all'adulto.

Altri ancora, come Gagn, Norman, Rumelhart e Bloom hanno tentato di

classificare le tipologie di apprendimento e le abilit in essi coinvolte.

L'approccio Gestaltista considera il mondo fisico, cos come il

comportamento che in esso si svolge, come una Gestalt (ossia una forma

organizzata, costituita da sottosistemi, tra i quali intercorre una relazionedinamica: ogni mutamento di una singola parte si ripercuoter in qualche

misura sull'intera struttura.

I principali psicologi Gestaltisti sono Wertheimer, Koffka e Kohler, che s

sono occupati dei problemi della percezione, dei suoi modelli e della sua

organizzazione dinamica.



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Unit 1





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Unit 1


_4 - Requisiti per un buon apprendimento

er poter assimilare correttamente le informazioni che ci sono

ecessarie bene possedere alcuni requisiti, i principale dei quali

ono:

q Essere consapevoli delle proprie possibilit, per riuscire ad affrontare lostudio con sicurezza e senza distrazioni. Partire con l'idea di non farcela

sbagliatissimo, perch la paura di sbagliare deconcentra molto.

q Disponibilit allo studio ed attenzione. Si pu migliorare la propriacapacit di attenzione con specifici esercizi di concentrazione, da applica

prima dell'inizio di giornata di studio intenso.

q Abilit nel prendere appunti, per esempio per poter schematizzare un teso seguire ed ordinare le parole di un professore.

q Capacit organizzativa e di suddivisione del tempo. In base alle propriacapacit di concentrazione, bene costruirsi giornalmente delle mappe d

lavoro da seguire rigorosamente.



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Unit 1

q Capacit di lettura a diverse velocit ed in diversi modi, a seconda di ciche gi si conosce dell'argomento, della sua densit, dell'importanza di ci

che si legge.

q Abilit nel selezionare ed ordinare le informazioni. Per evitare di doverimpegnare pi del necessario, bisogna imparare a comprendere l'essenza

delle informazioni e ragionare molto su di esse.

q Corretta memorizzazione, magari ricorrendo a tecniche specifiche. Leinformazioni contenute in un testo vanno memorizzate soltanto nel

momento in cui avvenuta una comprensione reale delle stesse.

q

Controllo emotivo. L'emotivit spesso non permette un correttoapprendimento. Ci sono tecniche di rilassamento che possono farcidimenticare di essere cos poco invogliati




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Unit 1




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Unit 1


_4 - Il processo di apprendimento

'apprendimento di un individuo segue un vero e proprio processo,

ostituito da fasi che si susseguono.

ueste fasi generano nell'individuo un cambiamento, ricevendo

all'esterno un input, che viene elaborato nella mente e riformulato per l'estern

ome output.

a. Fase di percezione o di input: la fase in cui riceviamo gli stimolidall'esterno. Essi sono di diverso genere:

q Sensoriali. Riguardanofatti accaduti che noi vediamo con i nostri occhi e

che archiviano immediatamente.

q Astratti. Ci provengono, ad esempio dalla lettura di un testo, dall'ascoltar

un discorso durante un'assemblea, dall'analizzare un grafico. Questi stimo

sono pi difficili da archiviare, ma sono quelli che interessano

maggiormente chi studia.

a. Fase dell'elaborazione. E' il momento in cui le informazioni ricevutedurante la fase di input vengono decodificate, cio comprese, classificate

confrontate.



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Unit 1

b. Fase di output, in cui esprimiamo ad uno o pi riceventi (ad esempio noistessi, un compagno o il professore) ci che abbiamo percepito o

immagazzinato. E' importante per questa fase scegliere il codice ed il can

adatti alla situazione (il codice il tipo di linguaggio utilizzato, il canale

modalit di trasmissione delle informazioni).

ig.1: Il processo di apprendimento



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Unit 1





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Unit 2


Unit 2Come prendere appunti durante una lezione

q 1_4 - Valutare il proprio modo di prendere appunti

q 2_4 - Scrivere in maniera efficace

q 3_4 - Appunti ad impianto schematico

q 4_4 - Riepilogo






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Unit 2


_4 - Valutare il proprio modo di prendere appunti

erca innanzi tutto delle persone che, come te, abbiano intenzione

i migliorare la loro capacit di prendere appunti.

rovate, insieme, una situazione in cui sia necessario annotare

cune informazioni per poi ricordare, ad esempio una lezione universitaria.

Munitevi di un registratore, che vi servir per registrare le parole dell'oratore e

er confrontarle con i vostri appunti.

rendete gli appunti nel modo migliore, poi metteteli a confronto con quelli de

olleghi, facendo attenzione a:

q La quantit delle informazioni annotate da

ciascuno

q

La natura delle informazioni

q Lo spazio dedicato ad ogni argomento

q I punti rimasti oscuri

q La leggibilit degli appunti per s stessi e per gli altri



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Unit 2

icuramente ognuno avr adottato un proprio modo, molto diverso, di prender

ppunti.

er comprendere chi, fra voi, ha costruito gli appunti pi comprensibili e pi

cchi, si possono confrontare i singoli lavori con le parole della registrazione,

onendosi le seguenti domande:

q Esiste un filo logico?

q un testo facilmente comprensibile, anche

da parte di coloro che non hannoascoltato la lezione?

q stato annotato l'essenziale?

q Si sono colti anche i particolari?

q

stato travisato il significato di qualche concetto?

n questo modo sar facile, per ognuno, diagnosticare i punti deboli e sottoline

punti forti, in modo da potersi correggere, eventualmente, in futuro.



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Unit 2





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Unit 2


_4 - Scrivere in maniera efficace

ome tutti sappiamo, prendere appunti una vera e propria corsa

ontro il tempo, per riuscire a cogliere molto velocemente il

maggior numero di informazioni.

' necessario, per questo, essere molto concentrati, attenti, essere in una posizi

omoda e, magari, avere una seppur minima conoscenza dell'argomento che lo

peaker tratter.

el momento in cui si annotano le informazioni, per poter scrivere efficaceme

bene tener conto di alcuni suggerimenti, utili per ottenere una dispersione

minima di dati e concetti.

nnanzi tutto si pu stabilire quali termini possano essere abbreviati o sostituiti

on un simbolo di rapida scrittura. Ecco alcuni esempi:

PAROLA ABBREVIAZIONE

Lira



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Unit 2

Ora h

Litro l

Minuto Min

Uguale =

Minore

Simile -

Diverso =

Crescita

Diminuzione

Stabilit

Pi +

Meno -

Perch Xch

Per X

Appartenenza E

Psicologia

Filosofia

Dubbio ?

Questo Qto

Quello Qllo



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Unit 2

Principale Princip.

Solamente Solamt.

b 1: le abbrevazioni possibili per prendere apppunti con pi facilit

el momento in cui lo speaker comincia a parlare, non necessario tentare di

ascrivere gli stessi termini da lui utilizzati. Piuttosto, con molta attenzione, si

erca di cogliere e riorganizzare il senso generale del concetto espresso,

traverso parole proprie.

' importante, per, non dimenticarsi di scrivere qualsiasi informazione che sia

ifficile memorizzazione, come ad esempio le cifre, i nomi propri, le date.

on sempre, dalla fretta, si riescono a cogliere tutti i particolari, anzi, spesso s

erde perfino il senso di un concetto generale.

on potendo recuperare per mancanza di tempo il filo del discorso, ci si segni

ubito quali sono i dubbi o le incomprensioni, magari lasciando uno spazio bia

d annotando a margine del foglio un punto interrogativo ( ? ).



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Unit 2

lla fine dell'intervento dell'oratore, bene eliminare l'incomprensione chiede

compagni o allo speaker stesso.





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Unit 2


_4 - Appunti ad impianto schematico

rendere appunti dalle parole di un oratore significa ascoltarlo

TTIVAMENTE, ovvero non trascrivere in maniera disinteressata

che viene detto, ma tentare di prestare attenzione allo svolgimento

el discorso, tenendone sempre presente il filo conduttore.

ascolto ATTIVO utile anche perch permette di costruire appunti schematici.

pesso, infatti, l'oratore preannuncia lo svolgimento del suo discorso e l'eventuale

ilizzo di dati numerici (confronti o elencazioni).

bene allora predisporre delle tabelle per annotare i dati in maniera pi chiara e

omprensiva.

e tabelle non servono soltanto a trascrivere cifre, ma permettono anche di annot

formazioni pi complesse.

s:

Et Sesso Cause Effetti Soluzion

possibil



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Unit 2

Nord

Centro

Sud

Tab. 2: esempio di tabella per schematizzare dati forniti dallo speaker durante una lezione

e i dati numerici che verranno annunciati sembrano essere molti e se fossedispensabile avere un confronto fra gli stessi, non si sbaglia se si ricorre ad un

rafico o una curva, che presentano due vantaggi:

q La concisioneq La possibilit di visualizzare le relazioni fra i diversi dati.



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Unit 2





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Unit 2


_4 - Riepilogo

Cosa fare? Come?

Annotare il piano

generale

Essere attenti alle

articolazioni

Annotare

l'essenziale

q Individuare le parole chiave e

le frasi chiave

q Sottolineare e contornare le

idee-base

Eliminare il

superfluo

Ascoltare con attenzione il senso de

concetto

Capire

ci che si ascolta

Praticare

l'ASCOLTO ATTIVO

Scrivere il massimo di parole

significative

Utilizzare codici

ed abbreviazioni

Fissare i dubbi e

le incomprensioni

Mettere punti di riferimento

in margine

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Unit 2

Fissare ci che

non subito memorizzabile

Scrivere numeri, dati,

tabelle, nomi propri

Indicare le proprie idee

o associazioni di idee

Segnare in margine qualche

termine significativo

Rivedere gli appunti

Al pi presto possibile

Rileggerli

Completarli

Rimaneggiarli per quanto necessari

Confrontarli con quelli di altrepersone

b 3: Riepilogo della seconda unit del corso





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Unit 3


Unit 3Come schematizzare un testo

q 1_6 - Introduzione

q 2_6 - Le parole chiave

q 3_6 - Esercizio di controllo

q 4_6 - Le unit concettuali

q 5_6 - Percorso per riassumere un testo:gli steps da seguire

q 6_6 - Le mappe mentali






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Unit 3


_6 - Introduzione

Molte persone, per la preparazione di un esame, dedicano gran

arte del tempo a riassumere e schematizzare i testi, per studiare

on pi facilit.

rima di passare alla fase di riassunto, opportuno leggere, almeno due volte,

ntero testo.

urante la seconda lettura, possono essere applicate alcune tecniche, che

ermettono di selezionare i concetti pi importanti:

q La sottolineatura, attraverso la quale si sottolineano porzioni di testo osingoli concetti, a seconda che la lettura sia analitica o globale.

q L'inquadratura, con cui le frasi o le parole pi significative vengono

cerchiate, in modo da favorirne l'impatto visivo.

q La graffettatura laterale, posta a fianco del periodo/i da tenere inconsiderazione.



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Unit 3

Mentre queste tre tecniche riducono il testo, ne esiste una, l'annotazione aargine della pagina, che, contenendo commenti e critiche personali, predisptesto stesso ad eventuali approfondimenti.





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Unit 3


_6 - Le parole chiave

a lettura fatta per poi passare al momento di riassunto del testo

eve essere assolutamente di tipoapprofondito, in modo daermettere la corretta selezione dei periodi da considerare.

a fase riassuntiva pu poi cominciare con l'estrazione di PAROLE CHIAVE

sto.

osa sono le parole chiave?

sse sono un verbi o un sostantivi molto espressivi, estratti dal testo, capaci dchiamare l'essenza di un concetto e solo quello.

nche durante la normale vita quotidiana ci sono "parole chiave" che ci ricord

na precisa situazione che abbiamo vissuto, e rievocano davvero soltanto quell



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Unit 3





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Unit 3


_6 - Esercizio di controllo

rova ed estrarre da questo brano le parole chiave, poi verificane

esattezza confrontandole con quelle da noi fornite.

La Mole Antonelliana

geniale progettista dell'opera pi rappresentativa della citt di Torino si

hiamava Alessandro Antonelli ed era nato a Ghemme, in provincia di Novara

4 luglio 1798.

apprincipio sbalord i torinesi con la costruzione della sua casa: la cosiddetta

fetta di polenta", tuttora esistente all'angolo tra corso San Maurizio e via Giul

i Barolo.

'architetto, quando Carlo Alberto gli chiese la progettazione di una sede di cu

er la Comunit Israelitica di Torino, alla quale lui stesso aveva concesso

emancipazione, intu l'importanza della richiesta e present il suo primo

rogetto.

i trattava di una sinagoga provvista di sotterranei, con una base di due piani,

otata di spazi ben articolati per le scuole, l'amministrazione, l'alloggio dei

ustodi ed i servizi vari.

a tradizionale cupola, tipica delle costruzioni religiose degli Ebrei, sarebbe so



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Unit 3

enza che i pilastri interrompessero il grande salone dell'oratorio, dedicato alle

unzioni.

ell'estate 1963 ebbe inizio lo scavo delle fondamenta, ma il progetto iniziale

ntonelli venne modificato parecchie volte, a cominciare dal 1867, anno in cu

ase del monumento pass da due a tre piani fuori terra e, di conseguenza,

altezza dell'edificio sarebbe stata portata da 47 a 113 metri e mezzo.

committenti lasciarono fare, sconcertati ma lusingati dall'idea di vedere un

rande candelabro a sette braccia.

os, nel cielo di Torino, prese forma la copertura del tempio, autoportante ed

esto acuto.

n capo a due anni, quando mancavano solamente nove metri, i lavori furono

ospesi a tempo indeterminato.

olo nel 1878 Alessandro Antonelli pose nuovamente mano all'opera, con

ntento di innalzare ancora di pi verso il cielo l'edificio, dedicato, nel frattem

ricordo del re Vittorio Emanuele II e destinato ad ospitare il Museo Naziona

ell'Indipendenza Italiana.

el 1887 la Mole Antonelliana sub il collaudo di una forte scossa sismica, che

vel i punti deboli.

ssa fu restaurata e irrobustita dall'anziano creatore e dal figlio Costanzo, il qu

port a termine dopo la morte del padre, nel 1888.

a Mole divenne, con i suoi 163 metri, l'edificio in muratura pi alto d'Europa



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Unit 3

orrezione

e parole chiave sono le seguenti:

ntonelli Scossa sismica

etta di Polenta Costanzo

rogettazione

inagoga

ondamenta

opertura



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Unit 3





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Unit 3


_6 - Le unit concettuali

e parole chiave sono uno strumento utilissimo per

apprendimento, ma presentano alcuni inconvenienti:

1. ci dicono molto sulla quantit delle informazioni da

memorizzare pi che sulla loro qualit

2. essendo estrapolate direttamente dal testo e non create da chi studia, non

contengono una personalizzazione dell'apprendimento, non favoriscono i

maniera globale l'arte del ricordare.

3. non colgono gli argomenti principali rispetto a quelli secondari, in quanto

seguono semplicemente l'andamento del testo.

n passo avanti dato allora dall'utilizzo dellePAROLE CONCETTO.

a tecnica della creazione delle PAROLE CONCETTO ci permette di lavorare

ullareale comprensione del testo prima di cominciarne la schematizzazione.

osa sono allora le PAROLE CONCETTO?

ono gruppi di parole, create dal lettore, che gli permettono di ricordare i



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Unit 3

oncetti pi importanti.

sse sono proprio il frutto dell'elaborazione del lettore e permettono di fare dsto un'analisi qualitativa pi che quantitativa.

Parole

chiaveParole

chiave

parole

concettoParole

concetto

Singole

parole

Gruppi di

parole

Ricavate

dal testo

Create

dal lettore



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Unit 3

Che indicano la

qualit

Che indicano la

quantit

Che seguono l'andamento

del testo

Che mettono in risalto

la logica del testo

b 4: differenza tra parole chiave e parole concetto





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Unit 3


_6 - Percorso per riassumere un testo:gli steps da seguire

bbiamo detto che, mentre le parole concetto sono la risultante

ella scomposizione del testo in unit concettuali di base, le parole

hiave sono utili per la memorizzazione delle nozioni necessarie

lo studio del testo.

cco, riassumendo, quali steps sarebbe opportuno seguire:



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Unit 3

1. Stabilire i propri obiettivi rispetto al testo e l'importanza che ad esso

intende attribuire.

Chiarendo queste priorit si stabilir quanto andare in dettaglio nel

momento successivo.

2. Ricercare i principali concetti di cui il testo si compone ed evidenziarl

mediante le tecniche di sottolineatura, cerchiatura o graffettatura laterale

sopra spiegate

3. Selezionare i concetti utili allo studio del testo, tenendo contodel lavor

fatto durante lo step 1.I concetti che gi si conoscono, magari perch songi stati memorizzati in un esame gi sostenuto, verranno ovviamente

eliminati.

4. Creare le parole concetto, parole che, come abbiamo gi visto,

rappresentino il concetto da memorizzare.

5. Scegliere le parole chiave relative ad ogni unit concettuale, in modo da

riuscire a memorizzare quelle nozioni che fanno parte del testo e che non

possono modificare

6. Controllare di non aver scordato nulla e soprattutto ricercare l'autonom

di studio degli appunti cos messi in piedi.



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Unit 3



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Unit 3





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Unit 3


_6 - Le mappe mentali

eneralit

ello studio di un testo sono necessari, oltre alla lettura ed alla

omprensione, la sicurezza di avere chiaro loscheletro concettualeell'argomento trattato.

er questo consigliata la costruzione dimappe mentali, delle quali fra pocoedremo degli esempi.

a mappa mentale ha il vantaggio di permettere di avere ben chiara la struttura

el testo e la gerarchia dei concetti.

ssendo strutturata come una vera e propria mappa, possibile in qualunque

momento modificarne una parte senza per questo doverla ricostruire interamen

noltre importante avere presente la mappa mentale che ci si costruiti, perch

acile che, rimanendo impressa in noi la struttura, automaticamente sar facile

cordare le nozioni in essa contenute.

ipi di mappe mentali

ome costruire una mappa mentale?



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Unit 3

l centro della mappa risiede SEMPRE il concetto portante dell'intero testo.

a questo nucleo partono poi i collegamenti con tutti gli altri concetti, tra loro

oncatenati

ediamo come

Fig. 2: Mappa a scrolling verticale



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Unit 3

Fig.3: Mappa ramificata



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Unit 3

Fig 4: Mappa circolare



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Unit 3



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Unit 3

Fig. 5





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Unit 4


Unit 4Organizzare lo studio

q 1_3 - Stabilire gli obiettivi da perseguire

q 2_3 - Pianificare la preparazione di un esame

q 3_3 - Criteri per pianificare i singoli giorni di studio






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Unit 4


_3 - Stabilire gli obiettivi da perseguire

el momento in cui ci si iscrive alluniversit si pensa che la

bert di organizzare lo studio sia una grande prerogativa per tutti.

effettivamente positivo avere molte ore a disposizione per lo

udio, ma la gestione del tempo diventa difficile: sembra quasi che pi tempo

a a disposizione, meno si apprenda.

rischio che tutti corriamo proprio quello di CONCENTRARE lo studio

oltanto negli ultimi giorni prima della fatidica "prova". Risultato: un forte

entimento per "non essersi svegliati prima" ed una scarsa preparazione.

utto questo dipende dal fatto che non si attribuisca la giusta importanza agli

biettivi di studio per lasciar spazio ad obiettivi di diverso tipo.



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Unit 4

importante allora creare un PROGRAMMA dettagliato di suddivisione del

mpo, stabilendo innanzi tutto gli obiettivi, che devono necessariamente esser

q Formulati con precisione, ovvero fortemente perseguibili. Per far questodobbiamo porci le domande che li precisino il pi possibile.

q Espressi per iscritto in maniera chiara. Generalmente sono verbi formul

in positivo; non diciamo ci che non vorremmo fare, ma ci che faremo

sicuramente.

q Controllabili, verificabili direttamente da noi e dagli altri.

q Tali da tenere conto degli inconvenienti che possono portare.

ella preparazione di un esame, lobiettivo "studiare" deve diventare centrale

spetto a quelli riguardanti la vita sociale, lo sport, la salute, che non vanno

ssolutamente dimenticati.

lcuni di essi, per, vanno forse messi in secondo piano.

Obiettivi Studio Vita sociale Salute

Breve termine

Medio termine



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Unit 4

Lungo termine

Sogni

ab 5: Obiettivi a breve, medio e lungo termine

a suddivisione temporale consentir di organizzarsi con modi e tempi adegua

ermettendo di procedere per gradi nella realizzazione di quanto programmato





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Unit 4


_3 - Pianificare la preparazione di un esame

na volta stabilito che lo studio diventi un obiettivo reale, eccoci

on i testi desame fra la mani.

erch PIANIFICARE lo studio?

A. Per capire quanto tempo occorra per perseguire lobiettivo "apprendere

adeguatamente"

B. Per distribuire correttamente i tempi a disposizione fra studio ed altre

attivit

C. Per cominciare con criterio, senza stancarsi troppo e non trascurando nul

a pianificazione quindi importante, in quanto COMPLESSA ( necessario,

volgerla correttamente, analizzare con cura il tempo di cui si dispone) e

MODIFICABILE (non si pu prevedere lo spazio da dedicare agli imprevisti,

mplicano numerose correzioni del piano di lavoro).

on stupiamoci se, per le prime volte, le modificazioni saranno molte, in quan

on semplice diventare dei perfetti "programmatori del tempo".



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Unit 4

ome agire allora?

agioniamo per passi:

1. Fare un vero e proprio CONTEGGIO dei giorni che mancano alla data

desame

2. Dedicare un giorno alla PIANIFICAZIONE. Essa non cos sbrigativacome tutti pensiamo! E non deve essere considerata una perdita i tempo,

perch se ben fatta ci consente di OTTIMIZZARE il rendimento di ciasc

giornata a disposizione.

3. Dedicare un giorno allINQUADRAMENTO, ovvero alla familiarizzazio

progressiva con i testi desame.

uesta attivit utile per avere unIDEA GENERALE, che servir soprattutto

ase di comprensione dei concetti.

inquadramento comprende la consultazione, per ogni testo, di:

q Nome autore, titolo, sottotitolo, anno della prima edizione

q Copertina e retro-testo

q Introduzione, prefazione, postfazione

q Indici generale ed analitico.



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Unit 4

Questa fase importantissima per

comprendere lo spazio dedicato ai vari

argomenti e la loro successione logica e

per avere un primo contatto con il

linguaggio utilizzato.

q Primo ed ultimo capitolo, perch costituiscono appunto luno

unintroduzione e laltro una conclusione del discorso affrontato

dallautore/i

q Alternarsi di parti descrittive, grafici, tabelle, esercizi, riepiloghi present

nel testo.

1. Escludere dal numero di giorni che rimangono, un giorno per ogni

settimana, preferibilmente nel week-end, che potr essere utilizzato per:

q Svagarsi

q Recuperare tempo sottratto allo studio nei giorni precedenti

q Ripassare, se non si ha altro da fare

er quanto riguarda lultima settimana (quella dellesame), il giorno di riposo

eve essere quello precedente la prova, per permettere la definitiva assimilazio

1. Escludere dalla pianificazione una mezza giornata per ogni settimana, ch

costituir un momento da dedicare agli imprevisti.

Pu capitare infatti che, a causa di un impegno fissato in precedenza che

protrae pi del previsto, si perda unintera mezza giornata.



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Unit 4

Quanti giorni a settimana rimangono, quindi, da impegnareprincipalmente per lo studio?

5 giorni e mezzo

2. CONTARE il numero di pagine di cui i testi sono composti e fare un calc

approssimativo delle pagine da studiare ogni giorno.

Attenzione, per:

SCANDIRE IL TEMPO NON IN BASE ALLA QUANTITA DI

INFORMAZIONI DA APPRENDERE ("oggi devo studiare 30 pagine")

MA IN BASE ALLA LORO QUALITA ("oggi devo studiare Platone ed

platonismo, per un totale di 30 pagine").

3. Considerare che:

q Il giorno prima dellesame , appunto, di RIPOSO

q Il penultimo ed il terzultimo giorno devono essere dedicati al RIPASSO

orale dei testi

q Quattro e cinque giorni prima della prova importante rivedere gli

argomenti pi difficili dellintero programma desame



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Unit 4

q Sei giorni prima della prova ci si preparer un eventuale argomento "a

piacere"

e giornate restanti sono da dedicare allo studio.





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Unit 4


_3 - Criteri per pianificare i singoli giorni di studio

er poter controllare il corretto andamento della pianificazione

generale" (dellintero arco di tempo che ci separa dallesame - vedi 4b -

ogni giorno bene costruire un PIANO DETTAGLIATO per annotare

varie attivit da svolgere e gli orari da rispettare.

iportiamo di seguito un fac-simile di tabella di pianificazione:

Settimana. Giorno.

Ore Studio Pause Svago Impegni Sonno

6.00

6.30

.

.

23.40

24.00

Ricordare, per domani

ab 6: griglia di pianificazione di un giorno di studio



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Unit 4





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Unit 5


Unit 5Gestire la giornata di studio

q 1_5 - Le "fette di studio"

q 2_5 - Le pause per rigenerarsi

q 3_5 - I ripassi

q 4_5 - L'ambiente di studio

q 5_5 - Ulteriori consigli sulla gestione dello studio






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Unit 5


_5 - Le "fette di studio"

bbiamo parlato, nellunit 4, della PIANIFICAZIONE delle

iornate da dedicare allo studio.

on sufficiente, per, impegnarsi ad organizzare il lavoro e poi

on mettere in pratica nulla, sarebbe una inutile perdita di tempo.

roviamo a pensare, allora, a quali potrebbero essere i consigli da seguire per

estire al meglio la giornata, tra pause, momenti di studio intenso e ripassi.

ensiamo anche alle condizioni ambientali che favoriscono una maggior

oncentrazione.

nnanzi tutto lo studio deve essere suddiviso in fasi, ovvero momenti assidui

ternati a piccole pause.

eneralmente ununit di studio deve durare 40-50 minuti. Parleremo in segui

elle PAUSE.

rima di iniziare una nuova fase opportuno RILASSARSI ed OSSIGENARE

ervello, inspirando ed espirando profondamente.



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Unit 5

on conviene inoltre "buttarsi" direttamente su un nuovo argomento, meglio

nzi cominciare con un rapido RIPASSO di ci che si assimilato in preceden





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Unit 5


_5 - Le pause per rigenerarsi

La pausa parte integrante dello studio

erch questa affermazione?

pesso ci vantiamo di essere riusciti a studiare per unora e mezzo di seguito,

enza interruzioni.

e, per, andiamo a ripassare gli argomenti trattati, ci rendiamo conto che

bbiamo in mente una gran confusione.

uesto perch lattenzione, normalmente, rimane molto buona tra i primi 20 e

minuti, dopo di che si comporta come unonda, con fasi di picco e momenti di

allo.

cco il motivo per cui le fasi di studio vanno intercalate con pause rigeneratricer permettere al cervello di rielaborare le informazioni assimilate e rinforzare

apprendimento.

uanto deve durare una pausa?



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Unit 5

er adempiere in modo adeguato alla loro funzione, una pausa dovrebbe durar

/10 della sessione di studio.

e, ad esempio, questultima stata di 50 minuti, sufficiente una pausa di sol

minuti.

ostruiamo un diagramma di come le fasi di studio dovrebbero alternarsi:



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Unit 5

g 6: Diagramma di flusso per l'alternarsi delle fasi di studio

ome sfruttare al meglio la pausa?

urante questo piccolo momento di riposo, ci si pu dedicare a:

q Sciogliere i muscoli attraverso alcuni esercizi di ginnastica rilassante, com

ad esempio:



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Unit 5

1-Posizione eretta, gambe divaricate, braccia lungo i fianchi. Inclin

dolcemente il capo verso destra, fino a farlo appoggiare sulla spalla

poi verso sinistra. Lo si ruoti in senso orario ed antiorario molto

lentamente e mantenendo le posizioni per alcuni secondi

2-In piedi, braccia in alto, le quali devono ruotare avanti e poi indietro

quindici volte.

3-Sempre in piedi, sulle punte, con le braccia alzate, incrociare le mani e

stendere le braccia mantenendo i palmi rivolti verso

lalto.

q Fare una breve telefonata ad un amico

q Consumare uno spuntino leggero (frutta, yogurt, cereali)

q Leggere un quotidiano



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Unit 5

met mattina ed a met pomeriggio ci si pu concedere una pausa pi lunga

ma non troppo, per non perdere del tutto la concentrazione.





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Unit 5


_5 - I ripassi

ellunit 4 abbiamo spesso ripetuto quanto sia importante

edicare del tempo, durante lo studio, ai RIPASSI.

i nel XIX secolo lo psicologo Hermann Hebbinghaus aveva sottolineato comdecadimento delle informazioni apprese sia molto rapido, soprattutto nellarc

i tempo che va da 20 minuti a 50 minuti dopo la loro assilmilazione.

elle ore e nei giorni successivi, loblio diminuisce, o addirittura si stabilizza.

a ci ne consegue che sono importantissimi i ripassi immediatamente seguen

lo studio.

Ma cos un ripasso?

sso una revisione ed al tempo stesso una verifica delle informazioni apprehe deve avere due caratteristiche:

1. deve essere FREQUENTE, deve infatti essere inserito al termine di ogn"fetta" di studio, come accennato in precedenza

2. deve essere svolto in maniera ATTIVA, ovvero provando a porsi delleeventuali domande di approfondimento o provando ad immaginare qua



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Unit 5

quesiti potrebbe porre il docente in sededesame a proposito di taliargomenti.





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Unit 5


_5 - L'ambiente di studio

gnuno di noi, cambiando frequentemente luoghi di studio, sa

istinguere in quali ambienti riesce a trovare la giusta

oncentrazione.

molto importante SELEZIONARE e quindi MANTENERE questi ambienti

avorevoli ogni qualvolta ci si accinge a cominciare una giornata di studio.

uali caratteristiche ambientali generali favoriscono la concentrazione?

q AMBIENTE CHIUSO o, se aperto, collocato comunque in una posizione

molto silenziosa, magari in montagna.

q GIUSTA AREAZIONE, per mantenere la corretta ossigenazione.

Pu essere utile la presenza di una pianta.

q TEMPERATURA STABILE, compresa tra i 16 ed i 18, poich il fresc

non porta sonnolenza, mentre il tepore la favorisce.



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Unit 5

q ILLUMINAZIONE ADEGUATA, ovvero non troppo diretta e, soprattut

diffusa, non rivolta soltanto alle pagine del testo.

q PRESENZA DI UNA SCRIVANIA su cui poggiare TUTTO il materiale

occorrente.

q PRESENZA DI UNA SEDIA con schienale su cui sia possibile mantene

una posizione eretta, con le piante dei piedi che tocchino terra e le gambeleggermente divaricate.

q ASSENZA DI DIVANI e POLTRONE, che potrebbero indurre in

tentazione anche al di fuori della pausa.

q ASSENZA DI MUSICA nei momenti di forte concentrazione. Durante i

ripassi ci si conceda, se desiderata, un po di musica strumentale e

distensiva, ma non troppo!



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Unit 5





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Unit 5


_5 - Ulteriori consigli sulla gestione dello studio

osaltro si pu aggiungere riguardo la gestione delle "fette" di

udio?

1. Per favorire il flusso sanguigno al cervello, se non si hanno problemi dischiena, si pu provare ad assumere, prima di cominciare, la classica

posizione yoga a "candela".

Supini, con i gomiti che poggiano a terra e che portano in alto,

verticalmente, le gambe, sorreggendo la vita.

2. Se si possiede un leggio lo si pu utilizzare, in modo da posizionare il tes

con la giusta inclinazione rispetto al capo.

Altrimenti, opportuno mantenere una distanza occhio-testo di almeno 2

cm.

3. E utile avere sulla scrivania un DIZIONARIO ed i testi studiati per esam

precedenti simili a quello in preparazione, per poterli consultare senza do

perdere ulteriore tempo.



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Unit 5





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Unit 6


Unit 6Leggere e comprendere efficacemente

q 1_5 - Meccanica della lettura

q 2_5 - Test iniziale

q 3_5 - Condizioni ottimali per una buona lettura

q 4_5 - Esercizi:movimenti orbitali

q 5_5 - La distensione visiva






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Unit 6


_5 - Meccanica della lettura

uesta unit permetter di:

1. Esercitarsi a velocizzare la propria capacit di lettura eliminando i difetti

tipici di chi si comporta da "lettore lento".

2. Venire a conoscenza di alcuni consigli per migliorare lassimilazione del

parole di un brano/testo.

arleremo quindi di lettura veloce ed efficace.

ome si svolge loperazione "LETTURA"?

ssa un susseguirsi di movimenti che locchio attua per fissare le varie porzi

i testo che compongono una frase.

el tempo che separa un intervallo di fissazione dallaltro, il nostro occhio,

traverso un movimento detto SACCADICO, (composto di balzi) inquadra la

orzione di testo successiva a quella in questione.

oich locchio vede soltanto quando fermo (durante gli intervalli di fissazio

come se fossimo ciechi), necessario agire, per migliorare la propria capacit



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Unit 6

ttura, su:

q la riduzione del tempo di percezione ottica, quindi dei MOVIMENTIOCULARI

q lampliamento del campo focale, cio della porzione di una riga di testonitidamente focalizzata dagli occhi nel momento in cui essi sono fermi.

n occhio allenato , infatti, oltre ad avere un campo focale abbastanza ampio,

urante la lettura adotta un numero ridotto di punti di stazionamento.

ediamo le figure desempio:



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Unit 6

OCCHI NON

ALLENATI

ig. 7: Differenze nei punti di stazionamento tra occhi allenati e occhi non

lenati.

erch lettura veloce e comprensione del testo sono collegate?

chi sostiene, erratamente, che la lettura lenta permette una maggior

omprensione del testo.

on vero, in quanto il fatto di leggere lentamente pu significare che, durant

operazione di lettura, la nostra concentrazione non sia massima.



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Unit 6

nostro cervello infatti in grado di elaborare oltre 1.000 parole al minuto,

mentre normalmente, attraverso la lettura gliene inviamo 150/200.

e 800/850 parole che costituiscono il divario permettono a pensieri estranei d

nfiltrarsi.

e velocizziamo la lettura e impariamo a concentrarci meglio, quindi,

umentiamo il numero di parole inviate al cervello in un minuto, evitando il

ovrapporsi di pensieri inopportuni.





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Unit 6


_5 - Test iniziale

uesto esercizio permette di valutare le attuali capacit di lettura

ELOCE ed EFFICACE.

volgendolo prima di cominciare la sessione di allenamento

roposta in seguito si potranno successivamente valutare, con esercizi simili, i

rogressi ottenuti.

uesti i passi da seguire:

1. Chiedere ad un amico di scegliere un testo di lunghezza media (1.800 par

CIRCA) e di comporre, per esso, dieci domande di comprensione, di cui riguardanti la comprensione generale del testo, le restanti 5 riguardanti

invece dati mnemonici (date, luoghi, numeri, nomi).

2. Predisporre testo, penna, fogli, cronometro sul tavolo di lavoro,



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Unit 6

3. respirare profondamente e ritmicamente,

4. leggere il brano UNA SOLA VOLTA, facendo partire il cronometro qua

si comincia a leggere,

5. fermare il cronometro a fine lettura e rispondere alle domande, senza paudi sbagliare. E importante scrivere sempre una risposta, anche se non si

sicuri della sua correttezza, in quanto verranno calcolate anche le risposte

parzialmente giuste,

6. assegnare 10 punti alle risposte perfettamente corrette, 5 a quelleparzialmente giuste, 0 punti se la risposta stata omessa oppure se non

corretta. Calcolare quindi il punteggio ottenuto.

7. calcolare in minuti la durata della lettura effettuata, in base ai tempi indic



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Unit 6

dal cronometro a fine lettura. Ilnumero di parole al minuto sar datoquindi da:

n. parole del testo X 60" / tempo impiegato

8. calcolare il rendimento di lettura, moltiplicando ilnumero di parole alminuto per il punteggio ottenuto nella comprensione del testo. Dividere oil risultato per 100. Il valore ottenuto esprime il RENDIMENTO DELLA

VOSTRA LETTURA.





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Unit 6


_5 - Condizioni ottimali per una buona lettura

ediamo ora quali sono le condizioni ottimali perch si verifichi

na buona lettura, condizioni che vanno al di l dellesercizio per

migliorarne la velocit.

uali sono le variabili che influenzano il rendimento della lettura?

sse sono di tre tipi:

1. Fisiche

2. Fisiologiche

3. Psicologiche

er quanto riguarda le variabili di tipoFISICO importante sottolineare che:

a. Prima di cominciare a leggere, necessario verificare che i caratteri

tipografici risultino leggibili, che la loro dimensione sia media (corpi 10-

12).I caratteri troppo piccoli, come quelli con cui vengono stampate le no

a pi di pagina, stancano il lettore molto facilmente, e spesso inducono a

trascurare la porzione considerata.



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Unit 6

Anche la carta su cui i caratteri sono stampati non devessere troppo luci

n eccessivamente chiara, potrebbe produrre riflessi che disturbano il

lettore.

b. Lilluminazione naturale la migliore, ma se si ricorre ad una lampada,

questa deve avere una luce non giallastra e non deve essere diretta soltan

alle pagine del testo.

e variabili di tipoFISIOLOGICO sono invece:

a. La distanza dal testo, che devessere di almeno 25 centimetri.

b. Eventuali problemi di vista: se si possiedono occhiali da vista necessariindossarli ogni qualvolta si intraprenda una sessione di studio o si consul

un testo scritto.

c. La postura: sarebbe meglio evitare di studiare sdraiati; questa posizione

generalmente associata ad un momento di riposo, per cui non favorisce la

concentrazione. La postura ideale quella del "cocchiere", con le braccia

sul tavolo dappoggio. La spina dorsale, inoltre, non devessere ricurva e

testa non inclinata.

d. La respirazione: molte persone pensano che, trattenendo la respirazione



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Unit 6

durante la lettura, la concentrazione ne risulti favorita. E bene invece

respirare con le narici, profondamente, in modo completo, per garantire i

giusto afflusso di ossigeno al cervello.

onsideriamo ora le variabili di tipoPSICOLOGICO, che riguardano laredisposizione al compito ed il comportamento che si acquisisce durante la

ttura.

a. Lo scarso interesse con cui si intraprende, spesso, la lettura di un brano, n

ne favorisce la ricettivit dei contenuti. Iniziare con lo stato danimo

necessario importante per non "subire il testo". E sicuramente positivo

comportamento di chi si pone continuamente domande chiarificatrici,

riflettendo, sintetizzando il discorso e facendo di ogni

affermazione/concetto una critica attiva.

b. Se la concentrazione assente o insufficiente, si inseriscono nella lettura

pensieri di altro genere, che impediscono la comprensione della logica

seguita dallautore.

c. Alcune persone leggono scorrendo il testo con il capo, oppure muovono

labbra per riprodurne mentalmente il contenuto; altri si aiutano con una

penna o con il dito. Questi sono comportamenti che oltre a distrarre,

limitano molto la velocit di lettura.



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Unit 6





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Unit 6


_5 - Esercizi:movimenti orbitali

bbiamo detto che per migliorare la velocit di lettura necessario

sercitarsi per diminuire i punti di stazionamento ed ampliare il

ampo visivo.

er quanto riguarda i punti di stazionamento, ci si pu allenare, allinizio,

egnando a matita, al centro di ogni parola della lista proposta, in alto, un puntuna x. Si tenti ora di leggere ogni parola fissando il puntino.

er migliorarsi ulteriormente si pu provare fissando la x o il puntino al di sop

ello spazio che divide due parole.

eguono due esercizi che danno un'idea della modalit con cui esercitarsi:

cartina

cameretta

pescecane

veranda

polvere

giaccone

ardere

insegnare

ventaglio



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Unit 6

insalata

libreria

papera

tennis

ordinare

sonaglio

artrite

capogiro

salame

indicare

tenebroso

fortezza

paradiso

equilibrista

cabina

mare

fortuna

alberello

guantoni

festa

nutrire

muovere

mamma

portafogli

trinit

finestra

computer

separare

sciare

automobile



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Unit 6

oscurare perch

terra di

prima o

ciao bello

secoli di

un rapporto

curatevi adesso

poi eravate

sempre io

e potremo

allora vado

sembra vero

portami tutto

impanare la

un quadretto

faccia strana

tua sorella

particolare di

domanda se

polvere

Roberto va

giorno

ci va

il prete

sempre valido

servizio gratuito

non vedi

si insegue

attimo di

ti ho



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Unit 6

che ritorni

citt scura

una automobile

nessun cerino

fuori nel

preghiamo di

fuoco a

porterai via

patria mia

ti perdono

vicinanza o

sedere qui

ab 8:esercizio 2

ventualmente sarebbe ancora pi utile ripetere lesercizio provando a leggere

on un unico punto centrale, una riga intera.

a x o il puntino possono essere anche eliminati e fissati con limmaginazione

riguardo invece dei movimenti oculari, sono consigliati esercizi come quellohe segue.

necessario munirsi di un cartoncino che copra completamente la parte " a

ombo".

lettendo rapidamente il polso, scoprire e ricoprire immediatamente una riga p



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Unit 6

olta, cercano di leggerla con un unico punto di fissazione al centro della stess

i segni a fianco di ogni riga il numero di caratteri letti.

edicare a questo esercizio (magari chiedendo ad un collega di costruire un

ombo come quello proposto) non pi di mezzora al giorno, divisa in tre turni

no

cane



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Unit 6

cavolo

panchina

consumando

consuetudine

impressionante

innumerevolmente

bibliografiche

piantonarono

stuzzicare

tonalit

perito

sole

va



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Unit 6





95/182


96/182

Unit 6

importante non lasciar correre lo sguardo, ma soffermarsi per qualche

istante sugli oggetti fissati.

2. Coprire gli occhi con il palmo della mano per qualche istante, tenendoli

chiusi e cercando di non pensare a nulla. Non comprimere il bulbo ocular





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Unit 7


Unit 7La memoria: cos' e come svilupparla

q 1_7 - Introduzione

q 2_7 - Test mnemonico iniziale

q 3_7 - La storia della memoria

q 4_7 - Anatomina della memoria

q 5_7 - Principi di un'efficace memorizzazione

q 6_7 - L'associazione mentale

q 7_7 - Il metodo numerico




http://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/http://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/index.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/avvisi.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Ricerca_doc_cvt2.htmmailto:[email protected]?subject=sithttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/chat.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/glossario.htmhttp://gotodbmode%28%29/http://gotodbmode%28%29/http://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/glossario.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/chat.htmmailto:[email protected]?subject=sithttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Ricerca_doc_cvt2.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/avvisi.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Apprendere/index.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/FACOLTA/Servizi-Di/Corsi--Mat/LEDA/index.htmhttp://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Cors

App Rend Ere Ad App Rend Ere

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