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This project is funded by European Union’s ISEC Programme Prevention and Fight Against Crime DIPAFEC Data Integration and public Awareness on Financial and Economic Crime ‘NDRANGHETA, CAMORRA E MAFIA SICILIANA IN EMILIA-ROMAGNA (2010-2015)

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Provincia di Rimini

This project is funded by European Union’s ISEC Programme Prevention and Fight Against Crime

DIPAFECData Integration and public Awarenesson Financial and Economic Crime

‘NDRANGHETA,CAMORRAE MAFIA SICILIANA INEMILIA-ROMAGNA(2010-2015)

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INTRODUZIONE ALLA MAPPATURA

SOMMARIO:introduzione p. 3metodologia p.5lastrutturadell’elaborato p.6

Introduzione

Dopoesserestatounfenomenoalungosottovalutatodaunpuntodivistasociale,economicoepolitico,negliultimiannisiècominciatoaparlaredipenetrazionedellacriminalitàorganizzatainEmiliaRomagnaancheneisocialemassmedia.I fattidicronacapiùrecente,difatti,hannoportatoalla luceunsistema lacuipervasivitàèaumentataneltempo,sinoalpuntopercuinonèstatopiùpossibilefarfintadinonvedere.Unodegliultimiesempiinordinecronologicoèl’indaginedenominataAemilia.Oltreal lavoro,svoltodagli inquirenti,di ricostruzionediun trentennio di vicende criminali che hanno contrassegnato la presenza el’espansione’ndranghetistainEmilia-Romagna,taleindaginehaportatoallaluceunospaccatosulledinamichedimatricemafiosachehannocontraddistintolaregione. Per questomotivo, ossia per comprendere i nuovi equilibri delle treprincipaliorganizzazionimafiose,questaricercasiponel’obiettivodiricostruirelevicendedi‘ndrangheta,camorraemafiasiciliananell’ultimoquinquennio.

Lo scopodiquesto lavoroèanalizzare talepenetrazionee creareunapiccolamappatura delle famiglie presenti nel nostro territorio. Maggiore attenzionesarà rivolta aquanto successonegli ultimi anninon tanto, enon solo, al finedi scattare una fotografia della presenzamafiosa in regionema, soprattutto,per cogliere le linee di tendenza ed analizzare l’evoluzione passata in modocomprenderequalepotrebbeesserequellafutura.Lasceltadiconcentrarsisugliultimianni,l’ultimoquinquennioinparticolare,rispondeancheallalogicadiporsiincontinuitàconleprecedentipubblicazionisultema.Unpuntodiriferimentoimprescindibile,infatti,sonostatiilavoridiEnzoCiconte,ilprimoadoccuparsiinmaniera sistematicadelle infiltrazionidella criminalitàorganizzata inEmiliaRomagna.Laprimapubblicazioneorganica,chehatrattatoapprofonditamenteiltemaè“Mafia,Camorrae‘NdranghetainEmiliaRomagna”editodaPanozzonel 1998. Successivamente lo stessoCiconteè tornato sulla questione indueoccasioni curandoduepubblicazioni inseriteall’internodei “QuadernidiCittàSicure” prodotti col supporto della Regione Emilia-Romagna. Il volume n°29intitolato “Criminalità organizzata e disordine economico in Emilia-Romagna”(in particolare la parte terza dal titolo “Mafie Italiane e Mafie Straniere inEmilia-Romagna”)uscitonellaprimaveradel2004eilvolumen°39intitolato“IraggruppamentimafiosiinEmilia-Romagna.Elementiperunquadrod’insieme”pubblicatonell’estatedel2012.

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Considerato questo quadro, a cui si potrebbe aggiungere l’ottimo lavoro delgiornalista Giovanni Tizian dal titolo “Gotica: ‘ndrangheta, mafia e camorraoltrepassanolalinea”editonel2011,emergecomenonsianomolti,adoggi,ilavoridianalisichetenganoinconsiderazioneinmanierasistematicaglisviluppilegatiall’ultimoquinquennio.Questo lavorosiproponedicolmare,almeno inparte,questalacunapresentenellapiùrecenteletteraturaegettarelebasiperunapiùprofondacomprensionedelfenomenoedellasuaevoluzione.

Prima di giungere alla descrizione metodologica è necessaria una premessadicaratteregenerale,chevarràpertuttietreicapitolisuccessivi,ossiaquellarelativa alla rilevanza del soggiorno obbligato come variabile esplicativa dellapresenzamafiosanelterritorioemiliano-romagnolo.Seppurevisiamenzioneditaleproblematicanellediverseparti,èquiopportunotrarrequalcheindicazionediordinegenerale.Quantunquesipossaaffermareche ilsoggiornoobbligatosiastatounveicolodi inquinamentomafioso in territori non tradizionali, non è possibile trovareunachiaracorrelazionetraiduefenomeni,comeanchelaDirezioneNazionaleAntimafia (2012) ha di recente segnalato. Inoltre, altre cause possono averindottounainfiltrazionedidiverseorganizzazionicriminali(italianeedallogene):traquestelapresenzadiunfloridomercatoperlospacciodistupefacentiintuttalaregione(secondoquantoriportatidaalcunipentiti),conunaconcentrazioneNelbolognese–veroepropriocentrodismercioezona focaleper il transitoversoNorddelladroga,enell’arearomagnola–Unasecondavariabileesplicativapotrebbe (il condizionale è necessario) esser fatta risalire alla presenza diun contesto economico relativamente florido, su cui poter concentrare gliinvestimenti. Non ultima, avvicinandosi temporalmente ai nostri giorni, lapresenzadi SanMarinoha attirato capitali ai confini romagnoli, consentendonegli anni un riciclaggio massiccio di denaro di provenienza illecita, il quale,unavoltaripulito,èdivenutocapitaled’investimentotra leMarchee l’Emilia-Romagna.Inognicaso,tornandosulfocusdiquestapremessa,undocumentodellaDirezioneInvestigativaAntimafia(DIA)segnalavalapresenzadi2305soggiornantiobbligatidiprovenienzavaria,dicui1257dalleregionimeridionali.La composizione di questi soggiornanti era la seguente: 494 persone (39%del totale) provenienti dalla Sicilia, 367 (29%) dalla Campania, 339 (27%)dallaCalabriae57(5%)dallaPuglia;ReggioCalabriarisultava laprovinciachenumericamente presentava ilmaggio numero di soggiornanti (si veda per unquadrocompletoCiconte,1998).È interessantenotare, inviapreliminare,chenontuttiisoggiornantiobbligatiabbiano poi ramificato la loro presenza in Emilia-Romagna; al contempo,tuttavia,alcuninomiritornerannonellecronachegiudiziarie:daGiacomoRiinaaRoccoAntonioBaglio,daNicolinoGrandeAracri,adAntonioDragone,questinomi sonodivenutiparte integrantedella storiadel radicamentomafiosonelloro territorio di insediamento.

Metodologia

L’oggettodell’analisi sarà lapenetrazionedellacriminalitàorganizzatasiciliana(Mafia),campana(Camorra)ecalabrese(‘Ndrangheta).Sièdecisodiconcentrarsisuquestetreorganizzazionilasciandotemporaneamentedapartelacriminalitàorganizzatadioriginepugliese(tracuilaSacraCoronaUnita)equellaallogena.Questo non significa che esse siano assenti o in posizione necessariamentedefilata,sitrattadiunasceltachehadecisodiprivilegiareletreorganizzazionistoricamentepiùstrutturateeconunapresenzadipiùanticadata.Rimandiamopertantoadunlavorosuccessivol’analisidiquesterealtàcriminaliinregione.

Dal punto di vista più strettamente metodologico si inizierà riassumendobrevemente il contesto di riferimento discutendo di come, storicamente, leorganizzazioni analizzate si siano insediate nel territorio, quali siano stati ipersonaggichiaveeisettoriprincipali incuisiè inserita l’economiacriminale.Lefontiutilizzateinquestapartesaranno,soprattutto,itestiscientificiacuisièfattoriferimentoinprecedenzachesarannointegratisiadallerelazioniannualidellaDirezioneInvestigativaAntimafiachedellaDirezioneNazionaleAntimafia.Di centrale importanza sono gli atti giudiziari di prima mano (soprattuttoOrdinanzediCustodiaCautelaree,overeperibili,lesentenze)acuisièpotutoaccedere, seppure non per tutti i procedimentimenzionati. Inoltre, verrannoanche impiegate fonti giornalistiche sia locali che nazionali per tentare distoricizzare levicendeedinserirlenel lorocontestosocio-politico.Loscopodiquesta sezioneèdelinearepersommicapiquellacheèstatal’evoluzionedelleinfiltrazioniprima,edelradicamentopoi,dellevariebranchedellacriminalitàorganizzatainregionesinoallafinedelloscorsodecennio.Nonsiaspirainquestafaseafornireunquadrocompleto;verrannopiuttostoevidenziatesololelineeditendenzapiùrilevantiecitatiinomielefamigliedimaggioreimportanza,alfinedicomprenderecomemafiacamorrae‘ndranghetasisianoinseriteeradicatenelcontestoterritorialeesocio-economico.

Ilcuoredellavorosaràinvececostituitodaun’analisipiùdettagliatadeglisviluppilegatiallediverseorganizzazionicriminalinell’ultimoquinquennio.Sicercherà,inquestaparte,dievidenziareglielementidicontinuitàconilpassatoeleprincipalinovità.

Giuntiaquestopuntoènecessariofareunaprecisazionesull’elementotemporale.Nonèsemprefacile infattiincasellaretemporalmente i fattinarrati.Unprimoproblemaèdovutoalfattochenellamaggioranzadeicasiifattinonavvengonoinun giornoeunadata singola,ma inunafinestradi tempo chepuòesseremoltobreveoppuremoltolunga.Insecondoluogo,traifattinarratieilmomentoin cui essi vengono scopertidalleautorità competentipassanecessariamentedel tempoche,ancoraunavolta,puòesserediduratavariabile.Laquestionedivieneancorpiùcomplessanelcasoincuisidecidaditenereinconsiderazione

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l’iter giudiziario, che può durare anchemolti anni e diventare estremamentecomplessodaricostruireaposteriori.Perrisolvereunproblemadiquestotiposi è deciso di inserire un elemento di flessibilità all’interno della ripartizionetemporale.Sicercheràinfattidivalutarelesingolesituazioniasecondadicomesiinseriscononelcontestodecidendodivoltainvolta,sesonoascrivibiliaduntempopassato–unciclochepuòdefinirsichiuso–oppuresesitrattadielementicheaprononuoviscenari,organiciallenuovetendenzeravvisabilisulterritorio.

Definiti i criteri che riguardano il tempo, occorre soffermarsi su quelli che siriferiscono allo spazio. Nello sviluppo dell’analisi si è deciso di suddivideresecondouncriteriogeograficocheripartisceilterritorioregionaleintremacroaree: la primaèquella dell’EmiliaOccidentale che comprende leprovinciediPiacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; la seconda è quella dell’EmiliaorientalecheraggruppalaprovinciadiBolognaequelladiFerrara;laterzainfineèquellaromagnolacostituitadalleprovinciediForlì-Cesena,RavennaeRimini,oltreallaRepubblicadiSanMarino.QuestaripartizionericalcaquellaadottatadallaDirezioneNazionaleAntimafianellastesuradelleultimerelazioniannualied è apparsa ai curatori di questo lavoro quella maggiormente funzionale.Ovviamente le organizzazioni criminali non si curano delle suddivisioniamministrativeeinstauranoipropriaffarineitempieneimodichegarantisconoloroilmaggioreprofitto.Ciònonostante,puressendocicasidisovrapposizioniecontaminazionitralevariearee,sièpotutoriscontrareunacertaomogeneitàdi persone, struttureemodalità inognunadi esse: il chépare confermare inprimaistanzalavaliditàdelcriterioadottato.SièdecisodiricomprendereanchelaRepubblicadiSanMarinoinquantoledinamichechehannoregolatol’azionedella criminalità organizzata italiananel suo territorio, pur avendopeculiaritàdovutealsuostatus,sonoinseribilinelcontestoemilianoromagnoloconilqualeha condiviso la presenza di personaggi di elevato spessore criminale facentiriferimentoalleorganizzazioniquianalizzate.

Il raccontodei fattie la sistematizzazionediessi rappresenta certamenteunapartefondamentaledellavoroeapparecomeunprerequisitoimprescindibileperpotersviluppareundiscorsocoerentee,possibilmente,organico.Questoperònonèsufficiente.Ilpuntocentraleinfattiècostituitodall’analisidelledinamicheche caratterizzano le singoli organizzazioni per cercare di comprenderne lecaratteristiche fondantie l’evoluzioneseguita,capirecomeessesi rapportanotraloroevalutarequalisianolelineeevolutiveincorso.

La struttura dell’elaborato

Per quel che riguarda la struttura del lavoro, esso è suddiviso in tre capitoliprincipali che cercano di dare conto della penetrazione rispettivamente di’Ndrangheta,CamorraeMafiasiciliana.Ognicapitolosaràapertodaunabrevericostruzionedellapenetrazionedellacriminalitàorganizzatadalleoriginiallafinedelloscorsodecennio.Inseguitosaràanalizzatoneldettaglioquantoaccaduto

nelquinquenniopresoinconsiderazione,cercandodinonlimitarsiadunameracronacadeifatti,macominciandogiàinquestafaseamettereinluceglielementipiùrilevanti.Ognicapitolosaràpoiterminatoconunaparzialeconclusionechecercheràditirare lefiladi quantodetto,mettendo i vari fatti in relazione traloronell’intentodimostrareunquadrocomplessivochepossaessereesplicativodelledinamicheseguitedaognisingolaorganizzazione.Nelleconclusioniinfinesicercheràdialzarelosguardo,diabbandonarelacronacaededicarsiall’analisidelledinamichegenerali.Siproveràafareunavalutazionediquantodescrittoneicapitoliprecedenti,mettendoinrelazioneipuntisalienti,ricercandoitratticomuni ed enfatizzandone le differenze. Qui, più che nel resto del lavoro, sicercheràdicapirecosahasignificatolapenetrazionedellacriminalitàorganizzatanelterritorioregionale,piuttostochelimitarsiariassumereifattidicronaca.

Come corollario verranno proposte una serie di mappe che cercheranno difornire,daunlato,unapanoramicageneraledellevariemafiepresentiinregionee, dall’altro, di spiegare quali siano i principali settori di investimento dellacriminalità organizzata nel nostro territorio. È importante sottolineare come,nelmomento incuisicercadidescriveredinamichecomplesseconunmezzosinteticoqualeunamappa, inevitabilmente si compionodelle semplificazioni.Per questo, in fase di consultazionedi questemappe, è necessaria una certacautelainquantosicorreilrischiodiappiattireilragionamentomettendosullostessopianosituazioniinrealtàmoltodiversefraloro.Ciònonostante,agiudiziodei curatori di questo lavoro, lamappa è uno strumento estremamente utileper avere una un quadro d’insieme, una fotografia sintetica della situazione,uno scorcio di un fenomeno presente ormai da anni che non è più possibilesottovalutare.

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CAPITOLO 1 _ ’NDRANGHETA

SOMMARIO:introduzione p. 81.1soggiornantiobbligati p.101.2l’emiliaoccidentale:piacenza,parma,reggioemiliaemodena p.121.2.1leinteridditveantimafia p.251.3l’areabologneseelapronvinciadiferrara p.281.4unapresenzaminore,mafondamentale:la‘ndranghetainromagna p.341.5ilcondizionamentodelvoto p.401.6l’indagineaemilia p.431.7unaparzialeconclusione p.47

Introduzione

Ricostruire le vicende che hanno contraddistinto l’ultimo quinquennio dellapresenza ’ndranghetista in Emilia-Romagna è impresa tutt’altro che semplice.Molteplicisonostate le indaginichehannotentatodiarginare il fenomeno interraemiliano-romagnolaealtrettantonumerosesonolecausedelradicamentodiquellachegliinquirentihannodefinito“Altra’ndrangheta”.Perilfinedellaanalisipropostasarànecessariocapire,daunlato,lanascitaelo sviluppodella ’ndrangheta in regionee,dall’altro,comprendere lo sviluppoe la trasformazione che negli anni la multiforme galassia ’ndranghetista hasubito, puntando al contempoadevidenziare le peculiarità dell’insediamentoemiliano-romagnolorispettoaquellodialtrezonedelNordItalia,segnatamenteLombardia,PiemonteeLiguria.Sitratteràdicoglieresiailsaltodiqualitàdella’ndrangheta–ancheneimetodiutilizzatiperimporreilpropriopredominio–sialeinterazioniconlacosiddetta“areagrigia”fattadiprofessionisti,imprenditorie persone comuni che ne alimentano il consenso. Inoltre, sarà importanteriscontrare quali siano i rapporti intercorsi con altre organizzazioni di stampomafiosocheorbitanonell’areaemiliano-romagnola.Come specificato nell’introduzione, la suddivisione che verrà proposta siconcentrerà su tre macroaree intra-regionali. La prima riguarda la parteoccidentaledell’Emilia,ossiaildistrettochecomprendePiacenza,ReggioEmilia,ParmaeModena;comesiavràmododiappurarequestazonaèanchequellamaggiormenteinteressataalfenomeno’ndranghetista.Lasecondaareariguardaildistrettobolognese,incuivieneinclusaanchelaprovinciadiFerrara,mentrela terza area riguarda la Romagna (con le provincie di Ravenna, Forlì-CesenaeRimini)eSanMarino, ilcuiruolo,descrittoancheper lealtreorganizzazionimafiose,rimanecentrale.La suddivisione è volutamente schematica; se da un lato questo comporta laparzialeperditadellacomplessitàdegli intrecciche, intutta laregione,hannoriguardato la ’ndrangheta e i personaggi più omeno legati ad essa, dall’altropermette una migliore comprensione delle principali vicende che verranno

descritte, grazie alla localizzazione dei vari epicentri ’ndranghetisti in Emilia-Romagna.La premessa sarà costituita da un breve resoconto sui principali soggiornantiobbligatichehannostazionatoinEmilia-Romagnaeicuinomiritornerannoneltempo,graziealleoperazionicondottedalleforzedell’ordine.Ilcorollariosarà,invece,unbreveresocontodell’indagineAemiliasucuimolteanalisisonostategiàavanzate,aseguitodelclamoresuscitatodai117arrestiportatia termine(con224indagati).

Seppure solo di recente si è arrivati a configurare prima – e provaregiudiziariamentepoi – gli elementi costitutivi del 416bis per le organizzazioni’ndranghetiste, l’Emilia-Romagna è stata attraversata nei decenni passati dadiversi episodi che hanno comprovato l’ipotesi prevista dall’art. 7 L. 203/91,ossial’aggravantedelmetodomafiosonellacommissionediundelitto.Glianniin cui si è andata configurando la presenzadi soggetti legati alla ’ndranghetarisaleagliinizideglianniSettanta:sonoquestigliannidelsoggiornoobbligato–documentaticondoviziadiparticolaridaEnzoCiconte(1998,pp.24-50)–incui esponenti ritenuti vicini alla ’ndrangheta vengono “confinati” in regione.SalvatoreAquiniodiMarinadiGioiosa Jonicaè statounodeipriminel1972;scontavaunperiododisoggiornoobbligatoegliinquirentiloritenevanoall’epocailcapobastonedellacoscaoperanteaLocri.Accantoaquestemisurevièancheunaemigrazione,sull’asseSud-Nord,cheinteressalaregione.Lacomunitàche,suomalgrado,èsalitaaglionoridellecronacheèquelladiCutro(inProvinciadi Crotone), gemellata proprio con Reggio Emilia, la quale si è stanziata inmaggioranzanellaprovinciaemiliana. L’emigrazionedaCutroaReggioEmilia,si leggenellarivistaAltrove(Pesavento,2011,p.38),partetrail1963e1965:“[i]ltutto sidovrebbericondurreall’iniziativadialcunigiovanicutresiinserviziomilitarepropriodaquestepartiduranteglianniCinquanta.Riuscironoatrovareoccupazioneconfacilitàerichiamaronoungrannumerodicompaesani”. Ad oggi lacomunitàcontacirca20.000personeesinoatempirecentiReggioEmiliaèstatalametapreferitadeicutresi(Pesavento,2011,p.47).Sarebbe, però, un errore trarre da questi due dati la risposta al perché dellastratificazione della criminalità organizzata calabrese in territorio emiliano-romagnolo.ComelaDirezioneNazionaleAntimafia(2012,p.108)segnala “nonesisteunveroeproprioautomatismofrapresenzadicomunitàcalabresifuoridallaCalabriaepresenzadilocalidi’ndrangheta(almenoperquantoaccertato)”;sideveperaltroescludere

– anche estendendo lo sguardo oltre la ’ndrangheta – unautomatismofraintensitàdeiflussimigratoriversol’esterooversoaltreregioniitalianedacontestiterritorialiincuisonostoricamenteradicatifenomeniditipomafiosoe“colonizzazione”criminaledel“nuovoterritorio”dapartedellecorrispondentimafiediorigine.

Più inparticolare, l’Emilia-Romagnaharappresentatoneltempo(econtinuaa

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rappresentare)unfloridomercatosiaperilreinvestimentodicapitaliilleciti,siaper innestareall’internodell’economia legale impreselegateadoppiofiloconla criminalità organizzata. Essendo la settima regione europea per numero dioccupatinel settoremanifatturieroeavendoben13distretti industriali (Istat,2015), distribuiti in tutte le province, non è difficile comprendere come, perla ’ndrangheta(e lealtreorganizzazionimafioseitalianeedallogene), l’Emilia-Romagna rivesta un’importanza strategica per lo sviluppo della “propria”economia.Non solo, comeha sostenutounodei primi pentitidi ’ndrangheta, FrancescoFonti(decedutonel2012),laregioneeraunmercatocentraleperlospacciodisostanzestupefacenti.NonèuncasocheproprioFontivennemandato,dopounappositariunioneconvocataaSanLuca(ReggioCalabria),inprovinciadiReggioEmiliapergestirelosmerciodisostanzestupefacenti,unsettore,questo,assaifloridoall’epoca(Ciconte,1998).Unmercato,dunque, chenonè statopropriamente terradi “colonizzazione”,come ad esempio nel caso della Lombardia. Piuttosto, per il rapporto traEmilia-Romagna e ’ndrine calabresi si sentiva parlare di “delocalizzazione”. Lepiùrecentiindagini,dicuisiparleràinseguito,hannomostratounarinnovataautonomia di alcuni esponentidi spicco della ’ndrangheta anche rispetto allagestionedegli affari inEmilia-Romagna. Taleautonomia sembrerebbeportareinevitabilmenteversolaconfigurazioneadunfenomenodi“colonizzazione”delterritorio;delrestoè lastessaDirezioneNazionaleAntimafiachegiàprimadiAemilia(2015)parlavadiunalocale,quelladiCutro,“chehacreatoinEmiliaunsuodistaccamentooperanteinautonomiaeconpochilimitiche,peraltro,nonimpedisconodalpuntodivistagiuridicoprocessualediconfigurare,inbaseallarealtàdeifatti,unafiguradiassociazioneperdelinquereditipomafioso(art.416bisc.p.)aséstante”(2014,p.432).Di certo, l’indagine del 2015 ha messo in luce un interesse per le vicendeeconomico-politicheanomalonellaregionedapartedeipersonaggiindagatiperassociazionedistampomafioso.

1.1 I Soggiornanti obbligati

Sièmenzionatocheunodeifattori–anchesenonilcentrale–percomprendereil radicamento ’ndranghetista in Emilia-Romagna è la presenza dagli anniSettantadeisoggiornantiobbligati.Moltidiquestinomi,comedetto,tornerannoprepotentemente alla ribalta delle cronache giudiziarie locali ed è quindiimportantecapireperqualemotivosianogiuntiinEmilia-Romagna.InEmilia,unopersonaggidirilievonelpanoramacriminale,ilcuinometorneràneidecennisuccessivi,èsicuramentequellodiRoccoAntonioBaglio,nativodiPolistena(Crotone)stanziatosinelmodenesesindal1979.LaCortediAppellodiCrotonel’avevacondannatotreanniprimatraivaricapid’imputazioneperassociazioneadelinquere;perquest’ultimoreato(epertruffa)fupoiarrestatonel 1991 aModena (Ciconte, 1998). Il suo nome, come si vedrà, tornerà nel2012con la vicendachehacoinvolto il sindacodi Serramazzoni, LuigiRaneti.

Perquestomotivonel2014laDIAdiBolognanechieselasorveglianzaspeciale.ASassuolovieneinveceinviatounconterraneodiBaglio,legatoalclanScaduto,DomenicoFalleti,chelìfondalasuaditta“CalabriaTrasporti”;lasuapresenzavienerilevatadall’exdirettoredibancaRenatoCavazzuti,cheunavoltadecisosia collaborare con la giustizia, svela i meccanismi con cui – stando alla suadisamina– venivano compiute truffeaidannidello Statodapartedi soggettilegatialmondocriminale,traiqualiancheBaglio(Ciconte,1998). ItrefratellidiFalleti(Cosimo,VincenzoeGiuseppe)erano invece inseritineltrafficodeglistupefacentiinEmiliaattornoaglianniNovanta.SempreneglianniNovanta,precisamentenel1993,verràritrovatounarsenalediarmiaMaranello,nelmodenese:eranostoccatedalla ’ndrinaCordì; tragliarrestativisaràsempreRoccoAntonioBaglio,coinvoltoperaltroneifallimentidelleditteMida’seGoldenTime(Ciconte,2012,p.39).Nel1975,giungeràaReggiolo,inprovinciadiReggioEmilia,unaltropersonaggioche ritornerà nelle cronache giudiziarie emiliane, Giuseppe Muzzupappa diNicotera (Vibo Valentia). Affiliato alla cosca Mancuso di Limbadi (Prefetturadi Reggio Emilia, 2010), è stato arrestato per la prima volta nel 1996 perchéindiziatodiassociazioneperdelinquerefinalizzataallaimportazione,detenzionee distribuzione di stupefacenti. L’organizzazione secondo gli inquirenti eraguidatadaNicolinoGrandeAracri.Più rilevante sotto il profilo dell’espansione della ’ndrangheta in regione, èl’arrivoaQuattroCastella(ReggioEmilia)nel1982diAntonioDragone,acapodella’ndrinadiCutrofinoallasuauccisionenel2004.Alsuoarrivotrentacutresiarrivanoarendergliomaggio(Ciconte,2008).QuattroannidopoèlaCortediCatanzaroconlasentenzan.940del23luglio1986adappurarelapresenzadiunaorganizzazionedistampomafiosocapeggiatadaDragonedaglianniOttanta.Nonostante subito dopo il suo arrivo in Emilia-Romagna si trovi costrettoa scontare una pena di 25 anni per omicidio, dal carcere (in cui rimane pervent’anni) continuaagestiregliaffaridella ’ndrinacon il tramitedi suofiglio,RaffaeleDragone.SecondoilpentitoFrancescoFonti,aReggioEmiliaDragonedisponevadiuna“locale”,chepotevacontaresudiversiuominieunaforzanonindifferente. Negli anni Novanta, nonostante l’arresto di Antonio Dragone, iltrafficodidrogagestitodaReggioEmiliasiestendeanchenelmodenese(Carpi,Mirandola e Nord di Modena), mentre tra Sassuolo, Formigine e Maranelloeranoirosarnesiadavereilcontrollo.AncheaRiminiiDragonedimostranodiavereallungatolepropriemaglie(Ciconte,2008).Interessanteèrilevarecome,durante lacosiddetta“faidadiCutro”,scoppiatainCalabrianeglianniNovantatra iDragone (cheperòsmentìtalecircostanza[Ciconte,2008])eiVasapollo,ilkillerassoldatodaquestiultimifosselaprimulanera,originariadelreggiano,PaoloBellini.Ilsuonometorneràprotagonistaperunaltroomicidio,quelloavvenutoil30settembredel1990aCrotone,doveamorire fu il 22enneCosimoMartina (Pederzoli, 2013)1. Sia come sia,Antonio1AnchesedisicurointeressestoriograficononèpossibiletracciarequilastoriadiPaoloBellini.Direcenteilsuonomeètornatoaglionoridellecronacheperlasuadeposizionenelprocessocomunementenotoconilnomedellavicendaadessolegata,la“TrattativaStato-Mafia”.

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Dragone,subitodopoilsuoarrivo,siadoperaperespanderelacomunitàcutreseinlocoe,secondolaquesturadiReggioEmilia,iniziaadedicarsipersonalmente,e con i suoi sodali, ad attività criminali come il traffico di stupefacenti e leestorsionisoprattuttoacaricodialtriimprenditorisuoiconterraneitrasferitisiinprovinciadiReggioEmilia.Dalcarcereincuièrinchiusoperunventennio,AntonioDragone,tuttavia,nonpuò riuscire a contrastare efficacemente l’ascesa di Nicolino Grande Aracri.L’omicidio del figlio diDragone, Raffaele, il cuimandante sospetto si pensavafosselostessoGrandeAracri(addebitodacuifucomunqueassolto),spianalastradaalnuovocorsoall’internodella’ndrinadiCutro.La storia dell’ascesa diNicolinoGrandeAracri è così riassunta dai giudici checondannaronoPaoloBellini:

LacoscadominanteaCutrofinoal1983eraquelladellafamigliaDragone,capeggiatadaDragoneAntonio,cuisuccedetteDragoneRaffaele.Ilpoterediquestofubreveeterminònel1985conilsuoarresto. Fu allora che iniziò ad affermarsi all’internodella coscalafiguracarismaticadiGrandeAracriNicolino, ilqualeneiprimiannidovettedividereloscettroconDragoneAntonio.Questidalcarcere continuava tuttavia ad essere il punto di riferimento dibuonapartedei suoiaffiliati.Con ilpassare del tempodivenneunico capo incontrastato Grande Aracri Nicolino. Le unità che componevanolacoscaeranocircaunasettantinaederanoperlopiùiparenti,gliamicidiinfanzia,itestimonidinozze,icomparidianelloeviadicendo(inCiconte,2012,p.43).

Da qui la storia criminale della ’ndrangheta in Emilia-Romagna nell’ultimodecennio inizia a prendere forma. Grazie a una presenza consistente dipersonaggilegatiallacriminalitàorganizzata,l’organizzazioneriesceacompiereun primo salto di qualità verso formedi controllo di alcuni settori economici(legaliedillegali)moltoremunerativi.Nonmancanoepisodi(nonsistematici)diviolenza;unaviolenzacheneglianniNovantacrescediintensità,comesivedrànelsuccessivoparagrafo.

1.2 L’Emilia Occidentale: Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena AseguitodellafaidatraiDragoneeiVasapollotraReggioEmiliaelaCalabriavannoinscenadiversiepisodidisangue.IlprimoafarnelespeseèNicolaVasapollo,ucciso nel 1992 a Reggio Emilia dove stava scontando gli arresti domiciliari,probabilmente a causa delle sue velleità scissioniste rispetto alla famiglia deiDragone; l’esecutore dell’omicidio è l’uomo di fiducia dei Dragone, SalvatoreAngeloCorteseche,inseguitoalsuoarrestoavvenutoinprovinciadiParmanel2007,diverràcollaboratoredigiustiziaeriveleràl’influenzadiNicolinoGrandeAracri nel panorama non solo economico, ma anche politico-amministrativo

nel contesto reggiano. Del1992è l’omicidiodiGiuseppeRuggiero, freddatoda killer professionisti che, travestitisi da carabinieri, si fanno aprire la portae louccidono.Neglianni successivi, invece,si segnalano lemortidiGesualdoAbramo(confidentedellapoliziaevicinoaiDragone)eOscarTruzziquest’ultimouccisopererroredaPaoloBellini,cheloavevascambiatoperlavittimadesignataGiuseppeGrandeSarcone,fratellodiNicolinoecoinvoltonelleindaginirelativeagliomicididiNicolaVasapollo,GiuseppeRuggeroeDomenicoLucano,avvenutia Reggio tra il settembre e il dicembre 1992. Sempredello stesso autore è iltentato omicidio di Antonio Valerio, pregiudicato calabrese che si ritenevaavessefattopartedelgruppodifuococheavevauccisoNicolaVasapollo.Bellini,cheattraversoAntoninoGioéeraentratoincontattoconlamafiasiciliana,avevaconosciutoincarcerelostessoVasapollostringendoconquest’ultimounlegamediprofondaamiciziacon“unareciprocapromessadiunoscambiodifavoricheconsistevanell’eliminarel’unoilnemicodell’altro”(PrefetturadiReggioEmilia,2010,p.10,nota7).Bellini, inoltre,èstato l’esecutoredell’attentatoalbar“IlPendolino”, le cui frequentazioni erano ascrivibili alla famiglia dei Dragone:14personerimasero ferite. Il7giugno1999,proprio in ragionediquesti fattidi sangue, scatta l’operazione Pendolino, giudicata all’epoca “una delle piùimportantioperazioniantimafiacondotteaReggioEmilia” (Adnkronos,1999).Incarcerefiniscono,oltreaBellini,ancheVincenzoVasapolloeGiulioBonaccio.Questa operazione segnerà l’inizio di una lunga serie dimisure cautelari, poiconclusesi con sentenze passate in giudicato, contro personaggi legati allacriminalitàorganizzata. I fattidi sanguecontro ilbar frequentatodaiDragonesegneranno“simbolicamente”l’iniziodellafineperlafamigliadominanteaCutroche,nei successivianni, subiràgraviperditeeassisterà all’ascesadellafiguradiNicolinoGrandeAracri,detto“manodigomma”.Nel2000,dopogliomicidiArenaeScerbo(vedisotto)ilquadrodellealleanzetralefamigliepiùimportantidella zona crotonese è così delineato: Grande Aracri-Nicoscia-Capicchiano eRusselli da una parte e Arena-Trapasso-Dragone eMegna dall’altra. Secondoil pentitoBonaventura,GrandeAracri avrebbe ricevuto il potere criminale daAntonioPelle,dettoGambazza,bossdiSanLuca,nellaLocride;aggiungesempreBonaventurache“iGrandeAracrisonoall’internodellastessacorrentedeiPelleedeiDeStefano,un’alleanzachedaReggioCalabria, investe le famigliedellazona Jonica della Calabria, passa dal Molise, l’Emilia Romagna e arriva nellaLombardiadelbossCocoTrovatoepoiall’estero”(inSoresina,2013).Comemenzionato in precedenza, del 1999 è l’uccisione di Raffaele Dragone,figliodiAntonioDragone,ilcapobastonedellafamigliacrotonese.Quandoescedalcarcerenel2004,lastessasortetoccòallostessoAntonio,uccisoacolpidibazookail10Maggio.

L’omicidio di Dragone pose fine alla guerra di mafia tra ledue famiglie e, da tale momento, non è più esistita una veracontrapposizioneaiGrandeAracriall’internodellacoscacutrese,sia in Calabria che in provincia di Reggio Emilia. (Prefettura diReggioEmilia,2010,p.12).

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RoccoGualtieri, tra iprimicollaboratoridigiustizia,marcherà temporalmentel’ascesa di Nicolino Grande Aracri, per la verità, già prima degli omicidi deiDragone,poichéquandoiDragoneoperavanoinEmilia,GrandeAracri“avevaipienipoterigiùinCalabria”(AA.VV.,2015,p.22).

Leavvisagliedegliepisodidiviolenzacheseguiranno,sieranogiàavutenel2002quandovienedatofuocoalBarRiverinViaDalmazia(ReggioEmilia)diproprietàdeifiglidiAlfonsoLombardo,cutrese,daanniresidentenelreggiano.Unattoa scopoestorsivodimatricemafiosa. Per l’incendio all’epoca furonoarrestatiNicolaScarone,CarmineArena,MarcelloeOttavioMutoeVincenzoNiutta.Daquestoedaltriepisodiprenderàpoiillàunadellepiùfamoseoperazionicontroesponentilegatialla’ndranghetadell’Emilia-Romagna,Edilpiovra.

Quasi contemporanea all’operazione Pendolino (1999), è quella denominata“ScaccoMatto” a cui è seguita a stretto giro di posta l’operazione Ri-Scacco.Nell’operazioneScaccoMattosièfattolucesull’omicidiodiAntonioSimbari,del1999, avvenuto otto giorni prima di quello di RaffaeleDragone.Un omicidio,quello di Simbari, presumibilmente nato nella stessa scia di sangue scaturitadalla faida tra i Dragone e la famiglia Grande Aracri. Oltre a questo fatto disangue,gliomicididiFrancescoSerbo(incensuratoeduccisopererrorepoichésiera“trovatosullatraiettoriaditirodeisicarimafiosi”[Sergi,2000])eFrancoArena,avvenutinel2000,verrannopostisottola lentedi ingrandimentodagliinquirenti. Nicolino Grande Aracri, dichiaratosi estraneo all’omicidio, è statoassolto inun tronconedelprocessonel luglio2012,nonostante ilPMtitolaredell’inchiestaneavessechiestol’ergastolo.Secondol’accusaGrandeAracrierastatoilmandantedeldupliceomicidiodiRaffaeleDragoneeTommasoDeMare(uccisi il 31 agosto 1999), dell’omicidio di Antonio Simbari, dell’uccisione diRosarioSorrentino(scomparsodaCutroil16agosto2000),dellaluparabiancadicui sarebberimastovittimaAntonioMacrì (scomparsodaCutro il21aprile2000)edeldupliceomicidiosopramenzionatodiFrancescoArenaeFrancescoScerbo. È stato invece condannato all’ergastolo Vito Martino per gli omicididi Simbari, Scerboe Arena, questiultimi in concorso con SalvatoreNicoscia,anch’egli condannato all’ergastolo. Il verdetto di primo grado è però statoribaltatodirecentedallaCortediAssisediCatanzaro;NicolinoGrandeAracrièstatocondannatoatrent’annidireclusioneperilcoinvolgimentoincinquedeisettefattidisanguecontestati.AMartinosonostaticomminati30annirispettoall’ergastoloeaNicosiasonostatiinflitti25anni;confermatal’assoluzioneperilfratellodiNicolino,ErnestoGrandeAracri.Nonostante l’assoluzione inprimogrado (ribaltata, comevisto, inAppello), lacondanna a 17 anni per Nicolino Grande Aracri all’interno del procedimentoera già arrivata sia per il tentato omicidio di Salvatore Arabia, per il qualeGrandeAracrivieneritenuto ilmandante,siaperesserestato ilpromotorediun’associazionemafiosa2. Arabia verrà poi ucciso il 20 agosto 2003; secondo2ÈdasottolinearecheNicolinoGrandeAracrinelfebbraiodel2013èstatocondannatoancheall’internodelprocedimentodenominato“Tramontana”a14anniperassociazionemafiosaedestorsione.Inappello,nellugliodel2014,vieneconfermatol’impiantoaccusatorio,malapena

Cortesel’omicidioservivaadindebolirelafazionedeiDragone,dicuiArabiaeraesponente(CortediAssistediCatanzaro,R.G.Sent.6/2008).PerquestoomicidioLuigiBonaventuraeDomenicoBumbacaindicherannoproprioNicolinoGrandeAracri,qualemandante;ledichiarazionideipentiti,ritenuteattendibilidalGIP,porterannonelnovembredel2007adunordinedicustodiacautelareincarcerecontroGrandeAracri,PantaleoneRusselli(organicoallacoscadei“Papanicari”di Domenico Megna) e Salvatore Sarcone. Nel dicembre dello stesso anno,l’ordinanzavieneannullatadalriesamechenonritienesufficientiledichiarazionideicollaboratoridigiustizia(IlCrotonese,2007eSecom,2007).GrandeAracri,nel2007,eraappenauscitodalregimedicarcereduro,cuierastatosottoposto:nel luglio 2006, infatti, avviene la revoca con il contestuale trasferimento deldetenutonelcarcerediParma.I cognomi coinvolti nel processo Scacco Matto sono molto significativi a talproposito:comericordatoinprecedenza,iNicosciadiIsolaCapoRizzutoeranoglialleatideiGrandeAracrinellafaidacontroiDragone,alorovoltaspalleggiatidagliArenaanch’essidiIsolaCapoRizzuto3. OltreaScaccoMatto,ilnomeGrandeAracriemergenell’operazioneRi-scaccodel2003,condottadaiCarabinieridiPiacenza;questavolta,però,NicolinoGrandeAracriviene assoltodalleaccusediassociazioneadelinqueredistampomafiosoed estorsione4. L’anno successivo, nel 2004, 12 saranno le persone rinviate agiudizio,tracuiilAntonioGrandeAracri–fratellodiNicolinoeritenutoilreggentedellacoscacutrese inassenzadiNicolinoGrandeAracri–SalvatoreLamanna,PasqualeDiletto5 e Floriano Garofalo6,assoltopoidalGIPnel2004primadellasuauccisioneavvenutanel2005.Diletto,all’internodiquestoprocedimentocheha“acclaratolasussistenzadelreatoassociativo”(PrefetturadiReggioEmilia,p.36),èstatocondannatoasetteanniperchéritenutoresponsabilediassociazionemafiosa,estorsione,trafficodidrogaedetenzionediarmi.

Inizianoquiadelinearsideitratticomunisuireatidimatricemafiosacompiutiinregione:inprimoluogo,itentatividiestorsione,chesarannounacostantedellapresenza ’ndranghetistaechevedranno inalcunicasi levittime“consorziarsi”

aGrandeAracrivienerideterminatain2annie6mesipercontinuazioneconun’altrasentenza.Ilmaxi-processoèstatocondottocontrolacoscacrotoneseVrenna-Corigliano-Bonaventura.All’internodelprocessosaràcondannatoilcollaboratoredigiustiziaLuigiBuonaventura.Perleulteriorivicendegiudiziariechehannovistocoinvolto(espesso,assolto)NicolinoGrandeAracrisileggaIlQuotidianoWeb,(2013).3Comesiavràmododispecificareconilproseguodell’analisinonsarannosoloquestelealleanzestrettedallefamiglienelcorsodeltempo.4LeaccuseeranopartitedauntentativodiestorsionedapartediuncommerciantediCutro.5Questicognomitornerannonellecronachegiudiziarieemiliano-romagnole;protagonistisarannoipiùanzianiFrancescoLamannaeAlfonsoDiletto.IlprimosaràcondannatodalTribunalediPiacenzanel2002(sentenzapoiconfermatadallaCortediAppellodiBologna);Lamannavieneritenutoilcapodiun’associazionemafiosaoperanteneiterritoriemiliani.IlnomediAlfonsoDilettoemergeall’internodell’operazioneDirtyMoney;nipotediunodeifratelliGrandeAracri,èritenutounasortadiprestanomeacuisonostataintestate“fittiziamente”quotesocietarie.6Pertrovareiresponsabilidell’omicidiodiFlorianoGarofalodecisivefuronolerivelazionidiLeaGarofalo,sorelladiFloriano,uccisanel2009permano‘ndranghetistaescioltanell’acidoacausadellasuacollaborazioneconalgiustizia.

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conicarnefici,inpatticriminalineiconfrontiditerzi.Insecondoluogo,iltrafficodi droga (e secondariamente di armi) che, come detto, ha costituito il nerbodell’economiamafiosainEmilia-Romagnaed,infine,ilsistemadelletruffe(perquest’ultimo caso si veda Ciconte, 2012). Il tutto con episodi di violenza chesaltuariamenteemergono,nellecronachenonsoloregionali:moltospesso,gliomicidi si consumano fuori dall’Emilia-Romagna, ma ciò non significa che leripercussioninonsi sentano in regione. Il “saltodiqualità”sullapenetrazionenell’economialegale,comunque,nonèancoracompiuto,maèsoloquestionedi tempo.

Del Novembre del 2002 è il primo blitz relativo a Grande Drago, una dellepiùgrandi indagini condottenelNord Italia all’epocae chepropriodaScaccoMatto aveva preso lemosse. Le indagini, partite dai Carabinieri diMonticelli(Piacenza) e coordinate dalla DDA di Bologna, erano intese a disarticolare lacoscadeiDragone/GrandeAracri(all’epocaerainvitaancoraAntonioDragoneeNicolinoGrandeAracrinonavevapresoilcontrolloegemonicodella’ndrina)interraemiliano-lombarda.L’associazioneeraresponsabile,secondol’accusa,ditrafficodistupefacenti,contrabbandodiarmi(stoccateaPiacenzaetrasportatepoi a Cutro) e di numerosi casi di estorsione. Malgrado non si sia giunti acomprovarelaresponsabilitàdiNicolinoGrandeAracri,vieneconfermatanegliannisuccessividallesentenzedelTribunalediPiacenzaedallaCorted’AppellobologneselapresenzadiunsodaliziocriminaledistampomafiosoalcuicentrovieranoFrancescoLamanna,AntonioVillirilloeMesoarcaAntonio.Inquestocasosidevenotare,tuttavia,comeigiudiciabbianoesclusol’aggravantedelmetodomafioso(exart7D.L.152/1991)perleestorsionicompiutedaLamannaeVillirilloinconcorsoconCarminePascale.Inquestaindagine,infine,compariràilnomediAntonioGualtieri,imprenditorecutreseresidentenel reggiano,a“disposizione”deiDragone,primadella lorocaduta.Attraversolapropriaimpresa,ArtedileSrl,Gualtierifungevadaschermoper dazioni in denaro per i Dragone stessi o per la concessione di lavori insubappalto(sivedaatalpropositolaricostruzionefattanell’O.C.C.dell’indagineAemilia). Il quadro che viene tratteggiato mostra una condiscendenza degliimprenditoriestorti,impauriticertamentedallaforzaintimidatricedella’ndrina,maanchedisponibiliadaiutarla.Saràquestounfil rougechecollegheràdiverseoperazioni in Emilia-Romagna, non solo quelle concernenti la criminalitàorganizzatacalabrese.Lapauracheincuteilvincoloassociativospingelevittimeacercarea lorovolta i “servizi”offertidall’organizzazionecriminale,alfinedipotersirivaleresualtricreditori.Unaspiralechedimostraanchequantosiala“domanda”dicerte“prestazioni”afornirel’humusperlapresenzamafiosanelterritorioenonsiasolol’“offerta”–ossialaricchezzadelmercatoregionaleinsvariatisettoriproduttivi–afungeredacalamitapercriminalidisvariatotipo.Se le relazioni della DNA e della DIA negli ultimi anni (2008-2014) hannotratteggiatounapresenzasilenteepocoeclatantedellecompagini’ndranghetistenelterritorio,certoèche,daunlato,lalungasciadegliomicidiscaturitadalla

faida tra i Dragone-Arena e i Grande Aracri-Nicoscia ha riguardato da vicinol’Emiliaeche,dall’altro,ilportatodiviolenza(elericaduteanchedalpuntodivistaeconomicopergliestorti)di tuttigliepisodiestorsivinonabbiaunpesotrascurabile per il tessuto sociale. Le intercettazioni emerse con Aemilia bencolgono gli sviluppi sulla presenza di personaggi legati alla ’ndrangheta: la“delocalizzazione”delle ’ndrinepareabbia assuntounvolto inedito inEmilia,proprio in relazione a questo secondoe recentissimo “salto di qualità” di cuisiparlavainprecedenza.Unacolonizzazione,perciòcheconcerneicutresi,laqualenonhaprecedentiinEmilia-Romagnaechevedelaconsorteriamafiosamuoversiinautonomiaeconpochilimitiimpostidallacasamadrenelterritorioemiliano-romagnolo. Anche la “celebrità” del “grande capo” Nicolino GrandeAracri sembra aver valicato i confini degli addetti ai lavori e delle cronachegiudiziarie, per espandersi ai professionisti “autoctoni”. Prima di arrivare adAemilia,però,rimangonodadelinearepropriogliannidipiù intensosviluppodella’ndranghetainEmilia.Seppurel’iterprocessualesièdimostratopiuttostocomplicato7,dopooltrediecianni dall’operazione Edilpiovra, nell’ultimo triennio sono arrivate condannesignificativeneiconfrontidiFrancescoGrandeAracri(condannatoinCassazionenel2008),AntonioGrandeAracri,MarcelloMutoeVincenzoNiutta.Dinotevoleinteresseèlamotivazionedellasentenzadiprimogrado,nellaqualeilvincoloassociativovienefattocadereinquantononsussisterebbeunanaturaautonomadell’associazione, ma solo una propaggine della ’ndrina cutrese, quasi chel’associazione sidissolvaunavoltavalicato il confine regionalediprovenienzadella famiglia. Successivamente, sempre a seguito della stessa indagine, viene condannatoNicola (Nicolino) Sarcone a 8 anni e 8 mesi nel 2013. Sarcone si era resoprotagonistanel2002e2003dell’incendiodolosoalgiàmenzionatobar River(ReggioEmilia),diattiestorsivisiaadannodiGiancarloVaninieMauroCoriani,siaall’internodelcircoloparmense“Corallo”,chepergliinquirentieraunaveraepropriabisca.Lasentenza, impugnatadalPMMarcoMescolini,cheavevarichiesto12anni,haavutounesitopiùsfavorevoleperlostessoSarcone,attualmentedetenutoal41bisall’internodelprocedimentoAemilia:lapenadifattièstataaumentataa10anni.ComericonosciutodallostessoavvocatodifensorediSarcone,unostrumentoutilizzatononsolodallostesso,maanchedall’interosodalizioèquellodellefalsefatturazioni8.7AntonioGrandeAracri,MarcelloMutoeVincenzoNiuttavengonoprimaassoltidalreatodiassociazionemafiosanelluglio2005.LasentenzaèpoiribaltatadallaCortediAppellonel2008chenericonoscelapresenza.LaCassazione,purconfermandolasussistenzadell’aggravantemafiosa,annullailprocedimentolimitatamenteperireatidicuiall’articolo416bische,unavoltaritornatoinAppello,vienenuovamenteribaltato.InAppellodunquevienenuovamenteconfermatalasussistenzadellaassociazionemafiosa:4annie4mesisaràlacondannaperilAntonioGrandeAracri,mentreMutoeNiuttaverrannocondannatia6annie6mesi8Secondol’avvocatoColacinol“imputatoècertamenteunpersonaggiochehaavutospessoachefareconlagiustizia,maèunochehasemprelavoratomoltoechesièfattomoltisoldi.Nonavevabisognodifareestorsioni.Certoisoldiselièfattiancheconilsistemadellafatturazionifalse,

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Seppureladifesaabbianegatoilcollegamento,sembraacclaratol’interessantestratagemmamessoapuntoperlosviluppodellemodalitàestorsive:“ilsistemafunziona[va] inmododagiustificare leuscitedegli imprenditoriestorti, iqualitraendoanch’essiinqualchemodoutiledalsistemadellafalsafatturazione,nonpossononeppurerivolgersialleforzedell’ordine”(inAA.VV.,2015,p.40,nota18).Emergechiaramente,quindi,comespessononsiasolo ilvincoloomertosoadimpedirediparlareagliimprenditori,spessoconterraneidegliestorsori.LaDNAnel2011aquestopropositoscrivevache

leestorsionivengonoquasisemprecommesseindannodisoggetticalabresiormairesidentiinEmiliaRomagna,naturalmenteperchéquestepersoneoffesesono ingradodipercepiresubito l’insidiae laminacciaespressaotacita,e–per l’atavicaassimilazionediatteggiamenti,fruttodipauraeomertà–decidonodisubireedinon denunciare i fatti (Direzione Nazionale Antimafia, 2011, p.408).

Questamaggioreperspicacianel comprendere lapericolositàdei soggetticoncuisihaachefare,daunlato,dovrebbefarcomprenderelaforzadelvincoloassociativobenaldifuoridelleregionistorichediinsediamentomafioso–fattoquesto ormai pienamente accertato e in passato sottovalutato dalle procuredelNordItalia–madall’altrodovrebbefarcomprendereancheunrisvoltopiùsottiledellavicenda;leestorsioni(ilbastone)vengonoaccompagnateanchedaun sistema win-windimutuovantaggio(carota),chedisincentivaledenunceecherende corresponsabili anchegli imprenditoriestortidelle truffecompiute.Unacointeressenza,perutilizzareunlinguaggiogiuridico.

Conclusosisolodi recente, ilprocessorelativoall’operazionePandorahafattoluce su un quinquennio che ha insanguinato la provincia di Crotone ed inparticolare,IsolaCapoRizzuto,doveacontrapporsieranolafamigliaArenadaunparteelafamigliaNicosciadall’altra.LaprimaspalleggiatadaiDragone,oltrechedaiMegnaedaiTrapasso,lasecondadaiGrandeAracri,RussellieCapicchiano.Unodegliesponentidiquest’ultimafamigliaèSalvatoreCapicchiano,presuntoelementodispiccodell’omonimafamigliadi’ndranghetadiIsoladiCapoRizzuto,latitantedallugliodel2014.EraresidenteaReggioEmilia,maèstatoarrestatonell’ottobredelloscorsoannoperchéritenutoresponsabile,traglialtrireati,diassociazioneadelinqueredistampomafiosoedestorsione.

La vicenda nasce nei primi anni 2000 con il duplice omicidio, segnalato inprecedenza,diFrancoArenaeFrancescoScerbo(marzodel2000).Èl’iniziodiunaferoceguerrachesièprotrattapercircacinqueannisinoall’assassiniodiPasqualeTipaldi (24dicembre2005),acuisièaggiunto il tentatoomicidiodiVincenzoRiillo,dicuièstatoritenutoresponsabileNicolaLentini,condannatodallaCortemainquestol’estorsionenonènecessaria:chiusufruiscediquestefatturazioninonlovainfattiadenunciareaicarabinieri,perchéciòandrebbeancheasuodetrimento:nonc’èbisognodiminacce,perfarlistarezitti”(4minuti.it,2013).

diAppelloa13anni(sentenzapoidivenutairrevocabiledopol’inammissibilitàdelricorsosancitadallaCassazione).L’operazionePandoraèinteressanteaifinidell’analisipoichériesceafarlucesuuntrafficodistupefacentichedallaCalabriasièestesoinLombardia,Emilia-RomagnaeTrentino;nonèuncaso,quindi,chei35arrestichehannocontraddistintoinunprimomomentoleoperazionisianostatiportatiaterminedalleSquadreMobilidiMilano,Bologna,PaviaeReggioEmiliaeNapoli(PoliziadiStato,2009).Centrale,ancheallalucedellesuccessiveindaginicondotteinEmilia,èlafiguradiMichelePugliese;condannatoa10anniinprimogrado–sentenzaconfermatadalTribunalediAppellodiCatanzaro,cheloassolvevadallacontestualeaccusadiomicidio,percuiilPMavevachiestol’ergastolo(IlQuotidianoWeb,2012)–,eglirisultavaaffiliatoaiNicoscia,puressendolegatoinmanieraindirettaagliArena9. IlruolosvoltodaPuglieseeraquellodiraccordotralefamiglienelNordItalia,inparticolareinLombardiaedEmilia;unruolodecisivopergliaffaridientrambele’ndrineechenonèvenutomenonemmenodurantelafaidascoppiataneglianni2000.In particolare, le indagini suggerivano che Pugliese svolgesse una funzionecentraleper lacreazionediunareteestorsivapropriadapartedeiNicoscia, icuiintroitivenivanopoi“contabilizzati”graziealsistemadellefalsefatturazioni;comenelcasodiEdilpiovra,ilsistemasirivelavaparticolarmenteingegnosoinquantogli“estorti”,grazieallapossibilitàdiscaricarel’IVAacredito,riuscivanoatrarreunguadagnodall’operazione–guadagnochepoiandavaspartitocongliestorsori.Inquestomododiventavanocomplicidiunmeccanismodifrode,chedisincentivavaladenuncia.

Unpuntodienormeinteresse, inquesta indagine,è laconvivenzaalNordtra’ndrine rivali poiché rivela uno spaccato della presenza della ’ndrangheta inaree non tradizionali. Se quanto segnalato in precedenza dava conto di faideintra-famigliari sanguinose che si riverberavano anche al Nord – si pensi allascalata diNicolinoGrandeAracri a scapito deiDragone, per il controllo della’ndrinacutrese–ciònonsignificachelarivalitàinter-famigliare conducaadunaautomaticaseparazionedegliaffarialNord;anzi,spessoleindagini(aldilàdellarisultanzaprocessuale)hannomostratononsolountentativodispartizionedelterritorio, ma anche un accordo con altre organizzazioni nello stesso settoreeconomico,comesipotràconstatarenelcasodelgiocod’azzardonelravennate.Quando,perciò,laDNAnellarelazionedel2008parladell’Emilia-Romagnacometerra “di tutti” (2008, p.131) significa proprio questo: una inedita convivenzatraorganizzazionipercondurreilbusiness as usual (talvoltaancheconmetodibrutali),dividendosilefettedelprosperomercato(legaleoillegale)cheunaterracomel’Emilia-Romagnapuògenerare.

9InparticolareconFabrizio,figliodiCarmineArena,reggentedella‘ndrina,inquantoproprioFabrizioArenaeraconviventeconlasorelladiPugliese,Mery(AA.VV.,2015,p.47).

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Il 2008 è l’anno di Dirty Money, condotta della DDA di Milano, in cui vienecoinvoltoAlfonsoDiletto; l’“Operazionehasvelatoun interessedelclanFaraoMarincola in attività di riciclaggio volto all’impiego del denaro ripulito ininvestimenti immobiliari in Sardegna ed in Spagna. Nei confronti del Dilettopende [pendeva all’epoca, ndr]procedimento penale per l’applicazione di unamisuradi prevenzionepersonaleepatrimoniale” (PrefetturadiReggioEmilia,2010,p.6).LafigliaJessica,contestualmente,siècandidatanellefiladiForzaBrescello:èrisultatalaprimadeinoneletti,puressendolapiùvotatanelsuogruppo.Nell’ambitodiquestainchiesta, inprimogrado,èstatocondannatoaventunoannidireclusioneconl’accusadiassociazionemafiosaMarioDonatoFerrazzo,presunto boss della omonima cosca di Mesoraca (Crotone): dall’inchiesta,condottadalPMMarioVenditti,eraemerso“chela’ndranghetaavevatrasferitoenormiquantitàdidenaroinSvizzera,almeno100milionidifranchiprovenientidaltrafficodiarmiedroga”(Musolino,2011).

L’indaginedenominataGhiblièdell’annosuccessivo,2009:adesserecolpitaèstatalacoscadegliArena;lerisultanze,sviluppatesiintretranches (2004,2007e 2009), hanno permesso di ricostruire numerosi reati in tema di riciclaggio,intestazioni fittizia di beni e soprattutto, l’omicidio di Pasquale Nicoscia (11dicembre2004).Ildelittosarebbestatocommessocontrola’ndrinarivaledegliArena,qualevendettaperl’uccisionediCarmineArena,avvenutapocotempoprima.AncheiltentatoomicidiodiDomenicoBevilacqua,dettoToroSeduto,èstatoricondottoagliArena,chenonavevanodigeritoiltentativodellostessodirendersi autonomo rispettoalla criminalitàdimatrice zingaradiCatanzaro, laqualeèstoricamenteterritorioditaleconsorteria(Cn24tv,2010).Lacondannaa10anniarrivanel2014perilreggentedegliArena,Giuseppe.AltrecondannesonostateemesseperPasqualeArena(10anni,6inprimogrado);PaoloLentini(10anni);NicolaLentini(6anni);FrancescoGentile(10anni);TommasoGentile(6anni);MaurizioGreco(6anni);GiuseppeLequoque(6anni);AntonioMorelli(6anni);LuigiMorelli(6anni).Dasegnalarechepropriodurantel’operazionesonostate sequestrate polizze assicurative e conti bancari aMaranello e Sassuolo.Iservizifinanziari inizianoafaregolaaquestipersonaggiepropriochi indagasupossibili truffediviene il bersaglio di unpericoloso attentato – avvenuto aSassuolo–dairisvoltiinquietantiechehavistocoinvoltipersonaggilegatiallacoscaArena-Gentile.

Del2009è,infatti,l’ordinanzadicustodiacautelareneiconfrontidialcunisoggettilegatialla(ooperantipercontodella)coscaArena-Gentile(indaginePointBreak):ifatti,avvenutitrailreggianoeilmodenese,hannoevidenziatouna“formadiinfiltrazionecompiutadallastessaconl’impiegodidenarodiprovenienzaillecitainattivitàeconomiche,truffe,evasioneIVA,emissionedifattureperoperazioniinesistenti, bancarotta, detenzione di esplosivo, danneggiamento aggravato amezzodiesplosione,reatituttiaggravatiaisensidell’art.7L.203/91”(DirezioneNazionale Antimafia, 2009, p. 501). Accanto a questo veniva contestata una

tentata estorsione ai danni dell’amministratore della ditta La Commerciale perpetrata da Fiore Gentile, Tommaso Gentile, Giuseppe Manica e PaoloPellagi (i primi trehanno scelto il giudizio abbreviatoe sono stati condannatirispettivamentea6anni,5annie2annie8mesi).Alcentrodellavicendaanchegli altri due fratelli Pelaggi, Davide ed Emanuele, che risultavano essere statiindagatidallaDDAdiCatanzaroperchéfacentipartedellacoscaArena.Un evento di particolare allarme è stato certamente l’attentato all’Agenziadelle Entrate di Sassuolo, che stava indagando sulla società Point One (consede aMaranello,Modena), i cui soci erano gli stessi fratelli Pelaggi (DavideedEmanuele).Unabombavienefattaesploderenellasede,distruggendonelafacciata. L’attenzionedell’Agenzia, difatti, si era concentrata su un sistemadifatturefalsecheavrebbeassicuratounguadagnodel6-7%dell’importofatturatoper ogni operazione commerciale condotta: secondo gli inquirenti questomeccanismo avrebbe garantito alla Point One un aumento esponenziale del fatturatoinpochianni.Durante l’operazione sono stati anche sequestrati beni per 5 milioni di euroriconducibiliagliimputati.La mente dell’operazione è stata considerata il terzo fratello della famigliaPelaggi, Paolo.Riassumendo, i Pelaggi, secondo gli inquirenti, utilizzavano la società per ilreinvestimento dei capitali della cosca Arena attraverso il sistema delle falsefatturazioniedelletruffeadannodelloStatoe/oditerzi.LacondannaèdivenutadefinitivainCassazione,dopolasentenzadelTribunalediModenaequelladellaCortediAppellodiBologna,nell’ottobredel2014; laCortehaconfermatosial’ipotesidiriciclaggio,sial’aggravantedelmetodomafioso.

Il2009èl’annoanchediun’altraindagineimportante,denominataEfesto;questavoltaleindaginisisonoconcentratesuuntrafficodiarmichedaReggioEmiliaterminavainCalabria;secondogliinquirenti,learmirintracciatesarebberodovuteandarealla ’ndrina Trapassodi IsolaCapoRizzuto,consideratauntradizionalealleatodellacoscaArena.CarmeloTancrèerailregistadell’operazioneadettadegliinvestigatori;trasferitosiaReggioEmiliaquasiventianniorsono,proprioaReggioavrebbeacquistatolearmi(9fucilie8pistole)destinateinCalabria.Unodeirevolverritrovati,cherisultanonavermaisparatouncolpoperammissionedello stesso Tancré, sarebbe dovuto essere impiegato durante l’omicidio –avvenutonel2008–diLucaMegna,acapodella’ndrinadeiPaparo,alleatadegliArenacontroiNicoscia(alorovoltaalleatidiGrandeAracri).Agliarresti,oltreaTancré,ancheVincenzoChiaravalloti,42ennediCutro,maresidenteaReggioEmilia,eGiovanniTrapasso,61anni,ritenutoilcapodell’omonimacoscadiSanLeonardodiCutro.IlnomediTrapassoerabalzatoaglionoridellecronache,oltreperilmatrimoniodelfiglioconRaffaellaArena,figliadelbossNicolaArena(nelgiornodelmatrimonio,iCarabinierischedaronoqualcosacome1700persone)(Squillace, 1992), anche per la sua presenza durante l’omicidio di AntonioDragone.Talecircostanza,tuttavia,nonfumaicomprovata.Adogginonèstatopossibileverificarel’evoluzioneprocessualedellavicenda.

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NellostessoannoSalvatoreGrandeAracri,figliodiFrancesco,fratellodiNicolino,finiscesulleprimepaginedeigiornalilocaliinquantosiritenevafosseilgestoreoccultodelladiscotecaItalghisa(situatainProvinciadiReggioEmilia) gestitodallasocietàC-Projects.r.l., icuisocieranoAntonioeCesareMuto.Nelladiscotecaerano state ritrovate armi e droga e la prefettura di Reggio Emilia ipotizzavacheillocalenotturnofossestatoutilizzatocomeparaventoperriciclaredenarodi provenienza illecita. SalvatoreGrandeAracri è stato assolto da tale accusaperché il fattononsussiste.FrancescoGrandeAracri, invece, condannatoconsentenzadefinitivapassata ingiudicatoa treannie seimesiperassociazionedi stampomafioso (RQuotidiano,2013),quattroannipiù tardi,nelNovembredel2013,verràcoinvolto inunprocedimentodimisurapatrimoniale inEmiliaRomagna(articolo22deldecretolegislativo159del2011);l’indaginehaportatoalsequestrodiconticorrentibancari,magazzini,appartamenti,aziendeeveicoliperunvalorecomplessivodi3milionidieuro.

LeindaginiZarinaeAurorahannorappresentatounulterioretassellonelmosaicodelradicamentodellacriminalità,inparticolaredialcunisoggettiimprenditorialia cui gli inquirenti contestano, tra le altre cose, l’aggravante mafiosa nelcompimento dei reati. Si tratta di due operazioni condotte dai Carabinieri diReggio Emilia (Zarina) eBologna (Aurora) e coordinatedallaDDAdi Bologna.Come nel caso di Pandora, al centro dell’attenzione degli inquirenti si trovaMichelePugliese,detto“LaPapera”,trait d’union tralecoscherivalidegliArenaedeiNicoscia,essendonipotediSalvatoreNicosciaecognatotramitelasorelladiFabrizioArena,esponentedellacoscarivale;ilsuoèun“rapportodiintraneità[…] con l’associazione qualificata ex art. 416 bis c.p.” (Ordinanza CautelareemessaneiconfrontidiPuglieseMichele+12,2014,p.16),comeperaltroanchenell’indagine Aemilia sembra trasparire. Il “disegno criminoso” di cui sonoaccusati gli indagati è piuttosto complesso, ma si sostanzia nell’intestazionefittiziaaprestanome,disocietà,benimobiliedimmobili,conilreinvestimentodicapitalidiillecitaprovenienza.Ibenicomplessivamentesequestratihannounvaloredi circa 13milioni di euro. La Zarina, cui fa riferimento l’operazione, èinveceCaterinaTipaldi,legatasentimentalmenteaPugliese;eralei,insiemeadaltriprestanometracuiVitaMuto,chegestivaleimpresediPugliese,secondolecarte.Leaziende–Global D&G, Gmp Autotrasporti, Aurora Autotrasporti, Vi.To. Trasporti, S.G. Trasporti e Muto Trasporti, Nord Petroli – avevano sede tuttenel reggianoonelbologneseesarebberostatedi fattocontrollate,attraversoprestanomeinterniallafamigliaoconoscenti,dallostessoPugliese,chepoi leavrebbeutilizzateperilreimpiegodicapitaliilleciti.Nell’ordinedicustodiacautelarel’attivitàdiPugliesevienecosìriassunta:

in sintesi il Pugliese ha svolto in Emilia Romagna attivitàeconomiche, inparteformalmente lecite, impiantateecondotteattraverso l’investimento di capitali e beni provenienti alla suafamiglia dall’attività criminale di stampo mafioso attuata in

Calabriaedoggettodinumerosiprocedimentipenalidaultimoiln.936/06DDAdiCatanzaro(procedimentoc.d.“Pandora”),nonchédareatitipicamentemafiosiqualiestorsioniaidanniinparticolaredicrotonesitrasferitisiinEmiliaedareatidiintestazionefittiziaefraudolentadibenidicuiall’art.12quinquiesLDL306/92.Il reddito di tali attività, ovviamente sottratto quasi totalmenteall’imposizione fiscale, veniva in parte ritrasferito in Calabriadoveveniva investito inulterioriattivitàeconomiche (OrdinanzaCautelareemessaneiconfrontidiPuglieseMichele+12,2014,p.14).

Non c’è solo Pugliese; le figure di altri imprenditori come Vincenzo Muto(sottopostoamisuracautelare)oPalmoVertinelli(sottopostoamisuracautelareinAemiliaescarceratodirecente)eDiegoTarantino(“conclamata“testadilegno”percontodiPUGLIESEMichele” [OrdinanzaCautelareemessaneiconfrontidiPuglieseMichele+12,2014,p.30])paionoesserenonsoloconsapevolidelruolodiPugliese,mapreoccupatedinonromperegliequilibridelleriscossionicheglistessidevonogiàadaltrecosche(Arena, inparticolare).Dall’Ordinanzasipuòtrarrequestoilluminanteesempio:

Durante il viaggio, gli interlocutori [Michele Pugliese, Antonioe Salvatore Nicoscia, Antonio Gualtieri] discutono sul modo diconvincere l’imprenditore [Vertinelli] a collaborare con la cosca,poichéVertinellisembratemerecheunasuadisponibilitàversoiNicosciapossacomportareviolenteritorsionidell’avversafazioneArena(ibidem.).

Anche in questa ordinanza di custodia cautelare viene evidenziato come lemodalitàdiriscossionedeldenaroper lacoscaabbia,attraverso imeccanismidi fatturazione spiegati in precedenza, una certa convenienza anche per gliimprenditori.Nelmarzodel2015sonoarrivateleprimecondannepergliimputatichehannosceltoilritoabbreviato:inparticolare5annie2mesiaVitoMuto,2anniallamoglie,AnnaLaFalce,4anniaFedericoPeritieDiegoTarantino,mentre2annisonostaticomminatiaSalvatoreMungo.

Nonc’èsoloun’imprenditoriacheagiscealdi fuoridiqualsiasi regoladimercatonellecronachegiudiziarieemiliane.Nelmaggiodel2010viene fattaesplodere lamacchinadiunimprenditorecalabreseeapochigiornididistanzavienebruciatalaBMWdiuncutrese,VitoLombardo,fratellodiAlfonsoLombardo,dicuisièdettoin precedenza. Il 23 novembre 2010 viene teso un agguato proprio contro VitoLombardo,imprenditorecutresechedadecenniviveaCavioloinprovinciadiReggioEmilia.Perqueltentatoomicidio,nel2014,verràcondannatoa12annie2mesiGinoRetano.Secondogli inquirenti,dietroilgestovieranocontrastinelleattivitàimprenditorialidellavittima,conpossibilidiramazioninelmondodella’ndrangheta.

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Acorollariodelleevidenzesullacommistionetracriminalitàorganizzataesoggettipocotrasparenti,nelGennaiodel2015,vengonosequestratipreventivamentebeni (tra cui alcuni immobiliari, oltreadueautoeduemoto)e contibancarinella disponibilità di Palmo Vertinelli. L’imprenditore cutrese, residente aMontecchioEmilia,erastatoassoltonell’operazioneScaccoMatto;nellastessaoperazione,tuttavia,sonostaticomprovaticontatticonlafamigliaGrandeAracri.Prescindendo dal suo coinvolgimento nell’indagine Aemilia, già nel 2010, neiconfrontidiunasuaimpresaverràemessaun’interdittivaantimafia,dicuisièdiràmeglionelprossimoparagrafo.InquestoprocedimentopreventivogliinquirentisegnalanocheVertinellidichiaravaunredditotroppoinferiorerispettoaltenoredivita;eglièinoltre,ritenutodagliinquirentiunprestanomedella’ndrangheta.Sotto sequestro sonofinite anche lequote societariedella Impresa Venturelli Srl, Edilizia Costruzioni Generali Srl, Mille Fiori srl, Bar Tangenziale Nord-Est Sas.

Ancorasiètoccatosolomarginalmenteiltrafficodistupefacenti;alcuneindaginisuccessiveal2008,dimostranocomequestosettoreintutteletremacro-areedellaregionesiaancorafloridoealcentrodegliinteressididifferenticosche.Nelmodenese è l’operazione Vortice 2 – avvenuta nel 2009 – a fornire unospaccatosullospacciodisostanzestupefacenti;inparticolare,nel2010arrivanoleprimecondanneperFrancescoCannas(11annie4mesi),ArcangeloRusso(5annie4mesi),FiorenzoSantoro(12anni)eMarioCovello(7anni).LeindaginiavevanoportatoallaluceuntrafficointernazionaledistupefacentichetransitavadaiPaesiBassi,dall’AlbaniaedallaGermaniaperpoiarrivarenellepiazzeitaliane,grazie a due luoghi di stoccaggio a Ferrara eModena, e finire nei principalimercati italiani in Toscana, Lombardia e la stessa Emilia-Romagna. Il trafficoveniva gestito per agevolare la cosca della giàmenzionata ’ndrina dei Farao-MarincoladiCrotone;secondol’accusa,icuginiCannaseSantorogestivanotalitrafficieavrebberofavoritoanchela latitanzadialcuniricercati.Vorticenascedaunaappendicediun’altrainchiestanataneglianniprecedentiaFerrara,nellaqualegli inquirentistavanoindagandosuuntrafficodistupefacentigestitodaalbanesi.Nel2014,siapreunnuovo“processocostola”:allasbarrafinisconoillatitantealbaneseEltonBequirie il giàmenzionatoAngeloSalvatoreCortese:l’accusaèsemprequelladiesserestaticompartecipideltrafficodistupefacentichetransitavanelcapoluogoestenseeaModena.

Sempreperquantoriguardailtrafficodistupefacentisuscalainternazionaleèda segnalare l’operazioneAnnibaledelmaggiodel 2010; a condurla il nucleoinvestigativodeiCarabinieridiPiacenza,maleestensionideltrafficoperlaparteitaliana giungevano in altre zone dell’Emilia, della Lombardia e della Liguria.Secondo le risultanze, alcuni spacciatori piacentini erano in contatto con imediatori delle coschePelle/Vottari e Coco/Trovato, operantiper lo più nelleprovince lombarde diMilano, Bergamo, Lecco e Varese. Alcuni degli indagatiavrebberofattodamediatoriperl’importazionedicocainainItaliaconicartellicolombianidiCalí,Medellín,BarranquillaePereira.

Anche se ha toccato solo marginalmente l’Emilia-Romagna ed in particolarel’Emilia, si deve sottolineare l’importanza dell’operazione Filottete (ottobredel 2013), scattata grazie anche alle rivelazioni della testimone di giustizia,Lea Garofalo. Le indagini hanno tentato di far luce sulla faida intercorsa trail 1989 e il 2009; al centro delle indagini la locale di Petilla Policastro (al cuivertice vi sarebbe la famiglia Coimberati) equella cutresediNicolinoGrandeAracri (Crotone24News,2013a,Crotone24News,2013b,Passariello,2015).L’inchiestariguardasetteomicidi intercorsi inquestoventennio,matratteggiaanchegliaffaridegliindagatialNord,inparticolareneltrafficodeglistupefacenti,settoremoltolucrativoperlacriminalitàorganizzataedoveilmercatodelNordItaliagarantisceunadomandadeclinante,macomunqueconsiderevole(sivedaad esempio il report nazionale sull’uso di sostanze stupefacenti e stato delletossicodipendenzeinItalia,2014).Stessa considerazione svolta precedentemente vale per l’operazione QuartoPasso del 2014; anche in questo caso l’Emilia viene coinvolta “in veste” dimercatoper il trafficodisostanzestupefacenti. Ilnucleodelle indagini,difatti,partedaPerugia.CoinvoltaancheinquestocasoèlacoscaFaraoMarincola,conacapoilpregiudicatoNatalinoPaletta,personaritenutavicinaadAlfonsoDilettonell’ambitodell’operazioneDirtyMoneydel2008.

1.2.1 Le interdittive antimafia10

Undiscorsoapartenelcontestoemilianooccidentalemeritanosicuramenteleinterdittiveantimafiaemessenegliultimianni.Unapremessaprimadi analizzare i fattidell’ultimoquinquennio ènecessariasia per evitare di cadere in equazioni chepossonodivenire fuorvianti sia perallontanarsidataluneesagerazionidettatepiùdallanecessitàdi fareclamore,che da una reale conoscenza degli accadimenti. L’interdittiva, quale misurapreventiva, prescinde dall’accertamento di singole responsabilità penali neiconfronti dei soggetti che hanno rapporti con la pubblica amministrazione esifondasugliaccertamenticompiutidaidiversiorganidipolizia.Accertamentiche poi passano sotto il vaglio della Prefettura; la valutazione perciò èdiscrezionale e al giudice amministrativo spettagiudicarla solo sotto il profilodellasualogicitàinrelazioneallarilevanzadeifattiaccertati.IlTARdiParmanelpronunciarsisuun’interdittivaspecificadifattiche,daunlato,“nonènecessarioungradodidimostrazioneprobatoriaanalogoaquellorichiestoperdimostrarel’appartenenza di un soggetto ad associazioni di tipo camorristico omafioso,potendol’interdittivafondarsisufattievicendeaventiunvaloresintomaticoeindiziario”eche,dall’altro,nonèsufficiente“ilmerorapportodiparentelaconsoggettirisultatiappartenentialla criminalitàorganizzata […],maoccorre chel’informativa antimafia indichi (oltre al rapporto di parentela) anche ulteriori10Nontutteleinterdittivequielencatesonoinviadefinitiva.Perquelleilcuigiudizioèancorapendentesipresumecheleparticoinvoltesianoestraneeagliaddebitimossigli.Inquestosenso,talecapitolointendefornireunapanoramicageneralesuifattiaccadutinell’ultimoquinquennio;qualoravidovesseroesseredellenovitànonsegnalatenonèintenzionedichiscriveometterle.Semplicementenonsonostatitrovatiriscontri.

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elementidaiqualisipossanoragionevolmentededurreeffettivicollegamentitraisoggettisulcuicontol’autoritàprefettiziahaindividuatoipregiudiziel’impresaesercitatadalorocongiunti”(ConsigliodiStato,Sez.III,12/11/2011n.5995).

Quindi non servono indizi probatori simili a quelli necessari in un processopenale,manemmenoèsufficienterintracciareunaparentelaconunmafioso,perfarscattareinautomaticol’interdittivaneiconfrontidiun’impresa.Ciòpremesso,solonel2010laPrefetturadiReggioEmilianeemetteunadecina(Tizian,2011b,p.131);tralepiùrilevantisicuramentequellacontrolaGiada Srl, il cuiprocuratorespecialeèRaffaeleTodaro,chehalegamidiparentelaconAntonioDragone(exmaritodellafiglia)econtroilConsorzio Edile Primavera del fratello Francesco.All’internodelConsorzio spicca il numerodi imprese riconducibili,secondo le indagini,alla famigliaGrandeAracri:uncaso illuminante inquestosenso è quello della Edilsesso (fallita nel 2010) di Floro Vito Selvino, fratellodi FloroVitoGiuliano, la quale azienda aveva intrattenutonegli anni rapporticon soggetti legati aGrandeAracri (Consiglio di Stato, Sez. III, 12/11/2011n.5995).Accantoaquesta,vièanchequellaemessacontrol’impresadiGiuseppeVasapolloediFrancescoLomonaco–nomigiàcomparsinell’inchiestaEdilpiovra– che ha vinto dei subappalti nella ricostruzione post-terremoto all’Aquila,precisamentenelcompartodeiModuliAbitativiProvvisori(MAP).

Altreinterdittivehannoriguardatoquellache,conmoltaenfasi,èstatarinominata“latangenzialedellamafia”,ossiaquelladiNovellara.Untrattoditaletangenzialedoveva esser costruito dalla Iniziative Ambientali Srl, quale compensazioneperlagestionedelladiscaricadiNovellara.L’appaltoperlacostruzionecheneèderivato,erastatovintodallaBacchi SpadiBorreto(ReggioEmilia), laqualeavevapoifornitoduesubappaltiallaTre Emme CostruzionidiDomenicoMattace(130milaeuro)ealConsorzio M2(50milaeuro)diGennaroMattace.IMattacesonoritenutiviciniallafamigliaGrandeAracrieaNicolinoSarcone(ConsigliodiStato,Sez.III,N.04414/2013).Inoltreall’internodelConsorzio M2spiccalafiguradiVitoGiulianoFlorio,ex-maritodellasorelladiDomenicoMattace,originariodi Cutro e “sorvegliato speciale di P.S., per fatti riconducibili all’associazioneper delinquere finalizzata all’usura, […] già in passato oggetto di segnalazioniall’Autoritàgiudiziariaperassociazioneperdelinquereditipomafioso,oltreadesserestatosegnalatoper la frequentazionecon ilnipotedeldefuntobossdiunacoscadiCutrooperativainReggioEmilia(clanDragone)”(ConsigliodiStato,Sez.III,n.5995).La Bacchi, dopo aver vinto il primo ricorso al Tar11 contro l’interdittiva delPrefettoDeMiro,sièvistagiungereunaulterioreinterdittivache,piùspecificae approfondita della prima, ha superato il vaglio del riesame a cui l’aziendaavevanuovamenteadito.IlnomedellaBacchi,peraltro,emergeall’internodelleoperazioniCaronteePastoiapoichésecondogliinquirentipersonaggilegatiallacriminalità organizzata siciliana e calabrese avrebbero costretto la Bacchi ad affidaresubappaltiperl’AltaVelocitàallaC.G.A. CostruzionicheperilprefettoDe11Sial’allorasindacodiNovellarasiaGiuseppePaglianisiespresseroafavoredellasentenzaemessadalTar.Paglianisaràpoiarrestatonell’ambitodell’OperazioneAemilia.

Miro,gravitavanell’orbitadiCosaNostra.

Ulteriori provvedimenti interdittivi hanno riguardato Luigi Silipo, che avevaricevutounsubappaltoediledaun’associazionetemporaneadi impresechesioccupavadiforniredifferentiservizipercontodellaAusldiScandiano;Silipoerastato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di associazione a delinquereedusura;anchelamogliediSilipo,MariaGiuseppinaSalerno,eifigliSalvatoreeGiuseppeeranofiniti in carcereper gli stessi reati. Inoltre “l’intera famigliasecondo la Guardia di Finanza si dedicava all’usura, e sceglieva come vittimepiccoli imprenditoriedili calabresi indifficoltà,prestandodenarocon interessichearrivavanofinoal15%mensile”(DelMonte,2010).L’interdittivaèpoiscattataper laMorrone Trasporti e per Amedeo Amato per ilcommercioviainternetdiveicoliusati.IfratelliAmatosecondolaPrefetturadiReggioEmilia(2010,p.20),nomadistanzialidioriginecalabrese,sono“tuttipluripregiudicati per gravissimi delitti in tema di armi e contro il patrimonio,anche di natura associativa”. Dalle risultanze di Edilpiovra si scopre come glistessifosserodeditipercontodeiGrandeAracriadattivitàestorsive;illoronomeinfinecomparenell’inchiestaRosarno–attosecondo.Come ricordato in precedenza, anche la Vertinelli Srl, finisce sotto la lented’ingrandimento della Prefettura di Reggio Emilia nel 2010; la Vertinelli Srl,vincitricediunappaltopressoilComunediCrotone,selovedràrevocaredopoche lo stesso Comune aveva chiesto informazioni riguardo all’impresa allaPrefettura. Un altro appalto, però, è da segnalare: quello dell’Aipo, l’AgenziainterregionaleperilPoperilripristinodellafunzionalitàidraulicadellabrigliaamontedelpontediviaLelioBasso.LaVertinelli lovinceconunribassosuperioreal41%; ilpuntoèche taleappaltoarrivadopoche la stessaPrefetturaavevaemessol’interdittivacontrolastessa.

Nel2013èlaIaquinta Costruzioniadessereesclusadallawhitelistpergliappaltinellaricostruzionedelterremoto,secondolaPrefetturaè“attestalaaccertatasussistenzadieventualitentatividiinfiltrazionemafiosetendentiacondizionarele scelte e gli indirizzi dell’impresa stessa” (in Gazzetta di Reggio, 2013). Sisegnalaqui che lamoglie di Iaquinta,Vittoria Sorrentino, è sorella di RosarioSorrentinoassassinatonel2000(casodiluparabianca)nell’ambitodellaguerratraiDragoneeiGrandeAracri.Nel dicembre del 2014 l’interdittiva è scattata nei confronti della I.Stra. Srl Innovazioni Stradali,cheavevaricevutodeicontrattidisubappaltoconlaCepav Due, ilConsorzioEniper l’AltaVelocità(chesioccupadellarealizzazionedellatrattaMilano-Verona).

Anche negli appalti dell’EXPO l’Emilia-Romagna è tristemente protagonista.Secondo la relazione del 2014 della DNA, difatti, la Regione è seconda perinterdittiveemesse,nove,secondasoloallaLombardiaconventi.Nellarelazione,aggiornataal2014,leinterdittivetotaliavevanoraggiuntoilgiàragguardevolenumerodi46;aMarzo2015sonolievitatea79.

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1.3 L’area bolognese e la provincia di Ferrara

La posizione geografica di Bologna, crocevia dei collegamenti Nord-Sud, nondeve trarre in inganno: non siamo semplicemente di fronte ad una zona dipassaggiodeitrafficilegalienondelpaese.Ilcapoluogoemiliano-romagnoloelezonelimitroferappresentanoancheunimportantemercato,inparticolareperlospacciodisostanzestupefacentieperletruffe,dovegiàdatempoeranoattivepresenzeregginediuncertospessorecriminale–Nirta,Strangio,Mammoliti,Vadalì-Scriva(questiultimiaPiacenza)(Ciconte,2011,p.38).Unatestimonianzadell’importanzadeitrafficidistupefacentipuòrilevarsinellecondanne inflitte agli inizi degli anni Novanta a Domenico, Rocco e AurelioMammoliti,oltreaSebastianoGiorgi. Inconcorsoconaltri imputatisonostatiritenuti i responsabili dello spaccio tra Bologna,Modena e San Luca (ReggioCalabria).Nel2013,AurelioMammoliti,neiconfrontidelqualeerastatospiccatounmandatodiarrestodallaProcuraGeneraledellaRepubblicapressolaCortediAppellodiBologna,sièconsegnatoproprioallastazionedeiCarabinieridiSanLuca.Nel 2008, l’indagine Overland New, che tocca comunque marginalmente laregione,portaall’arrestodi41persone,sospettateditrafficointernazionaledistupefacenti.L’operazione,avviatanel2005echehacoinvolto, tra lealtre, lesquadremobilidiBologna,RavennaeRimini

ha consentito di far luce su un’organizzazione criminale i cuiesponenti,alcunideiqualiappartenentiallacoscadeiCataldodiLocriavevanocostituitoinLombardia,Piemonte,VenetoedEmilia-Romagnaunafitta retedi affiliatideditiallo smerciodi cocaina,eroinaemarijuana. Ladrogaveniva importatadallaColombiaedalMaroccodaesponentidellacoscaSergi-MarandodiPlatì.Lepersone coinvoltenell’operazione sonoaccusatedi associazioneperdelinquereditipomafiosofinalizzataaltrafficointernazionaledisostanzestupefacenti(DirezioneInvestigativaAntimafia,2008a,p.170).

Secondol’alloraprocuratorediReggioCalabriaGiuseppePignatoneeilquestoreSantiGiuffré,agestireiltrafficosarebbestatoilgothadellacriminalitàorganizzatacalabrese, i Cataldo, i Marando e i Barbaro. Tra gli arrestati di spicco ancheAntonioGiorgi,di31anni,ritenutoorganicoallacoscaPelle-Vottari;lemanettesonoscattateanchepercinque ferraresieduepersoneresidentiaCastelSanPietroTerme(Bologna).Sempreperquantoriguardalapresenza’ndranghetistanelbolognese,occorresegnalare l’indaginedenominataZaleuco,scaturitanell’azionedicontrastoneiconfrontidella coscaNirta-Strangio, cheopera sianel territoriodi San Lucaepaesi limitrofi, sia inGermanianel territoriodiKaarsteDuisburg (si ricorderàcertamente la cosiddetta strage di Duisburg del 2007). Fra i destinatari dellamisura cautelare personaggi di spicco di San Luca, quali Francesco Barbaro,

GiuseppePelle,dettosaccu iancu,MariaPelleeAntonellaVottari(rispettivamentemoglieesorelladelbossFrancescoVottari).ProprioiPelle-Vottari(eiRomeo)sonorivalideiNirta-Strangio.Tragliarrestativièstatoancheunimprenditorebolognese,GianfrancoCocilovo,indagatoperconcorsoinassociazionemafiosa,peravercorrispostoglionorarideidifensoridifiduciadialcuniaffiliatiallacoscaPelle-Vottari.Nel2009, invece, sotto la lented’ingrandimentodelle forzedell’ordinefiniscela ’ndrina dei Farao-Marincola di Cirò con l’indagine, giàmenzionata, Vortice2.Sono30leordinanzedicustodiacautelareneiconfrontidisoggettiaccusatidi associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga conl’aggravantediaveragevolatol’attivitàdellaorganizzazionedistampomafiosoFarao–Marincola; per tre di essi, inoltre, l’accusa è di aver aiutato GiuseppeCariatieCataldoMarincolaadevitareleindaginiesfuggireall’arresto.

Non si sono trovate risultanze processuali per ciò che concerne l’indagineStuzzico del 2009; si segnala qui che la Direzione Investigativa Antimafianel secondo semestre 2009 (2009b, p.154) indicava la presenza di affiliati aiMammoliti“stabilmenteresidentiinBologna,ovehannoreinvestito iproventideipregressitrafficidistupefacentiinlocalidiristorazioneedesercizipubblici–documentandoneicontattiattualiconaffiliatiallecoschedeiPelleedeiVottari”.

Nel2010aBorgoPanigale(Bologna)vienecatturatoNicolaAcri,soprannominato“occhi di ghiaccio”, uno dei più pericolosi latitanti dell’epoca; risiedeva aComacchio in provincia di Ferrara. Proprio in Emilia aveva trovato l’appoggiodi alcunifiancheggiatori; inuna casadiunodi essi sono stati rinvenutearmi,munizioniedesplosivi.L’arrestodel2010ha,tuttavia,avutodelleripercussioniper le indagini successive, in particolare per quella denominata Gangale. NelMaggiodel2014,vienearrestatoRobertoAmmirato–cheerastatoscarceratosubitodopol’incarcerazionecontestualeall’operazionecheavevacoinvoltoAcri–mentreildivietodidimoraaBolognaeRossanovieneimpostoalnipotediAcri,Sebastiano Corso. Erano i due che, secondo i Carabinieri, avrebbero favoritola latitanza di Nicola Acri. Sono 17 gli indagati in questa indagine: le accusevanno dall’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, alfavoreggiamentopersonale,passandoperladetenzionedimaterialeesplosivoearmiealtrireati,aggravatidallefinalitàmafiose.Lospacciodelladroga,secondogliinquirenti,avevacomefulcroilbardiproprietàdellostessoAmmiratoegestitodallasuocera, inpiazzettaCarloMusiaBologna.Secondogli inquirenti,eranodueledirettricisucuisimuovevailtrafficodistupefacenti:laprimaeraquelladell’importazionedallaSpagna,gestitadaunreferentediAcri,MaurizioRagno,giàcondannatonel2005perdiversi reatidigraveentità; laseconda invecesisviluppavasull’asseBologna-CalabriaederagestitapropriodaAmmirato.

Semprenellostessoanno(2010)arrivaacompimentounacomplessaindaginedenominataOverloadingsuuntrafficodistupefacentisuscala internazionale.AlcentrodellevicendeiMutodellalocalediCetraroeiChirillo(CosenzaeValle

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delSavuto).Inparticolareil legametraiMutoeiChirillovenivagarantito(dalcarcere) da Franco Lido Scornaienchi, il quale impartendo le direttive ai figliavevamessoinpiediiltraffico.EglieraancheincontattoconAntonioStrangioeBrunoPizzata,quest’ultimonarcotrafficantedifamainternazionale.

Nel 2011 invece è l’indagine Marte a portare alla luce un vasto traffico distupefacenti;agliarrestisonofiniti,traglialtri,PasqualeeAntonioMarteoltreaSaverioSalvatorePizzata,chesiritengonocollegatiaiMammolitieagliStrangio.IltrafficodicocainaavvenivasullarottaSanLuca-Bologna;traicorrieri,secondogliinquirenti,figuravaancheMariaStrangio.

È l’indagine denominata Decollo ed in particolare l’ultimo troncone dellastessa,DecolloTer(2011),chesconquasseràilpanoramabologneseperquantoriguardailtrafficointernazionaledistupefacenti.Alcentrodiquestavicendavisonolerottedelnarcotrafficotral’AmericadelSud,l’AustraliaelaCalabria,mafondamentali ripercussioni vi sono anche nel capoluogo regionale. La primaparte dell’operazioneDecollo (2004) aveva portato all’arresto di 109 personein sei regioni diverse conmigliaia di chili di cocaina sequestrati.Nel secondostralcio(Decollobis)sonostatiinflitti22anniaGonzalesCorreaGuillermoLeón,colpevoleperilTribunalediassociazioneadelinquerefinalizzataalnarcotraffico,etrent’anniaRicoEdgarErnestoCastilloeRicoGiovannyCastillo.ConDecolloTer,comeperaltronelleindaginiprecedenti,gliinquirentihannoacclarato,invece,lacapacitàdiproiezioneglobaledellacoscaMancusodiLimbadi(confederatisiconiPescediReggioCalabriaealtrecoschedellafasciaionica)perciòcheconcernetuttalafilieradeglistupefacentigiuntiinItaliadall’estero.All’internodellavicendafiniràancheunistitutodicreditodellaRepubblicadiSanMarino(ilCreditoSammarinese),perlavicendalegataalriciclaggiodeiproventideltrafficodistupefacenti;diquestavicenda,siparleràpiùspecificamentenelcapitolosuccessivo.SottoleDueTorri,gliinquirentihannorintracciatounapotenzialeimportazionedi circa 1500 kilogrammi di cocaina, che avrebbe dovuto invadere ilmercatonazionale. L’affarepoi subìunostalloacausadelmancatoaccordosulprezzodivenditatrailcartelloitalianoequellicolombiani.Icardinidell’organizzazionechegestivanol’importazionedellacocainaeranoVincenzoBarbierieFrancescoVentrici.VincenzoBarbieririmarràuccisonelmarzodel2011inunagguatotesoglipocodopol’operazione,nellanatiaSanCalogero;sempreaBarbieri,verràconfiscatopost mortem l’hotel King’s Rose a Granarolo (all’interno dell’OperazioneGoldenJail)12.L’omicidioBarbierièprobabilmentericonducibileallevelleitàdiindipendenzamostratedallostessoperlagestionedeitrafficidistupefacenti.FrancescoVentrici,invece,verràarrestatonell’ambitodiDecolloTer.Questidueeventi (l’assassiniodiBarbieri e l’arrestodiVentrici), tuttavia,nonhanno fermato del tutto la trattativa, come l’indagine Due Torri Connection12L’Hotel,cheavevadatoospitalitàancheaglisfollatidelterremotoemiliano,èstatopostoinvendita,dopochesonofallitiitentatividiriutilizzo.Laprimaasta,effettuataneldicembredel2012,èandatadeserta.

dell’agosto2011puntaadimostrare.ComesottolineailRestodelCarlino(2011)

gliuominidiVentricisonotornatiquasituttigiùinCalabria[dopoil suo arresto in Decollo Ter]. Dalla Calabria la trattativa [perl’importazione della cocaina] proseguiva, ma a rilento, così allafinegliinquirentisisonorisoltiamettereunpuntonell’indagine[…].

Siarrivacosìall’arrestodiulteriori14personecheeranocoinvoltepiùomenodirettamentenell’importazionedellacocainaconBarbierieVentrici;traquesteAntonioGrillo(uomodifiduciadiVentricieall’epocaincensurato,maconsideratoil nuovo capo-operazioni dopo l’arresto di Ventrici stesso), Giuseppe Corsini,detto“lozio”,diSanGiovanni inPersiceto,PaolaBoselli,diCentoemogliediCorsini, oltre a Nicolò Cataldo, considerato factotum di Corsini. Altri arrestihanno riguardato VicenteMari, il cui nome era emerso nell’indagine GoldenJail,AngeloMercuri,ItaloIannello,MarcoDiMaurizio,ClaudioZippilli,GiuseppePetullàeFerdinandoZappia.VentricisaràcondannatonelprocessoscaturitodaDecolloTernellugliodel2014aquasi16annipropriopertrafficointernazionaledistupefacentiedestorsioneaggravataallamultinazionaleLidl (filialediMassaLombarda)con l’aggravantedelle modalità mafiose13. Si legge nelle carte che la multinazionale si eraservitaper anni dei servizi di autotrasportodiVentrici per la trattanord-sud.La Lidl avevamostratodi volersipoi sganciare,maè stata costrettaa tornareindietroquandoicamiondellanuovadittadiventanooggettodifurtiedincendi:“connoi laguerra inCalabrianon lavincenemmeno ilPapa”hadetto inunaconversazione intercettata, Ventrici ai dirigenti della Lidl diMassa Lombarda.Nell’ottobredel2014VentricisaràpoiscarceratodalTribunaledelRiesamediViboValentia,che riconosce l’attenuantedelleesigenzecautelari,mentreduemesidopo (dicembre2014)gli verrannoconfiscatinell’ambitodell’operazioneBlow due ville a Bentivoglio (in provincia di Bologna) e un’Alfa blindata, dalvaloredi1,3milionidieuro,inesecuzionediundecretodallasecondasezionepenaledeltribunalediBologna.SecondoleindaginiilpatrimoniodiVentricinoncorrispondevaallecapacitàredditualidichiaratedallostesso.

La precedentemente richiamata indagine Golden Jail, nell’aprile del 2011, silegaadoppiofilo conDecolloTer: si trattadiun sequestrodibenidal valorecomplessivo10milionidieuroperl’accusariconducibiliaiVincenzoBarbierieFrancescoVentrici,neiconfrontidelqualeilpmdellaDdadiBolognahaprocedutoseparatamente; per i 25 indagati le accuse sono di concorso in intestazionefittiziadibenialfinedieluderelemisurediprevenzionepatrimoniali:oltrealgiàsegnalatohotelKing’sRose,sonofinitinell’inchiestavaribenimobilieimmobili,tracuiduevilleaSanMarinodiBentivoglioeCastagnoloMinorediBentivoglio(in13AllaLidlerastatoimpostoilservizioditrasportodellemercineicentricommercialidellaCalabria.Ventrici,giàcondannatoall’internodelprocedimentoprincipale(Decollo)a10anni,saràassoltoperilreatodiintestazionefittiziadeibeni,cosìcomelamogliedellostessoVentricidalreatodiriciclaggio.

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costruzioneall’epoca).Nonsièriuscitiarisalireaunapossibilecorrispondenzatra gli immobili sequestrati nel 2011 nell’ambito di questa indagine e quelliconfiscatipreventivamentenell’ambitodell’operazioneBlowdeldicembre2014.Nell’inchiestafinisce anche il barMontecarlo con sedeaBologna, inViaUgoBassi. Secondo gli inquirenti, il bar era solo fittiziamente intestato a ClaudiaBentivoglio,mentreisocioccultieranoBarbierielamoglie.IlBarsarebbestatogestito poi da Francesco Ventrici (classe 1986, omonimo del Ventrici sopramenzionato)per il tramitediNerioMarchesini,diSanGiovanni inPersicetoeall’epocaiscrittoalPartitoDemocratico.Nellavicendacompareancheilnomedella Futur Program,unasocietànatapergestirel’agenziaimmobiliareGabetti di SanLazzarodiSavenaaBologna,intestataaprestanome,madifattodiproprietàdiFrancescoVentrici (classe1972).Nelle ipotesi investigative,sipuòravvisareanche una volontà di espansione di Ventrici stesso nel settore immobiliare:standoalle intercettazioni, parrebbe che fosse inprogramma l’acquisizionedialtre10agenziesparsenelbolognese.Nelgiugno2013 l’indagineKrotonhasgominatounsodaliziocriminale,attivonel bolognese, dedito allo spacciodi sostanze stupefacenti, alla produzioneefabbricazione di documenti e banconote false. Agli arresti domiciliari sonofiniti sia soggetti calabresi (Francesco Barbaro, Vittorio e Vincenzo Morello)chesoggettibolognesi(qualiLanfrancoPiazzi).L’indagineèrilevanteperchésiriallaccia all’indagineeBrokerdel 2010 chevedeva sempredue sodalizi attivi,unoalbaneseedunocalabrese,neltrafficointernazionaledistupefacentienellaproduzionedibanconotecontraffatte.L’organizzazionecalabrese,inparticolare,era dedita sia al narcotraffico sia allo smercio delle banconote false; alcunimembri dell’organizzazione erano affiliati alla ’ndrina dei Farao-Marincola diCirò(QuesturadiBologna,2011).LospaccioinEmiliaavvenivasiainterritoriobolognesechesuquellomodenese.Treindaginiparallelecondottenegliultimiannicoinvolgono,invece,lafamigliaBellocco di Rosarno e alcuni suoi fiancheggiatori; per questomotivo sarannotrattateinunicoblocco.SitrattadiVentodelNord,TramontoeBlueCall.LaprimainordinecronologicoèVentodelNorddel2009.LeindaginimostranocomelastirpedeiBellocco–lecuimireespansionisticheextra-calabresisononotesindaitempidallabenedizionecheilcapostipiteUmbertoBelloccodiedeaGiuseppeRigoliper lafondazionedallaSacraCoronaUnita–fosseattivanelbolognese,inparticolareaGranarolo.Nellacittadinaerainaffidoaiservizisociali,CarmeloBellocco,chelìricevevaaltribossegestivagliaffariemiliani,secondoleindagini.Unodeifattipiùinquietantidocumentatièlapianificazionediunavendettadisangue, che Carmelo Bellocco stava progettando per lavare l’onta dell’accusarivoltagli da FrancescoAmato, il quale riteneva cheproprioCarmineBelloccofosse il mandante dell’omicidio dei suoi fratelli Cosimo eMario. Le minaccecheAmatoavevarivoltoallostessoBellocco–diqui l’intenzionedivendicarsi–eranostateproferitealCentroAgroAlimentarediBologna(CAAB),nellostanddella Veneta FruttadiRoccoGaetanoGallo(suosodale),doveCarmeloBelloccotemporaneamentelavorava,mentreerainaffidoaiservizisociali.Agli arresti, oltre a Carmelo e lamoglie,Maria Teresa D’Agostino, sono finiti

ancheifigliUmbertoeDomenicoBellocco,ilnipoteDomenico,ilfratelloRocco,eRoccoGaetanoGallo,padredellaconviventediunfigliodiCarmeloBellocco(e ritenuto nell’indagine Vento del Nord referente dello stesso Bellocco). Neldicembre2010,con il ritoabbreviato,arrivano leprimecondanne, inflittedalGUPdiReggioCalabria,TommasinaCotroneo.Lepiùrilevantisonostatequellea14annidireclusioneperCarmeloBellocco,a10anniperDomenicoBellocco;a10annie4mesiper l’altroDomenicoBellocco;a8annie4mesiperMariaTeresa D’Agostino; a 8 anni ciascuno per Umberto Bellocco e RoccoGaetanoGallo.Nell’appelloarrivanoleriduzionidipenaperCarmeloBellocco(12anni)e7anniperlamoglie.SeiglianniperUmbertoBelloccoeRoccoGaetanoGallo;assoltoperuncampod’imputazione,DomenicoBelloccoriceveunoscontodidueanni(8,dai10delprimogrado);stessacondannaesimileriduzioneperilsuoomonimo.Altrecondannediminoreentitàarrivanoancheperifiancheggiatoridella famiglia (Antonino Scordino, Filippo Scordino, ElisabettaMaiolo, AngeloD’Agostino,AlessandroMercuri).BlueCall seguedi2anniVentodelNordehaportato inizialmenteall’arrestodi 23 persone ritenute, si legge nel comunicato stampa diffuso in seguitoall’operazione,

elementi di spicco dell’associazione mafiosa denominata’ndrangheta, operante sul territorio della Provincia di ReggioCalabria, sul territorio nazionale ed estero costituita da moltedecine di “locali”, articolate in tre mandamenti e con organodi vertice detto “Provincia” ed, in particolare, appartenentiall’articolazioneterritorialedenominatacoscaBellocco,operantesul territorio del comune di Rosarno, a sua volta inserita nelmandamento tirrenico, ritenuti responsabili, a vario titolo, deireatidiassociazioneditipomafioso,detenzionediarmidafuoco,riciclaggio,rapineedintestazionefittiziadibeni.

In particolare, Blue Call, si ricollega alle operazioni Rosarno è Nostra 1 e 2,condottetraReggioCalabriaeBolognache,oltreadocumentarelaspaccaturadellafamigliaBelloccoconiPesce(semprerosarnesi)14,hamostratol’espansionein territori frutto di colonizzazione ’ndranghetista, rispettivamente Emilia-RomagnaeLombardia.IlnomeBlueCallderivadauncallcenterconlostessonome,chegestivanoiBelloccoesegnatamenteUmberto15,fratellodiDomenicoBelloccoenipotediCarmelo.L’indagineTramontodel 2013ha riguardato, invece, l’inserimentonella coscaBelloccoanchedelsodaliziooperanteinSanFerdinandoefacentecapoaGiulio14AriprovadiquestaspaccaturasonointervenuteneglileoperazioniRosarnoeNostra1e2el’operazioneSant’Annadelluglio2014.Nell’agosto2014ulterioriarrestidannoseguitoall’operazionegraziealcoraggiodiGiuseppinaPesce,chepropriocontrolasuastessafamigliahadatounaiutofondamentalealleindagini.SivuolericordarequiancheinomidiMariaConcettaCacciola(suicidatasinel2011)eGiuseppinaMultariche,ancheacostodellalorovita,hannodecisodicollaborareconlagiustizia.15UmbertoBelloccoall’epocadeifatti,marzo2011,sieraresolatitantedopochelaDDAdiMilanoneavevachiestol’arrestoall’internodell’operazioneImelda.

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Bellocco e Aurora Spanò; i reati contestati sono usura, estorsione, violenzaprivata, lesioni, delitti in materia di armi, delitti contro la fede pubblica el’amministrazionedellagiustizia,interposizionedivalori,tutticonl’aggravantedelmetodomafioso(ilpiùvoltesegnalatoart.7L.203/91).Il processo relativoaTramontoègiuntoalla sentenza con ritoabbreviatonel2014edhariguardato“lasintesidelleconclusioni investigativeditreparalleleinchiestedellaDda: “Tramonto”, “BlueCall” e “Ventodel nord” (GazzettadelSud,2014).Ancheinquestocaso,comeperVentodelNord,ilquadrodelineatodaiPMsullapresenzaelaforzadellafamigliaBelloccosianellezonediorigine,maancheinEmilia-RomagnaeLombardia,haportatoall’emissionedicondanneperuntotaledi315annisui350richiestidaiPubbliciMinisteri16.

Bologna e il ferrarese si contraddistinguono per un incessante flusso distupefacentiprovenientisiadall’Italiachedall’estero,standoaquantosièvistofinqui.Itrafficidistupefacenti,chepossonogarantireintroitimoltoelevatialleconsorterie che ne gestiscono l’importazione e la distribuzione, necessitanoperò anche un massiccio reinvestimento del denaro di provenienza illecitanell’economia legale;perquestomotivo isequestrie leconfischescattateneiconfrontidialcunipersonaggilegatialla’ndranghetadimostranocomeBologna(einminormisuraFerrara)sianodiventateunazonadibusinessindiversisettorieconomici (dallaristorazionealturismo).Nonpuòessereuncaso,quindi,cheBolognasialaprimaprovinciapernumerodibeniconfiscatiinregione.Nonsitrattasemplicementediprocessiscaturitiprimaegiuntiaconclusioneinanticiporispettoalleoperazionisegnalateperl’Emiliaoccidentale,madiunapresenzadidiversecoscheedialtreorganizzazionidistampomafiosopresentinelterritorio,lequalihannosvoltomassicceattivitàdiinvestimentonell’economialegale.

1.4 Una presenza “minore”, ma fondamentale: la ’ndrangheta in Romagna

Due figure centrali per la Romagna sono stati i fratelli crotonesi Domenico eSaverioMasellis. Saverio è stato condannato in via definitiva all’ergastolo peresserestato ilmandantedell’omicidiodiGabrieleGuerraavvenuto il14 luglio2003.Assiemealuiall’ergastolosonofinitiilsuobracciodestroGiovanniLentini-affiliatoaunadifferentecosca–eFrancescoMellino, inqualitàdiesecutorematerialedell’omicidio.IldissidiotraGuerraeicalabresieranatoperiltentativodel primo di mettere in discussione il monopolio dei “calabresi di Riccione”sullebischeclandestineinRomagna,unaffrontonontollerabileequindipunitocon un agguato in puro stilemafioso, in località Pinarella di Cervia. Seppureritualmente affiliato ai Dragone (con “battesimo” di ‘ndrangheta), Masellisequella cellula semi-autonomadi ‘ndrangheta inRivieraera vicina alla coscaVrenna-Bonaventura17 di Crotone e ai Pompeo di Isola Capo Rizzuto. A seguito dell’operazione Bastiglia, che ha disarticolato il giro di bische clandestine tralaRomagnaeBologna, laDDAdiBolognaèriuscitaadimostrarel’esistenzadi16InomideicondannatisonodisponibilisuZmedia(2014).17L’allorareggentedellacosca,LuigiBonaventura,parleràperlaprimavoltaqualecollaboratoredigiustiziaproprioneiprocessicheseguirannoalleindagini.

un’associazione adelinqueredi stampomafiosooperante in Emilia-Romagna,tant’ècheancoraoggirappresentailprimoedunicocasodi416bisriconosciutoinviadefinitivadallaCortediCassazione18.Perlamaggiorpartedegliassociati,dunque,sonostateconfermatelecondannegiàemessedalTribunalediRimini:Lentini(13anni),Mellino(8anni)Pompeo(4annie8mesi),DimitriBelegu(4anni),DomenicoBumbaca(3anni).Ilgiocod’azzardoèalcentroanchediun’altraoperazione,BlackMonkey,chehariguardatoilterritorioravvenate.Ilnucleodellavicenda,incuideveancoragiungere la sentenza di primo grado, ruota attorno a Nicola Femia, dettoRocco,personaggiogiànotoallecronachegiudiziarieperilsuocoinvolgimentonell’indagine Rischiatutto condotta dalla DDA di Napoli e condannato a 23anni dalla Corte d’appello di Catanzaro per associazione finalizzata al trafficodisostanzestupefacentiereatiinmateriadiarmi.Ilsuonomecompareancheall’interno dell’indagineMedusa, condotta nel 2009 dalla DDA di Bologna, incuivieneconsideratounasortadiconsulenteperiCasalesi(sivedailcapitolosuccessivo), che nel modenese volevano espandere il giro d’affari del giocod’azzardo.Isuoilegamiconpersonaggilegatialla’ndranghetalombarda,inoltre,sonostatipiùvolteriscontratidallaProcuradiMilano,cosìcomeirapporticoni Valle e i Condello in Calabria (Tizian, 2013). È in Romagna, precisamente aSant’AgatasulSanterno,dal2002e,secondol’accusa,daannihaampliatolasuareteeconomicaattraversoilgiocod’azzardo19,coinvolgendoviancheifigliRoccoeGuendalinaFemia.L’organizzazionechefacevacapoaFemia

agiva attraverso sitiWeboperanti illegalmente in Italia essendoprividiconcessioneautorizzativa,edinparticolareisiti“dollaro”e “starspklive”, riconducibili ad una società romena gestita daTancrediLuigieisiti“viva”,“vanilla”e“888suite”,tuttiregistratidaunasocietàdiTortola(IsoleVerginiBritanniche)conbaseoperativaaLondra.Rispettoatalisitiinternet,NicolaFemiafungedaunicoreferente in Italia per la distribuzione degli accessi via internet.La complessità dell’attività delittuosa discende non soltanto dalnecessario coinvolgimento di soggetti con adeguate capacitàtecniche(chedevonooperareconigestoriesterideisitiWEBperlasoluzioneimmediatadeiproblemitecniciegarantirelacontinuafunzionalità dei sistemi operativi), ma anche dalla necessità direlazionarsiconinumerosidisoggetticuifannocapo,sull’interoterritorionazionale,lesalegiocooveaccedonoigiocatoriedoveavvienelaraccoltafisicadeldenaroche,concadenzaquindicinale,viene effettuata da emissari del Femia (Direzione NazionaleAntimafia,2013,p.403).

Leramificazionisisonoestesea57puntigiocodislocatiindiverseregioniitaliane,18PerunulterioreapprofondimentosullavicendasirimandaP.Wild,(2013),tesidilaurea.19Traleattivitàdimaggiorerilievosucuil’organizzazionefacevalevavierailgiocod’azzardoon-line,lacommercializzazionedischede“normali”perleslotmachine,laproduzioneeladistribuzionedischedeinformatichecontraffattesempreperleslotmachine.

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iqualiavevanocomeriferimentol’organizzazionediFemia.Attraversocomplessimeccanismi di occultamento dei volumi di gioco, inoltre, il sodalizio potevagarantirsi enormi profitti truffando i Monopoli di Stato e vendendo schedeinformatichecontraffatteaprezzisuperioriaquellidimercato,utilizzandocomeviatico societàaccreditate–gestitedaprestanome–checommercializzavanoschedelegali(Arcades.r.l.eAstors.r.l.).Il22gennaio2014èscattatoilrinvioagiudizioper23imputati;per13diquestilacontestazioneèquellarelativaal416bis,ossiailreatoassociativodistampomafioso; inaltri casi, invece, sièprocedutoallacontestazionedell’aggravantemafiosa nel compimento dei reati (il già menzionato art. 7 L. 203/91), tra iqualisiregistranoanchel’estorsione,ilsequestrodipersonaelatruffaerarialeattraversol’intestazionedisocietàebenifittizi.Un altro fatto di rilievo, che emerge in Romagna anche nell’operazioneCriminalMinds,èilruolodialcuniesponentidelleforzedell’ordinenelfornire“informazioni” utili, coperte da segreto investigativo. Si legge, ad esempio,nell’ordinanza di custodia cautelare di Black Monkey che Femia mantenevacontatti illeciticonalcuni soggettidelle forzedipoliziaalfinediaverenotizieriservatesueventualiindaginineiconfrontisuoiedeisodali.Più di recente, invece, Luigi Tancredi viene assolto dalla Corte di Appello diBologna, dopo che lo stesso giudizio era stato emesso in primo grado per ilprocesso con rito abbreviato sceltodallo stesso Tancredi. Ladecisionehaneifattiesclusosial’appartenenzadiTancredialsodaliziocriminalechel’operazioneBlackMonkeyavevadisvelatosialacolpevolezzadell’imputatoperilreato“fine”diesercizioabusivodiattivitàdigiocoodiscommessa(art.4dellalegge401/89).Tancredi, che realizzava e faceva le necessariemanutenzioni alle piattaformeinformatichedeisitidicuisiavvalevaFemia,secondoilTribunale,eraestraneoalleattivitàdell’utilizzatore(ossiail“gruppoFemia”), inquantoeracompitodiquest’ultimoprovvederearaccogliereinecessarititoliperpoteroperarenelloStato di riferimento (ossia le Isole Vergini). Tancredi, che era il titolare dellapiattaforma,quindinonpuòessereritenutoresponsabiledeireatidell’operatorechepoiregolavaigiochion-line.

Lerisultanzedelleindaginihannopoimostratoquale“attenzione”peripropriaffari avesse Femia: le minacce al giornalista e scrittore Giovanni Tizian,“colpevole”diaverportatoallaluceconalcuniarticolisullaGazzettadiModena,l’attività dei “clan dei videogames” (Gazzetta di Modena, 2011), ne sonoun’eloquentetestimonianza,tantocheproprioperilgiornalistaèstataattivatalascorta.SitrattadiunodeiprimicasiinEmilia-Romagna.ProprioNicolaFemia,durante il processo, ha accusato Tizian sostenendo che il processo sia statomontatopropriopercausasua:“Ameeaimieifiglinoncihannomaimessoa conoscenza di quello che hanno sequestrato, ma io sono un imprenditoreevidimostroquantimilionidieurohodatoallo Stato…Non sonomai statocondannatoper416bis,perchéigiornaliparlanodimafiosità…?Chisbagliadevepagare:sbagliaFemiapagaFemia,sbagliailgiornalistapagailgiornalista”(Liberaradio.rcdc.it,2014).

Ilprocessoèiniziatoil28Marzo2014ehavistolacostituzionedipartecivilediassociazioni, comuni, l’ordinedei giornalisti e, in ultimo, SistemaGioco Italia-Confindustria Sit e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre a quella diGiovanniTizian.

Comesivedesinqui,ilgiocod’azzardoèstatounodeicanaliattraversoaiqualisièrealizzatalapenetrazionemafiosa. Sarebbe,peròriduttivolimitareaquestosettore lapresenza ’ndranghetista, inquantosipuò riscontrareunparticolareinteressesiaperilreinvestimentodicapitaliilleciti(grazieancheallapresenzadiSanMarino,qualecatalizzatoredelriciclaggio)siaperaltrefattispeciedireato.

DiqualcheannoprecedenteaBlackMonkeyèl’operazioneOmnia(2007),chehacoinvoltola’ndrinadeiForastefano,originariadellasibartide:60sonostatele ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip su richiesta della DDA diCatanzaro,mentrel’ammontaredeisequestrièstatodicirca50milionidieuro.Un’operazionechehatentatodisvelareimeccanismieconomico-criminalipostiinesseredall’organizzazione,chesicontrapponevaagliAbruzzese, icosiddetti“zingari”; usura, truffe all’INPS, traffico di stupefacenti porto e detenzioneillegale di armi ed esplosivi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestinasono i comparti in cui l’associazione operava, garantendosi enormi profitti diprovenienzaillecita.LaProvinciadiForlìètoccatadall’indagineOmnia2,l’annosuccessivo:seisonolepersonefiniteagliarresti,dopoladenunciadiFrancescoRaso, un imprenditore di origini calabresi, costretto a rifondere un prestitoa tassi usurai e ad assumere nella propria azienda Vincenzo Atene (anch’egliarrestato), legato tramite vincolodi parentela ai Forastefano. Tra gli arrestati,in questa operazione, compare il nome di Domenico Forastefano, cugino delbossVincenzoForastefano,arrestatonelsettembredel2008aCassanoall’Ionioin unbunkerpredispostoper la latitanza a casadellamadre.Gli altri fermatirispondono ai nomi di Salvatore Lione, Salvatore Maritato, Giovanni BattistaSantagata, Giovanbattista Capparelli (poi deceduto), Vincenzo Atene. Lione,poipentitosi,eradivenutoil“reggente”dellacosca,secondoleindagini,dopol’arrestodeiForastefano(secondoleindagini)primachequestineordinasserol’omicidioperchéloritenevanocolpevoledifurto:distraevaifondidestinatialla“bacinella”,ossialacassacomunedestinataalsostentamentodellefamigliedegliaffiliati,allespeselegaliesoprattutto,all’usura.L’omicidioèstatocompiuto,maafarnelespeseèstato,pererrore,ilcognatodiLione,FazioCirolla.Dasegnalareleparoledell’allorasostitutoprocuratoredellaDDAdiCatanzaro,VincenzoLuberto,ilqualesottolineavacomesifossedifrontead“unapresenza’ndranghetisticaancheinRomagnaequestoconfermalatesisecondolaqualegli’ndranghetististannoinvestendo[in]mercatianchepiùfloridi”(NuovaCosenza,2008).Nel 2011 arrivano le prime condanne per l’operazione Omnia, tra cui quelledell’exconsigliereregionaleinquotaUdeur,DomenicoLaRupachesisarebbeavvalsodelclanpergarantirsiunseggioduranteleelezioniregionalidel2005.Antonino Forastefano, detto “Tonino il diavolo” e diventato nel frattempo

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collaboratoredigiustizia,èstatoinvececondannatoa18anni.LaCorted’Appellohapoisuccessivamenteconfermatolecondanneper28dei29giudicatiinprimogrado; è la Cassazione a ribaltare il giudizio nel marzo 2013, annullando lasentenzadellaCortee leconfische inflitteallacoscaper28 imputatigiudicaticonritoabbreviato,tracuiAntoninoForastefano(CorrieredellaCalabria,2013).Nel 2015 arriva la sentenza d’appello del nuovo processo che condanna, tragli altri, Antonino Forastefano a 16 anni e Salvatore Vitale a 3 anni e 4mesi(confermandolasentenzadiprimogrado).PerOmnia2,invece,novesonostatiglianniinflittiinprimogrado(sentenzadelfebbraio2011)aDomenicoForastefano;altriindagaticondannatisonoCapparelli(4anni),Maritato(5anni)eaLione(3annie4mesi);l’assoluzioneconformulapienaèarrivataperSantagataeAtene.

Di altro tenore sono le vicende che, sempre nella provincia di Forlì-Cesena,hannoriguardatol’indagineVertice.Taleindaginehaportato,inunprocessodiprevenzioneparallelo,allaconfiscaditresocietà,lacuiproprietàeradiAlfredoIonetti,ritenutoiltesorieredellandrinadeiCondelloeconsuocerodiquest’ultimo.A Ionettinel 2009 era stato imposto l’obbligo di soggiorno a Cesena,mentreil suoarresto in terra romagnola risaleal 2012,dopoun’operazione condottadalla squadramobile di Forlì e coordinata dai PmDi Vizio e Forte. A CesenaIonettisieradedicatoalla compravenditadi camion,masecondo la sentenzadellaCortediAppello (sezionemisurediprevenzione)diReggioCalabrianonsoloilsuoredditonongiustificavagliinvestimentieffettuatineglianni,malasuapericolositàsocialerestavaattualeequalificata.Andando con ordine, l’operazione Vertice scatta nel 2006 mentre PasqualeCondello, detto “Il Supremo” e ritenuto il capobastone della famiglia, vienearrestato nel 2008. Gravato di quattro ergastoli, Condello nel 2011 vienericonosciuto colpevole di associazione a delinquere di stampo mafioso dallaCortediAppellodiReggioCalabria;nellastessaoperazioneerastatoarrestatoanche Alfredo Ionetti, il quale – dopo aver scelto il rito abbreviato – è statoassolto;l’assoluzionenelprocessopenale,tuttavia,nonhaimpeditoalTribunalediReggioCalabriadiconfiscare,nelparalleloprocessodiprevenzione(del2012),ibenidiprovenienzaillecitariconducibiliallostessoIonetti,inquantofruttodiuna evasione fiscale portata avanti su larga scala. Ionetti, infatti, non potevapermettersi lamoledegli investimenticompiuti,afrontediunredditomedio-basso,ottenutoconlapensione.LaconfiscaècosìscattataperlaSor.Nova Srl (di cuièstatodirecentesgomberatoilcapannonecontestualmenteconfiscato),laSor-Nova Srl 2006el’immobiliareAlpa Srl;altreconfischesonoscattateper13traappartamenti,villette,box,ufficisparsitraRoma,CesenaeReggioCalabria;ibenimobili concernono, invece,54 rapportidi contocorrente,polizzeassicurative,dossiertitoliefondidiinvestimento,per10milionidieuro.Confiscatianche5camioneunabarca.DasottolineareanchecomeIonetti,nonostanteilsequestrodeibeniintervenutotrail2006eil2008,avrebbetuttaviacontinuatoacontrollareindirettamentequestibeni:infatti,unodeidueamministratorigiudiziari,RosarioSpinella,èstatocondannatonel2013adueanni(penasospesa)perché,secondo

l’accusa,avrebbegestitoilpatrimoniosequestrato(stimatoincirca50milionidieuro)comefosseunabancadellostessoIonetti.Schematizzando,AlfredoIonettiealcunisodalipotevanocontaresuSpinella“siasulversantedeirapporticonilpersonaledellasocietàfinanziariasiasuquellodellerelazionicontrattualiconiclientifinanziati”(IlRestodelCarlino,2013).

Nella provincia di Rimini sono due le operazioni di rilievo che è necessariosegnalare; laprimarispondealnomediDominus/Dominus II, rispettivamentedel2008e2011,nontantoper i reati(spaccio,masenzafinalitàassociative),quanto per il coinvolgimento di Vincenzo Franco, qui accusato di spaccio didrogaetrasferimentofraudolentodivalori.Franco,dioriginicampane,siritieneesserestatounreferentedegliUrsiniaRimini,presumibilmenteutilizzatodallacoscaper le sue ramificazioni nelmondodello spacciodegli stupefacenti: giàcoinvolto innumeroseprecedenti indagini (tracuiRomagnaPulitanel1993eperaverfiancheggiatoiPascarellanell’estorsioneaMarcoCit),nel2002,ilsuonomerisultaemergerenell’ambitodell’operazionedenominataSant’AmbrogiocoordinatadallaDDAdiReggioCalabria,voltaasgominareun’associazioneperdelinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Proprio la Procuradi Reggio Calabria, rilevava un “rapporto costante e continuo” di Franco conassociazionimafiose,lacuiorbitagravitavaattornoallafamigliadegliUrsini.

L’altra indagine che coinvolge la zona riminese è quella denominata Cartesioneiconfrontidiun’associazioneadelinquerefinalizzataall’estorsioneeusuraaidannidinumerosiimprenditori.Secondogliinvestigatori,numerosiimprenditoridell’altocosentinoavrebberoagevolato l’attivitàdellacosca ’ndranghetistadeiMuto, reimpiegandoa lorovolta icapitali illeciti inattivitàdiusura.Tra ibenisequestrati(perunvaloredicirca70milionidieuro),vièunristorantesitoaBellaria-IgeaMarina,riconducibileadAgostinoBriguori,consideratoprestanomepercontodellacoscadeiMutodiCetraroealtempostesso“stabilmenteinseritonell’organizzazionecriminale”. Laconfisca inprimogradodel ristorante,vienepoiribaltatainappelloinquanto,secondoilTribunale,nonèstatadimostratalaprovenienzaillecitadeldenaroconcuièstatoacquistato.TaleordinanzaèstataimpugnatadallaprocuradiCatanzaro.

All’esternodell’Emilia-Romagna,mainuncertoqualsensopienamenteaddentroallevicendedimafiadellaregione,unruolodirilievospettaaSanMarino;alcuniprocedimentigiudiziarirelativiafattidi’ndranghetahannoriguardatoilTitanoinmanierapiùomenodiretta.Perciòcheconcernel’indagineDecolloMoneydel2011,giàdescrittanelcapitoloprecedente,sisegnalachelaparteriguardanteSanMarinovertesuunavicendadiriciclaggiochehacoinvoltoilCreditoSammarinese.Talebanca,cheall’epocaeragià insofferenza,èstataprimacommissariataepoiposta in liquidazione,dopochesierascopertoilcoinvolgimentodeiverticidellaBanca,nelriciclaggiodeiproventidelnarcotraffico.La ricostruzione degli inquirenti sottolinea come il presidente della banca

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chiedesseaVincenzoBarbieri(sivedasopralasuavicenda)unversamentodi15milionidieuro,cheequivalevaanchealprezzodivenditadellabanca,all’epocaindifficoltàdiliquidità.Èildirettoregeneraleche,però,incontraBarbieriperfarsidaredirettamenteunapartediqueldenaro.Comeunimpiegatohaevidenziato,i soldi,di tutti i tagli, giunti inbancapuzzavanodimuffa. IdueesponentidelCreditoSammarinesesonostatiprimaarrestatiepoipostiaidomiciliari.Peridueeperilvice-direttoregenerale,anch’eglicoinvoltonellavicenda,siattendonolerisultanzeprocessuali;lasentenzadiprimogradononèancorastataemessa.

Del2011èl’indagineEasyMoney2;anch’essariguardaSanMarinoperilreato,contestato dagli inquirenti, di riciclaggio di denaro proveniente dall’usura; ilprimotronconedell’inchiesta(2009),inveceipotizzavaancheireatidiestorsione,tentatatruffaaggravatadallemodalitàmafiose.LaretediusuraisiritienevicinaallecoscheAnello-Fruci,MancusoeFiarèattivetraillamentinoeilvibonese.Ilgirod’affarisiaggiravaattornoai3milionidieuro.TraibenisequestratidiversibenimobilioltreadappartamentisitiaMilano,Roma,Miami(Florida,StatiUniti)e,soprattutto,duesocietàdiSanMarinooperantinelsettoredeigioielliedelnoleggioauto.Laprimaudienzadelprocessosiètenutanell’apriledel2015.

1.5 Il condizionamento del voto20

Un capitolo a parte meritano le vicende, alcune delle quali segnalate anchenell’ordine di custodia cautelare dell’operazione Aemilia, riguardanti alcuneelezionilocalitenutesiinEmilia-Romagna.Sitrattadicasiche,seppursporadicielacuirilevanzainsedepenaledeveessereancoratuttadimostrata,testimonianoiltentativodicondizionamentodellavitapolitico-sociale emiliano-romagnola da parte di soggetti che (per lomeno) sipresumonoviciniallacriminalitàorganizzata.Unadelleprimevicende,risalenteal2011,riguardailcomunediSerramazzoniinprovinciadiModena;lecontestazionimosseagliindagati–traiqualispuntanoinomidiRoccoAntonioeMicheleBaglioedelsindacodelComuneLuigiRalenti–sonoquellediaver truccatodegliappaltipubblici. Inparticolare ilRalentièindagatopercorruzioneeturbatalibertàdisceltadelcontraenteinrelazioneaduecommessepubbliche.Novesonostati,nel2013,irinviiagiudizio,mentreilproscioglimentoèarrivatoperilresponsabiledell’ufficiotecnicoMariaRosariaMocella. L’appalto più rilevante è quello del rifacimento del campo sportivo:secondo gli investigatori, l’Unione Group – gestita dalla moglie di Baglio –avrebbe avuto il subappalto dalla Restauro Costruzioni per la realizzazione dell’infrastruttura,mapropriolaRestauro Costruzioni,difattogestitadaMicheleBaglio e intestata tuttavia a Giacomo Scattareggia, sarebbe stata solo unafacciataperpermetterel’inserimentodell’altraaziendadiBaglioincorsod’operaattraversoilsubappalto.Iltuttosarebbestatocompiutodopounaccordostrettotra Rocco Antonio Baglio e Ralenti. I due Baglio sono parte dell’AccademicaEuropeaperleRelazioniEconomicheeCulturali(AEREC):nel2008l’exsindaco20Ovenonindicatodiversamente,lecitazioniinquestoenelprossimoparagrafo(L’OperazioneAemilia)sirifannoa’Ndranghetaallaemiliana(2015).

Ralenti ha incontrato i Baglio in un evento promosso dall’Accademia e ne haricevutounpremionellostessoanno,comedocumentanel2008ilbimestralepromossodallastessaintitolatoItaliaOperosa.L’indagine era partita da un incendio doloso che ha distrutto la villadell’imprenditoreedex calciatoredelModena,GiordanoGalliGibertini, a cuipoièseguito l’incendio(anch’essodoloso)deglispogliatoidelcamposportivodiSerramazzoni.Allaprimaudienzadelprocessosonovenuteagallaulterioriparticolari: a partire dalle minacce rivolte allo stesso Gibertini, così come ilmaresciallodeiCarabinieridiSerrahaconfermato,equellerivolteall’imprenditriceRosannaSemproni,cheavrebbetoltoaunodegliimputati(SalvatoreGuarna)unlavoroper laristrutturazionedell’abitazioneSilverioBonfiglioli,suocerodell’exsindacoRalenti21.Insedeprocessuale,vieneanchedocumentatounincendioalresidence“Paradiso”.LaCorte,secondoilreportdiDanieleMontanari(2015)“hachiesto[allaSemproni]deilegamifraitre[Guarna,BonfigliolieRalenti],eleiharicordatoafine2011unariunionefraloroincasadell’exsindacoacuinonfuammessa,adifferenzadisuomarito,chealtermineleportòacasaunbigliettinoconleistruzioniacuidovevaattenersisulcantiereeipagamenti.Cosacheleinon fece, denunciando tutto alla Finanza”. Rocco Antonio Baglio, dichiaratosiinnocente,èconvintodipoterdimostrare lasuatotaleestraneitàrispettoagliaddebitimossigli.Epoicisonolecompetizionielettoralipreseinesamedall’indagineAemilia:lecomunalidiParmadel2007e2012,diSalsomaggiore(PR)(2006),diSalaBaganza(PR)(2011),diBibbiano(2009),diBrescello(2009)ediCampegine(2012),oltreal coinvolgimento di Giuseppe Pagliani, consigliere comunale e provinciale diReggioEmilia,accusatodiconcorsoesternoinassociazionemafiosa.A Parma nel 2007, alcuni dei personaggi coinvolti in Aemilia, tra cui RomoloVillirillo (accusatodi associazionedi stampomafioso) sembrano averpuntatosu Giovanni Paolo Bernini22 quale referente in consiglio comunale; Bernini,raccoglie1721preferenzenellalista“ParmaconUbaldi”(dicentro-destra);afareda intermediario traBernini (cheaveva velleitàdi candidaturaquale sindaco)eVillirillo,chevantamolteconoscenzeinambitocutrese,sarebbeintervenutoGiovanni Gangi, imprenditore siciliano in affari con lo stesso Villirillo e PierAntonio Salerno, cutrese e factotumdi Villirillo. L’appoggio di Villirillo e dellasua consorteria sarebbe arrivato con ilplacet di Giuliano Frijio, imprenditoredi stanzaaParma, ilquale tuttaviadevecomunqueappoggiarealtri candidatia luivicini, LuigiVillanieBuzziPaolo.Vienedocumentataancheunariunionetra Villirillo, Giovanni Lepera (anch’egli accusato per associazione di stampomafioso),GiuseppeCorteseeBernini.Ilpattocorruttivosarebbepoiavvalorato21Ralentinell’occasionesisarebbeadoperatoperricucirelostrappotraledueparti.22IlTribunaledelRiesameharecentementerespintol’appellodelsostitutoprocuratoredellaDDAperlacustodiaincarcerediBerniniperchénonsussisterebberoglielementiacaricodelpolitico.DanotarechecomunqueilRiesamegiungeadaffermarecomedebba“ritenersicheBerniniabbiaeffettivamentepromesso,ealmenoinparteversatol’importocomplessivodi50milaeuro[…]nonpuòinvecestimarsiacquisitounquadrodigravitàindiziariasufficientementegraveinordinealfattocheilpattoprevedesseanchelapossibilitàdipartecipareadappaltiindettidalComuneinposizioneprivilegiata”.Ècorruzioneelettorale,quindi,quellachevieneprospettataenonvotodiscambiopoliticomafioso.

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da un presunto versamento di 20.000€ ricevuti da Villirillo per tramite di unprestanomeeversatidaBernini.Nelleelezionidel2012,invece,ilflussodivotimessoesameèquellorelativoaPierpaoloScarpinodelPartitoDemocratico;DomenicoOlivo,cognatodiVillirillo,tenta di convincere il “grande elettore” Giuliano Frijio a convergere su quelnome,sebbenequest’ultimosostengacandidatidicentro-destra.FirijiososterràlacompaginediScarpinoalballottaggio,dopocheilcentro-destraneerarimastoesclusoacausadell’inserimentonellacompetizionedelMovimento5Stelle,cheeleggerà Federico Pizzarotti Sindaco di Parma. Scarpino ha dichiarato di nonconoscereminimamentelepersonechehannoparlatodiluinelleintercettazionicomparsenell’ordinedicustodiacautelaree,peraltro,nonrisulta indagato,alcontrariodiBernini,indagatoperconcorsoesternoinassociazionemafiosa.In una intercettazione Romolo Villirillo sostiene di aver aiutato il sindacoMassimo Tedeschi nelle elezioni comunali del 2006 a Salsomaggiore Terme:eleggereunsindacoperlaconsorteriacriminaleavrebbeaiutatol’ingressonelsettoredegliappaltipubblici.AlmenocosìVillirilloriferisceadAlfonsoMartino,anch’eglicoinvoltonell’indagineAemilia:“[ilsindaco]hadettodiandaredallesuesegretarieedirglichisei[…]L’amicodiRomolodaCutro!...evedichesubitotifannoparlareconlui!!”.ASalaBaganzasonosempreVillirilloeMartinocheparlanodell’esitopositivodelleelezioniperlaconsorteria,tantocheèlostessoVillirillochesperadipoterportarsi a casa un po’ di “lavoro” (leggasi, appalti) per il sostegno offerto alcandidatovincitore.ABibbianonel2009èNicolinoScarone(giàrichiamatonelcapitolosuReggioEmiliaeaccusatodiassociazionedistampomafiosoinAemilia)chesiinteressadell’elezione del candidato di centro-destra alle elezioni comunali, PaoloCatellani.ABrescellosemprenel2009èlacandidaturadiJessicaDilettoadesserepostaall’attenzionedegliinquirenti.JessicaDiletto,figliadiAlfonsoDiletto(indagatoperassociazionedistampomafioso),èrisultatalaprimadeinonelettialleelezioni.AlfonsoDiletto, invece, nel 2012, tramite un consigliere di Forza Italia, avevacercatodipotersmentirel’articolodiGiovanniTizian(2012b),nelqualelostessoveniva descritto come persona vicina alla ’ndrangheta; in una conversazioneintercorsatra ilpoliticobrescellesediForza ItaliaMaurizioDell’AglioeDiletto,sisegnalacheproprio ilprimosarebbeandatodaDilettoper lacomposizionedellalista:unfattoeloquente,aldilàdelrilievopenaledellavicenda,diquantocertipersonaggipossanoinfluiresullapoliticalocaleed,inparticolare,sullavitapartitica.Alle elezioni comunali di Campegine del 2012 è Alfonso Paolini, cutrese edindagatoperassociazionedistampomafioso,adincontrareSarconeeGiuseppePagliani(ForzaItalia)perl’avvicendamentodiquest’ultimoeperlaformazionediunalista,conlarelativaraccoltafirme,denominata“L’AltraCampegine”(chenon ha a che fare con le liste che alcuni partiti di sinistra hanno presentatorecentementeindiversetornateelettorali).Per ciò che concerne il ruolo di Pagliani, la vicenda verrà solo brevemente

riassunta:nell’ordinanzadiAemilia,incuiPaglianièaccusatodiconcorsoesternoinassociazionemafiosa,sipuòleggerecomeeglifosse“pienamenteconsapevoledellastoriacriminalediSarconeNicolino,essendofattonotoriolapendenzadelprocessoperassociazionedistampomafiosoeplurimeestorsionipendenteinquelperiododavantialTribunalediReggioEmilia”.Enonostantetalecircostanza,Paglianisièimpegnatonella“battaglia”politicacontroleinterdittiveemessedalPrefettodiReggioEmilia e contro laPresidentedellaProvincia, SoniaMasini,che ne sosteneva l’operato. Pagliani, inoltre, si incontra con Paolini, PasqualeBresciaeAntonioMuto(anch’essiindagatiperassociazionemafiosa),nell’ufficiodi Nicolino Sarcone proprio per concordare una strategia per dar forza allaspondapoliticaoffertadallostessoPagliani.Edèproprioun’altrariunionechevieneposta già alcuni anni orsono all’attenzionedelle cronache: quella in cuiPagliani,assiemealconsiglierecomunaleRoccoGualtieri,siincontratraglialtriconNicolinoeGianluigiSarcone,AlfonsoDiletto,GiuseppeIaquintaePasqualeBresciaalristoranteAntichiSaporipromettendo,incambiodelsostegnopolitico,l’aiutoper lepresuntediscriminazioni che la consorteriaavrebbesubito. Il23marzo 2015 arriva la scarcerazione per Pagliani, che era tra i 117 arrestati diAemilia,poichésecondoilRiesame“nonrisultanoesservistaticontattidirettitral’indagatoeimembridelsodalizioepertantononvièprovacheilprimoabbiaimprontatolesuereazioniagliinteressideisecondiedellaconsorteria”.Inoltreanchedopola“famigerata”cena“nonvièprovacheilprimoabbiaimprontatolesuereazioniagliinteressideisecondiedellaconsorteria”.

1.6 L’indagine Aemilia

Data lacomplessitàdelle indaginieglisvariatiambitidi interventodelleforzedell’ordinenell’indagineAemilia,sièdecisoancheinquestocasodiprocedereadunsommarioriassunto,chepossaperlomenofaremergerelefigurecentralicoinvoltenell’inchiestaeledinamichediinserimentodellapresuntaconsorteriadi stampo mafioso nell’economia nel mondo dei cosiddetti colletti bianchi –attraversoilricorsoafidatiprofessionistilocali–nellamagistratura,nellaquesturae,inultimo,neimezzidiinformazione,fattoquest’ultimoassolutamentenuovonellaregioneEmilia-Romagnaperlemodalitàconcuisièsviluppato.Le dimensioni e la portata dell’operazione sono desumibili dalle personecoinvolte(224indagati),dicui117finite,inprimabattuta,agliarresti(alcunidiessi,sonostaticarcerati,adaltrièstatoimpostoilregimecarcerariodel41bis)e68accusatedel reatoprevistodall’ “articolo416bis1,2,3,4,5,6,e7 co.C.p.art.4L.146/06peraverfattoparte[…]dell’associazionemafiosadenominata’ndrangheta autonomamente operante da anni nel territorio emiliano […][corsivodell’estensore]”.Un universo, quello che gli inquirenti hanno tracciato, che ruota attorno allaconsorteria di Nicolino Grande Aracri, in cui quasi 300 imprese sono statecondizionateocontrollatedagliuominidelboss(Tizian,2015).Dasottolineare,in primis,anchelapresenzadiesponentidelleforzedell’ordine,che si sarebbero messi a servizio della “cellula ’ndranghetista” emiliana:

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tra questi, Maurizio Cavedo appartenente alla PS. Cavedo avrebbe fattoconsapevolmente parte del consorzio EdilStella, utilizzato da alcune aziendecutresicomeparaventoper il riciclaggio; inoltresisarebberesocompartecipediunfattoestorsivoneiconfrontidiVincenzoMigale.DomenicoSalpietro,dellaradiomobilediReggio,invece,risulterebbeaverfornitonotizieutiliagliuominidella cosca, interessandosi ancheagli affari collaterali, purnon facendopartedellaconsorteriaoavendolaaiutataconsapevolmentedafuori.LaposizionediAntonio Cianflone è più delicata: Ispettore Superiore di Pubblica Sicurezza inservizioallaQuesturadiCatanzaro,èaccusatodiavercontribuitoalrafforzamentodell’associazionemafiosa,pursenzafarneparte.Fornendoinformazionisensibiliagli imprenditoriGiuseppeGiglioePalmoVertinelli(arrestatoepoiscarceratoin questa Operazione), avrebbe rafforzato l’organizzazione sia in Calabria chein Emilia. Per DomenicoMesiano, dell’Ufficio di Gabinetto della Questura diReggio Emilia, e il CarabiniereAlessandro Lupezza, in servizio alla StazionediReggioEmiliacentrale,l’accusaèquelladiessereentratinelsistemainformaticodelle Forze dell’ordine per tenere informati alcuni personaggi della cellulaemiliana(NicolinoSarcone,PasqualeBrescia,AntonioMuto,AlfonsoPaolini)dipossibili indaginisul loroconto.SuMesiano l’ordinanzaspiegache“nonè[…]credibile che laprofonditàe la continuitàdelle relazioni così comericostruitene giustifichino una lettura diversa da quella che pone ilMesiano all’internodel sodalizio criminoso, inpienacondivisionedelle suedinamicheedelle suegeneralifinalitàillecite”.Sono gli appalti, ovviamente, il nucleo centrale dell’indagine (sia nel settorepubblico che in quello delle partecipate). Non è un caso, che nell’indaginevenganorichiamateleinterdittiveantimafiaemessedalprefettodiReggioEmilia,controcuisonovolatiglistralidellepersonecolpite,tracuiMicheleColacino,chehavistolasuaazienda“bloccata”ecostrettaalicenziareipropridipendenti.ÈlostessoColacinocheinunaintercettazionedichiaracheprimadellacreazionedell’Iren – la multiservizi nata dalla fusione con diverse aziende pubbliche –sarebberiuscitoapilotaregliappaltiasuofavore.L’indagineAemiliahatentatoanchedifarlucesullaricostruzionepost-terremoto:nellecarteèpossibileleggerecomeAugustoBianchinidellaBianchini Costruzioni fosse in buoni rapporti conGiuseppeGiglio (indagato per il reato associativomafiosoeassuntocome“operaio”daBianchini)econifratelliBolognino,concui sarebbero stati concordati lavori da eseguire nel dopo-sisma. DaMicheleBologninoinparticolare,edaaltriimprenditori,Bianchiniprendevamanodoperada impiegareneipropricantieri:alcunevolte, secondo le indagini,utilizzandoimpropriamente(ecommettendounreatoperquesto)differentistrumentidellasomministrazionedellavorodapartediterzi,comeilcosiddetto“distacco”.Pergliinquirenti,proprioBianchinierailtramiteperlaconsorteriafacentecapoaGrandeAracrialfinedientrarenelsettoredegliappaltipubblicineicomunimodenesiereggiani(FinaleEmilia,Mirandola,ConcordiasullaSecchia,Reggiolo)colpitidalterremoto.Proprio in uno di questi comuni interessati dall’evento sismico le indaginisembrerebberomostrareunrapportodinaturaillecitatrailResponsabiledell’Area

LavorieServiziodiManutenzione,ClaudioGerrini23elostessoBianchini,chesiritiene sia in stretti rapporti anche con il sindacodi Finale, Fernando Ferrioli.Gerrini,trovandosiinunaposizionedipreminenzaperlaricostruzionedeldopo-sisma,nelleintercettazioniparrebbemostrareunacertainfluenzanelindirizzarel’esitodegliappalti.Nonservesemprevinceregliappalti,peraltro:laBianchini Costruzioni,infatti,spessositrovaasubentrareneisubappaltisugarevintedaaltri e di questo Gerrini ne è consapevole, come si può desumere da alcuneintercettazioniriportatenell’ordinanza.Che il rapporto tra la Bianchini Costruzioni e Gerrini fosse quantomeno nontrasparenteloavevaevidenziatoancheilconsiglieredellaLegaNord,MaurizioBoetti,facendoriferimentoadalcuniappalti(uncomplessoscolastico,gliedificimunicipali temporaneiecc.), la cui regolaritàvenivamessa in fortedubbiodapartedellostessoconsigliere. BenpiùrilevantisonogliscandalichehannocolpitolaBianchini Costruzioni in materiadireatiambientali–conilritrovamentoditraccediamiantoinalcunisitiincuil’aziendaoperava–e,soprattutto,l’esclusionedallawhite list, emessa dalla prefetturadiModena, a causadella quale avrebbedovuto rinunciare aigrossiappaltiperlaricostruzione,“accontentandosi”dientrareinsub-appalto.I carabinieri di Finale Emilia hanno infatti non solo documentato la presenzadiMicheleBologninoneicantieri,maanchequelladelfidanzatodellafigliadiNicolinoGrandeAracri, Virginio Valliani ritenuto vicino aiMuto, e diMichelePugliese,ilcuinomeègiàstatomenzionatoinprecedenzaperl’indagineZarina-Aurora. NemmenoilriesamedàifruttisperatiinquantolarichiestaavanzatadaBianchiniper il reintegro nella white listvienerespinta.Nel2014,laBianchiniCostruzioniviene posta in concordato pieno liquidatorio; in sostanza deve chiudere ibattenti.L’aziendasidifendeusandoquesteparole: “un’aziendasanacome lanostrachedavalavoroa150famiglieèstatacostrettaalicenziaretuttiipropridipendentie ricorrere alla proceduradi concordato solo ed esclusivamente acausadelprovvedimentodellaprefetturadiModena”(Vecchi,2014).Unannoprima era comunquenata la IOS Costruzioni, con a capo il figlio di Bianchini,Alessandro.Anchequestadittasièaggiudicata(conchiamatadiretta)unappaltoper la rimozionedellemaceriederivantidal crollodelmaschiodel castellodiFinaleEmilia: secondo le indagini, il lavoroavrebbenecessitatodiunappalto,in quanto l’importo complessivo sarebbe stato superiore almassimoprevisto(40.000 euro) per poter procedere con chiamata diretta; la IOS Costruzioni sarebbeperòriuscitaafrazionarefittiziamentel’appaltosuddividendoloindueimportiinferioriai40.000euroconl’illecitacollaborazionediGerrini.

23Gerrini,secondolatestimonianzadelSegretarioGeneraledelComunediFinaleEmilia,avrebbeprestatoservizio–duranteunperiododiaspettativa–pressolaBianchiniCostruzioni

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Tra le attività che vengono imputate alla organizzazione di stampo mafioso,c’è anchequella del recupero crediti; al centrodi questofilonedi indagine èl’ambiguafiguradiMircoSalsi,giàaidomiciliariconl’accusadifalsefatturazioniall’internodell’indagineOctopus,condottadallaDdadiBolognaincollaborazioneconquelladiReggioEmilia. Salsi cercavadi venirea capodiun creditodiunmilionedieuro,sommacheavevadatoaMariaRosaGelmi,unadirigentedelMinisterodell’Agricoltura(oalmenoquestoerailruolocheladonnasostenevadiavere,duranteilprimoincontroconSalsi)perunappaltochelasuaazienda,la Reggiana Gourmet Srl,avrebbepotutoaggiudicarsiper la ristorazionedellamensadellaPoliziaPenitenziariainLombardia.Un“servizio”mairesoechehaspinto Salsi, attraverso lamediazionediMarcoGibertini – anch’egli coinvoltonell’indagineOctopuse inAemilia (vedisotto)–adavvalersidiAntonioSilipo(indagatoperassociazionemafiosaegiàarrestato inOctopus)per il recuperodelcredito.Daqui,secondoladenunciachelostessoSalsihasporto,inizianoiproblemi, inquantoSilipochiede250.000europer il servizio (ealtri50.000successivamente),cheinognicasononportaatermine.Leinsistenzeperaverealtro denaro non finiscono qui; sempre secondo la testimonianza di Salsi, sierageneratouncircuitovizioso,dacuiera impossibileuscire:per iltramitediGibertini,SalsiincontraancheSarconealfinedisistemarelafaccendasuicrediti,ma la sua intercessione viene rifiutata dallo stesso Salsi a quanto sembra. Leparole di Salsi in questo senso sono illuminanti; quelle con cui è venuto incontattoperilrecuperomaterialedeicrediti,sonotipidipersoneconcui“nonhaiscelte”.Gibertini è la figura che, dalle indagini, emerge come l’emblema della zonagrigiaattornoacuiruotanogliaffaridellaorganizzazione.Giornalista,voltodiTelereggio,maancheuomo-ombraperaffaripocoleciti,secondolericostruzionifatte inOctopus edAemilia,Gibertini non solo sembrerebbe essersimesso adisposizionedellaconsorteriaconlepropriequalifichedigiornalista,maavrebbeancheprocacciato,comenelcasodiSalsi,levittimechelaconsorteriaavrebbepotutoestorcere,inquantoversantiindifficoltàeconomiche.Leindaginisonotese a dimostrare anche come Gibertini, in effetti, abbia anche partecipatoattivamentealleattivitàestorsive.Gibertini,all’indomanidellagiàricordatacenadiPaglianiconNicolinoSarconeedaltri,sieraspesoproprioperospitareGianluigiSarcone(ancheluiagliarresti)per“replicare”alleaccusechedapiùpartieranovenutesull’opportunitàdiuntaleincontro:ilgiornalistasisarebbespesoperfaredatramiteperl’intervistasuIlRestoDelCarlinorilasciatadaNicolinoSarcone,dopolacondannaa8annie8messi,dicuisièdettoinprecedenza.

La seconda figura appartenente ai colletti bianchi al centro dell’indagine èquelladiRobertaTattini.Consulentebancariaefinanziariabolognese,laTattinisisarebbemessaadisposizionediVillirilloeGualtieriperlamediazionetragliappartenentiallaconsorteriaemilianiealtricriminalioperantitralaLiguriaelaCostaAzzurra;nonsolo,sarebbestatalapromotricediprogettidaconcludersinelterritorioitalianoindiversisettorieconomici.Secondolecarte,laconsulente

è “entrata pienamente con entusiasmo e senza riserve nei meccanismidell’organizzazionecriminale,deiqualièstatamessaaparteinforzadelrapportodifiduciaediconfidenzainstauratocolGulatieri”:nonostantel’allontanamentodellastessadaGualtieriinunafasesuccessiva,nonverrebbescalfitalagravitàindiziaria nei suoi confronti, ancheperché sarebbe stata sempre consapevole“deimeccanismididestinazionefinaledegliintroitichesarebberoderivatidalleoperazionicondotte”daGaultierie“dallacellulacriminale’ndranghetistadaluirappresentata”.Aldi làdelprofilopenaledellecondotte,cheverràstabilitoinsedeprocessuale,sidevenotarequilaincondizionataammirazionechelaTattiniesprimeperipersonaggicutresidigrandecalibro,qualiNicolinoGrandeAracri,definitodallastessaTattini,“ilCapo”o“ilGrande”.

1.7 Una parziale conclusione

Il resoconto fin qui tracciato mostra l’evoluzione di una struttura, quella’ndranghetista,capacediinsinuarsinellepiegheeconomico-socialidellaregioneconunaforzachenonhaprecedenti.Sitrattadiunapenetrazionesilenziosa,manontroppo;ipersonaggilegatialla’ndranghetachehannopresoilsopravventodaglianni2000nonfannonullapermettersiinmostra,madicertocoltemposanno farsi conoscere e rispettare, anche tra i colletti bianchi, quel mondodei professionisti che forma una parte decisiva della forzamafiosa in Emilia-Romagna. Questoperché,nondobbiamodimenticarlo,siaperl’ingressonelmondodegliappaltisiaperlacreazionedisocietà(ancheoff-shore)concuipoternasconderelaprovenienzadideterminaticapitali,lacollaborazionedivalidiprofessionistièfondamentale. Ildoppiosaltodiqualità,quindi,sembrapiùcheunameraspeculazione.Dopola fasedi “assestamento”della presenza ’ndranghetista in Emilia-Romagna, siassisteadunaprimascossa,conripetutiepisodidiviolenzaall’internodeiclanmafiosionellacomunitàimprenditorialeimmigratadallaCalabria;daquilefaideintra-famigliarichehannoportatoallaribaltalafiguradiNicolinoGrandeAracriedellasuaconsorterianell’Emiliaoccidentale.Grazieancheallascomparsadallascenadeirivali(iDragone),agliattentatiealleestorsionirivolteversoaziende,operanti per lo più nel settore dell’edilizia, con titolari originari di Cutro, laconsorteria vicinaal “Capo” si èespansanotevolmente. Le impreseestorteovicineall’organizzazioneeranounosportello“bancomat”acuile’ndrinepotevanoattingere in caso di bisogno. Tuttavia, anche per gli imprenditori la strategiapromossa dalle consorterie criminali non era svantaggiosa; non solo perchépagando si veniva in qualchemodo “protetti” dalle ritorsioni,ma soprattuttoperchétramitecomplicatimeccanismiditruffaedevasionefiscaleaidannidelloStato,essistessiottenevanounvantaggioeconomicodallacollaborazioneconle consorterie.Unastrategiawin-win cheha ridotto ledenunce, rendendogliimprenditoricompartecipi(piùomenoconsapevoli)deidisegnicriminaliportatiavantidalla’ndrangheta(odapersonaggiadessacollegati).Nelcontempo, siandavanoaffermando i settoridel trafficodegli stupefacenti

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edelgiocod’azzardoqualinucleidell’imprenditorialitàillegale:iprofitti,comediverseindaginihannopuntatoadimostrare,venivanopoiriciclatieimmessinelcircuito economico legale, attraverso prestanome che proteggevano l’identitàdeiveriproprietari.Edèinquestisettorichelapeculiaritàdellepresenzemafiosesifapiùevidente:nonsi trattadiavereunegemonia sul territorio,madi spartizionedelle fettedimercato tra organizzazioni italiane (’ndrangheta, camorra, emafia sicilianainparticolare)eorganizzazioniallogene (albanesi, rumeneenonsolo).Daunlato,siassisteadunaintegrazioneverticale:sispartisconoiruoliall’internodellostessosettoredimercato,comenelcasodel trafficodi sostanzestupefacenti,doveleposizioniapicalinelnarcotrafficosonoriservateasoggetticalabresichegestiscono le rotte in collaborazione con i cartelli extra-europei. Scendendonella piramide, lo spaccio viene demandato ad organizzazioni allogene chepercepisconointroitiminoriesiespongonomaggiormenteallarepressionedelleForzedell’Ordine.Dall’altro,però,l’integrazioneèorizzontale:sesieccettuailcasodellebischeclandestineinRomagna,dovevièstatounpassaggiodiconsegneda cosa nostra alla ’ndrangheta, si è riscontrato che le diverse organizzazionihannosaputocollaboraretradiloro,intuendoprobabilmentecheunoscontroper la spartizione dei settori economici nel quale operare avrebbe potutoridurreiprofittieaccendereancordipiùiriflettorisulfenomeno,scatenandolacontroffensivadelloStato.Quandoilclamoredellevicendesifapiùevidente,allorala’ndranghetache,purmostrando innuceunavolontàcolonizzatricedel territorio,nonpuòavvalersidella stessa struttura operativa di altre regioni (Calabria al Sud, Lombardia alNord),tentadigiocarelacartadelladelegittimazione,ancheusandolaviolenzaqualestrumentopermettereatacerepersonaggiscomodi.Eccoilsecondosaltodiqualità: iltentativoèquellodiscreditarechicontrastala presenza di imprese sospette nel territorio emiliano-romagnolo, magariutilizzando la sempreverde carta del razzismo e gli stereotipi (mezzogiornougualeamafia)delnordnei confrontidegli immigratidel sud.Una carta cheserve all’esterno per difendersi dagli attacchi, ma presumibilmente è ancheunottimocementificanteall’internodella comunità,permostrarla “isolata”edisprezzata.D’altrondeseunastrategiadelgenerefunziona–equindisiriescenel discorso pubblico a far passare il messaggio di una comunità calabresevittimadel razzismodelNord– anchenellamaggioranzaonestapuò scattareil sentimentoche in scienzapolitica si chiama rally around the flag: stringersi attornoallabandiera(inquestocasoilcampaniledellacomuneprovenienza)percontrastaregliattacchichevengonodall’esterno,aprescinderedalledifferenzetrachisistringeattornoatalebandiera.Ildiscreditosipuòlanciaresuigiornali,adesempioconintervistecheleindaginidiAemiliaritengonofatteappostapersmentireletesiaccusatorie(nelcasodispecie,leinterdittiveantimafiadelprefettodiReggioEmilia)ocercandoilpoliticodi turno per trovare un appoggio nella loro battaglia contro le “cooperativerosse”eleazionidelleforzedell’ordine.Proprio questo secondo caso è emblematico di uno sviluppo inedito per

la regione. Lasciando da parte gli esiti processuali per i reati contestati arappresentantipubblici,ilpuntochedeveesseresottolineatoèpolitico.Personeconprecedentipenalidiassolutorilievoesoggiornantiobbligatisiinteressanodielezionicercandodifarvalereilpacchettodivotichelevariecomunitàcalabresidi stanza in Emilia possono portare; e diversi politici appaiono interessati,dispostiarapportarsiconquestepersoneperlapromessadivoti.Aldilàchepoisiinneschiunpattocorruttivo,questofattodipersestesso,accantoairapportipiùomenoamicalichesi innescanoancheconburocratidell’amministrazionepubblica,dimostrachelapresenza’ndranghetistaodipersonaggicheruotanoo hanno ruotato attorno ad essa, ha solide radici in Emilia-Romagna, ancheperché gli amministratori pubblici e alcune forze politiche si sono dimostratepocoattente,quandononaccondiscendenti,conleconsorteriecriminalichesipresentavanoallaloroporta.Se gli inquirenti arrivano ad affermare nel 2015 (indagine Aemilia) che nelterritorio emiliano una associazione mafiosa denominata ’ndrangheta èautonomamente operantedaanninel territorioemiliano,allora sipuò capirecome l’organizzazioneabbiaassuntounastrutturazionedegnadiunaholding.Holdingchealcunipoliticipotrebberoritenereunottimoviaticoperincasellareivotial“giusto”partitoincambiodidiversifavori.Puòdarsichesitrattidisottovalutazioneenondiconsapevoleaccettazionedelfenomenocriminale;tuttavia,dovendoquitrarreungiudiziopoliticoesociale(enongiudiziario),sipuòsenzadubbioaffermarecheanchelasottovalutazionesia una forma di responsabilità verso la quale i politici devono dimostrarsiaccountable rispetto alla popolazione. Richiamare la non rilevanza penalequaleschermodietroilqualenascondersidaintreccipocotrasparenti,svilisceilconcettodirappresentanzapoliticaealimentaunapercezionesbagliatadellagestionedellacosapubblica.Adesempio, lanon rilevanzapenale,maunaevidente responsabilitàpolitica,la si può riscontrare nel caso di Brescello dove il Sindaco, sottovalutando lapresenzadiGrandeAracrinelsuoterritorio,lodescrivevaquasicomepersona“innocua”,versocuinonsirilevavaalcuntipodiallarmesociale.Enonpuòesseresufficienteunamanifestazione“controtuttelemafie”adiminuirelaportatadellaresponsabilità.Semplicementeperchéunadichiarazionediintenti“indistinta”èunadichiarazioneprivadisignificatosesonole“mafie”adesserepresedimiraenonlepersonefisichechecostituisconol’organizzazionedistampomafiosocheabitanolaregione.Quandoipoliticinonbastanoosonounostacolo,alloraèlaviolenzaaprendereilsopravvento:gliavvertimenti(attraversounabustaconiproiettili)all’ex-sindacodiRiccionenell’ambitodellavicendasullebischeclandestineinRomagnaèsolounodegliesempichesipuòcitare.Epoic’ètuttoilcapitololegatoagliappalti,dicuiquellisullaricostruzionedelterremotoedell’Expocostituisconosolol’apicediunicebergchehagranpartedellasuamassasottoillivellodell’acqua.Cisiriferisceagliappaltieaisubappaltidellevarieamministrazionicomunali,lequalitroppospessosonopiccoleeconpocopersonaleperpotercompieredelleverifichepreventivesuipartecipantialle

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garepubbliche.Spessoleforzedell’ordinearrivanoex-postquandol’affidamentoèstatodato.Ciòcomportaindirettamenteunrallentamentodeilavorieundannoaglistessilavoratoridell’aziendaacuiviene,peresempio,inoltratal’interdittiva.Unannosoproblema, chedivieneperaltro ancorapiù spinosonel settoredeisubappalti.Unproblemache,assiemeaquellopiùgeneralediunamaggioreconsapevolezzadelfenomeno,ènecessarioaffrontarealpiùpresto.

CAPITOLO 2 _ CAMORRA

SOMMARIO:introduzione p.512.1lapenetrazionecamorristicainEmilia-Romagnastoriadiuninsediamentop.522.2lapenetrazionecamorristicanegliannipiu’recenti p.562.2.1l’Emiliaoccidentale:ParmaReggioEmiliaeModena p.572.2.2l’Emiliaorientale:BolognaeFerrara p.612.2.3laRomagnaeSanMarino p.632.4unaparzialeconclusione p.67

Introduzione

Nel panorama della criminalità organizzata in Emilia-Romagna, quello che èriuscito a ritagliarsi la camorraèun ruolodi primissimopiano.Questononèunprocessorecente,maharadicimoltoprofondealpuntocheormai,repetita iuvant, lanostraregionepuòessereconsiderataatuttiglieffettiunterrenodiradicamentocamorristicoenondisempliciinfiltrazioni.Comerilevatonell’introduzione,quandosivalutanolemodalitàdipenetrazionedella criminalità organizzata campana (e non solo), si suole cominciare latrattazione parlando della pratica del soggiorno obbligato. Pur non potendonegare che questo sia stato un fattore rilevante, esso non è in grado, presosingolarmente, di spiegare esaurientemente la penetrazione e il successo delfenomenomafioso. Fatta questa doverosa precisazione possiamo addentrarcinelladescrizione,partendoquindidalsoggiornoobbligato.Secondoidatisoprariportati, inEmilia-Romagnadei2305soggiornantiobbligati,367,parial29%,provenivanodallaCampaniadicuiunanettamaggioranza(152)dallaprovinciadiNapoli.Ildatointeressante,rilevatodall’alloradirettoredellaDIAinunrapportoalla commissione antimafia del 1993, è che molti ex soggiornanti, una voltaesauritalamisuradiprevenzione,hannodecisodistabilirsiinEmilia.

E’inquestocontestocheoccorreinserirelevicendechevedonol’Emilia-Romagnalegarsiallastoriadellacamorra.Tralasciandoleoriginichesiperdononelmito,laprimastrutturazionerealedellacamorrarisalealXIXsecoloesicaratterizzaperunafortepropensioneparassitariachenascedallaricchezzadiquellachealloraera denominata la Campania Felix“piuttostocheprodottadallamiseriaovverodalsottosviluppo”(Marmo,2012,p.140).L’istintopredatorioèqualcosachehaattecchitonellamentalitàcamorristaedèsopravvissutoallemutatecondizionisocio-politiche: quasi certamente, si tratta di un fattore che ha motivato lapropensionea svilupparegli affaridella criminalitàorganizzatacampananellaregioneemiliano-romagnola.Unacaratteristicafondantedellacamorrasindallesueoriginièunacertaorizzontalitàdeirapportichehaportatoallacreazionediclanpiccolieinlottatraloro;unpuntoquestocheladifferenziainmanieranettadaisodalizicriminalisicilianiecalabresi.Esiste,però,unarilevanteeccezioneatalestrutturazione.SitrattadelclanprovenientedaCasaldiPrincipe(c.d.clan

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dei Casalesi), che sin dal suo attodi nascita (convenzionalmente fatto risalireal1988,annodellamortediAntonioBardellino)hamantenutounamaggioregerarchiainterna,chehaportatoall’emergeredifigurequaliFrancescoSchiavoneeFrancescoBidognettiprima,MicheleZagariaeAntonioIovinepoi,nelruolodicapiclanindiscussi.Leindaginidellamagistratura–fratutteilprocessoSpartacus–hannoportatoadunazzeramentodell’“organigrammadegliuominicheavevaretto il clan dei casalesi e che avevano [sic]mosso i primi passi con AntonioBardellino[…]”(Cantone,2012,p.208);mentreèancoradaaccertarequalesiastatal’evoluzionedelledinamicheinternealclan,sesisianoavvicinateadunastrutturazionepiù“classica”oseabbianomantenutolapropriapeculiarità.

Prima di procedere con le analisi dei fatti, un’ultima precisazione si rivelanecessaria.Lastoriadellacriminalitàorganizzata inEmilia-Romagnaracchiudeinséunacaratteristicaparticolare,ossial’interazionetralevarierealtàcriminali.Essa non si limita alla presenza di personaggi in grado di fungere da trait d’union traesponenticriminalidioriginidiverse(unesempioèquellodiGiovanniFrongia,nativodellaprovinciadiNuoroeconsideratoacavallotrailclancamorristicodiAldoVerdeequello‘NdranghetistadiMarcelloPesce),masisostanziainmanierapiùprofondacomedelrestovieneraccontatodalRenatoCavazzuti,personaggiogiàmenzionatonelcapitoloprecedente.

Racconto di estremo interesse quello di Cavazzuti, perché cidescrivelacircolaritàdellerelazioniedeirapportitraorganizzazionimafiose calabresi, sicilianee campaneconelementidella localecriminalità.Nelle parole dello stesso “[…]Modena è una piazzamolto, molto importante e quindi ce n’era per tutti, non c’erabisognodifareaccordiscritti,riunioniorobadelgenere”(Ciconte,98,pp.212-213).

Questa caratteristica, come vedremo, subirà un ulteriore approfondimentonegli ultimi anni, tanto da divenire un elemento fondante della penetrazionecampana,enonsolo,nellanostraregione.

2.1 La penetrazione camorristica in Emilia-Romagna, storia di un insediamento

Sin dagli anni ‘80 è presente in Emilia-Romagna un ingente traffico di eroinacontrollato per lo più dalla cosiddettaNuova Famiglia (NF), un’organizzazionenatapercontrastareilpoterechestavaassumendolaNuovaCamorraOrganizzata(NCO)diRaffaeleCutolo.AlverticedellaNuovaFamigliaeracollocatoMicheleZaza,importantebossoriginariodiNapolieaffiliatoancheaCosaNostra.Zazagestivaun traffico imponente in tutta lapenisolaall’internodelquale la zonaemilianarivestivauncertopeso.Lagestionepraticaeraaffidataadalcunisuoiluogotenenti,nellospecificoSalvatoreBarbarossaeRobertoGargiulo,campanidiorigine,madaanniresidentiaBologna.Lazonaemiliananonèl’unicaperò.Difatti,“[i]primianniottantasegnanol’arrivo

deicamorristiinriviera”(Ciconte,2004,p.201).Inquestianni,giustopercitareipiù rilevanti, si stabilironoaRiminiDomenicoCrispo (NCO), LuigiAmmaturo(NF),VittorioCeloneeSilvioBardellinoiniziandocosìadinstallareunapresenzaingombrantenelterritorioromagnolo.

Con l’arrivo degli anni ‘90 Modena diviene una provincia strategica per lapenetrazione camorristica. Già nel 1998 il direttore della DIA notava comeModena fosse “diventata un centro nodale per il traffico degli stupefacenti”(in Ciconte, 1998, p.200). In questa città era stata riscontrata l’attività di clancasertani(Casalesi,fazioneIovine-SchiavoneeDeFalco)enapoletani(Gionta).Alcunielementisonoindicatividelfattocheillivellodipenetrazionegiàall’epocafosse notevole, basti pensare agli arresti eccellenti (un esempio è quello diVincenzo Cuomo affiliato ai D’Alessandro) che dimostrano come i boss sisentisserosicurieprotettitralemuramodenesi.Aquestoproposito,indicativaèla“disponibilità”dimostratadaalcuniagentidellapoliziapenitenziariadellacasacircondarialediModenachehannoacconsentito,dietroadeguataricompensa,adalleggerire il regimecarcerarioa cui erano sottoposti i casalesi lì detenuti.Isettoripiù importanti incuihannooperato icasalesi inquestoperiodosonoquelli dell’edilizia, degli appalti e, soprattutto, l’estorsione tra gli operatori diquestisettori.SecondolarelazionedellaDNAdel2010,lapresenzadeicasalesiall’internodiquesteattivitàeconomicheèmoltolongevaedèquantificabileinalcunidecenni.IprimiadesserecolpitisonostatiimeridionaliemigratiinprovinciadiModenainquanto“benconscidellospessorecriminaledeiloroestorsorie,allostessotempo,delconcretopericolochesarebbeloroderivatodall’eventualerifiutodisottostareallerichiestedipagamentodisommedidenaro”(DirezioneNazionaleAntimafia,2010,p.493).A talpropositounruolodiprimopianoèstatoquellosvoltodaRaffaeleDiana,dettoRaffilotto,eGiuseppeCaterino,dettotre bastoni. Idue,sottol’egidadiMicheleZagariaeAntonio Iovine,sonostatiprotagonisti di una stagione che ha visto fiorire numerose imprese di originecasertana,spessocostituitedalavoratorionesti,chesonostatepoi“avvicinate”da personaggi legati allamalavita campana. A parte qualche virtuoso caso diimprenditorichehannodecisodiribellarsi(vediilcasoRaffaleCantileeGiuseppePaganoinCiconte,2012,pp.82-86),ilrisultatodellapenetrazionedellamalavitaorganizzata campana è stato una crescita esponenziale del fenomeno delriciclaggioecasidivereepropriaestorsione.Unaltrosettore incui icasalesihanno investito inmaniera ingentenel territoriomodeneseèstatoquellodelgioco d’azzardo in entrambe le sue componenti, legale e illegale. Per quantoriguarda ilprimo,comebendescrittodaGiovanniTizian(2011b)nelsuo libroGotica: ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea, Alfonso Perrone e SigismondoDi Puorto, i nuovi referenti sul territoriodopo la catturadiDianae l’estromissionediCaterino, sono riuscitiad imporsinel territoriomodeneseobbligandonumerosieserciziadinstallaremacchinettetruccateche,rimanendoisolate dal circuito nazionale, risultavano estremamente più convenienti inquantoeludevanoicontrollieiprelievidell’erario.Inalcunicasi,comequellodeicircoliMatrixeMatrix2diCarpi(MO),accantoalleslot,contraffatteovviamente,

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sisonosviluppatianchedellevereepropriebischeclandestinechefruttavanoaiclancirca50.000€asettimana.Arifornireleslotcipensavanoduebolognesi,GianlucaeMaurizioMasellli;agestireisoldi,invece,eradeputataunadonna,Ioana,conviventediAntonioNovielloemoltolegataaNicolaSchiavone.Altrosettore di grande rilevanza è quello del recupero crediti: ancora una volta inomi che circolano sonoquelli di PerroneeDi Puorto. L’operazionePressing-SanCiprianoporterà alla luceun inquietantequadro secondo il quale circa il20-30% delle aziende edili che operavano sul territorio modenese facesserocapo, direttamente o tramite prestanome, ai casalesi. Molti imprenditori ediversipiccoliartigiani,inoltre,anchesenonorganiciall’organizzazione,hannofattousoinsvariateoccasionidelserviziodirecuperocreditidiPerroneesodaliche,attraverso l’usodellaviolenzaedelle intimidazioni,permettevano lorodirivalersineiconfrontidialtriimprenditori.I casalesi presentinella regione però risultano essere perfettamente integraticonipropriterritoridiorigineeconledinamichechesisonolìsviluppate.Unesempio, tantodellafiliazionedirettaquantodel fatto che ilmodenese fosseormai considerato un territorio controllato, è quanto avvenuto nel 1991. Inquell’anno,infatti,sistavaconsumandounaveraepropriaguerradicamorraaseguitodellascissioneall’internodelgruppocasalesefacentecapoagli IovinetralafamigliaSchiavonedaunaparteeiDeFalcodall’altra.Il5Maggiodel1991in via BenedettoMarcello, aModena, ci fu una sparatoria che vide coinvoltiFrancescoBiondino,affiliatoagliSchiavone,eVincenzoMaisto,appartenenteaiDeFalco.Laragionedellafaidasarebbedaricercarenellagestionedellebischedel modenese che già all’epoca rappresentavano un notevole introito per ilgruppoIovine,prima,eSchiavone,dopo.LavolontàdeiDeFalcodisubentrareairivalinellagestioneditaliaffarihaportatoaduninasprimentodelconflitto,sfociatopoinelloscontroafuoco.Icasalesi,però,nonsonogliuniciadesserestatiattrattidalterritoriomodenese.UnaltroclanattivosulterritorioèstatoquellodeiMoccia,originaridiAfragola.Costorosonoriuscitiadimporsisulproprioterritoriod’originegrazieadalcuneoculate alleanze con membri della NF negli anni della contrapposizione traquestaelaNCOdiCutolo.Raggiuntoilcontrollodelterritorio,iMocciahannocominciato ad espandere i propri interessi anche al di fuori del Napoletano,non ultimo in Emilia-Romagna. Nel modenese, in particolare, il clan è statoparticolarmenteattivonelsettoreedileeinquellodelleestorsioni.Percompletare ilquadroemilianoènecessariosottolinearecomelaprovinciadiParmanonsiastataesentedafenomenidiinfiltrazionemafiosa.Ancheseèstataregistrataanchelapresenzadialtriclan(bastipensareall’arrestodiGiorgioPolverino,elementodispiccodelclanNuvolettadiMaranodiNapoli,avvenutoaParmail13Settembre2002),iveripadronidelparmigianosisonodimostratiesseregliaffiliatiallafazioneZagaria.GuidatidaBin Laden, soprannomeconcuieraconosciutoPasqualeZagaria,ilgruppooriginariodiCasapesennaèriuscitoad imporsi nella città emiliana arrivando persino a rapportarsi con uominipoliticiecolossidelledimensionidiParmalat.GliZagariasonoinoltreriuscitiadinstaurarestrettissimi legamiconimprenditori localiqualiAldoBazzinialquali

èstataprestata,aduntassodi interessedel100%subaseannua,unacifradi500.000€(soldiraccoltidaZagariainmenodi48ore)

Anche in terra romagnolaèpossibile riscontrareunavolontàdipenetrareneltessutolocale.EsponentiistituzionalicomeilPrefettodiRavennaPrimoPetrizzieilProcuratoredellaRepubblicapressoiltribunalediRimini,nellalororelazioneallacommissioneantimafia,rilevavanocomevifosserindubbiamentepersonaggilegatiallamalavitaorganizzatameridionale(mafia,camorra)(Ciconte,98).Nel1993,l’allorasindacodiCattolicaGianfrancoMicuccilamentavalapresenzanelsuoterritoriodiCiroMariano(conosciutoperlastragedeiquartierispagnoli),DomenicoLoRusso(dellafamigliadeiCapitoni),ArmandoeDomenicoEsposito.Quest’ultimohaaffermatocheCiroMarianoavevadecisodiprendereilcontrollodeltrafficodicocainainRomagnaservendosideifratelliEspositopergestirelazonadiCattolica,MisanoAdriatico,RiccioneeRimini.ComenotatodaCiconte(2004),questoèuncasodi“sceltaconsapevolecheconsideral’Emilia-Romagnacometerradiconquista”(p.228).Unepisodioparticolarmenterilevanteperlasuaefferatezzaèstatol’attentatoallo‘ndranghetistaGiovanniLentiniavvenutonel2005aRiccione,inVialeCeccarini,adoperadelcampanoSalvatorePascarellaedialtriduesoggetti.Ilmoventedeltentatoomicidio,hannorilevatoigiudicidiRimini,è stato lamancanzadi rispettonei confrontidiGiovanniPascarella,padre di Salvatore, in quanto Lentini aveva posto la propria attenzione suun intermediario finanziario della Repubblica di San Marino, all’epoca giàsotto estorsione da parte dei campani. Seppur non provata alcuna formaleappartenenza a famiglie di camorra, tra le pagine delle sentenze firmate daigiudiciriminesivieneevidenziatol’aloneelospessorecriminalechePascarellapadrevantavatraRivieraeSanMarino.Oltre ai già citati Mariano, Lo Russo e i due Esposito, un altro personaggiostrettamentelegatoadambientidellaCamorraèAntonioPerodettoo sarturiello. LafiguradiPeroèstataalcentrodiunadellepiùrilevantioperazioniriguardantilacriminalitàorganizzatainterritorioromagnolo.Sitrattadell’indagineRomagnaPulita, iniziata dal comando dei Carabinieri di Riccione e portata avanti dalsostitutoprocuratorediRiminiDanielePaci,chehaportatoneiprimimesidel1993all’emissionedioltreuncentinaiodiordinanzedicustodiacautelare.Perofungevadaveroeproprio smistatoreper lo smerciodelladroganel rimineseacquistando da numerosi fornitori – non solo il napoletano Salvatore DeCostanzo,maancheilgenoveseBenedettoBassoeilnissenoSalvatoreBellante–esmerciandopoiintuttalarivieraattraversonumerosidipendenti,alcunideiqualiromagnoli,finoadun’amplissimaretedipiccolispacciatori.Sintetizzandoagrandilineequantoemersodallepaginedell’operazionesipotrebbedireche

essa[RomagnaPulita,NdR]avevamostratononsololavastitàeledimensionidiunrobustotrafficodistupefacenticheavevacomeepicentroRiminiechesiestendevaancheadaltricomunivicini,maancheunapluralitàdisoggettilacuicaraturacriminaleandavadaquellalocale,modestaesubalterna,aquella,benpiùrilevante,dei

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camorristicampaniche,secondoilraccontodiDomenicoEsposito,simuovevanotenendocontodegliequilibriedelledinamichedeiclancheinquelperiodosifronteggiavanoaNapolieinCampaniainunsanguinarioscontroarmatoper l’egemoniaeper ilpotereentrolacamorranapoletanaecampana(Ciconte,2004,p.271)

Ilpuntocentraleattornoacuiruotatuttal’inchiestaèstatoiltrafficodidroga(rientranoanchealcunevicendediracket,mainunaposizionemoltodefilata).Totalmenteassenteèinveceilfenomenodelriciclaggio,datointeressantesesiconsideracheproprioinquegliannilacommissioneantimafianedenunciavalarilevanza.Perchiuderequestabrevissimarassegnadelleinfiltrazionicamorristicheappareutile menzionare alcune vicende che hanno testimoniato la presenza dellacamorrainregione.Innanzituttol’arrestoavvenutoaRimini,il23Agosto2009,di FrancescoSchiavoneche laDirezioneNazionaleAntimafia (2010)nonesitaadefinire“alquantosignificativodellapresenzadeicasalesinellaRegione” (p.494).AltravicendasignificativaèquellacheriguardaVincenzoFranco,dicuisièparlatoinprecedenza.Un’ultimastoriasignificativaèquellacheriguardailclanVerde.MarioVerde,bossdell’omonimoclan,eilfiglio,vennerotrasferitiincellamentresitrovavanoaidomiciliariaRiminiaseguitoditrecondannedefinitiveperappartenenzaadassociazionidistampocamorristico.DalsuoappartamentoMario Verde e i sodali gestivano una sala bingo e un centro estetico, oltrea dirigere un imponente giro di denaro proveniente dalla Campania. Lecomunicazioniavvenivanoattraversoilclassicosistemadeipizziniperridurrealminimolapossibilitàdiessereintercettati.

2.2 La penetrazione camorristica negli anni più recenti

Prima di analizzare la situazione nelle varie provincie, si rendono necessariealcuneconsiderazionidicaratteregenerale.L’Emilia-Romagnasicaratterizzaperessereunaterradireinvestimentodicapitali,grazieancheacertacompiacenzadapartedegliautoctoni.Infattivieneriportatocome

[i]n Emilia-Romagna si conferma l’attenzione dei clan campaninel ricco e produttivo tessuto economico della regione, doveinvestono le risorse acquisite attraverso le attività illecite.Numerose indagini hanno accertato il sempre maggiorecoinvolgimentodiprofessionisticompiacentinell’attuazionedellestrategieeconomichedeisodalizi,e ladiffusatendenzaacreareschemi societariperdissimulare la realetitolaritàdelleaziende.Taliattivitàvengono“sostenute”dametodimafiosiperimprimereunamaggioreforzapenetrativaneltessutoeconomico(DirezioneInvestigativaAntimafia,2013b,p.117)

In particolare è da sottolineare come “[i]n Emilia-Romagna viene rilevata

l’operativitàdisodalizicamorristicideditialreimpiegodicapitalidiprovenienzaillecita,alracketdell’usuraedell’estorsione,maancheallacommissionedireatiditipopredatorio”(DirezioneInvestigativaAntimafia,2011b,pp.155-156).Nonèesenteinoltreilsettorefinanziario.SecondolaDirezioneNazionaleAntimafia(2013),inItalianelperiodoconsiderato(1Luglio2012–30Giugno2013)su95segnalazionifinanziariesospettatediessereinodordicamorra,5provengonodall’Emilia-Romagna.All’internoditalecontesto,comesièpotutoevincereanchedalbreveresocontosulle infiltrazionineglianniprecedentialperiodoqui considerato,un ruolodiassolutarilevanzaèquelloricopertodalclanprovenientedaCasaldiPrincipe,in particolare dalla famiglia Schiavone. L’ultima relazioneDirezioneNazionaleAntimafia(2014)infattiriportache“leattivitàeconomichechevenivanogeneratedai soldi sporchi dei casalesi si sviluppavano per lo più in Toscana ed Emilia-Romagna,dovevenivanorealizzaticomplessiresidenzialiprivati,appartamenti,ecc.”(p.124).Oltreall’arrestodiFrancescoSchiavoneaRimini(vedisopra),unaltroimportantearresto segna il passaggio verso un nuovo periodo all’interno del raccontodelle infiltrazioni camorristiche nella nostra regione. Si tratta dell’arresto diSigismondoDiPuortoavvenutoinun’abitazionesituataallaperiferiadiCasaldiPrincipe.DiPuorto,delcuiruolonelprimodecenniodeglianni2000sièparlatoprecedentemente, “era destinatario di un provvedimento restrittivo emessodall’A.G.DiBolognaaseguitod’indaginiriguardantileinfiltrazionidellacamorracasertanainEmilia-Romagna”(DirezioneInvestigativaAntimafia,2010b,p.286).Entrandoneldettagliodiquellichesisonodimostratiessereisettoripredilettidai casalesi in Emilia-Romagna, vediamo che “[il clandei casalesi] è presentenei comparti edile, turistico-alberghiero e commerciale, nonché nelle astefallimentari, nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti, nel condizionamento degliappaltipubblici e nel settoredei trasporti” (Direzione InvestigativaAntimafia,2012b,p.155)

2.2.1 L’Emilia Occidentale: Parma, Reggio Emilia e Modena

Una presenza predominante nella zona è quella relativa al clan dei casalesifazioneSchiavone.Gliaffiliatiaquestogrupposonoriuscitiamettereinpiediunnotevolecontrollodelterritorioconmodalitànondissimiliaquellenormalmenteinstaurate in altre zone d’Italia. A riprova di questo, come accennato inprecedenza,laDirezioneNazionaleAntimafia(2010)hapostoinluceilfattochealcunidetenutilegatiagliSchiavoneecostrettial41bisriuscivanoamantenerecontatti con l’esterno attraverso il beneplacito di due agenti penitenziari cheavevanoricevutoincambioletesseredelcircoloMatrixII°ealcunequotedelcircoloRoyal.Inquestilocali,situatiinprovinciadiModena,sipraticavailgiocod’azzardotramitevideopoker,rouletteopokeron-line,iltuttocompletamenteall’oscuro deiMonopoli di Stato. Il guadagno complessivo dei due circoli eradi circa 200.000 euro al mese. Le indagini hanno portato, il 25Marzo 2010,all’emissione di provvedimenti di custodia cautelare per tre persone affiliate

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al clandei Casalesi (famiglia Schiavone) “ritenute responsabili di associazionea delinquere di stampo mafioso, finalizzata al compimento di estorsioni, indannodiimpreseediliaffidatariediappaltipubblicieprivati,edalcontrollodelgiocod’azzardo,previagestionedibischeclandestine”(Direzione InvestigativaAntimafia, 2010a, p. 266). A queste sono seguite altre indagini che hannoportato all’esecuzione di 90misure cautelari reali nei confronti di altrettantepersoneaffiliatealmedesimoclan.LapresenzadelgruppodegliSchiavone inquestezoneèstatatestimoniataanchenegliannisuccessivi.LarelazionedellaDirezioneInvestigativaAntimafiadel2012 indica infattilapresenzadisoggetti“affiliatiocontiguialgruppodeglideicasalesi,gruppiSchiavoneeZagaria[…]nelle provincie di Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma” (p. 178, 2012a)Bisognerà però aspettare l’anno successivo per avere un’altra operazione chepuntiilditoinmanieranettaeinequivocabileneiconfrontidiquestafamiglia.Il31Maggiodel2013èvenutaalla luceuna“strutturaassociativarettadaunesponentedelgruppoSchiavone,chenelmodenesesioccupavadellagestionedi alcune sale da gioco e della raccolta delle puntate on-line” (DirezioneInvestigativaAntimafia,2013a,p. 144). Il gioco in reteavvenivaattraversouncollegamento con una rete protetta costituita da siti internet aventi sede interritorioestero.Leattivitàdelsodalizioinoltresiconcentravanosulreimpiegodicapitaliilleciti,perlopiùnell’attivitàedilizia,inprovinciadiModena.L’indaginepiùrilevante,tuttavia,èdelmesesuccessivoehapresoilnomediRischiatutto.NodocentraleerailreimpiegoeilriciclaggiodidenaroattuatodagliSchiavoneinvariambitituttilegatialmondodelgiocod’azzardo(slotmachine,casinoon-line, scommesse sportivee salebingo). Il dominusdi tale gigantesca impresaè Nicola Schiavone, figlio di Francesco, detto Sandokan. Gli investimenti delrampollodellafamigliaSchiavonesisonoconcentratinelcasertanoeinEmilia-Romagna,Modena inparticolare.Quieranopresenticinquecircoliprivatichevenivano gestiti dal rappresentante di Nicola Schiavone, Antonio Noviello, edaNicola FemiadettoRocco legato all’Ndrangheta calabrese.A completare ilquadro, altri due personaggi. Antonio Padovani, modenese legato al boss diCosaNostraNittoSantapaola–giàarrestatoinprecedenzaperiproprirapporticon PidduMadonia – e Carmine Sola “ritenuto il prestanomedel super bossNicolaSchiavone”(Tizian,2013a).NoviellogestivailcircolopercontodiNicolaSchiavonecherisultavaessereilprincipalebeneficiariodeiricavati(ognicircolofruttavacirca4milaeuroalgiorno).Femiainveceavevailcompitodifornirealclancasertanoleapparecchiatureche,dopoaverricevutol’omologazionestatale,eranostateopportunamentemodificateinmododaoccultarneirealiproventi.L’installazione,eperunperiodoancheilrifornimento,eraaffidatoallaG.A.R.ISrlamministratadaPadovani.ACarmineSolarimanevailcompitodireinvestire iproventiilleciti.Ilprincipalemercatodisboccoèstatoquelloedile,inparticolarelacostruzionedicinqueimmobilinelcomunediSanProspero(MO),chesonostatipoi rivendutiad ignari acquirenti, rendendoquindiprofittevole il denaroaccumulatoinmanieraillecita.IlgiornalistaGiovanniTizian(2013a)descrivegliappartenentialsodaliziocomei“padronidelsettoredelgiocod’azzardolegale”

OltreaRischiatuttoun’altraseriediindaginisonoserviteafarlucesullapresenzadeicasalesinel territoriodiModena:si trattadelfilonedenominatoPressing.La prima indagine Pressing ha visto la luce nel Marzo del 201024. Dopo due anni di investigazioni, la poliziadiModenaera riuscita a scovareunnotevolegiro di estorsioni nei confrontidi piccoli emedi imprenditori locali attraversounuso spregiudicatodella violenza, al punto chedue imprenditori sono statimandatiall’ospedaledagliuominideiclan(Tizian,2011a).Lasecondatranchedella indagine, denominata Pressing II, ha portato nel Febbraio successivoall’emissione di ordinanze di custodia cautelare per cinque persone vicine alclandeicasalesiesospettatediessereireferentidiMicheleZagariainterritorioemiliano.Tuttigli indagatiavrebberopartecipatoaduntentativodiestorsioneconlesioniil16Marzodel2010.Taleestorsionenonsarebbepoiandataabuonfinepoiché,duegiornidopo,duedei cinque indagatierano stati raggiuntidaun’ordinanzadicustodiacautelarerelativaallaprimatranchediPressing.Tradiessi,ancheunavvocatoalloratrentaquattrennedellaprovinciadiModenacheall’epocadeifattieraincensurato.Sullostessotenore,ilrisultatodiPressingIIIchehavisto l’emanazionedialcuneordinanzedicustodiacautelareversoduesoggettichefungevanoda“manovalanza”perleestorsionioperatedalclandeicasalesinelmodenese.Ilraccontodifatti,risalential2009,haricostruitocomeidueabbianoeseguitonumeroseestorsionipercontodiSigismondodiPuorto(ilcuinomeerastatospesopiùvolteperaumentarel’incisivitàdellaminaccia).

Modena, però, non è l’unico territorio in cui è stato possibile constatarel’insediamentodel clandei casalesi. Il 30Dicembredel 2010è stato tratto inarrestodallasquadramobilediCasertaFrancescoCaterino,chedaannirisiedevaregolarmente a Reggio Emilia. Non era la prima volta che si constatava lapresenzadeicasalesinelreggiano.Solopochimesiprimainfatti,il12Apriledellostessoanno,eranostateeseguite17misuredicustodiacautelareneiconfrontidialtrettantepersoneritenuteresponsabilidi “detenzioneaifinidi spacciodisostanzestupefacenti,detenzioneillegalediarmiemunizioni,violazionedegliobblighi imposti da misure cautelari coercitive personali precedentementeadottate,persistenzadelvincoloassociativoediretticollegamenticonilclandeicasalesi–fazioneBidognetti”(DirezioneInvestigativaAntimafia,2010a,p.250).LemisuresonostateeseguiteindiverseprovincieitalianetracuiReggioEmilia.Sarà proprio Domenico Bidognetti a spiegare il sistema delle infiltrazioni nelreggiano.“Il radicamentodeicasalesi infattinonavviene inconcorrenzacon icalabresi,benpiùfortiestrutturati,mastringendounpattodinonbelligeranza”(Vignali,2013,p.87).L’accordo,standoaquantoriferitodaBidognetti,consistevanell’imposizionedelpizzoaipropriconterraneiemigratinellacittàemilianaconloschematipicoseguitoanchenelmodenese.Gliaffiliatipresentiinprovinciaservivanoinizialmenteperdaresupportologisticoailatitanti;coltempoperòilbusinesssièallargatoattraversolamessainattodiungirodiestorsionirivolteanche ad imprenditori emiliani. Le estorsioni, più che a raccogliere denaro,erano finalizzate ad imporre ditte sub-appaltatrici strettamente legate ai clan24TrairicercatiancheSigismondoDiPuortoche,comevistoinprecedenza,saràpoiarrestatoneipressidiCasaldiprincipeneldicembredellostessoanno.

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campani. Nonostante l’incarcerazione del boss (detenuto proprio nella casacircondarialediParma,nellaqualeverràraggiuntodall’ennesimaOrdinanzadicustodiacautelarenelDicembredel2012),illegamedelgruppoBidognetticonilterritoriononverràspezzato,tantochenelpienodellefestenataliziedel2012sonostateultimateleoperazionidisequestroperbenidiunvalorecomplessivodiquattrocentomilaeuroadunsoggettoritenutoaffiliatoalgruppoBidognettie referentedella famigliaBardellino.Un’altra famiglia estremamenteattiva interritorioemilianoèquellachefacapoaMicheleZagaria.LeindagininelcorsodegliannihannoportatoalsequestrodisvariatibenitantonelmodenesequantonellazonadiParma.Unacaratteristicafondantedell’azionedegliZagariaèstatailtentativodioccultamentomessoinattoalfinedievitareadognicostol’allarmesociale.AFabbrico(RE),nellavalledelPoèemersounepisodioemblematicoditalemodalitàdiazione.Unaseriedisequestrihaportato,infatti,adidentificareinPasqualePirolounpresuntofiduciariodiMicheleZagaria.PiroloavrebbemessoinpiediuncomplessosistemadiriciclaggiodeiproventiillecitiattraversounafittaretediprestanometracuiemergeilnomediunimprenditoreoriginariodiSanCiprianod’Aversa.L’imprenditoreinquestionerisiedevanelpiccolocomunedelreggianodaoltretrent’anni,duranteiqualiavevasaputoconquistarsilastimaeilrispettodellacomunitàlocaleederaperquestoconsideratoaldisopradiognisospetto.Atalpropositoalcuniesponentidellapoliticalocalehannodichiaratodiaveracquistatodaluilapropriaabitazioneinmanieradeltuttoinconsapevole.

Inmanieraanalogaaquanto successoper il terremoto inAbruzzo (per la cuiricostruzione si sono inserite anche ditte con sede in Emilia facenti capo aMicheleZagaria),ancheilsismachehascossol’Emilianellaprimaveradel2012ha destato gli appetiti delle organizzazioni malavitose presenti in loco. Taletragicoavvenimentoe,soprattutto,leimportantioperepubblichefinalizzateallaricostruzionechenesonoseguite,hannofuntoda innescoper lacreazionediunaancorpiùstrettacollaborazionetrailclandellacamorraela’ndrangheta.Inparticolare,adesserecoinvoltineilavoridiricostruzionesonostatigruppicherispondonoallefamiglieDianaeLandolfo,entrambefacentipartedelclandeicasalesi(DirezioneNazionaleAntimafia,2014).

Come si evince da quanto finora esposto, il clan dei casalesi, nelle sue variearticolazioni, è stato indiscutibilmente il più attivo all’interno del territorioemiliano,ciònonostanteessononèstato l’unico.NellazonadiParmaèstatarilevata la presenza dei Guarino-Celeste costituitosi, assieme alla famigliadegli Alberto, da una scissione all’interno del clan Aprea. Inquadrabile trale conseguenze della rottura è l’omicidio di Raffaele Guarino avvenuto il 29Ottobre2010aMedesano(PR)doveviveva in libertàvigilata, lavorando inunimpresaedilericonducibileadunnapoletanogravatoasuavoltadanumerosipregiudizipenaliedipolizia.Per l’omicidioèstatoemessounprovvedimentodifermonelMarzodel2011acuinesonoseguitialtriquattro,ilprimogennaiosuccessivo.Dalleindaginisuccessiveèemersoche“ilgruppoavevaintenzionedicommettereunaltroomicidioaidannidiuntestimoneche,secondogliarrestati,

avrebbefornitoaiCarabinierileinformazioninecessarieperrisalireagliautorideldelitto”(DirezioneInvestigativaAntimafia,2012a,p.177).Ancoraunavoltafaideinternealleorganizzazionicamorristichehannoinsanguinatolaterraemiliana.

Quellesinquidiscussesonosoloalcune,lepiùsignificativeagiudiziodichiscrive,delle indaginichehannomostrato lapresenzadeiclancamorristicinellazonadell’Emiliaoccidentale.Acompletareilquadroèstataregistratalapresenzadialtriclanpresentisulterritorio.IcarabinieridiVaresehannosgominatonelMarzodel 2010 un’organizzazione attiva in svariate provincie del nord Italia, tra cuiancheParma,dipersonaggiritenutifiancheggiatoridellafamigliaD’Alessandrodi Castellamare di Stabia (NA) (Direzione Investigativa Antimafia, 2010a). Nel2011 all’interno dell’indagine Staffa sono stati appurati interessi di FrancescoVallefuoco (di cui parleremo diffusamente in seguito) anche nel modenese(Tizian,2011b).Semprenelmodeneseèstatarilevatalapresenzadiunsodaliziotra i Falanga/DiGioia eAmato/Pagano in una complessa retedi narcotrafficocheavevaproprionellacittàemilianaunodeisuoiterminalprincipali.Deltuttosimileèstata laretedi importazionedallaSpagnaedispacciodistupefacentimessainpiedidaiGionta(operazioneMosquitos)e, inmaniera indipendente,dalsodaliziotraAbbinatee“testematte”(unclandelnapoletanonatoametàdegli anni ‘90). Inoltre risulta acclarata la presenzadel clanBelforte aReggioEmiliaeDiLauro,BifoneeSarnoaParma.Infine,l’operazioneFulcrohamostratogliinteressidelclanFabbroncinoinEmiliaconfortissimiinvestimentifinalizzatialriciclaggionelsettoredell’abbigliamento.

2.2.2 L’Emilia orientale: Bologna e Ferrara

LazonadiBolognaèstatasindaglianni‘80unpolodiattrazioneperlamalavitacampana.UnodeiclancheèdivenutounpuntodiriferimentoperlamalavitanelcapoluogoemilianoèquellodeiLoRusso,dettoanchedeiCapitoni,principaleindagatoall’internodell’indagineMegaride.Alcentrodell’operazionec’èMarcoIoriocheavrebbericiclatoisoldideiLoRussoediMarioPotenzainvestendolinel settoredella ristorazione.Potenzaaveva instauratonei suoi ristoranti (neiqualierasocioal10%anchel’excalciatoreFabioCannavaro)unimponentegirodiusura.IristorantidiIorioePotenzaeranodislocatiinalcunedelleprincipalicittà italiane, tra cui proprio il capoluogo emiliano. Il proseguo delle indaginihapoiportatoall’acquisizionedinuovielementiprobatorichehannomostratocomelafamigliaPotenzaavesseunaseriediprestanome“medianteiqualiunapartedelleliquiditàfinanziarieeranostatetrasferitesucontisvizzeri”(DirezioneInvestigativaAntimafia,2012ap.181).

AltroclanchesièinseritoinquestoterritorioèquellodeiMallardo.NelMarzodel 2010 è scattata l’operazioneArcobaleno che, partita dalla Campania, si èallargatasinoalLazio,allaCalabriaeall’Emilia-Romagna.LastrategiadeiMallardo“hapuntatoaprivilegiarelarealizzazionediinvestimentiinzoneprestigiosedal

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punto di vista paesaggistico-ambientale” (Direzione Investigativa Antimafia,2010ap.265).Iprestanomedeigiuglianesiintervenivanodirettamenteingrossespeculazioni edilizie. Successivamente le disponibilità finanziarie venivanoreimpiegate inattivitàturistico-alberghiereenellagrandedistribuzione.Tantogli investimentiquanto ibenisequestrati inEmilia-RomagnahannoriguardatoalcunezonedialtoprestigiosituatealleperiferiediBologna(S.PietroinCasale)eFerrara(Cento).Inmododeltuttosimilel’indagineBadBrothershamostratocomeifratelliDell’Aquila,inaccordoproprioconilclanMallardo,reinvestivano,anche in provincia di Bologna e di Ferrara, i proventi delle proprie attivitàcriminali.

Anche questo territorio non è stato completamente esente dall’infiltrazionedei clan dei casalesi. La relazione Direzione Investigativa Antimafia del 2013(primosemestre)parladiunapresenzaradicatanellaprovinciadiBolognae,inparte,ancheaFerrara.L’indaginePersicusdelgiugno2012haportatoall’arrestodi 18 soggetti, in parte collegati alla cosiddetta mala del Brenta e, in parte,appartenentialclancamorristicodeicasalesi.QuestiavevanomessoinpiediunimportantetrafficodicocainaearmiinsvariateprovinciedelvenetononchéaFerraraeRavenna.Questocasorisultaparticolarmenteinteressanteinquanto“[l]avicendaapparedimostrativadellafacilitàconlaquale leattivitàcriminalicostituiscano terreno fertile di incontro tra gruppi associati locali e realtàriconducibili ai clan tradizionalmentemafiosi” (DirezioneNazionaleAntimafia,2012,p.740).ÈstatarilevatainoltreanchelapresenzadellefazioniZagaria(acuisonostatisequestratialcunibeninelcomunedicentonelMarzodel2010)eSchiavonetantonelbolognesequantoinprovinciadiFerrara.

ChiinvecepareessersiambientatomoltobenenellacittàestenseèilclanMocciaoriginariodiAfragola. Il9 lugliodel2010 infattiaMirigliano (FE) “nell’ambitodell’operazioneVortice[…]èstatoarrestatol’amministratoreunicodiun’aziendaoperante nella vendita all’ingrosso di bestiame, della quale, il precedente1° luglio, era stato sequestratoun conto corrente apertopressounafiliale diVoghiera (FE)” (Direzione InvestigativaAntimafia, 2010a, p. 313). La presenzasembra non essere una casualità tanto che la stessa Direzione InvestigativaAntimafia,nel2012,hasegnalatolapresenzadelclandiAfragolaproprionellaprovinciadiFerrara.

Sempre del 2010 è l’indagine Golden Goal scattata nei confronti dei clanD’AlessandroeDiMartino.InquestocontestoèdainquadrareilfermoversounsoggettofacentecapoaiDiMartinochesitrovavaagliarrestidomiciliariinunapiccolacittadinainprovinciadiBolognadovelavoravaperunadittadigiardinaggio.L’operazione,chehavistonelcomplesso25arrestati,hasmascheratounodeipiùinfluentigiridiscommesseillegalidellaregione.L’operazionepoièstataseguitada un’altra nata dallo stesso filone di indagini e per questo chiamataGoldenGol II.L’accusadicuidevonorisponderegli indagatièquelladiassociazioneadelinquerefinalizzataal riciclaggioefittizia intestazionedisocietà.Eranostati

aperti peraltro alcune sale scommesse sotto il marchio “Intralot” (Perente,2011).Altresfaccettaturedell’indagine,conrisvoltiinaltrezonedellaregione,verrannodiscussinellasezionesuccessiva.

Questi sono stati i principali clan camorristici che hanno allargato i propritentacoli verso le province di Bologna e Ferrara25. La situazione, però, chepresentalamaggiorecomplessitàèquellacheriguardaRimini,SanMarinoelarivieraromagnola.Aquestazonaèdedicatalaprossimasezione.

2.2.3 La Romagna e San Marino

Lastoriadellacamorranellarivieraromagnoladopoil2010silegastrettamenteaquantostavanelfrattemposuccedendoaldi làdelconfinedelpiccoloStatochecostituisceun’enclavedellanostraregione,ovverodellaRepubblicadiSanMarino.LenumeroseindaginichesisonosusseguiteapartiredalFebbraiodel2011,annodell’indagineVulcanoI,hannoacclaratolapresenzadialcunefiliazionideiclancamorristicisulTitano.Puntodipartenzaimprescindibileditaleindagineèl’utilizzodiunmetodoconsolidato,cheprevedeval’utilizzodisocietàfinanziarie(inparticolarelaFincapital)esocietàdirecuperocrediti,permascherareungirodirecuperocreditiportatoavanticonmodalitàestorsiveespessofinalizzatoarilevareaziendeoperantinonsoloaSanMarino,maanchenellezonelimitrofe.SulTitanoavrebberooperatopertantodiversigruppicollegatiinmanierafluidaenontradizionaleconiclandellaCampania.Questafluiditànonèsoloriferitaairapporticonlacasamadre,maanchetraivarigruppinelsensocheipersonaggicoinvoltisimuovevanoagilmenteall’internodiessimostrando,atratti,anchevelleitàpersonali;ilchéharesoparticolarmentecomplessoriuscireadistricarsiin fase di analisi.

Unodiquestigruppièlacosiddetta“bandadiAcerra”.Figuradispiccoall’internodiessaèquelladiGiuseppeMariniellodetto“ZioPeppe”. IMariniellosonolafamigliauscitavincitricedallaguerradicamorrachehainsanguinatolestradediAcerra,laqualehavistocontrappostiproprioiMarinielloalsodalizioDeFalco-DiFiore.Lafaidasièprotrattapertuttiglianni2000edèterminataconl’arrestodientrambiicapiclanelastabilizzazionedelruolodicomandodeiMariniello.LafiguradiZioPeppeeramoltorispettataall’internodegliambienticriminali;egliinfatti“èunodeipezzipiùgrossichesisianomaiscomodatiperandareavederecosastesserocombinandoipionieriinquellaspeciedifar westcamorristicocheèlarivieraromagnola.QuandoZioPeppesaleèunevento”(DeLucaeGrassi,2013,p.47).LeduebracciadelbossdiAcerranellaRepubblicasonoifratelliLuigiedErnestoLuciano.Idue,cresciutiall’ombradiGiovanniPascarella(dicuisièparlatoinprecedenza),stavanocercandodiacquisireunamaggioreindipendenzaattraversounaseriediestorsioni tracuiquellaneiconfrontidell’imprenditoreMichelBurgagni.25InmisurapiùdefilataèapparsoancheilclanPucadicuialcuniesponentisonostatifermatiinvariluoghid’ItaliatracuiBudrio(BO).LarelazionedellaDirezioneInvestigativaAntimafiadel2013notavainoltrelapresenzadelclanSarnocircoscrittaalleprovinciediBolognaeParma.

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Quest’ultimoavevanelfrattempocontrattodebitiancheconaltricaniscioltidellacriminalitàcampanasulTitano,tracuiFrancescoVallefuoco.Datal’impossibilitàper Burgagni di pagare entrambi, Zio Peppe, forte dell’aura di rispetto che locirconda, venne chiamato a dirimere la questione. All’interno di un bar diRivazzurra/Miramare (frazioni di Rimini) si svolge un incontro diretto proprioGiuseppeMariniellofinalizzatoproprioa“convincere”BurgagniapagarelacifradovutaaFrancescoVallefuoco.AlterminedelprimogradodelprocessoVulcanoaMarinielloèstatainflittaunacondannadi4annimentreadErnestoLucianounaa7anni(4annie4mesieranostatiinflittialfratelloLuigiinunostralciodelprocessotenutosiaBolognanel2013).AlmomentoincuiscriviamononsonoancorastateresepubblichedalTribunalediRiminilemotivazionidellasentenza.

RuolorilevanteèanchequelloricopertodainatividiForcella(unodeiquartieridiNapoli).IlbossinquestioneèRaffaeleStolderche,dopoalcuniannidigalera,hastabilizzatoilpropriodominiopropriosulquartiereForcelladiNapoli.StoldernonsalepersonalmenteaSanMarino(l’arbitroriconosciutodelledisputecomedetto è Zio Peppe), ma patrocina l’ascesa di Francesco Vallefuoco. Il boss diForcellaverràcoinvoltoall’internodell’indagineStaffachehaportato28personeinmanettetracuilostessoStoldereLivioBaciocchi.Dalleintercettazioniemergeche “attraverso la finanziaria di Baciocchi [Fincapital NdR] veniva realizzataattivitàdiriciclaggiodiingentisommedidenaroprovenientidatruffeodaclancamorristici”(Tizian,2011b,p.278)

InfinevièilgruppoguidatodaFrancescoAgostinelli,originariodiUrbinoemoltoprossimoadesponentideicasalesi.IcomplicidiAgostinellieranoMassimoVenosaePasqualeMaistoiquali,puratteggiandosidacasalesi,noneranoinrealtàinseritiall’interno del clan. Ciononostante, è necessario considerare che Agostinellipoteva vantare alcune amicizie importanti quali quelle di Mirko Ponticelli eSalvatoreDiPuorto.Ilprimoèstatol’autistadiFrancescoBarbato,bracciodestrodiNicolaSchiavone,ilsecondoèilfratellodelpiùfamosoSigismondoDiPuorto26 che,comeabbiamovisto,èstatoperanni l’uomodiriferimentodellafamigliaSchiavoneinEmilia-Romagna.Agostinellieisuoisisonoinseritiall’internodelgirodiestorsionisulTitano,inparticolarenelcasochehariguardatoBurgagniinun rapportoambiguo conFrancescoVallefuoco.Ciò cheemergedaquestasintetica ricostruzione è che Agostinelli e i suoi sodali non potevano esseredefinitideiveriepropriaffiliatiaicasalesima,alcontempo,eranoingradodiprenderecontatticonpersonaggidialtospessoreche,all’occorrenza,potevanoessereingradodiinvestiresommeconsiderevoli.AseguitodelprocessoVulcano–soloilprimofiloneèarrivatoagiudizio–FrancescoAgostinelliharicevutounacondannaa4annidicarcere,mentre3annie9mesisonostaticomminatiaisuoicompliciVenosaeMaisto.

26AnchelostessoSigismondoDiPuortoentraapienotitolonellevicenderomagnoleesammarinesi,alpuntocherisultaindagato/imputatotantonelfiloneVulcano2chenell’operazioneTitano.Lasuafigurasiinserisceall’internodellacatenadicollegamentotrailgruppodiAgostinellielacosiddetta“cellulamodenese”.

Un’altra figura centrale, già citata in svariate occasioni, e quella di FrancescoVallefuoco,chesièdimostratoparticolarmenteabilenelmuoversiconunacertaagilità tra i vari gruppi operanti sul Titano. Vallefuocoha rappresentato il piùimportanteecarismaticotra icaniscioltichesimuovevanoper laRepubblicadi San Marino. Originario di Brusciano (NA), Vallefuoco non era organicoa nessuno dei clan di camorra, ma poteva vantare una certa vicinanza condiverse famiglie. Ad esempio, nelMarzo 2009 Vallefuoco tentò di contattareNicola Schiavone per dividere assieme a lui il ricavato di un’estorsione di unvalorecomplessivodi100.000€;l’abboccamentoperònonandòabuonfine.Ilprincipalesettoredi interessediVallefuocoèstata l’estorsionemascheratadaunalecitaattivitàdirecuperocrediti;aquestoèdaaggiungereanchel’usuraeletruffe,adimostrazionedelfattocheVallefuococomprendesseperfettamentequali fossero i settori che garantivano il maggior profitto in un paese con lecaratteristichecheavevailTitanoall’epoca.

Quantosuccessonel2011aSanMarino(StaffaelaprimatranchediVulcano)harappresentatosenzadubbiolaseriedieventipiùrilevanteavvenutanellazonaromagnolaintemadicriminalitàorganizzatadaitempidiRomagnaPulita.Quelleappenacitateperònonsonostateleunicheoperazionichehannocoinvoltolazonarivierascae laRepubblicadiSanMarino,adesempioc’èstata l’indagineGolden Gol 2 del settembre 2011, che ha coinvolto il clan D’Alessandro e DiMartino. L’accusa era “associazione per delinquere finalizzata all’elusione dimisurediprevenzione,eserciziodiscommesseclandestineericiclaggiodidenaroanche di provenienza illecita e riciclaggio di denaro”(Direzione InvestigativaAntimafia, 2011b, p. 156). Nel proseguo delle indagini è emersa la volontàdelclanoriginariodiCastellamarediStabiadiespandereilgirodiscommesseclandestine nella provincia di Rimini. Questo sarebbe avvenuto attraverso lagestioneoccultadiun’agenziadiscommesse.

Un’altra indagine, che ha avuto inizio nel gennaio del 2012 e che coinvolgealcuniesponentidellacriminalitàorganizzatacampana,èCriminalMinds.Dalleindaginièemersocomeduegrossiimprenditori,l’anconetanoClaudioVitaluccie il sammarineseMarcoBianchini, si trovasserocoinvolti inunadisputaper ilrecuperodiuncreditodi500.000€. Idue imprenditori, invececherisolvere ladisputapervielegali,deciserodiavvalersidei“servizi”diunnotopregiudicatoalbanese,l’uno,e,l’altro,didueguardaspallecherispondonoainomidiBrunoPlatoneeRiccardoRicciardiconosciutinell’ambienteconilnomignolodiTeam Black.Colpassaredel tempo ladisputadivennesemprepiùaccesae il livellodelleminacce,edellaviolenza,crebbeinmanieraesponenziale:RicciardiarrivòaddiritturaaprendereperilbaveroVitalucciealasciarlopenzolaredalquartopianodiunpalazzosammarinese.Infine,vennerochiamatiincausanuoviepiùinfluentipersonaggidellacriminalitàcampanaqualiGiovanniPascarellaeCarlettodelPiano(dettoRo Piano,figuradispiccodeiGalloCavaliere).Almomentoincuiscriviamonessunodeinumerosifiloniincuisiarticolalavicendaègiuntoaltermineneppuredelprimogradodigiudizio(apartequalchepatteggiamento

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giàconcluso). Inognicasounprimodatointeressantedasegnalareècheconquestaindaginevieneinpartesfatatoilmitodelleorganizzazionicriminalichesiinfiltranoallespalledelleinnocentivittimelocali.Infatti,inquestocasoalcuniimprenditoriautoctonisisonoavvalsiconsapevolmentedei“servizi”fornitidallacriminalitàorganizzataperperseguireipropriinteressi(lecitiomeno).

Conl’indagineTitanodell’Apriledel2013asalireincattedraèdirettamenteilclandeicasalesie inparticolaredelgruppoSchiavone.Standoaquantodichiaratodaduepentiti,UmbertoeSalvatoreVenosa(padreefiglio),all’epocareferentidelclandeicasalesi, ilclandiSchiavoneeZagariaavevamireverso lapiccolaRepubblicasindal2007.SalvatoreDiPuorto,infatti,nonsolonel2010avrebberivelato l’intenzione di acquisire un grosso albergo nella zona di SanMarino,maavrebbe tentato anchedi espandersi sulla costamarchigiana, tentandodiaccaparrarsidiversiappaltiall’internodel comunediGabicce. Ledichiarazionideiduepentiti,insiemeaquelledelgiàcitatoMichelBurgagni,mostranocomeimetodiutilizzatiricalcasseroquellochevienecomunementedefinitoilmetodomafioso, ovvero minacce, pestaggi, intimidazioni. Burgagni inoltre avrebbeassistitoadunpestaggiofinalizzatoamostrarglicosasuccedeachinonsipiegaalvoleredeiclan,iquali,inquestofrangente,chiedevanochefosserointestatele suevilletteaschieradiMonteliccianoadalcuniprestanomedellabandadiAcerraedelclandeicasalesi.

Negli stessi mesi in cui prendeva corpo Titano, un’altra grande indagine hainteressatolarivieraromagnola:sitrattadiMirror,chehavistocoinvoltialcuniesponentidella famigliaCavaliere,nellapersonadiMarioCavaliere,dettoZioMario, e figlio oltre ad alcuni membri del clan Romaniello facente parte deicosiddettisecessionistidiSecondigliano.Sottol’egidadiZioMario, ilgruppo–checontemplavaancheGiuseppeRipoli(ilcuinomeeragiàemersoinVulcanoII nell’attività di recupero crediti) e Stefano Zavanaiu – hamesso in piedi unvalzerdiestorsioniedattivitàdirecuperocreditichesidipanavanopertuttalarivieraeavevanocomecentrogliufficidellaHerissonsrlsituatinelcomplessocommercialerimineseconosciutocomeGROS.Quivenivanostabilitelestrategiecriminaliesiperpetravanoattidiintimidazionesfociatitalvoltainveriepropripestaggi. Ilmetodocoi cui si svolgevano leestorsioni, similmenteconquantoaccadevasulTitano,puòesseresuddivisointrefasi(Vittori,2013):nellaprimafase la vittima viene cercata e costretta adobbedire agli ordini; la seconda èquelladeipestaggi; la terzaèquella in cui alla vittimaveniva impostodinondenunciare.Quelloemersodall’operazioneperònonèsolounsistemaestorsivo,maanchediriciclaggioeusura:unsistemachevedevagruppilegatiallacamorracontendersi conalcuni usurai il possessoe il controllodi rinomati locali dellariviera,inparticolareristoranti,hotelenightclub.

Comeper lealtripartioccorreprecisarechequellequi riportatesonosolo leprincipali indagini che hanno coinvolto il crimine organizzato campano nellariviera.Altrigruppihannodimostratointeresseperl’economiadellarivieraquali,

solopercitarnealcuni,iRomito,iD’Alessandro(attraversonegozidioutlet)egliAbate.

2.4 Una parziale conclusione

I sodalizi criminali di origine campana sono ormai stabilmente inserite nelcontestodelterritorioemiliano-romagnoloelaloropresenzanonpuòpiùessereclassificatacomeun’operaisolatadialcuniclan.Seilterritorioinfattiinizialmenteèstatoutilizzatocomebase logisticaperdaresupportoai latitanti,neltempoilmalaffaredeiclansiè radicatosaldamenteal tessutosocialeedeconomicolambendo,purnonintaccandolo,ancheilsistemapolitico.Seiprimitimidipassisonostatimossineglianni‘80,oggiesisteungruppodipersone,affiliatideiclan,chesisonoformatiehannocostruitoilpropriocurriculumcriminalesulterritorioemiliano-romagnolo (esemplareaquestoproposito il soprannomediAntonioMaione, O Modenese).Questoperònonèavvenutoattraversoundistaccodallezoned’origine.NessunaNuovaCamorraOrganizzatanéAltrandrangheta pare oggisulpuntodiformarsi.Iclan,elepersonechelocompongono,mantengonostrettilegamiconipropripaesid’origineaicuiboss,inultimaistanza,continuanoarispondere.LefaideelelotteintestinechecoinvolgonoiclaninCampaniasiriflettonoesisviluppanoancheinEmilia-Romagnaportandoadun’estensionesuquestoterritoriodelleguerredicamorracheinsanguinanocosìanchelestradeemiliane. Questa situazione, particolarmente calzante quando parliamo dellazonadell’EmiliaOccidentale,nonavvieneperòinunterritoriototalmenteostile.LaCamorrahatrovatoinfattiinEmiliaunhumuschelehapermessodiattecchireeprosperareinnestandositantosuivizi(stupefacentiegiocod’azzardoinprimis)quantosuun’economiache,untempofioreall’occhiellodell’intera Italia,oggifatica a riprendersi dalla crisi economica. Anche il fenomeno delle estorsionisiè ingranditocolpassaredel tempo.Se levittimedi ierieranosolocittadiniemigraticheavevanolasciatolaCampaniapercercareunfuturomiglioreinterraemiliana,oggianchegliautoctonipossonoricadereinquestamorsa.Inalcunicasiimprenditoriefaccendieriemilianihannodeliberatamentedecisodifareaffariconpersonaggiambigui,traendopoiivantaggichederivanodalcollaborareconquesteorganizzazioni.Ilclandeicasalesiinparticolare,fortedellastrutturazioneedel“prestigio”dicuigodenell’ambiente,hadecisodiinvestireinmanierafortesul territorio emiliano portando una scia di violenza come segno del propriopassaggio. Le rivalità interclanichenonhannoperò impedito che si giungesseadaccordidiveraepropriaspartizionequandonondicollaborazionesiadentroche fuori l’alveo camorristico. Se la coabitazione con la criminalità calabreseè un fattore di continuità con il passato, la novità, nel periodo qui preso inconsiderazione,consistenell’instaurazionediunaveraepropriacollaborazionechetrovailsuoapiceneifattidescrittidall’indagineRischiatutto.Se l’Emiliaoccidentale si contraddistingueperun fortegradodi radicamento,quella orientale si configura come un territorio per gli investimenti ad altoprofitto. Invece che grandi cantieri edili nelle zone tra Bologna e Ferrara si èpotutoassisterealfenomenodelriciclaggioattraversolacostruzioneinzonead

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altovalorepaesaggistico,oppure innegozidi abbigliamento, ristorantiealtreattivitàchebensiadattanoaquestotipodiimpiego.

Diverso è il caso della Romagna e della Repubblica di San Marino. Questoterritorio può vantare infatti sin dagli anni ‘90, l’attività di numerosi criminalicampani,senzacheessasiconfigurassenecessariamentecomeunelementodicolonizzazionecamorristica.Colpassaredeltemposisonoinsediati,tralarivierae la vicina Repubblica di SanMarino, una serie di cani sciolti che non eranoorganici alle organizzazioni, ma che potevano vantare rapporti con alcuni diesse.Talipersonaggicoltempohannoespansosemprepiùlapropriapervasivitàponendosiancheinaffariconalcuniimprenditorilocali.Iverticideiclanvenivanochiamatiincausamoltospessosoloperincuteretimoreeleamiciziemillantateperl’alonedipaurachecircondainomidiSchiavone,Zagariaeaffini.Solonelperiodo conclusivo, in particolare con Mirror e Criminal Minds, vediamo uncoinvolgimentopiùdirettodeiverticidelclan.StaffaeVulcanohannoapertolastradatogliendofinalmenteilvelosuquantostavaaccadendotraRiminieSanMarino:leestorsioni;laviolenza;l’ombradeicasalesiedeibossdelnapoletano.MirroreCriminalMindshannoresopubblicounveroepropriosaltodiqualità,forseancoraunpo’grottescomanonperquestomenopericolosoedinquietante.Nel corso degli anni, il sistema camorra si è insediato in maniera piuttostoforte all’interno della riviera sfruttando le possibilità che venivano offertedallaRepubblicadiSanMarinoeunageneraleopacitàaiutatadaun’evasionefiscalepiuttostodiffusa.Questa,combinataconglieffettidestabilizzantidiunacrisi economica prolungata, ha reso appetibili i servizi offertidalla criminalitàcampana.Insvariateoccasioni,inparticolarenell’inchiestaCriminalMinds,sièvistocomealcuniimprenditorilocalisisianoavvalsiconsapevolmentediquestosistema.Purnonpotendoescludersiapriorilapossibilitàdiunasottovalutazionedelle conseguenze da parte degli imprenditori coinvolti, sarebbe erroneoconsiderarli comedelle semplici vittime.Dallo smercio di droga al riciclaggio,passandoperilrecuperocrediticonfinalitàestorsive,laRomagnaeSanMarinosi sono dimostrati una terra fertile per la criminalità organizzata campana, laqualeèriuscitaadimporrelapropriapresenzainmanierasemprepiùincisiva.

CAPITOLO 3 _ MAFIA SICILIANA

SOMMARIOintroduzione p.693.1leprimetracceinemilia-romagna p.703.2anni80’e90’:corleonesiecatanesitrabolognaeromagna p.713.3gliuominidiprovenzanotraemiliaerivieraromagnola p.733.4igelesiinemilia p.743.5nuoviterritoriesinergie p.753.6ilpresenteeilfuturo:l’agendadelladirezionenazionaleantimafia p.77

Introduzione

Perquantoriguarda, infine, la terzamafiac.d. “tradizionale” – quellasiciliana–l’analisidellasuapresenzaedellesuemanifestazioniinEmilia-Romagnanonpuòprescinderedaalcuneconsiderazionipreliminariinmeritoall’evoluzioneeallevicendechehannointeressato,negliultimivent’anni,ilprincipalesodaliziomafiososiciliano,CosaNostra.

A seguito dell’arresto di Salvatore “Totò” Riina, avvenuto nel gennaio del1993, Cosa Nostra aveva intrapreso la c.d. strategia della sommersione, cosìcomeindicatodaBernardoProvenzano,ancoranelfrattempolatitante.Conleoperazioni“GrandeMandamento”,“Gotha”(lequaliportaronoadisarticolarelaretediprotezioneattornoallostessoProvenzano)elacatturadiquest’ultimonel2006,ilsodalizioèentratoinunafaseditransizionecheduratutt’oraeriguardanonsololasceltadiunanuovaleadership,maanchelaricercadinuovischemiorganizzativiedinuovestrategieoperative.L’attenzionepostadagliinvestigatorisulledinamicheevolutivehapermessodifotografareiltentativodiCosaNostradi assicurarsi la propria sopravvivenza, facendo ricorso al proprio patrimoniocostituzionale.Secondo laDirezioneNazionaleAntimafia, infatti,neimomentidicrisièlac.d.“costituzioneformale”dellacompaginemafiosaagarantirledisopravvivere,sebbeneprivatideipropricapistorici,ancorainstatodidetenzione.Piùpropriamente

[l]efontidellamemoria,glianziani,custodisconoleregolee leregole,cheservonoafarfunzionare l’organizzazione,vengonocostantementeportateaconoscenzedeisoggettipiù giovani. Sulla scorta di questo meccanismo si puòvalutare la capacità di Cosa nostra di ristrutturarsi e diriorganizzarsi,mantenendo intatte la sua vitalità e la suaestrema pericolosità. (Direzione Nazionale Antimafia,2011,p.48)

E’cosìche,soprattuttonelpalermitano,inmoltimandamentisiassisteoggiadun turnoverpercuiacapodelle famigliesi ritrovano inpartesoggettifacenti

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funzionidivicariopercontodegliassenti,einaltrapartepersonaggi,figurediprimopianodiqueglistessiorganigrammicriminali,diritornosullascena,dopoaverscontatolapena.

Comeaccennato,prenderelemossedaquestetappesignificativeèfondamentaleperricostruireasuavoltal’evoluzionedeglischemiedellestrategieadottatedaCosaNostraall’infuoridellaSicilia,oltrecheutileacomprendereleragionidel“successo”di’ndranghetaecamorrarispettoallastessa,ancheinEmilia-Romagna.Unaletturaragionatadelfenomenomafiosoimponeinfattidiconsiderareconattenzionequantoaccadeneiterritorid’origine,all’internodeiqualimaturanoesisviluppanodinamichecherappresentanoilnecessarioantefattodeisuccessivieventicollocatialtrove.Comesièvistoprecedentemente,levicissitudiniinterneeitrascorsigiudiziarinesonostatidimostrazione,perquantoconcerneilclandei casalesi,ma tale analisi comparataèquantomaiopportunaperquel checoncernelecompaginimafiosesiciliane.

3.1 Le prime tracce in Emilia-Romagna

Storicamente, lapresenzadielementidi spiccodellamafia siciliana inquestaregione si è segnalata dalla fine degli anni ’50, principalmente tramitel’applicazionedelsoggiornoobbligatoel’inviosuquestoterritoriodipersonaggisottopostiatalemisurae,successivamente,coniprimimassicciinsediamenti,composti da soggetti ritualmente affiliati a CosaNostra o comunque ad essavicini. Perquanto riguarda il primoaspetto, il domicilio coattovide transitareestabilirsi inEmilia-Romagnaanchesoggettidiassolutorilievonellagerarchiacriminale di riferimento: è il caso del capo mandamento di Cinisi – nonchémembrodellaCommissionediCosaNostra–GaetanoBadalamenti,insoggiornoobbligato a Sassuolo per un paio d’anni. Giunto nel modenese nel 1972, lecronache locali e gli attiparlamentari dipingono la sua permanenza in quellazona come caratterizzata da un profilo basso, con l’obiettivo di non destarel’attenzione delle Autorità. Una persona daimodi educati, che non si privavatuttaviadei lussi consoni allapropriaposizioneealleproprie abitudini, cometestimonianolecenedipescechesoventeoffrivanell’albergodovedimorava.Neemergepertantounacaratteristicapressochécomuneagranpartedegliepisodidi soggiornoobbligato cheha visto coinvolto soggettidiorigine siciliana:unaparticolare attenzione, cioè, nell’evitare che gli organi preposti al controllo siinteressasseroallaloropersonaeairapportiintrecciati(Ciconte,1998).

In ogni caso i due fenomeni sopra descritti, soggiorno obbligato e coevoinsediamento, risultavano strettamente collegati tra loro. L’allora Prefetto diBologna, ascoltato in Commissione Parlamentare Antimafia, fotografava lasituazione emiliano-romagnola ritenendo il soggiorno obbligato un fattoredeterminante di una “graduale penetrazione ed estensione nel territorioemiliano-romagnolo di attività legate alla criminalità organizzata con relativoreclutamentodiadeptiperlerispettivecoscheoclan”.SecondoquelPrefetto,

granpartedeisoggettiacuiavevafattoriferimento,sebbeneapparentemente“insonno”,mantenevanouncostantecontattoconla“casamadre”d’origine.Gliinsediamentidell’epocasi riferivanoperlopiùaicomunidelbolognese(BudrioeMedicina),dovegiàdallafinedeglianni’90erapossibileritrovareesponentidellefamiglieRiinaeLeggio,tuttiperaltroraccoltiattornoallapreminentefiguradiGiacomoRiina(ziodiSalvatoreRiina).

Nonvierano,tuttavia,soloicorleonesidistanzaaBudrio.ARimini,peresempio,dal1980risiedevailgeleseRoccoAlabiso,sottopostoallasorveglianzaspecialecondivietodisoggiornonellaprovinciadiCaltanissetta,inquantoindagatoperassociazionemafiosa e tentatoomicidio e ritenuto affiliato alla cosca facentecapoalbossGiuseppeMadonia.Analogamentealmeccanismosopradescritto,al seguitodell’Alabiso giungonoaRimini, unodopo l’altro, altri esponentidelnucleofamiliare,tuttiimpegnatiinfiorentiattivitàeconomiche,sebbenegravatida precedenti penali. La vicenda trovò eco perfino in Parlamento, grazie adun’interrogazioneparlamentare che chiedeva conto di tale anomalia. SemprenelriminesesiregistravalapresenzadiMatteoMazzei,fratellominorediSanteeappartenenteai“cursoti”catanesidiBenedetto“Nitto”Santapaola.MazzeieraarrivatoinrivieranellostessoannodegliAlabiso,ottenendoiltrasferimentodeldomicilio obbligatodal comunedi Pescara aquello di Rimini.Anchenel casodiMazzei,nonfuronopochiisospettiegliappellisollevatidaalcuniesponentipoliticilocaliriguardoalmotivoperilqualenumerosisoggiornantichiedevanoedottenevanodimodificarelalocalitànelcomunediRimini.Sonosoloalcunidegliepisodipiùrilevanti,manongliunici.TantialtrisistabilironoinEmilia-Romagna,prevalentementeincomunidimodestadimensione(traglialtri, Verucchio, Massalombarda, Bellaria) e, una volta terminato il domiciliocoatto,deciserodirimaneresulterritorio(Ciconte1998).

3.2 Anni ‘80 e ‘90: corleonesi e catanesi tra Bologna e Romagna

Neidecenniprecedenti,granpartedelleattivitàcriminaliinterritorioromagnolosièconcentrataprevalentementenellemanidicompaginilegateaCosaNostrao ai “cursoti” catanesi. Ciò è avvenuto, in particolare, per quanto riguarda ilsettoredelgiocod’azzardoclandestino (cioè lebische),mercatostoricamentecontrollato dalle criminalità organizzata siciliana intervenuta in zona da altrearee settentrionali oppure già operante su questo territorio. Prima, sotto ilcomandodi Angelo Epaminonda, detto “Il Tebano” (boss dei catanesi attivi aMilanoenelle aree limitrofe). Successivamente, sotto il contestuale controllodelsuccessorediEpaminonda,JimmyMiano,edeicorleonesidiGiacomoRiina(ziodelpiùnotoSalvatoreRiinaedarrivatoaBudrio,nelbolognese,nel1969),iqualigiàesercitavanoilcontrollodialtretradizionaliattivitàcriminalisugranpartedell’Emilia-Romagna27. 27Perunapiùampiaespecificaricostruzionedellapresenzamafiosanelgiocod’azzardoinRomagna,sivedaGruppoAntimafiaPioLaTorre,RomagnaNostra:lemafiesbarcanoinRiviera(regiadiFrancescoCeccoli),documentario(54’),2013eGruppoAntimafiaPioLaTorre,Riminielemafied’azzardo(acuradiPatrickWild),2012.

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LaprogressivascomparsadiquestigruppidallaregioneEmilia-Romagnaaffondalesueradici,daunlato,nelprogressivodeclino–suscalanazionale–diCosaNostra,aseguitodeicolpi infertidaForzedell’Ordineemagistraturaneiprimianni ‘90, e dall’altro dagli arresti scaturiti dall’indagine della DDA di Firenzesull’Autoparcomilanese(l’AutoparcoSalesi),nellaqualerisultavanocoinvoltisiaicorleonesidiGiacomoRiinacheicatanesidiJimmyMiano,entrambiattivinelcampodeltrafficodidroga.Vadettoche–benchélambitidadiversiprocedimentipenali–moltideicorleonesicapeggiatidall’anzianosicilianononricevetteromaicondannedefinitive(lostessoRiina,condannatoneiprocessicelebratiaFirenzesull’Autoparco, era nel frattempo deceduto). Pur tuttavia, traccia importantedell’influenzaesercitatainquest’areageograficadaunrobustonucleodisoggettidirettamente legati a Cosa Nostra si ritrova, per esempio, tra le pagine dellasentenzadelprocessocelebratoaRimini,perassociazionedistampomafiosodeditaallospacciodidrogaeal trafficod’armi(conriferimento, inparticolareal comunediMorciano,nell’entroterra riminese). Inquesto senso,un ritrattofedeledelruoloricopertodaGiacomoRiinainEmilia-RomagnaètratteggiatodalcollaboratoredigiustiziaRosarioSpatola,nelledichiarazioniresenell’ambitodelprocessofiorentinosull’AutoparcoSalesi.InterrogatodaPierluigiVigna,PubblicoMinistero titolare di quell’indagine, in merito al grado di potere esercitatodall’anzianocorleoneseinquestearee,Spatolarispose:“[l]’areadiinfluenzadelRiinaeraintuttiqueipostidellaRomagnadove“CosaNostra”dovevaportaredegliaffari”. DicosasioccupavaRiinainquestoterritorio?Secondoilcollaboratoredigiustizia, unadelle principali attività riguardava il trafficodi stupefacenti (conconglihubperlosmercioneiportidiCerviaeRiminipressoRiminieCervia),maancheifurtidiTirrisultavanoessereunsettorepresodimira.Sitrattava,sempreriprendendoleparolediSpatola,di“grossifurtidiTirchevenivanodepositatia San Lazzaro di Savena e di cui si occupava poi nel riciclare questa mercerubata,questiTir,sidavanodiversedestinazioni,oappartenentiallacamorraoappartenentialla‘ndranghetaoaltridiCosaNostra”. Tuttavia,vaprecisatocheleindicazionifornitedaSpatolanonesaurisconoilnoverodelleattivitàillecite–controllodelgiocod’azzardoedestorsioniinprimoluogo–intrapresedalgruppodiRiinainRomagna.Tuttiinteressiche,nonostantel’ingombrantepresenzaedinfluenza dei corleonesi, non possono comunque ritenersi gestiti in forma dimonopolio.

Percompletareilquadrodellapresenzamafiosaaquell’epoca,sideveinfinefareriferimentoallacapillareattivitàditrafficodidrogaintrapresaneiprimianni’90inprovinciadiRavenna(LidoAdriano,Faenza,MarinaRomea)daungruppodipersonelegateallafamigliadiGiuseppe“Piddu”Madoniaecapeggiata,inloco,datalePasqualeTrubia(TribunalediRavenna,1993).Si trattava inparticolarediunsodalizioalcuiapicevieraTrubiaeil fratellodiquest’ultimo(inseguitodivenuto collaboratore di giustizia); tale sodalizio manteneva i contatti con iverticidell’organizzazioneeleloroarticolazionipresentiinToscana.IlgruppoagliordinidiTrubianeilidiravennatierastatodotatodiunastrutturacheevocavaquelladeisodalizimafiosi,conunapropriagerarchiaeruolibendefiniti.

3.3 Gli uomini di Provenzano tra Emilia e riviera romagnola

Unosnodofondamentalepercomprenderel’evoluzionedegliassettidellamafiain questo territorio è rappresentato dalle vicende che hanno interessato l’exbraccio destro di Bernardo Provenzano, Francesco “Ciccio” Pastoia, raggiuntodaprovvedimentodifermoemessodallaDirezioneDistrettualediPalermoil25gennaio 2005 e suicidatosi pochi giorni dopo in carcere aModena, a seguitodel suo arresto aCastelfrancoEmilia. Lamorte improvvisadell’uomod’onoreaprenuovispaziinvestigativie,partendodall’intenzionedisvelaremovimentiefrequentazionidiPastoia,arrivaadindividuareunacapillareattivitàditrafficoespacciodidroga,“condueparalleliassi,l’unoBologna-Milanoel’altroBologna-Rimini,quest’ultimoaventecomesuoipuntinevralgicididiffusione,alcunilocalidellarivieraromagnola”(UfficiodelGiudiceperleIndaginiPreliminaridiRimini,2011).Diquesta“triangolazione”neparlaunaltroexaffiliatodiCosaNostra,FrancescoCampanella,ilqualeiniziaacollaborareconlagiustiziaeaimagistratidi PalermoeBologna raccontadi un “...trafficodi cocainaattuato–nell’anno2003–daPitarresiGiampiero,MandalàNicolaeColettiFrancesco”(UfficiodelGiudice per le Indagini Preliminari di Rimini, 2011). In particolare “il trafficoseguiva un asse consolidato Palermo-Bologna sotto la diretta direzione delColettiperpoiapprodareincontinenteconunasseBologna-RivieraRomagnola,gestitodaPitarresieMandalàiqualiutilizzavanoqualebasediriferimentoperlospacciodellacocainanellaprovinciadiRimini,ladiscotecaPETERPANdiMisanoAdriatico,avendostrettirapporticonilgestoreeconunPRdellocale”(UfficiodelGiudiceperleIndaginiPreliminaridiRimini,2011).Daquell’indaginenasceinseguitol’ennesimofiloneinvestigativo,cheportasuccessivamentesulletraccedialtripregiudicati, tracui lo ‘ndranghetistaGiovanniLentini (giàcondannatoall’ergastolo per l’omicidio Guerra, nell’ambito del controllo per la gestionedellebischeclandestineinRomagna).Questo,adulterioredimostrazionedellaspecificitàdiquestoterritorio,all’internodelqualeinteressiediversiambienticriminalisimuovonoparalleli,contigui,intrecciandosigliuniconglialtri.

MaleimportantidichiarazionidiCampanellaelospuntod’indagineoriginatodalsuicidiodiPastoiarisultanofondamentalisoprattuttopersquarciareilvelosullapresenza – seppur defilata rispetto ad altre più visibili organizzazionimafiose– di CosaNostra in territorio emiliano. Il settoreprivilegiato è semprequellodell’ediliziaeriguarda,nellospecifico,personevicineallafamigliadiVillabate,le quali “trovavano sistematicamente lavoro in società di alcuni imprenditorimodenesi” (DirezioneNazionaleAntimafia,2008,p.388).Dalle intercettazioniambientaliemerge“unospaccatopreoccupantesulleramificazionidellamafianelterritorioinesame,conriferimentoallemodalitàconlequalisiottenevanodelicati ed oltremodo remunerati sub-appalti nell’ambito dei lavori della TAV,e ciò soprattutto laddove si consideri la strettezza dei contatti con il capo-famigliadiVillabate,MandalàNino,cheperiodicamenteraggiungevasemprenelmodenese, isuoiuominidifiduciaedancora laddovesiconsideri la larghezzadiuominiedimezzieconomiciimpiegatialloscopo”(ibidem.).Inomiprincipali

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sono quelli di Vincenzo Alfano e Giampiero Pitarresi (già citato per l’attivitàdi spaccio di droga sulla riviera romagnola), arrestati nel marzo 2006, traNonantolaeMassalombarda,surichiestadellaDDAdiPalermoconl’accusadiassociazioneadelinqueredistampomafioso.Idueeranoconsideratiletestediponte tra Sicilia edEmilia-Romagna, luogodoveavevano costituitonumeroseattivitàapparentemente lecite (tra cui laC.G.A.Costruzioni), utilizzando fondidelittuosidellefamigliediVillabate(Esposito,2006).Leindaginihannotrovatopieno riscontro giudiziario, arrivando nel giugno 2011 al rigetto dei ricorsidegliimputatidapartedellaCassazione,condannandoinviadefinitivaAlfano,Pitarresiedaltrisoggetti.Nell’analizzarequellevicende,all’epocaimagistratidiBolognaevidenziavanocomel’aspettopiùinteressantefosse“ilcoinvolgimentodipersonaggichesiprestanoallafittiziaintestazionedibenisenonaddiritturacapaci di operare direttamente e con margini di autonomia nei settoridell’imprenditoriaedi trattarecon interlocutori estraneia contestimalavitosiedancheappartenentiapubblicheamministrazionicosìdagarantirealgruppocriminale spazi altrimenti preclusi” (Procura della Repubblica di Bologna, inCiconte,2012).

3.4 I gelesi in Emilia

Qualche anno più avanti, la presenza di articolazioni mafiose siciliane vienedocumentata anche nel parmense. Nel dicembre 2009 è infatti l’indagineCompendium della DDA di Caltanissetta a disarticolare la struttura criminaledeiRinzivilloedegliEmmanuelloaParma,lequaliavevanoperaltroimportantiramificazioniinLombardia,LiguriaeToscana.Vengonoarrestate41personeperassociazionemafiosafinalizzataalcontrolloillecitodegliappaltiedeisub-appalti,intermediazione abusiva dimanodopera, trafficodi stupefacenti, ricettazione,estorsione,danneggiamenti,riciclaggioedaltrireati.

L’imponente attività investigativa non ha solamente colpito gli interessi deiclannell’economialegale,mahaconsentitoinoltredifotografarel’attivitàdegliaffiliatifinalizzataalcondizionamentodellapoliticalocale:tragliarrestativisonoinfattiancheOrazioInfuso,MarcoCarfìeNunzioAlabiso,iqualinel2007sonocandidati per l’UDEUR alle elezioni amministrative del consiglio comunale diParma,nonvenendotuttaviaeletti. Luogotenente e longa manus aParmadiDanieleEmmanuello(mortonel2005)èSalvatoreTerlati,che,inconcorsoconaltriimprenditorigelesitrapiantatialNord–gliInfusoegliAlabiso–,nelcorsodegliannihacostruitounacapillareattivitàdicaporalatoingradodicollocareedimporremanodoperageleseadiverseimpresedelterritorio.L’attivitàcriminale,tuttavia,nonsilimitaaquesto:daunlatovièdifattilariscossionedelletangentidelracket,mentredall’altrolatovièsempreTerlati,cheaiutalestessevittimearecuperarel’indebitopagamento,fornendoloro fatture falseperprestazioni inesistenticosìda scaricare i costiattraversol’evasione fiscale. Questo meccanismo, specificano i magistrati nisseni, vale

esclusivamenteper quegli imprenditori emiliani che si prestano a collaborareconigelesieinbuonasostanzaatollerarel’imposizionedimanodopera,mentreil racket “dal volto umano” non riguardava invece coloro che rifiutavano taleingerenza.

Le risultanze di Compendium e la presenza di questi sodalizi nel parmensetestimonianoinrealtàsolounaminimapartedegliinteressiedellearticolazionidegli stessi nelNord del Paese, non limitata all’Emilia-Romagna. È solamenteleggendoquestevicendeassiemeadaltresuccessivecheèpossibiletracciarneun quadro completo, in grado di delinearne più specificatamente obiettivi erispettiviruoli.Intalsensosicollocal’operazioneTetragona–semprecoordinatadallaDDAdiCaltanissetta–chedueannidopo,nel2011,consentel’arrestodi63personeappartenentiaiRinzivillo-Emmanuelloelamappaturadellapresenzadei gelesi sull’asse Lombardia-Liguria-Emilia-Sicilia. A dimostrazione dellacontinuitàtraledueindagini,aprescinderedall’oggettodell’attivitàinvestigativa,èl’identitàdinumerosiindagatiinentrambiifiloni(CompendiumeTetragona),tracui lostessoTerlati.VièpoiRosarioVizzini,consideratorappresentante inLombardiapericlangelesi,aiqualiappartienealmenodaiprimianni’90,dopounaprogressivaascesaaiverticidellafamigliadiCosaNostradiGela.L’attivitàdi Vizzini costituisce un dato di interesse, perché consente di documentare ilcollegamento tra gli affari in Lombardia e l’area emiliano-romagnola e piùspecificatamente laRepubblicadiSanMarino.Nelcorsodiunaconversazioneintercettatadagliinvestigatorinisseni,infatti,proprioVizzinidiscuteconunsuointerlocutore e sodale di denaro confluito in un istituto di credito dell’AnticaRepubblica. Dato che – come è stato documentato in precedenza – nonrappresentauncasoisolatonéperlacriminalitàorganizzatadioriginesiciliananéperlealtremafieautoctone(enonsolo).

3.5 Nuove dinamiche e nuovi territori

Perrisalirealletraccelasciatedallacriminalitàorganizzata,noncisipuòlimitareallefontidiprovenienzagiudiziaria.Altroutilestrumentodianalisisonoinfattiiprovvedimenti amministrativi, quali per esempio le interdittive emesse dallePrefettureterritoriali.Innumerosicasi,peraltro,taliattigodonodelprivilegiodiuno sguardopiùapprofondito sul fenomenomafioso,potendo infatticompiereaccertamentiancheinassenzadiun’indaginedinaturagiudiziaria.E,abenvedere,nonsonopochiiprovvedimentiemanatiintaledirezione.UnesempiodiquantoappenadettolosiritrovaaFerrara,quandonel2011un’interdittivaantimafiavieneemessaneiconfrontidiun’aziendainteressataagliappaltipubblicisulterritorio.IlprovvedimentoèemessodallaPrefetturadiPalermoe l’azienda inquestioneèl’Europa Società Cooperativa, ritenutadallaDirezione InvestigativaAntimafiadiPalermocollegataallefamigliemafiosediPartinicoeSanGiuseppeJato,tramiteunsoggettoall’internodellacooperativastessa*.Unarealtàeconomicadimodestolivello,cheaFerraraeratuttaviariuscitaadottenereappaltipercontodell’Acereariceverealtriincarichinelsettoreediledelterritorio.

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RimanendoinEmilia,presenzadicriminalitàorganizzatadioriginesicilianasièdirecenterinvenutainprovinciadiModena.Ladataèilfebbraio2014el’indagineCleanUp–coordinatadallaDirezioneDistrettualeAntimafiadiBologna–riguardailtrafficodirifiutiinAfrica,attivitàcheagiudiziodeimagistratibolognesisarebbeavvenutasolo inparte, inquanto il restodelmaterialesarebbestatosmaltitoillecitamente in discariche abusive in loco. Più precisamente, i quattro sitiabusividistoccaggiositrovavanonelmodenese,territorionelqualedimoravanoanchealcunisoggettiprovenientidaTrapani,unodeiquali–qui ilriferimentoalla criminalità organizzata – ritenuto molto vicino alle famiglie siciliane delmandamentodiCastelvetrano. Diversamente, leoperazioni,giàprecedentementemenzionate,Staffa(DDAdiNapoli,scattatanel2011)eVulcano II (DDAdiBologna,2012),evidenziano lecointeressenze tra clan di camorra e Casalesi ed alcuni esponentidellamafiasiciliana.Inparticolare,entrambeleindaginidocumentavanoifrequentirapportitra Francesco Vallefuoco, campano vicino aiMariniello di Acerra, agli Stolderdi Forcella e ai Casalesi, con tale Francesco LaManna,mafiosodella famigliaFidanzatiattivasuMilano.Vallefuoco,operanteinarearomagnolaesoprattuttonellaRepubblicadiSanMarinoperquantoriguardaestorsioniericiclaggiodeicapitali dei clan sopra indicati, intratteneva anche contatti con LaManna peralcuni recuperi creditodaeffettuareaPalermo. Sullo sfondo, il riciclaggiodeiproventi illeciticheavrebbe riguardato, indefinitiva,anchequeste famigliedimafia.

Più recentemente, invece, il coinvolgimento della Repubblica di San Marinoperlacriminalitàsicilianavieneinluceaseguitodiunmaxi-sequestroeseguitonell’ottobre2014dallaDIAdiPalermoeTrapani.A subire il provvedimentoèl’imprenditoremonrealeseCalcedonioDiGiovanni,ritenutodaforzedell’ordineemagistrati“indissolubilmente intrecciatocon idestinidelle famigliemafiosediMazaradelVallo”ed“entratoinaffariancheconmafiosidiCastelvetrano,adesempio FilippoGuttaduro, cognatodiMatteoMessinaDenaro, e in contattoconPinoMandalari,commercialistadiTotòRiina(sivedaTribunalediTrapani,SezioneMisurediPrevenzione,2014)”.NonsoloemergeilcollegamentoconilmandamentodiMazaradelVallo,maanchequelloconVitoRobertoPalazzolo,notoqualericiclatoredidenaropercontodiCosaNostrasuscalainternazionale.È da quest’ultimo che Di Giovanni rileva per 500 milioni di lire un enormecomplessoedilizioadestinazione turisticaaKartibubbio.Ungiudiziopesante,chetrovariscontronelledichiarazionideicollaboratoridigiustizia(comeRosarioSpatola),iqualiindicanol’imprenditorequaleportatorediinteressidellecoschemafiosesicilianeepureincontattoconambientimassoni.DaquilagiustificazionealvaloredeibenipostisottosequestrodiprevenzionedalTribunale:ben500milionidieuro.Edèpropriopermetterealsicuroilpropriocospicuopatrimonio,che lostesso imprenditoreavrebbecostituito,nelgiugno2014,unasocietàdidirittoinglesedenominataTitano real estate limited, amministrata da prestanome e nella quale sarebbero confluiti negli anni i capitali di un’altra società, la

Compagnia Immobiliare del Titano(consedeaSanMarino),facentepartedellacompaginesocietariadellaprima.Queldenaro,cheriguardavailramod’aziendacostituito da un centinaio di immobili nel villaggio turistico di proprietà di DiGiovanni,servivaadevitarel’aggressionedellamagistraturaalsuopatrimonio.Daevidenziare in primiscomel’immobiliaredidirittosammarinese(agiudiziodei magistrati “completamente asservita alle logiche criminali”) per un certoperiodosiastataamministratapropriodallafigliadellostesso imprenditoree,insecondoluogo,comepartedelcapitalefossegestitoasuavoltadafiduciarie,alfine–scriveilTribunaleMisurediPrevenzione–dioccultareulteriormentelaprovenienzaillecitadeldenaro.

NonèdelrestoilprimocasoincuiemergeilruolodiSanMarinoqualeattraentemeta per riciclare denaro come per investire denaro, anche da parte dellacriminalitàsiciliana.Nel2009,peresempio,nelcorsodell’indaginepalermitanasuiLoPiccolovennerorinvenutialcuni“pizzini”neiqualisi facevariferimentoadunanonmegliospecificatasocietàfinanziariasammarinese,chesisarebbeoccupata di investimenti nel campo dell’edilizia, e ad un commercialista cheavrebbecuratointeramentel’affare.

3.6 Il presente e il futuro: l’agenda della Direzione Nazionale Antimafia

Tralasciandoquantoricostruitofinora–relativoallafotografiadiunasituazionecomunque precedente nel tempo – nel volgere lo sguardo al quadro attualedeve trovare necessaria menzione l’appunto contenuto nell’ultima relazionedellaDNA,presentataainizio2015.Inquellepagineimagistratifannouncennoad indaginiattualmente incorsoecheriguardano,nellospecifico, lapresenzain territorio emilianodi soggetti legati allamafia siciliana. All’attenzionedegliinvestigatorisitrovaun’intensaattivitàdiriciclaggiodicapitaliilleciti,alorovoltareinvestitinell’economialecita.Sonoben4icasichevedonoimpegnatimagistratie forze dell’ordine emiliane: il primoè propriamenteun’indagine per 416bis(associazioneadelinqueredistampomafioso),neiconfrontidiunsoggetto“beninserito nel tessuto economico della “bassa padana”, e chemantiene intensirapporticon l’articolazionediCosaNostraradicatanei territoridiCampobellodi Mazara e Castelvetrano” (Direzione Nazionale Antimafia, 2014, p. 433); ilsecondosiconcentrasulleattivitàmafioseconsumateinterritorioemiliano incuisiregistral’interazionedisoggettidimatricecriminalecalabreseecampanainfiltrati in importanti imprese di costruzioni, “aventi probabili conflittualitàconpersoneprovenientidall’areadellamafia siciliana, anch’esseoperantinelsettoreimprenditoriale”(DirezioneNazionaleAntimafia,2014,p.433);ilterzoeilquartonuovamentesulriciclaggiodidenarodiprovenienzaillecitaattraversostruttureturistico–alberghieredapartedipersoneappartenentiaCosaNostrae trapiantate a Bologna; circa l’ultimo pare siano state riscontrate dinamicheconflittuali traun importanteesponentediCosaNostraresidenteaBolognaesoggettidialtreareecriminali,anch’essioperantinelmedesimosettore.

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Alnettodieventualiriscontripositivi, ildocumentopubblicatodallaDirezioneNazionaleAntimafiarivesteun’importanzafondamentale, inquantocomunical’esistenza di numerose indagini circa l’inquinamento dell’economia legaleemiliana ad opera di articolazioni mafiose siciliane, in particolar modo nelbolognese (circostanza definita “quantomai [sic] originale”). Sebbene peresigenzelegatealsegretoistruttoriononsianoalmomentodisponibilialtridatiempiriciutiliperanalizzarequantoappenariportato,qualoraconfermateanchesolo in parte tali vicende consentirebbero di ribadire alcune osservazioni giàavanzateediformularnedinuove.

Ampiamente in posizione subordinata rispetto alla presenza e al peso di‘ndranghetaecamorra inEmilia-Romagna,CosaNostradimostrerebbeancoraunavolta–ilcondizionaleèd’obbligo–lapropriaspiccataresilienzanelterritorio.Negli ultimi anni il sodalizio è in ogni caso riuscito amantenere un costantesguardosulleopportunitàdiinquinamentoepenetrazionenell’economialegale.Da un lato, mediante le possibilità concesse dalle lacune della legislazionesammarinese e dall’inadeguatezza dei controlli (dove non si tratta di veraconnivenza)degli operatori del Titano.Dall’altro lato–questoaspettomeritaparticolareattenzioneallalucediquantoevidenziatodallaDNA–intravedendonuoviedineditisettoriall’internodeiqualiinserirsiprogressivamenteecelarelapropriapresenza,anchetramitecompiacentiprestanome.Dianalogointeresseèlacircostanzapercui,seneglianniprecedentiisodalizimafiosisicilianitrovavanospazioinquelleareenonoccupatedaaltrecriminalità,larecenterelazioneDNAcondurrebbenella direzione opposta e cioè a ritenere che non sempre vi siapacificaconvivenzatragruppidiversi,mapotrebbeancheaccaderecheinteressilucrosi impediscano tale patto di non belligeranza, favorendo al contrario lanascita di conflittualità tra gruppi contrapposti. Tale riflessione dovrà tuttaviaessere integrata emaggiormenteponderata solouna volta che i fattiappenaaccennatidaimagistratidellaProcuranazionaleantimafiariceverannoulterioririscontri.

4. CONCLUSIONI

SOMMARIO4.1unapresenzastoricamentestrutturata p.794.2ilsoggiornoobbligato:qualecorrelazioneconlapresenzamafiosa? p.804.3unapresenzastrutturata,madichetipo? p.824.3.1cosanostra p.824.3.2camorra p.834.3.3‘ndrangheta p.844.4unaconvivenzapossibile? p.86

4.1 Una presenza storicamente strutturata

Giunti a questi punto, si tenterà di trarre qualche conclusione generale sullapresenza,nellaregioneEmilia-Romagna,dellacriminalitàorganizzatapresaquiinesame(mafiasiciliana,camorrae’ndrangheta).Un dato inoppugnabile è che, pur con una intensità mutevole nel tempo econdifferentimodalitàdi insediamento, tuttee tre leprincipalimafie italianesonopresentiinregione.L’analisicondotta,comespecificatonell’introduzione,haesclusounapprofondimento sulla criminalitàorganizzataallogena,a cui siè fatto qualche accenno nel corso dell’elaborato, e su quella pugliese: unasuccessiva analisi comparativa che uno studioso dovesse intraprendere nonpotràprescinderne. Il limitato tempo (e spazio) adisposizione inquesto casohannofattopropendereperunfocussulleprincipaliorganizzazioni.Si è quindi proceduto prendendo in considerazione mafia siciliana, camorrae ’ndrangheta – e gli eventi collegati in qualche modo a tali organizzazioni– utilizzando un criterio geografico per lo più macro-provinciale con unasuddivisioneinEmiliaoccidentale,areabolognese(comprensivadellaprovinciadiFerrara)e laRomagna (incui siè inclusa laRepubblicadiSanMarino).Perognuna delle tre parti si è tenuto conto degli eventi dell’ultimo quinquennio(2010-2015), partendo però da considerazioni storico-politiche per spiegarel’insediamentodelleorganizzazionineltempo.Difficileèvalutareattraversoindici,anchecomplessi,ilgradodimafiositàdiunaprovinciarispettoadun’altra:molteplicisonolevariabili incampoediquestealcune risultano di complicata misurazione quantitativa (ad esempio il datostoricooquellopolitico,centralipercapirel’evoluzionediunfenomenocomequesto,malacuivalutazionerimanesempreancorataadisanimedifficilmenteoggettivabili).Nonèuncasodunquecheinquestaanalisisisiaprivilegiatoildatoqualitativo.Questascelta,inognicaso,permettediastrarrequalcheindicazionedifondosulradicamentomafiosoinEmilia-Romagna.

Il punto di partenza è che sia più che giustificato, anche alla luce dellepossibilicomparazioniconaltreregionisettentrionaliparlare,nellaregione,didelocalizzazione,piuttostochecolonizzazionedellemafie.Questo,sesieccettua,come ricordato nel capitolo dedicato alla criminalità organizzata calabrese, il

* In merito alla vicenda evidenziata, successivamente alla pubblicazione delDossiercièstatasegnalatal’avvenutariabilitazionedelsoggettoinquestione,invirtùdi sentenzan.749/14,depositata il16 luglio2014,dapartedelTribunalediSorveglianzadiPalermo(noncièstatoperòpossibileaccedereallasentenzainquestione).Ci scusiamoper l’omissioneeprovvediamocontestualmenteallarettifica, pur precisando di non aver comunque menzionato le generalità delsoggetto.

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casodeicutresidiReggioEmiliadovelaDirezioneNazionaleAntimafiahaparlatoproprio di “colonizzazione, intendendosi con tale termine la formazione di“locali”nelterritoriodiespansione”(RelazioneDNA,2014,p.38).Perglialtricasirelativiallediverseconsorterie,ladelocalizzazionerimanelaprincipaleformuladiinsediamentonelterritorio:quellochesièriscontratoèchela“produzionedireddito(illegale)”–spessoeterodirettadallecentralidicomando,situateneiluoghidioriginedeimafiosi(odapersoneadessecollegate)–rendeincisivalapresenzadellamafiasiciliana,dellacamorraedella’ndrangheta.

Andandopiùnellospecifico,perognisingolaorganizzazioneèpossibilerilevarequantosegue.In primo luogo, le ’ndrine calabresi dimostrano di essere le più attive nelterritorio,inparticolarenell’Emiliaoccidentaleenell’areabolognese.LapresenzastrutturatadiGrandeAracri,unavoltaconclusasi–conlamortedeiprincipalirivali–lafaidainternaconiDragone,hapermessounradicamentoneltessutoeconomico-socialechenonhaegualinelrestodellaregione.PerciòcheconcernelaCamorra,lapresenzaèmoltoradicata,anchesenonailivellidellacriminalitàcalabrese,nel territoriodell’EmiliaOccidentaleconunanettapredominanzadel clandei casalesi, inparticolare le fazioni SchiavoneeZagaria.NegliultimiannisiècontinuatoadassistereadunastrutturatapresenzaanchenellazonaromagnolaenellaRepubblicadiSanMarino:atestimonianzadiciòsipossononotarelesignificativeindaginisvoltedagliinquirentichehannoportatoallalucel’interessesullazona,nellaqualeeranogiàfisicamentestanziatiesponentidellacriminalitàorganizzatacampana-deipiùaltiverticideiclandeicasalesi.

InfineperCosaNostrasiattendono le risultanze investigativedi cuihascrittorecentementelaDirezioneNazionaleAntimafia:sonoquattroleindaginisucuistanno lavorandomagistratieforzedell’ordine.Aldi ladiquesto, laresilienzadellamafiasiciliana inEmilia-Romagnaèundatoormaiacquisito, sebbene lapresenzanelterritoriosiascemata,probabilmenteancheacausadelleazionidicontrastochehannointeressatoCosaNostraalivellonazionaleneiduedecenniprecedenti.

4.2 Il soggiorno obbligato: quale correlazione con la presenza mafiosa?

Pertutteetreleorganizzazionianalizzatesièdatocontodiunfenomenochehacontraddistintol’Emilia-RomagnaalparidialtreregioninelNordItalianell’ultimoquarantennio: il soggiorno obbligato. Si sarebbe tentati di legare questofenomeno al radicamento mafioso. Tuttavia, la correlazione tra soggiornatiobbligati e presenza mafiosa è, al più, spuria. Da un lato, è assolutamentepertinente la tesi del “contagio” mafioso (Sciarrone, 1998 e Ciconte, 1998)dovutosiaall’immigrazionedalmeridioned’Italiaalcentro-nordsiaalsoggiornoobbligato,qualeelementocheha contribuitoacementarelapresenzamafiosanellezonenontradizionali.Tuttavia,comeperaltroricordatodaglistessistudiosi,

lapresenzadiunfenomenoanchestoricamenterilevantenonèdiperséunacondizionenecessariaperstabilireunrapportounivocodicausalitàconunaltrofenomeno successivo. Se questa analisi fosse vera, per esempio, basterebbecontrollare ilnumerodeisoggiornantiobbligatiognimilleabitanti(depurandoildatodallevariazionedemograficheintercorseneltempo)edaquestocrearsiun’aspettativa sulla presenza mafiosa in un dato territorio. Ovviamente, taleoperazioneporterebbearisultatiscadenti.En passant, si potrebbe comparare il caso di due differenti regioni, in cui isoggiornantiobbligatiinundatoperiodorisultanoessereinquasiegualnumerorispettoaltotaledellapopolazionesimileevederel’evoluzionedellapresenzamafiosanelterritorio:ToscanaedEmilia-Romagnahannoavutodal1961al1972circalostessonumerodisoggiornanti(228e246)coniltotaledellapopolazioneleggermente sbilanciato a favore dell’Emilia-Romagna. Lo stesso si potrebbedireconledovuteproporzioniperlaLombardiache,partendodaunamaggioredensità demografica, ospitava 376 soggiornanti. Ebbene, l’evoluzione dellapresenzamafiosaèdifficilmentecomparabile,datelepeculiaritàstorico-socialisiadelleregionisiadelleprovincieneidiversiterritori.Eseèverochepersonaggidispiccoinsoggiornoobbligatononhannotardatoadiveniretestediponteperl’insediamentomafiosoinEmilia-Romagna(sipensiaiDragoneprimaeaiGrandeAracripoinelReggiano,maancheaGiacomoRiina)nontuttii1257soggiornantidioriginemeridionale(Ciconte,1998)presentiinRomagnadal1965al1998hannopoidatovitaadinamicheditipocriminale-mafiosonelterritoriodi“accoglienza”.Vièpoidaconsiderareilfatto,tutt’altroche irrilevante, che il soggiorno obbligato era un provvedimento dispostoperlopiù sulla base di indizi e non di condanne in sede giudiziaria (d’altraparte il reatodiassociazioneadelinqueredistampomafiosoverrà introdottonell’ordinamentosolamentenel1982).Talecircostanzainvitaaconsiderareconestremaattenzioneildatonumericooffertointemadisoggiornoobbligato.Èquindiquipreferibileutilizzareun’altrastrada,quelladellacausazione multipla. Nonèilfinedell’analisicompiutafinintraprendereunaricercasulleconcausedelradicamentomafioso inEmilia-Romagna inaltre zonenon tradizionali.Quellochepremequisottolineare,neltracciareunriquadrofedeledegliultimiannidipresenzamafiosainregione,ècheladescrizionedelsoggiornoobbligatorilevacertamenteunacausa,machealtreandrannoindagate–nonperforzadicosesimiliaquelledellealtreregioni28–perandareallaradicedellaquestione.PerutilizzareleparolediSciarrone(2002,p.65):

Affermare[…]cheinunazonalamafiasidiffondesoloperchéèpresenteunmafioso,èunaspiegazionetautologica,simileaquellache spiega […] la tubercolosi dalla presenza del micobatterio.Molte patologie degenerative, come il cancro, che è un’altradellemetaforepiùusateintemadimafia,nonsonoriconducibilia una sola causa, né è possibile isolare un «fattore di rischio»,affermando che la semplice esposizione a esso produrrà una di

28Sipensi,soloperdareunspuntodiriflessione,allapeculiaritàdelsettoreturisticodimassainRomagna e alla presenza di San Marino.

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questepatologie(tenendopresente,peraltro,cheglieffettidiunadata esposizione si possonomanifestare dopo lunghi periodi dilatenza, cioèpossonoesseredifferitinel tempo).Vi puòessere,infatti, un fattore «iniziante» che però non sviluppa un datofenomenoseaessononsiassociaunfattore«promovente».

Altrifenomenidevonoesserepresiinconsiderazione,apartiredalladisponibilitàdapartedicollettibianchiadivenireparteintegrantedelsistemacriminale.Alpari,lapresenzadiunmercatofloridoperilconsumodisostanzestupefacentielatenutadell’economiainunodeitessutisocialipiùricchiinEuropapossonoaverincisoprofondamentesullesceltediinvestimentomafioso.Comeampiamentedocumentato,unodeifenomenipiùinteressantidarilevareèquelladellacointeressenzadi imprenditoriecoschemafiose.Adescrivere ilfenomenoconparticolarechiarezzaèFantò(1997,p.170),cheneltratteggiarelapenetrazionemafiosanelNordsegnalacomenegliannicambi

il paradigma della penetrazione mafiosa nell’economia, nelsenso che essa non punta più prevalentemente sulla pressioneviolentao sulla sostituzionedell’impresa legale conunapropriaimpresa,mafalevasuldenaro(attraverso«prestiti»oacquisizionidi quote societarie) per realizzare forme di cointeressenza e dicompartecipazioneoperrilevarel’impresanelsuocomplesso.

4.3 Una presenza strutturata, ma di che tipo?

Appurata la presenza di vere e proprie organizzazioni mafiose e di soggettioperantinelterritorioconunostrettolegamecontaliconsorterie,echiaritoilpossibileequivocosull’importanzadaattribuirealsoggiornoobbligato,restadaevidenziarequaletipodipresenzasisiastrutturataneltempo.Sitrovaconfermaquidiundatochericorrenelleareenontradizionali:moltospessoledinamichedellezoned’origine(oquelle,percosìdire“nazionali”) fannodaapripistaperl’evoluzioneinterritoricomequellodell’Emilia-Romagna.

4.3.1 Mafia siciliana

In primo luogo, Cosa Nostra (la principale e maggiormente nota consorteriamafiosasiciliana),primadelperiododellacosiddettastrategiadiinsabbiamentoattuata dopo la cattura di Salvatore Riina, aveva tentato di inserirsi tra glianni ottanta e novanta nelle bische clandestine in Romagna e in altri settorieconomico-criminali,qualilospacciodidrogaeiltrafficodiarmi.Unapresenzastrutturata che, tuttavia, è andata affievolendosi grazie alle operazioni dicontrasto che hanno decapitato man mano i vertici in Sicilia e nelle altreregionidelNord.Questononsignifica,tuttavia,cheCosaNostrasiascomparsadall’Emilia-Romagna,comedimostranoalcunispuntifornitidaicollaboratoridigiustizia.Nell’ultimodecennio,trafficodisostanzestupefacentiedediliziasono

rimasticentraliperlapresenzadell’organizzazioneinregione,ancheseulterioriinvestimentisonostatiriscontratinelsettoredellosmaltimentodeirifiutiedelriciclaggiosuscalainternazionale(usandocome“veicolo”SanMarinoesocietàlìubicate).AccantoaCosaNostra,inoltre,vièdarimarcareilruolodellacontiguaconsorteriagelese,chenel2009havistodueindagini(CompendiumeTetragona)diprimopianocondottedallaDDAdiCaltanissettaneipropriconfronti.L’attività di Cosa Nostra in regione nell’ultimo quinquennio in ogni caso harisentitoprobabilmentedelriassettoorganizzativoseguitoall’arrestodiBernardoProvenzano; quanto tale avvenimento abbia influito sulle dinamiche dellepropagginiemiliano-romagnoledell’organizzazionenonèdeltuttochiaro.Solol’analisiempiricadeisuccessivisviluppi investigativiconsentiràdifar lucesulleconseguenzecheletrasformazioniall’internodelleconsorteriesicilianehannoavutointerritorioemiliano.

4.3.2 Camorra

Cosa Nostra quindi si trova – come testimoniano le recenti relazioni dellaDirezione Investigativa Antimafia – in una delicata fase di passaggio a livellomacro,mentrelasuapresenzaalivelloregionalepuòdefinirsidefilatarispettoallealtreduemafietradizionali,lacuistrutturazionesièconsolidatarecentemente.Se sipuò riscontrareuna fase“calante” (chepotrebbeessereanchesmentitadalleoperazionichelaDNAannunciaperquest’anno)diCosaNostra,lacamorra,largamenteintesa,havistounaumentodellasuaincidenzainEmilia-Romagna.Daglianniottantaenovantasonodueisettorisucuisièconcentratal’attenzionedelle varie consorterie campane: come nel caso di Cosa Nostra, il trafficodi stupefacenti sia in Emilia che in Romagna e l’edilizia (ed il racket ad essaassociata)interritoriomodenese.Atestimonianzadiciò,inquestoultimocasol’operazionePressing-SanCipriano,avvenutadirecente,hamessoinluceun20-30%diaziendeediliriconducibiliaiclancasalesi,mentreglistessiimprenditoriutilizzavano teste di ponte campane per il recupero crediti. Oltre ai casalesi,semprenell’edilizia–conunostrettocollegamentocon il fenomenoestorsivoad imprenditori del settore – era attivo nel modenese dagli anni novanta ilclanMocciadellaNuovaFamiglia. InEmilia,ancheParmahavisto lapresenzadi personaggi del calibro di Pasquale Zagaria. Mentre nel caso di traffico distupefacenti è l’operazione Romagna Pulita a disvelare un’intricata rete digestioneaffidataancheapersonaggidicaraturacriminaleelevatadiprovenienzacampana.In Emilia la presenza col tempo si fa più rilevante grazie ad un nuovo core businessdellacamorra,ossiailgiocod’azzardo(sivedaadesempiol’operazioneRischiatutto), anche se lo spaccio di stupefacenti, le estorsioni e il riciclaggiomassicciodiproventidelleattivitàcriminalinonvengonoaccantonate.Proprioquestoultimosettore rivelaunparticolare interessantechesi ritroveràanchenella‘Ndrangheta:seinunprimomomentoafarelespesedelleattivitàestorsiveeranosoggettioriginaridellaCampania–piùconsciprobabilmentedellaportata

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intimidatoriadeidiversisoggettiedeiclanacuieranocollegati–adoggianchesoggettioriginaridell’Emilia-Romagnahannosubitotentatividiestorsioni.Nonultimo,c’èdaconsiderareunaltrofattoredisomiglianzaconla’ndrangheta;gliimprenditoriemilianio romagnolicoinvolti,quandononsonostatedellevereeproprievittimedelpoteremafioso(subendoneancheconseguenzegravidalpunto di vista economico e personale), si sono trovati a trarre un vantaggiosostanziale dalla cooperazione con la criminalità organizzata (la già citatacointeressenza). La strategiawin-win tra imprenditore emafioso scoraggia ledenuncieerivelaunacapacitàdelleorganizzazionicriminalidisaperleggereilterritorio“offrendo”oltrealbastonedell’estorsione,la“carota”diunguadagnomarginalederivantedatruffeesimiliportateavantipercontodi(oassiemealla)criminalitàorganizzata. Iprotagonistidellevicendesonoperlopiùlegatiallevariefazionideicasalesi,ancheselesvariatioperazionichesisonosusseguitehannodatocontoanchedinumerosialtriclaninteressatiall’Emilia-Romagna.Perquantoriguardal’arearomagnola lapresenzacamorristasièfattasemprepiù pressante soprattutto attraverso una serie di personaggi che, pur nonessendoformalmenteaffiliatiaiclan,potevanovantareimportanticollegamenticon essi. SanMarino in particolare è stato teatro di una serie di rapporti trasodalizidifferenti,chesisonotrovatiinsituazionitalvoltadicompetizioneealtredicollaborazione(vedileindaginiVulcanoeTitano).Inquestoquadro,comenelcasodiCosaNostra,sièevidenziata,inparticolareper l’EmiliaOccidentale,unadinamicaorganizzativa legataai luoghidiorigineconfaideelotteintestinecampanechesiriflettonoinregione.PerlaRomagna,invece,sièriscontratalapresenzadi“canisciolti”nonorganiciall’organizzazionee l’interesse più diretto dei clan in investimenti e nel controllo delle attivitàeconomiche.

4.3.3 ’Ndrangheta

La presenza più rilevante nel contesto regionale è quella della ’ndrangheta.Come segnalato nel paragrafo precedente, è indubbiamente significativo chesianoiltrafficodistupefacentiel’ediliziaadesseremessealcentrodegliaffaridelleconsorteriecriminali.Quelloche,tuttavia,èpiùrilevantenotarequièchelasistematicitàdelleestorsionidegliimprenditoridioriginecalabrese(ecutresein particolare) nel reggiano abbia fatto parlare un pentito della funzione di“bancomat”svoltadataliimpreseperfavorirel’organizzazione.Ancheinquestocasoleestorsionihannosìinizialmentedellevittime(gliimprenditori),manonsempre il rapporto vessatore/vessato è lineare, in quanto i “servizi” offertidalla ‘ndrangheta– lorenderàesplicito l’indagineAemilia,magiànelpassatoeranoemersi riscontri in tal senso– fannogolaperché,perunverso,offronola possibilità di frodare il fisco e, per l’altro, permettonodi ottenere vantaggiper la refusione di crediti che gli imprenditori vessati a loro volta hanno neiconfrontiditerzi.Anchequisiamodifronteadunchiarofenomenodirapportosinallagmaticodicointeressenzaconla’ndrine,capacediprodurrevantaggiper

entrambi icontraenti,permettendoalsodaliziocriminaleanchedi imporsisulterritorio di insediamento.Anche in questo caso, inoltre, le vicende dei luoghi di origine sembranoinfluenzare i soggettiresidenti inEmilia-Romagna;nel casodello scontro tra iDragoneeiVasapollosièparlatodi“faidadiCutro”:levicendecalabresihannoperòavutounriflessodirettoinlocoenonsoloperchéunodeikillerassoldatodaquestiultimieralaprimulanerareggianaPaoloBellini.Epropriol’omicidiodiRaffaeleDragone(1999)acuicinqueannidoposeguiràquellodelpadreAntonio,che segnerà l’ascesadeiGrandeAracri: non solo aCutro,ma in tutta l’EmiliaOccidentale.Nell’ultimo decenniomolteplici sono state le indagini che su tutta la regionehannomostrato l’interessedellevarie coscheattivepiùomenodirettamentenelterritorio(GrandeAracri,Farao-Marincola,Muto,Capicchiano,Bellocco,Acri,Arena,Nicoscia,icosiddetti“zingari”,Nirta,Strangio,Mammoliti,Vadalì-Scriva,Cataldo, Sergi-Marando, Barbaro, Pelle-Vottari, Forastefano, Pompeo ecc.) edi soggetti dall’elevato spessore criminale (Baglio, Diletto, Ventrici, Barbieri,Sarcone,Lamanna,Pugliese,Silipo,gliAmatoeifratelliPelaggi,Femia,Masellis,Ionettiedaltriancora).I campidi interventodelle varie consorterie sono siaquelli storicidell’edilizia(movimento terra e ditte di autotrasporti incluse), del traffico di droga/armie delle estorsioni, quanto altri “settori”, come il gioco d’azzardo (Femia),l’aggiudicazione di appalti pubblici anche concernenti la ricostruzione post-terremoto,ilreinvestimentodicapitalinelleagenzieimmobiliari(Ventrici),hotel(Barbierienonsolo),bar,ristoranti.Ora,stantelasemplificazionenell’attribuireadifferenticonsorterieun’etichettaunica,nonèesageratoparlarediunaveraepropriaholding‘ndranghetistaconunadiversificazionediinvestimentinotevole.Il dato di Aemilia, che è seguito alle numerose interdittive antimafia emessedalle prefetture emiliane negli ultimi anni, fanno pensare ad una ulterioretrasformazione–unsaltodiqualità–delleconsorterieoperantitraReggioEmilia,Piacenza,ModenaeParma;nonsoloperchéimprenditoriconniventiosempliciprestanomesimettonoalledipendenzediun’organizzazioneconramificazioniprofondenellasocietàperpermetterel’infiltrazionenelredditiziosettoredegliappalti pubblici, ma anche perché si è fatto capillare l’interessamento dellaconsorteriadel“capo”NicolinoGrandeAracrineiconfrontidellapoliticalocale.Unfattoineditoperleformeconcuisièpalesatonegliultimiannieche,aldilàdeirilievigiudiziari,mostracomealcunipoliticipossanomettersiadisposizionediindividuidalpassatooscuro(perlomeno)perinteressedipartito.Illivellodipenetrazionenegliapparatipolitico-amministrativi,seppurrilevantedaidatiindiziaridiAemilia,nonèancora,alivelloqualitativo,comparabileconglieventiaccadutiinaltreregionidelNordItalia.Ciononostante,la‘Ndranghetahafattoparlare,giustamente,gli inquirentidicolonizzazionemafiosaenondisemplice delocalizzazione. Una differenza con altri luoghi di colonizzazione èsemmai la presenza di comuni sciolti per infiltrazionemafiosa: Bardonecchia(Piemonte), Bordighera (Liguria, provvedimento in seguito annullato) e

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Ventimiglia, Leini (Piemonte), Rivarolo Canavese (Pimonte) e Sedriano(Lombardia)sono latestimonianzafattualediunapresenzadiesponentidellacriminalitàorganizzata,chevannobenoltreilsempliceradicamento.AlcontrarioinEmilia-Romagnanon sonoancora stati rilevaticasidi comuni infiltratidallacriminalitàorganizzata.

Inognicaso,intuttietreicasi,tirandolesomme,sièvistocomelapresenzainregionedelletreorganizzazionidistampomafiososiaancoralegataallevicendedeiluoghidiorigine;alcontempo,isettoridellaprimainfiltrazionesonoquasisovrapponibili (edilizia, droga, gioco d’azzardo). Sono state le vicende legateal contrasto su scala nazionale, che hanno poi determinato l’evoluzione diognisingolaconsorteria.QuestofattosièpoiriverberatonellaregioneEmilia-Romagna.

4.4 Una convivenza possibile?

Rimaneunsolopunto, inconclusione: se laDirezioneNazionaleAntimafiahadipinto l’Emilia-Romagna come regione di “tutti”, è possibile parlare di unaconvivenzatraletreorganizzazionietraquesteultimeedaltreconsorterie?Un’ipotesi che si può qui avanzare in via preliminare, ma che necessita diulteriori prove a sostegno, è che negli anni vi sia stata una “co-abitazionepacifica”nelsensodiunapresenzainunostessoterritoriodiorganizzazionidioriginedifferente,capacidioperareinsettorieconomiciavoltediversiavoltecoincidenti.Ovviamente, scomponendo il dato regionale, si potrà vedere comevi sia unamaggiorpresenzaindeterminateprovinciediunadeterminataorganizzazione,ilcuipoterenonvieneintaccatodallealtreinquasinessunsettore:èpossibilefarel’esempiodiReggioEmiliaePiacenzaperGrandeAracrioquellodeivarisoggettilegatiallacamorraaRiminieSanMarino.Inaltricasiildatoèpiùsfumato,comeaBolognaeFerrara,croceviadellospacciodistupefacenti,oaModenaeParmadovecamorrae’ndranghetasembranopotertrovareunmodus vivendiredditiziopertuttiesenzaunarivalitàrilevanteperlomenointerminidiritorsioniviolenteneiconfrontidegliavversari.In quest’ultimo caso, le recenti acquisizioni informative sulla convivenza traCasalesi e l’universo di Nicolino Grande Aracri, sembrano andare in questadirezione: la ricostruzione dell’Abruzzo, colpito dal terremoto nel 2009, hasignificatoancheunaalleanzatraledueorganizzazioni.Inunainformativadeicarabinieri,riportatadaTizian(2015),sileggeche:

Sonostatiaccertatirapporticonappartenentialclandeicasalesi,residenti in provincia di Modena, in una sorta di pericolosaalleanzaimprenditoriale[conla ‘ndrangheta“reggiana”,ndt][…]Gliaffiliatihannoutilizzatolelorosocietà,regolarmentecostituite,percrearelebasilogistico/operativeperlaprogressivaespansioneimprenditoriale nel cratere del sisma, così da poter gestire sul

postoequindipilotarel’aggiudicazionedigarediappaltobanditeperlaricostruzionepost-terremoto.

SarconeeunuomovicinoaiCasalesi,ariprovadiquantoaffermato,organizzanounaspedizionecongiuntaneiluoghicolpitidalsisma.ARavennailcasoFemiaregistraunfenomeno,sesivuole,dicriminalitàibrida:la consorteria calabrese guidata da Nicola Femia non si faceva problemi acollaborareconlacamorranellagestionedelgiocod’azzardo.Dicerto,nonsisonoriscontratifattidisanguecruentinelrecentissimopassato(a parte qualche rara eccezione sulla spartizione di vittime di estorsione tralediverseorganizzazioni).Piuttosto, l’ecodegli scontrinei luoghidioriginehaprodottoomicidi(riuscitietentati),attentatieregolamentidicontiall’internodiognisingolaconsorterianeidecennipassati.Anchequestodatonecessitadiunapostilla,asuomodointeressante:seèverochelasciadisanguedellefaidehaavutodeglistrascichiinEmilia-Romagna,sièdatoancheilcaso(asuomodoquasiinedito)dipersonaggilegatiapiùfazioni/famiglie che operavano per più referenti nei luoghi di origine o facevano damediatori(MichelePugliese)suipossibiliscontrichepotevanointercorrerenelterritorio.

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5. MAPPE CONCETTUALI

L’analisi appena conclusa consente, giunti a questo punto, di tracciare unarappresentazionegraficadellapresenzadellemafieinEmilia-Romagna.

Lemappecheseguonoriguardano,inparticolare,dueaspetti.Laprimamappafocalizza l’attenzione sulle attività e sui settori che, provincia per provincia,interessano i vari sodalizi mafiosi. La suddivisione per colori è dunque utileper cogliere già ad un primo sguardo quali mercati attirano e/o risultanomaggiormenteinfiltratidaungruppocriminale,inunaspecificaareageografica.Come si vedrà, saranno indicati sia i mercati leciti (per esempio il compartoturistico,edilizia,ristorazione,etc.)utilizzatiperlopiùqualeveicolodiriciclaggiodei capitali “sporchi”, sia quelle attività illecite (droga, estorsioni, usura) cherappresentanoiprofittiindebitidicuisopra,cheleorganizzazionicriminalihannonecessitàdioccultare.Neconseguechetralevocimancaquellapropriamenteriguardante il riciclaggio di denaro, per il quale occorrerà fare riferimento aimercatilegaliindicatipoc’anzi.

Perquanto riguarda invece la secondamappa, conessa si risponderà adunadiversa questione: all’interno dei macro universi della mafia siciliana, dellacamorraedella ’ndrangheta,quali sodalizihannoconseguitounapiùefficacepenetrazioneinEmilia-Romagnaeinqualiprovince,inparticolare,èriscontrabilelaloropresenza?

Primadi illustrare concretamente il lavorodimappatura svolto, sono tuttavianecessariealcunebreviconsiderazioni.In primo luogo è opportuno tenere ben presente che tale rappresentazionegraficavuoleesseresemplicementeunostrumentoperapprezzare,daunaltropuntodivista(nonquindimeramentetestuale),ladimensionedegliaffaridellemafie e le loro complesse dinamiche in quest’area geografica. In sintesi, unausilioallaricostruzioneprecedentementesvolta.Neconsegueche, invirtùdellanatura stessadel fenomenomafioso–affattoincline ad essere delimitato in una precisa area geografica (comunque nonequivalente al territorio provinciale) né facilmente catalogabile nella suaazionecriminale– lamappaturanonhaalcunapretesadiesaustivitàecerca,al contrario, inevitabilmente un compromesso tra il rigore “scientifico” dellaricerca e i propositi sopra illustrati. Un esempio della difficoltà nel disegnareuna mappa ragionata della presenza mafiosa in questa regione si ritrova in“Aemilia”:daannilaDirezioneNazionaleAntimafia(DNA)eirepartiinvestigativi(comelaDIA)evidenziavanogiàl’esistenzadiunarealtàoriginalechedefinivano“Altra‘ndrangheta”,unapresenzailcuiepicentroeraReggioEmilia,mentrelearticolazionisitrovavanoinLombardia(nelmantovanoecremonese),VenetoeinparteinLiguria,tuttecomunqueriferibilialla“casamadre”inCalabria.AnalogoragionamentovaleperlaRepubblicadiSanMarino,spessoutilizzatacomepolodiinvestimentoericiclaggiodidenaroillecito(manonsolo):l’AnticaRepubblica

èformalmentePaesesovranoedestero,madifattoappartieneapienotitoloallaStoriaculturaleecriminaledell’Italia.Questidueesempirendonocomprensibilela profonda difficoltà nel fornire una rappresentazione esaustiva e suddivisa,rigidamente,perprovince,quandonellarealtàdeifattiognirealtàcriminalenonfaalcunaattenzioneaconfinipoliticiegeograficidaaltristabiliti.La difficoltà nel rappresentare graficamente l’oggetto “mafie” non riguardatuttaviasolol’aspettogeografico,masisostanziaancheperquelcheconcernelanaturastessadeisodalizicriminalidacollocaresullamappa.Inaltreparole,dall’analisi compiuta nel corso del dossier è emerso come – in alcuni casi –determinate consorterie criminali operanti in Emilia-Romagna presentasseroinequivocabilmente i caratteri tipici descritti dall’articolo 416 bis del CodicePenale,eproprioatalefattispeciedelittuosalaMagistraturaemiliano-romagnolahadecisodi circoscriverequellapresenza. Si trattaperòdiorganizzazioni chenonsonodirettaarticolazionedinotiestoricisodalizidellacriminalitàmafiosasiciliana,calabreseocampana.Alcontrario,sonovereeproprieorganizzazionicriminali che in Emilia-Romagna agiscono “da mafie”, registrando comunquecostantiinterazioniconsoggettiritualmenteinseritineisodalizisopramenzionati.Ciòaccade,inparticolare,laddovealtremafienonsisonofisicamenteinsediatecon prepotenza, per esempio nelle forme della ‘ndrangheta. Non è del restoun dato isolato, nel panorama criminale italiano. Basti pensare alle recentiindagini“Mondodimezzo”(dicembre2014egiugno2015)dellamagistraturaromana su quella che è ormai comunementedefinita come “MafiaCapitale”,ossia un’organizzazione dai caratteri originali, giuridicamente riconducibile almodellodel416bis,connumerosicontatticonaltreconsorterielocali(FascianieCasamonica)edaltrebenpiùnote(coscadella’ndranghetaMancuso).Ebbene,in Emilia-Romagna in alcune occasioni si è registrato qualcosa di analogo. Eproprio al fine di valorizzare questa complessità e non cedere il passo allegeneralizzazioni,sullamappasièdunqueconsapevolmentesceltodiindicareilnomediquesteorganizzazionicriminaliconilcognomedelprincipalesoggettodiriferimento,conunasteriscoafiancoedilcoloredellatipologiadimafiaallaquale è prevalentemente riconducibile, in virtù della natura delle interazionisopramegliospecificate.Infine,coerentementeconlaprecisasceltadinonaffrontare,inquestaanalisi,la criminalitàorganizzatadioriginepugliesee le c.d.mafie“straniere”, anchenellemappe che seguono non ve ne sarà traccia. Va da sé che non significaautomaticamentechetalepresenzanonsiariscontrabile.Alcontrario,soprattuttoperquelcheriguardaleorganizzazionicriminaliallogene,l’analisidellanaturaditaliinterazioniconlemafie“originali”saràoggettodiunsuccessivoespecificostudio.

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PIACENZA

PARMA REGGIOEMILIA

MODENA BOLOGNA

FERRARA

RAVENNA

FORLI-CESENA

RIMINI

CAMORRA

MAFIA SICILIANA

‘NDRANGHETA

SETTORI DI INVESTIMENTO DELLE MAFIE

RSM

trafficodidroga

estorsioni/usura/recuperocrediti

costruzioni/edilizia

giocod’azzardo

abbigliamento

bareristoranti

attivitàfinanziarie

prodottialimentari

hotel

traffico/smaltimentorifiuti

appalti

attivitàimmobiliari

trasporti

altreattività

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PIACENZA

PARMA REGGIOEMILIA

MODENA BOLOGNA

FERRARA

RAVENNA

FORLI-CESENA

RIMINI

CAMORRA

MAFIA SICILIANA

‘NDRANGHETA

Perlasupremazianelterritoriocutrese,conimportantiripercussioninelterritorioemiliano-romagnololealleanzetra le varie famiglie erano così delineate:GrandeAracri/Nicosia/Capicchiano eRusselli [vincente]Dragone/Arena/TrapassoeMegna[perdente]].

MAPPATURA FAMIGLIE DI MAFIA •mandamentodiCastelVetrano• mandamento di Mazara • mandamento di Trapani

•AntonioBaglio*• NicolinoGrandeAracri econsorteriafacente riferimento a lui

• AntonioBaglio*• NicolinoGrandeAracri econsorteriafacente riferimento a lui• Femia

• Forastefano

• NicolinoGrandeAracri econsorteriafacente riferimento a lui• Nicosia(inparticolare, MichelePugliese)• Arena• Alfredo,Domenico, FrancescoAmato

• NicolinoGrandeAracrieconsorteriafacenteriferimentoalui• Nicosia(inparticolare,MichelePugliese)• Arena• Muto/Chirillo• Mammoliti• Acri• Mancuso(inparticolare,VentricieBarbieri)• Bellocco• Barbaro• Femia•NicolinoGrandeAracri

econsorteriafacente riferimento a lui• Pelle-Vottari• CocoTrovato• Vadalà-Scrivia

• mandamento di Camporeale

• nonspecificato

• Acri

• Femia

intuttal’EmiliaRomagna• Nirta-Strangio(contrappostaaiPelle-Vottari)• Pelle-Vottari(contrappostaaiNirta-Strangio)

• Casalesi (Bidognetti,Schiavone, Zagaria,Iovine,Diana, Landolfo)• D'Alessandro-DiMartino

• Casalesi (Bidognetti, Schiavone, Zagaria,Iovine, Diana,Landolfo)• Vallefuoco*

• Casalesi (Bidognetti, Schiavone, Zagaria,Iovine, Diana,Landolfo)

• Casalesi (Bidognetti, Schiavone, Zagaria,Iovine, Diana,Landolfo)• D'Alessandro DiMartino• LoRusso(capitoni)• Mallardo• Moccia

• Casalesi (Bidognetti,Schiavone, Zagaria,Iovine,Diana,Landolfo)• D'Alessandro-DiMartino• Mariniello• Vallefuoco*

• Casalesi(Bidognetti,Schiavone,Zagaria, Iovine,Diana,Landolfo)• Mariniello• Vallefuoco*

• Casalesi(Bidognetti,Schiavone,Zagaria, Iovine,Diana,Landolfo)• Mallardo• Moccia

• Casalesi(Bidognetti,Schiavone,Zagaria,Iovine,Diana,Landolfo)

• Casalesi (Bidognetti,Schiavone,Zagaria, Iovine,Diana,Landolfo)

RSM

*personachehaavutolegamidirettie/oindiretticonesponentidella criminalitàorganizzatapurnon risul-tandoall’epocadeifatticontestati,affiliatoaunaspe-cificaorganizzazione

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