Analisi SWOT catene di valore Edulink II
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EDULINK II Food Security – From University to Territory 1
Distribuzione delle catene di valore nelle ADEL e indicazioni delle Analisi SWOT
ADEL BAHORUCO ADEL MONTE PLATA ADEL EL SEIBO ADEL VALVERDE ADEL DAJABON
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-potenzialità
del mercato
-risorse
agroforestali
-risorse umane
-risorse idriche
-poco sostegno
per
l’ottenimento
di crediti
finanziari
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NITA’
-trattati
commerciali
con: USA,
America
Centrale,
Europa
-i sussidi degli
Stati Uniti
-alto costo
delle materie
importate
-alto carico
delle imposte
dello stato
dominicano
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ZA -risorse umane
-qualità del
terreno
-Un Istituto
dell’Uva
(organismo
governativo)
-alta domanda
del prodotto
-mancanza di mercato stabile -aziende non certificate (anche se produttrici BIO) -difficoltà di ccesso al credito -non esistono processi di aggregazione di valore alla produzione primaria
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NITA’
-mercato nella grande distribuzione e nella catena alberghiera -appoggio delle nuove tendenze di produzione sana e salutare
-cambio climatico -alti costi dell’energia -alti costi delle materie prime -malattie nella produzione primaria -importazioni estere -assenza di una politica nazionale
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ADEL BAHORUCO ADEL MONTE PLATA ADEL EL SEIBO ADEL VALVERDE ADEL DAJABON
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Nell’attività ricognitiva svolta dagli attori gravitanti intorno alla ADEL, non è emersa una importanza strategica di questa catena. Gli aspetti prioritari per il suo sviluppo saranno da individuare in accordo con gli attori e produttori interessati.
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-qualità e quantità della produzione -ampie superfici di produzione -meccanizzazione -potenzialità del mercato -buona accessibilità ai luoghi della produzione -capacità e cultura delle associazioni di produttori di dolci -facilità di accesso a materie prime a prezzi bassi -relazioni commerciali in differenti punti del paese -disponibilità di risorse umane
-crediti ad interessi molto elevati -alto costo della produzione ed elevata tassazione -violazione delle leggi stabilite per il settore agrozootecnico -prezzo di vendita del latte molto basso -alti costi del combustibile ed elettricità -informalità imprenditoriale del settore trasformazione del prodotto e mancanza di un piano strategico dalla semina alla commercializzazione -sistema di trasporto rurale inadeguato
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-importante livello di organizzazione degli allevatori
-mancanza di prodotti derivati e loro commercializzazione -mancanza di redditività -mancanza di infrastrutture adeguate alle nuove imprese di commercializzazione -sistema di produzione antico ed in condizioni di igiene non adeguate
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-produzione di latte cruda e relativa trasformazione o processamento per la produzione di formaggio, dolci, yogurt e latte pastorizzata
-poca rendita e guadagno netto (le grandi imprese che processano comprano dagli allevatori ad un prezzo inferiore al costo di produzione e sono poche le aziende che ottengono guadagno sostenibile) -gli allevatori sono organizzati solo in sei associazioni di carattere locale (solo una provinciale) -le aziende trasformatrici non sono organizzate -insoddisfazione della richiesta di servizi di sviluppo (innovazione, formazione, coordinamento, gestione ambientale pubblica, ecc.)
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ZA -presenza di
associazioni di allevatori -area a vocazione zootecnica per qualità e consizioni climatiche -tradizione nell’attività zootecnica (più di 200 anni) -
-non esiste uno sviluppo della produzione di carne dato che esistono pochi canali di trasporto in condizioni igieniche adeguate -programma nazionale di finanziamento in condizioni non sostenibili -visione poco progressista da parte degli allevatori, tradizionale e con timore di assumere rischi -difficile accesso ai crediti poichè non si possiedono le garanzie richieste -formazione tecnica che si limita soltanto alla fase teorica -non esiste un marchio per i produttori e nemmeno processi di confezionamento etichettato riconoscibile
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NITA’
-ampliamento del settore zootecnico -vicinanza ai mercati di conumo e di approvvigionamento -turismo ecologico e religioso -prodotto di alta qualità -promozione nei mercati internazionali
-basso prezzo dei prodotti -alti costi di produzione -indifferenza del settore ufficiale per lo sviluppo e la produzione di dolci -mancanza di formazione nel settore dei dolci -mancanza di motivazione
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NITA’ -entrata nel mercato
di nuove imprese di commercializzazione del latte -disposizione di linee di credito per ottenere installazioni adeguate
-globalizzazione del commercio (soprattutto nel settore della carne) -chiusura delle esportazioni negli USA (nel settore della carne)
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NITA’ -presentazione
di proposta per un piano di azione con l’obiettivo di articolare e sviluppare la catena
-l’importazione di latte in polvere da altri paesi dove la produzione è sussidiata, contribuisce alla saturazione del mercato nazionale
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NITA’
-dal 1973 è presente un commercio con Nestlé -alta domanda insoddisfatta la cui opportunità può essere l’ampliamento della base produttiva -produzione che offre una commercializzazione molto dinamica, quotidiana, di facile vendita -investimenti in consulenze per incrementare la produzione e migliorare le condizioni delle aziende -idea di generare una catena dello yogurt per l’alta domanda di prodotto
-furto di bestiame -il consumatore ha poche alternative di scegliere il tipo di latte che consuma date le difficoltà di refrigerazione -nel comune capoluogo esistono altre fonti di vita più facili; l’attività di allevamento è andata perdendo addetti, soprattutto giovani -alto livello di contaminazione per l’alta produzione di metano dei reflui il quale non ha una adeguata gestione
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ADEL BAHORUCO ADEL MONTE PLATA ADEL EL SEIBO ADEL VALVERDE ADEL DAJABON
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ZA -risorse naturali (Parque
de los Haitíses, nel quale nascono 146 fiumi e torrenti) -vicinanza alla città -vicinanza agli aeroporti e porti marittimi -turismo religioso -alta potenzialità del sistema idrico
-inadeguatezza delle vie di accesso ed assenza di dìsegnalazioni ed informazioni -deforestazione -mancanza di conoscenze tecniche -mancanza di organizzazione del settore turistico -mancanza di integrazione delle comunità al progetto -poche risorse finanziarie e difficoltà nell’accesso a finanziamenti
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-ubicazione geografica favorevole -vicende storiche a favore dellindipendenza -adeguate condizioni attuali di fiumi, e montagne -buona ospitalità della gente soprattutto nelle aree rurali -buone vie di accesso
-carenze del settore alberghiero per la ricettività ed alimentazione dei turisti, tanto nelle zone urbane come in quelle rurali -inadeguati costumi gastronomici -mancanza di una scuola del turismo -mancanza di addestramento -inesistenza di sentieri ecologici -non esistono investitori -non esiste un piano di sviluppo turistico del territorio
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Catena presente nell’indice del Piano di Sviluppo
ma non si hanno informazioni specifiche nel testo
del documento stesso.
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-ubicazione geografiche nel punto di frontiera - vicende storiche a favore dellindipendenza - adeguate condizioni attuali di fiumi, e montagne -buona ospitalità della gente soprattutto nelle aree rurali -buone vie di accesso
-carenze del settore alberghiero per la ricettività ed alimentazione dei turisti, tanto nelle zone urbane come in quelle rurali -inadeguati costumi gastronomici -mancanza di una scuola del turismo -mancanza di addestramento -inesistenza di sentieri ecologici -non esistono investitori -non esiste un piano di sviluppo turistico del territorio
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NITA’ -turismo come
generatore di posti di lavoro -proiezione nazionale ed internazionale dell’ecoturismo -accesso a fondi e programmi internazionali per lo sviluppo turistico
-disorganizzazione degli attori nel settore -pericoli di conservazione dell’ambiente -deforestazione -demotivazione della comunità e della microimpresa
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NITA’ -famosa spiaggia di
Miches, che permette l’esplorazione del turismo marittimo con le offerte di fruizione del territorio
-debolezza istituzionale in Republica Dominicana -mancanza di conoscenza e istituzionalizzazione della parte storica -distruzione e gestione inadeguata delle risorse naturali
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NITA’ -potenzialità del
mercato binazionale con Haití -creazione di norme che incentivino gli investimenti frontalieri -dichiarazione di Quinto Polo Turistico di RD -vicinanza alle spiagge
- debolezza istituzionale -mancanza di conoscenza e istituzionalizzazione della parte storica -distruzione e gestione inadeguata delle risorse naturali
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-abbondante terra e buone condizioni pluviometriche -provincia maggior produttrice nazionale -pratiche manuali e meccanizzate -disponibilità di mano d’opera -presenza di organizzazioni aziendali
-distanza dei luoghi di trattamento della canna (ingenios) -scarso finanziamento -poca remunerazione per la materia prima -non ci sono grosse aziende
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-ampio mercato per biocombustibili -ampliamento della quota di Unione Europea e USA a buoni prezzi -disponibilità di molta mano d’opera
-scarsa fertilità dei terreni
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-disponibilità di terreni -pluviometria adeguata -accessibilità viabilistica favorevole
-mancanza di appoggio tecnico -mancanza di credito -alto costo degli ingressi
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-grande potenziale per uno sviluppo a medio – lungo periodo
-si vende solamente la meteria prima limitatamente al suo periodo, senza darle un valore aggregato o conservare il prodotto -mancanza di attività e/o elementi agroindustriali per arrivare a prodotti derivati (marmellate, succhi, dolci di frutta, ecc.) e per mancanza di una loro commercializzazione
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-vicinanza alle zone commerciali e i mercati -attitudine imprenditoriale positiva -disponibilità di mano d’opera
-malattie delle piantagioni -crollo dei mercati
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-tecnologia moderna e semi-industriale per migliorare la situazione (ci sono apparecchiature per pastorizzare e confezionare succhi di frutta o produrre marmellata a livello di azienda
-vendita di raccolti ad intermediari a prezzi di molto ribassati rispetto al prezzo reale di mercato
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-abbondanza di suolo e pluviometria positiva -clima favorevole -acque poco contaminate -vicinanza ai mercati -cultura della produzione e consumo
-percorsi in brutte condizioni -mancanza di appoggio economico -energia elettrica deficiente -scarsa qualità degli alimenti -difficoltà di reperimento di attrezzature -furti di prodotti ed attrezzature
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-elevata domanda di prodotto -trattati di libero commercio
-alto costo degli ngressi e cattiva qualità -incertezza nell’applicazione delle norme -substrati della produzione -pessima condizione delle vie di accesso
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ZA -condizioni climatiche
favorevoli -flora abbondante -mercati non completamente soddisfatti -esistenza di materiale genetico -buona capacità e produttori competenti
-mancanza di processamento e confezionamento -identificazione di nicchie di mercato nazionali ed internazionali -consumo come alimento e non come medicamento (il mercato non conosce le vere potenzialità del prodotto) -pochi investimenti nella tecnologia
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-diversità della flora dei differenti boschi: secco, di transizione e umido; offre un’amplia gamma di colorazioni e tonalità di miele -bassa necessità di capitale e di grandi estensioni terriere -sicurezza e stabilità del mercato -relacioni con CEDAF (REDAPI) per assistenza tecnica -appoggio organizzativo di istituzioni -tecnologie di produzione di facile accesso -premi a livello nazionale per la produzione migliore di miele del paese
-mancanza di capitale per aumentare la produzione -è necessario aggiustare le attrezzature degli alveari, comprare attrezzature di estrazione, ecc. -accesso limitato al mercato, dato che le vendite avvengono soltanto alle comunità dei soci dei consorzi -dipendenza da intermediari per l’accesso ad un mercato più amplio con bassi prezzi
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-generación de ingresos a partir de las oportunidades del mercado -producto de buena calidad -premios obtenidos por los diferentes concursos de mieles
-intermediación -resistencia al cambio de rústico a moderno -plagas -equipos en malas condiciones o inadecuadas
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-possibilità di esportare al mercato statunitense partendo dalla cooperativa apicola “Salvador Ferrer” -accesso a prestiti (PROMIPYME partendo dalla Cooperativa) -il territorio possiede il primo impianto di processamento di miele nel paese -potenzialità della certificazione biologica a livello nazionale -attuale processo di formazione di una cooperativa
-fattori climatici incidenti che causano mancanza di acqua -alti livelli di deforestazione nella regione -presenza di Varroa ed altre malattie delle api
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Dato il basso livello di partecipazione del settore del cacao presente a Monteplata, non si è realizzata l’analisi di tale catena all’interno del Plan de Negocios. Comunque l’attività del cacao è molto significativa nel territorio con un consistente impiego di risorse anche umane nella regione.
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-potenzialità del prodotto in termini di mercato (caratteristiche differenziate del cacao nella regione) -risorse agroforestali del contesto -risorse umane -risorse idriche -presenza del settore nel territorio da più di 90 anni (3448 produttori; ingressi intorno ai 142 milioni di pesos all’anno nella provincia) -posizionamento alto nel contesto nazionale -impatto ambientale basso in relazione ad altre attività economiche
-poco sostegno del settore istituzionale per l’ottenimento di crediti a lungo termine -non è riconoscibile una marca territoriale
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-alte opportunità per creare nuove imprese in anelli che non si sono sviluppati ancora nella catena (trasformazione della materia prima in cioccolato, dolci, pasta di cacao, ecc.) -trattato di Libero Commercio con USA, America Centrale e Caraibi ed i trattati con la comunità europea
-alto costo degli ingressi importati
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-diversità dei differenti boschi -necessità di bassi investimenti
-poco sostegno per l’ottenimento di crediti
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-produzione del 60% della frutta che esporta Repubblica Dominicana -considerevole livello di associazionismo (Conjunto Productivo del Banano)
-il 20% del prodotto non si esporta per mancanza di requisito di qualità -si richiede una maggior consapevolezza per promuovere azioni congiunte che contribuiscano ad incrementare la competitività
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-mercato sicuro e stabile -premi a livello nazionale per la qualità
-i sussidi degli
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-alto costo
degli ingressi
importati -alta tassazione dello stato dominicano
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-partecipazione delle donne delle aree rurali nel processo di confezionamento -trasformazione della frutta in una gamma di prodotti agroindustriali che possano avere domanda nel mercato locale (incluso merende scolari) ed internazionale -agroturismo (strada del banano che ugualmente includerebbe una strategia di marketing territoriale) -fibra del banano con un potenziale per essere sfruttato, dato che già si utilizza per artigianato e fabbricazione di mobili
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-condizioni agroclimatiche del territorio -ubicazione (vicinanza a Santiago ed ai poli turistici di Puerto Plata e Montecristi) -qualità dei suoli -disponibilità di risorse idriche
-migliorabilità dell’uso della tecnologia come mezzo per incrementare la produttività -livello migliorabile in termini di finanziamento, innovazione, apprendimento, associazionismo, formazione
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ZA -esperienza di 15 anni in
questa attività economica -qualità del terreno disponibile per produrre biologico -300 produttori bio -alta domanda dei prodotti e comitati di lavoro per la costruzione di moduli di produzione
-mancanza di mercato sicuro -aziende non certificate (nonostante la produzione bio) -non esistono prestiti per il facile accesso al mercato per i produttori -non ci sono processi di aggregazione di valore alla produzione primaria
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-domanda crescente del consumo di materiale vegetale nell’ambito nazionale ed internazionale e necessità di rafforzare e diversificare la produzione -offrire prodotti con qualità e sicurezza che richiede il mercato agricolo
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-presenza di un mercato nel territorio frontaliero con Haiti e El Cibao -possibilità di entrare nei mercati internazionali, un quadro istituzionale nazionale che può appoggiare l’attività economica e nuove tendenze nel mondo di produrre sano e mangiare salutare
-cambi nelle condizioni climatiche (in modo particolare in periodo di pioggia, cicloni e tormente) -alti costi dell’energia per la produzione -malattie nella produzione primaria -competenze che hanno altri territori, come Constanza (anche se presenta un alto livello di contaminazione chimica, la sua produzione soddisfa maggiormente le necessità dei consumatori) -assenza di una politica nazionale chiara per lo svilupo del settore
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ZA -aiuti attraverso progetti
governativi con appoggio di attori internazionali -mantenimento di un piano di contingenza continuo per l’incremento della riforestazione e contenimento della deforestazione
-il legno dominicano non è ancora ottimale in quanto non si possiedono le attrezzature necessarie per la sua trasformazione -il piano di gestione, alcune volte, determina zone di riforestazione inadeguate -non ci sono linee di credito specializzate per il settore -sono necessarie segherie moderne ed attrezzature di trasformazione più efficienti
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-potenziale di sviluppo dell’industria del legno molto alto in Restauración, in quanto sono presenti amplie zone di coltivazione ed un piano di gestione congruente e chiaro
-deforestazione
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