96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

16
PDF generated using the open source mwlib toolkit. See http://code.pediapress.com/ for more information. PDF generated at: Wed, 06 Jun 2012 07:18:34 UTC Storia dell'architettura L'architettura mesopotamica

Transcript of 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Page 1: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

PDF generated using the open source mwlib toolkit. See http://code.pediapress.com/ for more information.PDF generated at: Wed, 06 Jun 2012 07:18:34 UTC

Storia dell'architetturaL'architettura mesopotamica

Page 2: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

ContentsArticles

Architettura mesopotamica 1Ziqqurat 2Ziggurat di Ur 3Ur 4Porta di Ishtar 9

ReferencesArticle Sources and Contributors 12Image Sources, Licenses and Contributors 13

Article LicensesLicenza 14

Page 3: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Architettura mesopotamica 1

Architettura mesopotamica

Ricostruzione della porta di Iŝtar, Berlino, Staatliche Museen

Le prime civiltà del mondo sorsero in una regione dell'AsiaMinore chiamata Mesopotamia, un territorio compreso tra ifiumi Tigri ed Eufrate, corrispondente all'odierno Iraq. Ilpopolo dei Sumeri fu il primo ad insediarsi in Mesopotamia,intorno al 4500 a.C. Successivamente altre popolazioni sistabilirono in quest'area: nel 2000 a.C. gli Assiri e nel 1800a.C. i Babilonesi.

La porta di Ištar

La porta di Ishtar (dedicata alla dea Ištar anche conosciutacome Ishtar) era la principale porta d'ingresso alla città diBabilonia che attraversava il Viale Processionale. Era unsimbolo della forza e della grandezza e la testimonianza dellaricchezza raggiunta dalla civiltà babilonese. Era anche undoppio portale, organicamente collegato ai due recintidifensivi. Con i suoi colori sgargianti accoglieva i visitatoriche provenivano dal vicino Eufrate prima d'introdurli nelpalazzo reale. La struttura era rivestita da migliaia dimattonnele policrome sulle quali erano raffigurati a rilievoleoni, tori, draghi e altri animali sacri alla dea Ištar e la suafaccia esterna era fiancheggiata da torri quadrate, merlate e apettine. Oggi la porta è conservata e parzialmente ricostruitaal Pergamonmuseum di Berlino. Elementi della porta si trovano in numerosi musei del mondo, incluso il museo diarcheologia di Istanbul, il Röhsska di Göteborg, il Louvre e il Metropolitan di New York.

Ziqqurat

Vista frontale della ziqqurat di Ur

L'edificio più caratteristico della civiltà mesopotamica erarappresentato dalla ziqqurat (o ziggurat). Essa era una piramide cheserviva a collegare idealmente, come una scala che sale al cielo, ilmondo terreno alle divinità celesti. La ziqqurat era il centroreligioso, ma anche il cuore economico della città. Essa contenevamagazzini per le scorte alimentari, botteghe, laboratori e numerosialtri locali destinati ai sacerdoti e ai dignitari di corte.La migliore conservata è quella di Ur, che nel suo complesso doveva

raggiungere i 25 m d'altezza dedicata al dio Nannar e a sua moglie Ningal, . Era costituita da tre terrazze a gradoni,sempre più strette man mano che si procedeva verso l'alto, collegate tra loro da grandi rampe di scale.Per la costruzione delle ziqqurat non venne impiegata la pietra (assai scarsa nella regione), ma mattoni d'argillaessiccati al sole e poi saldati l'uno all'altro con del bitume.

Page 4: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ziqqurat 2

Ziqqurat

Choqa zanbil o Dur-Untash, una delle ziqqurat meglio conservate, si trova pressoSusa, in Iran; fu edificata nel XIII secolo a.C. da Untash Napirisha

La ziqqurat (nota anche, secondo traduzionifonetiche diverse, come ziggurat,ziqqurath, ziggurath), è la costruzionetemplare caratteristica delle religionidell'area mesopotamica (sumera, babilonesee assira).

A causa della mancanza di pietre inMesopotamia le ziqqurat venivano costruitecon mattoni crudi e cotti, con canne legatein fasci e con bitume usato come calce ecome isolante; si pensa che le ziqquratabbiano contribuito in modo sostanziale allaforma dei templi.In origine forse la ziqqurat rappresentavasimbolicamente la montagna sacra, sede delle divinità. Infatti il nome "ziqqurat" negli antichi scritti sumerici sonodefinite "montagne di dio".La ziqqurat ha la forma di una torre composta da tronchi di piramide sovrapposti a più piani (piramide a gradoni), arappresentare la volontà dell’uomo di avvicinarsi sempre di più al cielo. Attraverso 7 rampe (ognuna rappresentanteuna costellazione e di colore diverso) si accedeva ad una sommità piatta sulla quale i sacerdoti (veri e propri"custodi" di essa) officiavano le cerimonie rituali e dalla quale potevano scrutare i corpi celesti al fine di trarneauspici e profezie.

rendering in CAD della ziqqurat di Sialk. Basatosu studi archeologici.

Le ziqqurat presentano analogie con le piramidi egizie e quellemesoamericane. Vennero tuttavia destinate al culto delle divinitàprincipali, identificate con gli astri celesti e non utilizzate a scopofunerario, com'era invece il caso delle piramidi egiziane.

Il tempio vero e proprio in cui, sotto forma di statua, risiedeva ladivinità non era quello relativamente modesto che stava in cima; essoera collocato invece al livello del suolo.Nelle parti più vicine al suolo vi era un vero e proprio magazzino doveveniva stivato il raccolto agricolo che veniva poi ridistribuito allapopolazione per opera dei sacerdoti custodi del tempio.

Voci correlate•• Piramide (architettura)•• Ziggurat di Tallil•• Ziqqurath sarda

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali: http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Ziggurats

Page 5: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ziggurat di Ur 3

Ziggurat di UrLo Ziggurat di Tallil è un monumento religioso costruito circa 4000 anni fa in Mesopotamia, l'attuale Iraq. [1]L'edificio è a base rettangolare, 63x42 metri, ed era alto in origine 26 metri disposti in tre piani. Gli agentiatmosferici, in particolare il vento, hanno eroso i 10 metri dell'ultimo piano.

Lo ziggurat di Tallil

Il tempio era dedicato a Nanna, Dio dellaLuna,e si pensa fosse stato anche unosservatorio astronomico.

Nelle sue vicinanze, durante la secondaguerra del golfo, erano situate una baseaerea americana e un ospedale da campoitaliano.

Voci correlate

•• Ziggurat

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene filemultimediali: http:/ / commons.wikimedia. org/ wiki/ Category:Great Ziggurat of Ur

References[1] http:/ / www. gattonerong. it/ modules/ news/ makepdf. php?storyid=39

Page 6: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ur 4

UrCoordinate geografiche: 30°57′45″N 46°06′11″E30.9625°N 46.10306°E [1]

UrUrim

La posizione di Ur e delle altre città sumericheLocalizzazione

Stato  Iraq

sito web [2]

Ur (Urim, lingua sumera)[3] fu un'antica città della bassa Mesopotamia, situata vicino all’originale foce del Tigri edell'Eufrate, sul golfo Persico. A causa dell'accumulo di detriti, oggi le sue rovine si trovano nell'entroterra, nelmoderno Iraq, 15 chilometri a occidente dell’attuale corso dell’Eufrate vicino alla città di Nassiria a sud di Baghdad.Oggi è chiamata Tell el-Mukayyar [4].

Monumenti principaliNel cimitero di Ur, tra le 1850 tombe scoperte, 16 si sono distinte per la ricchezza di corredi come vasellame, armi,ornamenti d’oro, strumenti musicali incrostati di pietre preziose.Nel sito spiccano le rovine di una imponente ziggurat (alta 21 metri), ancora in gran parte intatta. La ziggurat era untempio dedicato a Nanna, la divinità della luna nella mitologia sumera, e fu costruita in mattoni, in due fasi: nellaparte bassa i mattoni furono uniti insieme al bitume, nella parte superiore erano uniti con della malta. Ur, nel suomomento di massimo splendore, poteva raggiungere una popolazione di circa 30.000 abitanti. Secondo un’altrastima, Ur fu la più grande città del mondo dal 2030 a.C. al 1980 a.C. con una popolazione di circa 65.000 abitanti.[5]

Page 7: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ur 5

Storia

Le rovine di Ur, e sullo sfondo la ziqqurat

Ur fu uno dei primi insediamenti abitati della bassaMesopotamia intorno al 4000 a.C. Gli studiosiipotizzano che, quando il clima nella prima parte delterzo millennio a.C. mutò da relativamente umido asecco, le piccole comunità di villaggi di agricoltori aiperiodi di forte siccità. Ur si trasformò quindi in unavera e propria città e attorno al 2600 a.C., durantel’Antica Dinastia sumerica III, la città era ancora moltofiorente. Ur con il passare del tempo divenne ilprincipale centro di culto della dea Inanna.

Diluvio sumerico

Dopo la fase di Ubaid si riscontra uno strato di fangoalluvionale, che l’archeologo Woolley interpretò come la prova di un’alluvione locale all'origine del mito del diluviosumerico ripreso in seguito dalla Torah e dalla Bibbia, poi una fase in cui la città fu sotto l’egemonia di Uruk, einfine la fase di Gemdet-Nasr nella quale furono elevati alcuni edifici, come una ziggurat e delle tombe.

La posizione di Ur era molto favorevole in quanto nell'antichità il fiume Eufrate scorreva nei pressi delle mura dellacittà; grazie al controllo di questa importante via di comunicazione, che collegava la regione al mare, Ur raggiunseun notevole sviluppo commerciale. È noto che la città commerciava via mare e via terra con l’Arabia.In questo periodo vennero costruite molte belle tombe, compresa quella della regina Puabi. In questi sacrari sonostati ritrovati alcuni manufatti che accennano ai nomi dei re Meskalamdug e Akalamdug. Dopo la fase diGemdet-Nasr, i re di Ur divennero infatti gli effettivi governanti di Sumer, durante la Prima dinastia di Ur(2550-2340 a.C.) stabilita dal re Mesannepada (o Mesanepada, Mes-Anni-Padda), il cui nome appare sulla lista deire, oltre ad essere menzionato come figlio di Meskalamdug su un manufatto ritrovato.Durante questa dinastia, forse proprio a opera di Mesennepada, fu costruita una ziggurat che verrà poi incorporata inquella della terza dinastia. Nella fase conclusiva della Prima dinastia, Ur perse importanza e prestigio a favore diLagash e infine la Prima dinastia si concluse con l’attacco degli Accadi guidati dal re Sargon, intorno al 2340 a.C.

II e III DinastiaDella Seconda dinastia che seguì si conosce assai poco, in quanto la città era in piena decadenza.La terza dinastia fu stabilita quando il re Ur-Nammu (o Urnammu) salì al potere, regnando dal 2112 al 2094 a.C.Durante il suo regno furono costruiti mura, templi, inclusa la nuova ziggurat basata sulle fondazioni di quella dellaPrima dinastia, e fu migliorata l’agricoltura attraverso l’uso di impianti di irrigazione. Il suo codice di leggi (unframmento è stato identificato a Istanbul nel 1952) è uno dei più vecchi documenti conosciuti, anteriore anche alcodice di Hammurabi. Lui e il suo successore, il figlio Shulgi, furono entrambi deificati durante i loro regni e, dopola morte, Urnammu continuò a sopravvivere come figura leggendaria: una delle opere della letteratura sumericagiunte fino a noi ci descrive la morte di Ur-Nammu e il suo viaggio negli inferi (Viaggio di Urnammu agli inferi).La terza dinastia cadde nel 1950 a.C. quando gli Elamiti catturarono il re Ibbi-Sin e distrussero la città; il Lamentoper Ur commemora questo evento. Successivamente la città venne catturata dai Babilonesi.Sotto i re di Isin e di Larsa (2000-1800 a.C.) la città fu restaurata. Di questo periodo i resti più significativi sono le case private, che ci danno un ritratto fedele della vita della città fra il III e il II millennio a.C. Le case avevano l’aspetto di odierne ville, per lo più con due piani per un totale di 13 o 14 stanze. Il piano inferiore costituito solidamente da mattoni cotti, quello superiore di quadroni di argilla; le pareti erano lisce, intonacate ed imbiancate.

Page 8: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ur 6

L'entrata era succeduta da un piccolo atrio dove erano situate vasche per lavarsi mani e piedi. Da lì si entravanell'ampio e luminoso cortile interno pavimentato con bellissime lastre. Intorno al cortile erano distribuite la sala daricevimento, la cucina, le stanze d'abitazione e della servitù, la cappella di culto. Una scalinata portava al pianosuperiore dove erano situate le stanze da letto e i bagni. Tra le mura delle case sono venuti alla luce tutti gliarredamenti e la dotazione di ciascuna residenza patrizia sumera: frammenti di pentole, vasi, anfore e tavoletted'argilla piene di iscrizioni.La penultima fase di costruzione avvenne sotto re cassiti, attorno al 1400 a.C. Di questo periodo si ricorda KurigalzuII che ricostruì il grande cortile del santuario di Nannar e il santuario di Ninga.

Ricostruzione di Nabucodonosor IINel VI secolo a.C. ad Ur ci fu l’ultima ricostruzione edilizia sotto il re Nabucodonosor II di Babilonia. L’ultimo rebabilonese, Nabonido, restaurò la ziggurat di Nanna.Attorno al 550 a.C., con la caduta dell’impero babilonese ad opera dei Persiani, la città iniziò il suo declino ed essanon venne più abitata dal 500 a.C., probabilmente causa della sempre maggiore siccità, del cambiamento del corsodel fiume Eufrate e dell’interramento del golfo Persico.

Ur biblicaUr è considerata da molti come la città di Ur Kasdim che viene nominata più volte nel Libro della Genesi come illuogo di nascita del patriarca Abramo. Questa identificazione, tuttavia, non è accettata da tutti.Ur è nominata quattro volte nell'Antico Testamento, con la distinzione "di Kasdim/Kasdin" - reso tradizionalmentein italiano come "Ur dei Caldei" riferendosi alla popolazione dei Caldei che si erano stanziati li vicino già intorno al900 a.C. Nella Genesi, il nome appare in 11,28 [6], in 11,31 [7] ed in 15,7 [8]. Nel Neemia 9,7 [9] il singolo passaggioche accenna ad Ur è una parafrasi della Genesi.Nel libro dei Giubilei si afferma che Ur è stata fondata nel 1687 Anno Mundi dal figlio di Ur di Kesed, probabilediscendente di Arphaxad, inoltre si afferma che durante quello stesso anno iniziarono le guerre sulla Terra.

« E Ur, figlio di Kesed, costruì Era, (dalle parti) dei Caldei e la chiamò con il nome proprio e con il nome di suo padre »(Libro dei Giubilei 11:3)

ArcheologiaNella prima metà del XVIII secolo, il luogo fu visitato da Pietro della Valle, che registrò la presenza di mattoniantichi timbrati con simboli sconosciuti, cementati insieme a bitume, così come parti di marmo nero incise.Il primo scavo fu eseguito dal console britannico J.E. Taylor, che riportò alla luce una parte della ziggurat. Furonoritrovati cilindri di terracotta recanti iscrizioni in caratteri cuneiformi ai quattro angoli sulla sommità della ziggurat.Le iscrizioni appartenevano a Nabonido, l'ultimo re di Babilonia (539 a.C.), le quali si concludevano con unapreghiera per il suo figlio Belshar-uzur (Bel-ŝarra-Uzur), il Baldassarre del libro di Daniele. Furono trovate tracce diuna antecedente restaurazione ad opera di Ishme-Dagan di Isin, di Gimil-Sin di Ur e di Kuri-galzu, un re cassito diBabilonia del XIV secolo a.C. Taylor fece ulteriori scavi e in tutta la città trovò abbondanti resti di sepolture di epocaposteriore. Apparentemente, negli ultimi tempi Ur si era trasformata in un luogo di sepoltura, e quindi la città, anchedopo il suo abbandono, continuò ad essere usata come necropoli.

Page 9: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ur 7

Lo stendardo di Ur ritrovato in una tomba della città

La prima campagna di scavi vera e propriaebbe luogo nel 1919 e fu diretta da H. R.Hall; in seguito, dal 1922, una missionecomune del British Museum e dell'universitàdi Pennsylvania, diretta da L. Woolley, viscavò per dodici anni consecutivi. Furonoscoperte un totale di circa 1.850 sepolture,comprese sedici che furono descritte come“tombe reali” in quanto non solocontenevano un gran numero di importantimanufatti, ma anche a causa del diversorituale di sepoltura nel quale intervenivano sacrifici umani. Infatti, per scortare il re o la regina nell'aldilà, eraimmolati, più o meno volontariamente, cortigiani, domestici, guardie e musicisti di corte. La maggior parte delletombe reali erano datate al 2600 a.C. circa. I ritrovamenti includevano anche la tomba intatta della regina Puabi. Bendiciassette vittime umane, tra cui dieci dame della corte con addosso bellissimi ornamenti d'oro, di lapislazzuli e dicorniola furono sepolte insieme a lei. Anche in molte altre tombe sono state scoperte vittime umane e stupendimanufatti, come lo Stendardo di Ur.

Vicino allo ziggurat di Nanna furono inoltre scoperti il tempio di E-nun-mah e le costruzioni di E-dub-lal-mah(eretto per un re), E-gi-par (residenza del sommo sacerdote) e E-hur-sag (una costruzione tempiale). Fuori dalla zonadel templi, furono ritrovate molte case usate nella vita di tutti. Gli scavi, inoltre, si spinsero sotto lo strato reale delletombe portando alla luce uno strato spesso 3,5 metri di argilla alluvionale e altri strati più antichi come quelli delperiodo di Ubaid, nella quale si formarono i primi insediamenti nella Mesopotamia del sud. Woolleysuccessivamente scrisse molto articoli e libri sulle sue scoperte. La maggior parte dei tesori dissotterrati ad Ur sitrovano ora al British Museum e all’University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology.Di Ur è il più antico reperto completo di un gioco da tavolo che sia mai stato scoperto ossia il gioco reale di Ur.

Accesso ai turistiNon c’è un villaggio moderno nelle vicinanze di Ur, e a causa di ciò non ha mai ricevuto molti visitatori, anche se ilsito è stato reso accessibile. Durante il regime di Saddam Hussein fu costruita una base militare adiacente al sito, ilquale divenne inaccessibile per qualsiasi viaggiatore. All'inizio degli anni novanta fu consentito a una manciata diviaggiatori di fare un giro del luogo, scortati dai soldati, ma non fu loro permesso arrampicarsi sulla ziggurat a causadella possibilità di osservare la vicina base militare. Subito dopo questa episodio, l'invasione irachena del Kuwaitrese impossibile ulteriori visite e vi fu grande preoccupazione per la prossimità della base militare al sitoarcheologico. Preoccupazioni che si sono ridestate quando l’Iraq è stato invaso nel 2003 dalle forze di coalizioneguidate dagli Stati Uniti per abbattere il regime di Saddam Hussein.

Page 10: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Ur 8

La ziqqurat di UrLa prima ziqqurat di Ur fu costruita nel 2550 a.C. durante la prima dinastia, poi fu distrutta dagli Accadi. Il reUr-Nammu della terza dinastia più o meno nel 2100 a.C. fece costruire una nuova ziqqurat sulle fondazioni di quellaprecedente. La ziqqurat era in onore del dio della luna Nanna (o Nannar) e alla sua paredra Ningal. Intorno ad essa sitrovava un recinto sacro in cui c’erano un piccolo tempio-tesoriera, un palazzo e la casa della sacerdotessa.La base della ziqqurat misura 62,5x43 metri e l’altezza quasi 21 metri. Come le altre ziqqurat è una piramide agradoni. L’altezza dei piani diminuisce progressivamente, il più basso è di 12 metri, il mediano di 5, il più in alto di3.Le pareti, invece di alzarsi verticalmente, si inclinano molto verso l’interno, suggerendo l’idea del moto ascensionale.Per creare un armonioso legame tra i piani tre scalinate, ognuna di 100 gradini convergono sotto una torre di guardiaa forma di cupola. Le scalinate laterali erano riservate ai civili, mentre la scala centrale poteva essere percorsa solodai sacerdoti. Le pareti sono leggermente curvate per evitare l’effetto ottico che esse si pieghino verso l’interno. Iltempio di Nanna si trovava in cima. Il materiale con cui è stata costruita è il mattone.

Note[1] http:/ / toolserver. org/ ~geohack/ geohack. php?pagename=Ur& language=it& params=30_57_45_N_46_06_11_E_region:IQ_scale:30000[2] http:/ / www. unipv. it/ orientpv/ htm/ citta/ ur. html[3] S. M. Kramer, The Sumerians, Their History, Culture, and Character, University of Chicago Press, 1963, pagine 28 e 298[4] Tell el-Mukayyar – nella lingua araba Tell significa "collinetta" and Mukayyar significa "costruzione di bitume". Mukayyar viene anche

scritto come Mugheir, Mughair, Moghair, Muqayyar ecc.[5] (EN) Largest Cities Through History (http:/ / geography. about. com/ library/ weekly/ aa011201a. htm)[6] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Gen11%2C28& formato_rif=vp[7] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Gen11%2C31& formato_rif=vp[8] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Gen15%2C7& formato_rif=vp[9] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Nee9%2C7& formato_rif=vp

Voci correlate•• Archeologia biblica•• Sumeri•• Storia dei Sumeri

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali: http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Ur

Collegamenti esterni• Descrizione del sito archeologico e degli scavi (http:/ / www. unipv. it/ orientpv/ htm/ citta/ ur. html)• (EN) Woolley and the Great Flood (http:/ / mcclungmuseum. utk. edu/ specex/ ur/ ur-flood. htm)• (EN) Treasures from the Royal Tombs of Ur (http:/ / www. oi. uchicago. edu/ OI/ UR/ Ur_home. html)• (EN) The History of the Ancient Near East (http:/ / ancientneareast. tripod. com/ Ur_Muqayyar. html)• (EN) Jewish Encyclopedia: (http:/ / www. jewishencyclopedia. com/ view. jsp?artid=40& letter=U) Ur• (EN) City of Ur (http:/ / www. allaboutarchaeology. org/ city-of-ur-faq. htm) from AllAboutArchaeology.org

(http:/ / www. allaboutarchaeology. org)

Page 11: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Porta di Ishtar 9

Porta di IshtarCoordinate geografiche: 32°32′36″N 44°25′20″E32.54333°N 44.42222°E [1]

la Porta d'Ishtar ricostruita al Pergamon Museum di Berlino

Veduta dal lato destro della porta.

La Porta di Ishtar (Assiro: ܕܵܪܘܲܐܙܲܐ ܕܥܵܐܫܬܲܪtraslitterazione: Darwaza D'Ishtar, Arabo:بوابة عشتار) eral'ottava porta della città interna di Babilonia. Fu costruitaintorno al 575 a.C. per ordine di Nabucodonosor II sullato nord della città e dedicata alla dea babilonese Ishtar.

Dal 1930 la porta si trova al Pergamon Museum diBerlino, ricostruita con i materiali recuperati dagli scavidi Robert Koldewey, insieme ad una parte della ViaProcessionale che passava sotto di essa. La struttura erain realtà una doppia porta di cui ciò che è in mostra nelPergamon Museum è solo la più piccola parte frontale.L'ingresso posteriore, più ampio, è custodito neimagazzini del museo, mentre altre parti della porta, edalcuni leoni della Via Processionale, si trovano in varialtri musei sparsi nel mondo (il Museo archeologico diIstanbul; il Detroit Institute of Arts; Röhsska Museum aGotemburgo; nel Louvre, Parigi; Royal OntarioMuseum, Toronto; University of Pennsylvania Museumof Archaeology and Anthropology, Filadelfia;Metropolitan Museum of Art, New York; OrientalInstitute, Chicago; Rhode Island School of DesignMuseum, e Museum of Fine Arts, Boston; YaleUniversity Art Gallery, New Haven, Connecticut).

Una più piccola riproduzione della porta è stata costruitain Iraq sotto Saddam Hussein come entrata ad un museoche non è stato completato. Danni alla riproduzioneoccorsero durante la guerra in Iraq.

Page 12: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Porta di Ishtar 10

Particolare della decorazione.

Galleria

Modello della via delleprocessioni principale

(Aj-ibur-shapu) verso laporta di Ishtar

Modello della porta, la doppiastruttura è chiaramente

riconoscibile

Foto dei resti nelsito degli scavi a

Babilonia

Decorazione della porta conanimali mitologici all'Istanbul

Archaeology Museums

Uno dei draghi dalla testa diserpente.

Iscrizione sullacostruzione da

parte diNabucodonosor II

Leoni e fiori che decoravano lavia processionale

La replica della porta di Ishtar aBabilonia

Page 13: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Porta di Ishtar 11

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali: http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:IshtarGate

Collegamenti esterni• Video sulla Porta di Ishtar [2]

• Pitture di leoni e dragoni al Röhsska museum di Gotenborg [3]

References[1] http:/ / toolserver. org/ ~geohack/ geohack. php?pagename=Porta_di_Ishtar& language=it& params=32_32_36_N_44_25_20_E_[2] http:/ / www. andycarvin. com/ video/ pergamon. ishtar. avi[3] http:/ / www. lammgard. se/ designmuseum/ lejon. htm

Page 14: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Article Sources and Contributors 12

Article Sources and ContributorsArchitettura mesopotamica  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=46643833  Contributors: Archeologo, Avemundi, Etienne (Li), Eumolpo, FilWriter, Karotte, MM, Marco 27,Marcok, Moongateclimber, No2, 2 anonymous edits

Ziqqurat  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=49335592  Contributors: Alexhead, Andie, Angelo Mascaro, Archeologo, Arkyos, Ask21, Blacktonks, Calabash, CavalloRazzo,Cloj, Dariozo, Dmitri Lytov, Fafabifiofo, Felisopus, Frazzone, Gliu, Guidomac, Harlock81, Helios, Horatius, Iskander, Lampo5, Lingtft, Luciodem, M7, MM, Madaki, Mark91, Melkor II,Moongateclimber, Parerga, Phantomas, Rago, Restu20, Rosnie, Sailko, Sesquipedale, Shivanarayana, Snowdog, Tanonero, Ticket 2010081310004741, Titti b, 57 anonymous edits

Ziggurat di Ur  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=47026016  Contributors: Alexhead, Archeologo, Carlomorino, Dariozo, Dmitri Lytov, Gierre, Lingtft, Luciodem, MM,Qbert88, Rago, Sailko, 3 anonymous edits

Ur  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=47056486  Contributors: Alec, Amarvudol, Andrea Cioffi, Antonov, Archeologo, Archeologo 2, Ariel, Ascia, Avemundi, Bultro, Castagna,Franco56, Giancarlo Rossi, Giuse93, Gravitone, Kobi, Lillus, MM, Madetests, Mark91, Marko86, Midnight bird, Pequod76, Phantomas, RanZag, Silesianus, StenVR, Titian1962, Tomfox,Torque, Ulisse0, Zio Illy, 31 anonymous edits

Porta di Ishtar  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=48636714  Contributors: Archeologo, Causa83, EMajor, GB515, Io', Knoxville, L736E, MM, Sailko, 8 anonymous edits

Page 15: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Image Sources, Licenses and Contributors 13

Image Sources, Licenses and ContributorsImmagine:Ishtar gate Pergamon Museum.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ishtar_gate_Pergamon_Museum.JPG  License: Public Domain  Contributors:BLueFiSH.as, Bibi Saint-Pol, Bontenbal, FoeNyx, FunkMonk, LusitanaImmagine:Ziggarat of Ur 001.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ziggarat_of_Ur_001.jpg  License: Public Domain  Contributors: Original uploader was Tla2006 aten.wikipediaFile:Choghazanbil2.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Choghazanbil2.jpg  License: GNU Free Documentation License  Contributors: Americophile, AnRo0002,Bontenbal, Calabash, Imz, JackyR, Jahongard, Mattes, Mmcannis, Shauni, SumerophileFile:SialkCAD.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:SialkCAD.jpg  License: Public Domain  Contributors: Bontenbal, Denniss, JMCC1, Mmcannis, Shauni, Yonatanh, 1anonymous editsImmagine:Commons-logo.svg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  License: logo  Contributors: SVG version was created by User:Grunt and cleaned upby 3247, based on the earlier PNG version, created by Reidab.Immagine:Ancient ziggurat at Ali Air Base Iraq 2005.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ancient_ziggurat_at_Ali_Air_Base_Iraq_2005.jpg  License: CreativeCommons Attribution 3.0  Contributors: en:User:HardnfastFile:Ur3.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ur3.JPG  License: Public Domain  Contributors: Sumerophile, Zoeperkoe, Zunkir, 4 anonymous editsImmagine:Flag of Iraq.svg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_Iraq.svg  License: Public Domain  Contributors: Unknown, published by Iraqi governemt, vectorizedby User:Militaryace based on the work of User:HoshieFile:Ur-Nassiriyah.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ur-Nassiriyah.jpg  License: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.0  Contributors: Aziz1005, FlickreviewR,Hidro, Nishkid64, Phirosiberia, Sumerophile, Trycatch, 2 anonymous editsFile:Standard of ur.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Standard_of_ur.jpg  License: Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported  Contributors: User:UdimuImmagine:Ishtar_gate_Pergamon Museum.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ishtar_gate_Pergamon_Museum.JPG  License: Public Domain  Contributors:BLueFiSH.as, Bibi Saint-Pol, Bontenbal, FoeNyx, FunkMonk, LusitanaImage:Ishtar Gate at Berlin Museum.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ishtar_Gate_at_Berlin_Museum.jpg  License: Creative Commons Attribution 2.0  Contributors:photo by Rictor NortonImage:Ish-tar Gate detail.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ish-tar_Gate_detail.jpg  License: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0  Contributors:Photographer: ALE!Image:Pergamon Museum Berlin 2007109.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Pergamon_Museum_Berlin_2007109.jpg  License: Public Domain  Contributors:GryffindorImage:Pergamon Museum Berlin 2007110.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Pergamon_Museum_Berlin_2007110.jpg  License: Public Domain  Contributors:GryffindorImage:Ishtar-gate-عشتار-بوابة.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ishtar-gate-عشتار-بوابة.jpg  License: Public Domain  Contributors: Library of Congress Prints andPhotographs Division Washington, D.C. 20540 USA .Image:Ishtar Gate Dragon.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ishtar_Gate_Dragon.JPG  License: GNU Free Documentation License  Contributors: Original uploaderwas Lostinafrica at en.wikipediaImage:Pergamonmuseum Ishtartor 02.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Pergamonmuseum_Ishtartor_02.jpg  License: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Contributors: Bibi Saint-Pol, FunkMonk, Hahaha, SputnikImage:Pergamon Museum Berlin 2007085.jpg  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Pergamon_Museum_Berlin_2007085.jpg  License: Public Domain  Contributors:GryffindorImage:Berlín - Pergamon - Porta d'Ishtar - Lleons.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Berlín_-_Pergamon_-_Porta_d'Ishtar_-_Lleons.JPG  License: CreativeCommons Attribution-Sharealike 3.0  Contributors: Josep RenaliasImage:Ihstar Gate RB.JPG  Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ihstar_Gate_RB.JPG  License: GNU Free Documentation License  Contributors: Bibi Saint-Pol, FunkMonk,Gryffindor, Lusitana, Man vyi, Radomil

Page 16: 96396673 Storia Dell Architettura Mesopotamica

Licenza 14

LicenzaCreative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported//creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/