6:00AM Skateboard Culture Magazine

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APRILE / MAGGIO 2011 / ITALY € 4.50 davide frassine / grind / ph.romanello Anno X bimestrale / Swiss chf 10.00 / Canton Ticino chf 10.50 / E € 7.00 / AT € 7.50 / D € 9.50 Poste Italiane Spa sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n°46) art. 1 comma 1 / DCB Milano

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Periodico di Skateboard

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APRILE / MAGGIO 2011 / ITALY € 4.50davide frassine / grind / ph.romanello

Anno X bimestrale / Swiss chf 10.00 / Canton Ticino chf 10.50 / E € 7.00 / AT € 7.50 / D € 9.50Poste Italiane Spa sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n°46) art. 1 comma 1 / DCB Milano

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ART DIRECTORMATTEO DI NISIO / mat teod@6am. i t

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROTESTI /JULIAN DYKMANS, DAVIDE MARTINAZZO & ROBERTA TRABATTONI

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Dovrà essere pesente la seguente dicitura:MODALITÀ DI PAGAMENTOBonifico Bancario intestato a:JOHNSONS MEDIAVia Valparaiso 4 - 20144 MilanoBANCA INTESA COORDINATE BANCARIE:IT 67 O 03069 09529 072402650199 / e-mail: [email protected]

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6:00AM è una testata della casa editrice Johnsons Media che pubblicaanche gli annuari: Surfing (surf, windsurf, kite), Snowb (snowboard) e leriviste Funboard (windsurf), Surf Latino (surf), Sup Time (stand up pad-dle), Kite Magazine Stance (kite), 4Skiers (sci freestyle), Entry (snowbo-ard), Girland (girlie action sport).

EVERYTHING YOU NEED TO KNOW ONwww.skateon.it

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10 • waiting room14 • facilities / product22 • behind / jarne verbruggen26 • insider / giulio sertori28 • report30 • neighborhoods / mario marinelli32 • sound / those furious flames34 • worldwide connection / sydney36 • our thing / strange skateboards

38 • report40 • profile / brandon westgate46 • interview / andrea colzani58 • california / immigration office70 • tour / antiz hobo80 • the last call84 • focal plane94 • display96 • snapshot

8 • contents • 6:00AM skateboard culture magazine

contentsmauro caruso / sw bs kickflip / milano gratosoglio

photo / alessandro redaelli

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Aveva assaporato la meraviglia del viag-gio e della condivisione di intenzioni e diaffetti: miscela che lo skateboardingesprime nella sua forma più squisita.

Aveva attraversato le difficoltà della vitacon il sorriso sulle labbra pensando soloal prossimo flip, alla prossima scalinataed al prossimo boato degli amici per untrick chiuso.

Non si era fatto convincere da quelli chesostenevano di avere la formula ‘esatta’dello skateboarding, pensando che lapresunzione porta al pregiudizio, ed ilpregiudizio rovina il sapore di qualunquecosa, anche della vita stessa.

Si era preoccupato di non lasciare trac-cia evidente del suo passaggio, di noninquinare, di essere giusto ed onesto.Quasi sempre.Era stato vegetariano, pacifista, hippie,rapper e straight edge ma non avevamai dimenticato la sua tavola a rotelle edil viaggio che aveva deciso di affrontaresu di essa.

Anche quando il mondo sembrava esseretutto contro di lui e gli anni sembravanoappesantire troppo le sue gambe, lui nonaveva mai mollato... Convinto che la suarotta fosse proprio lo skateboard, il filo apiombo della sua esistenza.

La domanda di chi legge è giusta e pon-derata: ma lui chi?

Ma, sapete, lui non aveva mai voluto farsapere troppo su di se, timido e modera-to aveva accettato di essere pubblicosolo quando il suo operato fosse statodavvero meritevole ed a patto che si par-lasse strettamente di skateboarding, que-sto è chiaro.

Ebbene, fatto è, che la sua identità risultadi poca importanza dato che lui in realtàlo conosciamo tutti. Forse l’abbiamo vistoproprio ieri al park sotto casa e sicura-mente lo vedremo anche oggi a prescin-dere da dove avrà luogo la nostra ses-sion. Lui sarà lì dietro l’angolo pronto agridare per il primo trick potente chevedrà chiudere, pronto a guidare la mac-china per portarvi al prossimo spot, pron-to a chinarsi con una telecamera in manoe ad aspettare in religioso silenzio chel’alchimia dello skateboarding si compiaancora una volta.A pensarci bene; chiunque di noi puòessere lui.

La primavera è arrivata, uscite a skatearecazzo!!!

10 • waiting room

WORD • alessandro redaelli • PHOTO • osde

AVEVA TANTO AMATO LO SKATE-BOARDING...AVEVA LASCIATO L’ITALIA ALLARICERCA DI QUELLE EMOZIONICHE VEDEVA DIPINTE NELLE RIVI-STE O IMPRESSE NEI VIDEO DIQUELL’AMERICA CHE SEMBRAVANON FERMARSI MAI....

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PRODUCT > 2011 |

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JART 7.75ivan rivado

jartskateboards.com

CLICHÉ 8.0carbon light

blast-distribution.it

BLIND 8.25jake duncombe wizard

blast-distribution.it

DARKSTAR 7.875greg lutzka vigorblast-distribution.it

JART 8.0logo

jartskateboards.com

JART 8.125logo

jartskateboards.com

STRANGE 8.0pierre

strangeboards.com

ELEMENT 8.125mark appleyard appleselementskateboards.com

ELEMENT 7.785mark appleyard highlightelementskateboards.com

ELEMENT 8.0ray barbee ascention

elementskateboards.com

ELEMENT 7.75chad tim tim highlight

elementskateboards.com

JART 8.10bastien salabanzi

jartskateboards.com

PLAN B 8.25pat duffy debris

planbskateboards.com

PLAN B 8.25danny way evil

planbskateboards.com

ENIMOL 8.0bear

enimol.tumblr.com

ENIMOL 8.10squid

enimol.tumblr.com

PLAN B 8.0paul rodriguez calveraplanbskateboards.com

ELEMENT 8.125darrel stanton highlightelementskateboards.com

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A4 DISTRIBUTION Tel 0342 683494 www.a4distribution.it

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OLLIE TRANSFER >JARNE VERBRUGGEN |word & photo // Osde

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La scorsa estate, durante un tour in Olandacon gli Warriors, ci ha deliziato con la suapresenza Jarne Verbruggen, skater diciasset-tenne belga che per i suoi meriti sulla tavolafa parte del team Element Europe. E qualigran meriti aggiungerei!Controllo impressionante e duttilità su ognitipo di terreno, sorriso sulle labbra e voglia didivertirsi e di skateare, questo è quello che mi

ha trasmesso in un paio di giornate trascorsecon lui. Il giorno prima di tornare nella suamadre patria, Jarne si ritrova senza soldi,quelli per il viaggio di ritorno.I due suoi compagni d’avventura decidonoquindi di proporgli un trick da chiudere con lapromessa di pagargli le spese del rientro...Detto e praticamente fatto...

Ma chi è sto mezzo matto?Come direbbe ‘il matte’...Mezzo, perchè in effetti a statura siamo messi un po’ male, matto perchè la sera che l’hoconosciuto la sua euforia era fin troppo riconoscibile in mezzo ad un gruppo che già nestava abusando...

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Quali sono i migliori filmer di tutti i tempi?Per quanto riguarda lo skate Greg Hunt, FredMortagne, Josh Stewart e Pontus Alv, aggiungoMichel Gondry, Anton Corbijn, Danny Perez, SpikeJonze e Patrick Daughters che ogni qualvolta cheproducono qualcosa rimango sbalordito ed ispirato.

I migliori video di sempre?Mind Field di Alien Workshop, Bon Appetit! di Cliché,Sorry di Flip, Good and Evil di Toy Machine, la sagaStatic, Way Out East di Stereo, Chicagof di Volcom eIPath Preview Summer 2005.

La migliore attrezzature per filmare?Si può partire con una semplice videocamera in HDe poi pian piano espandersi con microfono, fish-eye,luce e così via. Alla fine, senza andar a spendereparecchi soldi per una macchina fotografica che filmida Dio, tra l’altro senza accessori, con un budgetumano ti puoi fare un’ottima videocamera alla metàdel prezzo (o anche meno) di una professionale.Secondo me se filmare non è il tuo lavoro principaleci si può tranquillamente arrangiare con una teleca-mera assemblata, certo il fish-eye fatto con lo spion-cino della porta è proprio una merda.

Raccontaci l’esperienza di filming con Yeah...Si filma un po’ e con chi può, avendo il team divisotra Roma e Bergamo si può filmare solo una metàdel team: il pretenzioso Fabio Colombo, la lanciatis-sima Lottie Borra, i capelli brillantinati di quel pocoripigliato del Daniele Fenili (tvb) e Igor Cianti che daquest’anno vive a Milano. Fino ad ora abbiamo fattopoche trasferte fuori da Bergamo, ma attualmenteabbiamo in mente un po’ di piccoli tour per accumu-lare del buon materiale e per far uscire il primo videoYeah. Rimane il fatto che filmare per Yeah è unabuona cosa, a me piace perché sono in perfetta sin-tonia con Lorenzo Lupi, siamo ottimi amici e Yeahspacca! Ci consultiamo sempre per sfruttare almeglio il materiale prodotto, cercando sempre di farlouscire in modo ‘alternativo’ ed ispirato.

Cose da fare diverse dallo skateboarding?Ce n’è di roba! Io principalmente ascolto musica, fre-quento la mia donna, scatto foto, ogni tanto dipingo edisegno, cazzeggio parecchio con gli amici e poi perfar fronte alle spese di Yeah e della vita faccio l’ope-raio, e devo dire che al contrario di molte personedopo aver lavorato son più attivo e voglioso di fare.

Migliori skater di tutti i tempi?Ce ne sono a palate di skater forti, c’è chi ha inven-tato trick e dato il via a tutto, poi c’è chi li ha combi-nati insieme, chi li fa in un modo e chi in un’altro, tidico chi piace a me perché ora c’è in giro troppagente forte che fa pesate ma che non trasmette nes-sun tipo di ‘sentimento’. Jake Johnson, Grant Taylor,Dylan Rieder, Dennis Busenitz, Daniel Lutheran, NickTrapasso, Bastien Salabanzi, Brandon Westgate,Bobby Puleo, Kenny Reed, Brian Delatorre, JanKliewer, Javier Mendizabal, Omar Salazar, AaronSuski e un’altra valanga di gente che ora non miviene in mente e che creerebbe una lista noiosa edinfinita... comunque quelli che contano sono gli amicicon cui vai a skateare, sono coloro con cui ti sentigasato sempre, anzi di più! Eheheh...

Cosa contiene il tuo zaino fotografico recente-mente?Magico set up di Giulio! Canon HV20, Canon DM-50(microfono), Century 3x Ultra Fisheye HD, torcia aled, manico di alluminio dove si può inserire la torcia(fatto da mio padre), Olympus XA2 (macchina foto-grafica) e dulcis in fundo la mia attuale super 8Canon 310xl!

Come valuti il livello di filming italiano?Come gli skater italiani hanno alzato il livello di ska-teing, anche i filmer stanno migliorando, hanno piùpossibilità di filmare gente brava e questa è cosabuona. Lo stile di filming che viene proposto dal fil-mer italiano è spesso una copia del trend delmomento, cosa che alla fine si riscontra in tutto ilmondo. Inizia la moda delle dolly e tutti ad attrezzarsicon le dolly, questo non mi piace, si creano deglistandard imposti e pochi osano sperimentare eduscire dal trend del momento. Alla fine quando unoguarda un video deve riconoscere chi l’ha fattosenza andare a leggere i crediti, nel bene o nel malese questo accade significa che hai un tuo stile, e nonuna copia. Qui in Italia siamo più fermi sulla copia,anche se ben fatta è lo stesso una copia e a me nonpiace, mi da anche un po’ fastidio, perché è prendereispirazione è giusto ma abusarne è sbagliato e noiitaliani ci caschiamo spesso...C’è anche da dire che sono pochissimi i filmer chefanno uscire full lenght e molti invece che si limitanoa fare report di tour e di contest e questo limita lavisione della creatività di chi sta dietro l’obbiettivo.

Parlami dell’esperienza americana...Sono stato nel 2007 a San Francisco per ventundeliranti giorni con Jonas, i fratelli Preda, i fratelliForlani, Kendall e li ci aspettava Sergio (Bergum).Vedere gli spot famosi che hai sempre visto in videoo sui giornali e porterli skateare è stato quasi irreale,ti accorgi di come cambiano le cose al di là del-l’oceano, li lo skate è normale, spostarsi con lo skate

è normale, la gente quando metti giù lo skate non sigira nemmeno, in Italia per quattro scemi che simuovono con lo skate passi quasi per un delinquentee le volanti della polizia fanno addirittura le retate aglispot (sembra assurdo ma a Bergamo succede).L’America da turista appare veramente una grandeopportunità, poi viverci non so, magari è anche peg-gio dell’Italia, sta di fatto che dopo quella vacanza nesono uscito una persona diversa, più motivato e feli-ce, consapevole che si può ottenere più di quantoimmaginiamo.

È parecchio tempo che non esce un full lenghtvideo italiano: vedi delle possibilità nel futuro? Questa moda di fare uscire le videopart in internetsta annoiando, ok è un metodo velocissimo di diffu-sione, però è anche brutto perché ne escono talmen-te tante che se non ti ha colpito parecchio il giornodopo te ne sei già dimenticato. Così si perde anche ilgusto di possedere un video e poterlo scambiare congli amici. D’altro canto la possibilità di fare full lenghtin futuro ci sarà, basta sbattersi un po’. Io stesso stoultimando “4 Seasons – It’s Fescion Weather”, l’ulti-mo video della Bergamo Fescion, parecchio perso-nale. Le video part sono fatte per stagioni:Primavera, Estate, Autunno, una piccola parte invarie Fabbriche ed Inverno! Le musiche sono esegui-te da mio fratello, Mind the Gap e Federico Pezzotta,perciò un bel lavoraccio che racchiude diverse visioni‘artistiche’ di più persone, altra cosa da dire è la pre-senza di riprese in pellicola con la Super 8.Inoltre prossimamente uscirà il primo video Yeahchiamato ‘Yunity’. Ci stiamo lavorando!

Raccontaci di un fatto divertente che ti è capitatofilmando skateboard...Session notturna con Kendall e Sergio (bergum):dopo qualche discesa in strada, la missione eraentrare nelle piscine ancora vuote e skateare unbank situato all’interno dell’enorme vasca. Entriamoe le piscine erano già state riempite d’acqua, perciòla session di skate era diventata una session di tuffiacrobatici da varie altezze. Qui segue il colossaletuffo di Sergio dai 5 metri: verticale con a seguiregiro di 270° e quindi inevitabile facciata e spanciatadai deliranti effetti! Ahahah!!! Se avete sbatti cercate‘Back to the Fescion 2 di 6’ e vedrete la session inquestione! Ahahah!

Saluti, cazzi & mazzi?Saluto e ringrazio Lorenzo, Deiv, Giulia, Daniele,Mad Maschio, Jonas, Michele, Preda Brothers,Forlani Brothers, Sergio, Kendall, Bomboclat, Lottie,Cristiano e Andreia, Isaias, Anna, Vale, Benedetta,Coco, Batta, Giò, Corty, Tiziana, Marco, Albe,Celeste, Miriotide, Massi Baratono, Grinch, Igor,Federici, Cristian, WSC, Kre, Fabio, Cenciarelli,Sergiolino, Edo Paris, i ragazzi di MC, Greta, Falafel,Irene, Picozza, Dogui, Tatiana, Epis Brothers, ilPaga, lo Zano, Mocio, Andre, Davidone, Pelota,Pelosa, Mind the Gap, Pezzo, Mio Fratello, i mieiGenitori, tutte le persone con cui skateo e filmo, chicrede in me, i vari ex compagni di classe e chi hodimenticato, grazie per questa pagina e che il‘Fescion’ sia con voi!!!

GIULIO SERTORI > FILMER | word // Alessandro Redaelli // photo // Giulia Fiorinelli

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BASEL > ESC: ‘GONE FISHING’ |Durante tutto l’ultimo decennio la scena europeaha potuto contare su di un caposaldo.Ogni anno più di trecento skateboarder da più diventi paesi del mondo si sono dati appuntamentoper combattersi il titolo di campione europeo.

L’arena Kunsti in Basilea è stata per dieci anni di filala casa ed il palcoscenico dell’ESC appunto. Il mera-viglioso contest che tutti conosciamo, quello più pre-stigioso, quello col park più bello, quello con sceno-grafie ogni anno diverse e affascinanti...

Oli Buergin, boss del campionato, dichiara che que-st’anno le competizioni e gli organizzatori prenderan-no una pausa. ‘Gone fishing...’ (siamo andati a pescare) scrive ilbuon Oli sul sito ufficiale (skateboardeurope.com), espiega come tutti i coinvolti approfitteranno del breakper ricaricarsi e sviluppare nuove idee che sicura-mente faranno fiorire il più grande contest europeo inmodo ancor più fresco, originale ed elettrizzante peril prossimo anno.

La data è già stata dichiarata, dal 9 al 12 agosto del-l’anno prossimo: ci si ritroverà più carichi e cresciutial palaghiaccio di Basilea per l’edizione 2012.

NEWS > MAGENTA SKATEBOARDS |Playwood distri-bution cominciaad importare inItalia un nuovomarchio, companyfrancese che sista facendo senti-re decisamente, inquesto periodo:MagentaSkateboards.

Le tavole di Magenta sono di legno made in U.S.A. ela crew di rider è ridotta ma rumorosa: Leo Valls,Vivien Fells e Soy Panday. Magenta propone ungran numero di belle grafiche sia su t-shirt che sutavole e produce ruote di qualità.

Stile innovativo per i video, sul sito ufficiale ci si puògustare dei bei clip in notturna girati streettando perle città francesi.

‘La Capsule Magenta’ questo è il nome dei clip,segue quel filone della purezza degli elementi streete quel gusto del cruisin’ continuo e spensierato chesi sta riscoprendo sempre di più in questo periodo.Marchio da tener a mente dunque, visto anche ilricco coverage che sta avendo a livello internaziona-le, sembra promettere una crescita interessante...

PROMO >AGRI SKATE CAMP |Agri Skate Camp, estate 2011: relax a bordopiscina, bagni al mare e tranquille skateatesulla mini rampa in mezzo all’uliveto, si alterne-ranno a furenti session nei migliori concretepark della penisola… Tutto questo è sinonimodi Agri Skate Camp!!!

L’Associazione ravennate Marianna Skatepark ASDorganizza per i mesi estivi del 2011 uno SkateCamp presso un agriturismo situato sulle dolci colli-ne tra Rimini e Cesena, zona ricca di prodotti agri-coli e di cultura.

Si ospiteranno, per la durata di soggiorni settima-nali da giugno ad agosto, giovani skater con etàdai 10 ai 18 anni che dormiranno in comode tendeattrezzate immerse nel verde della natura.I punti di forza del Camp saranno: il livello organiz-zativo, la qualità dell’Agriturismo, il mangiare genui-no, l’esperienza degli istruttori, la possibilità di farelezione e skateare ogni giorno in uno dei diversiskatepark tra Romagna e Marche.Con questo contesto è possibile affermare chesarà un’esperienza unica e senza precedenti inItalia.

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Voci dicono che sia avvenuto durante il recentis-simo The Last Call, il radicale cambio di sponsorper Alessandro Cesana...

Il condor più famoso d’Italia, dopo un’esperienza fan-tasma con la prematuramente scomparsa ‘StillSkateboards’ (er pezza strikes back), è stato recluta-to nelle fila del team Playwood Distribution: lo trovatealla voce 5Boro Skateboards...

La casa newyorkese ha un team molto vario e sup-porta skater di tutto il mondo: dalle Americhe,all’Europa, all’Asia. Siamo rimasti tutti impressionatidall’ultimo clip che il Cesana ha prodotto, quello cheraccoglie tutti i suoi ‘bangers’ del 2010 in una sortadi ‘best of’.

Probabilmente anche ispirati da quest’ultimo, i ragaz-zi di Playwood hanno quindi deciso di supportare lesue future scorribande streettaiole, affidandogli l’im-magine di un marchio che vanta radici forti nella stre-et culture della East Coast. 5Boro è infatti una dellepiù riuscite risposte newyorkesi alla leadership cali-forniana sulla scena skateboard made in U.S.Noi tutti speriamo che questa nuova opportunità siapositiva e propizia per il giovane Cesana!

Siamo particolarmente felici di potervi comunica-re un po’ di novità inerenti alla prossima edizionedel Wild in The Streets in occasione del ventunogiugno. La prima importante novità sarà l’inseri-mento di un contest fotografico. I protagonistisaranno tutti gli skater delle città coinvolte nelprogetto. A breve la lista on line...

In sostanza la miglior foto prodotta sarà pubblicatasu 6:00AM come scatto ufficiale dell’articolo ed inol-tre su tutti i siti e social network di riferimento, venen-do poi premiata da Bluedistribution con un bel paccodi materiale Emerica!

La seconda sarà un cambio di percorso nella storica‘maratona’ milanese, che vedrà come luogo di incon-tro Milano Centrale come di consueto ma, a quantopare, andrà a toccare nuovi spot e nuove realtàurbane. Non ci resta altro che dirvi che 6:00AM sarà coinvol-ta direttamente nella giornata mondiale dello skate-board con garanzia di supporto all’evento che megliorappresenta l’essenza dello skateboarding.Vi vogliamo selvaggi come sempre per il Wild in TheStreets 2011!

NEWS > WILD IN THE STREETS 2011 | photo // Osde

ALE CESANA > RIDING 5BORO | photo // Alessandro Redaelli

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MARIO MARINELLI > TORINO | photo // Alberto Chimenti

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Ciao Mario raccontaci: da quanto tempo vivi aTorino e da quanto la skatei?Vivo a Torino da trent’anni, da tutta una vita, è ilposto in cui sono cresciuto.Ho incominciato a conoscerla veramente verso idiciassette anni, e per vari anni l’ho consumata inogni angolo… Ormai conduco una vita più tranquillae impegnata, non giro più tanto per la movida, maTorino è ancora una bomba. Posso dire di aver ska-teato ogni spot, park, bowl e mini che Torino abbiaavuto negli ultimi quindici anni. Piazza Castello neverforget!

Quali sono i lati positivi e negativi del tipico tori-nese medio?La precarietà, la diffidenza e lo stress sono cose cherendono negativa la città e quindi il Torinese. Peròc’è tanta umiltà, data forse dall’immigrazione subi-ta… E anche gente bella delirante e tante altrecose…

Pensi che la tua città abbia abbastanza spot dadare in pasto agli skateboarder?Sì, anche se da svariati anni non sono più usciti sulleriviste… Ma ci sarà un ritorno e Torino si rivaluterà!

Andate sempre alla ricerca di nuovi spot o sietepiuttosto abitudinari?Non siamo proprio abitudinari… Dipende da quelloche uno ha voglia di skateare… Per fortuna traTorino e provincia ci si riesce a muovere facilmente.

La scena è compatta o disgregata nei diversispot?La scena che intendo io è molto unita. Ci si conosceda una vita… Poi in ogni piccolo park, piccola rampa,piccolo paese, sono nate piccole realtà che stannoincominciando ad integrarsi con noi sempre di più.

Cosa faresti come prima cosa per migliorare lascena torinese?Un mega park al coperto... Tutto free!

Raccontaci di un evento che ti lega particolar-mente a questa città.Ci sarebbero troppe cose da ricordare e raccontare...

In futuro ti vedrai sempre e comunque a Torino?Sì, fino ai quaratacinque, cinquant’anni almeno. Poivoglio sole e mare!

Indicaci tre posti sagaci per: skateare, mangiaree fare bordello...In zona centro, per skateare Piazza Castello, PiazzaValdo Fusi, le Porte Palatine… Per mangiare aTorino la sera si fa aperitivo... e poi tutti ai Murazzi!

Grazie e a presto!Ciao! A presto!

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Introducimi i Those Furious Flames...La band è nata nel 2003 ed è composta da YannNick (lead guitar), Joe Napoli (guitar), G.B. (bass),Big Boss (drums) ed io (Yari Copt) alla voce.Dopo ‘She’s Great’ del 2004 e ‘Hot Hot Baby Rock’del 2008 è uscito nel 2010 l’ultimo album ‘Trip ToDeafness’ pubblicato in Italia da Bagana Records edin Svizzera da 808 Records.Dopo aver suonato in mezza Europa anche conband come i Faith No More, Valient Thorr etc, ciapprestiamo ad un tour in California, nellaFederazione Russa e un tour europeo. E nel frattem-po stiamo lavorando ad un nuovo album.

Quanto c’è di Warriors nei Those FuriousFlames?In realtà non tantissimo. Ci sono io. Molti deiWarriors ci seguono ai concerti, alcuni di loro hannoband con le quali a volte suoniamo insieme, e in varieventi e tour le strade si incrociano e siamo in giroinsieme. Poi vabbè Warriors e RnR vanno sempre dipari passo...

Il classicone: c’è qualcosa del vostro essere ska-teboarder che ha influenzato la vostra parte divita da musicisti? E qualcosa che partendo dallasfera musicale ha influenzato il vostro essereskateboarder?Da skate a musica probabilmente il fatto di cercare dirimanere unici, produttivi e con i piedi per terra.Da musica a skate il fatto di rimanere legati allascena, a non seguire le tendenze e di superare i pro-pri limiti... non so quanti dei trick più estremi che hofatto nella mia vita avrei potuto fare senza la giustacolonna sonora nelle mie orecchie...

Siete in giro da molto tempo: che vuol dire avereuna band nel 2011e come riuscite ad essereattuali?Ci sono band che hanno un loro stampo, funziona eriescono a tirare avanti con successo per anni (vediAC/DC). Noi siamo una band invece che muta esoprattutto migliora nel tempo. Siamo passati da unveloce punk’n’roll del primo album fino a maturareoggi in un rock potente, compatto e leggermente psi-chedelico che ci fa creare dei pezzi che sono sempremeglio e mi piace questo: non ti stufi mai di suonaree anche il pubblico è sempre sorpreso quando arri-viamo con un pezzo nuovo che è diverso ma fedeleal nostro suono personale. A livello di avere unaband oggi ci sono solo alcune parole che riassumonoil tutto: passione, sacrificio, impegno e lavoro.Chi ha una band oggi lo sa.

Nuove persone da tenere d’occhio sia a livelloskateistico che musicale?Bè tutta la nuova generazione è veramente ad unlivello altissimo, sia a livello musicale, sia a livello diskate. forse mancano i veri personaggi, qualcunoche salta fuori dalla massa. Ma come detto, con cosìtanta qualità e quantità è veramente difficile farsinotare oggi.

Sappiamo che hai un grande ‘appeal’ con ledonne. Questo è perchè sei una rockstar?Ahahah! magari quando ero giovane! Io e parte delgruppo siamo felicemente accoppiati quindi passia-mo tutte le eventuali groupie al chitarrista della bandche è l’unico giovane e single! ahahah!

Cose da fare sempre e cose da non fare mai,prima di un live?Da fare sempre: ascoltare un pezzo dei LedZeppelin, rilassarsi, berne un paio e andare alcesso... Cose da non fare mai: ubriacarsi troppo,mangiare ad una griglieria ‘a volontà’ a Rotterdamdue ore prima del live (vero Panda?), farsi abbattereperchè c’è poco pubblico in sala e distruggere ilbackstage prima di essere pagati...

HARDCORE > THOSE FURIOUS FLAMES | photo // Courtesy of Those Furious Flames

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CHAT WITH > DIEGO GARCIA DOMINGUEZ - SYDNEY | chat // Jacopo Atzori // photo // Roberta Maccechini

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Dacci un aggiornamento: dove titrovi e cosa stai combinando nell’al-tro emisfero?Sono a Sydney: la mia giornata tipo è:mattina lavoro, pomeriggio skateboar-ding e sera party! Sabato spiaggia...

Si suppone che stia finendo l’estate,come stai vivendo le stagioni alcontrario?Be’ qui è ‘sciallo’ di giorno e in invernola minima è di dieci gradi quindi, si puòskateare tutto l’anno senza problemi.

Come descriveresti il rapporto trauomo e natura nella ‘selvaggia’Australia? La città è piena di animali tipo cacatua,opossum, pappagalli colorati, ragnigiganteschi, ibis che frugano nei cesti-ni, scarafaggi volanti e super arroganti,pipistrelli grandi come le nostre pante-gane milanesi ma con le ali, meduseurticanti, murene nei laghetti, piccolipinguini e squali nelle spiagge!E tutto questo, in perfetta armonia coni grattacieli... No worries mate!

È davvero così selvaggial’Australia?Sì, fuori dalle città la natura è ostile...

Abbiamo visto parecchi pro esplosi-vi nascere nella scena australiana:pensi che ci sia qualcosa in più lag-giù in questo periodo? Innanzitutto le città sono skateabilissi-me e qui tutti, ma proprio tutti, sannoalmeno spingersi, la maggior parte usalo skate come mezzo di trasporto perandare a lavorare o a scuola.Non so bene cosa ci sia in più qui mavedo che gli skater sono più supportatie il livello medio é molto più alto rispet-to al nostro.

Skateboard e forze dell’ordine:com’è il binomio australiano?Per quanto mi riguarda non ho avutoalcun problema, sono sempre statocacciato dagli spot in modo gentile eamichevole, qui con la polizia ci puoiparlare e scherzare tranquillamente,ho visto poliziotti ballare durante lefeste e baciare ragazze sconosciute.Wow!

Ci sono più obesi o contadini? Dai...smonta qualche luogo comunesull’Australia...Nelle città la gente fa un sacco di sportsia nelle palestre che all’aperto, quindié vero che si ammazzano di fast foodma compensano con lo sport.I bagnini non sono tipo Mitch di BayWatch, ma molto più secchi e con unadivisa ridicola...

E non è vero che sono tutti abbronzati,perché il sole è troppo forte e provocatanti tumori alla pelle, quindi tanti nonsi espongono... A Sydney il 70% dellepersone che vive in centro è asiatica enon so se sia stato un caso, ma lamaggior parte degli australiani cheabbiamo conosciuto ha origini italianee sanno dire le solite tre frasi: vaffan-culo, ciao bella e buongiorno!

Hai creato qualche legame con gliskater del posto? Sei riuscito a rap-presentare Milano e l’Italia? Sì, conosco ormai tutta la cricca degliskater, anche se mi sono fatto il miogruppo. Esco tutti i giorni con quattroaustraliani, due giapponesi, un thailan-dese, un cileno, uno spagnolo, etc...Sembra una barzelletta...Rappresentare l’Italia o Milano non loso... Ma la maggior parte dei mieiamici è gasata con Chef e vogliono ilmio footage per le loro videopart, e iovoglio il loro per la mia!

Cosa ti ha affascinato di più dellarealtà australiana? Gli animali strani e la mentalità dellagente, qui son tutti molto più sciallati...dal vestire al relazionarsi, ti capita diparlare con una persona di qualsiasietà al semaforo o di stringere amiciziacon il commesso di un negozio, oppu-re, ancora più assurdo, intanto che

provi un bs tailslide si avvicina unsignore di mezza età e ti chiede:“Perché non provi blunt slide!?!”

Raccontaci qualche skateboardexperience made in Australia...Skateboard experience... troppe nonsaprei quale scegliere... Invece te neracconto una che mi è successa allavoro anche se non è per nientebella...Come tutte le mattine alle sette inizio apulire i cessi dell’ostello, lavoro moltofacile e non così disgustoso comepotrebbe sembrare... verso le nove miaccorgo che l’ultimo bagno che mimanca da pulire è ancora occupato,busso e nessuno mi risponde cosìdecido di aprirlo con la master key...Apro la porta e trovo un ragazzo perterra e gli dico: “Wake up asshole!”pensando che fosse ubriaco... ancheperché dall’odore che c’era, sembravache avesse vomitato o si fosse ‘shittedin his pants’. In quel momento passaun’amica dell’ostello e entra nel bagnoa vedere che succede e appena lo rie-sce a vedere in faccia si volta verso dime bianca e mi dice: “Diego, is ourmanager!” A quel punto entro per guardarlomeglio e vedo che ha la faccia blu conle labbra viola e nel braccio ha ancorala siringa... Cazzo era morto di overdo-se! Ho fatto chiamare l’ambulanza maera ormai già troppo tardi, era mortoda ore... Nessuno si aspettava o sape-va che lui si facesse e dal quel giornoabbiamo deciso di cambiare casa...E io di cambiar lavoro. R.I.P. J...

Qual’è il più grande regalo che ti hafatto questo viaggio? Tutte le esperienze sia belle che brutteche mi hanno aiutato a crescere comepersona...

Saluti?My Australian brothers: Connal, Sasha,Simon & JP. My skate gang: Hannes,Rodrigo, Carlos, Simon from Germany,Ayumu, Nacho, Pete, Kei, Robert,Aravin, Motoki, Louis e tutti gli altriskater di Hydepark e Waterloo.Tutti i ragazzi e le ragazze di Asylum!Roby per sopportarmi e per aver scat-tato una delle mie foto preferite.E 6:00AM team per avermi dedicatouno spazio. Tnx guys

Ciao fratello, grazie mille...Ciao hermanitos!!!

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Quali sono state le fondamentali tappe fino adora, di questo vostro ‘viaggio’?Trovare così tanti amici lungo la strada. I tour aPraga, Lubjana, Nova Gorizia, Milano e Salento.Aprire la nostra società e gestire Strange quotidiana-mente. Realizzare i nostri tre video (All Apologies,Strange & Destroy e Strange Video X).Vedere l’entusiasmo nei nostri rider.

Com’è nata l’idea ti mettere in piedi una compa-ny?L’idea é di Nikof che subito ha trovato come partnerAdi Castegna, Paolo Riscica e successivamente me,nel 2003. Credo che all’inizio fosse più un sogno cheun idea.

Quali sono state le principali difficoltà iniziali?Risponderei facilmente dicendo: i soldi. Ma non solo,nei primi anni era difficile un pò tutto: le tavole lefacevamo in Italia ed era complesso reperire il legnogiusto, la colla buona. I contatti con l’estero non sonosemplici da mantenere; le tavole che ci mandavanonon erano sempre buone e prima di lanciarle in pro-duzione dovevamo stare molto attenti. Internet nonera come ora, non le vendevi postando un link sullebacheche, il modo per venderle agli skateshop eraquello di prendere la macchina e attraversare l’Italia.

Pensi che all’estero sarebbe andata diversamen-te?Penso sarebbe stato diverso solo se mi fossi trovatoin una nazione più ricettiva verso lo skateboard.Francia, Spagna e Germania sono da sempre piùattente allo skateboard ed hanno dei volumi di mer-cato diversi. Hanno più skater. Per il resto le difficoltàsarebbero state le stesse.

Di chi è la mente creativa della company ed acosa si ispira?Per molti anni Nikof ha prodotto il 100% delle grafi-che. Lui é stato il folle creativo di Strange.Poi negli anni abbiamo iniziato a collaborare conamici grafici, fotografi e artisti che per un motivo o

per un altro hanno incrociato la nostra strada. Nikofsi é sempre ispirato alla cultura punk che ci circonda,ha messo sempre un pizzico delle sue origini argenti-ne mescolate al suo diploma di Belle Arti. In questoultimo anno le cose sono un po’ cambiate e mi stooccupando io della direzione creativa e delle collabo-razioni, seguo tutte le fasi del prodotto, che sianotavole o abbigliamento.

ITALIAN RECIPE > STRANGE SKATEBOARDS | word // Davide Martinazzo

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Cosa volete trasmettere attraverso la vostraimmagine?Il fatto che essere ‘Strani’ non é male. Skateare neglianni ‘90 era dura. Eri il peggiore della via e le tipenon ti filavano. La nostra immagine? Abbiamo unimmagine? Forse... Il valore che ci piacerebbe fararrivare è che ci si può realizzare nella vita. Il nostroera un sogno ed é diventato realtà. Spero in un futu-ro in cui gli skaters italiani si stimino tra loro e nonguardino solo all’estero. Sento mille volte la frase: “InEuropa é diverso...” Perché noi dove viviamo? L’Italianon é Europa?

Come pensate sia meglio promuovere il propriomarchio e attraverso quali canali?Stando sulle strade, filmando e producendo semprevideo migliori. Una volta fatto questo i Social Networke il passaparola seguono a ruota.

Che tipo di importanza e di supporto date alvostro team?Il team é molto importante, le tavole sono arrivate aduno standard qualitativo alto e sono tutte molto simili.La differenza la fà chi le skatea e come: il supportoal team é di fornire tavole in quantità e finanziare itour Strange. Possono esserci dei rimborsi spesa adesempio ma non é la regola... Vi ho già detto chenon siamo ricchi?

Che progetti per il futuro prossimo e lontano?Tour, un nuovo sito, un e-commerce, nuovi prodotti,apparel più costruito, migliorare la distribuzione ealtri nuovi rider che diano nuovo impulso al team.Filmare tanto ovviamente, è on-line da pochi giorni ilnostro nuovo video e stiamo già lavorando al prossi-mo. Ci stiamo impegnando per farlo uscire primadella fine del mondo: dicono che sia dietro l’angolo,no?

Skateboard Culture Magazine 6:00AM // 37

2000/2001 • Nicola Favaro assieme ad AdiCastegna danno vita al progetto Strange skate-boards: primi esperimenti di tavole fatte in Italia.Paolo Riscica si unisce a Nicola. Adi lasciadopo un anno il progetto. Strange prende formacominciando ad avere una serie di tavole e leprime t-shirt.Le prime tavole di produzione totalmente italia-na vengono messe sul mercato e iniziano adusarle gli amici che poi si trasformeranno inrider.

2002 • Altre tavole di produzione europea ven-gono distribuite nel nord Italia. Si mette in can-tiere il progetto del primo video.

2003 • Esce il video ‘All Apologies’ diretto daDavide Martinazzo e Matteo Fuga. Rider delteam: Luca Basilico, Raffaele Schirinzi, StefanoBrancalion, Simone Carollo, Miha Vogrincic. Ilvideo ha un ottimo impatto e gli skater comincia-no a conoscere Strange in tutta Italia. Davide Martinazzo entra in Strange skateboardscome Team Manager. Viene notato FabioMontagner che viene subito reclutato nel team.Nello stesso anno prende forma lo Speed Parkdi Montebelluna. La produzione di tavole vienespostata in Canada raggiungendo uno standardqualitativo molto alto.

2004 • Il team aggiunge nel rooster dei rider itre talenti argentini. Bruno Aballay, MattiasCorrea e Facundo Stricker. Sempre nello stessoanno entrano nel team Luca Donadini e ErikPetterson. La loro permanenza durerà un anno.Il team và in tour a Praga. Entra nel teamJonathan Gallo.

2005 • Nasce Skate Love srl, società che produ-ce e distribuisce Strange skateboards. Tutti irider sono sotto per filmare il nuovo video.

2006 • Paolo lascia la società Skate Love.

2007 • Il team al completo parte in direzionePuglia per completare le riprese del video. Esceil video Strange & Destroy diretto da DavideMartinazzo e Daniele Zennaro. Rider del team:Simone Carollo, Alessandro Berti, MarcoBarozzi, Mattia Turco, Luca Basilico, JonathanGallo, Angelo Netto, Fabio Montagner.

2008 • Il team e la company subiscono assesta-menti e modifiche. Rider lasciano, rider smetto-no. Le tavole vengono prodotte in un altrowoodshop.

2010 • Skate Love subisce un furto ma nellostesso anno apre un secondo punto venditaFlame Shop.

2011 • Esce il video Strange Video X diretto daDavide Martinazzo e Gianluca Miotto. Rider delteam: Fabio Bottelli, Jacopo Picozza,Alessandro Berti, Francesco Marconato, AngeloNetto, Fabio Montagner.

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Dopo la prima esperienzadello scorso anno, siamoqui a presentarvi laseconda edizione delCampionato Triveneto diSkateboarding, che pren-derà il via a Cittadella(PD) il 9 e il 10 aprile2011, con l’eventoGranat’attack presso ilBulwark Skatepark diFacca di Cittadella.

Questa prima tappa, coinciderà con la prima gara ditransition del circuito, ovvero un contest di mini chesi terrà domenica 10 aprile con montepremi di 500euro!!! E per l’occasione sarà installata una mini conestensione su un lato...

Per tutte le info scivete a:[email protected] oppure visitate il sito:www.skateintriveneto.it altrimenti cercate l’eventoGranat’attack in Facebook...

6:00AM SUPPORT > GRANAT’ ATTACK |

JART > STAIR WARS |Per tutti gli skateboarderche condividono la pas-sione per la saga piùfamosa della storia dellcinema, questa news haun sapore molto partico-lare...Interessanti novità ci arri-vano dalla ‘luna boscosa’dei Paesi Baschi. È statorecentemente presentatoinfatti il nuovo contestEuropeo di Jart

Skateboars: Stair Wars. Il format, unico e molto parti-colare necessita dunque di una spiegazione appro-fondita. Il contest avrà come palcoscenico settenazioni: Italia, Spagna, Francia, Inghilterra,Germania, Norvegia e Belgio e coinvolgerà in manie-ra diretta gli skateshop ed i loro flow team, ripetoflow team quindi, sono ammessi solo rider amateur.

Fase 1 / I singoli skateshop, una volta completatal’iscrizione, dovranno trovare uno spot che metta adisposizione una bella scalinata (da sette scale insu). Questo spot dovra essere un luogo tranquillo,dove sia possibile skateare e filmare indisturbati:questo sarà cruciale per lo svolgimento della secon-da fase. Una volta trovato lo spot, il team del negoziodovrà produrre un brevissimo clip che mostri tutti i‘banger’ prodotti sulla scalinata (un singolo best trickper ogni rider e tutti rigorosamente fatti sulla medesi-ma scalinata). Questi clip verranno giudicate ed imigliori skateshop avranno diritto ad accedere allafase due.

Fase 2 / Basandosi sui clip ricevute, la giuria indi-cherà gli skateshop qualificati (cinque spagnoli, cin-que tedeschi, cinque francesi, tre inglesi, tre norve-gesi, tre italiani e tre belgi). A questo punto la ‘StairWars Crew’ ed i negozi qualificati, sceglieranno unadata per organizzare un contest che avrà luogo sullascalinata sulla quale si è filmato il clip.Ogni contest avrà un montepremi di 300 euro ed unfilmer a disposizione per la promozione dell’evento,spesati da Jart. Da questi contest ne usciranno irider vincitori, quelli cioè che accederanno alla fasetre.

Fase 3 / I vincitori saranno invitati (volo ed alloggiopagati) presso Hondarribia (Spagna) dove avrà luogola finalissima. Finalissima che oltre ad un montepre-mi di 4500 euro offrirà una location unica e, a dettadegli organizzatori, una grande presenza di pubbli-co...Oltre alla possibilità di accedere alla finale, i ridervincitori avranno diritto ad una visita esclusiva allafabbrica di Jart Skateboard, mentre invece lo shoporganizzatore dell’evento vincerà una fornitura ditavole personalizzate.

L’ evento sarà interamente coperto da una svariataquantità di media in giro per il vecchio continente.6:00AM sarà invece, insieme alle altre maggioritestate europee, partner ufficiale dell’evento e ‘lo zio’(Ale Redaelli) farà parte della giuria internazionaleinsieme ai colleghi dei paesi coinvolti.L’impressione è ottima, voi che dite?Che la forza sia con voi!!!

HELP US >CREEDENCE PARK |Dopo aver dato una bella ‘bagnata di naso’ aicostruttori di skatepark più illustri, costruendouno dei migliori D.I.Y. spot della penisola consoli 2000 euro ed attirando l’attenzione del blogeuropeo insearchofthemiraculous.se, il giovaneKendall (nella foto in versione texas) e il suosocio Seba Rossi, stanno cercando dei fondiper ampliare il Creedence Skatepark...

Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla ricer-ca live ed on-line di una betoniera, che alla fine èstata trovata grazie ad una catena di post suFacebook... miracoli dell’era moderna!

Chiunque voglia partecipare sia attivamente chefinanziariamente, può rivolgersi ai diretti interessaticontattando il Creedence Skatepark al suo indirizzodi posta elettronica:[email protected], oppure digitareCreedence diy Skatepark in Facebook.

Se volete visitare di persona lo skatepark, lo trove-rete in Via dei Platani 22, a Castrezzato in provin-cia di Brescia.

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C’è una nuova aziendache si è affacciata nelpanorama italiano:un’azienda che si occupadella costruzione dirampe e di skatepark...

Un’azienda specializzata nella lavorazione dei metalliche promette di portare modularità, supporto tecnicoe versatilità a chiunque decida di rapportarsi con lei.

“All Ramps nasce dalla voglia di fare skateboard: èla risposta materiale alla nostra passione” sostieneGianluca Porcheddu nel suo comunicato stampa,aggiungendo una vasta quantità di informazioniriguardanti tutte le fasi del suo lavoro.

Non vi resta che contattare l’azienda è vedere quelloche sanno fare! Skate is all... Skate All!www.all-ramps.com

WHAT’S NEW > ALL RAMPS |

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40 // Brandon Westgate Profile

• bs 50 - 50

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chatting withDavide Martinazzo.photo Sean Cronan

Brandon Westgate Profile // 41

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42 // Brandon Westgate Profile

PARTIAMO CON UN CLASSICO. PER FAVORE INTRODUCITI:

NOME, ETÀ, SPONSOR E DA DOVE VIENI...

Il mio nome è Brandon Westgate, skateo Zoo York, Emerica, Hubba,

Venture, Mob grip, Bones Bearings e CCS. Vivo a Wareham, in

Massachusetts...

DOVE SEI CRESCIUTO? IN QUALE CITTÀ HAI FREQUENTATO

LA SCUOLA?

Sono cresciuto in Wareham, in Massachusetts e ho frequentato la

Upper Cape Regional Tech.

SEI DELLA EAST COAST: QUAL’È LA PIÙ GRANDE DIFFERENZA

TRA EST E OVEST? QUALI DIFFERENZE DI VITA E DI SKATEBO-

ARDING?

La più grande differenza è probabilmente il clima. La vita è bella su

entrambe le coste e la differenza nello skateing penso sia negli spot.

Gli spot occidentali sono di solito più lisci e facili di quelli orientali.

COSA VUOL DIRE ESSERE PRO PER TE?

È un grande onore...

SENTI PIÙ PRESSIONE QUANDO ESCI PER SKATEARE O PER

FILMARE? VOGLIO DIRE... MOLTA GENTE SI ASPETTA QUAL-

COSA DA TE...

Di solito non penso a questo, sono solo ‘attizzato’ dall’essere fuori a

skateare!

• ol l ie over the rai l

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Brandon Westgate Profile // 43

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44 // Brandon Westgate Profile

• sopra bs tai ls l ide • destra bs ol l ie backward nosegrind revert

DESCIVI LA TUA GIORNATA TIPO?

Mi sveglio, bevo del caffè con la mia ragazza e

porto i cani a passeggiare, vado a skateare in

giornata e quando torno a casa cucino qualcosa

per la cena... Poi di solito mi guardo un film.

CHE TIPO DI MUSICA ASCOLTI?

Praticamente tutto quello che mi suona bene, non

sono schizzinoso e non ho un qualcosa di preferi-

to.

TI HO INCONTRATO NEL 2005 DURANTE UNO

SKATE TRIP EMERICA IN ITALIA CON LEO E

SPANKY: COSA PENSAVI RIGUARDO ALL’ES-

SERE IN UN ALTRO CONTINENTE, SKATEAN-

DO CON QUEI RAGAZZI?

Ero entusiasta di viverla con loro skateando spot

pazzeschi, mangiando cibo grandioso e scopren-

do il mondo...

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Brandon Westgate Profile // 45

QUAL È IL LATO MIGLIORE E IL PEGGIORE DI

UNO SKATE TOUR?

Mi è piaciuto l’intero viaggiare, così tanti spot spet-

tacolari e momenti divertenti, e ho amato il cibo

soprattutto la prima volta che ho mangiato coni-

glio, era davvero buono. Per me non ci sono mai

stati momenti peggiori, ho sempre avuto buoni

compagni e vissuto bei periodi.

SEI UN MIX DI SUPER POP, TRICK TECNICI E

STILE. MA COSA PREFERISCI? BOMB THE

HILLS? CURB O GAP?

Mi piace semplicemente ollare...

IN TUTTE LE TUE VIDEOPART SKATEI DAVVE-

RO VELOCE E FAI DELLE LINEE ASSURDE IN

DOWNHILLS. ‘TO BOMB THE HILLS’ È LA TUA

PASSIONE?

Già... Mi godo ogni minuto, è come una corsa

spensierata per me fare downhill!

UN PAIO DI MESI FA EMERICA HA LANCIATO

UNA TUA NUOVA VIDEOPART PER IL LANCIO

DEL TUO PROMODEL. HAI QUALCHE VIDEO-

PART SU CUI STAI LAVORANDO O ALTRI PRO-

GETTI DI CUI VUOI PARLARCI?

Sto lavorando su una piccola part sullo Street

Contest degli X-Games.

È QUESTO IL MOMENTO IN CUI SE VUOI, PUOI

DIRE CIAO O RINGRAZIARE QUALCUNO...

Voglio ringraziare la famiglia Emerica, la famiglia

Zoo, la mia famiglia, Hubba, Venture, Bones

Bearings, Mob, e CCS.

GRAZIE TANTE BRANDON E SPERIAMO DI

RIVEDERTI PRESTO IN ITALIA...

Grazie a voi!

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46 / / ANDREA COLZANI INTERVIEW

ANDREA COLZANIINTERVIEWWord / Alessandro RedaelliPhoto / Osde

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48 / / ANDREA COLZANI INTERVIEW

fakie pop shove it fakie manny 360° f l ip

Andrea Colzani: dati di base...Ciao, sono Andrea Colzani e ho ventun’anni. Vivo a

Biassono, un paesino della Brianza vicino a Monza.

Descrivimi il periodo della vita che staiattraversando: studio, lavoro e skatebo-arding.Attualmente sto frequentando il terzo anno di Scienze

dei Materiali, che è un misto di fisica e chimica, presso

l’università di Milano Bicocca. Ultimamente sono

rimasto un po’ indietro con gli esami e sto cercando di

studiare ogni giorno per almeno una o due ore, ma con

l’arrivo della primavera si fa sempre più difficile... Ma

d’altra parte visto che non lavoro, devo studiare altri-

menti i miei mi tirano il collo! Ahahah! Ultimamente

sono abbastanza contento di come sto skateando anche

perché questo inverno è stato mite e sono riuscito a

imparare qualche trick, anche grazie al fatto di essere

andato a Barcellona per una settimana dopo Natale e

aver visto una marea di gente che spacca tantissimo!

Cosa significa sudarsi un trick?Be’ penso sia ovvio sudarsi il trick: d’altra parte nessu-

no nasce imparato e se poi fosse facile non sarebbe così

bello... Non trovi?

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INTERVIEW ANDREA COLZANI / / 49

Dai a chi legge dei motivi validi perspingere il tuo tipo di skateboarding?Lo skateboard è bellissimo e quindi è giusto spingerlo in

ogni sua forma, puoi fare gap, skateare tecnico come me,

girare in bowl o in vert, ma è solo una interpretazione

diversa della stessa cosa. Questo è il bello dello skatebo-

arding, infatti è così vario che non si finisce mai di

imparare anche perché le possibilità sono infinite!

Dipende dai gusti e non devo essere io a convincere

qualcuno che skateare tecnico è meglio di skateare in

bowl: deve essere lui stesso ad accostarsi o a supportare

il modo di skateare più adatto ai propri gusti...

Quanto è tirchio il tuo compagno diskateboarding Ale Cesana? Come titrovi girare e skateare con lui?Ale non è mai stato tirchio con me, magari non spende e

spande ogni suo risparmio, ma questa è una cosa tipica

di noi brianzoli che ci vuoi fare! È come un fratello per

me, lo conosco da quando avevo sette anni perché veniva

a giocare sempre nel giardino del mio palazzo; poi a

tredici anni ho scoperto lo skate e un pomeriggio l’ho

incontrato ed era già capace di skateare. Da lì penso che

abbiamo passato insieme a skateare quasi tutti i pome-

riggi fino ad oggi, anche se stiamo iniziando ad odiarci

anche perché abbiamo lo stesso giro di amici... Ahahah!

Esperienza skatepark di Monza: come èandata la storia con ‘il Riky’ più famo-so d’Italia?La storia è un po’ complicata, te la riassumo così: dopo

aver visto il park ho insultato il tipo via Facebook, poi

attraverso Nico Santambrogio ho scoperto che il tipo

aveva un capannone e c’era la possibilità di fare un

park coperto. A questo punto sono andato a parlare con

Riccardo per aiutarlo a fare un bel park: peccato che il

giorno dopo ho scoperto che la sua priorità era di fare

una gara in un palazzetto. Da quel giorno sono stato in

disparte e ho dato la mia disponibilità a fare il giudice,

sperando che la gara si fosse rivelata meno brutta di

quel che in effetti è stata.

Dopo questa esperienza ho chiuso i rapporti con

Riccardo e sono pronto a riaprirli solo in caso della

costruzione di uno skatepark serio!

Ti sei sentito gabbato dal tipo?Alla fine non mi sembra di essere stato preso per il culo,

ma la prossima volta che collaboro con qualcuno voglio

più certezze e non tante promesse vane...

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Parlami del rapporto che hai con la tuacassa?La cassa è nata il 20 settembre 2009 subito dopo la

mia esperienza berlinese; infatti ad agosto sono stato a

Berlino dove molti spot sono stati costruiti dagli skaters,

e da lì è nata l’idea. Sin dall’inizio del mio skateboar-

ding ho sempre skateato su strutture costruite da noi

come casse e flatbar e non mi sono mai stancato, quindi

penso che è da qui che nasce il mio amore per questo

tipo di skating, per la mia cassa e per il mio nuovo

manny pad...

Vivere e skateare in Brianza: yes & notdella provincia milanese...Diciamo che l’unica cosa positiva della Brianza sono

gli amici e che è vicino a Milano; infatti la Brianza

non è brutta in sè, ma lo è in quanto tutta la gente ha

una mentalità chiusa, non riesce a vedere oltre il confine

del proprio paese e pensa solo ad avere il soldo.

Proprio per questo Milano è una salvezza in quanto è

un grande città dove si può incontrare tanta gente da

tutte le parti del mondo e dell’Italia; inoltre la scena

skate di Milano è abbastanza attiva e quindi è sempre

bello trovarsi a skateare il sabato pomeriggio in MC!

50 / / ANDREA COLZANI INTERVIEW

sopra: bs f l ipdestra: sw board bigger f l ip out

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INTERVIEW ANDREA COLZANI / / 51

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52 / / ANDREA COLZANI INTERVIEW

L’unica cosa che non mi piace di te è latua ‘skate attitude’ rabbiosa: arrivo allospot, provo subito la super tecnicata,non mi viene ed inizio a sclerare. Pensiche io abbia ragione o c’è qualcosa chemi sfugge?È vero, mi incazzo molto facilmente ma è perché tengo

molto allo skate e voglio dare sempre il massimo! Poi

ultimamente sto cercando di prendere lo skate con più

filosofia e meno incazzature, che però ogni tanto sono

utili per sfogarsi e anche per imparare qualche trick.

Infatti ritengo migliore uno che si incazza perché tiene

ad una cosa e vuole farla a tutti costi, piuttosto di uno

che molla alla prima difficoltà. Comunque prima di

provare trick nuovi mi piace chiudere i trick di base ogni

giorno, e penso che questo sia molto importante dato che

alla fine tutti i trick sono combinazioni di trick di base!

f l ip bs tail bs f l ip out

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INTERVIEW ANDREA COLZANI / / 53

La tua videopart ha suscitato interesseun po’ in tutti, anche in qualche nomeimportante della scena europea: rac-contaci un po’ di come è andata la pro-duzione...La videopart in questione è nata un po’ per caso; infatti

a fine 2009 Riki P ha preso una nuova videocamera

ma ha anche iniziato a lavorare, quindi il tutto è ini-

ziato a maggio 2010 quando le giornate si facevano

più lunghe e quando Riki aveva il pomeriggio libero.

Sin dall’inizio avevo voglia di tirare fuori una part più

bella di quella del Gossip Video e in neanche un mese

avevo filmato in pochi pomeriggi una decina di trick.

Poi ad agosto siamo andati a Praga dove la part ha

iniziato a prendere forma e dove ho fatto i trick che mi

piacciono di più della mia part. Tornati in Italia

abbiamo filmato un po’ a settembre e un po’ a ottobre

sul nuovo manny pad e la parte era praticamente finita;

solo che tra una cosa e l’altra l’uscita è stata a febbraio

con l’aggiunta di qualche trick filmato con altri amici...

Mi sembra di capire che le AdidasSuperstar e la t-shirt no logo non sianoproprio una scelta per te, ma più chealtro una risposta a buon mercato allamancanza di sponsor: parlami della tuaattuale situazione.Sì è vero, ora come ora non ho sponsor a parte Contest

Boardshop (the best skate shop ever), anche se ora ho

qualche contatto e spero che presto salti fuori qualcosa

di interessante; comunque le Superstar sono le migliori

scarpe che io abbia mai skateato e consiglio a tutti di

provarle, poi le magliette tinta unita no logo sono le mie

preferite, ne ho due cassetti pieni!

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sopra & destra:cab bs noseblunt 270° out

Andrea Colzani fra vent’anni?A skateare con mio figlio in un paese caldo e tranquillo;

questa è la mia speranza, poi vedremo...

È da parecchio tempo che non si parlapiù del progetto Gossip Video: sai darciqualche aggiornamento?In realtà non c’è più in progetto un full lenght video che

è una cosa troppo impegnativa, ma comunque stiamo

skateando sempre tutti insieme e filmando qualcosa, poi

quando la parte di qualcuno è pronta la si fa uscire!

54 / / ANDREA COLZANI INTERVIEW

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Se non sbaglio sei un local della SocietyPlaza di Seregno. Parlami un po’ delpark e della sua scena: pregi e difetti.Sì, sono un local del park di Seregno e skateo lì quasi

tutti i giorni della settimana tranne i week end perché

c’è troppa gente.

È una fortuna che sia nato un posto così dove beccarsi

coi propri amici a ‘sfratellare’ tutto il pomeriggio, anche

se il disegno del park non rispecchia molto i miei gusti;

è anche per questo che ho messo nella piazzetta sotto-

stante le mie strutture... Grazie al park molti ragazzini

hanno iniziato a skateare anche se però non si sono mai

staccati da lì e questo lo si vede molto nella loro man-

canza di esperienza, speriamo che le cose cambino pre-

sto e che arrivi qualche kid che ci apre il culo!

A Praga hai limonato duro, questo è unfatto, ma limoni a parte: qual’è stato iltuo best skate trip?Il mio viaggio più bello è stato a Berlino nel 2009 con

Riki P, Ale Biggie e Nico, sia per gli spot ma soprattut-

to per la compagnia e per la fantastica aria che si respi-

ra in città, anche se devo dire che il viaggio a Praga è

stato fantastico anch’esso! Penso che Stalin sia lo spot

più bello che abbia mai skateato e di sicuro è nella top

three di tutti gli spot al mondo!

INTERVIEW ANDREA COLZANI / / 55

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Una volta ti ho detto che per ottenerepiù popolarità dovresti modificare latua ‘attitude’. Ale Cesana proponeva diincominciare a battersi una bottigliasul ‘pacco’ in stile Tafazzi. Tu come lavedi?Ah! È vero mi ricordo! Proverò a seguire il consiglio di

Ale anche se uno il rispetto deve guadagnarselo per

quello che è, e non seguendo la moda del momento che

ogni due anni cambia; quindi mi sa che sarò il solito

Andrea, nel bene e nel male!

Saluti e ringraziamenti vari?Ringrazio tutta la mia famiglia (gatti compresi), Ale,

Ivan, J e la Fra, Alex, Tommy e Laura, Greco, Wil,

Jack, Riki P, Guido, Ale Formenti, Mauro, Osde e tutti

i miei amici con cui esco a Biassono e dintorni, i boys

di Seregno, i ragazzi di MC e tutti gli skater di

Milano, Dave e Luca di Contest Boardshop e i miei

compagni di università.

Sicuramente avrò dimenticato qualcuno e mi scuso in

anticipo!

feeble

INTERVIEW ANDREA COLZANI / / 57

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58 California Immigration Office

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Skateon the road.Alla conquista del Golden State... E dintorni.

· word & photo federico romanello ·

Volevo partire. Forse è più corretto dire: dove-vo. Andare in California, stare un pò a SanFrancisco, poi scendere a L.A. e stabilirmi là,possibilmente a Venice Beach, dove tutto ènato. Uno dei tanti luoghi comuni sull’Americache si sono rivelati essere assolutamente veri.

Vivere lì, non starci in vacanza per pochi giorni.Tre mesi. Ho prenotato il biglietto, prima di assi-curarmi che non avrei perso il lavoro, o chequalcuno sarebbe venuto con me.

E cosa c’è di meglio per pararsi il culo cheorganizzare un trip con la redazione per cuilavori? Ho convinto il Simo Verona, non è statodifficile, ho sentito un pò di amici che si sonoinfottati, ed ecco fatto.

La redazione di Skateon.it parte per l’America,per scappare dal freddo inverno italiano e pro-durre materiale foto e video. SkateOn the road.

Che il viaggio cominci.

California Immigration Office 59

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destra | Carlo Cassan | tailslideCarlo non ha avuto molta fortuna. C’è chi ha avuto meno fortuna di lui,ovvero Massi con la sua sfida personale coi sedici di Hollywood High,ma questa è un’altra storia.Carlo è stato tre settimane e ha beccato perlopiù pioggia.Ovviamente appena è partito è sbucato il sole e non è più andato via. Ilgiorno di Natale dovevamo andare in Downtown per skateare gli spotdove di solito ci sono i cecchini che ti aspettano, ma ho pensato benedi andare a surfare la mattina presto, chiudere le chiavi in macchina eperdere tutto il giorno in attesa del soccorso stradale, ovviamentesenza essere in grado di avvertire nessuno. Almeno prima di partire daSan Francisco eravamo riusciti a skateare questo Jersey.

sopra | Simone Verona | fs rock

60 California Immigration Office

In California tutto è “più”. Le macchine sono più grandi, gli spazi più vasti, i tramonti più rossi. E il cemento più liscio. No, veramente, è incredibilmente liscio. Persino i park do-it-yourself sono lisci più dei concrete europei. Il park di Channel Street, a San Pedro, ne è una delle prove. Ha una forma assurda, è veramente difficile ma super divertente, ci sono pezzi di pool coping a spirale, la famosa porta che si vede in un sacco di video, e dei dislivelli senza senso. L' hanno fatto completamente i local, senza aiuto da parte di nessuno, e l' amministrazione ha riconosciuto il lavoro svolto e l' ha fatto diventare un park “ufficiale”. Da quanto è liscio, il Simo per chiudere il trick in foto ha dovuto comprare un set di ruote più morbide, come usano quasi tutti quaggiù. No, aspettate, le ha comprate perchè si è fatto rubare la tavola davanti casa. Comunque la spesa forzata ha dato i suoi frutti.

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California Immigration Office 61

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62 California Immigration Office

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Davide Frassine | ollieCome avrete notato, i ditch ci piacciono proprio. Questo è enorme, hapiù zone skateabili completamente diverse una dall’altra, tutte accumu-nate dall’essere difficili da skateare e per niente fotogeniche.Prima di andar via Lerri si è inventato questo ollie in discesa. Sarà laluce, sarà l’albero di sfondo, sarà che ollare in discesa è una bellanoia, ma appena mi ha detto cosa voleva fare ho capito che la missionsarebbe andata a buon fine.È ufficiale: a noi gli spot perfetti tipo i set di scale col rail al centro e ilpavimento liscio proprio non piacciono. Se poi magari c’è un parcheg-gio lì accanto non li prendiamo neanche in considerazione...

California Immigration Office 63

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64 California Immigration Office

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Davide Frassine | Monument valley 50 - 50Ad un mese e mezzo buono dal nostro arrivo in America abbiamo deci-so di avventurarci nel vecchio ovest. Si vede che le ore di macchinagiornaliere in giro per LA non ci bastavano. Una settimana tra DeathValley, Las Vegas, Grand Canyon e Monument Valley. L’arrivo in terri-torio Navajo è stato ovviamente in ritardo rispetto alle nostre previsioni,e visto che ormai si stava facendo buio anzichè visitare la valle siamoandati in cerca di un’accomodation. Le scelte in zona sono solo due, esiamo finiti a dormire in una villetta fighissima con una vista sulleMesas degna dei migliori film sul Far West. Non abbiamo neanchespeso tanto vista la bassa stagione.Davanti alla casa, un rail da settescale, con rincorsa corta di tavoloni girati dalla parte sbagliata, e atter-raggio su terra. Non credo che siano in molti quelli che possono dire diaver skateato di fronte a un panorama del genere. Non potevamolasciarci scappare l’occasione. Lerri si è svegliato presto, prima di ripar-tire, ha trovato i pannelli necessari a creare un landing di fortuna, halottato contro la rincorsa improponibile, ed ha portato a termine la mis-sione. Adoro i piani ben riusciti.

California Immigration Office 65

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66 California Immigration Office

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sopra | Fede Romanello | fs rockPer non farmi mancare niente, prima di tornare in Italia ho passato duesettimane in Costa Rica da amici di Viareggio. Abbiamo perlopiù surfa-to tutti i giorni, ma siamo riusciti a incastrare un paio di skate session.Quella su questa mini è stata l’ultima del viaggio. Per skatearla abbia-mo dovuto spalar via 40cm di sabbia, sotto il sole tropicale di mezzo-giorno. Lo spot era come sempre impeccabile, cemento grezzissimocon uno scalino nella metà di una transizione, senza coping e conchiodi arrugginiti ovunque. Per rispettare la tradizione di tutto il viaggio,abbiamo fatto tardissimo, il mio compare doveva entrare a lavorarepoco dopo aver finito di togliere la sabbia e ho avuto solo tre tentativiper portare a casa questa foto ricordo scattata da Andrea ‘il boss’Gandini. Il trick si poteva fare meglio, ma va bene lo stesso. Skateareuna mini di cemento su una spiaggia tropicale dopo una surf sessionl’ultimo giorno di viaggio: non potevo chiedere di più.

sinistra | Louie Barletta | pole jam rock to fakieScendendo da San Francisco verso L.A. ci siamo fermati un paio digiorni da Louie Barletta, vecchia conoscenza del Verona. È stato vera-mente super con noi, la prima sera l’abbiamo passata a giocare coisuoi coinquilini a una strana versione del domino dove prima di chiude-re un game devi fare il verso della gallina, a squarciagola. Per la crona-ca, ho dominato il gioco, con somma disperazione di sua moglie. E ilgiorno dopo in giro per spot. Per scattare la foto buona di questo trickgli ho fatto fare mille tentativi, avevo problemi coi flash. È pure cadutoin una pozza e si è distrutto il cardigan, dopo averlo già chiuso un po’di volte. Ma ha continuato finchè non gli ho detto che lo scatto erabuono. Altro che gli skater nostrani che se la menano perchè il negoziogli passa le tavole. Il secondo giorno pioveva, e siamo ripartiti per L.A.,riproponendoci di tornare indietro a skatearli. Sempre per la cronaca,poi non siamo tornati. Tanto ci sarà una prossima volta.

California Immigration Office 67

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68 California Immigration Office

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California Immigration Office 69

Poche ore dopo ero già sull’aereo che mi avrebbe riportato in Italia.A quella casa che ormai casa non lo è più del tutto. Prima ancora diatterrare a Milano avevo già deciso. L’anno prossimo la redazione diSkateon.it sarà costretta a svernare nuovamente in giro per il mondo.Un salto a Venice garantito.È uno sporco lavoro il nostro, ma qualcuno lo deve fare...

the road.

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70 / ANTIZ HOBO TOUR

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ANTIZ HOBO TOUR / 71

itw Julian Dykmans

photo Joe Hammeke

ANTIZHOBO TOUR

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72 / ANTIZ HOBO TOUR

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ER COMINCIARE FACCIAMOL’APPELLO: CHI È STATOABBASTANZA CORAGGIO-

SO DA VAGABONDARE IN BELGIOPER DIECI GIORNI? PRATICAMENTEL’INTERO ANTIZ & EASTPARK TEAM,ECCETTO ARON SWEENEY EGABRIEL ENGELKE. OH, I NOMI...STEVE FORSTNER E MICHELMAHRINGER DALL’AUSTRIA, JULIANFURONES DALLA SPAGNA, HUGOLIARD, JULIEN BACHELIER, SAMPARTAIX E REMY TAVEIRA DALLAFRANCIA, SAMU KARVONEN DALLAFINLANDIA, IO (JULIEN) DAL BELGIOE ABBIAMO INCONTRATO PER LAPRIMA VOLTA DALLAS ROCKVAMDAGLI USA PER VEDERE SE HA LOSPIRITO DEL VAGABONDO.INFATTI CE L’HA.

Loic Benoit era entusiasta di esserein ogni singolo tour? O e semplice-mente in un vagabondare perpetuodurante tutta la sua vita?!Loic è uno dei membri Antiz originaliquindi è naturale che venga in tour connoi, è stato lì per la metà del tour cheha consistito principalmente in giornipiovosi... quindi sarei potuto essere piùentusiasta. Sarebbe meglio chiederlo alui, direbbbe: “Allora fuck no, la mia vitanon è una vita da vagabondo, ma Antizè la mia famiglia, ecco perchè, anchese sono il fotografo principale in caricaper ogni Hobotour, mi piace andare echillare con i miei amici! Dopo diecianni in tour, molti di essi sono statimolto Hobo style! Lo skateboarding nonha bisogno di tanti soldi, hotel, bei letti,vestiti puliti e gente ricca.

Mi piace stare con i miei amici e comedirebbe Steve, stay pure, stay poor...Ecco com’è la vita!”

Cosa vi ha fatto decidiere che que-sto sarebbe stato il capitolo finaledel tour?Tutte le belle cose hanno una fine.Penso che diremo sempre: essere‘vagabondo’ è semplicemente non volersottostare troppo...

Quindi cosa ci dobbiamo aspettaredi vedere nel libro che racconterà lastoria dei tre Hobo tour?Il libro sarà un piccolo buon esempio diun gruppo di ragazzi che viaggianomolto per pochi soldi. Solo per viaggia-re e fare esperienze, nuove cose instile ‘vagabondo’. Belle foto di LoicBenoit, Sem Rubio e Joe Hammeke.

Avevate biciclette nei primi due tour,come avete girato questa volta?Il primo tour fu in Andalucia con gliscooter. Poi la crisi ha colpito, quindibiciclette di merda per Berlino. E stavol-ta eravamo alle basi. Campeggio algiardino di un mio amico, girando colbuon vecchio camper. Ha piovuto ognigiorno del tour. La tenda s’è allagata...che sfiga...

Che diavolo è successo al piede diquel ragazzo, Alex?! È rimasto tuttoil resto del tour a spingersi sedutosulla tavola? Poteva guidare dopo?Alex è un nostro amico dell’Austria. Èvenuto con il suo camper. Il primo gior-no, nella difficile bowl di Bruxelles, gli siè girato il piede piuttosto malamente.Niente guida ma molte birre belghegustate. Alex è una roccia. Gli dobbia-mo uno skate trip.

Quanti 360° flip sui bank ha fattoJulian nell’intero viaggio?Julian? Sono io... Bè per essere onestonon ne sono sicuro. Crescendo comin-cio a ricordare sempre di meno delloskateboarding. Ero solito conoscereogni singolo dettaglio di quello che hofatto, ho provato... Fammi analizzare ilmio cervello. Ovviamente quello inOstenda, in Belgio, sul nostro blog. Poi,oh sì, quello sul piccolo bank adAnversa... È tutto penso. Li facevosotto richieste di Steve... Dovresti guar-dare la mia part in Antizipated (videoAntiz) se ti piacciono i 360° flip to fakiesui bank...

P

ANTIZHOBO TOUR / 73

ANTIZHOBO TOUR

precedente / Hugo Liard

sinistra / Sam Partaixfs ollie switch 5-0

sopra / Samu Karvonennose grind

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Dicci tutto quello che riguarda larissa coi due russi e il piccolo coltel-lo-sandwich di Remy...Allora, era una bella giornata di sole, ilgruppo ha cominciato a fare molta robagrossa ed al tramonto ho deciso di por-tare i ragazzi al Belgium Pub. Abbiamocominciato con una Triple Westmalleche è una birra di tripla fermentazioneal 9%. È molto buona, e da lì abbiamoiniziato ad essere un po’ in ‘stile libe-ro’... Siamo finiti in un posto tipobar/discoteca malata con musica rock.Qui Steve e Samu hanno rubato unabottiglia di soda che spruzza sodaabbastanza forte e hanno cominciatoun contest maglietta bagnata tra di loroper motivare le ragazze a buttarsi den-tro... Poi Dallas ha vomitato tutto, cosìSamu, senza maglietta, è andato sulretro per prendere gli attrezzi adatti perpulire tutto.

Sì, i ragazzi Antiz puliscono il loro stes-so vomito. Ci dovresti invitare a casatua, non devi mai preoccuparti di nien-te. Alla fine della serata, i ragazzi sta-vano aspettando il bus e Paul, il nostrofilmer, era al telefono con la sua ragaz-za. All’improvviso è stato attaccato dadue russi ed è stato colpito in faccia.Sembrava finita lì ma dopo Paul è tor-nato da loro e ha picchiato il più basso(non l’enorme che lo ha effettivamentecolpito) davvero duramente e gli hapraticamente distrutto la faccia.Paul deve aver detto: “vedi com’è esse-re colpito a caso!?”. In qualche modo lapolizia era lì ed i russi hanno sostenutoche li abbiamo aggediti.

74 / ANTIZ HOBO TOUR

sopra / Dallas Rockvam / wallie to boardslide

destra / Julian Furones / fs noseslide

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ANTIZ HOBO TOUR / 75

Page 78: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

La polizia non si è interessata minima-mente e stavamo per andarcene, quan-do Remy ha tirato fuori il suo piccolocoltello dicendo: “Allora, a voi non inte-ressa eh, e io sto per pugnalare questitipi allora, e a voi non interessa...” Eloro hanno solo detto: “No, non ci inte-ressa...”. Ahahah!!! Oh, quando siamotornati al van, una ragazza ci ha datouna borsa con dieci lattine di birra checi aveva appena comprato.Il sogno di una vita...

Ci sono stati altri incontri negatividurante il tour?Questo era sicuramente il migliore, el’unica volta in cui abbiamo fatto festa.La cosa è che la crew aveva grandisperanze di skateare. Quindi visto chepioveva ogni giorno, speravamo che ilgiorno dopo avrebbe fatto bello... Mano...

Quelle baguette economiche affoga-te in salsa burger sembravano piut-tosto pese. Qual’era il principalepiatto ‘Hobo’ che avete mangiato intour?Quelle erano le migliori. È chiamata‘Mitraillette’ che vuol dire mitraglietta.Baguette francese (non piccola) con latua carne scelta, un po’ di insalata, ton-nellate di fritti e salsa ovunque. Treeuro e sei a posto!

Chi puzzava di più?Chissà come mai Steve puzzava sem-pre di più. Sai quando è dietro di te suuna rampa, voglio dire al big handrail...Fa valige leggere col suo zainoEastpak sicuramente. Di solito tremagliette per dieci giorni... Si è lavatol’ultimo giorno per incontrarsi con la suaragazza... Le auguro!

Se dovessi aprire il tuo zainoEastpak in un giorno a caso duranteil tour, cosa ci troveresti dentro,quali sono gli ‘Hobo essentials’?Steve è venuto con tre magliette, calzee quello che aveva adosso, probabil-mente una tavola di riserva. Ed l’oppo-sto di me che avevo zaino e una valigiaenorme con tutto quello che ti puoiimmaginare. Sì, anche il deodorante...Non sono ‘un vagabondo’, lo so...

Che consiglio daresti ai giovani chesperano di viaggiare con un budgetda ‘vagabondo’?Il miglior consiglio di sempre è quello diandare, semplicemente. Viaggiare. Inogni senso del termine. La strada èproprio lì, davanti a te, niente scuse.Poi una volta che sei per la tua strada,se vai con la giusta mentalità, nonlamentarti e lava i piatti di chi ti ospita edovresti andare bene. Ah, anche: muoviil culo e skatea!

76 / ANTIZ HOBO TOUR

ANTIZHOBO TOUR

sinistra / Sam Partaixpipe carve

sotto / Dallas Rockvamlongass bs 5-0

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Alcune volte vivere la vita ‘vagabon-da’ lascia il tuo corpo dolorante enon sempre adatto a skateare al mat-tino, dato che sarebbe una vergognaandare in un bel posto e non potersfruttare quegli adorabili spot almeglio. Come ti tieni fisicamentepronto per questo?Onestamente un buon hotel o un pavi-mento è quasi lo stesso. Quello che cipiace è variare i piaceri! Quando lospot è bello ti pompi automaticamentee trovi l’energia per la session propriolì. Alzati e spacca. Per mantenerti fisi-camente in forma hai solo bisogno dibirre e di uno skateboard.

Avevate qualche piano di riserva incaso di pioggia?Ha piovuto ogni singolo giorno, il pianodi riserva erano quattro casse di carapils. Una lattina economica in Belgiocosa tipo 30 centesimi.Abbiamo comunque skateato ogni gior-no: grazie all’amico Phil Zwijsen abbia-mo girato in spot coperti, abbiamo cam-biato città e ci siamo fatti stradacomunque!

ANTIZ HOBO TOUR / 77

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Dopo tre tour, qual’è il migliore eperchè?Per quello ogni skater ha la sua opinio-ne. Personalmente tutti sono stati gran-diosi per me, tutte avventure differenti,sicuramente.

Farete qualcosa di completamenteopposto l’anno prossimo? Tipol’Antiz Princess Tour... In Hotel daspacconi, skateando solo in spotfatti apposta per voi, o preferitetenerlo ‘classico’ per sempre?L’Antiz Princess Tour mi suona grandio-so. Dove firmiamo? Chiunque fosseinterssato mi contatti!

Chi nel tour si merita una menzioneper il trick più peso?Furones ha quasi fatto un kickflip dropsuicida sotto il ponte a Anversa...

Il peggior slam?Alex e il suo piede prendono il primopremio.

Miglior costruttore D.I.Y.?Gli skatepark di cemento del Belgiosono quasi tutti Do It Yourself e fatti daskater! È veramente l’Oregon d’Europa.

Miglior ‘Casanova’?Conquistare ragazze nonostante l’esse-re ‘vagabondi’... È divertente ma ognisingolo membro Antiz aveva la fidanza-ta, quindi ci dispiace ragazze...

Il più alcolizzato?Steve non poteva skateare quindi havinto. Alex nemmeno quindi pareggia-no. Sono entambi austriaci quindi èfacile per loro.

78 / ANTIZ HOBO TOUR

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Il più coerente?In skateboard? Remy ci ha impressio-nato abbastanza: in ogni spot si è lace-rato.

Il ‘vagabondo’ più pulito?Sfortunatamente sono io...

E il più sporco?Steve ha dormito con lo zuccheroaddosso ovunque senza preoccuparsidi pulirsi e svegliandosi con gli occhiincollati. Sam gli ha tirato lo zuccheroperchè Steve cominciava ad essere irri-tante...

Il ‘vagabondo’ migliore?Dallas è parecchio bravo nel vagabon-dare... Naturale, direi.

Qualche parola conclusiva sugli ulti-mi tre anni?Sì: grazie ad Eastpak, ad Antiz e a tuttii ‘vagabondi’ intorno al mondo...Andate a beccarvi il blog: tre anni sonobloggati là. Non molto ‘vagabondo’,bloggare, dici? Bè io sono il peggior‘vagabondo’ che c’è...

ANTIZ HOBO TOUR / 79

ANTIZHOBO TOUR

sopra / Remy Taveirabs disaster

destra / Julian Dykmansnose blunt

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Word Alessandro Redaelli / Photo 6:00AM

80 • The Last Call

Page 83: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

Ho sentito parecchie voci nelle settimane succes-

sive all’evento: un nutrito gruppo di espositori si è

dichiarato soddisfatto, soprattutto per la buona

occasione di incontro che la fiera ha creato.

Qualcuno lamentava il fatto che la fiera non

abbia avuto una forte eco commerciale. Io credo

che sia assurdo giudicare questo evento fieristico,

che è troppo giovane per fornire elementi per una

giusta analisi, credo che fosse altrettanto assurdo

aspettarsi di scrivere ordini milionari, ma ho

comunque visto parecchi movimenti commerciali

negli stand.

A mio parere la miglior cosa è quella di sostenere

The Last Call cercando di renderlo appetibile ed

interessante anche per i gestori delle attività com-

merciali.

Il contributo delle aziende, dei media e di tutti gli

addetti ai lavori è una condizione pregiudiziale

per la crescita e lo sviluppo della fiera.

La cosa veramente superlativa di questo trade-

show a mio avviso è stato l’impegno da parte di

tutti: quello delle grandi occasioni. In primis gli

organizzatori, che con le poche forze a disposizio-

ne hanno reso il tutto funzionale per il miglior

svolgimento del programma. Non era facile, e chi

ci è stato lo può confermare, gestire la convivenza

tra l’esposizione vera e propria ed il continuo sus-

seguirsi di session e best trick sulle strutture pre-

senti nella piccola sala del capannone Lambretto.

HELAST CALLATTO II, SI POTREBBE

RIBATTEZZARE IN ‘LA FIERA COLPISCEANCORA’ SE QUESTO POTESSE SERVIRE PER INCORAG-GIARE E SOSTENERE QUESTO EVENTO... THE LAST CALL SI SPOSTA AMILANO PER METTERE IN ATTO LA SUA EDIZIONE INVERNALE, LA SECONDA,COME DICEVO, UN’EDIZIONE MOLTO IMPORTANTE PER UNA MANIFESTAZIONE CHE HAUN GRAN BISOGNO DI FARSI SPAZIO NEL PANORAMA ITALIANO...

T

The Last Call • 81

Page 84: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

82 • The Last Call

Simone Verona / fs rock slide

Page 85: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

In alcuni momenti della giornata il posto era

veramente pieno di gente e l’aria era ‘on fire’,

sembrava di assistere ad uno skate-rave party

dove al posto dei fattoni trovavamo un gruppo di

skater assatanati che correvano contro il ledge o i

bump del caso.

Magie dello skateboarding: tasto ‘I like’.

Secondi, gli espositori che hanno creato il susse-

guirsi di best trick di cui parlavo, uniti a video

première, aperitivi ed altri mini eventi nell’evento.

Noi di 6:00AM abbiamo deciso di appoggiare la

situazione di delirio, ci siamo etichettati circa 500

birre da offrire al pubblico personalizzandole con

la nostra nuova testata e varie fotografie, abbia-

mo deciso di offrire agli avventori uno spazio

romantico, una piccola isola felice dove riposare e

riprendere fiato durante la visita: la cameretta

dello skater. La ‘6:00AM teenager room’ è nata

dalla incredibile mente di Osde, che ha pensato

di ricreare il luogo dove il nostro giornale va a

finire, ovvero la vostra cameretta (se non avete la

cameretta ma la matrimoniale con la moglie ed

ancora comprate 6:00AM, tranquilli vuol dire

che siete sani e belli).

Negli ultimi trent’anni il mercato e la popolarità

dello skateboard hanno avuto un andamento a

dir poco altalenante.

La seconda metà degli anni ‘80 ha visto il picco

della popolarità della nostra disciplina.

In quei giorni, una grandissima percentuale della

popolazione giovanile italiana possedeva uno ska-

teboard. Ma bastarono meno di dieci anni, per

ridurre la massa di skateboarder a non più di un

centinaio di elementi in tutta la penisola. Fu una

cosa molto difficile da vivere, soprattutto perchè

la scomparsa dopo il boom fu drastica, repentina

e assoluta.

Oggi mi sembra che si stia cercando di portare lo

skateboard ad un livello stabile, persino qui in

Italia: abbiamo parecchie strutture (skatepark e

associazioni), diverse aziende che militano con

serietà nel settore ed un numero imprecisato di

praticanti ed appassionati che seguono con deter-

minazione ogni evento ed attività che si proponga

loro. In sostanza, questo è quello che si è visto al

The Last Call, un buon gruppo di persone che si

dà da fare per concretizzare le basi di un mercato

che per l’ennesima volta cerca di reinventarsi e di

migliorarsi, aspirando come sempre a diventare

solido e duraturo...

The Last Call • 83

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VLADIK SCHOLZ / FS FEEBLE / CIPROPHOTO ERIC ANTOINE

84 / FOCAL PLANE

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FOCAL PLANE / 85

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86 / FOCAL PLANE

Page 89: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

ALE MORANDI / OLLIE / BRESCIAPHOTO FEDERICO TOGNOLI

FOCAL PLANE / 87

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NANDO RUSSO / BS TAIL / COSTA RICAPHOTO FEDERICO ROMANELLO

88 / FOCAL PLANE

Page 91: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

FOCAL PLANE / 89

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90 / FOCAL PLANE

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BRANDON WESTGATE / 360° FLIP / USPHOTO SEAN CRONAN

FOCAL PLANE / 91

Page 94: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

92 / FOCAL PLANE

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FOCAL PLANE / 93

FABIO COLOMBO / NOLLIE FLIP / BERGAMOPHOTO BEATRICE SUGLIANI

Page 96: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

ÉS jacketBoxerwww.bluedistribution.com

QUIKSILVER shirt Premiumwww.quiksilver.it

IUTER jeans Bordowww.iuter.com

NIKE SB sweater Stripes Crewwww.nikeskateboarding.com

LAKAI tee shirt Guy Marianowww.frescodist.com

IUTER sweater Varsity UCMCwww.iuter.com

NIKE SB shoes Vulc Rodwww.nikeskateboarding.com

LAKAI shoes Cairo Selectwww.frescodist.com

94 display

Display Photo Luca Chiaudano

Page 97: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

ETNIES shirt Bakersfieldwww.bluedistribution.com

IUTER jacket Alloverwww.iuter.com

NIKE SB shoes Zoom Bruinwww.nikeskateboarding.com

ALTAMONT jeans Reynolds Alameda Fitwww.bluedistribution.com

EMERICA tee shirt Broswww.bluedistribution.com

ETNIES jacket Devinewww.bluedistribution.com

NIKE SB shoes Zoom Janoskiwww.nikeskateboarding.com

DVS shoes Convict Sandbar Serieswww.frescodist.com

display 95

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SNAPSHOTSKATEBOARDERS RANDOM PICS

96 / snapshot / random pics

1 • Dottor KushSe stai in California e ti senti male, non c’è da pre-occuparsi... Vai nel posto giusto e il Dottor Kush tiprescrive la cura: la salvezza per la mia acutainsonnia!Massimiliano Baratono

2 • Home sweet home 20??Se non mi ricordo la data un motivo ci sarà: se ini-ziamo a giocare a ‘papaya’ e siete nei dintorni, pre-paratevi ad una brutta fine...Carlo Cassan

3 • Venice BeachL’ingresso al vero centro di Venice Beach è segnatodalla scritta luminosa sospesa sopra l’incrocio...oltre questo confine si trova tutto il meglio di VeniceBeach concentrato intorno alla spiaggia: homeless,crackhead, palestrati, surfisti e tantissimi skater cherientrano generalemente in una di quelle categoriequa sopra. Filippo Luciani si spinge infottato versoVenice Beach, la sua fauna ed il suo skatepark!Simone Verona

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