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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I Fiamme Gialle Fiamme Gialle Anno XXVII - N. 5 Maggio 2012 www.assofinanzieri.it - E Mail: [email protected] Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/23/2012 L’AQUILA... CITTADINANZA ONORARIA ALLA GUARDIA DI FINANZA L’AQUILA... CITTADINANZA ONORARIA ALLA GUARDIA DI FINANZA

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.IFiamme GialleFiamme Gialle

Anno XXVII - N. 5 Maggio 2012 www.assofinanzieri.it - E Mail: [email protected]

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CITTADINANZA ONORARIA

ALLA GUARDIA DI FINANZA

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ALLA GUARDIA DI FINANZA

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Consegnata la cittadinanza onoraria di L'Aquila al Corpo della Guardia di Finanza, conferita dal Consi-glio comunale “in segno della profonda ed imperitura gratitudine del Popolo de L'Aquila”...

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Consegnato per la stampa:il 20 giugno 2012

“Fiamme Gialle” - Proprietario ed Editore:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

Pag. 3 L’Aquila...

Giuramento degli Allievi Ufficiali

Pag. 31 - Vita nelle SezioniPag. 35 - BenemerenzaPag. 36 - Nella nostra famigliaPag. 38 - Tristia

- Consuntivo del Lavoro svolto...

...e giovani imprenditori

IN COPERTINA

Maggio 2012SommarioSommario

di Umberto Fava

a cura del Dr. Marco Duspiva

Cittadinanza Onoraria allaGuardia di Finanza

di Angelo Maenza

Pag. 5 Bergamo

Raduno Regionale

di Salvatorico Cuccuru

Pag. 13 Attività A.N.F.I. ed Elezioni

Il Sole e la CuteProf. Luigi Valenzano

Pag. 20

Pag. 18 Ambiente

L’installazione deicondizionatori...

Pag. 26 L’Angolo del Diritto

A Predazzo...

Pag. 30 Mini-Raduni

Vita Associativa

L’Aquila, Cittadinanza Onoraria allaGuardia di Finanza

...pag. 3

a cura di Antonio Malizia

A Pisa...

Pag. 9 Giornata della Benemerenza

di Romano Bacci

Pag. 11 Cerimoniedi Rinaldo Salvatelli

di Alessandra Carra

Pag. 6 Sardegna

L’Angolo della Salute

- A Olgiate Comasco...

di Francesco Perazza- A Gorizia...

Pag. 16 Taccuino

Storia del contrabbando inSicilia negli anni 60/70di Michele Nigro

Pag. 22 Contrabbando

Pag. 28 Varie- “Fiamme Gialle” tra Sport e Musica- Giornata dei Caduti senza Croce- Riconoscimento dei Militari...

- Rinnovati gli Organi Sociali Centrali...di Giuseppe Ruggieri

di Giuseppe Giuliani

Ultima di Copertina...RaccoltaFondi Pro-Terremotati

a cura di Claudio Coco

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onsegnata la cittadinanza ono-raria di L'Aquila al Corpo della CGuardia di Finanza, conferita

dal Consiglio comunale “in segno della profonda ed imperitura gratitudine del Popolo de L'Aquila”.Nell'ambito della solenne Cerimonia di Giuramento dei 403 giovani Allievi Marescialli dell'83° Corso “Monte Spe-rone II”, tenutasi il 27 Aprile scorso, nella Caserma “M.O.V.M. Vincenzo Giudice”, sede della Scuola Ispettori e Sovrintendenti, presieduta dal Coman-dante Generale, Gen. C.A. Nino Di Pao-lo, alla presenza dell'Ispettore per gli Istituti d'Istruzione, Gen. C.A. Vito Bar-di, di numerose Autorità civili, militari e religiose e sotto lo sguardo orgoglioso e commosso di oltre 6000 familiari giun-ti da ogni parte d'Italia.Nell'emozionante e significativo scena-rio di “Piazza 6 Aprile”, ancora viva-mente impressa nella mente di migliaia di persone per gli eventi del terribile sisma che ha colpito nel mese di aprile 2009 le popolazioni del capoluogo abruzzese, il Sindaco Massimo Cialen-te e il Presidente del Consiglio comu-nale Carlo Benedetti hanno consegna-to la pergamena al Comandante Generale del Corpo, Generale Nino Di

Paolo, che l'ha ricevuta a nome di tutti i finanzieri d'Italia. Nel sintetizzare le motivazioni del con-ferimento, il presidente Benedetti ha messo in risalto la circostanza che le Fiamme Gialle “ hanno superato anche i limiti di umana e professionale possibili-tà e disponibilità e si sono contraddistin-te, insieme con gli altri Corpi armati, ma con speciali peculiarità, nel generoso soccorso alle popolazioni colpite dal ter-remoto, offrendo ospitalità all'intero sistema logistico ed organizzativo colle-gato all'emergenza, nonché ospitando ed accudendo centinaia di cittadini e famiglie” all'interno della Scuola. Nel medesimo contesto, è stato eviden-ziato dal sindaco Cialente che oltre all'encomiabile solidarietà delle Fiam-me Gialle post terremoto, esiste un soli-do rapporto ultradecennale tra il Corpo e la Città, in virtù della presenza dei vari Comandi, “strutture che gli aquilani hanno sempre considerato come il luogo dove la battaglia contro l'illegalità e il ripristino dell'onestà potevano esse-re assicurati grazie allo zelo e alle capa-cità delle donne e degli uomini della Guardia di Finanza”.La solennità della manifestazione è stata ulteriormente impreziosita dalla concomitanza di altri importanti eventi. Infatti, dopo la resa degli onori di rito, ai Labari delle Associazioni combattenti-

stiche e d'Arma, ai Gonfaloni della Regione Abruzzo, della Provincia e del Comune di L'Aquila, al Medagliere dell'A.N.F.I. e alle Bandiere, ha avuto luogo un suggestivo scambio di onorifi-cenze tra due secolari Istituzioni che, se pur con finalità diverse, sono entrambi al servizio della collettività.Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Nino Di Paolo ha appuntato, sul Labaro Nazionale della Croce Rossa Italiana, la Croce D'Oro al Merito della Guardia di Finanza, confe-rita dal Presidente della Repubblica con la seguente motivazione: “La Croce Rossa Italiana, in qualità di struttura del servizio nazionale di prote-zione civile, operando in stretta siner-gia con la Guardia di Finanza a seguito dell'evento calamitoso abruzzese del 6 aprile 2009, ha offerto, con altissimo spirito di sacrificio e spiccato senso del dovere, il proprio sostegno alla popola-zione locale, prodigandosi, al fianco delle Fiamme Gialle, nel fornire sup-porto logistico e nell'alleviare le soffe-renze e i disagi della comunità colpita dal sisma. La predetta istituzione, inol-tre, ha organizzato nell'arco di un quin-quennio corsi di qualificazione in mate-ria di diritto internazionale umanitario a favore degli appartenenti al corpo, di grande utilità in previsione dell'impiego dei militari in specifici teatri operativi e

3FiammeGialle - Maggio 2012

L’AQUILA...L’AQUILA...CITTADINANZA ONORARIA ALLA GUARDIA DI FINANZACITTADINANZA ONORARIA ALLA GUARDIA DI FINANZA

di Angelo Maenza

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in missioni di pace all'estero. La con-creta cooperazione dell'ente, disimpe-gnata in maniera intelligente, ardita ed efficace, tanto nell'esecuzione della delicata missione istituzionale, quanto in studi di segnalata importanza, ha concorso a rafforzare concretamente l'immagine, il decoro e il prestigio della Guardia di Finanza nell'opinione pub-blica. Territorio Nazionale, L'Aquila e provincia, 2005 - 2010 “.Il Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, Dott.ssa Patrizia Rava-ioli, ha insignito la pluridecorata Ban-diera di Guerra del Corpo, della Meda-glia D'Oro al Merito della Croce Rossa, conferita dal Commissario Straordina-rio con la motivazione che segue:”In occasione del tragico evento sismi-co del 6 aprile 2009 che ha sconvolto la città e la provincia de L'Aquila, il Corpo della Guardia di Finanza, confermando le antiche e nobili virtù civiche e militari, offriva immediata e fulgida prova di sin-golare efficienza, coraggioso altruismo e generosa abnegazione nelle opera-zioni di soccorso della popolazione abruzzese. Il disimpegno di personale, mezzi e infrastrutture contribuiva, in

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modo determinante, alla diuturna opera di assistenza e ricovero alla comunità duramente colpita. L'esemplare attività svolta, in stretta ed efficace collabora-zione con le unità della Croce Rossa Ita-liana, l'ospitalità offerta alla cittadinanza e ai diversi Enti, l'elevato spirito umani-tario dimostrato hanno riscosso la rico-noscenza della popolazione e della nazione tutta contribuendo così a raffor-zare l'immagine, il prestigio e la fiducia nelle istituzioni”.Nel prosieguo della ceri-monia, Il Comandante della Scuola, Gen. D. Carmine Lopez, nel suo inter-vento, tra l'altro, ha ringraziato le Auto-rità e gli ospiti per la loro presenza e ha rivolto un grato e riconoscente saluto ai colleghi non più in servizio e ai compo-nenti dell' A.N.F.I. e di tutte le altre Asso-ciazioni combattentistiche e d'Arma, che sono maestri e custodi delle memo-rie e dei valori ideali e gelosi testimoni delle più nobili tradizioni militari.Nella sua qualità di Comandante di Cor-po, il Generale Lopez, ha ricordato agli allievi i principi racchiusi nella formula di Giuramento e ha chiesto loro “ un impegno totale, poiché una solida e leale professionalità è indispensabile

per la credibilità del singolo e del Corpo della Guardia di Finanza nel suo com-plesso” e, con la Bandiera nella posi-zione di fronte allo schieramento, ha pronunciato la formula del Giuramento, unica per tutti i cittadini italiani che rive-stono lo status di militare, ottenendo dai futuri marescialli la conferma della propria fedeltà alla Repubblica pro-nunciando a gran voce il fatidico “lo giuro” accompagnato dal gesto con la mano destra, dall'inno di Mameli e dal fragoroso applauso da parte di tutti i presenti.Il Comandante Generale, Gen. C.A. Nino Di Paolo, nel suo intervento con-clusivo, tra l'altro, si è rivolto diretta-mente agli allievi dicendo “….Pongo grande fiducia ed orgoglio in questi gio-vani futuri ispettori del Corpo, perché la sicurezza economico-finanziaria è un valore sociale.” In tale suggestivo contesto, infine, il Comandante Generale ha annuncia-to che “ il prossimo 238° Anniversario della Fondazione del Corpo si svolgerà presso la Scuola Ispettori e Sovrinten-denti dell'Aquila”.

Scambio delle onorificenze tra la Guardia di Finanza e la Croce Rossa Italiana

Il Presidente della Repubblica durante la consegna della Medaglia d'Oro al M. C. alla memoria del Finanziere Scelto Claudio Sacchelli, al Gen.C.A. Nino Di Paolo, Comandante Generale della Guardia di Finanza

il Gen. D. Carmine Lopez, Comandante della Scuola in un momento del giuramento dei futuri Ispettori del Corpo

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Il 26 maggio 2012 ha avuto luogo, nella splendida Piazza Vittorio Veneto di Ber-gamo, alla presenza del Presidente del Consiglio, Sen. Prof. Mario Monti, e del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Nino Di Paolo, il Giuramento alla Repubblica degli Allie-vi Ufficiali del 111° Corso “Ponte di Pera-ti III” e del 10° Corso Aeronavale “Feni-ce”. Presenti numerose Autorità civili, militari e religiose.Il premier si è rivolto ai finanzieri, acco-munando il loro compito con il suo: "Entrambi, io come persona che sta svolgendo una funzione pubblica e voi siamo legati da un vincolo solenne: di essere fedeli alla Repubblica e di servi-re le istituzioni libere dello Stato. Non è - ha sottolineato - un impegno a perse-guire un'interesse personale o di una parte, ma un vincolo a proteggere l'interesse di tutti, anche di chi non ha la forza di far sentire la propria voce. Chi si impegna per la legalità e il rispetto della legge non è lontano dalle perso-ne, ma al loro fianco e al loro servizio. Questo vi darà la capacità di resistere alle pressioni". Infine, ha aggiunto: "L'uscita dalla crisi richiede un rilancio della crescita economica a livello euro-peo. Non dobbiamo mai farci prendere dallo sconforto". “Con questo giuramento diventate a tutti gli effetti Allievi Ufficiali della Guar-

dia di Finanza per iniziare una carriera al servizio della collettività, che vi chie-derà coraggio, perseveranza e dedizio-ne. Ma potrete essere orgogliosi di con-tribuire in prima persona alla protezione dell'interesse pubblico e delle risorse dello Stato, in modo che possano esse-re soddisfatti con efficacia ed equità i bisogni dei cittadini, contrastando l'evasione fiscale, la criminalità organiz-

5FiammeGialle - Maggio 2012

BERGAMOBERGAMOGIURAMENTO DEGLI ALLIEVI UFFICIALI

a cura di Antonio Malizia

zata ed ogni illecito di natura finanzia-ria. Studiate con impegno: il futuro dell'Italia e il senso di comunanza e di appartenenza degli italiani, ha conclu-so, dipenderà anche dalla vostra azio-ne e dalla vostra professionalità'".

La cerimonia, dopo un possente “Lo giuro” da parte degli Allievi Ufficiali del 1° anno al termine della formula di rito, letta dal Comandante dell'Accademia, Gen. D. Rosario Lorusso, si è conclu-sa con le allocuzioni dello stesso Gen. Lorusso e del Comandante Generale.

Presente alla cerimonia il Medagliere dell'Associazione ed una rappresen-tanza della Sezione di Bergamo.

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Il 19 maggio 2012, dopo sei anni, si è svolto ad Olbia il 4° Raduno Regionale della Sar-degna. Il primo aveva avuto luogo a Nuoro, il secondo a Oristano, il terzo ad Olbia. Il raduno è stato accuratamente organizzato dalla Sezione di Olbia, in particolare dal Vicepresidente Antonio Maisto, affiancato dal neo Presidente Mario Mattola e dal Segretario Nicolò Maccarrone. Supervisori ne sono stati il Consigliere Nazionale Cap. Salvatorico Cuccuru ed il Magg. Cesare Antuofermo, Comandante del Gruppo Guardia di Finanza della Gallura. Vi hanno partecipato, per la Presidenza Nazionale, il Presidente Nazionale Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, il Vicepresidente Nazionale Vicario Gen. C.A. Umberto Fava, il Segre-tario Generale T. Col. Giuseppe Ruggieri, il Consigliere Nazionale Economo Mar. Anto-nio Casula. Hanno onorato il raduno i Comandanti in Seconda della Guardia di Finanza Gen. C.A. Pietro Sgarlata ed il Gen. C.A. Luciano Luciani, Presidente del Museo Storico. Erano inoltre presenti: il Ten. Giuseppe Culò, Consigliere Naziona-le per la Sicilia, il Cap. Tito Marini Consi-gliere Nazionale per il Piemonte e Valle d'Aosta con la Sezione di Alessandria, il Fin. Marco Mugnaini Consigliere Nazio-nale della Toscana con le Sezioni di Pisa e Massa-Carrara, il neo eletto Cap. Urbano Saba, Consigliere Nazionale per la Lom-bardia; la Sezione di Predazzo con quattro

Istruttori di sci e alpinismo, la Sezione di Milano con portabandiera il Fin. Perna; vici-no a lui il collega residente in Sardegna, Fin. Giovanni Flore, entrambi superstiti da Malga Sasso. Per la Sardegna erano presen-ti le Sezioni di Sassari, Alghero, La Madda-lena, Thiesi, Bosa, Siniscola, Nuoro, Torto-lì, Oristano, Villacidro, Iglesias, Carbonia, Olbia, padrona di casa. La Guardia di Finanza era rappresentata dal Comandante Regionale Gen. B. Stefano Baduini, dal Comandante Provinciale Col. Corrado Pil-litteri, dal Magg. Antuofermo, dal Cap. Gio-vanni Lupi, da un picchetto d'onore e nume-rosi Finanzieri dei diversi gradi, del Gruppo di Olbia. Fra le altre autorità: il Sindaco di Olbia Dott. Giovanni Maria Giovannelli, il

Questore di Sassari, il Col. Francesco Atze-ni, Comandante Provinciale dei Carabinie-ri e quello di Olbia, T.Col. Lorenzon, l'On. Bardanzellu, rappresentante del Consiglio Regionale. La S. Messa è stata officiata dal vescovo di Tempio Ampurias, Mons. Seba-stiano Sanguinetti, coadiuvato dal Cappel-lano della Marina Militare di La Maddale-na Don Gianfranco Pilotto e dal Parrocco Don Andrea Raffatellu. Alle ore 9,45 i circa 450 radunisti si sono riuniti nel Piazzale Padre Pio ed alle 10 è iniziata la sfilata con in testa la Banda civica di Olbia, le bandiere delle Sezioni, le alte Gerarchie dell'ANFI, seguite dalle Sezioni ospiti e poi quelle della Sardegna. Le centinaia di cappelli alpini, la sorridente fierezza dei veterani, la

di Salvatorico Cuccuru

6FiammeGialle - Maggio 2012

SARDEGNARaduno Regionale

Il Presidente Nazionale dell’A.N.F.I. Gen C.A. Giovanni Verdicchio, passa in rassegna il Plotone dei Finanzieri in armi, prima dell’inaugurazione del Monumento dedicato al Fin. Martino Cossu

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concesso il diritto di super-ficie di quasi seimila mq. con uno “stazzo” da ristrut-turare, in via Veronese Alta, per la locale Sezione dell'ANFI. Ha ricordato i motivi ed i valori espressi dai raduni e, dopo aver fatto cenno al sacrificio di Marti-no a vent'anni, ha ripercorso la genesi e le fasi storiche della questione Altoatesina, con i suoi attentati prima ai tralicci e poi a Finanzieri, C a r a b i n i e r i , m i l i t a r i dell'Esercito.Ha preso la parola il Gene-rale Baduini che, dopo aver ringraziato i presenti ha pro-nunciato il seguente discor-so: ““Questo è un importan-te giorno per la Guardia di

Finanza e per la Comunità di Olbia, e l'onore che ci fate con la vostra presenza ne sottolinea la solennità. E' una giornata che suggella ulteriormente i buoni rapporti di stima, cordialità e rispetto che la popolazio-ne olbiese nutre per le istituzioni tutte e per il Corpo della Guardia di Finanza in partico-lare. Proprio per la vicinanza e la gratitudine che la “Vostra” comunità nutre per le Fiam-me Gialle in servizio ed in congedo, l'intitolazione della piazza in cui oggi ci ritroviamo al Finanziere Medaglia d'Oro alla memoria Martino Cossu, interpreta l'unanime sentimento della cittadinanza e dei suoi amministratori.Oggi ricordiamo un figlio della nostra terra che nel Corpo ha operato e si è distinto, con valore e con onore.Breve excursus sulla vita del finanziere Mar-tino Cossu:

gioia delle gentili signore con fazzoletti giallo verde, gli eleganti giubbetti gialli dei colleghi piemontesi hanno percorso le stra-de fra i villini di una Olbia che si espande, fra gli applausi dei cittadini incuriositi.Dopo circa 800 metri il lungo corteo è entrato nella vasta Piazza alberata che, dopo la S. Messa, è stata intitolata al Fin. Martino Cossu, caduto nell'attentato terro-ristico di Malga Sasso, il 9 settembre 1966, vicina al Passo del Brennero, in Alto Adige.Una pietra di granito di Gallura era coperta dalla stessa bandiera che aveva avvolto oltre 45 anni fa le spoglie del Martire.Durante la S. Messa il Vescovo ha ricordato il gesto di Martino Cossu e rivolto apprez-zamenti per il lavoro dei Finanzieri, sia nel passato che nel presente. La signora Gio-vanna Maria Cossu, sorella del finanziere, accompagnata dal Sindaco e dal Magg. Antuofermo, ha scoperto la scritta con la dedica a Martino Cossu. Momento di com-mozione per la famiglia Cossu e di tutte le Fiamme Gialle. Ha preso la parola il Presi-dente della Sezione di Olbia, App. Mario Mattòla che ha salutato le autorità ed i Soci ANFI presenti, è seguito l'intervento del Sindaco di Olbia che ha sottolineato la stima della città per la Guardia di Finanza, e non è stato difficile trovare una piazza vici-na alle Scuole, per dare ai giovani un esem-pio di valori, rappresentati dal giovane finanziere. Il ringraziamento della famiglia Cossu è stato rivolto al Sindaco, alle Auto-rità, alle Gerarchie del Corpo e dell'ANFI, a tutti i presenti dal fratello Paolino, socio a Sassari. E' seguito l'intervento del Cap. Cuc-curu che ha ringraziato i cittadini e le signo-re, le Autorità, tutte le Sezioni presenti, arri-vate dalle diverse regioni e città della peni-sola e da tutta la Sardegna. Ha ringraziato il Sindaco e l'Amministrazione Comunale di Olbia per avere messo a disposizione la piazza al nome di Martino Cossu e per aver

Ÿnasce a Luogosanto (OT), il 1° gennaio 1946 dai genitori Salvatore Cossu e Gio-vanna Debidda;

Ÿnel 1965, all'eta' di 19 anni, si arruola nel Corpo della Guardia di Finanza, iscri-vendosi al gruppo sportivo judo delle Fiamme Gialle;

Ÿ al termine del corso di formazione viene trasferito da Roma al Comando Compa-gnia del Brennero (BZ);

Ÿ il 6 settembre 1966 viene temporanea-mente trasferito presso il distaccamento di Malga Sasso (Brennero), a quota 1800 mt, in sostituzione di un altro finanziere colpito da grave lutto;

Ÿ il 9 settembre 1966, alle ore 11.25 circa, avviene lo scoppio di una bomba ad alto potenziale, collocata nella caserma da parte di un'organizzazione terroristica sudtirolese, che provoca 3 morti e 4 feri-ti;

Ÿgli è stata concessa la Medaglia d'Oro alla memoria in quanto caduto in servi-zio nell'adempimento del dovere per difendere i confini della Patria.

Mi permetto di rinnovare un grato e affettu-oso saluto a tutti i familiari del nostro mili-tare caduto in servizio, che hanno voluto essere presenti e partecipi di questa nostra preziosa cerimonia. L'A.N.F.I. ha voluto organizzare qui ad Olbia il raduno regiona-le, che è di fatto diventato un raduno inter-regionale grazie alla partecipazione delle rappresentanze di altre Regioni d'Italia, nell'ambito di tale importante manifesta-zione abbiamo voluto inserire l'odierna ceri-monia di intitolazione affinchè si potesse visivamente rappresentare lo spirito di ser-vizio e la dedizione al dovere – talora spinti fino al sacrificio della propria vita - di inte-re generazioni di finanzieri. Ma se il Corpo e l'ANFI hanno profuso le loro risorse ed

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energie per far si che tale opera si realizzas-se, non posso non rimarcare come tali obiet-tivi non sarebbero stati raggiunti con pari successo senza il sostegno ed il contributo della Comunità Olbiese, a partire dai rap-presentanti delle sue istituzioni territoriali. Per tale motivo voglio porgere un particola-re e sentito ringraziamento al Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri comunali, che hanno operato affinchè tutto questo potesse accadere.Ritengo quindi di poter affermare che la ceri-monia odierna costituisce anche l'esempio di una mai scontata sinergia, di una concreta e fattiva comunione di risorse e di cuori tra istituzioni e cittadini.L'occasione mi permette di rivolgere un reverente pensiero a tutti i militari caduti, anche recentemente, nelle diverse attività che la Guardia di Finanza e le nostre Forze Armate compiono in Italia e nel mondo. Concludo questo breve intervento ricordan-do che la nostra società non dimenticherà mai il sacrificio dei propri Figli e l'intitolazione di una piazza rappresenta la più elevata forma di ricordo e di onore che può essere tributata alla memoria””.Infine il Gen. Verdicchio ha evidenziato le finalità dell'Associazione Finanzieri d'Italia, con i suoi scopi ed ha ringraziato le

Autorità presenti, le Istituzioni, il Coman-dante Regionale della Guardia di Finanza e tutti i partecipanti, che con la loro presenza hanno contribuito alla buona riuscita della Manifestazione.Lo speaker, il Brig. mare Maccarrone ha annunciato la conclusione della Cerimonia ed invitato gli ospiti ad un buffet allestito lì accanto, fra le aiuole.Gli ospiti ed i Finanzieri si sono fermati a salutarsi ed a commentare l'evento, prepa-rato con cura per giorni e consumatosi in due ore!Ma resterà il ricordo di una giornata dedi-cata a noi stessi ed alla nostra storia.Il giorno 20 maggio la giornata piovosa ha imposto la modifica del programma, per la parte relativa alla navigazione fra le isole dell' Arcipelago di La Maddalena.Diverse Sezioni quali Alessandria, Igle-sias, Carbonia, Villacidro hanno visitato il Museo e la Casa di Garibaldi a Caprera, l' isola di La Maddalena e la Costa Smeralda.I colleghi toscani hanno visitato alcune località della Sardegna del Nord, fra le quali la città di Alghero.Altri hanno seguito dagli schermi televisivi la manifestazione “La cavalcata sarda” che si tiene ogni anno a Sassari, quest'anno in edizione ridotta, a causa della pioggia.

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Sequestro m.n. sleek - anno 1956

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Una importante iniziativa del Direttivo A.N.F.I. Toscana voluta e sostenuta dal Consigliere Nazionale A.N.F.I. respon-sabile per la Regione Toscana Marco Mugnaini ha fatto si che sabato 28 apri-le 2012, nel Parco Regionale di San Rossore di Pisa, si tenesse un interes-santissimo incontro con i vertici dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, i Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. della Regione e del Gruppo Volontar i d i Protezione Civi le dell'Associazione di Promozione Sociale – no profit Fiamme Gialle Toscana, illuminati per certi versi, dalla presenza del Gen. Div. Giuseppe Vica-nolo Comandante Regionale della Guardia di Finanza.Sono intervenuti, l'Ingegnere Sergio Paglialunga, Direttore Ente Parco Regionale Migliarino – Massaciuccoli –

San Rossore, l'Ingegnere Paolo Ghezzi Vice Sindaco del Comune di Pisa.E' stata una partecipazione massiccia di tutti i protagonisti che si sono spesi a favore ed a sostegno della nostra Asso-ciazione.Alla presentazione dell'evento il Consi-gliere Mugnaini, nell'anticipare la noti-zia della consegna di alcuni attestati di benemerenza, ha evidenziato che il ruolo dell'Associazione non può però essere quello di supplenza alle istituzio-ni, ma quello di mettere a disposizione di tutti l'entusiasmo delle relazioni, ed il respiro dell'umano calore.Mi piace quì ricordare anche l'intervento del Vice Sindaco di Pisa che ha sottoli-neato come nei momenti di crisi è necessario unire le forze sane del Paese perché ognuno possa dare il meglio di se; ha aggiunto che l' A.N.F.I.

Toscana ha prodotto e sta producendo uno sforzo notevole, nel sociale, soste-nuto dalle esperienze riposte ad ogni livello e basate sulla costante osmosi tra centro e periferia, condizioni queste irrinunciabili per impostare, program-mare e realizzare progetti.Condividiamo tali affermazioni, che saranno rinverdite e che trovano uno sbocco inevitabile in ragione di una forza superiore che non è soltanto il dono della ragione, ma risiede nell'orgoglio della appartenenza alle Fiamme Gialle.Un principio etico che non potrà essere mai cancellato dalla effimera incertez-za delle metamorfosi politiche.Ed è in questo passaggio la nostra effi-cienza e la straordinaria produttività dell'A.N.F.I. I Presidenti di Sezione ne sono la mas-sima espressione. Essi, infatti, con un impegno a volte oscuro, sempre deter-minante, rendono possibili realizzazio-ni che altrimenti sarebbero inimmagi-nabili.Sono certo che coloro che un giorno ci sostituiranno, seguiranno le orme di chi li ha preceduti e, in una cordata ideale, porteranno avanti l'onore e il prestigio del Corpo e dell'A.N.F.I..Essi saranno i nostri ambasciatori e costituiranno le punte di diamante di

9FiammeGialle - Maggio 2012

GIORNATA DELLA BENEMERENZAA PISA NEL PARCO REGIONALE DI SAN ROSSORE

di Romano Bacci

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un'Associazione più aggiornata e sem-pre più competitiva.Con questo auspicio che mi rivolgo a tutti i protagonisti di questo meeting della “Giornata della benemerenza”, Soci, Presidenti di Sezione, volontari e personalità intervenute perchè i loro nomi rimangono impressi nella nostra memoria e plaudire agli sforzi da essi compiuti nel presente e nell'affrontare un futuro che è già iniziato: Ing. Paolo Ghezzi, Vicesindaco del Comune di Pisa; Gen. C. A. Giovanni Verdicchio, Presidente Nazionale A.N.F.I.; Gen. C.A. Umberto Fava, Vice Presidente Nazionale Vicario A.N.F.I.; Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presidente Nazionale per l'Italia Settentrionale A.N.F.I.; Gen. D. Giuseppe Vicanolo, Comandante Regionale Guardia di Finanza; Ten. Col. Maurizio Innocente, Comandante Nucleo Polizia Tributaria di Pisa; Ten. Col. Romano Bacci, Con-sigliere Nazionale A.N.F.I.; Ing. Sergio Paglialunga, Direttore Ente Parco Regionale Migliarino – Massaciuccoli - San Rossore.Il merito di averli invitati va a Marco Mugnaini, amato Presidente di Sezio-ne e attualmente Consigliere Naziona-le di estrazione Regionale che ha colto, quale illuminato idealista, creatore anche dell'Associazione Fiamme Gial-le Toscana, l'esigenza del premio è quella di dar vita alla “giornata della benemerenza” che ritengo sarà capa-ce di reggere le sfide del tempo anche in una dimensione oltre Toscana.Aver voluto premiare, per la fine del mandato Presidenziale, i nostri bene-meriti amici - Gen. Div. Giuseppe Vica-nolo Comandante Regionale Guardia di Finanza (foto 1); Dott.ssa Lucia Fran-chin – Difensore Civico Regione Tosca-na (foto 4); Dott. Cesare Benincasi (foto 2); Rag. Cav. Lav. Danilo Corti (foto 3); i Presidenti A.N.F.I. della Regione e gli Organi sociali delle loro Sezioni - è un ulteriore tassello nella costruzione di un rapporto che diventi anche empatia.Qualcuno ha scritto “infelice il popolo che ha bisogno di eroi”, personalmente ritengo più infelice quel popolo che ne disperde i valori, i l r icordo e l'insegnamento.

FiammeGialle - Maggio 201210

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

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II 28 aprile 2012 la Sezione ANFI di Olgiate Comasco (CO) ha finalmente raggiunto l'obiettivo, tenacemente inse-guito dal suo Presidente, di celebrare l'inaugurazione della sua sede sociale.Dopo 18 anni della sua costituzione la Sezione ha ottenuto, in comodato gra-tuito, dal Comune di Appiano Gentile, località vicina ad Olgiate Comasco, dei locali i cui interni sono stati rimessi a nuovo con la collaborazione di alcuni soci.Alla manifestazione sono intervenuti il dott. Gianni Clerici, Sindaco di Appiano Gentile, accompagnato dal vicesindaco dott. Carlo Pagani e dall'Assessore ai lavori pubblici Luigi Caldi, il Cap. dott. Mario Marzano, Comandante la Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Coma-sco, accompagnato da una rappresen-tanza di Sottufficiali del Corpo, il Cap. Comm. Stanislao Di Pascale, Consi-gliere Nazionale ANFI per la Lombar-dia, don Giuseppe Conti parroco di Appiano Gentile, le rappresentanze delle Sezioni ANFI di Milano, Bergamo, Como, Lecco (con folta partecipazio-ne), Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Dongo, Porlezza e San Fedele Intelvi. Erano, inoltre, presenti con labari e ban-diere le Associazioni Combattentisti-che e d'Arma del territorio.Numerosa la partecipazione dei soci della Sezione con i propri familiari.La cerimonia ha avuto inizio con la cele-brazione, nella chiesa di Santo Stefa-no, da parte di don Giuseppe Conti, della Santa Messa in memoria di tutti i finanzieri caduti in tempo di pace e di guerra. Successivamente i partecipanti si sono recati al monumento ai caduti ove, il M.M.a.c.s. Rinaldo Salvatelli, Presidente della Sezione, unitamente al dott. Gianni Clerici, al Cap. dott. Mario Marzano e al Cap. Comm. Stani-slao Di Pascale, ha deposto una coro-na di alloro.In corteo è stata, quindi, raggiunta la nuova sede ove il Sindaco dott. Clerici ha proceduto al taglio del nastro e don Giuseppe Conti alla benedizione dei locali. Il Presidente Salvatelli nel Suo intervento ha ricordato la natura e le

finalità Statutarie dell'Associazione ispi-rate a "mantenere vive, nel culto delle gloriose tradizioni del Corpo, il senti-mento patrio, lo spirito di corpo, lo spirito militare e il senso del dovere".Ha quindi ringraziato l'Amministrazione Comunale di Appiano Gentile per la disponibilità dimostrata nel venire incontro alle esigenze della Sezione mettendo a disposizione dei locali che consentiranno di soddisfare le esi-genze dei soci. Ha concluso ringra-ziando tutte le Autorità Civili, Militari e

Religiose intervenute, le Sezioni ANFI e le Associazioni d'Arma presenti, un particolare saluto al Cap. Mario Marza-no ed al Consigliere Nazionale ANFI per la Lombardia Cap. Comm. Stani-slao Di Pascale che con la loro presen-za hanno dimostrato la vicinanza della Guardia di Finanza e della Presidenza Nazionale ai "finanzieri" di Olgiate Comasco. Ha quindi preso la parola il dott. Gianni Clerici il quale, nel porgere il saluto di benvenuto a tutti gli interve-nuti, ha espresso la sua soddisfazione

di Rinaldo Salvatelli

Cerimonie11

FiammeGialle - Maggio 2012

Foto di gruppo davanti alla Chiesa di Appiano Gentile. Si riconoscono in primo piano, tra gli altri, da sinistra il Cap. Mario Marzano, il dott. Gianni Clerici, il M.m.a.c.s. Rinaldo Salvatelli e il Cap. Comm. Stanislao Di Pascale

Al monumento ai Caduti da sinistra il M.m.a.c.s. , il signor Cerea in rappresentanza del Sindaco di Uggiate Trevano , don Giuseppe Conti, il dott. Clerici, il Cap. Marzano ed il Cap. Di Pascale

Salvatelli

A OLGIATE COMASCO

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per aver potuto esaudire la richiesta di una prestigiosa Associazione d'Arma.Il Cap. Mario Marzano, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, nel porta-re il saluto del Comandante Provincia-le, ha rimarcato il grande vincolo che esiste tra le Fiamme Gialle in servizio e quelle in congedo, affermando che ci sentiamo tutti appartenenti alla stessa grande famiglia. Il Consigliere Nazio-nale Comm. Di Pascale ha portato i saluti del Presidente Nazionale e delle

FiammeGialle - Maggio 201212

Il giorno 14 Aprile 2012 a cura dell'Amministrazione Comunale di Gorizia vi è stata l'intitolazione del “Largo Fiamme Gialle” nello slargo all'incrocio tra le Vie Kugy e Via Alviano. Presenti alla Cerimonia il Sindaco di Gorizia Sen. Dott. Ettore Romoli, Sua Eccellenza il Prefetto di Gorizia Dott.ssa Maria Augusta Marrosu, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Gorizia T. Col. Fabio Cedola, una rappresentan-za della Provincia di Gorizia, il Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, gli Assessori Comunali, S.Ten. Avv. Guido Germano Pettarin e Sergio Cosma, il T. Col. Vincenzo d'Amato Consigliere Nazionale dell'A.N.F.I. per il Friuli Venezia Giulia, le Sezioni A.N.F.I. di Gorizia, Monfalcone, Grado e Cividale del Friuli. Nel corso della Cerimonia il

più alte cariche dell'Associazione e si è vivamente congratulato con il Presiden-te Salvatelli, con i componenti del Con-siglio Direttivo e con i soci per l'impegno profuso nel reperimento e sistemazione dei nuovi locali della Sezione, che sicu-ramente garantiranno funzionalità ed efficienza. Alle autorità Civili intervenute il M.M.a.c.s. Rinaldo Salvatelli ha fatto dono del libro "Scuola Alpina della Guar-dia di Finanza 1920 - 2010".E' quindi seguito un rinfresco servito nei locali della Sezione. La serata ha avuto

la sua conclusione con la "cena socia-le" alla quale hanno partecipato nume-rosi soci e loro familiari, consumata in un noto "agriturismo" della zona nel corso della quale il Presidente ha pub-blicamente ringraziato tutti i soci che hanno collaborato alla perfetta riuscita della cerimonia.All'inaugurazione non ha voluto far mancare il suo saluto alla Sezione la prestigiosa società di calcio "INTER" che ha fatto pervenire un pallone firma-to da tutti i calciatori.

“LARGO FIAMME GIALLE”

Sindaco Ettore Romoli ha ricordato e lodato l'opera e l'impegno che negli anni la Guardia di Finanza ha profuso a favore della Città e l'intitolazione rappresenta il giusto riconoscimento dal punto di vista toponomastico di tale presenza.Il Prefetto Marrosu ha sottolineato il giusto riconoscimento del lavoro quotidiano a favore della cittadinanza tutta svolto dalle Fiamme Gialle. Il

Comandante Provinciale T. Col Fabio Cedola nel ringraziare l'Amministra-zione ha sottolineato la presenza in città del Corpo dal Novembre 1919 data di costituzione del “Comando di Circolo”.La location del “Largo Fiamme Gialle” prospiciente l'ex Valico di Iª Categoria della “Casa Rossa” ha un importante risvolto simbolico per le due generazio-ni di Fiamme Gialle che vi hanno prestato servizio dal 1944 al 1984, anno d'ingresso della Repubblica di Slovenia nell'”Area Schengen”, ed un risvolto sentimentale e di forte parteci-pazione interiore e della memoria.La “Casa Rossa” ha rappresentato in tutto il periodo post bellico il primo baluardo a difesa del confine orientale dell'Italia e della NATO nei confronti dei Paesi del Patto di Varsavia con l'indimenticabile “Cortina di Ferro” e della Yugoslavia del Maresciallo Tito.Ma è stato, anche, il primo confine aperto, prima dell'allargamento della Comunità Europea e della caduta del Muro di Berlino e del disfacimento del Patto di Varsavia, tra una Nazione dell'Est Europa ed una Occidentale con la firma degli “Accordi di Osimo”.

A GORIZIA

di Francesco Perazza

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Il Consiglio Nazionale, nella seduta del 29 maggio 2012, ha deliberato, tra l'altro, che il consuntivo dell'Associa-zione, relativo al periodo 2007/2012, fosse portato a conoscenza delle Sezioni per rendere partecipi tutti i soci delle attività, complessivamente svol-te, a livello centrale e periferico.In particolare, le realizzazioni e gli obiettivi raggiunti vengono di seguito riportati, in sintesi e raggruppati per sin-golo settore, nella considerazione che sono già noti ai soci:

a. ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA:Ÿ sono stati istruiti 20 ricorsi collettivi

per complessivi 250 soci, il cui esito è stato già comunicato alla quasi totalità degli interessati (200 soci);

Ÿ sono stati presentati 150 appelli riguardanti 2009 soci nonché 80 richieste relative a 801 soci per otte-nere il risarcimento connesso all'irragionevole durata del proces-so (ex legge Pinto);

Ÿ sono state trattate circa 550 prati-che riguardanti pensione ordinaria e privilegiata, equo indennizzo, liquidazione e riliquidazione buonu-scita INPDAP, FAF e Fondo di Pre-videnza, interessi legali, riscatto anni di confine, indennità di imbarco ed aeronavigazione, ricongiunzio-ne servizi, promozioni a titolo onori-fico;

b. MANIFESTAZIONI, CERIMONIE, ETC.:Ÿ 2 raduni nazionali: Palermo e pro-

vincia BAT, conclusisi con un saldo attivo, connesso al contributo degli sponsor ;

Ÿ altri raduni:- interregionali di S. Giovanni

Rotondo (n. 2) e Gaeta;- 2° Raduno interassociativo di

Trieste;- Raduno interassociativo di Tori-

no in occasione del 150° Anniver-sario Unità d'Italia;

Ÿ celebrazione dell'80° Anniversario dell' A.N.F.I. e del 20° Anniversario

del Periodico “Fiamme Gialle”;Ÿ inaugurazione di n. 4 monumenti, n.

1 stele, n. 1 cippo, n. 1 lapide e depo-sta n. 1 targa per commemorare mili-tari deceduti per causa di guerra o di servizio;

Ÿ intitolazione alle “Fiamme Gialle” di n. 12 vie/piazze;

c. SOLIDARIETÀ:Ÿ raccolta di fondi per i soci residenti in

Abruzzo ( terremoto) per €. 56.260,00 e per la piccola Alice per €. 7.585,00;

Ÿ concessione di sussidi: nr. 87 per €. 97.900,00;

d. ORGANIZZATIVO:Ÿ nuovo sito A.N.F.I. ed incremento

dell' informatizzazione delle Sezio-ni;

Ÿ definizione delle funzioni del perso-nale addetto alla Presidenza;

Ÿ anagrafe e gestione dei soci iscritti all'A.N.F.I.;

Ÿ programmazione degli obiettivi;Ÿ incremento dei nuclei di volontaria-

to/Protezione Civile (Alessandria, Terracina e Pescara) e delle Sezioni sul territorio nazionale da 275 a 285;

Ÿ raccolta aggiornata delle disposizio-ni di massima;

Ÿ istituzione del Diploma di Merito per i soci che si sono distinti;

e. PUBBLICISTICO:Ÿ redazione e pubblicazione di due

volumi sulla storia e l'evoluzione dell'A.N.F.I.;

Ÿ designazione degli Addetti ai rap-porti con i “media”;

Ÿ nuova veste tipografica ed innova-zione nei contenuti con argomenti d'interesse generale (Salute, Ango-lo del Diritto, ecc.) del periodico “Fiamme Gialle”;

f. PROSELITISMO:Ÿ istituzione della tessera di “Oblato-

re” per i finanzieri in servizio e possi-bilità di accedere al sito A.N.F.I.;

Ÿ conferenze presso i Reparti

d'Istruzione;Ÿ contatti tra Comandi Regionali e

Consiglieri Nazionali di estrazione regionale per conoscere i nominati-vi dei militari posti in congedo al fine di favorire una loro iscrizione all'Associazione;

Ÿ redazione statistica, per ciascuna regione, dei militari oblatori al fine di conoscere la percentuale di adesio-ne rispetto alla forza effettiva e di verificare l'importo dell'oblazione versata con il grado rivestito;

g. FINANZIARIO:Ÿ riduzione dei costi di stampa del

periodico “Fiamme Gialle”;Ÿ convenzione Wind e telefoni azien-

dali ed altre;Ÿ acquisizione alla sede di Olbia di un

diritto di superficie per 50 anni di mq. 5900 di terreno con un rustico da ristrutturare per la Sezione di Olbia;

Ÿ definizione del contenzioso con il quotidiano “LIBERO” con risarci-mento danni di €. 50.000 e con un rimborso per spese legali di €. 20.000;

Ÿ incremento risorse finanziarie: €. 65.000 dal Comando Generale, destinate all'erogazione di sussidi a soci e loro familiari.

NEL CORSO DEL MANDATO, INOLTRE È:Ÿ stato redatto ed approvato il nuovo

Statuto, attualmente all'esame dell'Autorità Tutoria;

Ÿ stato interessato il Comando Gene-rale per verificare la possibilità di isti-tuire nuove Sezioni in territorio este-ro;

Ÿ stata inoltrata la richiesta di assegna-zione di locali per le sedi della Presi-denza Nazionale e delle Sezioni (Agenzia Beni Sequestrati e confi-scati ed Enti locali, Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma);

Ÿ stata esaminata, in concreto, la fatti-bilità di costituire una Fondazio-ne/Onlus.

CONSUNTIVO DEL LAVORO SVOLTO DALL’ASSOCIAZIONE NEL PERIODO 2007/2012

Attività A.N.F.I. ed Elezioni

13FiammeGialle - Maggio 2012

di Umberto Fava

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14FiammeGialle - Maggio 2012

RINNOVATI GLI ORGANI SOCIALI CENTRALI DELL’ASSOCIAZIONE

QUINQUENNIO 2012/2017di Giuseppe Ruggieri

Lo scrutinio finale delle elezioni per il rinnovo degli Organi Sociali Centrali dell'A.N.F.I. , svolte, a livello nazionale, il 6 maggio 2012, ha dato il seguente esito:

Sezioni ufficialmente costituite..............................Sezioni scrutinate..................................................Sezioni che non hanno esercitato il diritto di voto

ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI ALLE VARIE CARICHE, COMPLETO DEI VOTI DA CIASCUNO CONSEGUITI (indicati in grassetto i candidati eletti)

CARICA SOCIALE GRADO,

COGNOME E NOME VOTI CONSEGUITI

Presidente Nazionale Gen.C.A. VERDICCHIO Giovanni Gen.D. GOLA Gianni

Vicepresidente Nazionale Vicario Gen.C.A. FAVA Umberto

Vicepresidente Nazionale per l’Italia settentrionale

Gen.D. CAPPELLI Mauro Gen.B. SANTONASTASO Mauro

Vicepresidente Nazionale per l’Italia centromeridionale

Fin. ZAMPELLI Antonio

Consigliere Nazionale residente a Roma Ten.Col. RUGGIERI Giuseppe M.O. CASULA Antonio Gen. D. LECCA Natalino Ten.Col. BACCI Romano Magg. LEUCI Luca S.Ten. GIANFRANCESCO Michele Ten. STAVOLONE Lanfranco Gen. B. MAENZA Angelo Gen. D. BEVILACQUA Salvatore Brig. Ca. BERTONERI Elio Gen. D. ALVINO Vittorio

Consigliere Nazionale per il Piemonte e Valle d’Aosta

Cap. MARINI Tito Gen. B. SANTORO Nicola

Consigliere Nazionale per la Liguria

Ten.Col. MARINO Antonio Fin. STUANI Angelo A.

Consigliere Nazionale per la Lombardia

Cap. SABA Urbano Cap. DI PASCALE Stanislao

Consigliere Nazionale per il Veneto

M.C. SCHIAVON Virginio

M M.A. FUSCO Giovanni

Soci aventi diritto al voto...................................................Soci votanti........................................................................Percentuale dei votanti, rispetto agli aventi diritto al voto

N. 17.439N. 11.17564,08%

N. 280N. 279N. 1

M.M.a. LONGO Orazio

Consigliere Nazionale per il Trentino A. Adige

Fin. GIANNINI Mauro

Consigliere Nazionale per il Friuli Venezia Giulia

Ten.Col.D’AMATO Vincenzo N. V.Brig. PAGNANO Salvatore Fin. PERAZZA Francesco

Consigliere Nazionale per l’Emilia Romagna

M.M.a. GELSI Ermanno M.M.a.CS AMMATURO Francesco

Consigliere Nazionale per la Toscana

Fin. MUGNAINI Marco

Consigliere Nazionale per le Marche, Abruzzo e Molise

Lgt. DE MARCO Nicola S.Ten. TOTARO Gregorio

6.460 4.490

10.101

8.329 1.649

9.149

8.226 7.963 7.072 6.933 6.850 6.272 5.629 5.145 4.768 3.968 2.765

6.630 1.912

6.514 1.664

4.8713.591

5.3092.060

1.054

7.953

4.1582.6081.455

7.3381.135

7.857

6.568 1.988

*

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Consigliere Nazionale per il Lazio e Umbria

Lgt. TRICARICO Luigi Gen.B. MUSUMECI Bernardo S.Ten. SIMONE Italo

Campania M.M.a. CAROTENUTO Antonio Col. VECCHIO Giovanni

Consigliere Nazionale per la Calabria

Fin. GIUSTI Anselmo

Consigliere Nazionale per la Puglia e Basilicata

Fin. FIORE Antonio

Consigliere Nazionale per la Sicilia

S.Ten. CULO’ Giuseppe Fin. FANGANO Riccardo

Consigliere Nazionale per la Sardegna

Cap. CUCCURU Salvatorico Lgt. BOI Tiziano

Sindaco Effettivo

Sindaco Supplente

M.a. GAGLIARDI Florindo Col. LANCELLOTTI Antonio M.a. BATTELLA Vincenzo M.C. ORFEI Marino Ten. LAZZARO Francesco Ten.Col. GIANNETTI Giovanni Gen.B. ROSATO Francesco

Proboviro Ten.Col. CONTINI Domenico Fin. CINQUE Giovanni Gen. C.A. COSCARELLA Aldo

3.855 2.998 1.919

2.076 1.299

7.446

8.143

6.930 1.430

4. 425 3.888

7.095 6.963 6.4376.393 4.5853.555 3.157

6.155 6.064 5.073

a. incrementare le iniziative per una mag- ad attività a favore di altre Istituzioni e j. aggiornamento della tenuta sociale ad giore adesione all'Associazione dei mili- della collettività nazionale per finalità di intervenuta approvazione dello Statuto;tari posti in congedo mediante rapporti e operante solidarietà (Scuole, Tribunali, k. inserimento sul sito A.N.F.I. dei verbali collegamento con Comandi Regionali; calamità locali/nazionali, ecc.); del Consiglio Nazionale e del Comitato

b. incremento delle risorse finanziarie; f. assemblea dei Presidenti di Sezione in Esecutivo;c. partecipazione di 2 Consiglieri Nazionali occasione del/i Raduno/i Nazionale/i; l. costituzione di un collegamento istituzio-

di estrazione Regionale al Comitato di g. assegnazione, da parte del Presidente nale tra A.N.F.I. e Comando Generale e Redazione del periodico “Fiamme Gial- Nazionale, ai sensi dell'art. 30, comma tra Consigliere Nazionale/Regionale e le” (gli stessi che, a turno, partecipano al 1, lett. c) di incarichi specifici ai Consi- Comando Regionale/Provinciale;Comitato Esecutivo); glieri Nazionali residenti a Roma; m. conferenze presso i Reparti d'Istruzio-

d. incremento della costituzione dei Nuclei h. partecipazione dei militari in servizio alle ne;di Volontariato/Protezione Civile sul ter- iniziative associative; n. convenzioni;ritorio nazionale; i. acquisizione dagli Enti locali di sedi o. costituzione Fondazione/ONLUS;

e. incremento della partecipazione dei Soci sociali per diminuire i costi di locazione; p. consuntivo dell’attività annuale.

IL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D'ITALIA, SVOLTOSI IN ROMA, IL 29 MAGGIO 2012, HA DEFINITO GLI OBIETTIVI DELL'A.N.F.I. PER GLI ANNI 2012/2014:

*Il Vicepresidente Nazionale ANFI per l’Italia Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli, ha rassegnato le dimissioni, per motivi di carattere strettamente personale. Allo stesso è subentrato, il Gen. B. Mauro Santonastaso, quale candidato alla stessa carica che ha riportato il maggior numero di voti.

S.Ten. INFANTE Giuseppe 4.965

Gen. C.A. CLIMINTI Enzo 7.036

La Direzione del Periodico “Fiamme Gialle” formula ai neoeletti componenti di Organi Sociali Centrali dell’A.N.F.I. le più sentite felicitazioni

15FiammeGialle - Maggio 2012

OBIETTIVI 2012/2014

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TACCUINOTACCUINO di Giuseppe Giuliani

Questa mattina sono andato, come d'abitudine, all'edicola dei giornali. Mentre stavo per risalire in auto, ho visto un signore il quale, fermata la sua auto in seconda fila ed aperto il finestrino di destra, protendeva verso di me il suo braccio destro con la mano a palet-ta, come per dire: “Toh, chi si vede” ed accom-pagnando il gesto con un sorriso a 32 denti. Era una persona di evidente bassa statura, paffutella, con una di quelle barbe né corte né lunghe che vanno oggi di moda. Non si capi-sce se siano barbe non rasate o conati di barbe lunghe. Non ho riconosciuto questo signore ma io, purtroppo, non sono fisionomi-sta e talvolta faccio figure da quattro soldi per non aver riconosciuto persone che viceversa si aspettavano effusioni da parte mia. Così ho porto a mia volta la mano al signore, il quale me la ha trattenuta in una cordialissima stret-ta. Nel frattempo parlava, parlava a catinelle, senza neanche darmi il tempo di rispondere: “Io mi sono trasferito in Lombardia, dove mi trovo benissimo. Tu hai un ottimo aspetto, si vede che stai bene. Come dici? Hai avuto di recente qualche problema di salute? Ah, vole-vo dire che ti vedevo un pò giù, In famiglia tutti bene? Tu hai un figlio, vero? O due? E dove abiti? Io sono alloggiato all'Hotel Vesuvio (uno dei migliori di Napoli – ndr). Sono venuto a Napoli perché dovevo portare un regalo al prof. Gentile, alla Clinica Mediterranea, ma ho saputo che il professore si è trasferito da tempo a Boston. E così, visto che ti ho incon-trato, volevo dare a te il regalo. Sali, sali, che ti faccio vedere il regalo”. Io ho risposto che lo ringraziavo, ma che non avrei mai potuto accettare e, con un pretesto, mi sono allonta-nato, leggendogli in volto una chiara delusio-ne.Ma, pur non essendo salito su quell'auto, posso continuare il racconto come se vi fossi salito, utilizzando le cronache di quasi tutti i giorni. Salito in auto, il signore avrebbe detto: “Ecco, guarda che opera d'arte. L'ho pagata 5.000 euro ed ora che faccio? Me la riporto a Milano? Preferisco regalarla ad un amico e, visto che ti ho incontrato, te la cedo per soli 1.000 euro. Fai un affarone, ma che cosa non si fa per gli amici?”. Naturalmente, le cifre pos-sono essere cambiate a piacimento, dipende dall'oggetto-regalo e dalla propensione alla

Foto 1

LA FACCIA DEL FESSO

16FiammeGialle - Maggio 2012

spesa della persona incontrata. Nei miei ricor-di, solo altre due volte sono stato oggetto di attenzione da sconosciuti. Una volta, mentre passeggiavo in una strada poco frequentata, due giovanotti alla guida di un'auto si fermaro-no ed uno dei due mi porse i saluti di suo padre. Anche in quel caso, non si ebbe un seguito perché io dissi di non ricordare il nome che mi veniva proposto. In un'altra occasione, un giovanotto mi salutò con particolare effu-sione e, alla mia meraviglia, rispose che uno come me non si dimentica mai. Anche in quel caso, con un pretesto, mi sottrassi all'invito di salire in auto per continuare la conversazione.Ma oggi, tornato a casa, ho fatto due riflessio-ni. La prima. Noi finanzieri abbiamo trascorso una vita ad alzarci la mattina presto col pen-siero rivolto al lavoro. Magari è anche capitato di non essere andati proprio a dormire per esi-genze varie ma di esserci poi sempre dedicati al lavoro. Possibile che ci sia gente che si alza la mattina e pensa a come fregare il prossi-mo? A due pensionati di mia conoscenza fece-ro un tiro crudele. Li fermarono e dissero che un loro nipotino, di cui conoscevano il nome, era stato ricoverato d'urgenza in ospedale. Non era vero niente. Era vero che i due lesto-fanti avevano profittato dell'emozione dei nonni ed avevano sfilato la pensione appena ritirata all'ufficio postale dinanzi al quale si era svolta la scena. La seconda riflessione. Che cosa ho io da attirare l'attenzione dei malvi-venti, anche se per fortuna non numerosi? Altezza normale, corporatura normale, niente baffi o barba, niente orecchini, collane o tatuaggi. La faccia. Deve essere la faccia. Così, sono andato nel bagno davanti allo spec-chio e mi sono osservato: due occhi, due orec-chie, un naso, una bocca. L'aspetto comples-sivo di un vecchio canuto e banale. Tanto banale da chiedermi come abbia fatto ad avere due mogli e qualche fidanzata. Anche se mi facessi controllare la vista, non riuscirei a ritrovarmi la faccia del pollo. E, poi, non so nemmeno fare chicchirichì.

Non so se esista la reincarnazione e non mi interessa affrontare l'argomento. Mi interessa, invece, sperare che, qualora mi reincarnassi, vorrei che si avverasse un disegno, ma meglio sarebbe dire un sogno, che non ho potuto rea-

I SOGNI NEL CASSETTO

lizzare in questa vita. La mia idea sarebbe stata quella di fare costruire un palazzo, dicia-mo una villa, su più piani. Al piano terreno, avrei abitato io ed a quelli superiori i miei figli, uno per piano, con le rispettive famiglie. La domenica ci saremmo riuniti tutti a casa mia, a piano terra, oppure, tempo permettendo, sul prato, per il pranzo festivo.Quanti piani dovrebbe avere la costruzione? Ma, per me, per le mie preferenze, anche una decina, il che significa dieci figli tra maschi e femmine. Potrei dire anche di più ma mi limito per rispetto alla donna che sarà mia moglie. Non penso, infatti, che un numero eccessivo di gravidanze giovi ad una donna.Deve essere per questo motivo che un medico austriaco, titolare di una clinica della fertilità a Londra, ha avuto 600 figli (sì, avete letto bene, 600) da donne diverse, anche senza aver fatto la loro “conoscenza biblica”. Il medico-padre è morto nel 1972, e si calcola che le insemina-zioni siano avvenute tra il 1943 ed il 1962, ad una media di venti all'anno. Qualcuno sostie-ne che il medico sia stato indotto a dare il pro-prio seme dalla scarsità dei donatori dell'epoca e dalla pressante richiesta di eredi, soprattutto da parte di aristocratici e bene-stanti. Altri sostiene che l'austriaco voleva sol-tanto risparmiare sull'acquisto di liquido semi-nale, per aumentare i propri guadagni. Sem-bra che tutta la questione sia venuta alla luce grazie all'iniziativa di due persone nate nella stessa clinica, che avevano scoperto di avere troppi tratti in comune. Sono state avviate così indagini che hanno portato al risultato descrit-to. Fatto sta che una condotta del genere non sarebbe oggi più possibile, in quanto la vigen-te disciplina legislativa del Regno Unito limita a dieci il numero delle donazioni di sperma da parte di un medesimo soggetto.Ecco, forse è per questo motivo che io ho in testa dieci figli, però tutti generati da me, come è stato in questa vita. Naturalmente, mi augu-ro anche di avere i mezzi economici per poter-lo fare, come non è stato in questa vita.

Questo è il Paese della fantasia. I giovani non sanno probabilmente che, in tempo fascista, c'era la tassa sul celibato, dovuta da tutti i non sposati. Rispondeva alla “politica demografi-ca” del regime, che voleva un'alta natalità per

LA TASSA SUGLI OBESI

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QUATTROZAMPE

FC è una ragazza di vent'anni, amante dei cavalli. GH è una cavallina bizzarra, indocile, della quale i padroni sono tentati di disfarsi. MA FC non vuole e comincia a dedicarsi esclusivamente a GH. Tra i due esseri viventi si stabilisce una vera e propria empatia. Poi FC si ammala, le scoprono una malattia inguaribile ed il rapporto tra i due esseri diven-ta ancora più stringente, finché un giorno la ragazza è costretta al ricovero ospedaliero e GH non ha dunque più notizie di lei.Il 4 aprile 2012, FC cessa di vivere. Ma il gior-no precedente GH era stata trovata morta nella sua stalla.

Il medico di famiglia.Di solito diceva: “Passerò in mattinata” ed era così generico sull'orario non perché non fosse una persona puntuale, ma perché non sapeva in realtà quanto tempo gli avrebbero assorbito le visite programmate in preceden-za. Sto parlando del “medico di famiglia”, un signore solitamente di una certa età, che veni-va a casa, si sedeva pazientemente accanto al malato e si faceva raccontare. Poi ausculta-va, palpava, si faceva portare un cucchiaio per abbassare la lingua e vedere la gola. Infine sentenziava, prescriveva la cura e conclude-va: “Ci vediamo domani”. L'indomani veniva, si sedeva, chiedeva notizie sul riposo nottur-no, sull'appetito, sulle feci, misurava la tempe-ratura, palpava la pancia, auscultava le spalle ed il petto. Così fino alla guarigione. Oggi la diagnosi viene fatta sulla base delle immanca-bili analisi e la cura prescritta velocemente in base ai “protocolli”.

Il farmacista. Andato via il medico di famiglia, si andava dal

farmacista per “fare spedire” le ricetta. La far-macia era anche bella a vedersi, con tutti quei vasi di ogni dimensione, solitamente decorati di blu. C'era l'immancabile bilancino, dove il farmacista pesava a grammi le varie sostanze che poi miscelava su un foglio grande steso sul bancone e suddivideva normalmente in dieci parti uguali ciascuna delle quali veniva deposta su altrettanti piccoli rettangoli di carta sottile ugualmente stesi sul bancone. Era bra-vissimo il farmacista a suddividere la massa comune in dieci parti uguali, con un movimen-to sincrono delle mani che aveva del magico. Quelle stesse mani poi ripiegavano i rettangoli di carta che, col loro contenuto, diventavano le “bustine”, ossia la cura per quella malattia. Poi è passata la macchina del tempo ed ogni cosa è cambiata. Una volta ho avuto come amica una farmacista con la quale esercitai il mio spiritello maligno. Le chiesi quale differenza corresse tra lei ed una commessa di un nego-zio di scatolame. Mi mandò al diavolo.

Ghetta.Gambaletto di tessuto che si calzava sulla scarpa maschile e veniva fissato con un laccio che passava nell'incavo tra la suola e il tacco (Zingarelli).

Il tostacaffèEra costituito da un cilindro metallico con uno sportellino. Alle estremità del cilindro c'era uno spuntone metallico, da una parte, ed uno spuntone metallico con impugnatura dall'altro. I due spuntoni servivano per appog-giare il cilindro su una base che, a sua volta, veniva appoggiata sui carboni di legna. Den-tro il cilindro, una certa quantità di caffè crudo da torrefare, girando continuamente il cilindro afferrato per il manico. Non bisognava fermar-si mai, altrimenti il caffè si sarebbe bruciato. Ogni tanto, si sollevava il cilindro dal fuoco, si apriva lo sportellino e si controllava il grado di cottura dei grani di caffè. Ed è in quel momen-to che dal cilindro usciva un profumo che asso-lutamente nessuno dei caffè oggi in commer-cio, non solo torrefatti ma già macinati, riesce a sprigionare..

Il macinino del caffèEra il necessario complemento dell'aggeggio precedente. Era di forma generalmente cubi-ca, ed era dotato di un'apertura superiore e di un cassetto inferiore. Nella parte superiore si inserivano i grani del caffè torrefatto, si girava una manopolina e nel cassetto inferiore si rac-coglieva il caffè macinato, che poi poteva esse-re lasciato lì per evitare la dispersione dell'aroma, oppure travasato in apposito con-tenitore preferibilmente a tenuta stagna.

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CHI L’HA VISTO?

LA CASERMA DI RESIA

La volta scorsa ho parlato della caserma Zanzur di Napoli, ed ho spiegato perché sta nel mio cuore.Ma ci sono anche altre caserme, che sono rimaste ugualmente nel mio cuore.Questa volta, vorrei parlare di quella di Resia, la sperduta località dell'Alto Adige dove ero stato inviato come prima destinazione da sottotenente.Il fabbricato era nuovissimo perché tutto il paese di Curon Venosta era stato sommerso da un lago artificiale e ricostruito più a monte.Ero andato a dare il cambio a Duilio Di Censo, il quale si era preoccupato di farmi visitare la circoscrizione e di farmi conoscere il persona-le delle brigate e dei distaccamenti permanen-ti e stagionali.Di Censo era mio anziano di Accademia, aveva una corporatura molto forte ed un tono di voce ultimativo.La sua presenza mi tranquillizzava in quei miei primi, trepidanti passi, e quindi non avevo motivo di allontanarlo.Anche lui, evidentemente, aveva i suoi buoni motivi per non allontanarsi, sicché il nostro “cambio di consegna”, avendo superato certi limiti di tempo, suscitò l'ira del comandate della Legione, il quale ci spedì un fonogram-ma col quale ci imponeva di darci una mossa.Così, da un momento all'altro, restai solo. E cominciai davvero a sperimentare la “solitudine del comandante”.Avevo appena ventidue anni ed il comando di 150 uomini, tra i quali alcuni di età ben superiore alla mia.Tra questi, il maresciallo Iaccarino, del quale ho già parlato in altra occasione, che comandava la brigata alla sede, ed il brig. Heppergher, che comandava la brigata di San Valentino alla Muta.Due persone piene di capacità e, soprattutto, di tatto, perché mi aiutarono a risolvere il problema che ha un giovane ufficiale, privo di qualsiasi esperienza di comando, di non compromettere il prestigio del proprio grado e, nel contempo, di non mortificare l'esperienza e l'età dei suoi dipendenti.E' per questo motivo che io ho sempre preferito parlare di “collaboratori”, piuttosto che di “dipendenti”.E tutto questo è avvenuto nella caserma di Resia, nel mio splendido ufficio con una grande vetrata sul lago, dalla quale si scorgeva, in lontananza, il gruppo dell'Ortles-Cevedale, uno spettacolo da mozzare il fiato anche a chi, come me, non può proprio dirsi un appassionato della montagna.

poter dare “moschetti alla Patria”. Ma, in tempi più antichi, ci sono stati tributi sugli usci e fine-stre, sulle strette di mano e così via.Nessuno aveva ancora pensato, sin dai tempi dell'antichità, ad una tassa sull'obesità. Ci ha pensato l'attuale ministro della salute, Renato Balduzzi, il quale ha annunziato di voler intro-durre una nuova tassa su merendine, ciocco-lata, snack dolci e salati, bibite gassate, allo scopo di combattere l'obesità. L'obesità, infat-ti, provoca esborsi al sistema sanitario nazio-nale, per cui se essa diminuisse si avvantag-gerebbero le pubbliche finanze, oltre che la salute individuale.

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LA VITALITA' DEL SUD ITALIA.A dispetto dei tempi, delle difficoltà e dei luoghi comuni tesi al malevolo giu-dizio sul Meridione d'Italia, non possia-mo non accogliere con ammirazione e simpatia alcune iniziative imprendito-riali delle nuove generazioni che ven-gono emergendo e che progressiva-mente stanno disegnando una nuova immagine delle laboriose genti del Sud, spesso etichettate a torto come in preda ad un atavico spirito di fatalistica rassegnazione. Già nel numero di dicembre 2011 di Fiamme Gialle descrissi gli avanzati studi sulle alghe, sulla loro vitale fun-zione di naturali depuratori, la cui mas-sa, peraltro, ben si addice per la produ-zione di carburanti ecologici, condotti dall'università Federico II di Napoli nel golfo partenopeo. Ora ci spostiamo più a sud, in Sicilia, dove un brillante imprenditore, Fabio Montagnino, è riu-scito nell'intento di reinventarsi un lavo-ro di grande prospettiva dopo la trau-matica e anticipata chiusura, lo scorso

24 novembre, degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese, cittadina di 30 mila abi-tanti, in provincia di Palermo. «Abbiamo cominciato a prefissarci obiettivi da “green economy” quando si è avuta la certezza che la Fiat non sarebbe rimasta». Con queste parole Fabio Montagnino, amministratore unico di Idea, azienda di Termini Imere-se, introduce e ci spiega la svolta eco-logista. Lo stabilimento Idea agisce di concerto con la Biosurvey s.r.l. (spin off accade-mico dellUniversità di Palermo, ossia società specializzata in ecologia mari-na che - ai sensi della legge 297/1999 e dell'art.11 del D.M.593 del 8/8/2000 di sua attuazione - è f inal izzata all'utilizzazione industriale dei risultati della ricerca universitaria, a favore della quale l'Università autorizza il persona-le, di ruolo e non di ruolo, a partecipare alla sua costituzione, rendendole disponibili anche alcuni servizi per faci-litarne l'avvio e il primo sviluppo). Sia Idea che Biosurvey s.r.l. vengono poi supportate dal Consorzio Arca, incuba-tore d'impresa dello stesso ateneo palermitano, diretto dallo stesso Monta-gnino, la cui finalità non è solo quella di insegnare agli studenti come diventare imprenditori, ma anche quella, altret-

tanto ambiziosa, della riforestazione dei fondali marini. «Il sistema - informa Montagnino - consiste nella realizza-zione di un tutore in Mater-Bi, realizza-to con plastiche derivate dal mais, per impiantare nei fondali marini la posido-nia oceanica».

QUANDO LA CRISI ECONOMICA LIBERA NUOVE OPPORTUNITA'.Ma come è riuscito Fabio Montagnino a creare Idea, la società per lo sviluppo di materiali innovativi ed ex azienda dell' indotto Fiat di Termini Imerese, che oggi ha riconvertito i macchinari per rea-lizzare prodotti con plastiche biodegra-dabili? «L'azienda – spiega nel suo arti-colo Maria Rosa Pavia -, come quasi tutte quelle del circondario di Termini Imerese, aveva un destino economico legato a doppio filo con quello della Fiat. Lo stabilimento di Idea era prima sede della Fiat che produceva compo-nenti in materiale plastico prima per Panda e Punto e poi per la Lancia Y. Una storia aziendale partita negli anni Ottanta e poi entrata in crisi nei primi anni Duemila a causa della riduzione dei volumi di produzione da parte della Fiat. Entrata in liquidazione, la Fist è stata rilevata da Montagnino che, dal 2009, ha deciso di far evolvere

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AMBIENTEAMBIENTE

a cura del dr. Marco Duspiva

UN BINOMIO EFFICACE PER LA NUOVA FRONTIERA DELLA GREEN ECONOMY

... E GIOVANI IMPRENDITORI

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l'azienda affiancandosi a partner di ricerca nella logica del laboratorio indu-striale».

LA POSIDONIA OCEANICA.Gli fa eco Sebastiano Calvo, capo dell'unità di ricerca della Biosurvey s.r.l., in un articolo di Maria Rosa Pavia su Corriere.it: «La posidonia è una pian-ta marina che costituisce una sorta di foresta pluviale del Mediterraneo. Le sue praterie coprono dal 2 al 4 per cento della superficie del bacino, ma ospitano il 20% delle specie. Funge da nursery per pesci e animali marini nei primi stadi della loro vita».Oltre alla sua importanza per la fauna marina, si legge ancora nell'articolo, la posidonia protegge le coste dalle ero-sioni smorzando il moto ondoso. Inoltre contribuisce alla limpidezza delle acque, trattenendo eventuali detriti ed evitandone l'emersione.Uno studio apparso alcuni anni fa su Nature valutata in 20 mila dollari per ettaro il valore economico della funzio-ne eco-sistemica svolta dalle faneroga-me marine (di cui fa parte la posidonia).Calvo precisa: «Questo valore è una media, nel caso della posidonia deve essere aumentato di tre-quattro volte».Ma non sono solo queste le sorprese che ci riserva la posidonia oceanica: poche settimane fa un team di scien-ziati guidati da Sophie Arnaud-Haond, dell'Università di Algarve in Por-togallo, ha trovato una fitta prateria di questi esemplari al centro del Mediter-raneo, tra Formentera e Cipro, e, dopo averne prelevato campioni in 40 siti diversi, ad un esame del Dna gli scien-ziati hanno accertato in oltre 200 mila anni la sua veneranda età…La posidonia, però, oggi è a rischio

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estinzione per colpa dell'inquinamento e delle reti a strascico, e a causa dell'estrema lentezza con la quale si riproduce: occorrono più di 600 anni per coprire una superficie di 80 metri qua-dri.

IL TUTORE.Il tutore che dovrà ospitare la posidonia oceanica per consentirle di radicarsi ed attecchire nei fondali, ha una struttura a raggiera, simile a una stella, sulla quale vengono fissate le talee.La grande novità sta però nel materiale rivoluzionario, rispetto al passato, utiliz-zato per produrre questo supporto.Fino ad oggi, infatti, si sono utilizzati sistemi di fissaggio invasivi, in metallo o cemento, potenzialmente degradanti per l'ambiente. Il nuovo tutore prodotto dall'azienda Idea, invece, utilizza il Mater-Bi (nome commerciale di un tipo

di bio-plastica brevettato e commercia-lizzato dalla Novamont di Terni) che, a differenza di altre materie plastiche, è biodegradabile grazie all'azione svolta da taluni microorganismi che lo trasfor-mano in acqua, anidride carbonica e metano.La progressiva decomposizione della struttura di sostegno non compromette però il radicamento sui fondali della poseidonia oceanica che, nel frattem-po, ha tutto il tempo necessario per ini-ziare il suo ciclo vitale, crescere e irro-bustirsi a tal punto da non aver più la necessità di alcun supporto.

PRIME SPERIMENTAZIONI.Un primo esperimento di riforestazione è stato condotto nelle acque antistanti Palermo. Qui le colonie di posidonia oceanica erano state gravemente dan-neggiate da un uso selvaggio della pesca (condotta a strascico) e seppelli-te in più parti da depositi di detriti deri-vati da dragaggi indiscriminati, ovvero sepolta sotto materiale di scarto di vario genere (tra gli anni Cinquanta e Settanta, durante la selvaggia espan-s ione urban is t ica de l la c i t tà , l'insensibilità ambientale comportava che il materiale di scavo venisse versa-to in mare). Nella zona di Vergine Maria, a Palermo, la piantumazione ha avuto un buon esito e i fondali si sono progressivamente ripopolati: tra le pian-te di posidonia, infatti, molte specie marine hanno trovato un ambiente idea-le per deporre e far maturare le proprie uova. Ora si prospetta una nuova sfida: entro quest'anno si procederà alla riforesta-zione e al recupero ambientale dei fon-dali antistanti il petrolchimico di Augu-sta, in provincia di Siracusa.

FiammeGialle - Maggio 2012

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L’Angolo della SALUTE“L’angolo della salute” in questo numero è a cura del Prof. Luigi ValenzanoFiammeGialle - Maggio 2012

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Il Sole e la Cute

Prof. Luigi Valenzano, Consulente in Derma-tologia presso il Poliam-bulatorio FAF di Roma, diretto dal Dott. Riccar-do Piccinni

Foto 1

L'uomo, fin dai tempi più remoti, ha sempre adorato il sole ed anche oggi, seppur con diverse motivazioni e moda-lità, continua l'eterno, indissolubile rap-porto fra le due entità. Ma l'uomo, nel corso dei secoli, è cambiato ed ancor più si è modificata l'interazione fra il sole e la terra, rendendo in tal modo sempre più complesso e problematico l'influsso che l'astro è in grado di eser-citare sugli esseri viventi ed in partico-lare, per quanto ci riguarda, sulla nostra cute.I tre attori del nostro attuale interesse sono la cute o pelle, il sole e le neopla-sie cutanee.La pelle o cute è il più grande ed esteso organo del nostro corpo. E' formata da tre strati sovrapposti: l'epidermide più “superficiale”, il derma “intermedio”, e più profondamente il tessuto sottocuta-neo o ipoderma. L'epidermide, a sua volta, è formata da cinque strati sovrapposti di cellule di diversa natura: il principale componente è la cellula epiteliale o cheratinocita, inframezzato nello strato basale ai melanociti, depu-tati alla produzione della melanina. Questo pigmento è presente anche nei capelli e nell'occhio, e limita l'azione dannosa delle radiazioni solari. I mela-nociti possono essere particolarmente addensati in alcuni punti della superfi-cie cutaneo-mucosa costituendo i cosiddetti nevi. Dalla crescita incon-trollata delle cellule epiteliali o dei mela-nociti originano le neoplasie cutanee in questione. Il sole, stella madre del sistema solare, è sede di continue reazioni termonu-cleari e come tale emette radiazioni elettromagnetiche che sono caratteriz-

zate dalla loro lunghezza d'onda. Il rapporto fra il sole e la cute ci interes-sa sotto vari punti di vista, ma soprattut-to per gli effetti biologici sia precoci, per lo più benefici, sia tardivi, spesso noci-vi. Tra i precoci sono particolarmente importanti la pigmentazione immedia-ta, l'azione calorifica, la vasodilatazio-ne, la termoregolazione, la sudorazio-ne e l'utilissima azione antirachitica. Interessante l'effetto euforizzante o antidepressivo che la luce solare può esercitare sulla nostra psiche. Le neoplasie cutanee. Tra gli effetti tar-divi che il sole esercita sulla cute, oltre all'invecchiamento precoce o fotoa-ging, possono esservi i tumori della pel-le, lesioni proliferative benigne o mali-gne dell'epidermide e/o dei suoi annes-si e dei melanociti : cheratosi attiniche, i carcinomi baso e spinocellulari, nevi e melanomi. Per la realizzazione di tali neoplasie sono indispensabili la predisposizione genetica, il peculiare fototipo, la pre-senza di precancerosi o nevi, (congeni-ti o acquisiti), ed un discreto grado di immunodisponibilità. Sono concausali tutti i comportamenti scorretti, specie la fotoesposizione incontrollata. Per meglio comprendere questo peri-coloso legame fra sole e cute conviene esaminare alcuni dettagli. A tal fine, fra i componenti della radiazione solare, solo i raggi ultravioletti (UV) , la luce visi-bile e gli infrarossi: raggiungono la nostra cute, mentre le altre radiazioni (raggi cosmici, gamma, radiazioni X) sono in gran parte trattenuti dalla fascia atmosferica di ozono, dalle nuvole, dalle polveri, ecc. Le radiazioni solari ultraviolette sono divise in tre classi:i raggi A (UVA) di lunghezza d'onde 320 – 400 monometrici; i raggi B (UVB) di lunghezza d'onde 280 – 320; i raggi C (UVC) di lunghezza d'onde inferiore a 280 monometrici.In particolare i raggi UV-A sono ad emis-sione costante per tutta la giornata, non sono ridotti dal tempo nuvoloso, nè bloccati dai vetri e sono poco filtrati dagli schermi «tradizionali». Entrambe le radiazioni UV-A e UV-B

penetrano profondamente nella cute e la oltrepassano sino a raggiungere il derma (foto1).

I raggi UV-A sono emessi costante-mente dall'alba al tramonto, mentre gli UV-B sono particolarmente intensi nelle ore centrali, con un picco massi-mo alle ore 12.Il comportamento soggettivo della cute nei confronti del sole varia a seconda del fototipo, ossia del variabile colorito della cute, dei capelli e degli occhi che ognuno di noi possiede. A tale scopo un grande dermatologo statunitense, il Prof. Fitzpatrick, ha suddiviso in 6 cate-gorie i diversi fototipi. Questa classificazione, ormai classi-ca, è molto usata nella pratica clinica, per inquadrare i vari soggetti nel corso dell'osservazione medica (foto 2).Per il rapporto nocivo fra cute e sole, consideriamo che i raggi UV possono danneggiare il DNA, il citoplasma, le membrane cellulari ed il tessuto con-nettivo; in concomitanza con un certo grado di immunosoppressione locale. Si realizzano così quelle mutazioni genetiche che sono alla base del feno-meno tumorale cutaneo. Se l'esposizione solare è cronica e per-sistente, come nei soggetti prolungata-mente esposti al sole (contadini, mari-nai, sportivi, ecc.) si produrranno tumo-ri cutanei epiteliali (discheratosi, carci-nomi baso e spinocellulari).Se invece l'esposizione è brusca e sal-tuaria, più facilmente si realizzano le neoplasie dei melanociti (nevi e mela-nomi).Il melanoma maligno cutaneo, è un tumore maligno dei melanociti della cute. I melanociti sono cellule capaci di

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Auto-Esame

Foto 2

Foto 3

sintetizzare pigmento colorato (chia-mato Melanina) e sono situate nell'epidermide e nei follicoli piliferi. Sono le cellule che permettono alla nostra cute di abbronzarsi sotto lo sti-molo della luce del sole e danno un diverso colore alla cute delle razze umane.La principale funzione fisiologica dei melanociti è quella di proteggere le altre cellule cutanee dagli effetti nocivi del sole. Il melanoma può colpire tutti gli essere umani di qualunque età e di qualunque razza, tuttavia le frequenze variano drammaticamente.I soggetti più a rischio sono gli individui adulti o anziani di razza bianca e di car-nagione chiara che sono stati esposti al sole per tutta la vita ed in particolare nella loro infanzia e adolescenza.Metà dei melanomi compare prima dei 60 anni.I soggetti meno colpiti sono quelli di razza negra e gli asiatici.In circa la metà dei casi i soggetti che sviluppano il melanoma appartengono ad una particolare categoria che va considerata dunque a rischio. I princi-pali fattori di rischio facilmente consta-tabili sono un elevato numero di nevi presenti sulla cute, la cute chiara, i capelli biondi o rossi, gli occhi chiari, un precedente melanoma o una familiari-tà per melanoma, la lunga esposizione al sole specie se in età infantile-puberale e l'età adulta.Ognuno di noi ha sino a venticinque-trenta nevi sparsi per il corpo, soggetti che hanno oltre cinquanta nevi sono da considerare a rischio di sviluppare un

melanoma su uno di questi nevi o sulla cute sana. Questo rischio aumenta, anche di molto, se i nevi sono atipici nella forma, nel colore o nelle dimen-sioni. I fototipi più chiari sono generalmente soggetti che abbronzano con difficoltà (o non si abbronzano affatto) e spesso vanno incontro a ustioni solari. Circa l'11 per cento dei soggetti con melanoma sviluppa un altro melanoma nei successivi 5 anni. Altri melanomi possono poi presentarsi nel corso della vita. I soggetti che hanno un parente prossimo (genitori, fratelli) colpito da melanoma sono essi stessi a rischio di sviluppare un melanoma. Il rischio aumenta con l'aumentare del numero dei parenti colpiti. Il rischio poi aumenta se ci sono stati episodi ripetuti di ustioni solari, specie in età infantile. Per porre la diagnosi, il dermatologo innanzi tutto esamina la lesione pigmentata e giudica ad occhio nudo se questa rientra negli aspetti segnalati sopra con l'acronimo ABCDE. Se la lesione ha aspetti classi-ci di un nevo viene lasciata in sede (o escissa per motivi estetici), se invece il quadro è sicuramente indicativo per un melanoma la lesione viene subito escissa per l'analisi istologica. Le lesio-ni che ad occhio nudo hanno aspetti equivoci vengono analizzate con l'epiluminescenza. L'epiluminescenza o dermatoscopia è una tecnica che consiste nell'analiz-zare una lesione sospetta con un ingranditore dopo averla coperta con un film di olio che sembra come rende-

re trasparente l'epidermide. In questo metodo si può ingrandire la lesione sino a 10 volte ed osservarla comoda-mente su uno schermo di un computer (potendola così memorizzare). Si trat-ta di una metodica che oggi è a disposi-zione di quasi tutti gli studi dermatolo-gici ed è sempre più precisa. Ai fini pra-tici il paziente deve quindi sapere che la foto protezione mediante filtri solari diminuisce il rischio di tumori cutanei; che la diagnosi più è precoce, più la pro-gnosi è favorevole, che è molto utile un'auto-esame ripetuto (foto 3).

A tale scopo è utile applicare la regola dell'ABCDEF. Criteri: A, B, C, D, E, F:asimmetria della lesione (A); bordi irre-golari (B); colore variabile (C); dimen-sioni >6-8mm (D); evoluzione della lesione, elevazione della lesione, età del soggetto (E); frequenza dei nevi melanocitici (F).e in tutti i casi dubbi rivolgersi al derma-tologo per visite annuali con dermato-scopia, con eventuale mappatura. E, come migliore premessa per una prossima ottimale vacanza al sole, si raccomanda una buona osservanza del “Decalogo comportamentale sola-re”: non sole “diretto” prima dei 3 anni d'età e comunque evitarlo tra le ore 12.00 e le 16.00; applicare ripetuta-mente uno schermo UVA e UVB, foto-stabile e resistente all'acqua, con IP>30. La migliore protezione è quella ottenuta con indumenti chiari ed occhiali da sole. Tali norme cautelative devono essere adottate anche se il tempo è nuvoloso e soprattutto di fron-te alle superfici riflettenti. Utili i doposo-li, idratanti e lenitivi. E comunque bere molto e spesso liquidi e spremute di frutta non alcoliche ed una sempre vali-da dieta “mediterranea”.Da ultimo va segnalato che fattori con-causali per l'insorgenza di danni cuta-nei sono tutti i comportamenti scorretti, specie la foto esposizione incontrolla-ta.

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Questo breve scritto muove i suoi passi partendo dalle dirette testimonianze di un nostro militare, il Maresciallo Leo-nardo Gentile, ora in congedo, impe-gnato nel corso degli anni '60-'70 nella lotta al contrabbando di sigarette, le famose “Bionde”.Con la fine della 2ª Guerra Mondiale, il contrabbando, che fino ad allora era stato un fenomeno prevalentemente limitato alle zone di confine terrestre e relativo all'introduzione di tessuti, colo-niali e tabacchi, si estese anche all'Italia Meridionale, con particolare

riguardo al traffico di tabacchi lavorati esteri (T.L.E.) diffusosi, in modo espo-nenziale, tra la popolazione locale con l'arrivo delle truppe anglo americane, poiché fumare sigarette “straniere” era ritenuto un simbolo di emancipazione sociale.Il contrabbando, stante la possibilità di trasportare ingenti quantitativi di merce con un accettabile margine di rischio, ma con enormi guadagni, si sviluppò via mare a mezzo di natanti (ex imbar-cazioni militari in disarmo) che preleva-vano i loro carichi da “navi madre”, in sosta al limite delle acque territoriali, e li trasportavano a terra con piccole e velo-ci imbarcazioni.E' proprio in questa delicata fase che si inseriva l'azione di contrasto della Guar-dia di Finanza che, avvalendosi delle unità navali in dotazione e di una serie di pattuglie sul territorio, automontate

ed appiedate, riusciva ad intercettare e sequestrare i carichi di bionde. In Sici-lia, i contrabbandieri, riuniti in una spe-cie di società consortile, diedero alla mafia, che già controllava tali traffici, la possibilità di fare un grande balzo in avanti ed inserirsi nel mondo del crimi-ne internazionale, assicurandogli più consistenti guadagni da reinvestire in attività più o meno legali sul territorio. Un esempio tra tutti: lo scempio edilizio di Palermo in cui i capitali accumulati illegalmente furono investiti nella costruzione indiscriminata di edifici a danno del territorio e di splendidi ed antichi edifici liberty che furono barba-ramente demoliti.Negli anni '60, le normali rotte del con-trabbando dei tabacchi diretti in Sicilia iniziavano dai porti di partenza: Tangeri (Marocco), poi Gibilterra (Spagna), quindi Marsiglia (Francia), Cipro e lungo le coste jugoslave ed albanesi ove i carichi venivano stipati in appositi depositi.I successivi anni '70 videro emergere nell'Isola nuove e potenti organizzazio-ni mafiose con a capo le famiglie Bon-tade e Badalamenti, affiancate da asso-ciazioni criminali siculo-americane con diramazioni in Campania e Calabria. Gli sbarchi avvenivano un po' in tutta la Sicilia, ma con maggiore frequenza sulle coste sud-orientali dell'Isola ed, in particolare, tra Capo Passero e Scoglit-ti nonché lungo il litorale palermitano. In quel periodo la Legione di Palermo era diretta dai Colonnelli Enzo Stanza-ni (1.9.65/27.6.67), Francesco Specia-le (28.6.67/6.8.68) e Nicola La Rocca (7.8.68/1.2.71).Il nostro Maresciallo Gentile, all'epoca Finanziere, dopo aver prestato servizio presso alcuni reparti territoriali del Gruppo di Trapani, era stato assegnato al Centro “I” Legionale comandato dal Ten. Mario Fani e, successivamente, dal Cap. Alberto Fallica. Nell'ambito dell'unità il militare venne impattugliato con il Maresciallo Maggiore Giuseppe Miccichè, che lo introdusse nel com-plesso mondo del contrabbando paler-mitano, di cui studiò l'organizzazione ed imparò a riconoscere capi e gregari.In quel periodo operavano in città tali: Spataro Tommaso, detto “Masino”, capo indiscusso del quartiere Kalsa (noto per l'alta densità mafiosa), ed il fratello Giuseppe; Buccafusca Girola-mo, detto “Momo”, ed i figli Antonio, Vin-

STORIA DEL CONTRABBANDO IN SICILIA NEGLI ANNI 60-’70

di Michele Nigro

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ContrabbandoContrabbando

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cenzo detto “Cecè” e Antonino detto “u liuni”; Lonardo Antonino ed il fratello Carlo e Genzardi Giuseppe. Tutti i com-ponenti delle citate famiglie collabora-vano tra loro nella gestione del contrab-bando locale, anche perché legati da vincoli di amicizia poiché tutti erano cre-sciuti nel citato quartiere. Vi erano poi i Savoca (fratelli e cugini) nativi di Lam-pedusa, tra i quali i più pericolosi erano Giuseppe detto “pinuzzu”, La Malfa Fiseo, La Vardera Pietro, Adelfio Fran-cesco, Crisa Diego, Lo Nigro Cosimo, storico armatore di pescherecci attrac-cati alla “Cala” ed utilizzati per il tra-sporto degli scatoloni di tabacchi, i com-ponenti della famiglia di Vernengo Pie-tro, Tinnirello Gaspare, La Mattina Nun-zio, ucciso in un regolamento di conti, ed i fratelli Ficarra Antonino e Filippo detto “fifiddu”.Basta scorrere il precedente elenco, non del tutto completo, per capire l'entità del fenomeno ed il giro di inte-ressi che ruotava attorno ad esso. In quel tempo non era raro vedere lussuo-se macchine girare per Palermo con a bordo soggetti con abiti costosi e belle donne, fare tappa negli alberghi più importanti della città od in ville da favola ubicate in periferia.La situazione dell'ordine pubblico risul-tava apparentemente tranquilla poiché tra le varie “famiglie” esistevano taciti accordi per frenare conflitti interni all'organizzazione. Le bancarelle di sigarette erano disse-minate in ogni angolo della città, dai mercati rionali agli incroci delle strade e nelle piazze dei quartieri periferici. Non ci si faceva quasi neanche più caso poi-

ché sembrava che ciò costituisse la nor-malità, quasi come succede adesso per i lavavetri o i mendicanti ai semafori.Il Prefetto dell'epoca, Giovanni Ravalli, al fine di porre un freno al dilagante feno-meno convocò un “summit” con le forze di polizia (per il Corpo partecipò il Capi-tano Fallica) nel corso del quale fu deci-so di mandare al confine i vari capi dell'organizzazione in Puglia ed in Cala-bria. Ciò, comunque, si rivelò poco effi-cace poiché, nei posti dove arrivarono, i contrabbandieri crearono nuove reti di traffici, addirittura ampliando i collega-menti con la malavita jugoslava, alba-nese e greca.

Come conseguenza il trasporto di T.L.E., condotto normalmente via mare, prese una nuova via e le “bionde” incominciarono a viaggiare sui tir e sui vagoni con diversi e disparati carichi di copertura.Occorreva, quindi, porre in campo nuove e diverse strategie per frenarne il crescente sviluppo.Il traffico via mare fu contrastato effica-cemente con la costituzione di un siste-ma di radar mobili, utile per intercettare le imbarcazioni sospette che staziona-vano al largo e dei centri di ascolto per le comunicazioni radio tra le unità nava-li ed i mezzi a terra. Ci si avvalse, inoltre, del supporto degli elicotteri della neo costituita Sezione Aerea e del costante pattugliamento delle coste con i mezzi navali delle Sezioni e Squadriglie Navali e fu all'uopo istituito uno specifico scheda-rio ove confluivano tutti i dati dei mala-vitosi, i collegamenti con altri membri dell'organizzazione nonché le abitudini ed i mezzi nella disponibilità degli stes-si. I risultati non si fecero attendere e nella rete del Corpo finirono numerosi sog-getti, ingenti quantitativi di sigarette, numerose navi ed automezzi. Una pro-gressiva “escalation” di positive opera-zioni che, in poco più di un decennio, portarono ad una drastica riduzione del fenomeno.Ma i risultati, si sa, non vengono solo grazie alle tecnologie e non possono prescindere dall'elemento umano; sono necessari dei “segugi”, uomini che, mettendo a rischio la propria inco-lumità, seguono le tracce e non molla-

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Porto di Palermo - Sequestro natante anni 60

Metodo di occultamento di T.L.E. anni 60

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Sequestro si sigarette anni 60-70 - Cortile Caserma Cangialosi

no la preda fino a quando non la cattu-rano. Uno di questi era il Finanziere Gentile: un uomo dall'aria mite che sapeva inserirsi, capire il mondo dei contrabbandieri e sfruttare ogni loro debolezza per poi colpire duramente.Non staremo qui a raccontarvi tutti gli episodi della sua lunga e avventurosa carriera ma ne racconteremo i più significativi e divertenti che lo videro protagonista.Nel mese di novembre dell'anno 1968, il militare si trovava in mensa quando fu avvertito da una telefonata, eseguita da una persona dallo stesso conosciu-ta a Granitola (TP), che sul litorale di Capo Feto si erano arenati numerosi cartoni di sigarette estere.Incredulo, e forse con un poco di scetti-cismo, il Finanziere Gentile avvisò il T. Col. Montella Giovanni (aiutante mag-giore) che, per puro scrupolo, orga-nizzò un sevizio di perlustrazione da

parte dei reparti limitrofi alla zona segnalata per eventualmente presidiar-la ed inviò lo stesso Gentile con l'App. Dentici Salvatore per verificare la fon-datezza dell'informazione.Giunti sul posto, unitamente alle altre pattuglie, lo spettacolo che si presentò ai loro occhi fu strabiliante: 3.800 casse di sigarette stavano sparpagliate tra la battigia e le onde. Un inatteso spettaco-lo accresciuto dal ritrovamento in zona da parte dei carabinieri, nel frattempo intervenuti nel pattugliamento del litora-le, di un casolare pieno di cartoni di siga-rette. L'unico rammarico … la mancata cattura dei contrabbandieri.Il risultato ebbe un'ampia eco sulla stam-pa locale e nazionale e l'App. Dentici fu segnalato dal Cap. Fallica al Coman-dante di Legione (Col. Enzo Stanza-ni)per un riconoscimento di carattere morale. L'interessato ottenne la promo-zione al grado superiore mentre al Gen-

tile, stante la giovane età anagrafica e di servizio, fu concesso un encomio semplice.Il pomeriggio del 31 dicembre del 1974 Gentile ed il Fin. alfista del Grosso Michele, a bordo di un'auto civetta, si ponevano in viaggio per effettuare un servizio di perlustrazione lungo il tratto di costa compresa tra Palermo e Cefa-lù. Usciti dalla caserma, percorrendo il “Foro Italico” (litorale antistante il locale porto) venivano affiancati da una Fiat 128 gialla che presentava la parte posteriore dell'abitacolo coperta da un lungo telo. Il sottufficiale intravide il con-ducente del veicolo, unico occupante della vettura, e subito lo riconobbe quale noto contrabbandiere. Questi, sentendosi osservato, volse lo sguardo verso il mezzo del Corpo e, riconoscen-do gli occupanti, ingranò la marcia e fuggi nonostante il semaforo rosso posto all'incrocio con la successiva via Lincoln. L'alfista, resosi conto della situazione, accesa la sirena, si pose all'inseguimento della 128 riuscendo a bloccarla davanti al bar Rosanero, pro-prio all'imbocco del noto quartiere Kal-sa. Il contrabbandiere, non avendo altra scelta, abbandonò la macchina e fuggi a piedi nei vicoletti del rione. Avendo riconosciuto il soggetto e non potendo-lo, per ovvi motivi, inseguirlo da solo, il M. Gentile si pose alla guida del veicolo abbandonato e lo portò in caserma.Scoperto il telone vengono fuori oltre 80 chili di sigarette estere, sequestrate, nonché la denuncia e l'arresto del traffi-cante, tale Ciresi.L'ultimo ed il più “divertente” servizio narrato muove le fila partendo da una informazione ricevuta da Gentile circa l'occultamento di un grosso quantitati-vo di sigarette da parte di una nota orga-nizzazione malavitosa nelle campagne

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Sequestro m.n. sleek - anno 1956

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del quartiere periferico palermitano di Cruillas. La sera del 2 dicembre del 1976, l'App. Privitera, che aveva già iniziato in tale direzione alcune indagi-ni, chiese al Cap. Parisi, comandante della Sezione Mobile Legionale, la col-laborazione dell'Appuntato Gentile (nel frattempo promosso) per proseguire un servizio di pedinamento in corso che poteva portare ad individuare un depo-sito di sigarette. La pattuglia, così composta, verso le 23,00 incrociò nei pressi di Viale Lazio l'autovettura ed i soggetti segnalati e si pose subito al loro inseguimento. I malviventi con molta diffidenza e facendo giri viziosi per controllare di non essere seguiti cominciarono ad inoltrarsi all'interno di alcune viuzze di campagna del predetto quartiere.Non potendo proseguire oltre per non destare sospetti, i nostri militari otten-nero di cambiare auto e, procuratisi una parrucca femminile, si recarono nuovamente sul posto fermandosi ai margini della strada, simulando un incontro amoroso. Poco dopo vennero affiancati da una “Mini Minor” con a bordo un energume-no che, scambiandoli per una coppia in vena di effusioni amorose, li invitò con modi bruschi ad andare via. Durante la manovra di inversione, però, il Gentile riuscì a scivolare giù dallo sportello ed a sdraiarsi in un incavo presente sul fianco della carreggiata, ove aspettò l'App. Privitera che, nel frattempo, cam-biò nuovamente auto per tornare sul posto. I minuti passavano e la “Mini Minor” continuò a fare avanti ed indie-tro sulla strada con ciò avvalorando i sospetti che qualcosa non quadrava.

Dopo circa un'ora, l'Appuntato ritornò e, prelevato il collega, si allontanò dal posto e si portò in una zona ove si pote-va, comunque, tenere d'occhio la stra-da. Fattosi giorno e non essendo suc-cesso niente di nuovo i militari rientraro-no in caserma e, dopo aver radunato un consistente nucleo di militari, ritornaro-no sulla stessa località. Dopo due ore di controlli non si riusciva a trovare nulla, ma qualcosa doveva esserci….. troppe cose non erano chiare. Si proseguì, per-tanto, nella ricerca fino a quando il M. Gentile notò un edificio in costruzione, ma, cosa strana, con una saracinesca nuova di zecca. Non ci furono dubbi: le sigarette erano là. Così, avvicinatosi all 'apertura i l sottufficiale fiutò l'inconfondibile odore di tabacco. Salito su una finestra forzò l'apertura e, fatta luce all'interno del locale, vede una massa informe di scatoloni di sigarette. L'obiettivo era stato raggiunto: 480 casse di sigarette avrebbero preso la via del deposito dei Generi di Monopolio e le strade di Palermo, anche se per qualche giorno, non avrebbero visto cir-colare le famose bionde.Per meriti eccezionali di servizio, nel mese di settembre dell'anno 2004, l'allora Brigadiere Capo Gentile Leonar-do, al termine di una brillante carriera ottenne l'avanzamento straordinario al grado superiore di Maresciallo con Decreto dell'allora Ministro delle Finan-ze, On Oronzo Reale.Si conclude così il nostro racconto, tanti piccoli fatti che messi insieme formano una grande storia: quella del Corpo della Guardia di Finanza.

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Sequestro sigarette - Ingresso Caserma Cangialosi anno 1952

Porto di Palermo - Sequestro natanti e sigarette anni 1950-60

Sequestro sigarette anno 1960

Nave madre e motoscafi a largo

Golfo di Palermo - Controllo natanti anno 1961

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L’Angolo del DirittoL’Angolo del Diritto

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di Alessandra Carra

1.PremessaL'installazione dei condizionatori è divenuta, negli ultimi anni, una prassi sempre più fre-quente a cui sono connesse una serie di pro-blematiche, soprattutto in ambito condominia-le. Occorrerà, infatti, individuare il luogo in cui collocare l'unità esterna dell'apparecchio, tute-lare gli altri condomini dall'eventuale rumorosi-tà del condizionatore e preservare la sicurezza ed il decoro architettonico dell'edificio.

2. Installazione del condizionatore su beni di proprietà esclusivaIn presenza di tale ipotesi trova applicazione l'art. 1122 c.c. secondo il quale “ciascun con-domino, nel piano o porzione di piano di sua proprietà, non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni dell'edificio”. Il concetto di danno, a cui la norma fa riferi-mento,comprende non soltanto quello esclusi-vamente materiale, come modificazione della conformazione esterna o della intrinseca natu-ra della cosa comune, ma anche il danno che si concretizza in un' apprezzabile riduzione delle utilità derivanti dalla cosa comune, anche se di ordine solo estetico. Devono,quindi,considerarsi vietate le opere,

realizzate nella proprietà esclusiva ( ad es. ter-razzo o balcone), che comportino una lesione del decoro architettonico dell'edificio. (Vedi Cass. civ., 11.2.2005, n.2743 sulla illegittimità di alcune tettoie).I limiti che debbono essere rispettati sono quel-li posti dalla legge (a tutela delle parti comuni, del decoro e della sicurezza) e quelli,eventual-mente,previsti dal regolamento condominiale (di natura contrattuale). Al di fuori di tali ipotesi non è possibile che (ad esempio con delibera assembleare) siano stabiliti divieti riguardanti beni di proprietà esclusiva dei singoli condomi-ni,in quanto la stessa sarebbe nulla.Qualora il condomino, nell'eseguire le opere di installazione, provochi danni alle parti comuni dell'edificio, potrà essere condannato a rimuo-vere i condizionatori ed a risarcire i danni pro-vocati. L'amministratore potrà,in tal caso con-vocare l'assemblea al fine di promuovere le azioni giudiziarie più opportune (Cass. civ., n. 25251 del 16.10.2008).

3. Installazione del condizionatore sulle parti comuni dell'edificio condominiale Le “parti comuni” dell'edificio sono indicate dall'art. 1117 c.c. in un elenco che, tuttavia, non deve considerarsi tassativo (Cass. civ., 9.6.2000, n. 7889). Ne fanno parte il suolo su cui sorge l'edificio, i muri maestri, il tetto, le sca-le, gli atrii, i cortili, la portineria, i locali per l'impianto di riscaldamento, gli impianti (ascensori, cisterne, pozzi….). Tali beni si pre-sumono comuni, a meno che dagli atti di pro-prietà non risulti diversamente (ad esempio l'originale proprietario dell'edificio potrebbe essersi riservato la proprietà esclusiva di alcu-ni beni). La presunzione di comunione opera soltanto in relazione ai beni destinati all'utilizzazione di diversi piani; essa non opera per i muri divisori, ma solo per i muri maestri. I balconi, per esem-pio, non rientrano nelle cose comuni in quanto non destinati all'uso dell'intero edificio, ma al servizio dei piani o porzioni di piano a cui acce-dono. I balconi aggettanti, cioè i balconi che sporgo-no dalla facciata del condominio, costituiscono prolungamento dell'appartamento dal quale si protendono e sono, pertanto, di proprietà esclusiva. Di conseguenza non possono esse-re utilizzati, salvo il consenso del piano sopra-stante, per l'installazione dei condizionatori, né per l'aggancio di tende da sole, piante ram-picanti, lampade per l'illuminazione e

quant'altro (Cass. civ., 17 luglio 2007, n. 15913).Costituiscono, al contrario, proprietà comune le solette che dividono le terrazze a livello non aggettanti, incassate, cioè, nell'edificio condo-miniale.Nel caso in cui il condizionatore venga installa-to sulla facciata condominiale trova applicazio-ne l'art. 1102 c.c., secondo il quale ciascun con-domino può utilizzare la cosa comune, purché:a. non venga impedito agli altri di farne pari-menti uso;b. non ne venga mutata la destinazione. Se un condomino preclude agli altri il godimen-to di un bene comune è tenuto al risarcimento del danno. A rendere illecito l'utilizzo del bene comune (nel caso di specie l'installazione del condizio-natore sulla facciata dell'edificio condominia-le) è sufficiente anche il mancato rispetto di una delle due condizioni sopra citate (Cass. civ., 19.1.2005, n. 1076). Per destinazione della cosa comune deve intendersi quella originaria del bene: non sus-siste alterazione qualora un condomino aggiunga una funzione nuova, ma solo se apporti modifiche che rendano impossibile o comunque pregiudichino in modo apprezzabi-le la funzione originaria delle parti comuni (Cass. civ., 28.11.1984, n. 6192; Cass. civ., 26.7.1983, n. 5132).In base all'interpretazione giurisprudenziale dell'art. 1102 c.c., si può affermare che i condo-mini possono servirsi delle parti comuni, anche per l'installazione dei condizionatori, in modo da trarne la più intensa utilizzazione, a condi-zione che questa sia compatibile con i diritti degli altri (anche se non è necessario che vi sia un' assoluta identità e contemporaneità di uti-lizzo).Se vi è alterazione della destinazione, con sot-trazione del bene comune al compossesso di tutti i condomini, questi potranno agire, tramite l'azione di reintegrazione, per ottenere la ridu-zione in pristino (cfr. Cass. civ., 20 aprile 1995, n. 4461).All'installazione dei condizionatori d'aria (pur trattandosi di modificazione consentita ex art. 1102, 1° comma c.c.) si applica analogica-mente (indipendentemente dalla loro colloca-zione nella proprietà esclusiva o condominia-le) il divieto di alterare il decoro architettonico previsto per le innovazioni ex art. 1120, 2° comma c.c..Nel pregiudizio estetico è compreso anche il

L ’ I N S T A L L A Z I O N E D E I CONDIZIONATORI NEGLI EDIFICI CONDOMINIALI

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pregiudizio economico. Inoltre, non rileva che il condizionatore sia installato su una facciata che non prospetta sulla pubblica via.Il giudizio sulla lesione o meno del decoro architettonico, a seguito di installazione di condizionatori d'aria sui muri esterni, spet-ta al giudice e dipende essenzialmente d a l l e c a r a t t e r i s t i c h e s p e c i f i c h e dell'impianto e dalle modalità con cui esso viene posizionato.Per quanto concerne il decoro architettonico vigono soltanto alcuni principi giurisprudenzia-li ,atteso che la legge non ha ancora provvedu-to a darne una definizione.Secondo un consolidato orientamento della Cassazione, il decoro architettonico è connes-so all'estetica data dall'insieme delle linee e delle strutture ornamentali che costituiscono la nota dominante ed imprimono all'edificio una sua armoniosa fisionomia, indipendentemente dal fatto che lo stesso sia di particolare presti-gio (in tal senso Cass. civ., 4.4.2008, n. 8830). Il Tribunale di Milano ha, in merito, affermato che “la collocazione sulla facciata condominia-le di un voluminoso corpo sporgente altera la destinazione della facciata stessa, che è quella di fornire un aspetto architettonico rego-lare e gradevole dell'edificio e non quello di contenere corpi estranei, che turbano l'equilibrio estetico complessivo dell'edificio medesimo” (Sentenza in data 9.01.2004, n. 179). La pronuncia è singolare in quanto si trat-tava di facciata interna del palazzo. L'alterazione del decoro architettonico dell'edificio è vietata a prescindere dalla for-mazione di eventuali maggioranze assemble-ari. Il decoro non è, infatti,una materia su cui può decidere l'assemblea a maggioranza: il diritto alla integrità del decoro dell'immobile appartiene a ciascun condomino. Le decisioni dell'assemblea, favorevoli o contrarie alla installazione del climatizzatore individuale, non possono considerarsi definitive.Infatti, il condomino può, comunque, rivolgersi all'autorità giudiziaria per chiedere il ripristino e l'eliminazione del corpo esterno ritenuto antiestetico, ovvero promuovere un ricorso contro la delibera assembleare.L'azione del condomino, a tutela del decoro architettonico, è imprescrittibile (Cass. civ., 7.6.2000, n. 7727), per cui lo stesso avrà sem-pre diritto ad esperirla ed ottenere la rimozione dell'impianto. Qualora, invece,la delibera assembleare fosse s favo revo le a l l ' i ns ta l l az ione dell'impianto, il condomino interessato a detta installazione può dar corso all'opera, invocan-do l'articolo 1102 del Codice civile (in tal caso, però, i lavori saranno eseguiti a suo rischio e pericolo).In conclusione, l'uso delle cose comuni da

parte del singolo condomino è soggetto non solo ai limiti indicati dall'art. 1102 c.c., ma anche a quelli fissati per le innovazioni, dall'art. 1120 c.c., secondo il quale tale uso non deve pregiudicare la stabilità, la sicurezza ed il deco-ro architettonico del fabbricato (Cass. n. 3084/1994).Ove un condomino installi un condizionatore d'aria che violi il decoro architettonico dell'edificio condominiale, l'amministratore potrà inviargli una lettera di diffida, intimando-gli di provvedere alla rimozione e, se non prov-vede, potrà adire l'Autorità Giudiziaria affinché si proceda alla rimozione coatta.L'amministratore che non si attiva per la rimo-zione dei manufatti, installati dal condomino in violazione dell'uso lecito delle parti comuni, è responsabile dei danni eventualmente subiti dagli altri condomini.Con riferimento ai profili di tutela, in caso di installazione di manufatti che alterino l'aspetto della facciata, è possibile proporre un' “azione di manutenzione”.Per quanto riguarda gli aspetti penali, occorre ricordare che l'impianto di climatizzazione non deve essere troppo rumoroso poiché, in caso di superamento dei limiti imposti dalla legge, si rischia una condanna per disturbo all' occupa-zione ed al riposo delle persone.Per l'applicazione della contravvenzione, pre-vista dal primo comma dell'art. 659 c.p., è suffi-ciente la dimostrazione che la condotta posta in essere dall'agente sia tale da poter disturba-re il riposo e le occupazioni di un numero inde-terminato di persone, anche se a lamentarsi sia stata una sola di esse. La valutazione circa la sussistenza del concreto pericolo di disturbo deve essere effettuata nel luogo in cui i rumori vengono percepiti ed essi devono essere di intensità tale da superare i limiti di normale tol-lerabilità.

4.Ulteriori profili giurisprudenzialia.“Costituisce innovazione lesiva del decoro architettonico del fabbricato condominiale, come tale vietata, non solo quella che ne alteri le linee architettoniche, ma anche quella che comunque si r i f let ta negat ivamente sull'aspetto armonico di esso, a prescindere dal pregio estetico che possa avere l'edificio. La relativa valutazione spetta al giudice di meri-to ed è insindacabile in sede di legittimità, ove non presenti vizi di motivazione”.Nella specie, la Suprema Corte (Cass. Civ. 11/05/2011,n.10350) ha confermato la senten-za di merito che aveva ritenuto illegittima l'installazione di una canna fumaria che per-correva tutta la facciata dell'edificio condomi-niale, così da pregiudicare l'aspetto e l'armonia del fabbricato;b. “Ai fini della tutela prevista dall'art. 1120,

secondo comma, cod. civ. in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell'edificio condominiale, non occorre che il fabbricato, il cui decoro architettonico sia stato alterato dall'innovazione abbia un particolare pregio artistico, né rileva che tale decoro sia stato già gravemente ed evidentemente compromesso da precedenti interventi sull'immobile, ma è sufficiente che vengano alterate, in modo visi-bile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fab-bricato una propria specifica identità”.Nella fattispecie, la Cassazione ha confermato l'impugnata sentenza che aveva ritenuto dimo-strata la violazione del decoro architettonico in un caso in cui la trasformazione in veranda dell'unico balcone esistente al piano ammez-zato aveva spezzato il ritmo proprio della fac-ciata ottocentesca del fabbricato, che nei vari piani possedeva un preciso disegno di ripeti-zione dei balconi e di alternanza di pieni e vuo-ti, non potendosi trascurare, a tal fine, anche la rilevanza delle caratteristiche costruttive della veranda e il suo colore bianco brillante, contra-stante con le superfici più opache dei circo-stanti edifici (Cass. civ., 19 giugno 2009, n. 14455); c. in tema di condominio, devono considerarsi vietate, ai sensi dell'art. 1122 c.c., le opere rea-lizzate dal condomino nella proprietà esclusiva che comportino una lesione del decoro archi-tettonico dell'edificio, non trovando al riguardo applicazione la norma dettata dall'art. 1120 c.c. in tema d'innovazione delle parti comuni. Nella specie, sono state ritenute illegittime le tettoie, che - pur essendo state realizzate nella proprietà esclusiva del condomino - comporta-vano un danno estetico alla facciata dell'edificio condominiale (Cass. civ., 11-02-2005, n. 2743); d. “L'installazione - senza alcun consenso assembleare - di un compressore di un condi-zionatore d'aria sulla facciata del fabbricato, in posizione sporgente e perpendicolare ad uno degli ingressi condominiali, viola il disposto dell'art. 1102 c.c.Risulta infatti evidente che la collocazione sulla facciata condominiale di un voluminoso corpo sporgente altera la destinazione della facciata stessa (che è quella di fornire un aspetto architettonico regolare e gradevole dell'edificio, non quello di contenere corpi estranei che turbano l'equilibrio estetico com-plessivo dell'edificio medesimo), a nulla rile-vando - nel caso specifico - che la facciata in questione non sia esposta al pubblico, ma solo ai condomini, in quanto la legge tutela proprio il diritto degli stessi a non dover subire alterazio-ni antiestetiche del bene comune”.( Trib. Milano Sez. VIII, 9 gennaio 2004 )

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Il Generale di Brigata Domenico Cam-pione, Comandante del Centro Sporti-vo della Guardia di Finanza, ed il Tenente Colonnello Ermete Liberatore, Comandante III Nucleo di Sabaudia hanno incontrato oltre 500 alunni delle scuole che hanno aderito ai progetti “re-mare a scuola”, per il canottaggio, ed “a scuola in canoa”, per la canoa, appun-to. Entrambi i progetti rientrano nel novero delle iniziative che le Fiamme Gialle svolgono nell'ambito del più ampio pro-getto “Fiammegialleperigiovani”. L'evento, con inizio alle 9.00, si è svolto l'8 maggio 2012 a Sabaudia all'interno degli impianti sportivi del canottaggio e della canoa Fiamme Gialle siti in via Principe di Piemonte dove sono stati presenti, oltre ai pluricampioni olimpici Antonio Rossi e Alessio Sartori, anche gli atleti che si stanno preparando per la partecipazione ai Giochi Olimpici di Lon-dra 2012. Hanno animato l'evento gli alunni appartenenti ai plessi scolastici del com-prensorio della Provincia di Latina, con particolare riferimento a quelli diretti dalla Prof.ssa Anna Esposito, Vicario dell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di San Felice Circeo, dalla Prof.ssa Annamaria Bilancia, Dirigente Scolastico della Direzione Didattica di Pontinia, dal Prof. Pio Stamegna, Diri-gente Scolastico del I Circolo Didattico

28FiammeGialle - Maggio 2012

“Cencelli di Sabaudia, dal Prof. Erasmo Spinosa, Vicario dell'Istituto Scolastico Comprensivo di Borgo Hermada, e dalla Prof.ssa Eliana Valterio, Dirigente Scolastico dell'Istituto Giovanni Verga di Pontinia. Questi giovanissimi neofiti dello sport si sono esibiti in saggi di calcio, pallavolo, percorsi di abilità e, ovviamente, di canottaggio e canoa “a secco” con l'ausilio di remo ergometri.A scandire l'evento la Banda della Guar-dia di Finanza che, dal 1926, segna la storia del Corpo che ha suonato diversi brani del suo repertorio chiudendo la prima parte dell'evento con i giovani

VARIEcon l'esecuzione dell'Inno d'Italia. La seconda parte dell'evento si è tenuto all'interno della Caserma del III Nucleo di via Principe di Piemonte dove si è svolta la cerimonia di intitolazione della Vasca Scuola al maresciallo maggiore mare Pasquale Giordano, primo comandante della canoa e del canot-taggio Fiamme Gialle nel periodo com-preso tra il 1957 al 1987. Erano presenti numerose autorità politi-che sportive e militari della Regione Lazio e locali tra cui: Antonio d'Acunto, Prefetto di Latina, Maurizio Lucci, Sin-daco di Sabaudia, Giovanni Secci, Rap-presentante della Provincia di Latina, Alessandro Palazzotti, Presidente CONI Regionale, Gianni Biondi, Presi-dente CONI Provinciale Latina, Gaeta-no Bellantuono, ex comandante del III Nucleo Atleti Fiamme Gialle, Marcello Scifoni, Presidente Comitato Regionale Lazio FIC, Marco Manzetti Presidente Comitato Regionale Lazio FICK, il Dott. Alberto Intini, Questore di Latina, il Col. Giovanni De Chiara, Comandante Pro-vinciale Carabinieri, il Col. Paolo Kalen-da, Comandante Provinciale Guardia di Finanza, ed il Col. Giuseppe Natoli Vice Comandante Scuola Art. Contraerea Sabaudia.

A cura del Ufficio Stampa del Gruppo Polisportivo “Fiamme Gialle”

Nella foto in alto il Gen. B. Domenico Campione accoglie il Prefetto di Latina, Dott. Antonio D’Acunto;

in basso, gli alunni delle scuole della Prov. di Latina presenti alla manifestazione

“FIAMME GIALLE” TRA SPORT E MUSICA

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Il 4 aprile u.s. a Samarate ha avuto luogo la cerimonia commemorativa per il 9° Anniversario d'inaugurazione del Monumento dedicato ai Caduti senza Croce. Un'iniziativa fortemente voluta dal Presidente dell'Opera Nazionale Caduti senza Croce della Lombardia, Fin. Cav. Giuseppe Daversa, che si è aperta alle 9,30 in piazza Mantegazza ed è proseguita con la sfilata fino al Monumento e con la celebrazione della S. Messa commemorativa. Sono seguiti i tradizionali indirizzi di saluto, da parte dello stesso Presidente, e la lettura dei numerosi messaggi augurali pervenuti tra i quali quelli del Presidente della Repubblica, del Presidente della Regione Lombardia, del Sindaco di Milano, del Comandante Generale della Guardia di Finanza e del Presidente Nazionale dell'A.N.F.I..“Il Monumento simbolo di pace è un orgoglio per Samarate” è quanto ha sot-tolineato l'Assessore ai Servizi Sociali, Velentino Celotto, in rappresentanza del Sindaco Leonardo Tarantino. E' stato osservato, inoltre, un minuto di silenzio per la cinquantesima vittima italiana in Afghanistan. Presenti, oltre a numerose Autorità civili, militari e reli-giose, le rappresentative delle Associa-zioni combattentistiche e d'Arma locali.

G I O R N A T A D E I C A D U T I S E N Z A CROCE

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Il 16 maggio 2012, presso i locali della Presidenza Nazionale dell'A.N.F.I., ha avuto luogo la consegna, ai militari distaccati in servizio alla sede, a cura del Ten. Col. Gianfranco Spadaro, Comandante del Reparto Comando del Quartier Generale della Guardia di Finanza, degli Encomi semplici, con-cessi dal Comandante dei Reparti Spe-ciali. Il prestigioso riconoscimento è stato tributato per il determinante apporto personale nell'organizzazione e nella realizzazione del XVIII Raduno Nazionale.Fiamme Gialle formula, con gratitudine, vivissime congratulazioni per il meritato riconoscimento.

“RICONOSCIMENTO” AI MILITARI DISTACCATI PRESSO LA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’A.N.F.I.

Nella foto: il Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio; il Vice Presidente Nazionale Vicario, Gen. C.A. Umberto Fava, il Ten. Col. Gianfranco Spa-daro ed i militari del Corpo in servizio presso la Presidenza Nazionale.

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30FiammeGialle - Maggio 2012 Mini RADUNI

Sono trascorsi 50 anni dall'arruo-lamento e non potevano che essere un successo i tre giorni (dall'11 al 13 mag-gio 2012) trascorsi presso la mitica e storica Scuola Alpina di Predazzo, gra-zie all'organizzatore Fin. Alberico Mer-litti, Socio A.N.F.I., non nuovo a simili iniziative e sempre portate a termine con impegno e spirito di Corpo.Momenti di intensa emozione sono stati vissuti il 12 maggio nel ritrovarsi arzilli nonni e non sono mancati abbracci e lacrime di gioia. Il ritrovo nella mattinata del 12 maggio dove è stata deposta una corona d'alloro in ricordo dei caduti e dopo aver ascoltato la S. Messa officia-ta dal Cappellano della Scuola che ha rivolto ai radunisti parole di grande emo-zione. Anche se la partecipazione non è stata molto elevata, ha spiegato il Socio Merlitti ai presenti, molte sono state le telefonate ricevute dai colleghi che pur-troppo per vari motivi non sono potuti essere presenti, ma che hanno ribadito la loro vicinanza morale e spirituale. A tutti i “ragazzi” presenti è stata conse-gnata una pergamena in ricordo con dedica. Quando è arrivato il momento

A PREDAZZO...

50° ANNIVERSARIO CORSO AA.FF. MAGGIO 1962 – 4^ COMPAGNIA “LA VECIA”

Nei giorni dal 13 al 15 maggio 2011 si è celebrato il 50° Anniversario di arruola-mento nella Guardia di Finanza degli Allievi Finanzieri anno 1961.Il Raduno, organizzato dal Presidente della Sezione di L'Aquila, M.A. Domenico Del Pinto, coadiuvato dal Vice Presidente, Brig. C. Osvaldo Fontana, ha visto l'arrivo a Predazzo di numerosi ex allievi del Corso anno 1961, che hanno festeggiato il loro cinquantennale di arruolamento nel Corpo della Guardia di Finanza.Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che, anche a prezzo di numerosi sacrifici, hanno partecipato all'incontro.

50° ANNIVERSARIO DI ARRUOLAMENTO

Alcuni appartenenti alla 7^ Compagnia “La Vecia”, arruolamento 1956, si sono ritrovati a Predazzo e, nell'occasione, hanno deposto un mazzo di fiori sul

55° ANNIVERSARIO DI ARRUOLAMENTO - 7^ COMPAGNIA “LA VECIA”

sagrato della Chiesa della Scuola Alpina di Predazzo in onore dei Colleghi Caduti nell'adempimento del dovere.Nella foto: Fernando Ingrosso,

dei saluti, per rientrare nelle rispettive residenze, la tristezza appariva visibile in tutti i presenti, poiché i tre giorni erano volati via velocemente. Arrive-

derci a presto colleghi della 4^ Compa-gnia “La Vecia” anno 1962.

Gianantonio Bozzato, Egidio Contin, Nazzareno Forlin, Fernando Lecca, Sante Negrello, Bruno Pomarè e Vittorio Spagnol, all'interno della Scuola Alpina di Predazzo.

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Il 19 marzo 2012, il neo Comandante Interregionale dell'Italia Meridionale, Gen. C.A. Domenico Achille, ha visitato il Comando Regionale della Guardia di Finanza di Bari.Su invito del Comandante Regionale Puglia, Gen. D. Franco Patroni, ha partecipato all'incontro una rappresentanza della locale Sezione A.N.F.I. con il suo Presidente, nonché Consi-gliere Nazionale per la Puglia e Basilicata, Comm. Antonio Fiore, il Presidente della Sezione di Bitonto (città natale del Gen. Achille) ed il Commissario della Sezione di Modugno (vedi foto sopra).Il Gen. Achille si è intrattenuto con la delegazione dell'A.N.F.I. discutendo sulle problematiche relative all'attività del Sodali-zio. Il Consigliere Nazionale, Comm. Fiore, ha donato all'Alto Ufficiale una copia del libro “L'A.N.F.I. nei 150 anni dell'Unità d'Italia” e la medaglia commemorativa del XVIII Raduno Nazionale svoltosi nella provincia di BAT.

31FiammeGialle - Maggio 2012

Il 29 febbraio 2012, il Comandante Interregionale dell'Italia Meridionale di Napoli, Gen. C.A. Vito Bardi, prima di lasciare l'incarico per assumere quello di Ispettore per gli Istituti di Istruzione del Corpo, ha fatto visita al Comando Provinciale di Bari.In tale occasione, su invito del Comandante Provinciale, Gen. B. Vito Straziota, hanno partecipato all'incontro una folta rap-presentanza della Sezione di Bari, con il suo Presidente, Comm. Antonio Fiore, ed i Presidenti delle Sezioni di Bisce-glie, Bitetto, Molfetta, Polignano a Mare, Bitonto ed il Com-missario della Sezione di Modugno.L'Alto Ufficiale, al termine del suo discorso di commiato, nell'augurare sempre maggiori fortune al Sodalizio ha offerto un Crest del Corpo al Presidente della Sezione A.N.F.I. di Bari (vedesi foto in alto).

Il 17 maggio 2012, alle ore 10,30, il Consigliere Nazionale dell'A.N.F.I. per la Regione Emilia Romagna, M.M.A. cs Comm. Ermanno Gelsi, ha consegnato al Col. Domenico For-nabaio, Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale, l'attestato di Socio Onorario dell'Associazione concessogli dal Consiglio Nazionale.Presenti, al solenne avvenimento, il Col. Domenico Pellec-chia, Comandante del Reparto Tecnico Logistico Amministra-tivo Emilia Romagna ed altri ufficiali in forza allo stesso Comando.Dopo le parole di ringraziamento rivolte al Consigliere Nazio-nale dell’A.N.F.I., dal Col. Fornabaio, ha avuto luogo, presso i locali della Sezione, un breve rinfresco.

BARI

BOLOGNA

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Il 24 marzo 2012, presso la sede della Sezione di Isernia, si è svolta la cerimonia di consegna del diploma di Presidente Onorario della Sezione ANFI al M.M.a. c.s. Remo Morone.Presente all'evento il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Gen. B. Giacomino d'Apollonio.L'Ufficiale Generale è stato ricevuto dal Vice Presidente Nazionale per l'Italia Centro Meridionale, Dott. Antonio Zampelli, dal Consiglie-re Nazionale per le Marche, Abruzzo e Molise, Lgt. Cav. Uff. Nicola De Marco, dal Presidente della Sezione Lgt. Giovanni Fratangelo nonché da una nutrita presenza di Soci della Sezione.

Nell'ambito della attività di volontariato, il 24 e 25 marzo 2012, in concomitanza con la XIX edizione della manifestazione “Uova di Pasqua AIL”, che si è svolta in tutte le piazze d'Italia, i Soci della Sezione hanno collaborato con l'AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) allestendo, nella piazza principale di Alcamo, uno stand per la raccolta di fondi da destinare alla lotta contro le malattie del sangue. Nella foto da sinistra: il Lgt. Salvatore Ippolito, Presidente della Sezione, il Brig. Matteo Petrera, la Sig.ra Mariangela Liberato (volontaria AIL), il Sig. Girolamo Pirrone, il M. Pietro Leone, la Sig.ra Bertolino Ninfa, il Ten. Col. cpl Gianluca Coraci, il Lgt Luigi Piemonte, il Brig. Salvatore Piccicchè, l'App. Claudio Forte, l'App. sc. Upg, Francesco Amaro.

Il 26 aprile 2012, il Comandante Regionale Lazio, Gen. D. Filippo Ritondale, unitamente al Comandante Provinciale di Frosinone, Col. Roberto Piccinini, hanno visitato il Comando di Brigata e successi-vamente il Comune di Ceprano, dove sono stati ricevuti dal Sindaco Sig. Giovanni Sorge, dai componenti della Giunta e dai consiglieri comunali. Nell'occasione hanno anche visitato la locale Sezione A.N.F.I., dove sono stati accolti dal Presidente, M.M.a. c.s. Rutilio Perillo e da una rappresentanza di soci. Nella foto: il Gen. D. Filippo Ritondale, il Col. Roberto Piccinini, il Lgt. Antonio Gironi, il Sindaco di Ceprano Giovanni Sorge, il Presidente della Sezione, M.M.a. c.s. Rultilio Perillo ed una rappresentanza di soci della Sezione.

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CEPRANO

ALCAMO

ISERNIA

La Sezione A.N.F.I. di Pescara, nell'ambito delle attività socio, turistico, cul-turali, ha organizzato una gita di quattro giorni per visitare Lugano, Como, Livigno e St. Moritz. Nella giornata del 28 aprile il gruppo dei soci ha visitato Como nella mattinata men-tre nel pomeriggio si è recato sul Lago di Lugano per raggiungere, in serata, Lanzo d'Intelvi. Il 30 aprile il gruppo dei gitanti si è recato a St. Moritz con il trenino rosso del Bernina con partenza da Tirano. Da St. Moritz i soci si sono recati a Livi-gno. Nella giornata del 1° maggio, dopo avere fatto visita alla caratteristica città di Livigno, il grup-po ha fatto sosta al valico del Foscagno recandosi presso la locale caserma “ Brig. E. Marcon” ove, sul piazzale antistante, è stato eretto un monumento in memoria dei finanzieri caduti in ser-vizio.

PESCARA

FiammeGialle - Maggio 2012

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Incontro conviviale dei Soci della Sezione, organizzato dal Presidente, Brig. C. Michele Marchese, il 13 maggio 2012, in un noto ristorante del luo-go. Presente all'evento il Comandante Provinciale di Asti, Col. Antonio Bor-gia.

EBOLI PIANA DEL SELE MARSALA

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ASTI MESTRE

Dal 18 al 26 aprile 2012, è stata effettuata la 2^ Crociera ANFI, organizzata dal Presidente della Sezione, Comm. Gaetano Fasulo. Partenza dal Porto di Genova con la nave “Poesia” della MSC Crociere con itinerario Malaga, Lisbona, Casablanca, Barcellona, Genova. Presenti anche i Presidenti della Sezioni di Mondovì e Asti.

Il 25 aprile 2012, una rappresentanza della Sezione, presieduta dal Col. Giovanni Vecchio, ha partecipato alla celebrazione della festa della Libera-zione. Eccoli con il Sindaco, Avv. Martino Menchionda e la vedova della Medaglia d'Oro Ten. Col. Calò.

Durante il recente convivio per le festività pasquali, il Col. t.ST Pietro Cala-brese, Comandante Provinciale di Trapani, ha consegnato al Presidente della Sezione di Marsala, Lgt. Saverio Dibenedetto, il diploma di merito rila-sciato dal Presidente Nazionale. Presenti, oltre al Consigliere Nazionale, S.Ten. Giuseppe Culò, le rappresentanze delle Sezione di Marsala, Alca-mo, Mazara del Vallo.

Precetto pasquale della Sezione. Nella foto, da sinistra, il S.Ten. Giuseppe Culò, Cons.re Naz.le, il Col. t.ST Pietro Calabrese, Com.te Provinciale, il Brig. C. Canio Di Pierro, Pres.te di Trapani, il Lgt. Saverio Dibenedetto, Pre-sidente di Marsala ed il Lgt. Salvatore Corrao, Pres.te di Mazara del Vallo.

TRAPANI DIAMANTE

Precetto Pasquale dei Soci della Sezione, presieduta dal S.Ten. Michele Ricco, organizzato dal Vicepresidente M.M.A. c.s. Antonio Bacchi. Al con-vivio, che ha avuto luogo a Belvedere Marittimo (CS), hanno partecipato numerosi soci e familiari della Sezione.

FiammeGialle - Maggio 2012

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Il 1° aprile 2012, ha avuto luogo il tradizionale incontro Pasquale tra i Soci della Sezione ANFI di Perugia. Si è avuta la gradita presenza del Procuratore della Repubblica di Perugia, Socio Onorario, Dott. Giacomo Fumu, del Com.te Provinciale, Col. Vincenzo Tuzi, del Com.te del Nucleo pt di Perugia Ten. Col. Enrico Blandini e del Com.te della Tenenza di Assisi Lgt. Domenico Di Mascio.

PERUGIA

Il Presidente della Sezione ANFI di Potenza, M.C. Cav. Paolo Telesca, ha organizzato la gita socio-culturale nella località di Grumento Nova per visi-tare gli scavi archeologici e il museo annesso. All'evento hanno partecipato 20 soci con le rispettive consorti.

POTENZA

Un sentito ringraziamento ai volontari dell'A.N.F.I., che svolgono la loro atti-vità presso la Procura della Repubblica di Trieste ed il Tribunale di Udine, da parte del Consigliere Nazionale, Ten. Col. Vincenzo d'Amato e di tutta l'Associazione.

Soci e familiari della Sezione, presieduta dal Col. Antonio Lancellotti, hanno partecipato alla gita sociale svoltasi il 25 aprile nei comuni di Montalcino e Pienza (SI).

ROMA-2/OVESTCASSINO

FiammeGialle - Maggio 2012

TRIESTE E UDINE

IMOLA

Soci e familiari della Sezione A.N.F.I. di Imola si sono ritrovati con grande entusiasmo presso un rinomato locale della zona per un incontro convivia-le, organizzato dal Presidente, M.A. Nicola Belardo. Tra gli ospiti graditi il Lgt. Gennaro Maiello, in rappresentanza del Comandante della Compa-gnia di Imola Cap. Davide Colella.

Il 22 aprile 2012 la Sezione, presieduta dal M.M.A.c.s. Cav. Antonio Lepore, ha organizzato una gita socio-culturale nella città di Orvieto (TR). La comitiva ha partecipato alla S. Messa celebrata nel Duomo di Orvieto, simbolo della città e gioiello dell'architettura romanico-gotica.

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Durante un recente incontro conviviale dei Soci della Sezione è stato consegnato all'App. Cleto Nanni il diploma di merito, concesso dal Comitato Esecutivo Nazionale dell'A.N.F.I.

MONDOVÌ

Il 25 aprile u.s., l'Amministrazione Comunale della città di Piombino ha conferito alla loca-le Sezione ANFI una medaglia commemorativa con relativo attestato di riconoscimen-to. Nella foto la consegna, a cura del Sindaco di Piombino, del riconoscimento al Presi-dente della Sezione Fin. Cav. Uff. Agostino Mignogna.

PIOMBINO

LECCO

DONGO

Il Presidente della Sezione, Comm. Filippo Di Lelio, a nome del Consiglio Direttivo e dei Soci Anfi, ha formulato al Col. Luigi Bettini, che ha lasciato il servizio attivo, un vivo rin-graziamento per la sua disponibilità e vicinanza all'ANFI, consegnandogli nel contempo un attestato di riconoscenza.

Consegnato dal Comandante della Compagnia di Menaggio, Cap. Gaetano Petrizzo, il Diploma di Merito al Fin. m. Pietro Allio. Presenti: il Presidente della Sezione, Brig. C. Cav. Saverio Mandriota, i Consiglieri, Brig. C. Marcello Tagliaferri e Brig. C. Michele Puc-cio.

BenemerenzaBenemerenzaIVREA

Consegnato, a cura del Presidente della Sezione, Lgt. Giuseppe Romano, l'attestato di benemerenza, concesso dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., al M.C. mare Edmondo Buccarella.

Consegnato, a cura del Ten. Col. Salvatore Berruti, Vice Comandante Provinciale di Catania, l'attestato di benemerenza concesso al Socio Felice Turcis. Presenti il Presi-dente della Sezione, S.Ten. Rocco Valerio Lollo con alcuni Consiglieri e Soci.

CATANIA

35FiammeGialle - Maggio 2012

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SOCI CHE SI FANNO ONORE

L'Unione società sportive altoatesine “USSA” ha conferito l'Onorificenza “Una Vita per lo Sport” al M.C. Salva-tore Fusco socio della Sezione di Merano, che da ben 30 anni dedica tempo, entusiasmo ed energie allo sport.La sua carriera di dirigente sportivo inizia nel 1981 nel Consiglio Direttivo della Sezione dell'AS di Merano.E' stato responsabile delle squadre agonistiche dal 1982 al 1992 e tutto-ra è punto di riferimento nell'orga-nizzazione di corsi di sci.

PROMOZIONI

I seguenti militari in congedo sono stati promossi al grado superiore nel Ruolo d'Onore:

a Tenente

S.Ten. Giuseppe CIPRIANI, socio della Sezione di Aprilia;

a Maresciallo

Brig. C. Domenico AMATO, socio della Sezione di Brescia.

I l Socio del la Sezione di Gori-zia, dal 1971, Fin. Pio Mauro Traini, che ha prestato servizio nel Corpo dal 1959 al 1965, Presidente della Confcommercio della Provincia di

Gorizia, Presidente della Federazio-ne Italiana Gestori Impianti Stradali della Provincia di Gorizia, membro del Consiglio di Amministrazione della “Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia” è stato eletto Presidente Regionale della Con-fcommercio del Friuli Venezia Giulia.

NOZZE DI DIAMANTE

Il seguente socio ha festeggiato il 60° anniversario di matrimonio:

App. Cav. Marino Sborgia, Presidente Onorario della Sezione di Vicenza, e consorte Sig.ra Delia Bortolin;

Fin. Raffaele Tirico, socio della Sezione di Varese, e consorte Sig.ra Luigina Ulivi.

FIN. PIO MAURO TRAINI

M.C. SALVATORE FUSCO

NOZZE D’ORO

I seguenti soci hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio:

M.llo Rino Azzani, socio della Sezione di Saronno, e consorte Sig.ra Marina Cavazzoni;

App. Virginio Balter, socio della Sezio-ne di Rovereto, e consorte Sig.ra Ger-landa Sciascia;

Sig. Giuseppe Bongini, socio simpatiz-zante della Sezione di Cividale del Friu-li, e consorte Sig.ra Graziella Simonitti;

Brig. Rolando Chiucchiù, socio della Sezione di Pisa, e consorte Sig.ra Tina Paliani;

M.A. Alberto Corrado, socio della Sezione di Monza, e consorte Sig.ra Rita Giaccoli;

App. Erminio Trifilò, socio della Sezione di Rovereto, e consorte Sig.ra Bruna Cappelletti.

NOZZE

I seguenti soci o loro familiari hanno contratto matrimonio:

Ing. Massimiliano Calabrese, figlio del Dott. Maurizio, socio simpatizzante della Sezione di Albenga, con la Dott.ssa Lucrezia Gaudioso;

Sig. Luigi Canzano, figlio del M.llo Marco, socio della Sezione di Roma Eur Tor de Cenci, con la Sig.na Laura Contini;

Dott.ssa Sara Ceccomancini, orfana del Brig. Luciano, socia della Sezione di Domodossola, con il Dott. Luca Lazzarini;

Sig.na Valeria Contini, figlia del Fin. Gaspare, socio della Sezione di Como, con il Sig. Fabio Masciocchi;

Fin. Luigi D'Angelo, in servizio nel Corpo, figlio del M.A. Santolo, socio della Sezione di Napoli, con la Sig.na Marialuisa Ruggiero;

Dott.ssa De Marco Giuseppina, figlia del Brig. Rocco, Sindaco effettivo della Sezione di Gallipoli, con il Dott. Guido Neri;

Sig. Antonio Manna, figlio del M.A. Giovanni, socio della Sezione di Roma Eur Tor de Cenci, con la Sig.na Maria Elena Giardina;

Sig.na Anna Lisa Meduri, figlia del Sig. Giuseppe, socio della Sezione di Reggio Calabria, con il Sig. Domenico Genoese;

Sig.na Maria Elena Moretti, figlia del Brig. Oronzo, socio fondatore della Sezione di Bitonto, con il Geom. Carlo Fiore.

36FiammeGialle - Maggio 2012

CULLE

Sono nati:

Adam, nipote del Brig. Arnaldo Farne-ti, Consigliere della Sezione di Busto Arsizio;

Antonio, nipote del M.O. Michele Dra-

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“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi auguri di ogni bene e felicità ai neo promossi, ai coniugi che hanno festeggiato le nozze di diamante, d'oro, ai neo sposi, ai neonati ed ai neo laureati.

gone, socio della Sezione di Agropoli, e della consorte Sig.ra Maria Montal-do;

Caterina, nipote del Brig.C. Giuseppe Emmolo, socio della Sezione di Gela, e della consorte Sig.ra Lina;

Benedetta, nipote del M.C. Rocco Cia-no, Sindaco della Sezione di Sanre-mo, e della consorte Sig.ra Inuccia Tarantino;

Daniele Francesco, nipote dell'App. Grauso Francesco, socio della Sezio-ne di Savona;

Elia e Francesco, nipoti del Brig. Roberto Pallari, socio della Sezione di Savona;

Flavia Maria, figlia dei coniugi Dott. Claudio D'Angelo, socio simpatizzan-te della Sezione di Lanciano, e della Sig.ra Carla;

Francesca, nipote del M.C. Giuseppe Marras, socio della Sezione di Milano, e della consorte Sig.ra Giusy Braghie-ri;

Francesca, figlia della Dott.ssa Silvia Arduini, orfana del M.M. Luigi, socia della Sezione di Velletri;

Francesco, nipote del M.M. Donato Palmisano, docio del Nucleo Anfi di Diso;

Giovanni, nipote del Cav. M.M.A.cs. Giovanni Nieddu, socio della Sezione di Catania;

Laura, nipote del M.C. Ernesto Bertin, socio della Sezione di Torino;

Leonardo, nipote del Lgt. Cav. Donato Cillis, Presidente della Sezione di Rovereto;

Manuel, figlio dell'App. Peter Cataluc-ci, in servizio nel Corpo, e nipote del Brig.C. Giuseppe, socio della Sezione di Terni;

Mattia, nipote dell'App. Antonio Ches-sa, socio della Sezione di Busto Arsi-zio;

Samantha, nipote del M.O. Angelo Tut-tobene, socio della Sezione di Acirea-le;

Samuele, figlio del Fin. Sandro Canta-le, in servizio nel Corpo, e nipote dell'App.sc. Giuseppe, socio della

LAUREE

Si sono laureati i seguenti soci o loro familiari:

Dott. Giovanni Calabrese, figlio del Brig.C. Cav. Gaetano, Presidente della Sezione di Tricase, in “Discipline Musi-cali Indirizzo Cameristico”;

Prof.ssa Caterina Maria Centonze, con-sorte dell'App. Michele Martino, Sinda-co Effettivo della Sezione di Marsala, seconda laurea in “Scienze e Forma-zione”;

M.C. Michele Cipulli, in servizio nel Cor-po, figlio del Brig.C. Angelo, socio della Sezione di Taranto, in “Economia e Management”;

Sig.na Serena D'Amora, figlia del Brig.C. Francesco, socio della Sezione di Civitavecchia, in “Architettura”;

Sig. Alessandro Galli, figlio del Brig. Cla-udio, socio della Sezione di Colleferro, in “Medicina e Chirurgia”;

Sig.na Antonella Greco, figlia del Brig.C. Aniello, socio della Sezione di Roma 1/Nord, in “Biologia ed Evoluzio-ne Umana”;

Sig.na Valeria Maria Leo, figlia del Brig.C. Francesco, socio della Sezione di Monza, in “Marketing e Mercati Glo-bali”;

Sig. Riccardo Lotti, figlio del M.M.A. Gianfranco, socio della Sezione di Como, in “Economia e Commercio”;

Sig.na Rossana Marano, figlia del Lgt. Michele, socio della Sezione di Mazara del Vallo, in “Economia e Commercio”;

37FiammeGialle - Maggio 2012

Sig.na Francesca Marcone, figlia del Brig.C. Nicola, socio della Sezione di Ancona, in “Scienze della Comunica-zione Informazione e Marketing”;

Sig.na Federica Montano, figlia del Brig.C. Luigi, in servizio nel Corpo, socio della Sezione di Monfalcone, in “Architettura”;

Sig.na Valentina Nadalini, figlia del M.M.A Renato, socio della Sezione di Mestre, in “Archeologia Classica”;

Sig.ne Giusy Donatella e Maria Esme-ralda Pecorella, figlie del Brig.C. Mario, socio della Sezione di Sciacca, in “Scienze della Formazione Primarie” e “Scienze Infermieristiche ed Ostetri-che”;

Sig.na Silvia Pili, figlia del M.llo Italo, socio della Sezione di Ventimiglia, in “Lingue e Letterature Moderne Euro-pee e Americane”;

Sig.na Alice Piller, figlia del Sig. Roner Giorgio, socio simpatizzante della Sezione di Santo Stefano di Cadore, in “Lingue e Culture dell'Asia Orientale”;

Sig.na Sara Pillon, figlia del Brig.C. Fer-dinando, socio della Sezione di Cividale del Friuli, in “Giurisprudenza”;

Sig. Stefano Pumilla, figlio del M.M. Vin-cenzo, socio della Sezione di Sciacca, in “Economia”;

App. CC, Gianni Rapone, figlio del Brig.C. Vincenzo, socio fondatore della Sezione di Policoro, in “Scienze Politi-che e delle Relazioni Internazionali”;

Sig.na Maria Grazia Reina, figlia del Brig.C. Gaetano in servizio nel Corpo, e socio della Sezione di Pavia, in “Econo-mia Aziendale”;

Sig.na Ivana Rosafio, figlia del Brig. Agostino, Sindaco effettivo della Sezione di Tricase, in Scienze Biologi-che”;

Sig. Cristiano Saba, figlio del Fin. Pietro, socio della Sezione di Bolzano, in “Giurisprudenza”.

Sezione di Catania;

Samuele, nipote dell'App. Upg. Mario Vargiu, socio della Sezione di Thiesi, e della consorte Sig.ra Angela Cannea;

Simone, nipote del M.C.m. Salvatore Degliangioli, socio della Sezione di Genova, e della consorte Sig.ra Cor-radina;

Vincenzo Maria, figlio dei coniugi Prof. Vincenzo Balzano, socio simpatizzan-te della Sezione di Angri, e della Prof.ssa Annamaria Tortora;

Vittoria Luisa, nipote del M.llo Giusep-pe Talocco, socio della Sezione di Ter-racina.

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TRISTIA

M.M. Santo ALBERTI, socio della Sezione di Pescara, il 5.5.2012;

Sig.ra Marina ALBIERI, madre della Sig.ra Giancarla Ferrari, socia simpa-tizzante della Sezione di Rovigo, il 10.5.2012;

App. Leonardo ALESSI, socio della Sezione di Torino, il 22.4.2012;

Fin. Giancarlo ANDREOLI, socio della Sezione di Bologna, il 16.4.2012;

Rag. Franco ANTINUCCI, socio sim-patizzante della Sezione di Ciampino, il 5.4.2012;

M.M.A. Osvaldo ARCURI, socio della Sezione di Novara, il 17.5.2012;

M.M.A. Bruno BAGNOLI, socio della Sezione di Bologna, il 6.5.2012;

App. Alessandro BAZZARELLI, in ser-vizio nel Corpo, nipote del M.M.A.cs. Domenico Giammarco, socio della Sezione di Roma 1/Nord, il 9.5.2012;

Sig.ra Nunzia BELLITI, madre del Lgt. Antonio Carrisi, socio della Sezione di Messina, l'11.5.2012;

M.M.A. Luigi BERTI, socio della Sezio-ne di Sondrio, il 3.5.2012;

Sig.ra Rosina BISCOTTI, madre dell'App. Priamo Specchiulli, Sindaco della Sezione di Lesina e del Sig. Anto-nio, socio simpatizzante della stessa Sezione, il 23.4.2012;

Sig.ra Angela BISIGNANO, sorella dell'App. Benedetto, socio della Sezio-ne di Tirano, l'11.4.2012;

Sig.ra Giovanna BOFFA, sorella del Brig.C. Francesco, socio della Sezione di Ravenna, il 7.1.2012;

App. Giuseppe BUONADONNA, socio della Sezione di Genova, il 17.4.2012;

App. Celebrino BOSCHI, socio della Sezione di Savona, il 29.4.2012;

38FiammeGialle - Maggio 2012

App. Giovanni BOSETTO, socio della Sezione di Bassano del Grappa, il 21.4.2012;

Brig. C. Bruno CALIFANO, di anni 57, socio della Sezione di Catania, il 26.5.2012;

App. Antonio CALITRI, socio della Sezione di Foggia, il 10.5.2012;

Sig. Santo CANNELLA, padre del Brig.C. Giorgio, socio della Sezione di Roma Eur Tor de Cenci, il 6.5.2012;

Sig.na Dalila CANTARELLA, di anni 20, figlia del M.A. Piero e nipote dell'App. Sebastiano, socio della Sezione di Ventimiglia, il 24.3.2012;

Fin. Massimiliano CAPONERA, figlio dell'App.sc. Alessandro Vice Sindaco della Sezione di Alatri, il 16.4.2012;

Fin. Alvise CASSOL, socio della Sezione di Belluno, l'8.4.2012;

Sig.ra Angela CHIEPPA, sorella del Sig. Nicola, socio della Sezione di Livorno, il 25.4.2012;

Geom. Gerardo CICCHETTI, socio simpatizzante della Sezione di Poten-za, il 2.4.2012;

Gen. Giacomo COLETTI, socio della Sezione di Portoferraio, il 21.4.2012;

Sig.ra Maria COLOMBO, madre dell'App. Maurizio Dossi, Consigliere della Sezione di Trento, il 28.3.2012;

App. Upg. Franco CONTI, socio della Sezione di San Miniato, il 18.5.2012;

Sig. Gianfranco CUNEO, socio simpa-tizzante della Sezione di Chiavari, il 20.4.2012;

Sig.ra Lucietta CURCI, madre del M.A. Giovanni Manna, socio della Sezione di Roma Eur Tor de Cenci, il 4.3.2012;

Sig.ra Maria DAVI', madre del M.M.A. Rosario Salici, socio della Sezione di Cividale del Friuli, il 5.4.2012;

S.Ten. Vittorio D'ARCANGELO, socio della Sezione di Trieste, il 15.5.2012;

M.C. Maurizio ELVIRETTI, di anni 59,

socio della Sezione Atleti Fiamme Gial-le Roma Castelporziano, l'8.3.2012;

Sig.ra Irene ENEA, sorella dell'App. Dino, Sindaco della Sezione di Cervi-gnano del Friuli, il 29.3.2012;

Sig. Massimo FILOSA, fratello del M.A. Giuseppe, socio della Sezione di Santo Stefano di Cadore, il 28.2.2012;

Sig.ra Elisa FLAMINI, madre del Brig.C. Andrea Vallabini, socio della Sezione di Trasacco, il 25.2.2012;

V.Brig. Umberto FRANCHI, socio della Sezione di Tolmezzo, il 9.5.2012;

App. Cav. Ferruccio FRANCIA, socio della Sezione di Vicenza, il 23.5.2012;

M.A. Bruno GIANFERRI di anni 82, socio della Sezione di Forlì, il 25.5.2012;

App. Enzo IUCCI, socio della Sezione di Avezzano, recentemente;

App. Antonino ISGRO', socio della Sezione di Saronno, il 30.4.2012;

Sig.ra Memi LAZZONI, consorte del M.O. Angelo Magrini, Consigliere della Sezione di La Spezia, l'11.5.2012;

Gen.B. Sebastiano LEGGIO, socio della Sezione di Siracusa, il 25.4.2012;

App. Vito Maria LESTINGI, Sindaco Effettivo della Sezione di Turi, il 20.4.2012;

Brig. C. Antonio LIPAROTA, Sindaco Effettivo della Sezione di Roma 2/Ovest, il 19.5.2012;

Brig. Enzo LOLLI, socio della Sezione di Milano, il 18.5.2012;

App. Giorgio LOLLI, di anni 86, socio della Sezione di Ravenna, il 4.5.2012;

Sig.ra Emma MAGLIO, consorte del Sig. Mario Boero, socio della Sezione di Chieri, il 13.12.2012;

M.M.A. Matteo MAIETTA, di anni 93, socio della Sezione di Trieste, recente-mente;

Sig.ra Isabella MANGIALARDI, sorel-la del Brig.C. Bartolomeo, socio della

SONO DECEDUTI I SEGUENTI SOCI O LORO FAMILIARI:

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Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio

39FiammeGialle - Maggio 2012

App. Carlo PIAZZA, socio della Sezio-ne di Reggio Emilia, il 28.4.2012;

M.M. P.P. Antonio PIETRANTONI, fra-tello dell'App.Upg., Livio, Consigliere della Sezione di Lido di Ostia, il 17.5.2012;

App. Upg. m. Cesare POTENZA, socio della Sezione di Falconara M/ma, l'8.3.2012;

App. Ermens REGATTIERI, socio della Sezione di Mantova, il 27.5.2012;

Sig.ra Erminia SALERNO, sorella del Fin.m. Amedeo, socio della Sezione di Ischia, il 24.4.2012;

App. sc. Antonio SCIGLIUZZO, socio della Sezione di Gallipoli, il 14.4.2012;

S.Ten. Giuseppe SCORDO, già Presi-dente della Sezione di Locri, il 21.4.2012;

Sig.ra Antonia SEMERARO, madre del Lgt. Fernando Reboldi, socio della Sezione di Brindisi, il 9.3.2012;

Sig. Benito SILVESTRI, fratello del Fin. Giancarlo, socio della Sezione di Mirandola, il 3.3.2012;

Sig.ra Sonia SILVESTRI, consorte del M.O. Mauro Chiappini, socio della Sezione di Firenze, il 10.4.2012;

Sig.ra Diva SONCINI, consorte del Fin. Francesco Rener, socio della Sezione di Reggio Emilia, il 14.1.2012;

App. Upg. Salvatore STANO, socio della Sezione di Aosta, il 15.3.2012;

Sig. Gaetano STRAMENTINOLI, padre del Sig. Giustino, socio simpatiz-zante della Sezione di Policoro, il 16.5.2012;

Sig.ra Giovanna TAMBORRINO, madre del M.M.A.c.s. Lorenzo Calabre-se, socio della Sezione di Roma 1/Nord, l'11.10.2011;

Brig. Cav. Angelo TELESCA, socio della Sezione di Salerno, recentemen-te;

Sig.ra Maria TOMACELLI, vedova Usai, socia della Sezione di Torino, il 9.3.2012;

Sig. Vito TRACIA, padre del Dott. Gio-

vanni, socio simpatizzante della Sezio-ne di Catania, il 30.3.2012;

App. Antonio TRENCHI, socio della Sezione di Verona, il 17.4.2012;

Sig. Mario TUFARELLI, fratello dell'App.sc. Michele, socio della Sezio-ne di Bitetto, il 16.4.2012;

Coniugi Antonio USSIA e Lucia MORELLO, genitori del Col. Ussia Marello, socio della Sezione di Milano, recentemente;

Brig. C. Carlo VALENTE, socio della Sezione di Sondrio, il 22.5.2012; Sig.ra Maria VANNI, vedova Addabbo, socia della Sezione di Mirandola, il 14.2.2012;

Sig.ra Elsa Fedora VELTRI, consorte del Brig. Isaia Donnici, Sindaco effettivo della Sezione di Vibo Valentia, il 15.3.2012;

M.M. Enrico VENTURI, socio della Sezione di Pistoia, il 7.5.2012;

Sig.ra Caterina VERTUCCIO, madre della Sig.ra Raffaella Di Sarli, vedova Cilenti, socia della Sezione di Rimini, il 24.3.2012;

App. Vito VICINANZO, di anni 84, socio della Sezione di Velletri, il 23.4.2012;

Gran. Uff. Carlo VIOTTI, socio bene-merito della Sezione di Bergamo, il 7.5.2012;

Sig. Stefano ZACCARIA, padre del Sig. Francesco, socio della Sezione di Conegliano, il 15.4.2012;

Sig.ra Livia ZANDEGIACOMO, con-sorte del M.M. Edy Kocina, socio della Sezione di Cormons, il 28.4.2012;

V.Brig, Virgilio ZAZZI, socio della Sezione di Parma, il 13.2.2012;

S.Ten. Luigi ZEDDA, socio della Sezione di Monza, l'8.4.2012;

V.Brig. Arnaldo ZEFFIRO, socio della Sezione di Firenze, il 2.4.2011.

Sezione di Bitetto, l'11.3.2012;

App. Narton MANGOLINI, socio della Sezione di Vicenza, il 16.5.2012;

M.A. Bruno MARINONE, socio della Sezione di Novi Ligure, il 19.12.2011;

Sig.ra Lucia MARZANO, madre dei Sig.ri Giacomo e Giuseppe Occhio-grosso, soci simpatizzanti della sezione di Bitetto, il 28.3.2012;

Sig. Antonio MATTANA, padre dell'App.Upg, socio della Sezione di Tirano, il 10.5.2012;

Sig. Daniele MEREU, figlio del M.M.A. dei CC. Gian Paolo, socio simpatizzan-te della Sezione di Cervignano del Friu-li, il 24.5.2012;

Fin. Dott. Carlo MILVIO, socio della Sezione di Tirano, il 31.3.2012;

App. Luigi MINICOZZI, socio della Sezione di Benevento, il 15.3.2012;

M.A. Pasquale MORANA, socio della Sezione di Messina, il 19.4.2012;

Fin. Gaetano NAPOLI, socio fondatore della Sezione di Enna, il 6.5.2012;

M.A. Mario NICOLAMME, socio della Sezione di Viterbo, il 3.5.2012;

Sig. Giancarlo NUDO, socio simpatiz-zante della Sezione di Cosenza, il 15.4.2012;

Sig.ra Antonella OCCHIOGROSSO, figlia del Brig.C. Trifone, socio della Sezione di Bitetto, il 12.4.2012;

Sig. Giuseppe PANARIELLO, padre del Brig. Luigi, socio della Sezione di Cervignano del Friuli, il 14.4.2012;

Fin. Giuseppe PARISI, di anni 85, socio fondatore della Sezione di Polico-ro, il 5.3.2012;

Sig.ra Margherita PATTA, madre del Lgt. Savino Deliga, socio della Sezione di Pontedera, il 20.4.2012;

Sig.ra Rosa PENNISI, madre del M.A. Francesco Catalfamo, socio della Sezione di Catania, il 24.5.2012;

Fin. Comm. Giulio PETRICONE, socio sostenitore della Sezione di Pescara, l'11.4.2012;

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In relazione alla gravissima calamità, che ha recentemente colpito le popolazioni dell'Emilia Romagna , la Presidenza Nazio-nale, sicura d'interpretare i sentimenti di umana solidarietà di tutti gli associati, ha deciso di attivare una raccolta volontaria di fondi, rivolta alle Sezioni ed ai rispettivi associati, da destinare ai soci che, a causa del predetto evento, hanno subito danni o vivono in condizioni precarie e risultino bisognosi di sostegno.

I VERSAMENTI POTRANNO ESSERE EFFETTUATI:- sul c/c Postale nr. 12222428 (con bollettino postale) intestato alla “Sezione A.N.F.I. di Reggio Emilia”;- con Bonifico bancario IBAN IT 94T0760112800000012222428.Inserire nella causale “PRO TERREMOTATI EMILIA ROMAGNA”.La Presidenza ed il Periodico “Fiamme Gialle” RINGRAZIANO tutti coloro che vorranno partecipare all'iniziativa.

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