Rrose magazine

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Rrose magazine 36 Eugenio Monti

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Rrose Sélavy

EUGENIOMONTI

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Cos’è che porta Eugenio Monti a disegnare e a dipingere alberi in continuazio-ne? La ricerca di un “dato momento”, che non è legato al tempo, alla stagione, alla metamorfosi naturale di questo o quell’albero scelto in aperta campagna o sul greto di un torrente. “Quel dato momento” non ha a che fare con lo scorrere del tempo. Gli alberi di Eugenio Monti (in preferenza querce) sono dei sempreverdi non solo per natura ma anche per intenzione dell’autore. Farebbe così con qual-siasi tipo di albero.

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Per questo la sensazione è che non ci sia “il tempo andato”, per non dire “perdu-to”. Alberi (o nature) quasi identici, eppure non c’è immobilità, il movimento sta tutto nella pittura, nel “fare pittura”, elaborando tecniche post-impressioniste o, in certi casi, quasi simili alla stampa litografica. Sono alberi che non attraversa-no i mutamenti (Les feuilles mortes se ramassent à la pelle�Tu vois, je n’ai pas oublié...).

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Verrebbe da citare Jacques Prévert, invece questi alberi possono far pensare a Cezanne (non nello stile, certo) che dipinse ossessivamente il Mont Sainte Victoire, in vari momenti, ma sempre da un unico punto d’osservazione.

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Un solo albero non avrebbe senso, resterebbe la parte di un paesaggio che non è stato inquadrato. Gli alberi di Eugenio Monti vanno preferibilmente in sequen-za, uno accanto all’altro.

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E allora è probabile che si inizi a scorgere quel “dato momento”, che è condizione di ciò che percepiamo. L’opera, in questo, è una sorta di suggerimento, di spinta, di accompagnamento. La ripetitività dei soggetti-albero non è una sequenza di immagini.

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Il tempo immobile di questi alberi ci costringe a mettere a fuoco lo sguardo per poter rintracciare quel “dato momento”. Dentro il quale è possibile scorgere anche la nostra esistenza. Perché riflettere sulle cose ci spinge a riconsiderare noi stessi.

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Rrose Sélavy

Eugenio Monti è nato nel 1960. Diplomato alla Scuola superiore di cinematografia e televisione, di Roma, si occupa di comunicazione. La pittura e il disegno sono una maniera di vedere il mondo e di scambiare le proprie opinioni con gli altri. Dopo il periodo degli “studi sulla figura umana” oggi è il momento degli “studi sulla natura”, in particolare degli alberi, attraverso il disegno con matite colorate e pastelli a cera. Vive e lavora tra Umbria e Lazio.