Gli scenari marittimi e la competitività portuale nel Mediterraneo · 2020-02-17 · (il 24% del...

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Gli scenari marittimi e la competitività portuale nel Mediterraneo Alessandro Panaro – Responsabile Maritime & Energy, SRM

Taranto, 22 gennaio 2020

1

I Analisi del mercato captive

II Analisi del mercato contestable

INDICE

2

3

27% WORLD’S

CONTAINER LINER

SERVICES

19 PORTS THROUGHPUT >1 MLN TEUs

+500% GROWTH OF CONTAINER

TRAFFIC SINCE 1995

614 mln tonnes SHORT SEA SHIPPING 983 mln

tonnes SUEZ CARGO

TRAFFIC

83% SHARE OF

TRADE BETWEEN ITALY AND MED

BY SEA 20%

GLOBAL SHIPPING TRAFFIC

I principali dati sullo Shipping nel Mediterraneo

Fonte: SRM su Eurostat, Suez canal Authority, ISTAT, Autorità Portuali

4

Fonte: SRM su SCA, 2019

Suez registra nuovi record 5

Gigantismo Navale 6

Source: SRM

7

Le Alleanze

La dimensione delle navi ha portato a Grandi Alleanze e concentrazione delle rotte strategiche.

PORT SAID 21.413

TANGER MED 21.413

PIREO 21.237

ALGECIRAS 20.954

19.462 VALENCIA

BARCELLONA 19.462

GENOVA LA SPEZIA 16.652 17.816

GIOIA TAURO 19.224

7.024 VENEZIA

9.403 LIVORNO

9.411 CIVITAVECCHIA

9.411 NAPOLI

13.568 13.568 KOPER TRIESTE

< 10.000 TEU

10.000 – 15.000 TEU

15.000 – 20.000 TEU

> 20.000 TEU

Le grandi navi nel Mediterraneo

Fonte: SRM su Alphaliner 2018

8

9

MSC 30%

MAERSK 16% CMA CGM

11%

COSCO 7%

EVERGREEN 1%

YM 2%

NYC 2%

AL 2%

ZIM 1%

MOL 1%

OTHERS 27%

La quota di mercato potenziale dei carrier nei porti Med. Total TEUs

Fonte: SRM su Alphaliner

Nel 2018 la quota si mercato della flotta container gestita dalla 2M nei porti Med è stata del 46%

La quota dell’Ocean Alliance è stata circa il 20%

10

La nuova competitività

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

LSCI: Confronto Europa-Italia-Area MENA

MEDIA 5 MENA MEDIA TOP 5 Europa Italy

Lineare (MEDIA 5 MENA) Lineare ( MEDIA TOP 5 Europa) Lineare (Italy)

L’Italia con la nuova definizione del LSCI è salita al 13 posto: abbiamo 9 punti in più dei MENA (dai 25 del 2006) e 13 in meno dei Nordeuropei (dai 15 del 2006)

2012 2017

Le rotte della Ocean Alliance

27%

OCEAN ALLIANCE TRAFFIC

+10%

COSCO PRESENCE

12

Valore Aggiunto: 83 miliardi nelle tre regioni (il 24% del VA del Mezzogiorno). 25 mila imprese manifatturiere con 145 mila addetti (il 26% e il 28% del Mezzogiorno) Commercio estero: 13 miliardi di euro l’export e 11 l’import, per un totale di 24 miliardi di interscambio, il 23% del Mezzogiorno.

Mercato captive: Puglia, Molise e Basilicata

5mld

11mld

67mld

VA

13

Commercio via mare: 49% del commercio estero

Marittimo 49%

Ferroviario 2%

Stradale 44%

Aereo 5%

Marittimo Ferroviario Stradale Aereo

14 Una suggestione sul valore delle merci e il possibile contributo della logistica

Fonte: SRM su Istat-Coeweb. Dati al 2018

La dimensione della bolla indica il valore medio a a tonnellata

Lo sviluppo della logistica in area retroportuale è in grado di aumentare il valore aggiunto delle merci e contribuisce a migliorare questa situazione.

La Puglia presenta un valore medio a tonnellata di import-export marittimo (non Energy) più basso rispetto alle altre regioni analizzate.

15

Obiettivi: a) Individuare i principali settori dell’area ed i loro mercati di riferimento. b) Individuare le rotte marittime potenzialmente attivabili.

Metodologia: analisi desk sulle principali banche dati ufficiali.

Obiettivi analisi captive

16

In termini di movimentazioni totali (import + export), lo spettro settoriale è molto diversificato, con una prevalenza lieve della farmaceutica, seguita da metallurgia, aerospaziale e componenti automotive.

Puglia: dove vengono esportati i principali prodotti 1° mercato 2° mercato 3° mercato 4° mercato 5° mercato

Farmaceutico Svizzera - 798,9 Turchia - 36,0 Germania - 26,9 Nord America - 19,1 Cina - 17,8

Industria estrattiva Brasile - 182,4 Iran - 146,4 Nord America - 114,8 Oceania - 53,0 Russia - 45,5

Metallurgia Spagna - 88,3 Francia - 59,0 Germania - 55,3 Russia - 18,4 Portogallo - 16,4

Aerospaziale Nord America - 290,3 Polonia - 26,4 Gran Bretagna - 20,6 Giappone - 18,2 Francia - 16,3

Parti per autoveicoli Francia - 114,5 Spagna - 77,0 Germania - 59,2 Slovenia - 28,7 Romania - 27,3

*Dati in milioni di euro

17

Le rotte principali transitabili dal porto di Taranto, per l’economia pugliese, sono costituite dall’America del Nord (automotive, prodotti petroliferi ed agricoli), dalla Penisola Iberica (metallurgia, oleario, automotive), da Brasile ed Iran (prodotti petroliferi) Sud-Est ed Est asiatico (oleario, prodotti agricoli, abbigliamento, mobili, farmaceutico, aerospaziale).

Puglia: le rotte di ulteriore prospettiva Aree/Paesi Prodotti Totale

N. America Aerospaziale 290,3 Estrattivo 114,8 Coltivazioni 46,2 Mobili 25,5 Farmaceutico 19,1 Ortofrutticolo 7,3 503,2

Spagna Metallurgia 104,7 Oleario 77,5 Automotive 77,0 Coltivazioni 15,5 274,7

Brasile Estrattivo 182,4 182,4

Iran Estrattivo 146,4 146,4

ASEAN Oleario 59,8 Coltivazioni 7,7 67,5

Cina Abbigliamento 26,6 Mobili 21,7 Farmaceutico 17,8 66,1

Grecia Oleario 57,5 Coltivazioni 7,1 64,6

*Dati in milioni di euro

18

In termini di movimentazioni totali (import + export), domina l’automotive di Melfi, che da sola costituisce l’87,2% dell’interscambio, e si trascina, in una logica di filiera, i prodotti in plastica della componentistica. Seguono il petrolio ed i prodotti agricoli.

Basilicata: dove vengono esportati i principali prodotti

1° mercato 2° mercato 3° mercato 4° mercato 5° mercato

Autoveicoli Nord America - 1.322,5 Francia - 209,5 Polonia - 188,1 Spagna -186,8 Germania - 150,3

Petrolio greggio Francia - 66,4 Turchia - 32,2 Germania - 12,8 … …

Prodotti in plastica Germania - 11,7 Polonia - 10,0 Francia - 8,7 Slovacchia - 4,5 Spagna - 2,7

*Dati in milioni di euro

19

Le rotte principali transitabili dal porto di Taranto, per l’economia lucana, sono costituite dall’America del Nord (automotive), dalla Francia e dalla Turchia (petrolio) oltre che dalla Spagna (prodotti in plastica).

Basilicata: le rotte di ulteriore prospettiva Aree/Paesi Prodotti Totale

Nord America Autoveicoli 1.322,5 1.322,50

Francia Petrolio greggio 66,4 66,4

Turchia Petrolio greggio 32,2 32,2

Germania Petrolio greggio 12,8 12,8

Spagna Prodotti in plastica 2,7 2,7

*Dati in milioni di euro

20

In tabella le principali rotte di lungo raggio attivabili dal porto di Taranto. La maggior parte degli scambi riguarda il Nord America. Buoni gli scambi nel metallurgico con la Spagna e nell’estrattivo con il Brasile. L’agroalimentare è presente in tutte le aree.

Area Captive: la domanda a medio-lungo raggio

*Dati in milioni di euro

Totale 1° mercato 2° mercato 3° mercato 4° mercato Altro 45.9

Nord America 1.837 Autoveicoli 1.322,5 Aerospaziale 290,3 Estrattivo 114,8 Agroalimentare 63,8 Altro 45.9

Spagna 280 Metallurgia 104,7 Agroalimentare 93 Automotive 77,0 Chimica 5,4

Brasile 182 Estrattivo 182,4

ASEAN 67 Agroalimentare 67,5

Cina 66 Abbigliamento 26,6 Mobili 21,7 Farmaceutico 17,8

Turchia 35 Petrolio greggio 32,2 Prodotti in metallo 2,8

21

I Analisi del mercato captive

II Analisi del mercato contestable

INDICE

22

L’indagine ha riguardato 250 aziende manifatturiere localizzate nelle tre regioni Puglia (150), Basilicata e Molise (100), senza limiti dimensionali e senza vincoli settoriali; in particolare ha riguardato due tipi di aziende: 1) aziende che esportano/importano merci via mare (denominati users) (125); 2) potenziali aziende di trasporto via mare (potenziali users) (125). Analizzati: corridoi logistici e mercati; processi logistici, soddisfazione e potenzialità per il porto di Taranto; Principali settori dell’indagine: Minerali non metalliferi (22%), Mobilio (18%), Agroalimentare (14%), Elettronica (10%), Plastica (9%).

Metodologia: analizzate 250 imprese manifatturiere (che importano e/o esportano)

25%

25%

50%

Users: 50%

Users potenziali: 50%

23

Corridoi logistici utilizzati: porti e trasporto terrestre (strada vs intermodale).

Gestione del processo logistico: Outsourcing, INCOTERMS (Ex Works, FoB etc…).

Livelli di soddisfazione del sistema logistico di riferimento: 10 variabili analizzate.

Domanda potenziale per il porto di Taranto: % di imprese che sarebbero disposte ad utilizzare il porto e percentuali di merce pronte ad essere spostate sul porto.

Fattori sottostanti lo ‘shift’ verso Taranto.

Obiettivi: individuare le caratteristiche della domanda potenziale

24

Quante imprese utilizza o utilizzerebbero Taranto ?

10%

5%

16%

27%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Export Import

Users Potenziali Users

Export: attualmente il 10% del Campione che esporta via mare utilizza Taranto. Tra i potenziali users, il 16% lo utilizzerebbe. Import: Il 5% degli users utilizza Taranto e il 27% dei potenziali users lo utilizzerebbe.

25

Export: i principali mercati

Users: una buona percentuale (34%) esporta in Asia. Potenziali users: prevalgono al momento rotte brevi (in Europa).

16%

77%

58%

24%

34%

2% 0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

Users Potenziali Users

Italia Europa Asia

26

Import: I principali mercati

Users: una percentuale maggiore rispetto all’export (42%) importa dall’Asia. Potenziali users: prevalgono il mercato interno (Italia) e l’Europa.

46% 45% 42%

3%

13%

52%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Users Potenziali Users

Europa Asia Italia

27

77

23 43

57

In Puglia le aziende manifatturiere preferiscono gestire dall’interno il processo logistico

Esternalizzata

Non esternalizzata

Non esternalizzata

Esternalizzata

28

In export le imprese prediligono la resa Ex Works

Non dipende da me, 3%

Non dipende da me, 2%

FOB, 6%

FOB, 6%

DDP, 23%

DDP, 15%

CIF, 29%

CIF, 16%

Ex Works, 39%

Ex Works, 61%

0 10 20 30 40 50 60 70

Import

Export

Il fatto che le imprese in export prediligono il l’Ex Works riduce la possibilità incidere su importanti scelte logistiche quali la scelta del porto di partenza e la scelta dell’intermodale.

29 Il 36% delle aziende sarebbero disposte ad utilizzare il porto di Taranto per oltre il 20% del proprio commercio

0-20%

21-40%

41-60%

64%

30%

6% 36%

Potenzialità di utilizzo del porto di Taranto (Ammontare scambiato)

Export

Import

Nazionale: vendita

Nazionale: acquisti

57%

34%

28%

9%

Interessante l’analisi per categoria (users vs potenziali users). Infatti il 45% degli users (aziende che già utilizzano il trasporto marittimo) utilizzerebbero Taranto per oltre il 20%. La maggior parte lo utilizzerebbe per trasportare merce nel contesto internazionale, almeno il 57% in export.

Come utilizzerebbero il porto di Taranto

30 Costi, Tempi e Infrastrutture di connessione: i fattori chiavi per scegliere Taranto

L’81% chiede al porto di ridurre i costi dei servizi nautici e le tasse portuali . Per il 66% i tempi di imbarco e di sbarco è tra le priorità di azioni per Taranto (70% per i potenziali users). Per il 53% entra in gioco il tema delle infrastrutture. Tale fattore è più importante per le aziende pugliesi (lo è per il 56%) che per quelle della Basilicata e del Molise (40%).

Costo servizi nautici e tasse portuali

Tempi di imbarco e sbarco

Infrastrutture di connessione

Tempi di sdoganamento Disponibilità di banchine e piazzali

Burocrazia

81%

66%

53%

44%

38% 19%

I fattori che indurrebbero a spostare il proprio traffico su Taranto

31 Free Zones are growing…

Source: SRM on UNCTAD 2019

Free Zones employ between 90 and 100 million direct workers

32 Free Zones not everywhere are successful: level of utilization

Source: UNCTAD Investment Promotion Agencies Survey.

33 How to attract investments in the SEZs

Source: UNCTAD Investment Promotion Agencies Survey.

34 Direct and indirect economic contributions of SEZs

Fonte: SRM su UNCTAD, 2019

35 Italian Free Zones: SEZ basic criteria

Southern Italian regions

Including at least one port area

Incentives for investments

Strategic Development Plan

Special agreements with banks

Management Committee

Tax and duty advantages and reduction of bureaucracy

36

RIPRESA DEL MERCATO CONTAINER, ANCHE TRANSHIPMENT

CAMBIO DI PARADIGMA DEL PROCESSO LOGISTICO: IL 57% NON ESTERNALIZZA, il 61% USA EX WORKS

TARANTO: ATTENZIONE A TEMPI E COSTI

SEMPRE APPROCCIO DEL PORTO INNOVATIVO

ZES ?

Conclusioni

38