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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE VA C LICEO SCIENTIFICO “A. BUSINCO” A. S. 2015/2016
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “A. BUSINCO” LICEO SCIENTIFICO – LICEO LINGUISTICO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE –Istituto Professionale Industria e Artigianato Via Businco08044 J E R Z U
TEL. 0782 70255 FAX 0782 71007
Sito istituzionale: http://www.istitutobusinco.gov.it Codice Fiscale: 91005640916–Codice IPA –Codice Univo Ufficio UFQC62
Prot. 3189 del 14/05/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE VaC LICEO SCIENTIFICO
ANNO SCOLASTICO 2015 -2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE VA C LICEO SCIENTIFICO “A. BUSINCO” A. S. 2015/2016
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INDICE
STORIA DELL’ISTITUTO P. 3
INDIRIZZO SCIENTIFICO P. 3
QUADRI ORARIO P. 5
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE P. 6
VARIAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO P. 7
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE V A C P. 7
FORMAZIONE DELLA CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO P. 8
PROFILO DIDATTICO-DISCIPLINARE DELLA CLASSE P. 8
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI P. 9
METODI IE E STRUMENTI P. 11
VALUTAZIONI P. 12
VERIFICHE P. 12
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI P. 15
TABELLA CREDITI DELLA CLASSE P. 18
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI P. 19
SIMULAZIONE DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO P. 19
CONSIGLIO DI CLASSE P. 20
ALLEGATI:
RELAZIONI FINALI – PROGRAMMI DISCIPLINARI –PROVE DI SIMULAZIONE
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
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STORIA DELL’ISTITUTO
La prima istituzione della scuola superiore a Jerzu risale all’anno 1961/1962, quando, il primo ottobre, entrarono
in classe gli alunni di due prime della sezione staccata del Liceo Scientifico di Nuoro, presieduto dal prof.
Ramazzotti. Quando, nel 1966, quegli stessi alunni affrontarono gli Esami di Maturità, il preside di Nuoro era il
prof. Stocchino, sotto la cui dirigenza, nell’A.S. 1968/69, il Liceo di Jerzu divenne scuola autonoma: in quello stesso
anno l’istituto venne intitolato all’illustre medico Armando Businco.
Nell’A.S.2000/2001 anche l’Istituto Tecnico Commerciale, che già esisteva a Jerzu da alcuni anni ma come sezione
staccata di altri istituti della zona, le due scuole vennero associate nell’Istituto di Istruzione Secondaria di Secondo
Grado “A.Businco”.
L’anno scolastico 2012/2013 vide la perdita della dirigenza a causa della riduzione del numero degli iscritti. Nel
biennio successivo la reggenza è stata affidata all’ing. Antonio Piroddi.
A partire dal corrente anno scolastico la storia dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Jerzu si incrocia con quella
dell’istituto I.P.I.A. di Perdasdefogu. Quest’anno, infatti, con la titolarità dirigenziale nuovamente acquisita
dall’Istituto jerzese, l’istituto di Perdasdefogu diviene sezione staccata unendosi all’istituto A. Businco e offrendo
un alternativa all’offerta formativa già variegata. Il nuovo dirigente è il prof. Ignazio Podda, che si trova a
presiedere l’Istituto d’Istruzione Superiore con quattro indirizzi di studio: Liceo Scientifico, Liceo Linguistico ,
Istituto Tecnico Commerciale e Istituto Professionale Industria e Artigianato.
INDIRIZZO SCIENTIFICO
L’indirizzo scientifico offre una formazione scientifica e umanistica articolata ed equilibrata,
coniugando le conoscenze teoriche con le capacità e abilità operative ed applicative.
Si caratterizza per il buon equilibro fra l’area letteraria-artistica-storica-filosofica e l’area scientifico-
matematicofisica e per il fecondo apporto alla formazione personale che la riflessione tra le due culture fa
emergere; propone un consistente percorso di formazione linguistica con lo studio di una lingua straniera in forma
curriculare (inglese). E’ previsto il ricorso alle tecnologie informatiche emultimediali sia come risorse della
didattica, sia come competenze alle quali ogni alunno deve pervenire.
Una particolare attenzione ai nuclei fondanti delle varie materie produce un alto livello della cultura e della
formazione di base.
La forma mentale, la flessibilità e dinamicità delle conoscenze di questo indirizzo di studio
costituiscono un eccellente bagaglio culturale per affrontare la complessità della struttura sociale moderna. Il
diploma di istruzione secondaria superiore di indirizzo scientifico consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie
e l’ingresso nel mondo del lavoro.
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Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di
fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia
coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d’arte;
l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte
specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità,
maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e
comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
Risultati di apprendimento del Liceo scientifico
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica.
Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie
per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme
del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso
la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
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saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche
attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO1
1Legenda: S = scritto, O = orale, G = grafico, P = pratico
Primo biennioSecondo biennioQuinto anno
Materie I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4(S/O) 4(S/O) 4(S/O) 4(S/O)
Lingua e cultura latina 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O)
Storia e geografia 3(O) 3(O) - - -
Storia - - 2(O) 2(O) 2(O)
Filosofia - - 3(O) 3(O) 3(O)
Matematica 5(S/O) 5(S/O) 4(S/O) 4(S/O) 4(S/O)
Fisica 2(S/O) 2(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O)
Lingua inglese 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(S/O)
Disegno e Storia dell’Arte 2 (O/G) 2(O/G) 2(O/G) 2(O) 2(O)
Scienze Naturali 2(S/O) 2(S/O) 3(S/O) 3(S/O) 3(O)
Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2(O/P) 2(O/P) 2(O/P) 2(O/P)
Religione cattolica o materia alternativa 1(O) 1(O) 1(O) 1(O) 1(O)
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QUADRO ORARIO CLASSE QUINTA
MATERIA
ORE SETTIMANALI
ORE ANNUALI PREVISTE
ORE SVOLTE (al 15 maggio)
Lingua e letteratura italiana 4 132 103
Lingua e cultura latina 3 99 63
Lingua straniera (inglese) 4 132 80
Storia 2 66 58
Filosofia 3 99 90
Fisica 3 99 62
Matematica 4 132 110
Scienze naturali 2 66 79
Storia dell’arte e disegno 2 66 49
Scienze motorie 2 66 51
Religione/materia alternativa 1 33 24
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Docente Materia ROCCA ANDREINA RITA Lingua e Cultura Latina
ROCCA ANDREINA RITA Lingua e Letteratura Italiana
PISTIS MARINELLA Lingua Inglese
PUDDU TEODOLINDA Storia
PUDDU TEODOLINDA Filosofia
LAI AMALIA Fisica
CANNAS M. VITTORIA Matematica
LOI ANNA Scienze naturali
CORGIOLU LUIGI Disegno e Storia Dell'arte
MELIS FRANCO Scienze motorie
BOI SERGIO Religione cattolica
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VARIAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO
Il corpo docente ha avuto una composizione piuttosto stabile nel corso di tutto il triennio, pertanto il percorso di studi si è svolto regolarmente, eccetto per le discipline diInglese, Storia, Filosofia, Disegno e storia dell’arte.
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE VA C
Alunno/a Provenienza
1) ANZALONE DAVIDE TERTENIA
2) CANNAS SAVERIO ULASSAI
3) LAI GIULIA ULASSAI
4) LAI MICHELA PERDASDEFOGU
5) LAI ROBERTA OSINI
6) LAI SIMONA ULASSAI
7) MAMELI SARA JERZU
8) MURINO DEBORAH OSINI
9) PUDDU GIANLUCA TERTENIA
10) SERRA LUCA JERZU
DISCIPLINE DOCENTI III IV V Italiano ROCCA ANDREINA ROCCA ANDREINA ROCCA ANDREINA Lingua e Cultura Latina ROCCA ANDREINA ROCCA ANDREINA ROCCA ANDREINA Inglese PISTIS MARINELLA MARICOSU MONICA PISTIS MARINELLA Storia BALLICU STEFANIA PUDDU TEODOLINDA PUDDU TEODOLINDA Filosofia BALLICU STEFANIA SPANU DAVIDE PUDDU TEODOLINDA Matematica CANNAS M. VITTORIA CANNAS M. VITTORIA CANNAS M. VITTORIA Fisica CANNAS M. VITTORIA LAI AMALIA LAI AMALIA Scienze naturali LOI ANNA LOI ANNA LOI ANNA Storia Dell’arte e Disegno PILI DAVID CORGIOLU LUIGI CORGIOLU LUIGI Scienze motorie MELIS FRANCO MELIS FRANCO MELIS FRANCO Religione BOI SERGIO BOI SERGIO BOI SERGIO
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FORMAZIONE DELLA CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO
Gli alunni della classe Va C provengono da questo Istituto e hanno frequentato la classe quinta per la prima volta; la tabella indicata di seguito, illustra la situazione della classe successiva al biennio:
CLASSE Iscritti alla stessa classe Iscritti da altra classe Promossi Promossi con Debito Formativo Respinti
TERZA 12 0 6 4 2
QUARTA 10 0 6 4 0
QUINTA 10 0 / / /
PROFILO DIDATTICO-DISCIPLINARE DELLA CLASSE
La classe Va C è composta di dieci studenti, di cui sei ragazze e quattro maschi, tuttiprovenienti dalla IVa C dello
scorso anno scolastico 2014-2015;non vi sono stati nuovi inserimenti. Eccetto due allievi, che risiedono nel
medesimo comune in cui è ubicata la scuola, la maggior parte proviene dai centri limitrofi (Ulassai, Osini, Tertenia,
Perdasdefogu).
La classe, notevolmente ridotta nel numero degli alunni rispetto a quella iniziale, non risulta omogenea né per
provenienza, né per il livello di conoscenze e capacità acquisite nel percorso di studio.
Dal punto di vista disciplinare presenta un buon livello di socializzazione, maturato in tutto il quinquennio, che ha
fatto superare i particolarismi e le differenze socio-culturali dovuti alla diversa provenienza dei singoli alunni e ha
contribuito, per diversi allievi, a far crescere la loro consapevolezza umana e sociale, oltre che culturale.
La frequenza generalmente è stata regolare, gli atteggiamenti corretti e rispettosi.
Nel complesso gli studenti si sono sempre attenuti alle indicazioni degli insegnanti e hanno seguito con adeguata
attenzione le spiegazioni, sebbene, non sempre si sia riscontrata una partecipazione attiva e propositiva all’attività
didattica e l’impegno a casa, nel corso del triennio, sia apparso incostante e “attivo” solo in prossimità delle prove
di verifica.
A conclusione dell’anno scolastico, in base alla partecipazione al dialogo educativo, alla qualità degli interventi e ai
risultati delle prove di verifica, il percorso formativo e didattico della classe può considerarsirealizzato
parzialmente e secondo livelli diversificati.
Qualche studente non risulta ancora in possesso dei nuclei essenziali pertinenti ad alcune materie, di cui ha
acquisito in modo frammentario e superficiale soltanto le conoscenze generali; fattore che, allo stato attuale, è
diostacoloal conseguimento degli obiettivi minimi prefissati.
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Unesiguo gruppo di studentiha mostrato di possedere validi prerequisiti conoscitivi, apprezzabili competenze,
oltre che una discreta padronanza nell’uso dei linguaggi delle varie discipline e idonee capacità
critiche,supportate, da un costante impegno a casa e da una partecipazione motivata alle attività proposte.
Qualche studente, infine, pur cogliendo i nuclei contenutistici fondamentali e possedendo adeguate capacità,non
sempre è riuscito a conseguire soddisfacenti risultati in tutte le materie di studio, avendo privilegiato ambiti
disciplinari maggiormente conformi ai propri interessi.
Pertanto, nonostante si evidenzi ancora qualche insufficienza in alcune discipline, il livello di apprendimento
raggiunto è da considerarsi complessivamente discreto, tra il buono e l’ottimo per pochi allievi.
E’ opportuno rilevare che le programmazioni educative e didattiche dei singoli docenti hanno contribuito, nelle
linee generali, alla maturazione di comportamenti di vita corretti e coerenti ed alla consapevolezza dei processi di
crescita della propria identità, nonché della formazione sociale e culturale. Gli allievi hanno affrontato il lavoro in
modo differenziato per capacità, interesse e motivazione all’apprendimento.
Per ulteriori approfondimenti riguardo la situazione didattico-disciplinare della classe, si rimanda alle
relazioni finali dei singoli docenti, allegate di seguito.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Il Consiglio di classe, nel formulare gli obiettivi educativi generali si è richiamato a quanto fissato nel PTOF. Tali
obiettivi hanno mirato alla realizzazione della crescita della persona nella sua totalità e ad un suo corretto
inserimento nel mondo civile, politico e sociale. Questi, in sintesi, gli obiettivi che i docenti si sono prefissati nel
lavoro di questo anno e che ritengono siano stati mediamente conseguiti:
OBIETTIVI COGNITIVI:
Acquisizione di un valido metodo di studio Acquisizione della capacità di comunicazione e dell’uso di linguaggi settoriali Acquisizione delle capacità di storicizzare e contestualizzare Acquisizione delle capacità di analisi e sintesi Acquisizione delle capacità di astrazione Sviluppo della capacità critica
Consolidare un metodo di studio rigoroso ed efficace
a. Osserva, fa confronti, coglie analogie e differenze b. Ordina, classifica, mette in relazione c. Prende appunti durante le lezioni d. Chiede spiegazioni per chiarire dubbi, puntualizzare… e. È regolare nello studio
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Sviluppare la capacità di usare il linguaggio specifico delle singole discipline
f. Utilizza adeguatamente i testi in adozione g. Conosce i diversi linguaggi h. Usa con proprietà i diversi linguaggi
OBIETTIVI SOCIO-COMPORTAMENTALI
Sviluppare la cooperazione costruttiva e la partecipazione alle problematiche di classe
a. Riconosce e analizza le problematiche di classe (e di istituto) b. Antepone l’interesse collettivo agli interessi particolari c. Porta un contributo concreto alle soluzioni delle situazioni problematiche, sollecitando anche gli
interventi dei compagni
Sviluppare il senso di responsabilità e rispetto delle regole, delle persone e delle cose
a. Conosce le regole, le accetta b. Rispetta spontaneamente le regole c. Rispetta tutte le persone con cui viene a contatto durante le attività didattiche ( scolastiche ed
extrascolastiche) d. Prende iniziative per conservare e migliorare l’ambiente fisico della scuola e. Utilizza in modo appropriato le attrezzature scolastiche f. Assolve ai propri doveri scolastici, in primis nel sottoporsi consapevolmente alle verifiche e alle
valutazioni del proprio processo formativo;
Sviluppare il senso di disponibilità al confronto
a. Riconosce i propri limiti b. Riconosce i contributi degli altri c. Valuta i vari contributi
Acquisire la capacità di gestire autonomamente il proprio operato e di valutare l’errore
a. Riconosce e analizza le varie opportunità b. Stabilisce un criterio per la scelta tra le varie opportunità c. Sceglie senza lasciarsi influenzare dagli altri d. Confronta i risultati (o le conseguenze) delle scelte con i parametri di accettabilità
Acquisire flessibilità nell’affrontare i problemi e adattarsi a problemi nuovi
a. E’ curioso nei confronti di nuove situazioni o nuovi impegni b. Accetta consapevolmente (tenendo conto delle competenze necessarie) lavori nuovi c. Si impegna per acquisire conoscenze e abilità necessarie ad affrontare lavori nuovi d. Si consulta con i docenti (chiede collaborazione) sulle possibili soluzioni e. Ricerca le soluzioni già trovate da altri e le confronta con la sua soluzione
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METODI E STRUMENTI
Coerentemente con quanto previsto dal Piano dell'Offerta Formativa (PTOF) la metodologia didattica che ha regolato il processo di insegnamento-apprendimento, messa in atto soprattutto nell'ultimo anno del corso di studi ed analiticamente illustrata nelle relazioni finali delle singole discipline allegate al presente documento, ha fatto, complessivamente leva su un sistema di lezioni frontali, con lo scopo di fornire agli alunni gli elementi fondanti dei vari segmenti conoscitivi, integrato con lavori di gruppo e ricerche individuali, allo scopo di favorire il continuo confronto e l'autonomia nella ricerca ed elaborazione dati, anche con lavoro d'equipe. La metodologia didattica ha incluso comunque, una pluralità di strategie metodologiche, differenziate e adattabili alla realtà degli alunni, cercando di coinvolgerli ed offrendo loro molteplici e mirate occasioni di apprendimento. Le strategie educative sono state finalizzate alla valorizzazione delle attitudini e al recupero, ove necessario, delle carenze degli allievi, adeguando la didattica ai diversi stili cognitivi. Per consentire l’acquisizione delle competenze disciplinari sono stati trattati i diversi argomenti in maniera graduale e sollecitati i collegamenti inter e pluridisciplinari. L’intento comune è stato quello di suscitare interesse e di evitare nozionismi, in modo che, al di là della specifica conoscenza di contenuti si acquisisse “l’arte del ragionare”.
Sono stati i privilegiati, indicativamente, i seguenti metodi:
Comunicazione attraverso varie forme: momenti informativi, lezione espositiva, lezione dialogata, conversazione e discussione guidata, esposizione e rielaborazione degli argomenti secondo gli scopi.
Metodo dell’esperienza diretta: osservazione, sperimentazione diretta (analisi di testi scritti, iconografici e filmici, uso di sw matematici per problemsolving….).
Metodo della ricerca: osservazione, sperimentazione diretta (ricerche interdisciplinari….)
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici:
Libro di testo Altri manuali Fotocopie Quotidiani, riviste periodici Supporti audiovisivi e multimediali LIM Strumentazione scientifica
Si è inoltre fatto uso dei seguenti strumenti di cui la scuola dispone:
Laboratorio multimediale Laboratorio di scienze Laboratorio di fisica Sala proiezioni Biblioteca Palestra
Nell’attuazione delle attività curriculari sono stati di volta in volta fissati i tempi tenendo conto dei ritmi di
apprendimento degli allievi; in linea di massima è stata rispettata la durataprevista nelle programmazioni
modulari delle varie discipline.
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VERIFICHE
L’attività di verifica si è espletata tramite prove scritte, grafiche ed orali di varia tipologia preventivamente
illustrate agli allievi.Le verifiche del grado di assimilazione degli argomenti svolti e del grado di maturazione
linguistica, espressiva, logica e critica raggiunte, sono relative a:
Interrogazioni Verifiche scritte di varie tipologie Questionari Lavori di ricerca e approfondimento
Relazioni individuali e di gruppo Discussione collettiva Prove pratiche
Verifica formativa
La verifica formativa ha assolto al duplice scopo di fare il punto sull’azione educativa e didattica, valutando l’efficacia del metodo di lavoro adottato, e di tenere costantemente monitorata la situazione dell’apprendimento degli studenti. Le verifiche formative si sono esplicitate tramite:interrogazioni (correzione di esercizi e prove varie, discussione guidata); prove scritte (prove semistrutturate, strutturate, esercitazioni e produzioni di vario tipo).
Verifica sommativa
Le verifiche sommative sono state finalizzate alla verificadel livello raggiunto rispetto agli obiettivi disciplinari previsti e a misurare il profitto degli alunni, al termine di un percorso didattico significativo. A questo scopo sono state effettuate verifiche orali (interrogazioni brevi e lunghe) e scritte (tema, problema, esercizi, relazione e prove strutturate, o semistrutturate). Per La scelta della tipologia delle prove, si è tenuto conto della situazione didattica concreta, quindi della funzionalità ed efficacia rispetto all’itinerario percorso e agli obiettivi da sottoporre a verifica.
VALUTAZIONI
Valutazione Formativa e Sommativa (o finale)
Secondo quanto illustrato nel PTOF“La valutazione formativa motiva ed induce gli alunni ad assumere
consapevolezza delle cause delle loro difficoltà e di come possono superarle per conseguire gli obiettivi concordati
con gli insegnanti e con i compagni del gruppo classe o dei gruppi in cui operano.Questo tipo di valutazione rende
perciò possibile l’intervento tempestivo per compensare le difficoltà incontrate dall’alunno e prevenire così il
formarsi di deficit cumulativi. [..]La valutazione didattica SOMMATIVA ha, evidentemente, carattere conclusivo di
un ciclo di studi programmati. La scuola individuerà il conseguimento o meno degli obiettivi finali di un ciclo
didattico attraverso prove orali (interrogazioni, conversazioni, dialoghi, discussioni.) e prove scritte (batterie di test,
relazioni).
La valutazione sommativa deriva da un congruo numero di verifiche ed è di esclusiva competenza del docente
curriculare (nel caso di discipline che prevedono l’apporto didattico di altre figure, sarà il docente ad esprime
autonomamente il giudizio finale, sentito a titolo consultivo il parere del collaboratore).
La competenza del docente curricolare non toglie, però, la necessità di una omogeneizzazione dei comportamenti
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valutativi a livello di istituto. [..]”
Pertanto,la valutazione sommativa è avvenuta al termine di ogni segmento di apprendimento così come progettato
dal singolo docente responsabile della disciplina.
La certificazione dei livelli raggiunti nelle singole materie in termini di conoscenze, competenze ed abilità è stata
effettuata tramite le griglie di valutazione elaborate sulla base dei criteri stabiliti nelle riunioni di Dipartimento e
allegate al presente documento.
Nella valutazione finale il Consiglio di classe considererà:
Il progresso rispetto al livello di partenza
Il profitto ed l’ impegno
IlConseguimento degli obiettivi
LaPartecipazione al dialogo educativo
L’assiduità nella frequenza
Inoltre, il CdC si avvarrà dei seguenti indicatori inseriti nel PTOF:
Completamente Negativo (1-3):
non conosce i contenuti proposti, disimpegno totale o quasi.
Gravemente insufficiente (4):
impegno non adeguato, conoscenze lacunose, incapacità di determinare i tratti fondamentali del problema, scarse le abilità
espressive e logiche dimostrate.
Insufficiente (5):
impegno non adeguato, conoscenze disorganiche e superficiali, abilità logico-espressive non sufficientemente sviluppate.
Sufficiente (6):
impegno regolare con difficoltà superabili di ordine logico-espressivo oppure impegno non del tutto adeguato con evidenti
capacità logico-espressive rimaste tuttavia in gran parte allo stato potenziale.
Discreto (7):
impegno adeguato, conoscenza organica, anche se non del tutto rigorosa, dei contenuti, discrete abilità espressive e logiche.
buono (8):
impegno adeguato ed approfondito, metodo di studio proficuo, efficacia nell’analisi e rigore nella sintesi.
Ottimo (9):
impegno approfondito, esposizione ricca ed organica, capacità di rielaborazione critica degli argomenti, sollecitazioni pertinenti.
Eccellente (10):
impegno approfondito e sostenuto da interessi personali, esposizione ricca ed organica, capacità di rielaborazione critica degli
argomenti, sollecitazioni pertinenti e interessanti per il lavoro scolastico dell’intera classe.
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Tabella riepilogativa
LIVELLO CONOSCENZE COMPETENZE DISCIPLINARI
ESPOSIZIONE COMPRENSIONE ANALISI E SINTESI
APPLICAZIONE
1-3 Completamente negativo
totalmente assenti
incapace di comunicare i contenuti richiesti
totalmente assente
non coglie assolutamente l'ordine dei dati né stabilisce gerarchie
4 gravemente insufficiente
carenti nei dati essenziali per lacune molto ampie
inefficace e priva di elementi di organizzazione
molto faticosa; limitata a qualche singolo aspetto isolato e marginale
appiattisce i dati in modo indifferenziato; confonde i dati essenziali con gli aspetti accessori; non perviene ad analisi e sintesi accettabili
5 insufficiente
incomplete rispetto ai contenuti minimi fissati per la disciplina nel coordinamento d'Istituto
carente sul piano lessicale e/o sintatticamente stentata
insicura e parziale
ordina i dati in modo confuso; coglie solo parzialmente i nessi problematici e opera analisi e sintesi non sempre adeguate
6 sufficiente
non sempre complete di taglio prevalentemente mnemonico, ma pertinenti e tali da consentire la comprensione dei contenuti fondamentali stabiliti
accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comunicare i contenuti anche se in modo superficiale
complessivamente corretta la comprensione; lenta e meccanica l'applicazione
ordina i dati e coglie i nessi in modo elementare; riproduce analisi e sintesi desunte dagli strumenti didattici utilizzati
7 discreto
pressoché complete, anche se di tipo prevalentemente descrittivo
corretta, ordinata, anche se non sempre specifica nel lessico
semplice e lineare
ordina i dati in modo chiaro; stabilisce gerarchie coerenti; imposta analisi e sintesi guidate
8 buono complete e puntuali
chiara, scorrevole, con lessico specifico
corretta e consapevole
ordina i dati con sicurezza e coglie i nuclei problematici; imposta analisi e sintesi in modo autonomo
9 ottimo approfondite e ampliate
autonoma e ricca sul piano lessicale e sintattico
autonoma, completa e rigorosa
stabilisce con agilità relazioni e confronti; analizza con precisione e sintetizza efficacemente; inserisce elementi di valutazione caratterizzati da decisa autonomia
10 eccellente
largamente approfondite, ricche di apporti personali
elegante e creativa con articolazione dei diversi registri linguistici
profonda e capace di contributi personali
stabilisce relazioni complesse, anche di tipo interdisciplinare; analizza in modo acuto e originale; è in grado di compiere valutazioni critiche del tutto autonome
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Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione
Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento vengono ammessi a sostenere l'esame di Stato.
Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetizioni nei due anni precedenti. Le votazioni suddette non si riferiscono all'insegnamento della religione cattolica.
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
Credito scolastico
Per le classi terze, quarte e quinte è prevista, oltre la valutazione disciplinare, l’assegnazione di un punteggio in base alla media dei voti riportati, secondo la tabella ministeriale,. Tale punteggio, pari al massimo a 25 punti complessivi, verrà cumulato, in sede d’esame di stato, al voto conseguito nel medesimo esame. Per l’Esame di Stato la Legge n. 425 del 10 dicembre 2007 e il D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998 forniscono gran parte del quadro normativo vigente, in particolare per quanto riguarda la normativa sul sistema dei crediti che lega il voto assegnato all’esame di Stato ai risultati degli ultimi tre anni di scuola.
Il punteggio finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi; dei punti che compongono il voto finale, 75 dipendono dalla valutazione delle prove d’esame, 25 costituiscono il “credito scolastico”, ossia un punteggio che dipende dall’andamento degli ultimi tre anni di corso, e si accumula in base alle valutazioni assegnate negli scrutini.
Riportiamo, di seguito,la tabella posta in appendice al citato DPR 323-98, che fissa la corrispondenza tra la media dei voti agli scrutini finali degli ultimi tre anni e il credito (dall’anno scolastico 2009/2010 sono in vigore le nuove tabelle di cui al D.M n°99 del 16/12/2009 e al D M. n°42 del 22/05/2007).
Candidati interni TABELLA A
Mediadeivoti Credito scolastico
Classeterza
Credito scolastico Classequarta
Credito scolastico Classequinta
M=6 3-4 3-4 4-5
6<M<7 4-5 4-5 5-6
7<M <8 5-6 5-6 6-7
8<M <9 6-7 6-7 7-8
9<M <10 7-8 7-8 8-9
Nota: M rappresentala media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esameconclusivodelsecondociclodiistruzione,nessunvotopuòessereinferiorea seidecimiinciascunadisciplinaogruppodidisciplinevalutateconl'attribuzionediun unico votosecondo l'ordinamento vigente. Sempre aifini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi.
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Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppodidisciplinevalutateconl'attribuzionediununicovotosecondol'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finalediciascunannoscolastico.
Ilcreditoscolastico,daattribuirenell’ambitodellebandedioscillazioneindicatedalla precedentetabella,vaespressoinnumerointeroedevetenereinconsiderazione,oltre lamediaMdeivotianchel’assiduitàdellapresenzascolastica,l’interesseel’impegno nella partecipazioneal dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative edeventuali crediti formativi.
Il riconoscimentodieventualicreditiformativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente allamediaMdeivoti.
Dopo aver attribuito in sede di scrutinio finale i voti delle singole discipline, per assegnare all’alunno il credito scolastico il Consiglio di Classe procede anzitutto a calcolare la media di tali voti. Il calcolo comprende tutte le discipline tranne l’insegnamento di Religione o della materia alternativa. Rientra nel calcolo il voto di comportamento. (cfr. nota a piè di pagina per esempio pratico).
Le condizioni per l’assegnazione del punteggio superiore vengono indicate soprattutto nella “assiduità della frequenza”, considerata condizione necessaria perché si riconoscano interesse e impegno concreti, e quindi anche come condizione sufficiente per l’attribuzione del punteggio maggiore. Pur essendo la decisione in proposito demandata ai singoli consigli di classe, l’istituto ha fissato un tetto massimo di assenze.
A differenza che negli scrutini degli anni precedenti, nello scrutinio finale dell’ultimo anno la legge prevede che il consiglio di classe possa “motivatamente integrare il punteggio complessivo (di credito) dell’alunno in considerazione del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presenti negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso che hanno determinato un minore rendimento”. In sintesi, l’integrazione (di uno o due punti, a giudizio del Consiglio di Classe) si applica a quei casi nei quali si può motivatamente ritenere che il credito totalizzato dall’alunno negli anni precedenti l’ultimo sia stato penalizzato e tenuto basso da particolari e temporanee condizioni di difficoltà, indipendenti dalla sua volontà, che in seguito è riuscito a superare. Non viene ammesso all’esame di stato l’alunno che abbia conseguito un voto di comportamento inferiore a 6/10 (art.6 e circolare ministeriale n°46 del 07/05/2009).
Per l'attribuzione del credito scolastico e la valutazione del credito formativo si fa riferimento ai criteri seguenti:
Criteri per l'attribuzione del Credito formativo
Gli alunni promossi a giugno in seguito a modifica della proposta di voto del docente della disciplina verranno comunque posizionati al limite inferiore della propria banda di appartenenza.
Gli alunni ammessi a sostenere l’esame di stato in seguito a modifica della proposta di voto del docente della disciplina verranno comunque posizionati al limite inferiore della propria banda di appartenenza.
Gli alunni promossi a giugno senza modifica della proposta di voto e che hanno una media uguale a 6 accedono al punteggio massimo della propria banda di oscillazione solo se in possesso dei requisiti 1 e 2 di cui all’allegato e di almeno uno degli altri tre requisiti.
Gli alunni promossi a giugno senza modifica della proposta di voto e che hanno una media superiore allo 0,50 della propria banda di oscillazione, accedono al punteggio massimo della propria banda se in possesso di due condizioni tra quelle allegate in tabella.
Gli alunni promossi a giugno senza modifica della proposta di voto e che hanno una media inferiore o uguale allo 0,50 della propria banda di oscillazione, accedono al punteggio massimo della propria banda solo se in possesso dei requisiti 1 e 2 di cui all’allegato e di almeno uno degli altri tre requisiti.
Gli alunni promossi a giugno o ammessi all’esame di Stato senza modifica della proposta di voto e con media dei voti inferiore o uguale a 9,1 e collocati nella banda di oscillazione superiore, accedono al punteggio massimo della propria banda di appartenenza se in possesso di una delle condizioni previste dall’allegato.
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Gli alunni promossi in seguito a sospensione del giudizio verranno posizionati al limite inferiore della banda di appartenenza.
Gli studenti promossi a giugno o ammessi all’esame di Stato senza modifica della proposta di voto e con media dei voti superiore a 9,1 accedono direttamente al punteggio massimo della propria banda di appartenenza.
ALLEGATO TECNICO
1.Assiduità della frequenza scolastica
n. assenze non superiore al 10% circa del monte ore annuale (gg. 20). Eventuali impedimenti oggettivi alla frequenza e alla puntualità saranno valutati responsabilmente dal Consiglio di Classe, in base ai criteri stabiliti per le deroghe alle assenze).
2. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo.
3. Impegno e partecipazione alle attività integrative e complementari effettuate all’interno dell’Istituto
a) Attività integrative pomeridiane svolte nell’istituto.
b) Attività di orientamento organizzate dall’istituto in orario extra scolastico.
c) Attività sportive interne all’istituto.
d) Partecipazione a progetti dell'Istituto.
e) Stage organizzati dall'Istituto nell'ambito del Progetto orientamento e certificati dagli enti/ditte esterne.
4. Attività formative esterne all'Istituto (Credito formativo)
a) Attività socio assistenziali.
b) Attività didattica-culturali esterne alla scuola e comunque coerenti con l'attività didattica (corsi di lingua esterni alla scuola, corsi di musica).
c) Certificazioni europee nelle lingue straniere.
d) Esperienze di lavoro coerenti con il corso di studi (stages certificati dalle ditte e o dagli enti).
e) Esami di conservatorio musicale (teoria e solfeggio, compimento inferiore, compimento superiore).
f) Attività sportive esterne e certificate dalle società sportive.
g) Eventuali altri diplomi rilasciati da accademie artistiche.
h) Donatori di sangue.
i) Patente europea del computer (ECDL), CAD
5. Insegnamento Religione Cattolica/Materia alternativa/Studio assistito/Studio individuale.
Attestazioni delle attività che danno diritto al Credito Formativo
La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. La descrizione sintetica deve consentire di valutare la rilevanza qualitativa dell’esperienza con riferimento specifico al valore formativo sul piano personale, civile e sociale dei candidati. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità diplomatica o consolare italiana, fatti salvi i casi di esonero da tali adempimenti previsti dalle convenzioni o accordi internazionali vigenti in materia.
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Secondo la normativa a cui rimanda l’O.M. n.43 dell’11 aprile 2002 (art.2, comma 2 del D.M. n. 49/00) i Consigli di classe procedono alla valutazione del Credito Formativo sulla base dell’indicazione dei parametri individuati dal Collegio dei docenti.
Si privilegiano le attività che:
Richiedono un impegno temporale non saltuario; Comportano un coinvolgimento attivo degli alunni; Presentano una verifica finale (quando questa è prevista).
La tabella seguente riassume i risultati relativi al credito scolastico della classe:
Alunno/a
Classe
III IV
ANZALONE DAVIDE 4 4
CANNAS SAVERIO 6 6
LAI GIULIA 8 7
LAI MICHELA 8 8
LAI ROBERTA 4 4
LAI SIMONA 8 8
MAMELI SARA 6 6
MURINO DEBORAH 4 4
PUDDU GIANLUCA 5 5
SERRA LUCA 4 4
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ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
Nel corso dell’anno, la classe, nel suo insieme o individualmente, ha partecipato ad attività di ampliamento
dell’offerta formativa nell’ambito sia di specifici progetti inseriti nel PTOF sia di proposte da parte di
soggetti esterni all’istituzione scolastica. Tra gli interventi che per durata nel tempo e continuità si sono
resi di rilevante interesse, si segnalano:
Attività di potenziamento nelle discipline di Matematica e Fisica. Partecipazione alla Commemorazione caduti in guerra Visione dei film “Lost in Sardinia”, “Fango e gloria”, “Timbuktu” “Giornata dello sport” Incontro con le Forze Armate Attività di orientamento presso l’Università di Cagliari Attività di alternanza-scuola-lavoro Partecipazione alla presentazione dello IED di Cagliari presso l’istituto Partecipazione alla presentazione del NABA di Milano presso l’istituto Convegno sul partigiano FrancescoSalis e visione del film “Neve rosso sangue”presso il Comune di
Jerzu Incontro con l'Ente Foreste e l’associazione “Cada die teatro”
SIMULAZIONI DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO
Il Consiglio ritiene opportuno far presente che gli alunni sono stati abituati ad affrontare prove strutturate
secondo tutte le tipologie previste, sia attraverso lavori in classe, sia attraverso compiti assegnati dai
docenti di tutte le discipline, ma a giudizio unanime si ritiene che la tipologia più rispondente
all’impostazione della programmazione didattica è la tipologia B, nella quale meglio si sono esplicitate le
conoscenze, le competenze e le capacità degli alunni.
Il Consiglio di classe, all’inizio dell’anno scolastico, ha programmato due simulazioni della Terza
prova, con due quesiti per disciplina da risolvere con rispostaaperta, una simulazione della Seconda
prova scritta di matematica e una simulazione della Prima prova scritta d’italiano.
Di seguito il calendario e la tipologia delle prove effettuate:
DATA PROVA DURATA MATERIE
TIPOLOGIA
18/02/16 PRIMA PROVA SCRITTA H 6 Italiano A-B-C-D 08/03/16 TERZA PROVA
H 2.30 Inglese- Scienze-Filosofia – Fisica- Storia dell’arte
Tipologia B (2 quesiti)
13/04/16
TERZA PROVA
H 2 Latino-Storia- Inglese- Scienze-Storia dell’arte
09/04/16 SECONDA PROVA SCRITTA
5 H Matematica Le tipologie previste per l’Esame di Stato
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. IGNAZIO PODDA
DOCENTI MATERIA FIRMA
ROCCA ANDREINA RITA Lingua e Letteratura Italiana
ROCCA ANDREINA RITA Lingua e Letteratura Latina
INGLESE Pistis Marinella
PUDDU TEODOLINDA Storia
PUDDU TEODOLINDA Filosofia
LAI AMALIA Fisica
CANNAS MARIA VITTORIA Matematica
LOI ANNA Scienze Naturali
CORGIOLU LUIGI Disegno e Storia Dell'arte
MELIS FRANCO Scienze Motorie
SERGIO BOI Religione Cattolica
IL COORDINATORE DI CLASSE IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Andreina Rita Rocca Prof. Ignazio Podda
JERZU 14 MAGGIO 2016