Post on 01-Jul-2015
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Digital LearningSimona Carta
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE
UNITÀ DIDATTICA 1
Cosa significa
Progettare la formazione
multimediale?
Cosa si intende per
Apprendimento
significativo?
Parole, parole, parole…
Riporta le informazioni in un unico formato dipresentazione, come, ad esempio, con sole parole.
Contenuto monomediale
Contenuto in forma monolitica
notevole sforzo di concentrazione
[…]Più popolare del "Manuale di economia domestica celeste“
[…] più discusso della trilogia di bestseller filosofici di Oolon Colluphyd
"Dove ha sbagliato Dio” […]
Parole e immagini
Contenuto multimediale
Riporta le informazioni in più formati di presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, anche materiale illustrativo.
Parole e immaginicontribuiscono ad avviare il processo di acquisizione di concetti e idee
Parole
per i passaggi più “formali”, le parti descrittive, le azioni da compiere
Immagini
per un’informazione
d’insieme, intuitiva,
più “naturale”
Parole, immagini e…
http://www.youtube.com/watch?v=9zYqu6egyCw
xy
kz
rt
j
i
Rappresentazioni
verbaliRappresentazioni
visive
Apprendimento significativo
Processo di acquisizione delle informazioni e diintegrazione nel sistema di conoscenze, mediante lacostruzione di un modello mentale.
xy
kz
rt
j
i
Rappresentazioni
verbaliRappresentazioni
visive
Che cos’è la
Dissonanza cognitiva?
Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte
disarmonia, di «dissonanza cognitiva», dovuta al fatto che il
nuovo modello «intacca» gradualmente quello esistente.
L. Festinger
Dissonanza cognitiva
Resistenza all’apprendimento
Livello di «consonanza» del vecchio modello
Quantità e qualità delle informazioni
Livello di «consonanza» del vecchio modello
Quantità e qualità delle informazioni
Resistenza all’apprendimento
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva
QuaestioCaso
negativoReductio ad absurdum
Sic et non
Per l’esposizione di un sistema teorico in casi di BASSA resistenza all’apprendimento
Casonegativo
Reductio ad absurdum
Sic et nonQuaestio
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva
Per l’esposizione di un sistema di informazioni in casi di resistenza all’apprendimento MEDIO-ALTA
QuaestioReductio ad absurdum
Sic et non
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva
Casonegativo
Reductio ad absurdum
Casonegativo
Sic et nonQuaestio
Per l’analisi di due teorie e il superamento della prima in casi di MEDIA resistenza all’apprendimento
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva
Casonegativo
Quaestio
Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di dissonanza e ALTA resistenza all’apprendimento
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva
Reductio ad absurdum
Sic et non
Sic et non
Livello di «consonanza» del vecchio modello
Quantità e qualità delle informazioni
Resistenza all’apprendimento
Teoria cognitiva dell’apprendimento multimediale(Richard E. Mayer)
Decodifica delle informazioni:• 2 canali sensoriali• Capacità di elaborazione limitata
• Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che compongono il messaggio multimediale
• Capacità di elaborazione limitata
• Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti
• Eventuale aggiornamento dei modelli mentali
preesistenti
Cosa si intende per
Multimedia Learning?
Multimedia Learning
Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
Multimedia Learning
Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
Avvio del processo di
apprendimento:
Selezione delle
informazioni sulle
quali concentrarsi
Cosa si intende per
Carico Cognitivo?
Teoria del “carico cognitivo” di John Sweller
Carico cognitivo
Per “carico cognitivo” si intende il carico cui è sottoposta la memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle informazioni. Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e pertinente.
Frittata semplice
INGREDIENTI
• 6 uova • sale • prezzemolo triturato• 40 grammi di burro
Frittata semplice
Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo triturato.
Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate un pò, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della padella, facendo voltare la frittata.
Cassata siciliana
INGREDIENTI
1 pan di Spagna di 26 cm di diametro
Per il ripieno• 1 kg di ricotta di pecora• 200 g di zucchero a velo• 1/2 dl di rum• 120 g di canditi tritati• 120 g di cioccolato fondente tritato
Per la pasta al pistacchio• 60 g di pistacchio tritato finemente• 150 g di mandorle tritate finemente• 50 g di zucchero a velo• 2 cucchiai di rum
Per lo sciroppo al rum• 2 dl di acqua• 50 g di zucchero semolato• 1/2 dl di rum
Per la decorazione• 450 g di fondant (oppure 200 g di
ricotta lavorata con 20 g di zucchero a velo)
• 2 cucchiai di gelatina d’albicocche• frutta candita a piacere
Cassata siciliana
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore.Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum.Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo.Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Carico cognitivo “intrinseco” Dipende dalla difficoltà insita nell’informazione (numero di
concetti e complessità delle relazioni)
Cassata siciliana
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore.Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum.Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo.Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Carico cognitivo “estraneo” Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici
Carico cognitivo “pertinente” Dovuto all’impegno adoperato per apprendere in maniera
significativa
Per una comunicazione
efficace è indispensabile…
• mantenere alto il carico
cognitivo pertinente
• ridurre il carico cognitivo
intrinseco
• tendere a eliminare il
carico cognitivo estraneo
L’uso della multimedialità
deve agevolare:
1. la selezione del materiale
verbale e iconico
2. l’organizzazione del
materiale selezionato in
modelli mentali coerenti
3. l’integrazione di queste
rappresentazioni verbali e
visive con il sistema di
conoscenze già acquisito
Come si progetta una
Presentazione
Multimediale?
Principi del Multimedia
Learning
• Multimedialità
• Contiguità spaziale
• Contiguità temporale
• Coerenza
• Modalità
• Ridondanza
• Personalizzazione
• Segmentazione e formazione
pre-corso
• Differenze personali
Multimedialità
Si apprende di più dalle parole combinate con la
grafica (immagini statiche, animazioni o video),
che dalle sole parole!
Multimedialità
Le parti del fiore
Il fiore è generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli
stami e dal pistillo.
Il calice protegge tutte le altri parti del fiore.
La corolla è formata da petali di vario colore.
All’interno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili
costituiti da una parte superiore ingrossata.
Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.
Multimedialità
Le parti del fiore
Calice
Corolla
Stami
Pistillo
Petalo
Si apprende di più dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
1. Multimedialità
Grafica
per l’apprendimento
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
• Statica
• Dinamica
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
• Decorativa
• Figurativa
• Mnemonica
• Organizzativa
• Relazionale
• Trasformativa
• Interpretativa
Decorativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Decorativa
Figurativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Mnemonica
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Organizzativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Organizzativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Relazionale
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Trasformativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Interpretativa
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva
Tipologie di
grafica:
• Aspetto
• Funzione
comunicativa
• Funzione
cognitiva• Interazione con i
processi di
apprendimento
Contiguità spaziale
Le parole e le immagini correlate vanno
posizionate vicine le une alle altre.
Inserisci celle
Con il pulsante “Inserisci
celle” puoi:
• inserire celle, righe o
colonne nel foglio o nella
tabella di lavoro;
• aggiungere un foglio alla
cartella di lavoro.
1
1
Contiguità spaziale
Inserisci celle
Con il pulsante “Inserisci
celle” puoi:
• inserire celle, righe o
colonne nel foglio o nella
tabella di lavoro;
• aggiungere un foglio alla
cartella di lavoro.
1
1
Split attention
Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.
2. Contiguità spaziale
Eye-tracking test
Contiguità temporale
Le animazioni a video e la corrispondente
descrizione in audio vanno presentate nello
stesso momento.
Contiguità temporale
Le parti del fiore
Calice
Corolla
Stami
Pistillo
Petalo
Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.
3. Contiguità temporale
Esempio
Coerenza
Nella presentazione multimediale devono essere
veicolati solamente contenuti coerenti con
l’obiettivo didattico in questione.
Coerenza
Le parti del fiore
Gambo
Calice
Petalo
Corolla
Le parti del fiore
Gambo
Calice
Petalo
Corolla
Seductive detail
Coerenza
Calice
Corolla
PetaloGambo
Le parti del fiore
Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente contenuti coerenti con l’obiettivo didattico in questione.
4. Coerenza
Esempio
Modalità
Le informazioni vanno distribuite in maniera
equilibrata tra canale visivo e canale uditivo,
privilegiando la narrazione audio per la
trasmissione delle parole.
Per volare una mongolfiera sfrutta un
semplice principio della fisica: il
principio di Archimede.
In base a questo principio, un corpo
parzialmente o interamente immerso
in un fluido (in questo caso
l’atmosfera) riceve una spinta dal
basso verso l'alto pari al peso del
fluido da esso spostato.
Modalità
Modalità
TRASCRIZIONE AUDIO:
Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In
base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso
l’atmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato.
Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.
5. Modalità
Esempio
Ridondanza
La stessa informazione non va presentata in
formati diversi: meglio descrivere le immagini con
parole in audio, che con testi a video.
Ridondanza
Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili
soluzioni e ora è davanti a un bivio.
Cosa fare?
TRASCRIZIONE AUDIO:
Luigi è indeciso.
Ha valutato tutte le possibili
soluzioni e ora è davanti a un
bivio.
Cosa fare?
Parlare con Mario, il suo
responsabile, oppure risolvere il
problema da solo?
Risolvere il
problema da solo
Parlare con Mario,
il suo responsabile
Cosa fare?
TRASCRIZIONE AUDIO:
Luigi è indeciso.
Ha valutato tutte le possibili
soluzioni e ora è davanti a un
bivio.
Cosa fare?
Parlare con Mario, il suo
responsabile, oppure risolvere il
problema da solo?
Risolvere il
problema da solo
Parlare con Mario,
il suo responsabile
Ridondanza
Esempio
https://www.youtube.com/watch?v=2_AMEAnWyRk&list=PLMo9vqiZPs0RQa_kypIS3tchANZa-MJGO
La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.
6. Ridondanza
• Stile di conversazione informale• Voce reale• Agenti virtuali
7. Personalizzazione
• Porzioni di contenuto• Prerequisiti
8. Segmentazione e formazione pre-corso
Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con poche conoscenze
9. Differenze personali
Cosa significa
Progettare la formazione
multimediale?
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO “GET. GUIDA ALL’EDUCATION TECHNOLOGY.
INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE”,
COLLANA “MANUALI DEL SAPERE”, MAGGIOLI EDITORE, 2013
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE
PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS)
P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION,
COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991
R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND
EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012
R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR
CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO
2011
R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001
J. NOVAK, L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA
CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001
Bibliografia
Digital Learningsimona.carta@wemole.com
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE
UNITÀ DIDATTICA 1